La Seduzione della Vergine in armi.

di Sophrosouneh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sfrontata bellezza. ***
Capitolo 2: *** Logica conclusione. ***
Capitolo 3: *** L’impeto dell’ira. ***
Capitolo 4: *** Umanamente colpevoli. ***
Capitolo 5: *** Dolore della mancanza. ***
Capitolo 6: *** Presagi di guerra. ***
Capitolo 7: *** Eterni avversari. ***
Capitolo 8: *** Desideri silenziosi. ***



Capitolo 1
*** Sfrontata bellezza. ***


Coppia: AtenaxAres
Titolo: La Seduzione della Vergine in armi.
Autore: Ss904 (sul forum), Sophrosouneh (Efp)
Rating: Arancione
Generi: Introspettivo, Sentimentale, Guerra
Avvertimenti: Raccolta

La Seduzione della Vergine in armi.

 

Sfrontata bellezza.
[110 parole]

 

“Ti ha mai detto nessuno che sei bellissima quando ti arrabbi?”

Melliflua e potente era la voce del divino signore della guerra. Aveva occhi di carboni ardenti capaci di pietrificare il più saldo combattente a più di mille piedi di distanza.
Lei invece li aveva  di un azzurro tanto chiaro da parer inondati dalle spumose onde d’Egeo. Fiera e altera incarnava la suprema Sapienza ordinatrice.
Come la giovane udì quelle brute parole non nascose un moto di superiorità, alzandosi in piedi leggiadra e non degnando di uno sguardo il suo interlocutore.

“Nessuno che sia mai sopravvissuto.”
Sorrise.
Mai nessuno avrebbe osato rispondergli così, ma a lei avrebbe sempre concesso tutto.


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Capitolo 2
*** Logica conclusione. ***



Logica conclusione.
[109 parole]
 
“Mi piacerebbe provare la sensazione della morte.”
Quando Ares le aveva chiesto quale fosse il suo desiderio più recondito, certo non si aspettava una simile risposta.
“Ma come Atena, dall’alto di tutta la tua sapienza, non conosci forse tutto lo scibile umano e divino?” le chiese tentando di metterla con le spalle al muro.
 Impresa che mai in tutti quei secoli era riuscito a compiere!

“Vorrei provare a percepire quella delicata sensazione di distacco.”
“Se ti trafiggessi con la spada in battaglia temo non sarei molto delicato.”
Uno sbuffo accompagnò il fruscio della gonna.
 “Con te non si può ragionare.”

Era quella la logica conclusione di ogni loro conversazione.

 

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Capitolo 3
*** L’impeto dell’ira. ***



L'impeto dell'Ira.
[107 parole]
 
Con un sibilo cupo la lancia si andò a conficcare pochi millimetri sopra la sua testa.
“Io ti avevo avvertito!”

Non riuscì a ribattere, che due soffici e bramosi petali di rosa si arpionarono alle sue labbra, lasciandolo, al contempo, stupito e soddisfatto.
Un mistico arabesco di lingue in lotta. Erano gli indiscussi signori della guerra: nessuno dei due avrebbe mai ceduto tanto facilmente ai desideri dell’altro.
A discapito del fiato, della stanchezza, avrebbero continuato la loro lotta anche nell’Ade se fosse stato necessario.
Amanti ardenti della potenza stessa dei fuochi notturni.

“Ricordami di farti arrabbiare più spesso.” Sussurrò a pochi centimetri dalla bocca della bionda furia.


 

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Capitolo 4
*** Umanamente colpevoli. ***



Umanamente colpevoli.
[107 parole]
 
Sciolti nel vento si disperdevano gli aurei boccoli severamente acconciati sulla pallida nuca. Un sottile rivolo di sudore andò ad imperlare la pelle diafana della Dea guerriera.
La lucida veste d’alabastro era stata accantonata in un angolo con un movimento del piede.
Le mani del suo amante, che risalivano vogliose le dolci curve d’ambrosia del suo corpo perfetto, disegnavano una sottile trama infuocata su tutta la sua epidermide.
Una cacofonia di baci passionali e lascivi.
Sinfonia di corpi in preda a sentimenti fin troppo umani.
Dolce trappola di seduzione era la loro.
“Ares…” sospirò la Dea raggiungendo l’amplesso tra le braccia forti dell’amante.
Erano umanamente colpevoli entrambi.


 

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Capitolo 5
*** Dolore della mancanza. ***



Dolore della mancanza.
[109 parole]
 
Le dita d’alabastro sfioravano lente il margine del libro.
C’era troppo silenzio per essere vero.
Un sibilo, fin troppo vicino, la distolse.
Solo quando realizzò che non poteva trattarsi  di chi lei pensava, tornò ad abbassare lo sguardo sulla pagina.
Il tonfo di una ghianda a terra, a pochi centimetri di distanza, la fece sussultare.
Di solito c’era sempre Ares che la distraeva ogni qual volta tentava di concentrarsi.
Possibile che in sua assenza fosse tanto vulnerabile?
Se lui avesse udito quei discorsi non avrebbe esisto a sottolineare –con malcelato entusiasmo- quanto debole fosse.
 
“Sbrigati a tornare” bisbigliò, lasciando che il tomo le scivolasse di mano.

 

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Capitolo 6
*** Presagi di guerra. ***



Presagi di guerra.
[110 parole]
 
Il sole a picco sul deserto persiano, grande più del mare sconfinato, faceva ribollire le viscere nel cavo petto di ogni soldato. I sospiri affannati, la vicinanza dei corpi, il riverbero della luce sugli scudi abbaglianti ferivano il corpo e lo spirito, già provati da mille supplizi.
Solitario si ergeva il Dio della furia di sangue in mezzo alla piana, non si curava dell’esercito lasciato alle spalle.
Un guizzo, un bagliore sinistro si levò all’orizzonte scuotendo la formazione da battaglia.
Stava arrivando.
Ed Ares non attendeva che quel segno per dare il via alla lotta.
Quella che si preparava era l’unica guerra che valesse la pena combattere: con Lei come avversaria.


 

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Capitolo 7
*** Eterni avversari. ***



 Eterni avversari.
[107 parole]
 
Non era un’esemplare di femmina né particolarmente lascivo né seduttore.
Ma quando migliaia di soldati si muovevano all’unisono ad un solo gesto del suo polso, non c’era niente al mondo che meglio accendesse l’ardore nel suo petto.
Dannatamente bella e pericolosa, tagliente come una spada ed agile come un giunco flessuoso.
Ares fece scorrere lentamente la lingua sulle labbra fini, pregustando lo scontro che di lì a poco si sarebbe disputato. Con il cimiero crinito andò a coprire il volto e  le ciocche d’ebano.
Ma niente, neppure l’elmo, poté per nascondere quel briciolo di follia, quell’impeto di furia che gli attraversò  gli occhi fiammeggianti.

Sto arrivando, Atena.


 

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Capitolo 8
*** Desideri silenziosi. ***


Desideri silenziosi.
[110 parole]
 
Sul campo di battaglia la guerra infuriava da giorni.
Non c’erano né vincitori né vinti, solo caduti.
In disparte si era ritirata la dea guerriera per godere della frescura di un olmo.

“Cosa ti angustia?” sedeva accanto a lei Ares distruttore di uomini.
“Siamo immortali, ma questo momento non durerà per sempre.”
La dea Parthenos percepì l'inaspettato calore di una mano sulla sua.
Il calore del sangue stesso che gli impiastrava le dita.
Il calore della battaglia cruenta e mietitrice di anime.

“Durerà per quanto desideriamo- le sussurrò, spiazzandola completamente, -Ed io non ho alcuna fretta”.
Pallade si abbandonò contro il fianco di quel Dio che, solo, aveva saputo stregarla.

“Allora, resta con me.”
 
 
 

 

Note.E questo era l’ultimo capitolo. Spero sinceramente di non avervi annoiato con questa mia umile raccolta. Ci tenevo a ringraziare coloro che mi sono stati accanto nel corso della pubblicazione con i loro commenti, ma anche chi ha inserito la storia tra preferiti/seguiti!
Grazie a tutti dal profondo del cuore.

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