Sentimenti in Gioco

di Kramisha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che I Giochi Abbiano Inizio ***
Capitolo 2: *** Stai Giocando Col Fuoco ***
Capitolo 3: *** Ha Abboccato! ***
Capitolo 4: *** La Verità ***
Capitolo 5: *** Fine Dei Giochi ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Che I Giochi Abbiano Inizio ***


Che i giochi abbiano inizio

 

Erano passati ormai cinque mesi dalla morte del Signore Oscuro ed Hermione Granger era stanca di sostenere il peso della maschera che si era costruita. Tutti la credevano forte e determinata, ma lei non era più in grado di sopportare tutto a testa alta ed era sicura che quella situazione sarebbe stata insostenibile anche per un qualsiasi altro valoroso di cuore.

Decise di far crollare una volta ancora quell' illusione e di dirigersi verso l'unico luogo che la faceva sentire protetta e sicura, libera di mostrarsi per com'era realmente.

Sfilò la bacchetta dalla tasca dei jeans e si disilluse. Silenziosamente scese le scale e si ritrovò sommersa dalle risate di Harry, Ron e Ginny - Almeno loro si stanno riprendendo - pensò tristemente. Voltandosi verso il passaggio nel muro ringraziò che Neville, per l'ennesima volta, avesse dimenticato aperto il ritratto della Signora Grassa, che ora borbottava per quella dimenticanza. Sorridendo varcò la soglia e uscì correndo all'esterno. La giornata era luminosa e calda, nel cielo settembrino erano presenti solo dei leggeri cirri. Smise di correre e si incamminò verso la Foresta Proibita. All'inizio seguì il sentiero per poi deviare a destra seguendo il segnale che lei stessa aveva lasciato sull'enorme pino. Era sicura che nessuno oltre a lei si sarebbe mai accorto della lieve incisione a forma di H presente sul tronco. Si liberò dell'incantesimo con un semplice gesto della bacchetta e una volta tornata visibile sorpassò gli arbusti domati dai suoi continui passaggi, andandosi a sedere nella piccola radura.

In quel luogo, protetta dagli sguardi indiscreti, riuscì finalmente a far scendere le lacrime che dolorosamente aveva trattenuto fino a quel momento. Ormai decisa a sfogarsi lasciò che un lieve singhiozzo affiorasse dalle sue labbra, ma quello fu solo il primo di una lunga serie. Abbandonò la testa fra le ginocchia e con le braccia si cinse le gambe.

Se non fosse stata immersa in quel pianto si sarebbe accorta dei passi che le si avvicinavano, ma senza preavviso una gelida voce la riportò alla realtà.

<< Hei Mezzosangue perchè piangi? Anche la donnola si è stancata di te? >>

Asciugandosi gli occhi con le maniche alzò lo sguardo sul biondino. << Che vuoi Malfoy? Come sei arrivato qui? >> chiese con tono fermo, celandosi nuovamente dietro quel travestimento fatto di sicurezza e coraggio.

Lui ritornò alla sua amata aria strafottente << Credevi di conoscere solo tu questo posto Granger? Ti immaginavo più sveglia Mezzosangue! >> ghignò << Saranno più di due anni che vengo qui a farmi le ragazze >> detto questo non potè fare a meno di ridere alla faccia disgustata della So-Tutto-Io << Ma vengo qui anche solo per rilassarmi >> e, presa una piccola pausa, proseguì << Ora ti degni di rispondere alla mia domanda Mezzosangue? Perchè cazzo piangi? >>

Hermione lo guardò - Per quale motivo me lo sta chiedendo? - pensò << E a te che importa furetto?! Sono fatti miei >>

Draco la fisso per qualche istente con indecisione poi, mettendo da parte l'orgoglio, si sedette vicino a lei. Notando lo sguardo interrogativo della ragazza prese coraggio e parlò << Se te lo chiedo vuol dire che mi interessa! No? Comunque... sappi che non sono mai stato un devoto sostenitore della causa di Lord Voldemort. Se sono stato marchiato è solo a causa di Lucius, ma ora che il mio adorato padre ha subito il bacio sono libero di dire quello che penso veramente >> ma voltandosi verso di lei vide sul suo volto un espressione incuriosita, così si affrettò a precisare << Non pensare che io abbia anche solo riveduto qualche mia idea!!! Per me voi Natibabbani non sarete mai all'altezza di noi Purosangue. Ma ritengo comunque ingiusto sterminarvi. In fondo, senza di voi, noi non potremmo più essere superiori a qualcuno e io non avrei più la possibilità di snobbarvi >> disse cercando di rimanere serio << Ma devo ammettere che tu attiri la mia attenzione Granger. Mi sono sempre chiesto come una Mezzosangue possa essere più brava in tutto rispetto ad un qualsiasi Purosangue, compreso me >>

Hermione lo guardò – E' per caso un complimento questo? - e inconsapevolmente si sentì grata di quello strano apprezzamento, sperando fosse tale.

Draco si accorse che un involontario sorriso era apparso sulle labbra della grifona e stranamente si ritrovò a fissarle desiderando di poterle assaporare.

Complice lo strano comportamento di Malfoy, Hermione prese un profondo respiro e decise, per la prima volta, di aprirsi con qualcuno << Voldemort non ha portato con sé solo i morti di questa stupida guerra ma...è come se mi avesse rubato la giovinezza, come se mi avesse spezzato l'anima e se ne fosse portato un pezzo con sé. Mi sento bloccata...non riesco ad andare avanti, mentre gli altri si sono rimboccati le maniche e hanno deciso di proseguire, io rimango immobile ed incapace di accettare la realtà. E, come se non bastasse, la morte di Fred, Remus, Tonks e di tutti gli altri mi ha distrutta e mi ha fatto perdere anche solo la voglia di rialzarmi e continuare con la mia vita. Mi sembra di non avere più nulla per cui vivere >> prese un profondo respiro per non far scendere altre lacrime << Ho passato le vacanze alla Tana, sperando che almeno Ron mi potesse aiutare, ma non siamo rimasti insieme neanche due settimane. Lui non è ancora in grado di sostenere altri all'infuori di sé. Naturalmente siamo ancora amici, ma devo dire che mi aspettavo di più da questa relazione. Volevo avere un uomo al mio fianco, qualcuno che mi facesse dimenticare...qualcuno che mi distraesse da quest' incubo facendomi sentire desiderata, amata e magari anche sexy! >> Rise. Era da tanto tempo che non le capitava. - Ho appena detto a Draco Malfoy, il Principe delle Serpi, il Purosengue Sono-il-migliore-di-tutti, che voglio sentirmi sexy??? Io? La Mezzosangue Zannuta??? Ahahah - Si ricompose e continuò << Ma lui non ci riusciv...>> Non potè finire perchè, come le capitava ultimamente, le si era formato un nodo in gola. Si girò verso la foresta per non far notare che un'altra lacrima le stava rigando il viso.

Draco notò il cambiamento nella voce di lei - E' passata dalla risata al pianto in meno di tre secondi! Questa guerra le ha rubato troppo... E io ero tra le file nemiche, quelle che spezzavano vite...Ma posso rimediare, almeno con lei – e per la prima volta si sentì colpevole, anche se era stato obbligato - Avrei potuto essere più coraggioso e rifiutarmi, ma non l'ho fatto! -

Allora, con delicatezza, posò due dita sotto il mento di lei per costringerla a guardarlo. Voleva dirle che gli dispiaceva. Ma quel contatto visivo gli fece dimenticare i suoi propositi facendolo sprofondare negli occhi della ragazza, che notò non essere banali come aveva sempre creduto, ma scuri con riflessi dorati, talmente belli da mozzare il fiato.

<< Se vuoi...posso distrarti io >> le disse con tono seducente. - Almeno potrei capire se è brava anche in questo – ghignò mentalmente.

Lei lo guardò interrogativa.

Lui, non considerando quello sguardo un rifiuto, accorciò la distanza che c'era tra loro con un bacio, all'inizio delicato, ma che ben presto divenne ardente.

Hermione si trovò in conflitto con sé stessa - Come posso farmi baciare così da uno che mi ha sempre disprezzata? Sono caduta così in basso? Eppure è così carino! E mi piace come mi sta baciando! Ci sa fare il ragazzo! - ma quei pensieri si interruppero nell'attimo in cui lui divenne più prepotente - Ora sta esagerando! Cosa crede di fare? -

Draco si sentiva le labbra in fiamme, era scioccato da quel bacio così intenso ed eccitante. Decidendo che non gli bastava la fece sdraiare e, tenendo le labbra incollate a quelle di lei, le si mise sopra.

La reazione di Hermione fu immediata. Si staccò da lui e lo guardò disgustata – Ma crede di potermi saltare addosso così? Come una qualsiasi delle sue serpentelle? Non glielo permetterò mai! Anzi...mi ha appena donato su un piatto d'argento la vendetta per tutte le volte che mi ha insultata e disprezzata. Inoltre è un ottima distrazione! Devo solo giocare bene le mie carte se voglio che ci caschi -

Bruscamente se lo tolse di dosso e, una volta rialzatasi da terra, lo guardò severamente e con fredde parole gli disse << Non ti permettere mai più di toccarmi! >> detto questo se ne andò con passo deciso. - Che i giochi abbiano inizio- pensò sorridendo.

Draco rimase sconvolto da quel comportamento. Nessuna lo aveva mai rifiutato. E ora si permetteva di trattarlo così una Mezzosangue? - Io ti avrò Granger, questa è una promessa! - si disse Draco ritrovandosi a sorridere a quel pensiero. L'avrebbe avuta, ne era certo.

 

 

 

Presentazione Autrice

 

Salve a tutti! Come avrete dedotto io sono Kramisha e questa è la mia prima fanfiction! Chiedo già perdono da ora per eventuali errori/orrori di battitura, ho riletto il testo molte volte ma può darsi che qualche errore mi sia sfuggito. E' la prima volta che scrivo una storia e ho scoperto che è molto rilassante la scrittura creativa. Non sono mai stata un granchè nei temi, ma vi prego di leggere comunque questa fanfiction poichè le ho decicato molto tempo e passione. Vi prego inoltre di riferirmi, anche tramite le recensioni, eventuali errori o parti che non vi sono piaciute perchè è solo grazie alle critiche che posso venire a conoscenza delle mie parti deboli e quindi migliorare! Ma se volete dedicarmi anche commenti positivi non mi lamenterò! Ahaha! Quindi recensite lettori e lettrici!!! Con affetto Kramisha...

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Capitolo 2
*** Stai Giocando Col Fuoco ***


Stai giocando col fuoco

 

Quella sera Draco, sdraiato sul suo letto, pensava alla Mezzosangue. Era talmente immerso nei suoi pensieri che si era dimenticato della sigaretta accesa tra le sue labbra. - Com'è possibile che mi abbia rifiutato? - si trovò a domandarsi per l'ennesima volta. - Ma certo! - gli arrivò il lampo di genio – E' Vergine! E' per questo che non me l'ha data! ...Ma Granger puoi scommettere che sarò io il primo! A costo di incatenarti! - Si ritrovò a sghignazzare per quel pensiero e così facendo la sigaretta gli cadde dalle labbra. Ormai consumata la fece evanescere e si mise a fantasticare sulla Granger, ma fu interrotto, prima di arrivare alla parte hot, da tre colpi secchi alla porta.

<< Chi è? >> chiese scocciato.

<< Sono io Dracuccio! Volevo farti una sorpresa! >>

- Uff...Ancora quello starnazzare! Per fortuna Pansy a letto è brava! Almeno a qualcosa serve! - ghignò. Lei non gli piaceva, ma non poteva negare che era un ottimo passatempo.

<< Entra >> disse in tono piatto.

E in un tempo minore di un battito d'ali del boccino se la ritrovò addosso e, pensando alla Mezzosangue, iniziò a spogliarla.

 

***

 

Nella torre dei Grifondoro Hermione non riusciva a prendere sonno. - Da quando in qua sono così stronza? Un tempo non mi sarei mai permessa di giocare coi sentimenti di qualcuno! Sono una Grifondoro, non una Serpeverde! - ma poi, riflettendoci, si corresse - Ma che dici Hermione!? Lui non ha sentimenti! ...E poi è solo un giochetto! Se mai dovesse succedere qualcosa di più serio si potrebbe sempre smettere, così nessuno soffrirebbe! - e sentendosi più tranquilla crollò tra le braccia di Morfeo con quest' ultimo pensiero.

 

***

 

La mattina dopo Hermione si diresse a lezione con Harry e Ron. Pozioni era diventata una delle sue materie preferite da quando era il professor Lumacorno ad insegnarla. L' unica cosa che la disturbava era la presenza dei Serpeverde al lato sinistro dell'aula.

Era alle prese con una pozione molto complicata, la Rivelantus, un composto impiegato solitamente come antidoto alla Polisucco, quando decise di guardare dalla parte opposta dell'aula.

Malfoy cercava di prestare attenzione al suo calderone, ma, notando che quel miscuglio non poteva essere più distante di così dalla Rivelantus, decise di guardare, per la centesima volta, Hermione. Ma questa volta, girandosi, la trovò ad osservarlo.

Hermione sentì tutto il suo sangue fluirle alle guance, ma se voleva fare in modo che Draco la desiderasse non doveva lasciare spazio alla timidezza, quindi lo fissò ancora più intensamente rivolgendogli un sorriso malizioso e, mordensosi in modo sexy il labbro inferiore, tornò alla propria pozione prima di poter vedere l'espressione impressa sul viso di lui.

Draco era scioccato - Mi ha appena rivolto un sorriso sexy o me lo sono immaginato? - Girandosi per vedere se qualcuno potesse confermarglielo notò tristemente che erano tutti chini sulla propria pozione. Allora, svogliato, si riscosse da quel pensiero e ricominciò a mescolare quella fanghiglia che sarebbe dovuta essere Rivelantus.

Quella era l'unica lezione che quel giorno i Serpeverde avrebbero condiviso coi Grifondoro, ma questo non fermò Draco che stava aspettando la Granger nel corridoio che portava alla Sala Grande. Lei arrivava sempre tardi a cena. - Probabilmente studia fino all'ultimo minuto – pensò sorridendo.

Non fece in tempo a finire quel pensiero che la vide spuntare nel corridoio, naturalmente con la testa china fra le pagine di un libro. Le si avvicinò silenziosamente e la sbattè contro il muro imprigionandola tra le sue braccia.

Lei, che fino ad un secondo prima era immersa nella lettura, si spaventò e lasciò cadere il libro per terra. Era schiacciata tra il muro e Draco e non aveva possibilità di fuga.
Il biondino si chinò e le porse il libro che lei si mise sotto il braccio destro. - Almeno l'ha raccolto! - pensò indignata.

Draco avrebbe utilizzato tutte le sue armi migliori pur di portarsela a letto, quindi, sorridendole ,,,,,,,,,,;lldvdv, tolse una ciocca ribelle dagli occhi  e le si avvicinò per poterle parlare all'orecchio. In un secondo le sue narici furono invase da un dolce profumo ai frutti di bosco proveniente dai capelli della ragazza. Era delizioso. - Riprenditi Draco! Sei tu che hai la situazione in mano! - pensò, ormai neanche più tanto convinto.

<< Sei contraddittoria Granger. Prima mi dici di non toccarti e poi mi provochi con un sorriso malizioso?! Stai giocando col fuoco piccola. Sappi che io ottengo sempre ciò che desidero >> disse prendendo il lobo della ragazza tra le labbra e mordendolo dolcemente.

Hermione era imbarazzata, non le era mai capitata una cosa del genere prima. Le piaceva sentirlo così vicino e quel leggero morso al lobo le fece perdere la testa. - Svegliati! Fai qualcosa! - La sua voce interiore aveva ragione, non doveva cadere fra le sue braccia. Almeno non ora!

<< Malfoy levati! Lasciami andare! >> disse tranquilla, come se quella situazione non le facesse ne caldo ne freddo.

<< No Mezzosangue, finchè non sarò sicuro di poterti avere! >> le disse guardandola negli occhi.

Hermione dovette fare leva sulla propria dignità per non lasciargli fare tutto quello che voleva.

La stava guardando negli occhi e lei non riusciva più a distogliere lo sguardo da quei due immensi laghi. Erano glaciali, ma allo stesso tempo ardenti. Semplicemente stupendi. - Hermione!! Ricomponiti!! -  pensò. << Malfoy...tu non mi avrai! Puoi starne certo! >> ma poi, guardandolo con malizia, aggiunse << Però puoi sempre provarci. Magari mi farai cambiare idea >> e si lasciò sfuggire un sorrisetto.

Ma, sapendo che doveva dargli qualche motivo in più per cercarla, alzò leggermente la mano sinistra e la passò sul cavallo dei pantaloni del ragazzo che subito si irrigidì, e non solo lui. Cogliendo al volo l'occasione passò sotto il braccio di Draco per dirigersi in Sala Grande.

Malfoy non sapeva come avesse fatto quella ragazza a farglielo rizzare semplicemente sfiorandolo, ma non poteva rimanere nel corridoio così. Se fosse passato qualcuno avrebbe fatto una figuraccia, quindi corse nel bagno più vicino per calmare il bollore. - Quella è pazza! Mi farà uscire di testa se continua così! - pensò divertito mentre si appoggiava al muro della toilette per rilassarsi.

 

 

 

 

 

Note Autrice

 

Ciao miei cari lettori! Allora? Piaciuto questo capitolo? Cosa ne pensate di questa Hermione diversa dal solito? E del nostro adorato Draco? Recensite, recensite e recensite!!! Kiss dalla vostra Kramisha  

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Capitolo 3
*** Ha Abboccato! ***


Ha abboccato!

 

Draco, una volta domato il bollente spirito, uscì dal bagno, percorse il corridoio ed entrò in Sala Grande. Sedendosi al suo tavolo notò subito che riusciva a vedere solo la schiena della Granger - Caspita che bel culo! E i suoi capelli poi...quanto mi piacerebbe poterci infilare le mani! - Pensò sorridendo. - Ma che cazzo mi sta succedendo!? Io sono il Principe delle Serpi, l'unica cosa che dovrei volere da una ragazza è che apra le cosce! - Ma stava mentendo a se stesso e ne era cosciente. Voleva poter stare tra le sue braccia e addormentarsi castamente sul suo seno. Voleva stringerla e proteggerla da tutto e tutti. Voleva...semplicemente amarla...

Era la prima volta che ci pensava, nessun'altra gli aveva mai provocato tali sentimenti. - Cazzo di Mezzosangue!!! Mi avrà rifilato un qualche filtro d'amore!!! - si disse non molto convinto. - E se...mi stessi veramente innamorando?...NO! Non è possibile! Tanto meno per una...- ma non riuscì a terminare il pensiero perchè fu riportato alla realtà da una potente scossa il cui epicentro erano le sue spalle.

<< Mi rispondi?! E' la quinta volta che ti ripeto la stessa domanda! >>

<< Che vuoi Blaise? >> gli chiese apatico.

<< Ok...per la sesta volta, e ora stammi bene a sentire... >> disse il moro prendendo fiato per non farsi saltare i nervi << Perchè stai fissando la Weasley? >>

<< Cosa?! Che cazzo c'entra la Weasley?! >> gli rispose malamente.

<< Beh >> disse un pò a disagio per quella risposta << Stai giocando col cibo da dieci minuti e...non hai ancora smesso di guardarla! >> esclamò Blaise sulla difensiva.

<< Non sto guardando la Weasley ma la... >> si bloccò. Non era ancora sicuro di volerglielo dire. Ci fu una piccola battaglia interiore prima che vincesse quella parte di lui che voleva dire tutto al suo migliore amico << Sto guardando la Granger...>>

<< E per quale motivo? >> gli chiese scioccato il moro.

<< Perchè ultimamente è cambiata e...mi sta facendo perdere il senno della ragione! >> detto questo si girò verso di lui e gli raccontò tutto dal principio.

<< Cosa?! >> Blaise era scattato come una molla a quelle parole << La Granger ti ha toccato? La secchiona tutto libri e niente sesso?! E a te è...insomma...sai...quello...>> divenne rosso per quella domanda, ma voleva sapere. Era troppo curioso.

Se il rossore sul viso scuro di Blaise si intravedeva appena, quello presente sul volto di Draco era come un faro in mezzo all'oceano. << Beh...Si!...Si lo ammetto, mihaeccitato >> disse l'ultima frase tutta d'un fiato perchè altrimenti, come sapeva bene, non ne avrebbe avuto il coraggio.

<< Wow! A quanto pare è proprio una grifona! Spero per te che lo sia anche a letto! >> disse ridendo.

<< Presto lo scoprirò...>> gli rispore serio. << Ma...c'è un'altra cosa che vorrei dirti...>> chiuse gli occhi e, prendendo un respiro profondo per rilassarsi, disse riaprendoli << Io...penso di non desiderarla solo fisicamente. E questo mi spaventa! >>

<< E che male ci sarebbe?! Non capisco! >>

<< Lei è una Grifondoro, Io un Serpeverde. Lei è una Mezzosangue, Io un Purosangue. Non posso desiderarla! Va contro ogni mio principio! >>

Blaise rise di gusto. Draco aveva enfatizzato troppo "tutte" quelle loro differenze. Appena si riprese parlò << Cazzate! Ai sentimenti non si comanda! E...visto che stiamo parlando di queste cose...devo ammetere che ultimamente la Weasley cattura la mia attenzione...>> disse il cognome di lei con un sussurro, come se temesse che dicendolo il mondo si sarebbe ribaltato.

Il biondo rimase a bocca indecorosamente aperta << Ma che cazzo c'è preso?! >> sbottò indignato. << Non è possibile che, con tutte le ragazze che ci sono, NOI, per la prima volta, proviamo qualcosa per due Girfondoro! E non due qualsiasi! Ma la Mezzosangue e la Traditrice del proprio sangue! >>

<< Non so che dirti amico...ma i fatti sono questi >> disse il moro con una teatrale alzata di spalle.

E fu solo in quel momento che Draco capì davvero il cambiamento avvenuto nel suo amico e, allo stesso tempo, si rese anche conto che se non l'aveva notato prima era solo perchè non aveva voluto. - Blaise è sempre stato un ragazzo intelligente. Già prima della guerra a lui le cazzate come la purezza del sangue e le casate non interessavano. Lui andava oltre il primo impatto. - pensò. - Forse ha ragione. In fondo quali sono le differenze tra me e la Granger? Forse...non c'è poi tutto questo divario! - e subito comprese che quei pensieri non solo erano sensati, ma anche giusti.

 

***

 

Hermione, seduta di fronte a Ginny, non faceva altro che giocare col cibo.

<< Hermione?...Perchè Malfoy ti sta fissando? >> le chiese tranquillamente la rossa.

<< Davvero? >> esclamò lei con fin troppa fretta, incapace di trattenere l'entusiasmo. - Cavolo! - pensò.

<< Cos'è successo tra voi? >> chiese subito l'amica in cerca di pettegolezzi.

<< Da ieri le cose sono un pò cambiate...>> e, prendendo fiato, le raccontò tutto.

<< TU l'hai toccato? >> Ginny era scioccata << E...com'è? >> chiese seriamente interessata.

<< Ginny! >> la riprese indignata.

<< Dai! Solo per curiosità! >>

<< Uff...ti posso solo dire che è messo bene >> disse arrossendo << Ma non è questo il punto!>>

<< E qual è? >>

<< Non è da me fare certe cose! >>

<< Magari inconsciamente ti piace! Cavolo, guarda che anch' io ho gli occhi! Può essere un Serpeverde ma è comunque un gran figo! >> poi aggiunse << Anche se io preferisco i mori >> disse ammiccando al tavolo delle serpi.

<< A chi ti riferisci? >>

<< A Zabini, ovvio! E' proprio sexy! >>

<< Ma Ginny! >>

<< Dico solo ciò che penso! >>

La rossa era sempre stata diretta, ma Hermione non si aspettava questa rivelazione. - E' fantastica! A lei le disugualianze non interessano ed è sempre pronta a dare una seconda possibilità a chiunque. E col coraggio che ha scommetto che, dato che vuole Zabini, andrà a prenderselo. - pensò sorridendo.

<< Ma tu senti qualcosa per lui? >> la riportò alla realtà la voce dell' amica.

<< Non lo so...è pur sempre Malfoy! >> le rispose. Ma poi ripensandoci disse << Però...nel suo sguardo c'è qualcosa che mi fa stare bene. E quando mi sorride...mmm...>> rise rendendosi conto di ciò che aveva appena detto. Scosse la testa e riprese << Ma...non devo perdere la testa per lui, altrimenti mi spezzerebbe il cuore >> detto questo prese la sua decisione – Non mi farò abbindolare dai sui splendidi occhi! - e quindi sotterrò tutti i sentimenti, che lui le aveva ormai smosso, nell'inconscio. << Per me è solo una vendetta! >> rispose decisa la riccia e, lasciando senza parole l'amica, si alzò per andarsene in camera sua.

 

***

 

Hermione si svegliò felice la mattina seguente. Aveva pensato tutta la notte alle mosse successive.

I prossimi due giorni lo avrebbe ignorato, per vedere se aveva abboccato all'amo e, se così fosse stato, il terzo giorno l'avrebbe fatto divertire un pò, senza esagerare naturalmente.

Sotto la doccia ripensò ai passi da compiere, ma aveva bisogno di Ginny per poterglieli riferire e per farsi dare dei consigli. Amava la sua stanza da Caposcuola, però allo stesso tempo si sentiva sola.

 

Durante la terza ora, quella di erbologia, notò che Malfoy non smetteva un attimo di fissarla, rischiando di bruciarsi col Germoglio Infuocato. Ma non era il solo, infatti anche Zabini stava guardando una Grifondoro, la quale rispondeva allo sguardo con la stessa intensità.

<< Ginny! >> le disse sconvolta.

Ma lei si girò appena, giusto per mostrarle la linguaccia. - Che scema – sorrise Hermione.

<< Signor Malfoy presti attenzione a quello che fa! >> lo riprese la professoressa Sprite << Se non lo stacca velocemente si infiammerà! >>

Malfoy, imbarazzato, chinò il capo e si apprestò a fare ciò che gli era stato detto. - Merda! Che figura! - pensò.

 

La giornata proseguì e con lei anche i continui sguardi lanciati dalle serpi alle grifone, ai quali rispondeva, però, solo una di loro.

Durante la cena Ginny non riuscì più a trattenersi da ciò che voleva dire alla sua amica. Era tutto il giorno che ci pensava, ma non sapeva come farle capire ciò che intendeva senza che lei la fraintendesse.

Cogliendo al volo l'occasione che le si presentò parlò << Dai Hermione! Perchè non lo guardi nemmeno? Sembra un cagnolino in cerca di coccole! Oppure...un vampiro assetato di sangue...dipende da come vuoi vederla. Giuro che è troppo sexy! >> disse ridendo << Potresti almeno girarti! >>

<< Non sono come te Ginny! >> le rispose perchè, proprio in quel momento, la sua amica stava flirtando con Zabini. Scosse la testa per scacciare quella visione e riprese a mangiare.

<< E invece dovresti! La tua vita sarebbe più bella se ti comportassi come me, cioè se rispondessi solo agli istinti e mettessi da parte, almeno per un pò, la ragione! >> disse col sorriso sulle labbra.

<< Ma Ginny! Non siamo animali! >> cercò di rimproverarla, ma non ci riuscì perchè sapeva che Ginny stava solo cercando di farla divertire, perciò si mise a ridere a sua volta.

<< E va bene...solo un attimo però >> disse Hermione mentre si girava per guardare Malfoy.

– Mamma se è sexy! - si trovò subito a pensare. E come poteva non farlo? I primi bottoni della sua candida camicia erano sbottonati per lasciar intravedere il petto e la cravatta verde-argento aveva il nodo talmente allentato che quasi gli arrivava fra i pettorali. I suoi capelli erano leggermente spettinati in modo da dare al tutto un'aria selvaggia e fin TROPPO sexy. Se non fosse stata seduta sarebbe svenuta di fronte al sorriso malizioso che le lanciò il ragazzo. - Wow! -

<< Hermione! Non lasciartelo sfuggire!!! >> fu il solo commento di Ginny, la quale era rimasta a bocca aperta.

Ma Hermione aveva ben altri piani, infatti, indifferente almeno in apparenza, si girò senza più degnarlo di uno sguardo.

 

***

 

Al tavolo dei Serpeverde Malfoy faceva del suo meglio per attirare l'attenzione della Granger, fino a quando fu distratto dal sorriso che la Weasley lanciò al suo amico, il quale rimase paralizzato da quel gesto.

<< Blaise riprenditi! Ti ha solo sorriso, non ti ha invitato in camera sua! >>

<< Non rompere Draco! Non hai il diritto parlare dato che è da mezzora che cerchi di invitare invano la Granger nella tua! >>

Draco lo guardò male, per poi rigirarsi e trovare lo sguardo della riccia posato su di lui.

<< E' mia! >> sussurrò al moro facendo spuntare sulle sue labbra uno dei suoi sorrisi più provocanti. Ma lei, per tutta risposta, si girò facendo partire la risata del moro.

<< Taci! >> gli sussurrò Draco. << E' solo questione di tempo! >>

I due amici si girarono per guardarsi in faccia e, contemporaneamente, si misero a ridere. Erano proprio cambiati.

 

***

 

Il secondo giorno Draco cercò di smuovere un pò le acque.

Durante l'ultima ora della giornata, quella di Trasfigurazione, decise di provare ad avvicinarsi a lei.

Erano a solo un banco di distanza, ma non sapeva come fare a colmare quello spazio vuoto. Poi, trovando la soluzione, spinse la sua boccetta d'inchiostro giù dal banco con un gesto veloce per non farsi notare.

<< Signor Malfoy! Guardi che disatro ha combinato! >> lo rimproverò la professoressa McGranitt << Pulisca immediatamente! >>

Il ragazzo, suscitando lo scapore dei presenti, non ribattè, ma pronunciò subito l'incantesimo adatto alla situazione. << Gratta e Netta >> disse incurante.

Si alzò dalla sedia e si chinò per raccogliere la boccetta ormai vuota.

La professoressa, rimasta anche lei interdetta, riprese subito la lezione senza badare al ragazzo che, silenziosamente, si era avvicinato ad Hermione.

<< Hei Granger mi presteresti la tua? >> le chiese a bassa voce e abbastanza vicino da poter godere del suo profumo.

<< Chiedila a Zabini >> gli rispose lei fredda.

<< Ma io voglio la tua! >> le disse sorridendo per quell'allusione.

Lei lo guardò – Si, ha proprio abboccato – pensò alzando un sopracciglio e, senza degnarlo di una risposta, si girò per continuare a prendere appunti. - E' troppo vicino! E...il suo profumo mi sta mandando in tilt! Cavolo...cos'è? - si chiese colpita da quell'armonia. Poi capì dove l'aveva già sentito – 1 Million! Quello che usa mio padre! Un profumo babbano? Lui? - stava per girarsi per sentire meglio, ma, per sua fortuna, lui era già tornato al suo posto. - Sei una stupida! Hai rischiato di farti scoprire! - si riprese.

Draco inizialmente era rimasto deluso dal fatto che lei non gli avesse neanche risposto, ma poi si era accorto di come le narici della ragazza si erano dilatate per permettere al suo profumo di invaderle.

- Sei in trappola piccola – pensò sorridendo.

 

Quella sera a cena entrambi non si presentarono. Erano troppo occupati a prepararsi mentalmente per il passo successivo.

 

 

 

 

Note autrice

 

Ciao a tutti!!! Questo è un capitolo molto più tranquillo dei precedenti, ma in questo modo ho potuto descrivere ciò che provano i personaggi!!! Secondo voi cosa succederà nel prossimo? Commentate! Kiss Kramisha 

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Capitolo 4
*** La Verità ***


La verità

 

La mattina successiva Hermione si stava rigirando nel letto, non sapendo di essere in ritardo.

<< Hermione muoviti! Ho fame! >>

Subito si mise seduta. - Cavolo... - pensò guardando l'ora.

<< Ron! Non potevi chiamarmi prima?! Siamo in ritardo! >> gli disse.

<< Scusa Herm! Mi sono appena svegliato anch' io! >> le disse dispiaciuto.

<< Ok...Iniziate a scendere voi! Non vorrei che arrivaste tardi a causa mia! >>

<< Se non ci metti tanto ti aspettiamo! >>

<< Ok...Grazie! Due secondi e arrivo! >> disse mettendo fine alla loro conversazione avvenuta attraverso la porta.

Scese dal letto e si vestì.

Arrivata in Sala Comune trovò i suoi amici ad aspettarla.

<< Buon giorno Bella addormentata! >> scherzò Harry.

Lei per tutta risposta gli sorrise divertita.

<< Chi è la Bella addormentata? >> chiese serio Ron.

<< E' la protagonista di una favola babbana >> gli spiegò sua sorella.

<< Ah...possiamo andare a mangiare? Non vorrei perdere la colazione per non arrivare tardi a Storia della Magia! >>

<< Giusto...scendiamo...>> rispose Hermione.

 

Quando arrivarono nel corridoio a pian terreno Hermione si fermò di colpo facendo quasi cadere Neville.

<< Hermione! >> disse il ragazzo che le si era dovuto attaccare al braccio per non rovinare a terra.

<< Oh! Scusa Neville! >> gli disse lei aiutandolo a ristabilire l'equilibrio. << Mi sono dimenticata una cosa in camera...andate pure avanti...vi raggiungo a lezione...>>

<< Vuoi che ti accompagni? >> chiese Ginny.

<< No no...tranquilla...>>

Si girò e corse via, fermandosi, però, dietro il primo angolo aspettando che i suoi amici se ne andassero.

Appena vide la chioma rossa di Ginny sparire dentro la Sala Grande uscì dal suo nascondiglio e si diresse in giardino.

 

<< Lo sai che fumare fa male, vero? >>

Il biondo si girò per guardarla.

<< Ti interessa la mia salute Granger? >> le chiese lui tirando l'ultima boccata. Buttò la cicca per terra e la fece evanescere.

<< Sia mai! >> gli rispose ridendo << E' solo che odio quando le persone intelligenti fanno cose stupide >> - Tipo adesso – pensò – Cavolo! Gli ho appena fatto un complimento! - si morse la lingua e alzò gli occhi al cielo per la sua stupidità.

<< Ah...quindi mi ritieni intelligente Granger? >> le chiese avvicinandosi per guardarla negli occhi.

- Non posso negarlo perchè mentirei – si disse. Riportò lo sguardo su di lui << Si...ma mai quanto me! >> rispose sorridendogli altezzosa, ma allo stesso tempo divertita.

<< Mi sa tanto che quel vecchio pezzo di stoffa ha sbagliato ad assegnarti a Grifondoro >>

<< Perchè? >> gli chiese realmente preoccupata.

<< Perchè sei proprio un'adorabile serpe! >> le rispose raggiante.

Lei lo guardò, poi, contemporaneamente, scoppiarono a ridere.

Hermione scosse la testa facendo muovere tutti i suoi boccoli. << Ciao...ci si vede... >> gli disse ancora col sorriso sulle labbra.

<< Ciao >> la salutò lui catturato dal movimento della sua indomabile chioma.

 

Draco, appena la vide entrare nel castello, si diresse verso la Foresta Proibita.

- Allora le importa di me! - si disse sorridente – E mi ritiene anche intelligente! -

Ad un certo punto si fermò. Di fronte a lui c'era un' enorme pino con un H incisa sulla corteccia.

Sorrise. Lo faceva spesso ultimamente.

Prese la bacchetta e, con un incantesimo non verbale, aggiunse la sua lettera sotto quella di lei.

H e D.

Suonavano bene insieme.

- Ma mi sono rincretinito?! - pensò stizzito – Sembro proprio una di quelle femminucce alla prima cotta! -

Ma si calmò pensando che, forse, a lei quel gesto sarebbe piaciuto. - Spero che almeno questa cosa mi aiuti ad averla! -

Ma dovette interrompere i suoi pensieri quando sentì il rintocco che segnava le 8:30. Si mise allora a correre per non rischiare di arrivare tardi a Difesa Contro le Arti Oscure.

 

***

 

A lezione Hermione era così distratta dai suoi pensieri su Draco che non riusciva neanche a prendere appunti.

<< Hermione stai bene? >> le chiese Harry allarmato.

<< Si...tranquillo...>>

<< A me non sembra... >>. Harry ci teneva veramente a lei e, dato che non l'aveva mai vista non prendere appunti, si stava preoccupando.

<< Hermione...lo sai che con me puoi parlare di tutto, vero? >>

<< E anche con me! >> si intromise Ron con un'espressione di gelosia, perchè non voleva essere escluso, e di ansia per la sua amica.

Hermione rise per quella buffa faccia. << Grazie ragazzi...ora non me la sento, ma forse più avanti ve ne parlerò...>> rispose lei per rassicurarli.

<< Ok >> risposero all'unisono i due.

- Sono veramente fortunata ad avere degli amici come loro...- pensò la riccia raggiante.

Ora era pronta a prendere appunti...

 

***

 

Finita la mattinata scolastica Hermione e Ginny, con Harry e Ron davanti a loro, si stavano incamminando vero la Sala Grande per il pranzo.

<< Uff...>> sbuffò Ginny, << Non voglio fare il tema di 70 centimetri di pergam...>>

Stupita per l'improvvisa interruzione, Hermione si girò per assicurarsi che la sua amica non fosse caduta e, se così non fosse stato, allora per capire il motivo per il quale non aveva finito la frase. Ma quando la vide sparire in un'aula vuota, tirata per un braccio da Zabini, non potè far altro che ridere e scuotere la testa per l'ilarità di quella scena.

<< Oh! Stai meglio? >> chiese Ron felice di vederla di nuovo allegra. Ma la sua faccia divenne subito perplessa << Dov'è Ginny? >>

<< Ha dimenticato qualcosa in camera >> rispose la ragazza trattenendo il sorriso.

<< Ma la testa siete ancora sicure di averla attaccata al collo voi due? >> chiese Harry ironico.

<< Si...credo...>> fece Hermione portandosi le mani al capo per assicurarsene.

<< Non è divertente! >> disse un permaloso Nick-quasi-senza-testa che passò loro accanto.

<< Scusa! >> dissero i tre all'unisono.

<< Oh...questi ragazzi...>> brontolò lui allontanandosi.

Il trio si scambiò degli sguardi eloquenti prima di mettersi a ridere.

<< Su andiamo...altrimenti le cose migliori finiscono! >> disse Ron che, inutilmente, cercava di coprirsi lo stomaco con la mano per non far sentire il brontolio.

Ripresero a camminare quando Hermione vide un ragazzo biondo, in compagnia dei suoi amici, dirigersi verso la parte opposta.

La ragazza, per farsi sentire anche da lui, alzò il tono della voce e disse ai suoi amici << Ragazzi non ho molta fame...vado a studiare in biblioteca...a dopo...>> L'ultima parte, però, la disse guardando Draco negli occhi, il quale, con un sorriso, le fece capire che aveva intuito.

<< Herm hai già saltato la colazione! >> disse Ron molto preoccupato.

<< Tranquillo non sono anoressica...questa sera mi riempio >> gli disse per rassicurarlo.

<< Ok...ne tengo conto come se fosse una promessa! >> le disse minaccioso.

<< Ok...>> gli rispose sorridente.

<< A dopo...>> la salutarono allora i due.

Hermione si girò e si avviò verso la biblioteca.

 

***

 

Draco, deciso a non far sorgere dubbi nei suoi amici, era rimasto ancora qualche secondo con loro. Poi, quando ritenne di aver aspettato abbastanza, li guardò << Cazzo! >> sbottò << Mi sono dimenticato di finire il tema di pozioni! >> disse battendosi con fare teatrale la mano sulla fronte. << Vado in biblioteca...ci vediamo dopo a lezione...>> e, senza neanche aspettare che loro gli rispondessero, se ne andò di gran carriera.

Essendo l'ora di pranzo non c'era nessuno in quella stanza, nemmeno Madama Pince, notò Draco appena fu entrato.

Subito si mise a cercare Hermione, ma, notando che non c'era, pensò che fosse in uno degli ultimi tavoli.

Si diresse verso il fondo della biblioteca scrutando con attenzione ogni sezione.

Quando la trovò si appoggiò, con un sorriso, allo scaffale vicino al tavolo a cui era saduta. Non aveva bisogno di attirare l'attenzione, lei lo stava già guardando.

 

***

 

Hermione si era seduta nell'ultimo tavolo così che, se fosse entrato qualcuno, non li avrebbe visti insieme.

Si era accomodata senza neanche prendersi la briga di fingere di studiare, quindi stava semplicemente giocando con la bacchetta quando sentì che lui era arrivato.

Lo guardò e sorridendogli lo salutò << Ciao >>

<< Ciao...come mai mi volevi qui? >> chiese lui guardandosi in torno.

<< Volevo solo parlare con qualcuno...>> gli rispose con un pizzico di malizia nella voce.

Poi si alzò e gli si mise di fronte.

Il biondo si allontanò dallo scaffale e accorciò la distanza che c'era tra loro con un solo passo, così che, tra le loro labbra, potesse passare a malapena un dito.

- Mi vuole...- pensò Hermione.

La riccia gli mise lentamente le braccia attorno al collo e gli passò la lingua sulle labbra, solleticandogliele.

Lui cercò di strapparle un bacio, ma la ragazza, svelta, si scostò quel poco che bastava per non accontentarlo subito.

<< Ti piacerebbe...>> gli disse soffiandogli sulle labbra inumidite.

Draco ebbe un fremito a quella mossa.

<< Non sai quanto! >> le rispose.

Deciso ad averla le cinse la vita con le braccia e la spinse, facendola retrocedere, fino al muro.

Hermione si ritrovò, per la seconda volta, imprigionata. Ma quasta volta le fece piacere.

Draco iniziò a baciarla, ma non in modo passionale. Le diede dei piccoli baci sulle labbra che, poi, si trasformarono in un bacio delicato, dolce e estremamente lungo.

La sua bocca si muoveva lentamente e la sua lingua sembrava voler esplorare ogni centimetro di quella di Hermione. La strinse ancora più forte a sé, quasi volesse che diventassero una cosa sola. La sua stretta era molto possessiva, ma al tempo stesso tenera, perciò non le faceva male.

Hermione era paralizzata. Lui non aveva neanche provato a spogliarla o toccarla, l'unica cosa che pareva volere da lei erano le sue labbra.

La stava baciando con molta cura, come se volesse farle capire i suoi sentimenti.

E ci riuscì.

Hermione comprese in quel momento che lui provava qualcosa.

Draco tolse la sua mano sinistra dalla vita della ragazza per mettergliela dietro la nuca. Quel gesto gli serviva per assicurarsi che lei non gli sfuggisse e, allo stesso tempo, gli permetteva di accarezzarle i capelli.

Finito il bacio la guardò negli occhi per capire se a lei fosse piaciuto, e, vedendola sconvolta, si sentì meglio.

Chiuse nuovamente gli occhi e si riavvicinò alla sua bocca, iniziando a torturarla dolcemente con dei piccoli morsi.

Hermione rimase sempre immobile, ma non perchè si fosse completamente arresa a lui, piuttosto perchè non riusciva a muovere un solo muscolo a causa dei pensieri che le frullavano nella testa

- Ha chiuso gli occhi – si ripetè per l'ennesima volta. - E le sue labbra non si muovono fameliche sulle mie, ma sembrano quasi chiedere il mio permesso! - pensò sconvolta. - Oddio... non sarà mica innamorato?! -

Dalla mossa che ne seguì comprese di avere ragione.

Lui aveva ripreso a baciarla castamente e lei, ancora più scioccata, lasciò cadere le braccia lungo i fianchi.

Draco allora sfilò anche la mano destra da dietro la schiena della ragazza e, lentamente, la chiuse attorno alla sinistra di lei. La presa era incerta, ma col pollice, quasi per darsi sicurezza, cominciò ad accarezzarle il dorso della mano.

- Mi ama...Cazzo! - pensò Hermione spaventata.

Si staccò da lui cautamente e lo guardò negli occhi.

<< Scusa...devo andare... >> gli disse.

Lui le sorrise a fior di labbra. Liberò la testa e la mano dalla sua presa, ma, prima di allontanarsi, le diede un ultimo dolce bacio sulla fronte.

Hermione, sconvolta, gli sorrise.

Prese la bacchetta che aveva abbandonato sul tavolo e se ne andò lasciando solo il ragazzo.

 

Correndo giù dalle scale, Hermione, non riusciva a smettere di pensare a ciò che le era appena successo. - Ma come ho potuto?! - si infuriò con se stessa – E poi come diavolo ho fatto a far innamorare non una serpe, ma La Serpe! - si rifiutava ancora di crederci. - Devo mettere fine a tutto questo! Sarà pure un Malfoy, ma a quanto pare ha dei sentimenti e...non voglio farlo soffrire! - pensò lei, ormai con le lacrime agli occhi.

 

***

 

Le due ore pomeridiane di incantesimi passarono molto lentamente per la riccia.

 

Appena entrata in classe si era diretta con passo deciso verso il solito banco che divideva con Ginny, ma, quando arrivò, trovò il suo posto occupato da un sorridente Zabini.

<< Salve Granger...spero non ti dispiaccia un cambiamento momentaneo di banco. Scusa, ma volevo stare vicino a quest'adorabile ragazza >> disse ammiccando a Ginny, la quale si sciolse come neve al sole per il complimento. Ginny non le disse nulla, ma con lo sguardo la stava pregando di lasciarlo dov'era e, nello stesso tempo, si stava scusando per l'imprevisto.

<< Ok...ma dove mi sied...>> mentre pronunciava quelle parole con lo sguardo esaminava l'aula per trovare un altro banco disponibile, ma si bloccò quando si accorse che l'ultimo posto rimasto era quello vicino a Draco, una volta occupato da Zabini. - Non può essere – si disse incredula.

Prima di andare verso il patibolo si girò verso l'amica facendole capire che avrebbero fatto i conti più tardi.

Arrivata al fianco del biondo si sedette senza proferire parola.

<< Hei! Non riesci a starmi lontana Granger? >> le chiese lui ironico.

<< A quanto pare...>> gli rispose con tono piatto.

<< Silenzio ragazzi! Si incomincia! >> disse il professor Vitius passando tra i banchi per arrivare alla cattedra. << Oggi impareremo un nuovo incantesimo che ci servirà quan...>>

Hermione, stranamente, non lo stava ascoltando. Era troppo occupata a fingere di non sentire la mano del ragazzo che " per puro caso" sfiorava quella di lei.

Entrambe le ore passarono così. Lei che si fingeva interessata alla lezione e lui che, in ogni momento, cercava di attirare la sua attenzione.

- Spero solo che non sia veramente cotto...- pensò lei tristemente. Si sentiva un verme per ciò che aveva fatto.

Verso la fine della lezione Draco le infilò un bigliettino nella mano destra.

Lei lo aprì e lesse : "Alle 17 nella Stanza delle Necessità. D. L. M. "

Sì, ci sarebbe andata. Doveva assolutamente parlargli.

Girò il biglietto e sul retro rispose con un semplice "Ok". Si voltò verso di lui e glielo passò.

Draco, non conoscendo la motivazione di quella risposta, le sorrise felice.

 

***

 

Conclusa la lezione, Hermione uscì di corsa dall'aula. Aveva bisogno di rinfrescarsi, perciò appena arrivata in camera si infilò sotto la doccia.

Sotto l'acqua teneva continuamente lo sguardo puntato sull'orologio. - 16:18 - Si lavò i capelli. - 16: 32 - Si sciacquò. - 16:37 – Finì.

Appena uscì dalla doccia si mise i primi jeans e le prima maglietta che trovò e si sdraiò sul letto.

- Non devo farlo soffrire...devo solo dirgli come stanno veramente le cose per evitare che la situazione peggiori. Devo essere diretta ma non dura. E soprattutto sincera. Magari poi non è nemmeno innamorato, come faccio a saperlo io!? Forse fingeva solo per portarmi a letto! E' inutile che mi senta in colpa già ora senza sapere la verità! - si disse decisa.

Guardò l'ora. - 16:54...forse è meglio che vada...- Si alzò dal letto e si diresse verso la Stanza delle Necessità.

Fortunatamente, o forse non poi così tanto, notò che Draco era appena entrato, quindi, per non far scomparire la porta, iniziò e correre e la spalancò facendo quasi cadere il ragazzo che era poco distante.

<< Ti mancavo così tanto? >> rise lui divertito.

Poi, notando lo strano silenzio di lei, disse << Vuoi sederti? >> indicando i sofà.

<< Ok...>> gli rispose lei già in preda al panico.

Hermione prese subito posto sull'unica poltrona singola, lasciando che Draco si sedesse, elegantemente, di fronte a lei. Il biondo era rimasto un pò spiazzato da quel gelido trattamento.

<< Volevo parlarti di una cosa molto importante per me...Hermione >> disse il suo nome in un modo così naturale che si sorprese da solo. Gli sembrò di averla chiamata così da tutta la vita.

Hermione, non aspettandosi di sentire il proprio nome pronunciato da quelle labbra, lasciò quasi cadere la mandibola sul prezioso tappeto persiano.

Si schiarì la voce e, prima di perdere il coraggio, gli disse << Se non ti dispiace vorrei parlare prima io...>>

Draco, da vero gentleman, con un gesto fluido della mano la invitò a proseguire.

<< Malfoy...>>, le era difficile pronunciare il suo nome, quindi, per non porsi da sola degli ostacoli, preferì evitare << Mi dispiace...ma credo che ci sia stato un malinteso...Io ho iniziato tutto questo come un semplice gioco per vendicarmi di quello che mi hai fatto passare in questi anni...e ora mi rendo conto di aver esagerato. Mi sono comportata in modo meschino...non avrei mai dovuto prendermi gioco dei tuoi sentimenti. Sono veramente pentita...perdonami...>> disse l'ultima parte abbassando gli occhi perchè non riusciva più a reggere lo sguardo gelido del ragazzo.

Cadde il silenzio. Poi, dopo un interminabile momento, Draco sibilò << Sei una stronza...una bastarda Mezzosangue! >> e lo disse con tutto il rancore che riusciva a far emergere dalla propria voce. Voleva ferirla. << Mio padre aveva ragione sul vostro conto! >> Si alzò per andarsene, ma prima di sorpassare la porta la guardò.

Lei stava cercando di trattenere le lacrime e le tremava così tanto il labbro inferiore che dovette morderselo per farlo smettere.

Lui notò tutto questo, ma il dolore gli impedì di rendersene realmente conto. Per farla sentire almeno la metà di come si sentiva lui le disse << Sai...se non fossi una lurida Mezzosangue Salazar sarebbe fiero di averti tra le sue file...sei la peggior serpe che io abbia mai incontrato >> L'ultima frase la disse con un tale disprezzo che Hermione scattò all'indietro come se fosse stata schiaffeggiata.

Draco girò i tacchi e se ne andò, lasciandola singhiozzare da sola.

 

Il ragazzo camminava deciso verso i sotterranei quando la prima lacrima gli solcò il viso. Era da quando aveva cinque anni che non piangeva. Lucius non lo riteneva un comportamento idoneo ad un uomo, quindi, se il figlio si mostrava in quello stato, lo puniva severamente.

Ma ora Lucius non c'era e Draco non si curò nemmeno di asciugarsela. - Non permetterò mai più ai miei sentimenti di prendere il sopravvento se è questo il risultato che si ottiene! - pensò duramente, non avendo ancora attutito il colpo. - Ed io stupido che le volevo riverarle ciò che provo! Una volta nella vita che volevo mostrare la mia anima a qualcuno e cosa succede? Vengo preso a calci per essere stato un debole. Non capiterà mai più! - un' altra lacrima scese dal lago ghiacciato dei suoi occhi. - Le donne servono solo ad una cosa! Per il resto provocano solo danni...Idiota! E' tutta colpa mia perchè sono stato un debole! - era talmente distrutto che si girò verso il muro più vicino e gli scagliò un pugno.

La mano iniziò subito a sanguinare, ma lui non se ne preoccupò. Il dolore per quella ferita non era minimantente paragonabile allo squarcio che sentiva nel petto. - Non proverò mai più dei sentimenti! Questa è una promessa! - era stato duro con se stesso, ma era ciò che veramente pensava.

Con la mano ferita si asciugò le lacrime e, preso un enorme respiro, proseguì per la sua strada con passo molto più deciso di prima.

 

 

 

 

 

Note autrice

 

Ciao a tutti!!! Lo so che sono stata veramente malvagia, ma prometto che mi rifarò!!! Cosa ne pensate di tutto questo? Cosa succederà, secondo voi, nel prossimo capitolo? Commentate!!! Kiss Kramisha 

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Capitolo 5
*** Fine Dei Giochi ***


Fine Dei Giochi

 

Hermione era rimasta sola.

Mentre si guardava intorno le sembrava quasi che le pareti si stessero ristringendo. Era solo un illusione o era vero? Ma, quando si accorse che anche gli oggetti iniziavano a trasformarsi, comprese che era tutto vero: la stanza doveva aver percepito il desiderio della ragazza e, ancora con lei dentro, si stava trasformando nella sua camera da letto babbana.

Quando anche il letto prese forma lei vi si buttò sopra. Stringendo in una morsa d'acciaio il cuscino sfogò la sua tristezza in un pianto liberatore. - Come ho potuto?! Faccio schifo! Gli faccio schifo! Non mi si avvicinerà mai più! -

 

Mentre Hermione piangeva disperata nella Stanza delle Necessità, Ginny attraversava il corridoio dove la sua attenzione fu subito attirata dai forti singhiozzi provenienti da non si sa dove e nemmeno da chi, dato che era sola. << Chi è? >> chiese allora, un pò spaventata. Ma non sentendo una risposta alzò il tono della voce << Chi è? >>

 

Hermione, sentendo quell'urlo e riconoscendo la proprietaria di quella voce, chiese alla Stanza di far apparire una porta per far entrare l'amica.

 

Quando Ginny vide formarsi davanti ai sui occhi un'apertura nel muro, si ricordò che la Stanza delle Necessità si trovava in quel piano. << Posso entrare? >> chiese non sapendo chi ci fosse dentro. Ma, quando vide Hermione, si precipitò all'interno senza aspettare la sua risposta. << Hermione, che cosa ti è successo? >> . La sua voce era spaventata, non l'aveva mai vista in quello stato. Si sedette sul letto con lei e iniziò ad accarezzarle i capelli per farla calmare.

La riccia alzò la testa per poter rispondere all'amica, ma, anche se ci provava con tutta la sua volontà, non riuscì a far uscire null'altro che dei singhiozzi dalle sue labbra.

<< Rilassati...prendi fiato e, appena ti sarai calmata, potrai dirmi tutto >> la incoraggiò Ginny.

Una decina di minuti dopo Hermione si raddrizzò sul letto per guardare la rossa e, asciugandosi le lacrime col dorso della mano, iniziò a raccontarle ciò che era successo.

Ginny rimase ad ascoltarla senza proferire parola, ma, quando l'amica ebbe finito, lei era già pronta a porle una domanda fondamentale. << Tesoro, ma stai così male perchè ti ha insultata, o perchè ti eri affezionata a lui e ora temi di averlo perso per sempre? >>

Hermione rispose senza riflettere << Non temo di averlo perso! L'ho perso! Non mi rivolgerà mai più la parola! Sono stata una stronza! Ho rovinato tutto! >>. A quei pensieri riprese a singhiozzare.

<< Hermione, allora è inutile che continui a mentire a lui e soprattutto e te stessa! Tu lo ami! Altrimenti non staresti così! >>

La riccia la guardò sconvolta. << No! >> urlò. << Io non lo amo..>> disse poi con voce più calma.

<< Tu non vuoi amarlo perchè hai paura di soffrire! E' diverso...>> era stata dura, ma voleva farle aprire gli occhi. << Se non provassi niente per lui non staresti così male! >>

<< Io sto così perchè una Grifondoro non si dovrebbe comportare in questo modo! Starei male anche se avessi fatto questa cosa ad un qualsiasi altro ragazzo! >>

<< Bugiarda >>. Non lo disse in modo offensivo, era una semplice constatazione, la quale, però, fece smettere subito Hermione di piangere.

La riccia spalancò gli occhi.

Ginny allora riprese a parlare << Hermione...non puoi negare di amarlo perchè anche il solo parlare di lui dona luce ai tuoi occhi. Sulle tue labbra, poi, si disegna uno splendido sorriso. Un sorriso che non hai mai indossato prima perchè è il sorriso degli innamorati. Tesoro, ora dimmi la verità...sii sincera...>>

Hermione si bloccò come se fosse stata colpita da un Pietrificus Totalus. Forse Ginny aveva ragione. Forse aveva cercato invano di nascondere i propri sentimenti, che ora, però, lottavano per rivelarsi. Aveva cercato di negarli, di mostrarsi indifferente nei loro confronti, e per questo motivo, ora che si erano mostrati per quel che erano, Hermione si sentì investita da questa consapevolezza.

<< Ginny, io...Sì...Hai ragione>> chiuse gli occhi << Lo amo >> disse riaprendoli. << Me ne sono resa conto appena ha lasciato questa stanza. Ho sentito un vuoto formarsi nello stomaco e mi sono sentita sola. Non mi ero accorta che la sua presenza mi facesse stare così bene. Mi aveva restituito la parte di me che Voldemort mi aveva rubato. Mi aveva ridato la voglia di vivere e io non me ne ero nemmeno accorta! Ora che l'ho perso mi sembra di essere tornata il solito guscio senza vita...>> guardò l'amica sorridendole tristemente. << Non mi perdonerà mai...e poi non so quello che prova lui, quindi non posso mettermi in gioco e poi soffrire nuovamente! >>

<< Ma se non ci provi non potrai mai scoprirlo! >>

Hermione ci pensò un attimo. Sapeva che Ginny aveva ragione, ma aveva paura di esporsi. Dopo un pò prese la sua decisione. Avrebbe corso il rischio. << Giusto! >> osservò Hermione con tono deciso. << Sono o no una Grifondoro? Vado a parlargli! >>. Si alzò dal letto e trascinò giù con sè Ginny << Tu mi servi! Devi venire con me! >> le disse.

 

***

 

Draco era appena entrato in camera sua quando qualcuno bussò alla porta.

<< Draco sono Blaise! Posso entrare? >>

<< Che vuoi?! >>

<< Ok! Entro...così parliamo della tua educazione! >> disse ormai già all'interno della stanza.

Draco non ebbe nemmeno la forza di ribattere. Si sedette sul letto e guardò l'amico.

<< Ti ho visto rientrare e ho notato gli occhi arrossati e...la mano >> disse indicandola.

Il biondo preferì non dire nulla.

Blaise prese la sedia dalla scrivania e la portò di fronte all'amico. Appena si fu seduto gli chiese << Che cosa è successo? >>

<< Le Mezzosangue è una stronza, ecco che cosa è successo...>> e, stranamente, si confidò con l'amico raccontandogli i fatti avvenuti nella Stanza delle Necessità.

<< Mi dispiace...non so cosa dire...non me lo sarei mai aspettato da lei... >> Blaise era rimasto senza parole e, non avendo mai avuto l'opportunità di consolare l'amico, non sapeva come comportarsi.

Draco, vedendo il moro in difficoltà, disse << Non importa...lascia stare. Ora, se non ti dispiace, vorrei rimanere da solo >>

Blaise si alzò e, silenzionamante, se ne andò. Avrebbe voluto aiutarlo, ma non sapeva come fare.

Draco allora si sdraiò sul letto e cercò di rilassarsi per non pensare a lei.

Neanche dieci minuti più tardi un insistente bussare lo riportò alla realtà. Era quasi riuscito ad addormentarsi.

<< Chi cazzo è? >> chiese infuriato.

<< Dracuccio, sei arrabbiato? >>

<< Pansy vattene...non voglio essere scocciato >>

<< Ma...Dracuccio?! Sono qui per farti un regalino! >> disse con una risatina maliziosa che, però, riuscì solo ad incrementare la rabbia del ragazzo.

<< Ti ho detto di andartene! Non mi disturbare più! >> la sua voce era calma, ma intrisa di veleno.

Pansy, intimorita, se ne andò. Non voleva di certo rischiare la sua preziosa pellaccia!

Draco richiuse gli occhi, non voleva rimanere sveglio a pensare. Questa volta riuscì a riposare. Ma non per molto.

 

***

 

Le due amiche stavano correndo giù dalle scale quando Ginny chiese ad Hermione << Tesoro vuoi sapere cos' è successo con Blaise? >>

<< Certo! Sono moooolto incuriosita da questa storia! >> rispose allegra.

<< Mi ha baciata! >> disse allora un' entusiasta Ginny.

<< In quell'aula? >> chiese Hermione che aveva rischiato di cadere dal gradino per la sorpresa.

<< Sì! Allora... >> prese fiato per poterle raccontare tutto << Praticamente mi sono sentita trascinare in un'aula, ma, essendo di spalle, non mi ero accorta che fosse lui fin quando non me lo sono trovata di fronte! Appena l'ho visto gli ho chiesto cosa voleva e sai che ha fatto? Mi ha preso la mano e mi ha detto che mi voleva parlare! Allora, sconvolta, gli ho detto di continuare, così lui mi si è avvicinato e, neanche ad un palmo del mio naso, mi ha chieso se volevo essere la sua ragazza! Ti rendi conto?! Blaise Zabini, miliardario Serpeverde, che mi chiede di essere la sua ragazza! Solitamente i Serpeverde non hanno di queste intenzioni con le ragazze, non so se mi spiego!? Comunque...immagina la mia faccia in quel momento! Ero a dir poco sconvolta! E poi lui che fa?! Mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente! E' stato così tenero! E bacia in modo impeccabile! Allora, quando si è staccato, cosa potevo fare se non acconsentire alla sua proposta? Quindi...ora stiamo insieme! >> Ginny aveva parlato velocissima e senza interruzioni, inoltre aveva il fiatone per la corsa, quindi Hermione aveva dovuto fare un enorme sforzo per capirla.

<< Wow! >> disse la riccia una volta compreso il tutto. << Sono veramente felice per te! >>

Erano arrivate davanti all'entrata della Casa dei Serpeverde quando Hermione guardò l'amica

<< Ginny...ti ho chiesto di venire perchè mi aiutassi ad entrare. Ora che so che Blaise è il tuo ragazzo il mio piano è diventato infallibile. Vorrei che tu bussassi e chiedessi di far uscire Blaise. Con lui potremmo entrare. Una volta dentro mi mostrerà la camera di Draco. Poi voi due sarete liberi di andare dove volete...L'importante è che io possa andare da lui per poterci parlare >>

La rossa annuì << Va bene... >>

Stava per bussare, anche se non sapeva bene in che parte della parete avrebbe potuto farlo, quando un secondino di Serpeverde si avvicinò.

Hermione allora, sfruttando il suo status di Caposcuola, gli chiese << Potresti entrare e chiedere a Blaise di uscire? Digli che lo vuole Ginny >>

<< Ok... >> rispose il ragazzo. << Vi potreste allontanare solo un pò? Non dovreste sentire la parola d'ordine >>

Le ragazze, rispettose, si allontanarono di qualche metro.

Il serpeverde entrò e qualche secondo più tardi uscì Blaise.

<< Ciao >> disse Ginny correndogli in contro.

Lui la prese tra le braccia e le diede un bacio sulla fronte.

- Che teneri - pensò Hermione.

<< Blaise volevo chiederti se potevi aiutare la mia amica Hermione a trovare la stanza di Draco. Vuole parlargli >>

Blaise alzò lo sguardo per posarlo sulla riccia. << Cosa dovresti dirgli? >> chiese con voce ferma.

<< Che mi sbagliavo >>

<< E' il mio migliore amico. Per colpa tua, per la prima volta in vita mia, l'ho visto con gli occhi arrossati dal pianto! Quindi ti mostrerò la sua stanza solo se non hai la minima intenzione di continuare a prenderlo per il culo! >>

Ginny lo guardò, avrebbe voluto intervenire per difendere l'amica, ma si rese conto che il suo ragazzo si stava comportando essettamente come si sarebbe comportata lei in quella situazione: stava difendendo l'amico.

<< Io lo amo >> Hermione non ebbe esitazioni nel dirlo. Nemmeno un pò di timidezza. Quella era la verità e sapeva che solo dicendo come stavano realmente le cose avrebbe ottenuto ciò che voleva.

Quando Blaise sorrise, la ragazza comprese di aver agito nel miglior modo possibile. << Entrate pure >> disse allora il moro.

Una volta dentro, con l'indice indicò una stanza << Vedi quella porta nera laccata? L' ultima del corridoio. Quella è la sua camera >> disse ad Hermione.

Lei rivolse lo sguardo in quella direzione e, quando la vide, si rivolse riconoscente al ragazzo << Sì la vedo...Grazie mille Blaise >>. Poi girandosi verso Ginny le disse << Noi ci vediamo in Sala Grande per la cena >>

Si voltò e si avviò decisa verso la stanza che Blaise le aveva indicato.

Per non avere dei ripensamenti battè subito tre volte il pugno sulla porta.

 

Draco aprì di colpo gli occhi. Chiunque era stato a disturbalo tra poco sarebbe morto.

<< Chi cazzo è ancora? >> urlò.

<< Draco... >> era riuscita a pronunciare il suo nome con infinita naturalezza, per questo sorrise

<< Draco...sono Hermione! Posso entrare? Devo parlarti! >>

Il ragazzo si sedette. Era scioccato dal fatto che lei fosse lì.

<< Chi ti ha fatta entrare? >> chiese infuriato.

<< Blaise. Ma non voglio discutere di questo! Fammi entare...voglio parlarti! >> disse in tono deciso.

Draco era combattuto. Voleva sapere cosa aveva da dirgli, ma allo stesso tempo avrebbe voluto mandarla a quel paese.

Stava per dirle di andarsene quando un commento maschile gli fece cambiare idea.

<< Hei Granger...hai sbagliato strada? Vuoi che ti accompagni in camera tua? O preferisci la mia? >>

Draco riconobbe quella voce << Nott taci! >> gli urlò. << Granger entra... >> disse poi a lei per non lasciarla alla mercè di tutte quelle serpi.

Hermione non se lo fece ripetere due volte. Aprì la porta e, una volta entrata, se la richiuse subito alle spalle.

Appena si girò rischiò di perdere la mascella per la seconda volta in una sola giornata.

La camera del ragazzo era enorme. Il pavimento era in marmo nero e le pareti, anch' esse nere, erano state rese luminose dai numerosi stendardi Verde - Argento. Al centro c'era un letto a tre piazze arricchito da lenzuola di seta nere con ricamato lo stemma della casata. E, seduto su quell' altare, c'era il Principe di quel regno.

Draco, notando la faccia sconvolta della ragazza, ghignò << Ah...è vero che tu non ti puoi permettere una stanza del genere! >>. Rise divertito.

Hermione lo fissò << Non sono qui per farmi prendere in giro da te! Sono venuta per... >> doveva dirglielo...e subito. Non volendo fare giri di parole disse << Per dirti che mi sono sbagliata...Io... >> si avvicinò a lui, che nel frattempo si era alzato in piedi per prestarle maggiore attenzione. Quando fra loro ci fu una distanza minore di un metro, Hermione proseguì << Io ti amo >>

L'aveva detto. C'era riuscita.

Draco rimase un attimo a studiarla. << Credi che io sia stupido? >>. Aveva accorciato la distanza presente tra loro per poterla guardare dritta negli occhi.

<< No >> rispose lei mesta. - Forse non mi perdonerà - pensò e subito una lacrima le scese lungo il viso. Ma non si sarebbe arresa così facilmente. Doveva farsi perdonare e fargli capire che ciò che gli aveva detto era la verità.

Si avvicinò e, per la prima volta, fu lei a baciarlo. Vedendo che lui non aveva intenzione di spostarsi, gli buttò le braccia al collo per stringelo a sé.

 

Draco immediatamente comprese che quel bacio era ricco di significati.

Sul viso della ragazza continuavano a scendere delle lacrime cristalline, con le quali lo stava supplicando di perdonarla.

Le braccia strette attorno al suo collo stavano a significare che lei lo desiderava e che non l'avrebbe lasciato andare.

E il bacio...era il più dolce che lui avesse mai ricevuto. Lo amava.

Il ragazzo, che ora era sicuro della sincerità della grifona, per farle capire che l'aveva perdonata le cinse con le braccia la vita e rispose al suo bacio con fervore.

 

Hermione per qualche secondo temette che Draco la potesse respingere, ma poi la sua paura venne spazzata via dal gemito sommesso che il ragazzo emise prima di stringerla a sé per rispondere al suo bacio. Allora la riccia, comprendendo di essere stata perdonata, si mise a piangere, ma questa volta di gioia.

Si allontanò un pò da lui e gli disse << Scusami...mi dispiace veramente tantissimo...sono stata una sciocca! >>

Draco, sorridente, le prese il viso tra le mani e coi pollici le asciugò le lascrime. << Anch' io ti amo Hermione...e sarebbe impossibile per me non perdonarti dopo aver scoperto che ricambi il mio sentimento. Abbiamo entrambi passato una vita difficile, ma ora, insieme, forse potremmo goderci un pò di felicità... >>

Hermione si trovò a fissare i bellissimi laghi ghiacciati del suo ragazzo. Ma ora sembrava che quel ghiaccio si fosse completamente sciolto per l'ardente desiderio che provava per lei. E solo per lei.

La ragazza, raggiante, lo strinse più forte e riprese a baciarlo. Questa volta, però, le loro labbra sembravano aver imparato a memoria quei movimenti, poichè si muovevano in sincronia, come il battito dei loro cuori...



 

Note autrice

Ciao lettori!!! Allora? Mi sono fatta perdonare??? Ahaha!!! Recensite...Kiss Kramisha 





Note  

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Capitolo 6
*** Epilogo ***


Epilogo

 

Draco si allontanò a fatica dalle morbide labbra di Hermione. Non avrebbe mai voluto staccarsene, ma doveva fare una cosa.

<< Amore >> disse. - Cosa? - si chiese sbalordito. - L'ho chiamata veramente amore? -. Ma non ebbe il tempo di pentirsene perchè lei, felice, lo tempestò di baci per la gioia.

Allora Draco, col sorriso sulle labbra, proseguì << Vorrei fare una cosa...ti fidi di me? >>

Hermione annuì, anche se con un'espressione molto incuriosita.

Draco la prese per la mano e la trascinò alla porta, che spalancò per dirigersi in Sala Comune.

Camminava spedito e si tirava dietro una Hermione che a stento riusciva a tenere il passo.

Quando arrivarono al centro della stanza, che in quel momento era alquanto affollata, alzò la mano con la quale stringeva quella della ragazza e gridò << Statemi bene a sentire! Lo dirò solo una volta e non ve lo ripeterò più! >>. Prese una pausa per assicurarsi che tutti lo stessero ascoltando. << La qui presente Hermione Granger è la mia ragazza, perciò, come tale, potrà venirmi a trovare ogni volta che vorrà! E per far sì che ciò accada la dovrete lasciar attraversare questa sala in assoluta tranquillità! Anzi...per evitare che qualcuno di voi finga di non aver sentito il suo bussare all'entrata, le dirò la parola d'ordine: Serpensortia >> disse guardandola soddisfatto.

<< COSA??? >>

Un urlo fece voltare tutti i presenti.

Draco avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Si girò anche lui per guardarla << Scusa? >> le chiese infastidito dal suo insulso intervento.

<< Tu mi hai rifiutata per quella lurida Mezzosangue? >>. Pansy era isterica.

Draco lasciò la mano di Hermione e si diresse minaccioso verso la mora. Sembrava un serpente che, silenzioso, strisciava verso la propria preda. Appena le fu di fronte le soffiò infuriato << Tu prova a chiamarla un'altra volta Mezzosangue e ti farò pentire di essere venuta al mondo! >>

Pansy sbiancò e, non avendo il coraggio di rispondere, girò i tacchi e si andò a rifugiare offesa nella propria stanza.

Una volta che la mora fu sparita dalla sua vista, Draco tornò al fianco di Hermione e, riprendendole la mano, si voltò verso i Serpeverde ormai rimasti attoniti dal tutto e urlò << OK? >>

Sembrava un comandante in campo di battaglia dall'autorità che aveva. Subito, infatti, ilsuo esercito” gli rispose in coro un sommesso di << Ok >>

Hermione era rimasta anche lei scioccata. - La mia ragazza... - si ripetè allegra. - Mi ha difesa e si fida di me! Altrimenti non mi avrebbe detto la parola d'ordine! -. Si guardò intorno per osservare le serpi. Draco aveva parlato talmente forte che anche gli studenti, che prima erano in camera, durante il suo “discorso” erano usciti per ascoltarlo.

La riccia, continuando a studiare quegli sguardi, trovò due volti raggianti tra la massa perplessa.

Ginny e Blaise, sulla soglia della camera del ragazzo, sorridevano incoraggianti verso di loro.

Allora Hermione, per risposta, si stampò sul volto un sorriso timido ma felice e, volendo sottrarsi dall'attenzione di tutti, si diresse verso di loro tirandosi dietro Draco.

<< Ehi esibizionista! >>. Blaise salutò l'amico battendogli una mano sulla spalla. << Sono contento che abbiate chiarito! >>

<< Anch'io! Siete così carini insieme! >> disse Ginny entusiasta. << Ora potremmo fare delle uscite a quattro! >>

Hermione rise << Prima dovremmo parlarne con qualcuno, non credi? >>

<< Cavolo! Ci sbraneranno! >> esclamò la rossa seriamente preoccupata.

<< Nooo...se ci spieghiamo bene, forse, capiranno... >> fece lei fiduciosa.

<< Ma di chi state parlando? >> chiesero in coro i loro ragazzi.

<< Di Harry e Ron >> rispose con ovvietà Hermione.

<< E perchè dovreste parlarne con lo sfregiato e lenticchia? >>. Il tono di Draco poteva sembrare neutro ad un orecchio inesperto, ma sia Blaise che la sua ragazza compresero.

<< Sei geloso! >> cantilenò Hermione raggiante.

<< Io? Di quei due sfigati? >> fece lui strafottente.

<< Ehi! Ti ricordo che sono i miei migliori amici! >> lo riprese lei divertita pizzicandogli il braccio.

<< Ahu! >> esclamò Draco, anche se non gli aveva fatto realmente male.

Tirò Hermione a sé e l'abbracciò da dietro. Stringendola così gli era più facile farle il solletico.

La ragazza scoppiò subito e ridere e cercò di scappare, ma la presa del suo ragazzo era ferrea.

Ginny e Blaise assistirono divertiti alla scena.

Quando Draco la lasciò andare, lei si dovette appoggiare alla parete per non crollare a terra.

<< Scemo... >> gli disse. Poi, ripreso fiato, si raddrizzò e aggiunse << Comunque non mi piace che tu li prenda in giro! >>

<< Ok...scusa...cercherò di evitare in tua presenza! Ma devi ammetere che sono loro che se le cercano! >> si giustificò.

Hermione scosse la testa. - Quanto lo amo! - pensò. << Cosa ne dite di andare a cena? >>

 

Mentre si dirigevano verso la Sala Grande Hermione si bloccò facendo fermare anche gli altri.

<< Forse sarebbe meglio entrare separati...Io e Ginny ci siederemo, come al solito, al nostro tavolo, parleremo con Harry e Ron e poi verremo a mangiare con voi. Ok? >>

<< Va bene...vi teniamo due posti >> rispose Blaise mentre Draco annuiva.

Poco prima della porta della Sala Grande, i quattro si divisero.

Hermione prese posto accanto ad Harry, mentre Ginny si sedette vicina a suo fratello.

<< Stavo per salire a prenderti! Credevo che avresti saltato anche la cena! >>. Ron riprese serio l'amica, anche se non poteva esserlo più di tanto poichè le stava puntando contro una patatina infilzata nella sua forchetta.

Hermione rise – Forse abbiamo qualche speranza... - pensò incrociando mentalmente le dita.

<< Ragazzi, dobbiamo dirvi una cosa, ma vi preghiamo di non ammazzarci! Ci teniamo alla vita...>> Ginny scherzò per smorzare la tensione. Ma il risultato fu poco convincente dato che i ragazzi le guardarono sospetti.

Hermione prese fiato e, guardando l'amica, le fece capire che avrebbe parlato lei. Ginny era troppo diretta e lei non voleva di certo farli morire di infarto!

<< Abbiamo dei ragazzi... >> iniziò cauta.

<< Ah... >>. Ron si incupì a questa notizia.

- Forse prova ancora qualcosa per me... - pensò tristemente Hermione. << Ma il fatto è che...non crediamo che vi farà molto piacere sapere chi sono... >> ad ogni parola abbassava la testa per non dover subire gli sguardi accusatori dei due amici.

<< Forza...diteci di chi si tratta... >> disse Harry che era già preoccupato ancor prima di conoscere i nomi.

<< Sono due Serpeverde... >> questa volta fu Ginny a parlare. Volle utilizzare questo paticolare per prepararli al peggio, ma se ne servì anche per tastare il terreno. Appena ebbe pronunciato quelle parole, infatti, si fermò per studiare le espressioni dei ragazzi. Sia Harry che Ron la stavano fulminando con lo sguardo. Forse non di proposito, ma erano rimasti scioccati da quell'affermazione.

<< Per questo motivo ieri non riuscivi a concentrarti a lezione? >> chiese Harry girandosi verso Hermione.

<< Sì... >> rispose lei mordendosi il labbro per l'imbarazzo.

<< Il mio ragazzo è... >> Ginny prese fiato, poi continuò, ma pur sempre intimorita << Blaise

Zabini >>

La testa di Harry scattò subito nella direzione dell'amica.

<< COSA??? >> urlarono i ragazzi all'unisono.

Hermione e Ginny arrossirono, quasi tutto il loro tavolo le stava fissando.

<< Shh! >> sussurrarono per farli zittire.

Vedendo l'amica in difficoltà Hermione decise di intervenire << E il mio è Draco Malfoy >>

<< Miseriaccia! Ma siete fuori? >>. Ron le guardò come se fossere due Mandragole.

<< Zabini >> disse Harry rivolto a Ginny e poi, girandosi verso Hermione << e Malfoy? >>. Scosse la testa incredulo.

<< Hermione... >> Ron inspirò a fondo col naso e poi espirò dalla bocca << Herm, capisci che ti sei messa con uno che ti ha sempre snobbata per il tuo stato di sangue? >>

<< Sì Ron...Lo so...Ma è cambiato, veramente, e...ci amiamo... >> colcluse seria.

<< Ok >>. Harry era sotto shock. << Siete sicure di non aver bevuto un Filtro d'Amore oppure di esservi beccate un' Imperius? >> si informò preoccupato.

<< Sì >> risposero loro divertite. La tensione sembrava pian piano allentarsi.

<< Va bene... >> continuò lui ormai arreso. Non riusciva a trovare altre cause plausibili. L'unica motivazione valida poteva essere che le ragazze si fossero realmente innamorate di quei due.

<< Dato che non possiamo fare nulla per farvi cambiare idea, almeno credo >> disse studiandole per capire se si sbagliava. << Possiamo solo accettarlo >>. Finì rivolto a Ron poichè le ragazze non avevano mostrato segni di poter cambiare idea.

<< Di malavoglia...Sia ben chiaro! E non aspettatevi una specie di pace tra noi e loro! >> dichiarò il rosso.

Le amiche, entusiaste, esclamarono << Grazie! >> prima di buttarsi ai loro colli per riempirli di baci sulle guance.

Appena ebbero finito di ringraziarli, si alzarono per andare a cenare con i loro ragazzi quando videro che anche Harry e Ron si erano alzati.

<< Che fate? >> chiese Ginny preoccupata.

<< Dobbiamo solo rivolgergli due paroline >> rispose Harry accrescendo l'ansia delle ragazze.

 

Quando arrivarono al tavolo Hermione e Ginny si sedettero al fianco dei loro ragazzi, mentre Harry e Ron rimasero in piedi, con le braccia conserte, a fissare i due Serpeverde. Hermione non li aveva mai visti così decisi.

Draco, notando quegli sguardi, chiese << Cosa c'è? >> lasciando di stucco tutte le persone in ascolto per il suo tono educato.

<< Siamo venuti solo per dirvi che se vi azzardate a trattarle male potete, sin da quel momento, ritenervi morti! >> minacciò Ron.

<< Ok...per me va bene... >> assentì Blaise.

<< Sono d'accordo... >> aggiunse Draco.

I quattro ragazzi si scrutarono per un attimo, poi Harry e Ron, sollevati dalle loro risposte, annuirono.

<< Ci vediamo dopo in Sala Comune... >> disse Harry rivolto alle due amiche.

<< Ok >> rispose Ginny.

<< Hermione arriverà un pò dopo... >>. Rispose Draco al suo posto.

Lei lo guardò incusiosita, ma lui non le rivelò nulla.

 

Quando Harry e Ron si allontanarono Hermione scoprì tutta la Sala Grande ad osservarli. Anche il tavolo dei professori non era da meno. Ma a lei non importava. - Si dovranno abituare – pensò con un'alzata di spalle.

Si voltò per incrociare lo sguardo di Draco, ma, mentre si girava verso di lui, trovò puntato su di lei quello inviperito di Pansy.

<< Ti serve qualcosa? >> si informò Hermione educata. Non si sarebbe mai abbassata al suo livello.

La mora alzò gli occhi al cielo e stropicciò il naso aumentando così la sua somiglianza ad un carlino, poi riprese a mangiare.

Draco osserò la scena e, quando Hermione lo guardò, le sorrise divertito.

<< Mi puoi spiegare il motivo per il quale dovrei arrivare dopo? >> chiese la riccia incuriosita.

<< No >>

<< Uff... >> sbuffò lei. Ma capì subito che non aveva intenzione di darle indizzi nemmeno sotto tortura, così, per non rompere la “promessa” fatta a Ron, si mise a mangiare.

 

***

 

Finita la cena Ginny disse ad Harry e Ron che sarebbe salita anche lei più tardi perchè voleva passare ancora un pò di tempo con Blaise. Naturalmente questo fece sbuffare d'irritazione i due.

<< Ma se non ci foste tu ed Hermione quei due che farebbero? Non conoscono altri modi per passare il Venerdì sera? >> chiese Blaise mentre si dirigevano verso la Sala Comune dei Serpeverde.

<< No...è solo che di solito siamo sempre insieme, perciò gli sembra strano. Ma sono convinta che presto sapranno come divertirsi! >> disse con aria furbetta. << Ron non si è ancora accorto che una grifona di quinta, per di più carina, gli sbava dietro. Una certa Cloe McGallen. Mentre Romilda Vane sta cercando un altro modo per farsi notare da Harry. Quindi presto sapranno come passare le serate! Soprattutto se io li informerò di queste due ragazze! >> rise.

<< Sì, scommetto che poi non si lamenteranno più... >> constatò Blaise divertito.

Immersi nelle chiacchere erano arrivati all'entrata nei sotterranei. Una volta entrati trovarono la Sala Comune piena, così il moro preferì andare a rintanarsi in camera per non essere disturbati.

Ginny c'era già entrata, ma quella volta non aveva avuto modo di osservarla perchè si erano messi a discutere di quello che sarebbe successo se Draco non avesse perdonato Hermione.

Ora, seduta sul comodo letto, si guardò intorno << Mi piace la tua stanza...è accogliente! Strano, non avrei mai pensato di poterlo dire per una camera tutta verde-argento >> rise divertita << E poi, essendo singola, non devi fare i turni per il bagno! >> aggiunse dopo piccata.

Questa volta fu lui a ridere. Sembrava una bambina che al suo compleanno non aveva ricevuto ciò che voleva.

Ancora col sorriso sulle labbra si andò a sedere vicino a lei e la guardò negli occhi. Non poteva già dire di amarla, ma di sicuro la sua bellezza lo mandava in tilt. << Sei stupenda >> le disse. Ginny sorrise donando alle sue gote un colorito rosato. << Grazie...anche tu non sei male... >> scherzò. Lui, allora, le mostrò un finto broncio, che però fece sparire quando lei gli buttò le braccia al collo e iniziò a baciarlo.

 

***

 

Anche Draco ed Hermione, una volta finita la cena, uscirono insieme dalla Sala Grande.

<< Dove vuoi andare? >> chiese curiosa lei.

<< Lo vedrai... >>. Rispondendole le rivolse un sorriso misterioso.

Hermione rimase senza fiato: quel semplice gesto aveva donato calore al volto del ragazzo eliminando la freddezza dietro cui spesso si nascondeva. - Dovrebbe sorridere molto di più – pensò.

Probabilmente, mentre pensava, doveva aver avuto un'espressione sciocca perchè Draco scoppiò a ridere. << Ehi? Ci sei? >> le chiese divertito sventolandole una mano davanti alla faccia.

Hermione scosse la testa << Sìsì...scusa, un pensiero mi ha distratta... >>

Lui, che si trovata a pochi passi da lei, le si avvicinò e, mettendole una mano dietro la schiena, la tirò a sé. Continuando a sorridere per l'espressione che aveva fatto lei, prese una sua ciocca di capelli tra le dita e iniziò a giocarci. << A cosa pensavi? >> le sossurrò suadente.

<< Vuoi farmi impazzire? >> chiese Hermione con sorriso sulle labbra. - Mamma! Se non si ferma mi dovranno internare! – pensò divertita. Poi, sapendo che se non avesse agito avrebbe rischiato di svenire, gli cinse le braccia attorno la vita e lo baciò. Amava il contatto con quelle labbra che coincidevano alla perfezione con le sue.

Draco si staccò appena << E' inutile che cerchi di distrarmi per non dirmi a cosa pensavi! >> disse sorridente.

<< Tanto non te lo dirò! >> rispose lei facendogli una linguaccia.

- E' perfetta! - pensò Draco – Ed è mia! - << Vedremo...Dai vieni >> disse prendendole la mano.

Hermione lo seguì silenziosa, ma quando lui si diresse verso il portone che dava sull'uscita si fermò.

<< Fuori? >> chiese lei.

Lui le lanciò uno sguardo di rimprovero << Sì fuori! Tanto l'unico modo che hai per scoprire cosa voglio mostrarti è quello di seguirmi...altrimenti non ti dirò nulla >>

Hermione sbuffò, ma quando Draco riprese a camminare lo seguì senza più fiatare.

Nonostante fossero le otto di sera il cielo settembrino era ancora luminoso, quindi i due riusciavano a vedere il sentiero che stavano percorrendo senza problemi.

Si inoltrarono nella Foresta Proibita, ma non proseguirono fino alla radura. Draco, una volta arrivato di fronte all'enorme pino, si fermò.

Hermione lo guardò sospetta, ma spostando la sguardo nel punto da lui indicato rimase sorpresa.

<< Sei stato tu? >> chiese indicando a sua volta la D l'incisa sotto la sua H.

<< Sì...l'ho fatto questa mattina quando mi hai dimostrato, almeno così credevo, di essere preoccupata per la mia salute >>

Lei si morse il labbro dispiaciuta. Non avrebbe mai voluto farlo soffrire.

Draco, però, non avendo l'intenzione di farla sentire in colpa, continuò << Ora questo è il nostro posto... >>

Il viso di Hermione si illuminò. << Sicuro di non volerci portare altre ragazze? >> scherzò.

<< Più che sicuro! Ora che ho te non ho bisogno di nient'altro >> disse prendendole il viso tra le mani. << Mi puoi dire a cosa pensavi? >>

<< Uff...ok... >> fece lei fintamente scocciata, ma poi, addolcendosi, gli disse << Pensavo che sorridere ti rende ancora più bello >>

Draco rise. << Sai cosa rende te più bella? >>

Lei scosse la testa.

<< L'essere al mio fianco! >> scherzò lui.

<< Scemo... >> esclamò lei incrociando le braccia. Sapeva che la stava prendendo in giro, ma lei gli aveva detto una cosa dolce e la sua risposta era stata una risata seguita da una battuta!

Draco, vedendola così, le si avviciò per poterle sussurrare << Tu sei bella sempre...Sei perfetta Hermione...Ti amo >>

<< Ti amo >> rispose lei felice. Poi, per fargli capire che non si era realmente offesa, lo spinse contro l'albero e, stretta a lui, lo baciò con fervore.

 

Note Autrice

 

Ciao a tutti!!! E così siamo giunti alla fine...tutto si chiude a cerchio (come spero avrete dedotto)!!! Ma vi avviso che presto sarà conclusa anche una oneshot aggiuntiva, che parte dalla fine di questo capitolo, che è in raiting rosso!!! Kiss Kramisha 

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