Long Time

di LeviRivaille
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Pensieri. ***
Capitolo 3: *** Danza (Parte 1/2) ***
Capitolo 4: *** Danza (Parte 2/2) ***
Capitolo 5: *** Dolore, un sentimento così casto. ***
Capitolo 6: *** Moment (Aki) ***
Capitolo 7: *** Moment. (Seb) ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo

 «Seb posso parlarti?» chiese un ragazzo dai profondi occhi verdi avvicinandosi.
Si scompigliò un po' i corti capelli castani continuando a camminare a passo lento verso lui.
«Ce-certamente» rispose l'altro sentendosi nominare, intrecciando i suoi occhi marroni a quelli verdi di quello che l'ha chiamato.
Iniziò a sentire il respiro rallentarsi, preso dalla confusione e dall'ansia di sapere cosa aveva da dirgli.

Cosa mi succede? Perchè sento improvvisamente il cuore accelerare i battiti? Le sue labbra...

Pensò Seb sentendosi spinto ad andare incontro ad Aki.
Il più alto non ci pensò due volte, si abbassò appena, quel tanto per arrivare a un palmo dal suo volto, e intrappolò le sue labbra con le proprie spezzando l'incantesimo dei loro sguardi.
Lo strinse delicatamente a se, gentile nei gesti e non pretendendo tanto.
Seb sentì il cuore esplodergli, tanto non sapeva cosa fare o come agire, semplicemente prese il suo volto tra le mani per approfondire il bacio spinto dall'istinto e dall'emozione che sentiva in quel momento.
A malincuore, Aki si separò da lui e lo lasciò andare, posando lo sguardo nei suoi occhi.
«Ti amo...» disse semplicemente sorridendo appena, sentendo un po' di imbarazzo e aspettandosi un rifiuto al posto di esser ricambiato.
«I-io... Io...» si sentiva bloccato, era la prima volta che un ragazzo lo baciava e per giunta gli diceva di amarlo, così abbassò lo sguardo muovendo un po' il piede per terra.
«Devi andare a casa, giusto?» finì Aki per Seb sentendo un tuffo al cuore ma, doveva immaginarselo.
Il più basso annuì appena e gli diede un lieve pugno sul braccio.
«C-ciao Aki!» mormorò girandosi e andandosene.
Aki rimase li, immobile, immerso nei propri pensieri.

Forse sarà solo confuso... Eppure...

Pensò toccandosi le labbra e rimandando la mente a quel momento, quando hanno toccato le sue e avvolgendole con le proprie.
Morbide, calde e così invitanti, ecco com'erano state per i suoi occhi.
Sorrise e, infilando le mani in tasca, si avviò verso casa propria con la promessa, a se stesso, di chiamarlo quel pomeriggio stesso.


Allora, dunque...
Sono tornata a scrivere, che bella notizia!
Tutti sono contenti (Ma anche no D:) io sono contenta (forse °_°) e vissero tutti felici e contenti!
Bah, cosa dire, è un prologo (?) e quindi fatto corto.
Devo ritrovare la mia vena creativa e continuare a scrivere.
Avviso comunque che il rating e gli avvisi subiranno modifiche nel corso della storia, quindi non c'è da dire "non è COSì ma è COSì" ecc...
Sono provvisori, messi tanto per mettere dato che da una parte devi iniziare.
Buona lettura e alla prossima dalla pazza!

Lady Damon

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Capitolo 2
*** Pensieri. ***


Pensieri

Seb buttò lo zaino sulla sedia e si sdraiò sul letto, affondando la faccia nel cuscino.
Si sentiva confuso, stordito, estasiato, eccitato, un subbuglio di emozioni tutte insieme.
Non gli era mai capitato di esser baciato da un ragazzo e non sapeva come comportarsi.


La mia prima esperienza... Che vado a pensare? Non mi piacciono i ragazzi!

Pensò scuotendo la faccia sul cuscino per convincersene.

E allora perchè i suoi occhi mi spingevano a guardarli e a perdermici dentro?

Chiuse appena gli occhi rivedendo quelli verdi di Aki e notando, solo in quel momento, che erano carichi di tutta quella dolcezza che non aveva mai visto prima.

Perchè gli stavo andando incontro?

La sua mente tornò ancora li, il più alto che avanzava, lui che gli andava incontro ancora intrappolato da quel magnetismo, da quell'energia misteriosa che li stava unendo...

E le sue labbra...

E le sue labbra così morbide ai suoi occhi, invitanti, desiderose di essere baciate.
Quando finalmente si erano trovate, non voleva più staccarsi da lui.
Labbra calde e gentili intrappolavano le sue facendogli capire che andava tutto bene, non c'era bisogno di avere paura.
Instintivamente si portò le dita alle proprie labbra disegnandone i contorni.
Il cellulare squarciò quel silenzio e quell'eccitazione crescente, e lo ringraziò e lo maledisse contemporaneamente.

«Pronto!?... Ciao Aki!» rispose arrossendo di botto e scendendo subito dal letto per camminare.
«Niente, stavo facendo... un compito! Sì... Cosa!?!?» si bloccò di colpo nelle vicinanze del letto, con gli occhi sbarrati.
"Ti andrebbe di uscire insieme?" fu la domanda che ricevette per fargli avere quella reazione di stupore e di inaspettato.
Seb si voltò intorno alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarlo a mantenere il controllo di se.
Si sentì richiamare dalla voce dall'altro capo del telefono e tornò a fiondarsi sul letto prendendo un profondo respiro.

«Ok... a tra poco.» terminò agganciando, fulmineo, la chiamata e tornando sui propri pensieri.
La sua mano, instintivamente, scese sul proprio petto e percorse, lenta, verso il basso con tocchi leggeri.


La sua voce...

Sentì la voce calda di Aki chiamarlo, immaginandoselo in quella stanza.
Sentiva le sue mani grandi e gentili insinuarsi sotto l'elastico dei boxer e scendere giù, mentre la sua voce lo chiamava.
Sfiorò appena la punta del proprio membro continuando ad avere l'immagine del ragazzo davanti a se.

«Aki...» mormorò senza rendersene conto mentre assaporava ancora il sapore dei suoi baci, mentalmente.
La mano della sua fantasia iniziò a muoversi piano sul pezzo di carne e così la propria, sentendo veramente la sensazione delle mani dell'altro sulla pelle.

«A-ah! B-basta...» implorò al ragazzo di smettere, non sapendo che fosse frutto della sua immaginazione.
La sua mano si arrestò richiamata alla realtà, così come la sua fantasia.
Quando riaprì gli occhi rimase quasi a bocca aperta per la situazione.
Stava pensando al suo amico in contesto poco normale a fare cose poco normali
.
Sfilò subito la mano dal proprio intimo e la strofinò velocemente sul letto per cancellare ogni traccia di quel momento.
"Dai, dai, dai!" si ripetè mentalmente continuando a sfregare la mano.
Il campanello della porta lo costrinse a scendere dal letto e andare ad aprire e, alla visione del ragazzo delle sue fantasie, rimase paralizzato.

«A-aki! Che ci fai qui?» sorrise facendolo accomodare in casa e avviandosi verso la propria camera.
«Ma come? Non dovevamo uscire...» rispose l'altro prendendolo per le spalle e facendolo girare per incatenare i loro sguardi «... insieme?»
Troppo vicini e troppo lontani per resistere agli impulsi dettati dai loro cuori e da qualcos'altro.
Seb gli buttò le braccia al collo e, in punta di piedi, cercò le sue labbra per annullare la distanza.
Il più alto rispose al bacio aprofondendolo subito e accarezzando la sua lingua con la propria nello stringerlo a se.

Amore, sentivano solo quello in quel momento ma anche tanto bisogno di esplorarsi a vicenda, così Aki lo spinse gentilmente verso il letto e sedendosi a carponi sopra di lui.
Le sue mani si mossero lente sul petto del più piccolo esplorando ogni centimetro.
Sebastian si staccò dal loro bacio per riprendere fiato e buttò la testa di lato cacciando un gemito.

«Aki... basta, ti prego...» chiese gentilmente e, con il cuore dolorante.
L'altro annuii appena e si sdraiò, trascinandoselo al suo fianco e facendogli appoggiare la testa sul suo petto.

«Ti amo Seb.» sorrise appena accarezzandogli il volto.

Anche io... anche io Aki però... non riesco...

Pensò lasciandosi accarezzare e sprofondando nel sonno.



Nuovo capitolo!
Mentre lo scrivevo non mi riconoscevo, per come stavano prendendo le cose, come stava continuando...
Così ho pensato "perchè non rimandare al prossimo capitolo ciò che potevi scrivere ora?" giusto per stuzzicare i vostri palati. *Si sente molto sadica e malvagia*
Allora
le mie impressioni sono che... prometto bene. °-°
Bene, vi lascio a mangiucchiare il capitolo e a maledirmi per come l'ho scritto.
Buona lettura!

Lady Damon

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Capitolo 3
*** Danza (Parte 1/2) ***


Danza

Il mattino seguente pioveva.
Seb si alzò appena sbadigliando e si sistemò meglio sotto Aki.


Aspetta... fa caldo...

Pensò aprendo finalmente gli occhi e rendendosi conto della situazione.
Le loro gambe erano intrecciate, i bacini l'uno contro l'altro con il loro inguine sfiorare e premere contro quello dell'altro.
Le braccia forti e gentili avvolgerlo e stringendolo a se e sentendo il petto alzarsi e abbassarsi a ogni suo sospiro.


Perchè sento il bisogno di stringerlo?

Si domandò ricambiando quell'abbraccio e spostando il proprio volto a sfiorare quello del più grande.
Strofinò il naso sul suo collo, sentendo l'impulso di fare qualcosa di più che rimanere stretti.
Fece scorrere la mano sul petto di Aki, fino in basso ma si arrestò di colpo.


Forse non sono pronto...

Pensò tornando ad abbracciarlo e stringendosi a lui.

E pensare che lui riesce sempre a dirmi facilmente "ti amo" e io... io...
Cosa ho fatto per far piombare nella mia vita, una persona così tanto dolce?


Invertì le posizioni per appoggiare la testa sul suo petto.
Aki aprì gli occhi e lo fece sedere su di lui spingendo il bacino contro il suo.

«A-Aki!» protestò Seb iniziando a baciargli il collo, scendendo giù sul petto.
«Ah Seb!» gemette il più grande facendo scorrere un dito sulla sua schiena e ancora più in basso.
La sua mano si intrufolò nell'elastico dei boxer premendo piano sulla sua apertura.

«Ahm...» gli scappò un gemito al più piccolo, costringendo Aki a far entrare le dita e iniziandosi a muovere contro di esse.

Come ci siamo finiti a questo punto?

Si chiese Sebastian sfilando, ora, l'intimo del compagno.
La sua mano si posò sul membro scoperto, iniziandola a muovere lentamente su e giù.

Altri gemiti dalle loro labbra.

Ti amo... ti amo... Io ti...

«MIO DIO!» Seb buttò la testa all'indietro facendo uscire quelle dita gentili e chiedendo di più.
I suoi occhi bruni incontrarono quelli verdi dell'altro, carichi di desiderio represso e da soddisfare, così Aki gli sfilò l'intimo e invertì le posizioni, portandosi le gambe del più piccolo intorno alla propria vita e posizionandosi meglio in mezzo di esse.
Prese un profondo respiro ed entrò lentamente per farlo abituare alla sua presenza.
L'altro quasi strizzò gli occhi per il dolore, spezzando il magnetismo dei loro sguardi.


Perchè non ci riesco?

Le labbra del più grande intrappolarono le sue baciandolo con trasporto, tranquillizzandolo.
In quel momento c'era lui.
Seb sorrise ricambiandolo e dando una spinta con i fianchi per incitarlo a continuare.


Non mi dire nulla, lo so cosa mi nascondi... So che mi ami...

Pensò Aki prendendolo per i fianchi con le mani, iniziando a muoversi all'uninsono.
La stanza, mano a mano, si fece sempre più calda all'aumentare di rito delle spinte, costringendoli a separarsi da quel bacio e iniziando ad ansimare insieme.
Dolcezza e passione, il fuoco che divampa...
Le voci del cuore uscire allo scoperto, incuranti dal trattenersi...

Quando il più grande spinse più in profondità, dalle labbra del giovane uscì un gemito più sonoro degli altri.

«Seb...» lo chiamò accarezzandogli una guancia.

Continua..


Allora, ho scritto il tutto qul quaderno e riportato qua!
Il punto è che...
Sì, sono una sadica che ama lasciare i lettori a bocca aperta, aspettandosi una cosa e non un cambiamento. :D
Il punto è che lo faccio per il vostro bene.

Lady Damon

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Capitolo 4
*** Danza (Parte 2/2) ***


Danza

Continuo...

Le sue mani... Sono... Sono...

Le mani di Aki che esploravano ogni centimetro di lui, provocandogli scariche di intenso piacere.

Come possono essere così gentili?

«Ah... Aki...» rispose intrecciando le dita di una sua mano con le proprie, dorridendogli e incitando, con un movimento circolare di fianchi, a continuare in quel punto.
Il più grande ricambiò il sorriso e riprese a danzare.


E ancora... ancora, non voglio che finisca...

Danza e musica, ecco cos'erano.
Il loro esser tutt'uno, la voce impastata di puro piacere...


Te ne andrai via dopo?

«Seb..» Aveva risposto a quella silenziosa domanda, dando le ultime spinte.
Il piacere arrivò subito per entrambi, esausti e felici per quel momento.

«Aki io...» cercò per un'attimo di dire Seb, ma rinunciandoci. «... sei uno stupido!»
Diede una lieve testata ad Aki con il risultato di ricevere una sonora risata.
«Che ti ridi?» lo fece uscire girandosi e dandogli di spalle.
«Sei proprio carino quando fai così!»
«Piantala! Uffa!» replicò incominciando a sbuffare.
Il più grande sorrise e si sdraiò al suo fianco, trascinandoselo vicino a se.
«Fammi sentire, chi è lo stupido?»
«Tu, tu e...» fa finta di pensarci su, Seb. «..TU!» Appoggia la testa sul suo petto continuando a fare il finto offeso.
«Riposati.» disse semplicemente Aki baciandogli la fronte e incominciando ad accarezzargli i capelli.
Ormai Seb si era addormentato, stretto a lui.


Che bello che è...

Sorrise e lo seguì.



Allora! Ben tornati!
Bella dislessia, sul quaderno la storia è avantissima! xD
Cosa dire... umh... *Pensa*
Direi di continuare?
Ringrazio i miei accaniti fan (e da quando li ho? xD) e buona serata a tutti, al prossimo "ciappo"!


Lady Damon

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Capitolo 5
*** Dolore, un sentimento così casto. ***


Dolore, un sentimento così casto.

La fila di ragazzi scalpitanti spinse Seb vicino le porte della scuola.
Si sentiva disorientato ed era alla ricerca di un volto amico.
Di Aki nessuna traccia.
Dopo una settimana dal loro momento, lo vedeva di sfuggita durante la pausa.


Mi manchi...

Abbassò lo sguardo e si voltò per andarsene in un qualche posto.
Ormai gli sembrava inutile andare a scuola se non poteva passare del tempo con la persona che amava.


Dove sei?

Vagò per un po' di tempo alla ricerca di un luogo tranquillo dove stare, così arrivò a un parco abbandonato.
Si lasciò cadere sul prato, sistemò gli occhiali da sole e si mise a guardare il cielo.


Per te non è amore!
Non lo è mai stato!


Diede un pugno a terra cercando di non piangere.

Per te era sesso!
Non mi hai mai, MAI, amato!


Conficcò le unghie in un braccio, premendole forti per scavare nelle viscere della propria pelle.

Io ti amo!
Ti sei solo preso gioco di me!


Raschiò la carne facendone uscire il sangue.
Le sue lascrime scereso a mischiarsi con la terra.
Sentì il sangue pungergli la lingua essendosela morsa violentemente.


Io ti...

«Seb?» chiese il ragazzo con il volto a un palmo dal suo.
Gli occhi verdi scesero sulle sue braccia e impallidì nel vedere quello che stava facendo.

«Seb io...»
«Zitto! Ti odio, ti detesto!» si lasciò il braccio iniziando a prenderlo a pugni.
Mani gentili lo fermarono.
Dolci labbra si posarono sulla sua fronte per calmarlo.

«Ti odio... ti...»
Le mani di Aki gli tolsero gli occhiali e asciugarono le sue lacrime.

Perchè mai piangi?
Cosa...


«... ti ho fatto?» finì ad alta voce il proprio pensiero.

Voglio stare con te...

Seb lo spinse via e si alzò.
«Non mi toccare, non sono la tua puttana!»
«Che ti passa per quella testa?» disse alzandosi pure lui e afferrandogli un polso.
«Lasciami!» il più giovane strattonò il proprio braccio cercando di liberarsi.
«SEB PIANTALA!» disse alzando la voce.
Appena se ne rese conto, sgranò gli occhi allentando la presa e facendo scivolare la mano sulla sua.

«Sei uno stronzo... io...» spostò i propri occhi scuri sui suoi chiari e vi lesse un'improvvisa tristezza.
«Aki... Aki?» lo chiamò poggiando le mani sulle sue spalle e scuotendolo appena.
Inutile, ormai era caduto in uno stato di catalessi.

«Perchè sei sparito? Sai per me com'è stato duro cercarti ogni giorno tra quella massa? Cercare i tuoi occhi e capire che andava tutto bene e, invece, ti vedevo di sfuggita durante la pausa? Io...»
Si addolcì un po' prendendogli le mani e intrecciando le loro dita.
«... non ti trovavo. Mi sono sentito perso. Dov'eri quei giorni in cui volevo sentirmi sussurrare un ti amo di sfuggita, mentre tornavi a sparire?»
Finalmente Aki tornò in se e lo guardò con gli occhi di qualcuno alla ricerca di una certezza, di uno spiraglio di luce che si faccia strada tra il temporale.
«Non ce la faccio più... non ci riesco a non pensare che tu mi abbia usato...»
«Non avrei mai avuto motivo per usarti... Sei... Senti, posa lo zaino a casa e vieni da me se vuoi sapere che fine ho fatto. Ok?» rispose sorridendogli appena.
Seb annuì e prese lo zaino senza staccare la mano dalla sua.
A malincuore la lasciò e lo issò in spalla.

«Tra mezz'ora?» chiese cercando quei occhi verdi.
Aki gli si avvicinò posando le labbra all'orecchio procurandogli scariche di piacere.

«Scusami... ti amo.» si spostò mordendosi un labbro e avviandosi verso la propria casa.

Sono uno stupido.

Seb guardò verso la direzione in cui era sparito Aki e tornò a casa.



Ben tornati bambini miei! (?)
Tistezza... *Ripete mille volte*
"Perchè mai proprio così?" vi stareste chiedendo.
Bè, non potevano certo stare appiccicati ogni santo secondo no? u.u
Bene, con questa vi lascio.
Vorrei ringraziare il mio fidato quaderno che, non avrei mai immaginato sarebbe diventato il mio compagno di scrittura! *_*


Lady Damon

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Capitolo 6
*** Moment (Aki) ***


Moment. (Aki)

Tu sei...

Si voltò verso la porta in attera che lui arrivasse.

... vita. Per me...

Sorrise scompigliandosi i capelli castani.
Sapeva che sarebbe venuto da lui.


... sei come...

Controllò l'orario ma nulla, di Seb nessuna traccia.
Ormai era passata più di un'ora.


...aria...

Abbassò lo sguardo e si sdraiò sul divano, chiudendo gli occhi.
Ormai il sonno e la stanchezza accomulata si facevano sentire.

«... la mia.... essenza.» mormosò addormentandosi.
Sulla guancia una lacrima scese a spezzare quella finta calma.




Bastarda! Sì. u.u
Ora tocca il Seb Moment! xD
Poi capirete perchè di questi due MOMENT.

Lady Damon

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Capitolo 7
*** Moment. (Seb) ***


Moment. (Seb)

Voglio te...

Si morse freneticamente un labbro.
Lo sguardo sul proprio braccio a valutarne i danni.


... solo te...

Si sistemò la manica e sorrise.
Controllò l'orologio...


...che sei tutto...

...e notò che era tardissimo.
«Oh cacchio!»

... per me.

Prese le chiavi e si precipitò giù per le scale facendo due gradini alla volta.

Gioia di vita...

«... mia.» si avviò verso quel luogo sacro.



Due volte bastarda!
Due volte sì. u_u
Ora il gran finale di MOMENT! *w*

Lady Damon

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