Shadows Of Blood

di Krjya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** way ***
Capitolo 2: *** Il Concerto ***
Capitolo 3: *** è nel aria ***



Capitolo 1
*** way ***


Gerard un nome come tanti e una persona come pochi, ma no, lui non lo sapeva; Gerard era lì seduto sulle scale del portico o nella sua stanza solo con il suo blocco da disegno, a schizzare ad immaginare e a dare forma al suo mondo, non aveva amici e quei pochi con cui parlava non sapeva se considerarli tali, forse il suo vero e unico amico è suo fratello Mikey, che non spicca nemmeno lui per socializzazione ma a differenza sua, lui era stronzo.
- anche oggi ho dovuto far rispettare il nome dei Way - disse Mikey
- perché non ci dai un taglio, e li lasci perdere? -  - si per diventare l’altro zimbello di casa? Io lo faccio per te sai, se non ci fossi io verresti preso a botte -  - a grazie, invece le prendi tu per me!?- rispose divertito - l’occhio nero di un mese fa è stato solo un caso, dato dalla distrazione di quella bella biondina del terzo anno -
Ogni venerdì i fratelli Way a ritorno da scuola si fermavano al negozio di fumetti per le ultime novità. - buongiorno - disse Gerard,  mentre Mikey lo seguì a ruota in silenzio come un ombra
- ehy ciao Gee! - disse una vocina allegra e simpatica sbucando dal retro con una pila di fumetti da mettere a posto, e continuò - ti ho riconosciuto dalla voce - e si diresse verso lui con un fumetto portandoglielo proprio sotto al naso
- ciao Lindsey, waw questo è il samurai leggendario di cui ti ho parlato -  - mi hai riempito la testa! Così l’ho fatto arrivare per te. Hai terminato quei disegni ho visto la scorsa settimana?-  - quelli dell’eroe? -  - si -  - beh…no, cioè si ho terminato qualcosa, ma ho lasciato perdere - - ma no dai perché? Voglio vedere dove arrivi, i tuoi disegni sono bellissimi -  si prese il blocco da sotto il braccio che portava insieme con alcuni quaderni di scuola - prego eh…fa pure - disse Gerard sarcastico. Mikey intanto continuava con sue letture e spiava suo fratello impacciato.
- ne hai fatti di disegni in 7 giorni, tutti belli e pieni di passione, ribellione e anche amore…- Gerard arrossì per qualche secondo, riuscendo a mala pena a dire un flebile “grazie” - lo dico perché hai talento. Sai G…? - - dimmi - - un giorno ci sarà il tuo fumetto qui -  - si - disse una voce fuori coro, era Mikey, - proprio qui vedi, accanto a Iron mane il protagonista sarò io, l’eroe che protegge lo sfigato -  sorrise Lindsey mentre Gerard bofonchiò qualcosa di incomprensibile - vabbè grazie per Ronin, lo prendo, insieme a gli altri 2 di Wolverine -  - bene. Tu finto di leggere il primo volume di sin city?-  ridacchiò mikey - si, la prossima volta spolvera meglio -, Lindsay gli lanciò un occhiataccia - prendi il resto, alla prossima settimana Gerard. Ciao! - sorridendo a Gerard.
Appena fuori Mikey non perse tempo - quella ti sbava dietro! -  - si certo, una come lei, così carina a guardare uno come me -  - ma non ti buttare così giù, sei cieco! Non hai visto come ti dice ciao? gli s’illumina tutto il viso, spalanca gli occhi come fossero 2 fanali e poi che bei diesegni pieni di passione amore talento e bla bla bla -  facendogli il verso - gli piacciono i disegni,e poi, e logico è un appassionata di fumetti! - Mikey fermò Gerard lo prese per le spalle e dopo attimi di silenzio disse - ti piace! -  guardandolo negli occhi serio. Gerard lo guardò come un gufo impagliato e poi si mise a ridere di gusto - che hai da ridere? Ho colpito nel segno eh…- - no e la tua faccia che mi fa ridere -  
Ripresero il cammino che di li a poco li avrebbe riportati a casa - e dai seriamente -  M. non voleva mollare il discorso - no, e carina ma non mi piace in quel senso, perciò fatti pure avanti so che l’hai chiesto per questo - - ah fratellone ma cosa dici, poi anche volendo non potrei farci nulla -  lo prese per le spalle lo portò a sé e disse - gli piacciono i burrosi - e subito Gerard si irritò e si dettero la corsa fino a casa continuando a giocare e a darsi cuscinate come solo 2 fratelli possono fare.
- ragazzi la porta!!- urlò la mamma dei way e un tonfo fece tremare tutta casa, che svegliò la nonna addormentatasi sul divano -sono tornati-.  
 
Oggi niente scuola, Gerard rimaneva sempre a letto fino a tardi e suo fratello, al contrario, mattiniero usciva, non si sa dove andasse…quel giorno al ritorno corse su per le scale come un uragano aprì la porta della camera di Gerard e gli tolse il piumone aveva addosso - ma che ti prende? Ti sei rincretinito? - , disse Gerard ancora assonnacchiato e cercando con le mani la coperta, che non trovava. - guarda Gee, guarda Gee -  sventolando in faccia un volantino – cazzo -  disse Gerard costretto ad alzarsi per prendere la coperta. - ma dormi? -  - ci sei arrivato finalmente - si arrotolò nel piumone ancora in piedi e si lanciò sul letto - notte - - va bene, te lo leggo io e se dopo non ti svegli ti diseredo -  aspettò qualche secondo e poi disse tranquillo - vengono gli Iorn Maiden - - cosa -  disse Gerard, e Mikey gli sussurrò all’orecchio - gli Iron maiden -  Gerard aprì gli occhi come una porta, aperta violentemente dal vento e preso dall’entusiasmo così infagottato sembrava un vermiciattolo in preda alle convulsioni. - oddio, dobbiamo andarci subito, fammi uscire da qui -  Prese il volantino - GLI IRON MAIDEN! - provando con i suoi occhi che era tutto vero - FEAR OF THE DARK TOUR!! - continuò a leggere - a New York!? -  e lentamente il suo volto, il suo eccitamento si spense  - non ci faranno mai andare - disse - - non lo diciamo -  rispose il fratello - - si così chiamano la polizia quando non ci vedono arrivare -  - gli diciamo qualcosa dai, questo non è un problema. Ripeti con me: noi ci andiamo! -  - noi ci andiamo - - no, non così. Più forte. -  - noi ci andiamo -  - ancora + forte -  - noi ci andiamo  aaaahhhhaaa!!! - alzandosi sul letto e scaraventandosi addosso a Mikey buttandolo sul letto – waaaoouuuuH -
 
- allora siamo d’accordo vengo a casa tua … si… stasera al game, ciao - e chiuse la cornetta
-cosa? dove vai stasera?- disse mikey preoccupato. -Al concerto. Ho solo organizzato il piano che permetterà di farlo - - beh io ci entro in questo piano? Ho sentito parlavi solo di te -  - mai si! Ho detto a Matt andiamo a dormire da lui e ci ha assicurato che suo padre ci coprirà - - davvero? grande! Ma perché non può coprirci lui? - - perché viene anche lui con noi! -  - grrr - e salì per le scale a passi tonfi diretto in camera, - preferivi niente concerto? - gridò Gerard, e Mikey sbattè la porta. - come immaginavo -  e si sedette a disegnare al tavolo della cucina.
Decine di fogli sparsi pieni di disegni e 2 tavole grafiche già pronte comprese di dialoghi, mentre era intento a lavorare sul suo fumetto, qualcuno entrò dall’ingresso.
- dove sono i miei nipotini? - era la voce dolce è accogliente della nonna, G. corse subito a salutarla - ciao nonnaaa! -  dandogli un forte abbraccio - oh il mio sweethart -  si incamminarono verso la cucina - nonna attenta hai disegni quando ti prendi il caffè - ; la nonna era solita prendere il caffe e sedersi a tavola a sorseggiarlo parlando col suo nipote preferito, quando andava a trovarli, e l’ultima volta la nonna accidentalmente sporcò dei disegni. - si, non preoccuparti Gerardino - - nonna! - e risero. Di nuovo sotto a disegnare calò il silenzio, attentamente osservato dalla nonna che ammirava i disegni ai suoi occhi perfetti. La cucina era invasa dal profumo di caffè italiano che solo lei sapeva fare, lo versò nella tazzina e si sedette a tavolo. Prese alcuni disegni. -  ah questo è il disegno ho sporcato, l’hai conservato - - si nonna - disse un po seccato - non voglio buttarlo, in fondo si vede -
- però e incompleto ancora, posso continuarlo? - - voglio proprio vedere che gli combini - .
- fatto - subito prese il foglio dalle mani esposte della nonna e per un attimo esitò a proferir parola, lo osservò in silenzio e poi - beh nonna, era un super eroe a cui mancava un braccio, l’hai fatto diventare la nuova zuppa campbell’s con questa tazzina di caffè che beve! -  - lo prendo come un complimento, mi hai messo al pari di Andy Warloh -  sorrise accompagnato dal sorriso del nipote - e perché hai scritto breakfast? -  - il profumo di questo caffè mi ricorda la colazione facevo in Italia nella mia gioventù, così senza pensare lo scritto -  ad un tratto Gerard fu come ipnotizzato, era lì fermo con questo foglio in mano guardando nel vuoto.
 - Gerard -  lo chiamò la nonna, ma nulla, intanto Mikey scese come un bisonte dalle scale
 - nonnnaaaa il tuo arrivo e inconfondibile -   Gerard dal fragore si destò - grazie nonna! - - buongiorno!sei sceso a salutare la nonna -  diede un bacino alla nonna - grazie di cosa? - rispose la nonna a G. - vatti a preparare o faremo tardi -  disse Mikey - si hai ragione -  e prese velocemente tutti i fogli e l’occorrente per disegnare, posti sul tavolo, senza dimenticare di rispondere alla nonna - eh porti la fretta tu -  disse la nonna a Mikey – eheheh -  disse quasi vantandosi come fosse un pregio. - nonna grazie perchè mi hai dato l’ispirazione per il titolo del mio fumetto. - vado - - dove? E non me lo dici?-  alzandosi quasi rincorrendo il nipote, ma era già sulle scale. - no, nonna quando sarà finito te lo dirò -
 
 

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Capitolo 2
*** Il Concerto ***


L’ora fatidica era arrivata, Gerard e Mikey erano pronti ed eccitatissimi, per la prima volta andavano ad un concerto degli Iron Maiden, ma soprattutto per la prima volta andavano a New York!
- ehy G. non sono mai venuto da queste parti, tu si? – il New Jersey non era un bel posto dove vivere, e quel vicolo era conosciuto come “walk the dead”  - ehm si Mikey, ci vengo spesso con Matt, vive nei dintorni, da queste parti c’è un pub, il Game - - Geerardd! – gridò una voce sull’altra sponda del marciapiede, in fondo la strada.
Matt era due anni più grande di Gerard, andavano al liceo insieme e neanche a dirlo, Matt era stato bocciato più volte, Mikey non lo sapeva, ma si erano conosciuti sul retro della scuola; Matt era riuscito a mettere in fuga un gruppo di bulli che stavano menando G. da allora erano diventati amici e s’incontravano spesso sul retro dell’edificio a bere e a fumarsi qualche sigaretta, prima delle lezioni.  
Raggiunto Matt, Mikey disse subito – dov’è la macchina? – di fatti la macchina non c’era – si piccoletto, c’è la macchina, venite per di qua – i ragazzi passarono per il vicolo che portava all’entrata del Game, un pub nascosto, fatiscente, che si riusciva a intuire dove fosse ubicato per la quantità enorme di “fumo” lo precedesse all’olfatto e alla nebbiola man mano che ci si avvicinasse.
Per Mikey era tutto nuovo, il fatto stesso che suo fratello fosse stato lì, a sua insaputa, lo confondeva, lo intimidiva, era come se per la prima volta non conoscesse suo fratello.
Entrano nel pub, passando per di lì, Matt prese al volo un cartone da 4 di birre, il locale aveva una porta di servizio, erano diretti lì, perché lì vi era la macchina di Matt – si va a New York Wooohuu!- la macchina era una Ford Gran Torino -  se ci arriva  – disse Mikey sottotono  – Si…birretta ragazzi? – Gerard ne prese una al volo e saltò in macchina – proviamo questo bolide sulla via di NY! – Matt era già in macchina e Mikey in piedi a guardare suo fratello sghignazzare con quello, - ehy – disse G. rivolto a Mikey – muoviti, volevi andare no? – s..i – salì dietro, nel angolo dei sedili posteriori, dietro a suo fratello maggiore, Matt ingranò la marcia, e prese la radio che aveva portato con sé che stava sintonizzando su qualcosa di comprensibile. Gerard si voltò verso Mikey e disse – la radio? Ma scherzi?? -  - beh, il viaggio è lungo e la compagnia non è del tutto piacevole – G. scosse il capo alzò gli occhi al cielo e si rimise al posto sorseggiando la sua birra - - per questo c’è la birra ragazzo – parlò Matt, in un atto di complicità con Gerard facendo tintinnare le bottiglie insieme, e continuò – dovevi proprio portarlo lo zio con gli occhiali da sfigato? – Mikey alzò la sua radiolina a tutto volume e G. continuò a bere la sua birra. Un'altra sua birra.

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Capitolo 3
*** è nel aria ***


Mikey non era poi tanto stronzo quando stava nelle vicinanze di Matt, entrava in remissione. Lo odiava, non lo sopportava, lo irritava, perché quando c’era lui Gerard cambiava completamente e n’era consapevolmente impotente.
Tuttavia il viaggio andò tranquillo, quando c’è la musica giusta, tutto corre velocemente…
Al suono di Astro Zombies dei Misfits quella non era più una macchina.
- prendo il Lincol Tunnel? - - si – disse Gerard a Matt
La radio andava avanti
Ziggy really sang, screwed up eyes and screwed down hairdo
Like some cat from Japan, he could lick ‘em by smiling
He could leave ‘me to hang
Came on so loaded man, well hung and snow white tan.

Sulle note di Ziggy Stardust erano arrivati. Matt parcheggiò in tutta fretta.
- cazzo non c’è la faccio più devo pisciare – disse Matt, che corse dietro un furgone parcheggiato lì. – a me da vomitare – replicò Mikey scendendo dalla macchina, - dai Gee muoviamoci sono già le 20.00 ci starà una fila sovraumana - - si si ehm no, mi scappa -
Dopo il danno collaterale delle birre, il presagio di M. si distendeva davanti a loro, una massa di persone era d’avanti al The Ritz che aspettava l’apertura delle porte.
- ci, vorranno altre birre – disse Gerard – Mikey si girò di scatto, gli puntò il dito in faccia – cazzo, se ora ne bevi un'altra dall’alto dei miei 13 anni ti spacco il culo, non solo devo sopportare beve questa testa di C. ma pure tu? Beh no fratello, a casa ubriaco co quel tizio non ti ci voglio portare - - caspita bel rompi palle tieni per fratello – l’ultima parola di matt era sempre presente - stavo scherzando Mikey – lo rassicurò G., gli mise una mano sulle spalle e continuò – sta tranquillo ora – e si diressero insieme verso la folla, cercando di addentrarsi il più possibile.
Lo spettacolo fu straordinario, la ressa un po’ meno, l’aria era quasi irrespirabile, e non ci si poteva muovere se non in sincronia, ma n’era valsa la pena. La folla urlante, un energia crescente esplosa all’arrivo della band, il delirio di tutti al suono della prima nota… un esperienza incredibile, unica, e ripetibile! Siii ripetibile.
L’esaltazione e l’euforia rimane in te anche dopo la fine, è così forte che sembra onnipotenza ma basta un niente a cambiare le cose.
- Oh dio, è stato il più bel concerto della mia vita – esultava, Mikey sempre dietro a Gerard diretti all’uscita – si, puoi dirlo – Gerard si guardava intorno, scansandosi e muovendosi come un serpente tra la folla che si diramava sempre più, e Matt, non c’era
- ne è valsa la pena eh - - si - - beh io dico rimanere sobrio. Ehy…ci 6? – nulla, era intento nella sua ricerca mentre il panico accresceva – Gee gee – scuotendogli le spalle, intonò Mikey – Che c’è? – lo guardò con gli occhi del panico, i suoi occhi verdi spalancati in cerca del, da farsi se… - guarda!! Ti prego compriamo una maglietta degli Iron Maiden per ricordo, - si, dopo andiamo alla macchina forse Matt è lì - - si come no, se fosse diventata un chiosco da bar – stavano per attraversare la strada quando qualcuno urta Gerard dandogli una testata alla schiena.
- scusate non ho…o mio dio Gerard!? –  Lindsay ciao! cosa ci fai? – inaspettatamente la ragazza del negozio di fumetti era lì, - tu cosa ne dici? – disse mettendo in bella mostra la T-shirt degli Iron Maiden – waw quella voglio io! fico. – Mikey non si trattenne dall’entusiasmo – anche voi al concerto ? – si, vieni con noi dobbiamo cercare il mio amico per andare a casa… - si perché no! così mi date un passaggio. – ehm… - si schiarì la voce M. mettendogli una mano sulla spalla – una sola domanda… - dimmi pure Mike – bevi? – Lindsay sorrisse alzando il sopracciglio e lo rispose – no. – allora sei gradita non volevo avere un altro ubriacone come compagno di viaggio.
Erano arrivati alla macchina e lo scenario era dei peggiori, Matt era sul cofano a pancia in giù completamente ubriaco. Gerard si avvicinò a lui – questo sarebbe quello avrebbe dovuto portarvi a casa? – già Mattdrunk si chiamerà da oggi in poi –  - cosa hai detto Mikey? Come si chiama? Matt? – si – Matt di belleville? – Lindsay puoi venire ad aiutarmi? Spostiamolo da qui – si si G. subito – Lindsay potè verificare di persona chi Matt fosse, ed era proprio quello che temeva, lo presero di peso, era abbastanza grosso e emanava un forte odore di rancido per tutto l’alcool misto a fumo avesse incorporato – oddio - - già, da vomito – …già… - lindsay conosceva bene quel ragazzo, era un bastardo, da quando si erano lasciati non l’aveva più voluto vedere, ed ora non solo lo aveva visto ma l’aveva anche toccato, gli faceva ribrezzo, avrebbe voluto mollarlo all’istante e andarsene via pur di non fargli da balia, ma l’unica cosa la manteneva era Gerard, lo stava facendo esclusivamente per lui, per aiutarlo.  
Mikey volle mettere subito le cose in chiaro - non penserete di mettere questo mostro nella macchina dove mi dovrò sedere io vero? – gerard non sapeva che dire – pesa da cani, odio i pesi - - beh ragazzi che ne dite di dormire in hotel questa notte? – sisisiiii – frena Mikey! – o una camera pagata fino a domani, e un hotel vicino, e si paga poco potremmo mettere matt in un'altra camera e noi 3 dormire nella mia, - lo vedeva con quell’ espressione pensierosa - su dai Gerard è lunica soluzione, prima che lo faccia cadere andiamo - - ok –
I ragazzi si incamminarono all’hotel, mikey era entusiasta, matt era stecchito, suo fratello parlava con la ragazza che gli piaceva, e lui avrebbe rubato la maglietta a lindsay non appena se la fosse tolta –
L’hotel era molto modesto – per fino le stelle sono scappate dalla paura? – non ti avevo promesso mica il Four Seson? Comunque se ma metti così…tu Mikey dormirai con Matt! – ridendo sbeffeggiandolo – no no no ritiro ciò ho detto, quest’hotel e magnifico!! – cazzo chi è che starnazza ? – matt incominciava a svegliarsi, e a dare segno di tutta la sua sbronza.
- lascia lindsay, ci penso io e mikey – Gerard lanciò uno sguardo fulminante a Mikey che si mosse alla svelta – ok io vado al chek in, intanto salite al terzo piano li è la camera.
 

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