L' amore non ha prezzo!

di delicius90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuove esperienze! ***
Capitolo 2: *** Gli inizi! ***
Capitolo 3: *** Il momento della verità! ***
Capitolo 4: *** " Io ci sono e ci sarò sempre!" ***
Capitolo 5: *** Partenze improvvise! ***
Capitolo 6: *** Un ritorno inaspettato! ***
Capitolo 7: *** " Sono nato pronto!" ***
Capitolo 8: *** The End! ***



Capitolo 1
*** Nuove esperienze! ***


Era una fredda sera d' inverno ed io ,figlio di una ricca famiglia torinese, sono qui a casa mia, nella mia piena gioventù ( 20 anni) senza nulla da fare. Sono diverso dagli altri ragazzi della mia età, io non ho bisogno di lavorare perchè ho mio padre, non ho bisogno di conquistare ragazze perchè basta un piccolo sguardo e tutte sono ai miei piedi. Quella sera però qualcosa sarebbe cambiata....
Iniziò tutto per colpa del mio " migliore amico" Goku, anche lui proveniente da una famiglia ricca, mi invitò a passare la serata con lui...Mi aveva detto di raggiungerlo a casa sua perchè ci saremmo divertiti da pazzi, allora io mi cambiai e  mi vestì con semplici indumenti salì sulla mia moto e sfrecciai nelle grandi strade buie di Torino.
Goku si fece trovare fuori casa sua era eccitatissimo per dove dovevamo andare
- Allora hai capito bene Vegeta?
- Ma perchè dobbiamo andare con quelle donne se possiamo benissimo chiamare Laura e Marion..loro sono sempre disponibili
- Non capisci Vegeta con loro possiamo divertirci come vogliamo. Loro non si schifano di niente e sono pronte ad esaudire ogni nostro desiderio
- Ma tu conosci qualcuno?
- Ma certo amico..si chiama Chichi è una ragazza bellissima con un caratterino niente male...
- Ed io?
- Ho pensato anche a te ovviamente...Chichi mi ha detto che con lei, qui in Italia, è arrivata anche sua sorella Bulma anche lei bellissima, anche se non l' ho mai vista
- E va bene mi hai convinto andiamo
Arrivammo in quella casa il parcheggio era pieno di macchine, quindi io e Goku non eravamo gli unici ad amare quel tipo di passatempo. Entrammo e fummo obbligati ad indossare delle maschere per non farci riconoscere e ovviamente non dovevamo rilevare il nostro nome. Goku domandò di Chichi e di Bulma due donne, molto carine e provocanti, ci condussero da loro. Erano sedute su dei divanetti rossi e neri con delle maschere particolari per nascondere il loro volto.
Io e goku ci dividemmo e ognuno andò nella propria stanza, mentre io e quella donna, non ricordo bene il nome, ci avviammo  verso la nostra stanza. Era una ragazza silenziosissima quasi avesse paura e allora io cercai di rompere il ghiaccio le ragazze silenziose non mi sono mai piaciute
- Da quando fai questo lavoro?
- Senti qui non veniamo pagate per parlare ma per fare altro quindi muoviamoci perchè tutto questo, a me, fa solo schifo
Mi bloccai e la guardai
- E allora perchè lo fai se ti fa schifo?
- Per soldi e perchè non lo sapevo che in Italia avrei fatto questo tipo di "lavoro"
Finite le domande Vegeta si avvicinò a lei e la iniziò a baciare dolcemente e successivamente a spogliarla. Bulma lo sentitva diverso da quei pochi uomini che l' avevano toccata era così regale, dolce e non aveva fretta.
Vegeta si stese al suo lato e la fissava mentre lei dormiva beata, la luce era spenta non la si poteva accendere per motivi di privacy , ma al suo risvegliò Vegeta riusciva a intravedere i suoi occhi azzurri ma allo stesso tempo pieni di rabbia e tristezza.
Lei lo fissava come se li volesse chiedere qualcosa:
- Ah si scusami eccolì
Porse alla ragazza 500 euro
- Ma sei impazzito non valgo tutti questi soldi
- Bhe io non valuto la bellezza ma valuto la performance e mi sei piaciuta te li sei meritati
Bulma si alzò dal letto di scattò non prese i soldi e si girò verso di lui, i bagliori della luna illuminarono il tatuaggio della ragazza, una farfalla sul basso ventre un pò più in basso dell' ombellico
-Io non voglio i tuoi luridi soldi da ragazzo viziato...prendi la tua roba ed esci di qua
- Tsk....sei una PROSTITUTA i soldi ti servono
Bulma urlò piena di rabbia
- Esci! io non sono stata con uomo ma con un animale e adesso vattene tu sei il primo di una lunga lista..devo lavorare
- Lo so che a volte la verità fa male ma devi accettarla così com' è mia cara.
- E tu che critichi me cosa ci fai in questo posto? cos' è non sai come consumare i soldi del tuo dolce paparino?
- Sono qui solo perchè ho seguito un mio amico. Ma mi sembra che ho fatto male, mi è capitata la prostituta più antipatica.
- Hai visto però ti è piaciuto stare con "la prostituta più antipatica". Sono cose che si notano.
Io ormai vestito e pronto ad uscire da quella stanza la tirai verso di me e gli sussurai:
- Bè si vede che oltre ad antipatica sei molto brava...i miei complimenti. Per caso lavori anche a domicilio?
- Esci da Q-U-I
- Va bene tesoro ma ci rivedremo presto...
Mi avviai, verso casa, in moto. Pensavo alle parole di quella ragazza...Perchè sono andato in quel posto? Ma giuro che non avrò più niente a che fare con quelle donne! Parola di Vegeta!>

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Capitolo 2
*** Gli inizi! ***


Il giorno dopo quella serata molto particolare Goku mi chiamò per sapere se ero rimasto contento di Bulma, ovviamente in base alla performance.
- Ehi Vegeta allora è stato SPETTACOLARE anche per te?? perchè per me è stato molto speciale anche perchè io conosco Chichi da anni e quindi ho preso molta "confidenza" con lei
- Per me è stato....normale
- Chichi mi ha detto che Bulma è rimasta ferita dalle tue parole....Cosa gli hai detto?
- La verità...Cioè che era una prostituta e doveva accettare i miei soldi senza fare troppo la preziosa
- Ma Vegeta lei è obbligata a fare quel mestiere e poi chi sceglierebbe di fare quel lavoro
- A me non interessa niente ne di lei e neanche della sua vita inutile...Ciao ci sentiamo
Chiusi il telefono e ripensai alle parole di Goku, sarà vero che quella stupida donna sia arrabbiata con me?Ma infondo a me che importa non la rivedrò più non ho bisogno di prostitute per divertirmi c'è Marion che esaudisce ogni mio desiderio, e poi non si fa neanche pagare...
- Ehi Marion come va? sei libera stasera?
- Certo mio principe per te sono sempre disponibile
- Ma come sei gentile sarai ricompensata a dovere. Ti passo a prendere alle otto fatti trovare pronta miraccomando.
- Va bene a dopo
                                      *****
Ero pronto per passare da casa di Marion quando il mio telefono squillò. Era Goku chiamava sempre nei momenti meno opportuni
- Cosa vuoi?
- Ti va se stasera andiamo di nuovo lì?
- No mi devo vedere con Marion
- Marion?
- Sì...ciao
Marion era più bella del solito aveva i  capelli raccolti in un fermaglio elegantissimo, un vestitino corto verde smeraldo e tacchi alti.
- Ciao Vegeta...andiamo nel solito posto?
- Andiamo prima a mangiare, c' è un ristorantino molto romantico qui vicino
Marion mi guardava incuriosito. Lei era la solita ragazza da " una botta e via" però quella sera volevo passarla diversamente
- Va bene per me non ci sono problemi
Arrivammo subito al ristorante. Ci sedemmo e aspettammo il cameriere. Ma quella sera non era destino, doveva per forza succedere qualcosa. E infatti così fu
- Salve cosa volete ordinare
Mi voltai per parlare con il mio interlocutore e rimasi esterrefatto era una donna meravigliosa somigliava tanto a Bulma. La continuavo a fissare e anche lei mi guardava, forse anche lei si ricordava di me ma, ovviamente, io non l' ho vista bene in viso dato che la luce era spenta. Attendevo che qualcuno la chiamasse per nome, ma niente la chiamavano tutti cameriera, signorina nessuno pronunciava il suo nome , poi successe l' inaspettato. Un uomo inciampò e rovesciò una brocca d' acqua addosso a quella ragazza. Lei fu costretta a togliersi la maglia, non provava vergogna, il mio guardo si soffermò su quel corpo così esile e familiare ma sopratutto su quel tatuaggio. Subito lo riconobbi, era Bulma, non avevo dubbi. Mi alzai, lasciando lì Marion che mi seguiva con lo sguardo, presi Bulma per un braccio e la portai nel bagno.
- Dico ma sei impazzito...Ci conosciamo?
- Oh ma certo e anche bene. Ieri sera è stato bellissimo.
- Ah adesso ricordo tu sei il " bambino viziato"...lasciami stare io devo lavorare
Nessuno mi aveva mai chiamato in quel modo, fui accecato dalla rabbia. La fermai per un braccio e la condussi contro il muro freddo del bagno e portai le mie braccia contro il muro non lasciandoli, così, via di scampo.
- Ti ripeto non ho tempo da perdere
- Bè io invece si e adesso tu vieni con me
- No! lasciami o mi metto a urlare se non mi lasci
- Urla pure qui mi conoscono tutti   i miei genitori sono i proprietari di questa baracca
E così dicendo la presi e la caricai sulle spalle, era leggerissima, ed uscimmo così dal ristorante sotto gli occhi di tutti, sopratutto di Marion. La misi sulla moto e li porsi il mio giubbotto, faceva freddo ed indosso aveva solo una maglietta, lo accettò e dal suo viso compresi che aveva apprezzato il mio gesto.
Arrivammo a destinazione, cioè la mia enorme casa.
- Vuoi farmi vedere quanti soldi hai....Ti giuro non mi interessa.
- No stupida devo darti una cosa, vieni entriamo.
La presi per un braccio, questa volta dolcemente, lei però si staccò.
- Ehi che ti prende non mi dire che vuoi rimanere qui fuori da sola..
- M-mi v-vergogno
- Non ce nessuno in casa i miei sono all' opera e comunque se non vuoi entrare non sono problemi miei rimani qui fuori, un' ultima cosa attenta ai cani.
E così mi avviai verso il portone di casa subito, spaventata, mi seguì. Notavo il suo sguardo perso in quella casa così enorme...
- Siediti qui arrivo subito
Ci misi più del previsto, non trovavo quello che mi serviva, e quando scesi giù notai che si era addormentata sul divano. Era davvero bella, non la volevo svegliare e allora comandai Dolores, la mia cameriera, di preparare la stanza degli ospiti. Quella sera sarebbe rimasta a casa mia a dormire anche se avrei dovuto lottare contro i miei genitori perchè no gradivano estranei in casa.

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Capitolo 3
*** Il momento della verità! ***


La mattina seguente mi alzai di corsa per controllare che tutto era come l' avevo lasciato, ed infatti così fù. Entrai in quella stanza lei dormiva ancora, era bella anche quando dormiva, ma adesso arrivava il compito più difficile..parlare con i miei genitori del suo soggiorno in casa mia. Arrivai in cucina i miei stavano facendo colazione già da un pezzo.
- Mamma, papà devo dirvi una cosa.
- Cos' hai combinato?
Si allarmò mio padre.
- Niente di grave papà e solo che....
- E solo cosa? Parla Vegeta
- Ho portato una ragazza ieri a casa, ed è rimasta qui a dormire.
- La conosciamo?
- No!
- Dove l' hai incontrata?
Ecco, e adesso cosa gli dovevo dire? Mi inventai una scusa al volo.
- Bè ecco l' ho incontrata in un ristorante. Aveva avuto uno scontro con un cliente che l' aveva ferita e quindi l' ho portata qui. Mamma tu mi puoi capire aveva bisogno di cure.
- Va bene. Ma adesso valla a svegliare, avrà fame.
- Signora grazie ma sono già sveglia.
I miei genitori rimasero a bocca aperta. Bulma indossava dei pantaloncini di jeans, procurati da Dolores,ed una canotta cortissima che evidenziava le curve abbondanti.
- Come ti chiami?
Chiese mia madre ancora sorpresa.
- Bulma Brief signora.
- Non chiamarmi signora chiamami pure Lunar.
Mia madre era strana non si era mai comportata in quel modo, era stranamente gentile. Dopo la colazione mia madre invitò Bulma a passare la giornata con lei, questo era ancora più strano, secondo me mia madre non si era bevuta la storia dell' aggressione. Intanto io mi rilassavo davanti al mio caminetto, ed non avevo nessuna intenzione di muovermi. Bulma e mia madre tornarono cariche di buste, avevano fatto shopping, e vedevo Bulma per la prima volta sorridere.
- Vegeta ho chiesto a Bulma se voleva rimanere alla festa che ho organizzato per stasera...e lei è stata molto educata ed ha accettato.
- Puoi mostrargli il bagno?
- Certo, vieni.
Arrivati nel bagno chiusi a chiave la porta, era  davvero irresistibile.
- Vegeta siamo in ritardo non abbiamo tempo. Sono E-M-O-Z-I-O-N-A-T-I-S-S-I-M-A.
- Guarda che non è niente di speciale, sono feste pallosissime.
- Ma non è vero. E poi per me è la prima volta.
- Bene e allora se siamo in ritardo accorciamo i tempi facciamo il bagno insieme...
- Vegeta non se ne parla, ci sono i tuoi genitori.
- Ma dai tutto adesso fai la preziosa, ti concedi a chiunque.
Ops avevo commesso lo sbaglio più grosso della mia vita. Bulma aveva sgranato gli occhi, era offesa ed era evidente.
- Mi fai schifo. Lasciami passare.
- Dai Bulma non volevo dire questo.
- Tu sei solo un viziato di merda. Non ti interessa di nessuno. Devi solo vergognarti.
E così uscì dalla stanza, sbattendo la porta ed io rimasi lì a pensare dovevo farmi perdonare.
Arrivarono gli invitati e mia madre voleva presentare a tutti la nostra ospite, che lei considerava la ragazza più bella mai vista prima. Io ero già giù in sala e attendevo il suo arrivo. La vidi scendere, tutti si girarono per guardarla, era semplicemente spettacolare. Aveva una vestitino nero luccicante, tacchi alti neri in vernice e capelli raccolti in un fermaglio, anche se aveva un filo di trucco i suoi occhi esprimevano una gioia immensa. Mi avvicinai a lei.
- Sei bellissima.
- Lo so!
- Se io sono viziato tu sei vanitosa.
- Non ti perdonerò facilmente.
- Bè vedrai che cambierai subito pensiero.
La strinsi a me, la stavo per baciare quando...
- Fermi tutti!
Era Marion. Diamine lei sapeva bene chi era Bulma e cosa faceva.
-Quella ragazza che voi tanto ammirate è una PROSTITUTA!
I primi occhi che cercavo erano quelli di mia madre ma non riuscivo a trovarli in mezzo a tanta gente. Bulma era scappata via ed io non ero riuscito a fermarla in tempo.
Sentivo ogni tipo di commento.
- Mamma mia che famiglia!
- Adesso anche le prostitute frequentano.
- Io me ne vado in questa casa si perdono solamente punti.
Dolores mi aveva avvisato che mia madre si era ritirata in camera perchè accusava forti dolori alla testa. Mi sentivo in colpa perchè avevo portato quella donna in casa?.

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Capitolo 4
*** " Io ci sono e ci sarò sempre!" ***


Avevo passato tutta la notte a pensare all' accaduto. Sentivo di aver ferito mia madre e mio padre, non potevo continuare a stare in quella casa dovevo prendere una decisione, ANDARMENE per il loro bene. Avevo già avvisato Goku dell' accaduto e lui aveva accettato di ospitarmi in una delle case di proprietà dei genitori. Arrivai a casa sua e raccontai l' accaduto.
- "Lo sapevi benissimo che Marion era innamorata di te..."
Lo guardai stranito
- "Non lo sapevi?"
- "No!"
- "Lo sapevano tutti"
- "Perchè non me l' hai detto?"
- "Ho cercato ma tu mi interrompevi sempre."
Bè questo era vero,ma Goku da quella sua bocca faceva uscire solamente stronzate... ma probabilmente sbagliavo.
- "Comunque voglio sapere dove vivono Bulma e Chichi."
- "Non ne ho la più pallida idea."
-" E adesso? Vorrei sapere almeno se Bulma è rientrata." Quando è scappata era notte, non accetterei che gli fosse accaduto qualcosa.
- "Potrei chiamare Chichi?"
- "Ma è ovvio. Dai sbrigati!"
Dopo una lunga conversazione, a mio parere tutte cavolate, finalmente chiuse.
- "Allora ha detto che è rimasta a dormire in un albergo. Hotel Queen."
- "Ho capito dov'è."
- "Aspetta Chichi ha detto che Bulma non vuole parlare con nessuno. Lasciala stare per il momento."
- "Tsk. Io non mi lascio scappare niente, dovresti conoscermi ormai."
Saltai in sella alla mia moto e arrivai in poco tempo dinanzi all' Hotel. Era una baracca, si sentiva un odore tremendo, mobili vecchi e pareti piene di muffa.
Bulma si trovava a fare colazione in quel posto schifoso, appena mi vide sgranò gli occhi e cercò invano di scappare.. ma io la bloccai.
- "Vuoi scappare ancora per molto?"
- "Lasciami!"
- "Donna sai dire solo questo? Lasciami?"
- "Non ti è bastato umiliarmi davanti a tutti?"
- "Ma cosa diavolo dici. Io non centro niente con quello che ha detto Marion, io non sapevo nulla."
- "Mi devi dire la verità. Tra la gente si mormorava di un segreto che la tua famiglia custodisce da anni. Di cosa si tratta?"
- "Tsk povera illusa, io non ne parlo con nessuno."
- "Bene e allora puoi anche andartene. Io non sto con i bugiardi."
- "E va bene ma andiamo in un altro posto, questo mi fa venire il vomito."
- "Come vuole lei sua maestà."
E così ci avviammo verso un bar più lussuoso di Torino. Tutti ci guardavano, anzi guardavano Bulma e parlottavano qualcosa contro di lei. Notai lo sguardo di Bulma cambiare espressione. Non reggevo più e sbottai.
- "Allora cosa avete da guardare?? Questa donna è meglio di voi brutte gallinacce rifatte. Lei non ha bisogno di nessun intervento perchè è  SPETTACOLARE così come sua mamma l' ha fatta. Prendete esempio da lei!"
Avevo detto tutto insieme senza fermarmi. Ma non sopportavo proprio chi giudicava qualcuno!
Ci sedemmo ad un tavolo e fui costretto a svuotare il sacco, di lei mi fidavo.
- "Allora tutto iniziò con il matrimonio di mia madre e mio padre. Come puoi notare dal nome mio e di mia madre non sono nomi comunemente usati, questo appunto perchè non siamo di origine italiana ma sono di origine Giapponese. I genitori di mio padre non accettarono la loro unione dato che mia madre, oltre a fare la spogliarellista in un locale milanese, aveva avuto una relazione con colui che adesso è mio padre. Per farla breve mia madre ha avuto un brutto passato, che ha sconvolto tutti."
- "Quindi quello di ora non è il tuo vero padre?"
- "no!"
- "Non l' hai mai conosciuto?"
- "Mia madre dice che è morto. Ma secondo me l' ha detto perchè teme che io la possa abbandonare."
- "Non l' abbandonare è una donna meravigliosa."
La vidi alzarsi e dirigersi verso me...mi abbracciò e mi sussurrò qualcosa.
- "Io ci sono e ci sarò sempre!
"

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Capitolo 5
*** Partenze improvvise! ***


La serata passò in fretta, accompagnai Bulma a casa di Goku dove cera anche Chichi e io ritornai a casa pronto a subirmi i rimproveri dei miei. Ma non fu così, anzi:
- " Sono tornato. Mamma ? Papà? Dolores?
Nessuno mi rispondeva..
- "Ma dove diavolo siete?"
- “Oh Vegeta i signori hanno fatto le valige e se ne sono andati, hanno detto che avevano bisogno di tempo.”
- " E io? A me non pensano?”
- " Mi hanno detto di dirti che sei grande abbastanza per cavertala da solo."
- Che schifo. Ed io che ero tornato solo per loro. Preparami la cena Ho fame”
- " Signore mi dispiace io se non ci sono i suoi genitori posso considerarmi libera. Mi dispiace. Arrivederci"
-“ Ma dolores io come faccio a vivere? Non so cucinare? Non mi abbandonare.”
Troppo tardi era già andata via. Maledizione e adesso. Che idea...sono un genio.
-" Ehi Bulma è successo un casino con i miei genitori ti puoi fare accompagnare da Goku a casa mia. Ti prego ho bisogno di te!"
- “Va bene arrivo...il tempo di vestirmi."
- “ Bè per me puoi venire benissimo in intimo, non mi scandalizzo.”
- “TUTUTUTU!”
Mi aveva chiuso il telefono in faccia. Stupida donna ne pagherai le conseguenze. Dopo mezz' ora eccola che arriva.
- "Allora cos' è successo?"
- " I miei genitori se ne sono andati mi hanno abbandonato. Ed io qui mi sento solo."
- " Vegeta lo so che mi hai chiamato solo perchè non sai cucinare"
- "Puoi anche trasferirti qui...se vuoi?"
I suoi occhi dicevano già si, ma il suo orgoglio non voleva cedere.
- " Bè mi merito a pieno questa mini-vacanza"
- “E allora sbrigati ho fame!”
Dopo cena ci sedemmo sul divano, era troppo silenziosa:
- “Mi sembra di averti già detto che odio le persone silenziose"
-“ Non ho niente da dirti"
- "Be io qualcosina da dirtela ce l' ho"
E così mi fiondai su di lei.
- “Vegeta non mi va!”
- “Ti farò cambiare idea!”
Gli presi le mani e gliele portai dietro la testa, inizia a baciargli il collo per poi proseguire sotto la canottiera. Lei rispose con piccoli ma intensi baci sul mio petto. Dopo poco era interamente sotto il mio controllo, quella notte ci divertimmo da pazzi come se fosse l' ultima.
- " Menomale che non avevi voglia"
- " Amore, io , so fingere."
- " Bè avrai finto tutte le altre volte ma questa no!"
- " Ne ho provati di meglio"
Mi alzai non sopportavo di essere paragonato a qualcuno..
- " Tu sei fiera di essere quello che sei e di quello che fai"
- " Per vivere devo fare quello, non tutti nascono figli di papà"
- " Ma da stasera la storia cambia. Da adesso in poi tu sei la mia donna e nessuno deve sfiorarti, intesi? Quindi avvisa tutti i tuoi clienti che sei in ferie!"
- " Quindi siamo fidanzati?"
- " Sì!"
- " Non sai quanto queste parole mi rendono felice"
- " Adesso basta smancerie dormiamo ho sonno"
- " Buona notte viziatello"
- " Come hai detto?"
- " Niente dormi"
                                                ****
Passarono diverse settimane, ma le cose tra me e Bulma non andavano per il meglio. Avevo ripreso a frequentare Marion e Laura, Bulma non mi soddisfava più come un tempo. Lei era consapevole delle mie scappatelle ma continuava a rimanere al mio fianco.
- "Perchè anche se ti tradisco rimani qui?"
- "Perchè non sei in grado di cucinarti da solo. Non vorrei che morissi di fame!"
- " Tsk menti"
- "Vegeta io posso mollarti anche stasera ma se non lo faccio perchè ci tengo ancora a te. Non ho bisogno di nessuno con il quale placare i miei istinti, so trattenermi non sono come te!"
- " Tu non sei neanche degna di me!"
- "Vado a dormire sono stanca. Io durante il giorno lavoro non passo da una troia all' altra come fai tu!"
- "Maledetta"
La mattina seguente Bulma non cera nel letto. Per il momento non mi preoccupai lo faceva spesso si alzava presto per andare dalla sorella, ma questo allontanamento durò fino alle otto di sera. Per smorzare l' attesa chiamai Goku.
- "Lo so che Bulma sta da te...digli di tornare immediatamente."
- " Ma come Vegeta non lo sai?"
- "Cosa? Parla avanti"
- "Chichi e Bulma sono tornate nel loro paese"
In quel momento sentì il mio cuore farsi in mille pezzi
!

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Capitolo 6
*** Un ritorno inaspettato! ***


Mi sentivo uno straccio. Erano giorni che non mangiavo, bevevo solamente alcool di tutti i tipi. Avevo allontanato tutti, anche Goku, l' unica che aveva libero accesso in casa mia era Marion ma lascio a voi immaginare il perchè. L' inverno ormai stava volgendo al termine, ed io che nella vita non avevo mai sofferto per nessuno, mi ritrovavo nella mia enorme casa a rileggere quella maledetta lettera che nei giorni seguenti avevo trovato nell' armadio:
" Caro viziatello,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che hai rovistato nell' armadio per trovare le chiavi di casa che io, personalmente, ti avevo nascosto. Ma non è questo quello che volevo dirti, sei diverso da quella maledettissima sera che mi ha cambiato, radicalmente, la vita. Tu sei stato per mesi il mio primo pensiero, ma poi dopo dei tuoi comportamenti ho capito veramente chi fossi. Tu non volevi veramente passare il resto della tua vita con me, anzi volevi solamente qualcuno da usare come tua schiava. Ma io non ci sto mi dispiace, Ti amo ma il mio orgoglio mi ha mandato via da questa casa ed io non sono ancora così forte da riuscire a non seguirlo.
         Addio vegeta
La tua Bulma...."
La mia Bulma...queste erano le parole che di più mi uccidevano, mi sono fatto scappare il fiore più bello di tutta la città. Per lei ho fatto stare male mia madre che non meritava tutto questo, per lei ho abbandonato le mie più brutte abitudini, senza di lei io sono il NIENTE!.
Qualcuno suonò alla porta ero sicuro che fosse Dolores, aveva ripreso a seguirmi perchè l' avevo chiamata quasi piangendo, e invece era LEI:
-" MAMMA!"
-" Vegeta scusami per tutto il male che ti ho provocato,non volevo".
Il suo tenero e innocuo sguardo si riempì, subito, di lacrime amare che provocavano in me tanta malinconia, non la potevo vedere in questo stato e mi fu istintivo abbracciarla.
-" Scusami figlio mio, che madre sono".
-" Mamma tu non hai nessuna colpa. Sono io che per l' ennesima volta ti ho fatto sfigurare davanti a tutti."
-" Che sciocco che sei. Credi veramente che io me ne sia andata per la vicenda della festa?"
- " Certo mamma."
-" Ti sbagli. Ero stanca di essere picchiata da quel mostro, nessuno mi aveva mai sfiorata neanche tuo padre."
- " T-t-ti p-picchiava?"
-" Si perchè quasi ogni sera si ubriacava e scontava i suoi nervi su di me. Quella sera era diventato una bestia per poco non mi uccideva, considerava me e te solamente un peso che gli aveva rovinato la vita."
-" Dove sei stata tutto questo tempo? e poi lui ora dov' è?
-" La sera stessa, per calmarlo, gli proposi un viaggio. La mattina seguente gli preparai una bella tazza di thè con del sonnifero e lo feci salire su di un aereo diretto in Africa e adesso non ho la più pallida idea di che fine abbia fatto."
-" Mamma sei un genio del male!"
-" Sono o non sono tua madre".
-" Mi sei mancata tanto."
-" Dov' è Bulma? Non la vedo.
-" Vieni se mi prepari una bella cenetta ti racconto tutto":
-" Sei sempre il solito".
                                                                  *****
-“ E quindi se ne è andata? Bè anche io avrei fatto lo stesso.”
-“ Grazie mamma mi sei di grande aiuto.”
-“ Figlio mio io ti voglio un bene dell’ anima ma non ci comporta così con una ragazza, soprattutto poi se quella ragazza ha un brutto passato alle spalle. Lei in te cercava sicurezza e tu , invece, che hai fatto? La tradivi con qualche puttanella che te la dava gratis!”
-“ Sono un mostro lo so! Ma ormai lei è lontana ed io non posso farci più niente.”
-“ E invece puoi le tornerà stanne certo, però tu devi cambiare.”
-“ Per una donna? MAI!”
-“In questo momento non è Bulma che ti sta chiedendo di cambiare ma a dirtelo è la tua mamma! Fallo per me!”
-“ Non so neanche da dove cominciare”
-“ Be prima di tutto basta vederti con donne diverse ogni sera, poi elimina alcool e fumo e signorino dalla prossima settimana inizierai a lavorare”.
-“ Lavorare? E dove?”
-“ Nell’ azienda di tuo padre. Qualcuno dovrà portarla avanti. Su e adesso vai a dormire che è tardi!”
-“ Buona notte mamma e……grazie!”

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Capitolo 7
*** " Sono nato pronto!" ***


Quella notte finalmente mi potetti addormentare con la mente libera. Libera da rimorsi, brutti pensieri perchè al mio fianco avevo colei che lottava, per rendermi felice, contro chi mi voleva fare del male. La mattina seguente mi alzai di buon ora, ma lei era già sveglia da un pezzo:
-" Mamma ma a che ora ti alzi tu?"
-" Presto tesoro, non vedi quanto casino in questa casa?"
-" Non è il mio forte fare le pulizie."
-" Avevi una donna speciale al tuo fianco."
-" Ecco ci sei riuscita a farmi passare la fame. Vado a farmi un giro."
Presi il giubbotto e uscì di casa. Faceva abbastanza caldo, la primavera ormai era alle porte. Entrai in un bar quasi sempre vuoto, fissavo la mia tazza di cappuccino e vagavo, con la mente, altrove...pensavo a lei, al suo sorriso, alle sue labbra, ai suoi occhi e al battito del suo cuore che io avevo fatto soffrire. Mi sentì toccare la spalle, nervoso com' ero avrei ucciso chiunque si fosse avvicinato a me, ma era Goku il mio migliore amico che continuava a chiamarmi e preoccuparsi per me.
-" Vegeta vieni ti devo parlare."
Lo seguì e ci sedemmo al primo tavolo vuoto.
-" Spara non ho tempo da perdere io."
-" Ho parlato con Chichi."
-" Chi se ne frega!"
-" Dai aspetta. Ha detto che Bulma non stava molto bene, ma non avevano i soldi per pagare il suo ricovero in ospedale."
Il mio cuore ne stava risentendo, lei mi mancava e sentire il suo nome mi faceva stare ancora più male.
-" Quanto vogliono?"
-" 20.000 euro, è una clinica privata."
-" Come faccio a darglieli?"
-" Stasera io parto per raggiungerle. Tu cosa vuoi fare?"
-" Non lo so, mia madre è tornata per me. Non posso abbandonarla."
-" Vegeta lei capirebbe. Bulma in questo momento ha bisogno di te."
-" Se veramente ci teneva a me sarebbe rimasta."
-" Ora vorresti dare la colpa lei? Se non erro eri tu quello che se ne andava con una diversa ogni sera, oppure che ritornava a casa ubriaco quasi tutti i giorni e potrei continuare all' infinito."
-" E tu che ne sai di queste cose?"
-" Forse perchè la tua fidanzata ogni notte chiamava Chichi piangendo chiedendosi cosa aveva fatto per meritarsi tutto questo."
-" Be apposta di frignare con voi poteva parlarne con me."
-" Le mie orecchie hanno sentito abbastanza. Se vuoi partire con me chiamami stasera."
Piangeva per colpa mia., ora si che mi sentivo veramente uno SCHIFO!. Dovevo aiutarla.!
Tornai a casa e dopo essermi scusato con mia madre chiesi consiglio a lei:
-" Allora che faccio parto?"
-" Vegeta devi scegliere tu. Se veramente ci tieni vai, ma ti ricordo che potresti rimanerci male, non puoi mai sapere cosa ti attende lì giù"
-" Chiama Dolores e digli di prepararmi la valigia!"
-" Sei DEGNO DI ESSERE MIO FIGLIO".
                                    *****
Avvisai Goku mi sarebbe venuto a prendere alle otto, avevo ancora due ore prima di raggiungere la mia donna e restare lì con lei, nella buona e nella cattiva sorte. Però dovevo sentirmi libero un' ultima volta...Chiamai Marion con lei avrei passato le ultime DUE ore da scapolo. Furono indimenticabili, pur non essendo tanto grande di età Marion a letto era una vera bomba. Be come di solito si usa dire a volte :"L' ALLIEVO SUPERA IL MAESTRO."
Ma adesso basta con queste cavolate ci trovavamo all' aeroporto mancava poco al decollo. Forse per la prima volta nella mia vita AVEVO PAURA! Chiusi gli occhi e pensai: " lo stai facendo per lei, solo per lei."
Presi il sonnifero per non farmi pesare le lunghe ore del viaggio. Arrivammo in fretta, o così sembrava, nel paese di Bulma, c'era Chichi che ci attendeva all' aeroporto. Dovetti subirmi le loro smancerie, ma tutto sommato ero carini insieme. In macchina Chichi evitava l' argomento, chiesi di Bulma ma fece finta di non sentirmi.Dopo poco arrivammo dinanzi un edificio mal ridotto, non osavo pensare che la mia Bulma abitasse in quella catapecchia, ed ecco che finalmente Chichi mi rivolse parola:
-" Sei pronto?"
-" Sono nato pronto!"
-" Bene seguimi."
Entrammo. l' arredamento faceva schifo, si sentiva un odore di cibo marcio era insopportabile. Però qualcosa catturò il mio sguardo...non potevo credere quello che i miei occhi stavano guardando...era Bulma ma cosa diavolo aveva.....!



Continua :)

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Capitolo 8
*** The End! ***


Non potevo credere ai miei occhi. Bulma accarezzava, con le sue esili mani, un piccolo pancione. Volevo gridare al mondo il mio dolore, ma il mio orgoglio me lo impediva.
-" Perchè sei venuto?"
Non riuscivo neanche a rispondere i miei occhi fissavano il suo ventre.
-" Be ti hanno tagliato la lingua?"
-" Sono arrivato qui con Goku e Chichi."
-" Questo lo posso vedere anche da sola. Perchè devi rendermi le cose sempre più difficili?"
-" Voglio sapere perchè te ne sei andata di casa."
-" Non lo vedi?"
-" Ti sbagli io l' avrei accettato."
-" Ed infatti ne ero certa il problema è.."
-" No Bulma stai zitta."
Chichi intervenne ma Bulma non gli diede retta.
-" Il fatto è Vegeta che tu NON SEI IL PADRE."
In quel momento la mia vita era diventata inutile.
-" E-e di chi è?"
-" Di un ragazzo che ho conosciuto in un super-market. Sai mentre tu eri impegnato a scoparti le tue troiette io mi prendevo cura della tua casa e dalla sua salute, ma è stato grazie a te che ho conosciuto Yamcha. Grazie mi sei stato utile almeno in questo."
E con le lacrime agli occhi fece leva sulle mani e uscì dalla stanza.
-" Amico stai bene?"
-" Come dovrei stare secondo te razza d' imbecille. Io me ne ritorno a casa."
-" Vegeta non fare cavolate aspetta, parlaci."
-" Tsk. Io Vegeta non corro dietro a nessuno. Ci vediamo e miraccomando non farti fregare da queste quattro puttanelle."
                                       *****
Al mio arrivo a Torino mia madre era tutta euforica perchè voleva subito capire cos' era successo. Ma al mio rientrò capì dalla mia faccia che tutto era andato a puttane e che non era il caso di fare domande. Mi scolai una serie di birre e mi addormentai con quell’  immagine di lei con il pancione. La mattina seguente mia madre mi portò la colazione a letto, mi sembrava il caso di parlarne, almeno, con lei.
-" è incinta ed io non sono il padre.!"
Mia madre era rimasta anch' essa senza parole.
-" E chi sarebbe il padre?"
-" Bo uno che ha conosciuto quando si trovava ancora qui. Mamma adesso non ne voglio parlare ci vediamo a pranzo."
                                              *****
Intanto da Bulma:
-" Tu sei pazza."
-" NO! Chichi ascoltami per una volta è stata la cosa migliore."
-" Se lo dici tu. Ma mi vuoi spiegare il perchè almeno, questo è reato.!"
-" Io l' ho fatto per il bene di mio figlio e per quello di suo padre. Vegeta non è pronto per diventare papà, e poi Yamcha è d' accordo mi aiuterà. Vegeta non lo scoprirà mai che è il vero padre di mio figlio.!"
                                                              FINE!

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