Come tre campane.

di _helianthus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 - La rosa rossa ***
Capitolo 2: *** 2 - Il sistema quadrifonico ***



Capitolo 1
*** 1 - La rosa rossa ***


BanMaki Come tre campane
[E con una piccola rosa rossa.]


Dedicata alla Cha, che ora ne ha tanto bisogno.

"Eeeeeeeecco-oooti! Sai ti stavo proooo-prio aspeeeee-ttando. Eeeeeerooo qui, ti aspettavo daaaaa taaaanto tempo."

Nagumo amava le sue donne dal profondo del cuore; le considerava delle dee scese in terra.

"Taaaaaaaa-nto che staaaaavooo per andarmeneeeeee, e invece ho fatto beeeee-eeeeneeeeeee!"

Nagumo e Maki vivevano insieme ormai da tanti anni, e avevano abbastanza esperienza per potersi definire dei bravi genitori.

"Sei il primo miiiiiio pensiero cheeeeee al mattino miiiiiii svegliaaa, l'ultimo deeeeeesiderio cheeeeeee la notte miiiiiiiii culla."

Sì, perché Nagumo e Maki erano sposati da tanti anni e avevano una bellissima figlia di sei anni.
E ovviamente erano un'allegra famigliosa senza problemi -per quanto avere un padre piromane possa essere definito un non-problema-, che aveva una propria tipologia di giornata, la quale comprendeva un bel -e alquanto stonato- coretto madre-figlia sotto la doccia, la mattina.
E la figlia, il cui bellissimo -non a parere di Nagumo, che ovviamente era in disaccordo con suo marito- nome era Akahana, era ben felice di avere una famiglia così allegra e ridente.

"Sei la ragioooooooone più profoooo-ooonda di ogni miiiiio gesto, la storia piùùùùù incredibileeeeeeeee..."

E ora in coro!
"Cheeeeee cooooonoscoooooo!"

Naturalmente, questo coro, questa doccia, questa colazione tutti assieme, faceva molto, ma molto, ma proprio molto, fluff.
Altrimenti questa fiction non sarebbe mai stata scritta, non credete?
E l'autrice non si sarebbe mai infilata sotto il tavolo della casa di Nagumo solo per controllare la situazione.

"Eeeeeee-eeccoooooti, come un uragaaaaaano diiiiii vita e seeeeei qui non so come tuuuuuu siaaaaa riuuuuuscita a preeeeeendermi, daaaaal miiiiio soooonno scuotermiiiiiiiii e riaaattivarmi il cuooooo-ooooreee!"

Perché se il corsivo era il carattere di Akahana, il grassetto era privatizzato da Nagumo, che impiegava tutte le sue corde vocali da metallaro per deliziare le orecchie delle sue donne.

"Ragazze, vi consiglio di muovervi, siete come al solito in ritardo e la colazione si sta raffreddando."

E potete anche non crederci, ma era Nagumo il cuoco di casa, e i pancakes che preparava la mattina riuscivano a svegliare le due ragazze e a farle andare, rispettivamente, a scuola e a lavoro.

"Arriviamo, arriviamo!"
"Papà, aspetta, ho dimenticato di fare i compiti di storia!"
"...I compiti di cosa?!"

Come fece l'una ad arrivare in tempo in ufficio, l'altra a fare i compiti sulla moto del proprio padre ed arrivare puntualissima a scuola, e l'altro ancora ad arrivare preciso a un'importantissima partita di calcio, l'autrice non ha voglia di spiegarlo, anche perché forse forse non lo sa nemmeno lei.

Questa era la tipologia di mattinata, e a voi basta questo per ora.
E così, ogni mattina...!

"Sei il priiiiimo miiiiiio pensieeeero cheeeeeee al mattiiiino miiiiii svegliaaa! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeee la notte miiiiiii culla!"
"Sei la ragiooooooone più profooooo-oooooonda di ogni miiiio gesto, la storia piùùùùùù incredibileeeeeeeeee..."

In coro, di nuovo!
"Cheeeeeeee cooooonoscooooooo!"

"Eeeeee-ccooooo-ti!"
"Sai ti stavo proooopriooo aspeeeettando."

"Eeeee-ccoooo-ti, finalmente seeeei aaaarriiiivata!" Erano in tre, perché tra era effettivamente il numero preferito dell'uomo, perché tre era effettivamente il numero perfetto e perché Maki non avrebbe effettivamente retto una seconda, e/o addirittura una terza gravidanza con lui che la assillava anche solo se starnutiva, e a prescidere dallo starnuto.

"E seeeeeeei qui."
"Non sai quanto miiii seeeeei maaaaancata!"
"Speeeeeeeeraaaaaavo tu esiiiiiiiiisteeessi però noooon immaginavo taaaa-nto!" e Nagumo, nonostante tutti e tre potessero competere con delle campane stonate, cantava, felice di quella famiglia così unita -anche nello stonare, per essere precisi.

"Sei il primo miiiiiiiiiio pensiero cheeeeeee al mattino miiiiii sveglia! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeeee la notte miiiiii culla!"
"Sei la ragiooooone più profooooooonda di ogniiii miiiiio gesto! La storia piùùùùù incredibileeeeeeeee..."
"Cheeeeeeeeeee conoscoooooooooooo!"

Questa era la classica tipologia di mattina di Nagumo, Maki e Akahana, e sarebbe durata fino all'arrivo di un eventuale fratellino e/o sorellina, cosa improbabile ma possibile, dato che Maki non avrebbe retto una seconda, e/o addirittura terza gravidanza con lui che la assillava anche solo se starnutiva, e a prescindere dallo starnuto!

***
Salve a tutti!
Ed eccomi qua, dopo un periodo di pausa lungo non so nemmeno io quanto -un mese e due settimane, circa, no?-.
...Chiedo perdonooooooooo çwç [Nessuno le vuole le tue suppliche! D: MdNagumo] [Ma io devo farmi perdonare, quindi taci! D: NdA]
Dunque.
Sì.
No.
Forse.
Però più sì che no.
Mh.
...Ooooooooook, ricominciamo! :D
Ecco, non so da dove è spuntata fuori, ma mi ricordo di aver letto da qualche parte una fiction, e da lì mi sono ispirata.
Ma non mi ricordo in che fandom, su chi era, perché, come, insomma, bo'.
Interessante, no?
Va be', andiamo avanti :33
Ho qualcosa da precisare.
-Questa cosa dovrebbe far parte di una bi/tri/quadri/penta/esa/etta/otta-shot (?), fatta di tutte le esperienze di Nagumo e Maki, e Gouenji e Suzuno, ovviamente dedicata a quella santa donna di Cha, della SistaH, di quella fantastica ragazza che adoro e che ultimamente sta un po' giù di allegria. Spero che questa idiozia di abbia fatto sorridere almeno un minimo, SistaH C:
-La canzone è "Eccoti" di Max Pezzali, ma non sono poi una grande appassionata. E' che la mattina quando arrivo a scuola c'è mia cugina che ascolta Max Pezzali in macchina e allora a forza di sentirla... Be', uno si abitua x°°
-Non chiedetemi come questi tre, giapponesi, conoscano Eccoti, conoscano quindi Maz Pezzali, conoscano il testo e quindi l'italiano. Perché non lo so.
-I pezzi scritti con lo stile normale sono la voce di Maki, corsivo Akahana e grassetto Nagumo, ma si era capito, no? D: Ah, e quando le frasi sono scritte unendo tutti e tre gli stili sono in coro, ma l'avevo già scritto xD
-Akahana, il nome della bambina, vuol dire "Rosa rossa". Tra tutti i nomi che ho trovato, questo mi sembrava il più plausibile. Ma anche no. Colpa della parola "Rosso". x°° No, la verità è che mi piaceva e basta. -cosacentraesattamente- [Cit.]
-C'erano cinque cose che dovevo dire, e io non mi ricordo la quinta. Ah, va be'. Le solite cose. Non mi piace, l'ho scritta un po' così e bla bla. Bo', se siete arrivati qua vi ringrazio, e non siete arrivati non so perché non state leggendo. (?)
Che dire!
Grazie mille a tutti, anche a quelli che hanno saltato la fiction per leggere solo le NdA -cosa intelligentissima, fra le altre-, e vi auguro una buona giornata. Sì, non so più cosa sto dicendo. D:
Bene, vi lascio che devo andare all'allenamento di karate di mio fratello e a preparare i muffin. Ma cosa vi frega?
Comunque, ricordate!

Rewiews = Muffins of love.
And who doesn't love muffins?

-Kya

P.s.: E SistaH.
Ti voglio bene. ♥

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Capitolo 2
*** 2 - Il sistema quadrifonico ***


BanMaki superdecibel Come tre quattro cinque sei campane.
[Ma anche un sistema quadrifonico.] 

Dedicata a Cha, che ne ha tanto bisogno.

Nagumo amava le sue donne dal profondo del cuore; le considerava delle dee scese in terra.
Solo che ora c'erano anche gli uomini.


Non si può avere un'idea delle infinite possibilità foniche di una moglie se non si è ascoltata la mia quando è in funzione.
Maki ha completamente dimenticato che cosa sia il sussurro. Raramente riesce a parlare. Ogni tanto, esclama. Ma, normalmente, strilla. Quando non ulula.
Se la potenza del suo apparato laringo-faringeo venisse a conoscenza degli studiosi, potrebbe richiamare i più esigenti fonici da tutto il mondo, i quali non tarderebbero ad accorgersi che mia moglie ha un sistema quadrifonico incorporato. Infatti, quando esplode nelle sue grida di guerra, l'effetto dirompente è così alto che si ha la sensazione di udire la sua furia sonora come se venisse espulsa, oltre che dalla bocca, anche dal naso, dalle orecchie e dai due ventilatori.
Basta sentirla una volta per capire che le sue non sono corde, ma gomene vocali.
Chiunque volesse descrivere il suo volto, non potrebbe fare a meno di notare che è formato da due occhi, un naso e un altoparlante -oltre che dai due ventilatori, ovvio.
Saranno ormai tre anni che Maquia ha cominciato a esprimersi quasi cosantemente col barrito.
Prima non era così. Sapeva usare i toni smorzati, quando voleva.
Ma poi, man mano che i nostri figli (Kariya, Akahana, Kyousuke e Yuuichi) crescevano, e con essi cresceva purtroppo il loro carattere, mia moglie ha cominciato a modulare i suoi strilli in toni sempre più potenti, adattandoli al grado di impudenza dei ragazzi, il quale cresceva quanto più crescevano quanto più crescevano gli strilli di mia moglie, che aumentavano quanto più aumentava l'impudenza dei figli. Una terrificante reazione a catena.
Gradatamente cominciai a notare che mia moglie aveva ormai un urlo per ogni evenienza. E se dapprima le sue intemperanze sonore si limitavano a sottolineare accadimenti di una certa rilevanza, e l'emissione dei clangori faringei avveniva quando c'era una logica ragione per farlo, col tempo la cosa divenne abitudine, poi norma e infine, diciamocelo, vizio. La quadrifonica cominciò a gridare per ogni più piccola banalità.
Oggi, siamo al parossismo.
Dalla cucina (a nord), ella grida ordini categorici a Kyousuke che si trova in camera sua (un ufficio, due corridoi, un ingresso e un disimpegno più a sud-est). Ben conoscendo il lungo cammino che deve percorrere la sua voce, e le porte e le pareti che la ostacolano, si può immaginare quale potenza di emissione ella metta nel suo grido all'origine (il lampadario della cucina finisce quasi ogni giorno sul pavimento, anche se non è di cristallo, ma di ferro smaltato). (Riapro la parentesi per far notare come Kyousuke risponda al barrito della madre con un urlo arrochito che poco ha d'umano e molto di leonino, il che provoca la reazione della superugola che replica con un'altra bordata, alla quale fa seguito un ruggito strozzato di Kyousuke, e via tuonando, senza che l'uno capisca una parolaccia di ciò che grida l'altra, e viceversa. A tale proposito, io credo che Maki stessa, quando urla, non riesca a capire quello che dice per il troppo rumore che fa.)
- Bastaaaaaaaa! - con otto "a" grida mia moglie, a corde vocali unite e con l'ugola sbattuta tra i denti dalle raffiche dell'uragano sonoro. E' evidente che chi urla "basta" con otto "a" non intende assolutamente che altri continuino a fare ciò che stanno facendo. Ma "altri" (mettiamo caso che sia Kariya) prende il "bastaaaaaaaa" per un "continuaaaaaaaa", e infatti normalmente continuaaaaaaaa a fare ciò che il bastaaaaaaaa intendeva fargli smettere di fare, e ciò il saccheggio del soggiorno, messo a ferro e fuoco.
Chi va con lo strillante, si sa, impara a strillare. (?) E così, un urlo oggi un urlo domani, anche i miei figli si sono allineati.
Nel momento in cui tutti sono rincasati da scuola e si sta per andare a tavola, la nostra casa risuona di ruggiti tali da far invidia alla jungla più nera. Una rissa nella bettola più malfamata dell'angiporto di Marsiglia, completa di spari e tutto, non renderebbe in decibel quanto invece generosamente danno le ugole frastuonanti della mia famiglia, lanciate a tutto gas.
- Kariyaughaughgrrr... - urla Maquia da chissà dove - apparecchia la tavolaaaugh... -
- Noooaufffffff!... - controbatte Kariya da dove chissà. - Oggi tocca a Akahanaaauuuh... -
- Akahanaauuuuhgrrrrrscrrrr!... - ruggisce subito mia moglie da un po' più in là.
- Che c'èèèhhhgrrrrrgnrrrrrgnaummm! - s'inferocisce Akahana di là dalla porta della sua camera tra i cuscini del letto.
- Devi augh apparecchiare grr la tavolaauuauauauuh maledettaaarrgggrrr! ... -
- Ma tocca a Kyousukeeeegneregneregnere! -
- Zittihhhhhaghaghbadascgabadasegnemgenm! - (e infatti poi resta afono per sei giorni).
- Ma stai zitto tuuuhhhhaugh, che non sai neanche gridahrehhaammmm! - si sgola Maki.
Noi siamo la consolazione dei vicini. Con noi è perfettamente inutile per Suzuno o Gouenji scomodarsi a origliare al muro per sentire che cosa succede quando si scatena il finimondo sonoro. Caso mai, è più utile il contrario: è cioè necessario per Heat e Nepper spostarsi di qualche isolato per avere una ricezione priva di quelle distorsioni causate da un volume troppo alto.
Noi abitiamo a qualche centinaio di metri, in linea d'aria, dal Sun Garden; e questo mi preoccupa. Ma devo dire che Hiroto e Midorikawa sono si una gentilezza squisita: ancora non si sono lamentati.
Da una settimana Maquia accusa un leggero mal di gola. Il che non ha senso, perché dovrebbe essere il mal di gola ad accusare lei. In ogni caso abbiamo chiamato Shuuya perché le desse una guardatina al sistema quadrifonico.
Mentre il ragazzo introduceva il capo dento la caverna laringo faringea(?) della malata, non ho saputo resistere alla tentazione di fargli una domanda.
- Dimmi la verità, Gouenji, quante corde vocali ci sono là dentro? Dodici? -

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#Angolino piccino piccino
 Buongiorno a tutti! :D
Avevo postato questo capitolo senza accorgermi di non aver scritto le note. Le immancabili note...!
Ho una buona notizia, anche se non ve ne fregherà nulla: ho riparato i cambi e il freno della mia bicicletta! :D ...No, non vi frega nulla e si legge dalla vostra espressione.
Capitemi, io vivo con la mia bicicletta. Ne ho bisogno. E' troppo figa.
Ora sto scrivendo sulla tastiera con le dita unte di grasso e olio. Tanto amore per il sapone che non lava le mani. ♥
Comunque. Non penso ci sia nulla da dire. Be', l'idea non è effettivamente mia, l'altra sera quell'angelo amabile di mio fratello mi ha letto uno spezzone di un libro comico che sta leggendo, e mi ha aiutata -quindi tanto amore per quell'inglese mancato che è mio fratello- a scrivere questa shot. Amo mio fratello. Amatelo anche voi. Conosco i vostri indirizzi. E dove abitate. E tu, che stai leggendo. Guardati le spalle. ò_____ò
Null'altro da dire. A presto! :D

And remember!
Rewiews = Bisquits of love.
And who doesn't love bisquits?

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(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)

-Pomela, o Kya per chi preferisse ♥

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