All'amore non importa se lui è un professore e lei una studentessa.

di marti97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lei, Isabella. ***
Capitolo 2: *** Non giudicare! ***
Capitolo 3: *** Mi baci!? Scommettiamo! ***
Capitolo 4: *** Gelosia portami via! ***
Capitolo 5: *** E' forse un addio ? ***
Capitolo 6: *** AVVISO IMPORTANTE ***
Capitolo 7: *** Io e te per sempre.. O no? ***
Capitolo 8: *** Io ti amo Isabella ***



Capitolo 1
*** Lei, Isabella. ***


BELLA’S POV
 
Oggi erano finite le vacanze estive; era il primo giorno di scuola.
Mi presento: mi chiamo Isabella, per gli amici Bella, sono alta, abbastanza magra, ho occhi e capelli marroni; frequento la quarta liceo e sono una delle ragazze più popolari della scuola. Sono fidanzata con il capitano della squadra di basket, Mike, e di amiche, anche se sembro averne tante, in realtà ne ho solo una, Rosalie. Sono una ragazza abbastanza vanitosa, molto sicura di sé, che non si fa mettere le spalle in testa da nessuno. Questa qualità l’ho presa dalla mia amatissima mamma, Renèè; adoro tantissimo anche il mio papi, Charlie. Sono figlia unica e non desidero assolutamente avere fratelli o sorelle perché così tutte le attenzioni dei miei genitori sono rivolte verso me. Mio padre è il capo dei poliziotti, mentre mia madre è la proprietaria di un’agenzia immobiliare di fama internazionale; come avrete ben capito, sono molto ricca! Infatti, vivo in gigantesca villa, divisa in tre piani: al piano terra c’è una specie di sala d’attesa con tre poltroncine, un tavolino e degli appendi abiti subito all’entrata, poi c’è un’enorme salone con una tv al plasma e un divano lunghissimo, il salone dove si pranza e la cucina; al primo piano c’è la stanza dei miei genitori (con bagno incorporato), la mia stanza (anch’essa con bagno), due stanze degli ospiti e un bagno; al secondo piano c’è uno studio, la stanza dove lavora mia mamma, un bagno con piscina idromassaggio e una palestra. Inoltre, sottoterra c’è una taverna, che io ho trasformato nella “sala feste”, con tavolo da biliardo, casse, luci fosforescenti, armadi con bibite e alcolici e un posticino più appartato per le coppie. Intorno alla mia villa c’è l’orto di mia mamma, una piscina, un campo da basket/pallavolo/tennis e un campo da calcio. E’ letteralmente la casa dei miei sogni!
Ritornando al presente; adesso mi trovo nella mia Ferrari rossa, la mia piccolina che nessuno ha mai avuto il permesso di guidare, e sto guidando verso scuola. Come al solito non c’è traccia del sole, ma ci sono solo fastidiose nubi. Parcheggio la mia auto al mio solito posto e scendo, abituata ormai al fatto che tutti i maschi mi guardano e iniziano a sbavare.
Subito mi viene incontro Mike e lo saluto con un bacio poco casto. La mia lingua si incontra frettolosamente con la sua e, mentre le mie mani sono immerse nella sua chioma bionda, le sue fanno su e giù sui miei fianchi, come a voler marcare stretto il suo territorio. Dopo ben 5 minuti ci stacchiamo ansanti e con il sorriso sulle labbra inizia a parlarmi.
-buongiorno amore mio! Bellissima come sempre!-
Subito dopo vediamo arrivare Rosalie, insieme al suo inseparabile Emmett, Angela, Alice, Ben, Jasper e Jacob. Appena vedo la mia migliore amica le salto addosso e la stritolo con un super abbraccio! Lei risponde con il mio stesso entusiasmo: per colpa delle vacanze estive, non ci siamo viste per due mesi interi e oggi è il primo giorno! Ovviamente l’ho sentita tutti i giorni, però non è la stessa cosa…
Successivamente saluto con un bacio sulla guancia gli altri miei amici e salto in braccio anche al mio amico orso, Emmett! Lui è il mio migliore amico, è come un fratello per me! Gli voglio un bene dell’anima. Lui e Rosalie sono una coppia bellissima e innamoratissima, stanno insieme ormai da cinque anni! Lei è stupenda, alta, magra, bionda con occhi color ghiaccio; tutta la scuola invidia la sua bellezza! È conosciuta anche per la sua freddezza, solo io e Emmett la conosciamo veramente, e infatti è chiamata “Principessa di ghiaccio”. Lui, invece, è come un “Peter Pan”, l’eterno bambino, e, se a prima vista ti può far paura, è grande, alto, muscoloso, in realtà è dolcissimo e simpaticissimo.
-Allora Bellina, raccontaci un po’ le tue ultime performance con Mike- mi schernisce subito il mio orso
-bhè, ti posso assicurare che Mike è fantastico, al contrario di qualcuno!- gli rispondo di rimando facendogli la linguaccia
-Bella, mi dispiace contraddirti ma Emmett è un vero asso sotto le coperte!- interviene Rosalie sorridendo
-visto Bellina!? Sono il migliore!- dice il mio orso sghignazzando
-Io non ne sarei tanto sicuro! Sono certo di averlo anche più lungo del tuo!- interviene Mike, con le sue parole sempre poco intelligenti
-questo è tutto da vedere! Anzi, per me ce l’hai lungo come il mignolino di Bella! Hahhha-
Tutti scoppiamo a ridere e continuiamo a scherzare finché non sentiamo la campanella: segno che la pacchia è terminata.
Mi dirigo subito con Rosalie a classe di letteratura, dove incontro la mia carissima professoressa, Mss Swith. La lezione passa abbastanza velocemente, grazie al fatto che ci ha detto cosa dobbiamo comprare per quest’anno, e così vado a inglese.
La mattina passa velocemente, finché non è ora di andare a mensa. Mi siedo al solito tavolo con i miei amici e iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Ad un certo punto, sento toccarmi la spalla così mi giro per vedere chi è. Mi ritrovo davanti un bambino di seconda che mi guarda impacciato e intimidito.
-Si?- gli domando con disprezzo
Nel frattempo nella mensa era sceso il silenzio più totale.
-Ehm… io volevo chiederti se ti andava un giorno di farmi imparare a disegnare… sai, io non sono capace e siccome te sei la migliore studentessa di quel corso mi domandavo se…-
-Ti pare- lo interrompo bruscamente- che io abbia del tempo da perdere con un bambino? Ma neanche per sogno! E ora via, via m’ inquini l’aria!-
Tutti mi battono il cinque, ad eccezione di Mike che mi bacia e di Emmett, che mi guarda con fare dispiaciuto e scuotendo la testa. Non gli è mai piaciuto questo lato del mio carattere, e mi ricorda sempre che un tempo non ero così stronza; lo sono diventata per colpa di un avvenimento che mi ha cambiato la vita….
La campanella sta suonando e mi dirigo con Emmett alla mia prossima aula, matematica. È il mio incubo: primo, perché il professore Smith ce l’ha a morte con me e secondo perché, per colpa sua, non riesco a prendere un voto maggiore di 7. Lo so, è strano vedere la reginetta della scuola andare bene a scuola senza che nessuno le faccia i compiti o le verifiche, ma lo faccio per non deludere i miei genitori, che alla mia istruzione tengono tantissimo! Rosalie e Emmett la pensano come me mentre gli altri sono un po’ altalenanti, ad eccezione di Ben che è stato bocciato già tre volte!
Stavo chiacchierando con il mio orso quando il professore, che ovviamente non se la prende con Emmett ma solo con me, mi interrompe.
-Signorina Swan, speravo che le vacanze estive la cambiassero un po’, invece è sempre la solita chiacchierona e maleducata!- mi sputa addosso con ribrezzo
-Professor Smith, non so per quale motivo lei mi debba dare della maleducata se questa è la prima volta in quest’anno che le rivolgo la parola- gli rispondo con aria da superiore
-Ho assistito alla scena in mensa e non mi è piaciuto per niente il trattamento che hai riservato a quel povero ragazzino!- mi dice indignato
-Mi scusi, ma sa chi sono io!? Isabella Marie Swan! Le pare che io, abbia tempo da perdere a dare ripetizioni a un bambinetto tonto? Non ci penso neanche!- gli rispondo fintamente offesa e strafottente
-Signorina Swan! Questa volta la ramanzina non gliela farò, ma si ricordi che nel suo voto comportamentale la mia posizione sarà negativa!-
-E quando mai non l’è stata?- lo sfotto io
-Ora basta! Fuori!- mi dice indicando la porta della classe
 
Senza dire niente me ne vado; ero abituata a quella scena! Sono ormai due anni che ce l’ha con me senza un valido motivo.. Mi chiedo cosa gli abbia fatto ma una risposta non la trovo mai!  
 Finalmente c’è l’ultima ora: biologia. Poi tutti a casa!
Quando entro vedo tutti i miei compagni in piedi che chiacchierano e fanno casino…
“Strano” penso. Io ero in ritardo eppure del professore nemmeno l’ombra!
Ad un certo punto, mentre stavo scherzando con Jacob, la classe si zittisce e tutti si voltano verso la porta. 
Un figo allucinante stava mettendo piede nella nostra aula! È alto, muscoloso, con capelli bronzo ramato e sorriso da paura. È il nostro nuovo professore di biologia!
Dalla mia bocca esce un po’ di bava; raramente, in tutta la mia vita, ho visto una persona così bella!
-Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo professore di biologia! Mi chiamo Edward Cullen- ci dice presentandosi
 

ANGOLO DELL'AUTRICE

Ehilà ragazze!
Mi presento, sono nuova in questa categoria!
Sono Martina :DD
Spero vi piaccia la storia,
perchè a me intriga molto!
Un bacio! <3



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Capitolo 2
*** Non giudicare! ***


-Buongiorno ragazzi, sono il vostro nuovo professore di biologia! Mi chiamo Edward Cullen- ci dice presentandosi
Appena sento nome e cognome, sento l’eccitazione arrivarmi alle stelle! È troppo arrapante quell’uomo! Ho notato che sin da subito i suoi occhi si sono posati su di me diverse volte… Bhè come biasimarlo! Sono di una bellezza accecante e tutti i ragazzi farebbero carte false per avermi! Però solo Mike mi ha, adesso… anche se, devo ammetterlo, sto con lui non perché ne sono innamorata, ma perché è un figo e è il capitano della squadra di basket, quindi un popolare! Mi è sempre piaciuto cambiare ragazzo dopo poco tempo, primo perché voglio divertirmi e secondo perché non voglio soffrire come un cane per uno stupido uomo!
Mentre sono persa nei miei pensieri, sento la mano di Jacob scuotermi e mi accorgo che tutta la classe è girata verso di me, compreso il professore.
-Devi dirgli il tuo nome- mi bisbiglia pianissimo Jacob, salvandomi da una figura di merda
-Isabella Marie Swan!- dico con un orgoglio molto percepibile nella mia voce
-Mi parli un po’ di lei, signorina Isabella Marie Swan- mi risponde il professore con un non so chè di eccitante nella voce, che mi manda completamente in estasi.
Riprendo il controllo delle mie emozioni e del tono della mia voce, per poi ricominciare a parlare.
-Sono la ragazza più bella della scuola, ho ottimi risultati scolastici e ho dei genitori unici- dico tutto questo in modo molto semplice e convinto, tanto che il professore appare sorpreso dalla velocità con cui gli ho parlato di me.
-Mi dica qualche particolare in più..-
-Sono fidanzata con il capitano della squadra di basket, Mike Newton, e adoro lo shopping- dissi con presunzione
-Ok, ora tocca al tuo vicino di banco-
 
Così la lezione finisce con le presentazioni di tutti i miei compagni di corso e, mentre sto uscendo dalla porta, sento la voce di quel figo di Cullen chiamarmi.
-Signorina Swan, la prego di fermarsi qui un attimo- mi dice lui con dolcezza
Aspetta che tutti gli studenti siano usciti dall’aula, per poi iniziare a parlare.
-La tua presunzione e vanità non mi piace affatto. Potresti non usarle durante la mia ora?- mi chiede con un pizzico di irritazione nella voce, che prima non avevo riconosciuto. Orgogliosa e vanitosa come al solito, gli rispondo alla mia maniera.
-Mi spiace professore, ma temo sia impossibile. Io sono Isabella Marie Swan, la ragazza più bella e popolare della scuola e nessuno, nemmeno un professore, può permettersi di dirmi cosa posso fare e cosa no! Per cui la risposta è no, sarò me stessa al 100% anche durante la sua ora!- gli lancio un’occhiata carica di presunzione e, in modo del tutto casuale, l’occhio mi cade sul cavallo dei suoi pantaloni. È eccitato! E cavoli, che erezione! Per dimostrargli con chi aveva a che fare, faccio per andarmene, ma poi mi fermo e mi giro per dirgli un’ultima cosa.    
-Ah professore! Una cosa: non si metta pantaloni così aderenti perché la sua erezione potrebbe risentirne parecchio!- gli faccio un sorriso un po’ cattivello, mentre lo sorprendo strabuzzare gli occhi, e poi me ne esco dalla classe, soddisfatta della mia performance!
 
Esco da scuola un po’ turbata, però faccio di tutto per non darlo a vedere, altrimenti verrei sommersa di domande e interrogativi!
Subito vedo Mike venirmi incontro e baciarmi con trasporto, stessa cosa che faccio io. Mentre riapro gli occhi per staccarmi da lui, vedo una cosa incredibile: Edward Cullen appoggiato al vetro della finestra guardarmi con fare geloso e stupito! Questa visione mi fa cambiare completamente idea, tanto da iniziare a baciare in modo molto meno casto Mike!
-Ehi bambolina, oggi i tuoi baci sono davvero infuocati!- mi dice Mike dopo che ci siamo staccati
-Eggià Bellina, che avevi troppa astinenza!? Hhahaha!- mi schernisce come al solito Emmett
-Che c’è orso? La mia Rosellina non ti bacia come bacio io Mike?- gli rispondo sfidandolo
-Bella battuta! Lei sa fare molto meglio!- mi risponde per le rime
-Ehi voi due basta! Amore oggi mi accompagna Bella a casa okei?- interviene Rosalie rivolgendosi a Emmett e in parte anche a me
-Okei amore mio!- le risponde il mio orso baciandola
-Ciao Mike- saluto il mio ragazzo con un semplice bacio a stampo, dopo aver visto che il professore se n’era già andato
 
Io e Rosalie ci avviamo verso la mia macchina.
-Rose, come mai sei voluta tornare con me?- le domando mentre guido
-Dimmi cosa è successo durante l’ora di biologia!- mi risponde incrociando le braccia
La guardo sconvolta.- Ma te come fai a sapere che è successo qualcosa? Mi spiavi per caso!?-
-No cara mia, è semplicemente che sei la mia migliore amica e capisco subito quando qualcosa in te non va! E poi: Mike non lo hai mai baciato così appassionatamente! Neanche il giorno in cui vi siete fidanzati! Inoltre, credimi: il tuo sguardo verso la finestra non è passato inosservato!- mi risponde ghignando
-E va bene! Abbiamo un nuovo professore di biologia, Edward Cullen, che è un figo allucinante! E poi, non bastasse, prima di uscire mi ha trattenuta in aula chiedendomi di non essere così vanitosa e egocentrica durante la sua ora.- le dico omettendo il particolare più importante
-E poi?- m’incalza lei
-E poi cosa?- faccio la finta tonta io
-Dai Bella! Se devi mentirmi fallo bene almeno!- mi sfotte lei
-Uffa! Era abbastanza eccitato direi.. Hahhaah! E l’ho sfottuto!-
-Non ci credo! Il professore eccitato per la presenza di un’alunna! Incredibile!-
-Ehi! Ricordati che sono sempre Isabella Swan!- le dico ridendo anch’io
 
L’accompagno a casa e poi mi dirigo verso casa mia. Sono veramente stanca!
Mi sdraio sul mio letto e inizio a pensare a Edward! Mamma mia quanto è bello quell’uomo! Mi piacerebbe tantissimo sentirlo dentro di me, vederlo urlare il mio nome in preda ad uno degli orgasmi più violenti della sua vita. Tutti questi pensieri mi portano ad eccitarmi più del dovuto e, cosa che non pratico da ormai moltissimi anni, inizio a masturbarmi, immaginando che le mie dita fossero le sue…
                  
Il mattino seguente mi alzo con un solo pensiero: oggi avrei avuto 2 ore di biologia! E un sorriso involontario spunta sulle mie labbra…
 
Entro in classe con il mio solito ghigno strafottente e mi siedo vicino a Jacob, mentre il prof comincia la sua lezione. Mi perdo nei suoi racconti, incantata a sentire la sua voce… Mi sembra di essere tornata a quando ero piccola, a quando ero una bambina indifesa, che credeva nelle favole, nei principi azzurri…
Una voce mi ridesta dai miei pensieri.
-Signorina Swan mi vuole rispondere?-
Oh cazzo! Mo che gli dico?
-Ehm… Non lo so- dico con voce bassissima
-Non sai che voto avevi in pagella lo scorso anno?- mi sfotte lui
-Non posso non ricordarmelo!?-
-Signorina mantenga bassi i toni, grazie- mi liquida così lui
 
La mia rabbia sta raggiungendo livelli non alti, di più! Mi trattengo solo perché non voglio sputtanarmi la pagella per questioni di orgoglio.
 
Oggi pomeriggio, dopo scuola, sarei andata con Rose e Alice a fare shopping! L’unica nota positiva della giornata è questa!” dissi tra me e me.
 
Siamo nel nostro negozio preferito, ovvero Abercrombie, e mi sto provando un vestitino splendido, marroncino chiaro che mi arriva al ginocchio, quando sento una voce roca, vellutata sibilarmi qualcosa all’orecchio. Non può essere lui.
Mi giro per vedere chi è, e lo vedo: bello come sempre, indossa una semplice maglietta rossa e dei jeans aderenti, che gli fasciano perfettamente le gambe. Mi sono incantata nuovamente a guardarlo, solo che questa svolta non c’è Jacob in mio aiuto e nemmeno le mie amiche che sono in un altro negozio.
 
-Buongiorno Isabella; le consiglio di chiudere la bocca perché vi ci potrebbero entrare le mosche e non penso sia una cosa carina- mi dice lui sorridente, come a volersi vendicare della figura che gli avevo fatto fare al nostro primo incontro.
-Salve Prof. Cullen- gli rispondo marcando il suo cognome- io direi che è lei a commettere sempre lo stesso sbaglio: pantaloni aderenti? Eh no! Le consiglio di farsi un giretto per i negozi per comprarsi pantaloni più larghi in modo da non far vedere il risveglio del suo amichetto- ribatto io facendo un cenno al suo cavallo con la testa
Edward arrossisce improvvisamente e inizia a balbettare; mi ritengo soddisfatta! Mentre mi giro per andarmene, sento una mano prendermi per un braccio e trascinarmi nel camerino dove ho appoggiato precedentemente la mia roba: io e Cullen, soli, in un camerino e entrambi visibilmente eccitati. Una situazione incredibile.
 
-Sentimi bene ragazzina: saremo anche fuori da scuola e in una situazione un po’ particolare, ma non credere di riuscire a mettermi i piedi in testa! È vero, lo ammetto: la tua bellezza esteriore è un qualcosa di straordinario, ma dentro sei un vero schifo! Se prima ero attratto da te, bhè ora è tutto cambiato: la tua vanità, la tua mancanza di rispetto sono un qualcosa che bruttissimo! Cresci bambina, cresci!- mi dice tutte queste cose e poi se ne va.
 
Mi ha fatto male, veramente: lui non può giudicarmi, lui non sa cosa mi è successo, lui non sa niente di me! Non sa perché sono diventata così, non sa che cosa mi ha fatto cambiare! Però lo ammetto: queste parole mi sono state dette da tante persone e non me ne sono mai curata, ma dette da lui fanno più male di quanto sarebbe normale, lecito! Ci sono rimasta di stucco. Sono immobile, sento le gambe improvvisamente pesanti, gli occhi che pizzicano, la testa girarmi, il cuore battere veloce, troppo veloce… BASTA! Mi rimetto su il mio vestito, vado alla cassa a pagare il mio nuovo acquisto e mi dirigo in bagno per rifarmi il trucco; e torno in me, anche se ho la consapevolezza che da oggi qualcosa cambierà. Ma non so se in meglio o in peggio.
 
‘Non riesco a dormire cazzo! Da quanto tempo non mi capitava!? Sono sempre stata una dormigliona! Ma perché oggi Cullen mi doveva fare quel discorso!? Non poteva tenerselo per sé! Tutte le ombre del passato, che pensavo essersi estinte, mi sono tornate addosso; quelle parole mi hanno segnata! Qualcosa sta cambiando in me e non è un bel segnale… però cavolo quanto è bello il prof.! E giuro che prima o poi lui sarà MIO! Basta pensare sono troppo stanca…’
 
Sempre questa maledetta sveglia che suona! Tra un’ora devo essere a scuola e stanotte ho dormito solo 4 ore! Che sfiga..!
Mi faccio la doccia, mi preparo tutta e esco; arrivo a scuola più tardi del solito e non riesco a salutare i miei amici come ogni mattino. Anche questo mio comportamento mi risulta strano, ma sinceramente non ho alcuna voglia di parlare con loro: soprattutto con Rosalie che avrebbe capito subito che non sto per niente bene. Inoltre, oggi avrei avuto 1 ora di biologia e il rivederlo non mi entusiasmava per niente…
 
-Buongiorno ragazzi! Come state?- ci dice il professor Cullen, evitando accuratamente di guardarmi dopo il nostro incontro-scontro
-Bene- gli rispondono i miei compagni
-Oggi interroghiamo… Black! Vieni qui alla cattedra-
 
Mi ritengo doppiamente fortunata: primo perché ho evitato di prendere un brutto voto perché ieri non avevo aperto il libro e secondo perché senza il mio vicino di banco posso perdermi nei miei pensieri liberamente, senza che qualcuno mi disturbi.
Tutta la lezione la passo immersa nei miei pensieri, finchè il suono della campanella non mi riscuote; sto per uscire dalla classe e vedere il mio incube finalmente terminato, quando percepisco il timbro della sua voce chiamarmi. Mi volto, con il viso stanco, segnato dalla stanchezza.
-Cosa vuole professore? Non ho voglia di litigare mi lasci andare-
-Neanch’io voglio litigare Isabella. Volevo scusarmi per le cose poco carine che ti ho detto ieri, ma non sono riuscito a controllarmi. Troppo spesso con te perdo il controllo e non va assolutamente bene. Ti chiedo solo di perdonarmi-
-Va bene! Ora posso andare?- gli dico scocciata, tesa come una corda di violino
-Isabella va tutto bene?-
-Una meraviglia!- gli rispondo acida e ironica
-Posso aiutarti in qualche modo?-mi da fastidio la gentilezza con cui mi parla; se non fosse per lui ora starei benissimo e non avrei nessun problema
-No. E ora mi scusi, ma vorrei andare a mangiare. Ho fame. Arrivederci.-
 
So che i miei amici mi stanno aspettando per pranzare, ma non ho voglia di stare in compagnia; ho sonno, sono stanca e ho voglia di stare un po’ da sola. Così, vado nel posto dove mi rifugio ogni volta che sto male: solo Rosalie lo conosce. Tutto questo pensare però mi fa male, mi fa saltare i nervi perché fino a poco tempo fa andava tutto a meraviglia, la mia vita era uno spasso e avevo tutto quello che volevo! Ora, invece, la tristezza mi assale e non sono più come prima.
Una mano mi risveglia dai miei pensieri: è la sua mano!



Okk! Sono passati tanti giorni dall'ultimo giorno in cui ho aggiornato! però bho, pensavo che la storia non piacesse, così non vedevo la necessità di aggiornare! però voglio farvela piacere, perchè secondo me è carina ;)
fatemi sapere!  :)
ringrazio la gente che ha recensito la storia! :)
Ciaoo ! 

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Capitolo 3
*** Mi baci!? Scommettiamo! ***


So che i miei amici mi stanno aspettando per pranzare, ma non ho voglia di stare in compagnia; ho sonno, sono stanca e ho voglia di stare un po’ da sola. Così, vado nel posto dove mi rifugio ogni volta che sto male: solo Rosalie lo conosce. Tutto questo pensare però mi fa male, mi fa saltare i nervi perché fino a poco tempo fa andava tutto a meraviglia, la mia vita era uno spasso e avevo tutto quello che volevo! Ora, invece, la tristezza mi assale e non sono più come prima.
Una mano mi risveglia dai miei pensieri: è la sua mano!
Mi volto per vederci chiaro: non sbagliavo, è proprio lui.
Scocciata perché lo incontro sempre, mi rigiro e lo sento sedersi di fianco a me.
-Isabella perché fai così? Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-Nulla che la riguardi, professore!- esclamo con acidità
-Non siamo in ambito scolastico, chiamami pure Edward. E poi, non ci credo! Mi rispondi sempre male, con disprezzo e se prima mi guardavi in un modo, adesso lo fai in modo accusatorio, come se fossi la causa di qualche tuo problema!-
A queste parole esplodo, non mi trattengo più! Inizio a parlare, come un fiume in piena, senza fermarmi. – Sai che c’è Edward!? Tutti esprimono giudizi basandosi sulle apparenze! Anche te lo hai fatto ieri! Mi critichi, giudichi il mio comportamento! Ma chi sei tu per fare questo? Non sai nulla di me, se non che mi chiamo Isabella Swan, che vado bene a scuola e che sono fidanzata con Mike Netwon! Sai solo questo! Ma ti sei mai guardato allo specchio!? Ti sei mai chiesto cosa sei tu invece? NO! È molto più facile guardare gli altri e esternare i propri giudizi piuttosto che farsi un esame di coscienza! È questo che mi da fastidio: che la gente parla, parla senza sapere nulla di nulla! Cazzo!- ormai sono rossa in viso e con il respiro affannato. Non voglio che mi veda così debole, vulnerabile; pertanto, corro via da lui, lasciandolo solo.
 
Il giorno seguente torno a scuola e faccio finta che non sia accaduto niente: nella notte ho preso la decisione di tornare come prima, chiudermi in me stessa (come d’altronde ho sempre fatto) e avere sempre il sorriso sulle labbra, anche se dentro di me vorrei solo piangere.
Arrivata a scuola, vedo subito il mio ragazzo corrermi incontro: mi bacia con trasporto e ricambio totalmente. Ho bisogno di tutto ciò, ho bisogno che tutto riprenda a essere normale accidenti!
Appena vedo i miei due migliori amici baciarsi, corro loro incontro e comincio a fargli il solletico: come al solito, si arrabbiano perché li ho interrotti e iniziano a rincorrermi, finchè il mio orso non mi acchiappa e non mi mette più giù. In quegli istanti vedo passare il professore di biologia (essi, da oggi lui per me è ‘il professore di biologia’) e lo sorprendo fissarmi: ma tutto ciò non mi tocca, ho deciso di ricreare il mio scudo, quello scudo che mi ha sempre protetta dalla sofferenza.
Durante l’ora di biologia lo sfido con lo sguardo e la vittoria è sempre stata mia: appena i nostri sguardi si incrociavano, lui lo abbassava, come si ritenesse colpevole. Inoltre, partecipo con grande voglia alla lezione per distrarmi dai miei pensieri torturanti. Finalmente la lezione termina e mentre esco vedo il prof riservarmi un sorriso: che strano che era! Sembrava storto! Ammetto però che era molto bello e che in quegli attimi ho sentito il cuore sciogliersi: nono cosa sto dicendo!? Basta testa, non pensare che combini solo guai!
 
Sono passati quasi due mesi e nulla è cambiato: solo che adesso sono single, perché ho lasciato Mike. Mi aveva stancata, e poi la nostra storia era durata anche più di quanto avessi previsto; speravo di provare qualcosa che andasse oltre il fatto che è bello, ma niente! Nemmeno il carattere mi piace di lui! L’ho lasciato solamente ieri e Rosalie e Jacob, che è il suo migliore amico, mi hanno detto che non fa altro che piangere! Povero: si era innamorato di me! Un poco mi dispiace, ma sono sempre stata chiara con lui! Non l’ho mai illuso! Illudere la gente non mi piace per niente: infatti, quando mi fidanzo con qualcuno lo avverto sempre: sto con te perché sei bello e non perché sono innamorata; e mai lo sarò. Più o meno sono queste le parole che riservo a tutti e ne vado fiera.
In questo momento mi trovo in un prato fiorito, all’interno del bosco: è uno dei miei luoghi preferiti. Oggi, stranamente, c’è il sole e ne ho approfittato per venire qui. Non ho marinato la scuola, semplicemente è sabato e non ho compiti. Sono sdraiata sui fiori, mentre levo i petali a una margherita, quando sento lui che mi parla.
-Bella giornata eh!?-
-Direi di si…-
-Passata l’acidità dell’ultimo periodo?-
-Nei suoi confronti? Mai!-
-Senti, in questi mesi avrei sempre voluto parlarti, ma pensavo non volessi. Mi voglio scusare per quelle parole, non le ho dette con cattive intenzioni, volevo solamente farti capire di come il tuo comportamento fosse sbagliato. Poi però sei arrivata tu con quel discorso che mi ha fatto capire tante cose su di te.-
-Ah si!? E sentiamo: che oltre Isabella mi chiamo anche Marie? Professore veramente lasci stare lei…-
-No non lascio stare. Ho capito che il tuo comportamento è uno scudo, un qualcosa che ti serve per proteggerti! Non so cosa ti sia successo anni fa, ma sicuramente qualcosa ti è successo! E, se me lo permetti, io vorrei aiutarti.-
-Nessuno può aiutarmi- gli rispondo guardando l’orizzonte
-Guardami- mi ordina prendendomi il mento e costringendomi a fissarlo negli occhi- lo so che tu vuoi che io sia parte della tua vita, così come io so che voglio che tu faccia parte della mia.-
-Non è vero io non voglio niente da lei! Anzi, vorrei mi lasciasse in pace!- gli dico abbassando lo sguardo
-Guardami negli occhi e ripetimi tutto!-
Quanto lo vorrei, lo giuro! Ma non posso accidenti! Voglio con tutta me stessa che lui diventi qualcosa per me, voglio con tutta me stessa percepire la sua presenza nella mia vita!
-Non puoi è chiaro… perché lo vuoi anche tu!-
Detto ciò, mi bacia. E’ un bacio che non ho mai dato: lento, passionale, come se non dovesse mai finire. Sento le sue labbra muoversi lentamente sulle mie; sento anche la sua lingua chiedermi il permesso di entrare nella mia bocca. Dischiudo un po’ le labbra e glielo concedo; le nostre lingue cominciano una danza passionale, a esplorare le nostre bocche. Piano piano mi sistemo meglio tra le sue gambe, allacciando le mie intorno alla sua schiena; non voglio essere maliziosa, semplicemente voglio godermi al meglio il momento. E lui lo ha capito. Però, improvvisamente inizio a sentirmi crescere il desiderio di averlo, forse anche perché la sua erezione preme sulle mie cosce. Contro voglia mi stacco da lui e lo fisso negli occhi: posso scorgervi solo desiderio. E mentre lo fisso, il mondo mi crolla addosso perché mi sono resa conto di ciò che ho appena combinato e delle emozioni che ho provato. È proprio questo il problema! Perché a combinare casini ci sono abituata e uno in più o uno in meno non fa differenza! Invece, con le emozioni non si scherza: non posso innamorarmi di lui, soffrirei e basta, sarebbe una storia senza senso! Io sono una ragazza di 17 anni e lui è un mio professore di 25 anni! Devo stoppare tutto prima che accada l’irreparabile, nella speranza che non sia già accaduto.
-Edward perché mi hai baciata?-
-Non lo volevi anche tu?-
-Sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?-
-E tu lo sai che sei terribilmente eccitante quando ti arrabbi?-
-Non cercare di incantarmi! Perché mi hai baciata?-
-Perché sei bellissima e io sono attratto da te!- e mi sorride
-Sai che il tuo sorriso è strano? Lo definirei ‘sghembo’!-
-Sai che al mio sorriso nessuna resiste?-
-Sai che al mondo esiste sempre l’eccezione?-
-Lo vedremo!- esclama lui
-Mi stai sfidando Cullen?-
-Vuoi la sfida? Sfida sia! Io ti provocherò fino allo sfinimento e alla fine tu cederai-
-E se non cederò? Cosa che accadrà-
-Se non cederai giuro che ti lascerò in pace, non ti darò più fastidio-
-Il periodo che hai a diposizione è di 5 mesi. Andata?-
-Andata!- e ci stringiamo la mano
 
 
Sono distesa sul mio letto a pensare a come sono arrivata in questa situazione; e il problema principale è che so che perderò la scommessa. Perché in un certo senso voglio perderla; però sono anche troppo orgogliosa. Sono divisa tra testa e ?cuore?
Lui ha notato l’effetto che ha su di me e sicuramente è per questo che ha deciso di scommettere! Mi da fastidio ammetterlo, ma sono incondizionatamente attratta da lui! Porca troia! Proprio adesso doveva succedere!? Andava tutto così bene… o meglio quasi tutto. Riconosco che in questo periodo mi sono rinchiusa troppo in me stessa non permettendo a Rosalie e Emmett di avvicinarsi a me; li ho sempre evitati e sicuramente loro ci staranno male! Soprattutto Rosalie perché in più di un’occasione  ha cercato di farmi sputare il rospo ma non ci è riuscita! Sa che non mostro a tutti la mia vera me, ma è tutta una conseguenza di ciò che mi è capitato. Tra le ombre del mio passato e Edward sto passando un periodo non proprio idilliaco! Adesso però ho bisogno della mia migliore amica, ho bisogno dei suoi consigli o più semplicemente della sua presenza accanto a me. Le invio un sms e sono sicura che tra poco sarà qui; lei è fatta così: per me c’è sempre, è sempre disponibile! Anche se magari è da Emmett e sta facendo ‘cose private’. Infatti, dopo qualche minuto suona al campanello della porta e le vado a aprire.
-Rosalie! Ciao! Entra, ti prego- le dico sorridente
-Ciao Bella- mi risponde lei un po’ a disagio e in imbarazzo. È un poco strana questa situazione perché tra me e lei è sempre andato tutto a meraviglia e non c’è mai stato imbarazzo… Ora invece… No! Devo assolutamente recuperarla! Le voglio troppo bene, è l’unica vera amica che ho!
-Rosalie ti prego perdonami, lo so sono stata una stupida a non dirti i miei problemi, a non confidarmi con te nonostante tu volessi solo aiutarmi! Ma ti giuro che l’ho fatto per te, per evitare di crearti problemi, disagi! Lo sai che ti voglio un bene infinito! Potrei morire per te! Scusa..- le dico piangendo. Solo lei mi ha vista piangere, solo lei sa tutto di me, solo lei sa cosa è giusto o sbagliato per me, solo lei può giudicarmi! Solo Lei, Rosalie.
-Amore vieni qua! Stai tranquilla, ti perdono! So che mi vuoi bene, tanto bene! Però ammetto che mi hai fatto male, molto male: ti sei sempre confidata con me, mi hai sempre detto tutto, e improvvisamente ti richiudi in te stessa, senza permettermi di aiutarti! Lo sai che tutto ciò è sbagliato, e ti fa anche male! Però fa niente, voglio solo che tutto torni a essere come prima! Ora mi dici tutto!- mi ordina; un ordine che non ammette repliche.
-Allora.. ciò che mi fa stare male è.. il professore!-
-Il figo allucinante? Edward Cullen?-
-Si..-
-E perché?-
-Sai quando siamo andate a fare shopping io te e Alice? Ecco, lo ho incontrato e mi ha detto un sacco di cose poco carine, che mi hanno fatto stare molto male: mi ha detto che sono di una bellezza straordinaria esteriormente, ma che dentro sono un vero schifo! Che devo crescere perché sono una bambina e…- non riesco a continuare, le lacrime prendono di nuovo il sopravvento. Rosalie mi abbraccia, mi coccola e mi fa sentire protetta.
-Amore non devi ascoltarlo, lui non sa niente di te! Non deve permettersi di giudicarti!-
-E’ quello che gli ho detto il giorno seguente.. Poi, sai il prato fiorito? Ecco, oggi ci sono andata e stranamente l’ho incontrato! Strano perché ogni volta che sono sola lui mi raggiunge sempre!-
-E cosa è successo?-
-Mi ha baciata-
-Ma non è la cosa più importante giusto?-
-Esatto! Ha voluto scommettere: praticamente ha 5 mesi a disposizione per provocarmi e farmi cadere ai suoi piedi… Se invece non ce la fa, mi lascerà in pace. Però, sai qual è il problema? Che io sono attratta da lui e che una parte di me vuole perdere la scommessa! Dall’altra parte, però, c’è anche il mio orgoglio che cerca di farsi spazio tra questo sentimento che cresce esponenzialmente. Ti giuro Ros, vorrei cambiare le carte in tavola ma è troppo complicato.-
-Amica mia, mi ha lasciata completamente allibita! Primo perché immaginare Cullen che ci prova con te è una cosa incredibile, c’è sei sempre una sua alunna, e secondo perché te provi un sentimento, un’attrazione importante! Sono molto felice per te Bels!-
-Ros, ho paura! Io non voglio soffrire ancora, sono stufa! Una relazione tra me e lui sarebbe impossibile! Perché dev’essere tutto così complicato!? Uffa!-
-Amore, fidati! Tutto si sistemerà e tu sarai meritatamente felice!-
 
Questa chiacchierata con la mia migliore amica mi è servita moltissimo; ora sono più serena e ho in serbo una specie di vendetta: lui vuole farmi cadere ai suoi piedi? Bene! Farò lo stesso anche io. Parola di Isabella Marie Swan.

 




ANGOLO AUTRICE
 

 
Ciao a tutti (: come state? Cavolo ma che caldo fa!?
Allora, in questo capitolo vediamo Edward e bella che si danno il loro primo bacio e che poi fanno una scommessa! Chi la vincerà? ;) E poi mi è piaciuto troppo descrivere la scena tra Bella e Rosalie! *aww*  che tenere! <3
Voi che ne pensate del capitolo? Fatemi sapere, sono curiosa! ;) Ringrazio le ragazze che mi hanno dato consigli e che mi hanno sostenuta in qualche momento di incertezza! Grazie mille, davvero! :3
Alla prossima! :)
Marty


 

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Capitolo 4
*** Gelosia portami via! ***


Questa chiacchierata con la mia migliore amica mi è servita moltissimo; ora sono più serena e ho in serbo una specie di vendetta: lui vuole farmi cadere ai suoi piedi? Bene! Farò lo stesso anche io. Parola di Isabella Marie Swan.
 
Come ogni lunedì mattina mi preparo per andare a scuola e incominciare una noiosissima settimana scolastica; questa settimana, però la prevedo, come dire ‘movimentata’!
Arrivo al parcheggio con la mia bambolina e vado a salutare i miei amici; che il piano abbia inizio! Salto in braccio a Emmett e inizio a abbracciarlo e dargli tanti bacini, in modo che Edward, che nel frattempo sta camminando verso l’entrata della scuola con lo sguardo rivolto verso me, diventi geloso. Sento la mia migliore amica scoppiare a ridere, mentre il suo ragazzo è un po’ sorpreso da questo mio comportamento così strano!
-Emmett reggimi il gioco- gli sussurro all’orecchio
Lui, di conseguenza, inizia a abbracciarmi più focosamente e a baciarmi dappertutto. Nel frattempo seguo con gli occhi il professore e lo vedo stringere le mani a pugno e essere più scortese con gli alunni che incontra sul suo cammino. Missione compiuta! Così, scendo dalle braccia del mio orso che mi fissa con un’espressione che dice tutto: è divertito quanto la sua ragazza perché evidentemente anche lui ha capito il mio piano. E mi batte il cinque! Quanto bene voglio a questo ragazzo!
-Grazie orso!- gli dico sorridente
-Di niente scricciolo! Comunque, penso che mi dovrai raccontare un paio di cosette!- e mi fa l’occhiolino
-Ci penserà Ros! Dai ragazzi entriamo, iniziano le lezioni.-
 
Durante l’ora di biologia Edward non fa altro che fissarmi; sembra arrabbiato o semplicemente voglioso di farmela pagare. A questo proposito escogito al momento un altro piano: caro Edward, prometto che ti farò diventare pazza di gelosia!
Fingo di non stare bene e mi appoggio su Jacob, che subito mi guarda preoccupato; mi abbraccia teneramente e vedo il professore diventare viola in faccia. Il pesce ha abboccato all’amo!
-Black e Swan cosa diavolo state combinando!?-
-Non vede che Bella non si sente bene prof?- esclama Jacob-La porto subito in infermeria!-
-No lascia, la accompagno io!-
-E’ meglio se mi accompagna Jacob, non può lasciare la classe scoperta prof- dico io sorridendo sotto i baffi
Edward si passa una mano tra i capelli: questo non doveva farlo! È un’ingiustizia: attenta alla vita delle persone innocenti. Era veramente, ma veramente troppo bello mentre se li scompigliava. Poi annuisce sconfitto e ci apre la porta.
La mattinata la passo in infermeria e, solo successivamente, vado a mensa: è ora di pranzo. Vedo il tavolo dei professori: c’è anche Edward. Come mai!? Non hai mai il pomeriggio lui! Voleva forse vedere come stavo? Bene, glielo faccio vedere come sto.  Con lo sguardo cerco e trovo il ragazzo che fa al caso mio: James. È uno di quinta, con cui mi bacio quando ho voglia perché lui non vuole relazioni serie, anche se per me ha sempre avuto un debole…
Vado da lui e lo bacio: semplicemente! So che sto facendo un po’ la troia, ma mi serve per attuare il mio piano accidenti! Lui, ovviamente, mi ricambia e sento calare il silenzio in mensa. Sento solo gli sghignazzi di Ros e Emm e il rumore che provochiamo io e James. Andiamo avanti per qualche minuto, finchè non decido che è abbastanza.
-Hey bambolina, sai che mi mancavano le tue labbra?- James, con questo intervento hai guadagnato un sacco di punti! Magnifico!
-E tu sai che baci sempre meglio? Alla prossima James! Bacino !-
-Ciao Bellina!- e mi da una pacca sul sedere. Se non fossi stata in questa situazione mi sarei incazzata di brutto, odio la gente che mi tocca il culo senza il mio permesso! Però non posso dire nulla a James, anzi! Forse questa pacca mi ha aiutato ancora di più nella realizzazione del mio piano!
Ritorno al mio tavolo e vedo Rosalie impaziente di mostrarmi qualcosa. Un video: lo guardo e scoppio a ridere! Ha ripreso Edward e tutta la sua incredibile gelosia! Stava per scoppiare. Per sua fortuna, però c’era al suo fianco il prof. Schitz, suo grande amico, che lo aveva tenuto fermo.
Finalmente la giornata è terminata! Oggi non finiva più: ero rimasta a scuola per un corso di potenziamento artistico e, come al solito, siccome sono la più brava, ho dovuto assistere alcuni ragazzi per alzarmi il voto di comportamento che altrimenti, per colpa di Smith, si sarebbe abbassato. E io ci tengo.
Esco dall’aula, faccio qualche passo, ma poi sento una mano trascinarmi nello sgabuzzino della scuola: ma chi è sto demente? Giuro che se vuole farmi qualcosa gli tiro un calcio nelle palle e lo castro!
-Isabella taci!- è lui: è Edward! E mo’ che cazzo faccio? Sono sfacciata. Non avevo programmato di incontrarlo così presto da sola. Solo io e lui!- Allora!? Mi dici che cazzo stai facendo?-
-In che senso prof?-
-Prima baci lo scimmione poi il puttaniere! Cosa stai combinando?-
-Non è uno scimmione, ma Emmett! E poi non lo stavo baciando è semplicemente il mio migliore amico. E James, vabbè lui si che l’ho baciato-
-E’ il tuo migliore amico di letto? Pensavo avessi sani principi Isabella!-
-E’ il ragazzo della mia migliore amica coglione! E poi, anche se fosse, quale sarebbe il problema? Geloso Cullen!?-
-Si cazzo si! Sono terribilmente geloso, non sopporto che qualcuno ti tocchi! Soprattutto se è un viscido che va a letto con tutte!-
-Primo James è un mio amico e se vuole farsele tutte è un problema suo; e secondo, Cullen ricorda una cosa: io e te non stiamo insieme, c’è solo una scommessa in ballo, niente di più!-
-Non mi interessa, io sono fatto così, sono geloso e basta! E poi adesso ho troppa voglia di baciarti!-
E mi bacia. Il nostro secondo bacio. Solo che questa volta non è dolce come il primo, ma è violento, rude. Fa quasi male. Ma non voglio staccarmi, voglio avere il suo sapore in bocca, mischiarlo con il mio, accarezzargli i capelli. Mi scosto leggermente perché mi ha fatto male, mi ha morsicata troppo forte; mi esce un po’ di sangue. Subito si accorge di aver esagerato, di aver perso il controllo.
-Bella ti prego scusami, ho perso il controllo. Ti volevo solo far capire che tu sei mia, che non voglio che altri ti bacino, ti tocchino; non riesco a sopportarlo! È più forte di me. E so di averti baciata troppo violentemente ma non riuscivo fermarmi. Scusa!-
-Edward, va bene ti perdono. Però la prossima volta controllati perchè mi hai fatto male accidenti!-

-Vieni qui.- mi fa sedere tra le sue gambe e si lecca un dito; poi inizia a cercare di fermarmi il sangue. Rimaniamo fermi così per diverso tempo, immobili, a godere della compagnia reciproca; forse, però abbiamo esagerato perché quando usciamo dallo sgabuzzino la scuola è già chiusa.


ANGOLO DELL'AUTRICE

Buonasera a tutti! :3 come state? Allora, in questo capitolo vediamo come la nostra Bella crechi vendetta! e fa bene! :P e cosa succederà a scuola? a voi scoprirlo! (:
inoltre, ma quanto è geloso Edward!?
ringrazio tutte le ragazza che hanno recensito e che seguono la mia storia!
p.s: siccome questa settimana farò l'animatrice, avrò meno tempo per scrivere nuovi capitoli! vi chiedo scusa anticipatamente!
bacii <3
marty 

 



 

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Capitolo 5
*** E' forse un addio ? ***


IMPORTANTE

Buonasera a tutti ^^
non è mia abitudine scrivere in alto però sta volta preferisco fare così.
innanzitutto vi chiedo scusa per il tempo che è passato dall'ultima volta che ho postato un capitolo.
poi, allora questo capitolo ha scene sessuali; ho cercato di trattarle in maniera abbastanza superficiale, anche perchè il rating della storia è arancione e la mia intenzione è di non cambiarlo.
le scene non sono descritte in maniera dettagliata, anzi però per chi è più sensibile consiglio di saltare il pezzo.
chiedo scusa anticipatamente se urto la sensibilità di qualcuno.
detto questo, ci vediamo giù! :)







Rimaniamo fermi così per diverso tempo, immobili, a godere della compagnia reciproca; forse, però abbiamo esagerato perché quando usciamo dallo sgabuzzino la scuola è già chiusa.
-Oh cazzo!- esclamo- quanto diavolo siamo stati lì dentro? Che palle vabbè, aspetta che mi invento una palla con i miei e poi vediamo che fare.-
-Mamma guarda che stasera dormo da Rosalie, domani abbiamo un compito di inglese e siccome sono tante pagine non torno a casa a salutarvi. Mi presta tutto il necessario lei. Buonanotte. Ti voglio bene.- le lascio un messaggio in segreteria telefonica e poi chiamo Ros.
-Amore!-Allora, sono rimasta chiusa a scuola con Edward-Sisi tranquilla, l’unica cosa è che ho detto alla mamma che dormo da te. Mi copri?-Grazie mille! Ti amo-
-Tutto sistemato- dico girandomi verso il prof
-E così io sarei Edward per voi? Buono a sapersi- mi dice sovrappensiero.
-Cos’hai in mente?-
-Assolutamente niente! Se non di restare con te tutta la notte- dice malizioso avvicinandosi. Dopo quel ‘piccolo incidente’ è diventato più carino, più tenero; forse però a me piace maggiormente l’Edward stronzo, che risponde a ogni mia battuta, non quello che mi coccola, che mi conforta! Odio gli uomini così; ho già avuto esperienze per nulla carine con persone di queste genere e preferirei evitarne altre.
 
Io e Edward passiamo la serata divertendoci, scherzando, ma c’è un particolare che non sfugge: lui fa come me, ogni volta che ci addentriamo in argomenti più privati, delicati, Edward s’irrigidisce e cerca in tutti i modi di interrompere il discorso; da un lato lo comprendo,  ma dall’altro vorrei sapere tutto, vorrei aiutarlo!
Siamo in palestra seduti sui materassi dopo che abbiamo finito di mangiare; lui mi guarda e mi invita a sedermi tra le sue gambe. Mi ci metto immediatamente! Continua a fissarmi, senza staccare lo sguardo dal mio. Così mi mette in imbarazzo santo cielo!
-Isabella, chi sei veramente?-
-Cosa intendi Edward?-
-Perché quando siamo io e te ti comporti in un modo, e quando siamo in mezzo a altra gente in un altro?-
-E perché tu cambi modo di essere da un momento all’altro?-
-Rispondimi Isabella!-
-Edward tu vuoi sapere troppe cose!-
-Perché quando sei con me sei veramente te stessa mentre con tutti gli altri ragazzi sei l’esatto opposto?-
-Edward è colpa tua! Sei te che azzeri tutte le mie difese, sei te che mi fai scogliere ogni volta che mi sorridi! Mi stai stravolgendo la vita e questo mi spaventa dannazione! E quello che mi da maggiormente fastidio è che sei proprio te la persona che mi cambia completamente!-
-Isabella sei astuta lo ammetto: hai cercato di sviare l’argomento su argomenti altrettanto importanti.. Ma con me non attacca! Rispondi alla mia domanda per favore-
-Non voglio. Ora rispondi te alla mia domanda: chi sei invece te? Ho imparato a conoscerti e nonostante tu sia un bravo attore so che la verità è ben altra.. chi sei?-
-Sono Edward Cullen.. una persona che nessuno conoscerà veramente.. accontentati di quello che sai Isabella-
-Cosa ti è successo? Hai gli occhi spenti, il tuo sorriso è falso e….-
-Isabella basta!- lo sento ruggire e di sfuggita gli vedo cadere delle lacrime dagli occhi che immediatamente si asciuga con il braccio. Io mi ritraggo, spaventata dal suo gesto, e lo fisso con sguardo impaurito.
-Aspetta Isabella, scusami.. non volevo spaventarti! Vieni qui piccola- mi prende tra le sue braccia e mi culla dolcemente. Appoggia le sue labbra sulle mie e le sue mani iniziano a accarezzarmi la schiena.
Improvvisamente la passione ci vince e il bacio diviene più infuocato; ci appoggiamo alla scrivania e iniziamo a spogliarci. La mia maglietta e i miei pantaloni spariscono chissà dove, stessa fine dei suoi vestiti; sono in intimo davanti a lui: provo imbarazzo sotto il suo sguardo.. Non mi è mai capitato di provare simili sensazioni davanti a un ragazzo! Solo che lui è diverso da tutti gli altri..
Sento una mano togliermi anche gli ultimi indumenti e iniziare a toccare il mio seno; un languore potentissimo mi colpisce lì sotto e comincio a gemere incontrollatamente. Le sue mani lambiscono ogni metro della mia pelle fino a arrivare al punto tanto sperato da me.. le sue dita iniziano a donarmi un piacere immenso e io non riesco più a trattenermi! Gemo vergognosamente, a voce altissima, e lui sembra divertito da questa scena; così, decido di cambiare le carte i  tavola: gli sfilo i boxer e davanti a me si para un qualcosa che non avevo mai visto: rimango a bocca aperta intenta a osservarlo.
-Mai avuto a che fare con così grandi eh? Bambina.- inizia a sfottermi
Il mio orgoglio viene fuori: probabilmente si aspettava una risposta a parole, invece io mi faccio coraggio e inizio a dare il meglio di me. Lo sento trattenere i gemiti finchè esplode, e inizia urlare. Sorrido inconsciamente e lui decide che è arrivato il momento: prende il preservativo che aveva appoggiato sulla sedia e se lo infila. Dopodiche entra in me e inizia a spingere dolcemente. In questi istanti mi sento completa: per la prima volta in vita mia, mentre faccio sesso, sento che l’altra persona è la mia complementare… mi perdo nel piacere che mi dona e alle parole dolci che mi sussurra. Finche non vengo, urlando, nel mio orgasmo più potente! Poco dopo accade lo stesso a lui.
E così ci addormentiamo, nudi, abbracciati l’uno all’altro, su una scrivania.
 
La mattina successiva mi sveglio di buon umore, sorprendo Edward a fissarmi teneramente.
-Buongiorno piccola- mi sussurra dandomi un lieve bacio sulle labbra- dormito bene?-
-Divinamente- gli dico sorridendo
Ci vestiamo e purtroppo capiamo che è arrivato il momento di tornare alla realtà, ma anche di parlare di quello che è successo.
 
-Isabella.. dobbiamo parlare-
-Lo so professore-
-Non mi chiamare così perche mi ricordi chi sono e non voglio..-
-Hai ragione Edward; ma la realtà è questa e non si può cambiare.. Quello che è successo è stato bellissimo, lo ammetto, ma la si può definire un’avventura-
-E’ stata solo un’avventura per te Isabella? Una delle tante?-
 
Ecco la domanda che temevo: quella in cui la risposta è una sola: SI o NO. Non puoi girarci intorno: devi prendere una decisione. Saper decidere qual è la cosa giusta e quale no. È complicato. Forse troppo. E io non so proprio che fare. Ho capito di essere incondizionatamente attratta da lui, ma ho anche capito che tutto sarebbe impossibile. Rischierei di soffrire ancora e basta. E poi lui è il mio professore; una persona di cui non conosco nulla se non nome e cognome. Mi intriga moltissimo il pensiero di conoscerlo a fondo, di averlo vicino a me: perché è la prima volta nella mia vita che vedo una luce in fondo al tunnel in cui sono entrata anni fa. È la prima volta che il mio cuore ha visto la speranza di potersi innamorare un giorno. È la prima volta che credo in un futuro migliore per me. Ma tutto ciò non basta per spiegare la sofferenza che dovrei provare per riuscire a stare vicino a quell’uomo. Sempre che lui lo voglia.
 
-E’ stata un’avventura professore.. come tante altre- dico con voce morta, straziata dal dolore che provo nel pronunciare quella menzogna

-Bene.. Allora a dopo signorina Swan- mi dice sorridendomi tristemente. E poi se ne va con insieme una parte del mio cuore.

 

ANGOLO AUTRICE :)
 

Buonasera a tutti! vi chiedo scusa ancora per il ritardo, ma tra le vacanze e gli impegni..
in questo capitolo vediamo Bella e Edward dirsi 'addio'. o forse è solo un 'arrivederci' ?
a voi scoprirlo! ;)
spero vi piaccia il capitolo, anche se a me tra l'altro non piace più di tanto e mi pare più corto rispetto agli altri!
aspetto di sapere le vostre opinioni!
un bacio! marty <3
 

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Capitolo 6
*** AVVISO IMPORTANTE ***


RAGAZZI NEL CAPITOLO PRECEDENTE TROVERETE DELLE INCONGRUENZE SUL LUOGO.
PRIMA DICO CHE SONO IN PALESTRA, SU DEI MATERASSI.
POI CHE SONO APPOGGIATI A UNA SCRIVANIA.

VI CHIEDO SCUSA MA MI SI ERANO CANCELLATI DAL COMPUTER I CAPITOLI SUCCESSIVI E HO DOVUTI RISCRIVERLI.
PER QUESTO MI SONO CONFUSA; IN REALTA' SONO IN PALESTRA.

CONFIDO NELLA VOSTRA COMPRESIONE MENTRE VI RINNOVO LE MIE SCUSE !

UN SALUTO.

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Capitolo 7
*** Io e te per sempre.. O no? ***


Sono passati due mesi da quel giorno; le prime notti piangevo e basta: non dormivo nemmeno un minuto. Poi con il passare dei giorni ho accettato la mia decisione ma dentro di me non ero più la stessa. A scuola nessuno si accorgeva di niente, ero sempre la stessa persona arrogante e invidiata da tutti; ma a casa ero triste, mangiavo sempre meno. Leggevo la preoccupazione negli occhi dei miei genitori: per questo ho deciso di rialzarmi, ancora una volta, perché se io sto male è un problema mio. Non devono star male altre persone a causa mia. Soprattutto la mia mamma e il mio papà.
Il mese scorso ho scoperto che Edward si sentiva con una ragazza: la notizia mi ha lasciata indifferente. Ho imparato a convivere con il dolore della sua assenza: ormai non mi tocca più nulla. Mi sono convinta che lui non prova nulla per me, perché appare sorridente, sollevato e inoltre ha la ragazza; per questo ho deciso di ricominciare a vivere, con o senza di lui. Sono tornata alla mia vita di sempre! Ogni venerdi sera andiamo in discoteca e lì do il meglio di me: bevo quel che basta per non essere completamente sobria, in modo da non avere rimorsi per quel che faccio; solitamente, mi faccio quindici ragazzi a sera per essere soddisfatta. Poi torno a casa e vomito l’anima; mi faccio abbastanza schifo per questo mio comportamento, ma almeno riesco a provare piacere di vivere per qualche ora. Ho passato qualche settimana comportandomi così, finchè non ho deciso di dare una svolta alla mia vita: mi sono fidanzata con Carlisle, il barista della scuola che ha 22 anni. È un bellissimo e dolcissimo ragazzo che da sempre mi vuole con se. Con lui sto bene, mi sento, amata protetta: piano piano stavo cancellando Edward dal mio cuore per far posto a lui.
 
Tutto filava liscio finchè non ho sentito una conversazione tra Edward e il suo amico, il professor Schitz.
-Edward non è possibile che pensi ancora alla ragazzina! Tanya è la donna giusta per te! Non vedi come ti ama, come ti completa?-
-Lo so Matias, però non è come Isabella. Lei ha quel qualcosa che Tanya non ha. Io voglio Isabella; è lei la cosa giusta per me. Ma non so come fare accidenti! Sta con il barista e sembra felice. Anzi, è felice!- esclama con enfasi
 
Quelle parole non so se mi hanno fatto felice o no. Ho scoperto che lui vuole e soltanto me; ma io ora cosa voglio? Edward chiaro! Ma Carlisle? Si merita questo da parte mia? Ha sempre saputo che non l’amavo però ci ha sempre sperato! Gli farò male, lo so, ma non ho scelta.
Così gli ho parlato e ci siamo lasciati; senza rancore. Amici come prima. E ora?
 

Sono nel prato fiorito: levo i petali alle margherite, sospirando a ogni ‘si’ e ‘no’; mi perdo nel fissare l’orizzonte: è così infinito, così irraggiungibile, ma appare anche così vicino, così raggiungibile. Toccarlo è un sogno, anche se ci può sembrare fattibile: e allora lo definiamo impossibile da toccare. Ci proviamo ma non ce la facciamo e ne usciamo sconfitti. È un po come quando cerchiamo di volare: sappiamo che non ne siamo capaci, ma speriamo nel miracolo, che proprio noi possiamo essere gli unici a riuscirci. Poi però quando ti accorgi che è solo un sogno cerchi di cadere in piedi, ma non ce la fai e ti fai male. Molto male.
Una voce mi risveglia dai miei pensieri.
 
-Strano trovarci ancora una volta qui eh?- è la sua voce. La riconoscerei ovunque.
Mi volto di scatto e lo vedo intento a fissare, anche lui, l’orizzonte.
-Sono venuto qui ogni giorno nella speranza di incontrarti.. Ma non c’eri mai. Ormai avevo deciso di non venire più. E invece ti ho trovata.-
-Avevi Tanya, perché cercare me?-
-Bella domanda.. Forse perché volevo te e non lei-
-Questo lo so- dico sovrappensiero. Solo dopo mi accorgo di ciò che ho detto; si volta di scatto, come preso alla sprovvista.
-Come lo sai?-
-Ti ho sentito mentre lo dicevi al professor Schitz-
Lo vedo che comincia a contare e capisco al volo i suoi pensieri.
-Si è per questo che ho lasciato Carlisle. Per te. Ero convinta non ti importasse nulla di me, anche perché stavi con Tanya. Poi quelle parole che mi hanno cambiato le carte in tavola. Mi hanno stravolta ancora una volta-
-Vieni qua Isabella-
Mi muovo a passi pesanti, lentamente verso le sue braccia. Ho paura di ciò che possa accadere. Ho paura di cadere nuovamente in trappola, sapendo che stavolta non riuscirei più a uscirne viva.
-Quando mi hai detto che per te era stata solo un’avventura qualcosa in me si era rotto. Pensavo di non essere importante per te; poi ho conosciuto Tanya. È una ragazza meravigliosa, che mi faceva stare bene.. Ma ben presto ho capito che non era te.-
-Quel giorno ti ho mentito; non è vero che era stata solo un’avventura per me. Tu per me sei importante, davvero. Solo che dovevo prendere una decisione; e quella più giusta mi sembrava quella. Solo dopo mi sono accorta dell’errore che avevo fatto. E l’ho pagato credimi. Poi quando ho visto che la tua vita comunque continuava, ho deciso che dovevo reagire. Anche per i miei genitori che erano sempre più preoccupati. E mi sono fidanzata con Carlisle; solo che dopo aver sentito le tue parole tutto è cambiato di nuovo..-
-Non sai quanto mi sei mancata Isabella! Sei davvero importante per me!-
E mi bacia. Dopo tante volte che ho sognato questo momento. E mi accorgo di essere felice. Con lui.
-Vieni a casa mia voglio farti conoscere la mia famiglia-
Sul mio viso si forma un’espressione di stupore incredibile. Vuole farmi conoscere la sua famiglia! È un gesto importante. Forse troppo.
-Non credi sia meglio aspettare ancora un po?-
-Abbiamo già perso troppo tempo! E adesso non voglio più perderne. È una promessa-
-Va bene Edward. Se è questo che vuoi io sono d’accordo.-
 
Siamo nella sua macchina e ci stiamo addentrando in un bosco.. Ma dove diavolo abita? Inizio a avere un po di paura…
Finchè non vedo una villa meravigliosa: è bianca all’esterno e su tre piani! Dev’essere immensa. Un po come la mia!
-Benvenuta a casa Cullen. Di Edward Cullen. Tuo nuovo fidanzato.-
E così dicendo mi porge un’anello; non è d’oro o prezioso. È semplice: deve avere un valore significativo per lui.
Gli salto in braccio e lo bacio. Con amore, per la prima volta in vita mia.
Entriamo in casa e conosco i suoi genitori: sono persone squisite, senz’ombra di dubbio. Ma in me si fa largo una sensazione brutta, come se qualcosa di sgradevole sarebbe successo da lì a poco. E così è. Vedo il mio incubo. Ciò che mi ha perseguitato per anni. Il mio mostro!
Terrorizzata mi nascondo dietro Edward.
-Isabella cosa succede?- mi domanda spaesato Edward
-Chi è lui?- dico indicando il mio mostro
-Mio fratello-

 

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!
allora, in questo capitolo vediamo Bella e Edward tornare insieme; probabilmente non tutto vi sarà molto chiaro, ma nel prossimo capitolo ogni cosa si spiegherà.

P.S: ci sono rimasta un po' male per le zero recensioni dell'ultimo capitolo. va bene, forse non era molto lungo ma mi sembrava scritto bene e importante per la storia. non so, mi aspettavo cose diverse.

ALLA PROSSIMA!

 

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Capitolo 8
*** Io ti amo Isabella ***


Terrorizzata mi nascondo dietro Edward.
-Isabella cosa succede?- mi domanda spaesato Edward
-Chi è lui?- dico indicando il mio mostro
-Mio fratello-
Queste parole mi colpiscono come uno schiaffo in pieno viso. E mi fanno malissimo. Edward è il fratello del mio stupratore! Esco dalla porta correndo e sentendo le grida di Edward mentre mi implorano di fermarmi. Allora mi blocco.
-Isabella che c’è? Lo conosci?-
-Portami a casa ti prego.-
-Isabella ma..-
-Portami. A. Casa. Edward.-
-Va bene. Salta in macchina-
 
Mi apre la portiera e sfreccia fino a casa mia. Quando la intravedo mi sento più tranquilla; troppi pensieri brutti mi avevano occupato la mente durante il tragitto. Magari Edward era d’accordo con il mostro e per questo mi si è avvicinato; ma no Edward non potrebbe mai farmi questo. Invece potrebbe eccome. Pensieri così. Tutti incredibilmente spaventosi.
Scendo dalla macchina velocemente, senza dirgli nulla ma prima che possa entrare a casa mia sento un braccio trattenermi.
-Isabella adesso però mi spieghi tutto. Conosci mio fratello? Che diavolo era quella tua reazione?-
Leggo nei suoi occhi la disperazione, la paura di perdermi di nuovo. Percepisco la frustrazione che prova nel non capirci niente. E ancora una volta mi fido di lui. Di Edward.
-Isabella per favore parla! Non ci capisco più nulla-
-Veramente lui è tuo fratello?-
-Si perché?- intravedo nei suoi occhi un barlume di speranza nel momento in cui apro bocca
-Edward- urlo piangendo buttandomi tra le sue braccia. Mi coccola, mi sussurra che ‘va tutto bene’ ma non sa ancora ciò che accadrà. Non sa che ancora una volta il fato ci separerà; non sa che tutto questo dovrà finire, ancora una volta. Ma ormai non ho più nulla da perdere e decido di parlare.
-Quando avevo 10 anni ero una bambina felice, allegra, che giocava con tutte le bambine, senza preoccuparmi di essere riconosciuta da tutti come la più bella. Era ininfluente. Diciamo che ero il contrario di ciò che sono ora. Tutto il mio mondo fatato però si spezzò un giorno. Per colpa del mio mostro. Ero in un parco, giocavo a pallavolo con le mie amiche quando la palla si è allontanata; stavo andando a prenderla e incontrai questo signore. Mi accorsi di essermi persa nel bosco e gli chiesi se per caso aveva visto una palla; mi rispose di seguirlo perché sapeva dove era. Io mi fidai; ero piccola, impaurita, ingenua. Avevo paura ma mi fidavo di lui in quel momento. Non era la prima volta che lo vedevo; spesso lo avevo incontrato dietro di me mentre magari prendevo un gelato con la mia mamma o andavo a fare la spesa con lei. Di fatto lo seguii finché non mi trovai davanti a una casetta dispersa nel bosco; mi disse di entrarci. E lì..- la mia voce cominciò a tremare e vidi gli occhi di Edward diventare di ghiaccio, ridotti a due fessure. Aveva capito il seguito. –lì venni stuprata e la mia innocenza e la mia purezza mi furono strappate ingiustamente.-
Era la seconda volta in tutta la mia vita che lo raccontavo; la prima ovviamente l’avevo raccontata ai miei genitori e alla polizia. Non erano mai riusciti a trovare il mio mostro ma mai avrei potuto dimenticare lo sguardo, il ghigno che aveva quell’uomo quando mi fece del male. Mai. E quando lo rividi da Edward quel ghigno lo riconobbi immediatamente: non lo potevo confondere per nulla al mondo. Lo avevo sognato così tante volte, così come avevo passato milioni di notti insonni dopo quella giornata. Ormai era diventato parte di me: nel bene o nel male, faceva parte della mia vita. Una cicatrice dalla quale mai sarei potuta guarire.
Vedo Edward stravolto: sembra stia per piangere. Non è più vicino a me: impreca lontano, urla ‘perché’ disperati. Mi fa male vederlo così: mi fa male perché lo amo. Si, lo amo. Senza ma e senza perché. Anche se è il fratello del mio mostro. Io l’amo comunque.
Lo vedo avvicinarsi a me e prendere fiato.
-Isabella io.. non so. Davvero una cosa del genere mai me la sarei aspettata: lui è sempre stato il mio fratello, il mio idolo, il mio punto di riferimento. È tutto così inimmaginabile. Mio fratello un orco; e per di più della MIA donna. Non ci capisco più niente; però una cosa la so: io non posso rinunciare a te.-
-Edward.. io ho paura. Ho passato anni della mia vita a cercare di uscire da un incubo; ce l’ho fatta grazie a Rosalie e ai miei genitori. E alla psicologa. Mai ce l’avrei potuta fare senza di lei. Quella donna mi ha salvato la vita. Letteralmente. E adesso lo rivedo. E scopro che è tuo fratello Edward. Tuo fratello!-
-Io ti credo Isabella. Troppe cose tornano, molti punti di domanda del passato finalmente trovano una risposta; i pezzi s’incastrano tutti. È incredibile. Mio fratello è uno stupratore. Che io lo voglia o no.-
-Che ne sarà di noi Edward?-
-Non lo so Isabella; solo due cose so: la prima è che tu per me sei importante. La seconda è che devo andare a fondo in questa storia. Ho ancora troppe domande a cui rispondere.-
-Edward io… spero mi crederai ma capisco bene che essendo tuo fratello tu prenda questa cosa con le pinze. Ma giuro che non ti sto mentendo. E ho tanta paura.-
-Non devi averne; adesso ci sono io con te. Ora e sempre.-
-Edward.. hai detto ‘sempre’. Io e te.-
-Si l’ho detto. Io credo in noi.-
E mi bacia. Ho notato l’esitazione nella sua voce mentre pronunciava queste parole; ma non mi importa, ora come ora l’unica cosa che conta è il nostro bacio.
 
-Amore è meglio che vai adesso.. tra poco arrivano i miei e non vorrei altri problemi-
Dopo esserci baciati eravamo finiti dritti in camera mia, sul mio letto, a completarci; mi mancavano il suo corpo, le sue carezze, le sue parole dolci. Mi mancava lui. Solo che ormai erano passate quasi due ore e i miei sarebbero arrivati da lì a poco; e poi dovevo ancora finire i compiti!
-Hai ragione piccola. Ci vediamo domani- mi da un ultimo bacio e se ne va.
 
Non riesco a dormire. Ho troppa paura che lui spunti da qualche parte e mi faccia del male ancora una volta; questa volta non ce la farei a uscirne vincente ancora. Sarebbe impossibile! Ormai sono una ragazza quasi adulta. Mi ha fatto davvero male scoprire che il mio mostro non è altro che il fratello dell’uomo che amo; non ci potevo credere. Ho sperato con tutto il cuore di sbagliarmi; ma quegli occhi, quello sguardo sono inconfondibili per me. Ho passate notte intere a fare incubi, a sognare che lui mi facesse ancora male! La descrizione che avevo fatto alla polizia di lui era ancora impressa nella mia mente: era così dettagliata, così reale da farmi stare male! Lui aveva abusato di me, della mia ingenuità: voleva solo avere la mia verginità per la mia bellezza. Ci ho sofferto davvero tanto. E pensavo fosse un capitolo chiuso della mia vita: ma mi sbagliavo. Eccome mi sbagliavo. Ma non lascerò che ancora una volta qualcosa separi me e Edward. Non potrei sopportarlo! Lo amo troppo. Ormai è parte di me! Sono incondizionatamente innamorata di lui. Non mi era mai capitato: solo adesso ho scoperto il significato della parola ‘amore’. Vorrei sapere tutto di lui, ciò che lo fa stare male: si, perché lui non sta bene. Lui non vive; sopravvive. E cerca di camuffare il tutto, ma ai miei occhi ciò non può sfuggire: perché io stessa facevo come lui. Finché non lo ho conosciuto. E ho capito che vale la pena di vivere! Di gioire, di fare sorrisi veri, non forzati, di essere sé stessi, non come si appare. Io sono 7 anni della mia vita che sopravvivo in questa maniera: ma ho capito che la vita è una sola, non hai una seconda chance! E allora adesso Vivo, senza ma e senza perché. Sarò la vera Isabella Marie Swan, senza maschere o cose simili.
 
Arrivo a scuola in ritardo e non mi fanno entrare la prima ora. ‘Mannaggia a quella sveglia!’. Devo passare un’ora intera fuori, con l’aria gelida che mi fa venire i brividi. Mi sono messa nel mio posto preferito, dove per la prima volta dissi quello che pensavo realmente: quello in cui disprezzai Edward in un modo pazzesco. A quel ricordo sorrido. È passato tanto tempo e ora mi ritrovo qui a riflettere sulla nostra relazione: così complicata, così intricata! Sembra che il fato sia avverso a noi.
-Amore perché sei qua?- è la sua voce. Sussulto per lo spavento!
-Edward! Mi hai fatto prendere uno spavento cavolo! Non mi è suonata la sveglia e sono arrivata a scuola tardi- gli sorrido amorevolmente, ma vedo nei suoi occhi che qualcosa non va. È turbato e ha avuto paura nell’istante in cui ha realizzato che io sono rimasta sola per un po’ di tempo. –Cos’hai? È successo qualcosa?-
-Non ti sfugge proprio niente eh?- mi dice sorridendomi tristemente
-Cos’è successo?-
-Ho parlato con mio fratello. Ho scoperto tutto. E adesso ho paura per te piccola mia; ho paura che ti ricapiti ciò che hai subito anni orsono. Ho paura amore: mio fratello è molto astuto, pericoloso, sa come incastrarmi e io non voglio lasciarti indifesa! Maledizione! Ha capito quanto tengo a te e ora il suo divertimento sarà doppio!-
-Ma come? Non capisco più niente Edward! Ho perso il filo del discorso!-
-Ieri sera quando tornai a casa, andai in camera sua infuriato e subito lo intimai a parlare…
 
Flashback
 
‘Brutto pezzo di merda cos’hai fatto a quella ragazza? Rispondi stronzo!’ e lo spinsi sul letto. ‘Edward calmati, parliamo fratello’ ma nei suoi occhi vidi uno strano luccichio, cattivo direi, e sulle sue labbra c’era stampato un ghigno terribile. ‘Dimmi cosa hai fatto a Bella o ti ammazzo!’. ‘Bella si chiama eh.. E’ così incredibilmente stupenda quella ragazza! E già prima era una gnocca credimi!’ ‘Per cui lo ammetti che l’hai violentata bastardo!’ ‘Certo! Era così stretta, così asciutta e poi quella sua espressione quando gli sono venut..’ ‘Stronzo! Stai zitto!’ e gli tirai un pugno. Questo stronzo se lo meritava: ammetteva ridendo che aveva abusato di te! ‘Edward! Pezzo di merda mi hai fatto uscire il sangue! Ma è così importante per te? Sai mi dicono che sia una troietta, che la dia facilmente!’ e gli arrivò un altro pugno dritto sul naso. ‘E’ solo colpa tua se lei è diventata così! Lei hai rubato la cosa più bella di una donna! Fottuto stronzo! ‘ ero rosso in viso, con gli occhi lucidi. ‘Che c’è Edward? Ti sei innamorato di un’altra troietta? Non ti è bastata la lezione con Maya? Sempre gli stessi errori eh fratellino’ a quel punto non ci vidi più: sapeva di star toccando un tasto dolente, sapeva di non uscirne integro. Così, gli sferrai un altro pugno in faccia e iniziai a picchiarlo più violentemente. Alla fine intervennero i miei e lui guardandomi negli occhi mi disse: ‘ non la passerai liscia Edward; pagherai per questo. E stai attento a lei: perché sarà di nuovo mia’.
 
Fine flashback
 
E scappò da casa mia, se ne andò. È per questo che ho avuto paura prima quando ti ho vista tutta sola. Io non voglio che tu soffra ancora a causa mia amore.. e non posso permettere che lui abusi ancora una volta di te! Non lo potrei sopportare!-
-Amore mio..- e mi sistemo meglio tra le sue braccia. Non l’ho mai visto così spaventato, così fragile: e mi fa male. Molto male! Sta soffrendo davvero tanto! –stai tranquillo non succederà di nuovo! Questa volta ci sei te con me!- e mi mordo la lingua. Voglio sapere di Maya, voglio sapere tutto dannazione! Ma non accenna a parlarmene e io non voglio fargli tornare in mente cattivi ricordi.
-So che lo vuoi sapere Isabella- mi dice improvvisamente
-Cosa Edward?- dico facendo finta di non capire
-Piccola non mentire, è normale essere curiosi. Si chiamava Maya; è stata l’unica donna che io abbia amato in tutta la mia vita. Credevo fosse la donna della mia vita; credevo fosse lo stesso anche per lei. Invece l’ho beccata a letto con un altro ragazzo… Che ieri ho scoperto essere mio fratello. Il tuo orco. Ho scoperto che lui mi ha sempre odiato perché dalla mia nascita i miei genitori non lo calcolavano più; mi ha sempre invidiato. Mi ha sempre fatto dispetti, cattiverie ma nonostante tutto io non me ne accorgevo  e lo vedevo come un punto di riferimento, un idolo. Niente di più sbagliato! Lui mi odiava e mi odia! E adesso è ricambiato totalmente. Sta di fatto che Maya mi ha tradito e poi mi ha sputato in faccia la verità: mi ha sempre  e solo usato. Io ero un mezzo per arrivare a mio fratello: non le piacevo, anzi quando veniva a casa mia e ci restava a dormire, la notte andava in camera di mio fratello a scoparci; mi diceva ‘ti amo’  solo per tenermi buono. È stato tutto una grandissima farsa. Una dolorosa bugia. Ho sofferto tantissimo per lei: notti insonni, giornate passate a piangere e a bere per non pensarci. Finchè non ho deciso di reagire e sono cambiato completamente: niente più relazioni serie, solo puttanelle dalla scopata facile giusto per non perdere l’abitudine! Tutto è filato liscio finchè non ti ho conosciuta: mi hai stravolto di nuovo la vita. E ci sono cascato con tutti e due piedi nonostante mi ripetessi di non farlo; solo che ti desideravo ardentemente, ogni notte ti sognavo. Mi facevi impazzire! Poi comunque vedevo come tu mi provocassi e come ti interessassi e allora decisi di buttarmi il giorno del nostro primo bacio. Fu il giorno più bello di tutta la mia vita! Lo ricordo come fosse ieri. E adesso non posso più tornare indietro: ormai ci sono dentro. E poi grazie a te ho capito che razza di persona è mio fratello! E adesso che ho una paura matta di perderti ho capito una cosa: IO TI AMO, ISABELLA. Sono innamorato pazzo di te-

 

Scoppio a piangere; vorrei urlargli che l’amo anch’io, ma non ce la faccio. Le parole mi muoiono in gola. Mi abbraccia, so che ci è rimasto male, che si aspettava un altro tipo di reazione, ma mi abbraccia. Mi comprende. E ancora una volta nella mia vita, l’ennesima, mi accorgo di quanto io sia sbagliata; di come nonostante mi impegni finisco sempre per far del male alle persone che amo. Quella sbagliata sono io.
 



HEI :)
SI, OK CE L'HO FATTA A SCRIVERE STO CAPITOLO! IN REALTA' ERA PRONTO DA MO' SOLO CHE NON TROVAVO MAI IL TEMPO DI CARICARLO!
COMUNQUE IN QUESTO CAPITOLO ECCO CHE LE CARTE IN TAVOLA SI SVELANO E DI SICURO ADESSO CAPIRETE DI PIU'!
SINCERAMENTE NON HO LA MINIMA IDEA DI QUANDO POSTERO' IL NUOVO CAPITOLO, ANCHE PERCHE' NON E' PRONTO E LA VOGLIA E' PARI A ZERO.. IN STO PERIODO PREFERISCO LEGGERE LE STORIE E BASTA!
IN OGNI CASO, SPERO MI ASPETTIATE E CONTINUATE A SEGUIRE LA MIA STORIA PERCHE' COMUNQUE CI TENGO, STO IMPEGNANDO MOLTE ENERGIE!
SPERO IL CAPITOLO VI PIACCIA! :)
UN BACIO, ALLA PROSSIMA! <3

 

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