The huntress of the sky.

di FabyWinchester94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lux. ***
Capitolo 2: *** Meet Winchester's brothers. ***
Capitolo 3: *** Why the demons seek me? ***
Capitolo 4: *** Who is Bobby? ***
Capitolo 5: *** Corinne and Joseph Morris. ***
Capitolo 6: *** Wayne, where are you? ***
Capitolo 7: *** Gremory. ***
Capitolo 8: *** Can't finish so. ***
Capitolo 9: *** We missed you. ***
Capitolo 10: *** I love you, guys. ***
Capitolo 11: *** Nightmare. ***
Capitolo 12: *** I need you. ***
Capitolo 13: *** Welcome back. ***
Capitolo 14: *** The last day. ***
Capitolo 15: *** The new life. ***
Capitolo 16: *** The Abduction. ***
Capitolo 17: *** The Fate of the Hunters. ***



Capitolo 1
*** Lux. ***


 

 

Ero lì, in ginocchio, nel salone di casa mia, immobile, mentre le lacrime continuavano a scendere, fissavo il corpo di mio padre, inerme, immerso in una pozza di sangue, sentivo crescere dentro me il fuoco della vendetta.
Restai così immobile per un altra mezzora, mentre pensavo alle ultime parole che mio padre mi aveva detto, "Lux, hanno preso tuo fratello..." e con la voce strozzata dal dolore aveva continuato "trovalo, stai attenta... Io ti proteggerò... " e prima che il suo cuore smettesse di battere aveva sussurrato una frase di cui in quel momento non capii il significato... "In camera mia... Nel cassetto del comodino..."...
Appena compresi davvero quello che era successo decisi di dare a mio padre una degna "sepoltura" per un cacciatore... Con fatica lo spostai, avvolgendolo con un lenzuolo, di seguito lo adagiai su una tavola di legno e lo portai fuori...
In quel giardino, custode dei miei primi ricordi, stavo per bruciare l'uomo che mi aveva insegnato cos'era realmente la vita, colui che mi aveva insegnato come proteggermi da quei mostri che ci circondano, ma non i finti mostri che i bambini vedono sotto il letto o nell'armadio, quelli veri... Quelli che non crederesti mai che esistano davvero! Lui, che aveva avuto il coraggio di crescere due figli, dopo che mia madre fu uccisa da un maledetto demone, certo, ce ne sono molti di padri che crescono figli dopo la morte del proprio coniuge, sì, ma non devono contemporaneamente lottare continuamente con forze maligne di tutti i generi... Lui, il mio EROE!

Restai lì, a guardare quello che restava di mio padre, bruciare... Le lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance senza che me ne accorgessi. Quando non rimase più niente di quel uomo da me tanto amato, decisi di andare a farmi una doccia fredda, sali le scale, fino al bagno in camera mia, sfilai in fretta i vestiti e mi infilai nella doccia, aprii l'acqua ghiacciata e ricominciai a piangere, mi sedetti per terra, con l'acqua che scorreva ancora... In quel momento pensai all'ultima frase che mio padre aveva sussurrato... “In camera mia... Nel cassetto del comodino...”, uscii in fretta dalla doccia, mi infilai l'accappatoio e corsi in camera di papà, aprii il cassetto del comodino e sotto ad alcuni libri c'era il suo diario, quello dove aveva appuntato tutte le caratteristiche dei mostri con cui avevamo lottato, lo aprii e da dentro cadde per terra una busta, la raccolsi e notai che sul retro c'era scritto qualcosa, “Per Wayne e Lux”, l'aprii e iniziai a leggerla...

Piccoli miei, se state leggendo questa lettera, vuol dire che io sono morto... Volevo iniziare col chiedervi scusa, scusatemi per avervi fatto conoscere questa vita... Lux, tesoro mio, scusa se quando eri piccola, invece di raccontarti la favola della buonanotte, ti insegnavo ad usare le armi... Scusa Way se quando andavi alle superiori, e ha iniziato ad avere degli amici, e la tua prima fidanzata, ho dovuto portarvi via, in un'altra città costringendovi a ricominciare tutto da capo. Tu e Wayne siete l'unica ragione per cui non ho mollato, dopo che vostra madre è morta, dopo che quel bastardo figlio di puttana l'ha uccisa, volevo solo puntarmi la pistola alla testa e premere quel dannato grilletto... Ma no, non potevo... Non potevo lasciarvi da soli in questo mondo di mostri! E così siamo andati avanti, all'inizio era difficile, perché, Lux... Più ti guardavo e più vedevo lei... Sei sempre stata il riflesso di tua madre, il tuo dolce viso, la tua pelle bianca come la neve, quei tuoi grandi occhi verdi come il prato più puro che c'è, e i tuoi lunghi capelli, gli stessi capelli che mi fecero innamorare di tua madre, quel rosso che non si può paragonare a nulla talmente è unico! Oooh e quel tuo dolce sorriso, capace di illuminare tutto il mondo!!! E tu Way, sei il figlio che ho sempre desiderato, non mi hai mai deluso, MAI!!! Hai sempre “obbedito” senza ribattere... Mi ricordo ancora quando tua madre mi disse che aspettavamo un bambino, non puoi immaginare la gioia che mi invase in quel momento, sai in quei nove mesi, ho fantasticato su come potesse essere mio figlio, e giuro, io ti desideravo così, come sei!!! Eri così buffo, quando nacque tua sorella eri geloso di tutti quelli che la toccavano, e questa gelosia è continuata fino ad adesso, e non penso si cancellerà, sono felice per questo, perché so che lascerò Lux in buone mani!!! Da adesso in poi, la vostra famiglia sarete voi due, so che sarà difficile, anzi difficilissimo, ma io vi ho insegnato tutto ciò di cui avrete bisogno per andare avanti!!! Spero di essere stato un “buon” padre, voglio che sappiate, che io in qualunque posto mi trovi, continuerò a vegliare su di voi! Per ultima cosa, voglio dirvi che vi voglio bene ragazzi miei, forse non ve l'ho detto molte volte, ma voi siete sempre stati le uniche persone, insieme a vostra madre, che ho amato davvero! Non mi dimenticherò mai di voi!!! Buona fortuna ragazzi!!!

Con affetto,

Papà. ”

 

Rilessi la lettera più e più volte, non riuscivo a placare quel violento pianto, ero sicura, sicurissima, che mio padre era stato ucciso da un demone, e in quello straziante momento, compresi di essere rimasta sola, guardai la stanza vuota, dov'era adesso mio fratello? Dov'era colui che avrebbe dovuto difendermi? Tremavo, ma non era freddo, no, era un miscuglio di paura e rabbia, l'orologio segnava le 19.27, mi alzai dal pavimento, mi diressi in camera mia, volevo solo buttarmi sul letto e non svegliarmi più, ma aprii l'armadio e estrassi della biancheria a caso, che infilai in un lampo, rovistai nel disordine, cercando il mio jeans preferito e una canotta verde sopra, presi la giacca di pelle nera, e infilai un paio di stivaletti marroncini. Presi un borsone e ci infilai un po' di vestiti a caso, l'album con le foto di famiglia, il diario di papà con la lettera, e 2 felpe di mio fratello.

Scesi in salotto, presi la borsa, ci infilai le chiavi, il cellulare, il portafoglio, un pacchetto di sale, e una pistola. Aprii la porta, e mi girai a scrutare quella casa vuota, fredda, ma piena di ricordi che non sarebbero mai più tornati.. Un'ultima lacrima scese mentre chiudevo la porta a chiave, diretta alla macchina di mio padre, che ormai era la mia, una vecchia Chevrolet impala del 67 rosso fuoco, ci salii sopra, infilai le chiavi per accendere l'auto, premetti sull'acceleratore e mi lasciai alle spalle la casa in cui la mia vita era stata distrutta.

 

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Capitolo 2
*** Meet Winchester's brothers. ***


Non avevo una destinazione, non sapevo assolutamente dove andare, così decisi di fermarmi in un bar per mangiare qualcosa, parcheggiai l'auto ed entrai. Era il solito bar pieno di ubriaconi maleodoranti, mi sedetti ad un tavolo ed osservai tutte le persone presenti in quella stanza, non potei fare a meno di notare tre ragazzi seduti ad un tavolo, Uno dei tre era molto strano, aveva addosso un trench chiaro, sotto una camicia con sopra una cravatta blu, un viso dalla forma ovale ma dai tratti marcati, che gli davano un'aria misteriosa ed affascinante, i capelli scompigliati scuri, la pelle pallida e liscia senza imperfezioni, labbra carnose, fisico apparentemente non scolpito ma longilineo e perfetto, il secondo era molto alto, sul metro e novanta, occhi castani, capelli lunghi e lisci di colore castano, mascella squadrata e tratti giovanili e delicati nonostante l'altezza, e infine un ragazzo più basso, aveva i capelli abbastanza corti, castano chiaro, due grandi occhi espressivi tendenti al verde che risaltavano sulla sua carnagione color caramello, alto e spalle larghe, che mettevano in evidenza il petto e gli addominali scolpiti, aveva una giacca di pelle nera sopra una t-shirt grigia, dei jeans e degli scarponcini. Mentre continuavo a scrutare i tre uomini, arrivò la cameriera, facendomi spaventare, con aria divertita mi chiese:

Salve signorina, cosa vuole ordinare?”

Un hamburger e delle patatine fritte.”

Da bere?”

Una coca, grazie.”

Qualche minuto e arrivano.”

Risposi con un sorrisetto.

Mentre la cameriera si allontanava, posai di nuovo lo sguardo sui tre, ma notai che parlavano e poi guardavano me, non potei trattenere il rossore che salì alle guance, abbassando lo sguardo, presi il cellulare e feci finta di scrivere un messaggio.

Dopo un po' arrivò la cameriera con il mio Hamburger e le patatine,

Ecco a lei!” Disse porgendomi il vassoio,

Grazie mille!” Risposi io gentilmente.

E si avviò verso il bancone, iniziai a mangiare senza far caso agli sguardi che mi osservavano.

Finito di mangiare, mi alzai diretta verso il bancone,

Quanto le devo?” Chiesi prendendo il portafoglio dalla borsa.

Sette euro grazie.”

Ecco a lei.” allungai la banconota da cinque e la moneta da due.

Grazie, questo è un buono per lei, arrivederci!”

Grazie e arrivederci!”.

Mi girai e guardai il tavolo dei tre, ormai vuoto, mi diressi verso la porta, aprii e uscii fuori nel parcheggio, presi dalla borsa le chiavi dell'auto e quando alzai la testa vidi che attorno alla mia macchina c'erano i tre uomini, in quel preciso momento il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, presi la pistola dalla borsa e la infilai nei pantaloni sotto la giacca, i tre si accorsero di me e si girarono guardandomi, non feci in tempo ad arrivare all'auto che il ragazzo con la giacca di pelle iniziò a parlare:

Questa è la tua auto?”

Si... ”

Riconoscerei quest'auto da un milio di lontananza, è l'auto di Micheal! ”

Sorpresa risposi, con la voce tremante,

Tu che ne sai di Micheal, come fai a conoscere mio padre?!?!”

Tuo padre??” Rispose lui girandosi per guardare in faccia i due suoi amici, sorpresi anch'essi.

Ma voi chi diavolo siete?? Cosa volete??”

Tu sei Lux la figlia di Micheal? Sei cresciuta... ”

Vuoi rispondere alla mia domanda??... Chi diavolo siete?!?!”

Ah, scusa, abbiamo saltato le presentazioni, io sono Dean, lui è mio fratello Sam, e lui è Castiel un nostro amico, e siamo cacciatori.”

Cacciatori???”

Si, Ragazzina non ti sei lavata le orecchie oggi???”

Dean, smettila, non vedi che è spaventata? Non ci conosce, è logico che voglia spiegazioni.” Si intromise il ragazzo più alto.

Come faccio a sapere che non siete dei demoni?”

Portaci da tuo padre e vedrai che sarà felice di vederci!”

Appena sentii quella frase, le lacrime ricominciarono a scendere.

Ehi, cos'hai??” chiese Sam.

Con la voce smorzata dal pianto, risposi,

Mio... Mio padre... E' morto...”

Cosa?!?!?” Risposero i due fratelli in coro.

Cosa vuol dire è morto??” Chiese Dean.

E' morto, cazzo, è morto!” Mentre la quantità delle lacrime aumentava sempre più.

Com'è morto? Chi??”

Oggi... Sono tornata a casa... Era lì, sul pavimento, immerso nel sangue, agonizzante...” Respirai a fondo e continuai “E' riuscito solo a dirmi... Che hanno preso mio fratello!”

Wayne??? Chi l'ha preso??” Chiese Sam,

Io... Non lo so! Non so niente...”

In quel momento mi accorsi che il loro amico Castiel era sparito.

Dov'è andato?!?! Castiel?!?! Un momento fa era qui!”

E' un angelo.”

Un angelo?!? State scherzando...”

No, siamo serissimi.” Disse Sam.

Io sto sognando. Si, sto sognando. Adesso mi tiro un pizzicotto, mi sveglio e tutto sarà tornato come prima!”

Mi dispiace, questa è la realtà.”

Mentre ero lì in piedi con le gambe che mi tremavano, il cuore che batteva come se da li a poco sarebbe uscito dal petto, ritornò Castiel.

Un demone, Micheal è stato ucciso da un demone.”

Un demone? Chi?” Chiese Dean.

Forse lo stesso che stavate cacciando.”

E cosa voleva da mio padre?!? Perché hanno preso mio fratello?!?” Chiesi mentre la rabbia si faceva spazio dentro me.

Non volevano tuo fratello, volevano te!”

Cos...”

Quella fu l'ultima cosa che dissi, mi ricordo soltanto che caddi per terra, sull'asfalto freddo.

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Capitolo 3
*** Why the demons seek me? ***


 

Quando ripresi i sensi mi trovavo in una stanza di un motel, su un letto, cercai di aprire gli occhi, ma vedevo tutto sfocato, avevo un forte mal di testa.

Dopo 5 minuti, la mia vista tornò normale e mi accorsi che ai piedi del letto, seduti su due sedie c'erano Sam e Dean.

Dean appena vide che mi ero svegliata,

Buongiorno bella addormentata!” Facendo un sorrisetto.

Dove siamo? Cosa mi è successo??”

Siamo in un motel, niente, sei svenuta!” Rispose Sam.

Ho mal di testa... La mia auto??”

Tranquilla è qui fuori nel parcheggio!” Mi tranquillizzò Dean.

Guardai la finestra, entrava la luce del sole.

Ma che ore sono?”

Sono le 8.00 di mattina.”

Ah... Io devo andare...” Feci per alzarmi ma le ossa mi dolevano.

Tu non vai da nessuna parte, sei troppo debole e poi non penserai che ti lasciamo uscire da sola proprio adesso che ci sono dei demoni che non sappiamo ancora cosa vogliano da te!”

Ma io devo trovare mio fratello!” ribattei furiosa.

Appena starai meglio, andremo a cercare tuo fratello, ma non andrai da sola.” Si spiegò Dean.

Ma io sto bene!” Feci per alzarmi ed ebbi uno svenimento, per mia fortuna c'era Dean pronto a sorreggermi, appena le sue mani toccarono il mio corpo, sentii le guance andare a fuoco e una serie di brividi salire lungo la schiena.

Scusa...” sussurrai.

Scusa di che?” Rispose Dean stranito.

Niente... Niente...”

Sam prese il filo del discorso con una voce paterna,

Resta a letto oggi, domani mattina partiamo.”

Okay, e voi dove andate?”

Qui, restiamo qui, tranquilla non ti lasciamo sola.”

No no, non ho paura, so difendermi, potete andare.” Risposi io orgogliosamente.

Stai calma leonessa, torna a dormire, staremo qui davanti alla porta così avrai la stanza tutta per te.” Disse Dean.

Potete anche restare qui, non mi vergogno di voi.”

No?” Chiese Dean.

No... Dopo che mia madre è morta, ho vissuto per quattordici anni con due uomini.” Arrossii.

Va bene, Dean tu resta con lei, io vado a prendere un caffè, vuoi che te ne porti uno?” Disse Sam rivolgendosi a Dean.

Certo, e tu Lux vuoi un cornetto?” Rispose Dean.

No grazie, non ho fame.”

Su via, non puoi restare digiuna, Sam, prendile il cornetto.”

Okay, beh a dopo!” Disse Sam chiudendo la porta dietro di se.

Restammo in silenzio, Dean si sedette al tavolo e inizio a pulire la pistola, in quel momento ebbi l'opportunità di osservarlo meglio, era così bello, con quelle braccia muscolose che ogni ragazza sogna di avere attorno al proprio corpo, e le sue labbra, carnose al punto giusto, labbra che avrei voluto mordere... In quel momento si girò, e mi sorrise, mentre io continuavo a fissarlo, senza accorgermi che lui se n'era accorto,

Lux, tutto bene?!?”

Oh si, si, scusa stavo pensando.” Risposi imbarazzata.

Mmm, okay!”

Rimanemmo in silenzio altri 5 minuti, poi fui io a parlare per prima,

Dean...”

Si..?”

Perché cercano me?”

No lo so, Castiel sta cercando di scoprirlo, appena avrà trovato qualcosa ce lo verrà a dire.”

E Wayne, pensi sia ancora vivo?”

D'un tratto abbasso lo sguardo, fissando il pavimento, e con voce incerta mi rispose,

Non lo so Lux, spero tanto di sì.”

Ma... Come facevate a conoscere mio padre?”

Era un vecchio amico di nostro padre, John Winchester...”

Ah si, mi ricordo di lui, ma di voi no!”

Eh si, quando ci siamo visti l'ultima volta è stato nove anni fa, eri una bimbetta troppo curiosa e simpatica!” alzò lo sguardo e mi sorrise, e io non potei che ricambiare, abbagliata da quel sorriso angelico.

E John come sta?” Chiesi curiosa.

John è morto tre anni fa.” Rispose lui con voce ferma.

Oh scusa, mi dispiace... Non volevo!”

Ehi tranquilla, non mi metto a piangere!” Disse facendomi l'occhiolino.

Continuai.

Secondo te, adesso i nostri genitori staranno meglio?” Chiesi con voce piena di speranza.

Penso di si, finalmente potranno restare in pace.” Abbassò lo sguardo di nuovo.

Lo spero...” Dissi stendendo la testa sul cuscino e continuando ad ammirare Dean.

In quel momento sentimmo la porta aprirsi, era Sam che era tornato dal bar. Si avvicinò al letto e con un gran sorriso sulla bocca, mi porse la bustina con dentro il cornetto.

Questo è per te!”

Grazie mille.” Risposi grata.

Questo è il tuo caffè.” Continuò rivolgendosi al fratello,

Dean, dobbiamo parlare”

Andiamo fuori.”

Siamo qui fuori tranquilla.” Disse Sam prima di chiudere la porta.

Mentre aspettavo, mangiai il cornetto, dopo averlo finito, mi distesi di nuovo sul letto, e senza accorgermene mi addormentai.

Quando mi svegliai, stavo meglio, avevo più forze, scrutai in giro per la camera, ma i due fratelli non c'erano, di seguito guardai la finestra e vidi che si era fatta sera. Mi alzai dal letto e mi diressi alla porta, l'aprii, guardai fuori ma non c'erano, la chiusi velocemente, presi il borsone e uscii dei vestiti puliti, mi diressi verso il bagno, entrata dentro chiusi la porta a chiave e aprii l'acqua della doccia per far uscire l'acqua calda, mi svestii e entrai dentro, restai sotto l'acqua per almeno una trentina di minuti, poi uscii, mi misi un accappatoio addosso e tamponai i lunghi capelli che subito diventarono mossi. Infilai la biancheria, uno short nero, leggermente largo, mi ricordai che quel pantalone me l'aveva comprato mio padre sbagliando taglia, e sorrisi tra me, poi infilai una t-shirt blu, e dei calzini. Mi asciugai i capelli ed uscii dal bagno. Con mia grande sorpresa, i due fratelli erano tornati.

 

Ehi... Siete tornati!” Esclamai.

Si si, eravamo al bar qui di fianco.” Rispose Dean.

Stavi dormendo così bene che non ti abbiamo svegliato. Come ti senti adesso?” Disse Sam.

Oh, sto benissimo grazie! Mi sono fatta una doccia e sono nel pieno delle mie forze!” Sorrisi.

Meglio così, quindi che ne dici se fra poco partiamo così domani mattina arriviamo da Bobby?” Chiese Dean.

Chi è Bobby?”

E' un cacciatore, un amico dei nostri padri, lui saprà cosa fare.”

Ah, va bene! Metto tutto nel borsone e sono pronta!”

Mi girai e notai che Dean stava fissando le mie gambe, arrossii e andai in bagno a prendere i vestiti sporchi.

Uscii e mi sedetti sul letto per infilare gli scarponcini, infilati, mi alzai presi la giacca di pelle e me la misi addosso.

Messo tutto nel borsone?” Chiese Sam.

Si si, sono pronta. Dean?”

E' già in macchina che mi aspetta, lascia lo prendo io quello.” Mi prese dalle mani il borsone.

Grazie Sam.” Sorrisi.

Dai vai in macchina io chiudo la porta.”

Certo.” Mi diressi verso la macchina con la borsa a tracolla, da cui estrassi le chiavi. Aprii la portella e mi infilai dentro, finalmente mi sentivo a casa. Sam salì nell'Impala di Dean e mi fecero segno di seguirli.

Accesi la macchina e li seguii.


















Salve lettori!!! :) Questo è il terzo capitolo della mia storia,
vorrei scusarmi per i vari errori d'ortografia, e per la storia in se,
non sono una gran scrittrice, non ho mai scritto una storia in vita mia,
e non volevo neanche pubblicarla, penso faccia "leggermente" schifo! >.<
Coooomunque... ringrazio di cuore Giuls e Rainbow per aver recensito!!! *w*
E ringrazio anche tutte quelle persone che stanno seguendo senza recensire!!! *-*
Grazie ancora!!! <3 Al prossimo capitolo!!! :D

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Capitolo 4
*** Who is Bobby? ***


Dopo sette ore di viaggio, arrivammo a casa di Bobby, erano le sette di mattina, parcheggiammo le macchine e ci avviammo verso la porta della casa. La casa era situata al centro di un'autorimessa, una casa composta da un piano terra, un piano superiore ed un seminterrato. Bussammo alla porta e ci venne ad aprire un signore, aveva i capelli brizzolati, lunghi appena sopra le orecchie, occhi scuri, leggermente sovrappeso, e la barba, indossava una camicia di flanella a quadri sopra una t-shirt color giallo marcio e in testa un cappellino da baseball. Continuai ad osservarlo intimidita, finché lui ci fece entrare, non potei fare a meno di notare una quantità eccessiva di librerie stracolme di libri, un po' di disordine sparso tra le stanze, ma tutto sommato era una casa accogliente. Ci fece accomodare sul divano e parlò,

Volete una birra ragazzi?”

Si, grazie.” Rispose Dean mentre Sam rifiutò.

Andò in cucina per prendere la birra, e quando tornò si rivolse a me,

Allora tu... Sei la figlia di Micheal... Sei cresciuta... E sei identica a tua madre...”

Grazie.” Sussurrai timidamente.

Quindi tuo padre... è morto...”

Si...” Abbassai lo sguardo per trattenere le lacrime.

Si intromise Sam,

Bobby, Castiel ha detto che sono stati dei demoni, hanno ucciso Micheal e preso Wayne, ma volevano lei!”

E non ha detto più niente?”

No, è da l'altro ieri che non abbiamo sue notizie.” Disse Dean.

Forse... Io so perché cercavano lei...”

Alzai la testa di scatto e fissai Bobby,

Tu... Tu sai il perché? Ti prego dimmelo!!” Dissi con insistenza.

Io... Non so se è per quello... Non è sicuro...”

Ti prego... Hanno ucciso mio padre.... E hanno preso Way... Voglio almeno sapere perché l'hanno fatto!” Insistetti.

Tua madre... Non era una donna qualsiasi... C'è... Lei non era umana...” Si schiarì la voce mentre io sentivo le mie forse abbandonarmi, e continuò,

Tua madre... Prima era un angelo...”

Senza forze, sussurrai,

Un... Angelo?”

Si... Un angelo decaduto...”

E poi il buio totale. Quando riaprii gli occhi vidi Dean che mi portava in braccio, mi posò sul letto e urlava il mio nome. Ma io non riuscivo a rispondere. Ricordo che chiusi gli occhi di nuovo, quando li riaprii, ero in una stanza tutta bianca, senza porte, d'un tratto davanti a me apparse mia madre, con un vestito bianco lungo, a piedi nudi, e da dietro spuntarono un paio di grandi ali, poi comparve un uomo, aveva gli occhi neri, un demone, si girò verso mia madre e la trafisse con un coltello, io cercai di reagire, ma ero bloccata, non riuscivo a muovermi, mia madre si accascio per terra, mi guardava, iniziai a urlare, a piangere, mentre il demone si avvicinava a me, appena fu a cinque centimetri di distanza, e stava per colpirmi, sprigionai una luce abbagliante che lo spinse per terra e lo uccise, mia madre ancora agonizzante e con le lacrime agli occhi mi sorrise... Poi mi svegliai, seduto sul letto c'era Dean, che come mi vide aprire gli occhi tirò un sospiro di sollievo,

Oh santo cielo Lux!” Esclamò.

Dean...” Sussurrai con la voce smorzata dal pianto.

Mi hai fatto spaventare, non vedevo l'ora che ti svegliassi!”

Dean... Ho visto mia madre...”

Tua madre? Dove?”

Ero in una stanza senza porte, tutta bianca, c'era mia madre... Con le ali... E un demone... L'ha uccisa con un coltello... Io non potevo muovermi... poi si è avvicinato e io... Io non so cos'ho fatto... Io l'ho ucciso... Ma non so come!!!” Mentre continuavo a piangere,

Dean... Ho paura!!”

Dai vieni qui, troveremo tuo fratello. Te lo prometto piccola!” E si avvicinò abbracciandomi.

Avevo il mio viso sul suo petto, sentivo il suo cuore, le sue braccia attorno a me, il suo dolce visto posato sui miei capelli, volevo restare lì, ad un passo dal suo cuore per l'eternità. In quel momento entrarono in camera Sam e Bobby, sorpresi di vederci così, uniti in quell'abbraccio, ma senza chiedere nulla mi chiesero come stavo,

Lux, ti sei svegliata!” Urlò Sam.

Si...”

Come stai? Tutto bene?”

Si... Tranquillo...” Dissi mentre guardavo Dean e Bobby che uscivano fuori dalla porta e la chiudevano alle loro spalle.

Sam...”

Si?”

Ti senti mai in colpa per la morte di tua madre?...” Lo vidi abbassare lo sguardo e torturarsi le mani.

Si, sempre... Da quando ho saputo che hanno ucciso mia madre per me.”

E come fai ad andare avanti?”

Purtroppo avevo solo sei mesi, non potevo salvarla...”

Io si invece... Potevo salvare mio padre...” Mi schiarii la voce per trattenere le lacrime,

Io si... Se solo fossi arrivata prima... Avrebbero preso me e lasciato andare mio padre e Wayne...”

Non è vero, conosciamo come sono fatti i demoni... L'avrebbero fatto comunque.”

Wayne... Spero che stia bene...” Le lacrime iniziarono a scendere.

Si, vedrai che lo troveremo. Dai vuoi qualcosa da mangiare?”

No grazie, non ho fame.” Accennai un mezzo sorriso.

Sicura? Dai lo sai che devi mangiare!”

No davvero Sam, sto bene, non ho fame.”

Va bene... Adesso sarai capace di restare nel letto a dormire? Noi abbiamo un lavoro da fare.”

Vengo anche io!”

Stai scherzando? No no, tu stai qui con Bobby!”

Senti Sam, non voglio restare qui in un letto fino a domani mattina!”

Ma...”

Ma niente!” Esclamai mentre mi alzavo dal letto, con Sam che osservava incredulo. Continuai,

Adesso scendiamo dagli altri.”

Sam fece un sorrisetto e aprì la porta facendomi uscire per prima, scendemmo in silenzio le scale e arrivati in salotto vidi Dean e Bobby intenti a parlare e a sorseggiare le loro rispettive bottiglie di birra.

Quando mi videro si alzarono tutti e due in piedi come se avessero visto un fantasma,

Lux!” Urlò Dean.

Si, sono proprio io!” Risposi divertita.

Che ci fai qui?”

Vengo a caccia con voi!”

No, tu non vai da nessuna parte!”

Senti Dean, la smetti di trattarmi come una bambina? Non mi è successo niente! Sono solo svenuta e adesso sto bene!”

Ma non possiamo portarti con noi, qui saresti al sicuro!”

Dean, io vengo con voi e basta. Quindi chiudi il becco e andiamo!” Sam e Bobby si guardarono e scoppiarono a ridere mentre Dean mi guardava ancora incredulo. Non so perchè risposi così, ma ero stufa di essere trattata come una bambina, ero una cacciatrice!

Presi la mia borsa che era ancora sul divano di Bobby e mi diressi verso la porta, senza guardare in faccia nessuno, mentre aprivo la porta, Sam mi fermò,

Scusa, non volevamo scoppiare a ridere, ma penso che Dean non sia mai stato trattato così da una donna, e non sono riuscito a trattenermi! Vieni con noi vero? Non c'è bisogno che prendiamo due auto.”

Tranquillo... Va bene. Di che si tratta?”

Non lo sappiamo ancora di preciso, a un'ora da qui, c'è una casa in cui sono stati trovati i corpi di due ragazzi, la leggenda narra che la casa sia infestata da i fantasmi di due gemelli di dieci anni, Corinne Morris, e suo fratello Joseph Morris. I bambini vennero sgozzati mentre dormivano dai genitori, erano affetti da crisi epilettiche e per questo i genitori pensavano fossero “malvagi”. ”

Come si può fare qualcosa del genere ai propri figli?”

L'ignoranza Lux!”

Già..."

"Andiamo dai! Dean ci aspetta in macchina!”

Si prendo la borsa con le armi dalla mia macchina ed arrivo subito.”

Okay, io vado a vedere come sta Dean dopo la batosta!” Mi fece l'occhiolino.

Presi le chiavi della macchina da dentro alla borsa e aprii il cofano dove c'era il borsone con le armi di mio padre, lo presi e richiusi, mi diressi verso l'impala di Dean, aprii la portella posteriore dietro il fratello maggiore ed entrai. C'era un silenzio tombale. Dean accese la radio e partì "highway the hell" degli ac/dc, iniziai a canticchiarla, Sam ruppe l'apparente silenzio, 
"Ti piace?" 
"Si si, ovvio!" Sorrisi.
"Ahn, pensavo ascoltassi della musica migliore!"
"Ritira quello che hai appena detto Sam! Questa è la vera musica."
"Ahahah tu e Dean stareste bene insieme, avete molte cose in comune!"
Dean sogghignò beffardo.
Mentre io non riuscivo a nascondere il rossore sulle guance. Mi appoggiai al portello, e mi persi nel panorama che c'era lì ad un passo da me.














Questo è il quarto capitolo cari lettori!!! :D
Forse è venuto anche peggio degli altri!!! >.<
Comunque grazie a tutti!!! *w*
Domani pubblicherò il prossimo!!! A domani!! :3

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Capitolo 5
*** Corinne and Joseph Morris. ***


Dopo cinquanta minuti arrivammo alla casa, Dean parcheggiò l'Impala e scendemmo, prendemmo i fucili caricati a pallottole di sale e ci avviammo verso la porta.
"Tu e Sam restate al piano terra, io vado a controllare sopra." Ordinò Dean.
"Dean è meglio se restiamo insieme. Da soli siamo più vulnerabili!"
"Sò difendermi da solo grazie." Disse guardandomi con occhi freddi. Non risposi, mì aveva fulminato. Aprì la porta ed entrammo tutti e tre, venimmo accolti da un'ondata di polvere, Dean indicava la strada con la torcia,
"Dai vieni Lux, andiamo a vedere qua in giro." Disse Sam, lo seguii, ma con gli occhi andavo dietro a Dean che saliva le scale, fino a vederlo scomparire.
"Lux, ci sei? Il rilevatore indica qualcosa?" Chiese Sam.
"No, non c'è niente.”

D'un tratto sentimmo un fucile sparare, Sam si girò di scatto dirigendosi verso le scale, salimmo in lampo i venti scalini che portavano al piano superiore, quando arrivammo all'ultimo gradino vedemmo Dean in piedi con il fucile in mano, era intatto, tirai un sospiro di sollievo.

Dean, tutto bene??” Chiese Sam.

Si si, quel figlio di puttana ha cercato di bloccarmi al muro!”

Chi??”

Il bambino.”

Quindi la leggenda è vera, sono i due gemelli!”

Credo proprio di sì.” Continuò, “Voi avete trovato qualcosa giù?”

No, giù il rilevatore non segnava nulla.” Rispose Sam.

Sam, dove sono sepolti i gemelli?”

Furono bruciati dai genitori.” Rabbrividii.

Maledizione! Allora c'è qualcosa che li tiene intrappolati in questa casa.” Esclamò Dean.

Bene, allora dividiamoci. Io faccio il giro delle stanze del primo piano, mentre tu cerchi su questo piano.”

E io?” Chiesi infastidita.

Tu vai con Dean.” Rispose Sam facendomi l'occhiolino.

Va bene.”

Mi piegai per aprire il cassetto superiore di un vecchio comò, frugai, e in mezzo alle cartacce trovai una foto dei due bambini, due meravigliosi bambini, il maschietto aveva una massa di riccioli biondi in testa, due grandi occhi azzurri, aveva un abitino elegante e teneva per mano la sorella, un viso dolcissimo, con le guance rosse, occhi azzurri e dei lunghi capelli biondi, anch'essa piena di boccoli, aveva indosso un vestito rosa confetto a frappe. Non potevo immaginare due bellissimi bambini che uccidono persone innocenti. Rimasi pietrificata quando alzai il viso e vidi che dietro Dean c'era il bambino che puntava un coltello alla gola di Dean senza che egli se ne accorgesse.

Dean, resta fermo.” Urlai mentre con il fucile puntavo il bambino ad un passo dal collo di Dean, la paura mi invase, ma dovevo farlo. Cercai di non guardare gli occhi stupiti di Dean e sparai. Beccai il bambino dritto in fronte, il mio cuore si spezzò, il bambino scomparve, la mia mira non mi aveva tradito, Dean era salvo.

Mi guardò ancora spaventato e sussurrò,

Grazie Lux.”

Di niente. Dean dobbiamo parl...” Non feci in tempo a finire la frase che lui mi interruppe.

Non ora.”

Abbassai lo sguardo, mentre passavo alla seconda stanza, doveva essere la stanza dei gemelli, sparsi qua e la sotto uno strato di polvere c'erano i loro giochi. A destra c'erano due lettini, distanziati soltanto da un comodino, sopra i letti c'era appeso un crocifisso, guardai nel cassetto, ma non c'era niente. Alzai il cuscino del letto vicino alla finestra e vidi una collana, di quelle che hanno il ciondolo che si può aprire e infilare una foto, l'aprii e vidi che dentro c'era una foto di una donna anziana con la piccola Corinne e dall'altra parte del ciondolo c'era un incisione, “Alla mia piccola nipotina Corinne. La tua nonna.” Improvvisamente capii che quello doveva essere il motivo per cui i fantasmi dei bambini erano ancora in quella casa, provai ad alzare il cuscino dell'altro letto e anche lì c'era la stessa identica collana con incisione diversa, quest'altra era per il piccolo Joseph. Li presi tutti e due e andai immediatamente da Dean.

Dean penso di aver trovato ciò che li tiene legati qui.”

Cosa?”

Queste due collane hanno al loro interno delle foto dei gemelli con una donna anziana! Penso siano state regalate loro dalla nonna.”

Chiama Sam, io vado a bruciare queste due foto!”

Mentre lui si affrettava ad uscire in giardino per bruciarle, io mi diressi di nuovo nella camera dei bambini, con le lacrime agli occhi continuavo a fissare i due lettini, immaginando i piccoli immersi nei loro sogni, restai immobile in quella posizione per cinque minuti, che sembrarono un'eternità. Prima di scendere cercai di asciugarmi gli occhi, non volevo che i fratelli vedessero che avevo pianto, mentre li strofinavo sentii la porta chiudersi, mi girai di sorpresa e vidi l'armadio che si spostava davanti ad essa, in quel momento apparsero i gemelli, mi sentii gelare ed esclamai “Diavolo Dean!!!”, i

"Forse cercavate queste?" Chiese Corinne maliziosa, mentre indicava due bambole di pezza identiche a loro, appoggiate sopra una mensola. Puntai il fucile verso la bambina, ma Joseph con un solo movimento della mano lo fece volare dall'altra parte della stanza. Indietreggiai impaurita, mentre i gemelli avanzavano verso di me, toccai con la schiena il muro, con lo sguardo vagavo in giro per la camera in cerca di qualcosa che mi potesse servire, e il mio sguardo cadde sullo scheletro del lettino più vicino a me, c'era un'asta di ferro di fianco ad esso, mi gettai verso il lettino prendendo l'asta, mi rigirai al volo verso i gemelli e li colpii con l'asta, scomparvero. Cercai subito di spostare l'armadio da davanti alla porta, dopo molta fatica riuscii ad aprire la porta e vidi Dean e Sam che stavano salendo le scale, 
"Dove diavolo eri finita Lux!?!" Chiese Dean furioso.
"Mi avevano bloccata nella loro stanza!"
"Ma abbiamo bruciato le foto!" Esclamò stupito Sam.

Purtroppo non erano le foto a bloccarli qui, ma quelle bambole di pezza!” Dissi mentre indicavo le bambole nella camera. Dean entrò in fretta, prese le bambole e scese giù, seguito da me e Sam, uscimmo dalla casa e vedemmo Dean prendere l'accendino e bruciare le due bambole. Una lacrima, che subito asciugai, rigò il mio viso. Mentre i fratelli entravano nell'Impala, mi girai e fissai per qualche secondo la casa, poi aprii la portella ed entrai anche io nell'auto. Appena entrata in macchina Sam si girò a guardarmi,

Tutto bene Lux?”

Si...” E ritornai nel mio silenzio.

Dean mise in moto l'auto e partimmo, buttai la testa indietro sul sedile e scrutai il cielo infinito, era pieno di stelle luminose, sono sempre stata affascinate dalle stelle, da piccola volevo essere una di esse, passavo le ore davanti alla finestra a guardarle, e immaginavo un mondo parallelo, un mondo il cui il bene trionfava, un mondo senza mostri, andavo avanti ad immaginare finché non mi addormentavo, quando mi svegliavo mi ritrovavo magicamente nel letto, il mio papà, si assicurava sempre che stessi bene, lui è stato e sarà sempre il mio vero amore... Ha dato la vita per me... Mentre ricordavo finii per addormentarmi in macchina. Appena aprii gli occhi, mi ritrovai in un letto, pensai che quello che era successo fosse stato solo un brutto incubo, che mio padre mi avesse portata a letto come una volta, mi alzai ed arrivai alla porta, ilo mio sogno s'infranse, sentii la voce di Bobby e realizzai che quel maledetto incubo era la mia nuova realtà.

Passa davanti ad una stanza e vidi Sam seduto sul letto,

Ehi Sam.”

Lux, ti sei svegliata!”

Si si, mi hai portata tu sul letto?”

No, ci ha pensato Dean.”

Ah, dov'è adesso?”

Non lo so, un minuto fa' era qui, penso sia andato fuori a fare una passeggiata.” Rispose e continuò

Lux...”

Si?”

Tranquilla, non ti odia! Presto gli passerà.”

Grazie.” Azzardai un sorriso.

Uscii dalla stanza e mi diressi verso le scale per scendere al piano di sotto, una volta giù aprii la porta ed uscii fuori, con lo sguardo cercai l'Impala, era a pochi metri da me, mi diressi verso di essa per vedere se Dean fosse li dentro, ma non c'era, mi rigirai e me lo trovai davanti.

Dean! Mi hai fatto spaventare!” Esclamai.

Scusa, non volevo.”

Grazie per avermi portata in camera.”

Di niente, non potevo lasciarti in macchina!” Mi fece l'occhiolino.

Dean, dobbiamo parlare, e non rimandare, per favore.”

Okay, parliamo.”

Prima di tutto ti devo le mie scuse, non dovevo reagire così prima, solo che odio essere trattata come una bambina, si sono in pericolo ultimamente, ma diavolo! Non potete rinchiudermi in casa! E' da quando sono piccola che caccio, tu può capirmi benissimo, dato che la tua infanzia non è tanto diversa dalla mia, poi tutta questa storia che mi vogliono morta, i sensi di colpa che mi perseguitano dal giorno in cui mio padre è morto, sono a pezzi, poi tu che sei freddo. Ho paura Dean!” Abbassai lo sguardo e sentii le guance andare a fuoco.

Lux...” Mi prese il viso tra le mani, “Non permetterò a nessuno di farti del male! Te lo prometto, finchè sarai con noi non ti succederà nulla!” Mi avvolse tra le sue braccia e iniziai a piangere. Con la voce smorzata dal pianto sussurrai,

Dean, se io dovessi morire... Trova mio fratello!”

Lux, sta zitta!” Mi fulminò con lo sguardo, e continuò

Dai ti accompagno in camera.” Annuii con la testa.

Ci dirigemmo verso l'ingresso della casa, una volta entrati, salimmo le scale e ci fermammo davanti alla porta della mia camera,

Beh dormi bene che domani mattina si parte!” Disse Dean.

Dean...”

Si?”

Volevo chiedergli di restare con me, ma la mia maledetta timidezza ostacolò tutto.

Niente niente... Buonanotte! E grazie di tutto!”

E di che!” Fece un sorriso che illuminò tutta la casa, volevo poggiare le mie braccia attorno il suo collo, avvicinare le mie labbra alle sue e baciarlo, ma non potevo. Mi incantai a guardare quel viso meraviglioso, mentre lui mi guardava con aria stupita.

Lux, tutto bene?”

Mi ripresi da quel sogno, risposi,

Si si.” E arrossii.

Buonanotte piccola!” E mi diede un bacio sulla guancia. Mi appoggiai alla porta, e con lo sguardo lo seguii finché non entrò nella camera. Entrai in camera e mi buttai sul letto, con gli occhi fissi sul soffitto, un sorriso stampato sul volto, e il cuore che per poco non usciva dal petto, pensai a quel ragazzo dall'armatura d'acciaio e il cuore morbido, che mi stava facendo provare sentimenti che non avevo mai provato per nessuno. Con Dean ancora nei pensieri, mi addormentai.














Salve lettori, volevo ringraziarvi per le recensioni,
e anche solo per il fatto che state leggendo questa sottospecie di storia!!!
Domani probabilmente non riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo, 
dato che questi capitoli li avevo già scritti, e adesso devo continuare a scrivere!!
Spero di pubblicarlo sabato!! *-*
Volevo fare anche qui gli auguri al nostro caro Jensen!!! *-*
<3 Happy Birthday Jensen!!! <3 We love you so much!!! *w* <3
Grazie ancora di cuore!!! Al prossimo capitolo!! 

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Capitolo 6
*** Wayne, where are you? ***


La mattina seguente, fui svegliata dal sole che entrava dalle persiane, mi alzai in fretta, presi della biancheria pulita e dei vestiti dal borsone e mi diressi in bagno. Appena entrai, chiusi la porta a chiave ed appoggiai i vestiti su un mobiletto di fianco al lavandino e mi lavai la faccia, presi l'asciugamano, e quando ebbi finito di asciugarmi, mi guardai allo specchio, avevo gli occhi più luminosi del solito, emanavo una strana “luce”, finii di lavarmi e mi cambiai i vestiti, indossai un jeans blu aderente ed una camicia a quadri, prima di uscire presi l'elastico e mi legai i capelli, racchiudendoli in una lunga coda ed uscii. Avevo la bocca secca e decisi di scendere al piano di sotto per bere un bicchiere d'acqua, passai dalla camera dei fratelli, stavano ancora dormendo, arrivata al piano di sotto mi fermai a guardare una foto, in essa erano ritratti Bobby e una donna bionda, con un vestito bianco che finiva all'altezza delle ginocchia, erano in un prato, Bobby sorrideva ed aveva un braccio attorno al collo della donna, mentre continuavo ad osservare quella foto, sentii un rumore provenire dalla cucina, mi affacciai e vidi Bobby con una birra in mano. Appena mi vide sorrise,

Buongiorno!”

Buongiorno Bobby.” Sorrisi timidamente.

Dormito bene?”

Si... Molto!” Continuai,

Bobby, posso farti una domanda?”

Chi è quella donna nella foto vicino alle scale?”

Mia moglie.” Abbasso lo sguardo e decisi di cambiare discorso.

Cosa vuol dire un angelo decaduto?”

So poco su questo argomento Lux, tuo padre non mi ha mai parlato molto di ciò. So solo che un angelo decaduto è un angelo che ha disobbedito o si è ribellato a dio.”

E quindi... Mia madre aveva disobbedito a dio?”

Non lo so...”

Restai in silenzio ad osservare Bobby per 5 minuti, poi parlai,

Bobby... La mia auto... Posso lasciarla qui?” Chiesi incerta.

In che senso?”

Sarebbe più facile viaggiare su una sola auto senza portare anche la mia.”

Ah si si, tranquilla, puoi lasciarla qui!”

Trattala bene... Mio padre ci teneva tanto a quell'auto... Mi fido di te Bobby!” Sorrisi.

Lui ricambiò il sorriso, e continuai,

Bene, vado a fare una passeggiata qui fuori...”

Va bene, tieni gli occhi aperti!”

Annuii con il viso, mi girai diretta verso la porta e l'aprii. Una volta fuori respirai a fondo, camminai fino alla mia auto, aprii la portella e mi sedetti sul sedile di mio padre, d'un tratto sentii un odore a me familiare, quel profumo, lo conoscevo benissimo... Mi girai ma non vidi nessuno, un colpo di vento mi accarezzò il viso, iniziai a piangere, e a parlare, da sola? Non so...

Papà... dove sei?... Avevi promesso che non mi avresti mai lasciata sola... E adesso? Cosa vogliono questi demoni da me? Dov'è Way?” Poi guardai nello specchietto e vidi il mio viso... Rigato dalle lacrime... Mentre mi portavo le mani agli occhi per cercare di asciugarli, esclamai,

Cavolo! Ma che sto facendo?? Sto impazzendo... Parlo anche da sola... Papà è morto!” Appoggiai la testa al volante. Dopo qualche minuto qualcuno bussò sul finestrino, alzai la testa e vidi Sam.

Lux, fra poco partiamo!”

Okay, arrivo subito.”

Mentre Sam si dirigeva verso la casa, aprii la portella ed uscii. Posai la mano sul tettuccio dell'auto e l'accarezzai come fosse un bambino... Chiusi la portella, la guardai per l'ultima volta, mi girai e senza voltarmi andai verso la casa. Una volta dentro, prendemmo la nostra roba e la caricammo nell'Impala, salutammo Bobby, e salimmo in auto. Dean accese l'auto e partimmo. Dopo mezzora di viaggio, ero stanca di quel silenzio tombale, mi avvicinai ai sedili dei fratelli, e dissi,

Sam, dove siamo diretti?”

Sam si girò per guardarmi,

Worcester, si sono verificati dei presagi demoniaci.”

Ah bene, è molto distante?”

No, solo 5 ore di viaggio.” Mi sorrise.

Solo 5 ore di viaggio...” Ripetei e continuai,

Ma Castiel, vi ha detto perchè mi cercano?”

Non abbiamo sue notizie da quella sera al bar.”

Benissimo...” Ritornammo in silenzio.

Dopo quattro ore di viaggio arrivammo ad un motel, erano l'una di pomeriggio, Dean parcheggiò l'Impala e scendemmo. Una volta fuori dall'auto, Dean si girò verso di me,

Siamo arrivati, staremo qui. Prendiamo due camere o una?”

Come volete, per me è indifferente!” Risposi.

Va bene, vado a prendere le chiavi della camera, aspettatemi qui.” Disse Sam.

Mentre Sam si incamminava verso il bar, ci appoggiammo all'Impala,

Sicura che non vuoi una stanza tutta per te?”

Si si tranquillo.” Sorrisi.

Chi cerchiamo precisamente Dean?”

Di preciso non lo sappiamo ancora, l'unica cosa certa è che sono scomparsi cinque ragazzi in quattro giorni.”

Hanno qualche caratteristica in comune?”

No, niente in comune.”

Sam arrivò, con le chiavi della stanza ventotto, Dean prese il mio borsone dall'Impala e ci dirigemmo verso la stanza, Sam infilò le chiavi nella serratura ed aprì la porta. La stanza era davvero accogliente, le pareti erano ricoperte da una carta da parati rossa, il pavimento rivestito da una moquette beige, i tre letti in fila uno di fianco all'altro distanziati solo da tre comodini, avevano dei piumoni gialli sopra, il bagno era infondo alla stanza, un tavolo con due sedie vicino alla porta del bagno, e c'era anche un mini frigo, l'unica pecca era il televisore preistorico difronte al letto centrale. Appena entrammo mi sedetti sul letto vicino alla finestra, Dean mi guardò ed esclamò,

Eh no ragazzina! Il letto vicino alla finestra è il mio!”

Lo guardai con aria stupita mentre lui si buttava sul letto,

Ah scusa, non sapevo l'avessi prenotato!” Feci una smorfia e mi rivolsi a Sam,

E tu Sam quale letto scegli?”

Per me è indifferente, tu quale preferisci?”

Prenderò questo difronte alla televisione.” Sorrisi e presi il borsone che Dean aveva appoggiato per terra, lo misi sul letto e mi sedetti anche io,

E adesso che facciamo?

Io direi di andare a mangiare qualcosa!” Rispose Sam.

Ben detto Sam! Sto morendo di fame!” Feci l'occhiolino.

Tu vieni Dean?” Chiese Sam al fratello.

Ehm no... Penso che rimarrò qui in camera a guardare qualche film...” Si schiarì la voce.

Guardai Sam e notai che guardava il fratello con dissenso.

Meglio che andiamo Lux!”

Va bene, a dopo Dean!”

Sam aprì la porta ed uscimmo fuori, percorremmo la strada che portava al bar ed entrammo.

Ci sedemmo ad un tavolo vicino ad una finestra, arrivò la cameriera ed ordinammo, Sam prese un'insalata ed io un hamburger con doppio bacon. Mentre aspettavamo,

Adesso che faremo Sam?” Chiesi.

Appena finiamo, andiamo alla centrale di polizia per cercare qualche indizio.”

Va bene.”

Proprio in quel momento arrivò la cameriera con la nostra roba. Appena finimmo di mangiare, uscii il portafoglio dalla borsa,

Tranquilla pago io!”

No dai Sam, posso pagare tranquillamente anche io!”

Ho detto stai tranquilla!” Disse sorridendomi e porgendo il denaro alla cameriera.

Uscimmo dal bar, diretti verso la stanza. Appena aprimmo la stanza vedemmo che insieme a Dean c'era Castiel.

Oh, Castiel. Da quanto tempo!” Esclamò Sam.

Novità?” Chiesi impaziente.

No.” Rispose guardando Dean, e poi abbassò lo sguardo.

Sicuro?? Proprio niente niente???” Insistetti.

Dean deviò il discorso.

Beh, andiamo alla centrale di polizia?” Chiese al fratello.

Okay, vado a cambiarmi.”

Cambiarti?” Chiesi.

Certo, metto la “divisa” da agente del FBI!”

Ah si, me n'ero dimenticata.”

Mentre i due entrarono in bagno a cambiarsi, presi il telecomando della televisione e l'accesi, appena lo schermo si illuminò apparvero delle scene disgustose, immediatamente capii che tipo di film voleva guardare Dean. Spensi velocemente e mi girai a guardare se qualcuno avesse visto. Notai che Castiel non se n'era andato, e con la testa leggermente inclinata mi stava osservando.

Oh Castiel... Sei ancora qui!”

Cosa stavano facendo quei due in televisione?”

Chi? Cosa?” Arrossii e feci finta di non capire.

Come mai sei diventata rossa?”

Io? Rossa? Ma no... Ho solo caldo!”

In quel momento i fratelli uscirono dal bagno. Avevano addosso dei completi eleganti, osservai attentamente Dean, che mi sorrise, e le mie guance arrossirono più di quanto già lo fossero.

Sam notò il mio imbarazzo,

Lux, stai bene?”

Si, si. Tutto benissimo! Andiamo??” Chiesi spazientita, mentre i due fratelli si guardarono con aria divertita. Mi avvicinai alla porta e l'aprii, uscii nel parcheggio e mi diressi all'Impala, seguita dai fratelli e dall'angelo. Salimmo in macchina, io e Castiel dietro. Ero visivamente a disagio. Una volta arrivati alla centrale, Dean si girò,

Tu e Castiel rimanete qui.”

Dean preferirei venire con voi!” Esclamai.

No, tu resti qui. Tranquilla, il pennuto non mangia.” Sghignazzò divertito guardando il fratello.

Uscirono dall'auto, salirono le scale della centrale ed entrarono nell'edificio.

Mi girai verso Castiel e lui con curiosità mi chiese,

Pennuto? Chi è il pennuto?”

I pennuti sono coloro che hanno le penne... Insomma... Le ali!” Ero in difficoltà.

Ah...”

Mi girai, per non incrociare lo sguardo curioso di Castiel. Rimanemmo in silenzio finché i fratelli non tornarono. Entrarono in auto e si girarono verso di noi.

Niente. I ragazzi scomparsi non hanno niente in comune e ne si conoscevano.” Disse Sam.

Benissimo...”

Com'è andata l'attesa dolcezza?” Chiese Dean divertito.

Sta zitto!” Risposi con rabbia.

Dean si girò ed accese l'auto per tornare al motel. Quando arrivammo, scesi dall'Impala, mi incamminai verso la stanza, ed aspettai che Sam aprisse. Quando aprì, lanciai la borsa sul comodino e mi distesi sul letto. Sam si andò a cambiare e Dean si sedette sul letto, fissandomi.

Cosa ti ha fatto di male Castiel?” Chiese, ma non ebbe nessuna risposta. Mi girai dall'altro lato.

Sam uscì dal bagno, Dean si alzò ed entrò al suo posto.

Lux? Dormi?”

Con la testa immersa nel cuscino risposi,

No...”

Che succede?”

Niente... Ho solo sonno.”

Ah va bene dai, ti lascio dormire.”

Sam si alzò dal suo letto e si andò a sedere sulla sedia vicino al tavolo, Dean uscì dal bagno diretto verso il frigo, prese una birra, e rivolgendosi al fratello,

Sam vuoi una birra?”

No grazie.”

E tu piccola?”

Dean...” Disse Sam.

Le ho solo chiesto se voleva una birra!” Esclamò.

Dopo cinque minuti mi addormentai.

Sentii qualcuno che mi toccava il braccio, aprii gli occhi e...

Wayne?? Se.. Sei tu??”

Si Lux, sono io. Stai sognando. E' l'unico modo con cui posso parlare con te!”

Way dove sei?? Stai bene??”

Si... Diciamo che sto bene... Lux, devi andartene... Non puoi restare con loro! Stai mettendo le loro vite in pericolo!”

Ma... Ma loro sono cacciatori... Mi aiuteranno a trovarti!”

Moriranno per colpa tua!!!”

No... Dove sai Wayne! Verremo a salvarti... Poi le nostre strade si divideranno! Ma ho bisogno di loro per trovarti!”

Non puoi essere così egoista Lux!”

Ma io... Tu dimmi dove sei... e verrò... da sola!”

Mi tengono prigioniero in una casa abbandonata lontana mezzora da qui...”

Resisti... Ti prego...”

Ti aspetto Lux...”

Quelle furono le ultime parole di Wayne.













Scusate per il ritardo miei cari!!!
Ma ho avuto problemi con la scuola!! :(
Comunque, questo capitolo penso sia molto noioso e pieno di errori!
Mi scuso in anticipo!!! :/ Ma purtroppo l'ho scritto in fretta, a scuola e mentre studiavo!!! >.<
Spero vi piaccia almeno un po'! :( 
Al prossimo capitolo!!!! -Lux.

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Capitolo 7
*** Gremory. ***


Aprii gli occhi e vidi che i fratelli dormivano, dovevo andare da Wayne, senza loro. Mi alzai, mi diressi verso il tavolo, dove Dean aveva lasciato la sua giacca, infilai la mano nelle tasche e presi le chiavi dell'Impala, andai verso la porta e l'aprii, una volta fuori cercai di chiuderla senza far rumore, andai verso l'auto, aprii la portella e mi sedetti sul sedile. Infilai le chiavi ed uscii dal parcheggio, ero confusa, non sapevo dove andare, d'un tratto mi ricordai di una casa abbandonata che avevo notato prima di arrivare al motel, cercai di ricordare la strada e dopo 23 minuti ero arrivata davanti alla casa, parcheggiai l'auto davanti ad un cancello, uscii e andai ad aprire il cofano, in quel momento mi sentii in colpa per aver “rubato” l'auto a Dean, se mai fossi tornata al motel mi avrebbe ammazzato. Presi un fucile, il coltello, e dell'acqua santa. Con la mano destra aprii il cancello, e percorsi tutto il lungo viale che accompagnava fino ai cinque scalini che portavano sulla veranda dove c'era la porta, li salii, quando fui sulla veranda mi fermai, avevo paura, molta paura, ma ormai ero lì, non potevo lasciare mio fratello in mano ai demoni, allungai la mano e lentamente aprii la porta, non si vedeva niente, solo buio pesto, cercai di affinare la mia vista, ed avanzai, chiamai sottovoce mio fratello,

Wayne...” Non ebbi nessuna risposta e decisi di alzare leggermente il tono della voce,

Wayne!!”

In quel momento qualcuno mi tirò un calcio nello stomaco, caddi a terra, lasciando scivolare il fucile sul pavimento, sentii delle mani fredde che mi presero per i capelli invogliandomi ad alzarmi, una volta in piedi sentii una lama fredda premere sul mio collo,

Benvenuta piccola Lux!” Disse una voce pesante,

Cercai di muovermi ma il coltello affondava sempre più nel mio collo.

Chi diavolo sei brutto figlio di puttana!... Dov'è mio fratello?!?”

Piacere sono Gremory, Tuo fratello? Adesso ha di meglio da fare!!!”

Lui mi ha detto che era qui... Ma...” Sentivo il suo respiro sul collo.

Oh piccola ragazzina ingenua... E' stato facile farti venire qui... D'altronde non avresti mai lasciato tuo fratello in mano ai demoni no?” Disse sussurrandomi nell'orecchio.

Bastardo...” Cercai di svincolarmi. Ma lui mi girò verso di se, e solo allora vidi in faccia il mio aggressore, era un ragazzo sui trentanni, capelli neri brizzolati, lineamenti del viso perfetti, e infine notai i suoi occhi, neri come la pece. Mi tirò un altro calcio nello stomaco, e svenni dal dolore.

Quando mi svegliai ero legata ad una sedia, non vedevo niente.

Ben tornata dolcezza!” Esclamò il demone.

Te la farò pagare...” Sussurrai.

Si... Così ha detto tuo padre qualche giorno fa mentre lo infilzavo...”

Iniziai a piangere, nonostante non volessi piangere. Lui continuò,

Perché piangi? Non ti ho ancora fatto nulla!” Disse mentre passava il coltello sul suo dito per vedere se fosse affilato. Iniziai ad agitarmi sulla sedia.

Ehi che fai? Qui nessuno può salvarti principessa! Siamo soli... Io e te.” Avvicinò il coltello sul mio polso.

Cosa volete da me???” Urlai,

Ma come? Nessuno ti ha detto niente? Pensavo che tuo padre ti avesse accennato qualcosa!” E continuò,

Tua madre quando la uccisi, eh si, ho ucciso anche lei... Va beh... Mi disse che non sarei mai riuscito a farti del male, ma evidentemente aveva torto.” Disse infilando il coltello nella spalla.

Sentii un dolore atroce, cercai di liberarmi ma non riuscii a muovermi, il dolore mi aveva immobilizzato.

Tranquilla, non vorrai perdere le forze tutto d'un colpo.” Mi fece un altro taglio profondo su tutto l'avambraccio. E un altro ancora all'altezza del polso destro. Stavo perdendo troppo sangue.

Cos'hai... Cos'hai fatto a mio fratello???” Non riuscivo a parlare.

Tesoro, tuo fratello non è quello che credi. Lui non è buono come te, angioletto!”

Sta zitto...”

Non sprecare fiato.” Un altro taglio sul braccio.

In quel momento la porta si aprì, era Dean, ma era da solo...

Dean...” Cercai di gridare ma non ci riuscii.

Oh il Winchester più grande!”

Figlio di puttana cosa le hai fatto!” Disse Dean osservando lo stato in cui mi trovavo.

Oh ma niente, abbiamo solo parlato e giocato un po'.” Rispose divertito il demone.

Mentre Dean cercava di distrarre il demone, Sam era entrato dalla porta posteriore e si trovava esattamente dietro ad esso. Con un colpo secco infilò il coltello all'altezza del cuore. Il demone cadde a terra, si accasciò,

Sam Winchester... Ci vediamo all'inferno!” Quelle furono le sue ultime parole.

Dean corse a slegarmi, mi prese in braccio e correndo mi portò in macchina, mi fece stendere sui sedili posteriori, e dopo che Sam salì in macchina, partimmo diretti al motel.

Una volta arrivati Sam corse ad aprire la porta mentre Dean mi prese nuovamente in braccio e mi portò in camera, posandomi sul letto. Dean mi tolse la camicia insanguinata, in quel momento non provai imbarazzo, non capivo più niente, Sam prese una bottiglia di whisky e strappo una sua maglietta. Non riuscivo a capire cosa volesse fare con il whisky, ma lo compresi ben presto quando me lo versò sulle ferite. Sentivo il mio corpo andare a fuoco. Mi fasciò le ferite con i pezzi della maglietta, per bloccare l'emorragia che era in atto. Svenni di nuovo.

Quando aprii gli occhi vidi Sam seduto di fianco a me e Dean che faceva avanti e indietro per la stanza.

Appena Dean vide che ero sveglia,

Oh ti sei svegliata piccola immatura!” Gridò con gli occhi pieni di rabbia.

Dean! Smettila!” Ribatté Sam.

Lo fissai, non riuscivo ancora a muovermi, avrei voluto alzarmi e tirargli un pugno in quel bel faccino che si ritrovava.

Appena sto meglio giuro che ti faccio male...” Sussurrai.

Sam mi guardò preoccupato.

Sto bene Sam.”

Si lo vedo. Stai da favola!” Disse prendendomi in giro.

Come diavolo ti è saltato in mente di prendere la mia auto e andare da sola da un demone!”

 

Dean... Ti prego smettila.”

No, non la smetto! Se fossimo arrivati cinque minuti più tardi...” Si bloccò per qualche secondo tirando un pugno al muro, e continuò,

Saresti morta!!!”

Non risposi, sapevo che aveva ragione. Avevo agito come avrebbe fatto una bambina di dieci anni. Mi girai verso Sam,

Come avete fatto a trovarmi?”

Castiel ci ha avvertiti che eri scappata, e ci ha raccontato del sogno.”

Wayne... Non era lì... Il demone ha detto che... Mio fratello è malvagio...”

Lux, calmati... Appena starai meglio parleremo...”

Ha ucciso mia madre... E poi... Anche mio padre...” Mi mordevo le labbra per trattenere le lacrime.

E avrebbe fatto fuori anche te!” Intervenne Dean.

Forse sarebbe stato meglio.” Risposi.

Mi guardò con disprezzo.

Sei solo una stupida...” Urlò prima di prendere le chiavi della macchina e uscì sbattendo violentemente la porta.

Sam... Scusa... Io non volevo mettere le vostre vite in pericolo...”

Tranquilla... Lui avrebbe fatto la stessa cosa per salvare me, ha solo paura che ti facciano del male.” Fece un mezzo sorriso e continuò,

Adesso dormi, io starò qui di fianco a te.”

Guardai l'orologio, erano le quattro e mezza di mattina.

Mi girai, mi lasciai trasportare da un pianto silenzioso, tremavo, mi addormentai.

Sam prese il suo piumone e me lo mise addosso. Continuavo a pensare alle parole del demone, “Tuo fratello non è quello che credi... Lui non è buono come te.”...

No. Stava mentendo. Ne ero sicura... Mio fratello non è malvagio! Non può esserlo. E' sempre stato un bravo ragazzo, non ha mai fatto del male a nessuno. Non portatemi via anche lui...

Chiusi gli occhi e vidi mio fratello, aveva gli occhi neri. Gli aprii in fretta e mi alzai di scatto. Sam mi guardò spaventato,

Lux!! Che succede??”

Wayne... Aveva gli occhi neri...”

Tuo fratello non è un demone. Stai tranquilla.”

Sam... E se invece il demone avesse ragione?...”

Smettila... I demoni mentono!”

Ma... Lascia stare... Dean è tornato?”

No...” Continuò,

Come vanno le ferite?”

Fanno male...”

Posso immaginare, ci sono passato.”

Sam... Mi aiuti ad alzarmi? Mi voglio infilare una maglietta.”

Aspetta, te la prendo io!” Si avvicinò al borsone e lo prese, adagiandolo sul suo letto.

Prendi la felpa verde.”

Questa?”

Si, grazie.”

Me la porse e mi aiutò ad infilarla, feci una smorfia dal dolore. Sam mi guardò stupito.

E' tua questa felpa?”

No, è di Wayne.”

Ah ecco! Sembrava leggermente enorme per te!”

Sorrisi.

In quel momento rincasò Dean, non riuscivo a guardarlo in faccia. Si buttò sul letto affondando la testa nel cuscino, guardai Sam,

Dean...?” Lo chiamò Sam.

Si...?”

Tutto okay?”

Si...”

Va bene... Io vado in città a prendere informazione dai famigliari dei ragazzi... Tu resti qui con Lux?”

Devo per forza?”

Si, Dean!”

Legala al letto, almeno saremo sicuri che non scappa.”

Come sei spiritoso, stronzo!” Sbottai buttandogli il mio cuscino addosso.

Lui si alzò e mi guardò,

Oh si fai pure... Ti ho solo salvato la vita!”

Era meglio se mi lasciavi morire, almeno non avrei più visto te e la tua arroganza!”

Voi due, smettetela!!!” Si intromise Sam.

Tutti e due ci girammo verso di lui, e continuò,

Io devo andare, per favore... Non scannatevi!!!” Ci fece l'occhiolino ed uscì nel parcheggio chiudendo la porta.

Bene, sei fai la brava finché torna Sam, ti do una caramella!” Disse divertito.

Dean, ma la vuoi smettere??” Dissi assumendo un tono serio e continuai,

Tu cosa avresti fatto se fosse stato Sam? L'avresti lasciato lì?”

Sta zitta.” Rispose riaffondando la testa nel cuscino.

Dean...”

Mi alzai dal letto, camminavo come uno zombie, le ferite bruciavano da morire.

Alzati!” Gli ordinai.

Te lo ripeto... Se fai la brava ti do una caramella!”

Brutto bastardo!!!” Dissi tirandogli un pugno sulla schiena muscolosa.

Si alzo guardandomi negli occhi,

Forse non hai capito... Io non voglio avere niente a che fare con una ragazzina come te!”

Ah bene... E' così?” Lo guardai con aria di sfida.

Si!!”

Okay, non mi rivedrai mai più!” Dissi aprendo la porta della camera.

Quando fui già fuori nel parcheggio mi prese per il polso e mi tirò dentro chiudendo la porta. Il dolore esplose.

Cazzo Dean!!”

Forse non sono stato chiaro. Tu...”

Eravamo a cinque centimetri una dal viso dell'altro. Continuai a sfidarlo.

Io? Che?” Lo fissai dritto negli occhi.

 

Tu...” Sussurrò, come se non avesse più voce.

A quel punto si chinò e sfiorò le mie labbra con le sue, trascinandomi in un vortice.

Gli passai le braccia intorno alle spalle muscolose e lo baciai, con tutta la passione di cui ero capace, stringendolo forte a me. Lui era tutto ciò di cui avevo bisogno. Per diversi minuti si sentirono solo i nostri respiri, il rumore delle nostre labbra che si incontravano, la porta che cigolava al peso dei nostri corpi che si avvicinavano. Dean mi accarezzò i fianchi, le costole, la vita. Poi la mano scivolò sotto la felpa e la sentii calda sulla pelle, provocando in me una vera e propria scarica elettrica.

Dean... No...” Sussurrai.

Dean ritirò all'istante la mano, sollevandosi e guardandomi negli occhi. Poi si è appoggiò al muro.

Ansimava.














Ecco il settimo capitoloooo!! Nulla di speciale...
Volevo ringraziare Giuls e Rainbow che sono le uniche che recensiscono sempre!!! *w*
Ma ringrazio tanto anche voi che non lo fate!! *-*
Qualche recensione in più mi farebbe molto piacere!! ù.ù Ma mi accontento!!! :P
Grazie ancora!! :3 Al prossimo!!!
-Lux.

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Capitolo 8
*** Can't finish so. ***


Ero proprio una stupida... Aspettavo quel momento dal primo momento che lo vidi e adesso che finalmente c'era stata quella fusione... Avevo rovinato tutto!

Dean era ancora appoggiato al muro a fissarmi, io invece ero bloccata sulla porta, l'imbarazzo mi aveva paralizzato il corpo. Abbassai lo sguardo, non riuscivo a resistere ai suoi occhi.

Io... vado a prendere aria qui fuori... torno subito...” Disse indicando la porta.

Annuii, ma non mi spostai.

Lux... Per uscire devo aprire la porta...” Disse imbarazzato.

Oh... Si scusa...” Dissi spostandomi in fretta.

L'aprì ed uscì velocemente. Quando chiuse la porta, mi appoggiai ad essa e chiusi gli occhi, non capivo più niente, sentivo ancora i brividi su tutto il corpo, il sapore delle sue labbra, il suo profumo... Aprii gli occhi e mi diressi verso il letto, mi stesi e affondai il viso nel cuscino, ripensai a quello che era successo pochi minuti prima, rimasi cosi per 40 minuti, poi Dean rientrò.

Non alzai la testa, sentii soltanto che Dean si distese sul suo letto. Dopo dieci minuti, alzai il viso dal cuscino e vidi che Dean era steso con il volto verso il soffitto e le braccia incrociate dietro la testa.

Quando notò che lo stavo osservando, si girò, i suoi occhi verdi fissi su di me, come se stesse memorizzando ogni piccolo particolare del mio corpo. Abbassai lo sguardo, ero intimidita dall'attenzione che si era concentrata su di me.

In quel preciso momento entrò Sam, che interruppe l'alchimia che si era venuta a creare.

Sono tornato! Oh... Siete ancora vivi!” Sorrise.

Io e Dean ci girammo verso Sam... Senza dire niente, era come se fossimo su un altro mondo.

Ehi, ci siete?? Sembrate ipnotizzati!” Disse spaventato.

Si tutto okay Sam.” Rispose Dean al fratello.

Ah... Meglio così!”

Cos'hai scoperto?” Chiesi.

I cinque ragazzi si conoscevano, e non solo...” Fece una pausa e poi continuò,

Avevano un nuovo amico in comune! I genitori hanno detto che non erano più gli stessi ultimamente.”

E l'amico in comune chi è?” Chiese Dean curioso.

L'hanno descritto come un ragazzo molto riservato, di poche parole.” Rispose il fratello minore.

Si sa dove abita?” Chiesi.

No, nessuno sa dove questo ragazzo abiti.”

E fisicamente com'è?”

Biondo, con i capelli abbastanza corti, alto sul metro e ottantacinque, occhi grandi e verdi, e molto muscoloso.”

Sentivo le mie forze abbandonarmi.

Wayne...” Dissi con un tono di voce quasi impercettibile.

Cosa?” Chiese Dean girandosi verso di me.

E' Wayne...”

Non possiamo saperlo!” Rispose Sam.

E' lui... Il demone non mentiva!” Esclamai.

Lux, calmati! Non può essere lui...” Cercò di calmarmi Sam.

Dobbiamo trovarlo Sam!” Ordinai alzandomi dal letto.

D'un tratto, Castiel si materializzò davanti a noi facendomi spaventare.

Tu sai dov'è! Dimmelo!” Urlai minacciosa.

Castiel mi guardò sorpreso.

La smetti di guardarmi come se non capissi niente? Dimmi dov'è... Ti prego!”

L'angelo si girò verso i fratelli senza neanche rispondermi.

I ragazzi si trovano in una grotta in periferia, appena fuori dalla città.”

E' lui vero? E' mio fratello?” Chiesi stringendo il braccio dell'angelo.

Lui si girò a guardarmi e poi tornò a fissare i fratelli.

Okay grazie Castiel.” Disse Sam.

Mentre Dean continuava ad osservarmi.

Mi sedetti sul letto, appoggiando i gomiti alle ginocchia e portando le mani in faccia. Il mio respiro si fece affannoso.

Lux... Calmati... Vuoi un bicchiere d'acqua?” Mi chiese Dean.

Non risposi. Mi faceva male la testa, e le ferite ricominciavano a bruciare. Cercai di non farci caso. Alzai la il viso. Castiel era sparito.

Dean, io devo andare alla caverna.”

Ehi... No! Non puoi andare.”

Non ricominciare ti prego!” Esclamai esasperata.

Dean ha ragione, Lux!” Si intromise Sam.

Allora, credo di non essermi spiegata bene, o venite con me, o vado da sola!”

I fratelli si guardarono. Sam inclinò la testa, serrando la mascella.

Presi la giacca di pelle dalla sedia del tavolo, e mi diressi verso la porta. Dean mi afferrò per il braccio. Erano due volte in un giorno che mi faceva “esplodere” le ferite.

Veniamo con te... Non ti lasciamo sola.” Disse con occhi pieni di comprensione.

Uscimmo nel parcheggio e salimmo sull'Impala, Sam chiuse la porta e ci raggiunse.

Una volta che fummo saliti tutti in macchina, Dean si girò verso il fratello,

Ha detto una caverna in periferia?”

Si, appena fuori dalla città.”

Okay bene.”

Dopo venti minuti eravamo già arrivati alla caverna.

Dovrebbe essere questa.” Disse Dean girandosi a guardarmi.

Continuai a fissare “l'entrata”. Mentre i fratelli prendevano il necessario dal cofano dell'Impala.

Sei pronta?” Mi chiese Dean.

Annui con la testa mentre ci incamminammo. Varcammo la soia della caverna, un'ondata d'umidità e nebbia ci avvolse. Il mio cuore sembrava volesse uscire dal petto. Camminammo per un po'. Poi arrivammo ad un punto cieco. Dean si girò,

E adesso dove andiamo?” Chiese.

Apparve Castiel. Dean con aria spazientita si rivolse all'angelo,

E' questa la grotta vero?”

Si si è questa.”

E dove sono i ragazzi?”

Dietro quella roccia, c'è un passaggio.”

Sentimmo arrivare qualcuno.

Dean, tu e Lux proseguite, rimango con Castiel, vi raggiungiamo appena abbiamo finito qui.” Disse Sam.

Buona fortuna!” Disse prendendomi per il braccio, invogliandomi a seguirlo nel passaggio. Percorremmo per dieci minuti nel buio più profondo il passaggio, poi iniziammo ad intravedere una luce. Prima di uscire dal cunicolo, afferrai la maglietta di Dean. Non volevo si allontanasse da me. Lui si girò per capire il motivo del gesto.

Stammi vicina.” Disse sorridendo.

Uscimmo. Davanti a noi su degli altari, c'erano i cinque ragazzi immobili. Mentre avanzavamo verso i ragazzi. Ma una voce c'interruppe.

Salve miei cari.”

Ci girammo. Lui era lì. Si. Mio fratello, Wayne. Era lì davanti ai nostri occhi.

Dean passò il mio braccio sulle sue spalle, aveva capito che stavo per svenire.

Ehi sorellina! Tutto bene?” Disse divertito.

Dean mi sorreggeva, era terrorizzato.

Lux no. Riprenditi!” Mi sussurrò nell'orecchio.

Oh Dean, grazie per aver accompagnato la mia sorellina da me!” Esclamò e continuò,

Adesso puoi anche andartene.”

Tu non sei mio fratello!” Urlai.

Si girò verso me.

Oh si che sono io piccola! Non mi riconosci?” Mi fece un occhiolino.

No... Non sei Wayne.” Sussurrai.

Si si, forse dovrei spiegarti alcune cose mia cara.” e continuò,

Vediamo, da dove posso partire?... Ah si! Tua madre, nostra madre, era la sgualdrina di Lucifero. Sai chi è lucifero vero? Beh, prima che fosse cacciata dal paradiso, rimase incinta. E indovina chi era il padre? Si tesoruccio. Il padre del bambino, il bambino sarei io, ancora non l'avessi capito, il mio vero padre è Satana in persona.”

Mi mancava l'aria.

Non è vero... Way so che non sei tu! Ti stanno solo usando! Nostro padre è Micheal!!” Iniziai a piangere. Dean mi sorreggeva sempre si più.

No,no,no,no sorellina. Mio padre è Lucifero! Adesso ho scelto da che parte stare. Il mio vero padre è fiero di me sai? Unisciti a noi vedrai che ti sentirai appagata!”

Mai! Preferirei morire.”

Davvero lo preferiresti? Se muori non incontrerai tua madre lo sai? Lei è ancora giù nell'inferno a soddisfare i piaceri di mio padre!”

Brutto bastardo...” Disse Dean.

Dean, vattene finché sei ancora in tempo! Io rimarrò qui... La mia vita ormai non ha più senso... Ho perso tutti.” Sussurrai.

Io non ti lascio qui... Ti ho promesso che non ti lascerò mai sola!”

Ero in ginocchio sulle rocce e Dean era anch'esso in ginocchio davanti a me.

Lui. Mio fratello. Il mostro. Stava avanzando verso di noi con un coltello in mano.

Non riuscivo a muovermi, a parlare, ad avvisare Dean. Qualcosa mi bloccava.

Era dietro Dean.

Poi...

Vidi gli occhi di Dean riempirsi di dolore, urlò.

Non capivo cosa stesse succedendo. Il mostro era sparito. Dean si accasciò per terrà.

Un rivolo di sangue uscì dalla sua bocca. Alzai la sua testa con le mani.

Dean no... Non lasciarmi... No ti prego...” Dissi mentre le lacrime si facevano spazio sulle mie guance.

Lux... Tran... Tranquilla... Andrà tutto bene...” Sussurrò lui con un filo di voce.

Mi girai verso il passaggio e chiamai Sam con tutta la voce che avevo in gola. Ma niente.

Mi girai verso Dean. Stava chiudendo gli occhi.

Dean no! Non mi lasciare ti prego no... E' tutta colpa mia... Ti prego... Non ti darò più fastidio, sparirò! Ma ti prego non morire! Non anche tu... Non puoi lasciarmi da sola... No...”

Dean mi sorrise, e poi chiuse gli occhi.

Dean? Dean!!!”

Posai la mano sul suo collo. Non sentivo più il suo battito.

Dean...”

Abbracciai il suo corpo senza vita. Non poteva finire così. No.

Lo strinsi ancora di più, ed infilai il mio viso tra il suo collo e la sua spalla. Non riuscivo a respirare.

Poi d'un tratto... Sentii un dolore allucinante... Ed una luce accecante illuminò tutta la caverna.

Quella è l'ultima cosa che vidi. Poi... Buio totale.












Dolcezze, questo è il nuovo capitolo!
Diciamo che non è venuto come volevo... :(
Accetto le critiche!! 
Mi scuso in anticipo se ci sono errori, ma a quest'ora capisco ben poco!!!
Scusatemi davvero per aver postato quest'obbrobrio!!! :(
Spero che il prossimo sia migliore!!! Baci.
-Lux.

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Capitolo 9
*** We missed you. ***


Ero morta. Anzi, pensavo di essere morta.

Non riuscivo ad aprire gli occhi, a parlare e ne muovere il corpo.

Poi... D'un tratto... Sentii dei rumori, dei ticchettii, suoni meccanici.

Provai a muovermi, ma sentii soltanto un gran dolore. Mi sforzai ad aprire gli occhi,

e con mio grande stupore, ci riuscii. All'inizio vidi soltanto una gran luce bianca, poi pian piano la mia vista tornò normale. Ero in una stanza con le pareti bianche, su un lettino, provai a girare leggermente la testa, vidi un macchinario ospedaliero, e capii di essere in ospedale. Ero viva.

Mossi leggermente la mano, e riuscii ad alzare un dito.

La porta della camera era chiusa.

Lentamente si aprì, vidi entrare qualcuno, un uomo, poi si girò.

Era Sam, che quando vide che ero sveglia, lasciò cadere la bottiglietta d'acqua che aveva in mano.

Lux!!!” Esclamò, uscendo di nuovo fuori a chiamare qualcuno.

Appena rientrò, era seguito da un uomo e una donna con dei camici.

Signorina, come si sente? Riesce a parlare?” Mi chiese l'uomo col camice.

Non capivo cosa stesse succedendo.

Ma che... Diavolo...” Dissi con un filo di voce.

Ah bene, riesce a parlare.” Disse l'uomo voltandosi verso la donna.

Sam! Ma dove sono??” Chiesi esasperata mentre riuscii a sedermi sul letto.

Ehi ehi, signorina stia calma! Non può sforzare il suo corpo così!”

Cos'è successo? Dean...” Gridai guardando Sam.

Lux, ti spiego tutto dopo. Adesso stai calma e ascolta ciò che ti dice il dottore!” Rispose.

Mi sembra che vada tutto bene, adesso mandiamo degli infermieri per fare delle analisi.” Dissero i due prima di uscire.

Sam...”

Santo cielo... Era ora che ti svegliassi!” Corse ad abbracciarmi.

Svegliassi? Perchè?? Perchè sono in ospedale?? E Dean...”

Fummo interrotti dagli infermieri, mi tirarono un po' di sangue e uscirono di nuovo.

Sam! Un minuto fa ero nella caverna! Dov'è Dean?!?”

Continuai a fissare Sam, aspettando una risposta.

Lux... Sono passati due mesi e dieci giorni... Da quel giorno...”

Cosa???” Mi alzai di nuovo dal letto.

Calma! Sei entrata in coma...”

In coma? Stai scherzando?”

No... La caverna è stata invasa da una luce accecante... E quando io e Castiel vi abbiamo raggiunto,

Dean aveva la maglietta sporca di sangue, ma nessuna ferita, e tu, eri svenuta!” Si spiegò.

Quindi Dean... E' vivo!!!” Esclamai.

Si!”

Oooh...” Sospirai mentre sentivo il cuore battere più forte che mai e continuai,

E come sta?? Quindi... Wayne... non gli ha fatto niente?”

No, Wayne l'ha ucciso... Ma tu... L'hai riportato in vita!”

Ma è impossibile Sam!!” Ribattei.

A quanto pare invece è possibile!! L'ha confermato anche Castiel!”

Io non ho poteri curativi, ne poteri di altro genere! Sono una ragazza come tante Sam!”

Ah si, avere una madre ch'è un angelo... Beh si... E' una cosa normale dai!” Ammiccò.

Cavolo che mal di testa! Sam... Ti prego... Odio gli ospedali... Portami via di qui!”

Ma stai scherzando? Ti sei appena svegliata dopo due mesi di coma!!!”

Ti prego! Giuro che se mi porti via, resto a letto in motel!” Dissi facendo gli occhi dolci.

No! Lux, appena starai bene ti faranno uscire!”

Ma io sto benissimo! Mi gira solo un po' la testa...” Feci una pausa e continuai,

E poi... Ho bisogno di un Hamburger!!!” Sorrisi.

Tu sei pazza!” Rise di gusto e continuò,

L'hamburger se vuoi te lo posso procurare!”

Grazie Sam! Ma... Dean... Adesso dov'è?” Chiesi curiosa.

Non riuscivo a crederci che fosse ancora vivo. Avevo bisogno di vederlo.

In città!”

E... Non viene?”

Certo, in questi mesi non ti ha lasciata mai... E mi ha raccontato di quel giorno...”

Cosa? Che giorno?...” Feci finta di non capire e arrossii. Ma ricordavo tutto molto bene. Come potevo dimenticare quei pochi minuti di estrema felicità?

Lascia stare, niente!” Disse sorridendo. Aveva capito che mentivo.

Guardai il camice che indossavo.

Ma... Che diavolo... Cos'è questo??”

Il tuo nuovo vestito elegante! Ti piace?” Chiese scherzando.

Sam... Ho bisogno dei miei vestiti! Subito!”

Agli ordini! Resti qui mentre vado a prenderli in motel? Non scappi vero?”

No dai... Resto qui un altro giorno... Poi scappo però!” Feci una smorfia.

Okay, ci vediamo fra poco!” Disse mentre usciva dalla camera.

Appena rimasi da sola in camera, iniziai a realizzare realmente cos'era successo nella caverna.

Mio fratello... Non era mio fratello.

Mia madre... Era rimasta incinta di Lucifero.

Quindi dovevo dimenticare tutti i diciannove anni passati con Wayne?

La mia vita, era solo un ammasso di bugie. Mio padre sapeva tutto?

Dean... Dean era morto. Si, ero sicura di ciò. Io l'avevo riportato in vita. Come?

Diavolo Dean. Voglio vederti.

Rimasi a fissare il soffitto bianco per dieci minuti.

Poi qualcuno bussò alla porta. Mi girai... Dean...

Era lì davanti alla porta. Immobile. Con gli occhi lucidi.

Una serie di brividi mi invase. Mi alzai di scatto e mi buttai letteralmente tra le sue bracia.

Dean...” Alzai il viso per guardare i suoi occhi.

Lux...” Sussurrò stringendo sempre più il mio corpo al suo.

Sei vivo...” Iniziai a piangere.

Grazie a te!” Sorrise.

Oh... Quel sorriso... Come avrei fatto a dimenticare quel dolce sorriso quando me ne sarei andata?

Ma... Sei sicuro di star bene??” Chiesi spazientita.

Si Lux, sto bene! Non so come hai fatto... Ma mi hai salvato la vita!”

Ah non lo so neanche io...” Dissi alzando le spalle.

Tu come stai?” Chiese, mentre ci spostavamo sul letto.

Insomma... I medici hanno detto che va tutto bene, ho solo le ossa quasi atrofizzate, ma tutto okay...”

Meglio così, e... Quindi tutto bene...? Tutto tutto?” Disse scrutando nei miei occhi.

No... Dean... Wayne... E' il figlio di Lucifero... Come può andare tutto bene?” Mi morsi il labbro inferiore per non ricominciare a piangere.

Bel vestito!” Disse cambiando discorso.

Ah ah ah... Non fai ridere!” Esclamai tirandogli una pugno sul braccio.

Così mi fai male!!” Fece l'occhiolino.

Dean... Quindi adesso siamo a Novembre?” Chiesi curiosa.

Si! Il sedici novembre. Perchè?”

Cosa mi regalate per il compleanno?” Sorrisi.

Compleanno?? Quand'è?”

Il venti... Beh? Voglio un regalo!” Scherzai.

Solo se accetti di venire a cena con me e Sam... Indossando questo vestito!”

Sei sempre il solito scemo!” Sbuffai.

Mi sei mancata leonessa!” Mi abbracciò.

Anche tu... Ho avuto paura di perderti... Nella caverna...”

Adesso sono qui. E stiamo bene... Questo è quello che conta!” Disse scompigliandomi i capelli.

Sam entrò in camera.

Oh vedo che finalmente sei tornato a trovare la malata! Ecco i vestiti Lux!” Disse Sam sorridendo.

Bene... Uscite! Mi devo cambiare!” Ordinai.

I due fratelli si diressero verso la porta ed uscirono.

Presi dal borsone una t-shirt blu e un jeans che indossai subito. Infilai anche i miei stivaletti, e mi feci una coda.

Andai verso la porta e feci rientrare i due.

Secondo me stavi meglio con il camice.” Disse Dean.

La smetti?” Risposi cercando di non ridere.

Sam, indovina un po'! Tra sette giorni è il compleanno di Lux!”

Oh, allora si festeggia!” Mi sorrise Sam.

Si... Ma senza voi!” Feci una linguaccia.

Allora niente regalo!” Disse Dean facendomi l'occhiolino.

Vi prego... Portatemi via di qui!!! Mi basta come regalo di compleanno!”

Lux, non ricomin...”

Dean interruppe il fratello,

Dai Sam... Tanto sta bene! E' tornata la solita scocciatrice di sempre!”

Ma Dean, non possiamo farla uscire!”

Scappiamo!” Sorrise.

Ti prego Sam!! Mi devi un hamburger per aver salvato Dean!” Dissi con serietà.

Va bene dai...” Rispose cercando di non ridere.

E come facciamo?” Chiesi curiosa.

Tieni, infila la mia giacca!” Disse Dean passandomi la sua giacca di pelle.

Noi andiamo avanti, e tu vieni dietro!” Ammiccò.

Mmm... Va bene...!”

Pronta??”

Si si!”

Dean aprì la porta per vedere se ci fosse qualcuno fuori, Sam prese la mia borsa con i vestiti.

Uscimmo, ed arrivammo giù nel parcheggio senza sospetti.

Ci dirigemmo verso l'Impala ed entrammo dentro. Dean accese la radio.

Dean per favore non alzare troppo il volume che ho la testa che scoppia!”

Si girò per guardarmi.

Sam, la rompiscatole è tornata!”

Si girò anche Sam.

Ci sei mancata Lux!” Sorrise, mentre Dean partì, diretto al motel.














Questo è il nono capitolo!!!
Non è venuto molto bene... :/
Ma spero vi piaccia lo stesso! ;)
Vorrei ringraziare la mia Giuls che recensisce sempre!!! Grazie Collega! *w*
Ma ringrazio di cuore anche voi che leggete soltanto!! :3
Al prossimo capitolo!!!
-Lux.

 

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Capitolo 10
*** I love you, guys. ***


Arrivammo al motel, Dean parcheggiò l'auto ed uscimmo.

Bene, andiamo a mangiare vero?” Chiesi spazientita.

Certo, non possiamo farti morire di fame!” Rispose Sam guardando il fratello.

Okay, allora andiamo!” Dissi dirigendomi verso la porta del bar.

L'aprii ed entrammo. Scelsi un tavolo a caso e mi sedetti seguita dai due.

Beh, state lavorando a qualche caso??” Chiesi curiosa.

No, in questi due mesi non abbiamo mai cacciato.” Disse Sam sorridendo.

Ah...”

In quel momento arrivò il cameriere.

Salve! Cosa ordinate?”

Per me un hamburger doppio bacon e una birra.” Rispose Dean.

Io una macedonia salutare shakerata, e tu Lux?” Mi chiese Sam.

Allora... Io un hamburger, una porzione grande di patatine fritte e una coca cola.” Risposi.

Il cameriere se ne andò.

Ehm... Riuscirai a mangiare tutto??” Chiese Sam.

Oh si che ci riuscirò!” Risposi facendo un occhiolino.

Allora che vuoi per il compleanno?” Chiese Dean curioso.

Niente... Prima scherzavo scemo!” Feci una linguaccia.

Ma ci sarà qualcosa che vorresti!” Insistette Sam.

No... Ciò che vorrei... Non posso averlo...” Abbassai lo sguardo e continuai,

Quindi niente! Grazie lo stesso!” Sorrisi.

Va bene... Allora faremo finta di niente!” Sussurrò Dean.

Si si, comunque... Avete scoperto qualcosa?” Chiesi guardando prima Sam e poi Dean.

Ne parliamo in camera.” Disse Sam indicando il cameriere che stava arrivando.

Ecco a voi.” Sorrise passando il cibo sul tavolo e poi se ne andò.

Beh... Ragazzi buon appetito!” Feci un sorriso a trentadue denti.

Buon appetito anche a te Lux!” Disse Sam facendo una smorfia.

Finii l'hamburger in meno di cinque minuti, e iniziai a mangiare le patatine. Quando nella vaschetta ne rimasero due Dean avvicinò la forchetta e le rubò.

Diavolo Dean! Erano le ultime due...” Esclamai minacciosa.

Beh io vado a pagare.” Disse Sam alzandosi dal tavolo.

Io e Dean ci dirigemmo fuori dal bar, e pochi secondi dopo ci raggiunse anche Sam.

Entrammo in camera, era leggermente in disordine.

Ma cosa diavolo è successo qui? E perché il mio letto è sfatto?”

Si, Dean perché il suo letto è sfatto?” Chiese sorridendo Sam al fratello.

Perché è sfatto? Mmm... Si... Perché stanotte non riuscivo a dormire nel mio e ho dormito nel suo.”

Che schifo... Io non dormo dove ha dormito lui! Sia chiaro...” Dissi schifata guardando Sam.

Ma ci ho solo dormito!”

Infatti!” Feci un occhiolino e continuai,

Comunque... Cosa avete scoperto?”

Castiel ha detto che hai poteri...”

Sam... Io non ho poteri!” Ribattei.

Lux, hai salvato Dean!”

Si... Ma come?”

Questo ancora non lo sappiamo...”

Ecco... Appunto... E di mio fr...” Abbassai lo sguardo e continuai,

Di Wayne...?”

Castiel ha confermato che è il figlio di lucifero...” Rispose Sam.

Ma... Mio padre sapeva tutto?”

Non lo sappiamo Lux...”

Okay... Vado a farmi una doccia!” Dissi indicando con il dito il bagno.

Va bene...”

Mi avvicinai al mio borsone per prendere i vestiti, e notai che l'unica maglietta pulita che mi era rimasta, era la seconda felpa di Wayne... La presi, e andai a buttarla nel cestino, mentre Sam e Dean mi osservavano curiosi.

Avete una maglietta da prestarmi?” Chiesi ai due.

Ehm... La mia sarebbe troppo grande... Dean?” Rispose Sam.

Per me potresti andare anche senza maglietta...”

Stupido... Beh? Allora? Me la presti o no?” Dissi minacciosa.

Si dai... Tieni questa.” Mi lanciò una t-shirt grigia.

Grazie...” La presi al volo e mi girai per entrare in bagno.

Dopo dieci minuti ero già fuori. La maglietta di Dean mi stava comunque molto larga e lunga.

Avevo infilato i pantaloni di una tuta e legato, come sempre, i capelli.

Uscii dal bagno, in camera c'era solo Dean, steso sul letto intento a leggere un giornale.

Ah, sai leggere!” Esclamai divertita.

Meglio di te!” Ammiccò.

Sam?”

E' andato a fare una passeggiata fuori.”

Ah, capito...” Dissi prendendo l'album con le foto di famiglia dal borsone. Mi sedetti sul letto incrociando le gambe, ed iniziai a sfogliare l'album.


 

Nella prima foto, la foto che apriva l'album, c'era mia madre, era bellissima, i suoi lunghi capelli rossi, erano poco più corti dei miei, era felice... Sorrideva... E poi c'era lui, mio padre, ho sempre pensato che mio padre fosse un bell'uomo ma da giovane, era ancora più bello, sembra strano, ma Wayne gli somiglia tanto, nonostante non sia suo figlio. Girai pagina, nella seconda foto, c'erano i miei genitori, mia madre era incinta, e mio padre le baciava la pancia. Chissà se papà sapeva... Andai avanti saltando un po' di foto, e mi fermai a guardare un'altra serie... Wayne e io... La prima della serie, sicuramente era stata fatta di nascosto, io ero piccola, avrò avuto pochi mesi, dormivo nella culla, e Way era appoggiato alla culla e mi teneva la mano, in un'altra avevo due o tre anni e Way sei, eravamo seduti sul letto, lui mi teneva in braccio e mi stava dando un bacio in fronte. Sospirai. Andai avanti fino alle ultime foto, quelle di qualche anno prima. Io con il fucile in mano, e Way da dietro mi scompigliava i capelli. In un'altra c'eravamo tutti e tre, io, papà e Way.

Papà mi manchi.


 

Dean si alzò dal letto, e si avvicinò al mio.

Fammi un po' di spazio!” Disse sorridendo.

Mi feci più in la sul letto e Dean si sedette accanto a me,

Beh? Cos'è questo?”

L'album delle foto di famiglia...”

Quindi ci sono le foto di tua madre?”

Ehm si... Perché?”

Tutti dicono che sei la sua copia, voglio verificare!” Disse sorridendo.

Eccola...” Dissi mostrandogli la prima foto.

Wow!” Esclamò Dean dopo alcuni secondi.

Wow? Cosa? Non ti azzardare a fare commenti disgustosi su mia madre!”

Ma no! Volevo solo dire che è vero, siete uguali!”

Eh già...”

Fatti più in là!” Disse muovendosi sul letto.

Dean, se mi faccio più in là cado per terra!”

Appunto! Così sto più comodo!”

Se vuoi stare più comodo torna nel tuo letto!” Dissi tirandogli un mezzo pugno sul braccio.

Stavo scherzando leonessa!” Si alzò dal letto dirigendosi al mini-frigo.

Vuoi una birra?” Mi chiese.

No no... Solo un goccio dalla tua.”

Si venne a sedere di nuovo sul mio letto, e dopo aver bevuto due sorsi, me la porse a me.

Tieni...”

Grazie!” Dissi dopo aver bevuto un mezzo sorso.

Comunque, la mia maglietta ti sta proprio bene.”

Oh grazie!” Feci un occhiolino.

Anche se...” Posò la birra sul comodino e continuò,

Non si vede niente...”

In che senso?”

E' troppo larga!” Sorrise.

Dean... Sei il solito malato!” Dissi alzandomi dal letto.

Dove vai...” Mi tirò per il polso e mi sedetti di nuovo sul letto.

Dai Dean... Smettila...”

Si... La smetto...” Disse avvicinandosi al mio collo e continuò,

Lux... Io...” E iniziò a farmi il solletico.

Dean no! Il solletico no! Ti prego!” Non riuscivo a smettere di ridere.

Oh si!!”

Brutto scemo smettila! Ti prego!” Dissi cercando di svincolarmi.

E in cambio cosa mi dai?”

Dai! Ho sonno, voglio dormire e mi stai facendo male! Lasciami!”

Solo se mi dai qualcosa in cambio...”

Un pugno sul naso va bene?”

Mmm... No... Un bacio?”

Neanche morta!”

Allora non la smetto.” Disse ricominciando con il sollettico.

Diavolo Dean lasciami!”

E tu?”

Si okay okay! Basta che la smetti!”

Okay... E adesso voglio la mia ricompensa!”

No, aspetta, credevi davvero che ti avrei baciato?” Dissi allontanandomi e facendo una smorfia.

Stronza!” Esclamò lui buttandosi sul letto e continuò,

Due mesi fa però non hai detto la stessa cosa.” Disse facendomi l'occhiolino.

Due mesi fa non sapevo che mio fratello fosse figlio di Lucifero.”

E che c'entra?”

Che potrei morire da un momento all'altro e non voglio legarmi a nessuno.” Abbassai lo sguardo e continuai,

E soprattutto potrei mettere a rischio la vita di chi mi sta intorno... Quindi presto dovrò lasciarvi...”

Cosa??” Si alzò di scatto dal letto e continuò,

Stai scherzando?”

No Dean, sono più seria che mai.”

Tu sei pazza...!”

Può darsi...”

Da sola non hai possibilità!” Esclamò.

Forse è questo il mio destino Dean! Morire...”

Io non te lo permetto... Dovrai passare prima sul mio corpo...”

Non potete difendermi per sempre!” Dissi infuriata.

Ma possiamo provarci...”

Avete già troppi problemi...” Mi sedetti sul letto.

Tu non sei un problema per noi... Ormai sei una di famiglia...”

Dean... Non insistere... E' già difficile per me andarmene... Per favore...”

In quel momento entrò Sam.

Ma che succede? Si sentono le vostre urla dal bar!” Ci guardò curioso.

Niente...” Risposi.

Oh si niente Sam! Lux, vuole solo continuare la sua strada... Da sola!”

Lux?” Sam mi guardò perplesso.

Si Sam, è necessario che io me ne vada...”

Sai che i demoni ti vogliono morta no?”

Si...”

Non ci metterebbero tanto a trovarti!” Disse Sam.

Si, ma così sto complicando ancora di più le vostre vite!”

Non è vero... Smettila...”

Invece è vero...”

Tu hai solo noi Lux...” Disse Sam.

Appunto... Potreste morire anche voi per colpa mia!” Urlai e continuai,

Dean prova ad immaginare se Sam dovesse morire per colpa mia... A quel punto sarebbe troppo tardi non credi?”

Finché siamo uniti nessuno morirà... E come ho già detto, non ti lasceremo andare via.” Disse Sam.

Già, Dean ha ragione.”

Sono io quella che decide della mia vita, quindi...” Abbassai lo sguardo e continuai,

Adesso ho sonno... E voglio dormire!”

Dean andò in bagno. Io mi avvicinai a Sam, e lo abbracciai.

Grazie di tutto Sam... Ti voglio bene!”

Di niente Lux, ormai sei come una sorellina per me.”

Sorrisi.

Dean uscì dal bagno.

Beh io vado a farmi una doccia, buonanotte!” Disse Sam chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

Il Winchester maggiore si stese sul letto, e mi avvicinai ad esso.

Dean... Ti voglio bene....”

Posai le mie labbra sulle sue e gli diedi un bacio.

Buonanotte scemo!” Sussurrai.

Lui sorrise continuando a tenere li occhi chiusi.

Mi stesi sul letto a guardare Dean, e mi addormentai.











Lettori, questo capitolo fa schifo, 
scusatemi, ma quando si fa sentire il "blocco dello scrittore", 
sono guai per tutti!! I'm sorry dears! :(((
Comunque grazie mille per le recensioni!!! :)
Al prossimo!
-Lux. 

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Capitolo 11
*** Nightmare. ***


Aprii gli occhi, ero legata a qualcosa, non riuscivo a muovermi. Alzai il viso e vidi davanti a me Wayne.

Buongiorno sorellina, come stai?”

Dove sono?!?” Chiesi impaurita.

Tranquilla, non ti posso fare niente... Stai sognando...” Sghignazzò e continuò,

E' da molto che non ci vedevamo eh? Due mesi... ”

Cosa vuoi da me?? Mi vuoi morta?” Urlai.

Oh no sorellina... Come potrei volere mia sorella morta?”

E allora che vuoi??”

Voglio solo che tu ti unisca a me... Tu sei forte, piccola... Insieme faremo grandi cose!!”

Non lo farò mai!!! Preferisco morire piuttosto!!”

Ah si? Se non ti unisci a noi, vedrai soffrire tutte le persone a cui tieni!” Ammiccò.

Non te lo permetterò mai...”

Mmm... Da quanto ho capito ci tieni molto al Winchester maggiore...” Disse accarezzandomi il viso e continuò,

Lui ha già provato le torture dell'inferno sai?”

Non ti azzardare a toccarlo!!”

Non ti ha mai raccontato di cosa faceva lì giù? Si divertiva tanto... Forse non sai come passava le sue giornate... Torturava altre povere anime!” Disse schioccando le dita.

Rabbrividii alla visione della scena che mi si presentò davanti.

Dean, che veniva torturato. Le sue urla. Le sue lacrime. Rabbrividii.

Smettila... Ti prego!” Urlai abbassando lo sguardo.

Ma lui, Wayne, si avvicinò di nuovo a me, tenendomi la testa ferma verso la nuova scena, Dean, che torturava un ragazzo. Nei suoi occhi c'era solo fuoco. Non riconoscevo il suo sguardo.

Brutto bastardo...” Sussurrai cercando di tirargli un pugno.

Vedi sorellina... Questo è ciò che succederà di nuovo a Dean se non accetti di unirti a noi.”

Lacrime di rabbia incominciarono a scendere dai miei occhi.

Dolcezza non piangere... Qualcosa di positivo c'è... Potrai rivedere tua madre... E forse anche tuo padre! Gli farebbe bene qualche ora di pausa dalle torture.”

Mi lasciò il viso e continuò,

Pensaci bene sorellina... Tornerò!”

E poi... Mi svegliai.

Lux!!!” Esclamò Dean.

Era seduto sul mio letto e mi teneva le spalle. Non riuscivo a parlare.

Diavolo Lux parla!!”

Dean!!” Urlai prima di posizionare le mie braccia attorno al suo collo e lo strinsi a me più forte che potevo.

Ehi! Che succede?!? Mentre dormivi urlavi... Parlavi con qualcuno!!”

Non potevo raccontargli del sogno.

Tranquillo, era solo un incubo...” Sussurrai.

Vuoi un bicchiere d'acqua??” Chiese Sam che era seduto sul suo letto.

No grazie, tutto okay... Mi devo solo sciacquare la faccia...” Dissi alzandomi dal letto e dirigendomi in bagno.

Socchiusi la porta, ed aprii il rubinetto facendo scorrere l'acqua fredda, ne presi un po' e me la buttai in faccia. Non sapevo che fare. Cosa voleva il figlio di Lucifero da me? Non mi sarei mai unita a loro. Ma non potevo lasciare che facessero del male a Dean. Non a lui.

Cercai di non pensarci.

Uscii dal bagno,

Mi potete accompagnare in città?” Chiesi.

In città?” Disse Dean.

Si...Devo comprare dei vestiti nuovi...”

Ah... Va bene... Sam vieni anche tu vero?” Chiese Dean al fratello.

No, resto qui, ho da fare.”

Okay.. Allora andiamo solo noi due.”

Va bene, cinque minuti e sono pronta.” Dissi prendendo il mio jeans dalla sedia.

Mi diressi di nuovo in bagno, mi cambiai, ed uscii.

Sono pronta...” Guardai Dean che subito si alzò.

Bene andiamo.” Rispose prendendo la sua giacca e le chiavi.

Uscimmo nel parcheggio, arrivammo all'Impala e Dean mi fece sedere avanti.

Entrai senza dire nulla. Posai la testa al finestrino e iniziai a fissare ciò che c'era fuori.

Dean accese l'auto e la radio, e partimmo.

Dopo cinque minuti,

Ehi...” Sussurrò Dean posando la sua mano sulla mia gamba sinistra.

Mi girai senza dire nulla e lo fissai.

Tutto bene?” Chiese.

Annuii.

Lux... Riesco a capire che c'è qualcosa che non va! Non sono così tanto scemo come pensi...”

Dean... E' tutto okay...” Ritornai a guardare fuori.

Centra l'incubo?” La sua voce aveva un pizzico di preoccupazione.

No..”

A me puoi dire tutto sai?”

Smettila... Mi stai assillando... “ Risposi seccata.

Okay.” Disse portando la mano sul regolatore del volume della radio e l'alzò al massimo.

Un paio di lacrime si fecero strada sulle mie guance. Le asciugai subito.

Non riuscivo a non pensare alle parole di Wayne.

Era così difficile guardare Dean negli occhi.

Dove mi devo fermare?” Chiese.

Non lo so, il primo negozio di vestiti che trovi fermati.”

Okay... Va bene quello?” Indicò un negozio alla mia destra.

Si si, va bene.”

Dean parcheggiò l'auto.

Resti qui?” Chiesi prima di scendere dall'auto.

No, vengo con te.” Rispose aprendo la portella dell'auto.

Mi raggiunse davanti all'entrata del negozio.

In vetrina c'era un vestito meraviglioso, uno di quelli che si mettono per i balli di fine anno scolastico.

Non sono mai andata ad un ballo, ma sono sicura che avrei scelto quel vestito se mai ci fossi andata.

Era rivestito di tulle di color rosa corallo, senza spalline, la parte superiore, il corpetto, era interamente rivestito di fiori con sfumature varianti tra il rosa e il bianco, in vita c'era una fascia di raso rosa corallo più scuro. La parte inferiore, la gonna, era per metà occupata dai fiori e l'altra metà proseguiva semplicemente con il tulle. Il vestito terminava appena sopra il ginocchio. Era delizioso.

Bello!” Commentò Dean notando il mio interesse per il vestito.

Si... Molto! Dai entriamo...” Dissi aprendo la porta del negozio.

Appena entrammo fummo “aggrediti” da un ragazzo,

Salve posso esservi utile?” Chiese in ragazzo in tono gentile.

Si, dovrei comprare una t-shirt, due felpe e due jeans.”

Bene, mi segua, le mostro cos'abbiamo.” Disse proseguendo verso due scaffali pieni di vestiti.

Che taglia porta?”

Una L va bene...”

Mmm, una L per lei è troppo grande!”

No no, va benissimo.”

Secondo me le va bene una M.” Disse continuando a fissare il mio corpo dal basso verso l'alto.

Senta, se le ha detto una L, vuol dire che vuole una L!” Si intromise Dean.

Il commesso si allontanò per prendere i vestiti.

Dean sta zitto!”

Continuava a mangiarti con gli occhi!” Rispose infuriato.

Smettila di fare lo scemo... Aspettami in macchina arrivo subito.” Ordinai.

Come vuoi...” Disse dirigendosi verso l'entrata.

Il commesso ritornò e mi mostrò i vestiti. Li presi senza neanche guardarli e andai alla cassa per pagare.

Pagai ed uscii fuori.

Entrai in auto, Dean era lì che canticchiava.

Aspettami in auto, devo fare una cosa.” Disse aprendo la portella ed uscì.

Non mi girai neanche a vedere dove andasse. Avevo la testa altrove in quel momento.

Avrei aspettato il giorno dopo il mio compleanno per andarmene.

Non ero abituata a passare il mio compleanno da sola. Avevo bisogno dei fratelli per quel giorno.

Poi... Li avrei lasciati per sempre.

Restai per dieci minuti a fissare la strada dinanzi all'auto, poi Dean rientrò.

Eccomi.” Disse buttando una busta nei sedili dietro.

Mi girai per guardarlo.

Beh... Andiamo?” Chiese.

Annuii.

Comunque stavo pensando di tornare da Bobby, potremmo passare il giorno del tuo compleanno lì.”

Okay...” Sussurrai.

Dean alzò il volume e tornammo nel nostro silenzio. Dopo dieci minuti eravamo arrivati al Motel.

Aprimmo la porta e Sam era seduto al tavolo con il suo computer.

Ben tornati.” Sorrise.

Ricambiai il sorriso e mi andai a sedere sul mio letto.

Ehi Sam, pomeriggio ritorniamo da Bobby.” Esclamò entrando Dean.

In quel momento apparve Castiel. Era da due mesi che non lo vedevo. Non era cambiato niente in lui.

Oh, Castiel!” Esclamò Dean.

Dean.” Disse l'angelo.

Scoperto qualcosa?” Chiese Sam.

No... Niente...” Disse girandosi verso di me e scrutandomi come se sapesse del sogno.

Poi si giro verso i fratelli,

Devo parlare con Lux, da solo.”

Mmm perché?”

Devo parlare solo con lei.” Disse seccato.

Dai Dean, usciamo.” Ordinò Sam al fratello maggiore.

Mentre i due uscirono, mi girai verso l'angelo. Dai suoi occhi capii che sapeva tutto. Rabbrividii.

I fratelli chiusero la porta.

Lux, so tutto...” Iniziò a parlare.

Che cosa?” Feci finta di non capire.

Di stanotte, di Wayne.”

Ah...”

Non hai detto niente a Sam e Dean?”

No...”

Perché?” Chiese son lo stesso tono di voce di sempre.

Perché tra pochi giorni toglierò il disturbo.”

Loro non ti lasceranno andare.”

Chi?”

Dean e Sam.”

Me ne andrò a loro insaputa.” Dissi abbassando lo sguardo.

I demoni ti uccideranno... O ti costringeranno ad unirti a tuo fratello...”

Lo so... Non posso fare altro... Se non me ne vado... Wayne farà del male a Dean...”

In quel momento Dean entrò in camera.

Chi farà del male a chi?” Chiese furioso.

Nessuno...”

Lux, ci vuoi dire che cavolo sta succedendo?”

Niente Dean, niente!!”

Castiel...” Disse girandosi verso l'angelo.

Castiel sta zitto! Non ti permettere...”

Lux... Noi ti possiamo aiutare... Qualunque cosa stia succedendo.” Si intromise Sam.

Wayne, gli è apparso in sogno stanotte, e le ha chiest...” Iniziò a raccontare l'angelo.

Castiel! Stai zitto!!!!” Urali minacciosa.

L'angelo si girò verso di me e poi continuò a parlare,

Le ha chiesto di unirsi a loro, e se non dice si, le ha promesso che farà del male a te.”

A me?” Sghignazzò Dean.

Si a te.”

Perché non ci hai detto niente Lux?” Chiese Sam con aria severa.

Lei voleva scappare tra qualche giorno senza dirvi niente.” Si intromise l'angelo.

Castiel, sei un figlio di puttana!” Dissi mentre mi buttavo contro l'angelo.

Sam mi fermò mettendosi davanti a me.

Lux... E' vero? Volevi andartene senza dirci nulla?” Chiese Dean pieno di rabbia.

Non risposi, presi la giacca ed uscii dalla camera.

Si vai pure... E non tornare più stupida!” Esclamò Dean mentre uscivo.

Sam mi seguì.

Lux fermati... Voglio solo parlare...” Disse afferrandomi per il braccio.

Sam... Lasciami stare...” Cercai di non scoppiare a piangere.

Perché non ci hai detto niente?”

Sam... Farà del male a Dean! Non posso permetterglielo!” Urlai iniziando a tirare pugni sulle spalle di Sam.

Shh... Stai calma. Troveremo una soluzione!” Disse lui abbracciandomi e cercando di calmarmi. Continuò,

Dai torniamo dentro e vediamo di trovare una soluzione.”

No... Non voglio rivedere quello stronzo.”

Dai vieni...”

Ritornammo nella camera. Castiel non c'era più, Dean era seduto sul letto con una birra in mano.

Fece finta di non vedermi.

Ho capito cosa ti da fastidio! Cosa ti fa tanto arrabbiare!” Dissi prendendo Dean per la maglietta invogliandolo ad alzarsi e continuai,

Per una volta, non sei tu l'eroe, non sei tu quello che cerca di salvare qualcuno. Ti da fastidio che sia io a voler salvare te!” Esclamai spingendolo al muro, sotto gli occhi curiosi di Sam.

Lux, smettila...” Sussurrò.

Ho appena iniziato Dean! Io volevo solo salvarti la vita! Perché ci tengo a te, brutto figlio di puttana!” Dissi tirandogli uno schiaffo.

Sam, falla smettere!” Ordinò al fratello.

Beh, io tolgo il disturbo.” Disse Sam uscendo dalla camera.

Lux per favore smettila!”

No... Non la smetto mio caro... Mi vuoi obbligare a restare con te, con voi, solo perché non hai le palle di dirmi che provi qualcosa per me... Oh... Non sono scema! So che quando ero in coma eri sempre lì con me, o che dormivi nel mio letto per sentirmi più vicina... E' questo il tuo problema... Fingi... Fai finta d'essere forte... Ma dentro stai morendo... E ti senti meglio a riempirmi di ordini... So badare a me stessa Dean... Più di quanto immagini... Se voglio andarmene... Me ne vado! Se resto... E' solo perché non voglio lasciare te... Stronzo!”

Dean mi prese per i fianchi e mi fece stendere violentemente sul letto, tenendomi per i capelli iniziò a baciarmi sul collo, poi sulla bocca, mordeva le mie labbra con una tale violenza che sembrava mi volesse staccare la carne, ammetto che in quel momento mi piaceva, mi sentivo viva.

Infilò le mani sotto la mia maglietta, le sue mani calde sulla mia pelle scatenarono un vortice di brividi.

Si avvicinò al mio orecchio, e con un filo di voce,

Lux, io... Ti voglio...”

E continuò a toccarmi, con la bocca tornò alle mie labbra. Ci baciammo con tutta la passione che c'era in noi. Mi tolse la maglietta buttandola per terra. Poi si liberò della sua. Infilò il suo braccio sotto la mia schiena per stringermi ancor di più a se. Portai le mie braccia attorno al suo collo e iniziai a giocare con i suoi capelli mentre lui mi baciava sotto l'orecchio.

Dean... Non possiamo...” Sussurrai.

Si che possiamo... Fosse l'ultima cosa che faremo...” Disse mentre cercava di slacciare la cinta dei miei pantaloni.

Appena ci riuscì, scese più giù per sfilarmeli. Me li tolse. Iniziò a disegnare linee astratta attorno al mio ombelico, poi inizio a darmi piccoli bacetti sulla pancia, continuò così risalendo fino alla mia bocca. Staccai il bottone del suo jeans e glie lo tolsi. Sentivo il suo piacere crescere sempre più. Iniziai a tremare.

Dean... Io...”

Shh...” Mi fermò baciandomi, mentre mi toglieva il reggiseno.

Non potei trattenere un gemito di piacere quando i miei seni vennero a contatto con i suoi pettorali.

Era un sogno. Non riuscivo a crederci. Lui mi voleva. Lo sentivo fremere ad ogni mio tocco.

I miei occhi incontrarono i suoi... Mi persi in quei grandi occhi verdi, pieni di desiderio.

Sentivo le sue mani esplorare il mio corpo... Ci liberammo degli ultimi indumenti che ci ostacolavano...

Mi penetrò piano... Mentre affondavo le mie unghie nelle sue spalle.

Cercavo di trattenere il mio piacere. Lo vedevo muoversi su di me. Volevo che quel momento di pura felicità non finisse mai.

Dean ti prego. Non ti fermare.

Dopo poco raggiungemmo l'apice del piacere insieme. Lui si stese al mio fianco, mentre io appoggiai la mia testa sul suo petto. Prese la coperta e mi coprì, poi mi abbracciò, e mi diede un bacio sulla fronte.

Grazie piccola mia... Con te... E' tutto diverso... Tutto nuovo... Scusa per prima!”

Lacrime di felicità scesero dai miei occhi. Lui me le asciugò.

Spero questo sogno non finisca mai...”

Mi sussurrò all'orecchio prima di darmi un ultimo bacio. Appoggiai la mia testa tra il suo collo e la sua spalla, e mi addormentai, più felice che mai.












Oooh cari lettori...
Vi informo che mi vergogno troppo per questo capitlo...
Non so se vi piacerà... Forse ho esagerato un po'! :/
Va bien... Non importa! Spero vi piaccia almeno un pochetto!! :3
Al prossimo! 
-Lux.

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Capitolo 12
*** I need you. ***


 

Quando mi svegliai, ero girata verso la finestra, Dean era ancora accanto a me e mi accarezzava la schiena.

La timidezza che non c'era stata qualche ora prima, mi invase in quel momento.

Mi girai verso Dean, che iniziò a fissarmi. Sentivo le guance andare a fuoco, mi coprii il viso con la coperta.

Tutto bene leonessa?” Chiese continuando a fissarmi.

Dai Dean... Smettila!” Esclamai imbarazzata.

Di fare cosa?”

Di fissarmi...”

Ah... Perché? Ti vergogni?” Disse avvicinandosi a me.

Si...” Misi il cuscino davanti al mio viso.

Lui lo tolse e mi baciò.

Che ore sono?” Chiesi dopo essermi svincolata dal suo abbraccio.

Le due...”

Quando partiamo?”

Ho detto a Sam di tornare tra un'ora.”

Sam ci ha visti?” Dissi tirandogli uno schiaffetto sulla guancia.

Si, prima, mentre stavi dormendo è rientrato...”

Mi incastrò di nuovo tra le sue braccia, stringendomi sempre più forte.

Dai Dean, mi devo vestire!”

Non rispose e iniziò a baciarmi sul collo.

Dean, smettila...”

Dammi un ultimo bacio e ti lascio alzare...” Disse spostandomi i capelli dal viso.

Ci baciammo e poi mi alzai, coprendomi con le coperte.

Presi i vestiti ed entrai in bagno. Non volevo lavarmi, volevo che il suo odore mi accompagnasse per tutta la giornata.

Infilai della biancheria, misi la maglietta che Dean mi aveva prestato e il jeans.

Uscii dal bagno e Dean era ancora nel letto.

Dean, dai alzati! Fra un po' arriva Sam!”

Si altri cinque minuti...” Disse rigirandosi nel letto.

No! Adesso! Ti devi vestire... Sei ancora... Nudo!”

Approfittane finché puoi piccola!” Ammiccò.

Sei sempre il solito stupido!!” Dissi buttandogli la coperta addosso.

Mi tirò per il polso, facendomi cadere su di lui.

Non riesco a resisterti quando ti arrabbi!” Disse mordendomi il labbro inferiore.

In quel momento entrò Sam.

Oh, scusate! Ritorno dopo!” Esclamò imbarazzato.

Sam! Tranquillo!” Disse Dean alzandosi dal letto e coprendosi con la coperta e continuò,

Vado a vestirmi, appena esco partiamo!” Ed entrò nel bagno.

Una volta rimasti soli, Sam si rivolse a me.

Lux, tutto okay?”

Si...” Abbassai lo sguardo imbarazzata.

Presi il mio borsone e raccolsi tutta la mia roba sparsa per la camera, poi lo poggiai sul letto, e mi sedetti ad aspettare Dean.

Eccomi! Si parte!” Esclamò uscendo dal bagno e prendendo la sua giacca di pelle.

Prese il mio borsone e aprì la porta

Dai andiamo!”

Io e Sam uscimmo chiudendo la porta.

Dean mise il io borsone dietro, e poi si sedette alla guida dell'Impala.

Lo raggiungemmo ed entrammo nell'auto anche noi.

Dean infilò le chiavi, sistemò lo specchietto per guardarmi, e poi partì.

Dopo tre ore di viaggio continuo,

Dean...” Dissi avvicinandomi al suo sedile.

Si?” Rispose guardandomi dallo specchietto.

Non ce la faccio più a stare seduta... E devo andare in bagno...”

In bagno?” Chiese inarcando le sopracciglia.

Si! In bagno!” Esclamai esasperata.

Si girò verso Sam che rideva come un bambino.

Deve andare in bagno Sam!”

Ma ho detto qualcosa di sbagliato?” Mi rivolsi a Sam.

No no...” Sorrise.

Mhà... Vabbè...”

Appena trovo un bar mi fermo!” Disse Dean alzando le spalle.

Dopo un quarto d'ora, finalmente trovammo un bar.

Ti aspettiamo qua.”

Okay, torno subito!” Dissi uscendo dall'auto.

Mi diressi verso la porta del bar ed entrai. Era abbastanza pieno. Tutti uomini. L'unica donna nel locale era la barista. Mi diressi al bancone per chiedere se potessi usare il bagno.

Certo, è infondo a destra.”

Grazie!” Sorrisi.

Mi girai e percorsi tutto il bar, poi arrivai alla porta infondo alla stanza ed entrai.

Andai in bagno e quando uscii trovai ad aspettarmi una donna.

Salve dolcezza!” Sorrise.

Salve...” Risposi imbarazzata prima di notare che gli occhi della donna erano diventati neri.

Indietreggiai.

Tranquilla, Wayne mi ha ordinato di non farti del male...”

Cosa vuoi?”

Solo portarti da tuo fratello!”

Non è mio fratello... E poi? Pensi davvero che io ti segua?”

Se non vieni con le buone mi toccherà usare la violenza tesoro!” Sghignazzò.

Mi ricordai di avere il pugnale nella giacca. La lasciai avvicinare.

Preferisco lottare mia cara!” Dissi sfidandola.

Mmm va bene... Come vuoi!!” Esclamò avanzando verso me.

Quando fu vicina, presi il pugnale e la infilzai sotto lo sterno.

Brutta puttanella... Tuo fratello mi aveva avvertito... Tranquilla... Ti troverà prima o poi!” Disse accasciandosi sul pavimento.

In quel momento Dean aprì la porta del bagno.

Lux!” Esclamò.

Si? Tranquillo, sto bene!” Sorrisi.

Dai andiamo...” Disse prendendomi per il polso.

Uscimmo ed entrammo in macchina dove c'era Sam ad aspettarci.

Cos'è successo?” Chiese Sam notando l'agitazione del fratello.

Un demone...” Sussurrò Dean.

Un demone??”

Si Sam! Un demone!”

Tranquillo Sam... Non mi ha fatto niente! Per fortuna avevo il pugnale con me!” Mi intromisi.

L'hai ucciso tu?”

Si Sam...” Lo guardai seccata e continuai,

Se aspettavo voi, sarei già morta.”

Adesso basta... State zitti! Non voglio più sentirvi parlare per tutto il resto del viaggio!” Urlò Dean furioso.

Sam si girò verso il fratello con aria preoccupata.

Okay...” Sussurrai posando la mano sulla spalla di Dean.

Lui mi guardò dallo specchietto e abbassò subito lo sguardo. I suoi occhi erano freddi.

Sapevo a cosa pensava Dean. Non poteva difendermi, e questo lo lacerava dentro.

Mi appoggiai al sedile e tornai a guardare fuori.

Dopo tre ore arrivammo a casa di Bobby. Vidi subito la mia auto. Fui subito invasa da un senso di sicurezza.

Dean parcheggiò e scendemmo dall'auto.

Bobby sa tutto?” Chiesi a Sam.

Tutto cosa?”

Di Wayne,dei poteri, del coma...”

Ah si si... L'ho informato!” Esclamò Sam.

Okay...” Abbassai lo sguardo.

Dean prese il mio borsone, Sam il loro, e senza fiatare ci dirigemmo verso la veranda di Bobby.

Sam bussò, Bobby aprì la porta e ci fece entrare.

Ben tornati ragazzi...” Disse chiudendo la porta alle nostre spalle e continuò,

Tutto bene Lux?”

Annuii senza rispondere, e mi girai a guardare Dean che iniziò a parlare,

Bobby hai trovato qualcosa?”

Non molto...” Disse facendoci sedere sul divano.

Dean rimase in piedi.

Quindi c'è una soluzione?” Chiese Sam.

Non lo so, potrebbe essere una leggenda! E poi è troppo rischioso...” Rispose Bobby.

E quale sarebbe questa soluzione?” Mi intromisi.

Il figlio di Lucifero, può essere ucciso solo dal padre stesso o dal figlio di un angelo...”

Quindi... Io?” Sussurrai.

Si... Ma potrebbe essere solo una leggenda...”

Ma se fosse vera... Potrei uccidere Wayne... E i demoni non mi cercherebbero più?”

Lux... E' troppo pericoloso... E poi non sappiamo neanche come dovresti ucciderlo!” Esclamò Dean.

Potremmo chiederlo a Castiel! Sicuramente lui lo saprà...” Dissi speranzosa.

Non chiederemo niente... Non ti lascerò andare dal figlio di Lucifero da sola.”

Dean ma potrei ucciderlo!” Replicai.

O potrebbe... Ucciderti lui...”

Okay... Quindi? Vuoi tenermi al sicuro per quanto ancora? Per tutta la vita?”

Finché sarà necessario!”

Va bene... Basta...” Dissi agitando le mani in segno di resa e continuai,

Posso uscire in giardino? O mi devi accompagnare tu?” Chiesi ironica.

Sarebbe meglio se restassi qui con noi...”

Dannazione Dean!” Esclamai prendendo il pugnale.

Uscii sbattendo la porta.

 

Andai verso la mia auto, aprii la portella e mi sedetti.

Quello era l'unico posto in cui mi sentivo a casa.

Odiavo Dean. Odiavo quella sua fottuta aria da bastardo. Odiavo la sua voglia di proteggermi da tutto e tutti.

Ma tutto ciò che odiavo di lui... Era anche ciò che mi spingeva ad amarlo.

Cavolo Lux, in che situazione ti sei andata ad intrappolare.

Quel ragazzo è un cubo di Rubik vivente!

Era impossibile decifrare ciò che provava.

Quell'armatura che si era creato nei vari anni, era così dura da rompere.

E per quanto desiderassi essere io la donna che sarebbe riuscita a togliergliela, ero consapevole che il mio fosse solo un sogno irrealizzabile.

Fissavo stupidamente un punto indefinito dell'auto, vedevo il volto di Dean.

I suoi grandi occhi verdi, avevano un universo in sé.

Le sue labbra carnose, tremai ricordando ciò ch'era successo la stessa mattina.

E poi, le sue lentiggini... Avevo provato a contarle, ricominciando da capo più e più volte, ma non ero riuscita a trovare un numero preciso.

 

Ero talmente intenta ad osservare quel viso d'angelo, che non mi ero accorta che Dean era fuori dall'auto che mi fissava spaventato.

Aprì la portella,

Lux! Tutto bene??”

Si, si...” Risposi strofinandomi gli occhi e continuai,

Non mi ha attaccato nessun demone tranquillo...” Ironizzai fredda.

Chiuse la portella e fece il giro dell'auto per sedersi sul sedile affianco.

Mi girai curiosa.

Lux... Scusa...” Sussurrò con un tono di voce impercettibile.

Scusa?”

Ho paura che ti facciano del male... Non posso lasciarti rischiare la vita!” Disse fissando fuori dal finestrino.

Presi il suo viso tra le mani e lo girai delicatamente verso di me.

Vidi i suoi occhi pieni di dolore. Il cuore mi si spezzò.

Dean... Non puoi proteggermi per sempre...”

Non voglio perderti...” Disse prendendomi la mano e continuò,

Quello che ti ho detto stamattina... E' tutto vero... Lux... Con te è tutto diverso... Tutto nuovo... Ho conosciuto tante ragazze... Ma tu... Diavolo.. Mi sai tener testa! Sei il tipo di donna di cui non mi sarei mai innamorato, e invece? Quando ti guardo... Quando sto con te.. Il cuore rischia di uscire fuori dal petto...”

Dopo quella specie di dichiarazione d'amore, l'unica cosa che riuscii a tirar fuori, fu uno stupido sorriso!

Dean... Ma che stiamo facendo? Due cacciatori non possono stare insieme! Soprattutto due come noi... Siamo pieni di guai fino al collo! Siamo “il tallone d'Achille” l'uno dell'altra!” Esclamai lasciando la sua mano e posando le mie sul manubrio.

Restò in silenzio. Poi dopo cinque minuti rispose,

Si, forse hai ragione... ”

Quella parole rimbombarono nella mia testa. Non poteva arrendersi così. Cercai di trattenere le lacrime.

Lui continuò,

Hai decisamente ragione... Ma... In tutti questi anni, non ho mai provato nulla del genere... E darò la vita pur di difenderti... Ho bisogno di te.” Sussurrò imbarazzato.

Le lacrime iniziarono a scendere, ma non erano lacrime di tristezza, no, erano lacrime di felicità.

Quel ragazzo mi aveva rubato il cuore. Tutto quello che mi diceva mi faceva piangere.

Prese il mio viso tra le sue mani, e mi baciò. Quella sera rischiavo un'overdose di dolcezza.

Dai, torniamo dentro.” Disse sorridendo mentre usciva dall'auto.

Annuii aprendo la portella.

Ci dirigemmo verso la casa ed entrammo.

Sam era seduto al tavolo a sfogliare il diario di John. Bobby invece era seduto sul divano con una birra in mano.

Lux, ho portato il tuo borsone nella camera dove hai dormito l'altra volta!” Ammiccò Sam.

Grazie!” Sorrisi.

Il nostro, Sam?” Chiese Dean.

Ho portato anche quello in camera nostra.”

Bene...”

Beh ragazzi, io sto morendo di sonno, buonanotte!” Esclamai guardando Sam e Bobby.

Buonanotte Lux!” Risposero i due in coro.

Salgo anche io, ho bisogno di dormire.” Sussurrò Dean.

Salii le scale, seguita da Dean. Arrivammo davanti alla porta della mia camera,

Beh, buonanotte leonessa!”

No... Stavolta resti con me!” Dissi tirandogli la maglietta per avvicinarlo.

Se Bobby mi scopre sai che mi uccide vero?” Chiese divertito.

Bobby non ci scoprirà...” Sussurrai avvicinandomi al suo orecchio.

Mmm... Se lo dici tu!” Sorrise.

Aprii la porta e la chiusi dietro di noi.

Ci stendemmo sul letto, posai la mia testa sul suo petto e lui mi abbracciò.

Buonanotte piccola!” Esclamò baciandomi la fronte.

Buonanotte!” Risposi alzando gli occhi per guardarlo meglio.

Arrossii, e abbassai lo sguardo.

Dopo tutto quello che era successo, non riuscivo ancora a resistere ai suoi occhi.

Dean sorrise e mi strinse più forte.

Legati in quell'abbraccio, ci addormentammo.


 


 


 


Lettori, questo capitolo è moooolto noioso! 
Mi scuso in anticipo! :/ 
Al prossimo!!! Baci!
-Lux.


 


 


 


 

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Capitolo 13
*** Welcome back. ***


Quando mi svegliai, Dean non c'era. Uscii dalla stanza e andai a vedere nella loro camera.

Non c'era neanche Sam. Scesi in fretta le scale, Bobby era seduto sulla sua poltrona e sfogliava un libro.

Buongiorno Bobby!” Esclamai.

Oh ti sei svegliata finalmente!”

Dove sono Sam e Dean?”

Sono andati in città, avevano dei lavori da sbrigare.”

Ah... Bene... Grazie Bobby!” Dissi risalendo le scale.

Dovevo parlare con Castiel. Iniziai a chiamarlo. Mi sentivo una stupida, probabilmente non sarebbe apparso.

Castiel!” Mi sedetti sul letto e continuai,

Castiel... Ti devo parlare!!!”

Sono qui.” Parlò una voce dietro di me.

Ah eccoti... Mi devi aiutare! Per favore...”

Aiutare?” Chiese incuriosito l'angelo.

Devo scoprire come usare i miei poteri...”

Perché?”

Mi servono per difendermi...” Abbassai lo sguardo.

Sapevo a cosa mi servivano. Dovevo andare da Wayne.

Solo per difenderti?” Chiese avvicinandosi.

Non potevo mentire ad un angelo.

Castiel... Ho bisogno dei poteri perché devo andare Wayne...”

Dean lo sa?”

No... Non ho ancora detto niente a nessuno... E vorrei restasse un segreto...”

Mi dispiace, non so niente sui tuoi poteri.” Disse girandosi.

Castiel... Ti prego...” Sussurrai.

E' la verità... Nessuno sa niente suoi tuoi poteri! Mi dispiace non posso aiutarti.” Scomparve.

Wow...” Esclamai stendendomi sul letto.

Dopo dieci minuti mi addormentai.

Quando aprii gli occhi, Wayne era davanti a me, ma stavolta non ero legata.

Lux! Sono Wayne!!”

So chi sei...” Risposi fredda.

Wayne avanzò verso me.

Lucifero mi sta usando!”

Pensi davvero che io ti creda??” Dissi indietreggiando.

No... Ma... Io sono davvero tuo fratello!”

Cos'è? Un nuovo piano del tuo paparino??”

Notai che i suoi occhi erano diversi. Erano gli occhi di mio fratello. Il Wayne con cui ero cresciuta. Continuai,

Sai che non riesco crederti vero??”

Lux... Ho poco tempo... Sono in una vecchia fabbrica abbandonata tre ore da qui...”

Stavolta non mi freghi... Non verrò mai...”

Non voglio che tu venga... Il demone ti farebbe del male...” Abbasso lo sguardo e continuò,

Il 27 giugno del 2000... Chiedi a Dean di questa data! Ti voglio bene Luxy!”

Poi scomparve...

Mi svegliai di scatto. Ero tutta sudata. Guardai l'orologio erano passati solo quarantacinque minuti.

Mi aveva chiamata Luxy. Solo mio fratello mi chiamava così. E quella data cosa significava?

Uscii di corsa dalla camera e scesi le scale. I ragazzi erano tornati. Sam era seduto sul divano e sfogliava un libro. Dean e Bobby erano fuori.

Sam!” Esclamai andandogli incontro.

Ehi Lux buongiorno!” Sorrise.

Ti devo parlare...”

Tutto bene?” Chiese preoccupato.

No... Vieni sopra.”

Mi girai diretta verso le scale, salimmo ed entrammo nella camera dove dormivo.

Sam... Wayne mi è apparso in sogno di nuovo...”

Che ti ha detto??”

Non era il figlio di Lucifero... Cioè... Era Wayne... Ma era diverso.. I suoi occhi erano gli occhi di mio fratello! Mi ha chiamata Luxy... Solo lui mi chiamava così... Lo faceva quando voleva farmi arrabbiare! E poi... Ha detto di chiedere a Dean informazioni sul 27 giugno del 2000...”

Non ha detto più niente??”

Si... Che si trova in una fabbrica di giocattoli abbandonata lungo la via principale a tre ore da qui... Ma non vuole che vada perché il demone che lo possiede mi farebbe del male...”

Dai... Scendiamo a chiedere a Dean di quella data...”

Scendemmo le scale in fretta. Dean e Bobby erano ancora fuori.

Mi sedetti sul divano mentre Sam usciva a chiamare i due.

Spero mi abbiate disturbato per qualcosa d'importante!” Esclamò Dean entrando in casa.

Lux, ha sognato Wayne... Però non era il figlio di Lucifero, era suo fratello... E ha detto di chiedere informazioni a te sul 27 giugno del 2000...” Spiegò Sam.

A me??” Chiese facendo una smorfia.

Si a te... Ti dice qualcosa quella data?”

No... Niente...” Rispose Dean scuotendo la testa.

Dean pensaci...” Lo incoraggiò il fratello.

Vediamo... 2000... Quindi dieci anni fa... Andavo a caccia con papà... Magari ha scritto qualcosa nel diario!”

Sam prese il diario è lo sfogliò velocemente in cerca di quella data.

Eccola... Vediamo... Papà ha scritto che quel giorno avete cacciato, insieme a Micheal e Way, una strega...”

Ah si! Ma non riesco a capire a cos... Aspetta... Quel giorno c'era anche Lux... E le salvai la vita...” Sussurrò Dean.

Io non ricordo nulla...” Mi intromisi.

E poi non ricordi più nulla Dean?” Chiese Sam.

Si... Way mi disse che ero l'angelo custode di Lux... Dato che non era la prima volta che la salvavo... Ma continuo a non capire cosa centri...” Disse Dean alzando le spalle.

Già... Neanch'io... ” Sussurrai.

Non ti ha detto nient'altro?” Chiese Bobby.

Che si trova in una fabbrica abbandonata a tre ore da qua, ma non vuole che vada...”

No... Stavolta non vai da nessuna parte!!!” Disse Dean furioso.

Dean... E se fosse davvero Wayne?” Replicai.

Lux, è solo un'altra trappola!”

Mi ha chiamata Luxy...” Sussurrai.

E quindi?”

Solo lui mi chiamava così...”

Lux, i demoni sono dei bravissimi attori... Sanno come raggirarti...”

Ma stavolta non andrei da sola...” Sussurrai speranzosa.

Basta! Quest'argomento è chiuso.” Disse girandosi.

Dean... Non mi costringere ad andarci da sola...”

Azzardati ad andarci e con noi hai chiuso!”

Dean... Dobbiamo controllare che non sia lui!” Si intromise Sam.

Mi dispiace... Ma se c'è una minima possibilità che quello sia davvero mio fratello... Io lo devo salvare... E me ne frego dei tuoi ricatti!” Esclamai tirandogli addosso la giacca di Sam che era appoggiata sulla poltrona di Bobby.

Salii le scale e andai in camera a prendere il mio borsone. Scesi in fretta e vidi Sam e Dean che stavano ancora discutendo.

Aprii la porta e la chiusi alle mie spalle. Mi diressi verso la mia auto, infilai le chiavi e partii.

Accesi la radio e partì una canzone dei Nickelback, “If today was your last day”...

Oh benissimo! Che incoraggiamento...” Esclamai battendo le mani sul manubrio.

Volavo. Penso di non aver mai raggiunto quella velocità in strada.

Dopo due ore ero già arrivata alla fabbrica.

Mi trovai davanti ad un'enorme struttura a due piani che cadeva a pezzi.

Parcheggiai l'auto, presi il pugnale e mi diressi verso l'entrata.

Esitai prima di aprire la porta, ma dopo qualche secondo, abbassai la maniglia. Non apriva. Allora decisi di tirare un calcio alla porta, che si aprì in un baleno.

Se dovevo morire, preferivo farlo in gran stile.

L'enorme fabbrica era illuminata solo dalla luce che penetrava dalle finestre.

Una volta dentro, non sapevo cosa fosse meglio fare. Mi limitai a chiamare mio fratello.

Wayne!! Way... Dove sei??”

Oh... Che ci fai tu qui?” Chiese una voce in lontananza.

Pian piano che si avvicinava misi a fuoco il volto di quella persona.

Era Wayne. Ma i suoi occhi erano tornati pieni di fuoco.

Continuò,

Sei venuta per unirti a noi sorellina?”

No... Io...” Sussurrai indietreggiando.

In quel momento mi pentii di non aver ascoltato le parole di Dean.

Lui avanzò, io mi davanti a me il pugnale in segno di difesa.

Quel pugnale non mi farà niente... Lo sai vero?” Disse sorridendo e continuò,

Non so come tu abbia fatto a trovarmi... Ma sono davvero felice che tu sia venuta qui per unirti a me!”

Io non sono venuta qui per te brutto bastardo!!” Esclamai continuando ad indietreggiare mentre lui avanzava.

Con un movimento della mano, fece cadere lontano il pugnale.

Come non sei venuta per unirti? Sai che se non ti unisci a me, ti ucciderò?”

Meglio quello che aiutare il diavolo...” Sussurrai.

Si? E' la tua decisione definitiva tesoro?” Disse avvicinandosi sempre di più e continuò,

Sei anche molto bella... Saresti perfetta per me...” Sghignazzò.

Fottiti figlio di puttana!”

Ero con le spalle al muro. Mosse di nuovo la mano e afferrò il mio pugnale.

Sei in trappola principessa!”

Era difronte a me. Non riuscivo più a muovermi. Non vedevo più nulla. Solo Wayne.

Alzo il braccio in aria per colpirmi con il pugnale. Ma...

Vidi di nuovo quella luce. Ma stavolta non svenni.

Una nube nera uscì dalla bocca di Wayne e si alzò verso il soffitto uscendo da una finestra aperta.

Wayne si accasciò per terra.

Lux... Sono io... ” Fece una pausa e continuò,

Quella nube... Era il demone che mi possedeva...” Sussurrò avvicinandosi.

Io mi spostai. Non ero sicura che dicesse la verità.

In quel momento la porta della fabbrica si aprì. Erano Sam e Dean.

Dean appena entrò puntò il fucile verso Wayne.

No Dean! Fermo! Non è il demone!” Urlai.

Lui si bloccò e mi venne incontro.

Il demone? Ma che stai dicendo?” Chiese il Winchester maggiore.

Dean... Sono io... Wayne... Un demone mi possedeva per uccidere Lux!” Disse alzandosi.

Sam mi prese per un braccio e mi allontano. Mentre Dean si parò davanti a noi.

Wayne? Non ci credo...”

Dean, ho visto di nuovo quella luce che ti salvò due mesi fa nella caverna... Però non sono stata io! Poi del fumo nero è uscito dalla bocca di Wayne...” Esclamai.

Si, sono stato io... Non potevo lasciare che quel demone ti uccidesse...” Sussurrò Wayne abbassando lo sguardo e continuò,

Lux... Sono io... Guardami!!!” Disse avvicinandosi a me.

Dean lo bloccò. Mi liberai dalla presa di Sam e corsi ad abbracciare Wayne.

Mi sei mancato...” Gli sussurrai. Poi iniziai a piangere mentre lui mi stringeva sempre più forte.

Avevo paura che quel bastardo ti facesse del male!!” Esclamò mentre vidi una lacrima scendere dai suoi occhi.

Non ci posso credere...”

Neanche io... Dean! Come va Winchester?” Chiese Way portando lo sguardo verso i fratelli.

Ehm... bene...” Sussurrò Sam.

Beh... Avete deciso di rimanere qui?” Disse Dean.

No no... Torniamo da Bobby!” Esclamai felice.

Bobby? Singer?”

Si... Lui...” Rispose vago Dean.

Oooh non lo vedo da una vita!” Esclamò Way e continuò,

Bene andiamo dai... Ho una sete bestiale!”

Tieni... E' whisky...” Disse Dean porgendo la bottiglietta a Wayne.

Dean... Sono un cacciatore... So che c'è dell'acqua santa lì dentro!” Ammiccò.

Sam tirò un pugno alla spalla di Dean e porse la sua bottiglietta a Way.

Wayne bevette.

Non ci posso credere... Me l'aspettavo da Dean... Ma da te Sam proprio no!!” Esclamò Wayne ridando la bottiglietta a Sam.

Almeno adesso sappiamo che non sei un demone!” Disse Sam alzando le spalle.

Già! Beh? Andiamo?”

Si, tu vai con Sam, e Lux viene con me...” Replicò Dean.

Ma posso benissimo andare con Way!”

Dobbiamo parlare...”

Uscimmo fuori dalla fabbrica, Wayne salì nella nostra macchina e Sam di fianco.

Io salii nell'Impala di Dean. Dopo cinque minuti entro anche lui.

Way e Sam partirono. Mentre Dean si girò verso di me.

Scusa... Se avessi ascoltato me... Way non sarebbe con noi...” Sussurrò.

Tranquillo...” Dissi girando la testa verso il finestrino.

Lux...” Posò la sua mano sulla mia coscia sinistra e continuò,

Dai... Mi sono comportato così perché non voglio ti succeda nulla!! Ti ho chiesto scusa!”

Non risposi.

Lui avvicinò la sua mano al mio viso e mi accarezzò.

Guardami...” Sussurrò girandomi dolcemente il viso.

Vidi i suoi occhi verdi. Amavo quegli occhi, non riuscivo a staccarmi da quello sguardo.

Poi lui si avvicinò, passò una mano dietro il mio collo che si insinuò tra i miei capelli, e mi baciò.

Ci baciammo per due o tre minuti. Poi lo fermai.

Dean... Io... Adesso che mio fratello è tornato... Ho deciso che toglierò il disturbo...”

Il suo sguardo si pietrificò. Riuscivo a scovare la rabbia nei suoi occhi. Aprì la portella ed uscì dall'auto.

Mi girai per seguirlo con gli occhi. Lo vidi dirigersi verso dei bidoni. Li calciò con tutta la rabbia che aveva dentro. Poi si sedette su una roccia li vicino. Restò a fissare il vuoto per quindici minuti. Poi rientrò, accese l'auto e partimmo.

Dopo due ore e mezza, arrivammo da Bobby.

Sam e Way erano già entrati. Dean uscì dall'Impala senza neanche aspettarmi.

Lui entrò. Io mi sedetti sugli scalini della veranda.

Non volevo lasciare Dean. Ma sapevo che era la decisione giusta. Sarebbero stati molto meglio senza una stupida ragazzina tra i piedi.

Dopo qualche minuto sentii la porta aprirsi. Mi girai, era Bobby. Si sedette di fianco a me.

Ehi... Non entri a festeggiare?” Sorrise.

Più tardi...” Abbozzai un mezzo sorriso

Tutto bene Lux? Sono abbastanza vecchio da capire che c'è qualcosa che ti turba...”

Annuii.

Dean?”

Lo guardai imbarazzata.

Ragazzina... So tutto!! Si capisce da come vi guardate...”

Abbassai lo sguardo per non far vedere a Bobby le mie guance, ormai rosse.

Lux... Conosco Dean da molto tempo... E non l'ho mai visto guardare una donna come guarda te... E' diverso...”

Bobby... Io devo andarmene...” Sussurrai.

Perchè?”

Creerei ulteriore disturbo...”

Sicura?”

Si...”

Secondo me dovresti parlarne con lui!” Mi guardò sorridendo e continuò,

Ma se proprio vuoi andartene... Almeno festeggia il tuo compleanno qui con noi!”

Si dai...” Sorrisi.

Lux... Lui ci tiene più di quanto immagini a te! Ascolta un vecchio cacciatore brontolone!” Ammiccò.

Mi alzai.

Dai entriamo...” Sussurrò Bobby aprendo la porta.

Entrammo. Dean,Sam e Way erano seduti sul divano a parlare. A ricordare vecchi momenti.

Appena mi videro si girarono. Tutti tranne Dean, che non mosse neanche un muscolo.

Luxy!” Esclamò Way.

Ehi...” Sorrisi.

Way ha promesso che ci cucina qualcosa di buono e genuino!” Disse Sam.

Ah... Io non ho fame... Vado in camera...”

Mi girai e salii le scale. Entrai in camera e mi distesi sul letto.

Rimasi a fissare il soffitto. Dopo dieci minuti qualcuno bussò alla mia porta.

Avanti...” Sussurrai.

Era Way.

Dormi?” Chiese venendosi a sedere sul letto.

No no...”

Che succede? Non sei felice di avermi di nuovo con te?”

Stai scherzando?? Sono felicissima!” Sorrisi.

Ma c'è qualcosa che non va...” Aggiunse lui.

Abbassai lo sguardo.

Mmm tu e Dean vi odiate così tanto? Non vi guardate neanche... Aspetta un attimo...” Disse fissandomi e continuò,

No... Non mi dire che ti piace!”

La vuoi smettere??” Dissi imbarazzata.

Non ci posso credere... E lui? Ricambia?”

Way la smetti?”

Mi buttò il cuscino addosso.

Se ti ha fatto qualcosa dimmelo che lo ammazzo!”

Non mi ha fatto niente...”

Tu ti sei proprio innamorata! Si vede dai tuoi occhi! Di un cacciatore!” Fece una smorfia e continuò,

Diavolo... Non di un normale cacciatore... Di Dean Winchester!!!”

La smetti di urlare??”

In quel momento entrò Sam in camera.

Way? Tutto okay?” Chiese Sam.

Si si...”

Ho sentito che gridavate...”

Tranquillo stavamo solo scherzando... Scendo subito!” Sorrise Way.

Sam chiuse la porta.

Non ci credo Lux...”

Way... Adesso puoi andartene! Se sei tornato per rompere... Vai via! Ciao ciao...”

Si alzò dal letto e si diresse verso la porta.

Innamorata... Di Dean...” Sussurrò prima di uscire.

Ci voleva anche la ramanzina di mio fratello. Benissimo!

Presi dalla borsa il mio mp3 e affondai la testa nel cuscino.

Dovevo liberare la mente.


 










Ecco il tredicesimo capitolo!! :D
Spero vi piaccia!!
A presto!
-Lux.

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Capitolo 14
*** The last day. ***


Dopo due ore, decisi di farmi una doccia. Presi dal borsone una canotta blu, un jeans grigio, biancheria nera ed uscii dalla camera. Mi affaccia sulle scale e sbirciai i ragazzi. Erano ancora intenti nei loro discorsi da uomini. Entrai in bagno e chiusi a chiave la porta. Una volta in bagno mi accorsi che Bobby non aveva una doccia, bensì una vasca da bagno. La riempii con acqua calda, mentre mi liberavo dei vestiti. Quando la vasca fu piena entrai infilando prima una gamba per verificare che non fosse bollente. Era tiepida. Entrai e mi distesi. Infilai la testa sott'acqua e rimasi così per alcuni secondi, poi riemersi e l'appoggiai all'estremità della vasca. Iniziai a pensare.

Era così tanto evidente che provavo qualcosa per Dean? Maledizione Lux!

Parlarne con lui? No... Non capirebbe mai le mie buone intenzioni.

Io e mio fratello avremmo iniziato una nuova vita.

In quel momento mi tornarono in mente tutte le dolci parole che Dean mi aveva detto negli ultimi giorni.

Diavolo... Come potevo lasciarlo? Adesso che avevo trovato qualcuno di così simile ma allo stesso tempo così diverso da me... Scappavo... Lui è perfetto.

Basta... Ho già deciso cosa fare... All'inizio sarà difficile... Non vederlo più... Ma ce la farò.

Uscii dalla vasca, mi asciugai ed infilai i vestiti. Con l'asciugamano tamponai i capelli per asciugarli un po'.

Li divisi in tre e mi feci una treccia laterale che cadeva sulla spalla sinistra.

Prima di uscire, sistemai il bagno ed aprii la finestra per far uscire il vapore.

Uscii e scesi le scale.

Beh ragazzi, io vado a dormire. Non fate troppo casino! Buonanotte!” Disse Bobby salendo le scale.

Ehi Lux!” Esclamò Sam appena mi vide.

Sam!” Risposi ricambiando il saluto.

Mio fratello sorrise e mi fece spazio sul divano. Mi sedetti di fianco a lui.

Beh... Di cosa parlate?” Azzardai.

Niente parlavamo di vecchi ricordi...” Sussurrò Sam.

E di donne!” Continuò Way.

Ah... Interessante...” Dissi posando lo sguardo su Dean.

Dean ha detto che si è portato a letto almeno un centinaio di donne!” Esclamò Way.

Bene... Tutte prostitute?” Sbottai fissando Dean.

No... Anche stupide bambine!” Ammiccò.

Mio fratello mi guardò stupito.

Wow... Ti porti a letto anche le bambine...” Cercai di svincolare il discorso.

Si... A letto sono forti, ma di fronte alle difficoltà si arrendono subito!” Fece una smorfia piena di rabbia.

Sam si girò verso il fratello facendoli segno con gli occhi di smetterla.

Volevo tirargli un pugno.

Mi girai verso mio fratello.

Way... Resteremo qui per il mio compleanno e poi ce ne andiamo...”

Così presto? Papà è morto... Ci farebbe bene un po' di compagnia!” Replicò lui.

No... E' meglio se togliamo il disturbo...”

Sam mi guardò stranito, mentre Dean si alzò ed uscì senza dire niente.

Si, lo ammetto... Lo stavo facendo apposta.

Lux... Ma davvero vuoi andartene?” Chiese Sam e continuò,

Ma... Dean...” Sussurrò.

Lo fulminai con lo sguardo.

Ehm... Vado a chiedere a Dean se vuole una birra...” Disse alzandosi e dirigendosi verso la porta.

Way si girò verso di me.

Lux... Che succede?”

Non risposi.

Cosa intendeva dire Dean quando parlava delle bambine?” Mi fissò furioso.

Che ne so... E' pazzo...”

Pazzo? A me sembrava che si stesse riferendo a te...”

A me?? Stai scherzando?? Non andrei mai a letto con Dean!” Iniziai la mia solita risata isterica.

Quella che mi uso quando non voglio far capire che sto mentendo.

Cavolo... Way la conosceva bene.

No... Ti prego...” Sussurrò alzandosi in piedi e portandosi le mani in faccia.

Tu... Lui... Oddio... Mi sto sentendo male...”

Lo vidi buttarsi sul divano e respirare affannosamente.

Way... Tutto okay??” Sussurrai con un filo di voce.

Sapevo che mi voleva sgozzare. O ancora meglio... Voleva sgozzare Dean!

Lux... Zitta! Mi viene da vomitare...”

Okay... Io vado a letto!” Cercai di svignarmela.

Lui mi prese per il braccio e mi bloccò.

Aspettami in camera... Dobbiamo parlare...”

Avviso Sam che andiamo a dormire...” Dissi dirigendomi verso la porta.

Uscii fuori in veranda, Sam e Dean erano seduti sugli scalini.

Sam... Io e Way andiamo a dormire... Buonanotte...”

Tutto bene Lux?” Chiese preoccupato Sam.

No... Poi ti spiego... Tutta colpa di quel deficiente che hai di fianco... A domani!” Esclamai rientrando dentro.

Way non era più sul divano. Salii le scale ed entrai in camera. Era appoggiato alla finestra.

Io chiusi la porta e mi appoggiai ad essa.

Dai su... Linciami!” Azzardai sorridendo.

Lux... Sii seria!”

Va bene...” Feci una smorfia.

Sei andata a letto con Dean... Posso capire se scopavi con Sam... Ma con Dean!!!” Alzò le braccia al cielo e continuò,

E' un pervertito che si porta a letto una donna diversa ogni giorno!”

Ah... Pensavo foste amici!” Esclamai.

Si... Ma non se si scopa mia sorella!”

Way... La smetti di fare lo stupido? Non è come pensi...”

La tua prima volta... La sprechi con Dean!”

Abbassai lo sguardo.

Aspetta... Era la tua prima volta vero?” Chiese furioso.

Io... Ecco... Ho sonno! Buonanotte Wayne!” Dissi buttandomi sul letto.

Oh cazzo... Tu avevi già... Oh mio dio... Vado a vomitare...” Sussurrò uscendo dalla camera.

Bene... Mio fratello aveva scoperto tutto.

Decisi di stendermi e far finta di dormire. Sentii Way andare in bagno e aprire l'acqua poi scese giù.

Dopo dieci minuti tornò in camera e si distese sul letto. Io mi addormentai.

La mattina seguente, quando mi svegliai, Way non era nel letto. Scesi giù per vedere se mio fratello fosse in cucina, ma in casa non c'era nessuno. Bene. Nessuno si era ricordato del mio compleanno.

Risalii sopra e spiai nella camera dei ragazzi. Dean era ancora nel letto, Sam no. Mi appoggiai alla porta ad osservarlo meglio. Rimasi lì immobile per dieci minuti, poi si girò, e velocemente mi spostai, appoggiandomi al muro di fianco alla porta.

Dean dopo due secondi, uscì dalla camera beccandomi in pieno.

Ti ho vista...” Disse passando davanti senza neanche guardarmi.

Non risposi. Lui entrò in bagno e chiuse la porta.

Io scesi al piano di sotto e andai in cucina. Avevo bisogno di bere.

Aprii il frigo e presi una birra. Mi appoggiai allo stipite della cucina.

Dopo pochi minuti Dean entrò e prese anch'esso una birra per poi uscire in veranda.

Lo seguii, e mi sedetti sugli scalini di fianco a lui.

Sai dove sono andati gli altri?” Chiesi.

In città.”

Ah...” Dissi bevendo un sorso della mia birra.

Affoghi i tuoi problemi nell'alcool?”

Si...” Risposi sorridendo.

Buon compleanno Lux...” Azzardò un mezzo sorriso.

Grazie Dean! Sei l'unico che me li ha fatti.”

Di nulla...”

Comunque... Grazie per ieri sera! Per colpa tua Way ha scoperto che noi... Si insomma... Abbiamo fatto sesso...” Abbassai lo sguardo.

Sesso? Ecco... Adesso capisco tutto...” Sussurrò lui bevendo.

In che senso?” Chiesi.

Per te è stato solo un po' di sesso? Per me... Molto di più...” Fece una pausa e continuò,

Ma che importa? Domani te ne vai...”

Dean... Pensi davvero che per me sia stato solo... Semplice sesso?”

Si.”

Oh benissimo... Allora penso che andarmene sia la cosa più giusta da fare...” Dissi mentre mi alzavo.

Entrai in casa, buttai la bottiglia vuota e salii in camera per prendere il mio cellulare.

Composi il numero di Way.

Pronto?” Rispose.

Wayne?”

Ehi Lux...”

Dove siete?”

In città.”

Quando pensate di tornare?”

Ehm... Pomeriggio...”

Cosa?? E io dovrei restare qui insieme a Dean tutto il giorno?!?”

Certo... Datevi da fare... A più tardi.” Attaccò.

Vaffanculo.

Guardai l'orologio. Erano solo le dodici di mattina.

Scesi giù e Dean era seduto sulla poltrona di Bobby.

Bel compleanno...” Dissi sedendomi sul divano.

Restammo in silenzio. Poi Dean parlò.

Perchè vuoi andartene? Pensavo provassi qualcosa per me...”

Dean... E' complicato...”

Bene, allora spiegati.”

Te l'ho già detto... Noi non possiamo stare insieme...”

Pensavo avessimo archiviato questo discorso!”

Poi daremmo solo fastidio.”

Lux... Non dire cazzate...” Sussurrò.

Vuoi sapere la verità? Ho paura che per colpa mia ti possa succedere qualcosa... Ho paura di perdere anche te... Di vederti morire.”

E pensi che andandotene risolverai tutto?”

In parte si...”

Preferirei morire piuttosto che perdere te...”

Dean... No...”

Si! Per te provo qualcosa che per nessun'altra donna ho mai provato... E di donne ne ho conosciute un bel po'... Troppe...”

Sarà difficile all'inizio... Poi andrai avanti...” Abbassai lo sguardo.

Lui non rispose. Accese la televisione e ripiombò il silenzio in casa.

Guardammo due film. Che durarono rispettivamente un'ora e mezza e due ore l'altro.

A metà del secondo, mi addormentai.

Quando mi svegliai, avevo una coperta addosso.

Sam, Bobby e Way erano tornati.

Way appena vide che mi ero svegliata, venne di fianco al divano.

Bell'addormentata!!! Buon compleanno!!!” Esclamò.

Ehi... Grazie!” Dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Dai su, vai in camera a prepararti! Stasera si va a cena in un ristorante!”

No... Way!”

Alzati!” Esclamò tirandomi per un braccio.

Sembravo uno zombie.

Ehi Lux! Auguri!!” Sam corse ad abbracciarmi.

Poi fu il turno di Bobby.

Grazie ragazzi!” Sorrisi e continuai,

Dean?”

E' uscito mezzora fa...”

Ah okay... Bene... Allora vado a vestirmi!”

Si si! Ci vediamo dopo!” Disse Way.

Salii le scale ed arrivai in camera. Mi sedetti sul letto. Ero tentata dal stendermi e mandare al diavolo il ristorante. Ma non lo feci. Notai che sul comodino c'era una busta con dentro un biglietto.

Presi il biglietto, e lo lessi.


 


 

Questo è il mio regalo... Mettilo stasera, divertiti e passa una bella serata!

Io non ci sarò a cena. Non riesco a festeggiare pensando che domani te ne andrai.

Ti voglio bene e ancora auguroni...

Dean”


 

Riuscivo a scovare tra le righe la sua tristezza.

Presi la busta da sotto e la svuotai sul letto. Dean mi aveva regalato il vestito che avevo visto nella vetrina due giorni fa.

Era bellissimo. Lo posa sul letto, e presi il mio cellulare. Feci il numero di Dean, squillava ma dopo quache secondo lui chiudeva la chiamata. Continuai a chiamarlo altre sei volte, ma chiudeva sempre.

Così decisi di mandargli un messaggio:

Dean, il vestito è meraviglioso... Grazie di cuore!

Ti prego... E' l'ultima sera che potrò averti vicino... Non buttarla al vento per la tua cocciutaggine...!

Spero cambi idea... Grazie ancora per il vestito!

Ti voglio bene...”


 

Lessi e rilessi il messaggio per almeno un centinaio di volte, esitai prima di mandarlo, ma infine lo mandai.

Presi il vestito, un reggiseno senza spalline di pizzo bianco e gli slip abbinati, entrai in bagno e mi feci un bagno veloce. Quando uscii infilai la biancheria, il vestito e mi fermai ad osservare il mio riflesso sullo specchio. Son sempre stata una ragazza acqua e sapone, non amo sporcarmi il viso con i trucchi. Avevo lasciato i capelli sciolti. Premetto che non mi sono mai sentita una bella ragazza, nonostante ricevessi molti complimenti, ma quella sera... Mi sentivo per la prima volta... Bella...

Uscii dal bagno e mi trovai davanti Wayne. Rimasi a bocca aperta quando lo vidi.

Aveva addosso una camicia bianca infilata nei pantaloni neri eleganti.

Aveva sistemato con il gel la massa dorata che aveva in testa. I suoi occhi sembravano più azzurri che mai.

Vestito così la sua bellezza risaltava ancor di più.

Sorrise, e non potei fare a meno di notare la sua fossetta sulla guancia destra.

Lux... Sei bellissima!” Esclamò.

Non è vero... Tu sei stupendo invece!” Dissi arrossendo.

Ma... Le scarpe?”

Che scarpe?”

Dean non ti ha comprato delle scarpe abbinate?”

Mmm... No... Nella busta c'era solo il vestito!”

E' sempre il solito scemo...”

Smettila! Metterò i miei stivaletti!” Replicai sorridendo.

Ma sono marroni!”

Che importa? Almeno starò comoda!”

Va bene... Dai scendiamo... Sam e Bobby ti stanno aspettando giù.”

Si... Mi infilo le scarpe e scendo.”

Way scese le scale e io entrai in camera. Infilai gli stivaletti e scesi le scale.

Sam e Bobby mi accolsero con stupore,

Wow!”

Non risposi mentre sentivo le guance andare a fuoco.

Way notando il mio imbarazzo si intromise,

Bene dai... Andiamo o aspettiamo al compleanno dell'anno prossimo?”

Si si dai andiamo!” Rispose Sam.

Aprimmo la porta ed uscimmo fuori. Way mi aprì la portella di dietro invitandomi a salire in auto.

Sam si sedette di fianco a me e Bobby davanti con Way.

Dopo venti minuti arrivammo al ristorante. Scendemmo dall'auto, Sam e Bobby entrarono dentro.

Io presi il mio cellulare e controllai se Dean avesse risposto. Nulla. Provai a chiamarlo di nuovo, ma stavolta il cellulare era spento. Misi il mio telefono nella borsa ed entrai insieme a Way.

I ragazzi avevano prenotato un tavolo per sei persone. Ci sedemmo e dopo cinque minuti il cameriere venne a prendere gli ordini. Mentre aspettavamo vidi Sam sorridere e guardare dietro di me.

Mi girai, e con mio grande stupore vidi Dean.

Era stupendo. Indossava uno smoking nero sopra ad una camicia bianca, un papion, dalla taschino della giacca spuntava un fazzoletto bianco. I capelli biondo cenere erano alzati con il gel.

Appena ebbi finito di memorizzare ogni suo particolare mi alzai e corsi ad abbraccialro.

Dean... Grazie!” Sussurrai all'orecchio.

Sei bellissima...”

Sono felice di averti qui!” Dissi dandogli un bacio sulla guancia.

Lo presi per la mano e lo feci sedere affianco a me.

Dopo aver finito di mangiare. I ragazzi uscirono i regali.

Questo di chi è?” Chiesi prendendo un pacchetto.

Di Sam!”

Ha tutta l'aria di un libro...” Sussurrai aprendolo e continuai,

Infatti... Avevo ragione!” Sorrisi.

Spero ti piaccia! Me l'ha consigliato Way, se non ti piace prenditela con lui!”

No no! Sono sicura che mi piacerà! Grazie Sammy!”

Questo è il mio...” Sussurrò Bobby porgendomi un pacchetto.

L'aprii. Era una foto dei miei genitori, l'aveva incorniciata.

E' bellissima! Non l'ho mai vista!”

Si, glie la scattai io prima che Way nascesse.”

Grazie Bobby... E' stupenda!”

Way mi diede due pacchetti.

Uno è il mio... E l'altro è il regalo che papà ti aveva preparato per oggi...”

Cercai di trattenere le lacrime, Wayne continuò,

Quello di papà è meglio se non lo apri in pubblico...”

Spiai quello di papà. Era un pugnale con delle incisioni.

Aprii quello di Way.

Way...” Sussurrai e continuai,

Non ci posso credere...”

Ti piace?” Chiese lui ansioso.

Si... Tantissimo!!!” Esclamai abbracciando mio fratello.

Era un album di foto. Riempito con tutti i nostri ricordi.

Nella prima pagina c'era scritto “Alla mia sorellina, per te, ci sarò sempre!”

Non so come ringraziarvi!!! Davvero... Avete fatto tantissimo per me!” Esclamai asciugando due lacrime e continuai,

Adesso basta se no allago il ristorante!” Sorrisi.

Dai, io vado a pagare!” Disse Way alzandosi e dirigendosi verso la cassa.

Sam prese la busta dei regali ed uscimmo.

Dopo pochi minuti Way ci raggiunse.

Bene adesso torniamo a casa di Bobby... Domani sarà una lunga giornata...” Sussurrò Way.

Io vado in macchina con Dean... Ci vediamo dopo!”

Okay, a dopo...” Rispose Sam.

I tre entrarono in auto e partirono.

Mi girai verso Dean e lo abbracciai.

Lux...” Sussurrò lui.

Mi staccai dall'abbraccio ed aprii la portella dell'Impala. Entrai e dopo pochi secondi entrò anche Dean.

Infilò le chiavi e partimmo.

Dopo dieci minuti di viaggio eravamo su una strada deserta. L'Impala produceva strani rumori.

Dean... Cosa sono questi rumori?” Chiesi girandomi a guardarlo.

Non lo so...”

Dopo tre minuti l'Impala si fermò definitivamente.

Cazzo...” Sussurrò Dean.

Ehm... Qualcosa non va... Giusto?” Chiesi.

Così sembra...” Disse uscendo dall'auto.

Lo seguii, si immerse con la testa nel motore per controllare.

Diavolo... Mi sono dimenticato di mettere l'olio...”

E adesso??”

Aspettiamo passi qualcuno...” Disse chiudendo.

E se non passa nessuno?” Chiesi spaventata.

Dormiamo in macchina...” Sorrise.

Iniziai ad osservarlo, la sua aria da cattivo ragazzo, bello e pericoloso, era attraente come il fuoco per una falena, e altrettanto letale.

Senza neanche accorgermene, mi ero avvicinata a lui e gli avevo circondato il collo con le braccia.

Non ebbi neanche il tempo di pensarci che lo baciai. In quel momento, mi sembrò d'essere tornata a casa, tra le sue braccia, si, quella era la mia casa, era lì che dovevo restare.

Assaggiai di nuovo le sue labbra, non volevo staccarmi da lui, mai più.

Ma Dean si staccò. Mi crollò il mondo addosso.

Con gli occhi cercavo di capire a cosa stesse pensando.

Lux.. Non posso...” Sussurrò.

Come... Non puoi?”

No... Domani te ne vai...”

Se ti fa star meglio... Io non vorrei andarmene...”

E allora resta!” Esclamò furioso.

Non risposi. Abbassai lo sguardo.

Sentii soltanto Dean sussurrare,

Al diavolo!”

Poi le sue labbra mi aggredirono con forza, non avevo neanche il tempo di respirare.

Mi spinse contro il cofano dell'Impala. Gemetti di sorpresa quando la sua bocca si spostava sul mio collo. Baciandomi così forte da farmi male.

Appoggiai la mia mano sul suo petto, sentivo il suo cuore battere fortissimo.

Si staccò dal mio collo e tornò a baciarmi le labbra, sentivo il suo sapore dentro di me.

Mi staccai e iniziai a baciarlo sotto l'orecchio, piccoli baci che diventarono morsi, continuai fino all'incavo tra la spalla e il collo.

Lui mi sollevò e mi mise seduta sul cofano dell'Impala.

Portai le mani tra i suoi morbidi capelli, mentre lui mi mordeva le labbra.

Poco dopo mi staccai dalle sue labbra ed inspirai.

Senza rendermene conto gli avevo circondato la vita con le gambe.

Continuammo a baciarci finché Dean infilò una mano sotto il vestito accarezzandomi le cosce.

Non riuscii a trattenere un fremito prima di parlare.

Dean... No... Non qui...”

Shh...” Continuò ad accarezzarmi.

No... Fermati...” Sussurrai con la voce smorzata dal piacere.

Presi la sua mano da sotto al vestito e la bloccai.

Non qui...”

Si portò le mani sul viso, cercando di calmarsi. Respirava affannosamente.

Io vado in macchina... Se passa qualcuno avvisami...” Dissi entrando in macchina.

Non potevo restargli vicino. Non sarei riuscita a controllarmi.

Seduta in auto cercai di pensare ad altro. Dean era appoggiato al cofano dell'Impala.

Dopo dieci minuti, vedemmo un pick up avanzare nella nostra direzione.

Da dentro uscì un uomo sulla sessantina. Era alto, tutto pelle e ossa, e indossava un cardigan.

Aveva un'aria insieme goffa e cauta. I capelli erano divisi con una scriminatura precisa, il mento era sporgente e lo sguardo era duro.

Restai in auto.

Avete bisogno d'aiuto?” Chiese il vecchio.

Si, l'auto non ha olio...”

Non so come aiutarvi, ma potrei trasportarvi fino ad un motel a dieci minuti da qui!”

Ah, si grazie!”

Dean venne verso la mia portella.

Lux, quell'uomo ci può portare fino ad un motel qui vicino... Dai esci!”

Uscii e mi fermai ad osservarlo mentre aiutava il signore ad attaccare l'Impala al pick up.

Mi fece segno con la mano di avvicinarmi. Il signore rientrò in auto facendoci spazio.

Entrammo nel pick up e Dean mi fece sedere vicino al finestrino.

Dopo dieci minuti arrivammo al motel. Scendemmo dall'auto.

Dean ringraziò l'uomo offrendogli del denaro, che esso rifiutò. Poi ripartì.

Si girò verso di me,

Bene, almeno non dormiremo in auto...” Sorrise.

Ci avviamo verso l'entrata. Una volta dentro Dean mi chiese se volessi una stanza solo per me.

Ma io, naturalmente rifiutai.

Prese le chiavi di una stanza matrimoniale e ci dirigemmo verso di essa.

Una volta davanti alla porta Dean aprì.

La stanza era davvero accogliente, per non dire lussuosa.

Aveva il pavimento di marmo nero, un armadio di radica lucida, tappezzeria in bianco e in nero, un televisore a schermo piatto ed eleganti luci ad incasso. Il letto era a baldacchino, con alcune tende dorate ed altre bianche che scendevano a coprire l'intero letto.

Mi girai verso Dean.

Ma...”

Lui sorrise. Aveva gli occhi lucidi.

Dean... Sembra d'essere in una favola!” Esclamai abbracciandolo.

Già... La principessa c'è, il letto della principessa anche...” Sussurrò chiudendo la porta.

E anche il principe!” Esclamai baciandolo sulle labbra.

Dean mi prese in braccio, e io come avevo fatto poco prima, mi accinghiai con le gambe attorno alla sua vita.

Lui mi posò sul letto, e rimase immobile davanti a me.

Lo fissai per qualche secondo, scrutando nei suoi occhi, poi presi la sua mano e lo avvicinai a me.

Lo feci sedere di fianco a me. Gli accarezzai il viso. Sembrava paralizzato.

Mi avvicinai per baciarlo, passando il braccio dietro il suo collo. Chiusi gli occhi e iniziai a toccare le sue labbra con le mie, poi a morderle. Accarezzavo il suo collo con la mano, facendo piccoli cerchi con il pollice.

Lui mi prese e mi fece sedere su di se. Portò le sue braccia sulla mia schiena, e mentre mordeva le mie labbra, cercò di abbassare la zip del vestito. Una volta riuscito me lo abbassò lentamente.

Rimasi con addosso solo il reggiseno nero e lo slip. Infilai le mani sotto la sua maglietta per togliergliela, e la buttai per terra.

Poi staccai la cinta dei jeans, il bottone, e glie li sfilai. Lo feci stendere sul letto.

Dopo pochi secondi rotolò sopra di me, appoggiando la sua fronte alla mia. Mi persi nei suoi occhi verdi.

Dean sembrava un pesce fuor d'acqua. Era impacciato, goffo, imbarazzato. Non era in sé.

Fu allora che mi preoccupai.

Dean... Che succede? Se non vuoi...” Sussurai.

Niente... Tutto okay... Scusa...” Disse con un filo di voce.

Si posò sulle mie labbra che si schiusero immediatamente. Mi accarezzò i capelli, per poi infilare le sue mani in essi, facendomi inarcare il collo. Me lo baciò con tanta foga, che pensai mi volesse strappare la pelle.

Sentivo il suo piacere crescere. Lo sentivo ansimare sempre più. Il mio autocontrollo stava per andare a farsi fottere. Lo volevo. Cavolo si, se lo volevo.

Alle labbra si aggiunsero i denti, graffiando e martoriando la pelle delicata finché non riuscii a trattenermi e mi lamentai a voce bassa.

Lui continuò. Infilò le braccia sotto la mia schiena e lottò con il gancetto del reggiseno. Me lo tolse.

Poi abbassò i miei slip e si libero dei suoi boxer, ormai stretti. Si stese di nuovo su di me.

Tornò sulle mie labbra, a baciarmi, poi scese poco più giù a giocare con i miei seni. Avvertii la sua erezione e d'istinto alzai i fianchi, strofinandomi contro i suoi nel tentativo di riceverne un po' di sollievo.

Accarezzò le mie cosce. Aprii le gambe e lo accolsi in me più che potevo.

Avvampai ed artigliai le lenzuola. Gemetti ad alta voce. All'inizio aveva un ritmo lento e dolce, poi aumentò per arrivare fino infondo.

Ripeteva il mio nome come una preghiera.

Lux...”

Shh...Ti prego... Non ti fermare...” Sussurrai baciandolo.

Si muoveva con affanno, ricercando i miei versi di godimento. Leccò le due gocce di sudore che si fecero spazio tra i miei seni.

Poi arrivarono i suoi gemiti, erano afrodisiaci.

Venne dentro di me con un urlo smorzato dal piacere. Ma continuò a spingere finché anch'io ebbi il mio orgasmo.

Collassò su di me, ansimando ancora.

Si spostò s'un lato e iniziò a fissarmi, mi stesi di fronte a lui.

Sei bellissima...”

Sorrisi senza dire nulla. Poi lo baciai.

Lui mi abbracciò, facendomi posare la testa sul suo petto.

Lux... Io...” Fece una pausa e continuò,

Io ti amo...”

Alzai la testa per guardarlo. E non riuscii a trattenere le lacrime.

Oddio non dovevo dirlo... Non voglio che ti senta obbligata a restare solo perché ti ho detto ti amo...”

Non risposi lo baciai, bagnando il suo viso con le mie lacrime.

Dean le asciugò. Poi mi strinse di più a sé appoggiando la sua testa sulla mia. Ci addormentammo.


 

La mattina seguente fummo svegliati dal sole che penetrava dalle finestre. Dean mi baciò la fronte.

Buongiorno principessa!”

Ehi buongiorno...” Sussurrai sorridendo.

Vuoi qualcosa da mangiare?” Chiese lui.

No no grazie. Forse è meglio se torniamo da Bobby...”

Il suo viso si rabbuiò e si girò dall'altro lato.

Dean...” Dissi toccandogli la spalla.

Speravo tu avessi cambiato idea...” Sussurrò.

E' necessario...”

No cazzo! Non è necessario... Lo è che tu resti con me!” Si girò verso me.

Vidi le lacrime rigargli il viso.

Lo abbracciai facendogli posare la testa sul mio petto.

Shh... Sarò sempre con te...”

Certo come no! Solo a migliaia di chilometri...” Esclamò alzandosi e chiudendosi in bagno.

Mi alzai anche io, presi il vestito da terra, lo infilai cercando d'alzare la zip. Dopo esserci riuscita misi gli stivaletti. Presi il cellulare dalla borsa. Venti chiamate perse di Way. Gli mandai un messaggio per avvisarlo che stavo bene e che sarei tornata presto.

Dean uscì dal bagno già vestito. Prese la giacca e le chiavi.

Beh... Andiamo? Way ti starà aspettando...” Disse aprendo la porta.

Con che macchina?”

Ieri sera ho chiesto al padrone del motel se mi poteva prestare una macchina per tornare a casa...”

E lasci l'Impala?” Chiesi stupita.

Si... Appena partite torno a prenderla...”

Okay... Andiamo...”

Uscimmo dalla camera e ci dirigemmo verso l'auto.

Dean la mise in moto e partimmo.

Dopo venticinque minuti arrivammo a casa di Bobby.

Scendemmo dall'auto ed entrammo in casa.

Tutti e tre erano seduti sul divano.

Ben tornata!” Esclamò Way appena mi vide.

L'Impala non partiva più e ci siamo fermati in un motel...” Disse Dean.

Bene... Forse è ora che partiamo...” Sussurrò Way.

Prendo la mia roba e scendo...” Dissi dirigendomi su per le scale.

Entrai nella camera e mi sedetti sul letto. Iniziai a piangere, e a pensare alla notte appena trascorsa.

Al “ti amo” di Dean. Alle sue lacrime. Mi facevo schifo.

Presi dei vestiti a caso e mi cambiai. Piegai il vestito e lo infilai nel borsone.

In quel momento entrò Dean in camera.

Ehi... Volevo darti una cosa...” Disse avanzando verso me.

Mi fece girare e mi mise una collana attorno al collo, dopo che l'ebbe attaccata me la sistemò.

Te l'ho comprata ieri... Ma avevo deciso di buttarla...” Fece una pausa e continuò,

Non ce l'ho fatta... Spero ti piaccia...”

Presi il ciondolo della collana in mano, era bellissimo. Raffigurava due ali dorate, con un brillantino posizionato sul dorso delle due ali.

Dean... E' bellissima! Non dovevi...” Sussurrai prendendogli la mano.

Voglio che resti sempre lì, attorno al tuo collo... Sarò sempre con te...”

Ricominciai a piangere. Odio gli addii. Ma soprattutto odio dire addio a Dean.

Mi abbracciò. Poi si staccò, prese la mia borsa e iniziò a scendere le scale.

Rimasi lì, in quella stanza, con il ciondolo della collana in mano, per un po' di tempo.

Poi chiusi la porta e scesi giù. Way e gli altri erano fuori davanti alla macchina ad aspettarmi.

Uscii dalla casa. Dean aveva messo il borsone dietro nel bagagliaio.

Mi avvicinai a loro. Notarono subito i miei occhi lucidi.

Bobby mi abbracciò. Senza dire niente.

Poi Sam.

Se hai bisogno d'aiuto, noi ci siamo sempre... Non esitare a chiamarci!” Sussurrò al mio orecchio e continuò,

Ti voglio bene Lux... Stai attenta...”

Way salutò tutti e tre. Poi entrò in auto.

Era rimasto da salutare solo Dean.

Mi avvicinai e lo abbracciai.

Grazie di tutto Dean... Davvero... Di tutto!” Lo strinsi più forte e continuai,

Ti prego... Non dimenticarmi...” Scoppiai a piangere.

Non ce la farò mai a dimenticarti...” Sussurrò con la voce smorzata dal pianto.

Ti amo anchio... A presto...” Dissi prima di staccarmi dall'abbraccio.

Entrai in auto senza neanche girarmi.

Way accese l'auto e partimmo. Solo quando fummo abbastanza lontani. Mi girai e guardai indietro.

Tutti erano entrati in casa.

Tranne Dean.

Era ancora lì, fermo, immobile, a fissare la nostra auto.

 








Cari lettori, mi scuso in anticipo per questo capitolo.
E' "leggermente" più lungo e noioso degli altri.
Non mi piace molto. Anzi, per niente! 
Ma spero che a voi piaccia...
Mi raccomando, non esitate a recensire!!!
Se avete qualche critica, ben venga! Mi servono molto!!
A presto!!!
-Lux.


 

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Capitolo 15
*** The new life. ***


In quella notte, l'ultima notte con Dean, non tutto andò a buon fine,  o meglio, tutto andò fin troppo a buon fine.
Si perchè... Quella notte, io... Rimasi incinta.
Passarono due mesi da quel giorno. Avevo sperato con tutta me stessa che fosse solo uno sbalzo ormonale dovuto all'allontanamento da Dean.
Ma non era per quello. Quel pomeriggio di gennaio, la dottoressa mi confermò il peggio.
“Signorina, auguri... Lei è incinta!” Lei era felice. Oh si che lo era... Io... No!
Scoppiai a piangere. In quella situazione spesso si piange di felicità, ma le mie lacrime erano colme di dolore.
Way mi tenne la mano fino a quando arrivammo al motel. Avevo bisogno di lui, lo sapeva benissimo.
Nonostante in quei due mesi il nostro legame si fosse affinato, sapeva d'essere l'unico di cui avevo bisogno in quello straziante momento.
Non smisi di piangere neanche un minuto, e quando arrivammo al motel, mi portò in braccio fino dentro.
Si, perchè rischiavo di svenire.
Mi posò sul letto, ricordo soltanto che iniziai un pianto convulso, per poi addormentarmi esausta.
Il mattino seguente, mi svegliai pensando che quello che avevo vissuto il pomeriggio precedente, fosse solo un brutto incubo, ma sul comodino c'era ad aspettarmi la dura realtà. Le carte che dimostravano che aspettavo un bambino.
Way era già sveglio. Era preoccupato per me.
“Buongiorno Lux... Vuoi qualcosa da mangiare?” Chiese ansioso di ricevere una risposta. Che non arrivò.
Mi limitai soltanto ad un cenno con la testa.
“Penso tu debba smetterla di comportarti come una bambina... E iniziare a prenderti le tue responsabilità... Quella notte, sapevi a cosa andavi incontro...”
“Vaffanculo Wayne...””
“Ti sto solo riportando alla realtà... Se resti a piangere e a non mangiare tutto il giorno, non risolverai niente... Assumiti una volta per tutte le tue responsabilità ed andiamo avanti! Io ti sono vicino, e non ti lascerò affogare nel tuo dolore!”
“Ho già deciso cosa fare...”
“Cosa?”
“Abortirò... Più tardi chiamo per prenotare l'intervento...” Dissi rigirandomi sul letto.
Non riuscii a vedere l'espressione incredula di Way, ma intuii la rabbia e il dolore dal suo tono di voce.
“Abortire?? Tu vuoi davvero abortire? Sei sempre stata contro l'aborto... E adesso? Preferisci cancellare 'l'errore' piuttosto che mettere la testa a posto??”
“Sono io quella che decide della mia vita. Quindi evita di giudicare...”
“Sei solo un'egoista... Pensi solo a te stessa... Pensavo fossi diversa Lux... Ti reputavo una persona matura, e invece? Mi sbagliavo alla grande...”
“Egoista? Pensi sia meglio dare la possibilità a questa cosa, di nascere e crescere, per poi magari veder morire i genitori, ed essere costretto a vivere da solo in un mondo di mostri??” Esclamai o meglio urlai alzandomi dal letto e avvicinandomi a Way.
“Lux, non sempre va così! Non è detto che il bambino cresca da solo... Odio dirlo, ma forse prima dovresti parlarne con il padre...”
“No, meglio che Dean resti all'oscuro di tutto!”
“E' suo padre... Ha il diritto di decidere anche lui sulla vita di suo figlio...”
Way aveva ragione. Non volevo ammetterlo, ma era così.
Dean doveva sapere.
Ma ciò comportava anche la possibilità che non fosse d'accordo con la mia decisione.
Non avrei chiamato Dean. No.
“Wayne, non informerò Dean. Mai. Quindi, ti prego... Tutto ciò deve restare tra noi!”
“Mi dispiace Lux... Se non chiami tu Dean, lo farò io...”
“Non puoi farmi questo...”
“Devo farlo per il tuo bene e per quello del bambino...”
“Ma io non so neanche come si cresce un bambino!!!”
“Tutte le mamme imparano...”
“Va al diavolo Wayne!” Dissi dirigendomi in bagno.
Dovevi calmarmi e riflettere.
Riempii la vasca con dell'acqua calda e mi immersi dentro. Restai a fissare il soffitto e a piangere per mezzore. Vedevo su quel muro una serie di immagini future, di cui l'unico protagonista era solo uno, il bambino.
Non sapevo assolutamente che fare. Pensai anche al suicidio, ma eliminai velocemente l'opzione.
Immersi un'ultima volta la testa in acqua e poi uscii dalla vasca. Mi rivestii e ritornai da Wayne.
Mio fratello era ancora steso sul letto. A fissare il soffitto. Mi avvicinai al suo letto, e mi stesi con lui.
Lui mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte.
“Supereremo anche questa sorellina...”
“Wayne... Io non lo voglio...”
“Sai già ch'è un maschio?” Sorrise.
“Smettila...”
“Okay... Chiami tu Dean o ci penso io?”
“Wayne ti prego...”
“No Lux, stavolta non posso assecondarti... Io vorrei decidere della vita di mio figlio...”
“Non riuscirei a dirgli addio una seconda volta!”
“Sei tu che hai scelto di lasciarlo...”
“Per il suo bene...” Replicai.
“Oh certo...”
“Sta zitto... Dov'è il tuo cellulare?”
“Nella giacca, perchè?”
“Gli mando un messaggio... Sul mio non ho soldi.”
“Finalmente...”
Mi alzai, raggiunsi il tavolo e frugai nelle tasche della giacca di Wayne. Lo trovai.
Non sapevo che scrivere, mi accontentai del necessario.
-Dobbiamo parlare. Dove e quando? Lux.-
Tornai a sedermi sul letto di Way. Tremavo.
Speravo non rispondesse. Ma dopo cinque secondi, il cellulare trillò.
-Ehi, finalmente! Tutto bene??-
-Si.-
-Dove siete? Vi raggiungiamo noi.-
-Princeton. Motel “Midnight dream”. Stanza 209.-
-Quattro ore e siamo lì...-
Non risposi all'ultimo messaggio. Diedi il cellulare a Wayne e mi stesi sul letto.
“Andiamo a mangiare qualcosa? Io sto morendo di fame!!” Esclamò Wayne.
“Non ho fame...”
“Lux, ma ti vuoi calmare??”
“Sono calma!!!”
“Certo, stai tremando e sei pallida...”
“Dovrei saltellare di felicità per tutta la camera?”
“No... Però... Dopo due mesi rivedrai Dean!”
“Appunto... E dovrò dirgli che sono incinta e che ho deciso d'abortire...”
“La prenderà bene... Lo vedo già con il bimbo in braccio...”
Presi il cuscino e lo buttai in faccia a Way.
“Wayne fottiti!”
“Stavo scherzando!! Dai...”
“Metti l'anima in pace... Questa cosa, non verrà mai al mondo!” Presi la bottiglietta d'acqua da sul comodino, bevvi e continuai,
“E se Dean non è d'accordo... Beh, non può obbligarmi...”
“Okay, basta! Se ordiniamo una pizza, mangi?”
“In che lingua ti devo dire che non ho fame??”
“Va bene... Io la ordino lo stesso...Vediamo... Diavola con patatine?”
“Vado a fare un giro qui fuori...” Dissi alzandomi dal letto.
Presi la mia giacca di pelle ed uscii fuori.
Mi guardai intorno, il motel era circondato da un'immensa distesa verde, piena di papaveri rossi.
Quale posto migliore per riflettere?
Mi inoltrai nel prato, dirigendomi verso un albero. Quando arrivai al tronco, mi fermai ad osservare i rami pieni di foglie e fiori che salivano verso il cielo. Era uno spettacolo meraviglioso. Mi sedetti con la schiena poggiata al tronco, e iniziai a giocherellare con i fili d'erba. Alzai la testa e mi persi nel cielo infinito.
Gli occhi di Way erano dello stesso colore, un azzurro chiaro, puro. Dopo pochi minuti, decisi di stendermi nell'erba. Come facevo quand'ero piccola con Wayne, nel giardino di casa mia, passavamo le ore distesi su quel prato ad attribuire una forma alle nuvole, finché nostra madre veniva a chiamarci. Qualche volta si stendeva anche lei. Questa tradizione è continuata anche dopo che la mamma è morta, era un modo per estraniarci dal mondo che ci circondava.
Rivedevo quelle scene davanti agli occhi come se stessi guardando un film.
Poi presi un papavero e iniziai ad osservarlo. Amo i fiori, mi caricano di felicità. Tutti colorati e profumati. Se potessi rinascere e scegliere un lavoro, farei la fioraia. Sorrisi a quel pensiero. Poi, senza neanche accorgermene, mi addormentai.
Quando mi svegliai, presi subito il cellulare per vedere che ore fossero, avevo dormito per tre ore, e Way sicuramente si era preoccupato, dato che mi aveva chiamato una centinaia di volte.
Mi sentivo molto “Alice nel paese delle meraviglie”. Ero felice. Per un po' mi ero dimenticata di tutto.
Si era alzato un leggero venticello.
Mi alzai, presi il papavero, e mi diressi verso il motel.
Aprii la porta, e con mia sorpresa, Dean e Sam erano già arrivati.
La felicità che avevo dentro pochi secondi prima, fu immediatamente spazzata via dalla tristezza che mi accompagnava dal giorno precedente.
Ricominciai a tremare, le mie mani, persero sensibilità, e allentarono la presa, lasciando cadere per terra il papavero.
Evidentemente tutto ciò che stavo provando, era fin troppo visibile, visto che Way si avvicinò a sorreggermi, e mi accompagnò fino al letto.
Dean rimase immobile. In silenzio.
Fu Sam a rompere il ghiaccio.
“Lux! Sono passati solo due mesi, ma sei sempre più bella!”
Non so con quale forza, ma sorrisi.
Poi mi girai verso Wayne.
“Way... Devo parlare con Dean... Tu e Sam potete andare a fare un giro?”
“Sicura?” Mio fratello era preoccupato per me. Molto.
Annuii. Non riuscivo neanche a parlare.
“Se hai bisogno di qualcosa chiamami...” Disse facendo segno a Sam di seguirlo.
Aprirono la porta ed uscirono.
Rimasi in silenzio. Anche Dean, ch'era in piedi davanti al tavolo a fissare il vuoto.
Dopo qualche minuto, finalmente parlò.
“Di cosa dobbiamo parlare?? Stai bene?”
“Si... Più o meno... Siediti...”
Dean si avvicinò al letto di Wayne e si sedette.
“Lux, mi stai facendo preoccupare!”
“Io... Quella notte...”
“Quale notte?”
“L'ultima notte che abbiamo passato insieme...”
“Ah si!”
“Tu... Noi... Non siamo stati attenti...”
“Non siamo stati attenti? Non sto capendo niente Lux!”
Sentivo le forze abbandonarmi. Non sapevo come arrivare al dunque.
“Dean... Io sono incinta!” Le parole uscirono senza che me ne accorgessi.
Dean scoppiò a ridere. Cosa che mi fece innervosire ancora di più.
“Lux, ci stavo quasi per credere!!” Esclamò sbellicandosi dalle risate.
“Non c'è niente da dire deficiente! Non è uno scherzo!” Cercai di calmarmi.
“Dai no... Lux, sii seria...”
“Cazzo Dean! Ti sembra stia scherzando??
In quel momento Dean comprese davvero la situazione.
Abbassò la testa verso le ginocchia, e si portò le mani sul viso. Restò così per qualche minuto.
Poi alzò la testa e si fermò a guardarmi. Il suo viso era pallido.
“Sei sicura??”
“Si... Ieri sono andata dalla dottoressa e l'ha confermato...”
“Ma non c'è nessuna possibilità che si sia sbagliata?”
“No...”
Si zittì per un po' e poi continuò,
“Ma sei  sicura... Si insomma... Che sia mio?”
“Dean vaffanculo!!!” Esclamai alzandomi.
Volevo spaccargli la faccia. Era colpa sua se mi trovavo in quella situazione, e aveva anche il coraggio di chiedermi se fosse suo.
“Stavo solo chiedendo!”
“Io non sono come una delle tue puttanelle, che se la spassano con tutti!!!”
“Dai... Calmati...”
“Calmati?? Ti prego Dean... Esci da questa camera o rischi di morire...”
“Smettila...” Sussurrò alzandosi, e cercando di abbracciarmi.
“Non mi toccare... Allontanati ti prego!”
“Cazzo, Lux! Io sono sconvolto quanto te!” Mi prese la mano.
“Io non posso crescere questa cosa...”
“Non so cosa dire...”
“Tranquillo... Ho già deciso cosa fare!”
Mi svincolai dalla sua presa e mi diressi verso la porta del bagno.
“Cosa?”
“Abortire...”
“Abortire? Forse dovremmo rifletterci un po' su... Insieme...”
“E' l'unica opzione plausibile...”
“Ma dobbiamo considerare ogni possibilità!”
“Ah si? Come pensi di crescere questa cosa Dean?”
“Lux, questa cosa, come la chiami tu, è un bambino!!! Non puoi abortire, senza neanche pensarci!”
“Rispondi alla mia domanda... Come pensi di crescerlo?”
“Me l'hai detto solo da dieci minuti!! Non lo so! Dammi in tempo d'incassare la botta...”
“Io non ho intenzione di far nascere questa cosa, per poi farla crescere come hanno fatto i nostri genitori con noi... No... Non voglio che mio figlio cresca così... Quindi... L'unica scelta ovvia è l'aborto.”
“Poi, più in là, te ne pentirai...”
“No, io avrei preferito non nascere, piuttosto che crescere così...”
“Va bene... Uccidi nostro figlio... Senza neanche pensarci... Ma con me hai chiuso...”
“Dean... La vita è mia... E decido io...”
“Ma il bambino è anche mio Lux! E' nostro figlio cazzo!”
Non risposi. Mi sedetti di nuovo sul letto. Infondo aveva ragione. Non potevo privargli d'avere suo figlio.
“Ci devo pensare... Ma... Non ti assicuro niente...” Sussurrai.
“Okay... Chiamami se decidi di far nascere nostro figlio... Se no... Addio.”
Dean aprì la porta ed uscì.
Fissai la porta per dieci minuti, mentre nel mio cervello si scatenava l'inferno.
Non potevo crescere un bambino. Ma non potevo neanche decidere da sola.
Come faceva Dean a pensare che saremmo riusciti a crescere il bambino? Proprio noi?
Due cacciatori dannati per il resto della loro vita?
No. Non ci sarei mai riuscita.
Ma... Non potevo perdere Dean un'altra volta...




 

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Capitolo 16
*** The Abduction. ***


Passò una settimana. Non richiamai Dean, dato che avevo preso la mia decisione.
Avrei abortito.
Wayne non era assolutamente d'accordo con me, infatti prima di accettare la mia decisione, non mi parlò per mezza settimana.
Quella mattina mi svegliai molto presto, anzi, non dormii per niente.
Mi vestii ed aspettai che Way si svegliasse. L'appuntamento all'ospedale era alle dieci. Mancavano solo due ore. Wayne si sveglio,
“Ehi... Buongiorno!” Esclamò assonnato.
“Giorno...” Sussurrai sforzandomi di sorridere.
Si girò nel letto per guardarmi.
“Tutto bene Luxy?”
Annuii con la testa.
“Se non sei sicura, possiamo aspettare...”
“Sono sicura...”
“E allora perchè tremi?”
Abbassai di colpo il viso per verificare. Non me n'ero accorta, ma tremavo molto.
“Non lo so...”
“Possiamo chiamare ed annullare tutto!”
“Way... Non ho cambiato idea... ”
Si alzò dal letto, e si diresse verso il bagno. Poi si girò verso me.
“Okay...”
Abbassai lo sguardo. Lui entrò in bagno.
Inarcai il collo ed appoggiai la testa al muro, chiusi gli occhi.
Ero stanca. Stanca fisicamente, da quando avevo scoperto d'essere incinta non dormivo molto.
Ma ero stanca anche di questa situazione. Era possibile che capitassero tutte a me?
Papà... Ho bisogno di te...
Due lacrime mi rigarono il viso. Portai immediatamente le mani sul viso per asciugarle, quando sentii la porta del bagno cigolare. Way uscì, prese una bottiglietta d'acqua dal frigo e si sedette sul mio letto.
“Vuoi?” Chiese porgendomi la bottiglietta.
“No grazie...”
L'aprì e bevve un sorso.
Poi posò lo sguardo su di me.
“Perchè piangi?”
“Non sto piangendo... Ho qualcosa nell'occhio che mi da fastidio...”
“Lux... Smettila di fingere.”
Rimasi in silenzio.
“Forse, anzi... Di sicuro... Sono l'unico che ti conosce fino in fondo... E so che c'è qualcosa che non va...”
Posò la mano sulla mia gamba e continuò,
“Vedo i tuoi occhi pieni di paura... Se hai cambiato idea... Siamo ancora in tempo! Lo so che sarà difficile... Ma io ci sarò... Ti sarò vicino... E come me, anche Dean... Sam! Il bambino crescerà con una famiglia... E sarà il bimbo più felice del mondo... Non gli faremo mancare nulla... Tu sarai una madre meravigliosa!”
Abbassai la testa.
Non volevo guardare un secondo di più gli occhi di Way... Erano pieni di gioia... Di felicità, mentre elaborava quel discorso.
“Way... Voglio fare l'intervento...”
Non disse nulla. Si alzò dal letto e si diresse verso la porta. Quando fu davanti ad essa si girò verso me,
“Ti aspetto in auto, quando sei pronta esci.”
E la chiuse.
I suoi occhi si erano riempiti di lacrime, e la sua voce era fredda e roca.
Mio fratello, Dean e probabilmente Sam, volevano questa cosa... Più di quanto la volessi io! Molto di più.
Restai immobile per cinque minuti, poi mi alzai per andare in bagno.
Aprii l'acqua e mi sciacquai il viso. Mentre l'asciugavo osservai il mio volto riflesso nello specchio.
Ero più pallida del solito, gli occhi scavati e le pupille spente. Quella cosa stava rovinando la mia vita.
Un rumore proveniente dalla camera, m'interruppe.
Mi affacciai per capire perchè Way fosse rientrato. Ma la persona che mi trovai davanti non era Wayne.
Era un uomo di colore, abbastanza alto e robusto. Indossava un completo elegante. Non conoscevo quell'uomo, così indietreggiai e presi il fucile ch'era appoggiato sulla sedia.
L'uomo sorrise,
“Calma ragazzina... Quel fucile non mi farà niente... Sono un angelo!”
“Un angelo? Cosa vuoi da me?? Come faccio ad essere sicura che sei un angelo???”
“Piacere, sono Uriel.”
Avevo già sentito parlare di un angelo di nome Uriel. Dean e Sam avevano accennato ch'era un bastardo senza cuore.
Indietreggiai ancora.
“U-Uriel?”
“Per caso sei sorda? Comunque, non ho tempo da perdere...” Disse avanzando verso me e continuò a parlare,
“Devi venire con me.”
“Dove? No... Adesso ho altro da fare... E non verrei mai con te a prescindere!”
“Non mi obbligare ad essere violento.”
“Dove mi devi portare?”
“Se vieni lo vedrai.”
“No... Ti prego di andartene...”
“Okay come vuoi.”
Senza che me ne accorgessi, l'angelo era davanti a me, posò le sue dita sulla mia fronte e poi il buio totale.
 
Quando mi svegliai, ero stordita. Aprii gli occhi... Ero stesa su di un letto. Osservai la stanza che mi circondava. Era una stanza abbastanza grande, occupata dall'enorme letto matrimoniale su cui ero stesa, due comodini, un armadio gigante ed una trucchiera. Mi alzai, ed andai verso la porta infondo alla stanza, l'aprii ed entrai in una stanza che doveva essere la cucina, dato che era arredata con una cucina bianca moderna, ed un tavolo con delle sedie al centro della stanza, aprii un'altra porta posta sulla parete laterale, era il bagno, composto da vasca da bagno ad idromassaggio, water, bidet e una cabina doccia. Ritornai in cucina. Uriel mi aveva “rapita” per portarmi in un appartamento di lusso? Notai un'altra porta in cucina.
Entrai e vidi un divano grigio posto difronte ad un televisore a schermo piatto, la stanza era circondata da librerie colme zeppe di libri. Mi girai e vidi che un muro della stanza era un cancello di sbarre, tipo quello delle prigioni. Cercai di aprire quel cancello, ma niente.
Dopo pochi minuti davanti a me apparve Uriel.
“Ti piace la casa?”
“Che vuol dire?? Cosa volete da me??”
“Sappiamo che vuoi abortire, e non ti daremo la possibilità di farlo!”
“Ma perchè?? Fate così con tutte le donne che vogliono abortire??”
“No... Solo con quelle che portano in grembo delle creature che a noi servono.”
“Io non voglio questa cosa...”
“Quale cosa?” Chiese lui sghignazzando.
“La cosa che porto in grembo.”
“La cosa... Mmm... Interessante.”
“Perchè vi serve?”
“Sono ordini di mio padre.”
“Dio?” Risi.
“Non osare ridere di mio padre ragazzina!”
“Perchè... Esiste?” Mi aggrappai alle sbarre.
“Sta zitta o la mia calma si esaurisce.”
“Sentiamo... Cosa vorrebbe dio...” Risi di nuovo e continuai,
“Dal figlio di una cacciatrice? Anzi... Di una cacciatrice e di... Dean Winchester?”
“Ci sei cascata bene nella sua trappola eh? Pensavo che essendo figlia di un angelo fossi più intelligente!”
“Oh, guardando te, non si direbbe che gli angeli siano intelligenti...” Sussurrai.
“Il tuo caro Dean, ti ha mai raccontato di Anna?” Chiese divertito.
 Non risposi. Non sapevo chi fosse Anna e nemmeno cosa volesse dire Uriel.
“Era un angelo decaduto... Lei e il tuo Dean se la sono spassati sai? Provava qualcosa per lei...”
“E con questo? Non ho ancora capito cosa voglia dio, da me...”
“Da te niente... Vuole solo le tue creature.”
“Creature? Cioè non solo questa cosa, ma anche tutti gli altri che avrò in futuro?”
“No, le creature che porti ora in grembo.”
“Non capisco...” Sussurrai mentre avvertivo la necessità di sedermi.
“Si che hai capito... Non sei incinta di un solo bambino, ma bensì di due!” Esclamò Uriel iniziando una risata isterica.
Quelle parole rimbombarono nella mia testa.
Mi sedetti per terra con le spalle appoggiate alle sbarre.
“Tutto bene ragazzina?” Chiese Uriel mentre ricominciava a ridere.
“Vaffanculo! Tu e quel figlio di puttana di tuo padre!” Esclamai senza girarmi.
Lo sentii ringhiare, mi girai ed era già sparito.
Rimasi lì, immobile, a fissare il vuoto per molto tempo.
Compresi che sarei rimasta in quella prigione fino al parto.
Non ci credevo. La cosa, non era solo una, ma erano due.
Cosa voleva dio dai bambini? Questa fu una delle domane principali che mi ponevo in quei mesi.
Wayne... Speravo non facesse nulla di stupido.
Sicuramente aveva avvisato Dean della mia scomparsa.
I primi mesi della mia prigionia, furono atroci. Mi rifiutavo di mangiare, e puntualmente loro mi legavano mani e piedi ad una sedia, e mi infilavano una flebo nel braccio. Un giorno cercai di staccarla con la bocca, e ci riuscii. Da quel giorno mi bloccavano la bocca con un fazzoletto.
Passavo le mie giornate sul letto in camera a fissare il muro mentre le lacrime non cessavano mai di scendere. Ogni giorno controllavano le condizioni dei bambini.
Ero un topo in gabbia. Non c'erano finestre, non sapevo ne che giorno fosse e ne l'ora.
Passarono tre mesi, ero al quinto mese di gravidanza, e la pancia era già diventata enorme.
Un giorno ero stesa sul letto, con la pancia rivolta verso il soffitto, la mia mente era vuota, ma in quel preciso momento, si materializzarono davanti ai miei occhi due bambini, avevano più o meno due anni, giocavano in un enorme prato verde, dopo pochi minuti apparve Dean, seguito da una donna, che pian piano mettendo a fuoco scoprii d'essere io. Dean e io ci sedemmo sul prato, affianco ai bambini, lui mi passò un bracciò sulla spalla e avvicinò la mia testa sul suo petto. Avevamo un sorriso stampato sui nostri volti e gli occhi lucidi.
Pochi secondi più tardi mi ritrovai di nuovo nella camera, e sentii uno sfarfallio provenire dalla pancia, come se qualcuno mi stesse solleticando la parete interna della pancia, poi un leggero calcio.
Odiavo quei due esserini che portavo in grembo, ma in quel momento, dopo che si mossero, scoppiai a piangere. Forse era solo tensione... Forse per la visione di pochi minuti prima... Dean... Mi mancava.
Pensavo a lui ogni giorno... Ogni secondo che passavo in quella prigione.
Avevo paura... Paura che fosse successo qualcosa a Wayne... Avevo un disperato bisogno di vederlo.
Passò un altro interminabile mese.
Quella mattina fui svegliata da delle voci provenienti da fuori. Mi alzai dal letto e mi diressi verso le sbarre in sala, quello che vidi, mi riempì il cuore di gioia. Castiel.
Appena l'angelo mi vide posò lo sguardo sulla mia pancia. Rimase a bocca aperta.
Poi entrò nella prigione, e io lo abbracciai. Lui si staccò e con aria preoccupata mi disse,
“Lux... Ti devo portare fuori di qui... Devo marchiare te e i bambini in modo che gli angeli non ti trovino...”
“Wayne?? Dean, come stan...”
Non riuscii a finire la frase... Sentii un dolore al petto e mi accasciai. Castiel mi fece alzare.
“Dai andiamo...”
Mi posò le dita al lato nella fronte, come fece Uriel, e poi il buio.
 
Appena aprii gli occhi mi ritrovai in una stanza, probabilmente di un motel.
Mi guardai intorno in cerca di un viso familiare. Ma nella stanza c'eravamo solo io e Castiel.
Mi avventai di nuovo tra le sue braccia,
“Castiel... Dove sono Wayne, Dean e Sam??” Chiesi spazientita.
“Stanno arrivando.”
“Perchè... Perchè hai aspettato quattro mesi prima di venire a salvarmi?”
“Non sapevamo dove fossi... I miei fratelli mi avevano nascosto tutto...”
“Non sapevi che mi tenevano prigioniera?” Chiesi staccandomi dall'angelo per guardarlo negli occhi.
“No... L'ho scoperto solo tre giorni fa... E ho chiesto a mio fratello Gabriel di aiutarmi...”
“Hai scoperto tutto? Intendo dire... Tutto tutto?” Abbassai lo sguardo.
“Si Lux, so dei gemelli.”
“Ah... E sai perchè li vogliono?”
“No... Questo purtroppo no...” A sua volta l'angelo abbassò lo sguardo.
I bambini scalciarono, mi girai e mi diressi verso il letto, mi sedetti e ritornai a guardare l'angelo.
“Tutto bene? Hai bisogno di qualcosa?” Chiese imbarazzato.
Sorrisi, non avevo mai visto Castiel così impacciato.
“Si si, tutto okay... Ho solo bisogno di vedere gli altri...”
“Io esco ad aspettarli... Se hai bisogno sono qui fuori!”
“Okay...” Sorrisi e continuai,
“Castiel...”
Lui si girò, e mi guardò con curiosità.
“Grazie... Senza te adesso sarei ancora in quella prigione... Grazie... Ti devo un favore!”
L'angelo abbassò lo sguardo,
“Di niente... Non meritavi di restare lì...”
Poi aprì la porta ed uscì fuori.
Rimasi seduta sul letto, in attesa di rivedere Dean.
Avevo molta paura che lui si fosse dimenticato di me. Di noi. Non sapevo se era al corrente dei gemelli.
Pensai a quella notte di sei mesi prima, quando mi disse per la prima volta, e l'ultima, che mi amava.
Chissà se provava ancora tutto ciò. Io, si... E non l'avrei cancellato facilmente.
I bambini si mossero, seguiti da una visione, la porta si apriva ed entrava Dean. Ultimamente mi capitava spesso di avere delle visioni che spesso si realizzavano.
“Ritornai” nella stanza del motel. Avevo molta fame, mi alzai ed andai a sbirciare nel frigo. Che per mia sfortuna era vuoto.
Mi diressi verso la finestra, spostai la tenda e spiai fuori. Non c'era nessuno. Mi andai a sedere di nuovo sul letto, ed aspettai per un quarto d'ora.
Poi, improvvisamente la porta si aprì.
Inutile descrivere ciò che provai, quando vidi l'uomo che amavo dirigersi verso me.
Dean... Stava bene! Iniziai a piangere, mentre lui senza neanche chiudere la porta, corse verso me e mi abbracciò. Certo, fu difficile abbracciarmi, dato che la mia pancia era enorme, ma mi strinse più che poteva a se.
Restammo abbracciati senza staccarci per dieci minuti, che sembrarono un'eternità. Non mi fermai un attimo di piangere. Non potevo credere che Dean fosse lì con me.
Alzai lo sguardo per guardarlo e vidi i suoi occhi piangere.
Tremavo. Mentre i bambini scalciavano così forte, che anche Dean ch'era a contatto con la mia pancia, li sentì.
Si allontanò e mi guardò, in cerca di spiegazioni.
Ma non riuscivo a parlare. Volevo solo restare abbracciata così per sempre. Così mi avvinghiai di nuovo a lui. Appoggiò la sua testa sulla mia per poi posare le sue labbra sulla mia fronte.
“Lux...  S-stai bene?” Chiese Dean con la voce smorzata dal pianto.
Annuii senza parlare. Non avevo voce. La gola era secca.
“Dove... Cosa ti hanno fatto??”
“Niente... Sto bene...” Cercai di sorridere.
“Sicura? Il bambino...?”
Non sapeva.
“Si... Dean... Il bambino...”
Mentre iniziai a spiegare a Dean dei gemelli, dalla porta, ancora spalancata, entrarono Wayne e Sam.
“Lux!!!! Sei viva!!!” Esclamò Way correndo verso me.
Dean si staccò da me, e mi lasciai avvolgere dalle braccia di mio fratello. Che scoppiò a piangere immediatamente. Non avevo mai visto mio fratello piangere... Neanche quando la mamma morì... Mai!
“Sorellina mia...” Sussurrò.
“Way... Piano...”
Lui si allontanò leggermente e guardò la pancia. Si portò una mano in viso per asciugare le lacrime e iniziò a ridere.
“Non ci posso credere... Il bambino... E' cresciuto!” Mi abbracciò di nuovo.
Poi si staccò e mi spostò una ciocca di capelli da davanti aglio occhi.
“Scusa Lux... Scusa se non sono riuscito a proteggervi... Io...”
“Shh... Sta zitto scemo...” Gli sussurrai all'orecchio.
Sam restò in disparte. Con gli occhi lucidi. Poi mi staccai da Way.
Lui, Sam, si avvicinò e mi abbracciò anch'esso, senza dire nulla. Dopo pochi secondi si allontanò, e fissò il fratello.
Castiel entrò e chiuse la porta.
Lo guardai, e mi ricordai che dovevo dire a tutti dei gemelli.
“Ragazzi... Io vi devo dire una cosa...” Mi passai una mano tra i capelli e mi sedetti sul letto.
“Ti hanno fatto del male?? Dimmelo... Li uccido con le mie mani!” Esclamò Dean.
“No... No... Tranquillo... Non è quello...”
“Lux... Giura che stai bene!” Si intromise Way.
“Si si, non mi hanno fatto niente e sto bene!!!” Sorrisi e continuai,
“Il bambino... Si insomma... Non è uno... C'è... Due... Si dai... Avete capito?”
“Ehm... No...” Rispose Sam. Mentre Dean e Way rimasero in silenzio.
“Sono due gemelli...” Sputai tutt'una volta.
“C-cosa???” Chiese Dean.
“Si... Dai hai capito...”
“Non è vero... Lux... Ti prego...”
Abbassai lo sguardo.
“Lux... Non stai scherzando, vero?” Chiese mio fratello.
Feci cenno di no con la testa.
“Due gemelli...” Sussurrò Dean mentre prendeva dal frigo una bottiglietta d'acqua.
“E gli angeli perchè ti hanno rapita?” Chiese Sam.
“Vogliono i bambini... Uriel, ha detto che dio... Vuole i bambini...”
“Dio?”
“Si...”
“E cosa ti hanno fatto?”
“Niente... Ero rinchiusa in un appartamento di lusso, senza finestre e porte d'uscite... Ogni giorno controllavano le condizioni dei bambini... All'inizio mi rifiutavo di mangiare e mi legavano ad una sedia per nutrirmi attraverso flebo... Poi ho iniziato a mangiare da sola...”
“Figlio di puttana... Non avrà mai i miei bambini... Non gli permetterò di farti ancora del male!” Esclamò Dean.
“Ti abbiamo cercata per tutti questi mesi Lux... Temevo il peggio...” Sussurrò Way.
“Lo so... So che non vi siete fermati neanche un minuto...”
“Castiel... La troveranno?” Chiese Dean guardando l'angelo davanti alla porta.
“No... Ho marchiato lei e i bambini... Non dovrebbero trovarla...”
“Okay... Non ti lasceremo sola neanche un secondo... Adesso forse è meglio che dormi un po'... Resto io con te...”
“Va bene, io e Sam abbiamo del lavoro da fare...” Disse Way mentre apriva la porta.
Uscì insieme a Sam e Castiel.
Io e Dean rimanemmo soli.
Mi stesi sul letto, la schiena mi doleva. Dean si sedette al mio fianco e mi coprì con la coperta. Volevo dirgli molte cose, ma la stanchezza non me ne diede il tempo, facendomi crollare nel sonno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Scusate se ultimamente ci metto molto a pubblicare ma il mio pc non funziona!!! :(
Comunqu spero vi piaccia!!! A me fa schifo!! :/ Sto pensando di non pubblicarne +!!!
Grazie a chi recensisce!!! Soprattutto alla mia collega Shia!!! :3
A presto!!! Forse...
Lux.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 17
*** The Fate of the Hunters. ***


Quando mi svegliai, Dean era seduto al mio fianco – appoggiato alla spalliera – con gli occhi puntati su di me.

Appena vide che mi ero svegliata, sorrise. Mi mancava quel sorriso.

Allungai la mia mano sul suo braccio e iniziai a solleticarlo. Lui mi accarezzò il viso.

“Quanto ho dormito?” Chiesi con la voce ancora impastata di sonno.

“Solo due ore!”

“Ah... Pensavo di più!!” Sorrisi.

“Ma... Ma ti fa male...?” Chiese quasi imbarazzato.

“Cosa?”

“I bambini... Quando scalciano?” Indicò la pancia.

“Mmm... No... E' piacevole!” Risi divertita.

“Ah...” Sussurrò abbozzando un sorriso e stendendosi con la faccia rivolta al soffitto.

Restai qualche minuto ad osservarlo. Era così bello quando si imbarazzava. Nei suoi occhi scovai una leggera invidia, lui non poteva sentire i bambini come li sentivo io, forse si sentiva escluso da quella dolce unione che c'è tra una madre e i propri figli?

Presi la sua mano e mentre cercavo di posarla sulla mia pancia, lui la ritrasse subito.

“No no no... Lux... Potrei farti male!!”

“Ma dai!! Non dire cavolate!!!” Ricominciai a ridere.

“Perchè ridi?”

“Se metti la mano sulla pancia... Non mi fai male testone!!” Esclamai avvicinandomi per baciarlo.

Lui rimase in silenzio e rispose al bacio.

Poi ripresi la sua mano e la posai sulla pancia.

I bambini non si mossero e Dean si spazientì,

“Beh? Non si muovono... Evidentemente lo fanno solo con te...”

“Zitto...” Sussurrai e premetti un po' sulla pancia.

Dopo qualche secondo i bambini scalciarono. Gli occhi di Dean si riempirono di gioia, o di lacrime?

Io lasciai la presa ed assaporai quel silenzio.

Dean poco dopo tolse la mano e si girò a guardarmi.

“Lux... Ce la faremo...”

Sorrisi.

“Comunque... In queste due ore, ho pensato a qualche nome!”

“Si?”

Annuì.

“Sentiamo, sono curiosa!”

“Il mio preferito, s'è femmina, è Chevy... Mentre se uno dei due è maschio Jovi!” Esclamò con aria soddisfatta.

“Aspetta... Vuoi dare a nostra figlia il nome di un'auto?? E poi... Jovi?? Bon Jovi??”

“Non ti piace Chevy? Allora Pie!!”

“Tu sei pazzo!!!” Esclamai tirandogli un pugno sulla spalla.

“A me piacciono...” Sussurrò con aria imbronciata Dean.

“Beh... Meglio cambiare discorso... A che state lavorando?”

“A niente...”

“Niente?”

“Si... Io niente... Wayne e Sammy stanno tenendo d'occhio un covo di vampiri...”

“Ah come mai tu no?”

“L'unica cosa che mi interessava era trovare te...”

Sorrisi e lo abbracciai. Poi tornai a fissare il soffitto.

“Sai... Mi manca...”

“Chi?” Chiese lui osservandomi.

“Cacciare...”

“Non ci pensare neanche!!”

“Ma non ho detto niente!!!” Ribattei.

“So già dove volevi arrivare... Quindi... No! Non se ne parla neanche!!” Esclamò alzandosi dal letto.

“Dai... Solo un fantasma!!”

“Lux... Smettila!”

Mi rigirai nel letto fingendo d'essermi arrabbiata.

Lo sentii fare il giro del letto, poi lo vidi, si fermò davanti a me e si avvicinò per baciarmi. Io mi spostai e mi alzai. Mi diressi verso il frigo e presi dell'acqua. Poi mi girai verso Dean.

“Ho fame!”

“Quindi?”

“Quindi chiama qualche pizzeria a domicilio o esci a comprarmi qualcosa!”

“No!”

“No?”

“Non ho intenzione di chiamare qualcuno o uscire per far mangiare una stron... Scema come te!” Esclamò serio.

Rimasi basita e immobile a fissarlo. Finché non sollevò la punta del labbro superiore, e capii che stava scherzando. Lanciai la bottiglietta cercando di colpirlo, ma lui la schivò.

“Cavolo Lux... Pensavo che adesso che sei mamma, fossi meno violenta!!”

“E io pensavo che tu fossi meno stronzo con me!” Dissi facendo una smorfia.

“Lux...” Disse avvicinandosi a me.

“Si?”

Mi abbracciò e avvicinò le labbra al mio orecchio.

“Ti amo...”

Sorrisi e lo baciai.

In quel momento la porta si aprì ed entrarono Sam e Way.

“Ehi tu, Dean Winchester! Giù le mani dalla mia sorellina!” Esclamò Wayne.

Ci girammo entrambi verso i due e Dean passò il braccio sui miei fianchi.

“Beh, com'è andata la caccia? I vampiri?”

“Fatti fuori tutti!” Esclamò Sam ammiccando.

“Sammy, vieni con me a prendere da mangiare?” Chiese Dean al fratello.

“Certo!”

“Bene, allora noi andiamo... A tra poco.” Disse Dean dandomi un bacio.

“A dopo...”

Lui e Sam uscirono e chiusero la porta.

Mi diressi verso mio fratello e lo abbracciai. Lui mi baciò la testa e poi mi scompigliò i capelli.

“Oh... La mia Luxy...”

“Quando la smetterai di chiamarmi così?” Chiesi staccandomi dall'abbraccio per guardarlo negli occhi.

“Mmm... Mai...” Sorrise.

“Va bene... Come vuoi scemo!” Dissi infilando un dito nella sua fossetta sulla guancia destra.

“Sei bellissima sorellina...”

“Ma smettilaaa...” Feci una pausa e continuai,

“Secondo te... Mamma e papà ci vedono?”

“Lo spero...”

“Io spero di no...”

“No? Perchè?” Chiese Way stupito.

Mi sedetti sul letto.

“Perchè sicuramente li ho delusi un casino di volte...”

“Stai scherzando spero!?!”

“Tu che dici Way? Non penso sarebbero molto felici di vedermi così! Ho rischiato la vita per la mia stupida testardaggine un centinaio di volte... Mi sono innamorata ed ho fatto sesso... Con Dean!! E adesso... A soli ventuno anni, sono incinta di due gemelli... Pensi sarebbero fieri di ciò?”

“Dici che a loro non piacerebbe Dean?”

“Erano amici di John... E conoscevano Dean... Ma non penso ne sarebbero felici!! Infondo neanche tu volevi...”

“Si... Hai ragione... Ma poi ho cambiato idea!” Ammiccò.

Abbassai lo sguardo.

“E comunque... Stai tranquilla... Loro sono più che fieri di te!” Mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo, continuò,

“Tu mi hai salvato la vita sorellina...”

Tirai fuori un sorriso forzato.

“Tu sei la più forte cacciatrice di sempre piccola!”

“Smettila dai! Esageri sempre...”

Si venne a sedere affianco a me.

“Non sto scherzando... Sorellina, tu sei forte! L'ho sempre detto a nostro padre...” Fece una pausa e continuò,

“Si... Che avresti spaccato il mondo!”

Sorrisi ed iniziai a piangere.

Lui non disse niente. Mi abbracciò soltanto. In quel momento, le parole non servivano. Quell'abbraccio significava più di mille parole. Lui era mio fratello. Non mi avrebbe mai lasciata sola.

I suoi occhi azzurri continuavano a scrutarmi, poi portò le mani sul mio viso e asciugò le lacrime che scorrevano sulle mie guance rosee.

Guardai l'orologio sul polso di Way. Erano già le sei di pomeriggio. Come vola in fretta il tempo.

“Bene... Vado a farmi una doccia!” Dissi appoggiando la mano sulla sua gamba e mi alzai.

“Okay Luxy!” Sorrise.

Mi alzai diretta verso il bagno, ma appena fui davanti alla porta mi bloccai e mi rigirai verso mio fratello.

“Ehm... Way... Mi puoi prestare una tua felpa e un pantalone di qualche tuta? Io non ho altri vestiti...”

“Ah... Certo!” Si alzò e frugò nel suo borsone, poi alzò la testa e mi mostrò una felpa,

“Questa ti dovrebbe andare! E anche il pantalone.” Disse porgendomi i vestiti.

“Dovrebbero... Grazie!” Sorrisi ed entrai in bagno.

Appoggiai i vestiti sul water, e riempi con acqua calda la vasca. Mi liberai dei miei indumenti ed entrai in acqua.

Bagnai i capelli e li portai dietro la testa, poi inarcai il collo e la poggiai al bordo della vasca. Rimasi così a rilassarmi per dieci minuti, poi mi insaponai e risciacquai velocemente. Feci svuotare la vasca ed uscii cercando di non scivolare. Infilai gli slip e il reggiseno e mi voltai ad osservare la pancia allo specchio.

Senza vestiti sembrava ancora più grossa. Posai una mano su di essa e sussurrai,

“Piccoli... La mamma vi vuole bene!”

Poi presi i vestiti e me l'infilai. Legai i capelli ed uscii.

Dean e Sam erano tornati. Erano seduti tutti e tre sul letto a guardare la TV.

Sul tavolo messi uno sopra l'altro, c'erano i cartoni delle pizze. Li sistemai sul tavolo e presi l'acqua e le birre dal frigo.

“Ragazzi, io mangio!” Esclamai.

“La tua è la margherita con patatine!” Disse Wayne.

“Si si grazie! Cavolo non la mangio da un casino di tempo!”

I tre si alzarono e si sedettero a tavola. Iniziammo a mangiare e dopo poco tempo avevamo già finito.

“Buonissima! Ai bambini è piaciuta!” Esclamai ridendo.

“Ai bambini o alla mamma?” Chiese Sam ammiccando.

“Oh si, penso di più alla mamma Sammy!” Replicò Dean.

“Si si, continuate a prendere in giro una povera donna incinta...”

Sbadigliai e mi stesi sul letto, continuando a fissare la mia piccola “famiglia”. Ero finalmente tornata a casa e stavo bene. La mia vita era tornata alla normalità, e non potevo chiedere niente di meglio.

 

Gli ultimi tre mesi della gravidanza passarono in fretta, tra dolori giornalieri e visite varie. Non sapevamo ancora il sesso dei bambini, avremmo aspettato la nascita per saperlo. Decidemmo di dare ai bambini due nomi, uno dei nostri genitori ed uno a nostro piacere. Dean si dimostrò il neo-papà più dolce e bravo del mondo, era sempre il solito Dean, ma più premuroso e adulto del solito.

Che dire dei due zii? Erano sempre pronti ad aiutarmi, quando non erano fuori a caccia. Loro due continuarono a cacciare, qualche volta Dean li aiutava, mentre io restavo a casa. Avevo cercato di convincerlo a lasciarmi cacciare, ma dopo un centinaio di “No!” lasciai perdere, infondo ero vicina al parto, non potevo rischiare. In quei tre mesi, Castiel non si fece vivo. Avevo paura che gli fosse successo qualcosa per colpa mia, che avessero scoperto che mi aveva aiutata a scappare... Dean mi rassicurava dicendo che sicuramente stava bene e che si sarebbe fatto vivo, anche se notavo nei suoi occhi la mia stessa paura.

 

Erano le cinque di mattina del venti agosto, quando iniziai ad avere dolori allucinanti, mi alzai per andare in bagno e notai che il letto era bagnato. Capii immediatamente che mi si erano rotte le acque. Svegliai in fretta Dean, che stentò a crederci, e si girò dall'altra parte del letto. Tirai un urlo di dolore, e capì che non stavo scherzando. Prese il borsone con i cambi e i vestitini dei bambini e mi accompagnò in macchina. Bussò alla stanza di Sam e Wayne, e li avvisò. Si precipitarono nell'auto di Wayne, mentre Dean entrava nell'Impala. Accelerò, cercando di non andare a sbattere contro qualche auto e in meno di dieci minuti fummo arrivati all'ospedale. Le infermiere mi fecero sedere su di una sedia a rotelle e mi portarono su nel reparto ostetrico, mentre i dolori si facevano via via più intensi. Entrai in sala parto, seguita da Dean ch'era sbiancato dalla paura. Mi tenne la mano per tutto il tempo senza fiatare, sapeva che in quel momento, l'avrei ammazzato.

Dopo un'ora e mezza di dolori atroci, lacrime, urla e spinte, sentii il primo pianto. Ma non mi rilassai, c'era ancora un altro bimbo dentro. Continuai a spingere e dopo pochi minuti il dottore mi disse che anche il secondo era uscito. In quel momento, vidi i due piccoli, il mio cuore perse un battito ed iniziai a piangere.

Dean rimase senza parole, quando il dottore gli posò tra le braccia il piccolo informandolo ch'era il maschietto. Poi mi portò il secondo, era una bimba, con qualche ciuffo rosso sulla testa, due occhioni azzurri, ancora socchiusi e due fossette ai lati delle guance. La strinsi a me, finalmente i nostri bambini erano nati, erano li tra le nostre braccia, e sembra stupido dirlo, ma erano i bambini più belli del mondo. Pochi minuti dopo, le infermiere dissero che dovevano lavarli, e ordinai a Dean di seguirli.

Delle altre infermiere mi “lavarono” alla meglio e poi mi trasportarono in un'altra stanza.

Era strano non averli più nella pancia, continuavo ad accarezzarla pensando che fossero ancora li dentro. Dopo due secondi le forze mi abbandonarono, ero stremata, e mi addormentai.

Quando mi svegliai, seduti accanto al mio lettino, c'erano Sam e Way, che mi fissavano.

Way aveva gli occhi colmi di felicità e lacrime, e Sam anche. Non parlarono, così lo feci io.

“Ehi...” Sussurrai con voce tremante.

“Lux... Ti sei s-svegliata!”

Annuii con la testa, bruciando le poche forza che avevo.

“Come stai??” Chiese incerto Sam.

“Bene... Un po' stanca, ma tutto bene... Dean?”

“Con i bambini. Li stanno portando qui...” Disse Wayne.

“Auguri zietti!”

“Auguri a te sorellina... Non riesco a crederci...” Sussurro mio fratello.

Sam continuava ad avere quel sorriso da ebete sul volto.

“Sam! Ti prego non mi svenire!” Dissi in tono scherzoso.

Lui sorrise e mi prese la mano.

“Li avete visti?”

“Si... Sono bellissimi...”

In quel momento entrò Dean accompagnato da un'infermiera, tutti e due intenti a spingere i due mini lettini dei bimbi. Appena ebbero sistemato i lettini affianco a me, l'infermiera uscì.

Dean si avvicinò e senza dire nulla mi baciò. Aveva gli occhi lucidi, a cuore?

“Grazie Lux... Ti amo!” Sussurrò al mio orecchio.

Poi si girò verso i bambini, prese in braccio il maschietto, e lo posò tra le mie braccia.

Non avevo ancora incontrato il mio ometto. Era bellissimo, qualche capello biondo e due grandi occhi che sembravano verdi, anche le sue guance erano caratterizzate dalle due fossette ai lati, anche i due zii avevano lasciato un po' di loro su quei due angioletti. Gli baciai la testolina e ricominciai a piangere. In quel momento, avevo tutto ciò che avevo sempre sognato, e nessuno sarebbe mai riuscito a portarmeli via.

Dean porgeva la piccola in braccio agli zii, e poi si girò verso me,

“Leonessa, hai sfornato due piccoli leoncini!” Esclamò ridendo e trattenendo le lacrime.

Sorrisi e strinsi più forte il piccolo.

“Ma... Ma come si chiamano?” Chiese Sam imbarazzato.

“Si, è vero... Come si chiamano i nostri nipotini?” Replicò Way.

Guardai Dean.

“Tu scegli il nome a piacere per la piccola e io per il piccolo, poi il nome dei nostri genitori, io lo scelgo per lei e tu per lui!”

“Mmm... Va bene...”

Riprese la piccola in braccio e iniziò ad osservarla.

“Però quello che scelgo non si cambia...” Disse serio.

“Va bene... Mi preparo al peggio...” Scherzai.

“Tu, mia piccola principessa, ti chiamerai... Rullo di tamburi...”

“Dean, smettila di fare lo scemo e muoviti!” Esclamò Sam.

“Okay, va bene... Vi presento Chevy!!!”

Lo guardai sbalordita, ma sorrisi, sapevo dall'inizio che l'avrebbe chiamata così, infondo è un nome carino... Molto meglio di Pie!

Sam e Wayne mi guardarono imbarazzati, aspettando una mia sfuriata. Io sorrisi.

“Bene dai... E' carino...” Sorrisi a Dean e continuai,

“Tocca a me... Lui è Daniel!”

“Questo si ch'è un nome!” Esclamò il Winchester minore.

“Si si, bando alle ciance... Il secondo nome di Daniel è John...”

Risuonò il silenzio in tutta la stanza, Dean e Sam si guardarono, vidi gli occhi dei due riempirsi di lacrime, Dean le trattenne, mentre Sam ne lasciò cadere un paio. Presi la sua mano e la strinsi forte.

Poi tornai a guardare Dean, e sorrisi anche a lui.

“Metti il piccolo nel lettino, si è addormentato!” Dissi porgendogli il bimbo.

Wayne prese in braccio Chevy e la tenne nel frattempo che passavo Daniel a Dean. Poi la presi in braccio.

“Tu, piccola meraviglia ti chiamerai come la mia mamma... Elisabeth...”

La bimba fece una smorfia, tipo un sorriso. Io non alzai il viso, non sarei riuscita a trattenere le lacrime se avessi incontrato gli occhi di Wayne. Così rimasi a fissare la piccola e a mordermi le labbra. Wayne posò la sua mano sulla mia spalla. E per quanto non volessi farlo, le lacrime si fecero strada sulle mie guance.

Diedi a Dean la piccola e appoggiai la testa sul letto. Ero sfinita.

“Bene, Elisabeth-Chevy Winchester e John-Daniel Winchester! Suonano bene dai!” Esclamò Dean compiaciuto.
Io mi limitai a sorridere.

Più tardi Sam e Wayne se ne andarono, Dean rimase in ospedale con me.

Restai lì per tre giorni, imparai a cambiare i pannolini ed ad allattare i bimbi. Con mia sorpresa, Dean era diventato anche più bravo di me!

Tornammo in motel, dove Dean aveva comprato due piccole culle per i bambini e tutto il necessario.

Vivemmo i nostri piccoli per una settimana intera, immortalando ogni loro piccolo gesto con le foto.

Eravamo esausti, la notte non dormivamo quasi mai, ma felici.

Poi un giorno, mentre Sam e Wayne erano a caccia, Dean uscì a comprare dei pannolini e a sviluppare le foto fatte in quella settimana.

Chevy e Daniel finalmente si erano addormentati, così ne approfittai per stendermi un po' sul letto e guardare un po' di TV. La stanchezza mi portò a chiudere gli occhi per qualche minuto. Quando li riaprii, davanti a me si materializzò l'incubo che mi perseguitava ormai da mesi.

Davanti a me, ai piedi del letto, c'erano tre angeli, Uriel e due donne. Mi alzai di scatto, ma una forza a me estranea mi bloccò al muro, impedendomi di difendere i miei bambini.

Il bastardo sorrise.

“Salve Lux, ti avevo avvertita che se fossi scappata ti avremmo trovata!” Esclamò facendo segno alle due donne di prendere i bambini.

“Figlio di puttana! Lascia i miei bambini!!” Dissi cercando di sbloccarmi dal muro.

“Mi dispiace, ma questi bambini appartengono a mio padre.”

“Quei bambini non appartengono a tuo padre! Sono i miei figli...” Feci una pausa, riuscivo a stento a respirare e continuai,

“Ti prego... Non portarmeli via... Farò tutto quello che volete... Ma non prendete loro...” Iniziai a piangere.

Uriel scosse la testa in segno di disapprovazione.

“Staranno bene...”

Non mi diede neanche il tempo di replicare ed esclamò.

“Addio.” Mentre schioccava le dita.

Poi sparirono.

Io caddi in ginocchio per terra e mi rannicchiai senza smettere di piangere.

Dean tornò e gli raccontai tutto.

Passammo un mese intero, a cercare i nostri bambini.  Giorno e notte, senza mai fermarci. Ma nulla. Di loro non c'era nessuna traccia. Con loro, era sparito anche Castiel.

Non parlavo più, mangiavo a stento e non dormivo mai. Tutti i chili presi in gravidanza erano spariti. Ero diventata più magra di quanto lo fossi prima di rimanere incinta.

Una notte mi svegliai in un letto di un Motel, di fianco a me c'era Dean che dormiva, girandosi e tirando la coperta qualche volta.

Dovevo andarmene. Dovevo scappare da quella vita. Da quel destino crudele che mi aveva rovinato l'esistenza. Mi alzai, presi il borsone ed infilai qualche foto dei bambini, i loro ciucci, tutti i miei vestiti, i distintivi e le carte di credito false. Infilai la giacca e senza far rumore, aprii la porta. Mi fermai qualche secondo davanti all'uscio e fissai Dean. Un paio di lacrime scesero, ma chiusi la porta. Lasciando a quell'uomo tutti i ricordi, le gioie e le crudeltà della mia vita. Non potevo salutare Wayne. E questo mi lacerava l'anima. Andai verso la strada e iniziai a percorrerla a piedi.

 

 

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E' così che finisce la storia di Lux, la dolce e forte ragazzina dai capelli di fuoco. La cacciatrice che ha perso tutto ciò che un essere umano può avere dalla vita. Costretta a soffrire più e più volte. Perseguitata da un destino ch'era scritto per lei già dalla nascita.

Dean non potrà mai più avere accanto a se la sua tanto amata Leonessa.

Wayne, orfano di famiglia, non rivedrà più la sua tanto amata sorellina.

E Sam... Non avrà più una spalla su cui piangere, un'amica.

Questo è il crudele destino che accomuna tutti i cacciatori. Costretti a perdere... A veder morire tutte le persone care. Per poi infine, sprofondare all'inferno in solitudine.

Lux, la ragazzina, ormai non è più tale, ora è una donna, in cerca di un po' di felicità. In cerca di un mondo, più normale possibile. Lux adesso cerca di cancellare i ventun'anni appena trascorsi. La sua vita ricomincia da quella notte. Dalla notte in cui ha abbandonato la vita di una ragazzina, fatta di speranza, per iniziare a vivere davvero. O semplicemente per andare avanti. Per non impazzire.

 

 

I ragazzi, rincontreranno Lux?

E Lux, rivedrà i suoi bambini?

Questo non mi è dato saperlo. Lo deciderà il destino. Lo stesso destino che li ha allontanati.

 

 

 

 

 

-To be continued.









 

Salve lettori, inanzitutto, auguri di buona Pasqua!!!
Scusate per il ritardo, ma il mio computer è rotto! :(
Questo per ora è l'ultimo capitolo della mia storia... Spero vi piaccia come "ultimo" capitolo!!! :)
Accetto critiche e complimenti, anche se i complimenti non penso di meritarli! ;D
Volevo ringraziare tutti i lettori che hanno seguito la storia, e soprattutto chi ha recensito!!
Mi scuso pienamente, questa è la mia prima FF, e non è un gran che!!!: /
Grazie di cuore!! *-* Appena ricomincerò a pubblicare manderò un messaggio personala a chi l'ha inserita tra le preferite! :3
Grazie di nuovo!!!!  A presto miei cari lettori!!! :')
-Lux.



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