una vita sola non basta

di _Destiny1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sono un fiore ***
Capitolo 2: *** migliori amici PER SEMPRE ***
Capitolo 3: *** scommessa ***
Capitolo 4: *** quanti ricordi ***
Capitolo 5: *** In questo mondo non c’è spazio per le speranze ***
Capitolo 6: *** ci dovrai fare l’abitudine alla mia assenza ***
Capitolo 7: *** portami via da qui ***
Capitolo 8: *** te lo ho già detto che ti amo? ***
Capitolo 9: *** I'll look after you ***
Capitolo 10: *** una vita sola non basta per dimostrarvi il mio amore ***
Capitolo 11: *** Mai e poi mai li potrò dimenticare ***



Capitolo 1
*** sono un fiore ***


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Il colore di quella parete che ormai fissavo da più di dieci minuti era bianco,un bianco spento,triste. Troppo triste per una persona come me.
Non mi sono ancora presentata, il mio nome è Destiny, Destiny  Cher.
Sono una ragazza di 16 anni,abito a Londra assieme a mia madre bhe diciamo la verità in pratica vivo da sola.
Mia madre è la classica madre troppo impegnata dal lavoro e mille altre cazzate per pensare alla figlia sedicenne.
Mio padre, bhe mio padre mancò quando io avevo 9 anni. Che dire di lui?
Semplice lui era la mia vita,il mio sorriso,il mi respiro,il mio tutto.
Purtroppo il cancro lo ha portato via da me. Lo ha strappato via dalle mie fragili braccia.
Le ultime sue parole sono state “sei lo sbaglio più bello del mondo. Ti prego promettimi che sorriderai sempre,non mi perderò mai un tuo sorriso.”
Già per lui sono stata lo sbaglio più bello della sua vita.
La mia nascita diciamo che non era prevista, sono frutto di uno stupido preservativo mancato.
Tornando al discorso che mi fece mio padre o meglio alla promessa di sorridere sempre bhe si quella promessa la ho mantenuta.
Sorrido sempre, in qualsiasi circostanza.
Non sopporto la tristezza,non sopporto l’idea che qualcuno soffra ma forse sono io la prima a soffrire dentro, ma lo voglio nascondere a tutti i costi anche a me stessa.
Il dottore entrò sbattendo la porta e interruppe così i miei pensieri profondi.
“signorina Cher, salve e mi scusi per il ritardo” mi disse l’uomo dal camice bianco.
“si figuri” gli risposi sorridendo.
“è qui da sola?non c’è sua madre?”
“no, non è potuta venire,comunque sono venuta qui per ritirare i risultati”
“è sicura che non preferirebbe riceverli con sua madre?”
“sicurissima”confermai.
“ok allora tenga” detto questo l’uomo mi porse una busta bianca. Era sigillata.
“la lascio sola?”
“si grazie”
Il medico uscì lentamente dalla stanza lasciandomi sola.
“bene forza e coraggio”
Sospirai e aprii la busta.
Inizia a leggere attentamente tutto ciò che c’era scritto.
parola per parola
riga per riga
frase per frase.
L’ansia aumentava sempre di più così mi affrettai a leggere.
“siamo spiacenti ma la presenza del cancro non può essere ancora confermata. La invitiamo a fare il test tra un mese” lessi quest’ultima parte ad alta voce.
Sospirai e uscii dalla stanza,salutai cordialmente il medico,presi l’appuntamento per una prossima visita e poi uscii da quell’edificio triste chiamato ospedale.
Da quando mio padre manco fui costretta a fare esami per  vedere se anche io avrei potuto contrarre il cancro in futuro.
Sentii il mio cellulare suonare lo afferrai velocemente e risposi.
“ehy bellissima!” la voce di Harry,il mio migliore amico,il fratello che ho sempre desiderato,il mio ricciolino mi scaldò il cuore.
“ehy ricciolino!”
“bhe come è andata?”
“normale, dovrò fare una visita più avanti” dissi con tono di voce allegro e tranquillo.
“stai bene?”mi domandò lui con voce preoccupata.
“Harry stò benissimo, sono un fiore!” esclamai ridacchiando.
Lo sentii ridere e questo mi fece stare bene,ma bene davvero.
“senti sai che oggi ti devo ufficialmente presentare i ragazzi?” mi disse facendosi serio.
Bhe si con ragazzi ovviamente intendeva Niall,Zayn,Louis e Liam. I componenti dei one direction.
Non vi racconterò tutta la storia di come si sono formati,di X-factor,del CD, del tour e di tutte queste cose perché sono sicura che  le sapete già benissimo.
Mi limito a dire che nonostante siano passati praticamente 2 anni io quei famosi quattro ragazzi non li ho conosciuti mai personalmente.
Loro erano sempre così impegnati con le uscite del Cd,i tour e tutte quelle cose da celebrità che alla fine non li ho mai incontrati.
Quando avevano un momento libero preferivo stare con il mio migliore amico,Harry.
Ma ora erano in pausa e quindi era giunta l’ora di incontrarli.
“stai tranquillo Harry, stò arrivando a casa tua. Cinque minuti e sarò li” dissi ridacchiando.
“perfetto” esclamò lui.
“ah Harry,preferirei non che non dicessi nulla del mio possibile cancro. Per favore.”
“tranquilla piccola mia.”
“grazie.. ma ora mi apriresti la porta di casa tua? Sono qui fuori!” dissi ridendo.
Lui attacco subito la chiamata e mi venne ad aprire con stampato in volto uno dei suoi soliti sorrisetti.
Ci abbracciammo immediatamente.
“bhe non mi fai conoscere questi ragazzi?!” dissi sciogliendo l’abbraccio e entrando in casa.
“vieni sono di la!” esclamò il riccio chiudendo la porta di casa.
Mi muovevo liberamente in casa di Harry,praticamente quella li era un po’ come casa mia.
Sin da piccola andavo sempre in quella casa per giocare con Harry e bhe le cose non  sono mai cambiate. Praticamente tutti i giorni ero in quella casa.
“andiamo in cucina!” esclamò lui prendendomi per mano.
Gli sorrisi e poi gli stampai un bacio sulla guancia.
Entrammo e mi trovai davanti quattro ragazzi in mutande che si ingozzavano di cibo.
Non appena mi videro sobbalzarono e provarono a coprirsi.
“non c’è bisogno di coprirsi li ho già visti dei ragazzi in mutande sapete?” esclamai ridacchiando.
I quattro ragazzi divennero rossi in volto mentre Harry scoppiò a ridere.
“bhe io sono Destiny!” dissi sorridendo.
Loro non fiatarono erano ancora troppo imbarazzati suppongo.
“Harry ma hanno perso la voce?” dissi rivolgendomi al riccio.
“nono!” esclamò un ragazzo abbastanza alto con i capelli castani e gli occhi azzurri, probabilmente quello era Louis.
“oh bene hai parlato!” esclamai io ridacchiando.
“già, il mio nome è Louis” mi disse sorridendomi.
Wow era davvero bellissimo,siamo sinceri tutti e 5 lo erano ma lui,bhe lui aveva qualcosa di strano,di affascinante,di curioso. Forse era per l’allegria che trasmetteva,sorrideva e rideva sempre proprio come me.
Ricambiai il saluto e poi gli altri si presentarono.
“bhe volete stare tutto il giorno in mutande e a rimpinzarvi di schifezze? Perché io avevo intenzione di uscire un po’” esclamai ridendo.
“concordo pienamente con la biondina qui presente!  Voglio uscire!” esclamò Louis iniziando a saltellare come un bambino.
“perfetto allora andiamo a prepararci e scendiamo subito.” Mi disse Harry baciandomi la guancia e salendo assieme agli altri le scale che conducevano al piano superiore in cui c’erano le stanze da letto.
Rimasi in cucina a girare a vuoto guarda nomi intorno.
Osservavo tutti i minimi dettagli di quella stanza,minimi dettagli che ormai conoscevo già a memoria.
Amavo guardare le cose in ogni singolo dettaglio.
È una cosa affascinante secondo me, perché quando tu guardi una cosa non noti subito tutta la  sua bellezza.
Per apprezzarla al massimo devi osservarla nei dettagli, un po’ come con le persone la prima opinione spesso è quella sbagliata.
Per dare un giudizio devi conoscere a fondo la persona.
“Des, tutto a posto?” mi chiese Zayn che mi fissava confuso.
“si ovvio,ero solo incantata!” esclamai sorridendo.
“dai bellissima andiamo!” esclamò il mio ricciolino prendendomi per mano.
Uscimmo dalla casa tutti insieme, riuscimmo a fare due metri prima che una marea di fan ci raggiunse.
“scappate!!!!!!” esclamai iniziando a correre seguita dagli altri.
Ormai erano dieci minuti che correvamo,sentivo ancora le urla delle fan.
Mi voltai per vedere se dietro di me c’erano ancora gli altri, con mia sorpresa vidi solo Louis.
Niall,Zayn,Harry e Liam  ormai erano stati inghiottiti dall’enorme mischia di fan.
“Louis seguimi!” gli dissi porgendogli la mia mano senza smettere di correre.
Lui la afferrò e insieme iniziammo a correre fino ad arrivare davanti casa mia.
“apri,apri!” gridava Louis guardando nervosamente una folla che si avvicinava a noi.
“merda non trovo le chiavi!” esclamai nervosamente svuotano le tasche della giacca.
“guarda nella borsa!” disse ancora più nevoso di me.
“non porto borse!” esclamai infilando una mano dentro le tasche dei pantaloni.
“è la fine!” disse Louis.
“eccola!” esclamai estraendo dalla tasca una  chiave.
Aprii subito la porta e tirai dentro Louis richiudendola in un batter d’occhio.
Ci buttammo entrambi sul divano per riprendere fiato.
Iniziai a ridere poco dopo,Louis si aggiunse alla mia risata.
“è pazzesco!” esclamai io ridendo ancora.
“gli altri?” domandai  interrompendo la mia risata.
“li abbiamo persi!” disse lui ridendo ancora di più ripensando all’immagine dei suoi amici inghiottiti dalle fan.
“se andrà bene li rivedremo questa sera verso le 18!” continuò il moro.
“bhe nel frattempo che vorresti fare? Io non ho intenzione di stare tutto il giorno ad annoiarmi!”affermai.
“neanche io.” Esclamò lui smettendo di ridere.
“bhe allora potresti camuffarti e  portarmi a fare un giro per Londra!” dissi lanciandogli un cappello,degli occhiali e una sciarpa.
“non è una brutta idea ma pensi che funzioneranno?” mi domandò indicando gli accessori che gli avevo appena dato.
“oh ma si dai funzioneranno,mal che vada è te che vogliono non me!” dissi ridendo.
“AH-AH simpatica! Io che ancora mi offro di portarti in giro e tu guarda come mi tratti?!”  disse lui facendo il finto offeso.
“ tu non ti sei offerto. Sono io che te lo ho chiesto!” esclamai io divertita.
“va bene hai vinto! Come stò?” disse il moro ridacchiando e facendosi vedere con indosso il cappello e gli occhiali.
“sisi stai benissimo ora mettiti la sciarpa e andiamo!” dissi io ridendo.
“ma tu ridi sempre?” mi chiese un po’ stupito.
“si, che c’è di male?” domandai io sorridendo.
“o no assolutamente nulla. È una bella cosa,tutto qui!” disse lui sorridendo.
“bene dai che aspettiamo ad uscire adesso?” domandai io.
“c’è un problema” disse lui guardando fuori dalla finestra.
“quale?”
“bhe mica possiamo uscire da questa porta, guarda ci sono tutte le fan!” esclamò lui indicandomi la finestra.
“usciremo dal retro non è un problema.”
“sei un genio!”
“Lou,non offenderti ma solo tu non ci potevi pensare!” dissi sghignazzando.
“dai usciamo!” disse lui ridendo.
Uscimmo di casa e iniziammo a camminare passando inosservati da tutti.
Passammo l’intera giornata a chiacchierare,ridere scherzare e si purtroppo ogni tanto facevamo delle corse per sfuggire a gruppetti di fan che lo riconoscevano ma in un modo o nell’altro riuscivamo a nasconderci.
Devo dire che Louis era un tipo davvero forte, eravamo molto simili entrambi avevamo un carattere allegro,ridevamo sempre e con lui stavo bene. Ora capisco perche era il migliore amico di Harry.
“sono felice per Harry.” Esclamai sedendomi sulla soffice erba di un parco poco frequentato.
“perché?” mi domandò lui sedendosi accanto a me.
“perché vedo che è felice,finalmente ha realizzato il suo sogno e in più lo ha fatto con voi che bhe ormai siete la sua famiglia.” Dissi io sorridendo.
Però forse quel sorriso era un po’ troppo falso. Ero davvero felice per lui ma era dura sapere che ora per lui non esistevo più solo io.
“sai che lui ci tiene davvero tanto a te? Sei come una sorella per lui.” Mi confortò Louis.
“come fai a dirlo?” li dissi guardandolo negli occhi.
“ci parla sempre di te,dei tuoi sorrisi,di quanto sono belli i tuoi occhi blu,delle risate che vi siete sempre fatti assieme ma soprattutto ci dice sempre che tu sei la persona più importante per lui e che senza di te la vita non avrebbe senso.”
I miei occhi divennero lucidi ma non volevo perdere neanche una lacrima.
Non piangevo mai e di sicuro non lo avrei fatto ora.
Feci uno dei miei sorrisi migliori.
“lo ha detto davvero?”
“si, e devo dargli ragione. Sei una persona fantastica e i tuoi occhi sono davvero meravigliosi!”
Scoppiammo entrambi a ridere ma poi ci abbracciammo.
 

sciao belli!
questo era il primo capitolo di questa mia FF :)
spero vi sia piaciuto e spero che mi continuiate a seguire :D
vi ricordo come sempre che amo leggere le vostre recensioni e quindi sapere cosa ne pensate :D
perciò recensite XD
un bacione a tutti :D 
 

 

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Capitolo 2
*** migliori amici PER SEMPRE ***


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“Lou forse è meglio tornare a casa,forse gli altri si sono liberati” dissi ridacchiando e alzandomi dal soffice prato.

“hai ragione andiamo signorina!” esclamò il moro alzandosi da terra

Scoppiai a ridere “signorina?” domandai io tra le risate.

“bhe se preferisci ti chiamo signore ma non so se ti piaccia!” esclamò lui ridacchiando.

“penso che potresti chiamarmi Des!” esclamai io dandoli una botta su una spalla.

“certo che tu hai una delicatezza di un ippopotamo, mi hai devastato una spalla!” disse lui ridendo.

“oh ma andiamo sei tu che sei fragilino!” dissi ridendo e iniziando a camminare verso casa.

“raccontami un po’” disse lui prendendomi a braccetto.

“cosa?” domandai io sorridendo.

“con Harry?” domando lui guardandomi fissa negli occhi.

“con Harry cosa?” chiesi io confusa.

“oh bhe c’è qualcosa tra di voi?” chiese lui serio.

“tra me e Harry?” chiesi e poi scoppiai subito a ridere.

“nono assolutamente, siamo quasi come fratelli.” Dissi io sorridendo all’immagine del mio ricciolino.

“non si direbbe” sussurrò lui.

“perché?” chiesi curiosa.

“state sempre insieme,non ti mette a disagio vederlo in mutande,vi abbracciate e coccolate ogni secondo”ammise lui grattandosi il collo.

“ci conosciamo da sempre, da quando avevamo 6 anni.” Dissi sorridendo al ricordo.

“come vi siete conosciuti?” chiese lui curioso.

“bhe era il primo giorno della scuola elementare.. io non conoscevo nessuno così mi sedetti nell’ultima fila e iniziai a guardare fuori dalla finestra ero completamente avvolta nei miei pensieri, bhe puoi immaginarti quali fossero i pensieri di una bambina di sei anni” ridacchiai assieme a Louis. “i miei pensieri, se così si potevano definire, furono interrotti da un bambino con due occhi enormi di cui non riuscivo a comprenderne il colore e con un sorriso magnifico. Si avvicinò a me e mi chiese se gli potevo dare i miei 2 pennarelli azzurri in cambio del suo penarellone verde.” Louis scoppiò a ridere. “sempre il solito Harry!” esclamò tra una risata e l’altra.

“bhe poi da quella sua offerta iniziammo a parlare e a conoscerci”

 

Flashback 

“facciamo un patto, tu mi dai i tuoi pennarelli azzurri e io in cambio ti do questo pennarelone gigante verde!” esclamò il bambino dal sorriso dolce.

“no non lo voglio verde! Però se vuoi ti presto i miei pennarelli in cambio di un’altra cosa” disse la bambina lunghi capelli biondi.

“sentiamo cosa ti devo dare?” domandò il bambino grattandoci la testa.

“la tua amicizia. Si in cambio voglio che tu diventi mio amico!” esclamò compiaciuta la bambina.

Sul volto del bambino dagli occhi verdi comparve un sorriso,forse il più bel sorriso del mondo.

“sarò il tuo MIGLIORE amico per sempre!è una promessa” disse porgendo alla piccola ragazza il mignolo.

“le promesse sono difficili da mantenere sai?” disse la bambina abbassando lo sguardo.

“perché dici così?” domandò confuso il ragazzino.

“mia madre non mantiene mai le promesse, una volta mi ha promesso che ci sarebbe stata al mio compleanno ma non è venuta.. così ho smesso di festeggiarli.” Ammise la ragazzina mantenendo il capo basso.

“con me sarà diverso! Io ci sarò ai tuoi compleanni anche se non li festeggerai!” disse il ragazzino tenendo ancora il piccolo mignolo teso. La ragazzina alzò finalmente il capo e finalmente strinse con il suo mignolo quello del suo nuovo migliore amico.

“migliori amici per sempre!” esclamarono assieme i due bambini.

FINE FLASHBACK.

 

“quindi Harry è un tenerone” esclamò Louis una volta finito il mio racconto.

“con me si!” esclamai compiaciuta io.

“ehy guarda ci sono i ragazzi!” dissi iniziando a corrergli in contro seguita da Louis.

Harry mi notò e mi prese in braccio e mi strinse forte.

“ti ha trattata bene questa sottospecie di carota umana?” mi domandò Harry ridacchiando.

“la ho trattata benissimo!” esclamò il moro dagli occhi azzurri.

“sarà meglio per te!” continuò il mio ricciolino mantenendo un tono scherzoso.

“ragazzi io propongo di andare a casa!” disse di punto in bianco Niall che stava addentando una fetta di pizza.

“ Niall ha ragione! Sapete che cosa potremmo fare oggi? Una festa!” annunciai io.

“mi piace come ragiona la biondina!” esclamò Zayn avvicinandosi a me e posando un braccio sulle mie spalle.

“neee visto che bella idea? Dai potremmo mettere musica,cibo e alcol!” esclamai ancora più entusiasta.

“non dovresti bere.” Esclamò Harry con tono fin troppo serio.

“oh andiamo Harry non fare il papà adesso!” esclamò divertito Louis.

“lo dico per il suo bene. Non deve bere!” ribatté Harry ancora più irritato.

“Harry. Basta! Ho capito non devo bere!” mi intromisi afferrandogli il braccio e stringendoglielo.

Non volevo che gli altri sapessero della mia possibile critica situazione salutare.

Lui  sembrò capire cosa volevo comunicargli con quella stretta al braccio infatti si rilasso.

“scusami Des” sussurrò il riccio.

“tranquillo Harry.” Gli dissi io porgendogli uno dei miei più caldi sorrisi.

“allora per questo party?!” esclamò ridacchiando Liam.

“e se facessimo una cosa più.. più in confidenza. Solo noi sei.” Propose Niall.

“non è proprio ciò che volevo ma va benissimo anche così!” esclamò Zayn rassegnato.

Ci dirigemmo al supermercato a comprare schifezze varie e qualche bottiglia di birra poi finalmente andammo a casa.

La serata passò velocemente tra film, risate,gare e scherzi.

“ragazzi facciamo un gioco.” Esclamò Zayn ridacchiando.

“quale?” domandai io sedendomi sulle gambe del mio migliore amico.

“il gioco dell’obbligo o verità!” esclamò il ragazzo sin troppo esaltato per un gioco così banale.

Nonostante l’infantilità di quel gioco accettammo tutti. 

Ormai giocavamo da una decina di minuti e tutti ovviamente sceglievano “la verità”. Tutti troppo fifoni per scegliere l’obbligo.

Finalmente toccò a me e per rendere il gioco più interessante scelsi obbligo.

“obbligo? Interessante!” esclamò Niall assumendo un’espressione pensierosa.

“dai sparate questo obbligo!” esclamai io divertita.

“vediamo un po’..” disse Liam.

“dovrai..” continuò Zayn.

“frequentare Louis per una settimana! Come se foste fidanzati!” esclamò di botto Niall .

Spalancai ghli occhi e tutti scoppiarono a ridere. Tutti tranne io e Louis che ovviamente eravamo scioccati.

“cosa? È il suo l’obbligo mica il mio!” esclamò Louis.

“già infatti!” aggiunsi io ancora sconvolta.

“allora vi arrendete? e ovviamente se vi arrendete avete perso!” esclamò divertito Harry.

Penso che quella frase Harry la disse apposta.

Sapeva quanto io odiassi perdere e a quanto pare era una caratteristica che io e Louis avevamo in comune.

“no! Io non sono una perdente. Accetto questa sfida!” esclamai seria.

“si anche io non sono un perdente!” esclamò Louis.

“perfetto allora da domani tu e Des sarete ufficialmente fidanzati!” esclamò Liam ridendo assieme agli altri.

“perfetto!” dicemmo io e louis molto convinti.

“ ah e ovviamente dovrete fare tutte quelle cose che i fidanzati fanno! Ovvero sbaciucchiarvi,tenervi per mano, abbracciarvi e chi lo sa magari anche..” interruppi Niall prima che terminasse la frase.

“biondino tu stai zitto!” 

“bhe a me non dispiacerebbe divertirmi!” esclamò Louis scrutandomi bene da testa ai piedi.

“pervertito!” urlai lanciandogli un cuscino in piena faccia.

“ e dai Des si scherza!” disse Harry abbracciandomi.

“lo so ricciolino! Anche io stavo scherzando. Lo sai che non mi arrabbio o rattristo facilmente!” ammisi ricambiando l’abbraccio.

“dai amichetti andiamo a letto! Da domani ci sarà da ridere!” disse Zayn battendo le mani.

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Capitolo 3
*** scommessa ***


“ehy sveglia bella addormentata!!” mi scrollò il braccio Harry.
“mmm lasciami dormire” dissi mettendo la testa sotto il cuscino.
“dai Des, il tuo nuovo fidanzato ti aspet…” non gli lasciai finire la frase e lo colpii in testa con un cuscino.
“aiii ma ti sembra?? Non è così che si trattano i cuscini!” esclamò il riccio ridacchiando.
“hai ragione, si possono fare male” aggiunsi io ridacchiando.
“dai fammi posto che stò un po’ qui con te” mi disse facendosi spazio sotto le lenzuola vicino a me.
Gli sorrisi e poi gli stampai un bacio sulla guancia.
“tua mamma è a casa?” mi chiese mentre giocava con i miei capelli.
“no.. è partita, sai il lavoro” dissi con un filo di tristezza.
“quindi ieri a prendere gli esami sei andata da sola?!” esclamò con tono arrabbiato e smettendo di toccare i lunghi capelli biondi.
“si, Harry non ti arrabbiare però” gli dissi passandogli una mano sulla guancia.
“non potrei mai arrabbiarmi con te lo sai. È solo che potevi dirmelo,saremmo andati insieme.” Mi disse riprendendo a toccare i capelli.
“non era giusto nei tuoi confronti,  venivano i ragazzi e tu dovevi stare con loro.” Dissi
“la prossima volta dimmelo che ti accompagno.” Mi disse dandomi un piccolo bacio sulla guancia.
“fra due settimane, fra sole due settimane mi daranno i veri risultati. Quelli decisivi.” Dissi sospirando.
“ehy piccola andrà tutto bene, ci sono io con te” mi rassicurò lui.
“è per questo che sono spaventata” dissi ridacchiando.
“scema.” Esclamò facendo il finto offeso.
“dai lo sai che scherzo” ammisi  sorridendo.
“lo so, lo so. Tu lo sai invece che saremo sempre io e te contro tutti? Che saremo sempre insieme e niente ci separerà”
Un enorme sorriso si aprì sul mio volto, lui si che sapeva confortarmi.
Non ci credevo di essere così fortunata da avere un amico così fottutamente perfetto.
“si l so Harry. Per sempre io e te” confermai.
“perfetto. Ora però  andiamo dagli altri” esclamò prendendomi in braccio.
“Harry lasciami cambiare o almeno mettere dei pantaloncini!” esclamai ridacchiando.
“oh andiamo vedrai che louis ti apprezzerà anche in mutande!”
Scoppiammo entrambi a ridere e poi finalmente,una volta giunti in cucina, mi mise a terra.
“buon giorno!” esclamai sorridendo.
“buon giorno Des!” esclamarono tutti in coro.
“bhe non saluti il tuo fidanzato?” disse Niall ridendo.
“oh al diavolo!” detto questo mi avvicinai a Louis e lo baciai.
Posai le mie labbra sulle sue e ne assaporai il sapore.
Aprii leggermente la bocca e Louis fece lo stesso.
Le nostre lingue iniziarono a rincorrersi.
Non so perché non mi staccai, del resto quello era solo un bacio dovuto a  uno stupido gioco.
“ehy ehy con calma ragazzi!” si intromise Zayn ridendo.
Ci staccammo entrambi e iniziammo a ridere senza un motivo preciso.
“questa sfida la ho già vinta” sussurrai.
“hai detto qualcosa?” disse Liam.
“è io? nono” dissi diventando leggermente rossa.
Probabilmente Harry capì ciò che avevo detto vistò che mi diede una leggera spintarella e poi si mise a ridere.
“oggi che facciamo?” domando Liam mentre sorseggiava una tazza di latte.
“io propongo di  andare al cinema!” dissi addentando un  merendina.
“cinema? Buona idea, magari possiamo andare a vedere un Horror!”  disse Niall saltellando sul posto come un bambino.
“oh si oggi ne usciva uno bellissimo!” esclamai.
“ok allora è deciso oggi andremo al cinema!” confermò Louis mettendo un braccio sui miei fianchi.
Non mi diede fastidio anzi, mi fece piacere.
Bhe in fondo  non c’era niente di male visto che eravamo “fidanzati”.
E visto che dovevamo giocare non c’era niente di male a divertirsi.
“allora andiamo a prepararci così pranziamo fuori e poi nel pomeriggio andiamo!” esclamò Harry che seguito da Niall,Liam e Zayn  stavano salendo al piano superiore.
Io e Louis rimanemmo da soli, mi voltai verso di lui e gli sorrisi.
“bel bacio” esclamò lui mettendo le mani sui miei fianchi  e avvicinando i nostri bacini.

“ Tomlinson non ci provare!” dissi ridacchiando.

“facciamo una scommessa!” annunciò il moro avvicinandosi ancora di più alle mie labbra.

“fammi capire tu vuoi fare una scommessa nel gioco?” domandai confusa.

“si, hai capito bene.”

“ok allora spara.” Dissi con aria estremamente maliziosa.

“io voglio divertirmi e scommetto anche tu” disse dandomi un bacio a stampo.

“quindi noi faremo tutte quelle cose molto divertenti che fanno i fidanzati e il primo che si innamora ha perso!” esclamò lui compiaciuto.

“è la scommessa più stupida che abbia mai sentito!” dissi ridendo di gusto.

“ohoh la signorina qui presente ha paura di perdere!”  borbottò il moro guardandomi fissa negli occhi.

“sei tu quello che deve aver paura di perdere!” esclamai sorridendo maliziosamente.

“allora accetti?”

“ovviamente!” detto questo lo baciai con foga.

La scommessa era ufficialmente iniziata e io non avevo intenzione di perdere.

“ci sarà da divertirsi” ammise lui continuando quel bacio poco casto.

 

 

 

“Niall ma quanto mangi? È il quinto panino che ti sbrani!” sbottò Zayn ridendo.

Eravamo andati a mangiare in un locale poco affollato e io ero seduta di fianco a Louis.

Avevo finito di mangiare da poco come del resto anche Louis e zayn.

Posai una mano sull’interno coscia di Louis e con il dito iniziai a disegnare piccoli cerchietti.

Lo sentii rabbrividire e sorridermi nervosamente.

Avvicinai il mio volto al suo “hai già perso tesoro” sussurrai al suo orecchio.

“scordatelo” disse lui fermando la mia mano.

“il gioco è appena iniziato” continuò facendomi un sorriso molto malizioso.

 

“perfetto ragazzi andiamo a pagare e poi andiamo al cinema!” esclamò Niall che finalmente assieme a Harry e Liam aveva terminato di mangiare.

Andammo a pagare e poi tutti assieme ci dirigemmo al cinema.

 

 

Sentii la mano di Louis accarezzarmi la gamba.

“smettila voglio seguire il film!”bofonchiai.

Lui ovviamente non mi diede retta e continuò a muovere la sua mano sulla mia coscia.

Ora mi aveva stancata così mi avvicinai al suo volto e inizia a baciargli il collo. Le mie labbra lasciavano piccoli segni del loro passaggio, sentii Louis rabbrividire quando gli morsi il lobo dell’orecchio mentr con la mano gli toccavo il bordo dei pantaloni.

“te la sei cercata  Tomlinson” sussurrai al suo orecchio facendolo rabbrividire di più.

“mi vendicherò questa sera” sussurrò lui togliendo finalmente la mano dalla mia gamba.

“se se” dissi prendendo le distanze dal moro e tornando a concentrarmi sul film.

 

 

 

“che succede tra te e Louis?” mi chiese Harry entrando nella camera in cui stavo mentre ero a casa loro.

“che vuoi dire?” dissi facendo finta di niente.

“oh andiamo vi ho visti oggi al cinema! Ok che siete “fidanzati” per questa settimana ma secondo me c’è altro!” ammise soddisfatto il riccio.

“io e Louis abbiamo fatto una scommessa” ammisi.

“ovvero?” domandò lui curioso.

“faremo tutte le cose che si fanno da fidanzati..” Harry mi interruppe “tutte tutte?” mi domandò divertito.

“si testone tutte tutte, il primo che si innamora ha perso” terminai la frase con un sorriso.

“non pensi che alla fine soffrirete?”  commentò il riccio.

“naa è solo per divertimento” ammisi io sghignazzando.

“ok, ma ricorda che non voglio vederti triste” si assicurò.

“non mi vedrai triste tranquillo” lo rassicurai io.

“ora scendiamo che è tardi e è pronta la cena”

Mi limitai ad annuire e assieme a Harry andammo in cucina dove gli altri stavano gia mangiando.

Una volta finito di cenare guardammo un film durante il quale io e Louis continuavamo a stuzzicarci.

 

“ragazzi non so voi ma io sono esausto!” annunciò Liam stiracchiandosi.

“si andiamo a dormire” esclamarono in coro tutti.

 

Salii le scale e mi diressi verso la mia camera quando mi sentii afferrare da dietro.

Mi voltai e mi trovai il volto di Louis a pochi millimetri dal mio.

“dove pensi di andare?” mi domandò con un tono di voce malizioso.

Non risposi mi limitai a sorridergli e poi lo baciai con foga.

Lui mi prese in braccio e mi avvinghiai con le gambe al suo bacino.

Senza staccare le labbra mi portò in camera da letto e li mi mise sul letto.

Lui si sdraiò sopra di me e riprese a baciarmi con foga, si tolse la maglietta e fece lo stesso con la mia per poi proseguire con i pantaloni.

Rimanemmo in intimo e continuammo a baciarci mentre le nostre mani esploravano i corpi gli uni degli altri.

“non sei vergine vero? Non voglio sentirmi in colpa” esclamò con il fiatone.

Scoppiai a ridere “no che non lo sono” dissi per poi riprenderlo a baciare.

Louis mi sfilò l’intimo e io feci lo stesso con lui.

Dopo diversi “stuzzicamenti” entrò dentro di me.

Iniziai a gemere di piacere e lo stesso lo fece anche lui.

 

 

 

“bhe è stato divertente” ammise Louis con il fiatone.

“solo tu puoi fare questi tipi di commenti” esclamai ridendo.

“pensavo ti facesse piacere cosa ne ho pensato” si giustificò

Iniziai a ridere più forte.

“Louis non ci vuole un genio a capire se ti è piaciuto o meno” dissi cercando di trattenere le risate.

“allora genio dimmelo tu” disse divertito.

“il genio qui presente sostiene che ti è piaciuto parecchio visti i gemiti che non riuscivi a trattenere e visto che hai ripetuto tutto il tempo che ti piaceva!” esclamai divertita.

“ora dormiamo!” disse imbarazzato il ragazzo.

“ohh Louis non ti devi imbarazzare” esclamai divertita posando la mia testa sul suo petto.

“non sono imbarazzato” mi contraddisse posando il braccio lungo la schiena e iniziando a giocare con i capelli.

“buona notte Lou” conclusi sorridendo.

“buona notte Des” disse stampandomi un bacio. un bacio diverso,più dolce.

Quella situazione si era fatta troppo romantica così chiusi gli occhi e provai a dormire.

sciaooooo!! 
allora questo è un nuovo capitolo e è un pò Hot.
non ho intenzione di farli tutti così,sinceramente non avevo manco previsto che ci sarebbero state scene di sesso..
però la storia a preso questa piega :3
bhe nonostante è un pò diverso (?) spero vi sia piaciuto :D
recensite e ditemi cosa ne pensate :3 
cio ciaoo

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Capitolo 4
*** quanti ricordi ***


Mi svegliai e senza fare troppo rumore, per non svegliare Louis che ancora dormiva come un bambino al mio fianco, mi alzai. Andai a fare una veloce doccia e subito dopo scesi in cucina. Harry e i ragazzi erano già seduti a tavola che si litigavano i biscotti, nessuno si accorse di me così senza fare troppo rumore uscii di casa.
Inizia a camminare per le strade di Londra  senza avere una meta precisa, ero accompagnata solo dai miei pensieri e basta.
Spesso uscivo al mattino senza dire nulla a nessuno, mi piaceva sentire la tranquillità mattutina e l’aria fresca  che si imbatteva sulla mia calda pelle. Mi piaceva passare del tempo con me stessa, mi faceva bene stare da sola e pensare. Pernsare a  me stessa, a mio padre, a mia madre e alla mia salute.
Questa volta c’era un nuovo pensiero che vagava nella mia contorta mente.
Louis.
Si quella sottospecie di scimmia dagli occhi azzurri.
Continuavo a pensare a quella stupida scommessa che avevamo fatto e alla notte passata insieme, bhe non tanto alla notte o meglio alla scopata bens’ a quello che è successo dopo. A quel bacio diverso da quelli precedenti.
Si perché quel bacio era stato strano,diverso, estremamente dolce.
Forse stavo davvero vincendo la scommessa?
Lo stavo facendo cadere ai miei piedi?
O io stavo cadendo ai suoi?
No,No e ancora No.
Io non sarei mai e poi mai caduta ai suoi piedi. Io non avrei mai aperto il mio cuore a un ragazzo così.
Nel mio cuore c’era spazio solo per due uomini: mio adre e Harry.
Nessun altro avrebbe mai avuto accesso al mio fragile cuore, nessuno.
Solo una volta avevo consentito a un ragazzo di entrare seriamente nella mia vita e lui aveva  distrutto il mio cuore riducendolo in mille pezzi.
 
*flashback*
“Mattia stiamo insieme da quasi tre anni ti rendi conto?” dissi al telefono.
“si, è davvero tanto” ripose lui facendo piccoli gemiti.
“matti tutto bene?” domandai continuando a passeggiare per il lungo parco.
“è? Si perché?” chiese lui sospirando di piacere.
A quel punto il mio cellulare mi scivolò dalle mani. Non potevo credere a ciò che stava accadendo davanti ai miei occhi.
Il mio fidanzato, la persona che io amavo con tutto il mio cuore era impegnato a farsi fare un “bel sevizietto” da una ragazza.
Scappai via piangendo e corsi subito da Harry.
Fine flashback
Il risultato di essere andato a sfogarmi da lui? Mattia si ritrovò con un  occhio nero e il naso rotto.
Quella relazione mi distrusse completamente e da quel giorno mi ripromisi di non soffrire mai più per nessun ragazzo ma soprattutto di non innamorarmi più e disicuro non avrei infranto questa promessa per un ragazzo come Louis.
ma poi Louis che ragazzo era?
Perché non avrei dovuto infrangere la promessa soprattutto con lui?
Forse non c’era un vero e proprio motivo, forse era solo una scusa per non farlo soffrire si perché alla fine dei conti cosa mi aveva fatto Louis di così tanto brutto da farmi provare disprezzo verso di lui? Assolutamente nulla. Forse provavo questo  sentimento negativo solo per paura che lui mi sarebbe potuto iniziare a piacere.
Scrollai la testa, no lui non mi sarebbe mai piaciuto. Ma allora perché stavo facendo tutti questi pensieri su di lui?
Sospirai e poi tirai fuori il telefono, notai  le diverse chiamate perse di Harry e i vari messaggi disperati sempre da parte sua. Sospirai nuovamente e poi mi sedetti su una panchina di un parco in cui ero capitata.
Non era un semplice parco, era il parco in cui io e Harry da piccoli giocavamo sempre,in cui Harry una volta mi spinse giù dallo scivoli facendomi finire all’ospedale.
Risi leggermente a quel buffo ricordo.
“sapevo di trovarti qui” disse una voce calda.
“ciao Harry” sussurrai senza distogliere lo sguardo da quekllo scivolo che mi provocava i ricordi più belli della mia vita.
“quanti ricordi vero?” mi disse prendendomi la mano.
“già, si potrebbe dire che li ci abbiamo passato la nostra vita.” Aggiunsi sghignazzando.
“già, li ci abbiamo vissuti i momentipiù belli, ricordi? I nostr i abbracci, i nostro bacio?”
“ già il nostro bacio, mi ricordo che avevamo deciso di darci il primo bacio così essendo amici non ci saremmo presi in giro” dissi ridendo.
“ma soprattutto avremmo fatto una delle cose più importanti della nostra vita insieme” aggiunse il riccio sorridendo.
“già hai ragione” dissi ricambiando il sorriso.
“come mai sei uscita di casa senza dire nulla?” domandò lui.
“volevo pensare un po’” confessai.
“a cosa?”
“a tutto, alla nostra amicizia, a mio padre, a Louis e agli esami che affronterò” sbottai.
“per gli esami lo sai che sarò con te. Sai che andrà tutto bene. Io non ti abbandonerò mai, ricordatelo.”
Mi limitai a sorridergli.
Come faceva a essere così sicuro di ciò che diceva? Come faceva a sapere che il risultato di quelle analisi sarbbe stato  negativo al cancro? Come poteva esserne così certo?!
“e per Louis? Che succede?” sghignazzò poi.
“abbiamo fatto sesso” ammisi io.
“e..” mi incitò lui a continuare.
“e poi mi ha coccolata” sbottai io facendo una faccia disgustata.
“non capisco, quale è il problema?”  domandò il riccio.
“bhe Harry svegliati! Non mi deve coccolare!” sbraitai io.
“Des perché non può? Spiegati” replicò lui.
“Harry è molto semplice. La nostra è una scommessa e bhe lui non può coccolarmi. Non è normale! È solo una scommessa stupida e lui NON può coccolarmi!” esclamai alzando sempre di più la voce.
“ora ho capito” annunciò lui facendo un sorriso soddisfatto.
“non era tantodifficile visto?” dissi sospirando.
“ora ho capito il tuo vero problema. Hai paura di innamorarti o che lui si innamori.” Continuò lui con un sorriso ancora più grande.
“Harold! Vuoi morire?! Io non mi stò innamorando di lui! Ricordi? Destiny non perde! E soprattutto non si innamora!” sbottai incrociando le braccia al petto.
“andiamo Des, non c’è niente di male ad ammettere che ti piace Louis” mi disse scrollandomi un po’.
“a me Louis non piace!” continuai.
Lui mi lanciò un’occhiata che mi mise in soggezione.
“ok, forse lo trovo interessante” ammisi abbassando la testa.
“interessante?” esclamò lui compiaciuto.
“si, interessante. Niente di più” confermai.
Restammo a parlare e a scherzare ancora per un paio di ore poi decidemmo di tornare dagli altri.
 
“finalmente! Ma dove vi eravate imboscati?” esclamò Louis sbucando dalla ucina.
“tranquillo fidanzatino! Non te la ho mica rubata” esclamò Harry ridendo.
Io e Louis diventammo rossi in volto come dei peperoni.
“oh-oh siete diventati rossissimi!” continuò il riccio.
“lasciali stare Harry!” sbottò Liam.
“vuoi la guerra Liam?” sbottò il riccio ridacchiando.
“e guerra sia” esclamò Liam ridendo e iniziando a rincorrereHarry che scappava e gridava come una femminuccia.
Io e Louis restammo a guardarci imbarazzati per un po’.
“bhe stai bene?” spezzò il silenzio.
“si perché?” risposi io facendo uno dei miei tanti sorrisi.
“sei sparita, oggi quando mi sono svegliato non eri a letto e…”
“non dirlo” lo interruppi.
“è? Cosa non dovrei dire?” domandò lui confuso.
“quello che stavi per dire.” Sbottai freddamente.
“ovvero? Che mi sono preoccupato?” domandò lui irritato.
Non risposi mi limitai a sorpassarlo scontrandolo leggermente lasciandolo li imbambolato e confuso.
Per tutta la giornata provai a evitare Louis ma lui mi stava di continuo  appiccicato.
Era sempreli che voleva baciarmi o fare altro. “stupida scommessa”  pensai tutto il tempo.
 
 
I giorni passarono e io e Louis ancora continuavamo la nostra scommessa, il gioco con i ragazzi er aterminato ma la nostra scommessa no.
Ormai passavamo i giorni a stuzzicrci a vicenda ma in un modo o nell’altro lui finiva sempre con il coccolarmi o trattarmi dolcemente.
Stava cadendo ai miei piedi?
Stavo vincendo la scommessa!
Eppure non ero felice. Ero ansiosa e sempre più convinta che quella scommessa era stato solo un fottuto errore.
“inizia a provare qualcosa di serio per Louis?” era la domanda fissa che Harry mi poneva.
Una semplice domanda eppure io non trovavo una risposta.
Mi ostinavo a dire di no, provavo a autoconvincermi che io non provavo nulla ma in verità erno solo bugie. Stavo mentendo a me stessa.
 
Era il 21 di marzo, i primo giorno di primavera.
Avevamo deciso di andare a mangiare un apizza tutti insieme.
Come sempre ridevamo e scherzavamo ma c’era qualcosa con Louis di diverso.
Era romantico e dolce. Si comportava così da un po’ di giorni ma quel giorno si notava di più.
UnA volta arrivati a casa andai in camera mia e dopo poco fui raggiunta da Louis.
“Lou che ci fai?” domandai io coprendomi le gambe nude.
“volevo stare un po’ con te.” Disse con voce dolce e facendo una faccia da cucciolo.
“va bene, se mi fai quella faccia come faccio a dirti di no?” detto ciò gli feci segno di sdraiarsi vicino a me.
Iniziammo a parlare del più e del meno poi allimprovviso Louis mi baciò.
Il suo era un bacio diverso, romantico, deciso e passionale.
Non lo fermai. Continuai quello strano bacio.
Mi spostai su di lui senza terminare quel bacio e misi le mie mani tra i suoi capelli e feci un piccolo sorriso.
Lui iniziò a mordermi il labbro e poi prese a baciarmi il collo lasciando piccoli segni scuri.
Mi teneva stretta  a lui e intanto continuava a baciarmi il collo e ogni tanto tornava a concentrarsi sulle mie labbra provocandomi brividi ovunque.
Gli tolsi la maglietta e iniziai a baciargi gli addominali facendolo fremere dal piacere.
Tornai all’altezza del suo viso e lo baciai nuovamente.
Stanco che  fossi io ad avere il comando della situazione invertì le posizioni mettendosi sopra di me.
Mi sfilò delicatamente la maglia e iniziò a giocare con il bordo del mio reggiseno.
“ti stai divertendo?” domandai con un filo di foce ridacchiando.
Lui non rispose si limitò a farmi un sorriso dolce e poi mi stampò un bacio sulle labbra.
Sentivo la sua intimità premere sulla  mia, ci liberammo in fretta della biancheria e poi lui entrò dentro di me.
Quella sera fu diverso, troppo diverso.
 
Quello non era stato semplice sesso  fatto per una scommessa. C’era stato del sentimendo da parte di entrambi .
Ormai  erano due ore che mi rigiravo nel letto senza riuscire a prendere sonno. Troppi pensieri vagavano per la mia testa decisi di vestirmi e, senza svegliare Louis, andai in camera di Harry. Avevo bisogno di parlare con lui.
Aprii la porta della sua camera e come immaginavo lui era li che dormiva come un bambino.
Era così tenero. I ricci gli ricadevano delicatamente sul viso. mi sdraiai, senza svegliarlo, al suo fianco e gli spostai i capelli.
Lo fissai dormire per un po’ poi  caddi in un sonno profondo anche io.

-spazio autrice-

finalmente ho aggiornato :D *applausi mentali*
scusate per il ritardo ma non avevo il computter D: 
comunque sia...
spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo :D 
avete visto che Destiny prova qualcosa?????? 
e chissa se anche Louis prova qualcosa. (?)
scusate per gli eventuali errori ortografici ma ho scritto abbastanza veloce e poi con il nuovo programma che ho non ci capivo molto quindi ho fatto fatica a correggere D:
vorrei ringraziare tutti quelli che leggono questa FF e tutti quelli che recensiscono :D
amo leggere le vostre recensioni, insomma sono i vostri pensieri e quindi sono molto importanti quindi mi farebbe piacere riceverne un pò :3 e ovviamente se avete consigli io li accetto MOLTO volentieri davvero :D quindi non temete mica vi mangio :D 
ora vi saluto :D un abbraccio enorme a tutti voi <3


*piccolo pensiero*
vorrei ringraziare davvero tutti voi :D siete fantastici sul serio.
ricordatevi che tutti voi siete delle persone fantastiche e non dovete buttare via la vostra vita, non abbandonate mai i vostri sogni e continuate a credere in voi stessi, nelle vostre capacità perchè tutti voi valete e dovete farlo capire a tutti.
facciamo capire alla gente che noi valiamo e che niente e nessuno ci può buttare giù.

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Capitolo 5
*** In questo mondo non c’è spazio per le speranze ***


ciao ragazzi,
allora volevo dirvi che questa FF non penso durerà molto visto che non ricevo molte recensioni.
se riceverò più recensione la farò più lunga ma ora come ora non sò se vale la pena continuare.
se ci tenete un minimo a questa storia recensite xD
ora vi lasci leggere il capitolo in santa pace :D spero vi piaccia, è un pò triste ma spero vi piaccia ugualmente.

Mi risvegliai tra le braccia muscolose di Harry, alzai lo sguardo e incrociai il suo sguardo dolce.
In quei suoi bellissimi occhi riuscivo a vedere tutto; speranza, amore, SALVEZZA.
“oggi è il grande giorno” mi sussurrò con voce calda mentre mi accarezzava i capelli.
“gia” dissi semplicemente distogliendo lo sguardo dal suo.
Non volevo vedesse la paura e l’ansia che i miei occhi lasciavano trasparire.
Oggi era il gran giorno.
Avrei dovuto fare gli esami e finalmente avrei ottenuto i risultati finali.
Finalmente avrei scoperto se avrei continuato a vivere oppure se il cancro mi avrebbe lentamente distrutta sino a portarmi alla morte.
“andrà tutto bene” mi rassicurò lui. Aveva capito certamente che qualcosa non andava, era riuscito a capire che non ero più tanto sicura che sarebbe andato tutto per il meglio e forse non lo era neanche più lui.
“come fai a dirlo..  Harry guardiamo in faccia la realtà, non ci sono molte possibilità che io non lo abbia. Non pensi che se non lo avessi avuto non ci sarebbe stato bisogno di tutte queste analisi? Davvero Harold apriamo gli occhi!” esclamai staccandomi leggermente da lui. Lui fu stupito dalla mia risposta, sgranò gli occhi incredulo delle mie stesse parole. RIMASE FERMO E IN SILENZIO PER QUALCHE SECONO A GUARDARE UN PUNTO INDEFINITO DELLA STANZA.
“hai ragione non poso dirlo, non ho la certezza che tu starai bene, che tu resterai al mio fianco per sempre. Ma è così sbagliato sperare? È così sbagliato pensare che ci siano ancora delle speranze?” disse alzando sempre di più la voce mentre provava a respingere le lacrime che lottavano per uscire e invadere il suo volto.
“Harry, devi accettare la realtà. In questo mondo non c’è spazio per le speranze.” Esclamai con un filo di voce alzandomi dal letto e uscendo da quella stanza.
Mentre mi richiudevo la porta alle spalle udii i singhiozzi di Harry. Le lacrime e il dolore avevano preso il sopravvento su di lui.
Ma cosa potevo fare? Non potevo andare da lui e stringerlo tra le mie braccia mentre gli sussurravo che sarebbe andato tutto bene. Non potevo farlo perché sapevo che nulla sarebbe andato bene.
I miei occhi iniziarono a diventare lucidi e piano piano si riempivano di lacrime.
Avevo appena fatto soffrire il mio migliore amico, l0unica persona che c’è sempre stata, l’unica che in qualsiasi circostanza è rimasta accanto a me.
Le lacrime iniziarono a scorrere lungo il mio volto, non volevo che nessuno mi vedesse così corsi verso il bagno  dal quale usci Louis che non appena mi vide sgranò gli occhi e spalancò la bocca. Non mi aveva mai visto piangere, del resto nessuno mi aveva mai vista piangere. Solo Harry, solo lui aveva visto il mio volto coperto dalle lacrime nel giorno del funerale di mio padre.
Non appena vidi Louis provai a voltarmi ma lui fu più veloce di me e mi prese un polso tirandomi a se.
Mi strinse in un abbraccio caloroso e io mi lasciai andare in un pianto che sembrava infinito, forse avevo trattenuto le lacrime per troppo tempo e ora dovevo solo scoppiare.
Louis mi prese in  braccio e mi portò in camera. Ci stendemmo entrambi sul letto e io mi rannicchiai vicino a lui continuando a piangere.
Mi stringeva forte e mi faceva piccole carezze sulla schiena per farmi calmare ma non parlava, stava in silenzio e questo lo apprezzai molto.
Ormai era un ora che io e Louis eravamo stesi nel letto, avevo appena finito di piangere, i miei occhi erano gonfi e arrossati ma nonostante ciò provai a fare un sorriso.
Louis mi stampò un piccolo bacio sulle labbra e poi mi accarezzò la guancia.
“cosa è successo?” mi domandò guardandomi dritta negli occhi.
“Niente Lou.. non è nulla di importante” non potevo raccontargli della litigata con Harry visto che lui non sapeva della mia provabile malattia. Non lo sapeva nessuno in quella casa, solo io e Harry.
Gli altri sapevano di mio padre ma della mia salute incerta non sospettavano nulla.
“Des non dire cazzate, stavi piangendo. È ovvio che è successo qualcosa. Non voglio che tu pianga!” disse con tono più duro.
“Louis, non sono cazzi tuoi!” sbottai irritata dalla sua insistenza.
“cazzo Des! Si che sono fatti miei!” gridò lui alzandosi dal letto.
“ no! Non sono fatti tuoi! Cosa te ne frega a te dei miei problemi!” gridai io alzandomi dal letto anche io.
“ cazzo Des non lo hai ancora capito!” sbraitò lui voltandosi verso la finestra, forse per nascondere gli occhi lucidi.
“capito cosa?” domandai incerta.
Lui si volto verso di me, potevo chiaramente notare gli occhi lucidi.
“cazzo Des, mi stò innamorando di te!” disse lui con tono alterato ma anche rassegnato.
A quelle parole sgranai i miei occhi blu e la mia bocca si spalancò.
Non riuscivo a crederci, allora era per questo che si stava comportando diversamente nei miei confronti.
Non sapevo cosa rispondergli. D'altronde cosa avrei potuto dire, io non sapevo cosa provavo per lui.
Lo amavo o non provavo nulla per lui?
Perché la mia vita doveva essere così complicata?
La mia mente mi riportò a tutti i momenti passati insieme, al primo giorno in cui ci eravamo visti, alla fuga delle fan, il gioco , la scommessa, il primo bacio, il sesso, le coccole e poi al sentimento che stavo provando nelle ultime settimane.
Cosa era quel sentimento?
Perché ogni volta che mi sfiorava mi sentivo al settimo cielo?
Perché quando mi abbracciava mi sentivo protetta?
Perché a ogni bacio che mi dava le farfalle nel mio stomaco iniziavano a volare?
Mi stavo innamorando anche io?
A questa domanda  il mio cervello andrò in fumo, mi voltai e uscii di corsa dalla stanza, scesi velocemente le scale passando davanti a tutti che mi guardarono con aria confusa e poi uscii da quella casa.
Mi misi il cappuccio e iniziai a camminare per le strade.
Le persone mi guardavano male ma come biasimarle?
Ero una ragazzina con indosso dei pantaloni  del pigiama e una felpa  di due taglie più grosse  e i miei capelli erano un disastro, fortunatamente avevo il cappuccio e il mio volto restava leggermente coperto.
Sentii il cellulare squillare, lo afferrai e guardai il display.
Harry.
Che diavolo voleva?
Louis gli aveva già detto tutto?
O forse era scioccato dal fatto che fossi scappata di casa correndo in pigiama.
Decisi di rispondere, evitando di farlo preoccupare troppo.
“Des! Ma dove sei!” mi domandò lui con tono preoccupato.
“sta calmo Harry, stò bene” dissi con un filo di voce.
“dove sei?” domandò lui con tono deciso.
“in giro”  non stavo mentendo, ero davvero in giro quindi perche dovevo sentirmi in colpa? Eppure una strana sensazione si impadronì del mio stomaco e un gusto amaro comparve nella mia bocca.
“Des, vieni a casa. Prendi dei vestiti decenti e poi andiamo all’ospedale!”  sbottò lui.
“no. Vado da sola.” Sussurrai io.
“stai scherzando?! Tu ora vieni qui! E andiamo insieme all’ospedale! Non si discute cazzo!” sbraitò lui.
“cazzo non gridare! Non voglio che ti senta qualcuno!” feci una piccola pausa “vediamoci tra 10 minuti direttamente all’ospedale.” Dissi sospirando.
“arrivo subito” detto questo riagganciò la chiamata.
Sospirai  nuovamente e mi avviai all’ospedale.
Quando giunsi all’entrata vidi Harry con un sacchetto in mano, mi avvicinai tenendo la testa bassa. Mi vergognavo tremendamente di come lo avevo trattato.
Afferrai il sacchetto che mi tese e lo aprii.
Dentro c’erano dei vestiti di ricambio.
“grazie” sussurrai prima di sorpassarlo. Lui mi tirò per un braccio e mi strinse forte al suo petto.
“lo so che hai paura, ne o anche io ma è una cosa normale. Non volevo litigare con te oggi ma ero nervoso e ho sbagliato.” Disse guardandomi negli occhi.
“Harry sono io che ho sbagliato, ti ho trattato malissimo e tu non lo meriti. Cazzo sei la mia vita e ti ho trattato da schifo!” dissi singhiozzando.
Ok che cosa mi stava succedendo? Stavo piangendo di nuovo?
“ehy-ehy piccola, non devi piangere. Non ti posso vedere con queste lacrime. Mi uccide vederti così. Non devi sentirti in colpa ok?” mi disse asciugandomi le lacrime.
“come farei senza di te? ”domandai io facendo un piccolo sorriso.
“non faresti” disse sghignazzando. Io gli tirai un pugno sul braccio e poi intrecciando le nostre mani entrammo nell’ospedale.
 
 
Di nuovo quella parete bianca, spoglia e triste era davanti a me.
Osservai tutto nei minimi dettaglia, le piccole crepe, le macchie di vernice  e tutti quei dettagli che rendevano ancora più triste quella stanza che ormai conoscevo fin troppo bene.
 
 
Harry  era rimasto fuori mentre io avevo fatto il controllo. Ora io ero sola, su quella sedia ad aspettare il dottore che mi avrebbe dato la notizia più bella o più brutta della mai vita.
Tutto dipendeva  da quel dottore, da quell’uomo che indossava un lungo camice bianco, quel dottore a cui realmente non importava  di me visto che io per lui non ero niente. Per lui molto probabilmente ero un’altra ragazza malata e sola.
 
La porta sbatte e io portai l’attenzione verso la figura che comparve dinnanzi a me.
“Harry ma che diavolo fai? Ti ho detto di aspettare fuori!” esclamai.
“non voglio aspettare fuori, voglio starti accanto e nulla me lo impedirà!” disse lui alzando leggermente la voce.
“Harry dai aspetta fuo-“ lo sbattere della porta interruppe la nostra discussione.
Il medico ci guardò seriamente, la sua faccia non prometteva nulla di buono.
Si accomodò alla sua scrivania di fronte a noi e si schiarì la voce. Io e Harry ci sedemmo accuratamente nelle poltroncine libere davanti al medico che continuava a leggere una cartella. O forse stava solo fingendo di leggere. Forse stava trovando un modo per darmi la notizia.
“Tua madre?” domandò lui forse per prendere tempo.
“non c’è ci sono io!” esclamò subito Harry senza far rispondere me.
Harry era impaziente, ansioso, preoccupato forse più di me.
“ok, quindi non verrà?” chiese nuovamente l’uomo dai capelli leggermente bianchi .
“no, ha detto che non verrà.” Risposi con un filo di voce.
“ah.. allora proseguiamo con i risultati” disse facendosi se possibile ancora più serio.
“abbiamo finalmente ricevuto i risultati delle analisi, come può sapere c’erano molte possibilità che lei potesse contrarre il cancro visto che suo padre ne è stato affetto ed è venuto a mancare per questa malattia. Come già sa si possono provare a fare delle cu-“ lo interruppi.
“la smetta di girarci in torno e mi dica il risultato” dissi con un filo di voce mentre il mio sguardo era perso.
Avevo già capito quale era il risultato ma sarei riuscita a reggere il colpo?
“positivo” disse solo questo il medico abbassando leggermente il capo.
Rimasi in mobile senza dire nulla. Cosa potevo dire? Nulla.
Harry si alzò in piedi e con gli occhi inondati dalle lacrime iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza.
Per quella stanza che poteva portare solo brutte notizia, per quella stanza in cui la mia morte era stata annunciata con una semplice parola.
“NO! Cazzo no!” sbraitò Harry dando un pugno al muro.
“non è vero! Non può essere vero!  Lei mi prende in giro! cazzo no!” sbraitò il riccio lasciandosi scivolare contro la parete bianca mentre le lacrime e i singhiozzi aumentavano sempre di più.
“forse è meglio che vi lasci soli” annunciò il medico uscendo dalla stanza.
Mi lanciai su Harry e lo strinsi forte tra le mie braccia. Non versai una lacrima, non avrebbe risolto nulla.
“ti prego, no ti prego” continuava a gridare Harry con la voce strozzata dai singhiozzi.
“hey Harry ti prego non piangere” dissi alzandogli la testa e provando invano di asciugargli le lacrime.
“no  ti prego!  Io non ti voglio perdere! No ti prego! No no!” continuava a gridare mentre le lacrime scendevano  lungo il suo splendido viso.
“harry, tu non mi perderai mai” dissi guardandolo nei suoi bellissimi occhi che ora erano diventati rossi a causa delle troppe lacrime che stava versando.
“rimarrò per sempre con te, si forse non ci sarò fisicamente ma ci sarò. Sarò per sempre qui. Nel tuo cuore” dissi posando una mano sul suo petto.
“ma io ho bisogno di te, ho bisogno di averti qui! non lasciarmi da solo ”  disse tra i singhiozzi.
“hey io non ti lascerò MAI. Te lo giuro non ti lascerò mai e poi mai. Sarò sempre con te anche se non mi vedrai io ci sarò.” Dissi facendogli un piccolo sorriso.
“come potrò fare Des io non posso vivere senza te”  mi disse guardandomi negli occhi.
“ogni volta che sentirai la mia mancanza dovrai solo guardare la nostra stella, quando la vedrai brillare io ti starò sorridendo, sorriderò per te Harry” dissi asciugandogli le lacrime.
“quella è la nostra stella” disse lui facendo un piccolo sorriso.
Flashback
“sai che giorno è?” mi domandò il riccio mentre eravamo sdraiati sulla soffice erba del parco in cui avevamo trascorso tutto il giorno fino a quando non arrivo la sera.
“si” sorrisi “ è il giorno in cui ci siamo conosciuti, sono gia passati molti anni” continuai guardando le stelle che comparivano piano piano sopra di noi.
“gia, sono passati  dieci anni, quando ci siamo conosciuti avevamo solo sei anni e ora ne abbiamo sedici e siamo ancora qui, insieme.” Disse lui contemplando il cielo.
“gia, dieci anni di noi” dissi sorridendo.
“la vedi quella stella’” domandò lui indicando una stella luminosa .
“si, è magnifica” dissi ammirandola a bocca aperta.
“è nostra, è il nostro simbolo. Il simbolo della nostra amicizia che sarà per sempre” esclamò spostando lo sguardo verso di me e porgendomi un certificato.
“non ci credo, hai comprato una stella” dissi sorridendo.
“si, sarà nostra e quando uno dei due sentirà la mancanza dell’altro dovrà solo alzare lo sguardo e guardare questa stella.” esclamò lui.
FINE FLASHBACK
“ora andiamo Harry, usciamo da qui.” Dissi alzandomi e porgendogli una mano.
 
Uscimmo da quell’ospedale, prima però parlai privatamente con il medico che mi disse che sarei dovuta andare a fare dei controlli ogni settimana.
 
Io e harry andammo a prendere un gelato e passammo una giornata insieme ridendo e scherzando come sempre però c’era qualcosa di diverso, la tristezza nei suoi occhi non scompariva, a ogni sorriso era li nei suoi occhi, a ogni risata o battuta lei non se ne andava rimaneva li in quei bellissimi occhi e purtroppo io non potevo far nulla per farla sparire.
 
 
“ragazzi siamo arrivati!” esclamò Harry aprendo la porta di casa.
Non appena entrammo i ragazzi si scaraventarono su di noi preoccupati perché non ci eravamo fatti vivi tutto il giorno.
“ehy ragazzi siamo vivi non c’è bisogno di tutta questa preoccupazione” dissi ridendo.
Avevo sbagliato a dire quella frase, Harry divenne nuovamente triste in volto e si ritirò in bagno con la scusa di farsi una doccia.
Io per non rimanere sola con i ragazzi, che mi avrebbero riempita di domande, salii in casa dicendo che ero stanca.
Entrai in camera e mi sdraiai sul letto e iniziai a pensare.
Pensavo a Harry, a quanto stesse soffrendo, pensavo alla mia vita che stava per finire e che era una cosa ingiusta. Avevo solo 18 anni, le ragazze di 18 anni non devono morire, devono ridere, fare cazzate e poi pentirsene ma perché il mio destino aveva deciso diversamente per me?
 
La portà sbatte e i miei pensieri furono interrotti, spostai lo sguardo verso la porta e vidi louis.
Lui era l’ultima persona che volevo vedere,  avrebbe voluto assolutamente delle risposte, avrebbe voluto sapere se io provavo qualcosa per lui. Cosa avrei potuto rispondergli? Mi stavo innamorando di lui e questo era chiaro forse anche ai suoi occhi ma certamente non avrei potuto dirglielo. Lo avrei solo fatto soffrire, io sarei morta e lui sarebbe restato solo.
“cosa c’è tra te e Harry?” mi disse freddamente guardandomi negli occhi.

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Capitolo 6
*** ci dovrai fare l’abitudine alla mia assenza ***


ciao bella gente! 
finalmente le vacanze!!!
alloraaaaaaaaaa vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito, mi ha fatto piacere leggere le recensioni :D
spero davvero che questo capitolo vi piaccia :D 
vi prego ditemi cosa ne pensate tramite una recensione mi rendereste davvero felice :D
ora vi lascio leggere il capitolo in santa pace :3 
buona lettura :D


“cosa c’è tra te e Harry?” mi disse freddamente guardandomi negli occhi.

Sgranai gli occhi incredula. Davvero pensava che tra me e Harry ci fosse qualcosa che andasse oltre al legame di amicizia?
“tu sei completamente pazzo!” esclamai  facendo una piccola risata.
“allora è vero, c’è davvero qualcosa tra di voi.” Ma che cazzo stava dicendo?! Si era bevuto il cervello o cosa?
“Louis smettila! Lo sai che non c’è nulla tra di noi!” sbottai irritata.
“allora spiegami perché sei scappata appena ti ho detto che mi stò innamorando da te! Dimmi perché  scappi nel cuore della notte dalla nostra camera per andare da Harry! Dimmi perché  passi le giornate con lui senza avvertirci neanche!  Dimmi il perché di queste cose perché davvero io non riesco a capirlo!”
Disse avvicinandosi sempre di più a me e non distogliendo il suo sguardo dal mio.
“Louis.. non posso dirtelo” sussurrai allontanandomi da lui.
“Cazzo Destiny! Perché devi sempre respingermi! Ti diverti a farlo? Ti diverti a vedermi soffrire?!”  gridò lui con gli occhi leggermente lucidi.
“Louis davvero non puoi capire” borbotto mettendomi le mani nei capelli.
“no.. ho capito benissimo stai tranquilla. Ho capito alla perfezione che tu sei solo una profittatrice e una persona falsa. Dovresti solo vergognarti di come sei, mi disgusti sappilo.” Sputò lui per poi andarsene dalla camera.
Rimasi incredula dalle sue parole, mi aveva ferito davvero. Come poteva pensare davvero quelle cose di me? Una prima lacrima percorse il mio volto e molte altre fecero lo stesso.
Voleva davvero sapere la verità? Davvero voleva sapere che sarei morta e che Harry era l’unico che mi era stato SEMPRE accanto senza mai abbandonarmi?! Non credo proprio che avrebbe voluto sentirsi dire queste cose. Mi lasciai scivolare contro il muro sino ad arrivare a toccare il pavimento.
Portai le ginocchia al petto, misi la testa tra le gambe e mi abbandonai a un pianto liberatorio.
 
“Des è tutta la sera che sei chiusa in camera.. va tutto bene?” domandò Harry bussando insistentemente alla porta.
“si è tutto ok” dissi senza aprire la porta. “ok allora apri questa porta!”
“no,Harry lasciami stare ho bisogno di stare sola” sussurrai.
“Des, fammi entrare dai parliamo un po’ come ai vecchi tempi. Lo sai che con me puoi sfogarti tranquillamente.”  Aprii la porta e lo feci entrare, ci sedemmo sul letto abbracciati.
“allora splendore cosa ti succede?”  mi chiese coccolandomi.
“Louis..” dissi semplicemente. Al suono di quel nome lui si incupì.  “cosa ha fatto?”  chiese con rono più freddo.
“niente di preoccupante” sussurrai provando a trattenere le lacrime.
“Dimmelo” insistette lui con tono sempre più alterato.
Louis era il suo migliore amico ma sapevo benissimo che se lui mi avrebbe in qualche modo ferita Harry sarebbe scoppiato.
“allora?” gridò sbattendo una mano sul letto.
Non dissi nulla, non volevo che litigasse con Louis.
“Des cazzo dimmelo!” sbraitò facendomi spaventare. “Harry non è nulla di grave. Davvero.” Dissi con le lacrime agli occhi.
“non è vero stai piangendo per lui! Cazzo dimmi cosa ti ha fatto!” disse con voce più alta.
Abbassai lo sguardo e con un ilo di voce gli raccontai tutto. Non appena finii di dirgli tutto lui si alzò e uscì dalla camera, gli corsi dietro e lo afferrai per un braccio.
“mollami!” disse lui. “No, Harry ti stò implorando non litigare con luii!” gridai in lacrime. “porca puttana Destiny! Io non tollero che ti si parli così ok?! Non te lo meriti cazzo!” gridò lui.
Stavamo gridando così forte che i ragazzi salirono al piano di fronte e assisterono  a quella scena.  Louis capì che stavamo litigando per lui e abbassò lo sguardo. Harry scoppiò in una fragorosa risata attirando su di lui tutte le attenzioni . “ora che fai ti vergogni?” disse indicando Louis che ancora si guardava i piedi. “guardami in faccia quando ti parlo!” gridò Harry staccando la mia mano dal suo polso e avvicinandosi fin troppo a Louis che non alzava ancora la testa. “ora che lei piange ti vergogni?! Ora che lei soffre ti senti in colpa?!” disse il riccio iniziando a spingere l’amico che stava immobile. “Harry ti prego” gridai io in lacrime. “Ti prego?! Cazzo ti ha trattato da schifo e tu gliela fai passare?!  Sei sempre così ingenua!”  gridò lui voltandosi  verso di me.  Non risposi scoppiai a piangere ancora più forte.  “scusami Des sai che non lo penso davvero” disse con voce dolce avvicinandosi a me e provando a prendermi la mano ma io la ritirai e scappai in camera. Chiusi la porta a chiave e mi buttai sul letto a piangere.  Sentivo Harry bussare alla porta in lacrime. Mi alzai dal letto, raccolsi i miei vestiti  e li gettai in una borsa. Aprii di scatto la porta e mi trovai Harry davanti con gli occhi inondati dalle lacrime. Non appena vide la mia borsa sgranò gli occhi e mi impedì di passare. “ lasciami andare subito” sbottai con tono freddo.
“ti prego Des, non andartene. Sono stato un coglione ma ti prego perdonami, non andartene non ce la posso fare senza di te!” disse con il volto rigato dalle troppe lacrime. “ci dovrai fare l’abitudine alla mia assenza” sussurrai io prima di spingerlo via e correre verso l’uscita di quella casa.
 
Non ero realmente arrabbiata con Harry, non lo sarei mai potuta essere davvero però non volevo vederlo soffrire. Pensai che se me ne fossi andata prima lui si sarebbe dimenticato di me e quando io sarei morta  non avrebbe sofferto. 
Andai a casa mia, ero sola come sempre del resto. Mi buttai sul divano e iniziai a piangere, mi mancava gia Harry ma dovevo essere forte per lui. Non potevo mostrarmi debole, tutto ciò che facevo lo stavo facendo solo per lui, per la sua felicità.  Mi addormentai  stringendo tra le mani una foto mia e di Harry da bambini.
 
Ormai era una settimana che stavo chiusa in casa, che evitavo le chiamate di Louis e quelle di Harry. Spesso mi venivano a citofonare a casa ma io fingevo di non essere in casa. Soffrivo ogni giorno di più ma mi ripetevo che lo facevo per il loro bene. 
Passarono i giorni, le settimane, i mesi e io stavo sempre peggio. Ormai erano passati 3 mesi da quando mi avevano diagnosticato il cancro e 3 mesi da quando mi ero allontanata da Harry e Louis. Provavo a non ascoltare i pettegolezzi che giravano su di loro  ma era impossibile, tutto il mondo parlava dei one direction. Avevo scoperto che erano in America, che erano entrati a far parte della storia della musica e che la loro fama aumentava a dismisura. Il mio cuore era infranto, stare senza Harry era una tortura, sentire i suoi messaggi vocali in cui si sentivano solo i suoi singhiozzi mi distruggevano. I messaggi di Louis mi facevano rendere conto che ero davvero innamorata di lui e questo mi faceva soffrire ancora di più e poi, poi c’era la mia malattia. Peggioravo di giorno in giorno, ero diventata  davvero magra, i miei occhi erano  circondati da pesanti occhiaie  e la mia carnagione era più chiara del solito.
Un giorno decisi di uscire, andare a fare una passeggiata, all’improvviso  un fortissimo dolore si impossessò di me, la testa iniziò a girare e  la tosse continua mi impediva di respirare. Caddi a terra. Mi risvegliai all’ospedale.
“sta peggiorando, è meglio che si sottoponga alla chemio terapia” mi disse il medico. “non voglio” dissi io.
“dovremo tenerla qui allora.” Annunciò il medico uscendo dalla stanza e lasciandomi sola.
 
 
Ormai era una settimana che ero chiusa in quella camera dell’ospedale. Non avevo mai ricevuto una visita, dei fiori, dei cioccolatini o dei palloncini. “Meglio così” pensai “si stanno già tutti abituando alla mia assenza”.
 
Ottavo giorno in cui ero in quella camera spoglia.
 
Quindicesimo giorno, ero sempre li, in quella stanza. L’avevo un po’ abbellita. avevo attaccato alle pareti alcune foto che avevo scattato nel parco che c’era  poi un’infermiera gentilissima mi aveva procurato una radio, almeno così potevo distrarmi e di tanto in tanto mi capitava di sentire le magnifiche voci di quei cinque ragazzi.
 
Ventesimo giorno, ero ancora li. Sola con la mia malattia. Il giorno prima ero  stata male ma avevo rifiutato nuovamente di fare la chemio. Qualcuno bussò alla porta e io convinta che fosse un’infermiera diedi il permesso di entrare. Quando la porta si aprii gli occhi mi si riempirono di lacrime ma provai a rimandarle in dietro. Non dovevo mostrarmi debole a NESSUNO.

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Capitolo 7
*** portami via da qui ***


sciao bellissime :D

ecco a voi un nuovo capitolo :D lo sò non è molto lungo ma spero che vi faccio divertire e che vi piaccia ugulmente :D
in questo capitolo succede una cosa importante vi avverto ù.ù
grazie a tutti per aver recensito gli scorsi capitoli lo apprezzo davvero tanto :D
apprezzerei anche leggere delle recensioni in questo capitolo :D 
perciò ditemi cosa ne pensate :D
ho seriamente bisogno di opinioni :3
un grosso e caloroso abbraccio a tutti voi che state leggendo :D
xx Sere





“cosa ci fai qui?” domandai con la voce ridotta a un sussurro e con gli occhi stracolmi di lacrime.“lo ho scoperto.. perché non me lo hai detto?” disse Louis abbassando lo sguardo.“non mi sembrava importante dirtelo” dissi con voce ancora più debole. “non ti sembrava importante dirmi che hai il cancro?” esclamò lui con voce più alta e gli occhi lucidi. “come lo hai saputo?” domandai cambiando discorso. “ho sentito Harry che parlava al telefono con sua madre, era in lacrime sua madre gli stava dicendo che tu eri in ospedale ormai da tempo”  confessò il morò lasciando una lacrima scivolargli lungo il volto.  Abbassai lo sguardo per nascondere le lacrime che ormai avevano preso il sopravvento. Louis si avvicinò al mio letto e si sedette accanto a me stringendomi tra le sue braccia. “non volevo ferirti, non volevo davvero dirti quelle cose orribili. Non le ho mai pensate, ero solo ferito” disse lui tra i singhiozzi. “ti avevo già perdonato dopo due secondi che me le hai dette” ammisi asciugando le sue lacrime. “e Harry?” domandò lui. “non sono mai stata arrabbiata davvero con lui” ammisi facendo un mezzo sorriso. “allora perché te ne sei andata?” chiese lui cercando di trattenere le lacrime. “era il momento giusto per andarmene.. voi ,te  e Harry specialmente, vi dovete dimenticare al più presto di me almeno quando morirò voi non sentirete più di tanto la mia mancanza”  ammisi abbassando lo sguardo. “non dirlo neanche per scherzo, io e Harry non ci potremo mai dimenticare di te! Des io ti amo. Ti amo davvero me ne sono accorto soprattutto in questo periodo, questo periodo senza te è stato così duro e mi sono accorto di quanto io tenessi realmente a te, di quanto io non potessi fare a meno dei tuoi scherzi, delle tue carezze, dei tuoi abbracci, dei tuoi baci, di TE. Ti amo e so che in fondo anche tu provi questo per me” disse tutto d’un fiato guardandomi dritta negli occhi. “hai ragione. provo le tue stesse sensazioni, dalla prima all’ultima che mi hai elencato ma..” non mi fece finire la frase che mi baciò con tutta la passione che aveva in corpo, con tutto l’amore che provava.  “ti amo” sussurrò lui staccandosi dalle mie labbra e posando la sua fronte sulla mia. “e non ti lascerò andare ora che ti ho” continuò guardandomi negli occhi. “sai che mi dovrai lasciare andare, lo sai che non vivrò abbastanza a lungo per poter  far avverare i tuoi sogni. Tu stesso una volta mi hai detto che un giorno ti sarebbe piaciuto sposarti e avere de figli tra cui uno maschio. Mi hai detto che era questo uno dei tuoi sogni e come pensi che si possano realizzare con me? Sono solo una malata che non raggiungerà neanche i venti anni, non puoi perdere tempo con me.”  Dissi con le lacrime agli occhi consapevole che tutto ciò che avevo detto era la pura verità. “non dire così ti prego. Tu stai facendo la chemio e potrai guarire” disse lui con la voce tremolante. Abbassai lo sguardo e lasciai cadere le lacrime che si imbattevano sul lenzuolo bianco. “Louis io non stò facendo la chemio. La ho sempre rifiutata.” Sussurrai tenendo la testa bassa. Lo sentii singhiozzare “perché?” sussurrò  poi. “morirò Louis, e la chemio non mi salverà. L’unica cosa che riuscirà a fare sarà posticipare la mia morte e aumentare i miei dolori.” Dissi con un filo di voce e alzando finalmente lo sguardo. Mi imbattei nei suoi occhi azzurri, arrossati dalle lacrime che cadevano continuamente da quei bellissimi occhi che per me erano come dei pezzi di cielo. Non disse nulla continuò a scrollare la testa, non voleva accettare la realtà. “ti prego accetta la mia scelta” dissi prendendogli la mano. “ma tu accetta di stare con me, fino alla fine.” Disse guardandomi dritta negli occhi. “non voglio vederti soffrire” dissi solamente. “comunque vada soffrirò, ma ti prego fammi vivere i mesi più belli della mia vita permettendomi di stare con la persona che amo davvero, con la persona che ho amato più di chiunque altra” disse portandosi la mano sul suo petto. “ti amo anche io, davvero.” Dissi prima di avvicinare il mio volto al suo, le nostre labbra erano sempre più vicine e finalmente si unirono. Le nostre lingue si cercavano disperatamente mentre le nostre guance erano bagnate dalle lacrime che continuavano a scorrere sui nostri volti. “portami via da qui, ti prego.” dissi a fior di labbra. “si, ora ti porto via da qui” confermò lui per poi riprendermi a baciare con ancora più passione di prima.
 
“si Harry stiamo uscendo ora. Non c’è bisogno che ci vieni a prendere, veniamo con la mia macchina. Stai tranquillo, tra meno di un’ora arriviamo a casa.” Disse Louis al telefono con Harry mentre per mano ci affrettavamo ad uscire da quell’edificio portatore di tristezza a disperazione. Entrammo in macchina, Louis come un vero cavaliere mi apri la portiera e mi aiutò a salire. Una volta entrato anche lui mise in moto e ci affrettammo a partire. “Lou, voglio che le cose non cambino. Non voglio essere trattata diversamente, sono sempre la stessa Des di sempre.” Dissi mettendogli una mano sulla gamba e guardandolo in volto. “stai tranquilla. Nulla cambierà, rimarrai sempre la nostra Des.” Disse sorridendo e stringendo la mia mano con la sua, mentre con l’altra continuava a guidare. “ti amo” dissi sorridendo. Lui distolse per pochi secondi lo sguardo dalla strada e incrociò i miei occhi “anche io” disse sorridendomi dolcemente. Mi avvicinai al suo volto e gli stampai un bacio sulla guancia  e poi accesi la radio.
Hey! Hey! You! You! 
I don’t like your girlfriend! 
No way! No way! 
I think you need a new one 
Hey! Hey! You! You! 
I could be your girlfriend 

Hey! Hey! You! You! 
I know that you like me 
No way! No way! 
You know it’s not a secret 
Hey! Hey! You! You! 
I want to be your girlfriend 

La voce della mitica  Avril  Lavigne risuonava nella macchina e io a squarciagola centavo sulle note della canzone “girlfriend” amavo quella canzone. Era divertente, allegra e reale.  Anche a Louis piaceva infatti ci trovammo con il volume al massimo dello stereo a cantare entrambi come due pazzi. Forse stavamo davvero esagerando perché fummo fermati da un’automobile della polizia. “o cazzo Louis e ora?” dissi sghignazzando mentre accostavamo. “ci penso io.” Disse lui con un’espressione terrorizzata in volto. “agente ci sono problemi?” domandò lui con nonchalance. “fornisca patente e libretto.” Disse freddamente il poliziotto. “o certamente” disse Louis porgendo all’agente i documenti. “uhmm” bofonchiò il poliziotto. “ci sono problemi?” domandò Louis con tono preoccupato. L’agente alzò lo sguardo e scrutò bene il MIO ragazzo. “o accidenti! Tu sei Louis! Louis Tomlinson! oddio non ci posso credere!” gridò il poliziotto iniziando a saltellare. L’espressione di Louis era indescrivibile, fantastica. Riusciva a stento a trattenere le risate. “si sono proprio io.” Disse Louis ridacchiando. “oddio sono un grandissimo fan! Ti prego mi fai un autografo??” gridò l’uomo in divisa. Louis restò un po’ scioccato. “cioè” l’agente si schiarì la voce. “le mie figlie sono tue grandi fan, potresti fare un autografo per loro?” continuò poi fingendo un tono calmo. “oh si non ci sono problemi.” Disse Louis ridacchiando. L’agente porse al moro un pezzo di carta su cui Louis scarabocchiò il suo nome e qualcos’altro. “grazie mille” disse poi l’agente contemplando il foglio. “non c’è di che. Ora posso andare?” domandò Louis indicando la macchina. Il poliziotto annuì e lui arrivò di corsa in macchina. Scoppiammo entrambi a ridere e poi finalmernte partimmo, accendemmo nuovamente la radio che ora trasmetteva sorry for party rocking dei LMFAO. Io e Louis iniziammo a “ballare” come degli scemi. Più che ballare sembrava come se fossimo posseduti da qualche strano demone. Ma a noi piaceva divertirci e fare gli scemi insomma goderci la vita. “Siamo arrivati, dai scendiamo che Harry ti stà aspettando” disse venendomi ad aprire la portiera. Sorrisi e lo presi per mano, ci dirigemmo insieme in casa dove Harry, come da programma, ci stava aspettano seduto sul divano. Non appena aprimmo la porta Harry si precipitò addosso a me e mi prese in braccio facendomi girare. “hey hey giù le mani dalla mia ragazza” esclamò ridendo Louis. Harry mi appoggiò al pavimento e ci guardò elettrizzato. “Fidanzata? State insieme? SIIIIII!!” e si mise a saltare come un bambino. Poco dopo anche i ragazzi scesero a salutarmi e anche loro, dopo aver saputo del fidanzamento mio e di Louis, si unirono alle danze strampalate di Harry. “mi state mettendo a disagio” dissi ridacchiando mentre nascondevo il volto nel petto di Louis mentre lui mi cingeva i fianchi con le sue braccia. “ohh guarda che teneri!!” esclamò saltellando e indicandoci Niall. Zayn, Liam e Harry si misero a saltare assieme al biondino. “ok ragazzi davvero ora basta” disse Louis ridendo.
 
La serata passò velocemente, rimanemmo a casa, ordinammo delle pizze, un paio di birre e del gelato che dovemmo mangiare con delle forchette a causa della folle fobia di Liam. Finito di mangiare facemmo una partita a quei videogame della wii in cui devi ballare e totalizzare il massimo dei punti il vincitore, con mia grande sorpresa, fu Zayn. Harry mi aveva raccontato dei suoi “problemini” con il ballo e di sicuro non mi aspettavo fosse diventato così bravo. Dopo aver fatto diverse partite a quel videogioco andammo alla ricerca di un gioco da tavola, ne trovammo uno dei pokemon. Provammo a giocarci ma nessuno di noi capiva come si giocava e nessuno aveva voglia di leggere le istruzioni che per lo più erano misteriosamente scomparse. Optammo, allora, per giocare a uno ma Harry continuava a barare assieme a Louis e quindi Niall e Liam si ribellarono e così iniziò una lotta di carte che poi si trasformò in una lotta di cuscini e poi una battaglia di cibo. Non so come passammo dalle carte ai cuscini e dai cuscini al cibo, fu tutto così spontaneo. Amavo quei ragazzi, amavo la loro semplicità e il fatto che non si fossero montati la testa. Erano fantastici e mi sentivo davvero parte di quella famiglia. Capii tutto questo quella sera, quando alla fine delle lotte, dei giochi e dei film ci trovammo tutti nel giardino sdraiati a contemplare il cielo stellato mentre canticchiavamo qualcosa. Io e Louis eravamo vicini e le nostre mani erano intrecciate, ogni tanto ci scambiavamo piccoli baci e grandi sorrisi mentre Harry sorrideva guardandomi finalmente davvero felice. Nel suo sorriso c’era  un po’ di malinconia. Sembrava l’unico che si ricordava della mia malattia o forse era l’unico che  non riusciva a non pensarci. Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento di dirmi addio e lui questo non lo avrebbe mai accettato. Non voleva dire addio alla sua bambolina, non voleva che la nostra fiaba finisse, non voleva che una ragazza di soli diciotto anni se ne andasse lasciando così un vuoto troppo grande da colmare nel suo cuore. 

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Capitolo 8
*** te lo ho già detto che ti amo? ***


ma ciao bella gente! 

nuovo capitolo :D
spero vi piaccia è abbastanza romantico credo xD 
ho davvero bisogno di recensioni mi serve sapere cosa ne pensata :D 
ora non voglio annoiarvi quindi buona lettura :

 


“Ti amo” sussurrai mentre Louis mi accarezzava i capelli. “anche io” disse facendo un enorme sorriso e mettendosi più comodo sul letto.  Mi alzai un po’ con il busto per incrociare i suoi occhi. “che succede?” domandai io. “sono stato benissimo questa sera, con te e i ragazzi” disse semplicemente. “anche io” dissi sorridendo. Lui ricambiò il sorriso e avvicino il volto al mio mimai un ti amo con le labbra prima di eliminare completamente la distanza tra i nostri visi. Le nostre lingue si rincorrevano, giocavano tra di loro come non avevano fatto da forse troppo tempo. Mi misi sopra di lui e lo baciai se è possibile ancora con più passione. Misi le mie mani tra i suoi capelli e scontrai  il mio bacino contro il suo, sentivo la sua eccitazione crescere sempre di più. Ci desideravamo più di ogni altra cosa al mondo. Ci liberammo dei vestiti che finirono ai piedi del letto. Sentivo le labbra di Louis esplorare il mio corpo, traccio scie di baci lungo tutto il mio collo, sui miei seni e sul mio ventre piatto. Alzò il volto e si riconcentrò sulle mie labbra. Amavo il gusto dolciastro che lasciava sulla mia bocca, quando si staccava sentivo il disperato bisogno  di riavere quelle labbra così perfette sulle mie, sentivo il bisogno di risentire quel gusto che era diventata la mia droga.  Quella sera facemmo l’amore, fu la serata più bella di tutta la mia vita. Provai le emozioni più belle della mia vita. 
“buon giorno principessa” disse Louis dandomi un piccolo bacio sulla fronte. “è già mattino?”  dissi con la voce impastata dal sonno e gli occhi ancora chiusi. “si è gia mattino bella addormentata!” disse il moro sghignazzando. Gli  tirai un cuscino in faccia. “hai! Che ti prende?” domandò lui prendendo un cuscino e  iniziando a colpirmi. “Tomlison vuoi la guerra nhe? E guerra sia!”  esclamai recuperando un altro cuscino e iniziando a colpirlo. Si scatenò una vera e propria lotta di cuscini. Io e Louis ci colpivamo ripetutamente saltando da una parte all’altra della stanza continuando a ridere come pazzi.  Forse per il troppo sforzo o chissà cos’altro iniziai a tossire sempre più forte. Louis si precipitò da me e mi strinse forte a lui. “ehy Des tutto bene?” continuava a ripetere preoccupato, io annuivo ma continuavo a tossire, tossire e tossire. Quando quella strana sensazione di soffocamento terminò riuscii a frenare  la tosse. Mi guardai la mano con cui fin ora avevo coperto la bocca e vidi che era coperta di sangue, alzai lo sguardo preoccupata verso  Louis, lui sembrava in uno stato di sciok. Era immobile di fronte a me con gli occhi sbarrati e il volto estremamente pallido. La testa mi iniziò a girare sempre di più, la vista di Louis dinnanzi a me era sempre più sfocata poi all’improvviso non idi più nulla. Riuscivo solamente a sentire le mani gelide di Louis prendermi in braccio e poi il pianto soffocato di Harry.
 
“finalmente ti sei svegliata” sussurrò Louis che era seduto accanto al mio letto su una sedia e che mi stringeva la mano.   “Dove sono?” chiesi con voce estremamente debole mentre mi guardavo in torno per  trovare un qualsiasi oggetto che avrei potuto riconoscere  e che mi avrebbe fatto capire che ero ancora a casa. Purtroppo non fu così. “sei in ospedale” sussurro una voce roca alle mie spalle. Mi voltai dalla parte opposta in cui era Louis e vidi Harry. Era in piedi, il volto pallido e gli occhi segnati mi fecero capire che era da tanto che non dormiva. Ma da quanto tempo ero li? E che cosa era successo?  “da quanto è che sono in ospedale?” domandai torturandomi le mani  che erano bianche più del solito. “sono due settimane Des..” disse con un filo di voce Louis. “sei stata male.. e io ero convinto che non ti saresti più svegliata” continuò il moro iniziando a singhiozzare.  Strinsi forte Louis tra le mie braccia e provai a placare i suoi singhiozzi. “non piangere, sono qui. Stò benissimo ora.” Dissi sorridendo.  Finalmente lui alzò lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono, asciugai le sue lacrime e poi gli diedi un piccolo bacio sulla guancia. “Des, perché sei stata male? Non stai facendo la chemio?” domandò Harry con la voce tremolante.  “Harry, non stò facendo la chemio.” Sussurrai tenendo lo sguardo basso. “che cosa?!” sbraitò Harry tirando un pugno su un tavolino. “pensavo lo sapessi” aggiunsi alzando lo sguardo. Avrei preferito non farlo, incrociai i suoi occhi verdi-blu, erano colmi di dolore, tristezza e delusione. “perché?” chiese con voce flebile. “ non guarirò.. non servirà a nulla” dissi con tono di voce nervoso. “questa è solo una tua stupida convinzione! Cazzo tu hai una possibilità! Ti prego provaci. Fallo per noi! Fallo per la nostra amicizia, fallo per l’amore che provi per Louis! Ti prego fallo per chi vuoi ma fallo!” esclamò il riccio con le lacrime agli occhi. “e se la situazione non cambiasse? Se io vivessi un mese di più ma soffrirei il doppio? Non pensi che sarebbe peggio?!”  dissi alzando un po’ la voce. “e se vivessi? Non ne vale la pena provare?” sussurrò Louis che era stato zitto fino ad ora. Portai lo sguardo verso di lui e guardai in quei due pezzi di cielo che aveva al posto degli occhi. Mi passarono in mente tutti i ricordi passati con lui, spostai lo sguardo in cerca degli occhi di Harry, li trovai, mi ci persi  e tutti i ricordi affiorarono nella mia mente.  Tutto, i primi sorrisi, la prima volta che ci eravamo parlati, le promesse sempre mantenute, gli abbracci, le carezze, i consigli e le risate. TUTTO. Fu li che capii che ne valeva davvero la pena. Dovevo almeno provarci, non potevo non lottare. Mi ero data già per morta senza lottare ma ora le due persone più importanti  della mia vita mi avevano fatto capire che c’era ancora una speranza. Forse non sarei guarita ma almeno  ci dovevo provare. Non potevo arrendermi. “farò la chemio.” Dissi con tono deciso.  Harry e Louis mi strinsero forte e per la prima volta dopo tanto vidi nei loro occhi un po’ di quella luce che tutti in genere chiamiamo speranza.  Il dottore entrò nella stanza distruggendo quel momento così perfetto con le persone più importanti della mia vita. “signorina sono venuta qui per fare dei controlli e per proporle per la milionesima volta di fare la Chemio.” Annunciò il medico mentre sistemava dei tubi e dei marchingegni la cui funzione era a me sconosciuta. “accetto di sottopormi alla chemio” dico sicura di me. “oh davvero? Finalmente qualcuno la ha fatta ragionare!” esclama l’umo con indosso il camice bianco, alzando le mani al cielo e ringraziano con lo sguardo Louis e Harry. Sorrido timidamente, cosa che non mi era quasi mai capitata prima di allora. “potremo fare la prima seduta oggi”  disse il medico consultando una cartella che teneva in mano. “sarebbe perfetto” dissi stringendo le mani delle mie due ragioni di vita. Il medico fece degli ultimi accertamenti e poi mi accompagnò a fare la chemio. 
“ecco a voi la vostra fanciulla sana e salva” annunciò il medico a Harry e Louis che stavano parlando.  Non appena il medico parlò e mi lasciò entrare nella mia stanza ,dell’ospedale, gli andai ad abbracciare. “come è andata?” mi domandò Louis sorridendo e spostandomi dal volto alcuni capelli ribelli. “tutto bene” esclamai. “bhe ragazzuoli, aiutate Destiny a fare le valige.” Disse il dottore credendo di essere simpatico. “posso andare a casa!?” domandai incredula. “ s, a patto che tu ti presenti qui una volta a settimana per fare la terapia.” Annui e poi mi voltai verso i ragazzi e li abbracciai nuovamente. Preparai in fretta le mie valige, che poi era solo uno zainetto microscopico, e uscii da quel edificio. “vi va di prendere un gelato?!” esclamò Louis indicando un camion dei gelati  poco distante da noi. “ o ci puoi contare! Ho una fame!” esclamai mettendomi una mano sulla pancia. Harry scoppiò a ridere. “ci credo piccola, non hai mangiato per due settimane.” Esclamò il riccio ancora ridacchiando. “perfetto allora mi prenderò una creap e me la pagherai tu!” dissi portandomi le braccia al petto. “okok te la pagherò molto volentieri” disse per poi riprendere a camminare.  “Lou,Des se volete andatevi a sedere su quella panchina laggiù, ve li porto io le cose” esordì Harry sorridendo. “ma va figurati restiamo con te, o almeno io si tu Des se vuoi vai a sederti pure” disse Louis sorridendomi. “mm m si prendetemi voi le cose io devo un attimo rispondere al telefono” dissi indicando l’apparecchio che tenevo in mano. Io ragazzi annuirono e io mi allontanai appena per rispondere. “ciao.” Dissi con voce fredda e distaccata. “che voce cucciolotta!” esclamò la donna  con voce squillante dall’altra parte del telefono. “non chiamarmi così” esclamai mantenendo il mio tono distaccato. “oh andiamo, sei ancora arrabbiata perche non sono  venuta  con te a ritirare gli esami?e poi scusami non è venuto con te quel certo Hammy o hanny o come diavolo si chiama?” squittì la donna che non era altro che mia madre.  Feci una piccola risata nervosa “ non sei venuta a ritirare gli esami? Fosse solo per questo che io ti odio! Tu non c’eri manco al mio primo compleanno! Figuriamoci poi al mio primo giorno di asilo o a quello di elementari! Non c’eri neanche quella volta che sono finita all’ospedale perché una macchina mi aveva investita! Non ci sei mai stata! Mai e poi mai! E si quel Hammy o Hanny che dici te è l’unnica persona che mi è stata accanto sin dall’inizio! Lui c’era ai miei compleanni anche se non li ho mai festeggiati e indovina perché? Per colpa tua! E per tua informazione si chiama Harry. E ora addio, non disturbarti neanche a venire al mio funerale quando me ne andrò! Non ti voglio! Ci vorrò solo le persone che amo davvero e tu non sei tra quelle!” sbraitai prima di buttare giù la chiamata. Odiavo mia madre, anzi non la potevo neanche definire “mamma”. Si lo era legalmente ma non per me, per me era solo una sconosciuta.  Non c’era mai e dico MAI stata per me. Ai miei compleanni? Non è mai stata presente, aveva sempre di meglio da fare, probabilmente scoparsi qualche amante.  Ai miei primi giorni di scuola non mi ha mai accompagnata. Da piccola, quando mio padre era ancora vivo, quando era in casa mi picchiava, mi insultava. Era sempre troppo ubriaca per rendersi conto del dolore che mi faceva e mio padre la veniva a fermare.  quando mio padre morì lei se ne andava sempre non era mai in casa e quando c’era mi picchiava ancora e ancora. Fortunatamente avevo Harry, il mio porto sicuro. Non smetterò mai di ringraziarlo per tutto ciò che ha sempre fatto per me.
“Des tutto bene?” mi chiese Louis. “si tutto ok” dissi facendo un piccolo sorriso. Possibile che quel ragazzo anche con solo uno sguardo riusciva a mettermi di buon umore e a farmi dimenticare di tutti i miei problemi? “chi era al telefono?”  mi domandò iniziando a camminare verso la panchina. “ mia madre.” Dissi tranquillamente sedendomi.  Harry si irrigidì e mi guardò preoccupato. Gli presi la creap di mano i iniziai a mangiarla. “e, e cosa ha detto?” mi domandò il riccio sedendosi vicino a me e Louis. “ oh niente di che, mi ha chiesto se ero ancora arrabbiata e bhe io le ho solo detto di non chiamarmi più” dissi con nonchalance. “non vai d’accordo con tua madre?” domandò Louis che del mio rapporto con lei sapeva ben poco. “mmm diciamo che non avrò mai un bel rapporto con lei.” Dissi semplicemente. “ e come mai?” domandò lui leccando il suo gelato. Io e Harry decidemmo di raccontargli tutto, non volevo nascondergli nulla. Lo amavo troppo e preferivo venisse a conoscenza di tutto da me e non da altre persone.  “spero di non incontrare mai quella donna!” sbottò Louis digrignando i denti. “non penso la vedrai mai” dissi ridendo a causa della sua espressione buffa. “lo spero perché  gli direi di tutto e di più” disse serrando i pugni. “Louis dai rilassati” dissi baciandolo sulle dolci labbra. “sai di  cioccolato bianco” dissi ridendo. “ e tu di nutella” disse ridendo per poi riunire le nostre labbra  in un passionale bacio. “ok la situazione si fa abbastanza imbarazzante, è meglio se vi lascio soli!” disse ridacchiando Harry. “ci vediamo a casa allora” dissi ridacchiando. “portamela tutta intera!” disse il riccio facendo l’occhiolino a Louis. Scoppiammo tutti a ridere e poi Harry se ne andò.  “te lo ho già detto che ti amo?” mi disse Louis per poi riprendendomi a baciare.  “un paio di volete ma penso che non mi stancherò mai di sentirtelo dire” dissi a fior di labbra.  “bene perché io non mi stancherò mai di dirtelo” aggiunse lui eliminando la distanza tra i nostri volti.   “sarà meglio per te” dissi staccandomi dalle sue labbra perfette e ridendo. “devi sempre rovinare i momenti romantici?”  esclamò lui ridendo.  “non lo ho rovinato!” dissi fingendomi offesa. “ a no? A me sembra di si!” disse lui portando le braccia al petto. “ mm per farmi perdonare ti porto a cena fuori!” dissi provando a stare seria. “ tu mi porti a cena fuori? Bizzarro ma accetto” disse aprendosi in un grande sorriso.  “allora andiamo a prepararci, ma non aspettarti una cena romantica a lume di candela! Andremo da nandos!” annunciai alzandomi dalla panchina.  “okok sarà un appuntamento perfetto!” esclamò il morò alzandosi e zampettando da una parte all’altra. 

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Capitolo 9
*** I'll look after you ***


Weila!!
è un periodo che faccio "le mie riflessioni" qui in alto e la cosa me gusta xD
finalmente ho aggiornato! *applaude da sola*
vi avverto che è molto ma molto dolce questo capitolo :D 
vorrei ringraziare tutte quelle che leggono la FF e che recensiscono :3 siete molto tenerelle (?) ok parliamo decentemente che è meglio, siete fantastiche e vi ringrazio per le cose positive che mi dite :D ho sempre bisogno di sapere i vostri giudizi e sopratutto in questo periodo che sono un pò a corto di idee. non sò come dire XD ho già in mente come fare gli ultimi capitoli ma non ho molte idee con cui riempire i capitoli di mezo XD 
spero che "l'ispirazione" mi torni XD
passando alle cose divertenti...
avete saputo di Harry e Zayn ieri?
io mi sono scompisciata dalle risate leggendo che cosa hanno combinato xD
poi Zayn in sti giorni ne fa di tutte e di più, prima si perde con Louis e poi si ubraca con Harry ahahahhaha
va bhe comunque grazie a questa vicenda sono riuscita a scrivere 2 cosucce in più nel caèitolo :D (capirete leggendo)
unìaltra cosa.. le avete viste le foto di Liam e Loui al mare oggi?
io mi sono scompisciata dalle risate vedendo una gif in cui Liam si ribalta sulla tavola da surf ahahahahahaaha
va bhe ora vi lascio.. buona lettura a tutti :D



“uscite sta sera?” mi domandò Harry notando che ero leggermente più truccata del solito. “si, porto Louis a cena fuori”  dissi sorridendo. Harry scoppiò a ridere e si gettò sul divano tenendosi la pancia. Lo fulminai con lo sguardo “ ma che problema hai?” sbottai sistemandomi nuovamente i capelli.  “ o io nessun problema” disse sghignazzando. “sei bella” aggiunse poi sorridendo. “e fidanzata!” esclamò ridendo Louis  scendendo le scale e abbracciandomi da dietro. “ lo so lo so. Mi hai tradito Louis!!” borbottò Harry fingendosi  offeso. “ohh amore mio io non ti tradirò mai saremo sempre noi contro il mondo!”  esclamò Louis correndo ad abbracciare l’amico. “emm Harry stai provando a rubarmi il fidanzato?” dissi scioccata. “fino a prova contraria sei tu che mi hai rubato il fidanzato” controbatté  lui alzando un sopracciglio. Mi portai una mano alla fronte e scossi la testa  incredula dalle idiozie che stava dicendo quel ragazzo. “va bhe ora andate io mi devo preparare!” esclamò il riccio alzandosi dal divano. “ e sentiamo dove vai?” domandai spostando il peso su una gamba e incrociando le braccia al petto. “ questa sera io e Zayn usciamo” gridò esaltato. “ mmm non fare cazzate ricciolo” dissi spettinandogli i capelli e uscendo di casa con Louis. “sei splendida” disse fermandosi e baciandomi sotto il portico di casa. Sorrisi nel bacio e lo resi più passionale. “ora andiamo che ho fame” dissi staccandomi dalle sue labbra perfette. “okok donna!” esclamò lui portando le mani al cielo. Risi leggermente ed entrai in macchina.  Ormai erano più di venti minuti che eravamo in macchina, la cosa era strana visto che per andare da nandos ci volevano si e no 10 minuti. Guardai preoccupata Louis che guidava sicuro di se con un sorriso beffardo in volto. “ehm Lou ci siamo persi?” domandai. “no è la strada giusta” confermò lui sicuro di se. “no fidati non è la strada per Nandos!”  sbottai. “Nandos?” disse con tono leggermente acuto il moro. “oh Louis sei sempre il solito! Visto hai sbagliato strada!”  esclamai. “stai tranquilla amore, ho programmato qualcos’altro” disse facendomi l’occhiolino e sorridendomi. “ mi devo preoccupare?” domandai sorridendo. “no, penso che ti piacerà.” Confermò lui ridacchiando e finalmente accostando la macchina. “Lou.. ma siamo in un parco?” dissi con un sorriso a trentadue denti. Amavo i parchi, non i parchi qualsiasi bensì i parchi meravigliosi di Londra, la splendida Londra che di sera quando il sole tramontava era splendida. Il cielo era sereno e a causa del tramonto aveva assunto un colore rosso e violaceo, uno spettacolo.  Si intravedevano anche le prime stelle e una debole luna.  Ero incantata anzi stregata da quella magnifica vista. Mi sentii cingere da due braccia, vi voltai e a pochi centimetri dal mio viso c’era il petto di Louis, alzai il volto per incontrare il suo sguardo che trasmetteva speranza e gioia. “grazie” dissi sorridendo e con gli occhi lucidi. “non piangere, questa è la nostra serata” mi sussurrò all’orecchio prima di prendermi per mano e trascinarmi in cima alla collina di quel parco. Non appena arrivammo in cima spalancai la bocca, la vista da lassù era qualcosa di meraviglioso, indescrivibile.  Ai piedi di un grande albero ,decorato con dei fantastici fiori bianchi , vi era una tovaglia a quadri  e tantissime pietanze che parevano squisite.  “ti piace?”  sussurrò lui abbracciandomi da dietro e ondeggiando. “è fantastico, sembra di essere in una favola” dissi voltandomi verso di lui.  Louis continuava a ondeggiare e io con lui, stavamo ballando su una melodia che agli altri non era udibili, era la melodia dei nostri cuori che battevano l’uno per l’altra.
“If I don't say this now I will surely break
As I'm leaving the one I wanna take
Forgive the urgency but hurry up and wait
My heart has started to separate

Oh oh oh, oh oh oh, be my baby
Oh oh oh, oh oh
Oh oh oh, oh oh oh, be my baby
I'll look after you”
Louis iniziò a intonare questa canzone mentre mi faceva fare una piroetta.
There now, steady love, so few come and don't go
Will you won't you, be the one I'll always know
When I'm losing my control, the city spins around
You're the only one who knows, you slow it down

Mi riavvicinò al suo petto e mi strinse forte come se avesse paura che fossi potuta in qualche modo scivolare via da lui.
Oh, oh 
Be my baby
Ohhhhhh
Oh, oh
Be my Baby
I'll look after you
And I'll look after you

mi guardò dritta negli occhi mentre le nostre mani erano intrecciati e I nostri petti si toccavano.

If ever there was a doubt
My love she leans into me
This most assuredly counts
She says most assuredly


avvicinò  il suo volto al mio e appoggiò la ua fronte alla mia.
Oh, oh 
Be my baby
I'll look after you
After You
Oh, oh
Be my baby
Ohhhhh

quasi sussurrava queste parole, ma il suo sguardo era sempre puntato sul mio.
t's always have and never hold
You've begun to feel like home
What's mine is yours to leave or take
What's mine is yours to make your own

il tempo sembrava essersi fermato, ma la sua voce continuava a risuonare nell’aria.
Oh, oh
Be my baby
Ohhhhh
Oh, oh 
Be my baby
I'll look after you

sorrisi e lui fece lo stesso.  “Ti amo” mi disse  e poi  eliminò la distanza tra I nostril volti.
La mia bocca fu invasa dal suo dolce saporo, le farfalle nel mio stomaco iniziarono a volare e  il mio  cuore iniziò a battere così forte che temevo distruggesse la mia cassa toracica e uscisse fuori.  “vorrei che questo momento non finisse mai.” Dissi staccandomi dalle sue labbra. “ma se non finisse mai non ce ne potranno essere altri ancora più belli” disse lui sorridendo. “penso che momenti più belli di questo non esistano” controbattei mantenendo un sorriso indelebile sul mio volto. “non possiamo ancora saperlo” esclamò lui facendo l’occhiolino e trascinandomi a sedere affianco a lui sulla tovaglia. “vediamo un po’ che cosa hai preparato di buono” esclamai strofinandomi le mani e ridacchiando. “allora lo chef qui presente ha preparato dei buonissimi panini con il prosciutto, una pizzetta che a dir la verità ho comprato dal panificio sotto casa e già che c’ero ho comprato anche i muffin!” esclamò lui esaltato. Scoppiai a ridere “c’è qualcosa che hai fatto tu?” domandai trattenendo le risate. “si! I panini!” disse esaltato.  Risi ancora  di più e poi afferrai un panino e lo iniziai a mangiare. “mm dai almeno è tutto buono” dissi terminando di mangiare. “visto che bravo fidanzato  che hai?”  esclamò lui stendendosi sull’erba soffice al mio fianco. “già.. sono fortunata” dissi girando la testa verso di lui. “ si ma mai quanto me, sono la persona più fortunata del mondo ad avere te al mio fianco” disse lasciandomi un leggero bacio sulle labbra. Sorrisi e poi spostai lo sguardo verso il cielo coperto interamente da stelle. Ormai si era fatta sera e la luna risplendeva in tutta la sua bellezza alta nel cielo. Io e Louis eravamo sdraiati su quel prato fantastico, regnava il silenzio, nessuno fiatava, ma  non era un silenzio imbarazzanti  era uno di quei silenzi fantastici durante il quale non si fa altro che scambiarsi occhiate dolsi e di tanto in tanto qualche dolce bacio.
 
“Louis che ore sono?” dissi senza spostare la testa dal suo petto. “le 23, vuoi tornare a casa?” domandò lui passando una mano sulla mia schiena. “se fosse per m resterei a vita qui ma gli altri si staranno preoccupando”  dissi alzando leggermente lo sguardo per poterlo guardare negli occhi.  “hai ragione.. è meglio andare” confermò lui sorridendo. Di malavoglia ci alzammo, rimettemmo in ordine tutto e andammo in macchina.
 
“siamo tornati!” esclamò Louis aprendo la porta di casa. “Destiny e louis!” gridarono Harry e Zayn saltandoci addosso. Puzzavano tremendamente di alcol, avevano gli occhi gonfi e arrossati. “avete mica bevuto?” domandò Louis ridacchiando. “e voi avete mica scopato?” rispose quasi gridando Zayn che poi si girò a ridere con il riccio. Sbuffai rumorosamente e gli sorpassai andandomi a sedere sul divano. Non sopportavo Harry ubriaco e tantomeno Zayn, quando esageravano a bere diventavano odiosi, sfottevano tutti di continuo. “ooo e dai piccola Destiny. Non ti offendere!” esclamò Harry buttandosi sopra di me. “lasciami stare Harry” sbottai alzandomi e sedendomi sul pavimento. “e dai non puoi tenermi il broncio! Ho anche imparato una nuova mossa di ballo” gridò Harry  gettandosi sul pavimento e iniziando a fare la mossa del verme. “sei penoso Styles!” sbottai ormai stufa di questa scenetta patetica. “non dire così sai che ci rimango male!  Dai Zayn faglielo vedere anche te!” esclamò rivolgendosi all’amico. Zayn si buttò a terra e assieme al riccio iniziò a  strisciarsi sul pavimento.  Liam  e Niall entrarono nella stanza con facce davvero scocciate. “Harry Zayn basta avete rotto!” grido Liam. “ Zayn scappa papà liam si è arrabbiato!” disse Harry con la voce da bambino per poi scappare da qualche parte della casa con il suo compagno di bevute.  “da quanto è che vanno avanti così?” domandò Louis con le lacrime agli occhi per il troppo ridere. “tutta la sera. Siamo anche dovuti andarli a prendere al bar.  La sicurezza di quel locale ci ha detto di venirli a prendere perché stavano facendo davvero troppo casino e stavano per fare a botte con altri ragazzi.” Disse Niall buttandosi sul divano.“dagli tempo 3 minuti e cadranno addormentati a terra” disse Louis indicando i due che stavano correndo per la stanza. Proprio come aveva dettop il mio ragazzo, Harry e Zayn  caddero a terra addormentati. “ora si può andare a dormire” esclamai scavalcando i corpi dei due ragazzi e andando in camera mia.
 

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Capitolo 10
*** una vita sola non basta per dimostrarvi il mio amore ***


-occhi a me per un secondo-
ciao a tutti :) 
volevo dirvi che questo è il penultimo capitolo! 
spero davvero che vi piaccia, io mi sono commossa a scriverlo :3 
va bhe non voglio anticiparvi nulla :D
spero solo che vi piaccia :3 
come sempre ringrazio chi ha recensito :)
mi farebbe piacere ricevere recensioni anche in questo capitolo :D 
un grosso abbraccio e buona lettura :D


Erano passati quattro mesi da quando avevo iniziato a fare  la chemio, mi sentivo meglio ma alcuni giorni ero così debole che  non mi reggevo neanche in piedi. Durante questi giorni me la prendevo spesso con Louis o Harry e finivo con lo stare sola a piangere tutto il giorno in camera. Quando andavo a chiedere scusa a Louis lui mi diceva che non mi dovevo preoccupare, che non era successo niente di grave e di stare tranquilla. Harry mi diceva che non  mi dovevo assolutamente preoccupare e che mi capiva. La verità era che nessuno, ne Lou ne Harry, potevano realmente capire come mi sentivo. Loro non potevano comprendere il mio dolore, il dolore fisico ma soprattutto quello morale. Il dolore mi faceva capire che la mia malatti stava peggiorano e non migliorando, questo voleva dire che la mia morte si stava avvicinando e che dovevo prepararmi per dire addio a loro, alle mia ragione di vita.
Quella mattina del tre dicembre la ricordo bene ancora ora, mi ero svegliata presto e dovevo andare all’ospedale. Decisi di lasciare dormire Louis almeno si sarebbe ripreso dalla serata precedente in cui aveva esagerato con l’alcol.  Mi vestii abbastanza pesante per coprire il mio fragile corpo da quel freddo pungente  di Londra.  Finalmente arrivai all’ospedale e  entrai nell’ufficio del dottore. Ci salutammo educatamente ma diversamente dalle altre volte mi fece accomodare nella poltrona dinanzi  alla sua scrivania.  “devo parlarle di una cosa”  disse il medico guardandomi seriamente. Annuii  attendendo che il medico continuasse il suo monologo. “dagli ultimi risultati dei test non si sono verificati miglioramenti. Ora deve decidere se continuare la chemio o interromperla.” Concluse la frase con un lungo e straziante sospiro.  Wow quell’uomo aveva distrutto  le mie speranze in quanto? Dieci secondi?  Mi sentii dannatamente presa in giro, presa in giro dalla vita. Non mi sembrava giusto, perché io? “lei cos mi consiglia?”  sussurrai ricacciando indietro le lacrime che si erano iniziate a formare nei miei occhi azzurri. “non voglio illuderti, devo essere onesto al cento per cento con te. Continuare la chemio non ti aiuterà. I risultati degli esami sono gravi, si potrebbe dire peggiorati.  So che anche se tu lo neghi il dolore si è fatto molto più forte in queste settimane, so che ti senti molto più debole e che non riesci quasi più a mangiare. Purtroppo i risultati sono questi e io, per quanto vorrei, non posso farci nulla” concluse l’umo di fronte a me torturandosi le mani.  “quanto mi resta?” mormorai a  testa bassa per nascondere le lacrime.  “ non lo posso sapere con precisione” il medico fece una breve pausa. “ due settimane massimo” disse tutto d’un fiato.  Al suono di quel numero il mio corpo fu percosso da innumerevoli singhiozzi. “grazie ugualmente dottore” dissi alzandomi e uscendo da quella struttura. Iniziai a camminare a vuoto, per le piazze, per i parchi e poi arrivai davanti alla porta di quella casa che per me era il simbolo della felicità, si perché ogni volta che aprivo quella porta venivo sempre inondata da un’onda di felicita e allegria, quando varcavo la soglia di quella porta entravo in paradiso ma questa volta sarebbe stato diverso. Varcando quella porta sarei entrata all’inferno, in un posto dove il dolore e la sofferenza regnano, in un posto dove non c’è spazio per i sorrisi ma ce ne è solo per le lacrime.  Feci un sospiro profondo, posai la mano sulla maniglia della porta e feci una leggera pressione verso il basso in modo tale che la porta si aprisse. Non appena essa si apri mi ritrovai davanti cinque meraviglie, le persone più perfette di questo mondo. I loro sorrisi scomparvero dai loro volti non appena videro le lacrime nei miei occhi. Louis sembrò capire immediatamente, come se mi avesse letto nella mente e scoppiò in un pianto continuo. Il suo corpo era percosso da singhiozzi , i suoi occhi erano rossi, lasciavano vedere a tutti il suo dolore, la sua rabbia e la sua frustrazione.  Si lasciò cadere sulle ginocchia davanti a me mentre continuava a gridare frasi incomprensibili. Avrei voluto stringerlo tra le mie braccia e dirgli che stavo bene e che sarebbe andato tutto per il verso giusto.  Ma semplicemente non potevo, rimasi in piedi a guardarlo mentre anche il mio volto veniva inondato da lacrime di dolore. Harry a quel punto capì, capì che non avevo più speranze e anche lui si lasciò cadere al suolo  mentre dai suoi occhi uscivano una quantità indescrivibile di lacrime.  “ti prego Des” sussurrò Niall alzando lo sguardo su di me. “ti prego di che non è così” continuò alzando leggermente la voce. A quel punto non ce la feci e scoppiai a piangere ancora più forte, mi accasciai a terra accanto a Louis e lo strinsi tra le mie braccia. “scusami, scusami, scusami. Ci ho provato ma non ha funzionato. Ho lottato ma non ho vinto” dissi mentre le lacrime continuavano a rigare il mio volto e i singhiozzi a rompere la mia voce. Louis non fiatò, cerco semplicemente le mie labbra e mi diede un lungo bacio. Quando ci staccammo i nostri sguardi colmi di dolore si incontrarono e li capii che era davvero la fine.  Mi alzai lentamente da terra e andai da Harry, lo strinsi tra le mie braccia e  gli baciai una guancia salata a causa delle lacrime che stava versando. “non dimenticarti mai quello che ti ho detto, ricordati della stella, ricordati che io sarò sempre con te.” Gli sussurrai all’orecchio.  Lui  mi guardò negli occhi e vidi tutto il dolore che stava provando, quegli occhi verdi così preziosi erano diventati delle gabbie che racchiudevano tutto il dolore, le sofferenze che provava. “sarai davvero con me?” sussurrò con voce tremante. “te lo prometto” confermai.  Lo abbracciai nuovamente, arei voluto che quell’abbraccio non finisse mai.  
 
Era arrivata la sera, ero sdraiata a letto tra le braccia di Louis, lui ancora piangeva non aveva mai smesso per tutto il giorno . “ti amo Louis, più della mia vita” ruppi il silenzio. Lui singhiozzò e si coprì il volto con le mani.  “ti prego Louis guardami negli occhi è importante” dissi  abbassandogli le mani in modo da vedere i  suoi occhi blu come il cielo. La sua espressione straziata mi fece piangere ancora di più, lui non doveva soffrire, non se lo meritava.  “tra due settimane, quando me ne andrò, tu non dovrai mai smettere di sorridere” dissi accarezzandogli il volto.  “non posso vivere senza di te” disse tra un singhiozzo e l’altro. “tu ce la farai, io lo so. Tu sei forte e dovrai vivere  felice, continuare a cantare, ridere, fare lo scemo, ubriacarti, trovarti una fidanzata, sposarti e avere figli. Perché io lo so che è questo che vuoi, Louis dovrai avere il tuo maschietto, ricordi che mi dicevi sempre che avresti fatto addirittura venti figli pur di avere un maschio? Bhe sono sicura che lo avrai e sarà magnifico proprio come te. Avrà i tuoi occhi e il tuo carattere fantastico, sarà un ometto perfetto e te e tua moglie lo crescerete benissimo.” Dissi  con il volto rigato dalle lacrime ma facendo un piccolo sorriso. Louis scosse la testa. “no, no io non avrò nessun figlio, non mi sposerò e non avrò mai un’altra ragazza.  Non posso, tu sei l’unica” disse con voce rotta dal pianto e gli occhi stracolmi di lacrime. “ora dici così perché stai soffrendo, ma tra un po’ di anni io non sarò altro che un debole ricordo per te. La mia immagine nella tua testa si annebbierà e il sentimento che provi per me si spegnerà con il passare del tempo.  Prima che tu te ne accorga mi avrai già dimenticata e ti sarai  creato una nuova vita ed è giusto così! È giusto che tu vada avanti, che mi dimentichi e che ti crei una nuova vita. È la cosa giusta e tu lo sai benissimo, devi solo accettarlo.” Dissi accarezzandogli il petto. Lui continuava a scuotere il capo e a  piangere sempre più forte. “Louis ti prego basta piangere, devi essere felice. Fallo per me” dissi asciugandogli le lacrime. “come posso essere felice se l’amore della mia vita se ne andrà per sempre?!” gridò lui tirano un pugno al materasso. “quando ti mancherò dovrai solo venirmi a trovare,  io sarò li ad aspettarti e anche se tu non mi vedrai io sarò li ad ascoltare ciò che mi racconterai, ti accarezzerò il viso anche se tu magari sentirai solo una leggera aria che scambierai per il vento, ti ruberò qualche bacio e a te magari sembrerà di sentire il mio sapore sulle tue labbra.” Dissi guardandolo negli occhi. “ti amo” disse prima di darmi un bacio che racchiudeva tutto il suo dolore. Quella sera facemmo l’amore  come tutte le altre restanti notti, ogni volta era sempre diverso, ci desideravamo sempre di più nonostante io , con il passare dei giorni, fossi  sempre più debole, sempre più pallida. L’ultima notte, l’ultima notte della mia vita la passai così, a fare l’more con la persona che amavo più della mia vita. La passai tra le sue braccia forti, la passai con le sue labbra incollate sulle sue, con le mani intrecciate tra i suoi capelli e con il fiato mozzato.  Fu la notte più bella della mia vita. Entrambi sapevamo che sarebbe stata l’ultima, lo si capiva dagli sguardi ma soprattutto a quel bacio, l’ultimo bacio. Fu un bacio così passionale, così perfetto che nulla avrebbe potuto rovinarlo. Si, quello fu un bacio di addio e entrambi lo avevamo capito.  Lo capimmo dall’ultimo sguardo che ci scambiammo , da quel sorriso sui nostri volti  e dalle lacrime che rigarono i nostri volti.  “grazie Louis” gli dissi sorridendo prima dio chiudere i miei occhi per sempre. Me ne andai li, su quel letto, in quella casa in cui avevo vissuto gran parte della mia vita con Harry, la persona che mi aveva regalato più sorrisi di chiunque altro.
 
 
Sono seduta sull’erba soffice sotto l’ombra di questo grosso albero. È una giornata calda, l’estate si stà avvicinando, sorrido mentre sposto lo sguardo verso l’enorme cancello  nero da cui spunta Louis. mi avvicino alla mia lapide, lui aumenta il passo, percorre di fretta il sentierino segnato dalla ghiaia e finalmente arriva. Gli sorrido, anche se lui non può vedermi. “ciao Destiny” dice sedendosi di fronte alla mia lapide e sfiorando con mano tremante la foto su quella lastra di marmo bianca. “Ciao Louis” rispondo sedendomi accanto a lui nonostante so che lui non può ne sentirmi ne vedermi.  Lui sospira, c’è qualcosa che non va ma non capisco che cosa. “ sai Des, sono già passati tre anni, tre lunghi anni da quando te ne sei andata. Mi manchi sai? Manchi a tutti. Harry è così triste.” Dice sospirando. “lo so,  lo vedo quando mi viene a trovare.  Nei suoi occhi non c’è più quella luce che ha sempre avuto.” Dico torturandomi le mani.  “non è facile per nessuno. La vita senza di te è coì triste. Mi manca il tuo sorriso, la tua voce, la tua risata, i tuoi occhi.” Dice asciugandosi una lacrima che gli è sfuggita. Poso la mia mano sulla sua ma non ho la reazione che vorrei. Lui resta immobile. “ mi ricordo che dicesti che mi sarei scordato di te, della tua immagine ma non è così. Ti ho sempre in mente, cerco  i tuoi occhi nei passanti ma non li trovo. A volte ho pensato di impazzire.” Sospira. “ Lou, anche te mi manchi così tanto.  Non riesco a lasciarti andare ed è per questo che sono bloccata qui, in questo cimitero.” Sussurrò.  Lui sospira di nuovo. “c’è qualcosa che non va, lo capisco. Dai avanti dimmelo.” Insisto ma lui non può sentirmi.  Scoppia in un pianto che forse ha trattenuto dentro per troppo. “scusami Des, non dovrei piangere ma è più forte di me, mi sento così  stupido. Mi mancano terribilmente i tuoi baci e i tuoi abbracci.  Ti sento così lontana”  non riesce più a parlare per i troppi singhiozzi. A questo punto le lacrime prendono il sopravvento anche su di me. Mi alzo e mi metto davanti a lui. “Louis sono qui proprio davanti a te!  Mi manchi so che lo sai. So che sai anche che sono qui! “ grido e per un attimo mi sembra che mi abbia visto ma in verità sta solo guardando un punto fisso davanti a lui. Mi rassegno e torno a sedermi al suo fianco. “ti ricordi quella stupida scommessa che facemmo?” esclama asciugandosi le lacrime. “ che stupidi che eravamo. Era ovvio che mi sarei innamorato, lo ho sempre saputo sin dal primo momento in cui ti ho vista.” Dice ridacchiando. “già, anche io sapevo che mi sarei innamorata di te. Lo ho sempre saputo che eri speciale.” Confesso. “ricordi Harry come era felice quando gli abbiamo detto che stavamo insieme? Non scorderò mai la sua espressione.  Ci sono così tante cose da ricordare, sono così tante che non saprei da dove cominciare.” Dice sospirando. “hai ragione, siamo stati davvero bene insieme” dico accarezzandogli il volto. Lo sento rabbrividire e poi sorridere. “ ho incontrato una ragazza” dice di punto in bianco.  Mi  si “ferma” il cuore ma sono felice. Lui ha il diritto di farsi una nuova vita, lui deve essere felice. “non ti ho dimenticata, questo non lo farò mai. Però ho capito che devo andare avanti proprio come mi dicevi tu.” Sorrido e lascio scivolare le lacrime sul mio volto. “è una ragazza a posto, molto solare e simpatica. Sono sicura che ti piacerebbe. Penso che mi piaccia davvero. Si, sento che non è solo una tua sostituta. Sento che mi piace e che potrebbe essere quella giusta”  le lacrime continuano a scorrermi lungo il volto ma mi sento più sollevata. Ora ho la certezza che lui starà bene, che tornerà a vivere davvero.  “ora devo andare,  mi devo vedere con lei. La porto a mangiare fuori.” Si alza in piedi  sorride, da un bacio veloce alla foto sulla lapide, sorride e se ne va.  Ora ho capito che devo lasciarlo andare, molto probabilmente questa è una delle ultime volte in cui mi verrà a trovare ma è giusto così. Sono felice per lui, deve vivere e so che anche Harry ci riuscirà. Sono tranquilla, ora posso lasciarli andare, posso scomparire per sempre. Inizio a camminare su una collina fino a raggiungere il punto più alto, chiudo gli occhi focalizzo l’immagine delle due persone più importanti della mia vita. Ecco li vedo, c’è Harry con il suo sorriso mozzafiato che mi saluta, ora vedo anche Louis, mi sorride e mi tiene la mano. “grazie amori miei, una vita sola non basta per dimostrarvi il mio amore” sussurrò prima di scomparire, questa volta per sempre.

Ehy sono di nuovo io :D
bhe vi è piaciuto? spero davvero di si :) 
visto che magari vi siete un pò rattristati vi consiglio di guardari ma specialmente di ascoltare questa canzone, sono sicura che vi tirerà su di morale XD 


http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1xKOmEskIYM

a me ha fatto scompisciare la prima volta che la ho sentita XD bho mi fa impressione sentirla cosi ahahahaha xD 
un bacione!

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Capitolo 11
*** Mai e poi mai li potrò dimenticare ***


ciao a tutti :D
questo è l'ultimo capitolo :)
preparate i fazzoletti ragazzi xD 
un bacione a tutti e ancora grazie per aver seguito questa FF. 
un abbraccio a tutti :)
 

-punto di vista di Harry-
Sono già passati tre anni, tre anni in cui la mia piccola, la mia principessa, la mia migliore amica, la mia ragione di vita mi ha abbandonato. Se ne è andata, mi ha lascito qui da solo immerso in tutto questo dolore, in tutta questa sofferenza.  Lascio scivolare le mie lacrime lungo il mio viso.  Sono tre anni che piango, tre anni che non sorrido, tre anni che non rido, tre anni che non vivo. Lei è morta e io con lei. Si è portata via tutto di me, il mio cuore, la mia anima, tutto.  Mi rigiro nel letto e lo sguardo cade sui miei  polsi, o meglio sulle mie cicatrici. Sono tre anni che mi ferisco, tre anni in cui provo disperatamente a togliermi la vita. Tutti quando vedono i miei polsi, su cui non c’è più uno spazio che non sia ricoperto da questi dannati segni , sembrano quasi disgustati ma non li biasimo, loro vedono solo  segni mentre io in quelle cicatrici rivedo i suoi occhi, il suo sorriso. Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la finestra, la apro e guardo fuori.  Mi incanto a guardare il vialetto sul quale Destiny passava sempre prima di citofonare. Per un secondo mi sembra di vederla, è li che cammina e sventola la mano per salutarmi mentre il suo corto vestito bianco che gli regalai per il compleanno ondeggia libero.  Scuoto la testa. “stupide visioni” mormoro con gli occhi ancora più colmi di lacrime.  Alzo il volto e mi perdo a fissare il cielo. “dove sei finita..” sussurro.  Ricordo che lei amava il cielo, amava perdersi a osservare  tutte le minime sfumature del colore del cielo, lo amava fare quando c’era il sole, quando pioveva e anche quando nevicava. Altre mille lacrime rigano il mio volto.  Sbatto la finestra con violenza e mi dirigo in bagno. Provo di nuovo questa orribile sensazione, che cosa è? È odio, odio verso di me. Mi sento inutile, incompleto, solo e dannatamente sbagliato. Prendo la lametta e la poso sul mio polso, alzo lo sguardo e mi guardo allo specchio. Dannazione cosa sono diventato?  Non sembro più io. Il mio volto è così scavato, avrò perso dieci chilli in questi ultimi anni, sono più pallido del solito, i miei occhi sono così gonfi che quasi sembrano chiusi,  sono segnati da occhiaie viola e se spalanco gli occhi vedo solo del rosso. Dove è finito il verde che Destiny tanto amava? È morto anche quello? 
Abbasso lo sguardo sul mio polso, faccio  pressione e poi faccio scorrere quella maledetta lama che era diventata la mia droga. Il sangue inizia a scorrere, a macchiare il lavandino e anche il pavimento.  Non provo dolore o forse lo provo ma non  me ne accorgo perche nessun dolore è più forte di quello che provo per la morte della mia Des. Prendo le garze dal mobile e inizio a fasciare il mio polso appena ferito.  Entro nuovamente in camera, mi siedo alla scrivania e prendo carta e penna. le parole escono di getto, non ho neanche bisogno di pensarci.
“ciao ragazzi,
sono Harry, volevo solo ringraziarvi. Ringraziarvi per aver fatto si che il mio sogno di cantare si avverasse, vi voglio ringraziare perché siete stati quattro amici fantastici. Anzi voi non eravate amici, eravate fratelli. Lo siete tutt’ora e lo sarete per sempre. Non vi dimenticherò mai e sarete sempre nella mia anima.  Tre anni fa, quando Des è morta io sono morto con lei. Non riuscirò mai ad abituarmi a una vita senza di lei, una vita senza il suo sorriso e i suoi occhi. Ci ho provato a vivere ma è impossibile, è più forte di me.  Il dolore che provo è troppo e lo è altrettanto l’odio che provo verso di me. Scusatemi ragazzi, scusatemi se  in questi anni vi ho fatti disperare, scusatemi se vi ho rovinato la carriera mettendoci meno energia nel cantare o  sbagliando le parole. Ma capitemi, io cantavo solo per lei, solo per la sua gioia, solo per vederla felice. Ma ora che lei non c’è  più non trovo più ragioni per cantare, per ridere, per VIVERE. Scusatemi davvero.  Ho preso una decisione, non voglio più vivere, non così. Me ne andrò e finalmente la rivedrò, la potrò di nuovo stringere tra le mie braccia. Addio Liam, Addio Niall, Addio Zayn. Promettetemi che sorriderete   sempre. Promettetemi che resterete i ONE DIRECTION, che continuerete a cantare e a far felici milioni di persone con il suono delle vostre voci.
Louis, tu, tu sei stato fondamentale per me. Abbiamo condiviso la cosa più importante di questo mondo, lei. Ti amava davvero, lo ha sempre fatto avrebbe solo voluto più tempo per dimostrartelo.  Quando la rivedrò te la saluterò e le dirò tutto ciò che mi dicevi di lei. Sono felice che almeno tu sei riuscito a farti una nuova vita, lei lo apprezzerà molto. Addio Louis.
Vi amerò per sempre, vostro Harry.”
Piego la lettera  e la poso sul letto.  Prendo un coltello e silenziosamente esco di casa.  Cammino con la testa bassa e finalmente arrivo al cimitero. Riesco a vedere la sua lapide, aumento il passo e quando arrivo dinnanzi a quel pezzo di marmo bianco mi siedo. Guardo la foto per qualche istante, la tocco con le mani che tremano e poi ci lascio un dolce bacio sopra. “stò venendo  da te piccola mia” sussurrò estraendo il coltello dalla mia tasca e  facendo un lungo taglio su tutta la lunghezza  delle mie vene.  La testa inizia a girarmi, mi sento sempre più debole, cado sdraiato a terra, la vista è sempre più offuscata, vedo qualcosa in lontananza, anzi qualcuno.  “Harry che cazzo hai fatto! Ti prego resisti!” è Louis che mi stà scrollando per farmi restare sveglio, è tutto inutile ma lui non  lo vuole accettare, raccolgo le ultime forze che ho in corpo e sorrido. “stai tranquillo, ti saluterò Destiny” sussurro prima che la mia anima si separa dal mio corpo.
 
 
-punto di vista di Louis-
“amore sei pronto?”  annuisco chiudendo l’ultimo pacco.
“perfetto allora ti aspetto di sotto con i bambini” annuncia la donna porgendomi un sorriso fantastico. “scendo subito” rispondo. Prendo in mano lo scatolone  e mi avvio a lasciare quella stanza, da non so dove scivola una lettera. La raccolgo e inizio a rileggerla. Delle lacrime rigano il mio volto, è la lettera di Harry. L’avrò letta milioni di volte in questi ultimi 4 anni ma il dolore è sempre forte.  “addio amico, sarai sempre con me” sussurro facendo un piccolo sorriso. Richiudo la lettera e la metto in tasca. Mi appresto a raggiungere mia moglie e i miei figli al piano di sotto. “amore ti dispiace se prima di andare  passiamo al cimitero? Vorrei salutare  per un’ultima volta Harry e Destiny” annuncio. Lei sorride “vuoi andare da solo?” domanda lei. “no, voglio che li conosciate anche voi. La donna sorride e poi mi lascia un piccolo bacio sulle labbra.
 
“papà perché siamo qui?” domanda mia figlia stringendo il mio braccio. Sorrido. “ qui ci sono due persone che ho amato davvero molto, vorrei che le conosceste anche voi” annuncio prendendo la piccola in braccio.
Arriviamo dinanzi alle due lapidi. Sorrido e assieme alla mia famiglia mi siedo sulla soffice erba. “ciao Harry, ciao Des” sorrido. Mio figlio mi guarda un po’ stranito. “oggi io e la mia famiglia ci trasferiamo, quindi vi verrò a trovare più raramente e ho deciso di presentarvi  i miei due figli e mia moglie. “ inizio a parlare con le lapidi come se davanti a me ci fossero davvero Harry e Destiny, con mia sorpresa anche mia moglie e i miei due figli parlano.  Sono già passate due ore e noi dobbiamo andare. “Des, Harry andiamo se no Liam,Niall e Zayn partono senza di noi.” Annuncio sorridendo.  Ho dato hai miei figli il nome Destiny e Harry in onore delle due persone più importanti della mia vita.   Sono passati in tutto 7 anni dalla morte di Destiny e quattro da quella di Harry. Come volevano entrambi ho continuato a vivere, mi sono fatto una famiglia e con i ragazzi abbiamo continuato a fare musica, ma il dolore c’è sempre, è sempre li non scompare. Amo ancora Destiny ma ho capito che non posso restare legato a lei per sempre. Ho dovuto andare avanti, proprio come lei mi aveva pregato di fare. Mi sono costruito una famiglia. Mi sono sposato e ho avuto due figli; una femmina, Destiny, e un maschio, Harry. Hanno entrambi dei bellissimi occhi che variano dall’azzurro al verde, sono dei bambini bellissimi e li amo con tutto il cuore.
Saluto per l’ultima volta le lapidi con due baci e poi assieme alla mia famiglia raggiungiamo gli altri per partire, per iniziare una nuova vita. INSIEME.
Porterò per sempre  con me il mio migliore amico, Harry, e L’amore della mia vita Destiny. Mai e poi mai li potrò dimenticare, rimarranno per sempre con me, nel mio cuore. Nel cuore di tutti.

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