I never had the words to say But now I'm asking you to stay.

di Congliocchipienidite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome to College! ***
Capitolo 2: *** Work,work,work and work. ***
Capitolo 3: *** Up all night. ***
Capitolo 4: *** Lipgloss ***



Capitolo 1
*** Welcome to College! ***


                                                                                 
                                                                                                                                                   
                                   

                                                                     Capitolo uno                                                             

 

'You're insecure, don't know what for, you're turning heads when you walk through the door..'
"Mh.." Farfugliò Francesca, muovendosi nel letto.

'Don't need make up to cover up, bein’ the way that you are is enough..'
"Erika..." Continuò la ragazza, ancora assonnata, infilando la testa sotto il cuscino.
 
Le bellissime chiome folte delle due ragazze risaltavano decisamente sulle lenzuola.
Le due ragazze erano diverse, ma simili.
In questo momento starete pensando: 'IMPOSSIBILE!', ma era così.
Erika aveva i capelli castani con dei riflessi ramati, l'estate le diventavano quasi biondi, carnagione normale quasi olivastra, occhi marroni con delle piccole sfumature più chiare. Fisico? Normale, di certo non si deprimeva se non portava una 40.
Francesca, invece, aveva i capelli leggermente più corti dell'amica ed anche leggermente più scuri, carnagione chiara, occhi marroni, con delle sfumature verdi. Gli occhi di questa ragazza? Decisamente invidiati da tutti! Dipendeva dal suo umore, a volte s'intravedeva anche qualche sfumatura di grigio.
Avevano tutte e due dei lineamenti molto morbidi: nasino piccolo, occhi grandi (ovviamente non a palla) e bocca a cuore; Erika leggermente più grande.
Caratterialmente diverse, ma per il modo di porsi, i ragionamenti erano uguali la maggior parte delle volte.
Erika, una ragazza cinica, per niente sognatrice se non fosse stato per il suo idolo che le rispose su Twitter per ben due volte: Kat Graham. Quasi tutti s'illusero che da quel giorno sarebbe diventata una sognatrice, ma.. tutte teorie sbagliate!
Sa essere acida, scontrosa e perfino stronza con le persone che a lei non piacciono, ma se tiene davvero ad una persona può dare anche l'anima.
Odia farsi vedere fragile, per quello, come l'amica, indossa anche un sorriso falso. E' ironica, sarebbe capace di farti ridere anche una giornata intera con le sue smorfie che fa quando si arrabbia o con le sue battutine o frecciatine, a secondo delle persone.
Francesca, invece, una persona dolce, tenera, sensibile, a volte troppo buona come pensa Erika, ma una forza della natura.
Due ragazze così, insieme? Un vero danno.
Già, sono due combinaguai, involontariamente devono fare sempre qualcosa per complicarsi la vita, a causa della loro voglia di vivere! Da due mesi si erano trasferite a Londra per seguire corsi d’inglese.
Abitano in una stanza nel college e, nel tempo libero, durante il pomeriggio, lavorano nello Starbucks.
 
'Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed'
Francesca, improvvisamente, sentendo la canzone altissima provenire dal cellulare urlò "Erikaaa!", spingendo la ragazza.
"One direction!" Urlò, alzandosi di scatto e cadendo dal letto.
Francesca la guardò, strofinandosi gli occhi ancora appiccicati dal sonno, con il trucco che gli colava sul viso. Cercò di mettere a fuoco e, quando riuscì a realizzare che l’amica era caduta a terra, cercò di trattenere la risata. Era abbastanza difficile contenersi davanti ad una scena così.
“Ahio” si lamentò Erika, massaggiandosi la schiena sul punto dove sentiva dolore.
“Cosa ti ridi!” Quasi urlò facendo la finta offesa, come suo solito.
“Non sto ridendo” Rispose Francesca mordendosi il labbro, osservando il pavimento.
“But you when smile at the ground it aint hard to tell..”

Il cellulare continuo a suonare e, le due amiche si fiondarono per spegnerlo.
“Pensavi di uccidermi Fra?” Inarcò il sopracciglio la ragazza dagli occhi marroni, mentre disattivava la sveglia.
“Sono le 8.30” Sbuffò Erika.
“Le 8.30?” Ripetè Francesca, sgranando i suoi occhi grandi. “Noi abbiamo lezione alle 9.15 e…”
“E..?” Continuò l’amica non capendo.
“Dobbiamo fare colazione, Ery!” Urlò disperata, pensando a cosa potesse mettersi quella mattina.
Era primavera, le giornate erano calde ma.. c’era sempre quel vento fastidioso che ti scompigliava i capelli.
“Come mi hai chiamato? Ery? Ma che nome è!” Disse con tono acido, ridacchiando un po’
“Oh, non cominciare. Da oggi in poi ti chiamerò così.“
“Contaci Francyna.”
“Come scusa?”
“FRANCYNA!” Fece una linguaccia Erika divertita.
Le due risero, come sempre.
Francesca l’aiutò ad alzarsi da terra per poi, aprire l’armadio e cercare qualcosa di comodo da indossare.
“Hm, indosserò questo..” Disse Ery,prendendo una maglia semplice con dei Jeans, niente di troppo elaborato.
“Ed io…..” Fra mise sottosopra l’armadio quando trovò quello che cercava. ”QUESTO!” Esclamò entusiasta, tirando fuori una camicetta con dei jeans non troppo stretti: lei odiava valorizzare troppo il suo fisico magro.
“Molto sexy!” Rise Erika che si abbottonò i jeans, era una vera scheggia nel vestirsi.
“Chissà magari incontriamo Ian Somerhalder per le strade di Londra” Fantasticò occhi verdi, immaginandosi tutta la scena.
“O meglio, Niall!”
“Harry!” esclamò di nuovo, immaginando anche questa volta una scena romantica da film.
“Basta sognare! Non accadrà mai.”
“Sempre la solita pessimista..”
“Dico solo che sono cose che non si avvereranno mai. Dovrai sopportarmi con il mio lato CINICO, mia cara Francesca!”
“Mi sono abituata ormai.”
“Che amica che ho!” disse con un faccino tenero che faceva intenerire Fra.
“Dove la trovi una come me? DOVE?”
“Da nessuna parte!” Stampò un bacio sulla guancia all’amica, prendendo la borsa poggiata sulla sedia accanto a letto.
“Sei pronta, amica sognatrice?”
“Mi sistemo il trucco e sono pronta..”
“Sbrigati che è tardi!”
“Conta fino a 5 e sono da te”
Erika prese il cellulare e si mise a guardare le foto che aveva scaricato l’altra sera. Aveva come sfondo un collage di Ian e Niall, due ragazzi splendidi per lei.
“Perché non vi incontrerò mai?” Sospirò osservando la foto con un velo di tristezza. ‘Ora mi metto a parlare anche con una foto? Erika stai messa male..’, pensò la ragazza.
“Eccomi” disse con il fiatone Fra, sembrava  avesse scalato una montagna.
Scesero al piano di sotto e si avviarono verso lo Starbucks, per fare una ricca colazione.
Nel college vi era un bar, ma… loro lo odiavano profondamente.L’ultima volta che avevano preso un cornetto e un caffè, si sentirono male. Da quel giorno, non ci andarono più.
“Solo noi facciamo colazione qui” Disse Occhi marroni posando la borsa sul tavolino .
“Esagerata!”
“Cosa prendiamo?”
“Uno starbucks e… quelle crostatine al cioccolato che amo..” Disse fra iniziando a sbavare.
“La solita golosa!”
“Non è vero! Amo solamente il cibo..”
La cameriera che conoscevano, si avvicinò e prese l’ordinazione dopodiché, le due amiche iniziarono a parlare del più e del meno, gustandosi la loro colazione.


"Sono le 9.10 Fra!" Esclamò  Erika, afferrando la borsa, lo starbucks e il braccio dell'amica.
"Mi fai male, vai piano!" urlò l'amica, "Ci vediamo oggi Isa!", aggiunse salutando la titolare.
Le due lavoravano in quel locale da due mesi, per imparare meglio la lingua ovviamente.
 
"Cazzo, rallenta!" Urlò Francesca, ridendo come una matta.
"Un pò di corsa ci sta bene la mattina dai, così digeriamo!" Esclamò divertita la ragazza, facendo canestro nel cestino lì a un metro di distanza con il bicchiere dello Starbucks oramai vuoto.
L'amica scosse la testa, pensando che era tremenda, come al solito.
Salirono la scalinata del college, attraversarono i corridoi ed entrarono in classe.
"Non mi abituerò mai a questi corridoi.." Si lamentò Francesca.
"Ti lamenti sempre.." Borbottò Erika.
"Senti chi parla!" La rimproverò l'amica.
"G'morning girls, how are you?" Chiese il professore, interrompendo le due che battibeccavano quasi sempre, anche soltanto per passare il tempo.
"Mh.. fine, thanks.." Risposero insieme.
'Telepatia', pensarono.
"Si sente figo a parlarci in inglese.." Ridacchiò Erika.
Improvvisamente precipitò un bigliettino sul banco della ragazza dagli occhi color nocciola.
Lo aprì e vide che c'era scritto: 'Bambolina, sei deliziosa,sai che mi piaci?'
Erika storse la bocca e guardò quel bigliettino con disprezzo, lo accartocciò e lo buttò nel cestino, sedendosi poi al suo banco.
“Cos’era quel foglietto che avevi in mano?” Chiese Francesca, vedendo che l’amica era un po’ stranita, riusciva a capirla subito.
“Dimmi. Perché i ragazzi sono così imbecilli?”
“Perché…. Perché sono ragazzi, ecco..” La ragazza provò a capire meglio cos’era successo. ”Posso sapere cosa c’era scritto in quel biglietto?” Chiese con un tono gentile.
“Bambolina, sei deliziosa, sai che mi piaci?”
“Eh?”
“C’era scritto questo. Che deficiente!”
“Su questo non avevo dubbi, ma lo sai che qui a Londra sono tutti così… così…”
“Puttanieri? Sì,lo so..”
Il professore ci rivolse un’occhiataccia, facendo calare un silenzio assordante.
Tossì per qualche secondo ed iniziò a parlare.
“Sapete dei nuovi arrivati?” Chiese il professore alla classe, appoggiandosi vicino alla cattedra, puntando il suo sguardo sempre verso di noi. Ormai, ci aveva preso di mira quel giorno.
“No..” rispondemmo in coro.
“Bene, abbiamo due nuovi ragazzi che, si sono trasferiti oggi nel nostro college e sono inglesi, chi ha bisogno magari di sapere qualcosa potrete chiedere a loro, sono molto disponibili..”
Francesca e Erika iniziarono a fissarsi negli occhi, curiose di sapere chi fossero i ‘nuovi arrivati’.
“Entrate ragazzi..”
La porta si aprì, due ragazzi incappucciati con degli occhiali da sole entrarono.
“Ma che diavolo…?” Pensò Erika vedendo questi due così strambi.
"Loro sono ..."
"Harry" Rispose il ragazzo con la felpa blu, abbastanza incappucciato, con gli occhiali da sole.
"Niall.." Rispose l'altro con la felpa verde, incappucciato nello stesso modo e sempre con gli occhiali da sole.
"Oddio.. si chiamano come i..." Francesca rimase imbambolata.
"I One Direction.. sì ma qui questi nomi sono comuni Fra.."
"Hai ragione..”
"Certo che strani.."
 Le due ragazze cominciarono a ridere, cercando di non guardarli.
 







Salve Salve! :3
Siamo Francesca ed Erika e questa è la nostra prima FFiction che scriviamo insieme.
Per caso ci è venuta questa idea e...ci siamo messe a lavoro!
Fateci sapere cosa ne pensate :)

F&E.

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Capitolo 2
*** Work,work,work and work. ***


                                                             

                                                             Capitolo due                                             




"Fra, due starbucks con panna.." Disse Erika, preparando su un piattino due cornetti.
"Arrivano subito, bella romanaccia mia.." Sorrise Fra, "Anna, questi al tavolo 5 sono pronti", aggiunse, riferendosi alla cameriera.
"Subito!" La ragazza, biondina, sulla trentina afferrò i due starbucks ed i cornetti che avevamo poggiato sul bancone con destrezza.
"Pff.. oggi ci annoieremo a morte, non c'è nessuno!" Sbuffò la romana, poggiandosi al bancone.
"Beh, tanto meglio per noi! Poca gente equivale a poco lavoro.." Sorrise Francesca, con un sorriso a trentadue denti.
"Pigra!" Esclamò l’amica, "Ehi, ecco due clienti per la tua felicit..." Si bloccò di colpo Erika.
 
"Cos.. Ehi, questi sono quelli nuovi.. Ma come mai sono sempre così incappucciati?" Sussurrò Fra, guardando i due ragazzi di sottecchi.
"Mh.. non so, avranno qualche malattia della pelle, boh.."
L'amica inarcò le sopracciglia, "Malattia della pelle?" Esclamò ridacchiando.
"E smettila, può darsi.." ribattè di nuovo, autoconvincendosi della cavolata che aveva detto prima, "Ditemi tutto..", aggiunse rivolgendosi ai due ragazzi.
Francesca notò subito che i due ragazzi erano come… spaventati. Ma da cosa poi?
Continuavano a guardarsi intorno.
“Noi vorremmo due starbucks, grazie..” dissero a bassa voce, da non capire nulla di quello che avessero appena detto.
“Cosa?Urla un po’ di più” 
“DUE STARBUCKS!” Si infastidì il ragazzo con la felpa blu, sistemandosi gli occhiali da sole.
“Calma!” disse con tono nervoso Erika, voltandosi verso l’amica, cominciando a lanciare degli sguardi strani.
“Sono proprio strambi” sussurrò Francesca , squadrandoli dalla testa ai piedi. 
“Siete lente, belle mie” Parlò di nuovo ‘ felpa blu ‘.
“Senti ragazzo incappucciato, se non ti sta bene la nostra lentezza la porta è quella lì, cercatevi un altro bar..” Erika diventò furiosa dalla rabbia, gli si leggeva in viso.
“Non ci sono ragazze come voi,però..” 
Francesca si sentì osservata, alzò lo sguardo e notò che quel ragazzo la fissava, dire che si sentisse in imbarazzo era dire poco.
“Tenete..” disse Fra poggiando ciò che avevano ordinato sul bancone, cercando il più possibile di non guardarli.
L’amica gli diede una gomitata, così da fargli capire che doveva essere indifferente.
“Grazie baby.” Risponde l’altro, accennando un sorriso.
“A voi..” Dissero insieme le due ragazze, non vedendo l’ora che uscissero dal bar.
I due ragazzi però, sembrava non volessero andarsene. 
I ragazzi, intenti a sorseggiare il loro caffè, fissarono costantemente le due ragazze, scambiandosi qualche parola e ridendo: il tutto a bassa voce.
Fortunatamente arrivarono due signori e le due amiche si distrassero, prendendo le ordinazioni.
Improvvisamente al ragazzo dalla felpa blu squillò il cellulare.
‘Pronto.. Pub.. Vicino.. Starbucks.. Stasera.. Ciao..' furono le parole che le due ragazze, in piedi senza far niente per la poca clientela, riuscirono a capire.
Subito dopo si alzarono ed il ragazzo dalla felpa verde, dopo aver pagato, uscì seguito dall'amico.
"Io già li odio.." Borbottò Erika.
"Beh, dai, ma neanche li conosciamo.."
"Fra, devo rimproverarti!"
"Cosa?!"
"Al minimo complimento che ti ha fatto quella sottospecie di deficiente, ti sei sciolta!"
"Non sono acida come te, problemi?"
"Beh, non lo direi.." Disse Erika, finendo di preparare il suo Starbucks, che accidentalmente, finì sulle scarpe dell'amica.
"Erika.."
"Ops.. Scusa.." Si morse il labbro l'amica,dispiaciuta.
"Credo che debba ucciderti, ma.. voglio sapere qualcosa di più su quei due.. andiamo al Pub!" Esclamò, come se le scarpe non si fossero minimamente sporcate.
"Non esiste, io quei due non voglio neanche vederli.."
"Dai, lo so che sei curiosa anche tu.."
"Ok, forse in parte è vero.."
"E poi devi farti perdonare, giusto?"
"Giusto.. ma non lo farò mai"
 
Le ore passarono velocemente.
“A domani ragazzi!” Salutarono i colleghi e  uscirono dal bar.
“Dove si và?” Chiese Francesca, stiracchiandosi un pò. Era davvero distrutta, però cercava di rimanere in piedi.
“Penso che dovremo tornare al college..” Sbadigliò, Erika.
Fecero la solita strada, osservando le vetrine dei negozi anche se erano chiusi.
La scuola e il lavoro le distruggevano totalmente, però in qualche modo dovevano pur mantenersi.  I genitori non li vedevano da un bel po’, solo piccole telefonate.
Non potevano chiedergli soldi, avevano già fatto tanto per loro.
“Ma cos’è questo rumore assordante?” Domandò Eri, tappandosi le orecchie.
“Dovrebbe essere il pub qui vicino..” rispose Fra, osservando la fila chilometrica fuori dal locale. “Tutti che vengono qui? Wow.” 
“Oh..” disse con tono quasi scioccato Erika, tenendo stretto il braccio dell’amica.
“Oh? Che hai visto?”
“Ma quei due non sono…i nostri nuovi compagni?”
“Cavolo, hai ragione” Disse sbalordita Francesca, cercando di vedere meglio.
 “Sono sempre incappucciati, dannazione!”
“SEGUIAMOLI!” 
“Cosa?” Fra non ebbe il tempo di parlare che l’amica l’afferrò per il polso. “Nascondiamoci qui”
“Dietro ad una macchina?” Domandò Fra,roteando gli occhi.
“Dobbiamo entrare anche noi. Sono curiosa di capire chi sono questi due!”
“Entrare? E come? C’è la Security, guarda che bestione che è! Ci appiccica al muro in una frazione di secondo.”
“Fra , ti pare che possa farci qualcosa? Ti fidi di me?”
“Sì ma.. non eri tu quella che non voleva sapere niente su di loro?”
“Sh!” 
Erika trascinò l’amica con lei, sfoggiando un sorriso simile a quelli delle pubblicità, alla security.
“Sì?” Chiese l’uomo, abbastanza nervoso.
“Vorremo entrare..” Continuò Erika con un sorriso smagliante. 
“Non potete..”Disse con un tono deciso, spingendoci.
“Erika , te lo avevo detto..” Disse rassegnata Francesca, mettendosi una mano sulla fronte.
“Scusi , perché non possiamo?” disse tutto ad un fiato, per poi aggiungere.. ”I ragazzi di prima sono entrati!”
L’uomo scoppiò a ridere.
“Meglio che andiate, ragazzine”
Erika strinse i pugni, “Ragazzina ci chiami tua sorella!”, sussurrò.
“Ho un idea!” Esclamò l’altra ragazza, portandola via da lì.
"No, non esiste! Quell'armadio lì davanti li ha fatti entrare, perchè noi no? Abbiamo stampato in faccia che siamo sedicenni?" Cominciò a parlare senza fermarsi e poi aggiunse, "No, ti prego, dal retro no..", sbuffò roteando gli occhi.
"Dai, tanto cosa cambia?" Chiese Fra, aprendo la porta.
"Cambia che.."
"Abbassa la voce!" La interruppe prontamente.
"Okay, scusa!"
Cominciarono a salire le scale e, quasi non rendendosene conto, si ritrovarono sul palco e sentirono la voce del DJ dire "Ed ecco un nuovo gruppo di cantanti.."
Le luci furono subito su di loro, quasi gli fecero perdere l'equilibrio, accecandole.
"Ehm..." Fra, cominciò a grattarsi la testa.
"Ti avevo detto che non era una buona idea..."
Improvvisamente la ragazza dagli occhi verdi s'irrigidì, senza proferire parola. Guardava un punto fisso nella platea.
"Ehi, ma che succ..." Anche l’altra s'immobilizzò, "Oh mio Dio", aggiunse insieme all'amica.

Le due, soprattutto Francesca, rimasero senza parole. Avevano davanti a loro Harry e Niall. Ed ecco svelato il mistero: erano loro i ragazzi misteriosi.


°°°°°°°

Rieccoci qui!°-°
Abbiamo 3 capitoli pronti pronti,ma il terzo penso che lo pubblicheremo domani :O
Comunque, speriamo davvero che vi piacciaç_ç 
Un abbraccio , F&E.


 

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Capitolo 3
*** Up all night. ***


 

 


                                                                

                                                                       Capitolo tre

 




Pov Harry-Niall


“Oh, merda!” Esclamò ad alta voce Harry, poggiando la mano sulle labbra.
“Siamo fottuti” continuò Niall. “Ora cosa facciamo?”
Harry continua a guardare le due ragazze, cercando di trovare una scusa per farle tacere, ma come?
“Questo è un bel guaio, lo racconteranno a tutto il college e noi… beh noi, faremo una brutta fine..” Sottolineò l’ultima frase, disperato.
“Forse non sono così, magari manterranno il segreto..” Disse Niall,cercando di tranquillizzare l’amico.
Harry si soffermò a guardare Francesca, si accorse subito del suo imbarazzo in viso, era un peperone.
“A cosa stai pensando?” Chiese il biondino, sorridendo leggermente. “Stai facendo qualche strano pensiero su quella ragazza lì?”
Il ragazzo non rispose e divagò il più possibile.


Pov Francesca-Erika


“Erika ti prego, fa qualcosa”
“Ci sto pensando. E se cantassimo qualcosa?”
“Ti sei impazzita? Sono stonata come una campana, scapperebbero tutti!”
La romana rimase immobile, come se avesse visto un fantasma,o quasi.
“Dobbiamo andarcene da qui” Urlò Eri, prendendo l’amica per mano , iniziando a correre .
Saltarono dal palco, in mezzo alla platea, senza fare le scale.
"Ehi ragazzine, vi avevo detto che non potevate entrare!" Urlò la sicurezza, cominciando a rincorrerle.
"Oh mio Dio, cosa facciamo?" Urlò Francesca, in mezzo alla folla.
"Ho un'idea!"
Eri trascinò l'amica vicino ai due ragazzi che le guardavano stupiti.
"Vi prego, le vostre felpe! Adesso!" Urlò la romana.
"Come scusa?" Chiese Niall, mentre l'amico affianco corrugò la fronte, confuso.
"Vi prego!" Esclamò Francesca, osservando l'amica spazientita.
"Okay!" Acconsentirono, sfilandosi la felpa, rimanendo con una camicia soltanto.
"Grazie!" Urlarono, correndo, impegnate a mettersi la felpa.
Uscirono dal locale, confondendosi fra la gente, da un'altra porta e, fortunatamente, riuscirono a scamparsela.
"Dio santo, non... ce... la... faccio... più.." Riuscì a dire la ragazza con il fiatone
“Dillo a me.." Ribattè Erika.
"Senti.. quei due non voglio neanche più vederli.. Cioè, ci stanno complicando la vita.." Continuò.
"Ma.. avresti mai immaginato che fossero loro? Che stupide che siamo state, come abbiamo fatto a non pensarlo!"
Francesca fissò per qualche istante il vuoto, rimanendo in silenzio.
Solitamente quando faceva così, c’era qualcosa che non andava.
“Che c’è?” Chiese dolcemente l’amica, avvicinandosi.
“Hm,niente..” Svagò il discorso.
“Ti conosco meglio di chiunque altro, che cosa c’è?”
“E’ che… è tutto così strano. Non ti ha fatto uno strano effetto vedere Niall?”
“Ovvio, ma… perché questa domanda?”Chiese stupita Erika, sistemandosi la felpa che emanava un profumo delizioso.
“Cioè, ora li abbiamo visti dal vivo, frequentano la nostra scuola e boh..”
“Ti piace Harry, non è vero?”
Francesca fissò l’amica e non rispose.
“Torniamo al college” Disse, infilandosi le mani in tasca.
                                                       

“Fra!” Urlò Erika, infilandosi il pigiama.
“Sì?!”
“Dove hai messo gli elastici per capelli?”
“Non sono in camera?” Chiese, con tutto il dentifricio in bocca.
“Come? Non ti capisco” Rise Eri, divertita nel vedere Francesca in quelle condizioni.
“Ho detto”, disse sputando il dentifricio nel lavandino, ”Non sono in camera? Li avevo visti sul comodino pochi giorni fa, non è che hanno le gambe e scappano..”
L’amica ridacchiò e si fiondarono sul morbido letto, osservando il soffitto.
“E’ stata una giornata….”
“Stressante” Continuò Erika, rotolandosi nel letto.
“Molto, direi. Cioè, come abbiamo fatto a non riconoscerli?”
“Beh, erano sempre incappucciati..”
“Sì, ma dovevamo già capirlo dai nomi, dai. Non poteva essere una coincidenza!”
Erika fissò la sveglia sul comodino, erano già le 2.00 di notte, per fortuna che erano tornate in tempo o sarebbero rimaste per tutta la serata fuori a congelarsi.
Nel college bisognava rispettare alcuni orari, soprattutto la sera.

“Non senti degli strani rumori?” Chiese preoccupata Fra, guardandosi un po’ attorno.
“Hai ragione.. sento qualcuno parlare..”
“Forse  sono dei LADRI!” Urlò Francesca, coprendosi con le coperte, impaurita.
Erika si alzò dal letto, afferrando la borsa per usarla come arma.
Francesca afferrò un cuscino.
Tutt'e due si avvicinarono alla porta.
Si guardarono impaurite per due secondi.
"Io apro la porta e tu attacchi.." Spiegò la romana.
"No, io apro la porta e tu attacchi!" Esclamò a bassa voce la ragazza.
"Okay.." Sbuffò.
"1.."
"2.."
"3!"
Aprirono la porta e videro Niall ed Harry sbattere da una parete all'altra, lamentandosi.
Erano sbronzi.
"Oh mio Dio! Sono loro.." Sbuffò Erika, strofinandosi gli occhi, ancora insonnolita.
"Cosa? Sono..."
"Già, sono pure ubriachi!"
"Beh, aiutiamoli!"
"Ciao ragazze.." Sbiascicò Harry, poggiandosi al muro.
Le due poggiarono il cuscino e la borsa per terra ed uscirono dalla stanza, cercando di sorreggerli.
Fra cercava di tenere in piedi Harry, mentre Erika pensava a Niall.
"Dove avete le chiavi?" Chiese la ragazza, rivolgendo gli occhi color nocciola verso quelli del cantante, dove sembrava ci fosse dipinto il mare.
"Nel letto.." Sorrise Niall, poggiato al muro che continuava ad accarezzare il viso della ragazza, la quale a quella risposta corrugò la fronte, lanciando un'occhiata all'amica.
"Prova a vedere in tasca.." Le consigliò Francesca, sorreggendo Harry.
La ragazza frugò nelle tasche del biondo e le trovò.
"Mh.. non ho voglia di farlo.." Aggrottò la fronte il ragazzo.
"Fare cosa?!?" Esclamò Erika, sgranando gli occhi.
Il biondino totalmente sbronzo scoppiò a ridere , guardando profondamente la ragazza.
“Ma che vi è saltato in mente?” Sbottò Eri, prendendo un asciugamano per immergerlo nell’acqua fredda.
“Abb…mo bev-v-uto un pò!”
“E questo lo chiami un pò?” Lo rimproverò, fulminandolo con lo sguardo.
Il ragazzo chiuse gli occhi, facendosi ‘curare’ da lei.

“Harry, puoi stare fermo almeno un minuto?” Si lamentò Francesca, provando a farlo stare fermo .
“Oh,s-s-ai il mmmio nome!” Disse balbettando, continuando a ridere.
“Senti, avremmo potuto lasciarvi fuori dalle nostre camere , totalmente sbronzi e non lo abbiamo fatto, quindi, se permetti ora devi fare quello che ti dico io.” Disse buttandolo sotto il getto d’acqua gelata, che gli bagnò tutta la maglia, facendo trasparire il suo fisico scolpito.
“Ehm..” Si imbarazzò Francesca, facendo vagare lo sguardo per tutto il bagno.
“Ti imbarazzi facilmente eh..” Sorrise il cantante, strofinando i suoi ricci.
Si fissarono, sembrava volessero dirsi qualcosa.. ma vennero interrotti.
“Fra,aiutami tu!” Con tono disperato, Erika teneva in piedi Niall, ancora sbronzo.
“Sotto la doccia!”
“Dici che funziona?”
“Fidati di me Ery!”
Entrambi erano sotto l’acqua e iniziarono a lamentarsi.
“La testa..” Si lamentarono
“Hai mal di testa?” Chiese gentilmente Erika al biondino, raramente mostrava il suo lato dolce con un ragazzo.
“Scotta!” Gridò Francesca, sentendo la fronte del ricciolino che era bollente.
Le due amiche si guardarono, sforzandosi di trovare qualche rimedio.
"Pff.. aspetta, ad Harry potremmo dargli un'aspirina che dici?"
"E Niall?" Chiese Francesca.
"Niall ha soltanto mal di testa.. Dio, quanto puzzano di alcohol.." Disse Erika, accarezzando i capelli del biondino che continuava a lamentarsi.
"Aspetta, vedo se in bagno c'è l'aspirina.."
"Senti Fra, già che vai in bagno, mi bagneresti un altro po’ l’asciugamano?" Chiese supplichevole, "Per Niall", aggiunse.
"Certo.." Sorrise dolcemente.
Dopo pochi secondi tese l'asciugamano bagnato a Erika ed andò da Harry con l'aspirina.
"Dai, bevi questa.." Disse Francesca, alzando la testa al riccio per fargli bere l'aspirina ormai sciolta nell'acqua.
"Mh.. non la v..glio.." Si lamentò.
"Dai.." Gli sorrise.
Lui aprì leggermente gli occhi e lei quasi ci si perse dentro, ma poi cominciò a sentir riecheggiare le parole dell'amica, e distolse lo sguardo, lasciandolo riposare.
Nel frattempo Erika poggiò l'asciugamano bagnato sulla fronte di Niall.
"E' fredda.." Sbiascicò le parole.
"Mh.. lo so, poi mi ringrazierai.." Gli sorrise, quasi non rendendosene conto.
"Mh.." Si lamentò.
"Eri, andiamo?" Chiese Fra.
La ragazza annuì e uscirono dalla stanza di quei due.

“AAAH.” Fecero un sospiro di sollievo, “Dici che si riprenderanno?” chiese Francesca, leggermente preoccupata.
“Harry starà bene, non preoccuparti.”
“Cosa fai mi leggi nel pensiero?”
“Come sempre” Rise Erika, per poi tapparsi la bocca. Si era resa conto che tutti gli studenti dormivano, avrebbe sicuramente svegliato qualcuno con la sua risata.
“Sono esausta” Sbuffò Francesca , aprendo la porta.
La prima cosa che fece fu buttarsi sul letto come un sacco di patate.
“Fammi spazio” disse Ery,seguendo l’amica.
“Cosa ci accadrà domani?”
“Rivedremo quelle due zucche vuote” disse sorridente Occhi nocciola,”Ma allora con questo H..” non riuscì a finire la frase che vide la sua adorata amica dormire beatamente come un angioletto.
“Buonanotte”le sussurrò, fino ad addormentarsi anche lei.

°°°°°°

Oh, siamo riuscite a mettere anche il terzo*O*
Bene bene... ho visto che ci sono state un pò di visite, speriamo
che vi abbia incuriosito questa storia :3
Succederanno un bel pò di cose°-° Scoprirete tutto leggendo,ovviamente.
Vogliamo sapere le vostre opinioni, non vi mangiamo u.u

Xoxo , F&E.




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Capitolo 4
*** Lipgloss ***


                                                 

                                                   Capitolo quattro                                                



“Fra.. hai finito in bagno?” Chiese Eri, vestendosi.
Indossò un paio di jeans chiari a sigaretta, una maglia bianca con un disegno astratto fuxia ed un paio di scarpe a stivaletto della Nike bianche e fuxia.
“Sì, ho finito!” Aprì la porta del bagno, finendo di truccarsi gli occhi.
“Ma.. come siamo belle oggi..” Sorrise Erika, osservando l’amica.
Lei ricambiò prontamente.
Era vestita con un paio di jeans blu elettrico, una maglia a maniche lunghe dell’inghilterra ed un paio di superga blu.
“Ma bisogna riportargli le felpe a quei due?” Sbuffò la romana.
“Sì, purtroppo..”
“Che c’è? Ti vergogni di Harry?” Chiese cominciando a ridere, afferrando il suo lucidalabbra preferito: gusto cioccolato.
Risaltava le sue labbra, ma soprattutto le piaceva il sapore.
“Stupida! E tu come mai ti metti il lucidalabbra?”
“Non posso?!”
“Vuoi fare colpo su di loro!”
“Sono acqua e sapone e sai che non li reggo..” Ridacchiò Erika, preparando la borsa.
L’amica si limitò a non parlare, sapeva che non avrebbe mai ammesso di volerli conoscere.
“E smettila di stare in silenzio, lo so a cosa stai pensando!”
“Ma…”
“E sbrigati!”
Velocemente Fra si preparò e poi si affrettarono ad uscire dalla stanza, dopo aver afferrato le felpe: Erika quella di Niall e Fra quella di Harry.
"Bussiamo?" Chiese la solita timida, agitata.
La romana bussò alla porta.
'Toc Toc'
Dopo pochi secondi Harry aprì la porta; era a petto nudo, aveva soltanto un paio di pantaloncini.
Il ragazzo si grattò la testa, muovendo i suoi ricci, in un modo che Francesca trovò molto sexy.
“Harry, chi…”, non finì la frase che Niall, a petto nudo anche lui, le raggiunse alla porta, “Wooh..”, aggiunse, guardandole dalla testa ai piedi, aggiustandosi i capelli con una mano.
“Harry dove sono i …” Zayn non finì la frase e rimase per un attimo in silenzio.
“Che succede qui?” Chiese Louis, unendosi anche lui a tutto il resto del gruppo.
“Veramente noi… cioè loro..” Iniziò a dire Harry, non sapendo da dove iniziare.
“Vi abbiamo riportato queste” Rispose la romana con un tono acido, ‘lanciando’ le felpe ai due ragazzi, rimasti ancora imbambolati.
“Ehi, potevate dirci che vi eravate fidanzati..”Rise Zayn, dando una pacca alla spalla ai due amici, ancora più sbalorditi dalle parole appena pronunciate da Malik.
“Stai scherzando, vero?”
“Non dirmi che siete solo amici..” Disse Louis, con un finto tono arrabbiato.
“Ragazzi ma dove siete finiti tutti?!” Urlò Liam, affacciandosi anche lui.
”Ehm, cosa c’è una riunione qui?
“C’è stato solo un malinteso..” Spiegò timidamente Fra, mentre si toccava i capelli dall’agitazione,“Noi ora ce ne andiamo”.
Cercò aiuto negli occhi dell’amica.
Erika prese la mano della ragazza che era totalmente gelata. 
“Tutto ok?” Domandò preoccupata, gli faceva uno strano effetto vederla così.
“Sì, sì..” Sospirò.
Dopo aver saluto il gruppo si voltarono, cercando di essere indifferenti.
“Grazie per ieri, Erika..” Disse una voce che lei riconobbe subito.
La ragazza si fermò di botto, "Niall?" chiese rivolgendogli uno sguardo confuso.
"Quello è il suo nome.." La infastidì Harry.
Le due ragazze gli lanciarono un'occhiataccia, ma lo sguardo di Eri tornò sul cantante biondo.
"Mh, ti hanno fulminato con lo sguardo, amore.." Aggiunse Louis, provocando la risata di tutti, anche delle due amiche.
"Beh, noi dovremmo andare.." Disse Francesca, sorridendo.
“Ma fermatevi un secondo.. non mordiamo mica.." Ammiccò Harry.
" Se non fosse per te rimarremmo, ma.. no, grazie.." Ribattè la ragazza.
"Sai, non facciamo parte del grande ed immenso gruppo di ragazze che farebbero molto volentieri sesso con te.." Sorrise nervosamente Erika, facendo ridere tutti.


Pov Harry

“Ha carattere la ragazza” pensò il ricciolino, continuando a fissarla.
Si girò verso Niall, facendogli segno di rientrare nella loro stanza per poi prepararsi per andare a lezione.
‘Che cosa straziante’, pensò Harry, sorridendo ancora una volta alle due ragazze che stavano andando via.
Per qualche minuto rimase immobile, cercando di capire quello che gli stava passando per la testa.


Pov Niall


‘Erika, Erika, Erika’, quel nome gli rimbombava nella mente, non riusciva a non pensarci. Per quale motivo?
Si conoscevano a malapena, l’unica volta che hanno avuto un discorso, per modo di dire, è stato quando erano sbronzi. Eppure, non riusciva a non pensare per un attimo a lei.
Era una ragazza strana, con carattere, però questo... a Niall piaceva.


Pov Francesca-Erika


Francesca si rigirò un ultima volta, per vedere quegli occhi verdi che la fissavano.
‘Dio, quant’è bello..’ pensò tra sé e sè, immaginandosi Harry accanto a lei.
Era così perfetto, era ciò che Fra cercava da tanto tempo.
Ma le paure e i dubbi la tormentavano.
Come poteva un ragazzo come lui, interessarsi a lei? Era impossibile.
Forse era solamente… un sogno irrealizzabile.
La romana guardò l’amica con un’espressione interrogativa, cercò di capire a cosa stesse pensando, ma era abbastanza difficile.
“Fra?” La chiamò, aspettando una sua risposta.
La risposta non arrivò.
"Fra, la smetti di pensare alle solite cose?!"
"E a che cosa starei pensando?"
"A te ed Harry, al vostro amore che sarà sempre incompatibile, che lui è un ragazzo famoso e tu una qualunque, anzi, una ragazza normale.. e che lui è un puttaniere!" Esclamò Erika, scendendo le scale.
"Colpita e affondata.."
"Non pensarci.. e poi sono così buffi!" Ridacchiò la romana.
"Già!" Sorrise lievemente l'amica.
"Bene, ora entriamo in classe e divertiamoci a vedere quei due incappucciati!" Ridacchiò Eri.
"Oh mio Dio.." Sospirò divertita.
"Buongiorno professore.."
"Buongiorno ragazze.."
Le due amiche raggiunsero presto i loro banchi e poggiarono le loro borse sul banco, dopo aver preso un blocchetto per gli appunti ed una penna.
"Dio, ma hai visto come si diverte a parlare inglese da quando ci sono Harry e Niall?" Chiese divertita Erika.
"Pensa di far colpo su di loro, ma ancora non sono passati all'altra sponda, per sua sfortuna.."
 

Pov. Harry-Niall.

"Eccole, sono arrivate.."
"Io amo il suo lucidalabbra.." Affermò Niall.
"Ti piace quella acida?"
"No, mi piace il suo lucidalabbra.. mi ricorda la cioccolata, è sul marroncino.."
Niall scoppiò a ridere e così anche il suo amico che lo mandò a quel paese perchè pensava sempre al cibo.
Horan, preso dalla sua risata, urtò un vaso che era vicino alla finestra e cadde per terra, rompendosi in mille pezzi.
Pov. Erika-Francesca
“Ops,non volevo” Si scusò il biondino, cercando di pensare a un idea geniale.
Erika e Francesca iniziarono a ridere a crepapelle, senza rendersi conto che il professore le stava osservando con aria minacciosa.
“Wilson,Holmes! Ora vi divido” Urlò a squarciagola, guardandole con un’aria abbastanza furiosa.
“Cavolo..” Disse Erika, distogliendo lo sguardo dal professore.
“Niall, non preoccuparti per il vaso. Sono cose che capitano..” Si riprese l’uomo, cercando di fingere un sorriso.
”Si metta vicino alla signorina Holmes, forse così, starà in silenzio per una buona volta.”
Erika rimase pietrificata.
‘No ti prego, perché vicino a lui?’, pensò nella sua mente.
Il professore riprese fiato e continuò a dire,”Tu” indicò Francesca,”Vicino a Harry”
La ragazza nel sentire quelle parole, iniziò a tremare.
“P-perché proprio io?”



Pov Niall

 

 “Non è possibile” pensò il ragazzo,continuando a fissare la romana.
Era entrato da pochi minuti in aula e oltre ad aver rotto il vaso, ora doveva stare vicino anche ad occhi nocciola.
In parte la prese bene dall’altra, non lo sapeva nemmeno lui.
‘Perché tutti questi problemi? È solo una ragazza’ pensò , posando le sue cose sul banco.

Pov Erika-Francesca

"E mettetevi vicino alla finestra per favore, Harry e Francesca all'ultimo banco, Erika e Niall al penultimo.. e non voglio sentire chiacchiere", disse con un tono leggermente severo, "Almeno non ci sono cose da rompere lì", borbottò.

I quattro ragazzi cominciarono a ridacchiare nel vedere il professore arrabbiato.

 
Niall con le spalle poggiate al muro, quindi girato verso Erika, continuava a guardarla e lei si sentiva maledettamente in imbarazzo.
"Scommetto che il tuo lucidalabbra è al cioccolato.." Sussurrò Niall, richiamando l'attenzione della ragazza.
"Che ne sai? Mica lo hai provato.."
'Mica lo hai provato.. Ma che cavolate dico?!', pensò tra sè e sè.
"Ho tirato a indovinare, magari un giorno me lo presti.."
"Credo che Harry ti stia influenzando.." Aggrottò la fronte, sorridendo divertita.
Niall si limitò a sorridere.
 
"Bene.. avete smesso di ridere finalmente tu e la tua amica acidella.."
"Si da il caso che non è acida, ma sei tu che la fai alterare.."
"A te però fa piacere stare vicino a me.." AMmiccò il ragazzo.
'Cazzo sì', pensò.
"Dio, come fai? Mi entri nel cervello? E' sempre stato un mio profondo desiderio.." Disse la ragazza, prendendo in giro il cantate dagli occhi verdi.
Lui si limitò a sorriderle, scuotendo la testa.
I quattro ragazzi si guardarono, rimanendo per un po’ in silenzio.
“Non è che in questi giorni ci farete scena muta, per tutto il tempo?” Chiesero i due preoccupati, ma nello stesso tempo divertiti.
“Puoi aspettarti tutto da noi..” Rispose Erika,cercando di trattenere la risata.
“Tutto, tipo?” Chiese Niall incuriosito, facendo incantare la ragazza.
“Tipo..”
Francesca si accorse che l’amica era in difficoltà e cercò un altro argomento di cui parlare.
“Ehi, ehi! Come vi trovate qui?” Se ne uscì con la prima cosa che gli passò per la testa in quel momento.
“Mh, bene..” Risposero non troppo convinti.
“RAGAZZI!” Li rimproverò il professore, facendoli voltare tutti verso di lui.
“Ho pensato di darvi un compito.”
“Un compito? Di che genere?”
“Un compito di gruppo”
Francesca inclinò la testa, confusa da quelle parole.
“Di gruppo?! Cioè?”
“Voi quattro, insieme!” Urlò il professore con aria soddisfatta.
Erika tossì, stava perfino per strozzarsi dopo aver sentito questa notizia.
“Sta scherzando, vero?!” Chiese con una voce stridula la romana.
“Mai stato più serio in vita mia.”
“La prego, tutto ma non con loro” Lo supplicò disperata Fra, sperando che il professore cambiasse idea.
I due ragazzi si guardarono.
“Beh, noi.. insieme..” Pensò a voce alta Harry.
“Da soli..” Continuò Niall.
“Ci piace l’idea..” Dissero insieme ridendo.
“Siamo rovinate!” Esclamarono poi, Erika e Fra, più disperate di prima.
 
°°°°°°°°°
 

 

Eccoci con il quarto capitolo *--*
tatatataatatataaaaa (?)

Buona lettura splendori!

F&E. 
 

 

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