Come tre campane. di _helianthus (/viewuser.php?uid=130720)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - La rosa rossa ***
Capitolo 2: *** 2 - Il sistema quadrifonico ***
Capitolo 1 *** 1 - La rosa rossa ***
BanMaki
Come tre
campane
[E con una piccola rosa rossa.]
Dedicata
alla Cha, che ora ne ha tanto bisogno.
"Eeeeeeeecco-oooti! Sai ti stavo proooo-prio aspeeeee-ttando.
Eeeeeerooo qui, ti aspettavo daaaaa taaaanto tempo."
Nagumo amava le sue donne dal profondo del cuore; le considerava delle
dee scese in terra.
"Taaaaaaaa-nto che staaaaavooo per andarmeneeeeee, e invece ho fatto
beeeee-eeeeneeeeeee!"
Nagumo e Maki vivevano insieme ormai da tanti anni, e avevano
abbastanza esperienza per potersi definire dei bravi genitori.
"Sei
il primo miiiiiio pensiero
cheeeeee al mattino miiiiiii svegliaaa, l'ultimo deeeeeesiderio
cheeeeeee la notte miiiiiiiii culla."
Sì, perché Nagumo e Maki erano sposati da tanti
anni e avevano una bellissima figlia di sei
anni.
E ovviamente erano un'allegra famigliosa senza problemi -per quanto
avere un padre piromane possa essere definito un non-problema-, che
aveva una propria tipologia di giornata, la quale comprendeva un bel -e
alquanto stonato- coretto madre-figlia sotto la doccia, la mattina.
E la figlia, il cui bellissimo -non a parere di Nagumo, che ovviamente
era in disaccordo con suo marito- nome era Akahana, era ben felice di
avere una famiglia così allegra e ridente.
"Sei la ragioooooooone più profoooo-ooonda di ogni miiiiio
gesto, la storia
piùùùùù
incredibileeeeeeeee..."
E ora in coro!
"Cheeeeee cooooonoscoooooo!"
Naturalmente, questo coro, questa doccia, questa colazione tutti
assieme, faceva molto, ma molto, ma proprio molto, fluff.
Altrimenti questa fiction non sarebbe mai stata scritta, non credete?
E
l'autrice non si sarebbe mai infilata sotto il tavolo della casa di
Nagumo solo per controllare la situazione.
"Eeeeeee-eeccoooooti,
come un
uragaaaaaano diiiiii vita e seeeeei qui non so come tuuuuuu siaaaaa
riuuuuuscita a preeeeeendermi, daaaaal miiiiio soooonno
scuotermiiiiiiiii e riaaattivarmi il cuooooo-ooooreee!"
Perché se il corsivo era il carattere di Akahana, il
grassetto
era privatizzato da Nagumo, che impiegava tutte le sue corde vocali da
metallaro per deliziare le orecchie delle sue donne.
"Ragazze,
vi consiglio di muovervi, siete come al solito in ritardo e la
colazione si sta raffreddando."
E potete anche non crederci, ma era Nagumo il cuoco di casa, e i
pancakes che preparava la mattina riuscivano a svegliare le due ragazze
e a farle andare, rispettivamente, a scuola e a lavoro.
"Arriviamo, arriviamo!"
"Papà,
aspetta, ho dimenticato di fare i compiti di storia!"
"...I
compiti di cosa?!"
Come fece l'una ad arrivare in tempo in ufficio, l'altra a fare i
compiti sulla moto del proprio padre ed arrivare puntualissima a
scuola, e l'altro ancora ad arrivare preciso a un'importantissima
partita di calcio, l'autrice non ha voglia di spiegarlo, anche
perché forse forse non lo sa nemmeno lei.
Questa era la tipologia di mattinata, e a voi basta questo per ora.
E così, ogni mattina...!
"Sei il priiiiimo miiiiiio pensieeeero cheeeeeee al mattiiiino miiiiii
svegliaaa! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeee la notte miiiiiii culla!"
"Sei
la ragiooooooone più
profooooo-oooooonda di ogni miiiio gesto, la storia
piùùùùùù
incredibileeeeeeeeee..."
In coro, di nuovo!
"Cheeeeeeee cooooonoscooooooo!"
"Eeeeee-ccooooo-ti!"
"Sai
ti stavo proooopriooo aspeeeettando."
"Eeeee-ccoooo-ti,
finalmente seeeei aaaarriiiivata!"
Erano in tre, perché tra era effettivamente il numero
preferito
dell'uomo, perché tre era effettivamente il numero perfetto
e
perché Maki non avrebbe effettivamente retto una seconda,
e/o
addirittura una terza gravidanza con lui che la assillava anche solo se
starnutiva, e a prescidere dallo starnuto.
"E seeeeeeei qui."
"Non
sai quanto miiii seeeeei maaaaancata!"
"Speeeeeeeeraaaaaavo
tu esiiiiiiiiisteeessi però noooon immaginavo taaaa-nto!"
e Nagumo, nonostante tutti e tre potessero competere con delle campane
stonate, cantava, felice di quella famiglia così unita
-anche
nello stonare, per essere precisi.
"Sei il primo miiiiiiiiiio pensiero cheeeeeee al mattino miiiiii
sveglia! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeeee la notte miiiiii culla!"
"Sei
la ragiooooone più
profooooooonda di ogniiii miiiiio gesto! La storia
piùùùùù
incredibileeeeeeeee..."
"Cheeeeeeeeeee
conoscoooooooooooo!"
Questa era la classica tipologia di mattina di Nagumo, Maki e Akahana,
e sarebbe durata fino all'arrivo di un eventuale fratellino e/o
sorellina, cosa improbabile ma possibile, dato che Maki non avrebbe
retto una seconda, e/o addirittura terza gravidanza con lui che la
assillava anche solo se starnutiva, e a prescindere dallo starnuto!
***
Salve a tutti!
Ed eccomi qua, dopo un periodo di pausa lungo non so nemmeno io quanto
-un mese e due settimane, circa, no?-.
...Chiedo perdonooooooooo çwç [Nessuno le vuole
le tue
suppliche! D: MdNagumo] [Ma io devo farmi perdonare, quindi taci! D:
NdA]
Dunque.
Sì.
No.
Forse.
Però più sì che no.
Mh.
...Ooooooooook, ricominciamo! :D
Ecco, non so da dove è spuntata fuori, ma mi ricordo di aver
letto da qualche parte una fiction, e da lì mi sono ispirata.
Ma non mi ricordo in che fandom, su chi era, perché, come,
insomma, bo'.
Interessante, no?
Va be', andiamo avanti :33
Ho qualcosa da precisare.
-Questa cosa dovrebbe far parte di una
bi/tri/quadri/penta/esa/etta/otta-shot (?), fatta di tutte le
esperienze di Nagumo e Maki, e Gouenji e Suzuno, ovviamente dedicata a
quella santa donna di Cha, della SistaH, di quella fantastica ragazza
che adoro e che ultimamente sta un po' giù di allegria.
Spero
che questa idiozia di abbia fatto sorridere almeno un minimo, SistaH C:
-La canzone è "Eccoti" di Max Pezzali, ma non sono poi una
grande appassionata. E' che la mattina quando arrivo a scuola
c'è mia cugina che ascolta Max Pezzali in macchina e allora
a
forza di sentirla... Be', uno si abitua x°°
-Non chiedetemi come questi tre, giapponesi, conoscano Eccoti,
conoscano quindi Maz Pezzali, conoscano il testo e quindi l'italiano.
Perché non lo so.
-I pezzi scritti con lo stile normale sono la voce di Maki, corsivo
Akahana e grassetto Nagumo, ma si era capito, no? D: Ah, e quando le
frasi sono scritte unendo tutti e tre gli stili sono in coro, ma
l'avevo già scritto xD
-Akahana, il nome della bambina, vuol dire "Rosa rossa". Tra tutti i
nomi che ho trovato, questo mi sembrava il più plausibile.
Ma
anche no. Colpa della parola "Rosso". x°° No, la
verità
è che mi piaceva e basta. -cosacentraesattamente- [Cit.]
-C'erano
cinque
cose che dovevo dire, e io non mi ricordo la quinta. Ah, va be'. Le
solite cose. Non mi piace, l'ho scritta un po' così e bla
bla.
Bo', se siete arrivati qua vi ringrazio, e non siete arrivati non so
perché non state leggendo. (?)
Che
dire!
Grazie
mille a
tutti, anche a quelli che hanno saltato la fiction per leggere solo le
NdA -cosa intelligentissima, fra le altre-, e vi auguro una buona
giornata. Sì, non so più cosa sto dicendo. D:
Bene,
vi lascio che devo andare all'allenamento di karate di mio fratello e a
preparare i muffin. Ma cosa vi frega?
Comunque,
ricordate!
Rewiews
= Muffins of love.
And
who doesn't love muffins?
-Kya
P.s.:
E SistaH.
Ti
voglio bene. ♥
|
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Capitolo 2 *** 2 - Il sistema quadrifonico ***
BanMaki superdecibel
Come tre quattro cinque
sei
campane.
[Ma anche un sistema quadrifonico.]
Dedicata a
Cha, che ne ha tanto bisogno.
Nagumo amava le sue
donne dal profondo del cuore; le considerava delle dee scese in terra.
Solo che ora c'erano
anche gli uomini.
Non
si
può avere un'idea delle infinite possibilità
foniche di
una moglie se non si è ascoltata la mia quando è
in
funzione.
Maki
ha
completamente dimenticato che cosa sia il sussurro. Raramente riesce a
parlare. Ogni tanto, esclama. Ma, normalmente, strilla. Quando non
ulula.
Se
la potenza
del suo apparato laringo-faringeo venisse a conoscenza degli studiosi,
potrebbe richiamare i più esigenti fonici da tutto il mondo,
i
quali non tarderebbero ad accorgersi che mia moglie ha un sistema
quadrifonico incorporato. Infatti, quando esplode nelle sue grida di
guerra, l'effetto dirompente è così alto che si
ha la
sensazione di udire la sua furia sonora come se venisse espulsa, oltre
che dalla bocca, anche dal naso, dalle orecchie e dai due ventilatori.
Basta
sentirla una volta per capire che le sue non sono corde, ma gomene
vocali.
Chiunque
volesse
descrivere il suo volto, non potrebbe fare a meno di notare che
è formato da due occhi, un naso e un altoparlante -oltre che
dai
due ventilatori, ovvio.
Saranno
ormai tre anni che Maquia ha cominciato a esprimersi quasi cosantemente
col barrito.
Prima
non era così. Sapeva usare i toni smorzati, quando voleva.
Ma
poi, man mano
che i nostri figli (Kariya, Akahana, Kyousuke e Yuuichi) crescevano, e
con essi cresceva purtroppo il loro carattere, mia moglie ha cominciato
a modulare i suoi strilli in toni sempre più potenti,
adattandoli al grado di impudenza dei ragazzi, il quale cresceva quanto
più crescevano quanto più crescevano gli strilli
di mia
moglie, che aumentavano quanto più aumentava l'impudenza dei
figli. Una terrificante reazione a catena.
Gradatamente
cominciai a notare che mia moglie aveva ormai un urlo per ogni
evenienza. E se dapprima le sue intemperanze sonore si limitavano a
sottolineare accadimenti di una certa rilevanza, e l'emissione dei
clangori faringei avveniva quando c'era una logica ragione per farlo,
col tempo la cosa divenne abitudine, poi norma e infine, diciamocelo, vizio. La
quadrifonica cominciò a gridare per ogni più
piccola banalità.
Oggi,
siamo al parossismo.
Dalla
cucina (a
nord), ella grida ordini categorici a Kyousuke che si trova in camera
sua (un ufficio, due corridoi, un ingresso e un disimpegno
più a
sud-est). Ben conoscendo il lungo cammino che deve percorrere la sua
voce, e le porte e le pareti che la ostacolano, si può
immaginare quale potenza di emissione ella metta nel suo grido
all'origine (il lampadario della cucina finisce quasi ogni giorno sul
pavimento, anche se non è di cristallo, ma di ferro
smaltato).
(Riapro la parentesi per far notare come Kyousuke risponda al barrito
della madre con un urlo arrochito che poco ha d'umano e molto di
leonino, il che provoca la reazione della superugola che replica con
un'altra bordata, alla quale fa seguito un ruggito strozzato di
Kyousuke, e via tuonando, senza che l'uno capisca una parolaccia di
ciò che grida l'altra, e viceversa. A tale proposito, io
credo
che Maki stessa, quando urla, non riesca a capire quello che dice per
il troppo rumore che fa.)
-
Bastaaaaaaaa!
- con otto "a" grida mia moglie, a corde vocali unite e con l'ugola
sbattuta tra i denti dalle raffiche dell'uragano sonoro. E' evidente
che chi urla "basta" con otto "a" non intende assolutamente che altri
continuino a fare ciò che stanno facendo. Ma "altri"
(mettiamo
caso che sia Kariya) prende il "bastaaaaaaaa" per un "continuaaaaaaaa",
e infatti normalmente continuaaaaaaaa a fare ciò che il
bastaaaaaaaa intendeva fargli smettere di fare, e ciò il
saccheggio del soggiorno, messo a ferro e fuoco.
Chi
va con lo
strillante, si sa, impara a strillare. (?) E così, un urlo
oggi
un urlo domani, anche i miei figli si sono allineati.
Nel
momento in
cui tutti sono rincasati da scuola e si sta per andare a tavola, la
nostra casa risuona di ruggiti tali da far invidia alla jungla
più nera. Una
rissa nella bettola più malfamata dell'angiporto di
Marsiglia,
completa di spari e tutto, non renderebbe in decibel quanto invece
generosamente danno le ugole frastuonanti della mia famiglia, lanciate
a tutto gas.
-
Kariyaughaughgrrr... - urla Maquia da chissà dove -
apparecchia la tavolaaaugh... -
-
Noooaufffffff!... - controbatte Kariya da dove chissà. -
Oggi tocca a Akahanaaauuuh... -
-
Akahanaauuuuhgrrrrrscrrrr!... - ruggisce subito mia moglie da un po'
più in là.
-
Che
c'èèèhhhgrrrrrgnrrrrrgnaummm! -
s'inferocisce
Akahana di là dalla porta della sua camera tra i cuscini del
letto.
-
Devi augh apparecchiare grr la tavolaauuauauauuh maledettaaarrgggrrr!
... -
-
Ma tocca a Kyousukeeeegneregneregnere! -
-
Zittihhhhhaghaghbadascgabadasegnemgenm! - (e infatti poi resta afono
per sei giorni).
-
Ma stai zitto tuuuhhhhaugh, che non sai neanche gridahrehhaammmm! - si
sgola Maki.
Noi
siamo la
consolazione dei vicini. Con noi è perfettamente inutile per
Suzuno o Gouenji scomodarsi a origliare al muro per sentire che cosa
succede quando si scatena il finimondo sonoro. Caso mai, è
più utile il contrario: è cioè
necessario per Heat
e Nepper spostarsi di qualche isolato per avere una ricezione priva di
quelle distorsioni causate da un volume troppo alto.
Noi
abitiamo a
qualche centinaio di metri, in linea d'aria, dal Sun Garden; e questo
mi preoccupa. Ma devo dire che Hiroto e Midorikawa sono si una
gentilezza squisita: ancora non si sono lamentati.
Da
una settimana
Maquia accusa un leggero mal di gola. Il che non ha senso,
perché dovrebbe essere il mal di gola ad accusare lei. In
ogni
caso abbiamo chiamato Shuuya perché le desse una guardatina
al
sistema quadrifonico.
Mentre
il
ragazzo introduceva il capo dento la caverna laringo faringea(?) della
malata, non ho saputo resistere alla tentazione di fargli una domanda.
-
Dimmi la verità, Gouenji, quante corde vocali ci sono
là dentro? Dodici? -
_____________________________
#Angolino piccino piccino
Buongiorno a tutti! :D
Avevo postato questo capitolo senza accorgermi di non aver scritto le
note. Le immancabili note...!
Ho una buona notizia, anche se non ve ne fregherà nulla: ho
riparato i cambi e il freno della mia bicicletta! :D ...No, non vi
frega nulla e si legge dalla vostra espressione.
Capitemi, io vivo con la mia bicicletta. Ne ho bisogno. E' troppo figa.
Ora sto scrivendo sulla tastiera con le dita unte di grasso e olio.
Tanto amore per il sapone che non lava le mani. ♥
Comunque. Non penso ci sia nulla da dire. Be', l'idea non è
effettivamente mia, l'altra sera quell'angelo amabile di mio fratello
mi ha letto uno spezzone di un libro comico che sta leggendo, e mi ha
aiutata -quindi tanto amore per quell'inglese mancato che è
mio fratello- a scrivere questa shot. Amo mio fratello. Amatelo anche
voi. Conosco i vostri indirizzi. E dove abitate. E tu, che stai
leggendo. Guardati le spalle. ò_____ò
Null'altro da dire. A presto! :D
And remember!
Rewiews = Bisquits of love.
And who doesn't love bisquits?
Campagna di Promozione Sociale -
Messaggio No Profit:
Dona
l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di
scrittori.
(Chiunque voglia
aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
-Pomela, o Kya per chi preferisse ♥
|
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