If I can't hold you, I'll freeze.

di Superhuman_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 PROLOGO

- Pronto?
-  Amy, finalmente! Come stai?
- Louis! Oddio ciao! Mah.. si tira avanti, tu?
- Sopravvivo..
- Siete già tutti lì?
- Praticamente sì, oggi è arrivato Liam, portandosi dietro Zayn, domani dovrebbe arrivare Niall.
- Capisco.. quindi secondo i miei calcoli sono l’ultima come al solito, il che vuol dire che il gruppo delle oche ha già fatto in tempo a sparlare di me più del dovuto, spargere false voci sul mio conto e arruolare un esercito di pesci lessi contro di me, come ogni anno d’altronde, giusto?

- Molto probabilmente sì.
- Confortante come al solito Tommo..
- Hey hey hey ascolta me , chi le ha smerdate per tutti questi anni, uscendo vincitrice e chiudendo loro il becco dopo ogni dialogo, lite o zuffa?   TU!   E senza nemmeno farlo apposta!  Hai un talento naturale, credimi.
- Sono fatta così, che ci posso fare?
- Mi manchi amica mia!
- Anche tu Lou! È questione di poche ore ormai..
- Cosa cosa cosa? Il tuo arrivo non era mica previsto fra due settimane?
- Si.. fino a quando ho assillato mia madre per anticipare la partenza! Infondo a scuola ho avuto ottimi risultati per tutto l’anno, non ho fatto grandi cazzate.. quindi ha accettato.
- Sei una grande, una grande! Quindi arrivi domani?
- Il programma è questo, anche se sarà stancante da morire dover affrontare l’ultimo giorno di scuola e subito dopo un viaggio di cinque ore..
- Stai dicendo che non affronteresti  tutto questo per me? Comincio a dubitare che il mio amore per te sia corrisposto..
- Taci idiota, ti voglio bene!
- Quasi dimenticavo, la sai la novità? Quest’estate ci farà compagnia anche il mio migliore amico, l’ho convinto a scendere. Starà nel mio appartamento, non causerà grossi problemi.
- Parli di quel riccio, come si chiamava, Hanry? Che ho visto in foto?
- Harry, proprio lui, è un tipo abbastanza, e sottolineo abbastanza  a posto..
- Fermo lì, mi è venuto un colpo di genio: se invitassi anche Jennifer, l’amica di cui ti parlavo, a venire? Starà con me e la mia famiglia, così almeno se il tuo amico si sentirà solo.. ecco..avrà qualcosa da guardare!
- Sei un fottuto genio, lasciatelo dire. Avvertila però che con Hazza nei dintorni, la sua castità potrebbe essere messa a dura prova!
- Stai parlando di una che casta non lo è proprio!
- Un tipo interessante.. scusa Amy ti devo lasciare, Zayn si sta divertendo a tirare cazzotti al mio orsacchiotto, devo intervenire. Salutami i tuoi, ti aspetto domani, mi manchi!
- Va bene, tu salutami quei due, non vedo l’ora di rivederti!
- Ciao!
Chiudo.
Sorrido.
Mi mancava la voce di quell’idiota del mio migliore amico.
 Per farla breve, la storia è la seguente:
Quando ero piccola i miei genitori comprarono un appartamento a Nantwich, un paesino sulla costa inglese, dove abbiamo sempre trascorso qualsiasi tipo di vacanza. Anno dopo anno, la mia famiglia ha fatto amicizia con quella dell’appartamento accanto, la famiglia Tomlinson; io e loro figlio siamo così diventati amici. Il problema, quello che noi spiritosamente chiamiamo “la nostra maledizione”, è che lui vive là trecentosessantacinque giorni all’anno, io invece a Londra. Ci vediamo solo durante le vacanze, che sono abbastanza frequenti, ma non sempre bastano. Con il passare degli anni anche le villette accanto si sono popolate e fu così che conoscemmo Liam Payne e Zayn Malik, anche loro in affitto per le vacanze. Niall è arrivato per la prima volta l’anno scorso ma aveva la giusta stoffa per diventare uno di noi, così lo abbiamo aggiunto nel club. Non ci sono mai stati grossi problemi nel nostro gruppo, l’unico periodo imbarazzante è stato quando, a 15 anni, sono stata la ragazza di Zayn: avevo contro tutte le ragazzine del paese (non che ora andiamo d’accordo, per intenderci.) e, dopo aver deciso che era una situazione pericolosa anche per la stabilità del gruppo, siamo tornati amici.
Ora ho 17 anni e un carattere forte, a volte parecchio ingestibile, ma ho una vita e degli amici fantastici, di meglio non potrei desiderare.
Vivo bene a Londra, la scuola, la casa e tutto il resto;  ma è come se sentissi di appartenere a Nantwich, in un certo senso, la mia vità è lì.
 

Ciaaao a tutti!
Innanzitutto mi scuso per aver eliminato la storia precedente, ma non mi soddisfaceva per niente.
Quindi per scusarmi mi presento con questa nuova storia.
In genere non scrivo, ma covavo questa idea da un po' e.. beh, eccola qui.
Per il primo capitolo ho una regola da vera dura (?): aggiorno a tre recensioni. che cattiva sono? Ahahahahah, sono una persona che ha bisogno di essere spronata >.<
 Fatemi sapere che ne pensate!
Xoxo,


Tommaa :)
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***



 Capitolo 1.
 

" Go on and try to tear me down, I will be rising from the ground like a skyscraper"

..
- Questo è quanto, prendere o lasciare. – dissi io, soddisfatta della mia genialità.
- Stai scherzando vero? Prendere, assolutamente. -
- Ti ricordo che non hai ancora diciotto anni e, da quanto ho capito, da casa tua non è facile evadere, quindi presumo tu debba farlo sapere ai tuoi. – puntualizzai.
- Cazzo, hai ragione! Chiamerò mia madre in mensa, dopo letteratura. -
- La quale, sempre secondo i miei calcoli, è già cominciata. Io ho filosofia, perciò ci becchiamo in mensa!
- Dannazione, perché sei sempre così attenta e responsabile? Ahi.. – rispose quella svalvolata della mia migliore amica, inciampando e gettandosi a perdifiato su per le scale, diretta all’aula di letteratura.
Lei è Jennifer, una svampita totale, nonché una bellezza da mozzare il fiato, anche se non se ne rende conto. Con un solo battito di ciglia potrebbe avere l’intero corpo studentesco maschile ai suoi piedi, ma, preferendo passare le giornate in compagnia di una sfigata come me, non viene molto considerata.
Mi diressi a passo svelto verso la classe di filosofia, dove, come temevo, mi attendeva la resa dei conti.
- Perché non rispondi ai miei messaggi? È da due giorni che provo a chiamarti, senza ottenere una risposta. Prima mi bidoni per tenere tuo fratello, poi rifiuti il mio invito per portare a spasso i cani della vicina. Se c’è qualcosa che devi dirmi, fallo ora, sono stanco di correrti dietro.
Lui è Matt, il mio quasi - forse- ancora per poco - confusamente fidanzato. Frequentiamo molti corsi assieme e, all’inizio dell’anno, ci siamo sorpresi a piacerci. Peccato che i miei assurdi codici morali mi impediscano di stare bene con lui.
- Matt.. hai ragione e mi dispiace. Non so come ho fatto a illudermi che non ti fossi reso conto di niente.. In effetti c’è qualcosa che non va, ma in me. Ascolta, oggi è l’ultimo giorno di scuola il che vuol dire che da oggi cominciano le vacanze estive..
- Penso di esserci arrivato anche da solo. –

- Matt lasciami finire se vuoi che ti spieghi!  Dicevo: oggi stesso parto, vado nella mia casa al mare e tu pure partirai e si sa come vanno a finire queste cose. Non ci sentiremo più, di conseguenza nessuno avrà più il controllo dell’altro e se non sarò io la prima, sarai tu. Torneremo alla fine dell’estate con un malloppo di cose da nascondere, di pesi sulla coscienza. E sinceramente non ha senso.
- Amy, credevo di piacerti, o almeno fino a due giorni fa. Se è questo il pensiero che ti tormenta, mi conosci, non ti tradirei mai.. -
- Ripeto che il problema sono io, non tu. Lontano dalla mia casa, dalla mia solita vita, fatico a controllarmi. E non vorrei dover passare il prossimo anno a raccogliere i pezzi sparsi del tuo cuore, per una cosa di cui non mi sarò nemmeno pentita. Chiamami stronza, o doppiogiochista, ma sono convinta che dovremmo restare amici e sono sincera. Le relazioni non durano d’estate. – ammisi.
Fu un colpo al cuore l’espressione che assunse il suo viso.
Riuscii a balbettare un misero “mi dispiace” prima di correre a prendere posto al mio solito banco.
Perché l’ho fatto di nuovo?
Mi odio, faccio soffrire le persone, ma c’è sempre qualcosa che non va, in tutto. Quando penso di aver trovato la felicità in una persona, vengo colta dal terrore della “routine” e il benessere sparisce. È così da sempre, mai avuto una relazione stabile. Il mio problema non riguarda il riuscire ad amare una persona, piuttosto il non rendere la relazione banale, scontata, monotona. Amo con il cuore e l’anima, ma non riesco mai a dimostrarlo.
Louis, lui è una cosa a parte. Fin da quanto siamo piccoli ci siamo sostenuti, se pure a distanza. Con lui è tutto diverso e non saprei come spiegarlo.
- Magari la signorina Johnson che, come ognuno di voi può vedere, è beatamente assopita nei suoi pensieri, può aiutarci a comprendere meglio la figura di Aristotele. -
La voce acida della professoressa penetrò nel mio cervello fino a raggiungere la parte rimasta cosciente. Che grande sbaglio ha commesso chiedendo a me di parlare di Aristotele: è come chiedere ad un calciatore di giocare a calcio, ad un cantante di cantare.
Riaprii gli occhi, sollevai lo sguardo e alzando un sopracciglio attaccai:
- Aristotele è stato uno scienziato e filosofo greco. È considerato una delle menti filosofiche più innovative, prolifiche e   influenti del mondo antico occidentale. La filosofia di Aristotele muove dalla stessa esigenza platonica di ricercare un princìpio eterno e immutabile che spieghi il modo in cui avvengono i mutamenti della natura inoltre ..
La prof alzò gli occhi al cielo e con un cenno della mano mi interruppe.
Ops, ho vinto di nuovo.
Al suono della campanella sono già fuori dalla classe, diretta al mio armadietto.
- Hey! È vero quel che si dice in giro? Voglio dire, hai davvero rotto con Matt? -
No, Dio ti prego, chiunque ma non David.
- Sono cazzi miei, non credi? –
- Hai fatto il pieno di simpatia a quanto vedo. –
- David, sono scazzata per conto mio e in questo momento sei l’ultima persona che desidero vedere, quindi ciao, ci si vede al rientro dalle vacanze. – Gli feci l’occhiolino e mi diressi verso la mensa.
- Ti amo anche io! – mi urlò di rimando.
David, uno stupido ragazzo infantile che ci prova con me.. da quanto? 5 anni?
Penoso.
Non appena entrai in mensa cercai con lo sguardo la chioma bionda e fluida della mia migliore amica e mi sedetti accanto a lei.
- Hey Jen, allora ne hai parlato con i tuoi? In tutta sincerità non mi va di passare un estate a condividere il mio migliore amico con un altro ragazzo, depravato a quanto ho capito. – feci un mezzo sorriso.
- Sì, li ho chiamati un attimo fa. Per loro andrebbe bene, ma vogliono prima sentire i tuoi, sai.. per assicurarsi che sia una cosa in piena regola! – disse.
- Certo che sarà una vacanza a norma: solo finchè ci saranno genitori nei paraggi! – Scoppiammo a ridere.
Poi passai in rassegna con lo sguardo i tavoli della mensa, fino a che i miei occhi incontrarono quelli di Matt che mi scrutavano. Tornai a concentrarmi sul mio pasto, frustrata.


Al suono della campanella ci salutammo e ci avviammo verso le rispettive aule.  
 
__________________________________


- È  tutto pronto? Possiamo partire? – disse mia madre, aprendo il bagagliaio dell’auto.
- Si Mà! Io e Jen stiamo dietro, Mark ti va bene stare davanti?
- Hai voglia! Davanti è dove stanno i grandi! – rispose risoluto mio fratello.


Non appena imboccammo l’autostrada mi sentii subito più leggera, più rilassata. Jen stava già dormendo, io estrassi l’Ipod dalla mia tasca e infilai gli auricolari.
Il solo pensiero che fra qualche ora avrei visto la mia casa, il mio migliore amico e tutti gli altri ragazzi allontanava il malumore che mi portavo dietro dalla conversazione con Matt.
La vibrazione che avvertii nella mia tasca mi distrasse dai pensieri deprimenti:
“ Sei già in viaggio? Noi siamo sugli scogli dell’ala est della spiaggia, vi aspettiamo qui. Mi manchi! “ Louis.
 

 

Aaallora, eccomi di nuovo.
Non so come, ma sono riuscita ad aggiornare; la scuola mi sta uccidendo, non fatemene una colpa >.<
Allora mi ripresento con questa schifezza di capitolo che mi serve come capitolo di “passaggio”. L’ho scritto di getto e personalmente a me non piace, ma..

IL BELLO ARRIVA ADESSO! (?)
Ahahaah okey tutti seri u.u
Se lasciaste qualche parere, mi farebbe davvero, ma davvero piacere.
Vi piace la storia? Fatemelo sapere!
Vi fa schifo? Come sopra!
Avete dei consigli su come farla andare avanti? Sono a vostra disposizione.
J
Ad ogni modo siete fantastiche, voi tutte che avete letto e continuerete a leggere la storia!
Vi ho già fatto perdere abbastanza tempo, me ne vado, me ne vado.
Ciao bellezze,

A superhuman.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 2. ***


  

Capitolo 2:
 

But when you smile at the ground it ain't hard to tell”
 

Amy, perchè non c'è il comitato accoglienza come al solito? - la voce eccitata di mio fratello attraversò spedita il mio sogno fino a raggiungere una qualche parte del mio cervello rimasta conscia.
-
Eh? - bofonchiai.
-
Lascia perdere e aiutami a portare in casa le valigie. - intervenne mia madre. Fu allora che realizzai: eravamo finalmente giunti a Nantwich, dopo cinque ore di auto passate a ronfare beatamente.
I miei si stavano già dando da fare per scaricare i bagagli, quando notai il movimento della tendina nell'appartamento del primo piano.
Non feci in tempo ad aguzzare lo sguardo che questa era tornata immobile.

Jennifer nel frattempo era uscita dal coma profondo e, guardandosi intorno, cominciò a trascinare la sua valigia su per le scalinate di ingresso, guardandomi con aria interrogativa.
-
Primo piano a sinistra, non puoi sbagliarti: le sorelle Tomlinson staranno già facendo a botte con il mio e i genitori avranno cominciato a ridere raccontandosi aneddoti degli ultimi mesi, per cui.. - risposi io con fare eloquente.
-
Chiaro, ti lascio a contemplare questa meraviglia di paesaggio.
Ma non metterci troppo, devi dirmi come ci si deve abbigliare per andare in spiaggia!
Per il momento, seguirò le urla. - si avviò su per le scale ridendo.
Ma come fa a leggermi così in profondità?
Mi affacciai alla staccionata che contornava il perimetro della villa, gettando lo sguardo in basso, verso la valle e poi di fronte a me, verso la linea dell'orizzonte, un confine che separava due colori apparentemente indistinguibili, il cielo e il mare.
Di lì a poco avrei rivisto la persona più importante della mia vita, mi sarei gettata tra le sue braccia, sentendomi finalmente a casa.
Con questi pensieri mi diressi verso casa,
sorridendo verso terra, fino a che non mi scontrai con qualcosa di duro e appuntito: il gomito di un ragazzo riccio in corsa intento a liberarsi del peso di una maglietta.
Non so perchè lo stessi pensando, ma non era davvero niente male.

Quando mi urlò “scusa, mi dispiace” era già lontano.
Ciao anche a te comunque.
Scuotendo la testa divertita raggiunsi l'appartamento del primo piano, dove venni letteralmente invasa di abbracci e saluti.
-
Ciao cara, ci sei mancata! - Mamma Tomlinson mi corse incontro, abbracciandomi: la dolcezza fatta a persona.
-
Jay! Davvero, è passato un sacco di tempo. Penso sia stato il periodo più lungo che abbia trascorso lontano da qui! - la strinsi forte, era una donna premurosa e amabile, impossibile non sentirla parte della famiglia.

Cinque furie omicide, di cui quattro bionde, correvano per la casa, buttando all'aria tutto; superai quel ciclone fino a raggiungere la mia camera, dove, tra una pila di vestiti e costumi, si aggirava la mia amica.
-
Eccoti! Sono tutti gentilissimi, cosa aspettavi a portarmi con te? Nel senso.. si sta da dio in questo posto! - esclamò una Jennifer sognante.

Perchè ti stupreranno, semplice – l'abbracciai e scoppiamo a ridere.
-
Temo che se non ti dai una mossa, il gruppo delle oche tinte ci fotterà tutti e quattro i ragazzi, o cinque che siano. - Mi alzai cominciando a infilarmi il costume.
-
In che senso cinque? - Jennifer fece lo stesso.
-
Giù in cortile ho appena incrociato colui che dovrebbe essere Harry, l'amico di Louis, o almeno penso fosse lui, sai, andava di corsa..-
- Beh, se andava di corsa, vuol dire che siamo molto, ma molto in ritardo, aspettano solo noi, ci conviene muoverci. - Detto ciò afferrò la borsa e la mia mano e, salutando in fretta e furia si diresse giù per le scale e poi in strada, correndo a perdifiato, aspettando che mi mettessi alla guida per raggiungere gli scogli.

Giunte al limite della spiaggia, dove cominciano gli scogli, notai cinque teste galleggianti intente a passarsi la palla e ad affogarsi a vicenda.
Non ci capii più nulla: attraversai la spiaggia trascinandomi dietro Jennifer e, arrivata alle spalle larghe e muscolose del mio migliore amico, mi ci buttai letteralmente sopra, facendo cadere entrambi rovinosamente sul bagna-asciuga. Non appena gli occhi azzurro\verdi del ragazzo sotto di me incontrarono i miei, ci stringemmo forte.
Dio solo sa quanto mi mancassero le sue braccia forti.
Quando ci staccammo, notammo con imbarazzo che le altre persone presenti erano rimaste immobili ad osservarci.
-
Beh sì ecco.. - mi lanciai addosso a tutti gli altri abbracciandoli e baciandoli su una guancia.
Tutti tranne Harry, che rimase a osservarci divertito.
-
Allora: Zayn, Niall, Liam, Louis, lei è Jennifer. Jennifer, loro sono quei coglioni dei miei amici. - terminai le presentazioni.

Piacere bionda, finalmente ci conosciamo, Amy ci ha stressato tanto parlando di te. - disse Niall. Lo guardai torva.
-
Hey, frena l'entusiasmo, non è materiale per te, biondo. - enfatizzando l'ultima parola.
-
Prima che comincino le lotte, tocca a me presentare: Harry, lei è Amy, la mia migliore amica, e lei – indicò Jennifer – è la migliore amica della mia migliore amica. Ragazze, lui è Styles. - intervenne Louis.
- Un po' contorto ma ce la posso fare. - rise Harry.
-
Si, abbiamo già avuto modo di fare conoscenza. Ah, dimenticavo, la tempia mi fa ancora male. - mi misi in mezzo, seccata che non avesse minimamente accennato all'accaduto.
-
Ma Harry, hai già usato le tue meravigliose doti per far venire il mal di testa alla mia ragazza? - scherzò Zayn.
-
Zaza – odiava quando lo chiamavo così – mi ha dato una gomitata in testa, non so a che ti riferisci. -
- Oh beh, di questo passo lo scoprirai presto. -
disse Liam.
-
No che non lo farà. Chiaro Harry? Prenditi chiunque in questo posto, ma non Amanda. - puntualizzò Louis.
-
Fingerò di averci capito qualcosa e andrò a fare un tuffo: chi si butta con me? -
Fu così che diedi origine alla terza guerra mondiale.
Se non altro non c'erano bagnini nei dintorni.
Zayn si buttò molto gentilmente addosso a me una ventina di volte, pur di aggiudicarsi la vittoria della lotta che era in corso.
Alla ventunesima spinta finimmo sott'acqua e quando, ad occhi chiusi ed emettendo bolle, gli tirai i capelli amichevolmente, mi accorsi che i capelli erano troppo lunghi e soffici da bagnati per essere quelli di Malik.
Risalii alla svelta in superficie e, aprendo gli occhi, mi ritrovai davanti uno Styles parecchio divertito. Che figura di merda.

Oddio scusa.. - balbettai imbarazzata.
Lui scoppiò a ridere.
-
Cosa ti ridi? Te li tiro di nuovo, i tuoi maestosi ricci, ma questa volta un po' più forte. - Risi a mia volta.
Delle urla in lontananza ci distolsero dai nostri discorsi.
Ci girammo tutti contemporaneamente.
Eccola che si avvicinava, la comitiva dei nasi rifatti e dei ragazzi no-neurone;
- U
no, due, tre, quattro, cinque..sei e sette? Si sono aggiunti altri due membri al club “siamo sfigati ma facciamo di tutto per non esserlo” ? - commentò Emily, il capo biondo platino, sfoderando un sorriso smagliante.
-
Si, purtroppo;ma purtroppo per te, perchè stando ai miei calcoli ora vi battiamo sia numericamente che fisicamente: solo in due di noi c'è più da palpare che in tutto il vostro gruppo messo assieme. Ci divertiremo questa estate è Emily? - le feci l'occhiolino e rivolsi uno sguardo eloquente ai miei compagni, i quali mi seguirono subito.
Louis si avvicinò e mi sussurrò: “Amanda 1, Emily 0. Sei più agguerrita quest'anno o sbaglio? Che ti dicevo? Uscirai sempre vincitrice Amy, è la tua
indole.

 

 

-SPAAZIO AUTRICE, A ME GLI OCCHI-

WHO RUN THE WORLD? GIRLS!
Scusate la piccola interruzione, here I am.
Aaaalors (on dance)  ok sto sclerando, ma ho studiato so much e ho impiegato anni a scrivere questo capitolo.
Apprezzate i miei sforzi, vi scongiuro!
Dato che mi sto trasformando in una personcina malvagia, il prossimo capitolo lo posto dopo 2 recensioni, non mi sembre di chiedere troppo dai!
(muahahah)
Vi amo tranquille.
Dicevo, scusate il piccolo vincolo di sopra, ma mi serve per capire cosa ne pensate.
Una domanda: i capitoli sono troppo lunghi o troppo brevi? è una cosa su cui non mi so regolare accipigna.
I capitoli per così dire, spinti, cominceranno più avanti, siamo solo all'inizio della storia, si devono ancora sviluppare coppie e intrecciare avvenimenti. 
Scusate se vi rompo nel mio angolino ino ino molto tenero, ma mi devo sfogare.
Un ultima cosa: Auguri al mio paapi e anche ai vostri!
FUCK YEAH!
Un grazie speciale a chi segue la storia, la recensisce e la mette tra i preferiti solo dopo il primo capitolo, YOU DON'T KNOW YOU'RE BEAUTIFUL! 
Vi voglio bene, siete tanto belle.
Much Love
- A superhuman.
 

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