we're making all the same mistakes. di ShadowSun (/viewuser.php?uid=98216)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Just friends? ***
Capitolo 2: *** 2. Nope, we aren't just friends. ***
Capitolo 1 *** 1. Just friends? ***
we're making all the same mistakes.
Sono sempre stata una ragazza solitaria.
Alle medie avevo solo un'amica, che dopo la fine della scuola non si è più fatta sentire.
L'entrata al liceo è stata
traumatica. Non guardavo in faccia nessuno, all'intervallo facevo
coppia fissa con il muro, il banco o la sedia.
Finchè un giorno, circa due settimane dopo il mio totale isolamento, non è arrivato lui.
Zayn Jawaad Malik.
Il mio salvatore, e il mio amico più amico tra i miei migliori amici.
Che frase incasinata.
Comunque, è stato lui a
farmi uscire dal baratro in cui ero caduta, con un semplice “Vuoi
un pezzo del mio panino?”.
Da quel giorno abbiamo iniziato a
parlare, mi ha presentato la mia attuale migliore amica, Elizabeth,
detta Liz, e i miei altri quattro amici più cari.
Chissà perchè ha
parlato proprio con me. Sono il classico stereotipo di ragazza inglese.
Magra, abbastanza alta, capelli mossi e castani e occhi scuri. L'unica
cosa che amo è il mio nome: Joy. Gioia. E' un nome così
allegro, che pensavo poco adatto a una come me.
Mentre mi perdo nel flashback della mia vita passata, sento una sberla sul collo.
“Ti sembra il momento di
viaggiare in mondi paralleli? Aiutami in questa cavolo di verifica, che
non so nemmeno il titolo del capitolo da studiare!” Era Zayn, che
ovviamente, da perfetto secchione quale era, non aveva aperto libro.
“Cosa ci guadagno io, eh? Devo sempre studiare per te!” risposi. Ma tanto sapeva che lo avrei aiutato comunque.
“Dai, lo so che mi vuoi tanto
tanto bene... Oggi pomeriggio ti porto da Starbucks. Promesso”
No, non devi colpirmi sul mio punto debole. E' una cosa meschina.
“... E va bene! Scrivi, su.” Aveva vinto anche quella volta.
“Evvvvvai! Il 6 è mio!”
Pomeriggio, da Starbucks.
“E quindi, mi stai dicendo che ti sei innamorato di una ragazza, che sembra volerti solo come amico.”
“Esatto. L'ho chiesto anche a
Niall, ma era troppo impegnato ad abbordare il frigorifero, e non mi ha
ascoltato.” Niall è l'altro mio migliore amico, una
persona deliziosa, se non fosse per la sua ossessione per il cibo. Il
brutto è che non ingrassa di un etto.
“Allora, io direi che la cosa migliore da fare è buttarti, e vedere la sua reazione.”
Io odio dare consigli su queste cose. Soprattutto al mio migliore amico nonché
personachemipiacedaquandomihaoffertounpanino.
“E se mi rifiuta?”
“Almeno ci avrai provato, poi
hai sempre una spalla su cui piangere, ricordatelo” Zayn è
il tipo da 'mi sono innamorato', poi 'bacio', poi 'ci vado a letto',
infine 'uh me ne piace un'altra'. Lo so, sono masochista.
“Grazie Joy, sei sempre la migliore!”
“Di niente, sono felice di aiutarti.” Su questo argomento no, ma non ti voglio ferire.
“Andiamo, è tardi, ti accompagno a casa.”
“Ok, grazie!”
Casa, mia camera, sotto il piumone.
“E' VENUTO A CHIEDERLO A TE?!” Niall stava urlando dall'altra parte del telefono, come impazzito.
“Si, ma ti ricordo che lui
è l'unico che non lo sa. Sono la sua migliore amica, credo che
sia un'azione automatica.” Mi sto riferendo al discorso di oggi,
da Starbucks.
“Ma, non è giusto. Tu sei meglio di tutte le puttanelle che si trova, cavolo!” disse lui.
“Ma grazie, almeno questo!”
“Non dire così, sei meglio di tutte. Vedrai che andrà tutto per il meglio.”
“Grazie Niall, sei un angelo a starmi sempre a sentire. Ci vediamo domani a scuola!”
“Cosa ringrazi, a cosa servirei altrimenti? A domani Joy, bye bye!”
Attaccai il telefono. Con Niall mi
sfogo più che con Liz, lei dopo un po' non riesce a seguire i
discorsi. Niall invece è tipo 'Gossip girl'.
Mi sdraiai sul letto, ancora
arrotolata nella coperta. Mi aspettavano ancora Geografia e Letteratura
da studiare, e la voglia diciamo che non era delle migliori.
“Voglio morire,
uccidetemi.” Con l'energia di un bradipo in letargo presi il
libro e iniziai a leggere. 'La Germania confina con la Francia a
ove...' Buio. Non ce la faccio. Mi si chiusero gli occhi, e adieu
à la Allemande.
Venni svegliata alle undici da un messaggio. Di Zayn.
“Domani ti devo parlare. In privato, quindi non a scuola. Sei libera il pomeriggio?”
Sono libera? No, ho la verifica di pianoforte.
...
Ma chissenefrega della verifica. Mi farò venire un impulso musicale da Mozart, sempre che esistano gli impulsi musicali.
“Certo, ci vediamo alle 3?”
“Perfetto, passo a prenderti io. Notte :) PS. Ho preso 7 e mezzo nella verifica! xD”
“Notte :) Vedi, sei un genio incompreso :D”
Dopo la discussione serale con Zayn, mi dedicai alla Germania.
Speriamo che domani non mi interroghino.
VAS HAPPENIN'?
Macciao a tutti :33
Sono nuova del fandom:D
Oddio, una storia a capitoli, spero di esserne in grado ^^'
Non ho idea di quando aggiornerò, ma spero il più presto possibile!
Se vi va lasciate una recensione >.<
Alla prossimaa.
ShadowSun ~
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Capitolo 2 *** 2. Nope, we aren't just friends. ***
were making all the same mistakes 2
Mattina. Il momento della giornata che odio di più, se compreso tra lunedì e venerdì.
Mi alzai a fatica, dirigendomi
verso il bagno. Mi guardai allo specchio. “Come sono sexy con
questi capelli” pensai. Sembravano la Selva Oscura di Dante.
Rimessa in sesto, presi un paio di
jeans skinny e una maglietta a maniche corte rosa con sopra una felpa
grigia. Un velo di trucco e scesi in cucina.
Mentre bevevo una tazza di latte
fumante, dissi a mia mamma “Oggi torno un pochino più
tardi, devo uscire con un...a mia amica.” Lei non approvava la
mia amicizia con i ragazzi, voleva che stessi solo insieme alle
ragazze. Anche io prima avevo paura dei maschi, perchè mio
padre, quando ero piccola, ha maltrattato me e mia madre e poi è
scomparso nel nulla. Beh, meglio così.
Finita la colazione, uscii di casa
e sdavanti alla scuola incontrai Harry, un altro dei miei amici.
“Ehi, Hazza, che fai qui solo soletto?” gli chiesi
scherzosamente.
“Indovina? Aspetto colui che
arriva sempre puntuale! DOVEVA ARRIVARE VENTI MINUTI FA! E ovviamente
ha il cellulare spento.” Sapevo che parlava di Lou, non poteva
essere altrimenti. Ah, non vi ho detto ancora di lui! E' sempre uno
della mia 'cerchia' di amici. E' il migliore amico di Liz e per Harry
è come un fratello, ma ho legato molto con lui anche io. E' il
classico tipo solare e scherzoso, che sa tirarti su di morale in ogni
situazione.
Ad un certo punto vedemmo arrivare
a tutta velocità dalla fine della strada opposta un puntino,
sempre più grande ... “SCUSATEEEE! E' sol... ch...
so...cadut... scala...mamm...medicare!” “EEH? Cosa diamine
hai detto?” chiedemmo in coro io e Harry. “Ho detto che
sono caduto dalle scale e mia mamma mi ha voluto medicare a tutti i
costi! Non è colpa mia se sono arrivato in ritardo!” Era
paonazzo, sembrava avesse corso sette volte di fila la maratona di New
York.
“Per stavolta ti perdoniamo,
dai, ma ora sbrighiamoci che è tardi!” dissi io, notando
che la campanella stava suonando.
Entrati a scuola, Liz mi
saltò addosso urlando “Jooooy! Mi sei mancata
tantooo!” “Liz, ma non ci vediamo da nemmeno 24 ore!”
“Le ore che mi separano da te sono sempre troppe.” Disse,
con un atteggiamento da film.
In quel momento entrò il
professore e tutti si sedettero ai propri posti. Il mio, come
già sapete, è vicino a Zayn. Dato che della lezione di
matematica mi interessava ben poco, gli chiesi “Ma allora, a
quella ragazza gliel'hai detto che ti piace?” Dimmi che ci hai
ripensato. Susu. “No, ma ho intenzione di dirglielo oggi.”
mi rispose. Oggi? Ma non è quando ... “MALIK! LEWIS!
Volete per caso qualche decina di esercizi in più?”
Cosa stavo pensando? Ha interrotto il mio lampo di genio, diamine.
Dopo altre due ore di agonia e di
completa disattenzione causata dall'emozionante partita a tris che
stavo facendo con Zayn, la campanella suonò. Era ora di pranzo.
Presi un sandwich, dato che non
avevo molta fame, e ci sedemmo tutti -Io, Liz, Zayn, Niall, Harry e
Louis- al solito tavolo, quello in fondo, vicino alla finestra.
“Vero che poi mi fai copiare
gli appunti, mio caro Nialluccio?” chiesi io, che a causa di
qualcuno non sapevo nemmeno di cosa si era parlato nelle tre ore
precedenti.
“Certo, certo, tanto io lavoro sempre per te!” disse lui, scherzosamente serio.
“Non ho mai visto una persona
più studiosa di te, Joy!” rise Louis. “Parla quello
che fa la muffa sui libri!” risposi io, e ci fu una risata
generale.
Finito il pranzo, tornammo tutti in classe.
All'uscita ci salutammo e io andai
a casa, mancava poco alle tre, volevo mettermi almeno una maglia
pulita, dato che quel geniaccio di Zayn ci aveva rovesciato sopra il
suo yogurt.
“E ora, cosa mi metto? Devo
smettere di comprare magliette, cavolo!” In effetti, quattro
cassetti su cinque erano pieni di t-shirt, ma cosa ci posso fare se le
amo?
Optai per una semplice maglietta bianca e un cardigan beige sopra.
Ad un tratto suonarono alla porta; era Zayn.
“Ciao mamma, è arrivata la mia amica, esco!” le dissi, sperando che non lo avesse visto.
“Si, fai attenzione!” mi rispose.
Uscii vedendo Zayn fare finta di essere un passante: ogni tanto era furbo pure lui.
“Ehi, Joy! Come va?” mi disse. Sembrava allegro.
“Tutto bene, grazie. Allora,
poi l'hai detto a questa ragazza che ti piace? Sono curiosa! Me la
farai conoscere, vero?” gli chiesi io. La vorrei proprio
conoscere, così da uccid... diventare sua amica.
“Uh, ancora no, ma la conosci
molto bene, verrà il momento in cui lo scoprirai.” mi
rispose. Uff, odio queste frasi enigmatiche.
“Beh, andiamo, ti devo portare in un bel posto, mettiti questa” mi diede una benda e mi fece salire in motorino.
Mentre andavamo, pensavo a chi
sarebbe potuta essere la 'fortunata'. Liz? Ma so che piace a Harry,
anche se Louis è geloso. Zayn non tradirebbe mai un amico, lo so.
Allora, se la conosco ... aspetta,
non conosco molte altre ragazze, giusto Eleanor, ma a lei piace Louis,
lo sa mezzo mondo, tranne l'interessato.
Continuando a rimuginare, non mi accorsi che ci eravamo fermati.
Sentivo come un odore di salino... quasi come al mare.
Zayn mi levò la benda.
“Oddio. Non ci posso credere.
Mi viene da piangere.” Non ero mai stata al mare in tutta la mia
vita, a causa di mio padre e delle condizioni in cui ci aveva lasciato.
“Sono felice che ti piaccia,
ho voluto fare qualcosa per te...” Sembrava volesse continuare la
frase, ma non disse nulla.
Ci sedemmo sulla spiaggia. Era proprio bello, con quei colori brillanti e la sabbia che entrava nelle scarpe.
“Ma, perchè hai fatto
tutto questo? Non eri impegnato a trovare il modo di
confessarti?” Ora però voglio sapere chi è, anche
se mi sto assaporando il momento.
“Perchè? Perchè
sei la mia migliore... Oh, basta.” Basta cosa? Oh, mi sto
preoccupando. “Sei tu ... la ragazza che mi piace.”
Daaan.
Colpita e affondata.
Posso morire.
Ma cosa devo dire? Non riesco a parlare.
“Lo sapevo, almeno ci ho provato.” disse lui, rassegnato.
“..che tu.”
“Eh?”
“Anche tu!”
“Anche io cosa?”
“OH INSOMMA, NON ME LO FARE
RIPETERE! ANCHE TU MI PIACI!” Oddio cosa ho detto. No, cosa ho
urlato! Meno male che siamo da soli. Spero.
“Sul serio?!” Ha ancora il coraggio di chiedermelo? Non ci credo!
“No, ho appena urlato a quel gabbiano che sta passando lag...”
Zayn mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Ovviamente, io risposi al bacio.
'Sono in paradiso, o è un sogno. Non svegliatemi, né resuscitatemi con riti satanici' pensavo.
Quando lo interrompemmo, mi mancava il fiato. Mi stava venendo una crisi asmatica.
“Ohi, tutto bene Joy?” mi chiese. Che carino, si preoccupava.
“S-si, è
l'emozione” risposi. “Allora, si è fatto tardi,
torniamo a casa? Altrimenti mia mamma non mi fa più
uscire!”
“Certo, mettiti il casco, che ti riporto a casa.” disse.
Arrivammo a casa mia una mezz'oretta dopo.
“Grazie per la bella giornata” gli dissi.
“Grazie a te.”
Feci per entrare in casa, ma Zayn mi afferrò per un braccio e mi baciò.
Un'altra crisi asmatica, yeah, insieme al mio secondo bacio, nella stessa giornata. Voglio vedermi nei Guinness 2013.
“Ciao, a domani!” Mi salutò.
“C-ciao, Zayn!” Entrai in casa, e vidi mia madre vicino alla porta.
“Strano nome per una
ragazza... 'Zayn'... è straniera?” mi chiese. Occavolo, mi
ha sentito. Ora che mi invento?
“...Uh, si! E' pakistana, ma è molto simpatica. Andiamo d'accordo.” Molto, aggiungerei.
“Beh, mi sembra una brava ragazza, dal nome” e andò a finire di cucinare.
Una brava ragazza.
Dal nome.
Ragazza. Con la A.
“Ahahahahahahahahah!”
mi misi a ridere come faceva Niall, anche più rumorosamente.
“Questa me la segno.”
Il giorno dopo, in classe.
No, Zayn, non mi guardare così.
Non puoi guardarmi così!
'Penso di essere degna di un peperone, in questo momento' pensai.
Venni distratta dall'entrata del professore, insieme a un ragazzo.
Sembrava il tipico ragazzino
inglese. Capelli a caschetto castani, occhi dello stesso colore,
sorridente. Aveva un nonsochè di 'guardami, sono tenero,
abbracciami'.
Il professore lo introdusse alla classe.
“Ragazzi, questo è Liam Payne, e starà con noi fino al diploma!”
Liam Payne.
Un nome simpatico.
VAS HAPPENIN'?
Salve gente:D
Non ci posso credere, due capitoli in due giorni. Mi sento potente.
Beh, non so che dire:)
Grazie a chi ha receseguiricordato la volta scorsa. Mi ha fatto felice:D
E grazie ai lettori silenziosi.
Io amo tutti. u.u
Spero ve gusti. XD
Alla prossima!
ShadowSun
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