Un amore nato da un'amicizia

di Haylei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il principio ***
Capitolo 2: *** Un mattino movimentato ***
Capitolo 3: *** Amici per sempre ***
Capitolo 4: *** Un nuovo amico e un piano infallibile ***
Capitolo 5: *** Tensioni in campo ***
Capitolo 6: *** La femminilità di Fine ***
Capitolo 7: *** E dopo la tempesta c'è il sole ***
Capitolo 8: *** Dov'è il mio Yang?! ***
Capitolo 9: *** Il quasi bacio ***
Capitolo 10: *** La scommessa e l'incertezza di Fine ***
Capitolo 11: *** Mi scoppia la testa! ***
Capitolo 12: *** Urla e grida ***
Capitolo 13: *** Dolce sognar ***
Capitolo 14: *** Qualcosa sta cambiando ***
Capitolo 15: *** Coincidenze ***
Capitolo 16: *** Il mio fidanzato ***
Capitolo 17: *** La lettera di Fine ***
Capitolo 18: *** Il male dell'amore ***
Capitolo 19: *** Prima o poi, il vulcano esplode ***
Capitolo 20: *** Il mio cuore a pezzi ***
Capitolo 21: *** I consigli di Rein ***
Capitolo 22: *** Una cena non programmata ***
Capitolo 23: *** Quando finirà questa guerra? ***
Capitolo 24: *** Aspettando la festa... ***
Capitolo 25: *** Il ballo e..un finale felice ***



Capitolo 1
*** Il principio ***







Autrice Pov

Un auto sfrecciava a una velocità impressionante superando senza fatica le altre che si lamentavano impazienti.
-Tolouse, sbrigati ti prego!! Non ce la faccio più!!- gridò Elza ormai allo stremo delle forze massaggiandosi la pancia
-Restisti, amore mio!-

Per accorciare la strada che li avrebbe portati alla loro nuova casa Tolouse prese una stradina stretta.
Improvvisamente l'auto si bloccò
Il marito scese a controllare e si portò una mano tra i capelli vedendo l'auto infangata fino alle portelle
-C-che succede?- respirò Elza dal finestrino
-Siamo bloccati-
Elza portò la testa indietro e gemette dal dolore, ormai stavano per nascere.
Tolouse suonò più volte il clacson sperando che qualcuno corresse in loro aiuto, fino a quando un signore della stessa età circa di Tolouse non sbucò dall'angolo.
-Che succede?!- chiese sbalordito
-La prego ci aiuti, mia moglie sta per partorire e siamo bloccati qui!-
-Forza scendete!- esclamò senza farselo ripetere
Tolouse aiutò Elza che camminava a fatica e la fece salire molto cautamente nella macchina dal signore dai capelli cobalto

La strada fu lunga e esasperante. Nessuno fiatava. E finalmente arrivarono in un quartiere. Uno di quei quartieri che in inghilterra chiamano "Quartieri alti". Case lussuose e bianche, con terrazze eleganti e giardini ben curati
-Noi dovevamo arrivare qui!- esclamò Tolouse sudato
-E' stata una pessima scelta fare quella stradina per accorciare il sentiero, lì la via è rocciosa e ci sono spesso grandi pozze di fango- gli spiegò gentilmente il signore al volante
-La ringrazio, la ringrazio di cuore- lo ringraziò Tolouse
-Dovere-

In casa alloggiava una signora incinta, quasi sul punto di partorire come Elza, ma lei, a differenza di Elza, stava cucinando tranquillamente.
Al suo fianco un bel bambino dai capelli cobalto e gli occhi del medesimo colore che doveva avere circa due anni.
La signora si stupii nel vedere entrare suo marito in compagnia di questa coppia disperata
-Che succede?!- chiese staccandosi dai fornelli
-Ti spiegherò tutto dopo, prepara una bacinella di acqua tiepida e delle coperte calde- le ordinò il marito
-Mamma, che succede?- chiese il bimbo tirando il grebiule della madre
-Nulla, tesoro, vai a giocare-
Il bambino obbedii riprendendo a giocare con la sua macchinina rossa

Fecero sdraiare Elza sul letto con delle coperte calde sulla pancia, Tolouse le prese la mano e la carezzò dolcemente
-Sono qui, amore, stai tranquilla andrà tutto bene- la rassicurò
Lei si voltò e le sorrise prima di emettere un altro grido di dolore
Presto arrivò anche la signora con la bacinella di acqua
-Ok, signora, respiri profondamente e spinga- le disse il signore mentre la moglie la rassicurava dicendogli che sarebbe passato subito
Elza obbedii e spinse mentre gemeva di dolore. Sudava, forse caldo, forse freddo.
Spinse un ultima volta prima di sentire il pianto di un bambino
-E' una bambina!- gridò la signora prendendola in braccio e mostrandola ai genitori.
Era una bella bambina dagli occhioni azzurro/verde
-Aspettate! Ce n'è un altra!- esclamò constatando meglio
Tolouse si voltò verso la moglie che annuii sorridente
Riprese lo sforzo respirando a fatica
-Forza!-
Gridò un ultima volta e tutti sentirono finalmente il pianto del bambino
-E' un altra bambina! Complimenti signora, sono due bellissime gemelle- esclamò sorridente il signore porgendo la bimba ai genitori che ormai piangevano dalla gioia
Questa diversamente dall'altra, aveva gli occhi cremisi di un rosa acceso. Entrambe sorridevano.

Elza buttò la testa indietro, sul cuscino, stremata, mentre la signora faceva il bagno alle gemelline
-Hai già deciso come le chiamerai?- le chiese Tolouse carezzandogli dolcemente la fronte
-Si- rispose lei ancora con il fiato corto
-Spero che la scelta di un nome la lascerai anche a me-
-Affatto, io ho faticato perciò sarò io che sceglierò i nomi- affermò decisa Elza senza consultare il marito
Tolouse sbuffò ma poi le sorrise, sapeva che non c'era modo di fargli cambiare idea
-Hm..- mugugnò -la prima potremo chiamarla Rein, che ne dici?-
Il marito le baciò la mano -nome incantevole. Ma la seconda deve avere un nome speciale, ha preso tutto da te-
-La seconda si chiamerà Fine-



Nota Autrice: Hey!! Eccoci qui con un altra storia :)
Questa ho pensato di farla un pò diversa, perchè mi sembra originale, non trovate?
Ma ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni.
Ps: Lo so, faccio schifo nella grafica, ma abbiate pietà D:

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Capitolo 2
*** Un mattino movimentato ***


Fine Pov. (6 anni dopo)

-Fine?-
-Dimmi Ansel-
-Abbiamo trovato la casetta di marzapane!-
I miei occhi si illuminarono alla vista di quel sogno
Ci guardammo e senza aspettare oltre saltammo addosso alla casa fatta di cannella e zucchero.
-Hm.. Buono!- esclamai al colmo della gioia
-Si, ma adesso svegliati-
-Come hai detto?-
-Sveglia!!- gridò


Il mio meraviglioso sogno fu interrotto dalla voce stridula di mia sorella che fino a un secondo fa pensavo fosse quella di Ansel.
-No! Le mie torte! Le mie frittelle al cioccolato! I miei spumoni all'albicocca!- mi lamentati poi rivolgendo uno sguardo omicida a Rein che indietreggiò con un viso d'angelo come per dire "non sono stata io".
-Questa me la paghi- dissi cominciando a rincorrerla. Lei si chiuse in camera finchè qualcuno non riuscii a calmare la mia ira, papà.
-Allora, Fine, che ti aveva detto papà?- mi rimproverò tenendomi per le ascelle mentre io scalciavo
Sbuffai e mi portai le braccia al petto, poi mi voltai verso di lui con la tipico viso da angioletto-non-combina guai
-Che non devo strisciare la faccia di Rein sulla ghiaia- cantilenai ricevendo un'occhiataccia da papà
-Che volevi fare?!-
-Nulla, nulla-
-Posso uscire?- chiese Rein sbucando con gli occhi fuori dalla porta
-Si,tesoro. Miraccomando non combinate guai- si raccomandò -ora andate a fare colazione che poi ci prepariamo per il vostro primo giorno d'elementari-
Mamma, in cucina che preparava la colazione, era già pronta
Indossava un elegante gonna bianca che arrivava alle ginocchia con un piccolo spacco dietro, un'elegante scialle che ricopriva metà della camicietta che teneva sotto. Teneva i capelli legati in un elegante chignon.
Mi sedetti a tavola prendendo una gentile quantità di cereali soffiati per mischiarli con il latte caldo
Rein scrutava ogni mio movimento, e faceva bene! Se non fosse stato per il tavolo che ci separa le avrei infilato i capelli nel latte per avermi svegliato dal mio meraviglioso sogno
-Forza bambine, andiamo che vi metto la divisa- esordii mamma pulendosi il mento con il tovagliolo
-Oh, che bello! Scommetto che saranno lunghi con parecchie balze e qualche fiocco di quà e di là!- sognò Rein entusiasta, mentre io continuavo a mangiare disgustata da quel che potevano farci indossare in quella maledetta scuola.

Mi guardai allo specchio, mentre mamma finiva di aggiustare Rein. Se quello era un incubo, perfavore svegliatemi!
Era a dir poco disgustoso, faceva rivoltare lo stomaco quel "vestitino da signorina".
Era un vestito bianco che arrivava alle ginocchia con i bottoni sul petto e le maniche lunghe. Sotto ad esso si poteva intravedere la mia solita maglietta rosa che mettevo con la mia amata salopette. Ai piedi delle scomodissime ballerine bianche con il laccetto a metà piede.
Feci la linguaccia in segno di non approvazione mentre Rein continuava a girarsi più volte davanti allo specchio, vanitosa.
-Sono a dir poco...-
-Meravigliosi!- concluse la frase Rein
Sbuffai e sbattei la porta facendo sobbalzare mamma e mia sorella
-Che schifo!- esclamai sul muretto del mio giardino
Il mio sguardo fu attirato da due bambini al centro del marciapiede
-Shade! Milky!- gridai attirando l'attenzione
-Ciao Fine!- mi salutò Milky seguita dal fratello che ci mise un pò meno entusiasmo
Appena fui a un metro da loro Shade scoppio a ridere, lo guardai basita mentre lui continuava tenendosi la pancia per non star male
-Perchè ridi?-
-Oh, Fine sembri una statua, stai più sciolta-
-Non ridere! Perchè non c'è niente da ridere!- cominciai ad adirarmi battendo il piede a terra -questo è il vestito più scomodo che ho indossato-
-Si vede, sembri un manichino da quanto sei rigida, ti pizzica il sedere?- continuò a prendermi in giro mentre rideva
Diventai viola dalla rabbia
-Stai zitto tu! Che sembri un pinguino con quell'uniforme!-
Sua sorella scoppiò a ridere mentre lui diventava serio
-Come ti permetti piccoletta?! Sono più grande, porta rispetto!-
-Oh, che rispetto!- continuai compiaciuta dal suo viso adirato
-Ah si?-
Oh, no. Quando faceva quella faccia..
Non finii la frase che mi ritrovai per terra mentre ridevo a crepapelle
-Ritira!- mi ordinò tenendomi le ascelle alzate
-N-no!- cercai di dire ma mi uscii solo un altro risolino
-Ok, allora continuo- disse tranquillo mettendosi a cavalcioni su di me per impedirmi di scappare
-Ok- risi cercando di formulare una frase -mi arrendo, ritiro tutto!-.
Shade mi lasciò andare e ritornò in casa tranquillo, mentre fischiettava.
Quando mi alzai lanciai a Milky un occhiataccia tremenda -ma tu potevi fare qualcosa!-
Lei alzò le spalle incurante -anch'io soffro il solletico, e mio fratello non si sarebe fatto problemi a farlo anche a me, che pretendevi?-
-Sei una codarda!- esclamai dandogli un innocente pugno sulla spalla che lei prese allegramente

-Fine! Guardati! Sei tutta spettinata, accidenti. Vieni che ti aggiusto- mi rimproverò mamma che in quel momento stava uscendo con il resto della mia famiglia
-Avevo la stessa ansia quando Shade iniziò le elementari- ci rassicurò Maria che si era affacciata al muretto, poco dopo uscirono anche Shade e suo padre.
-Oh, Maria solo ora capisco le ansie di mille mamme-
Ecco che mamma e Maria cominciavano i loro discorsi da donne adulte e tremendamente noiose. Sbuffai. Rein si avvicinò a Shade senza staccargli gli occhi di dosso
-Ciao- disse impacciata
-Ciao- fece lui in risposta
Sapevo che Shade e mia sorella non avevano buoni rapporti. Lei ne era innamorata sin da quando aveva 4 anni ma lui non sapeva neanche cosa voleva dire la parola "amore" e secondo Shade Rein è troppo affemminata. Una di quelle bambine che adora le bambole, i pizzi e la danza. Insomma.. Una femmina!
A differenza sua, io adoravo gli sport, i pantaloni e arrampicarmi sugli alberi. Ma la cosa che odiavo più di tutte erano le gonne! Maledetti intralci che se scoprivo chi li aveva inventati finiva nel cassonetto dell'immondizia!

-Fine, Rein!- ci chiamò la mamma seguita da Maria che teneva per mano Milky -andiamo!-



Nota Autrice: Per me è un pò monotona, voi che dite?
Aspetto le vostre recensioni! Un bacio ;)

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Capitolo 3
*** Amici per sempre ***


Fine Pov

Mamma sicuramente si era espressa male quando diceva che la scuola era meravigliosa!
Certo, se non sai divertirti è meravigliosa. Che ci facevano i bambini di 6 anni in un posto chiuso ad ascoltare 5 ore delle signore che parlavano in continuazione di numeri e lettere?
Fortuna che ero capitata in classe con Milky e mia sorella, così potevo distrarmi.

La campanella suonò la ricreazione e le maestre ci portarono in cortile a giocare.
Meno male che avevano questo buon senso.
Mi arrampicai sul ramo basso di un albero per vedere tutto il cortile:
Rein giocava con Mirlo e Lione ad acchiapparella
Milky cercava Chiffon che sicuramente giocava a nascondersi
E Shade con Bright giocavano a calcio
Il mio panorama fu interrotto da un paio di risatine sotto di me
Spostai lo sguardo in basso e vidi una bambina dai capelli neri in compagnia delle sue amiche
-Che avete da ridere?- chiesi
-Una vera signora non si arrampica sugli alberi, sei proprio un maschiaccio!- mi prese in giro
Che gli avevo fatto io di male? Perchè mi prendeva in giro?
Scesi dall'albero e la fronteggiai senza timore
-C'è qualche problema?-
-No, nessuno. Ma non ti guarderà mai nessun'uomo se continui a comportarti da maschio!-
-A me non interessano queste cose!- la informai cercando di mantenere il controllo
-Certo, perchè sai già che non potrai trovare l'amore-
Quel sorrisino antipatico da strafottente mi dava un fastidio, avrei voluto cancellaglielo con la gomma.
-Che vergogna che la scuola accetti certa gentaglia!- continuò spostandosi una ciocca di capelli
Non ci vidi più dalla rabbia e gli saltai addosso cominciando a tiragli i capelli e a morderla mentre le sue amiche si erano allontanate spaventate.
-Mollami!!- gridò dimenandosi e scalciando
Qualcuno mi afferrò per la vita e mi sollevò di peso allontanandomi da quella specie di vipera
-Lasciami subito!- gli ordinai cercando di fare dei passi avanti
-Calmati terremoto- rise Shade divertito dalla situazione mentre mi teneva ancora stretta
-Oh, mio eroe!- esclamò Eliza con voce sognante mentre si teneva ancora ad alcuni metri di distanza da noi
Shade alzò un sopracciglio confuso -eh?-
Poco dopo arrivarono anche Bright in compagnia di Rein, Lione e Mirlo.
-Che succede?- chiese mia sorella sbalordita
-Qui qualcuno ha voglia di fare il maschiaccio- spiegò Shade con fare provocativo
-Appena mi avrai mollato vedrai cosa ti farò! Ti darò un pugno in un occhio e un calcio nel..-
-Ok,ok. Abbiamo capito- mi interruppe ridendo
-Se non mi molli seduta stante e pagherai le conseguenze a casa!- cercai di minacciarlo, ma lui sembrava irremovibile
-Uh, sto tremando di paura- ironizzò
Gli pestai un piede facendo mollare la presa dalle mie ascelle
Cominciai a gesticolare a dir poco adirata, mi faceva risalire la rabbia e me la faceva arrivare al cervello
-Guarda come si agita la piccoletta- si rivolse a Bright dandogli una leggera gomitata sull'avambraccio
-Io non sono una piccoletta! Mi chiamo Fine. F-I-N-E! Fine!- scandii bene le parole per farmi sentire
Lui misurò la mia altezza a confronto con la sua -si ma rimani sempre una piccoletta!-
-Tu..tu..- non dissi niente perchè mamma e papà mi avevano insegnato l'educazione, anche se la rispettavo ben poco
Ritornai in classe sbattendo i piedi ad ogni passo e mugugnando qualcosa che alla mia età non avrei neanche dovuto pensare. Ancora una volta l'aveva vinta lui.

Rein per tutto il tragitto del ritorno a casa mi ricordò le regole imposte da mamma e papà
-E con questa è tutto, se la prossima volta fai un'altra cosa del genere in cortile lo dirò ai nostri genitori, chiaro?- si impuntò come un generale dell'esercito
-Si, signore!- esclamai portandomi una mano vicino alla tempia

Prima che potessi varcare la soglia di casa qualcuno mi afferrò per il polso e mi trascinò da tutt'altra parte sotto lo sguardo stupito di mia sorella
-Te la riporto subito!- la rassicurò Shade continuando a correre
-Vai piano!- cercai di dire con il fiatone
Lui allentò un pò la presa e anche il passo

-Dove siamo?- chiesi un pò intimorita dal bosco oscuro che si presentava davanti a noi
Lui non rispose, spostò i rami di un salice piangente e mi ritrovai in un grotta piccola e stretta, ma accogliente.
Sul muro c'erano incisi due nomi che non riuscii a vedere finchè non accese la fiamma di una candela
"Shade e" c'era uno spazio vuoto
-Che significa?- chiesi diffidente
-Mi dispiace per come mi sono comportato oggi, non avevo intezione di offenderti. Ti voglio tanto bene Fine, davvero- mi confessò sincero mentre abbassava lo sguardo
-Oh, non ti preoccupare, avevo inenzione di perdonarti come le tue ultime due mila bravate- lo rassicurai agitando la mano su e giù
-Promettimi che rimarremo amici per sempre- chiese porgendomi la mano
Gli sorrisi. Lui era un amico prezioso per me, forse il più prezioso. Mi capiva, mi aiutava, mi consolava quando tutto andava male. Un tesoro.
-Lo prometto- giurai incrociando le sue dita con le mie
Senza accorgermene mi trascinò tra le sue braccia in un abbraccio pieno di amore fraterno
-Ora incidi il tuo nome su quella parete e saremo uniti per l'eternità- disse staccandosi
Annuii pensierosa mentre con la pietra cominciavo ad incidere la prima lettera del mio nome.

Mi passò un barattolo di vernice rossa e io alzai un sopracciglio confusa
-Immergi la mano e lascia la tua impronta sul muro-
Feci come mi era stato ordinato e poggiai la mano sporca colore sulla parete tiepida
Shade fece lo stesso e con l'altra mano prese la mia mano libera
-Io Shade, prometto di saldare la nostra amicizia e di non confidare a nessuno di questo posto- esordii sorridendomi
Rimasi in silenzio soffocando nei suoi respiri affannati.
-Io Fine, prometto di saldare la nostra amicizia e di non confidare a nessuno di questo posto-

La promessa era stata fatta, ora lasciamo fare tutto al fato.

Amici per sempre



Nota Autrice: Ehy! Con grande gioia vi dico che sono riuscita a scrivere due capitoli in una sera!! Scusate, ma avevo voglia di scrivere! Un bacio e al prossimo capitolo

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Capitolo 4
*** Un nuovo amico e un piano infallibile ***


Fine Pov. (6 anni dopo. Fine e Rein a 12 anni)

La mia vita continuava ogni giorno, nello stesso modo.
Io e mia sorella eravamo cresciute parecchio rispetto agli anni precedenti. Ora lei si comportava come una signorina matura e responsabile, e io sempre nello stesso modo.

-Ma dove mi trovo?- mi chiesi guardandomi attorno.
Il paesaggio che mi si presentava davanti era spettacolare: Un grande scoglio che si affacciava sul mare che prometteva presto una mareggiata. Le onde andavano a morire a pochi metri dalla spiaggia, su scogli ricoperti di alghe verdi. Un incanto.
Sentii due braccia circondarmi il petto e sussultai, quel contatto mi fece sentire amata, coccolata, protetta. No, non erano le braccia di Rein, troppo mascoline.
Mi voltai e non vidi nessuno, la sensazione di calore svanii subito dopo insieme a...


-Che strano sogno- mi svegliai un pò scossa
Oh, accidenti non sarà niente, niente di niente!
Dopo essermi ricomposta guardai la sveglia che segnava le 7:50. Gli occhi mi uscirono quasi dalle orbite. Perchè Rein non mi aveva svegliato?!?
Andai nella sua stanza mentre mi infilavo i pantaloni. Il suo letto era stato riordinato e la camera impeccabile. Certo, lei faceva con calma e intanto non mi svegliava neppure
Mentre mi spazzolavo i capelli passavo con lo spazzolino i denti, stando attenta a non confondere le due cose e magari a non spalmarmi il dentifricio sui capelli.

-Ciao mamma io esco- la salutai di fretta uscendo
-Ciao te..-
Non gli lasciai il tempo di finire la frase che corsi come una forsennata a scuola

Avevo fatto un bel pezzo di strada correndo e il fiato ormai mi mancava, mi poggiai sulle ginocchia per riprendere ossigeno
-Ehi- mi chiamò una voce maschile -vuoi un passaggio?-
Mi voltai per incontrare il suo sguardo mentre lo guardavo diffidente
-Dai sta tranquilla, non ti mangio, cappuccetto rosso!- scherzò leggendo i miei dubbi
-Non mi chiamo cappuccetto rosso, mi chiamo Fine, e mi faresti un grande piacere-
Lui mi porse il casco e mi fece allacciare le mie mani sulla sua vita
Guidava in modo spericolato mi spaventava
-Hai preso il patentino?- gli chiesi quasi urlando per farmi sentire
-Si, ma da poco-
Oh, perfetto!
Quando arrivammo gli chiesi un braccio di sostegno perchè barcollavo come se avessi bevuto una botte di birra
Lui rise mentre gli lanciavo uno sguardo truce -se guidi ancora così in mia presenza considerati morto!-
-No, non ringraziarmi per averti dato un passaggio, è stato un piacere- rise divertito
Gli feci la linguaccia mentre entravo a scuola seguita da lui
-Che fai ora? Mi segui?- chiesi indispettita
Lui alzò le spalle -no, io studio qui-
Saltai sul posto -davvero?-
-Si-
Rimanemmo in un silenzio imbarazzante per alcuni secondi prima che lui entrò nella sua classe lo fermai
-Aspetta!-
-Che c'è?-
-Come ti chiami?- chiesi sorridente
-Tom, hai un bellissimo sorriso- sussurrò avvicinandosi al mio viso
-Grazie! Ma perchè ti sei avvicinato? Che c'è, non ci vedi bene?- chiesi allontanandomi
Lo vidi arrossire per poi entrare in classe

Fortunatamente riuscii ad arrivare prima del suono della campanella, dopo le lezioni dovevo rivedere Tom per ringraziarlo.

Avevo una leggera nostalgia della lunga ricreazione che svolgevamo alle elementari. Parlavano sul serio quando dicevano che alle medie non si scherzava, ma infondo la vita andava avanti
-Milky!- la chiamai intenta a sgranocchiare la mia merenda
-Ciao Fine! Oggi non sei venuta a scuola con tua sorella, come mai?-
-E me lo chiedi a me?! Se la prendo la spenno!-
-Ehm.. stai sgretolando la schiacciata- mi fece notare
Mollai subito la presa mentre sfogavo la mia ira che non si era ancora calmata in maledizioni che avevo letto su un libro di stregonerie verso mia sorella
-Hai sentito che stanno preparando i campi per le olimpiadi sportive, qui a scuola?- raccontò Milky
-Davvero??- squillai cambiando il mio umore
Fin da piccola amavo gli sport. Il calcio, pallavolo, nuoto, pallacanestro. Ero molto portata, a differenza di mia sorella che si limitava a stare in panchina per fare il tifo
-Si, a che gara hai intenzione di partecipare?-
Sbuffai portandomi le braccia al petto -io voglio giocare insieme ai maschi! Le ragazze sono troppo facili da battere-
-Oh, oh. Non fare la sbruffona- mi avvertii
-Non sto facendo la sbruffona, ma non c'è divertimento!-
Lei alzò le spalle -che ti posso dire? Travestiti da maschio ed entra nella squadra maschile- scherzò
Mi illuminai -Milky, tu sei un genio!!-
Lei mi guardò basita -non penserai..? Oh, no. Oh no, Fine non ti mettere nei guai, questo mese sei finita in presidenza già tre volte, non permetterò che ti metti nei guai ancora-
-Perchè Fine si dovrebbe mettere nei guai?- chiese la voce di Shade quando fui sul punto di oppormi a Milky
-La cui presente Fine vuole..-
Tappai subito la bocca a Milky -voglio..voglio aiutare per la preparazione alle olimpiadi sportive- cercai di sorridere ma l'unico risultato che ottenni fu un sorriso ebete
Sapevo che se Shade fosse venuto saperlo non mi avrebbe mai permesso di giocare
"Perchè è troppo pericoloso"
"Non starai mai al passo con noi ragazzi"
"Ti affaticherai troppo"
Eccetera, eccetera.
Si avvicinò pericolosamente al mio naso sorridendo malignamente -non ti credo-
Battei il piede per terra -e invece è così! Perchè non dovresti credermi?-
Lui mi guardò dall'alto al basso e mi diede una piccola pacca sulla testa -non metterti nei guai, piccoletta- e se ne andò
Gonfiai le guance indispettita -uffa! Ma perchè deve sempre capire tutto? Cos'ha? Il radar-leggi-pensieri a Fine?!-
Milky mi guardò compiaciuta, forse del fatto che comunque suo fratello aveva capito che mi stavo per mettere in un guaio grande come la scuola, ma non intendevo arrendermi
Corsi verso gli spogliatoi maschili sotto lo sguardo allibito della mia amica
-Dove vai?!-
-A effettuare il mio piano!-



Nota Autrice: Fine è incorreggibile! Va beh, l'amiamo per questo no?
Aspetto le vostre recensioni, scusate il ritardo :)

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Capitolo 5
*** Tensioni in campo ***


Fine Pov

Esultai mentalmente quando, negli spogliatoi maschili, trovai il completo per le olimpiadi sportive:
Un paio di pantaloni corti e larghi e una maglietta, che dentro potevano starci benissimo quattro Fine, beh, meglio, del resto così ero sicura che mi copriva il mio minuto seno.
Infilai i miei capelli in un cappello con la visiera e cercai in tutti i modi di nascondere il mio sguardo nella penombra che produceva a contatto con il sole.
Ero pronta.

Quando scesi in campo qualcosa, o meglio qualcuno mi fece gelare il sangue nelle vene. Shade.
Oh, no! Lui sicuramente mi avrebbe riconosciuta!
Stavo per fare dietro front indisturbata quando una voce mi fermò
-Ehi, ciao-
-C-ciao- balbettai cercando il tono più maschile che mi venne fuori
-Sei nuovo? Perchè non ti ho mai visto a scuola-
Tossii nervosamente mentre mi voltavo lentamente -Ehm..si..cioè no.. cioè sono nuovo. Sono il cugino di Fine e Rein Sun-
-Oh, notavo una certa somiglianza. Io invece sono Jack- si presentò
Scossi piano la testa. Meno male che lui non aveva capito niente..Ma se Shade si fosse avvicinato troppo sarebbero stati guai.
-Allora- esordii proprio in quel momento -se non ci sono nuovi arrivati vorrei cominciare con l'allenamento-
Stavo per tirare un sospiro di sollievo quando Jack mi spinse avanti -lui è nuovo!-
Gli lanciai un occhiataccia e quando Shade si avvicinò abbassai di poco lo sguardo per non farmi riconoscere
-Bene. Come ti chiami?-
-Fi..- mi bloccai immediatamente e tossii -volevo dire.. Franck, sono il cugino di Fine e Rein Sun-
Lui mi alzò il mento e dopo avermi osservato attentamente mi sorrise maligno. Oh, no. Sono morta. Posso dire addio ai miei giorni e anche alla luce del sole.
-D'accordo Franck. Tu starai in attacco, constaterò personalmente se farti giocare o no-
C-come? C'era cascato?
Esultai mentalmente lasciandomi scappare un gridolino di gioia
Mi posizionai dove mi era stato detto e la partita cominciò.

Dopo una bella oretta le mie gambe stavano per cedere dal dolore. Era impossibile stare al passo con quel branco di scalmanati che non facevano altro che graffiarsi con le scarpe appuntite e dirsi parolacce, ne sentivo di tutti i colori. Io ce n'ero uscita con qualche graffio innocente sulla gamba
Intanto, in tribuna, sentivo strarnazzare Eliza e altre ragazze
-Vai Shade!!-
-Amore mio!!-
-Ah!! Shade ti amo!!-
Spalancai la bocca. Ma certe ragazze non avevano proprio il senso della misura, per fortuna che il diretto interessato non le notava di striscio.
A risvegliarmi dai miei pensieri fu un mio compagno che dopo avermi passato la palla, l'avversario deve avermela rubata, ma questo accadde troppo in fretta perchè me ne accorgessi.
-Ma sei coglione?! Avevi la palla sotto ai piedi perchè sei rimasto fermo?!- gridò infuriato mentre mi spingeva
-M-mi dispiace- sussurrai debolmente
-Ah, ti dispiace?! Ma sentitelo, delle tue scuse non me ne faccio niente!- sbraitò per niente intimorito dalla mia altezza. Sembravo lo "scricciolo della squadra".
Prima che potesse strattonarmi ancora qualcuno si parò davanti a me
-Basta Cri- ordinò Shade con uno sguardo inceneritore verso l'amico
-Basta?! Ma hai visto che ha fatto ha..-
-E' solo un gioco- lo interruppe per niente intimorito
Senza contraddire il capitano ritornò al suo posto borbottando qualcosa di molto poco amichevole
-Io e Franck facciamo una pausa, voi continuate- informò Shade prendendomi per un polso e trascinandomi per gli spogliatoi
-Piano!- cercai di dire mentre mi tenevo la gamba lesa con una mano per bloccare l'emorraggia che mi aveva provocato il graffio
Mi fece entrare con violenza quasi spingendomi infuriato mentre io cercavo di mantenere l'equilibrio
-Ehi! Ma che ti prend..-
-Per quanto hai intenzione di andare avanti così, Fine?!- mi interruppe con un tono di voce che tagliente era poco
Sbiancai. Ma allora...
-Si, e non fare quella faccia, perchè ti avevo riconosciuta sin dal primo istante, ma pensi che sia stupido?- mi lesse nel pensiero
-Mi dispiace, ma ti sbagli, Fine è mia cugina. Comprendo che ci somigliamo molto però..-
Non riuscii a finire la frase che con una velocità impressionante Shade scattò e mi tolse il cappello, rivelando i miei capelli ribelli
Sventolò il cappello davanti ai miei occhi mentre io ero diventata bordeaux dalla bella figura che avevo appena fatto
-Non so se aspettavi di morire per mano di qualcuno o per la stanchezza- esordii dopo qualche secondo
-Senti Shade risparmiami la ramanzina, lo so, ho sbagliato. Ma con le ragazze non mi diverto- battei il piede per terra come una bambina
-Beh, ti divertirai d'ora in poi, perchè qui ti affatichi troppo- disse quasi ordinandomelo
-Pensi di dirmi ciò che devo fare?! Non sei mia madre! E ridammi il cappello!-
Cominciai a saltare sul posto per prendere il cappello che teneva ancora tra le mani.Impresa impossibile, visto che era almeno 20 cm più alto di me
-Ma che cosa vuoi Shade?!- mi arrabbiai
Lui mi bloccò per le spalle -che cosa voglio?! Voglio che cominci a comportarti da ragazza, Fine! Non sei ne una bambina ne un maschiaccio! Vuoi che qualcuno ti guardi per quello che sei? Bene, allora comincia a comportarti da femmina!- si bloccò per alcuni secondi e mi squadrò da capo a piedi -e per cominciare io cambierei il tuo armadio!-
Mi lanciò il cappello con foga uscendo dallo spogliatoio, lasciandomi come una cretina a fissare il punto da dove era scomparso. Lasciando una Fine distrutta.




Nota Autrice: Povera Fine :( Cattivo Shade! Al rogo!!
Va bene xD Ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni.

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Capitolo 6
*** La femminilità di Fine ***


Fine Pov

che cosa voglio?! Voglio che cominci a comportarti da ragazza, Fine! Non sei ne una bambina ne un maschiaccio! Vuoi che qualcuno ti guardi per quello che sei? Bene, allora comincia a comportarti da femmina
Le sue parola dette così con disprezzo mi rimbombavano nella mente mentre percorrevo la strada di ritorno verso casa in compagnia di mia sorella
-Fine?- mi chiamò schioccandomi due dita sugli davanti agli occhi
Ma le sue parola arrivavano lontane. Perchè? Non mi voleva più bene? Che cosa gli avevo fatto di male, infondo?
-FINE!- gridò
Sobbalzai e mi voltai scocciata -dimmi!-
-Oh, non fare quel tono perchè quella arrabbiata dovrei essere io, ma mi stavi ascoltando?-
-S-si, scusami sono solo in sovrappensiero, dicevi?-
Il suo sorriso ritornò splendete sulle sue labbra -non trovi che Bright sia carino?-
Alzai un sopracciglio perplessa -non me ne intendo di queste cose-
-Scusa- rise lei -a volte mi dimentico che sto parlando con mia sorella, allora?-
-Allora cosa?-
-Perchè hai quel muso lungo, sembra che ti abbiano tolto il pane con la nutella dal piatto-
Sospirai, infondo lei lo percepiva. Eravamo gemelle. -Shade stamane mi ha trattato male-
-Shade?!- chiese stupita
-Si, il nostro vicino di casa, il mio migliore amico, il mio confidente e avvocato- dissi cercando di ironizzare anche se nel tono che avevo usato non c'era neanche un grammo di allegria, bensì di tristezza
-Non ci credo-
-E invece comincia a crederci!-
-Che hai combinato?- chiese lasciandosi cadere le braccia sui fianchi
-Perchè devo avere sempre fatto qualcosa, io?- mi offesi
-Perchè in genere Shade si arrabbia perchè ti metti nei guai-
-Oh, che carina la mia gemella. Comunque hai ragione, è stata tutta colpa mia- mi bloccai per sospirare ricordando a pieno le sue parole taglienti mentre Rein si avvicinava con l'orecchio -mi sono travestita da ragazzo e ho giocato con loro-
-Tu che cosa?!?- sbraitò mia sorella attirando l'attenzione di qualche passante
-Grida un pò di più, penso che non ti abbiano ancora sentito dall'altra parte della Cina. Comunque lui poteva anche controllarsi!- mi imbronciai
-Invece ha fatto benissimo! Ma lo sai quanto si rischia per questo? Io tengo la bocca cucita, ma attenta, Fine!-
Sbuffai e la superai senza problemi -voi non capite niente!-
Entrai in casa sbattendogli la porta in faccia

-Ciao tesoro, vuoi..- chiese la mamma premurosa
-Non ho fame oggi, grazie!- la interruppi entrando con irruenza e dirigendomi verso camera mia
-Che caratterino!- esclamò stupita
-Lasciala, oggi è di pessimo umore- la ammonii Rein agitando la mano su e giù con non curanza

Mi addormentai sommersa dai miei pensieri
Shade, da sempre stato un amico prezioso, per lui avrei rinunciato anche al mondo. Ma ora.. mi odia, mi disprezza, mi giudica, mi scredita. Perchè?
Il mio sogno fu interrotto da un rumore proveniente dalla finestra
-Tom!- esclamai mentalmente ancora assonnata
La nostra casa era piano terra, quindi chiunque sarebbe potuto entrare. Se non fosse stato per i rinforzi delle finestre e le porte blindate
Spalancai il vetro
-Ciao Tom- salutai stiracchiandomi -ma tu come fai a sapere che abito qui?-
-E' stato Bright a dirmelo. Siamo buoni amici-
-Oh, che bello! Beh, che succede?-
Lui si portò una mano dietro la testa -oggi ho visto che sei uscita da scuola pallida e magari ho pensato..-
-Oh, che pensiero carino! Ma credimi sono in ottima forma, il dolore proviene da dentro- spiegai posandomi una mano sul cuore
-Non ne vuoi parlare?-
Scossi la testa in segno di rifiuto -no, ora non mi va proprio-
Lo vidi annuire un pò dispiaciuto e rimanemmo in silenzio per alcuni istanti
-Tom- lo chiamai -secondo te sono troppo infantile?-
Sussultò a questa domanda per po ricomporsi alla svelta -no! Certo, hai le forme di una dodic'enne-
Gli diedi una pacca a modi rimprovero -cretino! Intendevo nei modi di fare, di comportarmi..?-
-Oh!- esclamò lui imbarazzato -beh, sei in fase di sviluppo, presto cambierai atteggiamenti e comincerai a interessarti ai ragazzi-
Arrosii vistosamente -ma che dici?! Io non mi sono mai interessata a queste cose e mai lo farò!-
-Si, si. Alla mia età tutto ti sarà più chiaro-
Sorrisi e cambiai subito discorso, mi imbarazzavano quelle cose alla Rein.

Il mattino seguente mi alzai di primo mattino e mi diressi in camera di mia sorella
-Fine!- esclamò lei sopresa ancora in canotta che cercava i vestiti nell'armadio -che fai sveglia così presto?-
Mi grattai nervosamente la nuca -vorrei..-
Forza Fine! E' facile!
-Vorrei che mi prestassi un vestito femminile- dissi tutto d'un fiato chiudendo gli occhi
Lei si avvicinò e mi posò una mano sulla fronte -chi sei? E cosa ne hai fatto di mia sorella?-
La spinsi offesa mentre lei rideva -d'accordo- cercò di dire tra un singhiozzo e l'altro -ti aiuterò, lascia fare a me-
Gli sorrisi mentre lei mi "trasformava"

-Oh, no, Rein!- gridai mentre mi aggrappavo alla porta con le unghie -non ci vengo a scuola conciata così!-
Quella disgraziata mi aveva fatto indossare un vestito in lana, molto elegante, certo. Ma che si adattava ben poco ai miei gusti, con dei leggins e un paio di stivali. Inoltre mi aveva fatto tenere i capelli sciolti con un cerchiello del medesimo colore del vestito e mi aveva truccato, anche troppo per la mia prima volta.
-Eddai Fine! Sei meravigliosa!- si congratulò tentando di spingermi fuori
-No! No e no! Assolutamente no!- mi imposi
-Si! Si e si! Assolutamente si!-
Prese la rincorsa e mi spinse fuori facendomi quasi cadere, ma non toccai mai la terra bagnata dall'acquazzone della precedente notte, perchè qualcuno mi ammorbidii l'atterraggio
Mi ricomposi subito sentendo Rein sghignazzare compiaciuta. Mi voltai e vidi Shade che mi guardava un pò basito
-Sei Fine?- chiese rompendo l'atmosfera
Gli feci la linguaccia -certo che sono Fine! La tua amica d'infanzia che ieri hai trattato come fango! E guarda come mi sono conciata per dimostrarti il contrario! Ma sia chiaro: Questa è la prima e ultima volta!- mi feci sentire per nulla imbarazzata degli sguardi di Milky e Rein che ogni tanto ridacchiavano
Mi diressi a grandi passi verso la strada nell'intento di raggiungere l'autobus. Troppo offesa per controllare se la strada era libera
Sbiancai solo quando sentii il clacson di un auto che continuava a suonare, non ebbi il coraggio di voltarmi. In quel momento accaddero troppe cose per essere decifrate in poco:
-FINE! TOGLITI DI LI!- il grido di mia sorella che mi arrivò sordo
Uno spintone che mi fece cadere sull'asfalto del marciapiede
E il grido agghiacciante di Milky.



Nota Autrice: Spero che abbiate capito le ultime tre frasi, per me sono colme di significato. Ok aspetto le vostre recensioni. Un bacione

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Capitolo 7
*** E dopo la tempesta c'è il sole ***


Shade Pov

Era successo tutto così in fretta, non me n'ero nemmeno accorto
-FINE TOGLITI DI LI!- il grido di Rein mi fece scattare
Fine era salva, e questo mi bastava. Non avevo nemmeno pensato alle conseguenze, il mio corpo reagii da solo, scollegato dal cervello.
L'ultima cosa che sentii fu il grido di mia sorella e poi il buio. E ora? Dove sono?


Fine Pov

L'urlo di Milky fu l'ultima cosa che si levò in quell'atmosfera di ansia. Il mio corpo si era congelato, io stavo bene ma..
No! Fine è impossibile.. Lui non si è sacrificato per te, ora conti fino tre, ti volti e tutto andrà bene, si tutto andrà benissimo. Bene, uno..due e tre
Mi voltai lentamente con il cuore a mille. Ma la scena che vidi mi fece mancare il fiato per alcuni secondi
Shade era disteso per terra privo di sensi. Mi portai una mano alla bocca e mi alzai velocemente per raggiungerlo
-SHADE!!- gridai sul punto di piangere mentre gli prendevo il viso tra le mani, notando del sangue che partiva dalla tempia -SHADE TI PREGO SVEGLIATI!! SVEGLIATI E DIMMI CHE STAI BENE-
Milky e Rein mi raggiunsero
-S-Shade- balbettò sua sorella mentre gli scuoteva piano il petto per tentare un risveglio
Rein non perse tempo e chiamò l'ospedale, ma le sue urla mi arrivarono lontane e indecifrabili
-Shade, ti prego! Tu devi tornare a scuola, devi tornare a casa, insieme alla tua famiglia e ai tuoi amici, non puoi lasciarci ora, maledizione!! Abbiamo ancora tante cose da fare insieme- singhiozzai mentre le lacrime mi scendevano ormai copiose sul viso, mischiandosi col sangue sul volto di Shade
Lui non dava nessun segno, non voleva saperne di svegliarsi
Udii la sirena dell'ambulanza che fin da bambina avevo odiato, mi metteva ansia e timore, e quando era nelle vicinanze poteva significare solo che qualcuno era stato male, e questo non mi piaceva.
Due uomini vestiti di bianco lo trascinarono dentro con una barella insieme a me Rein e Milky
Feci per entrare insieme ai dottori nella piccola stanza imbiancata, ma qualcuno mi fermò
-No signorina, lei non può entrare- mi informò solenne il dottore
-C-che cosa?- chiesi sconvolta -ma io devo assolutamente stargli vicino!!-
-No, mi creda. Non ci renda tutto più difficile, dobbiamo intervenire subito-
Rimasi immobile per alcuni secondi mentre lo vedevo scomparire dietro la porta

Eccoci lì. Doveva essere un giorno allegro e spensierato e invece si era trasformato in una tragedia
Io, che ormai non respiravo più da quando lo avevo visto disteso in strada
Milky che non dava segni di vita, lo sguardo fisso nel vuoto
E Rein che si muoveva nervosamente avanti e indietro per il corridoio
-Milky!- la chiamò la voce di Maria, accompagnata dal marito. Notai che dietro ad essi c'erano anche i miei genitori. Uno più preoccupato dell'altro
Solo in quel momento vidi la mia amica muovere un muscolo per voltarsi verso i genitori
-Milky, dov'è tuo fratello?- chiese disperata
-L-lui...- balbettò scoppiando a piangere tra le braccia della madre
Vedendo quella scena mi mancò un battito. Io avevo rovinato tutto, io e il mio stupidissimo orgoglio
-Fine, Rein- ci chiamò la mamma -state bene?-
Rein rispose con un flebile "Si" mentre io continuavo a rimanere muta
-E'-è tutta colpa mia- esordii facendo voltare tutti -io non ho guardato se la strada era libera e ho causato tutto questo-
Mi portai le mani sugli occhi per coprire le lacrime che ormai uscivano a fiumi sulle mie guance, Milky si inginocchiò e mi guardò con uno sguardo freddo e serio, per poi abbracciarmi
A interrompere quel momento fu il dottore che uscii con un foglio tra le mani
-Allora, dottore?- chiesi impaziente la madre
-State tranquilli, non è niente di grave, niente lesioni interne, solo esterne. Ora si sta riprendendo lentamente, bisogna aspettare. Non sappiamo quando si sveglierà. Ma...-
-Ma..- lo incitò il padre di Shade che ormai stava per prendere il dottore a sprangate
-C'è una piccola probabilità che la memoria sia andata persa-
No! Se Shade si dimentica di tutto la nostra amicizia verrà sepolta. E io questo non potevo permetterlo
Superai il dottore e la porta per entrare nella stanza
Lui era lì, sul letto, avvolto da una coperta in lino bianca, e intorno a lui un sacco di marchingegni che si trovano in tutti gli ospedali
Mi avvicinai e gli spostai il ciuffo
-Ascoltami bene, perchè so che puoi sentirmi. Tu non ti dimenticherai di me, hai capito? Perchè niente è andato perso, la tua vita è salva e anche la tua memoria si salverà- mi bloccai perchè le lacrima avevano ripreso il loro corso lungo le mie guance -noi..noi dobbiamo ancora fare la gara di chi mangia più dolci, di chi rimane sull'albero più a lungo, dobbiamo rimodernare la grotta e tu non ti puoi dimenticare dei bei momenti vissuti insieme, chiaro?!-
Notai che aveva ancora addosso la sua metà di collana. Da piccoli c'eravamo scambiati una collana, uno Yin Yang per la precisione, lui si era tenuto la parte nera e io la parte bianca. Come gli sposi che si scambiavano le fedi, noi in segno della nostra amicizia ci eravamo scambiati le due collane.
Sbottonai la mia parte e la unii alla sua -ecco, questi sono i miei ricordi-
Gli spostai la frangia, gli diedi un bacio sulla fronte e mi incamminai verso la porta
-F-fine- mugugnò girandosi nel letto
Mi voltai immediatamente e mi sedetti accanto a lui, prendendogli la mano
Purtroppo stava solo sognando, non si era ancora svegliato. Sentii una mano posarsi sulla mia spalla
-Rimani tu con lui- mi sorrise Milky seguita da Rein -scommetto che vuole più te che la sua famiglia
Annuii e mi sforzai di sorridere, ma la mia preoccupazione me lo impediva.

Passai tutto il giorno accanto al suo lettino aspettando segni di vita, ma niente. Sognava, si rigirava nel letto e a volte pronunciava il nome dei suoi cari

Alle due di notte gli occhi faticavano a mantenersi attivi e svegli
No! Fine! Resta sveglia!
Mi diedi una pacca sulla guancia, ma servii a poco e niente.
Alle tre di notte persi conoscenza e mi addormentai con le braccia e la testa appoggiate all'orlo del letto

Shade Pov

Quando aprii gli occhi notai il buio fuori dalla finestra
-Deve essere notte- pensai cercando di alzarmi, ma una scossa che mi tagliò quasi a metà la testa me lo impedii
-Ahi!- esclamai portandomi una mano alla testa
Mi voltai verso destra e notai Fine che dormiva come un sasso
-Sei rimasta tutto il giorno qui, vero, incoscente che non sei altro?- risi mentre gli spostavo il ciuffo dagli occhi
Notai di avere al collo la metà bianca dello Yin Yang che ci scambiammo da bambini, sorrisi.
-Grazie- gli strinsi la mano e lei si svegliò

Fine Pov

-Promettimi che rimarremo amici per sempre- fu la richiesta di Shade
-Te lo prometto- sorrisi
-Mi abbracciò e mi passò un altro quadrato di cioccolata
-Ti voglio bene Shade-
-Anch'io Fine-


Aprii gli occhi e sentii una sensazione di calore intornò alle dita della mano sinistra
-Ben svegliata, non dovevi fare il turno di notte tu?- mi chiese una voce che mi fece mancare cinque battiti
Alzai gli occhi e vidi che mi stava sorridendo dolcemente. Scattai su come una molla e lo abbracciai quasi soffocandolo mentre lui rideva. Ma poi mi ricordai di un piccolo fatto che mi fece rabbuiare, gli presi il viso tra le mani e lo guardai intensamente -Shade, come mi chiamo?-
-Hm.. Non ricordo, ma a prima mi vista mi sembri uan combina guai di prima categoria, che si traveste da maschio per giocare una partita di calcio e che poi si fa investire per dimostrare agli amici che può essere femminile, Ma mi sfugge il nome- finse alzando gli occhi per ricordare
Gli diedi un pugno sul braccio
-..E manesca da far paura- aggiunse
-Ti voglio bene Shade-
-Anch'io Fine-



Nota Autrice: Oh, oh! Ve l'ho fatto prendere un bello spavento, vero? Va beh, ora scappo. Sono riuscta a postarlo prima di domani, perchè domani sono stra piena di impegni xD Comunque ve lo posterò anche domani *^* Un bacione grande grande

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Capitolo 8
*** Dov'è il mio Yang?! ***


Fine Pov. (3 anni dopo. Fine e Rein a 15 anni)

Erano passati ormai tre anni da quello spiacevole incidente che mi aveva lasciato un segno indelebile dentro di me. Certe notti mi ritrovavo quell'incubo davanti agli occhi e mi svegliavo tutta sudata. Ma con il passare del tempo, per fortuna, la cosa si era attenuata
-Uffa!- sbuffò Milky -è una noia essere le primine delle superiori!-
Risi -ma non è poi così male. Poi ci siamo già ambientate, un pò. Voglio dire.. siamo qui da 4 mesi, penso che la cosa si sia ammorbidita rispetto all'inizio, no?-
-Se lo dici tu..-

Salutai Milky e mi diressi verso la mia scuola
Mia sorella mi stava aspettando seduta nello stesso posto. Non avevo fatto molte amicizie in quella classe
La professoressa entrò e poggiò l'ingombrante libro di astronomia sulla cattedra
-Bene, aprite il libro e andate a pagina 456...-

-Basta, non ce la faccio più- mi lamentai scivolando lungo il muro
-Ti capisco. Astronomia con la Grechi è sempre noiosa-
-Già..-
Uscimmo da scuola e aspettammo Milky su una panca, mentre riposavamo i neuroni rimasti.
-Ciao Fine- mi salutò Tom che si era avvicinato poi si rivolse anche a mia sorella con un cenno della testa -ciao anche a te, Rein-
-Ciao- salutammo all'unisono con un tono strisciato
-Lezione pesante?-
Annuii leggermente -e per di più mi ha dato anche un 4 in astronomia, uff-
Rimase in silenzio per alcuni secondi mentre Milky ci raggiunse in compagnia di suo fratello
-Ciao- li salutò Tom ricevendo un esuberante risposta da Milky e un piccolo cenno della testa da Shade -Fine, so cosa ti serve- disse poi
-E che cosa mi serve?-
-Una persona che ti aiuti, e io sarei disposto..-
-Non credo- si intromise Shade tranquillo -Fine ha solo bisogno di stare di più sui libri. Se studiasse un pò di più avrebbe la sufficenza-
-Stai forse insinuando che io studio poco?!-comincia a scaldarmi
-Si-
-Maleducato!- ghignai facendogli la linguaccia offesa. Come si permetteva? Ma che sfacciato!
-Su non ti scaldare. In ogni caso posso aiutarla io, ci sono già passato e ti risparmierei la fatica di andare fino a casa sua-
-Per questo non c'è nessun problema- disse Tom agitando la mano su e giù
Shade lo fissò intensamente con uno sguardo freddo
Tom, non riuscii a sostenere il suo sguardo e si voltò verso di me. Certo, in fatto di sguardi Shade vinceva sempre, erano la sua carta vincente. I suoi occhi, seppur allegri, a volte facevano venire i brividi per la profondità. Sembrava che dietro a quegli occhi si celasse un pozzo cobalto interminabile
-Allora Fine? Oggi alle 15:00 può andar bene?- chiese
Annuii e ritornai a casa in compagnia di mia sorella e dei miei vicini
Quando fui sulla soglia di casa mia salutai Milky e poi mi rivolsi a Shade che entrò in casa con irruenza senza nemmeno degnare me e mia sorella di uno sguardo. Uff, quando si svegliava con la luna storta erano guai per tutti. Pessimo carattere. Già, pessimo.

Ore 14:30. Mangiucchiavo una mela in attesa di Tom
Assorta nei miei pensieri cominciai a toccarmi involontariamente il petto, sbiancai quando non sentii il mio Yang.
Ok, calma Fine. Sicuramente sarà girato e non lo senti.
Corsi allo specchio ma non vidi nemmeno la corda
No!! Cazzo! Non potevo averlo perso, non quello!
-Allora Fine, calmati e fai mente locale. Stamane ce lo avevo, no?- cercai di mantenere la calma, ma potevo impazzire da un momento all'altro. Misi a soqquadro la mia camera e tutti i cassetti in vimini che custodivano i gioielli. Niente, neanche l'ombra
Mi illuminai nel ricordarmi che il giorno precedente avevo fatto visita alla grotta e c'ero rimasta per un bel pò. Magari...

Corsi come una lepre perdendo parecchio fiato
Arrivai davanti alla grotta sudata e affannata, mi appoggiai alle ginocchia e quando il mio fiato mi permise di respirare, anche se irregolarmente, entrai.

La prima cosa, o meglio persona che notai fu lui. Shade. Seduto e appoggiato alla parete a petto nudo, mostrando così i suoi pettorali per il tanto sport, con la mia collana sull'indice che penzolava a destra e sinistra. Volsi lo sguardo su di lui, che mi fissava freddo, privo di emozioni. Un freezer.
-Cercavi questa?- chiese alzando di poco il dito
Tossii nervosamente -ehm.. si-
Me la lanciò e io la presi al volo
-G-grazi..-
-Fine, ti rendi conto che la nostra amicizia sta andando in frantumi?- mi interruppe alzandosi per fronteggiarmi
-Ma che stai dicendo?-
-La verità. Non mi cerchi più, non ti interessi più, non so.. Vuoi che la facciamo finita?-
-Piuttosto di farla finita preferisco buttarmi dal ponte di Londra. Sei diventato matto forse?!- mi fermai mentre i suoi occhi si specchiavano nei miei, mi mettevano ansia e preoccupazione. Forse paura. -La scuola mi permette ben poco e poi..-
-Si e poi quando hai del tempo libero lo passi con Tom- finii la frase a modo suo alzando gli occhi al cielo
-Che cosa?! Ma se non ci vediamo da più di due settimane!- mi bloccai mentre le mie labbra di incurvarono in un sorriso maligno -geloso?-
-Io?! Si, da morire. Se ti azzardi e sostituirmi con quel coglione ammazzo prima lui e poi te-
-Ma stai tranquillo, un innocente casetta sull'albero e una promessa di amicizia a vita non è niente di che...- lo sfidai stando al gioco
-Tu, che hai fatto?!-
Risi mentre lui mi guardava come per dire "ora sei morta"
Mi alzò di peso e mi poggiò sulla sua spalla destra come un sacco di patate
-Mettimi giù! Ora!-
-Si, si. Aspetta due o tre anni e la mia richiesta verrà inviata al destinatario- scherzò continuando a camminare
-Shade!-
-Vuoi scendere, sacco di patate?-
-Si!-
-D'accordo-
Quella fu la sua ultima parola prima di buttarmi nel lago ghiacciato
-Se un emerito cretino!!- tremai già congelata mentre lui se la rideva divertito
-Come ti sei permesso?! Ora pagherai per questo affronto!-
Bevvi un pò d'acqua e gliela sputai in faccia

Ridemmo e scherzammo quasi per un ora. Non accorgendosi del tempo che passava
-Oh, mio Dio!- esclamai ricordandomi il mio appuntamento -sono le 15:30!! Tom sarà furioso! Sono una maleducata!-
Vidi Shade rabbuiarsi -devi proprio andarci?- chiese serio
-Si..-
-Non sembri molto contenta. Dai rimani qui con me- chiese quasi con tono di supplica
-Non guardarmi con quegli occhi che poi cedo, ed è un male!-
Sbuffò come un bambino mentre alcune goccie d'acqua che gli erano finite tra i capelli scivolarono lungo il suo viso
-Sarà meglio che ora vado..- esordii dopo alcuni secondi di silenzio
Non rispose, mi alzai e senza proferire parola mia diressi sulla strada del ritorno.



Nota Autrice: Eccoci! Ehi, ma che capitolo banale, no? :/ Eh vabbè.. Gli amici si comportano così *^* Vi mando un bacio e vi aspetto nel prossimo capitolo.

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Capitolo 9
*** Il quasi bacio ***


Fine Pov

Mentre tornavo a casa ancora zuppa mi guardavo intorno. Il paesaggio era magnifico: Alberi spogli, che anche se tristi avevano il loro fascino. La brezza fresca, e le foglie colorate tutte sovrapposte sul terreno.
I miei pensieri furono interrotti alla vista di casa mia. Mi toccai i vestiti ancora bagnati, cominciavo a sentire freddo
-Ciao Fine!- mi salutò con entusiasmo, ma quando mi vide tremare il suo sorriso diventò serio -che hai fatto?-
-Ehm.. s-stavo andando a comprare le banane dal fruttivendolo con la bici.. e sono caduta nel lago- mentii continuando a battere i denti dal freddo
Lui mi guardò diffidente. Chiaro che il tono che avevo usato era poco credibile, e anche la storia. Tsè! Le banane, ma dai.
-E la bici?- chiese
-L'ho lasciata nel lago-
Smettila Fine! Mentire non serve a niente!
Stavamo per rientrare a casa quando si presentò anche Shade, ovviamente anche lui fradicio. Non ebbi il coraggio di voltarmi verso Tom
-Dal fruttivelondolo eh?- chiese avvicinandosi
-Si, non sarei mai uscita dal lago se Shade non mi avesse aiutata-
Mi diedi mentalmente una pacca e mi maledii. Avevo intenzione di dire la verità, a le parole mi uscivano di bocca
-Si, come no- poi si voltò verso Shade che era appoggiato al tronco di un albero a vedere la scena, senza tralasciare nessun dettaglio
-Ma ti perdono, ad un condizione- continuò
Alzai gli occhi al cielo -quale?-
-Che mi dai un bacio, solo uno- mi propose alzando l'indice
-Cosa?!-
-E dai, sono così male?-
-Non ho detto questo però...- mi sporsi cercando aiuto nel mio amico che si era sollevato di poco dal tronco e mi guardava con uno sguardo glaciale
-Però?-
Sbuffai -e va bene, entriamo-
Feci per trascinarlo in casa ma lui si oppose -che c'è ora?- chiesi voltandomi di malavoglia
-Lo voglio ora e qui- si impuntò come per dire "di qui non mi muovo"
-Cosa? Ma perchè qui?-
-Perchè si-
-Perchè si. Ma sentitelo, cosa sei? Un bambino di due anni?- si intromise Shade
-Ma sta zitto e fatti gli affari tuoi-
-Non penso proprio-
Rimasero a fissarsi impassibili con lo sguardo che parlava chiaro. Non c'era un aria tranquilla
-Calmi- intervenni prima che la questione si fosse allargata -non è successo niente. Tom a te non deve interessare cosa ho fatto, mi dispiace solo per il ritardo la prossima volta sarò più puntuale. Ora.. possiamo entrare?-
Lo vidi annuire e senza proferire parola entrammo, mentre Shade era rimasto fino all'ultimo secondo a fissare il punto dove eravamo scomparsi.

-Eh Tom, mettiamo subito in chiaro una cosa: Non chiedermi mai più di fare cose smielate davanti a Shade. Per lui sono una sorella minore da proteggere, e lui mio fratello maggiore protettivo. Quindi te lo sconsiglio vivamente- misi in chiaro
-Va bene, ma mi da fastidio quel cretino- disse freddo
-Ehm, quel cretino è un elemento prezioso della mia vita. Mia sorella, i miei genitori, Shade e Milky non si toccano altrimenti mi arrabbio davvero, capito?-
-Scusami- mormorò dispiaciuto -non volevo offenderti, non sopporto Shade tutto qui-
Mi passò un braccio dietro la spalla e mi tirò a sè
-Non ti preoccupare- mi calmai lasciandomi cullare

-Allora, così si studiano le stelle, ora ti è tutto più chiaro?- disse dopo aver chiuso il libro
-Si. Ehi, non è così difficile- risi
Il nostro discorso fu interrotto dall'entrata fulminea di Rein
-FINE!!- gridò saltellando intorno al tavolo -FINE!!-
Mi prese per le mani e mi trascinò a ballare una stramba danza, facendo lo stesso con Tom dopo
-Che succede?- chiesi stremata dal tanto saltare
-Io e Bright.. CI SIAMO FIDANZATI!-
-Davvero? Ma è meraviglioso!- mi alzai abbracciandola
-Puoi dirlo forte! Oggi mi sento piena di vita- poi si fermò -ma voi.. cosa stavate facendo?- chiese con tono malizioso
-Scienze- risposi tranquillamente
-Oh, solo scienze- mormorò delusa
-Certo perchè, che pensavi? Che stavamo cucinando una crostata ai lamponi?-
-Fine non capisci un tubo. Quando ti troverai un ragazzo?- rise quasi delusa dalla mia risposta
Diventai più rossa dei miei capelli e mi portai le mani sul viso per coprire il rossore -ma che dici?!-
-Non importa. Lascia perdere, io vado a farmi una doccia a dopo- ci salutò e la vedemmo scomparire dietro la porta del bagno

-Mia sorella non cambia mai- risi mentre sgranocchiavo un biscotto
-Beh, ma ha ragione- sussurrò avvicinandosi pericolosamente al mio viso
-R-riguardo a c-cosa?- balbettai spostandomi di poco
-Credo che sia ora che ti trovi qualcuno Fine-
Si avvicinò sempre di più, quasi a un centimetro dalle mie labbra
-T-tu dici?-
Annuii e spostò lo sguardo sulla mia bocca. Oh, no. A che stava pensando?
Cominciò a baciarmi la guancia e arrivò presto a lato della mia bocca
Mi spostai prima che potesse arrivare al centro per approfondire quel bacio
Tossii nervosamente e aprii la porta -ehm.. è meglio che ora vai, si è fatto buio-
Lui si alzò un pò deluso e uscii salutandomi con un modesto cenno della mano. Richiusi la porta e scivolai sul pavimento ghiacciato
Che stava succedendo?



Nota Autrice: Si prega di non ammazzare me, ma Tom, io non centro ç-ç Mi ha costretta lui!
Ok xD No seriamente ecco il capitolo. Aspetto le vostre recensioni. Un bacio.
Ps: Questo è un disegno che ho fatto, siate pazienti.
Faccio schifo a disegnare, ma spero vi piaccia comunque. (Clicca)

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Capitolo 10
*** La scommessa e l'incertezza di Fine ***


Fine Pov

Beh, ma ha ragione
Credo che sia ora che ti trovi qualcuno Fine
Ma ti perdono, ad un condizione.Che mi dai un bacio, solo uno
-Fine?- mi risvegliò dai miei pensieri Milky -Fine mi stavi ascoltando? Ma che ti prende stamane?- chiese innervosendosi
-E' così da ieri sera, precisamente- la informò Rein
-Secondo me è cotta di qualcuno- azzardò la mia amica dando una piccola gomitata sull'avambraccio di Rein
Avvampai -ma che state dicendo?! Shade aiutami!-
Lui scrollò le spalle -non è colpa mia se ti sei invaghita di Tom-
-TOM?!?- gridarono Rein e Milky in coro
Lancia un occhiatataccia a Shade che se la rideva -stai zitto tu! Non mi sono innamorata di Tom, è chiaro?! Cosa ne vuoi sapere?-
-Ora non mi verrai a dire che ieri non vi siete baciati- continuò sarcastico. Sapeva benissimo che la parola "baciare" era sconociuta sul mio vocabolario, ma quando lo disse mi impietrii e lui lo notò visto che tornò serio di colpo
-Vi siete baciati?- chiese con un filo di voce
-N-no! Ma che dici! Io baciare?! Non esiste, ora scusate ma sono di fretta- balbettai superandoli e correndo a grandi passi verso la scuola
-Che strano..- commentò Milky

Arrivai in classe sudata e affannata. Quello non era stato un bacio, vero?
Mi portai la mano sulla frangia. Sto impazzendo! Devo dirlo a qualcuno sennò scoppierò. Shade, neanche per sogno, ammazzerebbe Tom. Rein, tsè! Lei lo spiffererebbe ai quattro venti. Milky.. potrebbe essere l'unica, si. Milky andrà benissimo. La campanella mi fece tornare sulla terra, mi sedetti e le lezioni cominciarono

Sulla strada del ritorno non proferii parola, lo sguardo basso e la bocca chiusa
-Ragazzi fra poco è Halloween!- esordii Milky entusiasta
-Già. Potremo fare qualcosa- propose Rein
Oh, no! Halloween era la mia festa spreferita!.
Io, Fine, grande fifona ogni halloween me ne restavo in casa a leggere un libro o a studiare, sapevo che se avessero fatto qualcosa sicuramente non sarebbe stato nulla di leggero
-Io non vengo- misi in chiaro
-Hai paura?- chiese premurosamente Milky
Oh. oh. Scoperta
-N-no! Ma figuriamoci, ho 15 anni! E' solo che.. halloween non mi è mai piaciuto, è la festa dei morti e quindi mi rattrista, tutto qui- mi inventai sul momento, anche se il tono che avevo usato era ben poco credibile
-Si, come no- mugugnò Shade alzando gli occhi al cielo
-Che cosa vorresti insinuare? Che sono una fifona?!- cominciai a scaldarmi
-E dai Fine! Appena senti un tuono salti come una molla e ti aggrappi con le unghie al lampadario- rise
Mi stava sfottendo?! Brutto impertinente
-E va bene. Se vuoi una dimostrazione allora te la darò!- lo sfidai maledendomi mentalmente. Tra i due io ero la fifona, e lui il coraggioso. Sapevo di aver già perso
-Ok- accettò tranquillamente alzando le spalle -il premio?-
-Quale premio?-
-Se uno vincerà dovrà pur vincere qualcosa- spiegò Rein divertita della questione
Oh, bene! Sapevo già di perdere e in più sapevo anche di dovergli qualcosa
-Se Shade dovesse vincere Fine diventerà la sua schiava per un giorno intero, se invece vincerà Fine, Shade dovrà essere il suo schiavo per un giorno intero- propose Milky
Tsè! Classico premio. Ma non mi spaventava. Shade non era un cattivo ragazzo, mi avrebbe sicuramente chiesto di andagli a comprare la pizza o un pallone da calcio nuovo, così accettai rassegnata
-Comincia a tremare- mi sussurrò Shade facendomi venire i brividi
-M-milky posso parlarti?- chiesi prendendola per un polso e trascinandola dietro a un albero

-Che cosa?! Quindi Tom ti ha quasi baciata?!- gridò dopo avegli raccontato i fatti
Gli feci segno di chiudere la bocca mentre annuivo pensierosa
-Beh, Tom è carino, e se a te piace sicuramente sarete una coppia meravigliosa. Ma a te piace Tom?-
Ecco, domanda che mi facevo dalla sera precedente!
-Non so..- mormorai abbassando gli occhi sulle mie scarpe
Lei mi poggiò una mano sulla spalla e mi sorrise -pensaci-

Alle due sentii il campanello della porta suonare
Sbuffai e mi alzai di malavoglia dal divano
Quando aprii la porta mi trovai due occhi neri da cerbiatto che mi guardavano
No! Tom! E ora che faccio?
-C-ciao- lo salutai alzando di poco la mano
-Ciao-
-Vieni, entra. Non vorrai ghiacciarti qui fuori-
Quando entrò me lo ritrovai praticamente a due centimetri dal mio naso
Come il giorno prima...
-Fine non ce la faccio più, devo dirti quello che sento- mi confessò prima che potessi dar inizio a tutt'altro discorso
Deglutii e mi spostai per sedermi sul divano. Gli feci segno di sedersi accanto a me, mentre sentivo i battiti del mio cuore scalpitare per la paura. Non ero pronta, non ora.



Nota Autrice: E' fondamentale che mi diciate una cosa: Non vi piace Tom vero? Perchè la parte di Shade sta per arrivare e se voi vi innamorate di Tom mi strozzo per avegli dato così tanta importanza.
Beh, spero che il capitolo vi sia piaciuto.. siamo molto vicini a una cosa bella bella ** Ma non vi anticipo altro.. Un bacio e al prossimo capitolo.

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Capitolo 11
*** Mi scoppia la testa! ***


Fine Pov

Si sedette con una velocità impressionante e mi guardò subito negli occhi
-A-allor..-
-Fine io non ce la faccio più- mi interruppe
-A fare c-cosa?- chiesi spostandomi leggermente verso destra mentre lui continuava ad avvicinarsi a me
-Lo sai cosa-
-N-no. Spiegamelo-
Mi guardò negli occhi e poi passò alla bocca -ogni volta che ti sento, che ti vedo mi viene una voglia irrefrenabile di baciarti-
Mi trovai con la schiena bloccata dal bracciolo del divano
No!
Rimasi in silenzio a osservarlo intimorita dal suo sguardo serio. Diceva la verità, si capiva benissimo.
-Ti prego- chiese quasi con tono di supplica tirandomi a sè
N-no. Non sono pronta
Prima che potesse ripetersi la scena mi alzai facendogli quasi baciare il mobile
-Fine- bisbigliò alzandosi
-Tom, n-non sono pronta- balbettai spaventata mentre giravo intorno al tavolo per sfuggigli
-Ma non capisci che quello che sento è forte?! Vuoi continuare così a vita?!- chiese quasi gridando
-Non gridare- lo pregai sentendo gli occhi pizzicarmi
Lo vidi calmarsi e dirigersi verso la porta -hai tutto il tempo del mondo, pensaci-
Chiusi la porta e mi buttai sul divano
Se qualcuno lassù mi avesse fatto un piacere avrei pregato di sprofondare negli inferi, e non tornare più
Qualche lacrima mi scappò dagli occhi, provai a ritirarle ma non ci riuscii
Il mio pianto fu interrotto dal suono del campanello. Mi asciugai il viso, ormai rossastro e guardai nello spioncino della porta
Shade!
No! Che faccio? Apro? E se si accorge che ho pianto?
Con grande coraggio girai la maniglia e sentii quell'orribile suono che in genere facevano le porte. Mi trovai davanti uno sguardo glaciale, quelli che mi mettevano l'ansia
-S-shade- balbettai
Lui rimase muto continuando a fissarmi
-B-beh, che hai da guardarmi così?!- chiesi cercando il tono più ironico che potei fare in quelle circostanze
-Hai pianto- constatò serio
Cazzo! Ma come faceva ad accorgersi sempre di tutto? Aveva le antenne?
Indietreggiai di un passo -no, sto facendo le pulizie di casa e sono allergica alla polvere-
-Si, come no. Non raccontarmi cazzate- continuò con un tono più deciso del mio, il che gli dava un punto a suo vantaggio
-Non ti sto raccontando ca..-
-Ho appena visto Tom andare via. Ora vieni a dirmi che ti stava aiutando a fare le pulizie, dai- disse con un tono ironico ma allo stesso tempo serio, mentre chiudeva la porta dietro di sè
Ecco. Fine devi imparare a non dire bugie. Altrimenti queste figure di merda non te le toglierà mai nessuno.
Abbassai lo sguardo dispiaciuta -non è successo niente-
-Invece qualcosa è successo, altrimenti non staresti piangendo-
Rimasi in silenzio a fissare le punte delle mie scarpe, poi rialzai lo sguardo rispecchiando i suoi occhi con i miei -non posso dirti nulla-
Il suo sguardo si fece cupo, gelido. Privo di ogni emozione, quasi come se potesse parlare, mi stava uccidendo con gli occhi.
-S-shade che succede?- chiesi indietreggiando spaventata
Arrivai al bordo del divano e lui mi diede una piccola spinta che bastò per farmi scivolare sul morbido dei cuscini bianchi, posò le mani ai lati dei cuscini e si abbassò quanto bastava per costringermi a guardarlo negli occhi
-Vi siete baciati?-
Deglutii, non mi ero mai accorta del suo sguardo. Era meraviglioso, i suoi occhi sembravano non finire mai. Se ci cadevi dentro affogavi nel blu del suo cobalto
-Vi siete baciati? Rispondi Fine!- ripetè esasperato
-Oggi no- bisbigliai con il fiato corto
-COME SAREBBE A DIRE OGGI NO?! E QUANDO!?- gridò facendomi sobbalzare. Il suo tono tagliente riusciva a terrorizzarmi, nemmeno Tom riusciva a spaventarmi così.
Socchiusi la bocca. Ma che c'era di male anche se lo raccontavo a Shade? Perchè mi sentivo il cuore saltare da un lato all'altro del petto? Paura? Agitazione? No. Ma allora cos'era? Perchè con Tom provavo solo battiti d'ansia e d'angoscia? Cos'aveva Shade di diverso?
Troppe domande
Le mani erano sudate e avevo un nodo in gola che mi cancellava le parole. Cominciai a vedere la luce alternarsi con il buio. Poi un ultima scossa e persi conoscenza.

-Ma dove mi trovo?- mi chiesi guardandomi attorno. Il paesaggio che mi si presentava davanti era spettacolare: Un grande scoglio che si affacciava sul mare che prometteva presto una mareggiata. Le onde andavano a morire a pochi metri dalla spiaggia, su scogli ricoperti di alghe verdi. Un incanto. Sentii due braccia circondarmi il petto e sussultai, quel contatto mi fece sentire amata, coccolata, protetta. No, non erano le braccia di Rein, troppo mascoline. Un momento. Questa scena l'ho già vista. No, questa volta non mi sarei lasciata scappare nulla.
Mi voltai e questa volta le mie incertezze ebbero risposta: Una figura vestita di scuro, un ragazzo per la precisione, che si fece sempre più fosco
-Aspetta!-


-Come sta dottore?-
Sentii la voce di mamma molto preoccupata
-La prego ci dica che non è nulla di grave- ed ecco quella di papà
Voltai di poco gli occhi verso destra e vidi una macchia azzurra e una rosa. La mia vista non si era ancora destabilizzata del tutto, avevo un dolore lancinante alla testa. Spostai lo sguardo a sinistra, cominciando a focalizzare le forme e riconobbi Shade seduto accanto al mio letto
-Non vi preoccupare. Ha avuto solo un capogiro, dovuto alla febbre, probabilmente. Questa è stagione. Ma dovrebbe svegliarsi da un momento all'altro- riconobbi anche la voce del medico di famiglia
-M-mamma, papà- mugugnai alzando di poco la mano
-Tesoro!- esclamarono sollevati -stai giù e risposati-
Annuii facendo attenzione a non muovere troppo la testa
-Ora sarà meglio che andiate, troppe persone in una stanza le daranno un senso di soffocamento, non vi preoccupate, ci sto io con lei- si offrii Shade
-D'accordo, ma non azzardarti a lasciarla qui da sola- lo minacciò mia sorella
-Ti sembro un irresponsabile?-
-No, stavo scherzando. Andiamo dai- sorrise e prese per mano Milky e i miei genitori che si dileguarono dietro la porta
-Grazie- bisbigliai
Non feci in tempo a dire altro che mi ritrovai le labbra di Shade sulla fronte. Mi sentii le guance bollenti. Bah! Sicuramente sarà un sintomo della febbre!
-Bruci, piccola mia- constatò sostituendo le labbra con la mano
-Ma dai?- chiesi con tono ironico. Lo vidi abbassare lo sguardo quasi dispiaciuto
-Non sai che paura che mi hai fatto prendere. Mi dispiace, non avrei dovuto buttarti nel lago. Faceva troppo freddo, perdonami Fine-
Sorrisi involontariamente e gli tirai su il mento con le dita -ehi, guardami. Ti voglio tanto bene-
Lui ricambiò con un sorriso che mi fece mancare il fiato per alcuni secondi poi si alzò e prese la pezza bagnata, poggiandomela sulla fronte
-D'accordo, ma ora non darmi troppe attenzioni, mi sento di cristallo- mi lamentai sbuffando
-Tu sei di cristallo-
-Spiritoso-
Rise poi tornò subito serio -non hai risposto alla mia domanda-
No! Ti prego, fa che si dimentichi presto di questa dannata domanda!
-Ehm.. ho sonno- dissi velocemente, voltandomi nell'altro lato del letto
Lo sentii avvicinarsi -prima o poi saremo soli. E non mi scapperai- ghignò con tono malvagio
Deglutii e feci finta di addormentarmi.



Nota Autrice: Yuppi!! Ora ditemi: Ma quanto vi piace questo capitolo da 1 a 100?
Haha, un bacio e al prossimo capitolo!

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Capitolo 12
*** Urla e grida ***


Fine Pov

Quattro. Ecco come comincio la giornata, la prima cosa che pensai fu quel dannato numero. Lo stesso delle mie assenze a scuola e fuori.
Quattro giorni rintanata in casa a bollire come il brodo sotto le coperte.
Quattro giorni che non sentivo Tom, anche se la cosa mi sollevava, in un certo senso.
Ed eccoci in un altro noiosissimo giorno, che sarebbe stato il quinto

Rein si buttò esausta sul letto insieme a me
-Sono distrutta- si lamentò sbuffando
-Perchè?- chiesi senza staccare gli occhi dal soffitto
-Perchè la prof di matematica ci ha consegnato le verifiche. Ah, a proposito, questa è la tua-
Mi porse il foglio e la prima cosa che vidi fu un bel 4, quasi scarabocchiato in rosso.
-Fantastico, questa potevi anche risparmiarmela- ironizzai cercando di non innervosirmi per l'interminabile mal di testa
-Mi dispiace-
Rimanemmo sdraiate una accanto all'altra sul mio letto. Il silenzio era tale che si potevano udire i nostri respiri. Sentii Rein voltarsi di colpo
-Fine! Oggi è Halloween!- mi gridò nell'orecchio quasi assordandomi
-Rein ci sento benissimo, cazzo! Lo so-
-Perchè non rinunci da subito?- chiese sdraiandosi di nuovo e portandosi le mani dietro la nuca
-A cosa dovrei rinunciare?-
-Alla sfida-
-E perchè dovrei farlo?-
-Avanti Fine! Hai paura perfino della tua ombra come puoi pensare di battere Shade in questo campo?!-
-I-io ce la farò!- balbettai cercando di rendere il mio tono sicuro
-Certo, come no. Non ne sei convinta neanche te-
-In ogni caso se rinunciassi alla sfida dovrei fagli da schiava comunque. Quindi cos'ho da perdere?-
-Potresti risparmiarti uno spavento, comunque fai come vuoi-
Si alzò scrollando le spalle
-Aspetta! In cosa consiste la sfida?-

-Q-qui?- chiesi indicando la vecchia casa che ci trovavamo davanti
Eccoci difronte alla sfida. Una casa mal ridotta, con porte e finestre rotte. Disabitata ovviamente.
-Si. Allora, dentro ci sono i televisori. Shade starà in una stanza appartata e Fine in un'altra stanza, dall'altra parte della casa. Il film che vi faremo guardare sarà Paranormal Activity- spiegò Milky
No, oh no. Non ci sarei arrivata viva il giorno seguente. Tremavo ora figuriamoci dentro
-Non c'è luce- continuò
Perfetto! E ora cosa mancava? Un bel temporale?
Le ultime parole famose, visto che sentii una goccia fredda e bagnata superarmi il viso, arrivando sulla punta del naso
No! Vi prego tutto ma non i temporali!
Stavo seriamente per mettermi a piangere. E Shade? Si certo, lui la cosa la stava prendendo con una leggerezza impressionante!
-Il primo che sentiremo gridare perderà la sfida- concluse mia sorella abbassando il foglio con le regole
-E voi?- chiesi rivolta a Sophie, Altezza, Lione, Mirlo, Tom, Bright, Auler, mia sorella e Milky
-Ci sono tante stanze, ne sceglieremo una e staremo tutti insieme, tutto chiaro?-
No, fatemi morire prima di entrare nella casa degli orrori!

Milky mi accompagnò nella mia stanza, e Rein accompagnò Shade. Mentre gli altri seguivano le indicazioni date. Sapevo che non avrei chiuso occhio tutta notte
-Eccoci- esordii la mia amica mostrandomi la stanza
Ma io vorrei sapere che razza di agenzia ha costruito questa casa?! L'hanno costruita per la famiglia Addams?! Tutto era macabro: Il letto sfasciato, le finestre rotte, probabilmente da dei mattoni, le porte rigate e arrugginite e le pareti sfaldate da graffi, e per di più non filtrava un raggio di sole. Sentii un tuono e sobbalzai
-M-milky ho paura- balbettai sentendo gli occhi pizzicarmi
Lei mi poggiò una mano sulla spalla -Fine, non esistono i fantasmi o le presenze. Immagina.. ecco immagina che siano angioletti! Buoni- mi sorrise
Certo! Lei la faceva facile!
La vidi scomparire dietro la porta e mi mancò un battito
D'accordo Fine! Non esistono i fantasmi, non esistono i fantasmi, non esistono..
Feci per gridare ma mi tappai subito la bocca nel vedere l'ombra di qualcuno riflessa sulla parete. Potei tirare un sospiro di sollievo vedendo accanto a me un tavolo con la mia borsa, in qualche modo avevo frainteso le cose, ma sicuro! Non esistono i fantasmi!
Sobbalzai ancora sentendo il medesimo tuono rieccheggiare nella stanza
Mi fiondai sotto le coperte lasciando un piccolo buchino per gli occhi. Notai che la Tv era accesa. No, se avessi guardato il film sarei morta sotto al letto. Ma certo! Nessuno poteva sapere se lo stavo guardando o meno! Ecco un bel modo per vincere
-Fine? La tua tv è accesa? Non sento i suoni-
Con un immenso sollievo sentii la voce di mia sorella dietro al porta
-N-no, ora la accendo-
Non avevo via di scampo: o la accendevo o la accendevo. Beh, è stato bello vivere su questo mondo, mi sono sempre chiesto cosa ci fosse in paradiso
L'accesi e il film cominciò. Mi rifiutai categoricamente di guardare lo schermo. Ma i suoni che produceva il film mi mettevano ansia. Urla, strilli di disperazione, ante che si aprivano e chiudevano, non mi permettevano di prendere sonno, mi portai il cuscino sulle orecchie e soffocai le mie lacrime di terrore nella stoffa che profumava di incenso

Shade Pov

Tsè! Una cagata unica questo film. Ma ne hanno di fantasia i produttori.. e anche mia sorella
Se per lei questo è spaventarmi allora non mi conosceva
E Fine?
Mi venne un nodo in gola a pensare come potesse stare lei che si spaventava a vedere la sua ombra. Povera. Forse non avrei dovuto coinvolgerla in tutto questo, speriamo solo che non stia male.
Mi si chiuse lo stomaco a sentire i tuoni, mi ricordai di quella notte
Sentii il campanello suonare. Fuori era notte fonda e pioveva a dirotto
Aprii la porta e mi trovai davanti gli occhioni cremisi di una bambina che mi fissavano disperati, quasi sul punto di scoppiare in un pianto senza fine.
-S-shade- balbettò Fine tremando
Non dissi nulla, rimasi basito a vedere il suo pigiama inzuppato, i piedi nudi, sicuramenti gelidi, e gli occhi gonfi
-Shade ho paura dei tuoni!- gridò travolgendomi in un abbraccio disperato
La strinsi di più a me. Era praticamente congelata, strano che non fosse diventata un ghiacciolo alla fragola.
Dopo una ventina di minuti si staccò e mi sorrise -grazie. Ora non ho più paura-

I miei pensieri furono interrotti da un grido
-FINE!- esclamai balzando giù dal letto e correndo a tutta velocità verso la sua stanza.



Nota Autrice: Voi vi siete immedesimati nella scena? Ma immaginate che fifa! Io sarei già andata nell'oltretomba dallo spavento!
Ok, ora vi saluto e mi scuso per il madornale ritardo. Un bacio, e al prossimo capitolo!

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Capitolo 13
*** Dolce sognar ***


Fine Pov

Mi tappai ancora le orecchie. Un altro tuono e un altro grido e poi.. il silenzio.
Stavo male, come non lo ero mai stata prima, sentivo il cuore uscirmi dal petto. Nessuno poteva aiutarmi, ero sola.
Sentii la maniglia della porta cigolare, il mio battito aumentò talmente tanto da farmi scuotere tutto il corpo, i miei occhi si riempiro ancora di bagnato, un bagnato salato.
La maniglia continuò a girare a destra e a sinistra alternandosi, ma la porta non ne voleva sapere di aprirsi
-FINE!-
Quella voce..Shade!
-FINE TI PREGO RISPONDIMI!- gridava
Ma le parole non mi uscivano di bocca, ero come.. muta.
Il medesimo tuono mi fece aprire la bocca per gridare
Finalmente vidi la porta aprirsi con irruenza, mostrando una figura. Quando fu a pochi centimetri dal mio letto notai che aveva il fiatone, i suoi addominali facevano su e giù insieme al diaframma.
Arrossii, mentre sentivo in battiti in continuo aumento, ma forse lui non lo notò, visto che avevo solo gli occhi scoperti dal lenzuolo bianco
Quando si sedette non resistetti e gli saltai tra le braccia, lui sapeva che sarebbe successo infatti mi stava aspettando.
-Guarda cosa succede a tirare troppo la corda- disse quasi con tono di rimprovero mentre mi stringeva a sè
Singhiozzai perchè non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto
Si mise a gambe aperte e appoggiò la schiena sul legno del letto, mi tenne stretta, facendomi appoggiare la schiena sul suo petto caldo, cullandomi in un abbraccio senza fine.
I singhiozzi irrequieti si calmarono, e presto smisi anche di tremare
-Va meglio?- chiese
Annuii leggermente
Senza accorgermene mi addormentai tra le sue braccia, per tutta la notte ebbi un senso di calore che mi avvolgeva dolcemente

Mi staccai dall'abbraccio e lui mi guardò confuso
-Grazie, ora non ho più paura- gli sorrisi e lui ricambiò
-Fine io ci sarò sempre quando tu avrai bisogno-
-Grazie, ti voglio bene Shade-
-Anch'io Fine-


Un raggio di sole mi sfiorò la palpebra, facendomi provare un senso di fastidio, sentivo lo stesso calore che sentii la notte prima sulla mia pelle. Forse stavo sognando..
Quei pensieri durarono ben poco perchè mi accorsi di essere ancora tra le braccia di Shade
Mi portai una mano sulla bocca. Ma perchè mi sentivo così in imbarazzo?! Eppure era già successo, questa situazione l'avevamo già vissuta da piccoli! Perchè ora è tutto diverso?
Mi voltai di nuovo e vidi che stava dormendo come un angelo. Gli spostai il ciuffo per intravedere la linea dei suoi occhi. Adoravo guardarlo dormire, sin da piccola, facevo sempre in modo di svegliarmi prima per osservarlo
Se ripenso ai tempi andati, tutto è cambiato. Il modo di fare, l'aspetto. L'unica cosa che non era cambiata era la nostra amicizia, solida e robusta
Percorsi con il dito la linea del suo viso, perfetta e irreale, vicino agli occhi, sul quel naso alla francese che mi piaceva tanto e sulla bocca. Non avevo mai dato tanto peso alla bocca di Shade ma era davvero bella, chissà quante ragazze aveva baciato.
Ma che razza di pensieri formula la mia mente?!
Continuai scendendo sul mento e sul collo, passai vicino al pomo d'adamo, leggermente segnato e fermo.
Mi bloccai quando il mio dito arrivò alla scapola, solo in quel momento notai che era senza maglietta mostrando il suo fisico scolpito, avvampai, sentivo le guance talmente calde che sicuramente avrebbero potuto far invidia ai miei capelli. Poteva esistere una pelle tanto perfetta? Calda, morbida e confortante.
-Ti piace così tanto toccarmi?- chiese una voce che mi sbiancare
Alzai gli occhi e capii che mi stava osservando da un pò. Ritirai immediatamente il dito, mentre le guance continuavano a scaldarsi
-S-scusa- balbettai voltandomi verso la finestra per non dare a vedere troppo il mio imbarazzo
-Dai non ti preoccupare, l'ho fatto anch'io ieri sera, quando ti sei addormentata- mi confessò ironico
-Cosa?!-
Scoppiò a ridere, mentre io cercavo in tutti i modi di rovesciarlo dal letto
-Grazie- gli sorrisi
-Figurati, ci mancherebbe. Approposito, ho vinto la sfida-
Sospirai rassegnata abbassando il capo, non volevo assolutamente dagli soddisfazione
-Dunque, come prima cosa voglio che mi dici se hai davvero baciato Tom- chiese tornando serio con lo sguardo di ghiaccio
Sussultai a quella richiesta, perchè? Perchè voleva saperlo?
-Si- risposi con voce flebile
Non parlò, e io non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi
-Però non è stato un bacio vero, io.. mi sono spostata prima che potesse approfondirlo- gli spiegai rompendo il ghiaccio
-Se lo ami potevi anche non spostarti- disse freddo con tono indifferente
-Non è per questo, non lo so neanch'io cosa voglio-
-E allora perchè ti sei spostata?-
Rimasi in silenzio -io.. non sono pronta, poi sicuramente non so baciare, magari lui si troverà un'altra che ba..-
Non ebbi il tempo di finire che mi trovai le labbra di Shade sulle mie. Sgranai gli occhi. La situazione non era stata completamente decifrata dal mio cervello, una parte non voleva crederci.
Si staccò e mi guardò intensamente -non vai così male a baci-
Rimasi immobile a fissarlo mentre lui usciva tranquillo dalla stanza.



Nota Autrice: .. Beh.. Insomma.. CI SIAMO ARRIVATII! Non vedo l'roa di leggere le vostre recensioni. Un bacio e al prossimo capitolo!!

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Capitolo 14
*** Qualcosa sta cambiando ***


Fine Pov

Due giorni di sovrappensiero, due giorni di completa assenza con il mondo esterno. I miei genitori stavano seriamente pensando di portarmi dalla psicologa!
-Fine, tesoro- sentii la voce di mamma entrare in camera mia -ti ho portato un pò di pasta, non hai fame?-
Feci un cenno della testa in senso di rifiuto -no, oggi no-
-Tesoro, se hai qualche problema puoi parlarne con noi- disse comprensiva poggiandomi una mano sul ginocchio
Certo! Certo che avevo un problema! Il suo nome era Shade!
Ma che potevo fare? Ehi mamma sai che Shade, il nostro vicino di casa mi ha baciato! Ma dai!
Ma ero seriamente tentata sul da farsi, il problema mi tormentava ormai da giorni.
Mamma si alzò e si diresse verso la porta, ma ebbe un capogiro e cadde a terra, prima di arrivare alla maniglia.
-Mamma!- gridai alzandomi di scatto
-Che succede?!- chiese Rein seguita da papà
Appena videro mamma a terra, papà rimase in mobile e Rein, beh penso che gli sia mancato il fiato per un pò
-Forza, fate qualcosa!- continuai disperata
Rein si risvegliò dai suoi pensieri e prese il cellulare componendo sicuramente il numero del medico, mentre papà la portava a letto

-Mamma- sussurrai portandomi la sua mano sulla guancia, la guardai spaventata quando sentii la mano rovente
-Ecco la pezza- disse Rein tornando con una stoffa bagnata
-Ci vorrà del ghiaccio, brucia- constatò papà con un filo di tristezza dipinta sul volto
Il campanello suonò e, come una furia, mia sorella andò ad aprire. Dopo qualche secondo sull'uscio della porta comparve il medico di famiglia, non perse tempo e subito la esaminò.
Ogni tanto lo sentivo borbottare qualcosa, annuire o fare cenni con la testa, ma non diceva nient'altro
-Allora- esordii dopo un pò voltandosi -Elza non ha nulla di grave, un normalissimo virus. Come ho già detto questa è stagione, Elza e Fine devono avere la tendenza ad ammalarsi spesso in questo periodo, ma state tranquilli che non è nulla di più, tra qualche giorno starà meglio-
Il mio cuore riprese a battere regolarmente, che sollievo!
-Intanto voi, assicuratevi che non si muova dal letto, che mangi caldo e dategli questa medicina almeno una volta al giorno, vedrete non vi accorgerete neanche che sarà guarita- disse con un sorriso
-Grazie dottore- lo ringraziò papà accompagnandolo all'uscita

L'indomani mi svegliai prima per controllare come stava mamma. A prima vista sembrava tutto regolare. Feci per andarmene ma la sua mano mi bloccò
-F-fine- mugugnò stordita
-Si, sono qui. Non ti affaticare troppo- la confortai baciandogli la mano
-Fine ascolta, devi chiamare il numero del mio capo per digli che oggi non ci sarò all'asilo- mormorò respirando a fatica
-Ehm.. V-va bene, ma tu stai tranquilla e non pensare a queste cose. Fatti una bella dormita, ci vediamo dopo-
Chiusi la porta, ma non avevo nessuna intenzione di chiamare quella sotto specie di altoparlante che apriva bocca solo per dare ordini, che mamma chiamava gentilmente il "suo capo". Sicuramente dopo questa l'avrebbe licenziata, conoscendo il suo umore da orco
-Rein- la chiamai piano svegliandola
-Mh.. anch'io ti amo Bright- mugugnò abbracciando il cuscino e sorridendo
Quanta pazienza con questa ragazza! E' proprio un caso perso!
-Rein, sono Fine, torna sulla terra- continuai dandogli piccole pacche sulla spalla
-Accidenti Fine! Per una volta che mi sforzo di sognare Bright tu mi rovini il sogno!- si lamentò sedendosi sul letto infuriata
-Ma che m'importa di Bright, ora c'è mamma a cui pensare! Ascolta, ho un piano-
Lei si massaggiò le tempie esasperata -quando tu hai un piano sono sempre guai-
-Fidati che questo non sarà male!-

-COME!?- urlò Rein quando fu al corrente del mio piano
-Non è una meraviglia? Così mamma potrà salvarsi il posto di lavoro!-
-A me sembra una porcheria! Fine, diamine! Vuoi cacciarti proprio nei guai vero?-
Roteai gli occhi, parlare con Rein equivaleva a parlare con mamma o con qualcuno che non vuole che ti cacci nei guai -è un piano perfetto! E non ho intenzione di mollare!-
Lei sospirò rassegnata -so già che me ne pentirò-
L'abbracciai forte -grazie!-

Arrivate all'asilo una bidella ci fermò
-Scusate voi chi siete?- chiese diffidente
Rein stava per prendere la parola ma gli tappai immediatamente la bocca -ehm.. noi. Noi siamo le supplenti, perchè Elza è molto malata. Eh già, signora, vedesse come sta! Starnutisce muco per tutta casa, tossisce catarro sui mobili e per non parlare del vomito..-
-D'accordo, d'accordo. Ho capito, mi risparmi i particolari- mi interruppe disgustata -l'aula di Elza è di là-
-Grazie- dicemmo in coro dirigendoci verso la porta decorata di tanti disegni fatti da manine inesperte
-Dai, non sarà così male- rassicurai mia sorella prima di aprire la porta. Ma appena entrate mi rimangiai subito le parole: bambini che saltavano di quà e di là come molle, appesi ai mobili, a distruggere ogni cosa. Insomma, dei piccoli demoni!
-Ricordami di ammazzarti se torniamo a casa vive- mi sussurrò Rein facendo un finto sorriso
-Dov'è Elza?- chiese un bambino biondo avvicinandosi
-Elza oggi non c'è, ma state tranquilli baderemo noi a voi- sorrisi e subito mi beccai in faccia un orsetto di peluche
Ma certo! Mi sembra più che normale, tu gli dai dolcezza e gentilezza e loro ti trattano come zerbini! Ma robe da matti!
-Beh questo te lo sei proprio meritata- ridacchiò Rein
-Senti hai intenzione di fare scena muta tutto il giorno?!-
-Ora stai a vedere come si comporta una vera maestra d'asilo- disse con fare altezzoso dirigendosi verso un gruppetto di bambini che giocavano in cerchio
-Ciao, che cosa state facendo?- sorrise gentilmente inchinandosi per vedere
-Non sono cose che ti interessano!- gridò uno tirandogli in faccia un secchio di vernice gialla, con cui prima stavano dipingendo
Per un momento pensai che per quel bimbo fosse arrivata la sua fine, ma Rein rimase immobile senza muovere un muscolo, poi si alzò di scatto adirata e si diresse a grandi passi verso la sua borsa
-Non ho intenzione di ridurmi come spazzatura oggi!- borbottava spaventando qualche bimbo
-Pronto Lione? Si, sono Rein. Ascolta chiama Bright, Mirlo, Sophie, Altezza, Auler, Shade e Milky e digli di venire immediatamente all'asilo dove lavora nostra madre! Prima che commetto un omicidio!-
Riattaccò senza nemmeno salutare e si sedette sul tavolo a braccia incrociate. Eh, già. La pazienza non era un pregio che mia sorella possedeva, anzi gli mancava proprio.
Mi pietrificai ricordandomi delle sue parole:
Auler, Shade e Milky
Oh, no! Il mio cuore aveva ripreso il suo battito accellerato, possibile! Solo a pronunciare il suo nome! Ma che mi prendeva?
Non vai così male a baci
Ah! Basta! Non voglio impazzire a 15 anni!
Una bambina dagli occhi verdi smeraldo mi tirò la gonna -scusa, mi aiuteresti a costruire una piramide con quelle costruzioni laggiù?-
Annuii sorridente, la presi per mano e mi diressi verso le costruzioni
Dopo una bella sudata nel costruire quel castello potei tirare un sospiro di sollievo. Finalmente avevamo finito
-Ti piace?- chiesi
Lei annuii -si, magari dentro ci vivono un principe e una principessa-
-Oh, non ci sono dubbi! E ti dirò di più!- dissi facendogli segno di avvicinarsi -qui ci vivono anche le fate! Fate buone che proteggono il castello-
Lei mi guardò perplessa e poi sorrise -mi piacciono le fate!-
Il nostro discorso fu interrotto da un bambino dai capelli castani e gli occhi neri, che arrivò rompendo l'atmosfera serena che si era creata
-Che schifo! Non ho mai visto un castello più brutto! Ma l'avete costruito con i piedi?- chiese dispettoso mentre buttava giù qualche pezzo
-Smettila!- gridò la bimba sul punto di piangere
Lui la spinse via. Decisi di intervenire ma venni preceduta da un bimbo che arrivò come una furia per fronteggiare il diretto interessato
-Chiedigli scusa!- disse chiaramente infuriato riferendosi alla bimba
-Non ci penso neanche!- si impuntò
-Invece ora gli chiederai scusa- mi intromisi
Lo sentii sbuffare -scusa- mugugnò andandosene
Ma che razza di educazione danno ai figli! Di comportarsi da attaccabrighe? Bah!
Notai con grande piacere che il bimbo biondo si avvicinò alla bambina ancora per terra, porgendogli la mano
-Come stai?- chiese gentilmente
-Bene, grazie-
-Figurati, gli amici si comportano così- gli sorrise dolcemente
-Già. E noi saremo amici per sempre non è vero?-
-Ma sicuro! Nulla e niente al mondo ci separerà!-
Il cuore mi mancò un battito

-Shade?-
-Mh?-
-Noi saremo sempre amici non è così?-
-Sicuro! Niente ci separerà! Neanche un tornado o un terremoto! E se venisse un drago io ti proteggerò!-
-Grazie, ti voglio tanto bene-
-Anch'io-


Sussultai a quel ricordo
Amici per sempre
Cosa stava cambiando?



Nota Autrice: Ehii! Questa si che è una sorpresa no?! Bene, ora vi saluto e aspetto con ansia le vostre meravigliose recensioni! Un bacio!!

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Capitolo 15
*** Coincidenze ***


Fine Pov

Presto arrivarono anche gli altri, in nostro aiuto.
In quello "zoo" di bambini io e Rein da sole potevamo fare ben poco
Risi quando le bambine assalirono Shade e Bright con dei discorsi del tipo "vuoi essere il mio principe?"
"Mi sei venuto a prendere per portarmi nel tuo castello?"
"Dov'è il tuo cavallo bianco?"
La mia attenzione fu attirata dal bambino dagli occhioni neri che poco prima era stato sgridato da me. Mi avvicinai con cautela, lui era di spalle, lo sentivo sbuffare.
-Ehi- sussurrai sedendomi accanto a lui
-Io non ci parlo con te! Vattene via!- mi urlò contro
-Stai tranquillo, io voglio solo ammirare con te il panorama. Ti piace il cielo oggi?- chiesi gentilmente
Non rispose, sbuffò e si girò dalla parte opposta dandomi le spalle
-Uh, ma che umoraccio! Sai cosa mi faceva mia sorella quando facevo la permalosa? Mi faceva il solletico!-
Gli alzai le ascelle e cominciai a stuzzicagliele con le dita mentre lui rideva di gusto
-B-basta- chiese in tono di supplica continuando a ridere
-E quando supplicavo pietà lei mi toglieva le scarpe e me lo faceva sotto ai piedi!-
-No, no! Mi arrendo-
Mollai la presa mentre lui si ricomponeva alla svelta. Ma questa volta non sbuffò, anzi mi sorrise dolcemente.
-Facciamo pace?-
Senza attendere altro mi saltò al collo e mi abbracciò
-Devo essere geloso?- chiese la voce di Shade
Mi staccai e gli sorrisi
-Chi è questo? Il tuo ragazzo?- chiese il bimbo quasi gelosamente, facendomi avvampare dalla vergogna
-No, no! Siamo solo amici-
-Oh, tutti dicono così, anche mio fratello maggiore- affermò tranquillo agitando la mano su e giù
Deglutii, le menti perverse c'erano, chissà cos'avevano raccontato a questo povero bimbo
-Che ti ha detto?-
-Bah! E' cotto di una ragazza, ma non si sono ancora fidanzati. Lo vedo giù a volte- ci raccontò mentre noi ascoltavamo curiosi
-Mi dispiace tanto..- abbassai lo sguardo
-Perchè ti dispiace? Tu non c'entri, quella ragazza lo fa soffrire, non tu-
Gli diedi un buffetto sul naso e gli sorrisi -è l'ora del pisolino. Vai-
Si alzò obbediente e uscii dalla sala, per dirigersi verso i lettini
-Che carini- commentò Shade
-Si, carini. Ma fanno arrabbiare come dei piccoli diavoletti- mi lamentai distrutta sdraiandomi a terra
La mia mente si fece più lucida e solo in quel momento mi accorsi che nell'aula c'eravamo solo io e Shade. Soli. Perchè la cosa mi imbarazzava? Non era mai successo prima!
-Shade- lo chiamai
-Mh?- fece lui sdraiato a terra con le mani dietro la nuca
-P-posso sapere perchè mi hai b-baciato?- chiesi a fatica, ormai viola dalla vergogna
Accidenti alla mia sfacciataggine!
Lui spostò lo sguardo dal soffitto a me -volevi una conferma se riesci a baciare? Beh, l'hai avuta!-
-Oh solo per questo!- squillai sollevata -per un momento ho pensato...-
-No, figurati. Non metterei mai a rischio la nostra amicizia- rispose capendo i miei pensieri
Rimanemmo in un silenzio affannato per alcuni secondi
-Però, a dire la verità mi è piaciuto- mi confessò un pò imbarazzato
-Cosa?!-
Tornai a sedermi con gli occhi spalancati, mentre lui rideva di gusto
-Ah, non so se prenderlo come un complimento, o come una presa in giro!- esclamai offesa dandogli un piccolo pugno sulla spalla
-Ma quanto sei manesca?!-
-Tanto!-
-Ah si?-
Mi fece salire sulla sua spalla senza il mio permesso, ma infondo mi divertivo come non mai a giocare con lui. No, non eravamo cambiati per niente!
-Adesso porto la spazzatura fuori- disse scherzoso riferendosi a me con la parola "spazzatura"
-Come mi hai chiamato?!-
-Spaz..-
Non fece in tempo a finire la frase che inciampò su un giocattolo, lasciato lì indesiderato. Fortunatamente cademmo su un materasso colorato ma mi ritrovai le sue labbra a due centimetri dalle mie. Riuscivo a sentire il suo respiro
Rimase fermo a specchiare i suoi meravigliosi occhi cobalto, che amavo sin da quando ero piccola, nei miei cremisi, per poi spostarli sulla mia bocca
-Non sai quanto sei bella- mi sussurrò con il tono di voce estremamente basso e provocante
Mi morsi il labbro con violenza per non cedere alla tentazione, e.. sperando che neanche lui cedesse..
-Che fate?!-
La voce di mia sorella ci riportò alla realtà. Mi alzai di scatto rossa quanto i miei capelli
-Ehm.. n-noi stavamo... st-stavamo controllando.. che t-tutti i giochi fossero a-a posto- balbettai con il cuore a mille
Lei alzò un sopracciglio perplessa e poi lanciò un occhiata omicida a Shade, che rimase impassibile
-Va bene, se lo dite voi. Ero venuta solo per dirvi che i bambini si sono addormentati-
La mia bocca formò una perfetta "O" -bene!-
-Ehm.. capisco che vi volete tanto bene ma qui ci sono dei bambini.. quindi evitate di amoreggiare- disse provocativa. Evidentemente aveva voglia di prenderle oggi.
-Rein!- la rimproverai bordeaux sulle guance
Uscii dalla piccola stanza divertita, mentre se la rideva sotto ai baffi
Mi portai una mano sulla fronte. Questa l'avrebbe menata fino ai prossimi 50 anni.

Il pomeriggio arrivò presto, insieme ai famigliari. Quasi tutti i bimbi erano andati a casa, mancavano solo il bambino dai capelli neri e una bambina dai capelli rossi e gli occhi smeraldo, che presto se ne andò anche lei.
-Tesoro- lo chiamai inchinandomi -nessuno ti viene a prendere? Altrimenti ti possiamo portare noi-
Lui scosse la testa e poi indicò fuori -eccola! Quella è mamma!- gridò prendendomi per mano e raggiungendo la signora
-Salve- salutai imbarazzata
-Oh, salve! Elza non c'è oggi?- chiese gentilmente
-No, è malata. Io e mia sorella la sostituiamo-
-Mi dispiace tanto. Spero si rimetta presto-
-Si, stia tranquilla-
La signora buttò un occhio sulla manina del bimbo, intrecciata alla mia e sorrise
-Sai, John non da molta confidenza alle persone. Tu sei una delle poche, e questo mi stupisce!-
Gli sorrisi -ne sono felice-
-Senti ti andrebbe di fagli da baby-sitter?-
-Baby-sitter? Io?!- chiesi non poco sbalordita dalla richiesta
-Oh, si! Ti prego!- mi supplicò il bimbo tirandomi per la gonna
Ma come facevo a digli di no? Mi ero affezionata anch'io a quel bimbo.
-V-va bene- accettai imbarazzata
John esultò mentre sua madre mi ringraziava un milione e una volta
Li salutai mentre loro sparivano lungo la via.

Il giorno seguente, tornata da scuola, mi diressi verso l'indirizzo che mi era stato dato
-Eccola!- pensai squillante
Mi aggiustai un pò i vestiti e controllai di essere pettinata in modo ordinato. Oh, cielo. Mi sembro Rein.
Quando bussai la prima persona che mi venne ad aprire fu un ragazzo piuttosto alto, magro, dagli occhi neri e i capelli castani. Lo conoscevo bene.
-Tom!- esclamai basita



Nota Autrice: Ehi!! Che ne dite? Sono rimasta un pò delusa perchè nessuno ha commentato il capitolo precedente :( Vabbè, io continuerò comunque.. Un bacio!

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Capitolo 16
*** Il mio fidanzato ***


Shade Pov

Ora la mia domanda era: Che succede tra me e Fine?
E' tutto così confuso, sbagliato. E se.. NO! Non ci voglio neanche pensare. Se qualcosa fosse andato storto ce ne sarebbe andata di mezzo la nostra amicizia, e questo non potevo permetterlo.
Però lei era così bella.. quegli occhi, quelle labbra rosse, le guance leggermente arrossate. Scossi la testa cercando di scacciare quei pensieri maligni
Il campanello di casa suonò, e quando andai ad aprire mi trovai davanti due occhi viola accesi
-Mirlo!- esclamai sorpreso
Era rossa in volto -p-possiamo parlare?-

Fine Pov

T-tom?!
Ok. Le opzioni sono due: o ho sbagliato indirizzo o hanno traslocato molto velocemente
Si appoggiò allo stipite della porta con uno strano sorrisino sulle labbra
-Beh? Che c'è da guardarmi così?- chiesi impassibile spostando lo sguardo verso un nido di uccellini
-In teoria dovresti essere tu a rispondere alle mie domande. Che ci fai qui?-
-Sono venuta per un bambino ma sicuramente ho sbagliat..-
Non finii la frase che, come un uragano, il bambino dai capelli neri mi saltò addosso -Fine!-
-Ciao John!- esclamai ricambiando l'abbraccio -che ci fai qui?-
-Ma come non lo sai? Io abito qui! Pensavo ti fosse chiaro!-
La mia mente si fece più lucida e ci volle un attimo a fare 2+2. John era sicuramente il fratello di Tom. Deglutii, le cose si complicavano.
-Dai entra!- mi incitò trascinandomi per un polso dentro casa, mentre Tom richiudeva la porta ancora con quel sorriso sulle labbra
In un secondo venni travolta dalla madre di John che mi fece mille e uno raccomandazioni, e avvertimenti sul comportamento di John.
-..E questo è il mio numero, per qualsiasi cosa c'è Tom-
Gli sorrisi mentre lei usciva di casa in fretta e furia
-Allora- esordii inchinandomi verso il bimbo -con cosa vuoi cominciare?-
Lo vidi sbuffare, ma non aveva lo sguardo rivolto verso di me, ma su qualcuno dietro di me. Tom, che non la smetteva di fissarmi
A che stava pensando?
-Ehm.. fratellone non hai nulla da fare?- chiese il bimbo mantenendo la calma
-No, penso che rimarrò qui con Fine e con il mio adorato fratellino- disse carezzando la testa di John, che si voltò offeso.

E tra giochi, risate e scherzi. John si addormentò presto. Rimasi davanti al suo letto per qualche minuto, fino a quando sentii due braccia circondarmi la vita
Mi voltai di scatto e ci mancò un pelo che le mie labbra e quelle di Tom non si incrociassero per la vicinanza..
-Potremo sembrare una famiglia- mi sussurrò baciandomi la guancia
-Ehm.. Tom- mormorai imbarazzata staccandomi -ne abbiamo già parlato, eh?-
Il suo sorriso si imbronciò -ma tu non mi hai risposto. Io ti voglio Fine, ti prego-
Ma io non sento niente per te..
-Diamoci una possibilità, per favore- continuò supplichevole
Di certo non potevo rimanere sola a vita. Tom aveva ragione..
E magari con il tempo me ne innamorerò.. ma funzionerà?
Gli sorrisi
-Questo è un si?- chiese cominciando a sorridere
Annuii poco convinta, ma lui non se ne accorse perchè mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò con passione
Starò facendo la cosa giusta?La nostra passione venne interrotta dal piccolo John che si svegliò esclamando un disgustato -che schifo!-

L'indomani il solito gruppo si riunii in una piazzetta deserta
-Ciao Fine, ciao Rein!- ci salutò Milky euforica, come tutte le mattine del resto.
-Ciao- salutammo in coro
Arrivarono anche Bright, che appena vide mia sorella gli lasciò un bacio a stampo sulle labbra, facendola quasi sciogliere, e sua sorella Altezza. Poco dopo arrivarono anche Lione e Mirlo, notai quest'ultima prendere la mano di Shade e prendere fiato
-Voglio annunciarvi una cosa- esordii attirando l'attenzione di tutti -io e Shade.. ci siamo fidanzati-
Sussultai
Ci siamo fidanzati
Perchè la cosa mi dava fastidio? Dovrei essere felice per Mirlo e Shade, ma non ci riuscivo! Anzi avevo una voglia incredibile di piangere.. ma qual'era il motivo?
Tom forse notò il mio sovrappensiero e mi cinse la vita attirandomi a sè -anche noi abbiamo un annuncio- proclamò solenne -io e Fine da questo momento siamo fidanzati-
Avrei tanto voluto che non lo dicesse così davanti a tutti. Ma forse saperlo così sarebbe stato meglio che dirlo ad uno ad uno. Si.
Calò il silenzio, ma in un attimo fui sommersa di esclamazioni felici da parte di mia sorella, mentre altre si congratulavano con Mirlo. Ma l'unica persona che avrei voluto che mi facesse i complimenti o gli auguri, era lì, appoggiato al tronco di un albero, che mi fissava con uno sguardo glaciale, talmente freddo che mi fece scendere un brivido lungo la schiena. Il suo cobalto si era come..surgelato all'improvviso, emanava terrore, soprattutto a me. Con una mossa fulminea del capo spostò lo sguardo sul mio fidanzato, questa volta si poteva ben dire che lo stava ammazzando con gli occhi, ma non ci avrei messo la mano sul fuoco. Shade era un tipo tranquillo, avrebbe lasciato correre e se ne sarebbe dimenticato facilmente, infondo che pretendeva? Che rimanessi sola a vita? No, grazie. Lui viveva la sua vita e io la mia, e da buoni amici di scambiavamo consigli. Si, sarebbe andata sicuramente così. Almeno così speravo io, finchè, agli allenamenti di tennis..

-VAI BRIGHT!- gridò mia sorella spaccandomi un timpano. Bright era sul punto di vincere contro Shade. Fra loro c'era parità, chi avrebbe segnato sarebbe andato contro Tom, che era ancora seduto sulle gradinate con la racchetta tra le mani.
Con una perfetta mossa del braccio Bright mandò la pallina dalla parte opposta del campo, Shade intercettò la direzione e la colpì. Che riflessi!
Fecero botta e risposta per qualche minuto, li vedevo ormai stremati. Mia sorella continuava a fare il tifo per il suo fidanzato, mentre Altezza le urlava di chiudere la bocca per un secondo
Con un abile rovescio Shade segnò il suo ultimo punto, vincendo automaticamente.
Si precipitò al centro del campo, davanti alla rete e strinse la mano a Bright amichevolmente. Nessuno dei due se la sarebbe presa se avesse perso, a parte Rein che continuava ad opporsi alla vittoria di Shade.
Finalmente in campo entrò Tom, Shade non volle nemmeno stringergli la mano, disse soltanto "iniziamo"

-Forza!- mi incitò Rein dandomi una leggera gomitata sull'avambraccio -non fai il tifo per il tuo ragazzo?! Che razza di fidanzata sei?-
-In realtà io..tifo per entrambi-
-E dai! Per Shade fanno già il tifo Mirlo e Milky, a cosa gli servi tu? Tom invece non ha nessuno-
-Hai ragione- mi convinsi annuendo
Prima che potesse fare la battuta presi fiato e cominciai a urlare -VAI TOM!-
Lui si voltò e mi sorrise e poi alzò il braccio per colpire la pallina. Quando entrò nel campo avversario non sentii nessun rumore di risposta. Shade era rimasto imbambolato a fissarmi con uno sguardo tra il dispiaciuto e il disperato, perdendo l'occasione di rispondere, sembrava non avesse nemmeno sentito la pallina oltrepassare il campo
-Hai visto Fine?- chiese Tom risvegliandomi dai miei pensieri
-S-si! Bravissimo!-
In realtà di bravissimo non aveva neanche i lacci delle scarpe, stava perdendo 4 a 0.
Dopo lo sguardo disperato di Shade decisi di non proferire più nulla, niente uscii più dalle mie labbra, ma forse Shade non l'aveva lasciato correre quel piccolo accaduto perchè quando fu il suo turno di battere, colpii la pallina talmente forte che arrivò come un razzo e andò dritta nello stomaco di Tom, facendo accasciare il poveretto a terra.
Mi portai una mano sulla bocca e senza esitare scesi in campo come una furia
-Tom, stai bene?- chiesi gentilmente abbassandomi
-S-si- gemette dal dolore
Vedendolo in quello stato lanciai un occhiata omicida a Shade talmente spaventosa che per un istante lo vidi come.. indietreggiare.
"Dopo facciamo i conti"



Nota Autrice: Oh ** Beh pare che Shade non resisterà ancora a lungo ad ammazzare Tom xD Ok, forse mi sono lasciata trasportare un pò troppo dalla gelosia, ma non pensate che sia bellissimo Shade geloso? ** Bene, ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni, un bacio ;)

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Capitolo 17
*** La lettera di Fine ***


Fine Pov

Feci sedere Tom su una panchina e gli portai un bicchiere d'acqua
-Va meglio?- chiesi
-S-si. Tranquilla Fine, passerà presto- disse dolorante toccandosi la pancia
Dietro di me c'era Shade, se avessi avuto l'udito di un ottantenne avrei sicuramente esitato su quello che aveva appena detto. L'avevo sentito bene il suo "che rammollito" rivolto a Tom. Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo, lui alzò le spalle indifferente, come per dire "sto dicendo solo la verità"
Quella fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso
-Scusateci un secondo- dissi facendo un finto sorriso, il migliore che mi venne in quelle circostanze, trascinando Shade con me

-Allora- esordii esasperata quando fummo in un luogo più appartato -che cos'hai contro Tom?-
-Io?- fece il finto ingenuo
-Si tu! Non mi sembra di essermi riferita al lavandino!-
-Io non ce l'ho con Tom-
-Ma ti prego, ti conosco da 15 anni ormai, so quando dici la verità o meno. E ora mi stai mentendo spudoratamente! Forza parla-
-D'accordo, mi sta sul cazzo. Contenta?- sbuffò portandosi le braccia al petto come un bambino
-Ah, ti sta sul cazzo. Perfetto allora a me che sta sul cazzo Mirlo vado là e la picchio fino a farle uscir..-
Mi bloccai immediatamente, maledendomi mentalmente. Cazzo! Avevo proprio detto Mirlo? No! Ti prego fa che abbia sentito male!
-Mirlo?- chiese infatti facendo comparire un sorrisetto malizioso -perchè proprio Mirlo?-
-P-perchè..e-ecco.. Oh! E' il primo nome che mi è saltato in mente, ho detto Mirlo come avrei potuto dire Lione, ma era solo un esempio, accidenti!-
Sudai freddo, era..gelosia? No!! Via pensieri maligni!
-Tu- disse alzandosi -sei- si avvicinò al mio naso, mancavano due centimetri -gelosa-
Per un secondo persi le staffe per la vicinanza, ma mi ricomposi subito. Forza! Tiriamo fuori la vera Fine, quella che non molla a due moine.
-Io?- feci ridendo nervosamente -questa è bella! Senti non rigirare la frittata, perchè qui mi sembra che quello geloso sia tu-
Mi fissò negli occhi, ancora con quel sorrisino odioso da "lo so di aver ragione e tu torto"
-Fine, quand'è che ti sei presa questa botta che ti ha fatto cancellare i pochi neuroni rimasti?- disse dopo secondi interminabili di silenzio
-Cosa?!-
-Hai sentito benissimo, principessa, io se mi sono fidanzato è solo perchè mi sono innamorato! Non lo faccio certo per ripicca, io sono innamorato di Mirlo. Se tu hai solo lontanamente pensato che fossi geloso di Tom, beh, piccola cancella questi strani pensieri-
E uscii senza proferire altro, meglio così, ancora un'altra delle sue parole e rischiavo seriamente di star male, mi aveva distrutto. Mi sentivo uno straccio, calpestato e bruciato, senza resti.
Io dovevo lasciarlo con un palmo di naso e invece..
Io sono innamorato di Mirlo
Scoppiai a piangere, e non uscii dal bagno fino a quando le lacrime non sarebbero terminate.
Ora tutto era più chiaro e limpido: ero innamorata del mio migliore amico, io ero innamorata di Shade!
Poco dopo sentii la porta del bagno aprirsi e dal legno sbucarono una chioma turchese e rosa, che appena mi videro in quello stato mi corsero in contro
Mi asciugai velocemente le lacrime e mi sforzai di sorridere, non sopportavo che la gente provasse pena per me
-Fine.. stavi piangendo?- chiese Milky con compassione
-N-no. Tranquilla mi è entrato un pezzo di foglia nell'occhio e..-
-E' per Shade?- mi interruppe Rein che aveva capito tutto. Naturale che avvertisse i miei sentimenti
Non resistetti e ricominciai a piangere tra le braccia di mia sorella, subito si unii anche Milky all'abbraccio
-Questa Shade la deve pagare- si decise Milky
-No- singhiozzai tirando su col naso -questa è una faccenda tra me e lui, ormai ci siamo dentro-

Shade Pov

Mi buttai sul letto portandomi le mani dietro la nuca e ripensando alle cattiverie che avevo detto a Fine. Accidenti a me e alla mia lingua. Speriamo solo che non l'abbia ferita troppo, è così fragile..
-Forse me la perdona anche questa- pensai amaramente
Ma non potevo continuare a torturarmi così, presi il cappotto e uscii.
Quando bussai alla sua porta ad accogliermi non furono due vivaci occhi cremisi, bensì due occhi turchesi, alquanto furiosi
-Tu!- esclamò puntandomi un dito sul petto come se avessi commesso il peggiore dei peccati -cosa fai qui?! Sei venuto per distruggere definitivamente mia sorella, perchè se è così puoi anche smammare-
Ma allora.. stava davvero male..
-Dov'è Fine?- chiesi impassibile
-Non ti riguarda. Ti diverti no? Ti diverti ad ucciderla dentro, sai perch..-
-REIN VOGLIO SAPERE DOVE CAZZO E' FINE!- sbottai esasperato facendola indietreggiare spaventata
-L-lei mi ha detto di n-non dirti dove andava- balbettò cambiando radicalmente umore
Sbuffai -va beh, la cercherò da solo-

Potevo immaginare dove si trovasse: alla grotta. Corsi come un fulmine, inoltrandomi nel bosco
Quando arrivai vidi appeso il suo Yang alla parete e il suo nome, inciso sulla roccia, sbarrato con un'evidente "X" e infine un biglietto
Lo aprii e notai con grande dispiacere che alcune parole erano sbiadite, forse dalla pioggia, forse dalle lacrime salate.

Caro Shade.
Beh, a dire la verità non so da dove cominciare, ma ci proverò. Era da un pò che la nostra amicizia vacillava, penso di non essere stata l'unica a notarlo. Il sintomo? Una parola che si chiama "amore". Si, questo ci ha distrutti, non solo noi, ma anche la nostra amicizia.
Mi dispiace, perchè io ho creduto sin dal primo istante che la nostra amicizia fosse durata in eterno e che mai si sarebbe spezzata.. ma ora.. ora è tutto diverso perchè mi sono innamorata di te, e questo è un male.
Noi.. non possiamo più frequentarci come un tempo, ci faremmo solo del male, anzi, io mi farei del male, tanto male a vederti con un altra.
Ora mi ritrovo qui a scrivere queste parole che mi procurano un dolore al petto enorme.
Perdonami se te l'ho detto così
Perdonami se me ne sono accorta così tardi
Perdonami e basta
Forse un giorno troverò un'altra persona che mi ricambierà, ma fino a quel giorno dobbiamo allontanarci, per il nostro bene.
Ricordati che ti vorrò sempre bene
La tua amica, Fine.




Nota Autrice: Penso di aver esagerato con il miele, sono diventata smielata pure io! Oddio! Va beh, aspetto le vostre recensioni. Un bacio :')

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Capitolo 18
*** Il male dell'amore ***


Fine Pov

Eccomi, la solita spiaggia. Il solito posto. Il solito sogno per tre volte.
Ma questa volta, sapevo cosa fare
Qualcosa mi circondò la vita, ecco la solita sensazione di calore. Per un momento pensai di essermi addormentata tra le sue braccia, ma poi mi ricordai del mio dovere.
Mi voltai e questa volta la sua immagine era meno nitida.
Un ragazzo alto, con il fisico tonico, se ne stava fermo, senza muovere un muscolo. Indossava una giacca blu scuro, e dei pantaloni, infilati dentro a degli stivali bianchi. Spostai lo sguardo sul viso, le mie domande avrebbero avuto una risposta, non riuscii a vedere il suo volto, interamente coperto dal cappello, del medesimo colore della giacca e dei pantaloni.
La figura cominciò a farsi più fosca e pian piano il mio sogno scomparii..


Mi alzai dal letto di soprassalto
-Accidenti!- sbottai tirando un pugno sul materasso
Anche questa volta non ci ero riuscita..
Vidi che fuori era ancora notte, la sveglia segnava le 4:05, sapevo che non mi sarei più addormentata.
Dopo secondi interminabili di silenzio e buio sentii un rumore proveniente dal salotto, sobbalzai.
U-un ladro?
-Forza Fine- mi feci coraggio e scesi dal letto insieme al mio coniglietto di peluche
Aprii la porta della sala, ma non vidi nessuno
-Forse era solo il vento- pensai tirando un sospiro di sollievo. Prima che potessi tornare, con mia grande felicità nella mai stanza, qualcuno mi prese da dietro e mi tappò la bocca. Cercai di urlare e mi dimenai, invano.
-Fine, Fine sta tranquilla, sono io, Shade- mi rassicurò a voce bassa
Mi tranquillizzai e lui lasciò la presa -ma sei matto?!-
-Uhm..forse, ma matto o no ora io e te parleremo- mi ordinò trascinandomi in camera mia

-Se è per quello che ti ho scritto possiamo anche non parlare! Sai già tutto che cosa vuoi?- chiesi quasi scocciata
Mi spinse e io caddi sul letto
-Che fai ora? Mi vuoi picchiare?- continuai più furiosa di prima. Lo amavo e lo odiavo allo stesso tempo.
-No, non lo farei mai- mi sussurrò dolcemente intrecciando le mie lunghe basette tra le sue dita, sfiorando la guancia
-S-shade muoviti, cosa vuoi sapere- continuai cominciando a singhiozzare mentre sentivo qualcosa di umido e caldo percorrermi la guancia
-Lascia Tom- proferii serio
-Cosa?!-
Oh, certo. Ora è tutto chiaro, lui poteva stare con Mirlo e io come una scema a guardare, neanche per sogno
-Lascia T..-
-Ho capito- lo interruppi -supponendo e io lo mollassi, poi starei a guardare tu e Mirlo che vi amate? E' questo che vuoi?-
-Ti prego, non piangere- sussurrò asciugandomi le lacrime che ormai scendevano a fiumi
-No Shade, non lo farò solo per un tuo capriccio-
-Non capisci niente- rise cominciando a sbottonarsi la camicia
-C-che cosa dovrei capire?-
-Che non ce la faccio più a vederti con un altro- sussurrò roco sdraiandosi su di me, ma con un abile mossa mi spostai. No, lui era fidanzato e lo ero pure io, e poi eravamo amici. Probabilità che funzioni? Neanche 1%
-Non possiamo- dissi autoritaria
-E invece se ci amiamo possiamo eccome-
Si alzò e mi schiacciò contro il muro con il suo corpo rovente, intanto io affogavo nei suoi occhi
-Ti prego- mi supplicò quasi disperato -io ti voglio-
Sussultai
Io ti voglio
-Ma siamo amici-
-Ma ci amiamo- si oppose lui
-Ma così facciamo male-
-Si, tanto male-
-Shade..-
Lui mi tappò la bocca con il suo dito -ti prego, dobbiamo lottare-
E senza esitare oltre affondo le sue labbra nelle mie, rimasi immobile un pò imbambolata, ma poi ricambiai. Lui era l'unico che volevo
Lui, l'unico che amavo, amo e amerò.
Le sue mani arrivarono ai miei fianchi, stringendomi come neanche Tom sapeva stringermi.
Gli carezzai i capelli morbidi e fluenti, sperando che quel momento durasse in eterno
Partii dalla tempia lasciandomi baci bollenti sparsi per il mio viso, spostò la sua bellissima bocca sull'orecchio che mordicchiò
-Ahi- gemetti
-Scusa ma non resisto- sussurrò prendendomi in braccio e posandomi dolcemente sul letto
-Dimmi che sei mia- continuò sopra di me, poggiando tutto il peso sulle braccia
-Sono tua- mormorai un pò incerta su quello che stavo per fare. E-ero pronta? Stava succedendo tutto così in fretta, fino a ieri ero un maschiaccio che si arrampicava sugli alberi e ora..
Senza che me ne accorgessi mi sbottonò il pigiama lasciandomi in intimo
Mi osservò per un pò, con uno sguardo che mi faceva sentire più nuda di quando non lo fossi.
-Ehm.. non guardarmi così- mormorai viola in volto
-Beh scusa, ma non mi sembra che nella casa degli "orrori" mentre ti tenevo stretta tu mi stessi guardando come un angioletto, chissà a che pensavi- fece lui ironico distogliendo lo sguardo e rompendo l'atmosfera
Avvampai e lui rise
-Sei bellissima. Soprattutto quando ti faccio imbarazzare-
-Smettila!- sbottai offesa voltandomi dall'altra parte
Lui mi prese il mento tra le sue dita e mi costrinse a guardarlo negli occhi. Meravigliosi, irreali, unici al mondo
Mi baciò con passione, questa volta facendo intrecciare le nostre lingue
-Amo i tuoi baci- sussurrai staccandomi per riprendere fiato, lui mi sorrise, un sorriso che mi fece mancare il respiro per alcuni secondi
Andammo avanti con la nostra passione tutta la notte.
In quella notte ero diventata sua..



Nota Autrice: Ok, ragazze. Questa volta a scrivere il capitolo sono diventata più rossa di Fine! Ci credete? Che vergogna! >.< Va beh. Ora vi saluto, un bacio :)
Uh! Quasi dimenticavo! Ecco un altro disegno che ho fatto, mi sono ispirata a una scena dell'anime ma ho cambiato il personaggio tra le braccia di Shade. (Le BlueMoon non aprano il file perchè ci rimarrebbero male) (Clicca qui per vedere il disegno)

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Capitolo 19
*** Prima o poi, il vulcano esplode ***


Fine Pov

Quando mi svegliai, accanto a me non c'era nessuno, solo il lenzuolo. Ma nonostante il suo calore non mi avvolgesse più, sorrisi, un sorriso pieno di gioia e felicità.
Lo amo, ora come non mai.

-Ciao sorellina- mi salutò mia sorella tutta pimpante -hai dormito bene?-
-Meravigliosamente! Tu?- risposi con un sorriso splendente
-Anch'io. Oggi sei di buon umore vedo! Comunque non sono venuta per questo-
Roteai gli occhi. Immaginavo, quando mia sorella mi chiedeva come stavo fuori poteva benissimo nevicare!
-Ok, qual'è la notizia giornaliera?-
-Sai chi viene e rimane per un pò?- chiese con fare allusivo
Alzai le spalle come per dire "non sono un indovino"
-La nonna!-
Il mio sorriso si portò fino alle orecchie. Adoravo nonna, riusciva sempre a mettermi di buon umore, era gioiosa e sorridente, una fata buona, ecco.
Gli presi le mani a mia sorella e cominciammo a saltellare per la stanza con la felicità che ci usciva da tutti i pori
-Ehi, ehi, ehi! Cos'è tutto questo baccano?- chiese mamma irrompendo nella piccola stanza
-Mamma tu sapevi che viene nonna? Quando arriva?-
-Si, lo sapevo. Mi ha chiamato ieri, arriva all'incirca domani, mal che vada pos-domani- sospirò rassegnata all'idea di vederci saltellare per tutta casa -ora venite che la colazione è pronta-
-Ricevuto!- esclamai -oggi ho fame-
-Tu hai sempre fame- mi corresse mia sorella
Dal mattino la giornata di preannunciava splendente

Dopo colazione passammo a prendere Milky e..Shade, che appena mi vide, mi sorrise.
-Sul serio viene vostra nonna? Ma è splendido! Nostra nonna purtroppo non c'è più- ci confessò Milky con un filo di tristezza
Gli passai un braccio dietro la spalla -dai su con il morale! Oggi prevedo una giornata splendente!-
-Come mai? Hai ricevuto una torta a tre piani con quattro strati di cioccolato? Perchè se è così voglio assaporarla con te!- chiese cambiando umore
-Magari! Ho una fame da lupi-
-Ma se hai appena finito di fare colazione!- si intromise mia sorella
-Siete incorreggibili- fece eco Shade a Rein
-Ciao ragazzi- ci salutò Tom arrivando
-Ciao amore- disse riferito a me dandomi un bacio a fior di labbra
-C-ciao- risposi con fare insicuro
Mi voltai verso Shade, che aveva lo sguardo duro e fisso su Tom. L'aria era diventata pesante.
Per fortuna a interrompere quell'imbarazzante momento furono Lione e Mirlo, che arrivarono in compagnia di Sophie e Altezza
Mirlo era subito andata dal suo ragazzo per salutarlo "come si deve". Un bacetto innocente, finchè lui non la tirò a sè e la baciò con più passione davanti a miei occhi. Stronzo, idiota, cretino! Lo faceva apposta, si vendicava.
Presi per mano mia sorella e mi diressi a grandi passi verso la nostra scuola
-Ehi, ma che ti prende? Non ho ancora salutato il mio Bright!- si oppose lei dimenandosi per sfuggire alla mia presa, fortuna che c'eravamo allontanate
-C'è che l'aria era diventata troppo romantica! E mi fa venire il volta-stomaco. Lo saluterai all'uscita il "tuo Bright"-
-Aspetta!- si arrestò fermando anche me -ho capito cos'hai! Tu sei gelosa!-
-Io gelosa?! Ma per favore! E' l'ultima cosa che voglio! Ora muoviti, altrimenti faremo tardi a scuola-
-Ti piace Shade vero?-
Cazzo! se scoprivo chi stava mettendo in vendita i leggi-pensieri-a Fine lo ammazzavo con le mie mani. Com'è che tutti capivano i miei sentimenti, i miei pensieri e le mie emozioni?
Risi nervosamente -questa è la cazzata più grossa che tu abbia mai detto in 15 anni!-
-Si come no. Ho visto come lo guardavi mentre baciava Mi..-
-REIN CHIUDI QUELLA BOCCA!- la interruppi prima che potesse finire la frase, lei si zittii e si lasciò trascinare dentro al vecchio edificio.
Tsè! Altro che giornata splendente, era la classica giornata di merda!

Shade Pov

Ero soddisfatto del lavoro che avevo fatto. Per una volta almeno davo a vedere che era lei quella gelosa, non sempre io.
Ma le cose non cambiavano, se avessi avuto la luna storta un giorno, non mi sarei limitato a guardare in silenzio Tom che baciava..
Non riuscii a finire la frase, troppo dura immaginarmi la mia Fine con un altro. Strinsi i denti per non prendermela con qualche povero oggetto nelle vicinanze.
-Ma che gli prende?- chiese ingenuamente il coglione
-Si sarà stancata di te- risposi sorridendo malignamente
-Ma sta zitto! Se si fosse stancata di me, non verrebbe quasi tutti i giorni a casa mia-
Cosa? Ma di che parlava?
-Che cazzo spari-
-E' così! Fine viene ogni giorno per accudire mio fratello minore. Se si fosse stancata di me non sarebbe più venuta-
Mi mancò il fiato per alcuni secondi. La mia Fine passava ogni giorno a casa di quel carciofo?! Eh, no! Non poteva farlo. E lui me lo veniva a dire con quel tono da saputello del cazzo?
Cambiai direzione perchè se fossi rimasto giuro che non avrebbero trovato il suo corpo intatto.

Fine Pov

Quel giorno a lezione non riuscii ad ascoltare una sola parola. Troppo concentrata sui miei pensieri.

-Ciao- salutai al ragazzo dagli occhi neri che mi aveva appena aperto la porta
-Ciao amore- rispose baciandomi la guancia
Arrivò anche il fratellino, che quel pomeriggio avrei dovuto accudire. Mi saltò letteralmente addosso
-Fine! Come mi sei mancata!-
-Anche tu mi sei mancato-
Gli diedi un buffetto sul naso e lui mi sorrise -vieni ti faccio vedere cosa mi ha regalato papà...-

Mi buttai sul divano, stremata
-Che ne dici se ti vado a preparare la merenda?- chiesi speranzosa di potermi riposare un pò
-D'accordo!- esclamò lui toccandosi la pancia come per dire "ho una fame!"
-Ok, aspettami qui-

Stavo cuocendo il latte quando John irruppe in cucina, con il mio cellulare appoggiato all'orecchio
"Chi è?" mimai con le labbra
Lui si staccò il cellulare dall'orecchio e ci posò una mano sopra -dice di chiamarsi Shade. E ha urgenza di parlarti-
Sussultai. Oh cappero! Non gli avevo detto che lavoravo da Tom! Mi avrebbe sicuramente tagliato la testa!
-Digli che non ci sono- bisbigliai a bassa voce per non farmi sentire
John si riportò il cellulare all'orecchio e mi fece un "ok" con le dita -Fine mi ha detto di dirti che non c'è, mi dispiace, chiama più tardi, ciao-
E chiuse il cellulare, mentre io lo guardavo bianca in volto. Che aveva combinato?! Ma perchè no posso sprofondare a 50 piedi sotto terra?!
Sentii la porta aprirsi e vidi Tom insieme alla madre che entravano
-Scusate- dissi tutto d'un fiato -ora devo proprio scappare, mi pagherà un altro giorno. Oggi no. Ciao!-
E sfrecciai fuori casa, senza nemmeno aver salutato John. Ma mi sarei fatta perdonare la prossima volta, ora.. c'era Shade

Arrivai a casa sua con il fiato corto, avevo corso da casa di Tom fino a Shade! Il che era un record per i miei allenamenti!
Ad aprirmi fu Milky -ciao Fine! Chi cerchi?-
-S-shade- mormorai affannata
-Oh, non c'è. Non mi ha detto dove andava, mi dispiace-
-Non preoccuparti, lo troverò da sola! Ciao Milky!-
La sentii mormorare un "che strano" e poi ripresi la mia corsa a perdifiato dove solo io sapevo dove fosse nascosto: nella Grotta.

Quando fui sulla soglia dell'entrata nella grotta qualcuno mi afferrò il polso
-Fine!- mi chiamò
No! Ti prego! Fa che il mio udito sia peggiorato. Ma, ahimè, quella era proprio la voce di Tom.
-T-tom, che fai qui?- balbettai sudando freddo
-Potrei farti la stessa domanda, perchè sei scappata così da casa mia?- rispose con lo sguardo duro
-Beh.. ecco.. è..-
Prima che potessi finire la frase un ciuffo cobalto sbucò fuori dalla grotta, insieme alla sua persona. Appena ci vide il suo sguardo si rabbuiò, ma questa volta sentivo qualcosa di più della tristezza, forse rabbia, forse odio. Chiunque si sarebbe spaventato a vedere i suoi occhi in quel momento
-S-shade non è come sembra- cercai di spiegarmi, ma prima che potessi proferire altro lui si scagliò contro Tom assestandogli un pugno in pieno volto, e poi un altro nello stomaco, Tom si inchinò a terra, dal dolore, ma non svenne. La scena mi rimase ben disegnata nella mente, Shade non aveva mai fatto a botte con nessuno, anzi se c'era una rissa lui faceva di tutto per fermarla, che gli era preso?
Si voltò verso di me, che avevo assistito alla scena, successa troppo in fretta perchè potessi intervenire, e mi guardò truce. Non avevo mai visto il suo sguardo così duro, freddo, omicida. Era riuscito a mettermi più paura di quando ero nella casa degli orrori
-Brava Fine- si congratulò sarcastico avanzando verso di me mentre io indietreggiavo -hai appena fatto traboccare il vaso. Ho sopportato anche troppo, ho guardato anche troppo. Volevi questo? Bene lo hai avuto!-
-M-ma i-io non..-
-STAI ZITTA!- gridò facendomi piangere
Sentivo Shade distaccato, come se lo conoscessi solo da 5 minuti, non avevo mai visto questo suo lato
-Non so, avevi intenzione di fagli fare il giro turistico della nostra grotta?!- continuò riferendosi al mio ragazzo
Un albero arrestò i miei passi, permettendo a lui di avvicinarsi sempre di più
-Tu, per me non esisti più- disse duro -stammi alla larga-



Nota Autrice: Beh per una volta possiamo pure dire: POVERO SHADE! ** Però Fine non ne ha colpa, è Tom che l'ha seguita! Ora vi saluto e aspetto le vostre meravigliose recensioni :) Un bacio

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Capitolo 20
*** Il mio cuore a pezzi ***


Fine Pov

Stammi alla larga
M-mi odiava? Non volevo nemmeno pensarci. Ma le sue parole sembravano quasi un ordine
-ahi- gemette Tom mentre gli mendicavo l'occhio
-Mi dispiace-
-Non ti preoccupare, tu stai bene vero? Non ti ha fatto del male?-
Sorrisi -come puoi pensarlo-
-Beh, ormai mi aspetto di tutto da quel tipo. Ma quando lo avrò a tiro..-
-No, non gli farai un bel niente! La violenza genera altra violenza- lo interruppi prima che la sua mente potesse formare altri pensieri malvagi
-Ma Fine..-
-No! Non se ne parla nemmeno, la storia finisce qui-
Si zittii e io continuai a tamponagli l'occhio gonfio
Senza che me ne accorgessi appoggiò la testa sulle mie cosce mentre io rimanevo immobile
-Non vuoi parlarne?- chiese dopo minuti interminabili di silenzio
Abbassai gli occhi e sospirai -si-
-Io e Shade siamo sempre stati amici, io ero perfino nata in casa sua, e quella grotta è come il "nostro rifugio". Ci tengo davvero tanto a Shade e lui tanto a me. Ognuno darebbe la vita per l'altro, non sai il bene che ci vogliamo..- mi bloccai perchè qualcosa di caldo e umido mi era appena uscito dall'occhio, andò a scivolare sulla guancia di Tom e lui si voltò
-No, no amore, non piangere- sussurrò impercettibile asciugandomi le lacrime
-..Abbiamo,abbiamo anche promesso che nessuno sarebbe venuto a sapere di quel posto all'infuori di noi, e io- sospirai -e io ho appena infranto quella promessa-
Strinsi il mio Yang, che mi ero ripresa dopo la notte scorsa
-Amore le cose cambiano, si conosce nuova gente e a volte, qualche amico se ne va..- cercò di consolarmi
-Ma che stai dicendo?- chiesi guardandolo truce
-Fine, ascoltami, Shade non ci sarà sempre, devi mettertelo in testa!-
E quella per lui era una consolazione? Oh, che bella! Non fece altro che peggiorare la situazione, facendomi piangere di più. Se ci fosse stato Shade, al suo posto, mi avrebbe abbracciata e consolata.
-S-scusa Tom- mormorai asciugandomi le lacrime e alzandomi per aprigli la porta -ora vorrei stare un pò da sola, se non ti dispiace..-
-Non ti preoccupare- sorrise baciandomi sulla guancia -chiamami se ci sono problemi, ciao-
E uscii lasciandomi con la mia solitudine.

Il mattino seguente avevo intenzione di farmi perdonare, a qualsiasi costo.
-Fine ti vedo pensierosa, che hai?- mi chiese mia sorella a tavola
-Niente, andiamo a prendere Milky e Shade- risposi prendendola per un braccio a trascinandola nella casa accanto

Ad aprirmi fu Milky, mi sporsi per vedere se lui c'era, ma neanche l'ombra.
-E Shade?- chiesi senza nemmeno salutarla
Lei buttò un occhio su mia sorella che alzò le spalle come per dire "non so, stamattina è strana" e poi riposò lo sguardo su di me
-E' uscito prima perchè doveva andare a prendere Mirlo, mi dispiace, magari lo vedremo a fine lezioni-
Mi sentii il petto stringermi e lo stomaco chiudersi
Non solo mi evitava, ma se ne stava con un altra
-Fine tutto bene?- Hai una faccia..che hai, non ti senti bene?- chiese gentilmente Milky
-No, sto benissimo! Andiamo?- feci un finto sorriso che bastò per convincerle
-Si-

Se non fosse stato per la mia famiglia, mi sarei già buttata dal quinto piano di un palazzo. Quello era il classico "periodo di merda"
Non avevo solo litigato con il mio migliore amico, il mio rendimento a scuola era un vero schifo!
Non avevo neanche più voglia di uscire, e mangiare, lo stomaco mi si chiudeva per la grossa quantità di sfiga che avevo addosso.
Il mio sorriso di allargò quando, in lontananza, vidi arrivare Bright, insieme a Shade.
Questo era il momento buono per rimettere le cose a posto
-Ciao Rein, ciao Milky- le salutò, poi voltò lo sguardo su di me e mi superò senza nemmeno salutarmi -ciao Lione, ehi ciao amore-
Diede un bacio passionale a Mirlo, mentre la tirava a sè
Stavo seriamente per scoppiare a piangere, lì davanti a tutti. Ma per una volta le trattenni. Dovevo resistere, certo, lui aveva tutte le ragioni di essere arrabbiato. Ma il suo gesto di totale indifferenza verso di me mi aveva lasciato un taglio sul cuore
-Allora Shade- esordi Bright con un aria troppo maliziosa -racconta, che avete fatto ieri sera tu e Mirlo?-
Sussultai. E-erano stati insieme ieri notte...?
Mirlo diventò colore dei miei capelli -n-nie..-
Ma prima che potesse finire la frase Shade le prese la vita e la tirò a sè con un sorrisino odioso sulle labbra -ci siamo divertiti-
Non riuscii più a gestire quella situazione. Mi allontanai con cautela, senza farmi ne vedere, ne sentire, e quando fui a una distanza di sicurezza, corsi verso casa in lacrime, che fino a quel momento avevano insistito per sgorgare dai miei occhi.
-Idiota! Stupido!- ripetei tra un singhiozzo e l'altro
La mia corsa fu arrestata da qualcuno, qualcuno con cui andai a sbattere
-Fine!- esclamò sorpreso
-C-ciao Tom- mormorai asciugandomi alla svelta le lacrime
-Stavi piangendo, non è vero?-
-No io..- mi bloccai -si, stavo piangendo. Senti Tom, io non ce la faccio più-
-Di che parli? E perchè stavi piangendo come una fontana?-
-Lasciami finire. Credo che tu meriti qualcuno che ti ami davvero, non una come me-
-Ma amore, tu sei solo confusa, noi ci amiamo- mi sussurrò avvicinandosi per far incontrare le nostre labbra
-NO!- gridai spostandomi -io non sono confusa, tu lo sei. Senti Tom, non posso continuare così, io.. non ti amo-
Non pensavo di essere stata stronza a diglielo così, ma sincera. Lui non mi meritava, io non lo amavo e di conseguenza le cose non potevano funzionare
-E' per Shade, non è vero? E' PER QUEL PEZZO DI MERDA!- gridò infuriato capovolgendo la situazione
-No! Sono io, io sono sbagliata, io sono così. Devi perdonarmi ma così non poteva andare avanti-
Mi squadrò da capo a piedi disgustato -mi fai schifo, Fine-
E senza proferire altro se ne andò
Perdonami Tom, non sei tu, sono io



Nota Autrice: :( Che capitolo triste, non pensate? Certo che Fine ha delle giornate xD Va beh, ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni. Un bacio :)

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Capitolo 21
*** I consigli di Rein ***


Fine Pov

Arrivata a casa, affondai la testa nel cuscino e pensai a quello che stavo passando
-Ma perchè?- mi chiesi
Mia sorella irruppe in camera con cautela -Fine- bisbigliò impercettibile per controllare se stessi dormendo
-Sono sveglia, entra- risposi senza togliere gli occhi dal soffitto
Lei si sedette in fondo al letto e mi guardò senza proferire parola
-Perchè te ne sei andata così, senza dire nulla? Ti ho cercando dappertutto- esordii poi
E ora che faceva? Era venuta per farmi la ramanzina? Eh, no. Era troppo
-Rein, ti prego. Ora non mi va di parlare..-
Lei si coricò accanto a me, sfruttando lo spazio rimasto
-Lo sai che ti voglio bene. Ed è da un pò che non parliamo.. non ti fidi di me?- chiese in un sussurro di rammarico
-No, figurati. Se non ci fossi tu la mia vita l'avrei già buttata al vento. Sei l'unica che riesce a mettermi il buon umore- cercai di sorriderle
-Non dirlo neanche per scherzo Fine! La vita è bella-
-Per te..-
Lei si risedette e mi tirò su per i polsi, costringendomi a guardarla negli occhi
-Sfogati, parlane con me- disse decisa
Gli sorrisi involontariamente, questa volta un sorriso sincero, senza alcuno sforzo -hai qualche ora?-
-Tutta la vita per te-

Shade Pov

Tsè, se pensa di convincermi con qualche lacrimuccia si è già sbagliata!
Questa volta era lei ad averla fatta grossa. Avevamo una promessa e lei l'ha rotta come un biscotto! Come se fosse pasta sfoglia, con niente
Diedi un calcio al muro, con foga, lo sentii rimbombare
Brutto frocio che si era preso la mia Fine
E lei? Per qualche moina del cazzo gli stava per mostrare la grotta
Valevo così poco per lei?
Mi faceva male il petto.
No, avrei lottato anche a costo della vita per Fine, lei era solo mia. Da quella notte a sempre.

Fine Pov

-Incredibile..- mormorò abbastanza scossa mia sorella
-Già..-
-Chi l'avrebbe mai detto! Tu e Shade..- scoppiò a ridere, offendendomi
-Perchè ridi ora?!-
-No, scusa. Ma se ripenso a quando vi arrampicavate sugli alberi e ora avete fatto anche..-
Gli tappai la bocca, ormai porpora in volto, prima che potesse finire quella stra-maledetta frase
-Un momento.. ma se lui sta con Mirlo allora...-
Arricciò il naso, segno che era arrabbiata.
-QUELLO STRONZO STA FACENDO IL DOPPIO GIOCO!- finii la frase in un grido colmo di rabbia
-Aspetta, grida più forte, penso che non ti abbiano ancora sentito a casa di Shade-
-No, Fine, seriamente devi fare qualcosa, non puoi farti trattare così-
-Oh, ma che brava! Non c'ero arrivata! E tu cosa mi consigli di fare, genio?- ironizzai ricevendo come risposta una gomitata sul braccio
La vidi pensare e poi si illuminò -trovato! Potremo farlo ingelosire!-
Scossi la testa -no, Rein. Se lui vuole ingelosirmi con Mirlo, c'è riuscito. Ma io non farò il suo gioco-
-Hai ragione! Non ci abbasseremo ai suoi livelli, ma allora che proponi di fare?-
Stavo per aprire bocca ma lei si illuminò di nuovo
-Trovato!- esclamò correndo fuori dalla stanza
-E' incorreggibile- pensai, lasciandomi scappare una risatina
-Allora?- chiesi vedendo sbucare un ciuffo di capelli azzurri sull'uscio della porta
-Lo sedurrai-
-Cosa?!-
-Guarda qui- disse euforica mettendomi la rivista della scuola davanti agli occhi -ci sarà un ballo in maschera, è la tua occasione!-
-No, no, non se ne parla nemmeno! Io non mi vestirò da cetriolo, io detesto le feste in maschera, scusa ma non potremo fare in una discoteca?-
Mi diede un pugno in testa come per dire "ragiona, idiota!" -ascoltami bene. Nessuno ti vestirà da cetriolo, provvederò io al tuo vestito, e intanto ne approffitterò per stare con il mio Brightuccio- cominciò a sognare ad occhi aperti
-Allora vieni? Dai! Ci saranno anche le altre!- chiese speranzosa dopo essersi risvegliata dal "suo mondo"
Sospirai -tanto lo so che mi farai venire comunque..-
Mi abbracciò eccitata saltellando per tutta la camera
-Quand'è la festa?- chiesi
Lei guardò la rivista e rialzò lo sguardo scioccato -d-domani.. Fine, dobbiamo cominciare subito-
Annuii, seguendola. Quando fummo sulla porta qualcuno ci venne addosso, come un uragano
Alzai lo sguardo e la persona che vidi mi sollevò l'umore, che andò alle stelle
-NONNA!- esclamammo all'unisono io e Rein.



Nota Autrice: Ehi!! Beh, va meglio questo capitolo? Sii *-* Confronto all'altro che era un vero cimitero di lacrime! Ora vi saluto, un bacio ;)

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Capitolo 22
*** Una cena non programmata ***


Fine Pov

Il mio cuore accelerò i battiti, ma non era amore, ne imbarazzo. Era gioia!
-Allora? Che si dice alla nonna?- chiese con fare ovvio, come se sapesse già la risposta
Io e mia sorella le saltammo al collo.
Sin da piccole litigavamo sempre perchè entrambe volevano andare dalla nonna, la adoravamo! Avremo rischiato anche la vita per lei, se fosse stato necessario. Era buona, comprensiva, paziente. Insomma, la nonna perfetta!
Purtroppo, a causa del lavoro di nostro padre, riuscivamo a vederla solo una volta ogni 4 anni. Anche a causa della distanza tra l'Italia e l'Australia. Eh, si. Lei abitava proprio in Australia
-Fatevi vedere- sorrise poi staccandosi dall'abbraccio -come siete cresciute! Siete diventate due bellissime signorine!-
-Oh, vedo che non avete perso tempo a saltarle addosso, forza, ora aiutatemi a portare i bagagli- ci interruppe mamma portando due valigie in casa
-Subito!- esclamammo in coro

Rein si buttò sul divano stremata -uff! Ma quanta roba si è portata!-
-Non dirlo a me, sono distrutta, in fatto di abbigliamento vi somigliate molto- la presi in giro
-A proposito di abbigliamento, oggi vieni con me che compriamo i nostri vestiti per la festa in maschera- mi ordinò
Sbuffai -senti Rein, tanto non cambierà. Lui ama Mirlo-
Lei alzò un sopracciglio e arricciò il naso -non vorrai davvero paragonarti a Mirlo, spero!-
-E perchè no? Lei è bella, intelligente, slanciata. Perchè con una come lei Shade guarderebbe me? Una pasticciona, combina guai..-
-Incredibile ragazza- finii la frase mia sorella -senti Fine, tu hai molte qualità che Mirlo si sogna! A cominciare dal tuo sorriso-
-Bah, se lo dici tu..-
Lei mi sorrise -certo che lo dico io! Ora vado a prepararmi, tu rimani qui, faccio in un lampo-
La vidi scomparire per le scale come una saetta
Dopo una buona quantità di minuti non era ancora scesa. Tsè "faccio in un lampo". Mi scappò una risatina, non cambierà mai
-Allora- mi risvegliò nonna dai miei pensieri -che fai sul divano con una giornata così bella?-
-Aspetto Rein, e poi usciamo- sorrisi continuando a cambiare canale alla televisione
-Uh, che bello! E cosa combinate?-
Quel "combinate" per lei significava che dovevamo per forza metterci nei guai?
-Andiamo al centro per comprarci dei vestiti per la festa in maschera-
-Andrai a una festa in maschera con quel muso lungo? Su con il morale!-
-Credimi, se fossi nei miei panni avresti anche tu il muso lungo- risposi maledendomi subito
-Problemi di cuore?- chiese in fatti con un sorrisino malizioso
Ecco! Aveva capito tutto! Accidenti a me, e alla mia boccaccia!
-Io innamorata? Tsè! Hai sbagliato gemella, nonna. Non sono Rein- risi nervosamente
-Sai, mia cara. Tutti si innamorano prima o poi. A me puoi raccontare tutto, se te lo senti-
-Ma no! Figurati! Sono solo molto nervosa perchè Rein ha insistito nel portarmi a quella maledetta festa!-
Finsi un falso broncio, ma mi venne fuori malissimo
Lei mi guardò e sorrise -se lo dici tu.. comunque tornate prima delle sette-
-Perchè?-
-Ordini di vostra madre, non so cosa abbia in mente-
Finalmente mia sorella si decise a scendere
-Fortuna che facevi in un lampo!- mi lamentai ormai stufa dell'attesa
-Scusa, ero indecisa se indossare la gonna marrone o blu-
Guardai la nonna come per dire "ora capisci cosa intendo?" e lei mi sorrise. Dopo di che uscimmo.

-Rein ti prego! Possiamo tornare a casa e rinunciare?- la supplicai dopo due ore di ricerche
Mia sorella quando ci si metteva era proprio cocciuta!
Mi prese per un braccio e mi trascinò nell'ennesimo negozio di costumi -non se ne parla!-
Oh, quante volte avevo sentito quella parola oggi! Tante volte quanti erano i vestiti che mi aveva fatto provare
La guardai disperatamente ricevendo una smorfia "non mi convinci, bella!"
Cominciai a spostare i vestiti a destra e a manca. Nulla, un abito decente non esisteva.
-Ehi, Rein! Hai trovato niente?- chiesi con tono strisciato
Non rispose. Mi sporsi per vedere che stava combinando e vidi che stava ammirando con una strana luce negli occhi un vetro
-Ma che fai?! Io sto qui a cercare come una disperata i vestiti e tu ti metti a guardare...-
Mi bloccai quando notai la stessa cosa che mia sorella stava fissando da parecchio: due maschere, una celeste, di un chiaro quasi colore del cielo, con alcuni smeraldi verdi e altri blu. L'altra, invece, era rosa pallido, con decorazioni molto delicate, del colore della neve. Meravigliose.
Io e Rein ci guardammo e in un istante di intesa pensammo alla stessa cosa

-Accidenti quanto costavano! Ci hanno spelate!- si lamentò mia sorella con una busta tra le mani
-Già. Ma sono meravigliose, ne è valsa la pena, no?-
Mi sorrise -hai ragione, ora torniamo a casa-

-Ehi!- ci fermò la nonna quando fummo sul punto di salire in camera con il nostro acquisto -visto che siete tornate, perchè non venite a darci una mano?-
Guardai mia sorella in cerca di aiuto. Una mano? Per cosa?
-Per cosa?-
-Questa sera avremo ospiti a cena, e vostra madre ed io, stiamo cucinando. Quindi quando vi siete cambiate venite subito giù intesi?-
-Ospiti? Che si festeggia?- chiese mia sorella con un sorriso all'idea di una serata passata tra sorrisi
-Bah! Lei vuole festeggiare il mio arrivo-
-Oh che bello! Posso invitare anche il mio Brightuccio?-
La nonna mi guardò perplessa come per dire "chi?", io gli feci segno di lasciar perdere
-Si, invitalo pure il tuo Bri..Bro..-
La vidi saltellare sulle scale mentre nonna provava a dire il nome che mia sorella gli aveva appena citato.

-No Fine! Accidenti!- esclamò mamma esasperata -quei piatti non li useremo questa sera!-
Sbuffai, ma prima che potessi rispondere in modo non appropriato il campanello suonò
-Vado ad aprire, e questo spero di farlo bene!- dissi offesa dirigendomi a grandi passi verso la porta
Appena l'aprii una donna dai capelli cobalto mi diede un bacio sulla guancia, seguita da suo marito
-Maria! Salve come state?- chiesi gentilmente nascondendo la mia preoccupazione: Shade.



Nota Autrice: Ok. Lo so. Non sono brava descrivere i momenti felici. Ma che ci posso fare? Scusate per l'iper mega ritardo! Domani sarò più puntuale :( Un bacio :)
Ps: Ho cambiato Nick. Da AquaAzzurra a Moon Eclipse :)

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Capitolo 23
*** Quando finirà questa guerra? ***


Fine Pov

L'ultima cosa che mi sarei aspettata era di vedere Mirlo, a braccetto con Shade.
-Non vi dispiace se ho portato la mia fidanzata?- chiese infatti
Si che mi dispiace, mi stai uccidendo. Smettila!
-Oh, non ti preoccupare, c'è posto per tutti- rispose mia madre cordialmente
Qualcosa si posò sulla mia spalla, mi voltai e vidi Rein che fissava con insistenza Shade. Un misto di rabbia, rancore. Lo sguardo parlava chiaro: "Se fai soffrire mia sorella la pagherai".
Le sorrisi involontariamente, lei mi voleva bene.

A tavola non proferii parola, tenni lo sguardo fisso sul piatto.
-Fine, che c'è? Non hai fiatato per tutta la cena- mi chiese Milky ingenuamente. Certo, lei non poteva sapere cosa stava succedendo, e si preoccupava per me. Beh, almeno lei lo faceva...
Stavo per rispondere quando mia sorella prese la parola -ehm.. Fine ha litigato con Tom e quindi è molto giù-
Alzai di scatto gli occhi e vidi che Shade non aveva alzato lo sguardo ma sorrideva.. soddisfatto..?
-Oh, mi dispiace. Vedrai che si sistemerà tutto, FINE L'ACQUA!- la voce di Milky mi risvegliò dalla mia trance, ricordandomi che in quel preciso istante stavo versando l'acqua nel bicchiere. Era involontariamente uscita mentre pensavo al sorriso di Shade
La ritirai immediatamente, mentre sentivo la risata di Mirlo
-M-mi dispiace..- mormorai asciugando il "lago" che si era creato
-Non preoccuparti- rispose mia sorella -io ci sono abituata, ormai-
Ecco. E ora che faceva? Mi sfotteva? Bah, vai tu a capirla..

Appena la cena finii mi alzai senza nemmeno chiedere il permesso. Gesto maleducato, quando c'erano ospiti, ma non riuscivo più a vedere Shade e Mirlo che amoreggiavano davanti ai miei occhi. Mi voleva proprio uccidere.
-Fine, dove vai?- la voce di mia madre mi bloccò
-Vado in camera, non mi sento bene- risposi senza voltarmi. Me ne sarei andata, si, ma a testa alta.
-Aspetta, non abbiamo ancora assaggiato il dolce-
-Oggi non ho voglia di dolci-
Nessuno proferii parola. Se rifiutavo i dolci poteva significare solo che stavo davvero male. Ma in quel momento il male era un altro.
Appena uscii dalla cucina cambiai direzione, e andai in giardino. Forse un pò d'aria fresca mi avrebbe fatto bene.

Continuavo a chiedermi perchè la vita giocasse questi brutti scherzi. Come può un'amicizia così robusta essersi trasformata in amore e poi essersi distrutta?

-Mi dispiace per come mi sono comportato oggi, non avevo intezione di offenderti. Ti voglio tanto bene Fine, davvero- mi confessò sincero mentre abbassava lo sguardo
-Oh, non ti preoccupare, avevo inenzione di perdonarti come le tue ultime due mila bravate- lo rassicurai agitando la mano su e giù
-Promettimi che rimarremo amici per sempre- chiese porgendomi la mano
Gli sorrisi -Lo prometto- giurai incrociando le sue dita con le mie
Senza accorgermene mi trascinò tra le sue braccia in un abbraccio pieno di amore fraterno
-Io Shade, prometto di saldare la nostra amicizia e di non confidare a nessuno di questo posto- esordii sorridendomi
-Io Fine, prometto di saldare la nostra amicizia e di non confidare a nessuno di questo posto-

-Ma che cosa vuoi Shade?!- mi arrabbiai
Lui mi bloccò per le spalle -che cosa voglio?! Voglio che cominci a comportarti da ragazza, Fine! Non sei ne una bambina ne un maschiaccio! Vuoi che qualcuno ti guardi per quello che sei? Bene, allora comincia a comportarti da femmina!- si bloccò per alcuni secondi e mi squadrò da capo a piedi -e per cominciare io cambierei il tuo armadio!-

-SHADE!!- gridai sul punto di piangere mentre gli prendevo il viso tra le mani, notando del sangue che partiva dalla tempia -SHADE TI PREGO SVEGLIATI!! SVEGLIATI E DIMMI CHE STAI BENE-

-Mettimi giù! Ora!-
-Si, si. Aspetta due o tre anni e la mia richiesta verrà inviata al destinatario- scherzò continuando a camminare
-Shade!-
-Vuoi scendere, sacco di patate?-
-Si!-
-D'accordo-
Quella fu la sua ultima parola prima di buttarmi nel lago ghiacciato
-Sei un emerito cretino!!- tremai già congelata mentre lui se la rideva divertito
-Come ti sei permesso?! Ora pagherai per questo affronto!-
Bevvi un pò d'acqua e gliela sputai in faccia

-Vi siete baciati?-
-Vi siete baciati? Rispondi Fine!- ripetè esasperato
-Oggi no- bisbigliai con il fiato corto
-COME SAREBBE A DIRE OGGI NO?! E QUANDO!?- gridò facendomi sobbalzare

-Non sai che paura che mi hai fatto prendere. Mi dispiace, non avrei dovuto buttarti nel lago. Faceva troppo freddo, perdonami Fine-
Sorrisi involontariamente e gli tirai su il mento con le dita -ehi, guardami. Ti voglio tanto bene-

Si mise a gambe aperte e appoggiò la schiena sul legno del letto, mi tenne stretta, facendomi appoggiare la schiena sul suo petto caldo, cullandomi in un abbraccio senza fine.
I singhiozzi irrequieti si calmarono, e presto smisi anche di tremare -Va meglio?- chiese

Rimasi in silenzio -io.. non sono pronta, poi sicuramente non so baciare, magari lui si troverà un'altra che ba..-
Non ebbi il tempo di finire che mi trovai le labbra di Shade sulle mie. Sgranai gli occhi. La situazione non era stata completamente decifrata dal mio cervello, una parte non voleva crederci.
Si staccò e mi guardò intensamente -non vai così male a baci-

-Shade- lo chiamai
-Mh?- fece lui sdraiato a terra con le mani dietro la nuca
-P-posso sapere perchè mi hai b-baciato?- chiesi a fatica, ormai viola dalla vergogna

-Allora- esordii esasperata quando fummo in un luogo più appartato -che cos'hai contro Tom?-
-Io?- fece il finto ingenuo
-Si tu! Non mi sembra di essermi riferita al lavandino!-
-Io non ce l'ho con Tom-
-Ma ti prego, ti conosco da 15 anni ormai, so quando dici la verità o meno. E ora mi stai mentendo spudoratamente! Forza parla-
-D'accordo, mi sta sul cazzo. Contenta?- sbuffò portandosi le braccia al petto come un bambino

-Hai sentito benissimo, principessa, io se mi sono fidanzato è solo perchè mi sono innamorato! Non lo faccio certo per ripicca, io sono innamorato di Mirlo. Se tu hai solo lontanamente pensato che fossi geloso di Tom, beh, piccola cancella questi strani pensieri-

-Non capisci niente- rise cominciando a sbottonarsi la camicia
-C-che cosa dovrei capire?-
-Che non ce la faccio più a vederti con un altro- sussurrò roco sdraiandosi su di me
-Ma siamo amici-
-Ma ci amiamo- si oppose lui
-Ma così facciamo male-
-Si, tanto male-
-Shade..-
Lui mi tappò la bocca con il suo dito -ti prego, dobbiamo lottare-
-Ti prego- mi supplicò quasi disperato -io ti voglio-

-Non so, avevi intenzione di fagli fare il giro turistico della nostra grotta?!- continuò riferendosi al mio ragazzo
Un albero arrestò i miei passi, permettendo a lui di avvicinarsi sempre di più
-Tu, per me non esisti più- disse duro -stammi alla larga-


I ricordi mi riaffiorarono nella mente. Mi passava davanti ogni scena, ogni parola. Tutto.
Sentii qualcosa di freddo e umido cadermi sul naso
Alzai gli occhi e vidi che stava cominciando a piovere, ma non avevo alcuna intenzione di rientrare. Non volevo soffrire, no, mai più.
In men che non si dica il cielo cominciò a produrre tante piccole gocce che scendevano copiose, insieme a quelle, si mischiarono le mie lacrime. Mi portai le mani sul viso per coprirle
-Perchè?- chiesi più a me stessa che al mondo
-Ehi, non ti sei accorta che sta piovendo?- chiese quella voce
-Vai via- lo supplicai senza nemmeno voltarmi, per non mostrargli la mia debolezza
Qualcosa di caldo mi si posò sulle spalle, mi voltai, e vidi che mi stava porgendo gentilmente la sua giacca
Rimasi un pò imbambolata dal suo gesto, mentre lui mi guardava intensamente senza fiatare
-Entriamo- esordii distogliendo lo sguardo
-N-no- singhiozzai
-Fine non fare la bambina capricciosa! Ti beccherai un malanno qui fuori! Dannazione!- sbottò facendomi sobbalzare. Quel tono.. così tagliente..
-E a te cosa importa se me lo becco o meno?! Vai a curare la tua fidanzata!- gli urlai contro ridandogli con foga la giacca
-Ma che stai dicendo? Ti senti quando parli?-
-Si che mi sento, eccome! Shade smettila! Sto cercando di dimenticarti, così peggiori solo le c..-
Non finii la frase, perchè il dito che gli avevo puntato contro l'aveva preso e mi aveva tirato a sè, abbracciandomi. Un abbraccio caldo, che mi fece passare completamente il freddo che poco fa avevo accumulato, e che sicuramente si sarebbe trasformato in febbre. Ma ora c'era lui..
-Ho provato- esordii con il fiato corto -ho provato a essere arrabbiato con te, ma non ci sono riuscito-
Era una confessione?
Ricambiai l'abbraccio, stringendolo forte
-Ti...- sospirai -ti voglio bene, Shade-



Nota Autrice: Che cosa smielata! Però Shade in questa fic è dolcissimo *^* E chi non vorrebbe uno Shade dolce? Bene, ora vi saluto e aspetto le vostre recensioni
Ps: Questi due hanno fatto pace *-*

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Capitolo 24
*** Aspettando la festa... ***


Fine Pov

Le acque da quella sera si erano calmate notevolmente.
Shade non mi faceva più dispetti e la nostra amicizia si era riappacificata.
Già..solo la nostra amicizia

-Beh, sono felice che abbiate fatto pace- si congratulò mia sorella appoggiandosi sulle nocche
-Non dirlo a me..-
La vidi un pò pensierosa
-A che pensi?-
-Niente.. ma così non potremo più andare alla festa-
Mi faceva male vederla così giù. Lei forse voleva solo passare una serata con me, e io con quel visino non potevo certo ritirare la mia promessa.
-Stai tranquilla, ci andremo lo stesso- sospirai tirando fuori i libri dallo zaino
-Davvero? Oh grazie, grazie!-
I suoi occhi aveva riacquistato la stessa luce di sempre.
Sorrisi -ci mancherebbe-
Il nostro discorso fu interrotto dalla campanella che segnava l'inizio delle lezioni.

-Adesso che ci penso..- esordii Rein buttando lo zaino sul divano -abbiamo le maschere ma non abbiamo i vestiti. Oh, no! Come faremo!- cominciò a disperarsi, con le mani tra i capelli
-Ehi, ehi- la chiamai prendendogli le guance e costringendola a guardarmi -rilassati..-
-Fine ma tu hai idea di che mi stai chiedendo?! QUESTO NON E' PROPRIO IL MOMENTO DI RILASSARSI!-
Ed ecco che ricominciava a girare intorno al divano in prenda all'ansia. La preoccupazione di non essere pronta per qualcosa la tormentava sin da quando era piccola. E la sottoscritta doveva sempre subirsi i suoi lamenti.
-Fine perchè tua sorella sta girando intorno al divano? Ancora qualche giro e si fa la pozza- chiese nonna arrivando con un'asciughino tra le mani
-E' in preda all'agitazione per questo- risposi mostrandogli il volantino della festa
-Si, ok. Ma per cosa precisamente?-
-Non abbiamo un vestito-
Si portò un dito sul mento pensierosa -a questo si può rimediare, venite-
La seguimmo, fino ad arrivare in camera sua. Tirò fuori, un baule impolverato, che pareva risalisse al paleolitico. Ci soffiò sopra per scacciare la polvere, che andò dritta sul pavimento e infine lo aprii.
-E questi?- chiese disgustata Rein alla vista di due stracci
-Questi, tesoro mio, sono i vestiti di vostra nonna e vostra zia- rispose fiera di averceli mostrati
-Zia Gelinda?- chiedemmo in coro
-Esatto, proprio lei. Vedete..un tempo lei era la fidanzata di un Duca. Il quale organizzava spesso delle feste, e beh, questi vestiti non andavano mai fuori moda-
Sorrise. Forse al ricordo di quei tempi
-Beh ora lo sono diventati- sghignazzò mia sorella, ricevendo una gomitata da me a modi rimprovero
-Forza, ora provateveli e poi vedremo dove apportare le modifiche-

Si. In effetti le modifiche dovevano andar fatte: per prima cosa alla gonna, troppo lunga, poi al corpetto, troppo largo sul seno, e infine alle maniche, che potevano benissimo starci altre quattro braccia.
-Così sembriamo dei preti- commentò Rein alzandosi il vestito
-Se la smettessi di lamentarti, potremo iniziare a modificarli- la zittii senza alzare lo sguardo da una scatola contenente tutto il materiale necessario per il cucito
Rein sbuffò togliendosi il vestito e lo posò delicatamente sull'unico manichino di quella piccola camera
Aiutai mia sorella dove le riusciva difficile, mentre nonna faceva da "maestra" e ci comandava severa. Ogni centimetro poteva rovinare un orlo.

-E' meraviglioso!- esclamò Rein con una luce splendente negli occhi. Si, era davvero stupendo: lo avevamo accorciato fino ai piedi, aggiungendo del pizzo infondo. Avevamo stretto la scollatura, e anche aggiunto qualche fiocco celeste per dare un tocco di classe. Eh si, celeste, perchè quello era il colore del vestito di Rein. Azzurro, come il cielo in estate.
Ora toccava al mio

Lavorammo fino all'ora dell'inizio della festa. In parte ero stremata, ma vedere la mia opera finita mi dava un grandissimo sollievo: un vestito del colore delle conchiglie, lungo fino ai piedi, con qualche strato di tulle che ricopriva la parte infondo, fino alle scarpe. La scollatura e il corpetto erano molto ristretti, rispetto all'ampia gonna. Ma era molto semplice e delicato, quello che faceva per me. Al contrario di quello di mia sorella, il mio non aveva le spalline, mentre il suo possedeva due eleganti spalline a palloncino.
Vidi nonna sorriderci -siete meravigliose-
-Grazie- la ringraziammo in coro
Rein era al settimo cielo. La vedevo, la sentivo.
Io mi legai i capelli in uno chignon semplice, lasciando liberi i capelli mossi dietro. Mi posizionai un fermaglio a giglio rosa pallido a lato dello chignon e infine indossai la mia maschera.
Mentre Rein volle lasciarsi i capelli, appena mossi con la piastra, sciolti, insieme a un cerchietto di rose bianche, e indossò anche lei la sua maschera. Eravamo pronte.

La strada si preannunciava lunga. Ma fortunatamente eravamo in anticipo.
Sentivo le mani sudate, dall'emozione.
-Che stai facendo?- chiesi a mia sorella per rompere il ghiaccio
-Mi sto mettendo il rossetto, non vedi?-
-Ehi, dammene un pò anche a me-
Me lo porse sbuffando, mi passai uno strato rosso fuoco prima sul labbro superiore e poi su quello inferiore. Sentivo le guance bollenti, forse dall'agitazione, o forse faceva solo caldo.

-Senti?- chiese mia sorella scendendo dall'auto e sporgendo l'orecchio verso il grande salone
Si poteva udire benissimo la musica calma
Entrammo senza dare troppo spettacolo, infondo c'era molta altra gente che se la spassava. Nessuno era lì per noi, ad aspettarci.
O forse si..



Nota Autrice: Ehi! :D Che schifo questo capitolo vero? D: Va beh, dal prossimo capitolo ci sarà tanto amore ** Un bacio ;) (per darvi un idea di come era pettinata Fine era tipo Belle di "La bella e la bestia" quando è vestita con il vestito giallo. Ecco Fine è pettinata come lei, pressa poco)

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Capitolo 25
*** Il ballo e..un finale felice ***


Fine Pov

Ogni angolo era occupato da persone mascherate.
Dame, cavalieri, angeli e perfino animali. Tutti in maschera.
A prima vista non avrei mai saputo dire chi fosse chi
-Cavoli! Con questa confusione e tutte queste persone mascherate non riusciremo mai a trovare i nostri amici!- si lamentò Rein
Sospirai. Era più che ovvio
-Ma scusa che pretendi di fare? Vuoi andare in giro per tutto il salone e chiedere "ehi scusa tu sei il mio Brightuccio?"- ironizzai, ma lei sembrava che non scherzasse affatto
-Sarebbe un idea..-
-Beh, io mi dimetto, se tu vuoi farlo sei liberissima- le dissi accennando un saluto
-No aspetta Fine! Sei la mia unica meta! Vieni qui-
La voce di mia sorella era più che lontana. Ridacchiai fino a quando la mia attenzione fu attirata da qualcuno. Un ragazzo, percorsi a fondo e con molta attenzione il suo costume
Aspetta..
Sentii due braccia circondarmi il petto e sussultai, quel contatto mi fece sentire amata, coccolata, protetta

Questa scena l'ho già vista. No, questa volta non mi sarei lasciata scappare nulla.
Mi voltai e questa volta le mie incertezze ebbero risposta: Una figura vestita di scuro, un ragazzo per la precisione, che si fece sempre più fosco
-Aspetta!-


Sussultai. Non era un ricordo, o una fantasia. Era un sogno, un sogno realizzato
Mi ricomposi alla svelta. Ma no Fine! Dannazione! E' solo un costume, è praticamente impossibile che un sogno si materializzi!
-Scusa- mi risvegliò una voce -posso avere il piacere di ballare con te?-
Mi voltai verso il ragazzo mascherato da duca, con una buffa piuma sul cappello ingombrante
-Ehm..si- mormorai impercettibile facendomi sentire quel poco che bastava
Portò la sua mano sul mio fianco e l'altra la strinse nella mia, cominciando a volteggiare per il salone
-Sai, sei la ragazza più bella di tutta la festa- sussurrò senza togliermi gli occhi di dosso
-Grazie- dissi tutto d'un fiato tenendo lo sguardo basso
Continuammo per qualche minuto, finchè la mia attenzione non fu di nuovo su quel ragazzo. Dannazione! Perchè non riuscivo a vederlo in faccia!. Il cappello gli copriva gli occhi, quasi tutto il viso
Scacciai quei pensieri maligni e mi concentrai sul mio cavaliere
Dove sei Shade?
Per tutta la festa avevo scrutato ogni minimo angolo in cerca di lui. Neanche l'ombra. Eppure Milky ci aveva assicurato chiaro e tondo che sarebbero venuti. Perchè?
Non potei fare a meno di girare lo sguardo sullo stipite, dove prima era appoggiato quel ragazzo, tanto misterioso.
Non c'era più!
-Scusami!- esordii sciogliendomi dalla presa del cavaliere con cui stavo danzando -ma ora devo proprio andare!-
-Ma..-
Non gli lasciai il tempo di dire altro. Quel ragazzo.. non poteva essere una coincidenza, ne ero più che sicura.

Arrivai fuori, ma lui non c'era. Lo avevo cercato in lungo e in largo per tutto il salone, e anche fuori. Era scomparso
Mi buttai sulla prima panchina che trovai sbuffano. Perchè una volta che potevo avere risposte chiare perdevo sempre la mia occasione?
-Ti sei persa?- mi chiese una voce, no anzi, la voce
Eccolo, lì, davanti a me. Lui, la mia risposta.
Mi alzai di scatto per fronteggiarlo -chi sei?- chiesi senza troppi giri di parole
-Che maleducata, non si usa più salutare?-
-Ti ho chiesto chi sei!- ripetei stufa della situazione
Avrei voluto gridare, non riuscivo a vedergli il volto. Gli sarei salata addosso solo per togliergli quello stra maledetto cappello
Alzò di poco la testa e questo mi bastò per intravedere con la coda dell'occhio il suo colore di capelli.. cobalto.
Erano maledettamente simili a quelli di Shade, ma prima di dare conclusioni affrettate sarà meglio assicurarsi
-E perchè dovrei dirlo a te?-
Gonfiai le guance. Ma guarda che antipatico che mi sono trovata!
-Beh..la storia è lunga, ma posso solo dirti che ti ho vista nei miei..- mi bloccai per la vergogna -nei miei sogni-
Si avvicinò pericolosamente a me -c-che stai facendo?- chiesi timorosa. Non sapevo chi fosse, finchè non alzò completamente lo sguardo
Sgranai gli occhi
-Sh..- stavo per gridarlo ai quattro venti ma mi bloccai tappandomi la bocca con le mani, per fortuna lui non aveva sentito il mio grido. Forse lui non sapeva chi ero, data la maschera.
Ero al settimo cielo. Shade, lui era il mio amore. Lui il ragazzo di cui mi ero innamorata, che avevo visto nei mie sogni, e tutto questo non era affatto uno sbaglio, anzi!
Assorta nei miei pensieri non mi accorsi che si era posizionato dietro di me e mi stava abbracciando per la vita, tirandomi verso di lui, verso il suo petto.
Mi venne quasi da piangere per la gioia. Il modo in cui mi teneva stretta.. si, quello era Shade, il mio Shade
Mi lasciai cullare dal calore delle sue braccia
Un pensiero mi tormentava: Io sapevo chi era lui, ma lui sapeva chi ero io?


Mi guardai intorno, il paesaggio sereno, il cielo chiaro, la fresca brezza primaverile. Tutto era magico.
Tenevo stretto ogni ricordo della sera precedente, passeggiavo da sola, con i miei ricordi.
Arrivata alla grotta qualcosa mi fece cambiare direzione.
-Questo profumo..- sussurrai seguendo l'aroma. Mi ritrovai ben presto in un campo di gigli bianchi, simili a quello che tenevo la sera precedente, si estendeva per un lungo tratto di bosco. Il paradiso.
Non resistetti, mi buttai a capo fitto tra i fiori
Quel profumo così intenso mi fece quasi addormentare se non fosse per un piccolo particolare che mi svegliò
-Non pensavo che la fioritura sarebbe arrivata così presto quest'anno-
Passai in un batter d'occhio da coricata a seduta, ero saltata come una molla quando avevo sentito la sua voce
-Shade, che ci fai qui?- chiesi abbastanza sorpresa
Lo vidi spostare lo sguardo altrove -ho seguito il profumo, e poi.. mi hanno raccontato una storia-
-Una storia? Di che parla?- domandai girando tra le dita uno dei tanti gigli
Si sedette davanti a me fissandomi intensamente
-Parla di una ragazza.. e di un ragazzo. Loro erano amici-
Alzai di scatto lo sguardo quando sentii quella parola
-Entrambi cercavano l'amore. Ma quest'ultimo non arrivava. E loro ogni volta si chiedevano se si fosse dimenticato di loro. Troppo presi da questo non si erano mai accorti che la persona che amavano era proprio al loro fianco-
In quell'ultima frase si avvicinò ad un palmo dal mio naso
Sorrisi, capendo chi erano i protagonisti di quella storia
-Shade..-
-E inoltre la ragazza portava una maschera come questa- mi interruppe mostrandomi la maschera. Ma quella era la mia maschera! Quella che avevo indossato la sera prima al ballo
-Tu lo sapevi, non è vero- dissi sorridente
-Non ho mai dubitato-
Rompemmo la distanza che ci divideva, unendo le nostre labbra, in un bacio passionale, pieno d'amore.
Ci staccammo per riprendere fiato, mentre le nostre fronti erano attaccate perfettamente e i nostri nasi si stuzzicavano a vicenda. Sentivo il suo respiro, e lui sentiva il mio.

Ora potevamo gridarlo al mondo: Ti amo.

Fine!



Nota Autrice: Non ve lo sareste mai aspettati vero? Ma io non rivelo nulla, eh no! u.u Sennò qual'è il divertimento? Ma ditemi: Come fine vi è piaciuta? Se non vi è piaciuta accetto critiche!
Tranquilli, ho in mente altre 10 Fan fiction. In pratica a 80 anni sarò ancora qui ad aggiornare xD Quindi non vi preoccupate. Sono una macchina-produci-fic. Ora vi saluto! Aspetto le vostre recensioni! Numerosi eh! Perchè questa è la fine :)

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