Natsu le aveva restituito una casa, una famiglia, il sorriso e la forza di credere nuovamente in se stessa.
Gli doveva tutto, Lucy.
Perfino, molto spesso, la vita stessa.
E per ringraziarlo, per ricambiare la sua fiducia, Lucy ce la metteva tutta durante le battaglie anche se, inevitabilmente, finiva spesso sconfitta e costretta al suolo.
Se ne stava lì, inginocchiata, bagnando il terreno con lacrime di pioggia e si vedeva persa, sconfitta, delusa.
Ma poi, davanti a lei, appariva Natsu a salvarla ancora una volta. Ed allora le lacrime si dissolvevano ed il sorriso ricompariva perchè, il sole, era tornato a splendere nuovamente su di lei.

 

Non è facile per me, che il dono della sintesi non l'ho mai avuto, attenermi alle 100 parole, ma poco più poco meno cercherò di riuscire.
Beh che altro dire, questo è il mio primo "parto" spero vi sia stato gradito.
Se avete critiche, commenti, consigli...FATE! perchè imparare fa sempre bene e io li accetto davvero velentierierissimo
Alla prossima :) 

Ria-chan

Riiiieccomi!
Ho deciso finalmente! 2 a settimana, ecco come organizzerò il lavoro!
Questa settimana ovviamente è andata così ma dalla prossima conto di aggiornare con regolarità e precisione (salvo imprevisti xD) tutti i martedì e venerdì.
Avrò così modo di organizzarmi anche con gli altri lavori e spero di avere anche modo e più tempo a disposizione per evitare di propinarvi schifezze tremende o catastofi insensate.
Questa, come da immagine vi anticiperò sempre, è su Juvia e Gray. In particolare su Juvia.
Come sempre le drabble, vista la "cortezza" XD non offrono molto spazio per approfondimenti, per cui se aveste critiche o consigli sarò ultrafelice di valutarli e lavorarci su.
Detto ciò...buona lettura e grazie mille a Saralasse, Bixx91, Ayako83 e _Inori_ per aver recensito il capitolo precedente.
Grazie mille davvero.
Spero anche questa sia di vostro gradimento.
Questa drabble partecipa al contest: *Flash Contest* Drabble all'ultimo secondo!

PAROLE: 108

“Gli opposti si attraggono”
Aveva sentito questa frase più volte Juvia, ma era certa che non valesse per lei.
In fondo, non era il fuoco ad attrarla; no, era sempre stata l’acqua, di cui lei stessa era fatta, a farla innamorare.
Per un lungo periodo quella sua stessa natura le aveva negato la felicità e invece, ora, gliela stava restituendo nuovamente.
L’amava di nuovo, in tutte le sue possibili forme: pioggia, lacrima, mare, fiume..ghiaccio.
Il ghiaccio in particolare però, era qualcosa in cui lei non poteva proprio trasformarsi ma, qualcuno di sua conoscenza, poteva invece eccome.
Perchè allora innamorarsi di un opposto se aveva trovato l'unica forma che le mancava per essere completa?
 

Questa volta è toccato a Juvia come vi dicevo pocanzi.
Più avanti però mi piacerebbe riprendere nuovamente le coppie e scrivere ovviamente anche dal punto di vista maschile.
E' qualcosa su cui devo lavorare ma per il momento ne ho già qualcun'altra in cantiere che vi svelerò martedì.
Detto ciò...passo e chiudo.

Ria-chan
 

Valutazione Generale 
Un omaggio davvero molto dolce fatto per la coppia Juvia x Gray… Sei riuscita a rendere in 113 parole sia il più ovvio sentimento che vi è fra i personaggi, che la tua personale considerazione prendendo spunto da due elementi che si completano a vicenda, o meglio, che completano la maga, facendole intuire che per l’agognata completezza che insistentemente cerca nell’amore provenga dall’unica forma che non è in grado di raggiungere… Seppur i protagonisti abbiano caratteri differenti è ancora una volta marcato l’apparente –sottolineo- “amore” che vi è nonostante Gray si presenti decisamente più serio e distaccato. 
Volevo segnalarti questa piccola pecca a livello grammaticale 
Il “perché” nell’ultimo periodo, è stato inserito con l’accento sbagliato ed ometterei –ribadisco la mia pignoleria- quel “eccome” che a mio parere spezza un po’ la narrazione fluida, in cui non si addice un’espressione utilizzata più spesso durante i dialoghi. 
In sostanza il gradimento personale c’è, come specificato all’inizio, per la pura interpretazione di una coppia con l’elemento tipico che caratterizza il personaggio nella storia originale. Ecco, con ciò non voglio penalizzare per quanto riguarda il parametro dell’originalità, dopotutto hai meritato la postazione in classifica dati gli altri punti da me evidenziati in precedenza, fatto sta che non mi ritengo la persona che può giudicare sulle personali scelte. Avrei semplicemente inserito quel qualcosa in più sullo stile che avrebbe dato un punteggio migliore anche a questo parametro. 

-Grammatica e Stile : 6/10 
-Caratterizzazione dei personaggi : 4.5/5 
-Originalità : 6.5/10 
-Gradimento personale : 4.5/5 

 

Ebbene si miei pasticcini, alla fine ho iscritto questa drabble ad un contest...ero davvero indecisa su quale inviare ma alla fine, sotto consiglio della mia mogliera, ho optato per questa.
Non me ne pento assolutamente anzi!! Trovo che fosse la più adatta davvero e il risultato mi spinge a pensare che ho ancora tanto da migliorare *w*
 

Eccomi qui, puntuale come un orologio svizzero. Almeno per ora... XD
Questa volta, sarò più noiosa del solito, perdonatemi, ma ho un pò di cose da dire a proposito di questa drabble.
Prima: ringrazio chi ha iniziato a seguire e commentare questa piccola raccolta che ho promesso di aggiornare con puntualità e regolarità e, credetemi, è quello che intendo fare.
Seconda: questa drabble in particolare è dedicata a quella che ormai definisco "Mogliera" U_U questa benedetta ragazza ha una pazienza infinita con me, ci ritroviamo a sparare boiate e pensieri osceni per quasi metà del giorno ed è una cosa che adoro oltre ogni limite e inoltre, cosa più importante, scrive delle storie meravigliose. 
Questa è una delle coppie, così come me, che preferisce e per questo ci tengo e mi auguro che le possa piacere sebbene ammetto che non sia proprio il massimo.
Terza: ovviamente mi auguro che possa piacere anche a voi e, per premiarvi della pazienza e della gentilezza che dimostrate nel leggere queste mie fandonie, ho deciso che vi anticiperò ogni volta la coppia/personaggio coinvolti nella drabble successiva. Così, almeno, se non vi aggrada, potete bellamente ignorarla XD hahaha  
Detto ciò vi lascio alla lettura e vi ringrazio nuovamente *w*

Non poteva credere che fosse riuscita, infine, a fidarsi di lui.
Lui che l'aveva umiliata, ferita e crocifissa ad un albero.
Lui che neanche molto tempo dopo l'aveva salvata da un suo stesso compagno di gilda.
In qualche modo, con quel gesto, si era guadagnato il suo perdono ma, il perchè fosse riuscito ad ottenere anche la sua simpatia, non le era ancora chiaro.
Lo aveva osservato diffidente all'inizio, finchè non lo aveva visto cambiare:
combattere al loro fianco, divertirsi con loro e sorridere perfino.
Ed allora no, Levy proprio non ce la faceva a credere che anche il suo cuore fosse fatto di metallo.
 

Anticipazione: Loki/Lucy
A venerdì gente ^.^

Ria-chan

Una stella bandita dal cielo non smette di essere una stella, anche se la sua luce, piano, si spegne.
Per anni era rimasto intrappolato nel buio di un'esistenza prossima alla fine:
"Voglio solo scomparire"
ma un filo dorato, come quei lunghi capelli, lo aveva nuovamente legato alla vita
"Non permetterò che tu muoia"
Perchè? Perchè proprio lei, alla quale non si era mai voluto avvicinare, era ora lì, per lui?
"Non merito di essere salvato"
Le lacrime gli velarono gli occhi, quando si specchiò in quelli di Lucy.
Lui era una stella, eppure non si era mai visto tanto luminoso come lo era il suo riflesso in quegli occhi.
"Io non ti lascerò morire!"

 

Ria-chan

Ed eccomi qui, pronta per l'aggiornamento di oggi!
Questa volta, ebbene si, è toccato ai due pucciosissimi Exceed: Happy e Charle.
Il punto di vista, secondo lo schema che sto seguendo al momento, sarà quello di Charle.
Che altro dire allora...
Ah, ecco! Prima di lasciarvi alla lettura, volevo ringraziare chi sta seguendo questa piccola raccolta. Grazie infinite a Saralasse, _I n o r i_ e la mia mogliera che, come sempre, mi coccolano e mi viziano con i loro commentini splendidi.
Grazie
PAROLE: 105

"Charle, ti ho portato del pesce!"
"Lasciami in pace gatto"
"Aye.."
La guardava sconsolato allontanandosi, Happy.
Dov'era tutto il coraggio che aveva dimostrato su Edoras, proteggendola e combattendo con i denti e con le unghie?
Quel gatto color del cielo l'aveva salvata e questo era innegabile; per quanto orgogliosa potesse essere, Charle doveva ammetterlo.
Le aveva ridato la capacità di volare, di combattere e di non arrendersi mai e per questo lo aveva rivalutato, nettamente.
Quando erano tornati a casa però, nulla sembrava cambiato, almeno, non alla vista.
"Charleee"
"Che c'è ancora?"
"Ne ho portato un altro"
"Ma non ti arrendi mai stupido neko(1)?"
"Aye!"
"Ahhh" sospirò rassegnata "dammelo"
Non essere così felice, stupido gatto!
"G-grazie ..per il pesce"
"Mmh?"
"G-grazie..Happy"

 

Questa volta, ho preferito prende un piccolo "spaccato di vita". Mi sembrava più adatto per sottolineare il cambiamento di Charle nei confronti del tenerissimo Happy.
Vi confesso che non è una delle mie preferite XD ma, ho fatto del mio meglio. In ogni caso, posso capire se non riusulterà particolarmente interessante perchè, come dicevo appunto prima, piace molto poco anche a me XD
Per la prossima...sono sicera... non ho ancora le idee particolarmente chiare...
Mi gironzolano due "accoppiate" in mente...ma staremo a vedere...
Ergo, prossimamente: SORPRESA XD

Jet corre; non può farne a meno.
La velocità è sempre stata la sua passione, oltre che la sua magia ed all'interno della gilda nessuno può eguagliarlo nel suo campo.
Jet è innamorato di Levy, ed anche di questo non può farne a meno.
Non ha occhi e cuore che per lei ed una volta ha provato perfino a dichiararsi ma, anche nell'essere rifiutato, ha stabilito un record.
Si accontenta allora di starle vicino sperando, un giorno, di poterle far cambiare idea. Ma, dal momento in cui ha visto la sua Levy guardare Gajeel, ha capito che non avrà più speranze.
E allora corre Jet.
Più veloce del vento.
Tanto veloce da superare il suono del suo cuore che si spacca.
 

Vi ringrazio nuovamente per aver letto anche questa nuova drabble *w*
e rinnovo l'inivito a suggerirmi amici, rivali, singoli ecc ecc...
A martedì :)

Ria-chan

Rieccomi!!
Non speravate di rivedermi così presto  eh??
La verità è che mi avete dato tanti di quelli spunti e consigli che ho già un pochetto di materiale da parte *w*
Volevo ringraziarvi non solo dei commenti carinissimi ma anche appunto dell'aiuto che mi avete dato, ecco perchè ho pensato a questo piccolo aggiornamento "fuori programma".
Questa volta, come vedete, non è più una coppia ma...diciamo si potrebbe dire "triangolo" XD anche se in questo caso non amoroso.
Vi spiego: il punto di vista sarà quello di Lucy e i due soggetti "analizzati" Natsu e Gray. Ho tentato di staccarmi un pò dalla piega "amorosa" che la raccolta stava prendendo per passare qui all'amicizia.
Inoltre ho ignorato il fatto che dovessero essere solo drabble e mi sono data ad una piccola Flash-fic...
Che altro dire...spero possa piacervi *w*

PAROLE: 226

"La comunicazione perfetta esiste: è un litigio".
Lucy non ricorda dove ha letto questa citazione, eppure pensa che queste parole si adattino perfettamente a Natsu e Gray.
Quei due sono peggio di una calamità naturale: non perdono occasione per litigare e darsi contro e, del resto, essendo due elementi opposti, nessuno ci si aspetterebbe altro.
Certe volte però le è proprio impossibile sopportarli e, sospirando, cerca riparo dalla loro furia continuando però a chiedersi il perchè di tanta antipatia.
Si siede al bancone del bar sospirando ancora e poi, mentre solleva il bicchiere con il succo d'arancia, le viene in mente qualcosa:
"La vera amicizia è una costante attenzione verso l'altro".
Lucy ha letto anche quest'altra citazione, da qualche parte, tra i suoi libri;
e, questa, le sembra perfino più adatta per Natsu e Gray di quanto non lo fosse la prima.
Così manda giù il suo succo e con un dolce sorriso sulle labbra si volta nuovamente a guardarli. Peccato solo che la sedia che le sta volando contro abbia spento all’istante quel sorriso e che ora Lucy sia stesa sul bancone intontita.
Con l'ultimo barlume di lucidità che le resta però, Lucy ripensa velocemente alla sua “scoperta” e conclude che, se Natsu e Gray sono tanto amici a dispetto di quanto sembra, non dispiacerà loro morire insieme per mano sua, non appena riuscirà a riprendersi.
 

Questa volta il tono è completamente differente lo so, ma con Natsu e Gray non riuscivo a pensare ad altro XD
Pian piano cercherò comunque di scrivere su tutte le "coppie, accoppiate, singoli" ecc che mi avete gentilmente consigliato e vi ringrazio ancora per aver letto anche questa nuova "operetta".
Vi rimando allora a martedì *w* come sempre *w* 
Prossimamente : Erza/Gerard.

Ria-chan

Polvere.
Presto sarebbe diventata polvere.
Tutto, sarebbe diventato polvere.
Presto l'Etherion sarebbe stato lanciato e nulla sarebbe sopravvissuto.
Nè lei.
Nè il suo amore.
Nè Gerard.
Così Erza aveva lasciato che la magica spada ricadesse al suolo, stanca di combattere:
"Io devo scontare la mia colpa per non essere riuscita a salvarti"
e l'avrebbe fatto.
"Erza, tu mi hai salvato"
ed allora, diventare polvere, non le era sembrato più così sbagliato e tragico se poteva fondersi con lui.
Attesero. Si strinsero l'uno all'altra ed attesero l'inevitabile fine.
Ma quando questa non sopraggiunse, Erza capì che non sarebbe diventata polvere.
Nè lei.
Nè Gerard.
Invece, qualcosa, sarebbe morto.
Le parole:
"Erza, io ti ho amato"
quelle no, non sarebbero sopravvissute.
Non erano altro che parole di fuoco, diventate però, cenere e polvere.

 

Davvero, mi auguro non sia stata troppo pesante da leggere T_T
E' che non riusciva a girarmi in mente altro se non questo. 
Le critiche saranno ben accette ovviemente :)
Non mi resta allora che ringraziarvi immensamente: 
chi sta seguendo, preferendo e commentando questa raccolta... sappiate che mi rendete davvero felicissima :)
A venerdì allora >//<
PROSSIMAMENTE: Mirajane/Elfman/Lisanna

Fermi, davanti a quella lapide, accompagnati dal pianto del cielo, Mirajane e Elfaman onorarono ancora una volta il ricordo della loro sorellina scomparsa.
Mirajane, da quella terribile scomparsa, era cambiata completamente:
si era sforzata di essere un raggio di sole, una persona sorridente e materna, una ragazza sulla quale, chiunque ne avesse avuto bisogno, avrebbe sempre potuto contare.
Aveva creduto così che, illuminando gli altri con il suo sorriso e ricevendo in cambio sorrisi altrettanto luminosi, avrebbe potuto diradare anche le nuvole di pioggia che le oscuravano il cuore. Ma questo, purtroppo, non era mai avvenuto.
Elfman dal canto suo, aveva giurato che avrebbe protetto la sorella maggiore anche a costo della vita. Mai avrebbe permesso a nessuno di farle del male, mai avrebbe permesso ad un altro pezzo del suo cuore di lasciare questa terra.
Se poteva paragonarsi a qualcosa, Elfman avrebbe detto che lottava per diventare come una roccia: forte, irremovibile e indistruttibile.
Mira e Elfman si strinsero l’una all’altro piangendo lacrime silenziose e soffocate che andavano ad unirsi con la pioggia che li avvolgeva; si strinsero tanto da non udire altro che il battito dei loro cuori.
Eppure, sovrastando quel tamburo impazzito che batteva nei loro petti, sovrastando perfino la pioggia battente e il soffio del vento, una flebile voce giunse alle loro orecchie.
Non potevano crederci, era un’illusione alla quale non volevano abbandonarsi, eppure si girarono ugualmente verso la fonte di quelle grida:
Il sole.
Il sole fu tutto ciò che videro prima che Lisanna li abbracciasse piangendo.
Il sole che illuminava il loro cuore.
Il temporale che si arrestava nel cuore di Mira e il prato che germogliava accarezzando il cuore di roccia di Elfman.
Il sole splendeva, la loro Lisanna era tornata e non avrebbero mai permesso a nessuno di portagliela nuovamente via.
Nuovamente stretti l’uno all’altro, trovando il calore che necessitavano, abbandonarono l’ombrello davanti a quella vuota tomba e s’incamminarono verso casa.
Non avevano bisogno di ripararsi perché il sole ormai splendeva dentro di loro benchè, incessante, la pioggia continuava a cadere su Magnolia.

 

All'aggiornamento di martedì cari miei *w*
Vi abbraccio e ringrazio ancora! Con tanta sincerità e affetto.
Mi dispiace non potervi aggiungere l'anticipazione ma ancora non ho nulla in cantiere già pronto XD
Sarà una nuova sopresa :D Sappiate solo che sto lavorando alle coppie/accoppiate ecc da voi suggerite *w*

Ria-chan

 ATTENZIONE SPOILER 


Buon Natale a Tutti!!!
Sono in ritardo di una settimana lo so T_T ma tra storie a metà, università, vacanze ecc non ho avuto modo di pensare a nuovi scritti per la raccolta ma sono riuscita almeno a buttare giù questo piccolo "speciale" a tema.
Non aspettatevi nulla perchè con gli scritti a tema sono davvero negata XD con il Natale poi, che di fantasia ne scatena ben poca -.-' sono davvero senza speranza T_T
Spero comunque la sorpresa vi sia gradita e più di tutto prendetela come un augurio di buon Natale *w*
 

La neve.
Un manto di candida e soffice neve ricopriva Magnolia.
I fiocchi diamantini cadevano lenti sulle case, sugli alberi e sulla gilda; ricoprendo ogni cosa.
Natsu aveva sempre odiato il freddo e la neve, certo, non faceva eccezione.
Doveva ammettere però che contribuiva all’atmosfera natalizia, come l’immenso albero addobbato nella piazza e i festoni lungo le strade, i lampioni illuminati e le vetrine ricche di dolci e giocattoli.
Era tutto splendido, questo non poteva negarlo, ma quella neve che calpestava, mentre lentamente si avviava accompagnato da Happy alla gilda, non faceva altro che tormentarlo e rattristarlo ricordandogli, mai come in quel periodo, cosa aveva perso anni addietro.
La neve.
Bianca come i suoi capelli. Candida come il suo volto, splendente come la sua pelle e pura come il suo spirito.
“Lisanna…”
Cosa avrebbe dato per poterla abbracciare ancora, poter festeggiare anche un solo Natale di nuovo tutti insieme; vedere la gilda riunita e i volti di Mirajane ed Elfman felici come lo erano quando la loro sorellina era viva.
Calciò una montagnella di neve che si era formata davanti all’immenso portone della gilda e infilò le mani in tasca sbuffando appena
“Natsuuu”
Il lamento timido di Happy riuscì a risvegliarlo dai pensieri che, come una tormenta di neve, avevano investito la sua mente e riscossosi appena spalancò l’enorme porta in legno.
Quello che vide lo lasciò senza parole, tanto che rimase immobile sull’uscio con una strana espressione sul volto.
Non aveva mai visto nulla di più bello: i sorrisi illuminavano la sala, i boccali ricolmi tintinnavano sbattendo l’uno contro l’altro in una dolce melodia, canti intonati e urla varie risuonavano nell’aria, festoni e risate, balli e brindisi.
E Lisanna, che lenta, gli andava incontro:
“Sempre in ritardo Natsu!”
“Io…cosa?”
“Sei in ritardo fiammifero!” lo sorprese Gray.
“Come al solito!” sbuffò Lucy accanto al moro.
Il povero ragazzo non riuscì a ribattere ancora, sopraffatto dalla gioia e dallo stupore com’era e così fu costretto a cedere a Lisanna e a Lucy che lo afferrarono per le mani e lo trascinarono nella sala e si che faceva freddo fuori, non avevano certo voglia di ammalarsi per la testa calda di Natsu.
“Avanti Natsuuuu” – “Dobbiamo trascinarti fino alla sedia idiota?”
Quante volte aveva sognato un Natale così.
Quante volte aveva sperato di rivedere i sorrisi di tutti i suoi compagni finalmente riuniti.
E questo, comunque, doveva essere davvero un sogno; specialmente quel candido sorriso di Lisanna, le urla di Cana e Laxus che litigavano per un boccale e le risate sonore di Gildartz che assisteva alla scena seduto sul bancone della bella Mirajane.
Era tutto così perfetto che Natsu ebbe seriamente il timore di svegliarsi da un momento all’altro e ritrovarsi il volto bagnato da dolorose lacrime.
Si guardò ancora intorno e scorse Lucy venirgli nuovamente incontro:
“Ohy Natsuuu ma che ti prende?”
“Io..n-niente. Ma co-cosa è successo qui?”
“Ah? Ti si è bruciato il cervello??? Non ti ricordi nulla??”
Come aveva potuto dimenticarsene?? Ripensò velocemente agli ultimi accadimenti e non potè fare a meno di darsi dell’idiota.
“Me- me ne sono dimenticato!”
“AHHHH?? Sei proprio senza speranze!!!”
Natsu sorrise appena, ancora perso in qualche pensiero:
se quello che ricordava era vero, allora non era tutto un sogno… quella, quella era la realtà!
Strabuzzò gli occhi come in preda ad una rivelazione e abbracciò Lucy con tutte le sue forze
“Na-Natsu..la-lasciami”
La biondina arrossì sentendo quel calore contro il suo corpo e, timidamente, estrasse dalla borsetta un pacchettino che porse a Natsu
“E’ per te testa calda!”
non riuscì a guardarlo negli occhi mentre gli spinse contro la piccola scatoletta, ma poi si costrinse a farlo; voleva vedere la sua reazione, cogliere anche solo un piccolo segnale.
“Mi dispiace Lucy..”
La biondina lo osservò arrossire appena e grattarsi la testa imbarazzato
“ma-ma..te ne prenderò uno promesso!”
Non si sarebbe mai aspettata quelle parole come non si sarebbe aspettata quel sorriso raggiante che era appena comparso sul volto di Natsu.
“Non vale cosi!! Dovevi comprarlo prima zuccone!!”
lo colpì in testa e gli voltò per un attimo le spalle
“E comunque…me ne hai appena fatto uno Natsu”. 

 

Oh beh...effettivamente non è nulla di speciale XD doveva essere una Natsu/Lisanna ma ho pensato di scriverne una a tempo debito..
Questa in particolare credo possa ambientarsi dopo il buco dei 7 anni ma ho preferito non approfondire troppo la cosa per evitare spoiler inutili.
Beh...ancora Buon Natale e buone feste :)
Spero di riprendere ad aggiornare con regolarità non appena le feste lo permetteranno XD 
Grazie ancora a tutti per le splendide recensioni *w*

Ria-chan

 ATTENZIONE SPOILER! 

Avanti..respira! Puoi farcela! Devi! Butta fuori il fiato e parla. Diglielo!
No, l’aria non era mai uscita e per anni Cana aveva smesso di respirare. Come poteva confessargli di essere sua figlia, lei che non era altro che una debole ragazzina?
Doveva conquistare quel diritto in qualche modo. Il diritto di essere la figlia del mago più potente di Fairy Tail. Un diritto che, se si fosse soffermata a pensarci, aveva già.
Si era infine fatta una promessa ma, anche quella speranza, si era infine spezzata.
E’ finita.
“Fatti forza Cana, devi dirglielo!”
Era merito di quella biondina e delle sue parole se l’aria le aveva riempito nuovamente i polmoni e, come grazie ad una magia, era infine uscita, portando con sé le parole che conservava da tempo.
“Sei tu, Gildartz, mio padre.”
Aria. Respiro. Aria. Aria. Aria.
Felicità.
L’abbraccio in cui Gildartz l’aveva stretta le avrebbe dovuto spazzare nuovamente il fiato ed invece, finalmente, il coraggio dimostrato le aveva restituito nuovamente il respiro.
Era ironico pensare che, l’unica persona che le aveva bloccato il respiro era poi quella che glielo aveva infine restituito.
 

E questo era l'aggiornamento di oggi *w*
Martedì per fortuna ho già pronto qualcosina per voi e sinceramente non so se dal personaggio gradirete XD ma me lo auguro comunque.
Anticipazione: Reedus
A Martedì mie cari!

Ria-chan

PAROLE: 258

Reedus non è certo il mago più forte, più intelligente, veloce, bello o conosciuto di Fairy Tail ma, che sia un artista, nessuno lo mette in dubbio.
Certe volte però deve ammettere che quel suo talento magico, nonostante i complimenti, gli occhi brillanti per la meraviglia e le richieste di splendidi ritratti, lo fa sentire completamente vuoto.
Non è mai riuscito a rendersi davvero utile in battaglia o nell’aiutare i suoi amici di gilda e, spesso, dentro di sé, si sente come una tavolozza dai colori consumati dei quali, solo il bianco e il nero, rimangono integri.
Se ne sta così in silenzio in un angolo, osservando la vita colorata che lo circonda. Non dice nulla, non apre neanche il quaderno degli schizzi, resta solo a guardare con aria triste.
Ma poi, inaspettatamente, Wendy gli si avvicina triste e gli chiede di farle vedere qualche suo meraviglioso disegno.
Gli si spezza il cuore a vedere quel visino triste e sconsolato ma, davvero, non crede di poterla aiutare con solo qualche inutile disegno. Ad ogni modo però si fa forza e ci prova comunque: se non può rendersi utile combattendo può almeno esaudire le richieste che gli vengono fatte.
Butta giù qualche schizzo meglio che può e, quando solleva lo sguardo, vede Wendy che sorride felice:
“Wooow. E’ bellissimo!”
Gli occhi le brillano e Reedus è felice a sua volta.
Per festeggiare con gli altri, un arcobaleno di colori brillanti appare nella gilda di Fairy Tail: tutti sorridono, lui sorride e finalmente riesce a vedere nuovamente la vita a colori.
 

Ehm...per quanto riguarda l'iserimento di Wendy è solo buttato lì sappiatelo XD nessun riferimento a coppie o roba simile U_U è solo che mi sembrava la più adatta a risollevare il morale del povero Reedus.
Per il prossimo aggiornamento, in tutta sincerità, non so ancora cosa o chi prendere di mira XD Effettivamente però un'ideuzza ce l'avrei avrei anche ma...bah chissà XD Ergo..anche venerdì sarà una sopresa U_U 
Sono da picchiare lo so XD
Ancora grazie mille a tutti +.+ e buon anno nuovo :) 

Ria-chan

Il mare luccica cristallino così come i capelli dorati di Lucy splendono al sole.
Sono davvero belli. Lei è davvero bella e non è la prima volta che Gray lo pensa.
Perfino Gemini, sotto sue sembianze, assumendo il suo spirito, ha confermato la sua attrazione verso la maga e lui, a questo punto, non può più negare la verità.
Sa bene però che Lucy non si è ancora accorta di nulla e ringrazia, perché ha visto come la bionda tenga a Natsu e con che occhi lo guarda ed è più che chiaro quali sentimenti lei provi.
Gray sospira rassegnato ed un po’ triste:
Dovrebbe arrendersi, lo sa, ma al momento vuole solo godersi quella piccola vacanza con i suoi amici e con Lei. La vede ridere, divertirsi ed è felice. E così, anche Gray, si sente un po’ più felice.
 

PAROLE:148

Il mare luccica cristallino così come i capelli dorati di Lucy risplendono al sole.
Sono davvero belli. Lei è davvero bella e non è la prima volta che Gray lo pensa.
Perfino Gemini, sotto sue sembianze, assumendo il suo spirito, ha confermato la sua attrazione verso la maga e lui, a questo punto, non può più negare la verità.
Forse anche Lucy si è accorta di questo suo sentimento perché adesso, mentre le cammina incontro verso l’acqua, la vede arrossire.
Gray si ferma a pochi passi dalla riva, indeciso sul da farsi e si guarda intorno: Natsu gioca con Happy, Erza prende il sole e Lucy è lì, davanti a lui.
Non si muove, lo aspetta e sorride. E Gray capisce, ora è sicuro. Le sorride anche lui e, mentre con il suo potere crea un piccolo cuore di ghiaccio, le si avvicina ancora. Nulla, adesso, può fermarlo.

 

Ed anche questo martedì è andato *w*
Spero di riuscire a non saltare anche l'aggiornamento di Venerdì U_U e mi dispiace non poter fare anticipazioni ma non ho nulla di pronto Y_Y
L'idea però c'è...potrebbe essere una Natsu/Happy o una Meredy/Ultear XD ancora non lo so...
Alla prossima allora *w*

Ria-chan

“E’ un pesce!”
“No! E’ Igneel!”
“Pesce!”
“Igneel!”
“Un pesce a forma di drago allora.”
“Mmh.. ok!”
“Hay!”
Era bello, rilassante e piacevole, starsene stesi sul prato, con le braccia incrociate sotto la testa, il vento che accarezzava capelli e visi, il cielo terso sopra di loro e, le bianche nuvole, che stimolavano la fantasia.
Ogni nuvola, comunque, nel caso di Happy  e Natsu, non era poi tanto differente dalle altre. Che sembrasse un coniglio, un elefante o una casa, i due non riuscivano a vederci altro se non ciò che, più di tutto, desideravano.
“Natsuuuuu. Ho fameee”
Il piccolo gatto si sollevò appena, stringendo le braccia attorno alla pancia che brontolava rumorosamente.
“Naaaaatsuuuu????!!!”
Ma il compagno sembrava non sentirlo neanche e, perso ancora nell’infinità del cielo, il suo sguardo seguiva quella nuvola che, a sua detta, rappresentava un drago. Happy sapeva quanto Natsu soffrisse di quella separazione e quanto desiderasse poter ritrovare, un giorno, il suo genitore. Del resto lui, i suoi, benchè avesse considerato sempre e solo Natsu come la sua famiglia, li aveva trovati ed ora si sentiva senza dubbio più completo ed amato.
In ogni modo però, il piccolo gatto blu, non poteva fare nulla per il suo amico più caro e ciò lo rattristò tanto da fargli quasi dimenticare la fame. Inoltre, un po’ forse in modo egoistico, si sentì quasi messo da parte e tradito. Nonostante lui fosse con Natsu dalla nascita, il dragon slayer non faceva altro che pensare ad Igneel e, spesso, finiva col dimenticarsi di lui. Abbassò le orecchie e la testolina sul petto e la risollevò solo quando, la voce di Natsu, risuonò nuovamente nell’aria:
“Happy! Quella nuvola ti somiglia!....Si si, è proprio un gatto!”
“A me sembra un pesce”
“E’ un gatto”
“Un pesce”
“Un gatto che mangia un pesce!”
“mmh…hay!”
“Haaaaappyyyy. Ho fameee! Andiamo a riempiere la pancia!”
Happy guardò Natsu alzarsi dal prato erboso e battersi le mani sul pantalone per scacciare il terriccio. Forse aveva fatto male a pensare che di lui, a Natsu, non importava poi tanto.
“Forza, andiamo!”
Aveva fatto male sicuramente perché, chinato verso di lui e con la mano tesa, Natsu lo stava chiamando per aiutarlo a sollevarsi. Gli sorrideva candido e felice ed Happy, vedendo in quel sorriso tutto l’affetto che il ragazzo provava, non potè fare a meno di sorridere a sua volta.
“Hay-sir! Voglio un piatto stracolmo di pesce!”
“E una montagna di carne!”
“Pesce!”
“Carne!”
“Pesce!”
“Uffaaa!! E va bene….li prendiamo entrambi!”  
 

Per il prossimo aggiornamento, ovviamente, non ho anticipazioni anche se le idee ci sono XD
Il bello è riuscire a capire quale riuscirà ad essere messa su carta e, finchè non ci provo, non saprei proprio dirvi XDD
Alla prossima comunque e, ancora, GRAZIE MILLE!

Ria-chan

L’amava Meredy; come ad una mamma, come ad un’amica cara, come fosse tutta la sua famiglia, ma quella donna, Ultear, l’aveva tradita. Aveva mandato in fumo la sua vita, il suo villaggio, i suoi amici e glielo stava confessando così, come se nulla fosse, come se ne fosse dispiaciuta solo ora, ora che il suo piano era fallito.
La sua assurda scusa era stata “Penso a questa come la mia prima vita ma non è questa che voglio vivere. Quella che verrà, la mia seconda vita, sarà quella davvero importante.”
Insomma tutto quello che non le serviva, tutto quello che rappresentava questa vita, poteva andare in fumo e quindi, supponeva Meredy, anche lei non era più importante di una pedina, usata perché la maga di ghiaccio potesse raggiungere il suo scopo.
Ed ora, per liberarsi di lei, Ultear stava mandando perfino il suo cuore in fumo.  Eppure Meredy non riusciva a mettere in atto il suo piano di vendetta poiché, davanti a lei, quella donna le stava parlando con tanta sincerità da bloccare ogni sua azione.
Meredy si era lasciata trasportare ed immaginava solo quanto la maga avesse sofferto ma, ancora, non poteva perdonarla per quello che le aveva fatto non finché, almeno, Ultaer si era pugnalata per potersi punire dei peccati commessi. Punirsi per aver deluso Lei, la bambina che amava con tutto il cuore come fosse una figlia e punirsi soprattutto per aver capito questa importante verità solo in quel momento. Lei no, non era mai stata una cosa inutile, una pedina da muovere solo in questa vita, no, lei era tutto e Ultear non poteva perdonarsi. In fin dei conti, comunque, la maga non si aspettava neanche di essere perdonata e nemmeno aveva avuto la forza di chiederlo.
“Sarai felice…io so che sarai felice…Ti amo” le aveva sussurato con voce flebile e poi si era lasciata cadere in mare e, affondando, aveva atteso la morte; ma Meredy, adesso, non poteva permetterle un gesto simile. Quelle parole, quel “ti amo”, erano sinceri e Meredy non voleva mai più essere lasciata sola inoltre, se Ultear voleva essere perdonata, se voleva punirsi per quello che aveva fatto, doveva vivere, affrontare quella vita che aveva “scartato” e viverla davvero. L’avrebbe perdonata, Meredy, ma solo perché, ad amarla, non riusciva a smettere e questo lo capì bene Ultear perchè, infondo, anche lei, senza la sua bambina, avrebbe mai potuto nè voluto vivere.
 

Come sempre non ho uno straccio di anticipazione da darvi.
Che vi ho detto a fare che ve le avrei messe se poi non ne ho mai?? Sono da picchiare lo so T_T 
Ad ogni modo ho un'ideuzza probabile , che mi è stata suggerita, che potrebbe contenere una Romeo/Wendy o, magari, contavo di buttarmi su un triangolo...beh starete a vedere *w*
a venerdì pasticcini miei!

Ria-chan

7 anni, un tempo infinito.
Un tempo lungo, un tempo troppo lungo; un tempo per crescere in fretta e per mantenere una promessa fatta a sé stessi.
Romeo si era promesso appunto che un giorno sarebbe diventato come Natsu: forte, imbattibile, uno dei maghi più forti di Fairy Tail e il fatto che il suo “esempio” fosse scomparso da ben 7 anni spesso lo intristiva ma, il più delle volte, gli dava la carica per non mollare.
Gli mancava terribilmente, come gli mancava ogni singolo membro della gilda che non era tornato a casa. Ma poi, un giorno, il gruppetto si era ripresentato al portone della gilda, spalancandolo: Natsu era il primo, sorridente come sempre e dietro, a seguire, tutti gli altri.
Le lacrime quasi invasero il volto di Romeo che avrebbe voluto correre incontro al suo beniamino se non fosse ormai troppo grande da lasciarsi andare a simili effusioni e fu un bene, comunque, soprattutto quando, alle spalle di Natsu, una timida Wendy si sporse sorridente.
Romeo rimase di stucco. L’aveva vista tante volte, anni addietro, ma forse troppo piccolo per importarsene non aveva mai fatto caso a quanto carina fosse quella tenera ragazzina. Ora se ne accorgeva invece, eccome! E arrossendo tremendamente riuscì a balbettare un biascicato:
“Ben-ben tornati” spostando lo sguardo da Wendy e voltando le spalle a tutti.
Wendy, che non lo aveva subito riconosciuto rimase ugualmente stupita nel vederlo così cresciuto, così diverso e simile a..Natsu. Natsu comunque, aveva avuto nel cuore della ragazzina sempre un posto speciale ma allora perché era arrossita nel vedere Romeo?
Ovviamente Charle se n'era accorta subito ma non aveva detto nulla oltre a, iniziati i festeggiamenti, trascinare casualmente Wendy verso Romeo.
Seduti allo stesso tavolo, entrambi imbarazzati, la tensione poteva tagliarsi con una delle spade di Erza:
“S-siete stati bravi, sull’isola Tenrou”.
“G-grazie Romeo-san”.
“Figurati. …..Ho imparato una nuova magia, vuoi vederla?”.
“Certo!”.
“P-pronta?”.
“Mh!”.
Certo, avere il viso di Wendy così vicino non lo aiutava poi tanto a concentrarsi, ma ci provò comunque. La debole fiammella che apparve sul palmo della sua mano bastò a sorprendere la ragazzina che sorridendo:
“Wow!  E’ splendida!”.
“Se- se vuoi quando ne imparerò di nuove te le farò vedere”.
“Non vedo l’ora Romeo-san”.
Gli aveva sorriso dolce e raggiante e Romeo non era proprio riuscito a trattenere l’evidente rossore che era apparso sulle sue guance e, allo stesso modo, quando Wendy aveva visto quel tenero arrossamento, si era imbarazzata a sua volta.
“De-devo andare.”
“Oh, c-cia-ciao. Romeo-san”.
L’uno si allontanava ora di spalle a testa china seguito da uno sghignazzante Happy e l’altra se ne stava seduta al tavolo con il volto tra le mani osservata da una sorridente Charle.
“Ti piace!”
Fu il commento di entrambi i teneri mici e, inutile dirlo, anche la reazione dei due maghi fu uguale per entrambi .

E ovviamente per venerdì non ho idea di chi utilizzare Y_Y 
ah...c'è sempre il fantomatico trio che volevo sfruttare...magari mi butto su quello!
Vedremo, vedremo...
Grazie mille ancora *w*
A venerdì.

Ria-chan

Natsu è il fuoco. Bolle al suo interno come un incendio indomabile; accompagnato da una luce dorata libera e sprigiona quelle lingue fiammanti eppure, mentre si sveglia nel letto di Lucy, che è solito occupare abusivamente nonostante le lamentele della ragazza, ha freddo.
Non se ne domanda, né se ne spiega il perché ma il calore che è solito sentire in quel letto, quella sera non è presente. Si guarda intorno assonnato e si muove un po’ mugugnando qualcosa cercando di coprirsi meglio,  ma nulla cambia. Si solleva allora a sedere cercando Lucy con lo sguardo: la vede alla scrivania intenta a lavorare al suo manoscritto e ha il buon senso di trattenersi e non disturbarla anche se, chiamarla a sé, lo  renderebbe sicuramente più felice.
Si rimette allora steso e stenta ad appisolarsi nuovamente; riapre gli occhi giusto quando sente il “clack” della lampada scattare, il buio inondare la camera e Lucy avvicinarsi al letto.
Si aspetta sorridendo il solito pungo e le mille lamentele che Lucy è solita propinargli e invece, con sua grande sorpresa, questo non arriva. Sente la maga sbuffare appena, carezzargli dolcemente i capelli e dirigersi verso il bagno.
Natsu sgrana gli occhi: quella carezza veloce, sebbene i due si siano sfiorati tante volte, è stata come un’esplosione di fuoco e fiamme nel suo stomaco,  esplosione che sente spesso quando l’adrenalina della battaglia lo carica ma che mai, prima d’ora, era stata tanto forte. E’ talmente infuocato che persino sul suo viso compare un tenero rossore e prega che, complice il buio, Lucy non se ne sia accorta.
Si lascia cullare allora dai suoi pensieri e dal torpore e no, non si accorge neanche che ora, Natsu, non ha più freddo.

Non è un granchè, ve lo avevo detto XD
E dopo questo ci vedremo venerdì *w* ma se riuscirò a scribacchiare cmq, ovviamente, pubblicherò anche il secondo appuntamente. Non vi prometto nulla T_T a parte che tutto ciò sarà solo per febbraio *w* 
Ah! La foto vero XD Oh mamma io mi vorgogno XD fortuna che la faccia si vede poco -.-' Beh, ridetevela di gusto U_U e non picchiatemi per aver ucciso la povera Lucy XD
http://www.imagebam.com/image/fc8a46171177677
A presto *w*
 

Ria

“Che stava succedendo? Cos’era tutta quella folla?”
Natsu s’insinuò gattonando tra la gente ammassata e la prima cosa che catturò il suo sguardo fu Lui.
Vide quel ragazzo abbattere un manipolo di uomini con la velocità di un fulmine, e del fulmine stesso, comunque, quel ragazzo dei capelli ne aveva il colore.
Natsu rimase spiazzato quando il giovane, Sting il suo nome, si avvicinò a lui, troppo; fin troppo. Poté quasi sentire il suo alito sul viso e paralizzato non riuscì a muovere un muscolo.
“Natsu Dragonil” sentì pronunciare distintamente.
“Mi conoscete? Chi siete?”
“Provavo del rispetto per te, molto tempo fà..”
La risposta non era quella che Natsu  si aspettava e gli parve perfino di cogliere della nostalgia nelle parole di Sting ma non riuscì a capirne il motivo né cosa quel, “molto tempo fa”, volesse significare. Se ne rimase lì, fermo, pietrificato, a fissare confuso le iridi dorate e taglienti come lame in attesa che il giovane continuasse.
“Tu sei il dragon slayer che non è riuscito a sconfiggere un drago, esatto? Noi invece riusciremo a sconfiggere Acnologia”.
Ancora ad un soffio d’aria l’uno dal volto dell’altro, Natsu avvertì la sicurezza nella voce di Sting e no, per quanto volesse capire perché quello strano ragazzo gli sembrasse tanto familiare, non poteva perdonargli quelle parole. No, non poteva.
Sting vide allora lo sguardo di Natsu infuocarsi. Le sue parole, a quanto sembrava, avevano funzionato:
se voleva ricevere la sua attenzione, ci era appena riuscito. Per il resto…doveva attendere ancora.

Ria-chan

PAROLE: 506

-Dove sono?-
Quando Erza apre gli occhi, circondata da un oceano trasparente che le ricorda un dolce oblio, si domanda come sia finita in quella strana dimensione. Poco prima è stata coinvolta nell’esplosione della torre del paradiso ed ora, a rigor di logica, dovrebbe essere morta. Ed infatti, il solo fatto che entrambi gli occhi, come per magia, lascino scorrere gocce di diamante, le conferma che sì, ormai è morta davvero. E quello, comunque, non è altro che un sogno. Avvolta allora da un leggero vestito bianco Erza allarga le braccia, si arrende e si lascia cullare ma, come da lontano, avverte una voce familiare. Una voce che sembra spezzare lo stato d’oblio in cui è caduta, che sembra riscaldare l’oceano trasparente in cui si trova e che la illumina attraverso dardi di sole.
-Erza dannazione, svegliati!-
E’ morta, perché allora non riesce a separarsi dai suoi amici?
Li immagina lì, riuniti davanti alla sua tomba e le si stringe il cuore. Non piangono solo gli occhi, anche il cuore ora sembra farlo e nonostante questo, per quanto Erza voglia, non può fare nulla.
-Erza!!-
Le urla diventano sempre più strazianti. Sono accompagnate da pianti che echeggiano nella sua mente e dalla consapevolezza che anche lei, se urlasse allo stesso modo, non sarebbe udita da nessuno.
-E’ finita.-
Se lo ripete fino a che ne ha possibilità. Fino a che, cullandola, quella litania non la fa scomparire del tutto. Se lo ripete per arrendersi, per evitare di ascoltare il cuore che urla il nome dei suoi compagni e per interrompere quella sofferenza atroce.
-ERZA!!-
Ma perché? Perché quella voce non la lascia in pace? Perché non la lascia semplicemente andare via.. perché..?
Il respiro si spezza. La mente si abbandona al nulla e poi… la luna.
Bianca come il vestito che credeva di indossare, Erza vede quella luna sopra di sé che si specchia nel mare: un mare scuro come quello che l’ha avvolta, freddo e profondo. Eppure qualcosa la sostiene. Qualcosa che la riscalda come i tenui raggi che ha visto illuminare il buio, come l’amore di tutti i suoi compagni che le è giunto attraverso le loro urla. Come il fuoco. Come solo Natsu può essere.
-Na-Natsu-
Natsu non risponde ma Erza sa bene cosa le vorrebbe dire –Stupida! Credi che ti avrei lasciato morire? Credi che sarei potuto tornare alla gilda senza di te? Cosa avrei raccontato agli alti?-
Già, è esattamente quello che Natsu le direbbe, non ne ha alcun dubbio e anche se non lo fa, se la guarda serio e furioso mentre Lucy e Gray corrono loro incontro, Erza sente, attraverso quelle parole non dette, tutto l’amore che i suoi amici provano per lei.
-Erza! Erza! Per l’amore del cielo mi hai fatta spaventare!- pigola Lucy.
-Non farlo mai più o ti uccido io!- Sbotta Gray.
E lei non riesce a far altro che sorridere, delicatamente, appena. Sorride e poi li sgrida, perché infondo lei è sempre Erza Scarlett! ma, mentre lo fa, il suo sorriso e le sue lacrime non svaniscono.

-Ju-Juvia?-
Lucy è un po’ timorosa: da un lato vorrebbe chiedere a Juvia cosa le è successo, il perché di quella faccia scura e quell’aura spaventosa che le aleggia intorno e promette diluvi e tempeste, dall’altro però ha paura di essere invadente, di essere fastidiosa o semplicemente di finire mangiata viva.
Ultimamente però hanno stretto amicizia e sebbene la “donna della pioggia” si ostini a vedere la biondina come una rivale in amore, Lucy si è affezionata a lei e le vuole davvero bene.
-Ju-Juvia sta bene…-
La voce è flebile e sinceramente, accompagnata da una faccia da funerale, corredata quasi da fantasmini sospetti, Lucy non riesce proprio a crederle; una goccia di sudore le imperla allora la fronte e le scende lungo la tempia:
-Ve-vedo…-
Juvia in risposta emette un sospiro rassegnato:
-Gray-sama… Gray-sama rifiuta l’amore di Juvia…-
Un’altra goccia scivola solitaria lungo la tempia di Lucy: ma come ha fatto a non capirlo!!!
Poteva mai non esserci di mezzo Gray??
Per un attimo le viene in mente una scena assurda, ma quanto mai azzeccata:
Il sole. Con la faccia di Gray. La Terra. Che non può che essere Juvia. Ah già! C’è anche la luna… effettivamente Lucy ha notato che Leon gravita spesso attorno a Juvia ultimamente…
Una scenetta davvero esilarante prende forma nella mente di Lucy e, ovviamente, non può esimersi dal ridere. Le dispiace però, di vedere l’amica in quello stato, e appena se ne ricorda la guarda dolcemente:
-Che ha fatto quell’idiota stavolta?-
-Gray… Gray-sama…-
-Mh?-
Dai balbettii di Juvia Lucy riesce a capire ben poco, finché almeno la donna non indica un punto alle sue spalle:
-Juvia ha capito… Juvia ha capito che non può compete con Leon-sama…se Gray-sama è felice anche Juvia è felice e sosterrà la sua scelta.-
Lucy fissa i due soggetti in questione litigare alle spalle di Juvia e strattonarsi l’uno con il viso a poca distanza dal viso dell’altro:
-E’ una promessa tra uomini, Gray. Non dimenticartelo.-
-Che razza di scommessa è? Juvia era con noi fin dall’inizio!-
Poi torna a fissare Juvia davanti a lei, a testa bassa e più cupa di prima...
-Juvia è triste!!-
Lucy ride. Una risata nervosa. Una risata disperata e nervosa.
-Ma in che diavolo di gilda sono finitaaaaaa???!!-
 

Uff...
Gli esami non sono ancora finiti T_T trovare qualcosa di decente da scrivere non è facile e dovete scusarmi per questi capitoletti un po'... demenziali?... (un po'... -.-') 
Appena la mia pace tornerà a coccolarmi un po', mi impegnerò sicuramente di più *w*
Ve lo devo! Siete stati tutti dolcissimi a seguirmi fino ad ora, a scrivermi e a coccolarmi.
Grazie mille, davvero.

Ria-chan

Parole: 318

"Abre tu corazón y no tengas miedo de que te lo rompan. Los corazones rotos se curan. Los corazones protegidos acaban convertidos en piedra."

“Da grande sarò una fata!”
“Non accadrà mai, stregaccia!”
Alcune volte, che lo volesse o meno, quelle stupide frasi, sentite spesso da bambina, le tornavano prepotenti alla mente.
Una strega eh?
A causa di quel potere malefico racchiuso nei suoi occhi, Evergreen aveva creduto per lungo tempo che una strega sì, lo era per davvero.
E così aveva iniziato ad agire: aveva guardato dentro sé stessa per l'ultima volta e, sotto il suo stesso incantesimo, anche il suo cuore era diventato di pietra.
Ma ogni magia ha il suo limite e, piano, l'incantesimo aveva iniziato a dissolversi.
Anche quando quel potere aveva finalmente imparato a soggiogarlo, però, la tristezza non era svanita.
“Sono la più bella delle fate.”
Ma che fosse una fata o una strega, infondo, non era importante: nessuno l’avrebbe mai guardata davvero, nessuno avrebbe mai cercato di leggere nei suoi occhi quale altro potere nascondessero.
Per cui, trasformare tutti in pietra era stata un po’ la sua vendetta e, in ciò, aveva iniziato a leggervi la pura bellezza. Non c’era corpo, espressione, movimento che, pietrificato, non fosse reso sublime.
Ed anche Elfman lo sarebbe stato se, coperti da un velo di lacrime, i suoi occhi non l’avessero tradita.
Evergreen non seppe mai se fu frutto del suo potere o meno ma, quando Elfman l’aveva stretta a sé e guardata negli occhi con una dolcezza che nessuno le aveva mai riservato, Evergreen si era pietrificata. Il respiro spezzato, ogni muscolo bloccato. Era stato stupido, da parte sua, ma si era perfino chiesta se agli occhi di quell’uomo anche lei, in quel momento, fosse bella come le statue che creava.
“Va tutto bene. Un uomo non piange!”
Tra le lacrime un lieve sorriso le comparve a fior di labbra: di certo Evergreen un uomo non lo era ma, se un uomo poteva guardarla e scioglierle il cuore in quel modo, forse neanche “strega” le si addiceva più.