Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

di pinkstone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Fable Of… ***
Capitolo 2: *** The Dreams Are Desires ***
Capitolo 3: *** Goodnight Day ***
Capitolo 4: *** A Dress for the Ball ***
Capitolo 5: *** Salakazula Magicabula Bidibi Bodibi Bù ***
Capitolo 6: *** The Champs Elysées ***
Capitolo 7: *** Twilight ***



Capitolo 1
*** The Fable Of… ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 1

Tampo Cachi!

*appoggia la mano sul Grande Libro delle Fan Fictions* Sono un’autrice di parola, e mantengo sempre le promesse, parola di Giovane Marmotta! Ed ecco perché ho postato il primo capitolo di Ginny e il Bidibi Bodibi Bù, poiché ho così tante persone che credono in me e a cui voglio taaanto bene *strapazza orsetto di pezza* e sarebbe stato ESTREMAMENTE meschino deluderli.

Ringrazio per quella che deve essere la 100.00 volta tutte le persone che hanno recensito o commentato l’ultimo capitolo e non solo di BiancaHarry!!

Sono commossa! °°

 

Questo capitolo lo dedico ad una persona molto dolce, attenta e gentile, che oggi – 8 Ottobre – compie 17 anni… se ho fatto bene i miei conti (altrimenti mi postro ai suoi piedi):

 

TANTI AUGURI ]ANGEL[!!

 

Sei fantastica tesoro, ti adoro! Kiss!

 

Per il resto, buona lettura a tutti voi! (e fate un favore… ciccate quella scritta in blu così carina! ^____^)

 

Pinkstone

 

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

The Fable Of…

 

 

Once upon a time…

 

Ginny Weasley si massaggiò i piedi doloranti  sedendosi sul divano: non ne poteva più di andare su e giù, destra e sinistra, seguendo gli ordini del Generale Fleur Delacour – quasi Weasley – da ormai una settimana. Quel pomeriggio ci sarebbe stato il matrimonio, ma ora voleva cinque minuti tutti suoi per rilassarsi.

 

Si distese sul sofà, poggiando la testa su un cuscino, assaporando quella morbidezza che lo distingueva da sempre; ma quel giorno, guarda caso risultava piuttosto scomodo. Sbuffando scocciata mise una mano sotto alla stoffa, e tirò fuori un libro… Cenerella.

 

Lo guardò con tant’occhi: non vedeva quel libricino di favole da quando aveva sette anni e sua mamma glielo leggeva per farla addormentare.

Prese a sfogliarlo distrattamente, mentre riaffioravano i ricordi di quella storia che da bambina l’aveva tanto affascinata: una povera ragazza, con dei parenti cattivi, che incontra il principe azzurro…

 

Sembrava uno scherzo del destino che proprio lei, che aveva assaporato la felicità delle favole, ne avesse trovata una che finiva con l’immancabile frase: ‘e vissero per sempre felici e contenti’.

 

Sorrise triste, e messasi comoda, scivolò nelle dolci braccia di Morfeo.

 

.:*:..:*:..:*:..:*:.

 

« Jinnì! Jinnì! Vieni subito qui! »

« Si, madre. »

La ragazza cercò inutilmente di rassettarsi la lurida gonna e di sistemarsi i capelli, prima di entrare nel salottino privato della matrigna.

 

Fleur Delacour Weasley sedeva nobilmente sulla sua poltrona vittoriana preferita, accarezzando di quando in quando Draco, il perfido gatto bianco e nero di casa.

« Mamma, guardala! Non potrebbe vestirsi più decentemente? » si lamentò Gabrielle, sua sorella minore.

« O almeno darsi una lavata di quando in quando » aggiunse austera Romilda, la maggiore, alzando brevemente gli occhi dal suo libro.

« Stavo pulendo il camino del salone » si giustificò pacatamente Ginny, attendendo gli ordini che di lì a poco sarebbero giunti, tanti e gravosi.

« Quando avrai finito, c’è da stirare gli abiti e lavare quelli lì. » indicò con un cenno la pila di indumenti sporchi in un angolo « Poi, striglia i cavalli e dai da mangiare a Draco. » il gatto miagolò scontento. La padrona sorrise furba « Anzi, lo farai adesso. Così ti resterà del tempo per lavare le scale. »

 

Ginny non disse niente, raccolse la manciata di abiti e aspettò pazientemente che il gatto uscisse dalla stanza, per poi richiudersi la porta alle spalle.

 

Ginny Weasley era l’unica figlia di Lord Arthur e Lady Molly. Quando la signora era morta in seguito al parto, Ginny non aveva altri che il suo papà e i domestici.

Il Lord sapeva però che alla sua bambina serviva una figura femminile, e si era risposato con la Contessa Fleur Delacour, che aveva due figlie: Romilda e Gabrielle.

Sfortunatamente il buon uomo era morto l’anno seguente, e la Lady aveva avuto così campo libero per se stessa e le sue figliole.

I domestici, indignati da tale comportamento, se ne erano andati, lasciando pur a malincuore Ginny alla mercé di quella donna: ora era la piccola che puliva la casa, lavava, stirava, rifaceva i letti, tutte le mansioni che comunemente svolgevano le persone meno agiate. Ma Ginny non si lamentava: era convinta che prima o poi tutti pagano per le proprie colpe, e perciò sopportava le cattiverie delle sue parenti acquisite con il cuore leggero.

 

« Allora Draco… hai fame? » chiese al gatto intento a strusciarsi sui suoi polpacci. Quest’ultimo la guardò malignamente, graffiandole poi le gambe.

 

« Draco! » si lamentò lei coprendo i tagli con un fazzoletto; il gatto saltellò tutto tranquillo verso le scale diretto al cortile. Ginny resistette alla tentazione di dargli un calcio che lo avrebbe spedito dall’altro lato del corridoio: l’avrebbero punita duramente.

Così, sospirando, seguì il felino nel giardino interno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To be Continued…

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** The Dreams Are Desires ***


Ginny e il Bidini Bodibi Bù 2

‘Giorno a tutti.

Innanzitutto volevo presentarvi una ‘persona’ che molto spesso mi accompagnerà nelle introduzioni e nelle recensioni delle varie FF… quindi non spaventatevi se lo incontrate! =D

Perciò…

Ecco a voi, direttamente dalla sua casa nella campagna Dementilandiana l’incredibile, l’unico e il solo Zio Tobiaaaaaaaaaaaaaa!!!

*clap clap* … Ma… dov’è? Dai, non essere timido, sali sul palco! *Lo Zio sale pian pianino le scalette del retroscena e quando è sotto ai riflettori un nuovo scroscio di applausi lo accoglie* Insomma, non ti sei nemmeno vestito decentemente, eh? Il cappello da lavoro, la salopette… ma ti devo proprio spiegare tutto? *Zio fa occhini da cucciolo che assomigliano INCREDIBILMENTE  a quelli di Rupy* Oh beh… *pink si scioglie e va ad abbracciare il suo Zietto* Zio Tobia ama zappare la terra mentre io gli leggo le FF dal salotto, fare le camomille per la sua nipotina – io – quando è depressa (il che succede molto spesso) e adora guardare le Cronache di Narnia (i suoi ricordi di quando era giovane). Spero che lo accoglierete tutti con calore! *abbraccio*

 

Ok, adesso andiamo al sodo: Ginny non vi ha dispiaciuto, a quanto ho notato, il che mi fa molto piacere; penso che sia inutile precisare, ma con mio SOMMO dispiacere non posterò così velocemente come quest’estate: sono in V° Ginnasio e il lavoro è massacrante, dico davvero, quindi non mi maledite solo per questo, ok? °° Dunque, la storia: non ho la più pallida idea di come svilupparla. Porca paletta, il pozzo con il cartello “Ispirazione – calare il secchio” è vuoto. In ogni caso la storia seguirà la fiaba originale molto di più di BiancaHarry, e forse (probabile) sarà deludente. Pazienza! *Zio accarezza testina* grazie!

 

Questo capitolo è dedicato alla cara Tabita, che non ho ancora avuto modo di ringraziare! Un genio come te, Dory Doretta, non può leggere una sbandata come me! E’… è… inaudito! XD Strapacciotti!!!!!

 

Ora passiamo alla parte che adoro sopra ogni altra… i ringraziamenti! Mancano alcune persone importanti, come la mia Queen Master e il mio Tesoro Gianni Caro Fly, ma non per questo chi ha recensito viene sminuito, eh!

A:

Giuly Weasley (Per la verità… no. Andava forte il Ricciocorno Schiattoso, ma di questa c’era già un capitolo e così… mille grazie per i bentornata, te li rimando con un “bentornata recensitrice!”XD Ovvio che ci saranno Ron e Hermione – e in che parti poi – e anche Harry, altrimenti che senso avrebbe Ginny? Vero che il capitolo era caruccio? Quando mi ci metto…Ah, una cosa: piantala di usare quella maledetta palla di cristallo che mi sveli tutto o te la sequestro! Chiaro? =) By!)  Hiromi (Tu sei anche nel Forum di Emma, vero? Comunque, come dice Pongo –questa frase devo averla già detta U.U – aspetta e vedrai! =D) Tabita (Guarda chi c’è, la Dory Doretta! Figurati se tu mi stavi lontana! *Zio sbatte quaderno in testa a pink* Ahi! Stavo SCHERZANDO! Io adoro la mia Dory e lo sa, vero? … vero? *Zio scuoting testa* Demo vanti, va’…:Vedi, la ispira! Non mi vuole male! *lancia occhiate di fuoco a Tobia* Fleur andava proprio pensata per la matrigna, cattiva al punto giusto! Volevo fare Pansy, ma poi… i topolini… senza la tua palla di cristallo sei persa, eh? *Ghigno* chi vuoi che siano i topolini? Pensaci! Già, il prossimo capitolo… tanto vale dire che la regina Maria Antonietta non è morta decapitata *sospiro*)   Ginny 93 (Grazie per le belle parole piccola!!! Non ti preoccupare, ce la metterò tutta! (Greco permettendo)).

 

Beh, ecco fatto. Ora cacciate e/o fratelli e sorelle e/o cani e gatti dalla stanza dove siete e preparatevi a godervi una nuova avventura…

 

Pinkstone

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

The Dreams Are Desires

 

Ginny sospirò, continuando a guardare fuori: il tramonto stendeva I suoi colori lungo tutto il cielo, facendo del castello del re un’immagine suggestiva; ci era entrata solo una volta, da bambina, e l’unica cosa che si ricordava era… ridacchiò mentre il ricordo di lei e suo padre nella Sala del Trono si dilatava nella sua mente…

 

“« Papà? »

« Dimmi Ginny. »

« Com’è il Re? »

« Il Re? Il Re è una persona forte, onesta e giusta. Chi governa non deve mai pensare di essere migliore degli altri. »

« Tu vorresti fare il Re? » suo padre aveva sorriso a quella domanda. « No, non sarei bravo. Tu invece saresti un’ottima Regina. »

Aveva cinque anni. Tutta contenta, quando erano stati presentati al Re, gli aveva chiesto « Signore, io da grande posso diventare Regina al posto suo? »

La risata profonda dell’uomo aveva riempito la stanza « Te lo prometto piccola. E sarai anche la più brava! »”

 

Già. I bei sogni di una bambina. Suo padre era morto, e la sua matrigna, prima di vedere la figliastra salire al trono, l’avrebbe rinchiusa nelle segrete di qualche prigione.

 

Lanciò un’occhiata all’orologio a pendolo: segnava le 7.30, e doveva ancora lavare le scale.

 

Si alzò, con la schiena dolorante, e afferrato secchio e spazzola, uscì dalla cantina… la sua stanza.

 

« Gin! Gin! »

« Rossina? Ci senti? »

« Gred! Feorge! Scendete da lì, che vi fate male! »

 

I due topolini con il manto rosso scuro, scivolarono lungo il cordone delle tende fino a toccare terreno. « Dove vai? » le chiesero in coro.

 

Lei si strinse nelle spalle « Le lor signore desiderano avere le scale pulite, perciò… »

 

Gred, il topolino con la maglietta viola, fece un verso indignato « Ci penso io a quella vecchia strega di Fleur! Un destro, un sinistro » saltellò avanti e indietro agitando i pugni, come in un incontro di lotta « E BAM! morta la vecchia torniamo tutti felici! »

L’altro annuì « Già, mentre delle due zitelle me ne occupò io! » si strinsero la mano con sguardi seri e grugniti. Ginny rise « State attenti a Draco, che si fa sempre più furbo. »

I due fecero una smorfia « Ma perché non le cacci e ti riprendi il castello, Gin? » chiese Forge seguendola mentre entravano nell’entrata.

 

La ragazza sbuffò « Ve l’avrò detto dieci volte: i sono sotto la tutela di Fleur, e finchè qualcuno mi sposa o io divento maggiorenne, nessuno va via. »

 

Mentre parlava, il campanello suonò: Ginny, dopo essersi accertata che i topolini si erano nascosti, andò alla porta e l’aprì.

 

Uno dei messaggeri di corte si inchinò e le allungò una busta « Un invito regale per Lady Weasley e figlie. »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To Be Continued…

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Capitolo 3
*** Goodnight Day ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 3

*Zio Tobia si avvicina al computer, lo accende, fa per leggere le recensioni*… Zio Tobia! Cosa stai facendo? *lo Zio sobbalza sulla sedia* lo sai che solo IO posso ringraziare  chi mi ha letto! *lo Zietto si allontana mogio mogio mano nella mano con Zia Row* ma se volete… potete aiutarmi! *tornano tutti contenti*

 

Salute Popolo!!

Ma come state? *stringe mani, da’ pacche sulle spalle* Spero bene! Oggi, per salvare una mia amica – e evitare l’interrogazione di storia – mi sono offerta in Epica… è stupendamente! ^____^ Perciò sono piuttosto contenta, e nemmeno il cielo plumbeo che scorgo dalla finestra mi abbattirà il morale!! *Zio Tobia fuma  la pipa tranquillo*

 

Il capitolo precedente vi è piaciuto, e in particolar modo il ricordo di Ginny… era tanto dolce, nevvero? *_* A volte stupisco anche io, che ci volete fare…

Ma vogliamo parlare dei Topolini? *ghigno* viva Gred e Feorge! Sono bellissimi!!!!

 

Il capitolo è dedicato alla mia Stupenda, Dolcissima, Tenerissima, al Mio Cioccolatino al Caffè, l’unica Sister del mio cuore…

 

Ginny_Weaslley_10!!!

 

Non ho altro da aggiungere, a parte un evviva, perché Master è sempre tra noi! *brinda con la Co- Regina* la mia Cicci…

 

Ma passiamo ai ringraziamenti…

A:

 

Tinkerbell91: Grazie tesoro, mi fa piacere che sia di tuo gradimento! Davvero vai anche tu al classico? *passa spilla “Sopporta che ne uscirai”* allora siamo nella stessa barca… grazie ancora per i complimentoni, mi fanno arrosire!

 

terry: Ehm… non per rovinarti la favola [XD], ma qui non vedrai MAI storie Ginny/Blaise… innanzitutto non sarei brava a farle, e poi non mi piace proprio la coppia! E ormai Draco il suo posto ce l’ha, no? ^^ Thanks!

 

Ginny 93: Grazie Ginny!!! Guarda, già che ci sono, per il quinto vado a reclutare Tyson! XD Kiss

 

Tabita : Doryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!!! *_* Non si vede che sono contenta di vederti, eh? ^^”” Si, ci sarà Ron… e in che ruolo! *ghigna* sempre nella grinfie di qualcuno di nostra conoscenza… e non ti preoccupare per le figure di merda: io ho il premio Nobel! #____# Baciottosi!!!!

 

Master Ellie:  Ma sentila! Riddami lo scettro! *glielo strappa di mano* qui, quella che lavorerà in un ospedale e avrà come amico un rinnomato chirurgo, sarò IO!! … … Ti adoro anch’io, Cicci del mio cuoricino!!!!! Ho già visto l’altra recensione… e pure la mail… mamma mia… ma tu sei vera? XDDDD E guarda da che pulpito, in ogni caso: i tuoi, di aggiornamenti? Eh? EH?????? Ti concederò ancora un po’ di mesi… poi manderò il Toro Camillo!! [O___O NdMaster] c i siamo capite…. Saluti dal mio castello!!! (ti devo ridare le pentole della Mondial Casa, a proposito! ^^)

 

Giuly Weasley: Oh, sei andata a Pisa? Ed è bella? *Zia Row sfoglia atlante* da qua pare di si… hum… Hai un’idea per Hermione? Tienitela per te, eh! =) Evviva Cenerella, allora!!! Baci!

 

Grazie a tutti voi!!! Ora appoggiate le vostre stanche membra sulla morbida imbottitura del divano e … leggete!!!

 

Pinkstone

 

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

Goodnight Day

 

Ginny si rigirò la busta tra le mani: era bianca immacolata, due strisce azzurro chiaro sui bordi e lo stemma della famiglia reale in alto a destra.

 

« A cosa serve? » chiese Feorge sistemandosi il pullover verde « Sembra molto importante. »

 

« Lo è » affermò la ragazza, cercando do mostrarsi emozionata ma sui suoi occhi azzurri calò lo sconforto « La consegno a Fleur »

 

I topolini la seguirono arrampicandosi sulla balaustra, e titubante Gred le domandò piano « Ma non sei contenta di andare al ballo? »

 

« Io non andrò al ballo. » Gred la guardò sconcertato « E perché? »

Ginny accennò alla porta davanti a loro, la camera della matrigna « Ascoltate » bussò piano ed entrò.

 

« Che cosa c’è Jinny?  Hai finito le tue faccende? »

 

« No. » disse con voce atona la ragazza « Ma vi ho portato questa » e allungò la lettera.

 

 

Gabrielle gliela strappò di mano agitata e cominciò a leggere l’invito, scritto su un foglio bianco e intestato come la busta.

 

“A Lady Weasley e Figlie,

avete avuto l’onore di ricevere l’invito al Grande Ballo D’Inverno indetto da Sua Maestà la Regina al suo castello la Notte della Vigilia di Natale. In tale evento il Nobile Principe Harry sceglierà la Sua Futura Regina.

 

Con Ossequi

Il ViceRe Ronald Billius Weasley”

 

« Mamma! Mamma hai sentito? » Romilda a malapena conteneva l’eccitazione data dalla notizia: pensava già alle scarpe, all’acconciatura, all’affascinante Principe Harry, ai suoi soldi

 

« Manca una settimana! Ginny, come sei messa con il bucato? Hai già lavato quella sciarpa… » camminando freneticamente avanti e indietro, la minore faceva mente locale dei suoi vestiti e accessori, e non si accorse che la sorellastra silenziosamente si era avvicinata alla madre.

 

« Signora… parteciperò anch’io? »

 

Calò il silenzio nella stanzetta, a parte il frusciare della coda di Draco. Gli occhi di Fleur lampeggiarono « E cosa te lo fa pensare? » chiese cauta intrecciando le mani.

 

Ginny resse il su sguardo « Beh, l’invito è riservato a Lady Weasley e Figlie, dico bene? E non sono anch’io vostra figlia? »

 

Romilda guardò disgustata la rossa « Ma tu sei una serva! »

 

« E per di più povera. » sottolineò Gabrielle.

 

Ma la matrigna le ignorò; osservò invece attentamente il volto della figliastra: era forte, determinato e sicuro. « Facciamo un patto: se finirai tutte le mansioni che ti ordinerò da qui fino al giorno del ballo, allora verrai. Ti darò anche un vestito. »

 

Gli occhi azzurri di Ginny erano così meravigliati da non accorgersi dello sguardo maligno che era passato in quelli di Fleur.

 

« Ma non puoi farlo! Non è giusto! » Gabrielle battè stizzita un piede per terra.

Romilda protestò quanto la sorella « Ci farà svergognare, e non puoi comprarle un vestito, è inconcepibile oltre che ingiusto. »

 

« Ma io non le comprerò un vestito. » Fleur sorrise a Ginny, che ricambiò « Le darò la stoffa per confezionarselo e le scarpe. Ora vai, ragazza. » la congedò, e quando la porta si fu richiusa, commentò « Sarà una serata indimenticabile. » le figlie ridacchiarono, complici dell’astuzia e della cattiveria della madre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To be continued…

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Capitolo 4
*** A Dress for the Ball ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 4

Buenos Dias (Master mi ha contagiata =)) miei Cioccolatini al Caffè! ^^

No, non vi ho scambiato per cose da mangiare, state tranquilli!! *Zia Row passa cappuccino a Pink e attende introduzione*

Allora, per cominciare: chi firma una petizione per abolire la scuola? *Zio Tobia agita il cappello*  tu sei in pensione, Zio *se lo ricaccia in testa imbronciato*

Io non ne posso più! Ok che faccio il classico, la scuola più difficile della Terra, e che poi voglio fare medicina, facoltà più difficile della Terra, ma a tutto c’è un limite!

Se i compiti – sia a casa che in classe – si potessero tramutare in soldi, sarei più ricca di Bill Gates *Ostregatto ghigna*

A parte questo mio odio titanico verso la scuola, c’è il PONTE di HALLOWEEN!! *Pink e Zio Tobia osservano il calendario con gli occhini luccicosi*  ed era ora! Niente scuola per tre, e dico TRE giorni!!

 

Ok, passiamo alla Fic… *riconsegna tazza vuota a Zia Row che si è messa a fare i cruciverba sull’enigmistica*

All’inizio incontreremo due nuovi personaggi… che a differenza di quello che pensava Tabita –povera Dory- l’uno è il ViceRe, l’altra la Regina… ok? Poi c’è la parte di Ginny con finale dolcissimo!! =)

A proposito, mi serve la frase “E vissero per sempre felici e contenti” in inglese. Chi la sa? Vi prego, aiutatemi! *congiunge le mani in preghiera*< /SPAN >

 

Questo capitolo lo dedico a Fairy’91  la mia Gigi, sempre cara e super frizzante nei commenti. Ma quanto ti adoro! =D

 

Thanks a:

Giuly Weasley (Ma ciaooooooooooooooooooooooo Giuly!!! Che bello ti piace, ti piace!!! ^^ Oggi mi sento abbastanza strana, mah… comunque, se Ron è quello, Hermione non potrà non essere… XD E devo dire che è perfetta!!!! Tanti Baci bellissima!!!! *.*) Ginny 93 (Oh, ma guarda che i capelli non c’entravano! Semplicemente, le Draco/Ginny non mi piacciono, e comunque non saprei scriverne una che non…”stoni”, ecco. E poi, Harry in che altro ruolo te lo saresti visto? Draco come gatto è perfetto! Peggio di Lucifero, vedrai! XD CiaoooOoOOO!!!) Tabita (Dory Dory, che mi combini! =) Insomma, è il ViceRe! E la matrigna è la cattiva dei tuoi incubi… XDDD Comunque grazissime per aver risposto alla mail –pensavo di disturbare- e qualunque storia tu pubblicherai, sarà certo bellissima!!!) Master Ellie (Mia Reina, Mia Adorata!!!! Quanto mi manchi quassù… in questa landa desolata piena di nebbia conosciuta come la Val Padana… mentre tu sei immersa nel sole di Siviglia… barbiere o non barbiere!! E poi hai il caro Toro Camillo… *abbraccing Torello*… caro da Dio! Comunque grazie per tutti i complimenti, mi fanno arrossire! *cough cough* Ah, ciao alla padella esperanza e il tegame barrio, a quando le nozze? XD In ogni caso, dimmi il tuo pensiero COSTRUTTIVO di questo chappy, faccine o non faccine! ^^ E 1000 thanks anche a te per avermi nominata nella tua fic (gente questa pazza forse posta il terzo capitolo di Gangs!!!!! O.O)… poveri cari, lo sai che leggendomi li faccio andare in come vegetale! Solo tu e le altre resistete al mio potere malefico… XDDD  Kissssss!!!!!!)

 

Io e la banda vi salutiamo *Pink diventa vampiro*, - *sbav* Edward *sbav* -, Zio Tobia spaventapasseri, Zia Row una strega ^________- e l’Ostregatto un fantasma* e vi chiediamo (anche se ormai è passata una vita XD): Dolcetto o Scherzetto? *Ghigno*

 

Pinkstone

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

A Dress for the Ball

 

 

 

…Fine Novembre…

Il ViceRe Ronald Billius Weasley passeggiava, torcendosi le mani, avanti e indietro davanti alla porta dell’ufficio di Sua Maestà La Regina; nonostante gli anni di onorato servizio alle spalle, le incomprensioni e gli accordi, le risate e le urla apocalittiche, nonostante tutto ciò… aveva ancora una fifa blu della Regina.  Soprattutto se l’argomento in questione dell’incontro era il figlio, il Principe Harry.

 

“Basta fare i polli. Affrontala a testa alta! Sii uomo!” Gonfiò il petto, lisciò il panciotto e bussò alla porta.

« Avanti. »

« Buongiorno Altezza.  Vi reco la notizia del… » ma la Regina con un gesto lo interrupe.

 

Tra tutti i “lavori”, quello di Regina era l’ultimo che si sarebbe pensato per Hermione Granger: minuta, con un bel viso e due occhi scuri, dal suo aspetto poteva essere una nutrice, o una governante, ma poi si scopriva quella mentalità, quella l’autorevolezza e soprattutto quel cervello, che facevano di lei un’ottima Regina; in pubblico era austera e infondeva rispetto, e ascoltava tutti, con la medesima attenzione. Quando si ritirava nei suoi alloggi, o in occasioni private –come questa- diventava allegra e rivela in pieno un lato insolito suo carattere, il sarcasmo. Inoltre lasciava sciolti i suoi (come li definiva lei) ‘indomabili’ capelli, cosa inaudita per una Regina che si rispetti. Ma diciamo che Sua Maestà era abbastanza “ribelle”.

Aveva sposato un principe italiano, da cui aveva avuto solo un figlio, Harry, ma poco tempo dopo avevano divorziato, e lei era tornata in Inghilterra.

 

Weasley guardò basito la sua Regina « Ma Maestà… ». Lei lo fermò un’altra volta « Se si tratta di mio figlio, non voglio sapere alcunché. Non sa anteporre i propri desideri a quelli del regno. » andò alla finestra, e osservò i boschi e i campi arati che si intravedevano nella foschia « Gli ho fatto conoscere 275 regali fanciulle, o principesse, che dir si voglia. Francia, Germania, Italia, Russia, Inghilterra stessa. Si è rifiutato di chiedere la loro mano ogni volta. Perciò, ViceRe, se devi informarmi dell’ennesimo rifiuto di Harry, sei pregato di uscire. »

Ronald deglutì con un groppo in gola « Per la verità, Sua Altezza, io e il Principe abbiamo raggiunto un accordo. » fece una pausa, restio ad andare avanti. Hermione però si voltò a guardarlo con evidente interesse, segno che poteva continuare « Sono riuscito a strappargli una promessa: la Sera della Vigilia di Natale, Harry ha accettato di presiedere ad un ballo in cui sceglierà la sua sposa. » trattene il fiato, in attesa della risposta della donna.

« Mmm… » mormorò la Sovrana, passeggiando per la stanza « Molto bene, Ronald. Sei riuscito con una proposta ad ottenere quello che a cui io non ho mai conseguito in cinque anni. » gli concesse un sorriso sincero « Fai preparare gli inviti. »

 

 

.:*:..:*:..:*:..:*:.

 

Susan dondolò le zampette svogliatamente « Ma non è ancora stanca? » sussurrò all’altra topolina, Angie (Angelina N.d.A.), che si sistemava il fiocco sulla coda « No, non credo. E’ così contenta che ricostruirebbe la casa mattone per mattone » rispose questa.

 

Già, Ginny pareva instancabile: aveva passato tutta la settimana a fare lavori domestici, ogni cosa che la matrigna e le sorelle ordinavano; ed era così impegnata che aveva trascurato tutto il resto, compreso il suo vestito.

La stoffa restava abbandonata nel baule: era di un rosa abbastanza chiaro da intonarsi con i suoi capelli, e si sposava benissimo con la carnagione della ragazza.

 

Quello che Ginny ignorava era che i topolini, campeggiati dai gemelli e da Angie, si erano dati da fare per cucirle un vestito bellissimo, e lo avevano fatto di nascosto, per farle una sorpresa.

 

« Ginny! Ginny! » chiamò Romilda dai primi gradini delle scale.

« Si? » domandò lei smettendo di spazzare.

« Vieni subito su! Devi lavarmi questa gonna! » ordinò la sorella maggiore, sporgendosi dalla balaustra. Al suo fianco comparve l’altra « No! devi provare con me le acconciature! »

« Arrivo. » sospirò la rossa, mettendo via la scopa.

 

Le due topoline seguirono con lo sguardo Ginny uscire. « Andiamo, ci manca ancora il corpetto. » mormorò Susan, entrando nel buco sul muro diretta in cantina.

 

 

 

 

 

« E ricordati che voglio tutto pronto domattina all’alba! » riuscì a urlarle Gabrielle prima che Ginny chiudesse la porta. Aveva la schiena a pezzi ed era stanca morta. Per di più, tutto il buonumore che per tutta la settimana l’aveva tenuta su, era svanito come una nuvola di fumo.

 

« Bambina? » chiamò la matrigna dalla propria camera. Ginny entrò.

« Dica madre. »

« Hai fatto tutto quello che ti avevo commissionato? »

La ragazza annuì. « E le mie figlie? »

« Ho soddisfatto anche loro. »

« Brava. E come procede il tuo vestito? » all’espressione sconsolata della ragazza, Fleur sorrise dentro di sé.

« Non procede affatto.  Non verrò.»

« MI dispiace. » fece melliflua l’altra, togliendo un invisibile capello dalla veste da notte « E’ un gran peccato che tu ti perda un’occasione come questa. Tra un anno sarai troppo vecchia per cercare marito. Ora vai. »

 

Ginny scappò di corsa nella sua camera, piangendo tutte le lacrime che erano state trattenute con la forza dalla morte di suo padre: piangeva per la rabbia, rabbia verso quelle tre presuntuose che facevano il bello e il cattivo tempo in casa sue; piangeva per la tristezza, perché era stato tutto congegnato alla perfezione: lei, la serva, di quel ballo non avrebbe visto nemmeno una piastrella; piangeva perché si sentiva sola, perché voleva amare e essere amata.

Che cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto ciò? Oh, perché suo padre si era risposato? Solo per lei!

 

« Ginny! Gin – Gin perché piangi? »

« Perché sono una sciocca Gred, e anche una stupida. E perché sono tanto triste. »

« Oh, ma non devi esserlo. » la incoraggiò l’altro topolino, zompandole attorno « Noi possiamo restituirti il sorriso! »

« Lasciatemi in pace, ve ne prego. Solo stasera. » la ragazza voltò decisa le spalle alla finestra, asciugandosi le guance. Ma quelle si ribagnarono, perché le lacrime continuavano, silenziose, a scendere.

« Ma guarda cosa abbiamo per te! » Angie spinse una porticina, e da una parete drappeggiò l’abito per Ginny: lungo, rosa pallido, aveva un piccolo strascico; le scarpette e la collanina d’oro lo rendevano raffinato, e si adattava perfettamente al fisico minuto di lei.

 

Ginny lo guardò a bocca aperta. Era troppo, troppo bello per lei. Era per qualche principessa francese, non certo per una servetta inglese senza genitori. Allungò una mano, e niente le parve più morbido, sottile e splendente della seta che frusciò fra le sue dita: poi si portò la mano al viso, chiudendo gli occhi, e aspirò quell’odore di pulito, dolce e caldo che traspariva dalla stoffa.

 

« Ti piace? » le domandò titubante Susan, allarmata dal comportamento strano della rossa.

Lei aprì gli occhi, lucidi per la felicità, e sorrise « Se mi piace? Io… è bellissimo… sembra per una principessa… » lo ritoccò, come se ne fosse assuefatta «Ma dove… come… è bellissimo… ma perché l’avete fatto? »

Gred la guardò come se fosse impazzita tutta d’un tratto « Perchè, non vuoi andare al ballo? »

« Si, si che ci voglio andare!! » Ginny saltò in piedi, facendo una giravolta su se stessa « Grazie, grazie a tutti! »

« Prego. » le rispose Feorge, suscitando l’ilarità generale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To be continued…

 

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Capitolo 5
*** Salakazula Magicabula Bidibi Bodibi Bù ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 5

Mucho Mierda! *Zio dà scapellotto a nipotina* Ahi! Ma insomma… *prende acetone e comincia a cancellare il saluto* Nooooooooo! *Pink si fionda sullo Zio* E’ di buon augurio! *Zio guarda allusivo* E’ vero! Si usava per le prime teatrali! *Zio guarda saluto. Poi Pink. Si mette il cappello buono e va da Piero, entra nella sua macchina del tempo e va a controllare*

 

In attesa che lo Zio riscopra se stesso grazie alla Macchina del Tempo di Piero Angela (che figo quest’uomo *.*) io vi presento il capitolo.

 

Per cominciare: mi avete profondamente deluso. Nemmeno Tabita, con la sua funesta palla di cristallo, ha indovinato la fata.

Ma su, ragazzi! ^^ Dopo BiancaHarry, ormai dovreste conoscermi… insomma, pensate alla situazione: Ginny, Harry, Matrigna… chi potrebbe essere all’altezza della Fata Smemorina?

Ma LEI! *pink si guarda in giro, in attesa di ‘ahhhh’ e ‘ohhh’ di omprensione. Attende invano.* Zioooooooooo! *si ricorda che lo Zio è nel ‘600* Ziaaaaaaaa! *si getta nelle braccia di Zia Row*

Davvero davvero non avete nessuna idea? *.* Allora vi stupisco! XD

Vi prego inoltre di tralasciare la traduzione della canzoncina ‘Salakazula Magicabula’, io in inglese sono un’ignorante di I° categoria, e ho cercato di fare del mio meglio! XD E poi vi ho messo pure quella in italiano, meglio di così…

 

SuperMega Grazie a:

Ele (Grazie amore caro!! Ma sei stata gentilissima a recensire pure qui!! cara la mia pulce! ^^ Kiss) Ginny 93 (Ma bella!! Mi ha fatto piacere che il chappy ti sia piaciuto… ci ho messo più cura del solito infatti! ^^ Baci) Tabita (Ciao amore! Ci credo certo che il Liceo Scientifico non è uno scherzo… uffa, troppa roba e basta!!! ^^ Comunque, per farti tornare sulla retta via, devo ricordarti che la storia è concentrata su Harry e Ginny! XD La Ron e Hermione… più avanti! =) Thanks di tutto Doretta cara, e non ti preoccupare per la mail! *___* Baci!)

 

Lo Zio non è ancora tornato, mi ha mandato un piccione e ha scritto che già che c’era andava a conoscere il suo idolo Shakespeare (credo che il periodo sia il ‘600, ma non ne sono sicura).

Perciò ora sono stanziata nello studio del Grande Piero Angela *.* con la Zia Row e l’Ostregatto che hanno acceso un lumino.

 

Un Kiss8 a tutti! =D

Pinkstone

 

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

Salakazula Magicabula Bidibi Bodibi Bù

 

Susan sistemò l’ultima forcina sull’acconciatura di Ginny « Sei bellissima » e la ragazza lo era davvero: alzatasi, l’abito frusciò aggraziato sul suo corpo; i capelli lontani dal viso, lo facevano risplendere, chiaro come uno spicchio di luna.

Lei sorrise ancora più radiosa « E’ tutto merito vostro. Solo vostro. » si drappeggiò lo scialle sulle spalle e sempre raggiante scese nell’atrio.

 

 

 

 

« Madre! Madre! »

 

« Jinnì! Cosa ci fai qui? »

 

« E da dove salta fuori quello? » domandò allibita Romilda guardando la sorellastra e provò invidia: quella smorfiosetta riusciva a essere più splendente di lei, una signora!

 

« Mamma! Avevi detto che lei non sarebbe venuta! » strepitò Gabrielle.

 

« Cosa ci fai qui? » ripetè la matrigna, cercando di nascondere lo stupore suscitato dallo splendore della figliastra.

 

 « Vengo al ballo. Alla fine l’abito l’ho fatto! Oh, grazie per questa stoffa, è bellissima! » Ginny fece un giro su se stessa per confermare le proprie parole.

« Certo, ma… » Fleur era in difficoltà. Per niente al mondo avrebbe permesso a Ginny di sminuire e nascondere le sue bambine. E fortuiti, all’improvviso, apparvero due occhi gialli dall’oscurità. La donna prese tempo « … ma non credo che tu verrai. »

 

Ginny aggrottò le soppraciglia « Perché? ». Lady Weasley fece un passo avanti « Perché tu non avrai più un vestito. » e la spinse facendola indietreggiare.

Draco, appostato sotto al vano delle scale, colse il movimento e balzò: artigliò la gonna e la strappò; non contento, saltò una seconda volta e distrusse anche il corpetto.

 

La seta, che fino s prima faceva bella mostra di sé sull’abito, ora giaceva sciabla e rovinata sul pavimento.

 

La matrigna prese in braccio il gatto, che cominciò a fare le fusa; Ginny non pianse: si morse forte il labbro, per evitarlo, e drizzò la schiena, in un chiaro gesto di forza e sfida.

 

« Ora puoi andare. Non voglio che il valletto di corte ti veda così conciata. » sorrise la matrigna. La ragazza si chinò, raccolse i pezzi di stoffa, e uscì, diretta in cortile.

 

Non piangeva, non provava niente. Si sedette sul bordo della vasca dei pesci accarezzando il tessuto: era ancora lucente, liscio. I topolini ci avevano messo tanto amore e tanta cura per confezionarlo… e lei era stata così contenta… « Maledetta vipera… non è giusto! » gridò affondando il viso nelle braccia piangendo lacrima di rabbia.

 

« Hai proprio ragione tesoro… bisogna fare qualcosa. »

La ragazza si voltò di scattò: seduta vicino a lei, con le gambe a ciondoloni, c’era una ragazza bionda, con gli occhi azzurri, vestita con una veste blu notte, che riluceva, come se fosse stata cucita con le stelle del firmamento.

E non meno importante, aveva una bacchetta bianca dietro l’orecchio.

 

« E tu chi sei? » le chiese stupita Ginny.

« La tua Fata Madrina. » rispose calma l’altra.

« Ho una Fata Madrina? »

« Già. »

« E cosa vuoi da me? »

La Fata la guardò come se fosse pazza: « Sei tu che mi hai chiamata. »

« Io?! »

« Già. »

« E perché ti avrei chiamata? »

« Per esprimere un desiderio. » la Fata si alzò, squadrandola dall’alto in basso.

« Un desiderio? »

« Già. » rispose per la terza volta la bionda « Ma non riesco a capire che genere… »

 

Ginny si avvicinò alla ragazza e le prese le mani « Piano, piano.  Tu puoi esaudire un mio desiderio? »

L’altra la guardò confusa « Si, ma non ho la più pallida ide… »

La rossa sorrise raggiante « Oh, è semplicissimo. Potresti… potresti farmi andare al ballo? »

La Fata ricambiò dolce il sorriso: « Certo che posso. Osserva la magia di Fata Luna, la tua Fata Madrina! »

 

Agitando la bacchetta, da cui uscivano scintille oro, cominciò a cantare…

 

Salagadoola Mechicka Boola Bibbidi Bobbidi Boo                                                  

 

put 'em together and what have you got  

 

Bibbidi Bobbidi Boo    

 

Salagadoola Mechicka Boola Bibbidi Bobbidi Boo 

 

it'll do magic believe it or not                           

 

Bibbidi Bobbidi Boo                                    

 

Salagadoola Means Mechicka Booleroo  

 

but the thingmabob that does the job is     

 

Bibbidi Bobbidi Boo                 

 

Salagadoola Menchicka Boola Bibbidi Bobbidi Boo   

 

put 'em together and what have you got    

 

Bibbidi Bobbidi Bibbidi Bobbidi Bibbidi Bobbidi Bo   

Salakazula Magicabula Bidibi Bodibi Bù

 

mettere insieme quel che accadde laggiù

 

Bidibi Bodibi Bù

 

Salakazula Magicabula Bidibi Bodibi Bù

 

fa la magia tutto quel che vuoi tu

 

Bidibi Bodibi Bù

 

Con Salakazula puoi,

 

far tutto quel che vuoi,

 

 ma la frase però che tutto può è

 

Bidibi Bodibi Bù

 

mettere insieme quel che accadde laggiù

 

Bidibi Bodibi Bidibi Bodibi Bidibi Bodibi Bù

 

In pochi colpi di bacchetta, Luna aveva creato una carrozza trainata da quattro cavalli, con l’autista pronto per il viaggio.

 

Ginny guardava incantata l’operato della Fata: « Ma tutto questo è… »

« Bello, eh? » completò Luna facendole l’occhiolino « Ora ti sistemo l’abito,  e sei pronta! »

 

La giovane, commossa,  abbracciò di slancio la bionda, ridendo « Non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto questo! » si sciolse dall’abbraccio, guardandola negli occhi « Ma finirà, vero? » chiese mesta.

 

Luna annuì « Facciamo fino all’una, perché ne hai bisogno per conquistare il Nobile Principe » ridacchiò divertita, e la baciò sulla guancia. « E ora, largo alla bellezza! »

 

Dalla bacchetta bianca sprizzò una scintilla oro che colpì Ginny, circondandola di luce.

 

Sorridendo al suo operato, la Fata Madrina Luna sparì.

 

 

 

 

 

 

 

 

To be continued…

 

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Capitolo 6
*** The Champs Elysées ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 6

 Alcune piccole clausole…

1)    Non si uccide l’autrice

2)    Non si minaccia l’autrice

3)    Si perdonano eventuali ritardi e vuoti di fantasia dell’autrice.

4)    (a scelta) si venera l’autrice

 

Sottolineando il fatto che l’autrice in questione… sarei io.

^^””

Ehm… non ve la prendete… a male…. non è colpa mia –o almeno non del tutto!!! Il mio genio creativo è andato a spasso!!!!

Ma su, questo capitolo doveva essere speciale…. ci ho messo tutta me stessa!! **

I ringraziamenti gli faccio un po’ alla piccionaia (esiste questo termine?OO)…

Giuly Weasley (Si…proprio Edward **… Grazie mille!!), lilistar,Tabita (No, niente fossa bella!!!OO Tvtb!!^^), Ginny 93, Master Ellie(Non sono arrabbiata per il ‘micro comm’… sono INCAVOLATA NERA perchè non rispondi più allle mail!!! *occhi di fuoco* io ti proclamo guerra!!!!!! *raduna le truppe*)

La prossima volta mi sviolino che è un piacere! ^____^

Baci

 

Pink

 

P.s.: Ginny non sa chi è Harry e Harry non sa chi è Ginny! XD

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

The Champs Elysées

 

Ron Weasley, ViceRe alla corte di Sua Maestà, stava dando gli ultimi consigli e raccomandazioni ad un divertito e rilassato Harry.

 

« E mi raccomando Harry, fattene piacere almeno una! » lo supplicò l’uomo, e Harry rise per il suo tono di voce « Non si preoccupi ViceRe, cercherò di fare del mio meglio. Ma non me le posso far piacere per forza. »

 

Il ViceRe rise sotto i baffi « Chissà. Ecco, siamo arrivati. » precedendo il Principe, Ron spalancò le porte della Sala, e centinaia di sudditi – e soprattutto suddite- si inchinarono doverosamente.

 

Harry percorse adagio la stanza, splendido nella sua uniforme blu con alabari (non chiedetemi cosa sono perché NON LO SO, l’unica cosa certa è che fanno parte delle uniformi O___O NdA) d’argento; raggiunse sua madre, si inchinò, e prese posto accanto a lei. La Regina accennò un ringraziamento con il capo e prese la parola: « Che la festa cominci. »

 

Mentre gli ospiti cominciavano a conversare fra loro, e l’orchestra a suonare, Harry si chinò verso la madre « Madre, non ti aspetterai davvero che una qualunque di queste signorine possa attirarmi. » Hermione per tutta risposta sorrise furba « Sai Harry, anche se ti sembrerà scontato… non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. » e senza aggiungere altro accettò l’invito di un nobile per un valzer.

 

 

 

 

 

 

Harry stava volteggiando con una signorina che parlava a raffica, del più e del meno, cercando di impressionarlo. Si era già dimenticato il suo nome. Tentò un sorriso, per arrestare quel fiume di parole, ma quel suo gesto ottenne l’effetto contrario: la ragazza continuò imperterrita, prendendolo come un segno positivo.

 

Harry sospirò, e con l’ennesimo volteggio urtò di schiena qualcuno. La sua partner sembrò non gradire, perché esclamò irritata « Stai un po’ attenta! » Harry la zittì con un cenno « Non è successo niente, sono cose che capitano. Lei sta bene? »

 

La ragazza – contro cui si era scontrato- vestita con una abito bianco molto raffinato, annuì « Si, non si preoccupi signore. Scusate ancora. » accennò un inchino e si dileguò.

 

Harry la seguì con lo sguardo, mentre la sua compagna borbottò distintamene « Che maleducata. »

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ginny cercava in tutti i modi di non mostrarsi agitata. La serata non era cominciata  al meglio: nessuno l’aveva invitata e per di più era andata a sbattere contro delle persone!

 

« Stanca di volteggiare? » Ginny alzò lo sguardo verso il suo interlocutore: era il ragazzo di prima, che le sorrideva gentilmente « Per la verità, » tentò di rispondere arrossendo « Non mi ancora invitata nessuno. »

 

Lui le porse la mano, facendole l’occhiolino « Allora lo faccio io: ti va di ballare? » Ginny arrossì furiosamente: un ragazzo così e ricco che la invitava a ballare? Gli avrebbe fatto fare una figuraccia! Cercò quindi in qualche modo di evitare « Oh… ma io non so ballare! »

 

Lui per tutta risposta rise « Non ci credo. »

 

Ginny lo guardò spiazzata « Come scusi? »

 

Il sorriso di Harry non tentennò: quella ragazza gli dava una strana sensazione di benessere, e una gran voglia di farla ridere; voleva vederla contenta, sorridente e spensierata, e voleva –una cosa di cui inconsciamente si vergognava- essere lui il motivo di tanta felicità. Non si era mai sentito così.

 

Perciò le prese una mano, e la condusse garbatamente verso il giardino « Io penso che tu sia solo imbarazzata » le disse, e giunti vicino alla fontana, Harry le passò un braccio intorno alla vita « Ecco, qui non ci dovrebbero essere problemi. » le spiegò.

La musica dolce della sala giungeva fin lì, nella quiete serale del giardino; Ginny incantata da tanto splendore –ma soprattutto dallo sguardo del ragazzo – unì la mano con la sua e poggiò l’altra sulla sua spalla. Egli la guidò in qualche passo, e Ginny lo seguì: il suo vestito frusciava – e le perline del corpetto riflettevano la luce della luna, rendendolo ancora più prezioso di quanto già non fosse – i loro corpi si univano e si separavano, seguendo ormai una musica più profonda, dei sensi; i loro sguardi erano incatenati, l’azzurro e il verde fusi in una sola cosa.

Ginny si accorgeva a malapena che tutti quei volteggi li avevano sospinti –come una vento accarezza le onde- fino al viale dei salici: ma quando Harry, fermatosi sotto ad uno di quegli alberi dai rami bassi e sottili, le accarezzò la guancia, chinandosi verso di lei e appoggiando le labbra sulle sue, provò pienamente il vortice di emozioni contenute in quel bacio: una passione malcelata, la dolcezza che aveva scorto nei suoi occhi… le sembrò istintivo passargli le bracci intorno al collo.

Harry sentì ricambiare il bacio, e passò un braccio in vita alla ragazza, stringendola a sé, continuando ad accarezzarla: le sue labbra erano morbide come la pesca e i suoi capelli profumavano quasi di… spezie, forti e inebrianti. Lei era un droga per i suoi sensi e il suo essere, e ne era totalmente assuefatto.

 Si separarono, e Ginny sorrise, un sorriso dolce, pieno e felice, era così bella che a Harry venne voglia di ribaciarla subito.

Gli tolse le braccia dal collo e indietreggiò « Wow… alla faccia del bacio! » Harry ridacchiò e la fece accomodare su una panchina poco distante « Di, è stato molto inebriante. »

Ginny abbassò lo sguardo compiaciuta: quel ragazzo era così dolce e romantico, ma allo stesso tempo passionale… era troppo perfetto. La stava guardando con quello sguardo profondo a cui era molto difficile resistere.

 « Ma tu chi sei? » le mormorò, spostandole i capelli dal collo, procurandole un involontario brivido « Una nobile principessa? O –come sono tentato a credere- una stupenda fata venuta solo per stregarmi? »

La ragazza rise alle sue parole « Una fata? » scosse la bella testa rossa, divertita, ma evitando i suoi occhi « Niente di tutto ciò. » poi alzò lo sguardo « Sarai deluso. » mormorò con una punta di amarezza nella voce.

Harry si avvicinò, non abbandonando nemmeno per un secondo quegli occhi « Meglio così » sussurrò con voce roca « Le fate spariscono, alle prime luci dell’alba » vide a malapena il rossore della ragazza, perché subito dopo le prese il viso tra le mani e la baciò una seconda volta.

Nessuna etichetta, nessun contegno: con lei era un ragazzo attratto da qualcosa di puro e semplice, e disarmante.

Don…

L’una… Ginny si scostò bruscamente da Harry e balzò in piedi « Io… devo andare. » gli disse trafelata, prima di cominciare a correre verso il cancello.

 

« Ehi… aspetta! » gridò Harry, rincorrendola « Dove vai? »

« Non posso dirti niente. » rispose Ginny, ma fu fermata di colpo da un braccio. Si voltò, e due occhi verde scuro la incatenarono sul posto « Non te ne puoi andare così. Io non lo accetto. Non dopo tutto quello che è… successo. »

 

Ginny gli accarezzò il viso… quel ragazzo non si meritava tutti questo, lei non doveva giocare con i suoi sentimenti.

 

Harry osservò la ragazza sfilarsi un anello –semplice, un cerchietto d’argento- dal dito medio e metterglielo in mano « Ti prego, non seguirmi. Questo servirà a ricordare… e a non dimenticarmi. »

 

Non disse e non aggiunse altro. Si sollevò e appoggiò le labbra leggermente salate dalle lacrime sulle sue, mettendoci tutta se stessa; Harry le cinse la vita, e stavolta fu un bacio indiavolato, passionale, ma irrimediabilmente triste.

 

Così Harry rimase a guardare mentre la sua fata, vestita di bianco e bella come un angelo, scappava, da qualche cosa che forse, non avrebbe mai capito.

 

 

 

To be continued…

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Capitolo 7
*** Twilight ***


Ginny e il Bidibi Bodibi Bù 7

*cough cough* Hello, hello, hello. I’m your beloved Count Olaf  *cough cough*

*pink sbircia da porticina* Ehm, non ci sono frotte di recensitori urlanti ansiosi di linciarmi? No? Oh, bene.

Ma caaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarrriisssssssssssssssssssssssssssssimiiiiiiiiiii!!!!!!

Come state, orsù? XD madonne, parlo da nonna…

Dovete perdonare ASSOLUTAMENTE il mio ritardo perché… eccezion fatta del Natale… mi è capitata tra capo e collo la più grande delle tragedie… si è rotto il computer!!!! O___O

E non potete fustigarmi!! Senza contare che, quando me l’hanno riportato… non si collegava più a Internet. =.=”” Uffaaaaaaaaaaaaa!! Non ho potuto parlare per una settimana con nessuno, facendomi sembrare scortese e maleducata *si inchina doverosamente* ho saltato anche un capitolo di Funkia –la sola e unica maestra! – e della grandissima Tabita ^^!!!! Ma tanto adesso vi rinrazio! ^v^

Parliamo un po’ del capitoletto: è solo un intermezzo, non vi aspettate granchè. Il bello viene tutto nel prossimo!!

Thanks, thanks e [ancora] thanks a…

Tabita (Wuuooooooooooooooooooo sorella, VAI così!!!! *afferra per la giacca Dory che si sta dando alla fuga* non fare così, non sono impazzita!!! Era un grido belluino per ringraziarti di aver postato quella stramaledettamente bellissima fic!!! Sei un genio tesoro, una delle migliori!! Scusa se mi son persa un capitolo, lo sai che ti vorrò sempre bene! ** La tua dolcezza – e la perseveranza per la storia Ron/Hermione XD mi spiace ma sarà una GRANDE delusione… odio gli intrighi di corte! – sono un balsamo per la mia mente allucinata! XD Un strabacione!!!! Tvb), Giuly Weasley (Carissima Giuly!! Te piase il titolo, ah? ^^  Non vedo l’ora che sia aprile per le regge New Moon!!! Tornando a noi… per l’anno nuovo mi sono presa l’impegno di leggere almeno una delle tue FF!! quindi aspettati un commento tra breve!! Di sicuro saranno bellissime!! ^^ Thank U per tutte le belle parole, ne sono rimasta estasiata!! ^O^ Kissotti), Cl33 (Ahh, ecco, alamari! “allacciatura formata da due cordoncini, l’uno terminante a cappio, l’altro con un bottone a botticella” cita il dizionario… me si sente ignorante *va nell’angolo* Te lo prometto, appena posso mi fiondo a leggere qualcosa che hai scritto, visto che sei registrata! ^________- Grazie di tutto, baci.), Aurora (Grazie, Thank U, Grasia, Mersì! ^^ Sei stata gentilissima!!), Mary Cry (E tu sei mooooooooooooolyo gentile! °° Baci.), Ginny 93 (Ok, con BiancaHarry cos’era, bellissimo? Ora siamo passate a billo? =) Sono proprio scema allora, sarai la centesima persona che mi corregge U.U grazie mille per tutto, kiss!)

Amorine mie!! °° Godetevi il capitolo, e vi lascio con questa canzoncina dedicata a tutte voi…

Just keep swimming, just keep swimming. Just keep swimming, swimming, swimming. What do we do? We swim – we swim!

 

Pikstone

 

Ginny e il Bidibi Bodibi Bù

Twilight

 

Harry procedeva spedito verso gli appartamenti della madre, stringendo possessivamente l’anellino nel pugno.

Bussò alla porta ed entrò. Sua madre stava leggendo alcune carte dall’aria importante e quando lui, inchinandosi, la salutò con un « Buongiorno madre. » alzò gli occhi sorridendogli « Salve Harry. Posso fare qualcosa per te? »

 

Il figlio posò sul tavolo un anellino d’argento, ed Hermione lo prese in mano; era molto semplice, senza particolari lavorazioni. Guardò interrogativamente il figlio.

 

Harry sospirò « La proprietaria di quel monile sarà la mia futura sposa. Puoi aiutarmi a trovarla? »

La Regina lo guardò esterrefatta « Dici sul serio? » Harry annuì « E’ sparita ieri sera, dopo un ballo. Ha gli occhi azzurri e i capelli amaranto ed è di media statura. »

 

Sua madre lo osservò attentamente: aveva visto poche volte Harry così risoluto, e non si fermava davanti a niente. Perciò con un sorriso gli chiese « E’ bella? »

Harry le sorrise di rimando « Stupenda » rispose.

 

Sua Maestà tirò un cordone bianco alla sua destra, dopo cinque minuti entrò il ViceRe, che si inchinò a entrambi « Maestà, Principe ».

« Salve ViceRe. In qualità di mio consigliere accompagnerai il Principe Harry durante le visite a tutte le ragazze del regno con gli occhi azzurri e i capelli amaranto per trovare la sua futura sposa. Per favore propaghi l’annuncio. » Hermione ridacchiò davanti allo sguardo stupito di Ron « Su, non faccia così! Bisogna essere felici di questo. »

 

Li congedò e tornò alle sue carte col sorriso sulle labbra.

 

.:*:..:*:..:*:..:*:.

 

Ginny sistemò meglio il cuscino sul letto, poi si voltò e raccolse la biancheria da lavare. Si fermò un momento per osservare un uccellino cantare sul davanzale.

La matrigna, come se sapesse che era andata al ballo, l’aveva riempita di lavoro dalla mattina stessa. La ragazza non sapeva se essere triste perchè non avrebbe mai più rivisto quel meraviglioso ragazzo o invece gioire per il sentimento che era nato in lei, così forte e bello da avere un unico nome: amore.

 

« Jinny! Jinny! Mi stai ascoltando? »

 

« Si madre. » rispose la ragazza distogliendo lo sguardo dalla finestra. Lady Weasley sbuffò seccata « Oggi verranno prendere il the da noi il Principe Harry e il ViceRe Weasley. Vedi di sistemare la sala dei ricevimenti e preparare tutto il necessario. »

 

« Si madre. »

 

« Bene. Comincia subito, non manca molto tempo. » fece per uscire, ma si bloccò sulla porta « E cerca di sistemare il tuo aspetto, sei sempre una serva. » detto questo se ne andò.

 

Sospirando e tentando di mostrarsi indifferente, Ginny si diresse verso le cucine.

 

.:*:..:*:..:*:..:*:.

 

Attenta a non far cadere il vassoio, Ginny si diede una sistemata ai capelli, raccogliendoli con un fermaglio sobrio, e rassettò  il vestito; udì la matrigna e le sorellastre ridacchiare - sicuramente per una battuta del Principe – e fece una smorfia sarcastica: forse se ne sarebbe andata a vivere a palazzo e l’avrebbe lasciata in pace, sperando bene che quel dannato nobile ne sposi una.

Entrò in salotto, alzando lo sguardo per non inciampare nel tappeto.

 

E incrociò due occhi verdi come una foresta d’estate. I suoi occhi.

 

Il vassoio e le ceramiche caddero in terra con uno schianto frantumandosi in mille pezzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To be continued…

 

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