I should've kissed you

di AnneV
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


“Odio svegliarmi di domenica mattina per fare le commissioni di mia madre anche se è il compleanno di mia sorella. Cavolo voglio godermi la domenica e dormire fino a tardi e invece… Aspettate non mi sono presentata?!?
Piacere mi chiamo Summer Harrison ho 16 anni e vivo a Holmes Chapel.
Come stavo dicendo, oggi è il compleanni di mia sorella Sophia che oggi compie 8 anni e mia madre vuole farle una sorpresa facendole trovare la sua torta di compleanno sul tavolo appena sveglia e dato che lei ha da fare, chi ci deve andare?!? IO…
Sono le 08:20 si domenica mattina e io sono già fuori casa al freddo che vado verso la panetteria dove ha ordinato il dolce mentre potrei stare a casa mia al caldo nel mio lettuccio che sogno dolci!
Bene finalmente sono arrivata!! Prendiamo velocemente la torta e  torniamo a casa!” nello stesso istante in cui ho pensato quelle parole mi sono messa le mani in tasca e ci ho trovato un biglietto con scritto -Amore dato che sei in panetteria ti dispiace prendere un pezzo di pane?  Mamma-
Vabbè dato ci sono… entro nel negozio, prendo il numero e mentre aspetto mi ricordo che non ho fatto colazione prima di uscire e sbavando guardo i dolci in vetrina quando sento urlare “22!” il mio numero.
Alzo lo sguardo di scatto e i miei occhi color nocciola incontrano quelli verdi e bellissimi del commesso riccio, con un dolce sorriso
 “Buongiorno, posso aiutarti?” per un momento rimango paralizzata dalla sua voce poi mi riprendo “Buongiorno vorrei un pezzo di pane e... devo ritirare una torta”
“Sophia giusto?” mi chiese con una voce talmente alta che mi ci volle qualche secondo per ritornare in me
“Si, Sophia” risposi appena mi svegliai completamente
“Torno subito” disse –E chi si muove- pensai subito
Dopo qualche istante tornò con un mega scatolo in mano e si diresse verso la cassa, io mi avvicinai
“Ecco a te Sophia questa è la tua torta! L’hanno già pagata tranquilla” istintivamente gli risposi immediatamente
“Come mi hai chiamata scusa?” a questa domanda il ragazzo iniziò a arrossire e molto timidamente disse “Sophia?!?” la faccia di quel bellissimo ragazzo mi faceva ridere e dopo una bella risata ripresi fiato
“Scusa per la risata ma mi è venuto istintivamente comunque non mi chiamo Sophia quello sulla torta è il nome di mia sorella che oggi compie 8 anni!” dissi cercando di non ridere per la sua faccia
“Che figuraccia” mormorò talmente piano che mi dovetti avvicinare per capirlo “Scusami tu pensavo fosse per te la torta… allora potrei sapere il tuo nome così la prossima volta che ti incontro non sbaglio?”
Mi fermai per un istante, la voglia di ridere era passata e tutto sembrava immobile intorno a me, riuscivo a pensare solo – Cavolo mi ha chiesto come mi chiamo! Il ragazzo da gli occhi verdi e il bellissimo sorriso mi ha chiesto come mi chiamo! Summer devi dire Summer! S-U-M-M-E-R!-  
Ritornata sulla terra ferma lo guardai dritto nei sui bellissimi occhi “Summer !” gli sorrisi presi la torta e mi diressi verso la porta quando mi sentii chiamare
“Summer! Mi chiamo Harry e spero di rivederti presto!” sorrisi e uscii dal negozio
09:00, sempre domenica mattina, sempre il solito freddo ma ero felice perché avevo conosciuto un bellissimo ragazzo e da oggi in poi sarei andata sempre io a comprare il pane!
Che mia madre l’abbia fatto apposta?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***




-Ne è valsa la pena alzarsi di domenica mattina per le commissioni di mia madre infondo non ho mai visto occhi così verdi e profondi da non poter pensare altro che a loro… Aspetta come diavolo si chiamava il ragazzo? Non è possibile! Grazie mille memoria corta adesso come faccio? Certo non posso andare li e chiedergli  “scusami bellissimo ragazzo mi sono dimenticata il tuo nome me lo ripeti per favore?” non posso farlo, è escluso! ma devo trovare il modo di saperlo- pensai lungo il tragitto di casa.
Arrivata bussai e mi aprii mia madre che aveva un’aria piuttosto soddisfatta
“Allora l’hai presa la torta?” disse con un sorriso a 32 denti subito dopo avermi aperta, la voglia di dirgli –Non lo vedi lo scatolo gigantesco?- era tanta ma mi trattenni e risposi con un secco “Si, mamma!”
“E com’era il posto?” –dove vuole arrivare quella donna-
“Bello, molto carino” risposi con un pizzico di insicurezza dopo aver poggiato la torta
“E hai notano nulla di… che ne so… BELLO?” –ecco dove voleva arrivare!-
“In effetti…” “Si!...” mi interruppe mia madre accavallandosi sulla mia voce
“Il commesso è molto carino mi ha anche detto il suo nome, ma non me lo ricordo già più” continuai con un po’ di tristezza.
Mia madre si diresse verso il frigorifero per prendere il latte dato che ancora non avevo fatto colazione e mi rispose quasi immediatamente con un “Harry!” alla pronuncia di quel nome rimasi di sasso e mi usci sono un “Cosa?” dalla mia bocca ormai paralizzata e rimasta aperta per lo stupore
“Si, Harry Styles è così che si chiama il commesso!” rispose con molta nonchalance
“Come fai a sapere come si chiama? Addirittura il cognome! Lo sapevo che era uno dei tuoi trabocchetti per farmi conoscere qualche ragazzo!” alzai un po’ i toni della voce ma odiavo quando lo faceva e sapeva benissimo che mi dava molto fastidio perché non era la prima volta dopo la rottura con Jeremy allora mi alzai dal tavolo mentre facevo colazione e corsi in camera mia e, dopo qualche secondo, mi tornò in mente tutto quello che era successo con lui
*flashback*
Avevo 14 anni mentre lui ne aveva solo 2 in più di me, bello, moro, occhi scuri, tutte gli sbavavano dietro ma io ero troppo ingenua  per capire che mi stava solo usando.
Jeremy fu il mio primo vero ragazzo con lui ho fatto tutte le mie prime esperienze e quando dico “tutte” intendo proprio TUTTE: a lui ho dato il mio primo bacio e con lui ho fatto l’amore per la prima volta non volevo ma è successo.
I miei genitori lo conoscevano,  mia madre pensava che fosse un bel ragazzo, mio padre pensava che fosse un bravo ragazzo, solo la mia migliore amica aveva capito che ragazzo era realmente e aveva pienamente ragione infatti, la prima volta che l’ho risentito da quel giorno che maledico con tutte le mie forze, è stata dopo 1 settimana e certo non perché mi aveva chiamata lui!
Avrei dovuto seguire Linda, mi ripeteva sempre che non faceva per me e che era solo un puttaniere, ma io non l’ascoltavo andavo avanti sulla mia strada cocciuta e per quello stupido essere stavo perdendo la mia migliore amica.
*fine flashback*
Guardai l’orologio con tutti quei pensieri si erano già fatte le 10:30 e io non avevo ancora chiamato Linda per raccontarle la bella notizia, prendo velocemente il telefono di casa e cerco CASA RICCI anche se sapevo il numero a memoria.
Nessuna risposta allora decido di inviargli un messaggio –Dormigliona quando ti svegli raggiungimi al nostro giardino! Summer-
Presi il giubbotto e corsi verso la porta di casa a metà strada mi arriva un messaggio da mia madre – Torna subito a casa devo dirti una cosa importantissima. Mamma-
-Cos è successo?- penso immediatamente, giro le spalle e inizio a correre verso casa mia.

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SCIAO BELE!
Questo è il mio secondo capitolo
è venuto bruttissimo 
sembra più un monologo 
tra la protagonista e se stessa ma
i prossimi capitoli saranno più interessanti!! :D
Recensite e ditemi se vi piace :D

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



#Harry
-Certo che lavorare di domenica a anche i suoi vantaggi se conosci una ragazza così carina come Summer, non è facile trovare una ragazza con i capelli castani e gli occhi color nocciola talmente profondi da perdermici anche al solo pensiero…-
“DRIIN DRIIN” il suono del telefono mi riportò alla realtà
“Harry rispondi!” urlò immediatamente il mio capo dalla cucina, io capii che era ora di mettere i pensieri da parte e tornare a lavoro
“Pronto buongiorno sono Harry posso esserle d’aiuto?” dissi alzando la cornetta del telefono
“Salve vorrei ordinare di panini per una festa di compleanno ma mi servirebbero tra un mezz’oretta!
“Perfetto potrei consegnarli io se le va bene!
“Si si l’indirizzo è 40 London Road, sul campanello c’è scritto Harrison!”
“Ok arrivederci signora” scrissi l’indirizzo e preparai il pacco con i panini ma, involontariamente, mi tornarono in mente gli occhi nocciola di Summer –Devo rivederla al più presto…- alzai lo sguardo verso l’orologio e mi accorsi che ero già in ritardo per la consegna, uscii dalla panetteria e presi il motorino.
Fortunatamente conoscevo la strada e sono arrivato in pochi minuti, suonai il campanello e mi apri una signora con un bel sorriso che, stramente, mi ricordava quello di Summer –Cavolo Harry ti sei fissato con quella ragazza! Non la conosci nemmeno…- il mio rimprovero personale venne interrotto da un assordante rumore e da una voce femminile che urlava “Mamma che è successo?” quando mi sono ritrovato davanti agli occhi colei che pochi secondi prima aveva urlato.
E’ stato come uno schok , lo schok più bello sulla faccia della Terra.
Era li davanti a i miei occhi, avrei potuto dire di tutto ma mi usci solo un “Allora è il destino che ci fa incontrare!” senza senso!
 
#Summer
Mio Dio era di nuovo davanti a me e questa volta in casa mia!
Entrambi eravamo agitati e si vedeva benissimo e lui per sciogliere il ghiaccio disse “Allora è il destino che ci fa incontrare!” ma non ci riuscì
“Eh già!...” risposi semplicemente –Bello il destino ha il nome di mia madre!- pensai
Eravamo in silenzio immobili come due statue di cera l’uno davanti all’altra, lui aveva ancora i panini in mano e mia madre ne approfittò per darsela a gambe
“Aspetta dai pure a me i panini!”
“Grazie signora” rispose con un sorriso bellissimo, un sorriso che mi fece letteralmente sciogliere.
Mia madre era andata in cucina e l’imbarazzo era salito alle stelle quando mi arrivò un messaggio a salvarmi la vita –Dove cazzo sei? Io sono al giardino ma di te non c’è traccia! Spero solo che il motivo per cui mi hai dato buca sia molto carino… invitalo al compleanno di tua sorella così lo conosco anche io! Linda- quella ragazza è sempre stata telepatica solo lei sa come fa.
“Si è fatto tardi devo tornare a lavoro” la sua voce mi riporto alla realtà
“Aspetta, hai da fare oggi pomeriggio alle 17:00? Mia sorella da una festa di compleanno e i miei genitori saranno fuori tutto il giorno quindi sarò io l’adulta oggi e mi chiedevo se ti andasse di farmi compagnia” dissi tutto d’un fiato – oddio come diavolo ho fatto a chiederglielo, ho seguito il consiglio di quella pazza di Linda?!?- pensai mentre lo accompagnai alla porta
“Perché no mi piacerebbe tantissimo, non ho niente da fare e oggi lavoro mezza giornata quindi si vengo! Qui alle 17:00?” mi rispose così velocemente che feci fatica a seguirlo
“Si qui alle 17:00!” risposi, ci salutammo con un timido “Ciao a dopo” e se ne andò sul suo motorino, chiusi la porta, mi buttai sul divano e mandai un messaggio – Ho seguito il consiglio di una pazza e l’ho invitato oggi pomeriggio alla festa così lo conoscerai. Vieni a casa mia alle 16:00 così ci prepariamo. Summer- scrissi il numero di Linda velocemente e pigiai INVIO.

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SCIAO BELLE!
Questo è il terzo capitolo 
è un po' diverso perchè è la prima volta
che provo a fare un capitolo da due punti 
di vista diversi.... Sinceramente è stato difficile
fare quello dal punto di vista di Harry
chissà cosa pensa quando 
incontra una bella 
ragazza?
Scusate se è brutto!... 
ricordate che mi piacerebbe 
sapere cosa ne pansate!
:D Ciao

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 Capitolo 4

#Summer
Erano le 16:00, io ero appena uscita dalla doccia quando sento suonare il campanello e subito dopo un
“Summer è arrivata Linda!” di mia madre dall’ingresso
“Falla salire!” urlai dall’altro lato della casa, dopo pochi secondi la vidi entrare in camera mia carica di vestiti
“Che diavolo ci fai con tutti questi vestiti!?!”
“Devi essere carina per la tua nuova fiamma e certo non puoi mettere i tuoi vestiti… non ne hai nemmeno uno carino!” in effetti avevo uno stile molto maschile, adoro le felpe e i jeans, considero i tacchi uno strumento di tortura inutile e non mi piacciono le mie gambe quindi non indosso mai vestiti ma credo che questa volta farò un’eccezione
“Va bene solo per oggi, però non metto i tacchi meglio le ballerine!”
“Ok meglio le ballerine che le scarpe da ginnastica” appena finita la frase gli arrivò un messaggio e mi bastò vedere la sua faccia per capire che era: Niall Horan, un ragazzo di Mullingar che aveva conosciuto grazie al progetto “AMICO DI PENNA” che abbiamo fatto a scuola e, finito il progetto, loro hanno continuato a sentirsi, si sono scambiati i numeri di telefono e… lei si era innamorata, ogni volta che la sentiva gli spuntava un bellissimo sorriso e entrava in un mondo tutto suo fatto solo da Niall.
“Prima o poi ti pago un volo per Mullingar così lo incontri!” dissi per farla ritornare alla realtà
“Lo faresti?” disse speranzosa con gli occhi da cucciolo
“Certo quando divento la migliore amica di un cantate famoso!”
“Crudele!” mi rispose lanciandomi un’occhiataccia assassina
 
Ci vestimmo tra tante chiacchiere e risate, io scelsi un vestitino stretto sul petto ma largo da sotto il seno fino al ginocchio, così tanto per stare comoda, a strisce bianche e blu con le maniche a tre quarti e un paio di leggings blu e un paio di ballerine bianche mentre Linda scelse un vestitino molto simile al mio solo rosa e con un paio di zeppe non tanto alte e, anche se eravamo quasi ad  Aprile e Holmes Chapel è una città abbastanza fredda, oggi c’era molto sole e si poteva stare anche con vestiti leggeri, alla fine alle 16:30 eravamo già pronte, scendemmo giù per aiutare mia madre che tra 10 minuti doveva andare a prendere Sophia sa una sua amichetta.
 
17:00 i miei genitori sono andati via e gli invitati iniziano ad arrivare, il compleanno era nel giardino sul retro dato che era una bella giornata.
La festa andava bene, i bambini giocavano felici ma io pensavo solo che erano già le 17:15 e Harry ancora non si era visto, quando mi giro per entrare in casa e lo vedo oltrepassare la porta del giardino, si leva il caso e si aggiusta i capelli in un modo che mi fa rimanere senza fiato e rimango li a guardarlo paralizzata avvicinarsi a me
“Ciao Summer” –che bella voce che ha-
“Ciao Harry sono felice di vederti”
“Scusami per il ritardo ma ho finito alle 16:30 di lavorare… il mio capo ha avuto all’ultimo minuto la brillante idea di rimanere aperti anche il pomeriggio e ho fatto tardi perche sono andato a farmi una doccia… sai avevo l’odore di pane addosso!” disse per giustificarsi
“AHAHAHAHA!!... tranquillo l’importante è che tu sia venuto” dissi imbarazzata per la risata
“Già, anche perché se non fossi venuto non avrei saputo dato che non ho il tuo numero di telefono!...
 Me lo daresti?” disse speranzoso con un’aria da cucciolo
“Aspettami qui vado a prendere il cellulare, intanto prendi qualcosa da bere o da mangiare!” dissi mentre entravo dentro casa, prendo il cellulare e sento qualcuno dire
“Allora? È arrivato? Dov’è? Lo voglio conoscere subito!”  mi giro e
“Linda mi hai spaventata!”
“Oh scusa, comunque dov’è?” disse molto curiosa
“È fuori, mi ha chiesto di scambiarci i numeri di telefono e io sono entrata a prendere il mio cellulare”
“Ok ok non mi interessano i dettagli della tua emozionante conversazione con Mr. Fantastic Faccio Brillare Gli Occhi Della Mia Migliore Amica, voglio solo conoscerlo. Andiamo?” disse molto sarcasticamente.
Io annuii e uscimmo in giardino.
Lo vidi in piedi che mi sorrideva, mi avvicinai a lui e dissi
“Harry ti presento Linda, la mia migliore amica comunque questo è il mio cellulare scrivi pure il tuo numero!”
 
#Harry
-Ora che mi da il suo numero potrei anche chiederle di uscire qualche volta- pensai sorridendo
“Harry ti presento Linda, la mia migliore amica comunque questo è il mio cellulare scrivi pure il tuo numero!” disse Summer avvicinandosi a me con una ragazza molto carina
“Piacere Harry!” mi presentai prendendo il cellulare di Summer
“Piacere, io vi lascio soli vado a tenere a bada le piccole bestioline” disse Linda scappando verso il bambini che stavano giocando
 
Mi girai verso il bellissimo sguardo di Summer quando
“Tu sei il nuovo fidanzato di Summer?” mi chiese una bambina infilandosi tra me e lei.
Era una bella bambina, occhi azzurro cielo e i capelli scuri scompigliati dal vento e dalla corsa che aveva appena fatto.
Io mi inginocchiai davanti a lei per arrivare alla sua altezza
“No non solo il fidanzato di Summer” dissi – Ma mi piacerebbe tanto- pensai
“Peccato, mia sorella non sa cosa si perde, sei bellissimo!”
“Ma allora tu sei la famosa Sophia!”dissi, ma non mi sentì perché scappò subito a giocare con i suoi amici
“Si, ti presento anche la mia piccola pes… sorella Sophia!”
“A proposito dov’è il tuo fidanzato?” –Che diavolo saranno affari suoi no?!? Harry sei uno stupido!- pensai dopo aver detto la frase più imbarazzante della mia vita
“Non c’è!” mi rispose col sorriso sulle labbra guardando i bambini
“Se fossi stato io il tuo fidanzato non ti avrei mai lasciata sola, sarebbe da pazzi lasciarti sola con altri invitati alla festa”
“No ma che hai capito, non c’è in senso di non esiste, sono single e molto felice dato che ho solo avuto solo batoste in fatto di storie d’amore… tu?” disse girandosi verso di me e fissandomi negli occhi
“Single” non avevo neanche il fiato da quanto ero felice per la sua risposta “Ma sono pieno di ragazze che mi vogliono… dai sono bellissimo!” dissi facendo una mossa da super figo
“AHAHAHAHAH poco modesto il ragazzo” –cavolo la sua risata è bellissima!-
 
“Comunque ora che ci penso tu e tua sorella non vi somigliate tanto”
“Infatti siamo sorelle solo da parte di madre, i miei si sono separati quando ero piccola, poi mia madre si è risposata e ha avuto Sophia, per questo ci sono tanti anni di differenza tra me e lei” disse un po’ triste, forse le faceva male parlare di quell’argomento o forse le mancava suo padre
“Mi dispiace anche i miei sono separati…” lei mi sorrise
Per qualche minuto tra noi due calò un silenzio quasi tombale
 
“Che scuola frequenti?” dissi per non farle pensare più al discorso di prima
“La Holmes Chapel Comprehensive School tu?” rispose riprendendo un bellissimo sorriso
-Frequentiamo la stessa scuola e io non l’ho mai vista? Ma dove ho gli occhi?!?-
“Anche io! Che classe fai?” risposi entusiasta, l’avrei potuta rivedere tutti i giorni!
“3ª C tu”
“3ª A” – ecco perché non l’ho mai vista, la 3ª C è nell’ala opposta alla 3ª A-
 
Erano le 19:30 e iniziarono ad arrivare i genitori dei bambini. La festa era finita e allora decisi di andare via anche io
“Summer io vado”
“Ok grazie mille per essere venuto mi ha fatto molto piacere… vieni ti accompagno!” presi il casco e usci
“Ci vediamo domani a scuola” mi avvicinai e le diedi un bacio sulla guancia, lei annui sorridendo, io salii sul motorino e andai via.

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SCIAO BELLE
scusate l'assenza è che 
sono stata impegnatissima
con la scuola e sono riuscita
solo ora a pubblicare il capitolo! :D
 
Spero vi piaccia
ricordatevi di lasciare 
anche una recensione 
se vi va :D

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