Le guardiane dell'Universo

di Haylei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dalla notte dei tempi.. ***
Capitolo 2: *** I Guardiani e le Protettrici ***
Capitolo 3: *** Eclipse ***
Capitolo 4: *** Pericoli costanti ***
Capitolo 5: *** Lontano da me, ma vicino al mio cuore ***
Capitolo 6: *** Può uno schiaffo racchiudere mille emozioni? ***
Capitolo 7: *** La leggenda del Bosco dell'Infinito ***
Capitolo 8: *** La paura di perderti ***
Capitolo 9: *** L'incubo è passato? ***
Capitolo 10: *** Dietro ad un labirinto si cela sempre un mostro? ***
Capitolo 11: *** Il simbolo di Altezza ***
Capitolo 12: *** Fuori dal deserto ***
Capitolo 13: *** Liam, la mia luce ***
Capitolo 14: *** Shade, è questo il tuo vero nome? ***
Capitolo 15: *** Rocce o coccodrilli? ***
Capitolo 16: *** La zattera ***
Capitolo 17: *** Il simbolo di Mirlo ***
Capitolo 18: *** L'inizio dell'inferno ***
Capitolo 19: *** Fine, sei proprio tu? ***
Capitolo 20: *** Vicini alla Valle ***
Capitolo 21: *** Le speranze vengono a mancare ***
Capitolo 22: *** Nel Castello Oscuro ***
Capitolo 23: *** Questa è al fine? Si, è proprio finita ***



Capitolo 1
*** Dalla notte dei tempi.. ***








Sin dalla notte dei tempi, qualcuno ebbe il controllo sullo spazio, sul tempo, sulle stagioni, sull'Universo.
Questo qualcuno si chiamò Grace...




-Ma papà! Devo proprio andarci?- si lamentò di nuovo la ragazzina dai capelli rossi
-Si, e non si discute più!-
Fine scivolò lungo il sedile posteriore dell'auto sbuffando
Lei chiedeva soltanto di rimanere nella città che amava, e invece? Doveva andare ad uno stupidissimo campo estivo
Sentendo la figlia sofferente il padre si girò comprensivo
-Fine io ti capisco, ma sarà divertente vedrai!-
-Oh si certo!- borbottò con fare ironico

Intanto qualcun'altro stava andando nella stessa direzione.
-Grazie, grazie e ancora grazie mamma!- la ringraziò euforica Rein saltellando sul sedile
-Figurati, quest ed altro per la mia bambina-
-Si ma non sono più la tua bambina! Ora ho 14 anni!-
La madre sorrise al pensiero di come gli anni passassero in fretta...
Già, gli anni passavano alla svelta e lei non se ne rendeva conto.
-Chissà se qualcuno parteciperà a questo campo, magari qualcuno che conosco- la risvegliò la figlia continuando a sognare
-Sicuramente. Ecco siamo arrivati-
Rein saltò giù dal sedile portandosi dietro l'intera valigia, come se fosse una piuma.
-E' strano pensare che quando siamo partiti dall'Australia era notte, e qui è giorno! Pazzesco!- commentò l'azzurra
-Si è davvero buffo- le fece eco la madre
-Mamma guarda! Quello è il mio Autobus!-
-Andiamo-

-Papà non potrò mai fare amicizia con altre persone- continuava a giustificarsi Fine per non andare a quel maledetto campo -perchè sono timida! E quindi sarebbe solo uno spreco di tempo, ti prego torniamo indietro!-
Il padre la prese per un polso e la trascinò vicino all'autobus del colore del cielo -Tu timida?! Non ho ben capito se oggi sei in vena di barzellette. Perchè questa era davvero bella! Forza cammina!-
La rossa gli fece la linguaccia senza farsi vedere. Odiava suo padre quando era così cocciuto!
Arrivati davanti al grande mezzo Fine gli diede un bacio sbrigativo e gli accennò un "ciao" con la mano. Era ancora arrabbiata per la testardaggine del padre.
E poi perchè si era lasciata convincere?
L'autobus era abbastanza grande, quel che bastava per tenere alla larga gli scocciatori
-Ehi scusa, è libero questo posto?- gli chiese una voce femminile, dolce e delicata
-Si- rispose Fine senza togliere gli occhi dal finestrino
Sentii il sedile accanto abbassarsi e si voltò scocciata
-Ho detto che è libero non che..- ma si bloccò quando vide la persona che aveva davanti.
Una ragazzina, alta come lei, con la stessa forma degli occhi e i lineamenti del viso uguali a suoi, lo stesso naso, la stessa bocca. Ma a differenza di Fine lei aveva gli occhi di un verde acqua e i capelli azzurri.
Si guardarono per un secondo senza emettere parola, entrambe scosse da quello che stavano vedendo.
-C-chi sei?- proferii per prima Rein
La rossa non rispose. Chi era quella e perchè era uguale a lei? Uno scherzo del destino.
Il cielo cominciò ad annuvolarsi e in men che non si dica lampi e tuoni squarciarono il cielo, insieme a quelli si aggiunse anche la pioggia.
Il bell'azzurro del cielo diventò nero in pochi minuti. Ma nessuna delle due aveva il coraggio di dire altro
-Signorina! Si sieda, o rischierà di farsi male se l'autobus dovesse frenare!- le ordinò visibilmente preoccupato l'autista, che in quel momento aveva gli occhi rivolti all'azzurra. Troppo impegnato per rimproverarla si accorse tardi che un'auto gli aveva tagliato la strada, mise con una velocità impressionante il piede sul freno.
Rein, che non era ne seduta ne aggrappata a nulla stava per cadere e rischiare veramente di rompersi qualcosa, se non fosse per la prontezza di Fine, che l'afferrò per un polso trattenendola verso il sedile.
Dopo quel gesto si udii un ultimo tuono e poi la luce.



Nota Autrice: Ok. Allora, per cambiare un pò farò anche qualcosa di Fantasy. Ma tranquille, ci sarà anche dell'amore in questa Fic. Tanto amore *-*
Beh, se come inizio fa schifo (cosa che penso io) ditemelo! Shade arriverà più tardi, ma arriverà. Un bacio e al prossimo capitolo (domani)

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Capitolo 2
*** I Guardiani e le Protettrici ***


Che cos'era successo? Questo si chiedevano entrambe.
Ma nessuna lo sapeva, era successo tutto così in fretta.
L'unica cosa che riuscivano a ricordare fu il rimbombo di un tuono e poi non videro più nulla.

La prima a svegliarsi con un forte mal di testa fu Fine
Si toccò con cautela la nuca per sentire se gli era cresciuto qualche bernoccolo
-Ahi- gemette
Rein era ancora a terra. Svenuta
-Ehi! Svegliati!- si disperò scuotendola, ma l'azzurra non volle dare alcun segno di vita.
-Tutto bene?- chiese una voce dietro di lei
In quel momento si accorse di non essere sola. Intorno a lei c'erano altri ragazzi, alcuni ancora a terra altri già svegli e doloranti.
Quanti erano? Mah.. In quel momento il mal di testa non gli permetteva un gran da farsi con i neuroni.
-S-si- rispose un pò dolorante al ragazzo dai capelli color grano
-Scusa, ma tu sai dove ci troviamo?-
La rossa si guardò intorno, e storse il naso. Che posto era quello? U-na grotta? Bah! Sarà sicuramente un brutto sogno!
Provò a pizzicarsi, senza nessun risultato. Sperava di svegliarsi, di ritrovarsi nel suo letto e che tutto, anche la gita, fosse solo un brutto sogno
Il ragazzo sghignazzò -che fai?-
-Provavo a svegliarmi..- rispose delusa
-H-hm- mugugnò Rein muovendo di poco la schiena
-Rein!- esclamò Fine sollevata
L'azzurra la guardò perplessa -come conosci il mio nome?-
Fine si spostò di poco anche lei stranita. Non sapeva come quelle parole le fossero uscite dalla bocca, ma in qualche modo erano uscite!
Alzò le spalle
-Dove ci troviamo?- chiese poi l'azzurra cambiando discorso
-Magari lo sapessi..- rispose il ragazzo che fino a quel momento era rimasto a guardare
Piano piano si alzarono tutti. E nessuno sapeva dire dove erano capitati.

-Ehm.. io stavo facendo una torta con la mamma e ho preso una botta e poi mi sono ritrovata qui- ci raccontò una ragazza dai capelli verde acqua
Si sollevò un brusio generale. A quanto pare ognuno aveva vissuto un incidente e questo l'ha materializzato in quest'altra realtà
-Basta! Io sono stufa! Voglio uscire di qui!- sbottò esasperata la sorella del ragazzo dai capelli grano
-Non potete- ci ordinò una voce
Fine si nascose spaventata dietro a Rein. Chi aveva parlato?
Dalla parete comparve una figura molto anziana, dalla lunga barba bianca, legata in un codino in fondo e le sopracciglia altrettanto lunghe. Teneva in mano un bastone con una sfera posizionata sul capo. La sfera brillava di un viola fosforescente.
-Chi sei?- chiese Rein impassibile
L'anziano signore sorrise beffardo -io posso essere qualunque cosa-
-Non è una risposta...-
-Tu invece chi sei?- chiese capovolgendo il discorso
-Io sono Rein, e vorrei sapere come siamo finiti qui!-
-Questo posso svelarvelo-
Come per magia si sollevò in aria a gambe incrociate come sul punto di raccontare una favola eterna.
-Molti secoli fa, quando tutto ebbe inizio. L'universo era secco e arido- esordii
L'universo secco a arido? Tsè! Certo. Fine non voleva crederci
L'anziano signore lanciò un occhiata omicida a Fine che mise a tacere i suoi pensieri. A quanto pare quella specie di "prete" riusciva a leggere nel pensiero. Ma alla rossa questo non importava, tanto era solo un sogno.
-Come dicevo..molti secoli fa l'universo era arido e secco. Le acque erano prosciugate, non esisteva alcuna forma di terreno. Nulla. Il bianco più totale-
Si fermò per riprendere fiato, mentre i ragazzi lo ascoltavano senza respirare, presi da quel racconto
-Poi un giorno qualcuno mise a finire tutto questo. Questo qualcuno si chiamò Principessa Grace-
-Come?!- chiese sicura di aver capito male Rein
-Purtroppo questo compito non potrà più svolgerlo- continuò ignorando l'azzurra
-Cosa? Ma perchè?- chiesero tutti all'unisono
-Le tenebre ci hanno teso un brutto scherzo, quindi ora sarà compito vostro liberarla..-
Fine rimase letteralmente a bocca aperta, seguita da tutti gli altri
-Si certo! E quando ci sveglieremo saremo solo svenute! Questo è solo un brutto sogno!- esclamò una ragazzina dai capelli biondi
L'anziano signore gli puntò il bastone sul collo ordinandole con lo sguardo di sedersi -non ho finito Protettrice Altezza!-
La diretta interessata si sedette subito senza proferire altro, chiedendosi come facesse a conoscere il suo nome.
L'interlocutore si ricompose e riacquistò tutta la sua calma -questo che sto per affidarvi non è un gioco, dovete averne cura-
Nessuno osò emettere verso
-Protettrice Lione!- la chiamò solenne
La ragazza si guardò intorno ingenuamente chiedendosi cosa dovesse fare
-Alzati e vieni a prendere il tuo dono-
Si alzò timidamente e percorse quel breve tratto che la separava dal suo donatore
-A te affido il fuoco. Il fuoco della speranza-
Lo spettacolo lasciò tutti senza fiato: una luce arancione, brillava come tante piccole stelle sul petto di Lione, al termine del collo. Sulla sua pelle si incise un segno, una piccola fiamma rossa
-Che cosa mi hai fatto?- chiese spaventata toccandosi il petto
L'anziano non rispose volse lo sguardo sulla prossima ragazza -Protettrice Mirlo!-
Quest'ultima, anche se poco sicura si alzò e raggiunse la compagna dai capelli arancioni
-A te affido l'acqua. La purezza dell'acqua-
Successe lo stesso procedimento di Lione, ma sulla pelle di Mirlo si dipinse una goccia azzurro chiaro.
-Protettrice Sophie! A te affido l'aria, la freschezza dell'aria-
La ragazza dai capelli azzurro acqua si portò due mani al petto. La sua sfumatura leggermente accentuata di un grigio/azzurro sembrava indelebile
-Protettrice Altezza! A te affido la terra. La robustezza che non si spezza mai delle nostre terre-
Sul petto di Altezza comparve un germoglio verde
Sophie la guardò divertita mentre lei alzava le spalle come per dire "tranquilla, ci sveglieremo tra un pò!"
Infine si rivolse alle gemelle sorridendo -Protettrice Fine! Protettrice Rein! Venite-
Si alzarono chiedendosi perchè avesse sorriso solo a loro
-A voi affido i doni più grandi e potenti che la principessa Grace possedeva. Il Sole e la Luna-
Puntò la sfera su Fine, ma non sentii alcun calore sul petto. Diversamente lo sentii sulla schiena, all'altezza dei polmoni
-Protettrice Fine, a te affido il Sole. La purezza bianca e candida della Luce ti accompagnerà in questo viaggio. Abbine cura perchè è uno dei doni più potenti che la Principessa Grace aveva-
La rossa annuii pensierosa, guardando il simbolo sulla sua schiena: una piuma bianca come la neve.
-Protettrice Rein- la chiamò rivolgendosi a lei che fino a quel momento aveva assistito alla scena senza parole -a te affido la Luna. Il tesoro più grande è quello che si cela dietro al Buio. Abbine cura, la Notte ti aiuterà in questo viaggio-
Senza esitare Rein si alzò la maglia e guardò curiosa il suo simbolo: Una piuma blu. Del colore di un cielo notturno.
Si sollevò un brusio generale tra le ragazze, mentre i ragazzi assistevano alla scena muti. Si sentivano inutili, perchè a nessuno era stato affidato un compito preciso.
L'anziano signore si avvicinò al gruppo che sedeva annoiato -voi sarete i Guardiani delle Protettrici. Vegliate su di loro e non permettete a nessuno di spegnere la loro luce-
Tutti annuirono all'unisono, mentre l'anziano puntava su di loro il suo scettro che si illuminava sempre di più
Dovettero coprirsi gli occhi per non restare accecati. Quando li riaprirono nessuno indossava più i propri vestiti.
Le protettrici indossavano un elegante vestito in tulle che arrivava a metà coscia, scollato e senza maniche da permettere la vista del simbolo, e ai piedi delle graziose ballerine del medesimo colore del vestito, che, ognuna aveva diverso. I capelli di tutte erano stati legati in un elegante coda alta, chi ce l'aveva lunga, chi corta, chi riccia, chi liscia. Ognuna era diversa dall'altra.
I ragazzi invece indossavano un'armatura da cavaliere, non troppo ingombrante, per muoversi meglio e con un mantello, che ognuno aveva di colore diverso dall'altro. Tutti avevano alla base della vita un fodero, che conteneva una spada luccicante e potente.
-Guardiano Bright! Tu avrai il compito di proteggere la Protettrice Rein. Te la affido- esordii poi, offendendo non poco l'azzurra che si sentiva trattata come un oggetto in cristallo
Ma infondo era felice di avere al suo fianco un cavaliere così affascinante.
-Guardiano Auler! A te affido Altezza e Sophie-
Il ragazzo dai capelli muschio annuii serio
-Guardiano Tio! Tu proteggerai la Protettrice Lione e la Protettrice Mirlo-
Quest'ultimo si diresse vicino alle due ragazze, divertito dalla questione.
-Mi raccomando, non deludetemi, l'universo ha bisogno di voi- ci disse sul punto di andarsene
-Ehi aspetti!- lo fermò Rein -Fine ha il diritto di avere un suo Guardiano! Chi la proteggerà?- chiese abbastanza irritata dalla questione
Non conosceva quella ragazza dai capelli rossi ma infondo a loro era stato affidato un potere maggiore, e sentiva che non era un caso.
Si rivolse a Fine, che aveva lo sguardo abbassato, pensando che forse si era dimenticato di lei, e gli sorrise dolcemente -con il tempo troverai il tuo Guardiano. Abbi pazienza-...



Nota Autrice: Ohh!! Mamma! Quanto ho scritto! Ho male alle dita! Oh, va beh! Recensite e fatemi sapere se fa schifo xD Un bacio

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Capitolo 3
*** Eclipse ***


Quando l'anziano scomparve, la risata isterica di Altezza di propagò per tutta la grotta
-Questo è il sogno più strano che abbia mai fatto- continuò asciugandosi le lacrime dal tanto ridere
-Beh, io comincio a crederci davvero!- commentò Sophie entusiasta
-Ma per favore Sophie! Non fare la bambina, ci sveglieremo tra pochissimo!-
-Se lo dici tu..-
Calò il silenzio, nessuno sapeva che fare, o che dire
-Intanto che aspettiamo di svegliarci.. potremo cominciare..- azzardò Bright sperando che la sorella non gli rispondesse sgarbatamente
-Si! Sarà divertente!- rispose Rein prima che la Protettrice della Terra potesse fiatare
Tutti erano pronti per mettersi in marcia tranne Fine, che era rimasta a fissare il punto dove l'anziano era scomparso. Era sovrappensiero.
L'azzurra sorrise e le prese la mano comprensiva -Fine- la chiamò risvegliandola da qualsiasi pensiero
Lei si voltò di scatto
-Non hai sentito cos'ha detto? Lo troverai!- la incoraggiò riferendosi al Guardiano
La rossa sfoderò uno dei suoi sorrisi più dolci e annuii seguendo quella ragazza tanto simile a lei.

Tutti si chiedevano che strada prendere, nessuno lo sapeva
-Forse..- pensò ad alta voce Auler -bisogna seguire i cristalli arcobaleno-.
Il ragazzo si stava riferendo a una scia di cristalli di ogni colore incastonati nella roccia.
-Non so se sia il metodo giusto, ma possiamo rischiare- gli sorrise Bright, fidandosi
Si, infondo che avevano da perdere?
Fecero come era stato detto.
-Che bel ciondolo- commentò Fine riferendosi al ciondolo argenteo che Rein portava al collo
Lei in risposta le sorrise -grazie, me lo ha regalato mamma-
-Beh, almeno tu ce l'hai- abbassò il capo in un sussurro di rammarico
-Non hai la mamma?- chiese incredula -che combinazione! Io non ho il papà!-
La rossa rialzò subito lo sguardo
-Ma quindi...-
Non riuscii a finire la frase che qualcuno si parò davanti a loro. Una decina di uomini incappucciati, con un armatura nera come la pece, che impugnavano una spada
-Eccole sono loro!- esclamò il capo dei cavalieri riferendosi alle gemelle
In mezzo secondo Fine e Rein si trovarono circondate, senza nessuna difesa, mentre i cavalieri armati le tenevano per le spalle. Senza permettergli alcun movimento.
-Che cosa volete?- chiese Fine dimenandosi spaventata
-Chiudi la bocca!- le sbraitò il suo rapitore in faccia -ora voi verrete con noi-
Gli amici si sentivano impotenti, nessuno sapeva che fare o come difenderle
Bright fu il primo a scagliarsi contro un cavaliere che parò perfettamente il colpo con la spada.
Il ragazzo non aveva mai usato una spada, era solo un principiante, ci volle un secondo a disarmarlo
Le cose si stavano mettendo male, che cosa gli avrebbero fatto?
-Lasciatele stare!- gridò Altezza raggruppando tutto il coraggio che possedeva
Il capo cavaliere la fulminò con lo sguardo e poi si rivolse a un suo compagno -chiudile la bocca-
-Con piacere- rispose quest'altro
Auler provò a mettersi in mezzo, ma questo non bastò, gli tolse di mano la spada, lasciando il povero ragazzo senza parole.
Quando il cavaliere si trovò a un passo da Altezza, alzò la spada per conficcagliela.
Ma prima che questo potesse succedere qualcosa, come un fulmine, disarmò l'aggressore. U-una frusta?
La spada scivolò fino ai piedi del salvatore. Era nascosto dal buio.
-E' Eclipse!- lo riconobbe uno dei cavalieri
Calò il silenzio. I tirapiedi della Regina Nera lo conoscevano bene, gli aveva dato del filo da torcere, da quando la Principessa Grace era stata rapita.
Superò la spada, mostrandosi alla luce. Aveva uno sguardo glaciale.
-Lasciatele se non volete passare dei guai- li minacciò
-Che nessuno si muova!- ordinò il capo dei cavalieri riferendosi alle guardie che tenevano le gemelle -hai voglia di giocare ragazzino?-
Cominciò a girare intorno a Eclipse, mentre lui rimaneva impassibile, senza muovere un muscolo
-Non ho tempo da perdere con te, se vuoi ritornare a casa con la pelle sul corpo sarà meglio che ti togli di mezzo!- continuò con fare arrogante
Il ragazzo sorrise malignamente.
Che aveva da sorridere in una situazione come quella?
Si voltò calmo, volgendogli uno sguardo omicida -non mi piace ripetere le cose due volte-
Il capo cavaliere cominciò a indietreggiare intimorito dalle pozze cobalto del ragazzo
-N-non mi fai paura- balbettò, molto poco credibile
Eclipse non distolse neanche per un secondo lo sguardo da lui, e con una mossa molto abile, lanciò un pugnale, piccolo ma affilato, sulla parete destra. Proprio dentro la crepa.
Nessuno osò fiatare, se non per respirare
Poi il cavaliere scoppiò in una fragorosa risata -hai mancato il colpo, idiota!-
-Non credo- sorrise malignamente. E fu a quel punto che la crepa cominciò a dilatarsi e a muoversi fino ai piedi di tutti.
-Muovetevi!- gridò riferendosi agli amici e alle gemelle, che in quel momento si erano liberate, grazie al lento allentarsi della morsa dei cavalieri.
In men che non si dica la crepa divenne spessa quando un burrone e veloce come una macchina.
Corsero a perdi fiato per qualche metro finchè non si trovarono davanti a un ponte traballante, sospeso nel vuoto, che pareva avesse almeno duecento anni.
Bright guardò Eclipse in segno di intesa e lui non perse tempo -dobbiamo attraversarlo!-
Neanche lui sembrava tanto sicuro, ma quella era l'unica strada, altrimenti sarebbero morti all'interno della crepaccio che si era formato.
-Cosa?! Ma sei matto! Moriremo se metteremo piede su quel ponte!- si oppose Fine, che non era assolutamente d'accordo
-Vuoi morire nel crepaccio?!- gli chiese con fare ovvio Eclipse facendola piccola dal tono tagliente che aveva usato
-N-no però..-
-E allora muoviti!-
La rossa sbuffò, purtroppo aveva ragione. Ma si! Tanto, anche se moriva si sarebbe svegliata sul sedile dell'autobus dove stava andando, o più preferibilmente nel suo letto.
Il primo che ne provò la sicurezza fu Bright, il primo legnetto era sicuro, ma gliene aspettavano altri.. Un intero ponte.
Un cavaliere che era sopravvissuto si aggrappò al ponte dolorante -se il mio destino è morire sarà anche il loro-
E detto questo sfoderò la spada e tagliò le corde che sostenevano il ponte...



Nota Autrice: Ehi..! Allora.. sinceramente sono un pò delusa di questa storia, ma cercherò di migliorare un pò ;) Un bacio, aspetto le vostre rececensioni :)

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Capitolo 4
*** Pericoli costanti ***


Ci volle un secondo per tagliare entrambe le corde e per far si che tutti cadessero nel burrone. Nel vuoto più totale.
-Presto!- gridò Eclipse -aggrappatevi alle sporgenze!-
Bright afferrò Rein per la vita prima che potesse cadere giù e si aggrappò alla prima sporgenza che trovò.
Ogni Guardiano aveva salvato la sua Protettrice, e Fine era riuscita ad arrangiarsi da sola, aveva un ottima mira, e ci volle un secondo ad afferrare con la mano la prima roccia che le capitò.

-Fine! Tutto bene?- gridò Rein in cerca della compagna
-Si, stai tranquilla!- rispose facendo riecheggiare la sua voce per tutto il burrone -siete tutti interi?-
Si alzarono delle urla, e il discorso era diventato insostenibile, dalla distanza e dalla poca comprensione. Le parole arrivavano storpiate.
-STATE ZITTI!- gridò ad un certo punto Auler esasperato -ASCOLTATE, CI DIVIDEREMO, PROSEGUITE IN VIA RETTA E CI RITROVEREMO!-
La rossa indietrggiò di un passo, lei era sola. Non c'era nessuno al suo fianco, come avrebbe fatto?
Si avviò all'interno della sporgenza, che presentava una grotta, con un unica speranza per la testa: non trovare ostacoli.

Rein camminava al fianco di Bright, guardandosi intorno nervosa
-Che succede? Hai paura?- le chiese cordialmente il suo Guardiano
-No, io sono una ragazza molto coraggiosa ma...-
-Ma...?-
-Sono preoccupata per Fine, lei è sola, e se dovesse incappare di nuovo in qualche Cavaliere Nero? Che farà?-
L'azzurra stava cominciando a spaventarsi.
Il ragazzo affianco a lei le sorrise e le passò una mano dietro la spalla per consolarla, mentre lei lo guardava rossa come un peperone. Era il suo ragazzo ideale: gentile, educato, calmo, intelligente e..bellissimo.
-Non preoccuparti, Fine è una ragazza in gamba, saprà cavarsela-
Lei ricambiò il sorriso, che sembrò non poco sforzato -lo spero tanto..-
Già, Rein lo sperava tanto...

Altezza camminava affianco a Sophie e dietro ad Auler, e nessuno proferiva parola.
L'esperienza appena passata li aveva scossi, sopratutto la Protettrice della Terra.
-Speriamo tanto di non incontrare ancora qualche Cavaliere Nero- commentò Sophie pensierosa
-Non dirlo neanche per scherzo- la rimproverò Altezza
-Tranquille, ci sono io con voi- disse Auler mettendosi in mostra
-Oh, che bella consolazione..- mormorarono in coro Altezza e Sophie con fare ironico, offendendo il povero Guardiano.
-State dicendo che non sono all'altezza di questo compito?-
-Esatto, ci vorrebbe il ragazzo di prima, a proposito! Voi sapete che fine ha fatto? Dopo che siamo caduti dal ponte non l'ho più visto- chiese pensierosa la Protettrice dell'aria
-Hai ragione! E se non ce l'avesse fatta?- si allarmò Altezza
-Non credo, un ragazzo abile come lui è difficile che non ce l'abbia fatta, ci siamo salvati noi..-
-Si forse hai ragione..-
Calò il silenzio tra i tre, nessuno sapeva che dire o che fare.
Percorsero a piedi un bel pezzo di sentiero fino a quando non si trovarono davanti a una parete di sassi, che non permetteva il passaggio.
-E ora?- chiese Altezza
Auler rimase muto e poi decise di fare l'unica cosa che potevano fare in quelle circostanze -dobbiamo spostare i sassi-

Intanto nel Castello Oscuro qualcuno stava architettando un piano per impossessarsi del Potere dell'Universo
-Te lo chiedo per l'ultima volta, maledetta che non sei altro, consegnami il potere!- urlò alla sfera che racchiudeva la Principessa Grace
-Non ce l'ho io, e tu non sei la proprietaria- si oppose calma quest'ultima
La Principessa Nera sbattè la sfera con foga sul tavolo maledendo sua sorella.
-Principessa Evil!- la chiamò un suo emissario entrando in quel momento
-Idiota! Ti ho detto di non entrare senza il mio permesso!-
-Mi scusi, Principessa, ma è importante. Guardi-
L'emissario le porse l'elmo di uno dei Cavalieri Neri caduti nel burrone, ora morti.
Sul volto della Principessa comparve un sorriso maligno -le hanno trovate-
Lanciò al suo servitore uno sguardo omicida -chiudi tutti i villaggio del Regno, non deve filtrare neanche una mosca! Al resto ci penserò io...-

Fine camminava silenziosamente per il sentiero roccioso che si presentava insieme a cristalli incastonati nella roccia, di tutti i colori.
-Povera me, fa che sia solo un brutto sogno, perchè sto cominciando a crederci davvero- parlò con se stessa e nessun'altro
Qualcosa ruppe l'atmosfera muta che si era creata, lo stomaco della rossa, che cominciò a brontolare
-Oh, accidenti! Ora ci si mette pure la fame! No calma, Fine, non puoi avere fame in un sogno!-
I suoi pensieri morirono davanti a un bagliore davanti a lei. La luce! La fine del tunnel!
Corse senza pensare ai pericoli, si bloccò di colpo quando sentii delle voci.
Si sporse di poco per vedere la scena che la lasciò senza parole: un gruppo di Cavalieri Neri, vestiti in modo uguale a quelli con cui si era imbattuti prima, stava accerchiando una povera donna con le sue figlie
-Te lo chiedo per l'ultima volta- continuò esasperato un Cavaliere dall'armatura viola scuro -dove nascondi le Protettrici-
-La prego, mi lasci andare, non ne so niente- lo supplicò donna
Fine era senza parole, come potevano incolpare persone senza le prove?
Il cavaliere stanco afferrò una delle due bambine per la maglietta e la sollevò di peso, sfoderò la spada e gliela puntò al collo in segno di minaccia
La madre gridò disperata
-Non me lo vuoi dire? Bene, allora la bambina avrà vita breve-
Stava per compiere l'inaccettabile, quando una chioma rossa sbucò fuori, con le fiamme negli occhi -molla subito quella bambina! Lei non c'entra! Volevate una protettrice? Eccomi!-
Non si pentii di quello che aveva appena detto, l'aveva fatto per una nobile causa.
I cavalieri tutti voltati verso la ragazza lasciarono il tempo alla Donna, insieme alle due bambine di fuggire.
-Sei tu- mormorò con una strana luce negli occhi il capo dei cavalieri avvicinandosi a Fine
La rossa non sapeva che fare. Farsi infilzare? Neanche per sogno!
Afferrò un bastone che trovò nelle vicinanze facendo ridere a crepa pelle gli uomini incappucciati
-S-stai indietro!- balbettò puntando il bastone in avanti
L'uomo le guardò il petto e sorrise compiaciuto -la Luce- bisbigliò maligno
Cominciò a giragli intorno annusando i suoi capelli, che profumavano di fragola
-Penso che prima di consegnarti alla Principessa ci farò un pensierino- commentò facendo ridere sguaiatamente i compagni
Fine, sgranò le iridi, e con un'abile mossa colpii il Cavaliere in pieno stomaco con il bastone
-Non toccarmi- lo minacciò mentre quest'ultimo si toccava lo stomaco dolorante
-Ragazzina impertinente ora ti insegno io a tenere le mani a posto!- le gridò in faccia alzando la spada per colpirla in piena gamba, ma la rossa si scansò in tempo, procurandosi solo una ferita, non lunga, ma molto profonda
Gemette dal dolore accovacciandosi a terra. Quando tolse la mano dalla caviglia, ci mancò ben poco che non svenne alla vista di un liquido color vermiglio che scendeva a fiumi
Alzò di nuovo lo sguardo verso il suo aggressore che la stava guardando ancora con quell'odio negli occhi
-Stai ferma- le disse alzando un bastone in aria per colpirla -non preoccuparti, quando ti sveglierai sarai nel nostro castello-
Fine sgranò le iridi cremisi, e un gridò agghiacciante squarciò il cielo sereno. Chiuse gli occhi per sentir meno il dolore che fra poco ebbe provato, ma quel dolore non arrivò mai, sentii solo una voce
-Alzati- le disse
Aprii gli occhi e si trovò davanti il ragazzo di prima. Eclipse.
-Alzati!- le ripetè alzando non poco il tono di voce
Infondo la sua preoccupazione era comprensibile. I cavalieri erano al tappeto, ma non sarebbero rimasti così in eterno
-Non posso- rispose lei guardandosi la caviglia
Il ragazzo non rispose, rimase impassibile per alcuni secondi a guardare il sangue di Fine, che ormai stava creando una pozza sotto ai piedi della ragazza.
La prese in braccio e la mise sul suo cavallo...



Nota Autrice: Che dolce... (oh scusate sto scrivendo l'angolo autrice xD nd.me) Com'è? Vi è piaciuto? Un bacio per ogni recensione :) Haha, Fine nella scena della difensiva verso la Povera donna mi ricorda tanto il Turbine Rosso di Romeo x Juliet. Ok ora vi saluto :) Baci

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Capitolo 5
*** Lontano da me, ma vicino al mio cuore ***


-Rein che succede?- le chiese Bright vedendo la piccola debolezza della ragazza
-H-ho avuto una brutta sensazione, ma ora è passato- gli sorrise
-Sicura?-
-Non ti preoccupare, andiamo-

Intanto Fine era seduta su un grande sasso, con l'intenzione di chiudersi la ferita, in compagnia di Eclipse, nessuno aveva più proferito parola da quando erano partiti.
D'un tratto il ragazzo si alzò
-Dove vai?- gli chiese la rossa
-Non sono affari tuoi- fu la sua adorabile risposta
-Beh potresti essere un pò più gentile! Non ti mangio, sai!-
Eclipse non disse nulla, salii sulla sua cavalla indifferente
-Che fai? Non puoi lasciarmi qui!- cercò di fermarlo la ragazza, ma quando lo disse, lui ormai era già a metri e metri di distanza da lei.

Sophie e Altezza erano stremate per il troppo spostar di rocce.
-Auler non ce la faremo mai!- si lamentò la sorella
-Dobbiamo farcela se vogliamo uscirne-
Ormai le loro mani erano graffiate a sanguinanti. Altezza, ormai sul punto di svenire diede un calcio, privo di forze, a un sasso che si ruppe in mille pezzi, provocando un tonfo che riecheggiò per tutta la grotta.
-Cos'è stato?!- chiese spaventata Sophie voltandosi di colpo verso la compagna
Altezza si guardò le mani meravigliata -s-sono stata io- bisbigliò silenziosamente
-Che?-
-Sono stata io!- ripetè alzando il tono di voce

L'azzurra si bloccò di colpo -Bright hai sentito?-
Il grande scoppio era arrivato perfino alle orecchie della Protettrice della Notte e al suo Guardiano
-Si, seguiamolo, magari troviamo Fine o gli altri- propose lui
-Ma se non fossero loro?-
L'azzurra aveva ragione. Altri pericoli era meglio non incontrarli, la situazione era già abbastanza aggrovigliata.
-Non possiamo saperlo- insistette il Guardiano
-Ma..-
Rein provò ad opporsi ma infondo anche Bright aveva ragione. Lo seguii silenziosamente pregando di non trovare altri pericoli

Fine era rimasta immobile a fissare il punto in cui il ragazzo se n'era andato. Quel Eclipse la incuriosiva ogni secondo i più, perchè li aveva aiutati prima in quella situazione e poi l'aveva salvata?
E Rein? Dov'era? Troppe domande le frullavano per la mente
Voltò la testa verso un albero e in quel momento si illuminò. Sapeva che quello che stava per fare era quasi un suicidio, ma era l'unica strada per ritrovare gli altri, in quelle condizioni non poteva andare avanti, almeno non da sola.
Cominciò ad arrampicarsi, lasciando che la gamba ferita rimanesse a riposo, ogni tanto girava la testa per scrutare centimetro per centimetro, nella speranza di trovare qualcuno. Ma niente. Arrivò con una velocità impressionante in cima, niente, il nulla più assoluto.
Stava per scendere quando una voce l'arrestò
-Fine!-
Abbassò lo sguardo e vide Lione, Mirlo e Tio, ai piedi dell'albero.
-Ragazzi!- gridò lei in risposta al colmo della gioia
-Che fai lì su? Scendi subito!- la intimò Lione preoccupata
-Arrivo!-
Stava percorrendo ogni centimetro di quel tronco, mise il piede su una sporgenza, ma si accorse tardi di averlo poggiato male. Successe tutto in un secondo, non se n'era nemmeno accorta.
Prima di cadere completamente al suolo sentii il suo nome urlato dalla sua amica, e poi vide solo il buio.

-REIN!- gridò Bright afferrando l'azzurra prima che cadesse completamente a terra, svenuta
-Rein ti prego svegliati!- la scosse piano per le spalle, nell'intento di svegliarla, ma non ci fu nulla da fare
Si guardò intorno -devo assolutamente uscire di qui!-...



Nota Autrice: Sono pronta per essere ammazzata....
Mi dispiace! Davvero tanto per il mega ritardone! Ma sto traslocando a quindi devo aiutare i miei genitori con gli scatoloni..
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, un bacio grande grande :)

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Capitolo 6
*** Può uno schiaffo racchiudere mille emozioni? ***


-D-dove sono?- si chiedeva Fine in mezzo al nulla
Il bianco più totale la avvolgeva. Non sapeva che direzione prendere per uscirne.
Gridò più volte senza mai ottenere una risposta.
Si accovacciò su se stessa, mettendo la testa tra le braccia, senza mostrare il volto
Una mano si posò sulla sua dolcemente
-Perchè stai piangendo?- le chiese una voce, Fine alzò la testa e si trovò davanti l'azzurra
-Rein!- squillò saltando sul posto come una molla
Lei le sorrise, mostrando però un filo di rammarico in quel sorriso, tristezza forse
-Dove siamo?- chiese poi
-Non ne ho idea...- la rossa spostò lo sguardo sul collo della compagna -dov'è il tuo ciondolo?-
In realtà, neanche Fine sapeva perchè glielo avesse chiesto, lo aveva fatto e basta, le parole gli erano uscite da sole.
Rein si toccò il collo e sgranò gli occhi -IL MIO CIONDOLO!-


Bright trovò presto un uscita, si imbattè, per fortuna, nei compagni che circondavano qualcosa, o qualcuno.
C'erano tutti, per fino Altezza, Sophie e Auler erano riusciti ad uscirne
-Che cos'ha Rein?- le chiese preoccupata Mirlo
-E' svenuta- rispose il biondo alzandola di poco tra le braccia
-Come è svenuta?!-
-Non lo so, è caduta a terra come un sacco di patate, senza motivo!-
Bright cominciava ad agitarsi e poi girò lo sguardo verso Lione e Tio che erano accovacciati a terra che curavano qualcuno -chi è?- chiese
-Fine, è caduta dall'albero- mormorò tristemente la Protettrice dell'acqua
-E ora come sta?-
-Non risponde- si intromise Altezza
-Dobbiamo subito cercare aiuto!- propose Auler prendendo in braccio la rossa
Bright annuii -andiamo-

-A quanto pare le Protettrici non sono sole- sibilò irritata la Principessa Evil, facendo volare qualche bolla di sapone del colore del cielo di notte
Rise malignamente vedendo sua sorella Grace intrappolata nella sfera di cristallo -ti diverti lì dentro sorellina?-
Ma Grace sembrava tutt'altro che agitata, anzi. Non le rispose provocando un ruggito da parte di Evil.
Quest'ultima si ricompose in fretta senza dare a vedere l'odio che continuava a crescere e a scorrere nelle sue vene
-Quel potere, sarà mio!-

-Ehi, Bright! Rein sta cominciando a svegliarsi- lo chiamò Sophie
Il Guardiano si alzò correndo verso l'umile lettino
L'azzurra mugugnò qualcosa prima di svegliarsi e poi si alzò di scatto mettendosi seduta -FINE!- gridò
-Rein, ma cosa..- Bright stava per completare la frase ma poi spostò lo sguardo su Fine e sorrise -avete fatto lo stesso sogno, non è così?-
L'azzurra si rilassò ma sembrava comunque molto tesa -non lo so, ho solo un gran mal di testa e poi..-
La rossa si agitò nel letto e poi dischiuse di poco gli occhi cremisi -Rein..-
A differenza della compagna, Fine lo aveva sussurrato il suo nome.
-Sono qui- le sorrise prendendogli la mano e incrociandola con la sua
-Allora come stanno?- chiesero i padroni di casa irrompendo nella piccola stanza
-Bene, grazie per l'ospitalità- rispose cordialmente Lione
-Oh, figuratevi, ci mancherebbe. Se vi serve qualcosa non esitate a chiederlo, intesi?-
I ragazzi annuirono e i due signori si dileguarono dietro la porta

Qualcuno intanto stava assistendo alla scena da fuori..
La rossa lo notò e saltò giù dal letto e, senza dare spiegazioni, si catapultò fuori dalla finestra. I compagni, e soprattutto Rein, tirarono un sospiro di sollievo ricordandosi che la casetta era al piano terra.
Il ragazzo fece per andarsene ma fu bloccato dalla mano morbida di Fine -aspetta-
A quel contatto Fine ebbe un brivido che le corse per la schiena. Ma Eclipse? Lei di certo non poteva saperlo cosa provasse
-Che vuoi?- chiese lui con fare arrogante senza nemmeno voltarsi
La rossa sciolse la presa e si ricompose -beh, prima di tutto quando si parla con qualcuno non bisognerebbe dargli le spalle e secondo, vorrei le mie scuse!-
Gli amici raggiunsero presto Fine
-Fine perchè sei scappa...-
Rein si bloccò e si stupii di avere ancora a che fare con quel ragazzo
-Ma lui non è..?- fece voltandosi verso l'amica
Fine non rispose guardava fisso lo sguardo di Eclipse, che si vedeva ben poco, voltato di spalle con il cappello e i capelli che lo coprivano
D'un tratto sorrise facendo sussultare entrambe -io non devo le scuse a nessuno-
Fine non ci vide più, per il suo tono da arrogante e strafottente, chi si credeva di essere?
Lo fece voltare il malo modo -VOLTATI QUANDO TI PARLO!- gli gridò
Eclipse si voltò di scatto rivolgendogli uno schiaffo, che non fece male, ma creò un trauma interno ai pensieri della rossa
Fine indietreggiò di poco con la mano sulla guancia. Il suo cervello non era completamente collegato in quel momento
Rein le toccò dolcemente le spalle e poi lanciò un occhiataccia al ragazzo -chiedile scusa!-
Eclipse non rispose, stava per salire sul cavallo quando fu fermato da una mano. Bright.
-Chiedile scusa!- fece eco a Rein
In risposta, gli sorrise malignamente -non ci penso nemmeno-
Il biondo si allontanò di poco ed estrasse la spada dalla fodera, puntandogliela alla schiena -vigliacco!-
Eclipse assottigliò gli occhi cobalto. Raccolse la spada a cominciò a parare ogni colpo rivoltosi dall'avversario.
-No Bright!- urlò Rein quasi in tono di supplica, in quella frase erano raccolte tante parole, e il Guardiano lo capii.
Eclipse lo disarmò alla prima contro mossa e salii in fretta sul suo cavallo allontanandosi dal gruppo, che rimase immobile a fissarlo mentre si dileguava nel rosso del cielo...



Nota Autrice: Ok. Mi scuso un milione e una volta per il mega ritardo! Ma capitemi: Il trasloco porta via molto! D: Beh, ora vi saluto, un bacio :)

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Capitolo 7
*** La leggenda del Bosco dell'Infinito ***


Rein si rivolse alla compagna ancora scossa -stai bene?-
Lei in risposta gli sorrise dolcemente -si tranquilla, non ha fatto male-
Non voleva che gli altri provassero compassione nei suoi confronti, finse che la cosa fosse passata. Ma aveva ancora una questione in sospeso.

La rossa si addormentò dopo qualche ora mentre Rein era rimasta fuori dalla piccola stanza pensierosa
-Rein! Che fai ancora sveglia?- gli chiese Bright passando per il corridoio
Lei alzò il capo, il suo sguardo era preoccupato. Anzi, neanche Bright sapeva leggere gli occhi dell'azzurra in quel momento
-Stavo pensando..- esordii dopo qualche minuto di trance
-A che pensavi?-
-Bright, dobbiamo tenere Fine, lontano da quel tipo, non mi piace- disse solenne, come se fosse la sorella maggiore o una seconda mamma
-Neanche a me, Fine è davvero in pericolo, senza Guardiano poi..-
Rein sgranò gli occhi, si era completamente dimenticata dell'assenza di un Guardiano alla compagna!
Calò il silenzio. -Bright, te lo chiedo per favore, faresti da Guardiano anche a Fine? Sono preoccupata..-
Lui gli sorrise -ma certo, sono sicuro che prima o poi troverà il suo, ora andiamo a dormire, che è tardi-
-Aspetta!- lo fermò prima che potesse entrare nella sua stanza -grazie-
Gli regalò un sorriso dolce e si dileguò dietro la porta
Buona notte, mio principe

Un raggio di sole attraversò la piccola stanzetta, svegliando entrambe le Protettrici.
Fine mugugnò qualcosa, di molto poco amichevole al calore che emanavano i raggi di sole
-Ben svegliata dormigliona! Forza, alzati, è ora di rimettersi in cammino!- squillò già pronta per partire Rein
La rossa si portò le coperte fino ai capelli e infilò la testa nel cuscino -non voglio!-
La sua compagna di stanza le tolse le coperte di dosso e aprii la finestra, facendo entrare un venticello ghiacciato
-E, va bene! Mi alzo! Mi alzo!- si arrese Fine alzandosi

I Guardiani e le Protettrici erano tutti fuori dall'umile casetta, pronti per ripartire
-Grazie signore, per la sua ospitalità- lo ringraziò Bright stringendogli la mano
-Figurati ragazzo! Qui ci sarà sempre ospitalità per chiunque!
Il Guardiano sorrise -mi scusi, saprebbe indicarmi la prossima città?-
-Se intendete andare a nord, ve lo sconsiglio vivamente, quindi la prossima città è a 40 chilometri da qui-
-Che cosa c'è a nord?- chiese d'impulso Fine. Se tiravano fuori una questione lei doveva entrarci, la curiosità la uccideva.
La moglie del padrone di casa si strinse a lui timorosa, e i ragazzi si stupirono non poco. Possibile che solo a parlarne il timore gli salisse nelle vene?
L'anziano signore voltò la testa altrove -si racconta di una leggenda, oltre il Bosco dell'Infinito, si celano quattro paradisi, ma questa è soltanto una storiella. Nessuno è mai tornato dal Bosco dell'Infinito con delle prove concrete-
I ragazzi lo ascoltavano curiosi
-E poi?- chiese ancora la rossa -e dopo i quattro paradisi?-
L'uomo scosse la testa -nessuno lo sa, mi spiace-
Nessuno fiatò.
Era forse quella la strada che portava alla Principessa Grace?
-Grazie, signore, andremo là- proclamò Bright
Entrambi sussultarono -ve lo sconsiglio, ma sta a voi la scelta, in ogni caso, buona fortuna!-
-Grazie-
Salutammo quei gentili abitanti che ci avevano ospitato per la notte e ci dirigemmo verso il nostro obbiettivo: Grace.

-Bright, dicevi sul serio prima?- chiese timorosa Altezza
-Si, quella potrebbe essere l'unica strada alla Principessa-
-E se non dovessimo tornare?- si intromise Sophie, spaventando la povera Protettrice della Terra
-Non dirlo neanche per scherzo!- la rimproverò
-Bright, io penso, che.. nelle condizioni in cui stiamo.. andare in un posto così pericoloso come il Bosco degli Infiniti, sia una pazzia- disse Rein riportando la serietà che si era rotta tra Altezza e Sophie
Aveva ragione, non si sapevamo difendere da un semplice lupo, e figuriamo là, dove poteva viverci qualsiasi creatura...
Il Guardiano abbassò il capo -allora cosa proponi di fare?-
-Intanto, arriviamo davanti all'entrata del bosco, poi là vedremo- propose Fine, sempre più curiosa di sapere cosa si celasse dietro a quella distesa di alberi
L'azzurra sospirò rassegnata -d'accordo, ma se ci perdiamo io vi avevo avvertito!-
Il sorriso di Fine si portò fino alle orecchie e con grande velocità trascinò tutti verso nord, verso il Bosco dell'Infinito...



Nota Autrice: Ehi!! Com'è? Vi piace?? Scusate il ritardo, spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare :( Un bacione ;)

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Capitolo 8
*** La paura di perderti ***


-Potremo rallentare un pò l'andamento?- chiese speranzosa Rein, che in fatto di sport, tutto le andava male
-Non se ne parla neanche! Prima arriviamo prima usciremo da questo sogno!- le rispose Fine continuando a camminare a passo svelto
L'azzurra sbuffò, facendo sghignazzare Bright.

Dopo qualche chilometro trovarono svariati cartelli, rotti e dall'aria centenaria, con la stessa scritta "Danger". Altezza cominciava a intimorirsi, e i Guardiani stavano all'erta, per un possibile attacco.
Andare verso il Bosco dell'Infinito significava cercarsi guai, gli aveva spiegato qualche ora prima il signore. Ma Fine non intendeva mollare, quella era la loro missione, e stava cominciando a credere che quello non fosse un semplice sogno.

-Siamo arrivati- constatò la rossa entusiasta vedendo il mal ridotto cartello che diceva a grandi lettere che si trovavano davanti al Bosco dell'Infinito.
Le sue parole rimbombarono nell'aria, lasciando spazio poi a un silenzio di tomba
-Allora...- proferii Rein -che si fa?-
Nessuno rispose
-Io non lo farei- gli consigliò una voce da dietro
Si voltarono tutti all'unisono, trovandosi davanti un Eclipse appoggiato al tronco dell'albero
-Hai una bella faccia tosta a darci consigli! Dopo quello che hai fatto!- gli gridò contro Rein, dietro a Bright, che teneva la mano vicino alla fodera
Non diede peso alle parole dell'azzurra e si voltò verso Fine -ti fa male?-
Ovviamente la domanda era rivolta allo schiaffo che gli aveva dato. Fine divenne rossa dalla rabbia, come si permetteva ora di chiederle se le faceva male? Subito dopo averglielo dato poi!
Non rispose nemmeno, lo guardò con uno sguardo freddo, pieno di odio. Si, lo odiava, profondamente.
Dopo quello che era successo, avrebbe tanto voluto stargli alla larga per non prendere a schiaffi quel suo bel visino che si ritrovava
-Come dicevo.. non entrate- ritornò sul discorso di prima guardando Bright intensamente
-Noi facciamo quello che ci pare!- rispose a tono Rein.
Anche lei lo odiava, per quello che aveva fatto a Fine. Se Eclipse non si fosse controllato un pò si sarebbe ritrovato presto la mano della rossa sulla guancia destra e quella dell'azzurra sulla sinistra
-Chiudi quella bocca!- la zittii stupendo tutti per il tono che aveva usato -non sapete neanche usare una spada, come potete pretendere di entrare lì dentro?-
In quelle poche parole chiuse la bocca a tutti. Loro lo sapevano bene, ma nessuno aveva mai osato dirlo.
-Dobbiamo provarci, almeno- sussurrò Altezza abbassando la testa -o vuoi forse che questo mondo vada in frantumi?-
Eclipse rimase in silenzio. Solo lui ne sapeva di un mondo distrutto, il suo
-Fate come vi pare- disse infine salendo sulla sua cavalla e sparendo nell'orizzonte
-Che maleducato!- commentò Rein riferendosi a Eclipse -ehi Fine! Sei su questo mondo?-
La rossa era rimasta immobile a fissare il punto in cui era scomparso, solo la voce di Rein riuscii a risvegliarla dalla suo stato di trance -ehm..si. Tutto bene- finse un sorriso
Volse di nuovo lo sguardo sul punto di prima -chi sei tu, in realtà?- pensò.

Il bosco al suo interno si presentava molto cupo: Alberi spogli e neri come la pece, foglie secche, che sembravano centenarie, l'aria pesante e la fitta nebbia che non permetteva una gran vista. Inoltre, da quando erano entrati in quella specie di cimitero, sembrava che fosse calata la notte
Fine si strinse a Rein e lei rise -che fifona!-
-Che hai detto?!-
-Niente, niente!- rispose roteando gli occhi e accorciando la bocca in un sorrisino compiaciuto
-Se solo ci fosse un pò di luce- commentò Auler, che ormai non riusciva più a sopportare l'aria e la nebbia, per non parlare dell'umidità e della puzza che inondavano le narici di tutti
-Se solo fossi a casa nel mio letto...- fece la battuta Fine
-Stavo pensando..- proferii Sophie pensierosa -e se ci fossero dei mostri con corna lunghe, denti affilati, e unghie di metri e metri, pronti per saltarci addosso e ridurci in cane da macinato?-
Altezza le diede un pizzicotto, facendo gemere di dolore la povera Protettrice dell'Aria -ma che ho detto!? Ci avevano avvertiti che c'erano delle creature si o no?-
-Basta Sophie! Fine si sta limando le unghie sulla mia pelle, e ti assicuro che non è piacevole!- la rimproverò Rein sollevando una risata generale
Continuarono a camminare sereni, sperando vivamente di non imbattersi in nessuna creatura o trappola

A metà strada Bright si bloccò mettendo un braccio avanti per impedire il passaggio agli altri -aspettate!-
Tra la compagnia si sollevò un brusio generale
-Che c'è Bright?- gli chiese preoccupata Rein
-Credo che ci sia dell'acqua, qui sotto, forse siamo sulla riva di un lago, o un fiume, non so, non riesco a vedere nulla-
-Che facciamo, quindi?-
-Torniamo indietro- ordinò facendo dietro front
Fine fece un passo avanti ma si bloccò, non sentendo più la mano di Rein intrecciata alla sua
-R-rein? Dove sei?- chiese timorosa
Com'era possibile che fosse scomparsa da un momento all'altro? Era con lei fino a un secondo fa!
-Fine! Aiutami! Non riesco a muovermi!- gridò fermando tutta la fila, che aveva già fatto qualche passo per tornare indietro
La rossa si inchinò e toccò l'acqua. Ma quella non era acqua!
Una sostanza liquida e sabbiosa...
-Rein! Esci subito! Sono sabbie mobili!- gridò Bright precedendo la rossa
Fine, stava per buttarsi e salvarla, senza pensarci, voleva solo salvarla, solo questo. Ma fu fermata dalla presa salda di Bright
-No, Fine! Se vai dentro anche tu è peggio!-
La rossa si dimenò ma il Guardiano non intendeva lasciare la presa
-AIUTO!- gridava l'azzurra
A Fine scesero delle lacrime sentendo le urla disperate dell'amica -lasciami! Se muore lei muoio anch'io!-
Sentiva lo stesso dolore, la stessa paura della compagna. Ma per Fine, quella era soltanto timore, timore di perdere una persona cara
Bright sgranò gli occhi. Che stava farfugliando ora? Ma non avrebbe lasciato che qualcun'altro finisse nei guai. Anche lui avrebbe voluto tuffarsi, per salvare Rein, ma la situazione era già abbastanza aggrovigliata. Non poteva permettere che peggiorasse.
-REIN!- urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni, Fine, squarciando il silenzio di quel bosco, mentre le lacrime continuavano a scendere a fiumi
D'un tratto, qualcuno sorpassò di qualche passo la compagnia, ma con tutta quella nebbia, non riuscivano a identificare il soggetto
-Afferra la frusta!- le gridò
-Eclipse- mormorò Fine riconoscendo la sua voce
Rein, che ormai aveva il fango fino al mento, obbedii e la tenne ben salda tra le mani
Bright, senza pensarci, mollò Fine e aiutò Eclipse a tirare l'azzurra a riva, dopo poco si aggiunse anche la rossa e infine il resto della banda
In poco Rein si ritrovò di nuovo a toccare la terra ferma. Fine mollò la frusta e si avvicinò piangente alla compagna, tutta infangata. Senza attendere oltre l'abbracciò, accarezzandole i capelli e stringendo sempre di più le braccia. Entrambe singhiozzavano, per paura. Per paura di fare una brutta fine, e per paura di perdere qualcuno di importante...



Nota Autrice: Ok, visto che capitava tutto a Fine, e questa Fic parla sia di Fine, sia di Rein, ho deciso di fare una scena anche per l'azzurra. Ma spero che vi sia piaciuta comunque ;) Un bacio enorme :)

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Capitolo 9
*** L'incubo è passato? ***


Le due si staccarono e Rein fu circondata dall'abbraccio di tutti.
Ognuno, fino a quel momento si era sentito il cuore in gola
-Grazie- sorrise Fine a Eclipse avvicinandosi
Lui ritirò la frusta senza rispondere
Fine si chiedeva, sin dal primo istante che lo aveva visto, perchè fosse così distaccato, freddo e solitario. Era come se... non volesse mostrare al mondo il vero Eclipse.
Perchè Fine ne era sicura: quello non era di certo il suo carattere
Poco dopo si avvicinarono anche Bright e Rein, ed entrambi gli regalarono un sorriso dolce
-Grazie- fece Rein
Lui rimase in silenzio per alcuni istanti, dopo di che si voltò di spalle chiudendo gli occhi -spero che questo vi sia servito di lezione-
Nessuno sapeva che dire, ancora una volta li aveva messi a tacere tutti. Il signore, ed Eclipse dicevano il vero, in quel bosco non si scherzava.
Bright fece un passo avanti, molto deciso -senti Eclipse..- pronunciò con un tono pacato -noi, abbiamo bisogno di una guida, e tu faresti davvero al caso nostro-
Rimasero tutti spiazzati da quella richiesta.
Rein lo guardò storto, che stava facendo? Lui poteva essere il nemico e gli stava chiedendo aiuto per uscire da quel groviglio?
Fine, invece rimase a testa bassa, senza accennare un minimo di interesse. O forse in fondo le importava qualcosa?
Ma Bright.. si, era proprio sicuro
Eclipse, dal canto suo, desiderava solo che quel pianeta non venisse distrutto. Aveva già assistito a troppe distruzioni, e non erano di certo un bello spettacolo
-Questo mondo merita di vivere, nessuno a colpa per quello che sta succedendo- rispose come se volesse raccontare una storia
Bright annuii. Quello era un si, o almeno lui lo aveva interpretato così.
Il ragazzo cominciò a camminare verso nord, seguito dal resto della banda.

Il sentiero, era ripido, ma in compenso, i piedi poggiavano sempre sul morbido delle foglie secche, scricchiolando ad ogni passo.
-E' la strada giusta?- chiese Auler avvicinandosi ad Eclipse
Lui abbassò piano la testa, annuendo
Bright, si avvicinò con cautela all'azzurra e fece intrecciare le sue dita con quelle della compagna, lei sorpresa, si voltò di scatto con uno sguardo interrogativo
Il Guardiano in risposta le sorrise -ho avuto tanta paura, prima- le confessò in un sussurro impercettibile
Le sue guance si colorarono di un bel rosso, simile al colore dei capelli di Fine, fortuna che c'era abbastanza buio.
Nessuno dei due proferii altro per tutto il viaggio, in compenso si tennero mano nella mano.
Fine cominciava a boccheggiare pesantemente, quella salita la stremava
-Eclipse, per favore, rallentiamo un pò il passo- lo supplicò fermandosi
-Chiudi quella bocca e continua!- la fulminò lui
-Perchè devi sempre comportarti da arrogante! Tua mamma non ti ha insegnato le buone maniere?!- cominciò ad adirarsi lei, battendo un piede a terra
-Non ho la madre, neanche il padre- disse Eclipse con una semplicità incredibile continuando a camminare
La rossa si irrigidii. Che sfacciata, non intendeva assolutamente dirglielo così in faccia, se lo avesse saputo non avrebbe mai fatto battute del genere
-Mi dispiace..- sussurrò flebilmente abbassando la testa, si sentiva un schifo, meno importante di un'insignificante moneta
-Una volta sorpassato il campo spinato, arriveremo al di là del Bosco- cambiò discorso
-A-al di là di cosa?- balbettò Altezza, sperava di aver sentito male. Tutti speravano di aver sentito male.
-Non parlate, le spine non vi pungeranno se non sentiranno il minimo rumore- spiegò tranquillo cominciando a poggiare un piede avanti, seguito da Bright e Rein. Quest'ultima prese il polso di Fine e la trascinò, chiudendogli, contemporaneamente la bocca, per evitare anche solo il rischio.
Eh, si. Quando Fine cominciava a parlare, chi la fermava più?

Ne uscirono, per fortuna vincenti. Quel giorno avevano rischiato troppo, e qualcosa di positivo almeno c'era stato...
Si trovarono davanti ad un immensa distesa di sabbia, il caldo era cocente, e il sole picchiava forte.
-Un...desterto?!-



Nota Autrice: Scusate il ritardo D: Stasera ero fuori a cena e quindi non ho potuto postarlo prima.. Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Un super bacione. Tranquilli, ci saranno presto scene della ShadexFine :)

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Capitolo 10
*** Dietro ad un labirinto si cela sempre un mostro? ***


Eclipse alla vista di quel deserto, strinse i pugni con forza, e la sua mascella si irrigidii
Fine notandolo, si avvicinò con calma -Eclipse, che succede?-
-Niente- rispose lui con freddezza -forza, andiamo avanti-
La rossa lanciò a Rein un'occhiata d'aiuto, ma lei alzò le spalle come per dire "Boh!"
Proseguirono in linea retta, seguendo Eclipse, che ogni tanto si fermava per toccare la sabbia calda.

-Principessa! Principessa!- la chiamò una voce affannata, dal reale corridoio
Lei roteo gli occhi esasperata -dimmi-
-Maestà, mi scusi per averla interrotta ma...-
-Sono qui- completò la frase mentre i suoi occhi cominciavano a diventare viola
-Esatto. Che faremo Principessa?-
Lei sorrise malignamente -facciamoli venire...-
-Ma, Maestà! Potrebbero trovare i 6 simboli! A quel punto saremo spacciati!- cercò di spiegare il servo, usando lo stesso tono educato
Evil gli prese il viso tra le mani, stringendogli le guance -sciocchino! Non potrei mai permetterlo!-
-Che cosa ha in mente?-
La Principessa lasciò le guance doloranti del servo e gli diede le spalle, sorridendo malignamente -La Luce sarà la mia carta vincente-

-Che cosa sono quelle?- chiese Altezza indicando grandi pilastri vecchi e cadenti, circondati da rocce, altrettanto centenarie.
-Le vecchie rovine..- mormorò con un filo di tristezza Eclipse
Tutti rimasero in silenzio a fissarle, avevano il loro fascino, seppur molto antiche
-Guardate! C'è un entrata, tra i pilastri!- esclamò Fine cominciando a correre verso il piccolo passaggio
-Fine torna qui!- le gridò il cobalto, ma lei era troppo presa dalla curiosità per sentire i rimproveri o gli ordini degli altri
-Ma perchè ti preoccupi tanto? Dentro troverà solo rocce- cercò di calmarlo Rein
-Quelle non sono solo rovine, là sotto si cela un labirinto di rocce, e al suo interno ci vive un mostro- gli spiegò cominciando a tirare fuori la frusta
Rein sussultò, voltò lo sguardo sperando che Fine fosse ancora là, vicino a qualche pilastro, ma la sua presenza era già entrata nel labirinto
-Andiamo!- esclamò Bright risvegliando l'azzurra dai suoi pensieri

Rein stava per correre da chissà quale parte ma fu fermata da Eclipse -aspetta, non possiamo permette di perderci-
L'azzurra, senza aspettare altro cominciò a gridare il nome dell'amica -FINE!-
Gli altri, intanto cominciarono a camminare, senza sapere dove cercare la rossa precisamente
-Sono qui!- si sentii poi, in un momento di silenzio
-FINE DOVE DIAMINE SEI?!- gridò l'azzurra con un tono arrabbiato
-SONO DALL'ALTRA PARTE! MAGARI TROVO UN TESORO, VOI ASPETTATEMI FUORI!-
-Quella ragazza non sa contenersi!- commentò Eclipse a dir poco infuriato
-Dobbiamo assolutamente trovarla Eclipse! Prima che il mostro trovi lei...- balbettò Rein, che ormai stava cominciando a perdere le staffe per l'angoscia
Ricominciarono a cercarla, camminando senza sosta e, a volte, prendendo strade a caso.
-Ragazzi...- li chiamò Sophie stranamente in ansia -dov'è Altezza?-
Bright si girò di scatto -come sarebbe a dire dov'è Altezza?! Era lì con te due secondi fa!-
-Lo so, ma è sparita in un batter d'occhio!- cercò di giustificarsi, anche se sapevano bene che Sophie non aveva colpa. Bright cominciò a girare a vuoto nervosamente borbottando qualcosa di incomprensibile
-Bright, calmati, ti prego!- lo fermò Rein toccandogli un braccio con cautela
-Calmarmi!? Mia sorella è in un labirinto con un mostro che gira e tu mi chiedi di calmarmi!?- le sbraitò in faccia
-Anche Fine è in pericolo, le troveremo- lo rassicurò per niente intimorita dal tono che aveva usato
Il Guardiano si calmò -hai ragione, forza, proseguiamo le ricerche..-

Fine, girava a vuoto, si sentiva che là dentro c'era un tesoro, non sapeva neanche lei da dove venisse tutta quella sicurezza, ma c'era come una calamita che l'attirava. Anche Rein sentiva lo stesso, tutta via pensava solo che si trattasse della fame, quindi ci aveva dato poco peso
Sentii un rumore, come di un legnetto spezzarsi e girò l'angolo, andando a scontrarsi con qualcosa, o meglio con qualcuno
-Ahia! Che botta!- gemette dal dolore
-Fine!- squillò la ragazza con cui era andata a scontrarsi
-Altezza! Che fai qui?-
-Mah, pensavo di farmi un thè.. SI PUO' SAPERE CHE DIAMINE TI E' PRESO!?- sbottò facendo sobbalzare la rossa
-Beh io..-
Fine, stava cercando di giustificarsi, quando, entrambe, sentirono un rumore provenire dall'angolo opposto
-C-che cos'è stato?!- chiese Altezza, mentre Fine si aggrappava al suo braccio più impaurita di un gatto inseguito da un canile
Si udii un altro rumore, simile a quello di prima, questa volta videro un ombra, che stava per girare quell'angolo.
L'ombra di quella creatura era molto ingombrante, grossa. Poteva benissimo raggiungere i 3 metri di altezza per un peso di 500 chili. Ma non riuscivano a capire che cosa fosse...



Nota Autrice: Hola!! Come va? Bene.. questo capitolo mi ha spaventata anche a me. Aggiornerò molto presto ;) Un super bacio...

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Capitolo 11
*** Il simbolo di Altezza ***


La creatura si svelò presto.
Un mostro alto il triplo delle amiche, il quadruplo del loro peso, con corna gigantesche, artigli affilati, e denti simili a quelli di un leone, quasi come la descrizione di Sophie.
Fine ebbe quasi un mancamento dalla paura, mentre Altezza sentiva il cuore in gola, nessuna delle due emise un solo verso, erano paralizzate dalla paura
Il mostro cominciò a girarci intorno annusandole, con la bava alla bocca, mentre la rossa si stringeva all'amica, che non sentiva neanche più l'ossigeno arrivarle ai polmoni
La creatura si fermò, era un miracolo che non le avesse già inghiottite, Fine come antipasto e Altezza come dessert.
Alzò di colpo un artiglio per sferrare il colpo della fine della loro vita.
Entrambe chiusero gli occhi, ma quel dolore lancinante non arrivò mai.
Quando riaprirono gli occhi il mostro era a terra, con una spada conficcata dalla schiena alla pancia.
Chi era stato?
Volsero lo sguardo per trovare il loro salvatore, e lo trovarono proprio a qualche passo dalla creatura, ormai morta.
Un ragazzo dagli occhi dello stesso colore del ghiaccio, i capelli del colore del grano, simili a quelli di Bright, che indossava la stessa armatura dei Guardiani.
Estrasse la spada, dalla schiena del mostro e si chinò avanti alle due ragazze
-Buon giorno, Protettrici. La Principessa Grace mi ha inviato per badare a voi- disse rivolto alla rossa

Sul volto di Rein comparve un sorriso splendente -Fine sta bene!- squillò saltando sul posto
-Come?- chiese Bright perplesso
-Si! Prima avevo come..un buco nello stomaco, un angoscia che mi continuava a divorarmi, ora è tutto scomparso! E sono sicura che la causa di quella angoscia era proprio il pensiero che Fine fosse nei guai- spiegò più sicura di quanto non lo fosse mai stata, mentre gli altri la ascoltavano sbalorditi
Fine e Rein, erano collegate da un legame potentissimo, non c'erano più dubbi
L'azzurra strinse, involontariamente il suo ciondolo e sorrise nuovamente -usciamo di qui-

Fine guardò Altezza in cerca di comprensione, ma lei non aveva la più pallida idea di quel che stava succedendo
-I-io.. non so che dire..- rispose timidamente
-Mi presento, mi chiamo Liam, mi hanno detto che non le è stato affidato nessun Guardiano, bene eccomi, al vostro servizio- continuò sorridendo amorevolmente a Fine
-Oh, grazie!-
Il cuore della rossa si riempii di gioia, finalmente anche lei poteva avere qualcuno accanto, e non dover mai stare da sola
-Usciamo di qui- disse rivolgendosi anche alla Guardiana della Terra, che era stranamente attirata da una luce potente, che proveniva dall'angolo opposto
Seguii lo scintillio che emanava la luce, fino ad arrivare a una fontana. Se così si poteva definire.
Un angelo di pietra, incastonato nella parete, teneva tra le mani un gioiello, che ad ogni passo della Protettrice Altezza aumentava la sua aura.
La ragazza era come attratta da quella luce. Quando fu a due passi, il gioiello esplose in un immensa distesa di bianco, avvolgendo Altezza.
Fine e Liam dovettero coprirsi gli occhi per non essere accecati.
Quando il bagliore scomparve, il gioiello era sparito, ma il simbolo sul petto di Altezza brillava di luce propria.
Senza permettere ai compagni di proferire parola, spostò ogni roccia, lasciando libero il passaggio al resto della banda.

-Ma cosa...-
Eclipse non ebbe il tempo di finire che tutte le rocce si sollevarono in aria.
Spostarono lo sguardo su un bagliore potentissimo: Altezza.
Teneva le braccia alzate, si notava la fatica che stava facendo a sollevare quel gran peso, un intero labirinto di pietra.
Le rocce volarono dalla parte opposta del deserto, e la Protettrice della Terra si accasciò al suolo esausta
-Altezza!- gridò Bright andando incontro alla sorella, insieme ad Auler e Sophie -come stai? Tutto bene?-
Lei annuii lievemente -si, sto bene. Sono molto stanca-
Rein andò direttamente da Fine e le prese il viso tra le mani -e tu come stai? Tutto bene?-
La rossa era immobile, aveva appena assistito a un miracolo, ed era ancora scossa
-Sei forse impazzita?!- le sbraitò contro Eclipse risvegliandola completamente dal suo stato di trance -che ti è saltato in testa?! Ma possibile che devi sempre cacciarti nei guai!-
Quella ragazza era incontenibile! Se non si cacciava nei guai non era contenta!
-Intanto abbassa la cresta!- le rispose a tono alzandosi, senza badare alla preoccupazione di Rein -se l'ho fatto un motivo c'è!-
-Si e credo anche di saperlo! Tu sei una bambina immatura, che non sa contenersi. Fammi un favore: cresci un pò!- sputò tutte queste cattiverie, zittendo Fine, che rimase immobile, con lo sguardo perso
Abbassò il capo, coprendo gli occhi con la frangia, mentre qualcosa di umido le rigò il viso, andando a bagnare il terreno sabbioso...



Nota Autrice: Allora... mettiamo all'asta le armi per uccidere Eclipse. Allora, per ucciderlo con la sua frusta, partiamo da 0.30€!! xD
Seriamente.. ditemi se vi è piaciuta la trasformazione di Altezza e.. il resto. Un super bacio.

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Capitolo 12
*** Fuori dal deserto ***


Rein stava, come sempre, per intervenire, ma Fine la fermò, mettendo un braccio avanti
-No- disse alzando il capo, leggermente segnato dalle lacrime -lascia stare, non ne vale proprio la pena-
L'azzurra la guardò con compassione, poi lanciò un occhiata terribile a Eclipse
-F-forza, il problema è passato, andiamo- si calmò asciugandosi le lacrime e prendendo per mano Rein, per continuare il loro cammino
Non aveva detto niente a Eclipse, ma il messaggio era più che chiaro: "Per te non esisto più!"
Il ragazzo, dal canto suo, la guardava indifferente.
-Fine, aspetta- la fermò Liam correndole dietro
La rossa arrestò i passi e si voltò dispiaciuta verso il ragazzo -s-scusami tanto Liam, ma come vedi con tutto quello che è successo mi sono dimenticata di te..-
-Non ti preoccupare- le sorrise. Rein pensò che se Bright non fosse entrato nella sua vita, si sarebbe sicuramente sciolta per il sorriso di quel bel ragazzo, ma qualcuno aveva già occupato il suo cuore.
-Vi conoscete?- si intromise
-Beh.. lui è il mio Guardiano..- mormorò Fine imbarazzata
-Non ci posso credere!- squillò prendendo le mani dell'amica e intrecciandole con le sue -ora non mi dovrò più preoccupare! Non sai quanto sono felice!-
La rossa rise per il comportamento esuberante di quella ragazza, era proprio buffa, riusciva sempre a metterla di buon umore
-Andiamo a vedere come sta Altezza... Liam?- Fine notò che era voltato verso Eclipse, e i due si guardavano con uno sguardo di ghiaccio. Eclipse assottigliò gli occhi e Liam si voltò verso la sua Protetta
-Dimmi- rispose dolcemente
-Ehm..forse Altezza ha bisogno di aiuto...- sussurrò intimorita al pensiero di quei quattro occhi che prima si incrociavano, così combattivi.
Il ragazzo annuii e si diressero, con Fine e Rein verso il gruppetto non molto lontano da loro, mentre Eclipse continuava a seguirlo con lo sguardo

Sophie si buttò sul prato di fiori, dopo aver attraversato un intero deserto, tutti erano sfiniti
-Ho male ai piedi, vi prego, fermiamoci- si lamentò con un tono di supplica
Bright passò lo sguardo su ognuno, e vide che quasi tutti erano distrutti
-D'accordo, ci fermeremo qui per la notte, ora ci organizzeremo a gruppi per raccogliere la legna, per fare un falò e magari costruirci una capanna- decise poi solenne -I Guardiani vadano con le proprie Protettrici e cercate più legna che potete, chiaro?-
-Ed Eclipse?- chiese Lione
-Beh.. lui...- Bright sembrava in difficoltà
-Io andrò con Fine e Liam- decise così su due piedi, senza avere il consenso dei due
-Che cosa?! Non se ne parla neanche! Io non ti voglio con me!- si oppose la rossa battendo il piede a terra
Eclipse cominciò a dirigersi nel bosco, come se non avesse sentito le parole di Fine, mentre Liam lo seguiva. I Guardiani e le Protettrici si diressero, nelle proprie direzioni, lasciando una Fine abbastanza scocciata dalla situazione, da sola. Si arrese, non potè fare altro che seguire quei due, sbuffando

-Bright, io sono poco tranquilla a lasciare Fine con Eclipse...- si confidò Rein, quando ormai, lei e Bright, avevano preso la loro via
-Non ti preoccupare, non sono soli, c'è Liam con loro. Non so perchè, ma quel ragazzo mi esprime fiducia, a te no?- sorrise toccando leggermente la mano dell'azzurra, che al contatto sorrise, e la strinse più forte
-Anche a me, mi sembra molto responsabile...-
Rimasero in silenzio, imbarazzati. Si sentiva solo il continuo frusciare delle foglie, che parevano autunnali
-Bright, come riesci sempre a calmare le mie preoccupazioni? Voglio dire, ci riesci solo tu...- sussurrò rossa quanto una mela matura Rein
-Non saprei- rise il ragazzo in risposta, portandosi un braccio dietro la testa
L'azzurra si accoccolò sul petto del suo Guardiano, chiudendo gli occhi e ascoltando la melodia che producevano le foglie, e il canto degli uccellini. In quel momento tutto le sembrò magico...
Ti amo

Eclipse, Liam e Fine arrivarono in uno spiazzo di prato, circondato da alberi, se non avessero avuto una bussola, non sarebbero mai riusciti a tornare indietro
La rossa si buttò a peso morto su un tronco, ormai caduto da anni, avevano fatto un bel pezzo di strada tutta in salita, ed era stancante.
-Fine, se vuoi tu riposati, io ed Eclipse andremo a cercare la legna e il cibo- consigliò gentilmente il ragazzo dagli occhi del colore del ghiaccio
Lei gli sorrise, in risposta -graz..-
-Non se ne parla neanche! O lavoriamo tutti o non si fa niente! Non puoi stare a poltrire, Fine. Quindi ora alzati, e datti una mossa!- li interruppe Eclipse
La rossa dovette contare fino a 10 per non staccare il tronco di un albero e romperglielo in testa. Respirò e inspirò per un paio di volte e cercò di mantenere la calma -per favore, Eclipse, potresti chiedermelo più gentilmente?-
Il ragazzo alzò un sopracciglio. Stava scherzando? Si voltò in direzione degli alberi, mormorando qualcosa, che Liam non riuscii a comprendere ma Fine si
Sei inutile
Sei inutile
Le rimbombava continuamente nella mente, abbassò lo sguardo, più distrutta di tutte quelle volte in cui l'aveva insultata, e si alzò, senza proferire parola
I due ragazzi rimasero a fissarla mentre cercava di sollevare tronchi di albero, sradicati, quasi il doppio del suo peso. Riuscii nell'impresa, una, due , tre, quattro, cinque volte, ed Eclipse e Liam si chiedevano da dove provenisse tutta quella forza
Si misero al lavoro anche loro, dopo un pò, raccolsero molta legna, Fine di piccole dimensioni, rispetto a quella che raccoglievano Liam o Eclipse, ma comunque in grandi quantità, e la rossa stava facendo uno sforzo sovrumano
Aveva appena depositato il decimo tronco quando volse lo sguardo su un altro tronco, questo era quasi il triplo di tutti quelli che aveva raccolto fino adesso
-Non ce la posso fare..- si disse dispiaciuta
Sei inutile
In un millesimo di secondo, quella frase le sfiorò la mente, strinse i pugni e si diresse a grandi passi verso quel pezzo di legno
Tentò di sollevarlo dall'alto, ma l'impresa fu inutile, così decise di far leva con il suo peso, anche se minuto, per alzarlo di poco, da permettergli di afferrarlo da sotto.
Il grande tronco si alzò di poco e Fine ebbe l'occasione, e non se la fece sfuggire, posizionò le mani nel modo più comodo per trasportarlo.
Per un momento, che riuscii a reggerlo, si convinse che ce l'avrebbe anche fatta. Ma il peso era eccessivo. Successe tutto in un secondo, Fine cadde all'indietro, e il tronco, inclinato in avanti, ma dietro di lei, le stava per cadere sopra, schiacciandola...



Nota Autrice: Ehi!! Non so se avete capito bene cos'è successo con il tronco.. Spero di si.. Un super bacio.. :)

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Capitolo 13
*** Liam, la mia luce ***


Sicuramente se quel tronco fosse caduto su di lei l'avrebbe ridotta in una frittata, era quasi il triplo del suo peso, praticamente un albero senza foglie.
Fine fece in tempo a urlare, propagando la sua voce per tutto il bosco. Chiuse gli occhi nel momento in cui il tronco era a pochi centimetri dalla sua testa, ma il dolore lancinante non arrivò neanche a sfiorarle un capello...

-Avete sentito?- chiese Altezza a Sophie e Auler che aguzzarono le orecchie -non era Fine?-
-Ma no, Altezza! Sicuramente sarà il richiamo di qualche orso!- la rassicurò Sophie, anche se c'era ben poco da rassicurarsi da quello che aveva detto
Ricevette una gomitata dal fratello
-Ahi! Ma che ho detto!- gemette toccandosi il braccio
La Protettrice della Terra si permise una risata, notando quanto era buffi quei due
-Guardate!- esclamò Auler indicando un casco di banane appese a un albero
-Ho proprio fame..- mormorò Sophie toccandosi la pancia, che in quel momento stava brontolando come il motore di un automobile -Altezza, senti, non riusciresti a fare una magia come quella di poco fa?-
-A dire il vero non ci avevo ancora pensato..lo sai che hai ragione! E va bene, ora ci provo!-
Altezza si avvicinò con calma all'albero e ci poggiò una mano sopra, una luce scintillante percorse tutto il tronco, arrivando perfino alle foglie. In men che non si dica, il casco di banane era a terra
Auler e la sorella erano sbalorditi
-Aspetta! Voglio provarci anch'io!- squillò la Protettrice dell'Aria, poggiando una mano proprio sul punto in cui l'aveva poggiata Altezza, ma questa volta non successe niente.
Perchè Altezza ci riusciva e lei no? Infondo era una Protettrice anche lei...

-Ehi- la chiamò una voce
Fine aprii gli occhi e si trovò davanti Eclipse, che era prontamente arrivato a bloccare il tronco
Fine rimase un pò imbambolata dalla situazione, a risvegliarla, fu il pensiero di spostarsi alla svelta
-G-grazie- riuscii a dire solo dopo essersi allontanata dal quel punto, in cui prima aveva rischiato di essere schiacciata
Il ragazzo sollevò il tronco e andò a poggiarlo in mezzo agli altri, che erano stati raccolti, dopo di che ritornò dalla ragazza
Solo in quel momento Fine notò che era a torso nudo. Rimase a fissare il fisico scolpito del ragazzo finchè lui non la risvegliò
-Si può sapere qual'è il tuo problema?!- le urlò in faccia
-Scusa?- fece lei più disorientata di una formica nel deserto
-Sembra che cacciarti nei guai sia il tuo hobby preferito!-
-Beh, scusami tanto se mi sono RESA UTILE!- gli rispose sottolineando le ultime due parole
Eclipse non fiatò. Non pensava che avesse sentito quello che aveva detto poco fa
-E non fare quella faccia, perchè ti ho sentito!- il tono di voce di Fine stava diventando un lamento, quasi.. sul punto di scoppiare a piangere -mi dici cosa dovrei fare?! Perchè se non lavoro non va bene, se lavoro non va bene, MI STAI FACENDO SCOPPIARE LA TESTA!-
Fine abbassò leggermente la testa per non dare a vedere la lucidità nei suoi occhi
Eclipse rimase in silenzio a fissarla e poi si voltò indifferente -fa come ti pare-
E detto quello si diresse, nuovamente nel bosco, lasciando sola Fine, che si accovacciò a terra su se stessa e potè finalmente sfogare tutte le sue lacrime, che fino a quel momento aveva trattenuto

Bright e Rein furono i primi a tornare al punto di ritrovo con molte scorte, l'azzurra teneva in mano un cestino fatto a mano, contenente molta frutta, mentre Bright teneva sotto braccio la legna per il falò
-Sai non pensavo che sapessi intrecciare i cestini, io ci ho provato tante volte e ho finito sempre per bruciare le foglie dal nervoso- le raccontò il ragazzo, poggiando la legna al centro dello spiazzo di terra
-Tu non sai tante cose di me! E quando saremo spos..- si bloccò rendendosi conto di quello che stava per dire -quando ci saremo spostati da qui, ti insegnerò come si fanno-
Ci era mancato davvero poco, ma il rossore era comunque evidente
Il Guardiano rise divertito, aveva capito bene la frase della ragazza, ma preferiva non farla imbarazzare più di tanto -non penso proprio, perchè potrei mandare all'aria tutta la mia calma, con quegli affari!-
Risero insieme, che bell'atmosfera si era creata
Presto li raggiunsero anche Altezza, Auler e Sophie, con un bel pò di cibo tra le mani
Si preannunciava una serata tranquilla...

-Fine, io ho finit...- Liam stava correndo verso la rossa. Lei si asciugò in fretta le lacrime, ma ormai il ragazzo aveva già visto tutto
Il suo viso si oscurò -che succede? Perchè stai piangendo?-
-N-no io non stavo piangendo, ma sai com'è.. con tutti questi alberi, la polvere, l'allergia...-
Le scuse che stava usando erano ben poco credibili, soprattutto dal tono che stava usando
Il ragazzo si sedette accanto a lei e le passò un braccio dietro la spalla, tirandola a sè, e accarezzandogli calorosamente il braccio
Lei si voltò un pò sorpresa
-Io ci sono per te- le disse lui come se volesse rispondere ai pensieri di Fine
Lei sorrise e appoggiò la testa alla sua spalla, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dal suo abbraccio
-Ti voglio bene- sussurrò piano, ignara che qualcuno stava osservando la scena dietro ad un albero...




Nota Autrice: Oh, se non ci fosse Liam... Come faremo ragazze? Si perchè per aspettare che quel ghiacciolo di Eclipse di scongeli possiamo anche aspettare che la storia torni al paleolitico xD
Eh, va beh.. Io lo dico sempre che Fine fa i miracoli! Scongelare Eclipse è MOOOLTO dura! Va bene, ora vi saluto, spero che il capitolo vi sia piaciuto (Che teneri Bright e Rein.. >^<) Ciao.. xD

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Capitolo 14
*** Shade, è questo il tuo vero nome? ***


-O-ora sarà meglio tornare- si staccò Fine imbarazzata dalle braccia di Liam
-D'accordo- rispose lui con un sorriso
Quando tornarono sul punto dove avevano lasciato la legna, quella era scomparsa ed Eclipse non c'era.
-Ma...- Fine non capiva, come poteva essere sparita così?
-Io credo..- azzardò Liam -che Eclipse abbia riportato la legna dagli altri-
-Forse, ma se non fosse così?-
-L'unico modo per saperlo è verificare-
Prese per mano la rossa e si diresse sullo spiazzo di prato, dove avrebbero passato la notte

-Eclipse! Che fai qui senza Liam e Fine?- chiese subito Rein con diffidenza notando l'assenza dei due
-Datti una calmata- l'ammonii lui usando un tono duro, più duro del solito, poggiando la legna insieme a quella già trovata -ora arrivano..-
Rein guardò Bright perplessa e lui alzò le spalle

-Siamo arrivati!- esclamò Fine correndo verso il falò
-Finalmente! Vi davamo per persi!- si tranquillizzò l'azzurra portando all'amica una bella mela rossa, e dando un arancio a Liam
-Ehi fu!- urlò Fine rivolta a Eclipse con la mela in bocca -ferchè fei sfappafo?!-
Lui non gli rispose nemmeno, spezzò un pezzo di legno e lo gettò tra le fiamme
Fine non lo sopportava più, perchè non poteva andare lì e dargli una bella schiaffeggiata? Una di quelle che duravano una quindicina di minuti? Beh, questo se lo chiedeva ogni volta

Calò presto la notte, e i ragazzi si radunarono tutti in cerchio, intorno al grande fuoco
Si passavano la frutta raccolta, e anche del pesce, pescato con coraggio dal Guardiano Tio
-Adoro il pesce arrostito!- esclamò contenta Sophie, passando un altro bastoncino ad Altezza
-Già, poi questa notte il cielo sembra decorato di tante piccole perle- aggiunse Rein alzando la testa verso il bluastro del cielo
Rimasero sotto a quelle meraviglie, che in quel momento non sembravano neanche stelle, e presto tutti si addormentarono sul prato, ricoperto di rugiada, o quasi tutti
Eclipse, dopo essersi assicurato che tutti dormissero si diresse verso il bosco
Forse era troppo sovrappensiero per accorgersi che Fine non stava dormendo, si mise seduta quando lo vide alzarsi
Che fare? Seguirlo?
Si alzò, prima di pentirsi un altra volta e lo seguii
-Che carini- pensò mentre passava accanto a Rein e Bright abbracciati uno all'altro, che dormivano beatamente
Gli regalò un sorriso e gli augurò tutta la felicità del mondo, dopo di che si inoltrò anche lei nel fitto del bosco
Che ha nella testa quel ragazzo?
Lo trovò seduto su un tronco, qualcosa stava gli stava sicuramente frullando per la testa, vista la sua espressione persa
Si avvicinò con calma, nell'intento che magari potesse sentire qualcosa...
-Guarda che ti ho sentita, Fine...- sospirò Eclipse senza nemmeno voltarsi
La rossa non si sentii mai così in imbarazzo. Che figura.
-S-scusa- mormorò lei sul punto di tornarsene al falò
-Non preoccuparti, rimani se vuoi-
Fine non potè credere alle suo orecchie. Era un invito quello? Boh, ma dal tono che aveva usato..
Si sedette di fianco a lui senza proferire parola
-Come mai sei venuto qui?- chiese con sfacciataggine la rossa
-Non ho sonno questa notte- rispose lui senza staccare gli occhi dal cielo
-Ti piace questo cielo?-
-Si questo è...- tirò un lungo sospiro, come se non volesse arrivare all'argomento -questo è il cielo del mio Regno-
-C-cosa? Non capisc...-
-Tutto quello che vedi di me è solo una maschera, io sono il principe del Regno della Luna- confessò mentre i ricordi cominciavano a fluire piano piano nella mente del ragazzo
P-principe?! Lui era un principe?! Ma, come? Perchè? Perchè glielo stava dicendo così e perchè proprio a lei?
Fino a ieri si sarebbero volentieri azzuffati a vicenda. Troppi dubbi
-C-cos..- a Fine morivano le parole in bocca
-Il mio Regno è stato distrutto ben 5 anni fa, tutto quello che vedi, il deserto, il bosco, le rovine. Tutto è frutto della mia terra- raccontò con un filo di tristezza
Fine non sapeva che dire o che fare. O forse qualcosa poteva fare, gli toccò dolcemente le mani e gli sorrise comprensiva -ti ascolto-

Cinque anni fa, ogni Regno viveva in pace e in armonia con il resto del Pianeta...
-Mamma!- la chiamò un bambino di dieci anni dai capelli e occhi cobalto
La signora con il grosso pancione lo prese in braccio anche se a fatica
-Allora quando nascerà?- chiese impaziente di sapere se fosse stato un maschio o una femmina e che nome avrebbero dato alla creatura, che ora viveva nella pancia gonfia della signora Maria
-Questo non lo so di preciso- gli sorrise la donna -ma vedrai che nel giro di qualche giorno avrai qualcuno che ti terrà compagnia-
Il bambino saltò gioioso per tutta la sala e poi si fermò con il fiatone -mamma se è una femminuccia la voglio chiamare Milky, perchè sarà bianca come il latte-
-Milky eh...-
La felicità nel Pianeta procedeva al migliore dei modi, anche negli altri Regni. Finchè un giorno qualcuno volle cancellare ogni sorriso sul volto di ogni abitante. Essa si chiamò Evil.
Sei di questi Regni, spaventati per la professione della magia nera che la Regina Evil praticava, caddero sotto il suo dominio, consegnandogli i sigilli. Ma ne mancava uno per essere Regina del dell'intero Pianeta. Il Regno della Luna, che non intendeva assolutamente farsi sottomettere
-Non avrai mai il nostro sigillo!- le urlò in faccia il Re del Regno della Luna, con affianco la moglie
-Molto bene, allora dovrò prenderli con la forza- li minacciò alzando il possente scettro oscuro e invocando forze oscure, ai Reali non conosciute
-Maria, scappa! Metti in salvo nostra figlia e Shade! Voi avete la precedenza di vita!- disse alla Regina che si era stretta al braccio del marito
-Non se ne parla! Affronteremo insieme questa situazione- si oppose senza mollare la presa
L'oscurità si stava propagando per tutta la sala, mentre i due sovrani discutevano animatamente
-Venite!- disse Shade prendendo per mano sia la madre che il padre e trascinandoli nella fuori dalle mura
-Fermali Zaldron!- ordinò la Principessa Evil al capo dei suoi cavalieri oscuri
Shade salii per primo, per aiutare meglio la madre. Stavano tutti per mettere in salvo la loro vita, e magari ricostruendo un Regno in futuro, quando davanti alla moglie e al marito comparve Zaldron, con una possente spada tra le mani
Senza attendere oltre si scagliò contro il Re, che, con un abile mossa, parò il colpo, usufruendo della sua spada. Il cavaliere, però, era molto abile e il Re sapeva benissimo che non avrebbe resistito a lungo
-Maria sali sulla mongolfiera!- gli ordinò continuando a parare i colpi, mentre Shade lo assisteva alla scena con gli occhi in lacrime
La Regina fece come le era stato detto, ma qualcosa la perforò dalla schiena alla pancia, prima che potesse mettere solo un piede sul mezzo di trasporto
Un grido agghiacciante squarciò il cielo, ricoperto di nuvole, ormai nere
-MAMMA!- urlò il bambino sulla mongolfiera
Prima che potesse anche solo formulare il pensiero di scendere per accorrere dalla madre, il Re tagliò la corda della mongolfiera, facendola alzare nel cielo e permettendo al figlio di allontanarsi
Il bambino non capiva cosa stesse succedendo. Perchè? Perchè la pace doveva andare perduta così?
Avrebbe tanto voluto governare il regno affianco a sua sorella, ai suoi genitori, e.. in futuro accanto a una buona regina. Ma ora..I suoi sogni era andati persi
La mongolfiera si allontanò dal Regno ormai in fiamme


Fine non aveva parole. I segni del Regno in fiamme erano molto evidenti, ma ormai tutto era stato raso al suolo, come potevano esistere persone così..così... Non c'erano parole per descriverle. Solo ora capiva la freddezza del ragazzo
Gli poggiò una mano sulla spalla -Shade-
Il ragazzo si voltò di colpo, sentendosi chiamare per la prima volta con il suo vero nome
-Io...- prese fiato -IO TI PROMETTO CHE NESSUNO POTRA' PIU' TOGLIERTI LA FELICITA'!-



Nota Autrice: Capite ora? Capite perchè Shade era così freddo e distaccato... Povero :( Beh, ora vi saluto, spero che vi sia piaciuta la storia di Shade ;) Un super bacione..

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Capitolo 15
*** Rocce o coccodrilli? ***


Shade la guardò un pò sorpreso, e, per la prima volta, gli sorrise.
Un sorriso sincero, dolce, che Fine non aveva mai visto
La rossa rimase un pò imbambolata per quel sorriso, era bellissimo
Rimasero in un silenzio tombale per molto tempo, dopo di che, fu Shade a riprendere la parola
-Dai, andiamo, domani dovremo fare un bel pezzo di strada, quindi ora sarà meglio riposarci-
-Hai ragione- annuii Fine alzandosi e dirigendosi al falò, insieme a Shade

Il canto degli uccellini fece svegliare Rein, che appena si accorse di aver dormito tra le braccia di Bright diventò porpora per la vergogna, fortuna che non si era svegliato ancora nessuno.
Cercò di strisciare via senza svegliare il suo Guardiano
-Hm..- mugugnò il ragazzo muovendosi lentamente
-Bright..- mormorò lei per svegliarlo -Bright, sveglia è ora di alzarsi..-
Aprii piano gli occhi e si accorse di avere il braccio intorno alla vita di Rein, si alzò di scatto imbarazzato -scusa! Io non...volevo...-
-Non ti preoccupare- gli sorrise lei in risposta -ora però sarà meglio svegliare gli altri-
-Oh, s-si si certo-
Si separarono per far svegliare il resto della compagnia, in pochi minuti tutti erano pronti per ripartire

-Sarà meglio prendere quel sentiero laggiù- propose Shade
-No, meglio di no. Passiamo per quel bosco- si oppose Liam quando, ormai tutti erano d'accordo
-Cosa? Perchè?- chiese Rein
-La mia bussola indica quella direzione-
-Beh, allora la tua bussola è rotta, perchè la mia indica proprio quel sentiero- continuò Shade, per niente intenzionato a mollare. Non potevano permettersi di sbagliare direzione
-Non penso proprio, l'ho comprata qualche giorno fa!-
L'aria stava diventando pesante
-Basta, smettetela! Sembrate due bambini, ora vedremo cosa segna quella di Bright e quella che avrà la maggioranza vincerà- si intromise Altezza estraendo dallo zaino del fratello la bussola
Rimase in silenzio finchè la lancetta non si bloccarono
-Bene- esordii poi -Liam ha ragione, il bosco è la strada migliore-
Il ragazzo sorrise maligno -chi aveva la bussola rotta?-
Shade prese la strada per il bosco senza neanche rispondergli
-Questa potevi risparmiartela- lo riproverò Fine passandogli accanto, lui alzò le spalle come per dire "io ho sempre ragione"

La strada si presentava, come sempre, in salita, ma con un particolare in più: il fango.
L'aria era molto umida, il che era straordinario, come poteva un deserto essere così vicino a una palude così umida?
Si trovarono davanti a un laghetto fangoso
-E ora?- chiese Mirlo
-Che ne dite se lo attraversiamo saltando su quelle rocce?- propose Fine, cominciando a saltare sulle rocce
-Fine, vieni subito qui, potrebbero essere scivolose!- l'avvertii Rein, che ormai si era schierata dalla parte di Shade, ovvero, per la squadra di "Stai attento qui e stai attento lì!"
-E dai, cosa potrebbe succede?- disse Tio cominciando a seguire l'amica
-Temo che abbiano ragione, questa è l'unica strada- si arrese Shade lasciando passare Sophie, che aveva già messo il piede sulla prima roccia
-Ma...-
-Non preoccuparti Rein, ti aiuterò io- la rassicurò Bright, alle sue spalle
Lei annuii poco convinta e cominciò a mettere i piedi sulle pietre, rischiando di scivolare ogni volta
-Ragazzi! Comincio a vedere l'altra sponda!- gridò Fine, davanti a tutti, per farsi sentire
Saltò qualche altra roccia, ma l'ultima su cui si poggiò si mosse
-Che succede Fine?!- chiese Tio trattenendola per le spalle, ci era mancato davvero poco
-G-grazie- disse ancora scossa -la roccia si è mossa..-
-Cosa? Ma che...-
Tio stava per formulare una frase di senso compiuto, ma le parole gli si bloccarono in gola quando sentii anche la sua roccia muoversi, sotto ai piedi
-Che sta succedendo?!- si sentii la voce di Rein infondo alla fila
-Le rocce si muovono!- ed ecco la voce di Altezza, molto traballante
Solo in quel momento si accorsero di non avere i piedi su dei sassi comuni, bensì stavano attraversando il fiume sulla schiena di creature. Tutti avrebbero comunemente detto che si trattasse di coccodrilli, ma quelle bestie erano il triplo di un coccodrillo, e avevano la coda lunga quanto quella di un drago
Li avevano sicuramente svegliati, e ora loro stavano compiendo la loro vendetta...



Nota Autrice: Potete anche uccidermi per il ritardo, ma ogni sera dicevo: stasera aggiorno e alla fine, tra doccia e compiti mi dimenticavo :( Mi scuso tantissimo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, un super bacio ;)

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Capitolo 16
*** La zattera ***


Fine era spaventata, per non parlare di Rein. Poteva avere benissimo un infarto in quel momento
Quella era la fine? No, sicuramente c'era una via di fuga
-Ci sono!- esclamò Tio facendo voltare la rossa verso di lui -aggrappatevi alle liane!-
Tutti fecero come era stato suggerito, certo, non potevano pensare ad un altro modo, non avevano idee, forse quello era l'unico.
Cominciarono a passare da una liana a un ramo di albero, e qualche volta, Altezza faceva apparire piante per aggrapparsi

Arrivati sull'altra sponda poterono tirare un sospiro di sollievo
-Ma è mai possibile che quando diamo ascolto a te- cominciò ad arrabbiarsi Shade rivolgendosi a Fine -rischiamo sempre la pelle?!-
La rossa gli sorrise con la faccia del tipico angioletto, Shade sospirò, quante volte si era arrabbiato con lei o l'aveva sgridata? Aveva perso il conto. Avrebbe dovuto metterla al guinzaglio per tenerla ferma
-Guardate!- esclamò Mirlo sporgendosi dietro a una siepe altissima
Gli amici sbirciarono a loro volta e rimasero sbalorditi nel vedere una grande distesa d'acqua salata
-E questo?- chiese Bright confuso riferendosi al mare -da dove è sbucato?-
-Si complimenti Liam, seguiamo pure la tua bussola- disse sarcastico Shade con la faccia di uno che ne aveva fin sopra ai capelli di quel Guardiano
-Ehi, stai buono, la mia bussola è giusta, poi il mare non so da dove è sbucato- si difese il ragazzo
-Certo, il mare si forma in qualche minuto, ma si può sapere dove metti il cervello?!-
Liam sbuffò -ma perchè la fai tanto lunga?! Basterà attraversarlo.. o hai paura dell'acqua, la mammina non ti ha insegnato a nuotare?!-
Gli occhi di Shade divennero neri dalla rabbia, però, prima che potesse anche solo formulare il pensiero di tirare fuori la sua frusta per impiccarlo qualcuno gli si parò davanti e gli mollò un schiaffo. Fine.
-Fine...- mormorò il ragazzo toccandosi la guancia dolorante
-Non, non azzardarti più a dire una cosa del genere sulla madre di Shade, tu non sai cos'è successo- tremò per la rabbia con gli occhi coperti dalla frangia
Tutti guardarono il ragazzo dai capelli cobalto un pò confusi. Com'è che l'aveva chiamato?
Shade, intanto, assisteva alla scena un pò stranito, perchè aveva reagito così?
Liam si diresse verso la spiaggia senza proferire parola, offeso, oltraggiato, e cominciò a raccogliere della legna
-Muovetevi, costruiamo una zattera per uscire da questo pasticcio- disse freddo mentre Fine lo guardava un pò dispiaciuta. Forse era stata troppo dura, ma lui aveva esagerato

Rein si asciugò il sudore dalla fronte
-Tieni- disse Liam alle spalle porgendogli una borraccia d'acqua
-Oh, grazie tante!- rispose lei in un sorriso cominciando a sorseggiarla
-Ti dispiace se ti do una mano?- chiese gentilmente raccogliendo qualche tronco
-No, no, fa pure, grazie mille-

-Non mi piace- esordii Bright sedendosi accanto a Shade
-Chi?-
-Liam- rispose alzando di poco il mento verso il ragazzo e Rein
-Non ti piace perchè ci sta provando con la tua Protettrice o perchè non ti convince proprio?- lo provocò continuando a raccogliere legna
Il Guardiano arrossii vistosamente, sapeva già la risposta ma gli piaceva provocarlo
-A te?- chiese ribaltando il discorso
-A me cosa?- fece Shade sulla difensiva
-Oh coraggio, ora non mi verrai a dire che lo detesti così tanto solo perchè è spuntato così all'improvviso e non ti convince-
-Esatto- rispose Shade troppo velocemente
-E.. non sarà perchè sta attaccato come una mosca al miele a Fine?- continuò beffardo
-Ma che stai dicendo?! Senti, continuiamo a raccogliere la legna- lo schernii in risposta senza alzare lo sguardo, chiunque avrebbe notato quella scintilla di bugia che si poteva leggere
Bright sorrise malignamente e riprese con la raccolta, posando qualche volta lo sguardo su Rein e Liam

Calò presto la notte...
-Senti, Bright, che ne dici se partiamo domani, così saremo freschi a riposati- suggerii Auler
-Si penso che sia una buona idea, per questa notte ci fermeremo qui, domai partiremo- disse a tutti
Rimasero sdraiati sotto al cielo stellato, dopo di che si addormentarono tutti, distrutti...



Nota Autrice: Vi sono mancata?? Spero di si. Tranquilli dopo ci sarà il lancio ai pomodori contro l'autrice. Perdonatemi, ma mi hanno messo via il computer per il trasloco e non ho avuto modo di aggiornare, domani ci sarà il prossimo capitolo e niente più ritardi, intanto ho avuto modo di pensare alla prossima storia. Ora vi saluto, un super bacione :)

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Capitolo 17
*** Il simbolo di Mirlo ***


I delicati raggi del sole fecero svegliare una Rein abbastanza irritata dal doversi già alzare. Mugugnò qualcosa di incomprensibile poi si voltò verso destra e, senza volerlo, diede una manata al fianco di Fine che sobbalzò
-REIN!- gridò quasi nel suo orecchio
-Ma sei stupida?!- gli urlò a sua volta svegliando quasi tutto il gruppo
La rossa sbuffò e si alzò di malavoglia senza rispondere. Che pessimo inizio di una giornata!

Dopo qualche ora la zattera era quasi pronta per essere testata.
Fine si avvicinò con cautela a Liam, un pò impacciata
-Che cosa vuoi- disse lui freddo intrecciando un nodo molto complicato
-Beh- mormorò abbassando la testa -i-io... sono molto dispiaciuta per quello che è successo ieri, ma credimi, non l'avrei mai fatto se tu...-
-D'accordo, d'accordo. Sei perdonata, ma mi fa male il fatto che tu difenda un perfetto estraneo piuttosto del tuo Guardiano-
Fine, gli circondò le spalle con le sue braccia e Liam rimase un pò interdetto da quel gesto, sentii un brivido percorrergli la schiena e si scrollò bruscamente
-Muoviamoci- disse solo
La rossa rimase a fissarlo un pò dispiaciuta, non voleva che gli tenesse il broncio o che per lui fosse invisibile, gli voleva un gran bene.

Poco dopo la zattera era già arrivata in mare aperto, non si vedeva più la terra, solo acqua. Questo metteva molto in agitazione Lione, che temeva qualsiasi pericolo

-Principessa Evil!- la chiamò un servo
Evil roteò gli occhi esasperata di essere sempre disturbata -spero che sia importante, altrimenti diventerai una statuetta del mio giardino-
Il servo, sudato e impaurito riferii il messaggio
-Maestà, si sta verificando un fenomeno che sta aumentando la massa di energia, ogni cosa non è a suo posto- balbettò
Gli occhi della Principessa si illuminarono malignamente -si stanno avvicinando!-

Il mare parve calmo, niente ostacoli, forse.
Ma qualcosa si mosse proprio sotto alla zattera, facendo vacillare i passeggeri
-Che cos'è stato?- chiese Lione di colpo
Un altro colpo, più intenso che fece perdere l'equilibrio a Mirlo. La Protettrice cadde in acqua con un rumoroso "splash"
-Mirlo!- gridò la Protettrice del fuoco sperando che la ragazza tornasse in superficie, ma niente, continuava ad affondare, sempre più in profondità.
Senza pensarci, Lione si tuffò in acqua, nel tentativo di salvarla. Quando gli mancò il fiato pensò di ritornare in superficie ma mise a tacere quei pensieri

Intanto, il resto degli amici stava scrutando ogni movimento dell'acqua. Ancora qualche minuto e i Guardiani si sarebbero tuffati per andarle a recuperare, ma dovevano dargli una possibilità.
Attesero ma non videro nulla
-Io vado- decise Shade togliendosi la giacca e la camicia
-Ma..- provò a dire Fine ma si bloccò, aveva ragione, non poteva lasciare che Lione e Mirlo rischiassero la vita
-Aspettami, vengo con te- si unii Bright imitando il ragazzo dai capelli cobalto
In men che non si dica i due erano già sott'acqua, ma delle ragazze non c'era neanche l'ombra.

Mirlo, ormai era svenuta, ma qualcosa le fece aprire con fatica un occhio, una luce. Forte e potente, forse stava sognando, o forse era già morta. La luce si propagò per tutta l'area, tanto da farsi notare perfino dal gruppo in superficie. Il petto della ragazza brillò di uno scintillio argenteo e sentii una sensazione di calore avvolgerla. Il suo simbolo.
Tutta l'acqua intorno si fece più chiara e Mirlo riuscii a vedere Lione, Shade e Bright. Prese per mano la ragazza e indicò agli altri due di seguirla. In men che non si dica erano di nuovo sulla zattera...
-Mirlo!- urlarono tutti in coro abbracciandola, mentre Rein controllava che Bright non avesse inghiottito troppa acqua
-Sto bene- ripetè lui esasperato tossendo
-Sei sicuro? Hai mal di testa? Vuoi mangiare qualcosa?- continuò lei come una mamma preoccupata
Fine si lasciò scappare una risata poi volse lo sguardo su Shade, che si era seduto, quasi senza fiato
-Ehi- lo chiamò facendolo sobbalzare -tutto bene?-
-Si- rispose tornando a guardare il mare
Fine tirò fuori l'unico pezzo di stoffa che avevano e cominciò ad asciugargli quei capelli cobalto così morbidi. Il ragazzo rimase un pò sorpreso. Che stava facendo?
Si alzò di scatto, rosso come un peperone, strappò dalle mani di Fine la stoffa e si diresse verso il gruppo, in preda all'agitazione. Che cosa stava succedendo al suo cuore?
-Grazie- sussurrò Fine in un sorriso vedendolo allontanarsi...



Nota Autrice: Oh, perdonatemi. Lo so che fa schifo come capitolo ma non avevo molte idee... COMUNQUE MIRLO HA TROVATO IL SUO SIMBOLO!! Ora vi saluto, un super bacio

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Capitolo 18
*** L'inizio dell'inferno ***


L'aria sembrava estiva, simile ai venti che soffiavano sulla terra.
Si poteva odorare il profumo delle salsedine, e il mare pareva abbastanza calmo.
Videro, dopo giorni di viaggio, l'acqua che andava a morire su qualcosa..rocce!
Finalmente riuscivano a intravedere la terra ferma
Remarono fino ad arrivare sulla sabbia calda

Sophie mosse le dita dei piedi come per sentire di nuovo qualcosa di sicuro, che non dondolava, sotto ai piedi
Le Protettrici sorrisero
-Forza, andiamo- li incoraggiò Auler cominciando a inoltrarsi a quello che ormai tutti avevano imparato a chiamare Selva.
Certo, il paesaggio che li circondava non era dei migliori, ma dovevano proseguire
-Fine- la chiamò Rein
La ragazza si voltò -dimmi-
-Secondo te...si tratta ancora di un sogno?- chiese un pò impacciata
La rossa la guardò con un espressione curiosa -mah, non ci ho più fatto caso- ammise, poi voltò lo sguardo su Shade, che continuava a camminare senza badare all'occhiata fulminea che gli aveva lanciato
Se questo è un sogno, allora anche Shade è irreale
Sentii un dolore al petto, al pensiero che Shade fosse solo un sogno. Se davvero era così allora non si sarebbe più voluta svegliare

Intanto, qualcuno nel castello oscuro stava mettendo a soqquadro tutta la stanza, rovesciando fogli, pozioni oscure, e libri di stregoneria.
-MA DOV'E'?! DOV'E' FINITO QUELL'INCAPACE!?- gridò in preda all'ira
Fece per distruggere la porta con un misero incantesimo ma si bloccò vedendo il volto delle Protettrici, inciso sulla parete, lei stessa l'aveva segnato. Il suo broncio adirato si tramutò in un sorriso inquietante, seguito da una risata malefica
-Questo dì la notte seguirà, tutto gira come una ruota, quà e là, ma tutto questo finirà- esordii cantando una specie di ninna nanna spaventosa
Aprii il cofanetto, che aveva preso a suonare da un paio di minuti e il suo sguardo si irrigidii -IDIOTA!- gridò -QUANDO PENSI DI PORTARMI LA RAGAZZA?! NON C'E' PIU' TEMPO!-
-Sto facendo il possibile maestà, ma la situazione è complicata- rispose il ragazzo dall'altra parte del piccolo schermo, poi si voltò -ora devo chiudere, le farò sapere al più presto-
E chiuse la chiamata lasciando Evil con un palmo di naso.

Shade lanciò un occhiata fulminea a Liam che si era appartato solo per qualche minuto
Stava per andare a chiedergli spiegazioni quando qualcuno bloccò la sua impresa
-Perfetto, e ora?- chiese Bright con fare ironico
Davanti a loro si alzavano fieri cinque grandi strade divise
-Questo è un problema...- commentò Auler sovrappensiero
-Perchè non ci dividiamo?- propose Liam
Tutti lo guardarono un pò disorientati. Perchè dividersi? I pericoli e i rischi ormai andavano alla pari e se qualcosa fosse andato storto?
-Io penso che sia una buona idea- approvò Fine
-Ma Fine...- provò a fermarla Rein
-Pensateci: se ci dividiamo sarà più facile trovare la strada giusta, e il primo che la trova da un segno agli altri-
Tutti ora sembravano convinti, tutti tranne il ragazzo dai capelli cobalto, che aveva le braccia al petto e un broncio simile a quello dei bambini quando gli togli le caramelle
-E dai, Shade! Sono sicura che non accadrà nulla, fidati di me- gli sorrise Fine
Il ragazzo sospirò -e va bene, allora le coppie saranno...-
-Io andò con Fine, d'altronde sono il suo Guardiano- lo interruppe Liam, che sapeva già come avrebbe fatto le coppie Shade, che infatti lo fulminò con lo sguardo
-Benissimo! Allora Shade verrà con me e Rein- terminò Bright, mentre i gruppi si erano quasi formati
-Cosa?!?- esclamò Rein che sperava di stare sola con il suo Guardiano
Senza dar troppo peso alle parole dell'azzurra, Bright sparii nel buio della grotta, Rein sospirò e Shade seguii con la coda dell'occhio Fine e Liam. Ora erano tutti divisi

Fine e Liam camminavano verso sud senza proferire parola, la rossa strinse il suo vestito, fino a far apparire i tendini sul pugno
-Sei preoccupata?- chiese il ragazzo notandolo
-I-io? No!- rispose troppo in fretta
Ridacchiò qualcosa che fece irritare molto Fine
-Guarda che non sono preoccupata!- ribadii più seria
-E' per Shade?- chiese fermandosi
La rossa si irrigidii a sentire quel nome -n-non so di cosa parli- balbettò cominciando a sentire le mani sudate
Liam fece un passo verso destra, verso Fine e la bloccò al muro con le braccia -non mentirmi- le sussurrò quasi all'orecchio
Fine era agitata, non aveva mai avuto un contatto così con una persona, nessuno gli era mai stato così vicino, sentiva il suo respiro sul collo
Abbassò la testa consapevole che quello che stava dicendo il suo Guardiano era la pura verità, Liam ritrasse lo sguardo e la osservò attentamente, quasi sorpreso
Gli alzò il mento con due dita e si passò la lingua sul labbro inferiore -sei così bella- sussurrò guardandola intensamente, ma Fine non sembrava così "presa" da lui, come lo era lui da lei.
Fece qualcosa che sorprese molto la ragazza: la baciò, un bacio passionale, senza tralasciare nulla.
Un semplice bacio? No, perchè un aura nera avvolse Fine e i suoi occhi divennero del colore del sangue, quel bel rosso cremisi sparii insieme alla sua persona...



Nota Autrice: Finalmente Liam si fa vedere per quello che è!! Ma la storia non è finita, ci saranno molti colpi di scena ed episodi che non vi sarete mai aspettati, un super bacio :)

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Capitolo 19
*** Fine, sei proprio tu? ***


Rein sentii un forte dolore al petto, si inginocchiò a terra stringendo i denti per non urlare dal dolore
-Rein!- gridò Bright tornando indietro, Shade fece lo stesso ma la guardò un pò sovrappensiero. Perchè questo improvviso dolore?
-Che succede?- chiese il suo Guardiano tenendogli la mano
Rein aveva gli occhi coperti dalla frangia ed era praticamente zuppa di sudore. Come se una parte di lei fosse appena morta
Bright gli strinse leggermente la mano, stando attento a non esagerare, per confortarla. Lui era lì con lei
-F-fine- sussurrò troppo piano in preda ai gemiti di dolore
-Cosa?- chiese Shade speranzoso di aver sentito male
-FINE!- ripetè gridandolo, mentre il suo urlò si propagava per tutta la grotta

-Avete sentito?- chiese Altezza riferendosi al rumore della voce dell'azzurra
-U-usciamo di qui, o l'aria è troppo pesante o è successo qualcosa...- mormorò sovrappensiero Sophie

-Ragazzi, lo avete sentito anche voi?- chiese Bright una volta usciti dalla grotta
Auler annuii a nome di tutti
-Un attimo..dove sono Fine e Liam?- chiese Rein guardandosi attorno
Si levò un brusio generale
Shade storse il naso. Lo sapeva, fin dall'inizio lo aveva saputo. Aveva sempre sospettato di quel ragazzo
-Siamo qui!- lo risvegliò una voce troppo famigliare
Tutti si voltarono verso la ragazza dai capelli rossi e il suo Guardiano, che gli stava alle spalle
-Fine! Perchè ci avete messo così tanto?- chiese l'azzurra correndogli incontro come il suo solito per abbracciarla, ma Fine mise una mano davanti al suo viso prima che potesse mettergli le mani addosso
-Non credo che ce ne sia bisogno, sto bene, non vedi? Ora sarà meglio proseguire...-
Andò avanti mentre gli altri la guardavano mezzi stupiti. Fine era sempre la prima per abbracci e tenerezze, avrebbe rischiato senza pensarci la sua vita per salvare quella di un altro, che cosa stava succedendo?
Shade lanciò un occhiata terribile a Liam che alzò le spalle senza proferire parola, come se non sapesse nulla di quello che stava succedendo alla rossa
Shade, lo tenne sott'occhio per tutta la durata del cammino. Non poteva essere una coincidenza, Fine era entrata in quella grotta ed era uscita sotto le vesti di un'altra persona
-Dove siamo diretti?- chiese Lione al gruppo
-Alla valle dell'inferno- rispose Shade senza nemmeno voltarsi
-Che paura, perchè ha questo nome orribile?-
-Perchè si dice che ci siano geyser scavati nel terreno, non visibili, che appena fai un passo sbagliato ti arrostiscono non con acqua bollente, ma con lava incandescente-
-Ah d'accord...COSA?! E si può sapere perchè diamine andiamo a suicidarci?- sbottò Rein sperando che le sue orecchie l'avessero lasciata nel momento in cui Shade aveva detto quella frase
-Perchè è l'unica via per il Castello Oscuro- rispose tranquillamente
Gli altri, intanto, solo a sentire la storia avevano la pelle d'oca. Qualcosa sarebbe andato storto, se lo sentivano...



Nota Autrice: Scusate se questo capitolo è così corto, domani aggiornerò un pò prima e non sempre con mio papà con la forca dietro che mi ripete "E' tardi! Va a letto!". Uff... Va beh, ora vi saluto, un super bacione...

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Capitolo 20
*** Vicini alla Valle ***


Nessuno fiatò per tutta l'andata, ognuno teneva gli occhi bassi
Avevano percorso parecchi chilometri a piedi, erano distrutti e in più la temperatura si era alzata notevolmente, segno che si stavano avvicinando alla Valle dell'Inferno.
Fine, a inizio fila, camminava fiera con la testa alta e un sorriso maligno stampato sulle labbra
-Che ne pensi?- chiese Bright a Rein, che aveva ancora l'espressione persa, riferendosi a Fine
-No, non è lei, quella non può essere Fine- affermò lei convinta
Bright osservò la figura rossa anch'esso pensieroso
-Io...sospetto di Liam- disse Rein, e quella convinzione arrivò anche all'orecchio soggetto in questione
Il ragazzo assottigliò gli occhi. Per quanto si sarebbe ancora nascosto? O meglio, per quanto ancora poteva tenere nascosta la verità?
Il sentiero cominciava a spogliarsi di alberi per lasciare posto a un calore irreale, alcune eruzioni si potevano già notare dal sentiero
-Sarà meglio fermarci prima di oltrepassare la Valle- ordinò solenne Fine, sedendosi su una roccia
Gli amici alzarono le spalle, ma Shade non avrebbe lasciato correre. Non era Fine
La prese per un polso e la trascinò con sè in un posto più appartato, si posizionò davanti a lei e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi
-Che ti ha fatto?- chiese Shade cercando di mantenere la calma
-Che mi ha fatto chi e quando?- rispose Fine alzando le spalle antipaticamente
-No, qui le domande le faccio io, perchè da quando sei uscita da quella maledetta grotta non sei più Fine!-
-Ti sbagli io sono la stessa e...-
-Scusate- li interruppe Liam ricevendo un occhiata omicida da Shade
-Che vuoi?- chiese lui freddo
-Vorrei parlare con Fine-
-Non se ne parla neanche!-
-E invece parleremo!- si oppose Fine prendendo per mano Liam e allontanandosi dal ragazzo stupito
Perchè?
Shade andò a sedersi accanto a Bright e Rein, che avevano cominciato a parlare del comportamento di Fine
-Quella faccia è da "oddio mi ha lasciato la mia ragazza" oppure "oddio ho un terribile mal di pancia!"- scherzò Rein, ma la voglia di scherzare era l'ultimo dei pensieri di Shade in quel momento
Bright lo notò e gli poggiò una mano sulla spalla -che è successo?-
-Beh..-
-Un attimo di attenzione!- si udii la voce di Fine che cercava di avere tutte le attenzioni addosso -vorrei annunciarvi che io da questo momento ho deciso di abbandonare il gruppo-
Lo disse con tanta naturalezza che a Rein parve uno scherzo, o meglio lo sperava
-Fine ti prego, non scherzare- fece giust'appunto
-Oh, ma io non scherzo Rein, non sono mai stata più seria-
Gli occhi della rossa erano completamente differenti, malvagi, privi di un anima, fecero intendere bene il volere della ragazza. Ma che stava facendo? Abbandonava tutto così, come se fosse un gruppo di musica, come se fosse l'abbandono di una casa?
L'azzurra, Bright e Shade non se ne capacitavano
-Perchè lo fai?- chiese duro Shade cercando in tutti i modi di concentrare la sua ira nei pugni chiusi e rigidi, anzichè sul ragazzo accanto a Fine
-Me ne vado, me ne vado con Liam per vivere la nostra storia, ma non intendo rimanere qui un attimo di più- detto questo il suo simbolo brillò di una luce scura e negativa, centinaia di bagliori si propagarono nell'intera zona e in un attimo Liam e Fine erano scomparirono
Shade sgranò gli occhi incapace di collegare quello che era appena accaduto con la realtà, mentre Rein si strofinava gli occhi più volte, speranzosa che quello fosse solo un sogno..
Ma quello era tutt'altro che un sogno



Nota Autrice: Non so che ne pensate voi ma a me questo capitolo NON PIACE! Poi sta a voi decidere, ma capitemi: scrivere alle due di notte con la faccia che cade sulla tastiera è difficile xD Baci!

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Capitolo 21
*** Le speranze vengono a mancare ***


Rein si lasciò cadere sul terreno, mentre Shade fissava ancora il punto dove i due ragazzi erano scomparsi.
Perchè?
Già questa era la domanda che assaliva le menti di tutti
Come poteva essere successo così in fretta, senza un motivo senza un attimo di ripensamento
In quel momento persero ogni speranza di continuare, soprattutto l'azzurra
Ma qualcosa volle il contrario, la catenina che Rein teneva al collo si slacciò e cadde davanti a lei, ma si aprii da sola
La ragazza si sorprese e non poco, non aveva mai pensato che quella collana si potesse aprire, non ci aveva neanche mai provato
Al suo interno riconobbe una foto dove c'era lei in braccio a sua madre, doveva aver avuto pochi mesi di vita, e affianco un signore dai capelli blu e gli occhi verdi, quasi simili ai suoi e in braccio teneva una bimba, che pareva la sua copia, ma quest'ultima aveva i capelli di un bel rosso acceso.
Non ci volle nulla a riconoscerla, quella era proprio Fine, se lo sentiva
Rimase a fissare la foto come in uno stato di trance, gli occhi vuoti. No, non poteva essere solo una coincidenza, ora tutto combaciava, il sogno, la somiglianza i poteri, il perchè si sentissero così unite, quasi come un'unica anima...
Si rialzò e guardò i due ragazzi affianco a lei, Bright senza parole e Shade distrutto, prese le mani a quest'ultimo e gli sorrise -Forza, non dobbiamo perdere la speranza, Fine ci sta aspettando-
Il ragazzo la guardò stranito -c-che...?-
-Qualcuno mi ha appena fatto capire che quello che ci immaginiamo è realtà e quello che vediamo è finzione, ma eravamo troppo ciechi per rendercene conto-
Il ragazzo ricambiò il sorriso -Fine ha bisogno di noi-

Camminarono con il sorriso sulle labbra, e arrivarono alla Valle dell'Inferno senza timore
Quello era il loro sogno, e allo stesso tempo la loro realtà

-Bene, bene, bene, cosa abbiamo qui?- sorrise malignamente Evil prendendo tra le sue mani il volto di Fine
-Maestà?- la chiamò Liam pensieroso -perchè proprio la Luce?-
-Perchè senza la Luce il Buio non è niente, e viceversa, ma siccome il Buio è difficile da controllare allora abbiamo mirato a una preda più semplice, tranquillo ho tutto sotto controllo, l'intero universo è già nelle mie mani-
Dopo quelle parole seguii una risata inquietante che si propagò per tutto il castello

-S-siete proprio sicuri di voler attraversarlo? Non c'è una via alternativa?- tremò Altezza
-Coraggio Altezza! Quando questa brutta avventura sarà finita ti prometto che andremo insieme ad abbrustolire i salsicciotti sul fuoco, proprio come stanno bruciando le rocce qui- scherzò Sophie per mettergli ancora più paura
-Dì la verità lo fai apposta vero?- si irritò la Protettrice della Terra pizzicandogli amichevolmente l'avambraccio
Un potente rumore li fece sobbalzare e tornare indietro di qualche passo
-Ho troppa paura- disse Lione con voce tremante, una mano morbida e calda si incrociò con la sua, alzò gli occhi e davanti a sè aveva due perle del colore dell'acquamarina che la fissavano sorridenti -non preoccuparti- la rassicurò l'azzurra
Lei acquistò un pò di fiducia in se stessa e cominciò a camminare avanti seguita da Rein
Tutto stava procedendo per il verso giusto, ma Lione intravide con la coda dell'occhio una piccola crepa e Rein ci stava per poggiare il piede giù ma fortunatamente riuscii a spostarla, finendoci lei a suo posto
Aspettò di sentire la pelle rovente per poi sciogliersi, ma si ritrovò in tutt'altra situazione: stava precipitando. Dove? In un burrone
-LIONE!- gridò Rein cercando di allungarsi per prenderle la mano, che ora si era aggrappata a una sporgenza, ma era troppo distante
-AIUTO!- supplicava al limite delle forze
Shade tentò con la sua frusta ma era troppo distante
La Protettrice del Fuoco non resistette più e in un attimo scomparii nel fiume di lava
L'azzura e gli amici assistettero a quella scena inquietante.
-E' stata tutta colpa mia...- mormorò Rein con lo sguardo perso. No, non riusciva, non poteva reggere due perdite.
Rimasero a fissare il punto dove Lione era sparita, ma di lei, nessuna traccia....



Nota Autrice: Eh, eh. Pensavate che sarebbe stato così facile, non con me...Beh, ora vi saluto e vi mando un bacione, se riesco aggiorno anche l'altra storia.. ciao! :)

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Capitolo 22
*** Nel Castello Oscuro ***


-Noi dobbiamo andare avanti- mormorò Shade altrettando dispiaciuto
Rein strinse i pugni fino a infilare le unghie nella carne, e sentii tutto il corpo tremare e qualcosa scivolò lungo la sua guancia, qualcosa di bagnato
-Sono andata avanti troppe volte- tremò con voce sprezzante
Bright le poggiò una mano sulla spalla ma lei la tolse in malo modo
-Ora è una questione personale-

Evil si stava godendo le gioie della vita, ormai con la Luce in mano sua il Buio e gli altri Guardiani erano spacciati
Un dolore lancinante alla testa la fece desistere da ogni privilegio. Che cosa stava succedendo?
Si sedette sul tavolo dove era poggiata la sfera magica e vi guardò dentro
La sfera non esitò a mostrargli la Guardiana della Notte che avanzava con due occhi che, se avessero agito, avrebbero distrutto ogni cosa dove metteva piede
Non si scompose, ma questo non l'aveva previsto...

-E questo...?- chiese Altezza riferendosi all'enorme ponte che si prostrava fiero davanti al gruppo
-Deve trattarsi sicuramente di un incantesimo, quindi stiamo attenti- si raccomandò Shade, ma ormai Rein era già arrivata a metà
-Aspetta Rein!- le urlò Sophie correndole dietro
Quando la raggiunse il ponte cominciò a tremare e le due dovettero aggrapparsi per stare in piedi
-No! Non possiamo fallire! Questa è l'unica via che ci separa dal Castello- gridò determinata Rein sostenendo anche l'amica
-Non possiamo andare avanti è troppo pericoloso!- replicò Sophie
Quella frase fu seguita dal rumore delle corde spezzarsi. Il ponte si slacciò e le due caddero nel vuoto, non sapevano cosa ci fosse sotto di loro
Shade le allungò la sua frusta, ma solo Rein riuscii ad aggrapparsi, tentò di afferrare anche l'amica, ma le scivolò dalle mani
-AIUTO!- gridò continuando a precipitare
Ormai le speranze di sopravvivere erano sparite, ma lei continuava a provarci
Si sentii afferrare per un polso e quando alzò lo sguardo si trovò davanti due occhi arancioni, accesi
-Lione!- il suo urlò si propagò per tutto il dirupo e Rein sorrise involontariamente alla splendida vista dell'amica
Il suo simbolo brillava come il sole, ma questo era solo un dettaglio
-Sophie- esordii la Guardiana del Fuoco -devi lasciarti andare-
Il sorriso di Sophie sparii in pochi secondi -cosa?- riuscii a mormorare
-Ti devi fidare di me!-
L'amica la guardò allibita. E se qualcosa fosse andato storto? D'altronde tutto in quel viaggio era contro di loro
-Ti prego- furono le ultime parole di Lione
Sophie lasciò la mano della compagna e ricominciò a precipitare, senza urlare, tenne solo gli occhi chiusi
D'un tratto sentii qualcosa di caldo sul petto, qualcosa che la riscaldava in tutto il corpo
-Il simbolo- sussurrò Altezza, mentre gli altri la osservavano sconvolti
Come per magia, la Guardiana dell'Aria, cominciò a levitare, e un secondo prima dell'impatto a terra risalii fino ad arrivare a Lione, che afferrò per le braccia e la trasportò fino in cima al dirupo, dove c'era il resto del gruppo
Rein, che era già risalita, abbracciò le due amica e gli altri la imitarono formando un abbraccio di gruppo
-Sapevi tutto, non è così?- le chiese Sophie staccandosi e guardando Lione con un sorriso che diceva chiaramente "Grazie"
L'amica annuii
-Se non sbaglio mancano solo i simboli di Fine e Rein- dedusse Mirlo
-Esatto, ma essendo due elementi opposti, il loro simbolo lo troveranno solo quando diventeranno un unica cosa- spiegò Shade
Rein si portò una mano sul cuore -quindi non posso trovare il mio simbolo se non c'è Fine accanto a me?-
-Proprio così-
Bright le passò una mano dietro la spalla e la tirò a sè -e allora, andiamo da Fine-
L'azzurra riconquistò il suo sorriso e insieme si diressero verso l'ultima delle loro tappe: Il Castello Oscuro, che ormai riuscivano a intravedere

-Qual'è il piano?- chiese Rein accanto a Shade
Si erano nascosti dietro a una siepe per evitare che i Cavalieri Neri li vedessero
-I Guardiani e le Protettrici terranno occupati i cavalieri, mentre io, Bright e Rein ci inoltreremo nel Castello- spiegò assottigliando lo sguardo verso le grandi mura. Infondo la sua famiglia era morta per mano della Regina, per un capriccio, e lui ora voleva vendicarli
-E' tutto chiaro?- si riprese poi
Tutti annuirono, stavano per entrare in azione quando Rein li fece voltare -aspettate!-
-Che c'è?-
-Un ultimo abbraccio di gruppo?- chiese aprendo le braccia e sorridendo
Gli amici si guardarono e in un secondo erano di nuovo l'uno abbracciato all'altro
-Comunque vada, non vi dimenticherò- pianse e rise in contemporanea
Ormai quelli che non piangevano erano ben pochi: ora le loro strade erano divise

I primi ad uscire dal nascondiglio furono i Guardiani e le Protettrici che, senza esitare, si scagliarono contro i Cavalieri e li attaccarono con mosse magiche potenti e colpi di spada. Eh si, erano davvero migliorati, ora potevano definirsi i Guardiani e Protettrici
Shade, Bright, e Rein entrarono indisturbati. Il castello era enorme, come avrebbero fatto a trovare Fine?
Shade guardò le mattonelle dei muri che avevano la forma del becco di un uccellino, ma erano rivolte verso sinistra, si sporse nell'angolo e vide che erano cambiate e che ora erano rivolte verso destra
-Seguitemi!- ordinò capendo la strada. Sorrise malignamente, la Regina non poi così tanto furba.
Arrivarono davanti a un ampio salone vuoto e buio
Non c'era niente, solo.. una figura nera che si mostrava davanti a loro
Assottigliarono gli occhi per vedere meglio nel buio e Rein ci mancò poco perchè non andasse là per distruggerlo con le sue mani
-Dov'è?!- urlò con tutta la sua forza sentendo la rabbia risalirle nelle vene
-Chi? Fine?- chiese lui sarcasticamente
-Lo sai chi!!-
-E nella sala del salice, dietro a quella porta- si voltò per indicare il portone che emanava una strana luce
Shade preso da una voglia irrefrenabile di fargliela pagare sfoderò la sua frusta e lo colpii, ma Liam fu molto più svelto e gliela tagliò
Anche Bright si scagliò contro il ragazzo che indossava un mantello scuro, ma anche questa volta Liam riuscii a schivarlo e a parare il colpo
-Vai- disse Shade a Rein, quest'ultima annuii e superò Bright e Liam sperando con tutto il cuore che non accadesse nulla di spiacevole
Finalmente arrivò nella sala del Salice...



Nota Autrice: Spero vi sia piaciuto ^-^ Il prossimo è l'ultimo capitolo, un bacio

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Capitolo 23
*** Questa è al fine? Si, è proprio finita ***


-Altezza!- gridò Mirlo distraendosi dal suo lavoro e ricevendo un colpo di spada, per fortuna riuscii a deviarlo ma la caviglia sanguinava lo stesso
-Mirlo tutto bene?- le chiese Altezza a terra
-S-si- mormorò seguito da un grido di dolore
Un cavaliere oscuro stava per colpirle quando Auler si mise in mezzo per evitare l'impatto
-Tio! Aiuta Mirlo!- gridò stringendo i denti per la pressione che esercitava quel cavaliere
Le cose non stavano andando bene...

Le cose non andavano bene neanche per Bright e Shade.
Il Guardiano di Rein si era distratto quando quest'ultima era entrata nella sala principale, e Liam ne aveva approfittato per disarmarlo e tirargli un potente pugno che gli fece sbattere la testa e perdere i sensi
-Bright!- lo chiamò Shade chinandosi verso l'amico, ma quest'ultimo non reagiva
Lui però doveva farlo, lui doveva reagire, ne avrebbe rimesso Fine, ne avrebbe rimesso Rein, ne avrebbe rimesso tutto il Pianeta
Si alzò e si posizionò davanti a Bright con una spada in mano
-Non vincerete Liam!-

-Fine!! FINE!- urlava il suo nome la gemella, ma Fine non rispondeva, anzi c'era il silenzio più totale
-Sai- esordii una voce maligna, non era quella di Fine, Rein lo capii da subito -siete così ingenue-
Qualcosa, o meglio qualcuno le accarezzò la testa e lei si volò di scatto ma non vide nessuno
L'aria stava diventando pesante e la situazione insostenibile
-Dov'è Fine?- chiese inspirando profondamente
-Quale delle due?-
Rein sorrise malignamente, voleva giocare? Bene, allora che il gioco abbia inizio!
-Voglio la Fine vera, la Fine buona, VOGLIO MIA SORELLA!- si voltò di scatto sorprendendo la figura dagli occhi cremisi che aveva davanti
Quest'ultima sorrise a sua volta e Rein si chiedeva perchè continuasse a sorridere o ridere in un modo così inquietante, mosse le labbra e la sua bocca emise un suono -è morta-

Shade continuava a parare i colpi con grande agilità, ma non attaccava
-Non ti ricordavo così- esordii Liam
Shade si fermò. Cosa voleva dire?
Liam, che capii lo sguardo del ragazzo si fermò anche lui e sorrise nascondendo gli occhi nella frangia. Shade non capiva.
D'un tratto spostò la mano dall'impugnatura della spada e il simbolo che gli mostrò lasciò il ragazzo dagli occhi cobalto senza fiato
-Che brave persone che erano i tuoi genitori- sogghignò facendosi beffe di Shade, che era rimasto a fissare il quadrifoglio rosso inciso sulla spada
-E' normale la tua reazione, ma ti rinfrescherò la memoria: sono stato io-
Il ragazzo alzò lo sguardo
-Io sono Zaldron-
Quelle ultime parole fece scattare Shade verso il ragazzo con il desiderio irrefrenabile di ucciderlo, di vendicare la sua famiglia e il suo popolo
Zaldron fece due passi indietro e in pochi secondi cambiò aspetto, facendo fermare Shade
-Fine- mormorò non più lucido
Prima che potesse anche solo riacquistare la sua lucidità, Zaldron lo colpii con un calcio e il ragazzo cadde a terra, sputando sangue dalla bocca

Rein non sapeva proprio cosa fare, o come fare. Lei non aveva poteri, poteva contare solo sulla sua fortuna? Le sarebbe servita ben poco
-Lo so- rispose -lo so che Fine è morta-
Evil si sorprese molto di quel che stava dicendo, ma la questione si stava facendo interessante interessante
-Ma solo le sue scelte, le sue paure, il suo carattere è morto. Io riuscirò a farli rinvenire!- disse decisa scagliandosi contro Evil e tirando fuori un pugnale che gli era stata dato da Shade poco prima
Sbattè contro un muro invisibile e cadde a terra
-Sei una sciocca!- le urlò contro la Regina nel corpo di Fine prendendola per il collo
Rein si dimenava, non riusciva a respirare e intanto si sentiva le energie scomparire a poco a poco, come se gli stesse prosciugando tutta l'anima
-Che c'è? Ti senti stanca? Vedrai che tra poco sarà tutto finito!-
Per un momento pensò di lasciarsi andare. Ormai le speranze erano tutte morte, cosa poteva fare lei contro una simile potenza?
Chiuse gli occhi e per un momento incrociò tutti i volti disperati dei compagni che lottavano senza sosta, senza nemmeno respirare

Una bambina di quattro anni dai capelli azzurri come il cielo stava piangendo disperatamente lungo un pontile
-La faccio finita con tutto- disse tentando di buttarsi di sotto tra le automobili
-Che cosa stai facendo?- le chiese una voce da dietro
Lei si voltò di scatto incrociando due occhi cremisi, la bambina era molto simile a lei
-I-io...- tentò balbettando mentre la pioggia si confondeva con le sue lacrime -ho litigato con mia madre e lei non mi vuole più bene!-
La rossa la prese per mano e gli sorrise -non è vero, ti vorrà sempre un bene dell'anima, e tu non devi lasciarti andare, c'è sempre qualcosa per cui vale la pena lottare-
La bimba dagli occhi del colore del mare ritornò sul marciapiede e la ringraziò


Rein riaprii gli occhi di colpo e con una lentezza esasperante e una volontà d'animo afferrò il ciondolo che teneva al collo e lo portò alle mani della persona che aveva davanti
Una luce abbagliante avvolse entrambe e Rein si trovò nel vuoto più assoluto, intorno a lei non c'era niente, solo il bianco più totale
Vide una figura appollaiata a terra con la testa fra le ginocchia, sembrava che stesse piangendo
Quando quest'ultima sentii dei passi alzò la testa, dopo quattro lunghissimi giorni riaprii gli occhi, all'inizio la vide un pò sfocata ma poi riuscii a riconoscerla
-Rein! Che cosa ci fai qui?- chiese con un sorriso che brillava più del sole
-Beh, me l'hai insegnato tu: c'è sempre qualcosa per cui vale la pena lottare- le sorrise a sua volta sentendo un calore confortante invaderla
-Rein- la chiamò Fine prendendola per mano -il tuo ciondolo...-
L'azzurra sorrise involontariamente -sai, quella era la nostra mappa, ora non ci serve più, perchè ho capito di avere una sorella accanto-
A Fine scese una lacrima di gioia, le strinse più forte la mano e cominciarono ad incamminarsi verso il nulla -usciamo di qui, insieme-

-Che stupido- rise Zaldron -pensi davvero che voglia te?-
Shade si rialzò a fatica con la bocca sanguinante -e tu sei così convinto che lei voglia te?-
Il ragazzo strinse i pugni. Infondo si era affezionato a quella Protettrice tanto allegra dai capelli rossi
-Zaldron- lo chiamò guardando alle sue spalle Bright che si rialzava -mi avrai anche portato via la famiglia e avrai vinto sul mio regno, ma questa volta hai perso, Fine ha scelto me-
Il ragazzo non ci vide più e si scagliò contro Shade con tutta la sua forza
-Ora Bright!- urlò
Zaldron fu costretto a voltarsi e Shade sorrise malignamente
"C'è caduto!"
Il ragazzo realizzò troppo presto che Bright non stava facendo un bel niente, si rivoltò verso il suo rivale ma quest'ultimo gli infilò una spada nello stomaco poco prima che abbia avuto il pensiero di farlo lui
-E questa è la fine che ti meriti- disse indignato fissando il trifoglio inciso sulla spada. Come erano stati uccisi i suoi genitori così è morto l'uccisore
Shade aveva vendicato la sua famiglia
Mentre il sangue malvagio di Zaldron si propagava per tutta la sala, Shade prese sotto braccio un Bright ancora dolorante e lo incitò a raggiungere le gemelle

L'urlo agghiacciante di Evil si propagò per tutta la sala e due anime bianche e pure uscirono dal suo corpo maledetto
-La Regina si inginocchiò a terra esausta, senza fiato, mentre le due gemelle si tenevano ancora per mano e il simbolo sulla loro schiena aveva lasciato spazio a due bellissime ali bianche e pure per Fine e due ali altrettanto belle a Rein, ma le sue erano blu come la notte
L'energia che sprigionavano era immensa
Evil cadde a terra stremata respirando a fatica.
-Rein! Bright è..- si bloccò alla vista delle ali splendenti, ma soprattutto alla vista di Fine
Era tornata... Non riusciva a crederci
-Shade!- gridò lei saltandole letteralmente addosso
-Fine!- Shade era al colmo della gioia, si lasciava abbracciare mentre teneva ancora su il Guardiano di Rein, che presto fu retto dalla rispettiva Protettrice, lasciando a Shade il piacere di abbracciare la rossa
-Mi sei mancata- disse lui baciandole i capelli
-Anche tu- sussurrò lei attaccata al suo petto
L'azzurra guardava la scena quasi commossa, ora era tutto finito. O forse no.
Prima che potessero esultare di gioia Evil si era rialzata a fatica e stava lanciando contro di loro un incantesimo, ma quando se ne accorsero ormai fu troppo tardi
-ATTENTI!- il gridò di Rein fu l'unica ancora di salvezza
Shade senza pensarci spinse via Fine e il raggio andò proprio a colpirlo, in pieno petto
Non si udii nessun grido di dolore, nè urla di paura e disperazione, nulla. Il vuoto più totale
La Regina si coricò a terra e smise di respirare. Aveva consumato tutte le energie, per lei era arrivata la fine ormai. Sparii come polvere nel vento e nel grande salone rimasero solo Fine, Rein, Bright e Shade. Quest'ultimo se ne stava a terra e respirava con molta fatica, teneva una mano sul cuore, gli faceva male ed a ogni battito lo sentiva come..rallentare
-SHADE!- urlò Fine disperata inginocchiandosi verso il ragazzo
-Fine...- sussurrò lui sfiorandole la mano, privo di forze
Lei gli accarezzò dolcemente la guancia sanguinante e sentii per la prima volta la sua pelle candida come il latte
La ragazza riprese a piangere ancora più forte di quel che già stava piangendo, ogni singola lacrima andava a mischiarsi sulla camicia di Shade
-Grazie- continuò lui sentendo i battiti venire a meno -con te ora so cosa vuol dire amare-
Quella fu l'ultima frase prima che la sua mano lasciò quella di Fine e cadde a terra. La ragazza non riusciva a pensare, era come in trance
-SHADE!!!!!!!!!- il suo gridò fece persino tremare i lampadari in cristallo che aveva sopra le loro teste, mentre a Rein scendeva qualche lacrima e Bright, ormai sveglio, la stringeva a sè
-Shade ti prego!! Svegliati!- urlava scuotendogli il volto -ti prometto che ti farò felice, ti insegnerò cosa vuol dire amare...- lasciò cadere la sua faccia sul petto del ragazzo -sarò io la tua famiglia...-
Rimase così a piangere sulla sua camicia insanguinata per quasi mezz'ora, senza muovere un muscolo
-Ragazzi noi...- irruppero anche il resto del gruppo ma quando videro Fine a terra con Shade sanguinante si bloccarono
-Cos'è successo?- chiese Auler avvicinandosi
Rein gli spiegò l'accaduto e guardarono Fine che non si era ancora mossa, neanche alla vista dei suoi compagni
Una mano la fece risvegliare, era Rein -Fine, noi..- lo disse a fatica con il dispiacere tra le mani -noi dobbiamo andare...-
La rossa si voltò verso Shade per l'ultima volta, lei e Rein si presero per mano e insieme si diressero verso l'ampolla che conteneva la principessa Grace
Con solo la volontà e una forte concentrazione riuscirono a creparla, per poi spezzarsi. Mille fiocchi di neve invasero la sala. Il Regno, che era ormai oscuro, come il cielo, da vent'anni, ridiventò chiaro e sereno, il paesaggio si decorò di tanti alberi di pesco e pini verdeggianti. La popolazione rimase ammutolita per qualche secondo, dopo di che, mille cappelli di ogni genere voltarono per aria
Era tutto finito
I Guardiani e le Protettrici si sentivano sempre più leggeri, si guardarono i piedi, che a poco a poco stavano scomparendo
-No! Ma cosa...-
-Vi ringrazio Fine, Rein, e tutti voi per avermi salvato, avete rischiato la vostra vita per l'universo ve ne sarò eternamente riconoscente-
Fine fissava Shade e Rein si era attaccata a Bright, nessuno voleva lasciarsi.
-Non preoccupatevi, non vi dimenticherete di niente, rimarrà tutto nei vostri cuori e nei vostri ricordi-
-NO!- sbottò Rein battendo un piede a terra -IO NON VOGLIO CHE TUTTO QUESTO SIA SOLO UN RICORDO! IO VOGLIO CHE SIA REALTA'! E' PER QUESTO CHE...- allargò le braccia -è per questo che voglio l'ultimo abbraccio di gruppo-
Tutti sorrisero, per fino Fine che fino a quel momento aveva versato lacrime in continuazione, senza riuscire a fermarle
Rimasero abbracciati finchè tutto scomparii, scomparvero i Guardiani, le Protettrici, scomparse Grace, tutto. Una cosa però rimaneva: i ricordi.

Un raggio di sole sfiorò la pelle delicata di una ragazza dagli occhi cremisi
Piano piano li riaprii e notò i muri bianchi. Dove si trovava? E perchè aveva tanti aggeggi inutili attaccati al braccio. Provò ad alzarsi ma un dolore lancinante alla testa la bloccò
-FINE!- la chiamò un uomo dai capelli blu, aspetta... stava sognando o quello era proprio suo padre?
-Papà...- mormorò lei tenendosi stretta la benda che aveva sulla fronte -che cos'è successo?-
Il padre si incupii al ricordo amaro della chiamata dell'ospedale -appena siete partiti, l'autobus ha avuto un incidente e solo pochi non ne hanno subito le conseguenze-
D'un tratto una signora sulla trentina aprii la porta ed entrò come un tornando nella piccola stanza imbiancata, assomigliava molto a Fine
-Ehi!- la rimproverò suo padre -lo sa che qui c'è gente che non sta bene! Come si permette di...-
La donna si voltò mostrando il suo viso angelico
-Elsa..- balbettò Toulouse sorpreso
-Toulouse...- sussurrò a sua volta altrettanto sbalordita -che ci fai qui?-
La donna buttò uno sguardo su Fine e non ci volle un genio per fare due più due. In pochi secondi i suoi occhi si inumidirono e senza preavviso saltò al collo della ragazzina, che non capiva la situazione.
-Cosa sta succedendo...-
-Oh, piccola mia! Come sei cresciuta!- pianse affondando la faccia nei suoi capelli rossi come il fuoco
Rimasero a chiacchierare per quasi mezz'ora. Elsa gli spiegò la loro storia, gli raccontò quel che era successo in quegli anni e il perchè lei e Toulouse avessero divorziato
Finchè la tendina che separava i due lettini d'ospedale non si spostò, per merito di una mano, la figura dai capelli azzurri si rivelò piuttosto assonnata e frastornata
-Mamma? Cos'è tutto questo bordello?- chiese strofinandosi un occhio
Alla visione di Rein, Fine riuscii a ricordarsi di tutto quello che era successo
Lei e Elsa le saltarono letteralmente addosso stritolando la povera ragazzina, ancora mezza addormentata, mentre Toulouse era più confuso di Rein.

-Quindi non è stato un sogno- concluse l'azzurra appoggiata alla ringhiera di un balcone, accanto a lei, Fine
-Non penso proprio, se tu hai fatto lo stesso sogno significa che non è una coincidenza- disse ricordando ogni singolo momento, compresa l'ultima parte del loro viaggio, che per Fine fu qualcosa di estremamente doloroso
-Mi dispiace...- le disse Rein appoggiandogli la mano sull'avambraccio, per fargli capire che lei era lì, lei c'era. Naturale, no? Una sorella c'è sempre.
Le due si abbracciarono, era la prima volta quella? Mah, chi lo sa
-Scusate? Interrompiamo qualcosa?- chiese una voce troppo famigliare dietro le loro spalle
Fine e Rein non ebbero il coraggio di voltarsi. Avrebbero voluto che quella fosse stata realmente la voce di quella isterica di Altezza, e non solo l'ululare del vento
-Ehi! Ma siete diventate sorde?!-
In un secondo Altezza e il resto della compagnia si ritrovarono addosso le gemelle, che piangevano come le fontane, un pianto di gioia
-Come...cosa? Perchè... com'è successo?- Rein non riusciva a esprimere una parola o una frase di senso compiuto. Non riusciva, non voleva crederci
-Non so spiegarmelo, ma io mi sono ritrovata qui dopo...-
-Oh, te l'ho mai detto Altezza che ti voglio un gran bene?! E anche a te Mirlo, e anche a te Lione, e non mi dimentico certo di te Sophie, per non parlare di Tio e Auler!! Vi glio tanto bene!- urlò Fine scompigliando i capelli dorati di Altezza
Rein sorrise e poi si guardò intorno. Bright?
Non si accorse nemmeno di essere stata tirata per un braccio. Un odore a lei troppo famigliare le invase le narici
-Bright- sussurrò chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare
-Indovinato- disse lui in un sorriso, per poi far incontrare le loro labbra in una bacio pieno di amore e affetto
-Eh,ehm!- tossii Fine, la gemella si voltò verso di lei e arrossii a dismisura quando vide un sorriso troppo malizioso dipinto sulle sue labbra
Rimasero sulla grande terrazza a festeggiare per quasi tutto il pomeriggio. Quello che aveva vissuto era pura realtà, anche se i simboli erano scomparsi, la verità è quella che si vede con il cuore e non con gli occhi
Era forse la fine? No. Non ancora

Fine rientrò esausta nella suo letto, ma qualcosa la fece desistere da ogni privilegio di stare al calduccio
Un petalo di rosa rossa poggiato delicatamente sul suo letto, alzò le spalle dubbiosa e lo scansò, pensando che fosse stato solo il vento
Cadde a terra, ma solo in quel momento si accorse che il corridoio era pieno di quei petali di rosa, che formavano un piccolo sentiero
Che razza di Fine sarebbe se non li avesse seguiti?
Piano piano seguii i sentiero tracciato e arrivò fino fuori l'ospedale. I petali si bloccarono davanti al tronco di un albero
-Ma che razza di...- stava per arrabbiarsi davvero, ma notò che attaccato all'albero c'era un bigliettino rosa
"Voltati" lesse
Fece come le era stato detto, ma lo fece con una lentezza esasperante, forse per paura
Analizzò la figura da capo a piedi, arrivò agli occhi del ragazzo con le lacrime che ormai stavano scendendo da più di un minuto
Si pizzicò più volte per essere sicura che non si trattasse solo di un sogno
-Stai tranquilla, sono reale, testami se preferisci- disse tranquillo con le mani in tasca
Fine non resistette e gli saltò al collo baciandolo ovunque -SHADE!-
Lui ricambiò l'abbraccio facendola volteggiare in aria
La ragazza non riusciva a crederci, tentava di volerlo ma non riusciva a realizzare il fatto che Shade fosse vivo davanti a lei, e che potesse abbracciarlo quanto voleva
Si staccò e lo guardò con un sorriso a trentadue denti, gli occhi le brillavano come le stelle nel cielo, ma riabbassò subito lo sguardo, era diventata talmente rossa che avrebbe potuto inaugurare un nuovo colore: il rosso-Fine.
Lui, però gli alzò il mento e la guardò intensamente -non te l'ho mai detto prima, te lo dico adesso: ti amo-
A Fine brillarono gli occhi al punto che le venne quasi da piangere
Senza esitare, conobbe le labbra del ragazzo e rimasero così per qualche minuto. Lui che la stingeva e lei contro il suo petto

-Come hai fatto?- chiese la rossa camminando mano nella mano lungo i corridoi dell'ospedale
-Qualcuno mi ha fatto capire che sono un bravo Guardiano- gli sorrise guardando altrove
D'un tratto sentirono dei singhiozzi provenire da a una stanza. Li seguirono e si ritrovarono in una cameretta con alcuni aereo plani dipinti sul soffitto della parete
Una bambina dai capelli rosa come le caramelle se ne stava tutta sola e sconsolata nel letto a piangere
Fine guardò Shade e si andò a sedere accanto a lei -allora, qual'è il motivo di questo pianto?- chiese sorridendo, e sperò che il suo sorriso bastasse per consolarla
-Mamma è sempre impegnata con il lavoro e non ha mai tempo per me, e io vorrei solo che mi leggesse una favola- continuò stringendo il suo pupazzo a forma di orsetto
La bimba sentii una mano calda appoggiarsi sulla sua manina morbida e candida e guardò negli occhi la ragazza che aveva difronte
-Come ti chiami?- chiese
La bimba si asciugò le lacrime e si sforzò di sorridere -Grace, questo è il mio nome-
-Bene, Grace. La vuoi sentire la storia di come fu salvato l'universo?-
-Si!-
-Sin dalla notte dei tempi, qualcuno ebbe il controllo sullo spazio, sul tempo, sulle stagioni, sull'Universo...-

Eh, si. Questa è al fine.



Nota Autrice: =.= Voi non immaginate nemmeno la fatica che ho fatto per scrivere un capitolo così lungo! Ho male alle dita! Ma sono dispiaciuta ç_ç Perchè nonostante non mi convincesse questa è una storia che mi ha fatto vivere molte emozioni... E ringrazio tutti per le recensioni e il sostegno che mi avete dato... Io spero di non avervi deluso... Ora vi saluto e perdonatemi, ma risponderò domani alle recensioni perchè in questo momento ho male al collo e alle mani.. Un bacione :)

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