Obsessed Queen

di IceBlueCube
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1- Giochi pericolosi ***
Capitolo 2: *** 2- Macabra Regina ***



Capitolo 1
*** 1- Giochi pericolosi ***


Image and video hosting by TinyPic Un grido straziante lacerò il silenzio.

«Corri, corri piccolo agnellino, non mi potrai sfuggire ancora per molto, lo sai che ti prenderò. Tu mi appartieni. » Gridò l’uomo al vento procedendo con fare tranquillo, consapevole che la giovane presto si sarebbe stancata stramazzando al suolo. Erano passate ormai due ore e il gioco l’aveva stufato, non lo divertiva più, una piccola smorfiosa che rifiutava il suo amore, non lo accettava perché nessuno poteva rifiutarlo, ne tantomeno lei.

Kelley correva  dando fondo a tutte le sue energie, correva a perdifiato, anche se era stanca e il desiderio di fermarsi era troppo. Doveva scappare e cercare aiuto, nascondersi da quell’orribile uomo che ormai la perseguitava da qualche mese mandandole lettere di amore e di minaccia, telefonandole a qualsiasi ora, definendola come sua regina, dicendole che le apparteneva. Un amore rifiutato, sfociato nell’ossessività.

«Presto ti accorgerai che sei come me, siamo fatti l’uno per l’altra,tesoro. Smettila di scappare, non serve a nulla se non a peggiorare le cose e cominciamo questa nuova vita insieme. Tu ed io.» L’aveva quasi raggiunta, intravedeva i suoi capelli corvini tra i rovi pungenti, dove qualche brandello di vestito si era impigliato. E’ un vero peccato, che quel vestito si sia strappato, le stava davvero bene.

La fatica l’aveva sopraffatta, si fermò e si girò lentamente mentre lacrime di paura ed orrore le rigavano le guance. Ne percepiva la presenza, l’aria si stava impregnando del suo nauseabondo dopobarba, era più vicino di quanto pensasse. Cadde in ginocchio, cominciò a singhiozzare impotente.
A poca distanza, l’uomo sorrise beffardo…
 
E’ la prima flashfic che pubblico, spero che sia almeno decente, non so, ditemi voi :)

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Capitolo 2
*** 2- Macabra Regina ***



Si avvicinò a lunghe falcate, negli occhi uno sguardo di bramosia ed il naso leggermente arrossato dovuto al troppo vino bevuto a pranzo.
Il sole stava calando velocemente dietro il monte, nel bosco un’inquietante atmosfera si dipanava tra i rami, Kelley cominciò a tremare convulsamente, sia per il freddo che per la paura.
«Solitamente, si può esprimere un ultimo desiderio, vero? » Farfugliò tra un singhiozzo e l’altro.
«Solitamente….ma sai, io non sono il signor “Solitamente”, mi piace essere originale, non so se mi spiego. »
Un nuovo terrore si fece strada tra gli occhi della ragazza, che cosa si sarebbe inventato pur di farla soffrire?
«Mi piacciono i giochi, te l’ho mai detto? »
«In ogni fottutissima lettera l’hai scritto. Cosa vuoi da me? Facciamola finita. »
«Oh no, non voglio far finire proprio niente, almeno, non adesso. C’è un ultimo gioco che voglio fare, ti piacerà tantissimo, te lo prometto.
Beh, in realtà più che gioco lo definirei un rito ecco, sai cosa? Voglio incoronarti ufficialmente. »
Kelley spalancò gli occhi, qualunque cosa avesse in mente, non era di certo piacevole.
In una frazione di secondo l’uomo la sovrastò tappandole bocca e naso con una sola mano.
Tutto buio.
Dolore, tanto dolore, era tutto quello che percepiva Kelley con gli occhi ancora chiusi. Si rifiutava di aprirli, aveva paura di ciò che avrebbe visto, il dolore la teneva incollata al suolo e la paura le impediva di muovere i muscoli.
Si impedì di pensare, di provare emozione alcuna, le serviva tutta la concentrazione possibile per sentire ciò che accadeva intorno.
Silenzio.
Troppo silenzio.
Apri gli occhi molto lentamente ed appena il campo visivo si schiarì urlò terrorizzata.
Due occhi, due enormi occhi nocciola, uno dei quali attraversato da una cicatrice profonda, che partiva dalla tempia ed arrivava al mento, dando alla bocca una terrificante espressione. Una cosa raccapricciante, che non aveva mai notato, avendolo sempre visto da lontano. Poche rughe attraversavano il volto, suppose avesse una trentina d’anni, ma non poteva dirlo con certezza. I denti ingialliti dal fumo, corti ed appuntiti spuntavano dalle labbra inarcate in un macabro sorriso.
Le sue grandi e callose mani, le accarezzarono il viso con un goffo movimento, arrivando alla testa, dove spinse sulla cute una corona…di spine.
Kelley urlò, gridò con tutto il fiato che aveva in gola, la sua ultima speranza era che qualcuno la udisse ed accorresse in suo aiuto.
Lamenti disperati si levavano da sopra gli alberi, grida di aiuto, di imploro, ma tutti vani.
O forse no…
 
Anche questo capitolo si è concluso, arriverà qualcuno a salvare la povera kelley o no? A presto con il terzo e, forse ultimo, capitolo ;) chiedo scusa se ritarderò col prossimo capitolo ma, in questi giorni ho un lavoro da sbrigare che non può essere rimandato!
 
 

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