we're making all the same mistakes.

di ShadowSun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Just friends? ***
Capitolo 2: *** 2. Nope, we aren't just friends. ***



Capitolo 1
*** 1. Just friends? ***


we're making all the same mistakes. Sono sempre stata una ragazza solitaria.
Alle medie avevo solo un'amica, che dopo la fine della scuola non si è più fatta sentire.
L'entrata al liceo è stata traumatica. Non guardavo in faccia nessuno, all'intervallo facevo coppia fissa con il muro, il banco o la sedia.
Finchè un giorno, circa due settimane dopo il mio totale isolamento, non è arrivato lui.
Zayn Jawaad Malik.
Il mio salvatore, e il mio amico più amico tra i miei migliori amici.
Che frase incasinata.
Comunque, è stato lui a farmi uscire dal baratro in cui ero caduta, con un semplice “Vuoi un pezzo del mio panino?”.
Da quel giorno abbiamo iniziato a parlare, mi ha presentato la mia attuale migliore amica, Elizabeth, detta Liz, e i miei altri quattro amici più cari.
Chissà perchè ha parlato proprio con me. Sono il classico stereotipo di ragazza inglese. Magra, abbastanza alta, capelli mossi e castani e occhi scuri. L'unica cosa che amo è il mio nome: Joy. Gioia. E' un nome così allegro, che pensavo poco adatto a una come me.
Mentre mi perdo nel flashback della mia vita passata, sento una sberla sul collo.
“Ti sembra il momento di viaggiare in mondi paralleli? Aiutami in questa cavolo di verifica, che non so nemmeno il titolo del capitolo da studiare!” Era Zayn, che ovviamente, da perfetto secchione quale era, non aveva aperto libro.
“Cosa ci guadagno io, eh? Devo sempre studiare per te!” risposi. Ma tanto sapeva che lo avrei aiutato comunque.
“Dai, lo so che mi vuoi tanto tanto bene... Oggi pomeriggio ti porto da Starbucks. Promesso” No, non devi colpirmi sul mio punto debole. E' una cosa meschina.
“... E va bene! Scrivi, su.” Aveva vinto anche quella volta.
“Evvvvvai! Il 6 è mio!”

Pomeriggio, da Starbucks.

“E quindi, mi stai dicendo che ti sei innamorato di una ragazza, che sembra volerti solo come amico.”
“Esatto. L'ho chiesto anche a Niall, ma era troppo impegnato ad abbordare il frigorifero, e non mi ha ascoltato.” Niall è l'altro mio migliore amico, una persona deliziosa, se non fosse per la sua ossessione per il cibo. Il brutto è che non ingrassa di un etto.
“Allora, io direi che la cosa migliore da fare è buttarti, e vedere la sua reazione.”
Io odio dare consigli su queste cose. Soprattutto al mio migliore amico nonché
personachemipiacedaquandomihaoffertounpanino.
“E se mi rifiuta?”
“Almeno ci avrai provato, poi hai sempre una spalla su cui piangere, ricordatelo” Zayn è il tipo da 'mi sono innamorato', poi 'bacio', poi 'ci vado a letto', infine 'uh me ne piace un'altra'.  Lo so, sono masochista.
“Grazie Joy, sei sempre la migliore!”
“Di niente, sono felice di aiutarti.” Su questo argomento no, ma non ti voglio ferire.
“Andiamo, è tardi, ti accompagno a casa.”
“Ok, grazie!”

Casa, mia camera, sotto il piumone.

“E' VENUTO A CHIEDERLO A TE?!” Niall stava urlando dall'altra parte del telefono, come impazzito.
“Si, ma ti ricordo che lui è l'unico che non lo sa. Sono la sua migliore amica, credo che sia un'azione automatica.” Mi sto riferendo al discorso di oggi, da Starbucks.
“Ma, non è giusto. Tu sei meglio di tutte le puttanelle che si trova, cavolo!” disse lui.
“Ma grazie, almeno questo!”
“Non dire così, sei meglio di tutte. Vedrai che andrà tutto per il meglio.”
“Grazie Niall, sei un angelo a starmi sempre a sentire. Ci vediamo domani a scuola!”
“Cosa ringrazi, a cosa servirei altrimenti? A domani Joy, bye bye!”
Attaccai il telefono. Con Niall mi sfogo più che con Liz, lei dopo un po' non riesce a seguire i discorsi. Niall invece è tipo 'Gossip girl'.
Mi sdraiai sul letto, ancora arrotolata nella coperta. Mi aspettavano ancora Geografia e Letteratura da studiare, e la voglia diciamo che non era delle migliori.
“Voglio morire, uccidetemi.” Con l'energia di un bradipo in letargo presi il libro e iniziai a leggere. 'La Germania confina con la Francia a ove...' Buio. Non ce la faccio. Mi si chiusero gli occhi, e adieu à la Allemande.

Venni svegliata alle undici da un messaggio. Di Zayn.
“Domani ti devo parlare. In privato, quindi non a scuola. Sei libera il pomeriggio?”
Sono libera? No, ho la verifica di pianoforte.
...
Ma chissenefrega della verifica. Mi farò venire un impulso musicale da Mozart, sempre che esistano gli impulsi musicali.
“Certo, ci vediamo alle 3?”
“Perfetto, passo a prenderti io. Notte :) PS. Ho preso 7 e mezzo nella verifica! xD”
“Notte :) Vedi, sei un genio incompreso :D”

Dopo la discussione serale con Zayn, mi dedicai alla Germania.
Speriamo che domani non mi interroghino.




VAS HAPPENIN'?

Macciao a tutti :33
Sono nuova del fandom:D
Oddio, una storia a capitoli, spero di esserne in grado ^^'
Non ho idea di quando aggiornerò, ma spero il più presto possibile!
Se vi va lasciate una recensione >.<
Alla prossimaa.

ShadowSun ~
 

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Capitolo 2
*** 2. Nope, we aren't just friends. ***


were making all the same mistakes 2 Mattina. Il momento della giornata che odio di più, se compreso tra lunedì e venerdì.
Mi alzai a fatica, dirigendomi verso il bagno. Mi guardai allo specchio. “Come sono sexy con questi capelli” pensai. Sembravano la Selva Oscura di Dante.
Rimessa in sesto, presi un paio di jeans skinny e una maglietta a maniche corte rosa con sopra una felpa grigia. Un velo di trucco e scesi in cucina.
Mentre bevevo una tazza di latte fumante, dissi a mia mamma “Oggi torno un pochino più tardi, devo uscire con un...a mia amica.” Lei non approvava la mia amicizia con i ragazzi, voleva che stessi solo insieme alle ragazze. Anche io prima avevo paura dei maschi, perchè mio padre, quando ero piccola, ha maltrattato me e mia madre e poi è scomparso nel nulla. Beh, meglio così.
Finita la colazione, uscii di casa e sdavanti alla scuola incontrai Harry, un altro dei miei amici. “Ehi, Hazza, che fai qui solo soletto?” gli chiesi scherzosamente.
“Indovina? Aspetto colui che arriva sempre puntuale! DOVEVA ARRIVARE VENTI MINUTI FA! E ovviamente ha il cellulare spento.” Sapevo che parlava di Lou, non poteva essere altrimenti. Ah, non vi ho detto ancora di lui! E' sempre uno della mia 'cerchia' di amici. E' il migliore amico di Liz e per Harry è come un fratello, ma ho legato molto con lui anche io. E' il classico tipo solare e scherzoso, che sa tirarti su di morale in ogni situazione.
Ad un certo punto vedemmo arrivare a tutta velocità dalla fine della strada opposta un puntino, sempre più grande ... “SCUSATEEEE! E' sol... ch... so...cadut... scala...mamm...medicare!” “EEH? Cosa diamine hai detto?” chiedemmo in coro io e Harry. “Ho detto che sono caduto dalle scale e mia mamma mi ha voluto medicare a tutti i costi! Non è colpa mia se sono arrivato in ritardo!” Era paonazzo, sembrava avesse corso sette volte di fila la maratona di New York.
“Per stavolta ti perdoniamo, dai, ma ora sbrighiamoci che è tardi!” dissi io, notando che la campanella stava suonando.

Entrati a scuola, Liz mi saltò addosso urlando “Jooooy! Mi sei mancata tantooo!” “Liz, ma non ci vediamo da nemmeno 24 ore!” “Le ore che mi separano da te sono sempre troppe.” Disse, con un atteggiamento da film.
In quel momento entrò il professore e tutti si sedettero ai propri posti. Il mio, come già sapete, è vicino a Zayn. Dato che della lezione di matematica mi interessava ben poco, gli chiesi “Ma allora, a quella ragazza gliel'hai detto che ti piace?” Dimmi che ci hai ripensato. Susu. “No, ma ho intenzione di dirglielo oggi.” mi rispose. Oggi? Ma non è quando ... “MALIK! LEWIS! Volete per caso qualche decina di esercizi in più?”
Cosa stavo pensando? Ha interrotto il mio lampo di genio, diamine.
Dopo altre due ore di agonia e di completa disattenzione causata dall'emozionante partita a tris che stavo facendo con Zayn, la campanella suonò. Era ora di pranzo.
Presi un sandwich, dato che non avevo molta fame, e ci sedemmo tutti -Io, Liz, Zayn, Niall, Harry e Louis- al solito tavolo, quello in fondo, vicino alla finestra.
“Vero che poi mi fai copiare gli appunti, mio caro Nialluccio?” chiesi io, che a causa di qualcuno non sapevo nemmeno di cosa si era parlato nelle tre ore precedenti.
“Certo, certo, tanto io lavoro sempre per te!” disse lui, scherzosamente serio.
“Non ho mai visto una persona più studiosa di te, Joy!” rise Louis. “Parla quello che fa la muffa sui libri!” risposi io, e ci fu una risata generale.
Finito il pranzo, tornammo tutti in classe.
All'uscita ci salutammo e io andai a casa, mancava poco alle tre, volevo mettermi almeno una maglia pulita, dato che quel geniaccio di Zayn ci aveva rovesciato sopra il suo yogurt.
“E ora, cosa mi metto? Devo smettere di comprare magliette, cavolo!” In effetti, quattro cassetti su cinque erano pieni di t-shirt, ma cosa ci posso fare se le amo?
Optai per una semplice maglietta bianca e un cardigan beige sopra.
Ad un tratto suonarono alla porta; era Zayn.
“Ciao mamma, è arrivata la mia amica, esco!” le dissi, sperando che non lo avesse visto.
“Si, fai attenzione!” mi rispose.
Uscii vedendo Zayn fare finta di essere un passante: ogni tanto era furbo pure lui.
“Ehi, Joy! Come va?” mi disse. Sembrava allegro.
“Tutto bene, grazie. Allora, poi l'hai detto a questa ragazza che ti piace? Sono curiosa! Me la farai conoscere, vero?” gli chiesi io. La vorrei proprio conoscere, così da uccid... diventare sua amica.
“Uh, ancora no, ma la conosci molto bene, verrà il momento in cui lo scoprirai.” mi rispose. Uff, odio queste frasi enigmatiche.
“Beh, andiamo, ti devo portare in un bel posto, mettiti questa” mi diede una benda e mi fece salire in motorino.
Mentre andavamo, pensavo a chi sarebbe potuta essere la 'fortunata'. Liz? Ma so che piace a Harry, anche se Louis è geloso. Zayn non tradirebbe mai un amico, lo so.
Allora, se la conosco ... aspetta, non conosco molte altre ragazze, giusto Eleanor, ma a lei piace Louis, lo sa mezzo mondo, tranne l'interessato.
Continuando a rimuginare, non mi accorsi che ci eravamo fermati.
Sentivo come un odore di salino... quasi come al mare.
Zayn mi levò la benda.
“Oddio. Non ci posso credere. Mi viene da piangere.” Non ero mai stata al mare in tutta la mia vita, a causa di mio padre e delle condizioni in cui ci aveva lasciato.
“Sono felice che ti piaccia, ho voluto fare qualcosa per te...” Sembrava volesse continuare la frase, ma non disse nulla.
Ci sedemmo sulla spiaggia. Era proprio bello, con quei colori brillanti e la sabbia che entrava nelle scarpe.
“Ma, perchè hai fatto tutto questo? Non eri impegnato a trovare il modo di confessarti?” Ora però voglio sapere chi è, anche se mi sto assaporando il momento.
“Perchè? Perchè sei la mia migliore... Oh, basta.” Basta cosa? Oh, mi sto preoccupando. “Sei tu ... la ragazza che mi piace.”
Daaan.
Colpita e affondata.
Posso morire.
Ma cosa devo dire? Non riesco a parlare.
“Lo sapevo, almeno ci ho provato.” disse lui, rassegnato.
“..che tu.”
“Eh?”
“Anche tu!”
“Anche io cosa?”
“OH INSOMMA, NON ME LO FARE RIPETERE! ANCHE TU MI PIACI!” Oddio cosa ho detto. No, cosa ho urlato! Meno male che siamo da soli. Spero.
“Sul serio?!” Ha ancora il coraggio di chiedermelo? Non ci credo!
“No, ho appena urlato a quel gabbiano che sta passando lag...”
Zayn mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Ovviamente, io risposi al bacio.
'Sono in paradiso, o è un sogno. Non svegliatemi, né resuscitatemi con riti satanici' pensavo.
Quando lo interrompemmo, mi mancava il fiato. Mi stava venendo una crisi asmatica.
“Ohi, tutto bene Joy?” mi chiese. Che carino, si preoccupava.
“S-si, è l'emozione” risposi. “Allora, si è fatto tardi, torniamo a casa? Altrimenti mia mamma non mi fa più uscire!”
“Certo, mettiti il casco, che ti riporto a casa.” disse.
Arrivammo a casa mia una mezz'oretta dopo.
“Grazie per la bella giornata” gli dissi.
“Grazie a te.”
Feci per entrare in casa, ma Zayn mi afferrò per un braccio e mi baciò.
Un'altra crisi asmatica, yeah, insieme al mio secondo bacio, nella stessa giornata. Voglio vedermi nei Guinness 2013.
“Ciao, a domani!” Mi salutò.
“C-ciao, Zayn!” Entrai in casa, e vidi mia madre vicino alla porta.
“Strano nome per una ragazza... 'Zayn'... è straniera?” mi chiese. Occavolo, mi ha sentito. Ora che mi invento?
“...Uh, si! E' pakistana, ma è molto simpatica. Andiamo d'accordo.” Molto, aggiungerei.
“Beh, mi sembra una brava ragazza, dal nome” e andò a finire di cucinare.
Una brava ragazza.
Dal nome.
Ragazza. Con la A.
“Ahahahahahahahahah!” mi misi a ridere come faceva Niall, anche più rumorosamente. “Questa me la segno.”

Il giorno dopo, in classe.
No, Zayn, non mi guardare così.
Non puoi guardarmi così!
'Penso di essere degna di un peperone, in questo momento' pensai.
Venni distratta dall'entrata del professore, insieme a un ragazzo.
Sembrava il tipico ragazzino inglese. Capelli a caschetto castani, occhi dello stesso colore, sorridente. Aveva un nonsochè di 'guardami, sono tenero, abbracciami'.
Il professore lo introdusse alla classe.
“Ragazzi, questo è Liam Payne, e starà con noi fino al diploma!”
Liam Payne.
Un nome simpatico.




VAS HAPPENIN'?

Salve gente:D
Non ci posso credere, due capitoli in due giorni. Mi sento potente.
Beh, non so che dire:)
Grazie a chi ha receseguiricordato la volta scorsa. Mi ha fatto felice:D
E grazie ai lettori silenziosi.
Io amo tutti. u.u
Spero ve gusti. XD
Alla prossima!

ShadowSun

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