La Sorte
La luce è così fioca
sotto la lampadina,
il foglio che si spegne
il barattolo di china,
di un amore bruciato
dannato giù all'inferno
l'invito mai sperato, ti chiama
vieni oh servo.
Il rosso, rosso passionale
il rosso, la vergogna
come il tuo vestito ti condanna
alla menzogna, è un capitolo di vita
da lasciar passare, scorrere, bruciare
e poi dimenticare.
Vedemmo quel mulino
le pale che giravano
logore, marcite
come il mio schifoso animo,
noi le guardavamo
condannandoci a baciare
la sorte fortunata che la fortuna non ci volle mai dare.
E la teneva stretta
come il bene più prezioso,
racchiusa in un guadagno riempito di valore,
la possessiva sorte dagli occhi così chiari
languidi, lussuriosi di avvenimenti anche più rari.
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