Three little words that I've always been dying to tell you.

di Claudia_Pii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 







E, se guardate ai finestrini, potete ammirare l’Inghilterra. Attenzione, stiamo per atterrare.
 
 
Londra. Finalmente.
Io e Alex non vedevamo l’ora di andare a vedere il nostro nuovo appartamento.
Lui avrebbe lavorato come cuoco in un ristorante italiano ed io mi sarei limitata a dare lezioni di grammatica italiana nelle scuole. Mi amava e voleva realizzare il mio sogno, Londra appunto.
Le nostre valige erano pesanti e facemmo fatica a caricarle nel taxi che ci porto davanti al nostro palazzo. La giornata era grigia, tipica di quella città.
Il mio iPhone vibrò:
 
Scarica un singolo dei One Direction, in palio per te tanti premi tra cui due biglietti per il loro concerto a Londra.
 
One Direction. Cazzo, loro! Proprio loro! Erano la mia vita! Mi piacevano molto, soprattutto alcune canzoni. Ero intenzionata a comprare il CD, ma Alex non me lo aveva permesso. Creai una nuova sveglia per ricordarmi di inviare quel messaggio...
Portammo tutti i bagagli dentro l’appartamento. Era bello, spazioso, con tante finestre. Alex si mise a puntualizzare come al solito su chi doveva fare cosa. Quando faceva così, lo odiavo.
Feci finta di ascoltarlo, in realtà stavo rileggendo quel messaggio.
Mi suonò la sveglia. Volevo riflettere un altro pò. Un concerto…A Londra…Dei One Direction. Scaricai il primo singolo che vidi in lista: I wish.
Speravo che mi arrivasse qualche messaggio per dirmi che avevo vinto.
Intanto lui aveva già sistemato i suoi vestiti nell’armadio.
-Tesoro, sei contenta?
-Sì.- risposi freddamente.
-Tutto okay?
-Sì.
-Magnifico!
Si allontanò, affacciandosi alla finestra. Magnifico un corno! Io alla fine, non lo amavo poi così tanto…Era insopportabile e a dire la verità, non volevo vivere con lui.
Uscii senza dire nulla. Volevo fare una passeggiata per la città.
 
-Un gelato, per favore.
-Ecco a lei, buona giornata!
Ringraziai il signore paffuto al banco con un sorriso e mi voltai per continuare a camminare.
Mi sedetti su una panchina, in un parco molto verde. Presi le cuffie e le inserii nell’ iPhone.
Partì la canzone che avevo appena scaricato. Non la stoppai. Cercai di soffermarmi sul significato delle parole, ma le voci di quei ragazzi mi portavano in un altro mondo. Mi sentivo come se qualcuno mi stesse trascinando in un luogo meraviglioso, senza avvertirmi. Ero serena, mi sentivo me stessa. Avevo capito che non mi piacevano…Li amavo.
Il volume era al massimo, mi stavo gasando.
Tutto ad un tratto, un ragazzo si sedette vicino a me provocando la caduta del gelato sul mio cappotto.
-Merda!
-Oddio, scusami…Tutto okay?
-Ma come tutto okay? Non vedi che sono spor…
Risposi tutta d’un fiato, togliendomi le cuffiette dalle orecchie ed alzando lo sguardo. Incrociai quello di un bellissimo ragazzo con i capelli mori e gli occhi verdi. Era un po’ scuro di carnagione, aveva delle labbra perfette.
-Ehi!- mi sorrise.
-Oh Cristo!
Il suo sguardo divenne perplesso.
-Ma tu…tu…sei…Zayn…Malik!
-Esatto! E tu sei?
-…Cher, piacere…-balbettai.
-Piacere mio, Cher. – i suoi occhi luccicavano e il suo sorriso era così contagioso che iniziai anche io a sorridere.
-Zayn, vieni, dai…Non ti rincorro più!
Spuntò da dietro un albero un ragazzo riccio, alto, con una tuta grigia. Quando alzò lo sguardo per cercare Zayn, mi bloccai letteralmente. Era Harry.
-Mi fai conoscere la tua amica, eh?
-Certo…- qualche secondo di pausa- Lei è Cher! Le ho fatto cadere il gelato sul cappotto!
-Sempre il solito…Piacere, io sono Harry!
Il sorriso di quel ragazzo era spettacolare.
-Ciao, piacere mio- sorrisi.
Tornai a fissare la macchia.
-Guarda qua…Adesso devi aiutarla, caro Zayn.
-Lo so…-passò dal guardare Harry al guardare me.
-Ti va di venire da noi? Così ti offriamo qualcosa e intanto mettiamo a lavare il cappotto…
-Ehm…Veramente io…Dovrei
-Okay, perfetto! Andiamo.- concluse Harry.
Zayn si alzò e mi prese per mano. Sentii un brivido percorrermi la schiena. Le gambe tremavano, mi mordevo in continuazione le labbra dal nervoso. Non riuscivo a comprendere questa reazione, ma avevo appena visto i due ragazzi più belli del mondo. Alex? Alex era a casa, da solo, come doveva stare. 




Questa è la mia seconda FF. Spero che vi piaccia!
Come potete vedere il mio amore è conteso tra due persone: Harry e Zayn. 
Non sapevo su chi scrivere, quindi ho infilato nella storia entrambi! Ahahahahah!
Mi piacerebbe molto ricevere delle recensioni anche con critiche costruttive, in modo da poter migliorare la mia storia.
Grazie se lo farai, Claudia.



Questa è la canzone che ha scaturito questo capitolo.
When he opens his arms and holds you close tonight, it just wont feel right...'Cause I can't love you more than this, yeah!
When he lays you down I might just die inside, it just don't feel right...'Cause I can't love you more than this,
can't love you more than this.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 





Sedemmo tutti e tre attorno al tavolino di vetro in salone. Il caminetto era acceso. C’era un bellissimo calendario che segnava i giorni uno per uno. Era fermo sul 12 Gennaio, la data di quel giorno.
-Aspettate, io mi vado a cambiare…
-Okay, Harry.
Mi guardai attorno stupita dalla grandezza di quella stanza.
-Allora…Come mai sei qui?
-Beh, mi sono trasferita con...un mio amico, abitiamo insieme a due isolati da qui.
Vengo da Roma, sono una ballerina moderna e classica.
-Wow! Una ballerina…Un mio amico ha la ragazza che balla.
-Davvero?- Sapevo che si trattava di Danielle, la ragazza di Liam. Ma tralasciai…
-Sì…
La nostra chiacchierata venne interrotta dallo squillare del mio telefono.
-Pronto?
La telefonata durò pochi minuti. Riattaccai.
-Chi era?
-Ah…Era un manager di un gruppo di cantanti. Non mi ha detto come si chiamano…Comunque mi ha chiesto se mi andava di ballare durante un loro concerto a Londra.
-Accetta!-urlò-Cioè…perché rifiutare? E’ una bella occasione.
-Senza dubbio. In effetti volevo accettare…Ma cambiamo discorso. Io so che tu ed Harry fate parte di una band, i One Direction, vero?
-Già…
-Devi sapere che siete la ragione per cui vivo. Siete i miei idoli. Amo le vostre voci…
Lo sguardo di Zayn cominciava a cambiare. Stava sorridendo.
Continuai a parlare…
-Oggi versandomi il gelato addosso hai interrotto la riproduzione di un vostro brano!
-Oddio mi dispiace! Ahaha!
-Tranquillo…
I nostri sguardi si incontrarono fino a perdersi. Vedevo il mio riflesso sui suoi occhi. Erano così limpidi. Vidi Harry uscire da una camera, la sua credo. Distolsi quindi lo sguardo da Zayn.
-Bene, ho messo il tuo cappotto in lavatrice.
-Quanto ci vorrà?-gli domandò Zayn.
-Credo un’oretta…
-Oh, ma è tardi!-esclamai.
-Devi andare via?- mi chiese Harry preoccupato.
-Si, in teoria si…Il mio rag…amico  mi aspetta.
-E come fai? Non hai nulla per coprirti!
-Aspetta, prendi questo…-Zayn mi porse la sua giacca verde.
-Non posso.
-Sì che puoi. Ti ho rovesciato il gelato ed ora tu prendi questo.
Sorrisi.
-Dai ti accompagno io a casa…Ci vediamo dopo, Harry!
Io ed il riccio ci salutammo e nel mentre mi avvicinò a se, lasciando cadere qualcosa nella mia borsa. Il suo collo aveva un buon odore.
 
-Dove ti devo portare?
-Gira a destra e fermati.
Così fece. Scesi dalla macchina.
-Grazie per tutto.
-Di nulla...Più tardi  ti porto il cappotto.
Ci sorridemmo. Aspettai che si allontanasse con la macchina e salii le scale per entrare nell’atrio del palazzo. Due piani in ascensore ed ero arrivata davanti alla porta di casa. Alex era seduto sul divano.
 
La cena era in tavola. Pasta al sugo e insalata. Tutto ad un tratto, Alex lasciò cadere la sua forchetta sul piatto, creando un rumore fastidioso.
-Dove eri?
-Fuori.
-A fare cosa?
-Una passeggiata.
Mi allontanai per andare in camera…
-Dove stai andando?
-Di là.
-Quando ti parlo mi devi guardare, Cristo!
-Cosa cazzo vuoi?
Si alzò con foga, raggiungendomi nel bel mezzo del corridoio. Ero terrorizzata, il mio cuore incominciava a cambiare ritmo del battito…aumentava sempre di più.
-Non-mi-devi-rispondere-così! Hai capito signorina?
Mi afferrò fortemente per un braccio.
-Lasciami!
-NON URLARE!
Quel momento lo avevo già vissuto parecchie volte. Ecco che arrivava uno schiaffo sul viso ed un pugno sull’occhio. Mi buttò a terra.
-Cazzo, non mi toccare!
-Ho detto che devi stare zitta!
Un altro schiaffo. Si stava togliendo la cinta, voleva picchiarmi ancora, era chiaro.
Riuscii non so come ad alzarmi e ad uscire dall’appartamento, con in mano la giacca di Zayn e la  mia borsa.
Chiusi la porta con forza e scesi le scale velocemente, piangendo come una disperata. Alex non riuscì a raggiungermi.
Uscii dal palazzo e mi misi a correre. Girato l’angolo, vidi una macchina che appena mi riconobbe si fermò. Era Zayn.
-Cher!
-Zayn, aiutami ti prego…
Mi passai una mano sul viso e quando la guardai era insanguinata.
-Cristo, cosa ti è successo?
-Il mio ragazzo…mi ha picchiata…aiutami…
-Il tuo cosa?
-Sì, il mio amico…Ti prego andiamo via, non ce la faccio.
Ciondolavo come un pendolo. Zayn mi abbracciò e mi aiutò a salire in macchina. Andammo nel suo appartamento privato, molto più lontano dal mio.
Quando entrammo, caddi a terra. Ero spaventata come al solito. Mi raccolse e mi fece sedere sul divano. Corse a preparare qualcosa da bere. Sentivo l’odore dei lamponi…
Dopo circa tre minuti tornò da me e mi si sedette accanto.
-Tieni, bevi…
Non pensai a cosa ci fosse dentro. Non pensavo a nulla.
-Perché ti ha ridotto così?
-Perchè non gli ho detto dove ero.
-Dio mio...
Si alzò e andò a prendere un panno bagnato.
-Aspetta, ti passo questo sul viso…
-Grazie, Zayn.
Così, per caso, mi ricordai che Harry aveva infilato qualcosa nella mia borsa. Ci misi la mano e cercai. Trovai un biglietto con un numero cellulare.
-Zayn…Questo è il numero di Harry?
-Sì, perché?
-Che stupido…Me lo ha infilato nella borsa prima!
-E’ proprio un cascamorto…
Ridemmo. Quello fu il primo sorriso della serata. Grazie alla sua battuta, ero riuscita a dimenticarmi per un istante l’accaduto. Odiavo Alex.
In quello stesso momento qualcuno citofonò. Era Harry.
-Ehi, brother…Vas happ..Santo Dio!
Lo guardai e mi si avvicinò.
-Cher, che cosa ti è successo?
-Il suo ragazzo l’ha picchiata.
-Whaaaat?
-Già…-risposi.
-Dimmi dov’è, lo ammazzo.
-Calmati. Adesso lei deve riposare. E’ meglio che stia da te…
-…Certo. Andiamo, ti porto a casa.
-Ma, Zayn!?
-Vai.
Non riuscivo a capire il motivo per cui non potevo rimanere lì. Eppure sembrava che Zayn avesse qualcosa in comune con me, che ci fosse attrazione. Mi sbagliavo?



 



Questa è la mia seconda FF. Secondo Capitolo.
Com'è? Devo dire che in questa nuova storia tutti i capitoli sono un pò più corti. Ogni tanto mi dimentico qualche passaggio,
così lo modifico direttamente qui su EFP. Ahahahahah! Cosa ne pensate? E' fattibile come storia? 
La domanda per voi è una:

PROSEGUO O MI FERMO QUI?

 Rispondete!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccato. Per istruzioni guardate il riquadro azzurro affianco e se non s

E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 





Quando arrivammo a casa, Harry corse a prepararmi il letto. Lui avrebbe dormito sul divano.
-No, ma tranquillo…Non devi.
-Si invece.
Era agitatissimo nei modi di fare, nel parlare. Lo vedevo che era in preda al panico. Per calmarlo, mi avvicinai a lui. Eravamo faccia a faccia, le nostre labbra erano distanti di pochi centimetri. Le guardai per poi passare ai suoi occhi verdi, intensi. Gli passai una mano tra i capelli ricci e sorrisi. Lui fece lo stesso. Era evidente che non lo stavo calmando affatto. Era ancora più agitato. Ora i nostri nasi si sfioravano. Stava per baciarmi. Potevo sentire il suo respiro sulla mia bocca. Harry mi aveva sempre attratto, in qualche modo. Appena vidi che chiuse gli occhi, mi allontanai mettendogli una mano sul petto.
-Mi indichi gentilmente la tua camera?
-…Oh, si, certo. Ehm…ecco, è quella lì giù.
-Grazie, Harry.
Ero ancora tutta dolorante. Mi sdraiai ma non riuscii a dormire. La luce del salone era accessa, Harry probabilmente era ancora sveglio, come me. Mi girai su un fianco. Sentii qualcuno aprire completamente la porta socchiusa ed avvicinarsi al mio corpo. Era lui, certo. Mi stava accarezzando i capelli ed ogni tanto mi metteva sull’occhio che aveva assunto un colore violaceo una pezza bagnata. Mi sussurrava qualcosa, ma non riuscivo a comprendere pienamente tutte le parole. Credevo stesse cantando una traccia di Up all night.
Mi addormentai cullata dal suo canto meraviglioso. Amavo la sua voce calda, sicura, profonda. Quando Harry parlava, mi sembrava di ascoltare la ninna nanna che mi cantava mia madre quando ero piccola. Già, cantava. Mi madre morì quando avevo cinque anni per un incidente stradale. Papà non mi disse nulla, ma per lui fu sconvolgente. Mi affidò ai miei nonni e lui se ne andò dall’Italia. Non sapevo se era ancora vivo, ma non mi interessava. Mi aveva abbandonata, in un certo senso. Perché dovevo preoccuparmi di una persona che non mi aveva voluto più?
 
Mi svegliai che erano le 9.30. La luce penetrava nella stanza attraverso le tende blu scuro. Ero avvolta nelle coperte. Sentivo un leggero dolore all’occhio. Il mio naso era preso da un buonissimo odore proveniente probabilmente dalla cucina. Mi alzai e mi diressi in quel luogo pieno di fornelli e cibo. Vidi Harry che stava preparando la colazione. Si muoveva bene attraverso la cucina. Era bravo.
-Buongiorno…
-Buongiorno, cara. Come va?
-Meglio, grazie.
-Ti ho preparato da mangiare. Siediti pure, tra poco dovrebbe arrivare Zayn.
Quando lo sentii pronunciare quel nome, il mio cuore si gelò ed insieme a lui anche il mio viso.
Zayn…Anche Zayn mi aveva colpito. Amavo il suo look, i suoi capelli morbidi solo a vedersi, i suoi orecchini. Aveva un sorriso sempre stampato sulla faccia, anche quando non voleva. Questo era quello che mi piaceva particolarmente di lui.
-Beh, che fai? Rimani lì impalata!?- mi disse ridendo.
-Ah, non scusa…
Mi avvicinai a lui per provocarlo. Ogni tanto mi tornava in mente che erano i miei idoli e che il comportamento che stavo assumendo nei loro confronti non era assolutamente da fan. Mi sentivo una persona normale, in una casa normale, che flirta con dei ragazzi normali, normalmente. Tutto ciò era incredibile e mi faceva sentire a casa, mi faceva stare bene. Scacciai quei pensieri e ritornai alla mia preda. Gli misi le mani attorno alla vita, baciandolo tra la mascella ed il collo. Sentii che si irrigidì e che gli venne la pelle d’oca. Sembrava spavaldo, il signorino, ma a dire la verità moriva dentro. Mi sedetti attorno al tavolo e appoggiai la testa sulle mie braccia, chiudendo gli occhi.
-Mi sono appena alzata ma sono stanchissima…
-Ti credo. Ieri eri stravolta. Aspetta, fammi vedere l’occhio.
Mi prese il viso tra le sue mani dolci e mi scrutò.
-Mmmh…è ancora un po’ viola..
-Ma sono così inguardabile?
-No, assolutamente.
Mi sorrise. Poggiò sul tavolo la colazione: uova e pancetta.
-Come mai questa colazione in stile americano?
-Boh, mi andava di cambiare…
Pochi secondi di pausa.
-No, okay, erano le uniche cose rimaste nel frigo.
Scoppiai a ridere come una pazza. Harry mi guardava meravigliato, credo.
Iniziai a mangiare. Era davvero ottimo. Dovevo riprendere le forze per affrontare quella giornata. A casa non volevo tornare, avevo paura di una nuova reazione di Alex. Non sapevo cosa fare e non ci volevo pensare da sola, quindi decisi di aspettare l’arrivo di Zayn.
Il campanello suonò.
-Di sicuro non è Zayn…ancora si deve alzare il dormiglione.
-Sarà Louis la carota.
Mi guardò sbalordito.
-Sai della storia della carota? Sai di Lou?
-Certo, cosa ti credi? Sono una vostra fan, so tutto.
Corse ad aprire la porta.
-E’ qui che è la festa, baby!?!
Louis era vestito da Dio. Pantaloni bordeaux, maglietta bianca a righe blu con scarpe dello stesso colore, maglione bianco. Quando entrò, la casa si riempì di allegria ed io, come una scema, smisi mi mangiare per rimanere a bocca aperta e fare, dunque, una bella figuraccia.
Si avvicinò alla cucina e mentre mi sorpassava, se ne uscì con una solita frase.
-Eeeeehi, dolcezza! Chiudi quella bocca, o una mosca finirà la tua colazione.
Ecco, appunto.
Si fermò, fece qualche passo indietro, quanto bastava per vedermi in faccia, e rimase a bocca aperta anche lui.
-Se magari mi fai parlare…Lei è Cher. L’abbiamo conosciuta al parco. Ieri il suo ragazzo l’ha picchiata e ha dormito qui. E’ una nostra fan.
-Oh santo Dio! Mi dispiace tantissimo!
-Chiudi quella bocca o qualche microbo potrebbe impossessarsi della tua lingua.
-Bella questa!- mi disse Harry ridendo.
-Bel senso dell’umorismo, mi piaci. Comunque io sono Louis e vivo qui con questo riccio selvatico.
-Piacere, io sono Cher e non ho una casa.
-Bello.-mi disse.
Ci sedemmo tutti e tre sul divano. Harry raccontò del gelato e dell’accaduto della sera precedente. Louis era terrorizzato. Non riusciva a crederci. Mi dovette toccare l’occhio per tre volte e farmi urlare dal dolore per crederci sul serio.
-E così…sei una ballerina.
-Sì.
-Wow! Dovremmo farla conoscere a Danielle…
-La ragazza di Liam…-aggiunsi.
-Esatto! Allora sai proprio tutto, eh?
Risi annuendo.
Bussarono alla porta. Questa volta era Zayn.
Quella mattina, aveva un’aria alquanto misteriosa. Quel sorriso perenne sul suo viso, non si era fatto vedere. Era strano, molto.
-Buongiorno.-borbottò.
-Ehi, ciao…
-Come stai?
-Meglio, grazie. Harry mi ha preparato un’ottima colazione. Ed anche il letto non era male.
Harry sorrise soddisfatto sentendosi, probabilmente, Dio.
-Posso parlarti in privato?
-…Certo.
Mi prese per mano e mi portò nella camera dove avevo dormito quella notte. Si sedette al bordo del letto, disfatto. Io accanto a lui.
-Volevo farti una proposta…
-Dimmi tutto.
Strinse forte le mie dita con le sue.
-Vorrei che tu denunciassi il tuo ragazzo, per quello che ti ha fatto.
-Non è possibile.
-Perché?
-Mi cercherebbe ovunque.
-Ti proteggerò io!- mi disse velocemente, cambiando espressione del viso.
Lo guardai.
-Noi…-abbassò lo sguardo.
-No, non posso.
-Ti prego, non voglio che ti faccia altro male!
-Perché, Malik? Tu non mi conosci, mi hai versato il gelato sul cappotto e basta. Non sai la mia storia. Non sai che da quando ho visto quel benedetto video su internet, ho cambiato vita. Non sai che avrei dato tutto pur di incontrarvi, di incontrare te ed Harry, che siete le cose più belle ed astratte, fino a poco tempo fa, che la vita mi abbia regalato. Perché mi vuoi proteggere, se sono una tua fan…una semplice fan?
-Perché sei speciale.
Una lacrima mi attraversò il viso. Le dita di Zayn fermarono la sua corsa.
-Quando ci siamo incontrati, non hai urlato il mio nome come una pazza, non hai pianto, non hai chiesto una foto o un autografo, come molte altre. Hai semplicemente urlato contro di me.
-Beh, e questo ti ha fatto piacere?
-Sì, perché sei diversa.
Quelle parole mi riempirono il cuore. Erano quelle che volevo sentirmi dire dall’unica persona che mi stava accanto, Alex, ma che non era quella giusta, sicuramente. Ora qualcuno me le stava dicendo, dal vivo. Ed era il mio idolo.
-Zayn, io…
-Ti accompagno io a fare la denuncia. Ti va?
-Okay, fammi cambiare.
Accennò un sorriso e mi baciò su una guancia.
 
La denuncia fu effettuata. Mi chiamarono dopo circa 2 ore per avvertirmi che Alex aveva lasciato l’appartamento ed era stato invitato a lasciare il Paese. Io non mi fidavo.
Mi feci accompagnare da Harry e Zayn a casa, per controllare la situazione. Tutto in ordine, stranamente. Non mi sentivo sicura a dormire da sola, così quella notte, Zayn la passò con me. Eravamo in camere diverse, ovviamente, ma sapevo che qualcuno di affidabile era lì per proteggermi da qualsiasi male. Quando la mattina mi svegliai, avevo paura che se ne fosse andato, magari lasciando un bigliettino sul tavolo. No, era ancora lì. Era sveglio ed era affacciato alla finestra a fumare. Il fumo circondava il suo volto, e nonostante l’odore della sigaretta, tutto questo lo rendeva ancora più sexy.
-Ciao.
-Cher, ciao…
Non ci salutammo fisicamente.
Presi un bicchiere d’acqua, quando il suo telefono squillò.
-Pronto? Sì, arrivo…A dopo, un  bacio.
Zayn sembrava contento di aver ricevuto quella telefonata, ma allo stesso tempo pareva scocciato. Aveva uno strano comportamento. Non chiesi chi era, anche se avrei voluto.
-Devo andare. Posso lasciarti sola?
-Sì, certo.
-Tieni, questo è il mio numero. Per qualsiasi cosa a qualsiasi ora…Chiama e io ci sarò.
-Grazie.
Mi porse un bigliettino e si allontanò fino ad arrivare alla porta, aprirla ed uscire, chiudendosela alle spalle.

Non era vero, non poteva lasciarmi da sola. 



Questa è la mia Seconda FF. Terzo capitolo.
Bene, si comincia a vedere che tra Zayn e Cher c'è qualcosa, ma che il maschio non vuole farle vedere.
Ha già la ragazza? Lei pensa di si, ma non vuole dare peso a quel pensiero.
Poteva lasciarla da sola? 
A voi la risposta (ovvia). 
Claudia.


 

apete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 







Cosa feci quel giorno?
Uscii di casa, verso le cinque di pomeriggio, inconsapevole di quello che stavo facendo.
Mi mancava terribilmente Zayn, le sue mani, i suoi occhi, le sue rassicurazioni.
Feci una lunga passeggiata fino al parco. Mi sedetti su quella panchina dove tutto iniziò.
Mi misi a pensare a quando avrei conosciuto gli altri. Me ne mancavano due. Ero eccitata e nervosa allo stesso tempo. Erano le persone che aspettavo di incontrare con tutta me stessa, erano i miei idoli. Li amavo più di quanto amassi la mia vita, che alla fine era una bella schifezza.
Mentre facevo scorrere nella mia testa questi pensieri, mi passò davanti una mamma che teneva per mano la sua bambina. Avrà avuto più o meno otto anni. Pensai a cosa la vita mi aveva tolto. L’amore di una madre per la figlia. Io…non ero amata da lei, non c’era. Poi arrivò il papà, che la prese e la abbracciò. Mio padre non c’era. Non avevo il suo amore, ero estranea a quelle emozioni. Non avevo dell’affetto da parte dei miei genitori e per di più, ci si era messo anche Alex a maltrattarmi. Volevo qualcuno che mi tenesse caldo il cuore, ma non riuscivo a trovarlo. Speravo di sorprenderlo nell’animo di Zayn, ma tutto sembrava dirmi il contrario. Lui era dolce e rassicurante, ma contemporaneamente freddo.
Quel quadretto era troppo perfetto, così mi alzai e ripresi a camminare per tornare a casa. Tutto ad un tratto mi fermai. Vidi una macchina grigia, familiare. Oh Cristo. Era Alex. Scese dal veicolo e mi venne incontro. Furtivamente, sbloccai l’iPhone da dentro la mia tasca e cercai di trovare il numero di Zayn: era il primo della rubrica.
Intanto lui era davanti a me, pronto a picchiarmi.
-Bene….mi hai denunciato, brava stupida. Sai ora cosa ti meriti vero?
-Non mi toccare, Alex.
Feci partire la chiamata.
-Vieni qui, brutta stronza…
-Aiuto!
 
ZAYN

 
Cher. Cosa le succede?
-Pronto?
-Aiuto!
-Cher? D-dove sei?
-Aiuto Zayn, aiuto!
-Zayn? E chi è adesso questo qui?
Era Alex. Cazzo, la stava picchiando ancora. Ero in macchina e fortunatamente stavo andando in direzione del suo appartamento per portarle il cappotto. Svoltai a destra ed eccola lì. La stava uccidendo. Santo Dio. Scesi dalla macchina, andai incontro a quel ragazzo e...
 
CHER.

-Ehi, bastardo, prenditi questo!
Urlai. Alex era a terra e Zayn aveva una mano sanguinante. Gli aveva tirato un pungo in faccia.
-Zayn, tutto okay?
-Io si… tu?
-Si…Cosa facciamo ora?
-Chiamo la polizia.
Così fece. Arrivarono in un batter d’occhio e portarono Alex in prigione.
Noi eravamo ancora lì, su quel marciapiede.
-Grazie per avermi salvata.
-Di nulla, piccola.
Mi appoggiai alla sua spalla per cercare conforto e lo ebbi. Mi accarezzò la guancia, cantandomi il ritornello di Save you tonight. Amavo quella canzone.
 
“I, I wanna save ya, wanna save your heart tonight. He’ll only break ya, leave you torn apart, oh.
I can’t be no superman, but for you I’ll be  superhuman.
I, I wanna save ya, save ya, save ya, tonight.”
 
 
Mi portò a casa sua dopo circa un’ora che eravamo lì. Ormai era tardi. Non volevo assolutamente dormire da sola, in quella casa, ma non volevo nemmeno disturbare Harry e Zayn.
-Tu questa notte resti qui.
-No, davvero…non posso.
-Si invece, te lo ordino.
-Sei troppo gentile.
-Solo che…io non so cucinare.
-Faccio io! Hai una scatola di pasta?
-Sì, guarda lì in alto a sinistra.
-Trovata!
Cucinai un po’ di pasta al sugo. Zayn gradì molto.
Dopo cena, ci mettemmo a guardare un film sdraiati sul divano, con una coperta.
La mia testa era appoggiata al suo petto. Mi addormentai in un battibaleno. Ero stanca.
Non mi importava dell’occhio, di Alex, dell’appartamento. Mi importava solo di me e Zayn, insieme. Realizzai che stavo vivendo il mio sogno più grande, quello di stare tra le braccia di uno dei miei idoli.
 
 
-Ehi…
-Zayn…
-Ciao.
Mi sorrise. Vedevo tutto un po’ appannato, mi stavo svegliando proprio in quel momento.
Mi stropicciai gli occhi. La luce entrava senza difficoltà da quell’enorme finestra nel salone. Il camino era ancora accesso.
-Alzati che ti porto a casa.
-Di già?- gli dissi stirandomi la schiena.
-Sì.
Feci come mi disse. In un attimo scendemmo le scale ed arrivammo in macchina.
Quando Zayn spense il motore per farmi scendere ed accompagnarmi nel mio appartamento, si bloccò.
-Cosa c’è?
-Nulla…
-Non ti credo.
-Sono solo un po’ confuso, ma non fa niente. Dai, andiamo.
Non mi feci convincere da quelle parole.
Arrivammo al mio piano. Aprii, tutto okay. Ordine. Dopo una sua breve ispezione nelle camere, Zayn si mise su ciglio della porta.
-Beh…io allora vado.
-Okay…Se ho bisogno, ti chiamo no?
-Certo.
Ci soffermammo a guardaci negli occhi. Non riuscivo a capire cosa voleva fare, se andare o rimanere, se baciarmi o lasciar perdere.
Osservavo ogni suo minimo particolare, dalla forma delle labbra alla lunghezza delle ciglia.
La sua camicia di flanella sbottonata al collo mi faceva scalpitare il cuore. Sentivo l’attrazione fisica…Ce n’era molta.
Nessuno dei due sapeva decidere. Eravamo lì, impalati, l’uno davanti all’altra, senza via d’uscita. Si sarebbe potuto voltare e andarsene, ma non lo fece. Avrei potuto chiudere la porta e poi pentirmene, ma non lo feci.
Quando mi accorsi che il mio cuore stava battendo più del solito e che non vedevo più la luce a causa dei miei occhi chiusi, era decisamente troppo tardi. Le sue labbra baciavano le mie e viceversa. Solo piccoli baci a stampo, nulla di serio…forse per lui. Io stavo morendo. Mi sentivo svenire, ma cercai di rimanere in piedi. La porta si chiuse, ma Zayn era ancora attaccato alla mia bocca. Camminai all’indietro, spinta dal suo corpo. Mi diresse verso il divano ad “elle” bianco. Ora i nostri baci erano diventati un intreccio sapori e di saliva, soprattutto. Non voleva farlo, no. Si limitò a sedersi accanto a me e a continuare a baciarmi. Il ritmo rallentò fino a fermarsi completamente. Respirai profondamente, cercando di calmarmi.
-Pensavo volessi spogliarmi, Malik…
-Mai. Non si fa mai sesso al primo appuntamento.
-Perché, questo è un appuntamento?
-No, però…teniamo conto che lo sia.- mi rispose sorridendo.
Continuò a darmi piccoli assaggi delle sue labbra morbide e dolci. Tutto ad un tratto suonarono al citofono. Si interruppe tutto appena sentimmo il suono. Zayn, di scatto, si staccò da me. Sembrava come se non potesse fare quello che stava facendo, anche se pareva gli piacesse.
Mi alzai per andare ad aprire la porta. Fui meravigliata dalla tanta bellezza che era davanti ai miei occhi. Ecco dov’erano gli altri due del gruppo, accompagnati da Harry e Louis.
-Disturbiamo?
-Certo che no!-risposi entusiasta. Non vedevo l’ora di conoscerli, cioè…di abbracciarli.
-Ciao mosca!-mi disse Louis dandomi un bacio sulla guancia.
-Cher, loro sono Niall e Liam…come tu ben saprai. E’ una nostra fan!
-Beh, non posso dire di non conoscervi.- fu tutto quello che riuscii a dire.
-Allora possiamo già salutarci con un bacio?
-Niall, sempre il solito.
Risi.
-Dai, accomodatevi.
Si sedettero accanto a Zayn, sul divano, urlando un simpatico VAS HAPPENIN?.
 
-Quanto zucchero?
-Tutti uno tranne Zayn che non ne vuole.
Preparai il tè alla cannella, l’unico che avevo nella dispensa.
-Ha un buon odore questo coso…Sai cucinare?-mi chiese Niall.
-Sì…E’ bravissima.-gli rispose Zayn- l’altra sera mi ha preparato la pasta!
Gli occhi di Niall si ingrandirono, sembravano voler uscire dalle orbite.
-L’altra sera?-chiese Liam.
-Già…E’ una lunga storia, non so se è in grado di raccontarvela. E’ parecchio…triste, ecco.
-Oh God!-esclamò Louis.
-Tranquillo, Zayn…Ce la posso fare.
Raccontai l’accaduto. Niall versava qualche lacrima ogni tanto e Liam gliele asciugava con un dito.
Ad un certo punto mi squillò il telefono. Risposi: era il manager.
 
-Pronto?
-Salve, Cher, sono il manager che l'ha contattata l’altra volta.
-Oh, salve.
 
I ragazzi mi guardavano incuriositi.
 
-Le volevo chiedere se aveva accettato la proposta?
-Beh, ci ho riflettuto…ma posso sapere che gruppo è?
-Si chiamano One Direction. Mai sentito parlare?
 
Certo che ne avevo sentito parlare, erano davanti a me cazzo.
Cercai di non urlare dalla gioia, per non farmi scoprire da quelle cinque carote.
 
-Si, certo. Comunque accetto.
-Bene! Sono contento. Dovrebbe preparare alcuni balletti per le loro esibizioni. Più tardi le invierò i titoli delle canzoni. Il concerto sarà la prossima settimana al teatro di Londra. Ce la può fare?
-Beh, ormai ce la devo fare per forza.
-Perfetto. Arrivederci, allora!
-Arrivederci.
 
Attaccai.
-Chi era?
-Il manager di quel gruppo…Ho accettato la proposta!
Zayn sorrise di felicità, ma gli altri non capirono di cosa stavamo parlando, così li aggiornai in breve tempo.
-Wow! Anche Danielle balla!-se ne uscì Liam.
-Beh, ti sei svegliato presto vedo, Liam!-disse con sarcasmo Louis.
Scoppiammo in una risata generale. 






Questa è la mia seconda FF. Quarto capitolo.
Pensieri: ultimamente ho visto che la prima FF piace di più rispetto a questa. Forse è noiosa? Non so se continuare, è una specie di REBUS (?)
Ditemi voi...E' brutta? Ripetitiva? Va troppo per le lunghe? Non sa di nulla? Non vi fa emozionare?
AIUTO!
Comunque sia, sono contenta che almeno DUE recensioni le ho avute :3 Grazie mille!
Bene, cosa altro dire...Spero che vi piaccia e fatemi sapere le vostre impressioni, mi raccomando ;)
Al prossimo capitolo, Claudia. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 







Mi svegliai grazie alla mia sveglia super rumorosa. Aprii la porta d’ingresso per vedere se qualcuno mi aveva lasciato la posta. Trovai una busta, ma non di una lettera…Dentro c’era una pasta della pasticceria, al cioccolato.
 
“Buona colazione, spero ti piaccia. Poi voglio assaggiarti, mi raccomando...
Mi piace il cioccolato!”
 
Questo era il bigliettino attaccato alla busta.
Immaginai fosse Zayn, dato il bacio che c’era stato. Quando invece vidi la firma di Harry, rimasi come delusa. Mi aveva fatto piacere, sicuramente…ma mi aspettavo notizie di chi amavo davvero. Si, amavo. Ero innamorata di Zayn, da quando lo vidi la prima volta su un giornalino in Italia. Poi quando sentii la sua voce, questo sentimento crebbe ancora di più. Amore platonico, se così si può dire.
Presi la busta e mangiai ciò che vi era dentro. Dopo qualche minuto, bussarono alla porta che aprii velocemente.
-Deduco che hai appena mangiato qualcosa al cioccolato…Ed ho fatto anche la rima!
-Harry!
Mi stampò un bacio sulla guancia, un po’ più vicino alle labbra ed entrò in casa.
-Ti ho disturbata?
-No, tranquillo.
Ci sedemmo sul divano.
-Com’era il dolce?
-Buonissimo, grazie- sorrisi.
-Mh…
Qualche minuto di silenzio.
-…Cosa fai dopo?
Mi feci prendere dal panico.
-Ehm…in teoria devo fare alcuni giri per trovare lavoro…E devo preparare le coreografie per i balletti di quel concerto al quale devo partecipare…ricordi?
-Oh, certo!
-Tu invece?
-Io? Io vado a fare le prove audio con gli altri…Il nostro concerto è tra due giorni.
-Già…Siete pronti?
-Io no…gli altri…non lo so, sinceramente.- rise passandosi una mano tra i capelli ricci.
Lo ammirai in tutta la sua bellezza e gli occhi iniziarono a luccicarmi.
-Cos’hai? Ti senti bene, Cher?
-Si…tutto okay.- diventai rossa come un peperone.
Ero lì, seduta affianco a lui. Mi piaceva da matti il suo viso da bambino, lo adoravo. Era attraente, sexy…Notavo che ogni tre secondi la sua lingua passava sulle sue labbra e che il suo sguardo, in quei momenti, mi fissava provocandomi. Mi faceva venir voglia di saltargli addosso, ma Zayn era davvero il massimo. Cercai di non pensarlo, dato che non si era fatto vivo. Era come una ripicca. Iniziai a rispondere alle provocazioni di Harry.
-Ma…non avevi detto che volevi assaggiarmi?-mi pettinai i capelli con le dita.
-Mmmmh…-mi guardò mordendosi il labbro inferiore.
Mi si avvicinò quasi gattonando. Mi allontanavo all’indietro mano mano che mi veniva incontro, fino ad arrivare alla fine del divano. Mi fermai. Il suo busto era sopra di me, ma le nostre gambe erano libere da intrecci poco opportuni
-Beh, se ti avvicini così tanto però non vale- gli dissi leccandomi le labbra con la lingua.
-Si, ma se tu mi fai questi gesti provocatori…Io come faccio?
I nostri nasi si sfioravano. Harry baciò la parte che ancora era sporca di cioccolato, pulendola.
-Com’è buono questo cioccolato…-mi disse sfoggiando quel suo sorrisino.
-Ah si?
Gli presi il collo e avvicinai il suo viso ancor di più al mio. Le nostre labbra si toccavano con forza ed Harry riuscì a strapparmi un bacio a stampo, profondo.
Chiusi gli occhi cercando di assaporare quel momento, ma la mia concentrazione fu interrotta dall’immagine di Zayn nella mia mente. Quegli occhi da cucciolo e quel carattere misterioso…Erano al di sopra di ogni cosa. Stavo per allontanare Harry dal mio viso, quando suonò il citofono. Grazie a Dio!
Lo spostai e mi alzai per chiedere chi fosse. Zayn.
Mi sistemai i capelli e cercai di rendermi presentabile.
-Harry…
-Dai apri!
Feci come mi disse.
-Ehi, bro!-lo salutò Harry.
-Ciao bello…Ciao Cher!-mi diede un baciò sulla guancia. Morii.
-Posso?
-Certo, entra pure.-dissi con la voce tremante.
-Ho interrotto qualcosa?-mi chiese guardando in basso.
-…Assolutamente no!-affermai con forza, guardando Harry che diventò abbastanza turbato.
Non volevo che accadesse, non volevo baciarlo. Mi sentivo in colpa, come se avessi tradito Zayn. Ma noi non stavamo insieme! Chi avevo tradito allora? L’immaginazione di una storia con lui?
Ero praticamente impazzita. Il cuore mi diceva di andare dal mio vero amore, ma il fisico da Harry. Cavolo, era così attraente…Ma dovevo resistere e decidere per una buona e dannata volta.
 -Harry, mi hanno chiamato gli altri…Dobbiamo andare alle prove.
-Di già?
-Sì..
-Non vuoi qualcosa da bere, Zayn?
-No, grazie Cher.
-Posso parlarti un attimo?
-Okay, vi lascio soli. Ti aspetto di sotto.
-Grazie Harry, arrivo.
Harry uscì dall’appartamento. Il mio cuore batteva a mille, dovevo dirgli del bacio e di quello che pensavo. Ero emozionantissima. Mi sentivo male ad aver agito in quel modo…Era come se dovessi confessarmi per aver compiuto un peccato.
-Dimmi…
-Beh, ecco…prima ci siamo baciati.
-Cosa?
-Sì, ma…Io non volevo.
-E perché allora lo hai fatto?
-Perché…
Mi guardò. Forse una lacrima stava rigando il suo viso, o forse no. Fatto stava che ero agitata. Presi coraggio.
-Perché ho pensato a te.
-Wow, sei stata carina- disse con sarcasmo.
-Ma…
-Senti, smettila per piacere. E’ chiaro che ti interessa lui…E non io, come speravo che fosse.
Quelle parole mi uccisero. Un pugnale dritto nel cuore. Cosa stava dicendo!?
Sperava che mi interessasse…Cavolo! Certo che mi interessava! Ma Harry era stato provocante e poi Zayn mi faceva perdere la testa con tutti i suoi enigmi.
-No, aspetta...non ho ben capito.
-Te lo rispiego. SPERAVO CHE TI INTERESSASSI IO E NON LUI. Ti è chiaro ora?
-Oh my God…
-Yeah…
Mi appoggiai al muro. Respiravo velocemente per recuperare fiato. Non avevo corso per un Kilometro senza mai fermarmi, ma avevo appena ascoltato la notizia più bella del mondo: piacevo a Zayn. Lui era così…così… Irresistibile.
-Zayn, io…
Non feci in tempo a finire la frase, che mi si avvicinò e mi baciò le labbra.
Come approccio, fu strano. Non me lo aspettavo affatto! Poi, quando mi resi conto di quello che stava accadendo, mi lasciai travolgere e quel apparente bacio a stampo si trasformò in un bacio passionale, quasi arrogante. Mi prese i fianchi ed io non resistetti dall’abbracciargli il collo. Davanti a noi il tavolo della cucina, libero, senza tovaglia, resistente. Non ci pensò due volte, il signorino. Mi spostò dal muro e mi fece sedere lì sopra, facendomi aprire le gambe in modo tale da farlo avvicinare ancor di più al mio corpo tremante. Gli morsi il labbro inferiore e lui mi sorrise.
-Santo cielo, Cher…Così mi uccidi.
-Caro Zayn, hai fatto tutto da solo! Ti vuoi fermare?
-No, per niente al mondo.
Il cuore mi batteva a mille. Il suo viso ora era tra le mie mani e le sue, invece, erano sui lacci dei miei pantaloni da ginnastica.
Penetrarono leggermente sotto, ma non fino ad arrivare lì. Mi stavano accarezzando semplicemente.
Pian piano la foga dei nostri baci diminuì, fino a scomparire. Ci demmo l’ultimo bacio dolcemente, mentre lui mi sfiorava i capelli ed io una guancia.
-Devi andare.-gli dissi.
-Non voglio.
-Devi.
-Prometto che dopo ti chiamo.
Sorrisi e gli diedi un altro bacio.
-Ora vai, scemo.
Non lo accompagnai alla porta. Rimasi lì, sul tavolo, pensando a cosa avevo appena fatto.
Non sapevo praticamente cosa fare. Harry o Zayn? Zayn, sicuramente, ma Harry era davvero una cosa incredibile. Quei ricci…Santo Dio, mi facevano impazzire. Zayn, in confronto, aveva degli occhi stupendi e quel suo carattere misterioso mi attirava.
 



Questa è la mia seconda FF. Capitolo Cinque.
Allora? Cosa ne pensate? Questo TRIANGOLO amoroso come vi sembra? 
Chi sceglierà Cher? 
Beh...è una cosa un pò difficile da spiegare, è tutto un pò un intreccio.
Vi aggiornerete con i prossimi capitoli! 
Un bacione, Claudia :D

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 




 

ZAYN
Cavolo, Cher era proprio bella. La tipica ragazza italiana che avevo sempre sognato di incontrare.
Era attraente, sexy…Mi faceva sentire nuovo ogni volta che la vedevo. Già al parco, quando tutto ebbe inizio, notai in lei qualcosa di diverso rispetto alle altre, rispetto a tutte le fans. A lei, in fin dei conti, non importava se fossi famoso o meno…A lei piaceva il mio carattere non molto bello. Lo apprezzava. Ero contento di questo, ero contento di averla baciata e di aver instaurato un rapporto di intimità con lei.
Scesi velocemente le scale per raggiungere Harry che era appoggiato alla mia macchina blu.
-Allora? Andiamo?
-Certo, sali!
Misi in moto ed accesi la radio. Faceva ascoltare una canzone d’amore e subito andai a pensare a lei.
-Cosa ti ha detto?
-Mah…niente di che.
-Sicuro?-divenne scontroso.
-Ehi, rilassati…
Si girò verso il finestrino senza rivolgermi una parola. Era ovvio che ad Harry piaceva Cher, e di questo ne ero abbastanza infastidito.
 
CHER
Mi diedi subito da fare. Dovevo dimenticare per un po’ l’accaduto evitando di esaltarmi troppo.
Accesi lo stereo con dentro Up all night. Iniziai a ballare Gotta be you. Mi ci vollero due ore per imparare bene la coreografia. Poi arrivò il turno di I wish, la mia canzone preferita. Ci misi tutta la passione possibile perché mi faceva ricordare il dolce viso di Zayn. Successivamente arrivò Tell me a lie. Potevo sentire perfettamente la sua voce, scandita, unica.
Per questa canzone non fu molto il tempo che occorreva per realizzare una coreografia. L’ultima canzone, I want, fu la più stressante perché non riuscivo a trovare i passi giusti. Alla fine, ci riuscii.
Erano quasi le 20.00 ed ero stanchissima e sudatissima. Squillò il cellulare: Zayn.
-Ehi…Cosa fai?
-Ehi! Ho appena finito di montare i balletti…Tu?
-Sono ancora alle prove con gli altri…Ti va di fare un salto? Poi magari ceniamo insieme, se ti va.
-Uhm...si! Tra 10 minuti sono lì.
-A dopo allora!
Era un appuntamento? Non lo sapevo per certo, ma sembrava così. Mi feci una doccia veloce e mi vestii comoda. Chiamai un taxi e mi feci accompagnare al teatro.
Quando entrai nella grande sala, loro stavano cantando Gotta be you. Harry mi vide e scese dal palco mentre cantava. Mi prese per mano e diventai tutta rossa. Zayn non diede un cenno di vita.
Quando finirono, non mi salutò. Posò il suo microfono dietro le quinte.
-Cher!
-Ciao ragazzi!
-Cosa ci fai qui?
-Beh…veramente io…
-Le ho chiesto io di venire. Dovevamo parlare di una cosa seria.-disse Zayn.
-Seria? Beh allora non vi tratteniamo. Andate pure. – ci disse Louis sorridente.
-Ci vediamo a casa, belli.
Uscimmo velocemente dalla sala ed entrammo in macchina.
-Finalmente soli.
Quella frase mi colpì in due sensi. Nel primo, voleva dire che non vedeva l’ora di stare solo con me. Nel secondo, non vedeva l’ora di andarsene via dal teatro in modo tale da potermi parlare senza che gli altri lo sapessero, il che mi dava un po’ fastidio.
-Dove mi porti, uomo del mistero?-ironizzai.
-Da una parte.
-Interessante…
Nel giro di 40 minuti eravamo in riva al mare. Ci mise poco.
Al centro della spiaggia c’era un tavolo apparecchiato a lume di candela ed un cameriere pronto a servirci.
-Ma cosa diamine…?
-E’ per te, per noi.
-Wow.
Ci avvicinammo. Zayn, da gentiluomo quale era, mi fece sedere spostando la sedia.
-Allora…ti piace la pasta?
-Certo! E’ il mio piatto preferito!
Iniziammo a mangiare.
-Bhe…ti volevo parlare di una cosa.
-Dimmi.
Mi prese la mano.
-Harry…ecco…gli piaci, anche molto.
-Davvero?
-Eh già.
-Oh…capisco.
-In teoria questo non te lo volevo dire, ma visto che…
Si bloccò. Non riuscì a continuare la sua frase.
-Visto che?
-Che…è un mio amico, volevo avvisarti.
Lasciò la mia mano e il suo sguardo fissò il basso, la sabbia. Era chiaro che la motivazione non era quella.
-Ah…a me però non interessa lui.
Mi guardò.
-Ah no?
-Mmmmh…No, dai.
Sorrise. Continuammo la nostra cena. Ci divertimmo molto ad ironizzare sulla cotta di Harry, anche se per me lui significava molto, era comunque uno dei miei idoli.
Facemmo una passeggiata in riva al mare, bagnandoci i piedi con l’acqua salata. Poi, mi accompagnò a casa.
Scendemmo dall’automobile e salimmo le scale del palazzo per arrivare alla porta di ingresso.
-Grazie per la splendida serata, Zayn.
-Di nulla.
Giocai con le chiavi, cercando di trovare le parole per invitarlo a salire. Non volevo farci nulla…volevo solo che dormisse accanto a me per sentirmi protetta, come non mi ero sentita prima d’ora. Quando trovai il coraggio, fu troppo tardi. Mi stampò un bacio sulle labbra, facendomi chiudere gli occhi. Il mio cure stava per esplodere ma lo calmai, facendomi uscire una stupida e scontata frase di bocca.
-Ti va…di salire?
Mi guardò quasi meravigliato.
-Certo.
Arrivati nell’appartamento, gettai le chiavi nella ciotolina dopo aver chiuso bene la porta.
Mentre mi dirigevo in cucina per prendere un bicchiere d’acqua, Zayn mi prese per il braccio, facendomi tornare indietro verso di lui. Le nostre fronti si toccavano e potevo sentirlo respirare sopra le mie labbra.
-Dove pensi di andare?
-Veramente io volevo bere.
-Non berrai.
-Uh, Zayn il misterioso mi proibisce qualcosa.
-Non fare la spiritosa!
Ridemmo. Mi staccai e corsi in camera, facendomi rincorrere. L’acqua andò a farsi fottere.
 Mi sfilai la giacca e la buttai a terra.
Ero bloccata. Non avevo via di scampo. Ero con la schiena al muro e Zayn mi stava venendo in contro. Mi prese per il fianchi e mi gettò sul letto. Iniziò a farmi il solletico dappertutto. Lo stavo odiando.
-Dai, basta…ti prego!
Ridevo come una pazza. Soffrivo il solletico in una maniera assurda. Quando finalmente si fermò, respirai profondamente per recuperare.
-Sei un folle!
-Ma dai?
Si sdraiò vicino a me e fissammo il soffitto.
-Questo soffitto è strano…-mi disse.
-Come è strano!?
-Sì…è diverso dal mio.
-Bah…
-Era una stronzata, okay.
-Faresti meglio a stare zitto.
-Gne gne.-rise insieme a me.
Mi chiedevo per quale motivo mi avesse dato tanta confidenza. Mi chiedevo perché quando eravamo soli riusciva a sciogliersi mentre quando eravamo in compagnia rimaneva un  mistero irrisolvibile. Non lo capivo totalmente. Cercavo di esplorare nella sua anima, ma quel suo essere cupo non me lo permetteva.
Quella sera non finì così. C’era molto altro da dirsi e da aspettarsi. Zayn, era una persona diversa in quel momento e io dovevo…come dire, approfittarne





 

Questa è la mia seconda FF. Capitolo sei.
Allora...Carissimi/e lettori/lettrici...Cosa ne pensate?
Secondo voi perchè Zayn ha questo comportamento? Cosa succederà tra i due?
Non so se farli finire a letto insieme o se far finire a letto Cher ed Harry...
Io sono più per Zayn anche perchè si vede che le piace lei. Ma non si sa per quale motivo
sia così misterioso e cupo, oscuro, chiuso in se stesso. 
Fatemi sapere! 
Al prossimo CAPITOLO!
Un bacione, Claudia.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 







-E quindi piaccio ad Harry.
-Sembra strano, vero?
-No, anche perché mi ha baciata.
-Ah, è vero…
 -Sì, ma solo perché volevo provocarlo.
Tirò su con il naso.
-Cosa c’è?-dissi.
-Niente.
-Non è vero.
Si girò verso di me. Una piccola lacrima scendeva lentamente sulla sua guancia.
-Ehi…Perché piangi?
-Perché sai benissimo come la penso.
-…Sei così dolce, Malik.
Mi alzai mettendomi seduta. Fece altrettanto.
Passai una mia mano sul suo viso, per asciugarlo. La prese e la strinse, poi mi guardò.
-Cher, tu…
Mi avvicinai senza dargli il tempo di finire la frase. Lo baciai. In quel momento mi sentii me stessa. Mi sentii amata, desiderata, anche se il passo lo stavo facendo io.
Mi staccai di pochi centimetri.
-Era quello che volevo fare da tempo, Zayn.
Fissò le mie labbra e cadde il silenzio. Recuperò quei due centimetri che ci dividevano, baciandomi.
Le sue mani tirarono via la mia maglia. Le mie la sua. Strisciammo per arrivare all’altezza dei cuscini. Era un letto matrimoniale, quello dove dormivamo io ed Alex.
Quando ci arrivammo, i nostri pantaloni erano sul pavimento. Mi tolsi gli orecchini pendenti, per evitare che si incastrassero con i capelli. Mentre lo facevo, Zayn mi sorrideva. Ci infilammo sotto le coperte.
-Questo è un secondo appuntamento- dissi.
-Sì, perché?
-Al primo non si fa mai sesso. Al secondo…
Si mise a ridere di cuore, per poi smettere e baciarmi infinite volte.
-Al secondo…quello che succede, succede.- disse con un sorriso.
Il suo corpo caldo si muoveva sopra di me, lentamente, elegante. Quello che stavamo facendo, non era sesso…Ma amore. Lo sapevo per certo. Il suo cuore, lo sentivo, batteva veloce. Non per la fatica, ma perché stava provando qualcosa in quei precisi istanti.
Non  pensai mai ad Harry. Mai. C’era solo Zayn.
 
La mattina seguente, il mio viso si trovava sul suo petto e la sua mano accarezzava il mio fianco. Era sveglio. Mi tolsi da quella posizione per vederlo negli occhi. Inutile dire che era davvero sexy.
-Buongiorno, piccola.
Mi avvicinai per baciarlo a stampo.
-Dormito bene?-chiesi.
-Meglio di così di muore!
Il suo cellulare vibrò sul comodino.
-Pronto?
Il suo sguardo si congelò. Smise di sfiorarmi.
-Alle 4 a casa mia, okay.
Chiuse la telefonata.
-Chi era?
-Nessuno di importante, tranquilla.
Mi fece sdraiare e continuò ad accarezzarmi.
Il suo cuore batteva agitato, come quando c’è qualcosa che non va.
-Sei mia.
Non risposi. Mi limitai solo a muovere la mia testa sul suo petto come un gatto che fa le fusa.
Passò almeno un ora, dopodiché mi alzai dal letto, infilandomi le mutande ed indossando la sua maglia che mi copriva a malapena i glutei.
-Vado di là a prendere un succo…Vuoi?
-Ananas.
-Ovvio.
Accostai la porta della camera e mi diressi nell’angolo cottura, dove c’era anche un lavandino con sopra una specie di credenza con tutti i piatti ed i bicchieri.
Presi due bottigliette di succo all’ananas e le versai dentro due bicchieri.
Sentii delle mani avvolgermi il ventre, mi girai e vidi lui. Era bellissimo con quei capelli scompigliati. Mi voltai.
-Ciaaao!-lo baciai.
-Ma ciaao!-lo fece anche lui.
-Hai finito con questo dannato succo?
-Stai calmo! Tieni…-glielo porsi sorridendo.
Si mise seduto sulla sedia, fissandomi.
-Te la regalo.
-Cosa?
-La maglia.
-No dai…
-Invece sì! Ti sta bene…
-Ma è lunga!
Si alzò lasciando il bicchiere sul tavolo.
-E’ lunga, ma la potrai indossare per sentire che sarò sempre con te.
-Sempre?
-Esatto.
-Malik, così mi metti paura.
-E’ un sempre affettuoso.
-Sì sì, come no…
Strofinai il mio naso contro il suo e lo baciai.
-Che ore sono?
-Mmmmh…sono le due. E’ passato veloce il tempo!
-Santo Dio, devo andare!
Mi lasciò sola in cucina e corse in camera a vestirsi. Il succo rimase lì, senza essere nemmeno toccato. Rimasi immobile.
Quando ritornò in cucina si stava infilando la giacca.
-Esci così, senza maglietta?
-Sì, tranquilla. Ci sentiamo dopo.
Mi diede un bacio veloce e se ne andò.
Perché? Perché doveva fare così? Cosa avevo che non andava? Eppure mi aveva confessato di piacergli…
 
Mancavano pochi giorni al loro concerto. Non sentivo Zayn da più o meno tre giorni. Nemmeno un messaggio, niente. Harry venne tutti i giorni a casa mia, parlavamo, ridevamo, gli mostravo le coreografie. Non ci baciammo. Io non volevo, mi sentivo troppo legata a Zayn.
Il giorno prima dell’evento, Zayn bussò alla mia porta.
 
-Chi è?
-Zayn.
Aprii.
-Ciao, piccola.
Si avvicinò per un bacio, ma fu respinto.
-Piccola un cavolo.
-Cos’hai?
-Non ti sei fatto più sentire.
-Oh…
Mi affacciai alla finestra.
-Mi dispiace.
-Sapessi a me.
Mi prese per i fianchi facendomi voltare verso di lui.
I nostri sguardi si fissarono a lungo. Quegli occhi mi avevano fatto innamorare più di una volta.
-Domani hai il concerto, vatti a preparare.-gli dissi.
-Dai, non fare così.
-Ah no? Come dovrei fare? Ringraziarti per non avermi mandato nemmeno uno stupido messaggio? Allora, grazie!
-Ti ho detto che mi dispiace!
-Beh, evidentemente non basta dire questo alla ragazza che ti…
-Che ti?
-Che ti vuole.-dissi rassegnata.
-Cher, ti voglio anche io.
-Non credo.
-Sì invece…Il fatto è che sono in una situazione complicata che non vale la pena spiegarti. E’ davvero stupida e ne devo uscire fuori al più presto. Se solo potessi…
Il suo cellulare squillo, ancora.
-Aspetta, rispondo.
Si allontanò dal salone, arrivando in corridoio. Ci stette circa cinque minuti.
Ritornò da me.
-Devo andare. Ti chiamo dopo?
-Sempre se non ti dimentichi che esisto.
-Non lo farò.
Mi diede un bacio sulla guancia ed uscì di casa, ancora una volta, per una telefonata del cazzo. 




Ollllllèèè! Finalmente ho pubblicato ahahahaha! Scusate, ma non mi vengono le idee (?)
DEVO DIRE che questa FF durerà poco...Credo una VENTINA di capitoli. Devo scrivere l'altra...Su Larry Stylson ;) UAU!
Allorrrrra? Cosa ne pensate? Vi piace?
DITEMI DI SSSI!
RECENSITE, mi raccomando!
Un bacione, Claudia :D

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 









Ripassai per l’ultima volta le coreografie.
Mentre sistemavo in una piccola valigia i costumi che mi sarebbero serviti per l’esibizione al concerto, il mio telefono squillò.
-Visto che non mi sono dimenticato!
Era Zayn.
-Ehi, ciao…
-Cosa fai?
-Sistemo delle cose. Tu?
-Sono alle prove, le ennesime. Abbiamo avuto venti minuti di break e ti ho chiamata.
-Grazie.
-Sei ancora arrabbiata, Cher?
-No, sono solo stanchissima.
-A che ora vai a dormire?
-Verso le dieci, perché?
-Mi aspetti?
-Dove?
-A casa tua.
Un sorriso da ebete mi comparse sulla faccia.
-Certo.
-A dopo, dolcezza.
 
ZAYN
Quella sera la volevo passare con Cher. Altro che Melanie.
Melanie era una ragazza castana con gli occhi marrone scuro. L’avevo incontrata in un bar, una sera, ubriaco. La portai a casa e andammo a letto insieme. Da quel giorno, per lei, sono diventato il suo ragazzo, ma per me non era nulla. Venivo solo sfruttato per il suo scopo: fare sesso.
Mi chiamava e decidevamo un orario in cui “vederci”. Certo, non era la fine del mondo.
Da tempo volevo uscire da questa disgustosa situazione, ma non mi si era mai presentata una vera ragione. Alla fine, mi faceva pure comodo.
Becca, la mia ex, mi aveva lasciato un sacco di tempo fa e ci ero rimasto davvero male.
Quella fu la prima volta che mi innamorai veramente. Poi arrivo Melanine, con i suoi “appuntamenti”, che mi aiutò a dimenticarla, e poi Cher, la luce dei miei occhi, ragione per la quale dovevo immediatamente mettere una fine a tutto ciò.
Non volevo che Melanie venisse a sapere di Cher, l’avrebbe mangiata viva. Era molto, troppo, esageratamente possessiva, anche se non poteva e non doveva esserlo.
Non potevo parlarle quel giorno, altrimenti mi sarei rovinato la bellissima serata che mi stava aspettando. Ci avrei parlato dopo il concerto, in una stanza, da soli. La questione era particolarmente delicata.
 
CLAUDIA
Ero sdraiata sul divano mentre guardavo una serie tv.
Il citofono.
-Chi è?
-Il lupo cattivo!
-Ahahahah! Dai, sali!
Zayn.
Mi sistemai velocemente i capelli e i vestiti, o meglio, il pigiama rosa. Aprii la porta e aspettai che arrivasse al pianerottolo. Eccolo.
-Buonasera!
-Vieni, entra.
Mi spostai per farlo entrare in casa, mi aspettavo che lo facesse come prima cosa, ma invece mi si avvicinò e mi salutò con un bacio a stampo…sulle labbra. Lì per lì non realizzai cosa stava succedendo, anche perché non era da Zayn. Ero come in un altro mondo.
Poi, quando finalmente l’appartamento fu riempito da due persone, chiusi la porta e tornai alla realtà.
-Un borsone?-chiesi.
-Sì…C’è il pigiama ed il cambio per domani.-mi sorrise.
-Umh…
-C’è qualcosa che non va?
-No.
Sì. Ero imbarazzatissima. Anche se eravamo stati a letto insieme, mi sentivo un po’…fuori luogo.
Cavolo, Zayn Malik, One Direction, i miei idoli, la mia vita…Io, Cher.
Non suonava bene tutto ciò.
-Sicura?
-Si si, tutto okay.
Mentivo spudoratamente.
-Uh, è tardi! Andiamo a dormire? Ti va?
-Certo.
Ci dirigemmo in camera mia. Avevo rifatto il letto, cambiato le lenzuola e sparso un po’ di profumo qua e là. La fiamma di una candela sul comodino danzava allegramente. Zayn se ne accorse e sorrise, respirando profondamente l’odore che c’era nell’aria.
Quando fummo sotto le coperte, iniziò a baciarmi il collo, facendomi venire i brividi. Allungai la testa all’indietro per facilitargli il movimento.
-Zayn, così sei tu che mi vuoi morta.
-No, voglio solo farti mia.-mi rispose sotto voce.
Sentivo l’aria uscire dalle sue narici ed arrivare calda sul mio petto. Le sue labbra morbide lo stavano pian piano accarezzando e le sue mani stavano delicatamente abbassando le spalline del top. I termosifoni erano a palla, ecco perché mi vestivo leggera in casa.
Ovvio, facemmo l’amore per la seconda volta. Fu meraviglioso. Zayn era sempre più sensuale e mi faceva capire che voleva davvero che io fossi stata sua, solo sua.
 
Aprii gli occhi grazie ad un bacio sulle labbra.
-Buongiorno, tesoro.
-Ehi, buongiorno!
-Dormito bene?
-Meglio di così non esiste-dissi ridendo.
-Vado a preparare la colazione, allora.-mi disse alzandosi dal letto.
Lo fissai mentre raggiungeva la porta. Era completamente nudo. Si chinò per prendere i suoi boxer blu ed infilarseli. Quando uscì dalla camera, tirai un sospiro di sollievo. Mi sentivo ancora stordita per quello che avevo pensato la sera precedente. Io e Zayn Malik. Non poteva essere reale!
Decisi di alzarmi e raggiungerlo dall’altra parte della casa. Indossavo la sua maglia.
-Ti piacciono le uova?
-Sì.
-E il burro?
-Sì.
Mi sedetti sulla sedia, guardando il tavolo.
Zayn si voltò verso di me dicendomi qualcosa che non stavo ascoltando e quando mi vide in quello stato si bloccò.
-Cosa è successo?
-Niente…
-Non è vero.
Guardai verso il suo viso.
-Perché stai così?
-Niente, davvero.
Mi alzai da tavola per sedermi sul divano.
Mi raggiunse anche lui, lasciando sul piano cottura, spento, le padelle.
-Dai, dimmi cos’hai…
-E’ che…io non credo che possa funzionare tra noi.
-Per quale motivo?
-Perché, cazzo, tu sei Zayn e io sono Cher. Tu se famoso e io sono solo una delle tue tantissime fans.
-Sei la più bella.
-Smettila, ti prego.
-E’ vero!
Mi fece scappare una smorfia simpatica.
-Sei la più bella di tutte, credimi.
Le sue mani deliziose mi sfiorarono il viso ed i suoi occhi cercavano i miei.
Quando ci trovammo a fissarci, ci avvicinammo pian piano fino a baciarci le labbra.
-Lo sai, che per stare con te darei tutto? Lo sai?
-Ora si.
Il suo sorriso dai denti bianchi mi bussò al cuore, che aprì le sue porte, racchiudendo in se l’amore della mia vita. Ora sapevo che poteva essere tutto reale, che Zayn mi voleva sul serio al suo fianco. Mi tornò in mente che quel week-end avrei ballato per loro al concerto. Non glielo dissi, era una sorpresa.





OMG! Cosa ne pensate? Okay...ci sono forse pochi dettagli..Non so. Cioè, io vorrei che questa FF sia facile da leggere,
precisa e sopratutto veloce. Non vorrei fare più di 20 capitoli...Voi cosa mi dite?
INTANTO, fatemi sapere con UNA RECENSIONE come è questo capitolo.
E poi...vedrò! Leggete anche la prima FF, su Harry :')
BACIO! Claudia.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


 

E se tutto questo dovesse finire? E se tutto questo dovesse morire? Non so come farei, Zayn. Io ti vedo e mi si apre un mondo.
Ma c'è anche Harry che come te ha conquistato il mio cuore. Tu non mi vuoi, lo vedo.
Ti servo solo quando mi desideri, niente più. Ma il problema è che io per te darei tutto...e non posso farne a meno di questa situazione che è l'unico modo per starti accanto, fisicamente. 










Finalmente quel week-end tanto atteso arrivò. Ero agitatissima.
Mi svegliai alle 7.00 per iniziare a prepararmi. Il borsone, i costumi e poi l’acconciatura, il trucco. Alle 10.00 ero pronta. Non mangiai nulla per colazione, l’ansia aveva giocato un brutto scherzo.
Mi recai all’auditorium dove si sarebbe tenuto il concerto e cercai di non farmi vedere dai ragazzi che erano già lì. Mi infilai dietro le quinte, cercando lo spazio dedicato ai “ballerini”. Io avevo cinque assoli per cinque brani. Iniziai a fare stretching.
Tutto ad un tratto un biondino dall’aspetto armonioso si avvicinò a me.
-Cheeeer!
Era Niall.
-Horan!-sorrisi.
-Cosa ci fai qui?
-Sono la vostra ballerina!
-Cosa?
-Sì, non vi ho detto nulla perché volevo fosse una sorpresa.
-Che dolce.- mi abbracciò.
-Vado a chiamare gli altri…così gliela fai anche a loro la sorpresa, soprattutto a Zayn!
L’ultima sua frase mi stupì.
Vidi arrivare Liam e Louis che mi abbracciarono. Harry mi corse incontro facendo voltare verso di noi tutte le persone che erano nel camerino. Liam, poi, mi fece conoscere Danielle.
-Cher, lei è Danielle…
-Oh mio Dio.-furono le uniche parole che mi uscirono di bocca.
-Ciao!-mi disse con un sorriso smagliante.
-Sei bellissima-dissi mentre Louis si mise a ridere.
-Ehi, grazie! Sta sera guarderò lo spettacolo e siccome so che sei una ballerina e che partecipi..Mi raccomando, fammi vedere cosa sai fare-disse facendomi l’occhiolino.
-C-certo…Darò il meglio d-di me!
Mi sorrise e se ne andò con Liam. Louis anche lasciò le quinte con Harry, che prima di andarsene, mi accarezzò il viso.
Non vidi Zayn. O almeno, non in quel momento. Ripresi lo stretching.
Dopo qualche minuto, al cambio dell’esercizio, alzai lo sguardo e vidi l’ottava meraviglia del mondo. Era alle prese con il microfono, evidentemente non si sentiva bene. Mi alzai di scatto per urlare il suo nome, in modo da farlo accorgere che c’ero anche io, ma non feci in tempo a mettermi in ginocchio che la mia visione su interrotta dall’arrivo di una ragazza che baciò lievemente Zayn sulle labbra. Rimasi letteralmente a bocca aperta, anche se lui sembrava non ricambiare effettivamente quello che lei stava facendo. Tant’è che si scansò. I suoi occhi verdi si sgranarono e cercarono di trovare una spiegazione a quell’accaduto, quanto spiegazioni non ce n’erano.
Rimasi in silenzio, travolta dalle mie lacrime che stavano assumendo vari colori, a causa del trucco.
Cercai di rimanere perfettamente immobile con i muscoli del viso, cercai di evitare di scappare via da quel palco. Dovevo resistere.
Vidi Harry che mi guardava traumatizzato, dietro Zayn. Ricambiai lo sguardo e non ci pensò due volte a venirmi incontro. Mi abbracciò e feci lo stesso anche io. Non mi importava se Zayn avrebbe provato gelosia, rabbia. Aveva sbagliato ed ora io volevo solo qualcuno con cui sfogarmi, qualcuno che mi stesse vicino, qualcuno che aveva provato il sapore delle mie labbra, Harry.
-Zayn, ci vediamo dopo…Mi raccomando, appena finisci sbrigati che ti aspetto a casa.-disse quella ragazza a Zayn facendogli un occhiolino alquanto fastidioso.
Zayn non rispose. Era intento a guardarmi mentre piangevo, da sola, perché Harry mi aveva lasciata lì per scaldarsi la voce. Si avvicinò al mio viso, sfiorandolo per una frazione di secondo.
-Non vai a prepararti?-dissi.
-No.
-Ah, già…Non ti serve.-ironizzai.
-Smettila, ti prego.
-Zayn, vaffanculo.
Mi alzai cercando di non essere notata e me ne andai dietro le quinte per fare l’imbocca al lupo al resto dei ragazzi. I miei occhi erano ancora lucidi, ma stavo bene.
-Cos’hai?-mi chiese Liam.
-Niente, davvero. Andate e fategli vedere cosa sapete fare!
-Ti aspettiamo sul palco, allora.-aggiunse Louis.
-Certo!
Mentre uscivo dalle quinte, incontrai Zayn, che mi passò affianco guardandomi, ma non si fermò.
Ovviamente, non volevo che tutto finisse, ma quel bacio fu come una freccia nel cuore, non da parte di Cupido.
Iniziarono a spegnersi le luci e le fans ad urlare. La prima canzone non mi vedeva come ballerina. Avrei dovuto aspettare la terza, I wish. In realtà, non mi importava molto di questa canzone, anche se era la mia preferita, e nemmeno delle altre. Puntavo tutto su Tell me a lie, che era giusta per quell’occasione nemmeno a farlo apposta.
Entrai su quel palco. Ero vestita di verde e nero. Nero come le cose brutte, la bugia. E verde come la speranza che sia solo una stupida scusa, uno scudo.
Nei ritornelli:
 
“Tell me I’m a screwed up mess, that I never listen, listen. Tell me you don’t want my kiss, that you need distance, distance. Tell me anything but don’t you say he’s what you’re missing, baby. If he’s the reason that you’re leaving me tonight, spare me what you think and…Tell me a lie.”
 
Cercavo sempre di ballare attorno a Zayn, anche cambiando la coreografia. In quel momento stavo improvvisando. Non mi importava di fare bella figura con Danielle, volevo solo che il ragazzo più bello del mondo capisse cosa mi aveva appena fatto.
Lo urtavo ripetutamente, per farlo distrarre. Non era corretto, lo sapevo.
Finita la canzone, me ne uscii dal palco con le lacrime agli occhi, senza salutare il pubblico.
Era il momento della loro pausa di 20 minuti, dopodiché avrebbero ricominciato lo spettacolo.
Niall era sudatissimo, come lo era anche Louis.
Harry si sistemò i capelli e chiese un po’ di lacca all’assistente, mentre Liam stava bevendo un bicchiere di acqua.
Io me ne stavo nel mio camerino, a cambiarmi il costume, quando ad un tratto sentii bussare.
-Chi è?
-Sono io, Zayn.
-Vattene.
-Sto entrando.
Gli avevo appena detto di andarsene e lui stava entrando, mentre io ero praticamente mezza nuda.
La cosa non mi importava molto, poiché non era la prima volta che mi vedeva in quello stato.
-Ti avevo detto di andartene.
-No potevo.
-Ormai la cazzata l’hai fatta.
-…Io posso spiegarti.
-Cosa? Cos’è che potresti spiegarmi?
Il mio tono era alquanto irritato. Parlavo senza nemmeno guardarlo negli occhi.
-Lei…lei è Melanie.
-E con questo?
-Lei…Io…
-Zayn, smettila e vai via di qui. Ora.
-Ma, Cher…
-I venti minuti stanno per finire. Devi andare.
Uscì dal camerino a testa bassa e chiuse la porta delicatamente.
Tirai un sospiro che non era di sollievo, bensì di rimpianto.
Perché lo avevo mandato via se era l’unica persona che volevo vedere?
Bussarono ancora alla mia porta.
-Chi è adesso?
-Harry.
Merda. Dovevo vestirmi di corsa. Non ci riuscii. Harry entrò quando io ero in mutande e reggiseno.
-Oh, scusami, esco subito!
-No, tranquillo, è tutto okay.-dissi.
-Sicura?-chiese con un sorriso.
-Certo.
Zayn mi aveva in un certo modo tradita. Perché non potevo stare con Harry?
-Ho visto Zayn che usciva di qui…
-Sì, mi ha detto una cosa.
-Ah…
-Mi passi quel vestito?
-Si, tieni…
Dopo essermi vestita, mi misi davanti allo specchio per pettinarmi.
Grazie ad esso, vidi Harry avvicinarsi a me. Mi prese per i fianchi, lasciandomi delicati baci sulle spalle fino ad arrivare all’altezza del collo. Non riuscii a resistere, così mi voltai.
Le nostre labbra si sfioravano appena.
-Sai che sei bellissima?
-Ora si.
-Ma smettila!-disse sorridendomi.
Stava per baciarmi, quando sentì l’annuncio del suo rientro sul palco.
-Devo andare..-disse.
-E’ meglio.
-Perché?
-E’ troppo lungo da spiegare, capirai. Vai.
Uscì da quel camerino, piccolo...che sapeva solo di me. 
Rimasi sola, in attesa del mio ultimo balletto.
Poi sarei andata a casa, spedita.
Zayn? No.
 




 
Eccociiiiii :3
Oddio ci ho messo tanto a pubblicare il seguito dcekjbdfacbgaj scusatemi :)
Allora, cosa ne pensate? Spero vi piaccia il proseguimento dei fatti (?)
Comunque la cosa si evolverà...ma lascio immaginare a voi se nel meglio o nel peggio (?)
Intanto, se vi è piaciuto il capitolo o se avete consigli, LASCIATE UNA RECENSIONE :3
Un bacione, Claudia!

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