Interweaving.

di NoMaggieProtested
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premessa. ***
Capitolo 2: *** -Chapter 1. ***
Capitolo 3: *** -Chapter 2. ***
Capitolo 4: *** -Chapter 3. ***
Capitolo 5: *** -Chapter 4. ***
Capitolo 6: *** -Chapter 5. ***
Capitolo 7: *** -Chapter 6. ***
Capitolo 8: *** -Chapter 7. ***
Capitolo 9: *** -Chapter 8. ***
Capitolo 10: *** -Chapter 9. ***
Capitolo 11: *** -La Festa. ***
Capitolo 12: *** -Chapter 11. ***
Capitolo 13: *** -Chapter 12. ***
Capitolo 14: *** -Chapter 13. ***
Capitolo 15: *** -Chapter 14. ***
Capitolo 16: *** -Chapter 15. ***
Capitolo 17: *** -Chapter 16. ***
Capitolo 18: *** -Chapter 17. ***
Capitolo 19: *** -Chapter 18. ***
Capitolo 20: *** -Chapter 19. ***
Capitolo 21: *** -Chapter 21. ***



Capitolo 1
*** Premessa. ***


-Premessa

Holaaa :3 
OK forse sono riuscita a trovare il coraggio per pubblicare la mia prima FF  *VIVA ME*
Questa è solo una piccola introduzione che scrivo per spiegare a voi, popolo di miei lettori e lettrici (che saranno tipo 3 gatti e 2 canarini spelacchiati), l'idea e lo sviluppo di questa storiella.

-Potrete trovare capitoli corti, come i primi, oppure capitoli più lunghi. Purtroppo se unisco più capitoli per farne un unico più lungo la storia perde un po' il senso e poi voglio lasciarvi un po' di Suspance *TaTaTaTaaaaaan*
-In più i primi capitoli hanno qualche errorino con i tempi verbali :S ma datemi fiducia i prossimi capitoli saranno mooolto meglio :D
-Questa storia è nata solo perchè io sono mezza depressa e mi esprimo scrivendo quindi, se qualcuno di voi a voglia di insultare me o la mia Storia può anche andare Affanc.. OPS intendevo.. a comprarsi una pallina anti stress e sfogarsi con quella U.U

Volevo anche ringraziare: -Altea
                                   -Mariam
                                   -Gloria 
                                   -E tutte le mie compagne che leggendola durante le lezioni mi hanno incitato a pubblicarla ;)
So.. Thanks ;)

Ok BASTA vi ho gia rotto le balle abbastanza. Ora da brava/o clicca in alto la freccettina e vai a leggere il PRIMO CAPITOLOOO :D

xoxo Maggie :)

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Capitolo 2
*** -Chapter 1. ***


-Chapter 1.
 
Una calda giornata londinese, davvero troppo calda per aspettare un bus rosso fiammeggiante per tornare a casa dopo le lezioni private di fisica. Abby era sotto il sole cocente da 20 lunghissimi minuti ormai e il sole picchiava ininterrottamente sulla sua testa da altrettanto tempo. La fermata dell'autobus si trovava appena prima di Piccadilly Circus quindi, quando il mezzo sarebbe arrivato sarebbe stato vuoto, dato che Piccadilly è la fermata principale e il maggior numero di passeggieri sale lì, la ragazzina avrebbe potuto sedersi e rinfrescarsi grazie all'aria condizionata.  Abigail stava cercando di farsi aria con gli appunti di Fisica che teneva in mano, ma tutto ciò che otteneva erano spostamenti di aria calda e la situazione non migliorava. Erano le 3 del pomeriggio e, con nello stomaco solo mezzo pacchetto di Skittles, mangiati come pranzo, non era facile rimanere lucidi; stava ripetendosi nella mente tutte le formule imparate poco prima per cercare di non cedere all'afa, la ragazza ha sempre avuto problemi con il clima rovente dell' estate a Londra. -C6H12O6, CH4.. Al2O3..N.. boom la tenera fanciulla era caduta al suolo dopo solo poche formule, come un corpo senza vita, il tonfo è stato inevitabile e ora giaceva sul cemento nero e bollente, con quegli occhi grigi chiari, sbarrati, non trasmettevano più nessuna emozione, completamente svuotati e risucchiati dall'ardente sole che picchiava su quel martedì pomeriggio.
 
C'erano molte persone nei paraggi ma incredibilmente nessuno dava attenzioni alla povera Abby svenuta sul terreno con i suoi capelli rossi, mossi e morbidi più della seta, schiacciati sul marciapiede. Un ragazzo in bicicletta avvista il corpo della ragazzina dall'altro lato della strada e preoccupato, senza pensarci due volte svolta abilmente con la sua bici verde speranza per portare soccorso alla Rossa. Lentamente e con una delicatezza incredibile solleva il capo di Abby e cerca in tutti i modi di farla rinvenire ma senza un gran successo allora si ricorda di avere dell'acqua nello zaino, cercando di sostenere bene il collo della ragazza prende la bottiglietta e spruzza l'acqua fresca sulla fronte di Abigail sussurrando:-Andiamo, forza! deve funzionare! per favore.. Abby inizia a sbattere le palpebre quasi come se avesse sentito le preghiere del ragazzo; a quel punto con un sospiro di sollievo lui l'aiuta ad alzarsi lentamente chiedendole come stava. Ovviamente Abby risposte che era tutto a posto, sapendo che appena la forte mano del ragazzo sarebbe sparita dalla sua schiena lei sarebbe ripiombata al suolo.  Il giovane capendo che sicuramente Abigail non sarebbe stata in grado di reggersi in piedi le chiede gentilmente la sua destinazione e le offre un passaggio fino a casa:-So che non è una Lamborghini ma se vuoi posso portarti in canna fino a casa, mi pare di aver capito che non è distante da qui. Sfoggiando un sorriso a 32 denti era difficile dirgli di no.          -Sono Harry. Aggiunse infine prima di aiutare la ragazzina a salire sulla bici. -Piacere, Abby. Disse lei con un filo di voce.
 
Arrivati all'abitazione di Abby, lei lo invita ad entrare sapendo benissimo che sua madre, malata di lavoro, era in ufficio e la casa sarebbe stata vuota.  Timidamente Harry accettò l'invito e non appena entrati,aiuta Abigail a stendersi comodamente sul divano. Vedendo il ragazzo leggermente in imbarazzo lo invita ad accomodarsi sulla poltrona vicino al mobile della TV ma lui preferì rifiutare cortesemente l'invito. Si assicurò che la ragazza stesse bene per poi uscire e cavalcare di nuovo la sua bici verde.
 
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Buon Pomeriggio :D
Eccoci al PRIMO capitolo della mia PRIMA fanfiction *Balla sulla sedia* 
Da qui non si capisce molto, ma vi assicuro che man mano che la storia prosegue tutto si fa più intrigante :P
Spero di ricevere taante recensioni U.U (sese.. speraci..) 
Per ora vi dico Adiooos! 
xx.
Maggie :)

 

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Capitolo 3
*** -Chapter 2. ***


-Chapter 2.

Eccolo, è arrivato il famigerato giorno che tutti gli studenti odiano. Il primo giorno di scuola. 

 
Quell'anno Abby avrebbe frequentato il terzo anno del liceo Linguistico e dato che sua madre doveva viaggiare molto per lavoro quello sarebbe stato il primo trimestre alla Rocky Mountain High School. Non era la tipica ragazza chiusa, introversa con difficoltà a fare amicizia come capita di solito alle novelline, lei era solare e simpatica ma faceva fatica a rompere il ghiaccio! in più in una scuola così grande dove tutti già si conoscono dagli anni precedenti era ancora più difficile. 
 
Abby stava cercando disperatamente il laboratorio linguistico H7 nell'ala est dell'edificio ma con scarsi risultati stava per arrendersi al ritardo e al senso dell'orientamento di cui era sicuramente sprovvista quando all'improvviso sentì un sussurro all'orecchio:-Primo giorno eh? Abby si girò immediatamente vedendo una biondina con due occhi che farebbero invidia a chiunque, di un azzurro così intenso da perdercisi dentro. Abigail arrossì, cosa che le capitava spesso, e rispose:-Già.. La bionda allungò il collo leggendo sul foglietto la destinazione della ragazza e con un sorriso perfetto disse:-H7? è anche la mia classe,per quest'ora ti ci accompagno io! La rossa non sapeva se fidarsi o meno..  A prima vista quella biondina sembrava la tipica "Barbie, Reginetta del ballo" di cui tutti i ragazzi sono innamorati perdutamente e a cui tutte le ragazze cercano disperatamente di assomigliare. Decise che peggio di così non poteva andare quindi seguì la Barbie per l'immenso corridoio tappezzato di armadietti. Con una vocina molto timida disse:-Io sono Abby comunque. La bionda rispose facendo una giravolta:-Io sono Emma, piacere di conoscerti. 
 
Dopo qualche giorno Abby fece sempre più amicizia con Emma, scoprendo che non era assolutamente un Barbie viziata ma aveva molte più cose in comune con lei di quanto non si sarebbe mai aspettata; Anche con l'orientamento a scuola faceva progressi, anche se ogni tanto faceva ancora fatica a trovare l'ala in basso a Ovest dove si trovava il suo armadietto. L'ultimo giorno della prima settimana di scuola Emma chiese a Abby di accompagnarla fino al parcheggio, Abigail accettò cordialmente; le due ragazze stavano chiacchierando tranquillamente sedute sui gradini di fronte all'ingresso della scuola quando una Volvo XC30 nera e lucida fece il suo ingresso trionfale nel parecheggio, Emma si alzò di scatto e salutò l'amica con un bacio sulla guancia; Abby, abbastanza incredula e abbagliata da quella auto favolosa, si alzò e ricambiò il bacio.
 
 Il finestrino di destra si abbassò lentamente per far lasciar vedere il bel visino di un ragazzo ricciolo che indossava un paio di RayBan, con un gesto molto teatrale si tolse gli occhiali e fece l'occhiolino alla Bionda che sorrise e fece il giro dell'auto per entrare. Solo qualche minuto dopo Abby si rese conto che quel ragazzo era il famoso Harry che l'aveva pietosamente raccolta dall'asfalto il martedì della settimana precedente. Sembrava carino ma evidentemente era già impegnato.

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Buonsaalve :3
OKK eccoci ben al secondo capitolo dove troviamo.. EMMA *Yeee*
Da qui la storia inizia a farsi interessante (a mio parere ovvio  U.U)
Ehhh.. a proposito di pareri, ditemi cosa ne pensate :))
Aspetto recensionii^^
Hasta la Vista (?)
xx.
Maggie :)

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Capitolo 4
*** -Chapter 3. ***


-Chapter 3.
 
Il lunedì successivo la settimana rinizò come al solito, stesso posto stessa ora, la scuola.
 
Alla prima ora Emma e Abby si ritrovarono come al solito nel laboratorio di Fisica. -Heii! Emma cercò  di richiamare l'attenzione di Abigail facendole cenno di sedersi accanto a lei; La rossa la raggiunse e iniziarono a chiacchierare aspettando il professore. Dopo alcuni minuti di attesa entrò l'insegnate e con aria cupa iniziò ad urlare:-Sono stufo di sentirvi parlare! Voi giovani sapete fare solo questo! Ora basta! Domani compito in classe su tutti gli argomenti dello scorso anno!! Abby guardò terrorizzata la Bionda facendole capire che non sarebbe stato facile per lei doversi studiare tutto il programma dell'anno precedente in un pomeriggio, dato che nella scuola che frequentava l'anno scorso non si studiava fisica.
 
Emma, capendo che la sua amica avrebbe avuto molte difficoltà con lo studio, la invitò a pranzo fuori per poi andare a casa sua e studiare Fisica, Abby ne fu entusiasta e accettò immediatamente.
 
-Dove si mangia? chiese curiosa Abby; -Sorpresa! rispose ridendo Emma. Dopo quasi 10 minuti di cammino la Bionda urlò:-NANDO'S!! fermandosi di fronte ad un grosso edificio con 3 gradini prima dell'entrata e un'insegna luminosa, "Nando's" appunto. Entrarono e si accomodarono con in mano i propri vassoi.-So che non siamo al Plaza ma mi piace un sacco questo posto! Venivo sempre con mio padre quando ero piccola e ridevamo insieme del galletto sull'insegna! Emma lo disse quasi come una confessione della propria infanzia e a Abby fece molta tenerezza..
 
-Terrò presente questo ristorantino, si mangia bene! Disse la Rossa soddisfatta del pranzo.
 
Mentre scendevano le scalette, Emma notò un ragazzo biondo che stava suonando la chitarra seduto sul secondo gradino. Una piccola folla si era radunata attorno a lui; Non era per niente male, era molto abile con la chitarra e la sua voce non era da meno. Le ragazze cercarono di farsi spazio fra le persone che si erano fermate davanti a lui; quando finalmente riuscirono a vederlo in faccia Emma fece un balzo:-Io..io lo conosco questo ragazzo! Abita nella villetta affianco alla mia! disse con un sorriso da orecchio a orecchio. Da qualche settimana era stata acquistata l'abitazione vicino  a quella di Emma e lei si era subito messa ad indagare per capire chi era quel giovane ragazzo che si era trasferito lì.
 
Le due aspettarono la fine della canzone che il ragazzo stava suonando e non appena la piccola folla si sciolse, Emma partì all'attaccò con una raffica di domande al giovane che, quasi spaventato da Emma, la fissava con due occhioni azzurri spalancati. Lui la interruppe dicendo:-Mi chiamo Niall il piacere è anche mio! Ridendo imbarazzata Emma gli porse la mano spostandosi una ciocca di capelli all'indietro con la mano libera:-Sono Emma..oh, e lei è Abby. Scusa per l'interrogatorio ma tu abiti affianco a me, no? ancora più sorpreso lui rispose annuendo. E con un sorriso enorme Emma lo invitò a casa, dimenticandosi completamente del compito di fisica.
 
-Non voglio fare la guastafeste ma io dovrei studiare 6 mesi di fisica in un pomeriggio. Disse Abby dando una gomitata ad Emma, che arrossì visibilmente in imbarazzo. Anche Niall sembrava imbarazzato, sentendosi probabilmente il terzo in comodo inventò una scusa banale per farcle capire che non era un problema rimandare l'incontro.
 
Arrivati a casa di Emma, la ragazza iniziò a frugare nervosamente nella borsa cercando qualcosa.. Dopo qualche minuto alla ricerca disperata delle chiavi di casa si decise a suonare il campanello sperando che suo fratello non si arrabbiasse; Lui odiava dover aprire la porta ad Emma sapendo che lei aveva le chiavi da qualche parte in quella borsa che faceva invidia a Mary Poppins. Finalmente il ragazzo arrivò ad aprire, per poi risparire sprofondando sul divano in salotto. 
Emma posò la borsa sulla poltrona beige all'ingresso appendendo il giacchino di Jeans sull'attaccapanni sulla sinistra, dopo aver fatto appoggiare lo zaino anche a Abby, si diressero in sala per salutare il  fratello della Bionda e per accomodarsi sul tavolo di vetro affianco alla stufetta; Quando Emma salutò suo fratello a Abby venne quasi un mancamento. Il ragazzo che l'aveva portata fino a casa in bici e che pensava fosse il fidanzato di Emma era in realtà.. Suo fratello?! 
Abigail era visibilmente scossa e si poteva capire chiaramente che c'era qualcosa che la turbava, Harry si alzò dal divano per stringerle la mano:-Hei, ma noi ci siamo già incontrati! Stai decisamente meglio ora però! disse Harry con il solito sorrisone. La Rossa, sempre più scossa, rispose con sorpresa:-Già, sei Harry giusto?  -Proprio così! rispose lui. Emma li osservava da dietro il sofà anch'essa con aria perplessa. -Aspettate un secondo! Sbottò -Come mai vi conoscete? Abigail arrossì come suo solito e Harry raccontò la storia sul loro primo incontro. La Bionda affascinata dal racconto si perse ascoltando il fratello che intanto che parlava fissava l'amica.
 
Dopo qualche minuto la sorella urlò:-Ora sono io a fare la guastafeste signorina Abby! li interruppe Emma con una voce da maestrina, -FISICA FISICA FISICAA.. Arriviamo! Disse urlando intanto che camminava nel corridoio per prendere i libri. 
Dopo ben quattro ore a studiare quella maledetta materia decisero di fare una pausa, Emma chiamò Harry e tutti e tre si misero intorno al tavolo rotondo per bere il thè ai frutti di bosco preparato del fratello. Iniziarono a parlare e a conoscersi meglio, solo in quel momento Abby scoprì che i due ragazzi erano orfani da sette anni quando, la nave da crociera in cui erano i loro genitori, affondò tragicamente, purtroppo o per fortuna i due bambini non erano partiti con i genitori e si salvarono. Abby era molto dispiaciuta e anche intenerita dagli occhi lucidi di Emma mentre raccontava il fatto, si alzò e l'abbracciò. 
 
Dopo il momento di sconforto Harry cercò di sdrammatizzare la situazione, odiava fare pena alle altre persone, proponendo pizza per cena. Abby accettò con gioia sapendo che sua madre sarebbe rimasta in ufficio fino a tardi come al solito quindi non c'era il rischio di essere scoperta.-Perchè non invitiamo anche il nuovo vicino di casa, Niall no? propose Emma. Gli altri due non avevano nulla in contrario così le ragazze uscirono per vedere se il vicino era in casa, vedendo le luci accese decisero di suonare il campanello. La porta si aprì ma con grande stupore per le giovani, non arrivò Niall ma un altro ragazzo alto, moro con il ciuffo in su e.. senza la maglietta, si vedeva chiaramente ogni singolo cubettino di addominali sulla sua pancia scolpita; Dopo un'attimo di esitazione Emma chiese di Niall che arrivò quasi immediatamente spiegando che quel ragazzo era Kev, un vecchio amico passato per una visita.                                                                                         -Avevate bisogno di qualcosa? Disse in seguito mostrando un bellissimo sorriso che le due ragazze non avevano ancora avuto il piacere di vedere. -Volevamo invitarti per una pizza! rispose Abby. -Ne sarei onorato scherzò lui -Che ne dite? Può venire anche Kev? Le ragazze annuirono, così dopo qualche minuto erano tutti a casa di Emma e Harry a ridere e a conoscersi. 

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Holaa :D
Come vaa? Questo capitolo è più lungo degli altri *Brava Maggie.. Grazie non c'è di che*
Pare che la storia stia piacendo quiiiindi.. RECENSITEEE U.U *tono violento*
Scheeerzo, comunque fatemi sempre sapere le vostre opinioni :3
Vi saluto per oggi! Al prossimo capitoloo
xx.
Maggie :)

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Capitolo 5
*** -Chapter 4. ***


-Chapter 4.
 
Era ormai mezzanotte passata e il giorno dopo ci sarebbe stata scuola, Emma e Abby erano in giardino a ballare e a cantare. Da dentro l'abitazione di potevano chiaramente sentire le parole sbiascicate di Viva la Vida, evidentemente avevano bevuto un po' troppa Vodka offerta da Niall. 
 
Harry uscì per farle rientrare e tranquillizzarle un po'; Dopo aver messo a letto Emma con cura il ricciolo le schioccò un bacio sulla fronte per poi scendere di nuovo al piano inferiore. Ora c'era bisogno di qualcuno che dasse un passaggio fino a casa ad Abigail. Kev si offrì gentilmente di darle uno strappo. Prese lo zaino della ragazza e lo mise in macchina, poi rientrò e aiutò una Barcollante Abby a scendere gli scalini per raggiungere il Range Rover nero parcheggiato all'esterno.
Dopo circa 10 minuti di tragitto incredibilmente imbarazzanti, il ragazzo chiese più precisamente dove si trovava la casa della Rossa; Abby non ricordava nulla, era davvero troppo ubriaca. Kev non poteva di certo lasciare una ragazzina indifesa e sotto l'effetto di alcolici vagare da sola per la periferia di Londra, così decise di portarla a casa con se. Il giovane possedeva un piccolo appartamento in centro, dalla finestra si poteva vedere chiaramente il Big Ban e la riva del Tamigi, davvero un bel panorama.
 
Arrivati al monolocale, intanto che Kev posava lo zaino di Abby, la ragazza si era buttata sulla poltrona all'ingresso ormai addormentata. Il ragazzo la prese in braccio e la portò delicatamente fino alla camera dove c'era un letto matrimoniale, la coprì per bene e la lasciò riposare; Lui si mise dalla parte opposta del letto e piano piano anche lui si addormentò.
 
 ~
 
-Buon giorno. Disse Emma accogliendo Harry in cucina che, con voce assonnata ma scherzosa rispose: -Buon giorno anche a te ubriacona! Emma arrossì, non era di certo sua abitudine ubriacarsi ma quando succedeva odiava essere accudita dal fratello maggiore come se fosse una bambina. La bionda gli tirò un tovagliolo che cadde miseramente un mentro prima del ragazzo: -Finiscila! disse scherzando. Erano già le 7.45 Emma sarebbe arrivata tardi a scuola, ma non le importava gran chè, quel giorno si sentiva felice, forse era l'effetto della sbronza della sera precedente.
 
Abby rincorse la sua amica fino alla fine del corridoio, quando finalmente la raggiunse, Emma iniziò a bombardarla di domande come suo solito chiedendo di Kev e della nottata, immaginando che la Rossa non aveva passato la notte nella sua abitazione. Abby rispose con semplicità -E' davvero un bravo ragazzo, è stato gentile con me. Non se n'è approfittato come avrebbe fatto qualcun'altro. Era davvero sollevata e da una parte si sentiva quasi attratta da quel ragazzo che conosceva solamente da una sera. Kev era indubbiamente un bel ragazzo ma Abby sapeva poco e niente sul suo conto.
 
La Rossa decise di passare a casa di Niall dopo la scuola per chiedere il numero dell'amico, in modo da poterlo ringraziare per il gesto inaspettato ma gentile che aveva compiuto la sera precedente. Il biondo fu felice di darglielo e ne approfittò per invitarla ad una festa a casa sua:-So che è presto per dirlo ma io e Kev stiamo organizzando una festa qui da me fra un paio di settimane, sai, sono nuovo da queste parti e Kev dice che mi aiuterebbe a conoscere nuova gente, quindi.. perchè no!? rise teneramente guardando Abby che ricambiò il sorriso -Oh, avvisa anche Emma! disse lui per concludere; La rossa annuì e si dileguò ringraziandolo per tutto.
 
Tornando verso casa decise di inviare un sms a Kev per sapere se aveva programmi per la serata. Abigail non era di certo indifferente a quel ragazzo dagli addominali scolpiti, ne era rimasta affcinata fin dall'inizio; così dopo aver inviato il messaggio si fermò nel primo StarBucks sulla via e ordinò il solito Frappuccino, si sedette ad un tavolino vicino alla grande finestra guardando fuori e aspettando la risposta di Kev, scena che faceva molto "film americano".                                                             Con grande sorpresa, pochi istanti dopo il suono metallico dell'iPhone risuonò per tutto il bar, Abby lesse sullo schermo KEV :), così l'aveva memorizzato; il messaggio diceva: "Hei, io sto bene spero che tu ti sia ripresa dalla sbronza di ieri sera! Per questa sera non ho impegni e se vuoi potrei portarti in un posto speciale. Fammi sapere! Un bacio KEV."                          
Il cuore di Abigail si fermò per un secondo e perse un battito, non si aspettava di certo una risposta così! Rispose immediatamente rendendosi libera per le 19.30.
 
Dopo di che corse a casa e chiamò subito Emma per avvisarla della situazione; Le due chiacchierarono per circa un ora e mezza quando poi Abby si accorse che erano già le 18.45 e lei doveva ancora fare la doccia, vestirsi, truccarsi e sistemarsi al meglio. Appese con la Bionda e fece tutto alla velocità della luce anche se, sorprendendo se stessa, riuscì ad essere pronta per le 19.25.  -Non sono neanche male! disse fra se e se sfilando davanti allo specchio del bagno. Non sapeva come vestirsi dato che non era al corrente di quello che avrebbero fatto quella sera, quindi decise di indossare qualcosa di elegante ma anche casual. Una camicia con delle righe verticali bianche e azzurre stava sotto ad un maglioncino blu con degli intrecci davanti, da sotto il maglione spuntava l'alce di Abercrombie & Fitch, marca della camicia appunto. I jeans stretti valorizzavano il suo fisico praticamente perfetto e per finire le solite All Star blu, con qualche scritta e molti ricordi, non potevano di certo mancare. I capelli decise di lasciarli sciolti. Dopo di che si sedette sul letto perdendosi nei suoi pensieri.

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Cosa succederà all'appuntamento?! *TaaanTaaan* O_O
Buonazzzera :))
Eccoci al 4 capitolo (CapitanOvvio è fra noii)
Alura.. ve l'ho spezzato qui perchè sono cattivella e vi lascio sulle spine D:
Il prossimo non sarà lunghissimo ma interamente dedicato all'appuntamento Abby/Kev *-*
Occheii per stasera ho finito ;)
xx.
Maggie :)

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Capitolo 6
*** -Chapter 5. ***


-Chapter 5.
 
Dopo qualche minuto suonò il campanello, la Rossa prese la borsa e scese frettolosamente le scale per poi dirigersi verso il vialetto dove Kev la stava aspettando con le spalle  appoggiate al Range Rover. -Wow, sei davvero bella stasera.. disse lui senza fiato. Lei avvampò e abbassò gli occhi grigi leggermente truccati. -Grazie rispose con un filo di voce. Piano piano alzò la testa, lo squadrò e disse sorridendo timidamente:-Neanche tu stai male.. sorrisero entrambi per poi salire in macchina. 
Il tragitto fu breve, ma quei pochi minuti con "Something  About The Way You Look Tonight" di sottofondo non erano più imbarazzanti come erano stati la sera precedente, erano piacevoli e la canzone era la perfetta colonna sonora per quell'uscita. La macchina si fermò di fronte ad un ristorante Giapponese con le classiche lanterne rosse appese fuori e mille lucine colorate. -Aspetta qui. disse il ragazzo con un tono fermo scendendo dalla macchina.                                                                                                                                            

Dopo qualche minuto fu di ritorno con un sacchetto di carta marroncina in mano. Lo appoggiò sui sedili posteriori per poi risalire davanti e mettere in moto. -E ora? Dove si va? chiese curiosa Abby. -In un posto speciale. rispose lui con fare misterioso e divertito.
 
La vettura si fermò di fronte ad una enorme struttura di ferro, era grigia e fredda; la ragazza non riuscì a capire dove si trovassero fino a quando alzò lo sguardo e riuscì ad intravvedere un'insegna luminosa  con scritto "England Basketball". Si trovavano al vecchio palazzetto di basket, era stupendo prima che venisse abbandonato per costruirne uno migliore più in centro alla città.                                                                                
Abby era meravigliata e incuriosita, i due scesero dalla macchina e Kev prese il cibo per poi dirigersi sul retro dello stadio. -Ci sono parecchie entrate, ma quando è stato chiuso anche le porte sono state sigillate tranne questa.. disse lui mostrando una porta antipanico che era stata evidentemente scassinata. -Hai scassinato la serratura? disse Abby leggermente preoccupata. Il ragazzo spiegò che giocando qualche anno fa con amici si erano ritrovati a perlustrare quella zona e avevano scoperto la porta già abilmente scassinata, non si sarebbe mai permesso di scassinare la serratura.
 
Kev spinse con forza la porta che si aprì e lasciò spazio ad un lunghissimo corridoio. -Questo è il corridoio degli spogliatoi. Spiegò lui, invitando Abby ad entrare. Raggiunsero poi il campo da Basket vero e proprio che si trovava alla fine del corridoio. La ragazza non riusciva a crederci, l'interno era intatto, non una scritta, non un graffito, ogni singolo posto era ancora numerato e perfettamente integro, ovviamente ricoperto di polvere.
 
Il ragazzo si diresse verso il centro del campo e, dopo aver steso una coperta scozzese sul parquet, iniziò a disporre le pietanze su di essa. I ragazzi iniziarono a mangiare e a conoscersi meglio; parlarono per tutta la notte, giocarono a Basket ridendo e scherzando teneramente; ad un tratto Abby iniziò a indietreggiare per prendere al volo una palla lanciata dal ragazzo, inciampò maldestramente su una confezione di Sushi che era scivolata fuori dalla coperta, immediatamente Kev si girò per afferrarla ed evitarle una brutta caduta. I due si trovarono faccia a faccia, molto più vicini del previsto; Si fissarono per qualche secondo dritto negli occhi; Abby notò che anche Kev aveva qualche piccola lentiggine sul naso, poi si perse nei suoi occhi. Lui con un sorriso sicuro adagiò la ragazza per terra, si mise sopra di lei e iniziò a baciarla. Abigail ricambiò il bacio con un po' di insicurezza all'inizio, quando poi il ragazzo iniziò a baciarle il collo lei sentì il suo profumo, terribilmente buono e lo baciò con molta più sicurezza. 
 
Erano lì sul parquet di un vecchio palazzetto di pallacanestro a baciarsi come se fosse la loro prima volta, un po' impacciati e insicuri ma da quell'insicurezza sarebbbe potuto anche nascere un amore.

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BuonaSeeeeera Piccciottiii (?)
AlloraAlloraAllora.. Ecco a voi la neocoppietta ABBY e KEV *pubblico in delirio*
State smettendo di recensire però -.-' (scansafatiche che non siete altro) VI LOVVO LO STESSO.. ehm.. no OK.
Vi avviso che nel prossimo capitolo arriverà qualcuno di moooolto speciale *-*
BACIBACI
Maggie (:


 
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Capitolo 7
*** -Chapter 6. ***


-Chapter 6.
 
Erano appena le 6.30 di domenica mattina e Emma stava facendo jogging nel vicinato; I lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta e perfettamente liscia ondeggiavano a destra e a sinistra, indossava un paio di calzoncini corti e un top azzurro; le sue Nike bianche scintillanti solcavano il terreno tenendo sempre lo stesso ritmo, quello della musica emanata dalla cuffiette anch'esse bianche costantemente nelle orecchie. Svoltato l'angolo Emma vide un Biondo in lontananza, pantaloncini blu elettrico e una semplice maglietta bianca leggermente segnata sul petto dal sudore; Il ragazzo si dirigiva nella direzione della Bionda a passo deciso. Appena fu vicino, Emma lo riconobbe, era Niall.
 
-Emma? disse lui una volta raggiunta la ragazza -Non sapevo che anche tu corressi alla mattina. In realtà quella era la prima domenica che Emma faceva Jogging, voleva stare un po' sola, a volte le capitano delle giornate di depressione pura, da lì a pochi giorni ci sarebbe stata la celebrazione per l'anniversario della morte dei suoi genitori e come ogni anno, quello era davvero un brutto periodo; voleva sentirsi libera dai problemi per qualche ora. La giovane annuì decisa per poi perdersi negli occhi blu intenso dell'irlandese, lui ricambio lo sguardo e rimasero lì fermi per qualche secondo come ipnotizzati a fissarsi negli occhi, c'era una palese attrazione fra i due. Una chiamata li interruppe, era il Blackberry di Niall. Dopo aver risposto il ragazzo disse dispiaciuto che doveva andarsene. -Possiamo correre insieme qualche mattina se ti va! disse lui per salutarla facendo l'occhiolino. Emma lo salutò e riprese a correre, cosa le succedeva? Non si stava mica innamorando di quel biondino? Pensandoci bene, fisicamente era un bel ragazzo e questo non si poteva negare, ma lo conosceva troppo poco per determinare con certezza il suo carattere e per quella settimana l'ultimo dei pensieri che le frullavano in testa era Niall.
 
Appena arrivata a casa la Bionda prese dal frigorifero una bottiglia di succo alla pera e iniziò a berla direttamente, senza il bicchiere emettendo dei suoni poco cortesi dovuti alla velocità con cui lo stava facendo fuori. Harry entrò in cucina ancora mezzo assonnato e con i ricci mori più spettinati del solito, i pantaloni della tuta erano calati al limite e la maglietta grigia con lo scollo a V era tutta stropicciata; senza dire una parola prese la confezione di corn flakes dalla mensola e iniziò a mangiarli senza il latte, direttamente dalla scatola. Erano entrambi giù di morale perchè sicuramente tutti e due sentivano la mancanza dei loro genitori, era un momento difficile per loro e da qualche giorno anche la loro solita armonia era calata.
 
I ragazzi erano persi nei loro tristi pensieri quando all'improvviso si sentì la porta principale sbattere e qualcuno urlare: -Casa Styles non è poi così diversa dai vecchi tempi! I due fratelli riconobbero subito la voce di Louis e corsero all'ingresso. -Tommo! cosa ci fai qui?? urlò Harry incredulo intanto che lo abbracciava con tutta la forza che aveva in corpo. -Sono tornato alle origini. Disse il ragazzo con fare filosofico, subito dopo abbracciò Emma che a sua volta rispose:-Nemmeno tu sei cambiato Mr. Magliette-a-Righe! Risero tutti e tre per poi lasciar accomodare Louis e fare una colazione decente insieme.
 
Louis arriva sempre nei momenti peggiori per tirare su il morale a tutti, nonostante i suoi ormai  20 anni era ancora il solito bambinone che faceva battute stupide in ogni occasione. Dopo essere stato  per più di un anno dai suoi nonni a Carson City, la capitale del Nevada, uno degli stati a ovest degli Stati Uniti, il ragazzo aveva deciso che era ora di tornare nella sua tanto amata Londra per passare del tempo con i vecchi amici di sempre.
 
I 3 ragazzi avevano fatto una ricca colazione e poi si erano accomodati in salotto per parlare e aggiornarsi delle ultime novità; -Forza, lo supereremo anche quest'anno. Disse Louis come per rassicurare i due ragazzi. Dopo di che si scusò per non esserci stato l'anno precedente. Per qualche minuto stettero in silenzio ma Louis se ne uscì con una domanda leggermente inaspettata:-Oh, ragazzi.. nessuno ha più rivisto Tiffany? I 2 fratelli erano sorpresi che il ragazzo non avesse notizie della sua migliore amica. -Lou, pensavo che eravate rimasti in contatto per tutto il tempo in cui sei stato in America, no? rispose Harry evidentemente sorpreso. In realtà i due non si erano più sentiti, forse per l'imbarazzo o forse per la paura di non sapere cosa dirsi dopo quello che era successo prima che Louis partisse; infatti la notte prima della sua partenza Tiffany aveva fatto visita al suo migliore amico per salutarlo per bene, ma dopo aver parlato scattò il bacio e dopo il bacio.. bhè i due "amici" finirono per fare l'amore proprio la notte prima della partenza di Tommo; da quella sera non si erano più sentiti, Louis però si rese conto, con il passare dei mesi, che Tiffany gli mancava davvero tanto e forse non soltanto come un'amica e in fin dei conti quella sera gli era piaciuta, quindi aveva iniziato a domandarsi cosa davvero provava per quella ragazza dagli occhi nocciola. 
 
-Andiamo, non dirmi che sei stato così codardo da non chiamarla nemmeno una volta! disse Emma, Harry le tirò una gomitata nello stomaco probabilmente per farle capire che non era necessario usare quel tono. Emma mugugnò un lamento indefinito. -No, ha ragione lei.. sono solo un vigliacco che non riesce nemmeno a dire alla sua migliore amica che da quella famigerata sera ho iniziato ad amarla.. rispose Louis con un tono veramente deluso. -Non tutto è perduto! disse poi la Bionda -Sabato il nostro splendido vicino farà una festa! Invita Tiff e ci andremo insieme! vedrai che sarà una buona occasione per aprirti e dirle tutto quello che provi. Concluse con un sorriso confortante. I 3 si abbracciarono e poi rimasero in silenzio per alcuni minuti.

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Rullo di tamburiii (?) Ecco a voiiii.. LOUIS "the tommo" TOMLINSON *pubblico in delirioo*
Va bene.. Zzzzalve :D 
Ve l'avevo detto che sarebbe arrivato qualcuno di speciale °-°
Anyway, volevo ringraziare chi recensisce e tutte le angiolette (?) che seguono la storia ;)
Vi lascio con questo capitolo e vi dico anche che nel prossimo arriverà un'altra SORPRESAA :D
Yolo xx.
Maggie :)

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Capitolo 8
*** -Chapter 7. ***


-Chapter 7.
 
E' lunedì, di nuovo. 
 
Emma e Abby si ritrovarono al solito posto in fondo a sinistra in laboratorio; come tutti i lunedì mattina iniziarono a raccontarsi gli eventi sorprendenti del weekend appena terminato. Proprio mentre Abby stava raccontando della sua magnifica serata con Kev si sentì un leggero brusio, era la vibrazione del cellulare della Rossa.
Kev le aveva inviato un messaggio invitandola ad uscire dopo la scuola; Abigail era sorpresa, quel ragazzo era un perfetto principe azzurro, come quello delle favole!
                                       
-E' lui, mi chiede se possiamo vederci dopo la scuola! disse Abby all'amica -Dai, cosa aspetti rispondigli! la incoraggiò Emma. Neanche a farlo apposta, dopo solo pochi secondi anche la Bionda ricevette un messaggio da Niall: Fai qualcosa dopo la scuola? chiedeva il ragazzo. Un sorriso si accese immediatamente sul volto di Emma e nella testa le balenò un'idea. Perchè non andare da qualche parte insieme? Tutti e quattro? -Ti prego, ti prego, per favore! Mi imbarazzo a stare da sola con lui, se ci sarete anche voi andrà tutto per il meglio. Emma stava supplicando l'amica che dopo qualche minuto di resistenza accettò. Le due avvisarono i ragazzi e decisero di trovarsi al campo di PaintBall alle 3.30 precise.
 
Dopo aver mangiato al solito tavolino del lunedì da Nando's le due amiche si diressero a casa di Emma. Lì, con grande sorpresa, c'erano Harry, Louis e Tiffany seduti sul divano; parlavano tranquillamente. La Bionda con grande sorpresa corse ad abbracciare Tiff:-Oh mio dio! è passato un secolo Tiff! disse Emma con la voce tremante. Prima che Tiffany sparisse dalla circolazione le due erano buone amiche, tenendo presente che, anche se Emma esteriormente assomigliava ad una Barbie, era una ragazza molto semplice e in realtà Tiffany era la sua unica amica prima che arrivasse Abigail.

La Rossa stava in piedi dietro il divano ad osservare la scena; quando finalmente le due ragazze si staccarono da quell'abbraccio caloroso, Emma presentò Abby a tutti quanti:-Signore e signori lei è Abigail Wells! disse imitando uno speaker negli spettacoli. Tutti risero e si presentarono:-Piacere Louis Tomlinson.. ma puoi chiamarmi Lou.. o Tommo o Tomli o Fratello o.. -Abbiamo capito! Hai tanti soprannomi! fortunatamente lo interruppe Emma. -Io sono Harry ma ci conosciamo già! disse lui facendo l'occhiolino. -Io sono Tiffany.. disse un po' imbarazzata la ragazza tendendo una mano ad Abigail e spostandosi i lunghi capelli ondulati da una parte. I suoi capelli erano stupendi, quei ricci o boccoli non si potevano descrivere, il colore era castano dorato; Emma ne era sempre affascinata.
 
Abby e Emma si fermarono qualche minuto a chiacchierare, solo poco tempo perchè dovevano prepararsi per l'uscita a quattro con Kev e Niall; una volta salite in camera di Emma la ragazza aprì l'armadio con un gesto molto teatrale:-Voilà! disse mostrando l'immensa collezione di abiti presente nel guardaroba. C'erano abiti lunghi da cerimonia, miniabiti per l'aperitivo, vestiti da carnevale, migliaia e migliaia di jeans e magliette. Abigail non riuscì a fare a meno di spalancare la bocca e fissare quel paradiso:-S..sono tutti t..tuoi? chiese affascinata. -La maggior parte erano di mia madre.. rispose la Bionda con un lieve sorriso.
Il guardaroba di Abby non era piccolo e insignificante ma sicuramente non poteva competere con quello dell'amica. Dopo quanche minuto passato ad ammirare accuratamente capo per capo, facendo passare un ometto alla volta, Abby decise di indossare un delizioso top verde speranza con sopra un giacchino di Jeans.
 
Emma fece la stessa azione, passò in rassegna parecchi abbinamenti ma arrivata davanti alla maglietta che aveva indossato qualche settimana prima, un sorriso spunto' sul suo volto e decise di indossarla; era una maglietta da uomo con il tipico taglio maschile, molto accollata e con le maniche larghe e decisamente troppo lunghe. Era di Harry ma dopo averla lasciata indossare dalla sorella, il ragazzo si dimenticò di chiederla indietro, così finì nel mega armadio di Emma.
 
Dopo essersi vestite le due ragazze passarono quasi un'ora in bagno per pettinarsi e truccarsi. -E pensare che ci stiamo preparando come per un matrimonio ma dobbiamo andare a giocare a PaintBall! Pensa come saremo ridotte al ritorno! scherzò Abigail. La Bionda le diede ragione annuendo e ridendo.
 
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S C U S A T E :s
Davvero, volevo scusarmi perchè avevo detto che postavo ieri sera ma ho avuto dei problemi >.<
Anywaaay :3 Hello!
Questo capitolo è abbastanza inutile e non mi piace un gran chè.. 
però è arrivata TIFFANY^^ *yooooo*
Dato che questo capitolo è un po' una cacchetta ho deciso che vi posto l'8 domani sera :D
Ci si vedee (?)
xx.
Maggie :)

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Capitolo 9
*** -Chapter 8. ***


-Chapter 8.
 
Erano le 3.30 precise, le due amiche uscirono sul vialetto per aspettare i ragazzi che dopo qualche minuto arrivarono sopra il Range Rover di Kev. La Rossa lo salutò con un lieve bacio sulla bocca mentre Niall diede un timido bacio sulla guancia a Emma che arrossì. L'irlandese indossava una camicia azzurra allacciata fino all'ultimo bottone con dei jeans larghi e ai piedi un paio di Supra bianche che evidentemente avevano combattuto molte battaglie insieme al loro possessore: erano davvero mal ridotte. Il Moro indossava invece una maglietta bianca con scritto: SCHOOL SUCKS, jeans e un paio di semplici Nike grigie. I ragazzi iniziarono a parlare di argomenti comuni: la scuola, amici o feste. Niall ricordò alle ragazze che quel sabato ci sarebbe stata la sua festa. -Tranquillo, non mancheremo! lo rassicurò la Bionda.
 
Eccoli arrivati. Il campo di PaintBall era enorme disseminato da balle di fieno e piccole casette per il rifornimento dei colori. Poco più distante c'era una costruzione più grande con una grossa insegna: BIGLIETTERIA, i ragazzi si avvicinarono e pagarono 4 ingressi.
Dopo aver indossato l'enorme tuta bianca per proteggere i vestiti, Abby e Emma si legarono i capelli in una coda alta mentre Niall e Kev erano già pronti con le bombe piene di colore in mano. 
Iniziò una battaglia senza freno a colpi di gavettoni intrisi di colori accesi e vivaci; prima maschi contro femmine, poi le due coppie: Niall e Emma, Kev e Abby, decisero di sfidarsi.
Piano piano il giocò rallentò di ritmo, Kev corse verso Abby dal dietro e la prese per i fianchi facendola sobbalzare, iniziò a farle il solletico lei rise:-Kev! smettila dai! Dopo pochi secondi i due finirono sdraiati dietro una balla di fieno a baciarsi intensamente. Le mani del ragazzo sporche di colore tenevano il viso di Abby, le braccia della ragazza cingevano strettamente le sue spalle; Si staccarono dal quel gioco di lingue dopo qualche minuto e iniziarono a chiacchierare rimanendo abbracciati sul terreno del campo da PaintBall; stavano affrontando discorsi importanti come la sincerità e l'onestà in una coppia e altri temi del genere, i due ragazzi parlavano molto, di qualsiasi argomento e quel giorno avevano deciso di intraprenderne uno abbastanza pesante. Intanto Emma era corsa all'interno di una casetta con la scusa di prendere altri gavettoni, in realtà sperava con tutta se stessa che Niall la seguisse. E così fu, il Biondo la raggiunse nella capanna in legno e avvicinandosi piano all'orecchio destro della ragazza le sussurrò:- Lo sai che mi piaci di più ogni giorno che passa? lei si girò di scatto non aspettandosi il ragazzo così vicino al suo viso; le loro fronti si toccarono, una appoggiata all'altra e i loro nasi si sfiorarono. Niall poteva sentire chiaramente il respiro della ragazza accelerare per l'ansia:-Non c'è motivo di essere agitati.. sussurrò e lentamente avvicinò le labbra a quelle di Emma, iniziò così un bacio lungo e appassionato, lentamente Emma iniziò a giocare con i suoi capelli biondi dietro le spalle mentre lui le circondava i minuti fianchi. Dopo ormai un mese di piccoli flirt e occhiatine i due Biondi si baciarono, e che bacio! erano stupendi insieme quasi perfetti, i loro capelli biondi e i loro occhi azzurri si abbinavano completamente, quelli di lei leggermente più scuri e intensi, quelli di lui chiari e agghiaccianti. Era incredibile quando stessero bene insieme.
 
Nel frattempo a casa Styles..
 
-Quindi.. disse Harry visibilmente imbarazzato; Tiffany e Louis erano lì, seduti nel suo salotto fissando il pavimento, evidentemente erano entrambi tropppo orgogliosi per dire qualcosa.. o forse no, forse erano solo spaventati e anche loro in imbarazzo per la situazione che si era creata. -Ok, io salgo in camera mia a prendere.. bhè.. una cosa. Il Riccio cercò una scusa per lasciare i due ragazzi parlare fra di loro, anche perchè iniziava a sentirsi il terzo in comodo; Si alzò velocemente dal divano e si diresse verso le scale. Il rumore dei suoi passi piano piano calò fino a sparire del tutto una volta raggiunta la sua camera.
 
-Tiff.. iniziò Tommo -Cos'è successo? proseguì lui tenendo lo sguardo basso e tortuandosi le mani per l'agitazione. -Niente, credo che Harry abbia raggiunto camera sua. disse lei con un tono piuttosto freddo. -Intendevo.. tra di noi.. rispose il ragazzo. La ragazza non fece un cenno, non si mosse di un millimetro. C'era un silenzio tombale in quella stanza, era quasi inquetante, il ticchettio dell'orologio della cucina  rimbombava per tutto il piano; Louis alzò lentamente lo sguardo, da parte della ragazza non c'era collaborazione. Lui stava cercando di aprisi, di esprimere le sue emozioni ma, niente. Tiffany sembrava un pezzo di ghiaccio, freddo e insensibile.
Lo sguardo di Tommo tornò al pavimento quando, con sorpresa vide una goccia cadere lentamente sul tappeto marrone. -Tiffany.. sussurrò Louis. La sua voce tremava, si sentiva un enorme groppo in gola, alzò la testa e lasciò che il suo sguardo si posasse sulla ragazza. Tiffany sollevò il capo e guardò dritto gli occhi di quel ragazzo che stava seduto a pochi centimentri da lei. -Lou dove sei stato? Dove sei stato quando i miei hanno divorziato? Quando ho fatto la patente? Quando.. Tiffany si stava sfogando e il Moro la interruppe:-Non ho potuto esserci di persona e di questo mi spiace molto.. iniziò lui; -No, non ci sei stato e basta, mai una chiamata o uno straccio di messaggio! Il tono della ragazza stava cambiando, ora era quasi arrabbiata; si alzò dal divano e si diresse verso la porta finestra sulla loro sinistra; -Perchè? chiese con un filo di voce. -Ero spaventato.. imbarazzato, non lo so neanche io il perchè Tiffany.. Louis sentiva le lacrime spingere dagli occhi ma non voleva piangere, non voleva mostrarsi debole. -Perchè da quella sera è cambiato tutto? Lou non doveva cambiare.. disse lei appoggiandosi con le spalle al vetro. -Invece qualcosa è cambiato.. non siamo più gli stessi.. e in realtà io so il motivo per cui non ti ho più cercata.. rispose lui. Tiff si staccò dalla finestra, per risedersi sul divano in pelle, questa volta più vicina al Moro. -Io, credo che da quella stramaledetta sera.. abbia iniziato ad amarti..
L'aveva detto? Era riuscito ad esprimere quello che provava per quella bellissima creatura che stava seduta accanto a lui? Si c'era riuscito. 
Non sapeva che reazione aspettarsi da parte della ragazza; Da quel momento le cose sarebbero cambiate di nuovo, il problema era in che modo sarebbero cambiate.
Tiffany rimase per qualche secondo a fissare Louis, lo fissava intensamente, dritto nelle iridi verdi; Poi all'improvviso buttò le sue braccia attorno al collo del ragazzo e iniziò a baciarlo con passione; Louis era veramente stupito dalla reazione di Tiffany, era impacciato e leggermente in imbarazzo ma piano piano si lasciò andare e chiudendo gli occhi la prese per i fianchi per farla sedere sulle sue ginocchia, continuando a baciarla. Dopo qualche minuto Tiffany morse il labbro inferiore di Louis per poi lasciare le loro labbra staccarsi da quell'intenso bacio. 
I due ragazzi si fissarono per un istante, le loro fronti si toccavano ancora e le mani del ragazzo si erano intrecciate a quelle della Mora, quando una voce urlò:- Io metto su una cioccolata chi ne vuole?! eh si, Harry arriva sempre nel momento sbagliato! I due ragazzi alzarono la testa contemporaneamente per vedere il sorrisone del Riccio. Harry vedendo l'intimità che c'era fra i due ragazzi iniziò  ad indietreggiare timidamente rendendosi conto di aver interrotto qualcosa di speciale.    -Torna qui ricciolo! lo richiamò Louis con un sorriso. I due neo fidanzati si alzarono dal divano  rimanendo mano nella mano. -Allora ce la fai ancora questa cioccolata?

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Come promessoo ecco a voi il capitolo Number EIGHT :D
Seera ;)
questo capitolo mi piace perchè ci sono moolte scene dolciose :3 
Ora abbiamo ben chiara la posizione delle nostre 3 coppiette:
Kebby
Niamma
Louiffany
(??)
Coooomunquee la mia preferita forse è NIAMMA perchè sono così teeeneri :') 
Qual'è la vostra preferita? 
Recensite bella gggente Recensitee :D
xx.
Maggie (:

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Capitolo 10
*** -Chapter 9. ***


-Chapter 9.
 
Wow, la settimana era volata, era passata così in fretta che quando Emma vide sul calendario una grossa X rossa con scritto "Niall's Party" iniziò a correre e ad urlare in giro per la sua stanza: -Party HAAARD! continuava a ripetere, tanto che Harry dovette intervenire:-Emma?! Sono le 7 di sabato mattina eviteresti di fare le tue danze vudu e ti rimetteresti cortesemente a letto? Disse il ricciolo irritato con la voce ancora impastata dal sonno. 
Quel sabato non ci sarebbe stata scuola, così Emma decise di accontentare il fratello e si rimise sotto le coperte. Putroppo era ancora su di giri e non fece altro che girarsi e rigirarsi per quasi un'ora quando sentì il suo cellulare squillare. "Drunk" risuonava per la stanza, la voce di Ed istigava ad ubriacarsi ma Emma voleva essere completamente sobria quella sera, se doveva capitare qualcosa con Niall voleva che fosse qualcosa di vero e reale di cui alla mattina si sarebbe ricordata. 
Rispose al  telefono senza nemmeno preoccuparsi di leggere il nome sullo schermo:-Pronto? disse con tono svogliato. -Emma? rispose una voce femminile dall'altra parte del telefono. Abby l'aveva chiamata per sapere se poteva prendere in prestito un suo vestito per l'occasione della serata. Emma acconsentì e le diede appuntamento a casa sua per le 5 così che le due amiche avrebbero avuto tutto il tempo per prepararsi al meglio.
 
La mattinata passò in fretta e monotona, come quasi ogni sabato mattina che non sia speso a dormire. Verso mezzo giorno Harry si mise a cucinare qualcosa che sembrava pollo dall'odore e dopo aver pranzato, la ragazza si mise al computer ma in men che non si dica si era già assopita lasciandosi cullare dalle note emanate dalle cufiette nelle orecchie. 
Alle 5 precise il fratello entrò in camera urlando, come suo solito:-E' arrivata Abby! Emma sobbalzò e ancora con gli occhi chiusi mugugnò qualcosa di incomprensibile, forse anche a se stessa. 
-Bella addormentata? chiese Abigail avvicinandosi alla Bionda che non era ancora riuscita ad aprire del tutto gli occhi. -Sveglia! ti ricordo che sta sera c'è la Grande Festa dal tuo "amico" Niall! proseguì la Rossa mimando le virgolette con le dita alla parola Amico. Al suono delle parole Niall e Festa, Emma si alzò subito e grattandosi la testa in modo assonnato aprì con uno schiocco l'immenso armadio. -Chiudi la bocca Abby o ti entreranno i moscerini! Andiamo! Non è la prima volta che vedi la mia cabina armadio! Disse Emma divertita guardando l'espressione meravigliata dell'amica; Anche se ormai l'aveva visto più volte quel guardaroba continuava  ad affascinarla, un po' come i capelli di Tiffany.
 
La Bionda estrasse un miniabito di Forever21 a righe Bluette e Nere, la gonna finiva appena sopra il ginocchio, non troppo corta per non essere volgare e lo scollo non era troppo marcato, il giusto diciamo; era sbracciato e aderente: -Pensavo di indossare questo, che ne dici? domandò Emma all'amica che rispose entusiasta:-Sarai uno schianto, quel vestito è stupendo! 
Abigail si diresse a grandi passi verso l'armadio e iniziò a far scorrere gli ometti sulla sbarra di metallo a cui erano appesi; Dopo qualche minuto passato a scrutare per bene tutti i capi estrasse dalla fila due abitini; uno aveva una gonna a tubino nera a vita alta e una stoffa  a righe sottili nere e bianche che formava un intreccio curioso sul seno, l'altro era un monospalla di color viola scuro, non era aderente come il primo, infatti la gonna di tulle cadeva più larga e morbida fino al ginocchio, una sottile cintura lilla più chiaro segnava il suo inizio sotto il seno. -Aiutami a scegliere sono terribilmente indecisa! Abby pregò la Bionda di aiutarla. -Mmm.. disse Emma anche lei indecisa:-Credo proprio che quello nero sia perfetto, quello viola è carino, passabile ma non vorrei mai che Kev ti scambiasse per una melanzana gigante! scherzò la Bionda. Abigail prese un cuscino peloso a forma di cuore che si trovava vicino a lei e lo lanciò in testa ad Emma che si lamentò scherzando.
Dopo qualche minuto entrambe le ragazze avevano lasciato la camera da letto di Emma per dirigersi nel lungo corridoio dove si trovava la scarpiera. Con il suo solito gesto teatrale la Bionda aprì le ante per lasciar vedere la sua collezione di scarpe tutte minimo tacco 10. -Ma un paio di All Star nere non starebbero bene lo stesso con il mio vestito? chiese indecisa Abigail. Sfortunatamente alla ragazza bastò un'occhiata dell'amica che le stava accanto per capire che non era il caso di presentarsi ad un Party con le Coverse. In fretta e senza pensarci troppo, al contrario di com'era successo per i vestiti, Emma afferrò due paia di scarpe, uno lo mise in mano alla Rossa e l'altro lo tenne in mano. Chiuse la scarpiera così in fretta da non dare a Abby neanche la possibilità per contestare la scelta. -Niente storie cenerentola! Tacco 12 e non si discute! urlò poi raggiungendo la sua camera.
Si erano già fatte le 19 e la festa sarebbe iniziata dopo un'ora, per le due amiche era giunta l'ora di trucco e parrucco. Decisero di scambiarsi per una sera i ruoli. Emma stirò i riccioli ramati di Abigail e Abby aiutò Emma a farsi degli splendidi boccoli ondulati che sui suoi capelli biondi la facevano assomigliare molto a Raperonzolo. -Sugli occhi un trucco leggero. impose Abby. Emma acconsentì intanto che le stendeva l'Eyeliner nero sopra la palbebra. Quella lineetta sottile con l'aggiunta di un po' di mascara faceva risultare i suoi occhi grigi ancora più intensi e stupendamente belli. L'amica  si passò l'Eyeliner di color blu elettrico, come il colore del vestito, e anche lei il mascara nero. Erano bellissime. Nel momento in cui le due ragazze si stavano ammirando davanti allo specchio Harry entrò in camera senza bussare:-Guarda qua la mia sorellina e la sua amichetta! annunciò lui con aria fiera:-Vedete di non spezzare troppi cuori stasera! disse con il suo solito sorrisone. -Oh Styles finiscila! lo ammutolì la sorella scherzando. Abigail sentiva le guance andare a fuoco, perchè quel ragazzo la faceva sempre arrossire? in fondo non era nessuno di speciale; bisognava ammettere che esteriormente non era un brutto ragazzo, in effetti la intrigava ma non lo conosceva bene; -Abby? che pensieri fai? Tu hai il tuo stupendo Kev! disse la ragazza fra se e se. Harry era soltanto il fratello della sua migliore amica. Quella sera Harry indossava un paio di Jeans e una maglietta blu parecchio scollata, la solita catenina che ricadeva sul petto e le sue All Star bianche per finire l'opera.
Per concludere Emma diede una giacca nera con un taglio maschile all'amica e prese dall'armadio un copri spalle nero. -Ora si che siamo perfette! annunciò fiera la Bionda squotendo i ricci davanti allo specchio. -Già, la festa ci aspetta! aggiunse Abby.

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If I Was Your Boyfirend I'd Never Let You Go

Boyfriend is on ITUNES :D
Ok, amo i 1D ma non mi sono dimenticata del Mio Giustino**
Anywaay Straadoro questo capitolo! 
Non so il perchè di preciso ma tutti quei vestiti mi fanno sentire contenta :))
Come andrà la festa? 
Nel prossimo capitolo ci sarà un COLPODISCENA che vi farà morire *BOOM*
Quiindi recensite in tante così continuo ;)
xx.
Maggie (:

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Capitolo 11
*** -La Festa. ***


-Chapter 10.  La Festa
 
Le ragazze andarono alla festa accompagnate da Harry e una volta giunti a casa Horan trovarono già lì qualche ragazzo. La musica era già molto alta nonostante fossero ancora le 20.30 e le luci ad intermittenza creavano dei giochi luminosi psicadelici.
Harry riuscì ad avvistare Louis tra la folla che man mano stava riempendo la casa; Tutti e tre si diressero verso di lui che era vicino al tavolo con il mixer insieme a Tiffany. La ragazza era ancora una volta meravigliosa, indossava un tubino nero, i collant leggeri coprivano le sue gambe di un nero velato e le scarpe nere ovviamente le calzavano a pennello, per ravvivare il tutto Tiff aveva indossato una giacca con le spalle larghe di un color rosa acceso che le stava d'incanto.
Anche Louis stava molto bene quella sera, indossava dei pantaloni beige ovviamente con il risvolto in fondo, una maglietta bianca con delle righe sottili di colore blu; ai piedi indossava le sue TOMS preferite, anche quelle blu notte.
-Hei amico! esclamò felice Tommo:- La festa sta per decollare!  aggiunse con un tono euforico. Harry rispose con entusiasmo. Dopo qualche istante anche Niall li raggiunse; come prima cosa salutò Emma con un lungo bacio che fu seguito dalle urla degli amici felici di vederli insieme; poi salutò tutti gli altri e disse:-Hei ragazzi voglio presentarvi un Boss! Gli amici si guardarono fra di loro stupiti e curiosamente si avvicinarono alla postazione del Dj quando Niall annunciò con una voce profonda ma buffa:-Ragazze e ragazzi.. ecco a voi DJ MALIK! Gli altri si guardarono di nuovo con sguardo interrogativo intanto che il Dj alzava la testa dai mixer sentendosi chiamato in causa. -Wow.. riuscì soltanto a dire Abby spostando una ciocca rossa dietro l'orecchio. -Ragazzi lasciate perdere Niall e le sue cavolate, io sono Zayn e faccio il Dj come passatempo, forse ci siamo già incontrati nei corridoi. disse lui riferendo l'ultima frase ad Emma e Abby. Rispose la Bionda con un tono gentile:-Già, vieni anche tu alla Rocky High! ti ho già visto in giro! Emma era sempre cordiale con tutti, finì la frase con un sorriso al quale Zayn ricambiò guardandola dritta negli occhi. 
Gli occhi di quel ragazzo erano intensi e profondi di un marrone scuro che al buio della festa risultavano neri. Niall vedendo quello scambio di sguardi prese per mano Emma stringendola fortemente a se. -Gelosia portami via! lo canzonò la Bionda:- Lo conosco da 5  minuti e sei già geloso? Un sorriso dolce si formò sulle sue labbra che prontamente il Biondo iniziò a baciare. -Meglio prevenire che curare! ribattè lui fra un bacio e l'altro.
Abby intanto stava cercando Kev nel salotto affollato e invaso da fumo e urla che quasi sovrastavano il rumore della musica a palla. Riuscì ad avvistarlo a fatica fra la massa e iniziò ad avvicinarsi; sfortunatamente la Rossa lo perse di vista, iniziò a girare su se stessa spaesata, essendo sicura di averlo visto in lontananza; all'improvviso la Rossa sobbalzò sentendo qualcuno afferrarla per i fianchi, immediatamente Abby si girò e sospirando disse:-Oh cavolo! Kev, mi hai spav.. Lui non le diede nemmeno il tempo per finire la frase perchè la sua lingua si era già messa all'opera nella bocca della ragazza; Dopo pochi istanti però, Abigail cercò di allontanarlo spingendolo con forza lontano da se, Kev aveva l'alito che sapeva di Vodka e RedBull. Evidentemente aveva bevuto un po' troppo.
 
-Hai sete? chiese Emma al suo ragazzo, i due avevano ballato e bevuto molto, ma per la Bionda un altro Drink non sarebbe stato male. -Avevi detto che volevi rimanere sobria.  la rimproverò Harry vedendola versarsi un altro Shottino di alcolici. -Fratello siamo ad una festa! disse lei sbiascicando le parole. Non reggeva l'alcool. 
Dopo essersi scolata il bicchierino si diresse nuovamente verso il suo Biondo, quando con amarezza lo vide strusciarsi e ballare insieme ad altre due ragazze che indossavano dei vestiti che lasciavano poca libertà all'immaginazione. Quasi in lacrime per quello spettacolo pietoso la giovane ormai ubriaca si girò e iniziò a correre senza una meta e sbattendo contro le altre persone che si trovavano nel salotto, sicuramente voleva allontanarsi il più possibile da Niall; durante la sua corsa andò a sbattere anche contro Kev che le mise le braccia intorno alla vita per attutire il colpo. Lei lo guardò per qualche istante, non riusciva a distinguere chiaramente i contorni e vedeva le figure sbiadite e offuscate. All'improvviso iniziò a baciarlo passionatamente come non aveva mai fatto intanto che le lacrime iniziavano a rigarle il viso. Ma cosa stava facendo?! -Non qui.. sussurrò Kev. E lui?! cosa stava facendo?! La prese per mano e la portò su per le scale al secondo piano; I due si baciarono di nuovo, la ragazza  aveva iniziato a slacciare i bottoni della camicia del moro che  prontamente la prese in braccio e la portò in camera di Niall.
 
-Zayn.. hai visto Kev da qualche parte? chiese Abby al Dj. -Mi pare di averlo visto salire le scale. disse lui senza alzare lo sguardo dalla consolle. La ragazza non aspettò un secondo di più, all'inizio il suo primo pensiero era stato quello del vomito, Kev aveva bevuto davvero tanto e magari non si sentiva bene e aveva bisogno del suo aiuto. Mentre saliva le scale le balenò la terribile idea che fosse con una ragazza;  Non ci fece molto caso, lei si fidava di quel ragazzo dagli addominali scolpiti.
Non appena arrivò al piano superiore cercò nel buio l'interruttore e all'improvviso tre faretti emanarono una fortissima luce bianca dal soffito, la Rossa dovette tenere gli occhi socchiusi per un bel po' dato che al piano di sotto c'erano solo le luci da discoteca e i suoi occhi non erano abituati a tanto bagliore. Si diresse subito verso il bagno pensando alla prima opzione. Una volta raggiunta la toilette aprì la porta ma con sorpresa trovò soltanto due coppiette mezze nude intente a fare cose che è meglio non descrivere. Abby era leggermente confusa, dove poteva essere? Iniziò a spalancare tutte le porte in cerca del suo ragazzo e arrivata a quella che sarebbe dovuta essere la stanza di Niall, li vide.. come una terribile doccia fredda. La sua migliore amica avvinghiata al suo ragazzo. Si stavano baciando appassionatamente e Kev era senza camicia a carponi sopra di lei. 
Abigail restò di sasso. Rimase qualche secondo a fissarli immobile, mentre loro, essendosi accorti della sua presenza, cercavano di ricomporsi inventando mille e mille scuse, il suo cervello era annebbiato, non riusciva a capire le loro parole; forse era anche colpa dell'alcool ma solitamente lo riusciva a reggere.. era sconvolta.. le lacrime iniziarono a scendere senza controllo rigandole il viso e rovinandole il trucco; si sentiva morire dentro, non le era mai capitato di essere tradita.. e non se lo sarebbe mai aspettato dalla sua migliore amica! Si girò e si fiondò giù per le scale a chiocciola; la rampa era stretta e lei non stava guardando dove andava aveva inoltre lo sguardo appannato dalle lacrime che continuavano a scendere ininterrottamente, all'improvviso inciampò e andò a sbattere contro qualcuno. Cadde per terra e iniziò a piangere ancora più forte tra le braccia di Harry, probabilmente senza neanche rendersi  conto di chi le stava accarezzando la testa cercando di calmarla e di capire cos'era successo.
 
Abby stava singhiozzando terribilmente le sue mani tremavano e il suo respiro era affannato e irregolare; ad un tratto si rese conto che stava piangendo fra le braccia di uno sconosciuto con cui aveva sbattuto sulle scale, così alzò lo sguardo allontanandosi dall'individuo. I suoi occhi, grigi gonfi e stracolmi di lacrime incontrarono quelli verdi e limpidi di Harry. Lui le sorrise dolcemente anche se nel suo sguardo si poteva percepire un tocco di preoccupazione. -Vieni con me, andiamo via da qui. sussurrò lui spostando il viso di Abigail dal suo petto e prendendola per mano. Si poteva sentire chiaramente il suo cuore battere sovrastando il rumore della musica al piano inferiore. La ragazza annuì insicura. Si alzarono dagli scalini e il Riccio la accompagnò fino a casa sua  che si trovava affianco a quella di Niall.
 
Harry non aveva la minima idea di cos'era successo ne del perchè Abby era così shockata. Una cosa che aveva imparato però, in tutti quegli anni a badare a sua sorella era che se una ragazza aveva voglia di parlare di un fatto che la turbava lo avrebbe fatto senza che nessuno chiedesse niente; ma se non se la sentiva di parlarne allora bisognava solo tacere e stringerla forte finchè non si sarebbe tranquillizzata. E.. Dio se era vero.
 
Durante il breve tragitto Hazza sosteneva la ragazza tenendola a braccetto, mentre lei camminava stando in silenzio qualche lacrima cadeva ancora pesante dai suoi occhi rossi e delusi. -Devo sempre raccattarti da terra? Chiese lui con un sorriso dolce cercando di sdrammatizzare la situazione; Abby lo guardò rivolgendogli un lieve sorriso che purtroppo era più falso delle pelliccie sintetiche che metteva sua madre. Non aveva voglia di ridere ne di sorridere, non aveva voglia di fare niente. Solo non voleva sentirsi sola, ma Harry era lì per quello.

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BuonGiornoBuonaSera (?)
O____O Vi ho scioccato almeno un po' vero?? Veeero? *vipregosi*
cccomunque.. abbiamo raggiunto le 500 visualizzazioni.. Alla premessa -.- ComeOn 
#Nessunomicaga
Fa nieeente ;)
(dato che ti ho fatto pena ora tu recensisci esserino che stai leggendo vero?)
Nel prossimo Chapter ci sarà una scena dolcedolce^^ fra due personaggi.
Ma chii?! Mahh 
xx.
Maggie (:

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Capitolo 12
*** -Chapter 11. ***


-Chapter 11.
 
Una volta entrati nell'abitazione, Harry la fece accomodare sul divano; lei si posizionò sul sofà con le ginocchia al petto intanto che lui andava in cucina. Nella testa di Abby c'era tanta confusione, le immagini frammentate della sua migliore amica avvinghiata al suo ragazzo continuavano a scorrererle nella mente e a punzecchiarle il cuore come piccole lame affilate.
Dopo pochi istanti il ragazzo tornò in salotto con un bicchiere d'acqua in mano, glielo porse facendola tornare alla realtà, lei alzò il viso segnato dalla delusione allungò le due mani che tremavano ancora e afferrò il bicchiere di vetro. Abigail ne bevve un piccolo sorso, era fresca e l'aiutò a svegliarsi da quella specie di ipnosi in cui si trovava.
 
Erano entrambi seduti sul divano beige, entrambi silenziosi; in quel momento però il silenzio parlava di più delle parole, Harry non sapeva cos'era successo ma poteva immaginare lo stato d'animo della Rossa semplicemente guardando com'era seduta. Aveva visto molte volte sua sorella sedersi in quella posizione, cercando di creare una corazza e chiudendosi in se stessa. 
 
Cercò di aprire un dialogo con la ragazza affranta.
-Ne vuoi parlare? sussurrò lui avvicinandosi leggermente. Lei alzò nuovamente lo sguardo, i suoi occhi si erano riempiti di lacrime ancora una volta. Grazie a tutti quei pianti le sue iridi grigie erano ancora più chiare e belle, ma erano come appannate e non trasmettevano altro che tristezza, una tremenda tristezza. I giovani si fissarono per un'istante che nella mente di Harry sembrò un'eternità.
 
Abby annuì poco decisa. Sciolse la posizione accovacciata e si passò le mani sul viso per togliere le ultime lacrime.
Si mise a gambe incrociate di fronte al Ricciolo, non curante del vestito corto che si era alzato solpra le coscie.
-Sai, ne avevamo anche parlato.. iniziò lei pronunciando quelle parole così a bassa voce che Harry fece fatica a sentirla. -Eravamo abbracciati al campo di PaintBall e parlavamo di fiducia e di tradimenti.. 
Il Ricciolo non sapeva di preciso di cosa stava parlando ma non la interruppe, tenne il suo sguardo fisso sul volto della ragazza e potè notare il labbro inferiore tremare come le dita delle mani che erano intrecciate nervosamente. Abigail sembrava decisa a trattenere il pianto e a sovrastare il dolore che quel groppo in gola le provocava.
-Erano tutte palle, una grandissima farsa; dovevo capirlo prima che non era un ragazzo serio.. ma Dio.. era davvero un bravo attore, e io..? Io sono solo una grandissima stupida, era ovvio no? mi sono  fatta abbindolare da due occhioni azzurri e due coccole ogni tanto... in più sono altamente masochista, ormai avrei dovuto aver imparato a non affezionarmi alle persone, tanto alla fine se ne vanno, ed è davvero così! la vita non è come quella perfetta e sdolcinata dei film dove tutto si risolve per il meglio. No. Nulla di tutto ciò è vero nella vita reale; quando le cose vanno male e pensi di averne avuto abbastanza, qualcosa di peggio accade spiazzandoti completamente; io sto iniziando a pensare seriamente che ci sia una forza superiore che mi impedisce di essere felice.
Pensavo di aver trovato una certa stabilità con lui.. Dopo davvero tanti anni mi sono sentita a mio agio e viva per un certo periodo anche felice; Già.. io non posso essere felice. L'ho capito da quando ho visto mio padre andarsene con due borsoni in mano.. mi guardava dritta negli occhi valcando la soglia di casa, avevo solo 7 anni, quell'uomo aveva abbandonato me e mia madre senza farsi scrupoli.. da quel momento lei è caduta in depressione a soli 35 anni e ha iniziato a lavorare come una matta per distrarsi.. non la vedo quasi mai.. Sono cresciuta da sola Harry, vivo da sola! se sto bene o se sto male a nessuno importa.. a nessuno importa di Abby. Avevo imparato a convivere con il pensiero di essere soltanto una creatura inutile e infelice finchè non l'ho incontrato. Pensavo di aver trovato finalmente qualcuno a cui importasse di me.. Emma, Kev.. ma ovviamente no, perchè io iniziavo a essere felice quindi c'era qualcosa al mondo che girava storta. A volte penso di aver fatto qualcosa di male in una vita parallela e questa è la punizione che devo subire. Non lo auguro a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico. 
 
Non era riuscita a resistere.. Era scoppiata in un monologo che riassumeva tutta la sua pietosa e sofferta vita. Le sue parole non avevano un senso logico, passava da un argomento all'altro senza rendersi conto di quello che stava rivelando al ragazzo di fronte a lei. Già, quel ragazzo che con lo sguardo fisso e ipnotizzato sul suo volto e intento ad ascoltare le sue parole così taglienti ma anche incredibilmente coraggiose,  mostrava a testa alta una lacrima scorrere sulla sua guancia, non era preparato ad un esplosione di emozioni del genere. 
 
-Scusami..Hei..Scusa..io non intendevo.. iniziò lei vedendo la lacrima di Harry rigargli il viso. -No, è tutto ok. cercò di rassicurarla lui, anche se il suo tono non era molto convincente. Aggiunse, accennando un lieve sorriso:-Come ti senti ora? -Molto meglio. Ammise Abby sorridendo anche lei. Finalmente aveva buttato fuori tutto quello che pensava e che si teneva dentro come un gomitolo arrufata. Quel fastidioso groviglio si era sciolto e ora l'unico sentimento che la invadeva era la sensazione di libertà e leggerezza che non provava da molto tempo. Purtroppo c'era anche dell'amarezza per quelle brutte scene viste qualche ora prima. 
 
Harry si avvicinò a lei e le prese le mani stringendole forte. Si guardarono con occhi sinceri fino a che Abby buttò le sue braccia al collo del ragazzo abbracciandolo. Lui la strinse forte sentendo l'odore dei suoi capelli che profumavano di cannella.

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'I suoi capelli che profumavano di cannella' :3 Ohhh
kdgjkdfskflaajhgfkd (?) 
Quello era il mio saluto a voii!
Finalmente la nostra povera Abby si è sfogata un po' :))
Ho letto nelle recensioni che vi ho scioccato abbastanza facendo scoppiare 2 coppie 
*Risata Malefica*
So.. spero che vi piaccia anche questo capitoloo ;) 
Alla prossimaa 
xx.
Maggie (:

 

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Capitolo 13
*** -Chapter 12. ***


-Chapter 12.
 
Ciao Tiff, come stai? avrei bisogno di parlarti.. Posso passare da te? x Emma.
 
La mattina dopo la festa il bagliore dello schermo e la musichetta metallica del BB di Tiffany la svegliarono. In quel momento si trovava comodamente accoccolata fra  le braccia di Louis, che dormiva ancora dopo aver fatto l'amore con la sua nuova e bellissima ragazza. 
La Mora cercò di allungare un braccio per raggiungere il telefono appoggiato al comodino bianco. Si tirò e stiracchiò il più possibile ma non riuscì ad arrivare al cellulare. O il comodino si era spostato durante la notte un po' movimentata passata con Lou oppure le si erano magicamente accorciate le braccia.
 
Dopo vari tentativi invani la ragazza decise di spostare delicatamente il braccio di Louis che le cingeva le spalle per alzarsi e afferrare quel maledetto BlackBerry. 
Evidentemente non aveva fatto abbastanza attenzione perchè Louis iniziò a mugugnare qualcosa girandosi verso Tiffany. Lei prese finalmente in mano il telefono e lesse il messaggio di Emma. Rimase qualche secondo a fissare lo schermo che emanava luce nella stanza ancora buia; -Che c'è Piccola? E' successo qualcosa? le chiese lui con fare perplesso. Lei si limitò a porgergli il telefono e avvicinarlo alla sua faccia ancora addormentata. Il ragazzo fu costretto a stingere gli occhi per il troppo bagliore emanato dal cellulare, per poi esclamare:-Ohoh.. cosa sarà successo? -Non deve per forza essere successo qualcosa di brutto! replicò Tiff speranzosa. -Certo orsacchiotta!  E' ovvio che se ti scrive alle 8 di mattina con un tono preoccupato e urgente, non è niente di grave! disse ironicamente Louis sfoggiando un sorrisone tenero. Tiffany gli diede un leggero pugno sul braccio che fu seguito da un suo finto lamento per il dolore.
 
Certo, raggiungici quando vuoi, potremmo fare colazione insieme :) xo Tiff.
 
Dopo aver risposto al messaggio, Tiffany si alzò dal letto e aprì le tende viola che oscuravano la stanza. -Mi vuoi uccidere? si lamentò Tommo girandosi e mettendo la testa sotto il cuscino. 
La ragazza prese una leggera rincorsa per poi buttarsi sopra di lui e iniziare a fargli il solletico.  Iniziò una piccola lotta fra i due, con i cuscini e solletico. Dopo che la Mora implorò pietà al suo fidanzato, Louis si mise a carponi sopra di lei, iniziando a baciarla; Lei mise le sue mani fredde sulla schiena nuda del Moro, il ragazzo esitò per un secondo non aspettandosi il gelo sulla schiena. La luce del giorno appena iniziato filtrava dalla finestra, i ragazzi si stavano lasciando andare e rivivere qualche momento della notte precedente quando lo stridio del campanello rimbombò per tutta l'abitazione.
I genitori di Tiffany erano già usciti per portare il fratellino della ragazza alla sua partita di Hockey, quindi non c'era pericolo di disturbare. Il campanello suonò ancora un paio di volte. -Non credi che sia meglio aprire la porta? chiese Louis smettendo di baciare la ragazza per un attimo. Tif si staccò controvoglia da Lou e mettendosi la maglia a righe bianche e blu del fidanzato scese le scale saltellando per raggiungere il portone.
Una volta aperta la posta trovò una piccola e indifesa Emma con il trucco sbavato gli occhi arrossati e stanchi teneva in mano una busta bianca. -Ho..ho portato i cornetti. balbettò lei. 
Tiffany la guardò per un secondo per poi abbracciarla avendo capito che doveva essere successo qualcosa di brutto.
Appena sentita la parola "cornetti" Louis si fiondò giù per le scale; Neanche fosse Niall che la sera prima si era sbafato metà buffet.
Quando però il ragazzo vide quell'abbraccio caloroso e la faccia affranta di Emma capì che si trattava di qualcosa di serio e non era il caso di fare lo stupido.
 
Dopo che i due piccioncini si furono rivestiti tutti e tre i ragazzi si accomodarono sul divano blu in salotto. Emma aprì il pacchetto con le brioches e Louis portò sul tavolino una caraffa piena di buon caffè. La bionda non toccò cibo e si spostò su una poltrona di fronte al divano sedendosi appoggiando i gomiti sulle ginocchia e adagiando la testa nelle mani; Intanto che Tiffany e Louis facevano colazione spiegò ai due ragazzi il terribile fatto accaduto la sera prima alla festa con Kev cercando di trattenere le lacrime.
Tiff era incredula, Emma è sempre stata una ragazza riflessiva e responsabile, cosa le era preso?
-In realtà.. non l'ho fatto perchè mi annoiavo o per qualche motivo futile, prima di sbattere contro Kev ho visto Niall ballare sconciamente con due ragazzine.. ero disgustata, se non ci fosse stato Kev lì avrei potuto fare di peggio che baciare il fidanzato della mia migliore amica! spiegò Emma sentendosi in colpa.
-Devi ammettere però che se Abby non vi avesse scoperti tu non ti saresti fermata e da quel bacio sarebbe successo un casino molto più grande. Aggiunse Louis facendole l'occhiolino. Dopo di che si beccò un pugno nello stomaco da parte della sua tanto dolce fidanzata.
La ragazza annuì:-Purtroppo hai ragione.. quindi.. ora che devo fare? chiese preoccupata. 
La mora suggerì di confessarlo prima a Niall e poi di parlare con Abby. Louis concordò con lei.
Emma doveva farsi coraggio e affrontare la situazione che volente o nolente che si era creata. 
 
Prima di lasciare casa Richards, Tiffany fece salire al bagno del piano superiore Emma per struccarsi e vestirsi con un abbigliamento più consono al giorno, dato che indossava ancora il vestito blu e nero della sera prima. Tiff le prestò un paio di jeans e un maglione che era leggermente largo e lungo alla Bionda essendo più bassa dell'amica.
-Ricordati che sei forte e coraggiosa e riuscirai ad affrontare a testa alta anche questa situazione! cercò di incoraggiarla Tiffany. Louis le diede un bacio sulla guancia per salutarla. Emma uscì dalla porta bianca, scese gli scalini e prese un profondo respiro; Ora doveva affrontare Niall.
 
Una volta chiusa la porta, Tiffany apoggiò la sua testa al petto di Louis che prontamente la stirnse a se. La ragazza era ancora un po' scossa dalla notizia inaspettata.
Prima di staccarsi dal ragazzo lo guardò dritto negli occhi limpidi e lui le schioccò un bacio sulla fronte: -Sono fiero di te, sei stata fantastica con Emma. Lei sorrise.
I due ragazzi decisero di passare la domenica a casa. Si stesero sul divano sistemandosi sotto la  tiepida coperta; Dopo aver acceso la TV partì casualmente il DVD di Bambi che il piccolo Adam stava guardando il giorno prima. Accoccolati i giovani si misero a guardare il cartone.

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Buooooona Pasquaaaa :33 (in ritardo ovviamente)
Anche il capitolo l'ho postato in ritardo (ovviamente) 
avevo detto ad alcune di voi che avrei postato ieri 
Ma.. mi hanno fornito una madre ScassaMaroni
che ieri sera mi ha fatto una scenata e l'ultimo mio pensiero era EFP -.-"
#soosoorry
Coomunque.. in questo capitolo troviamo ancora i nostri piccioncini *Louiffany*
Eh.. la piccola Emma *piccola piccola ma combina un sacco di casini D:*
Recensite in tanti perchè il prossimo capitolo sarà una BOMBA *baaaang*
Adiossee :D
xx.
Maggie

 
Ps. Si, ho cambiato il carattere alla storia U.U l'altro mi aveva stufato!

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Capitolo 14
*** -Chapter 13. ***


-Chapter 13.
 
Emma camminava per le stradine della periferia di Londra; soffiava un leggero vento che rinfrescava il viso struccato della Bionda. La ragazza si stava dirigendo a casa di Niall. Aveva preferito camminare nonostante l'abitazione del Biondo era distante da casa di Tiffany. In quegli istanti cercava di prepararsi un discorso in mente, ma tutte le frasi che formulava suonavano inappropriate.
Si muoveva con passo deciso cercando di sovrastare i sentimenti di colpa che le logoravano lo stomaco. Continuava a pensare a come avrebbe potuto reagire Niall, ma tutte le ipotesi che formulava la terrorizzavano sempre di più.
Il tragitto le sembrò assurdamente corto quando si trovò di fronte alla villetta bianca dell'irlandese. Era spaventata a morte, avanzò lentamente verso la porta a vetri che faceva intravvedere la casa a soqquadro dopo la festa; La ragazza fece un altro profondo respiro, deglutì e suonò il campanello di casa Horan. Rimase qualche secondo ad aspettare una risposta dall'interno ma con sua sorpresa non ne ricevette nessuna. Ci riprovò, avvicinò il dito indice che tremava al bottone dorato e suonò ancora. Niente.
Emma si girò e decise di andarsene, dato che non aveva una gran voglia di parlare dell'accaduto con Niall, prese l'occasione al volo e girò i tacchi.
 
Nel momento in cui scese il primo gradino sentì una voce chiamare il suo nome, quella voce.. quella che averbbe riconosciuto fra un milione di altre voci. Quella del Biondo che la stava richiamando dall'interno dell'abitazione. Lei si voltò e lo vide, appoggiato allo stipite del portone; indossava solamente i pantaloni scozzesi blu e verdi che solitamente usava per dormire.
-Hei. si limitò a dire lui. -Entra! aggiunse poi con un sorriso lieve ma dolce. Povero Niall, era completamente all'oscuro di ciò che era accaduto la sera precedente; Emma si sentiva in colpa; decisamente in colpa, ma se l'irlandese non avesse iniziato a strusciarsi ad altre due ragazze lei non avrebbe dato di matto e perso il controllo come aveva fatto.
Emma entrò in casa schivando tutte le cartaccie sul pavimento ma senza proferire parola. Silenziosamente si sedette sul divano spostando un bicchiere rosso rimasto appoggiato al sofà e lui arrivando da dietro le schioccò un bacio sulla fronte. -Non ti ho più vista ieri! Avremmo potuto passare una bella serata insieme.. Dove sei sparita? chiese lui curioso e ignaro della cruda verità.
-Ehm.. proprio di questo volevo parlarti.. iniziò lei a bassa voce. -E' successo qualcosa? le domandò lui preoccupandosi e avvicinando il suo viso a quello di Emma. -No no.. bhè.. forse.. Non saprei dire cosa mi è preso ieri sera, ma io ti ho visto appiccicato a quelle due e mi sono saltati i nervi, in più ero ubriaca e non riuscivo a controllare le mie emozioni; Davvero non so perchè l'ho fatto.. e ora tutti sono arrabbiati con me.. Lei pronunciò quelle parole cautamente pensando bene a ogni cosa che diceva, come se in quel modo le cose sarebbero state più facili; La verità era che le cose non sarebbero state per niente facili ma lei doveva prendersi le sue responsabilità.
-Fatto cosa? chiese Niall alzandosi dal divano blu e mettendosi in piedi di fronte alla ragazza che era ancora seduta a testa bassa. -Vedi.. quando ti ho visto ballare con quei due post-it che ti si erano incollati addosso sono corsa via e ho sbattuto contro Kev che mi ha visto preoccupata e.. La sua voce si faceva sempre più affannata e tremante.. era arrivata alla parte più difficile, faceva fatica anche solo a pensare a cosa aveva combinato, figuriamoci dirlo e spiegarlo al suo fidanzato o forse Ex fidanzato dopo quella conversazione. 
-Emma, tu lo sai che io mi fido di te.. Cos'è successo con Kev? Niall era sempre più agitato e aveva iniziato a camminare su e giù per il salotto. -Non dirmi così ti prego, rendi tutto più difficile! Sbottò la ragazza scoppiando in un mare di lacrime. 
Il ragazzo si fermò all'improvviso, alzò la testa e posò il suo sguardo fisso su Emma, i suoi occhi blu bucavano l'aria e fissavano intensamente quella creatura che tremava sul divano; Nella sua mente avevano preso spazio tutte le ipotesi più brutte che quando la ragazza disse tutto d'un fiato: -Ho baciato Kev ieri sera. Tirò quasi un sospiro di sollievo. ASPETTA SOLLIEVO? Cooosa? Lei ha baciato il fidanzato della sua migliore amica! Altro che sospiri. Niall si era ripetuto quelle 5 parole nella mente più volte ma non riusciva proprio a capacitarsene.
-Come? disse il Biondo con voce trattenuta. -Io.. io non capisco.. Lei si alzò dal divano guardandolo dritto negli occhi cristallini con lo sguardo gonfio di lacrime:-Non capisci? Come puoi essere così ipocrita? se tu ti fossi comportato bene io non sarei mai salita con Kev! disse singhiozzando e gesticolando nervosamente.
-Io mi fidavo di te! e tu avresti dovuto fare lo stesso, stavo solo ballando; eravamo ad una festa con altre 50 persone.. cosa avrei dovuto fare? isolarmi in una bolla di vetro e aspettarti? Sei incredibile, non provare a scaricare la colpa su altre persone, potevi benissimo decidere cosa fare e hai preso la decisione sbagliata. Quell'altro poi, che si spaccia per mio amico e poi mi pugnala alle spalle alla prima occasione; Hai deluso me e Abby, ma soprattutto hai fatto un torto a te stessa Emma, usando il tuo corpo come un oggetto perchè so benissimo che in quel bacio non c'era alcun sentimento. concluse così lasciando che una lacrima gli solcasse il viso leggermente arrossato. 
Emma era impietrita con la testa bassa e lo sguardo fisso sulle vans blu di Tiffany.
 
A quel punto un silenzio tombale era calato su di loro. La bionda si era resa conto della gravità del suo atto, ma non si aspettava l'esplosione di quel ragazzo che è sempre stato dolce e  gentile; -Mi dispiace.. sussurrò lei. -Anche a me. la liquidò lui con un tono freddo e insensibile per poi salire in camera sua.
 
Emma era rimasta lì in piedi, immobile in mezzo al salotto di Niall. La parte del suo cuore che apparteneva al Biondo si stava sgretolando per la delusione e i sensi di colpa. Quell'indescrivibile sensazione la invadeva e la faceva sentire sempre peggio. 
 
-Devo andarmene da qui. affermò appena uscita dalla casa dell'Irlandese.

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*BANG*
ve l'avevo detto che sarebbe stato potente .__.
Allora? Cosa ne pensatee??
Ci sono un bel po' di problemi :3 MA è solo l'inizioooo *risata malefica*
MUAHAHAH
#sclerotime: Off
Ok, nel prossimo capitolo bhè.. Vedrete che succederà! 
Non vi svelo niente :D
xx.
Maggie (:
Ohh e grazie sempre a tutte le Piselline (?) che mi recensiscono e tutto il resto (blablabla)
CIAOO :))

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Capitolo 15
*** -Chapter 14. ***


-Chapter 14.
 
Di nuovo lunedì, tutti i ragazzi:  Emma, Abby, Tiff, Zayn, Harry e Niall furono svegliati da un messaggio ricevuto da Louis; Il ragazzo proponeva di saltare la scuola e passare una giornata in piscina in completo relax. Le voci si erano sparse e c'era parecchia tensione fra gli amici magari una giornata di divertimento avrebbe alleggerito i ragazzi dalle preoccupazioni. 
 
Emma si era addormentata con suo fratello che le urlava contro; sapeva di aver sbagliato si sentiva in colpa e stava cercando di sistemare le cose, ma Harry era pur sempre suo fratello e avrebbe dovuto sostenerla o per lo meno non gridarle contro facendola stare peggio. Chissà perchè aveva reagito così male? I due hanno sempre avuto un magnifico rapporto di amicizia e complicità, ma qualcosa stava cambiando.
La bionda lesse il messaggio di Tommo, ma proprio non se la sentiva di uscire in un gruppo in cui era odiata da tutti. 
Riappoggiò il telefono sul comodino e si rimise a dormire.
 
Abigail si era svegliata trovandosi scomodamente sdraiata sul divano. Il cellulare tremava e squillava sul mobiletto della TV. Dopo aver mugugnato un lamento ancora con gli occhi semichiusi e appannati si trascinò fino al mobile in legno e lesse il messaggio. Di andare a scuola proprio non ne aveva voglia, quindi decise di acconsentire. Fece colazione e iniziò a prepararsi.
 
Tiffany era già sveglia da qualche minuto aveva acceso il suo Mac per controllare la situazione su Twitter quando ricevette lo stesso messaggio da Lou. Ogni cosa che proponeva il suo ragazzo le sembrava grandiosa e anche questa idea della piscina le piaceva, quindi rispose senza esitare con un messaggio molto tenero; Erano proprio una coppietta da diabete.
 
Zayn si stava facendo una doccia calda dopo aver passato la nottata con la sua ragazza Jazz, erano rimasti accoccolati sul divano di casa Malik sotto la coperta tutta la notte a guardare vecchi film in bianco e nero, romantici e comici; Jazmine era uno scricciolo, era minuta e magra. La carnagione olivastra e gli occhi neri profondi la rendevano ancora più attraente e misteriosa; I capelli li portava spesso raccolti in una coda alta anch'essa di colore nero con alcune ciocche rosa e blu sparse per la nuca. Era una tipa un po' ribelle ma era anche molto intelligente; era una pittrice grandiosa infatti non frequentava la Rocky High ma una scuola d'arte molto costosa pagatagli dai suoi genitori che la ritenevano una piccola Leonarda Da Vinci. I due si erano conosciuti poche settimane prima, circa un mese, ad una festa organizzata da amici di amici; Dopo un giro di presentazioni i due iniziarono a fare amicizia e ben presto naque anche l'amore.
Alla base del loro rapporto c'era ancora un solido e forte legame d'amicizia e fiducia. Zayn stava procedendo molto lentamente, aveva deciso di non bruciare le tappe ma di godersi ogni minimo minuto con quella ragazza che gli aveva fatto perdere la testa come nessun'altra prima.
 
Intanto che il Moro era in doccia, la ragazza vide il suo telefono illuminarsi sul bancone della cucina intanto che lei preparava dei deliziosi Pancakes con lo sciroppo d'acero.
-Bellicapelli ti è arrivato un messaggio! urlò la ragazza prendendolo in giro per la sua ossessione dei capelli. -Grazie Pulce, ora arrivo! rispose lui con il tono della voce alto per contrastare il rumore dell'acqua. Certo che questi due ragazzi ne avevano di fantasia..
Una volta vestito Zayn raggiunse Jazz in cucina e le mise le mani sugli occhi. -Tonto! non vedo niente così! brucerò tutti i Pancakes! disse lei ridendo carinamente mentre lui toglieva subito le mani all'idea di bruciare i magnifici dolci della sua ragazza. Seguirono alcuni minuti di coccole prima che il signor Mallik si ricordò del messaggio sul cellulare. Allungò la mano verso il bancone di marmo e lesse ad alta voce. 
 
Hei bella gente! Niente scuola oggi.. tutti in piscina! che ne dite? Come On :D fatemi sapere Carotine belle :)
 
-Prendo il costumee! urlò esaltato Zayn mentre correva in camera sua. Jazz non era stata invitata esplicitamente ma il fidanzato decise di portare anche lei, era venuto il momento di aggiungere anche Jazmine al gruppo di amici. -Non saprei.. se disturbo? se mi odieranno? chiese con un tono misto fra il timido e il preoccupato. -Pulce.. Stai tranquilla! Ti adoreranno, proprio come ti adoro io! cercò di rassicurarla Zayn appena prima di stamparle un bacio sul nasino.
 
Harry era già d'accordo con il carotomane per l'uscita in piscina ma ricevette ugualmente l' SMS. Era  sveglio ma ancora nel letto sotto il piumone, era il posto migliore per riflettere al calduccio; Hazza si sentiva in colpa per come aveva trattato sua sorella la sera prima ma la mancanza di fiducia e i tradimenti gli facevano saltare i nervi. Decise di andare a svegliare Emma e parlare un po' con lei prima di partire per la piscina.
-Sister..  le sussurrò in un'orecchio. Lei si limitò a riaprire gli occhi. -Volevo parlarti un pochino.. mi spiace per come mi sono infuriato ieri sera.. Lei si  mise seduta facendogli spazio nel letto matrimoniale in cui dormiva. Harry si sedette e la lasciò appoggiarsi al suo petto. 
I due parlarono per quasi 20 minuti della situazione con Abby e Niall. Quel balordo di Kev non si era nemmeno degnato di fare una telefonata, ne ha Abigail menchemeno a Emma; Che pessimo ragazzo.
 
Niall si svegliò sobbalzando perchè si era addormentato con il cellulare vicino al viso e il suono metallico del BB l'aveva spaventato. Lesse il messaggio con le palpebre pesanti che rimanevano aperte a fatica. -Mmm.. mi piace quest'idea.. ora devo mangiare. pensò ad alta voce per poi fiondarsi al piano inferiore e riempire lo stomaco con i dolci.
 
Alle 9 in punto si trovarono tutti di fronte alla piscina.

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Buuoooooooona sera C:
Mi sento parecchio in colpaa D:
Perchè vi lascio un capitolo proprio misero misero.. 
Partirò in gita 6 giorni (IN CAMPAGNA IN FRANCIA #bello)
-.-" quiindi.. mi spiace per voii Ahah
Questo capitolo non è niente di che.. è solo di transizionee ;)
Fatemi sapere lo stesso cosa ne pensatee :D
xx.
Maggie (:

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Capitolo 16
*** -Chapter 15. ***


-Chapter 15.
 
-Vieni Tiff! incitò Abby da dentro l'acqua. La ragazza prese la rincorsa e si buttò in piscina facendo schizzare l'acqua fuori dal bordo e bagnando Zayn e Jazz che si stavano scambiando teneri bacietti seduti con solo i piedi immersi nell'acqua. -Grazie piccolo pachiderma! scherzò il Moro indicando con la mano il suo torso bagnato. -Non c'è di che! scherzò Abigail.
 
Uno dopo l'altro i ragazzi si buttarono in piscina e iniziarono a lanciarsi una pallina di gomma arancione;  Louis la lanciò a Tiff provocandola facendo l'occhiolino e passandosi la lingua sul labbro superiore. -Uh Tomlinson, come sei attraente! Lo canzonò Harry imitando una voce femminile. Il Moro dagli occhi cristallini si avvicinò nuotando al ricciolo e schiacciandogli la testa sottacqua disse: -Ricciobello? Sono attraente anche da sotto l'acqua? Tutti risero.
Dopo pochi secondi Tommo lasciò la presa e Harry riemerse tossendo. Tutti risero  ancora più fragorosamente. 
 
Abby si avvicinò a lui  dandogli dei leggeri colpetti sulla schiena mentre gli altri scioglievano il semicerchio che si era creato per giocare con la pallina.

Niall intanto si era piano piano avvicinato ad una ragazza che si stava rilassando nell'idromassaggio; Indossava un bikini di color giallo acceso che risaltava sulla sua pelle abbronzata, probabilmente da mille e più lampade. La classica belloccia in poche parole. 
-Eh bravo il Biondino, punti in alto eh! disse Harry strafottente. Niall si limitò a lanciargli un'occhiataccia.
 
Nel frattempo Jazz era uscita dall'acqua avvisando tutti che sarebbe rimasta un po' sulla sdraio a leggere. Uscì dall'acqua e si diresse verso il suo salviettone color prugna lontana dalla vasca dove tutti urlavano e ridevano.
 
Anche Harry era uscito dall'acqua e stava camminando verso la sua sdraio con la salvietta di colore blu quando sentì qualcuno afferrarlo fortemente per la spalla sinistra. Una mano gli tappò la bocca togliendoli il fiato e senza riuscire a reagire il Riccio fu catapultato dietro la scala per accedere agli enormi scivoli; in un posto così nessuno li avrebbe visti, ma chi era questa specie di agressore che se la prendeva con Harry senza un apparente motivo?
 
-Ma che ca.. Biondino? cosa diavolo stai facendo? domandò Harry visibilmente sorpreso. -Ora abbassi la cresta caro mio Styles? Va già molto meglio. rispose spavaldo l'irlandese. 
Hazza non riusciva a capire cos'era preso a Niall, in quei pochi secondi aveva cercato di ipotizzare ogni sorta di torto che avrebbe aver potuto commettere contro il Biondo ma non riusciva a trovarne nemmeno uno; si era sempre comportato bene nei suoi confronti. Sempre più sospettoso chiese:-Niall, calmati.. è successo qualcosa? stava cercando di farlo ragionare, ma non ottenne molto successo. -E' successo qualcosa? Hai anche la faccia tosta di chiedermelo? Harry ancora non riusciva a capire. -La tua cara sorellina che va in giro a ficcare la lingua nella bocca di gente che non è il suo fidanzato ti dice qualcosa? Aveva sputato fuori Niall tutto d'un fiato. Il Ricciolo era incredulo. Pensava che Niall fosse un ragazzo ragionevole, sua sorella aveva sbagliato e lui era il primo a dirlo, ma Emma aveva anche cercato di spiegare le cose e di rimediare.. Non meritava tutto quest'odio.
Prima che potesse dire un'altra parola il Riccio venne colpito da un pugno dritto sul naso che iniziò a sanguinare. Per poco non cadde a terra. Era riuscito a reggersi in piedi per poco e riuscì a prendere il ragazzo per la maglietta tirandolo a se digrignando i denti. Il respiro affannato e accelerato di entrambi i rimbombava in quello spazio vuoto e  rendeva la situazione ancora più angosciante.
 
Jazz  che era immersa nel suo libro fu distratta da urla e riuscì a riconoscere la voce di Hazza; Non capendo cosa stava succedendo cercò di seguire il suono delle voci che la condussero nel luogo dove la rissa si era creata.
-Ragazzi?! Cosa succede?! Fermi! Jazmine cercò di richiamare la loro attensione per farli smettere ma Niall e Harry continuavano a mettersi le mani addosso.
 
La ragazza non sapeva cosa fare, si sentiva inutile e incapace perchè non riusciva ad intervenire.
Dopo vari tentativi di richiamo Jazz prese l'estrema decisione di intromettersi nella rissa per cercare di dividerli.
Tutti e 3 stavano urlando: Jazmine per farli smettere e gli altri due per cercare di togliersela di torno.
 
I giovani gridavano così tanto che le voci raggiunsero la piscina dove c'erano i compagni. Tutti si guardarono con occhi interrogativi e preoccupati per cercare di capire se qualcuno sapeva qualcosa. Nessuno era al corrente di ciò che stava accadendo dietro la scala di metallo.
 
Senza esitare un secondo di più Louis si asciugò frettolosamente e si diresse verso gli schiamazzi. Gli altri lo seguirono a ruota.
Lou raggiunse per primo il famigerato luogo e vide con orrore la scena dei due ragazzi che si picchiavano con aggressività e Jazz sballottata di quà e di là cercando di fermarli.
-Fermi! Hei?! Che succede? urlò Louis richiamando solo l'attenzione di Jazmine che distraendosi venne scaraventata in malo modo a terra da Harry che dopo il gesto commesso rimase impietrito guardando negli occhi Lou. 
 
Zayn si affrettò ad avvicinarsi alla sua ragazza che era stata buttata inquel modo a terra. Si accucciò accanto a lei che gemette per il dolore alla schiena che aveva sbattuto contro la scala di ferro. –Come ci siamo ridotti.. ? Iniziò Louis una volta attenuta l’attenzione tanto desiderata. -­No, Lou..  Lo interruppe subito Abby con un tono sicuro.  –Emma ha sbagliato, Kev ha sbagliato, molte persone hanno sbagliato sabato sera ma la violenza non risolve le cose, mai. Cosa avete ottenuto così? Chiese decisa fissando ogni ragazzo negli occhi. 
Tutti abbassarono la testa sapendo che Abigail aveva ragione. Lentamente la ragazza si avvicinò a Harry e gli sussurrò:-Scusa per quello che ti ha fatto, non te lo meritavi. Aggiunse un sorriso dolce per poi prenderlo sotto braccio e portarlo via da quella spiacevole situazione. 
Intanto Zayn che aveva seguito tenendo stretta a se Jazz dolorante, si alzò è prendendola per i polsi la aiutò ad alzarsi, ma con grande sorpresa lei urlò per il dolore e lasciò subito le mani di Zayn che stringevano sui suoi polsi. ­- Jazz?!  Si preoccupò il moro. Lei li strinse a se massaggiandoli. Il ragazzo si chinò su di lei mentre gli altri stavano intorno a loro osservando la scena con occhi impauriti. Il moro pensava di aver stretto troppo le mani della fidanza così le girò le mani con i palmi verso l’alto e iniziò a scrutarle; Jazmine stava cercando di opporre resistenza per non fare vedere i polsi a Zayn ma i suoi tentativi furono inutili e il ragazzo vide le cicatrici. –S..Sono i braccialetti che stringono e lasciano il segno..  -Jazz.. cosa sono questi segni? ripetè Zayn semre più preoccupato e incredulo. La prese per gli avambracci per non schiacciare di nuovo i polsi, la aiutò ad alzarsi e la portò via da lì.
 
Il tragitto dalla piscina a casa del ragazzo era stato silenzioso, nessuno osava dire una parola.  Quel silenzio struggente faceva agitare ancora di più Zayn che non sapeva di cosa si trattavano quelle righe più arrossate sui polsi della sua piccola Jazmine. Si conoscevano da poco, questo era vero, ma avevano sempre parlato apertamente di ogni problema che li preoccupava; Il Moro non riusciva a capire e il suo cervello era invaso da mille pensieri senza sapere però se almeno uno di quelli era giusto. 

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Heeeeey Heeey Babyy Uhh Ahhh (?)
Saalve :3
Un bel capitolo Boom? Nahh.. per il Boom dovrete aspettare una settimana.
Ehh si, andrò in gita per 6 giorni e non potrò pubblicaree D:
>I'm Sorry<
Fatemi sapere lo stesso cosa pensate di questo capitoloo ;)
xx.
Maggie (:

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Capitolo 17
*** -Chapter 16. ***


-Chapter 16.
 
Arrivati nel vialetto di casa Malik, il ragazzo scese dall'auto mentre Jazz rimase immobile con gli occhi fissi di fronte a lei guardando un punto indefinito. Non voleva scendere da quella macchina perchè sapeva che avrebbe dovuto spiegare le cose a Zayn e dirgli la verità su quelle cicatrici. Non era facile. Aveva paura, paura di essere lasciata sola ancora una volta; Aveva paura che forse l'unica persona che si stava veramente interessando e prendendo cura di lei se ne sarebbe andata abbandonandola come avevano fatto tutti gli altri che si spacciavano per amici, una volta saputa la vera storia di sofferenza e insicurezza che si nascondeva sotto quelle righe rosse sui suoi polsi. Erano spariti tutti facendo solo aumentare il suo dolore e la sua consapevolezza di non essere mai abbastanza; mai abbastanza bella, alta, magra, intelligente o qualsiasi altra cosa per essere accettata. 
 
Il ragazzo raggiunse la portiera di sinistra facendo scendere Jazmine. 
Una volta entrati in casa i due fidanzati si sedettero sul divano rimanendo ancora una volta in silenzio. 
Jazz teneva lo sguardo basso mentre Zayn non spostava mai gli occhi dal suo volto. Non sapeva cosa dire, non osava parlare. 
-Dimmi qualcosa, ti prego. disse poi per spezzare il silenzio snervante che era interrotto solo dalle goccie di pioggia che avevano iniziato a cadere dal cielo ingrigito all'improvviso. Sembrava tutto calcolato, arrivano le difficoltà e inizia a piovere. 
La ragazza alzò la testa scoprendo i polsi dalle maniche della felpa blu che era tirata al limite sopra di essi. -Zayn.. ti ricordi di quel ragazzo con cui mi sentivo circa un anno fa, quello di cui ti avevo parlato? iniziò lei parlando a bassa voce, quasi per non far sentire a se stessa quello che stava pronunciando; Quasi per convincere se stessa che quella storia fosse vera. Lui annuì. -Qualche settimana fa mentre tornavo da scuola sono stata trascinata in un vicolo cieco in periferia e.. aveva iniziato a raccontare quella storia, mentre piangeva. Era un pianto sofferto ma non forzato, le lacrime scorrevano sul volto che non era contratto. Ma era un pianto ugualmente afflitto e represso da troppo tempo ormai. Non era necessario strizzare gli occhi scuri per far scendere quelle goccie impregnate di paura che da mesi non aspettavano altro che essere liberate dalla prigione in cui si trovavano rinchiuse, nascoste così che nessuno sapesse cosa davvero provava e come si sentiva.
Le lacrime cadevano all'unisono con la pioggia che picchiava violenta sul terreno e sul tetto, quasi come se le stesse sussurrando di non continuare con quella bugia e dire la verità. Tutta la verità che nessuno sapeva a parte lei e quei quattro muri bianchi candidi di camera sua che assistivano ad ogni suo pianto sorreggendole sempre le spalle quando,ormai stremata,lei si appoggiava ad essi lasciandosi cadere senza più speranza.
La ragazza non voleva continuare a parlare di quella storia, in compenso le lacrime non smettevano di scendere, forse per la consapevolezza che quel racconto era tutto inventato, forse perchè dopo un anno non era ancora riuscita ad ammettere a se stessa che quei tagli se li era procurati da sola. Non si sentiva all'altezza della vita, mai abbastanza. Si puniva per non essere perfetta; si tagliava perchè vedeva la pancia piatta delle sue compagne cambiarsi con disinvoltura nello spogliatoio della palestra mentre lei, che fino a 10 mesi prima era una ragazza tozza e cicciottella, si nascondeva nei bagni e con una semplice lametta spingeva sui suoi polsi ormai indeboliti fino a sanguinare, per poi abbassare le maniche della felpa e continuare con la solita vita nascondendo le insicurezze al resto del mondo.
Aveva iniziato a non mangiare, pensando che così sarebbe diventata magra e bella come le altre ragazze. Pensava che in questo modo sarebbe stata accettata. In fondo l'idea di rinunciare al cibo per sentirsi meglio non le pesava. Peccato che era l'idea più sbagliata che potesse pensare. 
Smettendo di mangiare aveva solo peggiorato le cose, stando ancora più male e mettendo a rischio la sua vita.
Nessuno si era accorto del disturbo della ragazza, erano tutti così ciechi.. non curanti del turbine di emozioni contrastanti che si annidavano nella mente di Jazmine che ormai non riusciva più a controllare.
Se i suoi genitori la obbligavano a mangiare, lei dopo aver finito a fatica il cibo correva in bagno e ficcandosi due dita in gola, vomitava tutto così da rimanere magra e bella come lei pensava di essere.
Dopo qualche mese si era accorta che essere pelle e ossa non le bastava, non le interessava più. Era diventata una questione  più grande di lei e non riusciva più a gestirla. Si sentiva ancora più arrabbiata con il mondo e con se stessa perchè anche se era diventata un fantasma ossuto senza più forze nè emozioni positive, ancora non si stava bene con se stessa. Non sapeva più cosa fare..
 
-Scusami Zayn.. concluse così prima di scappare via.
Il Moro rimase seduto sul divano rimanendo immobile per quasi un'ora continuando a domandarsi come aveva fatto a non accorgersi che qualcuno stava violentando quotidianamente la sua fidanzata.
 
Aveva mille dubbi e domande da fare a Jazz ma avrebbe dovuto aspettare; Ovviamente non era facile raccontare l'accaduto e riempendola di domande la situazione non sarebbe migliorata.

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SONO IN RITARDO. SONO PASSATI SECOLI DA QUANDO HO POSTATO L'ULTIMA VOLTA.
Buona Sera bellissime Anime :3
Prima di tutto SCUSATE ;) 
Seconda cooosa.. E' USCITO IL VIDEO DI #BOYFRIEND *baaaaaaaaaaang*
Posso morire felice ora :DD
Ok.. c'è troppo MAIUSCOLO in questo 'angolo autrice' -.-
Sono particolarmente sclerata anche perchè volevo farvi notare che
le recensioni e le visualizzazioni sono calate VERTIGINOSAMENTE (?)
Quindi, se tu Gioia bella che stai leggendo sei affezionata a questa FF e vuoi
farla conoscere un po' di più RECENSISCI E FAI PUBBLICITA' :D
ok.. Rileggendo ciò che ho scritto sembro davvero fuori di mela quindi il mio lavoro è conclusoo (?)
Scccccciao ^-^
xx.
Maggie (: 
Sono @MaggiePozzetti su Twittah :3
Feeerme mi sono accorta che non ho scritto niente che riguarda il capitolo D:
Penso sia abbastanza Emotional (?) No?
Povera Jazz :'(
Fatemi sapere che ne pensate ;)

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Capitolo 18
*** -Chapter 17. ***


-Chapter 17.
 
-Posso usare il bagno? chiese Harry ancora sanguinante e con lo zigomo gonfio per la gomitata ricevuta dal Biondo. -Certo! la  secondo porta a destra del corridoio! Il Riccio si diresse alla toilette mentre Abigail era entrata in cucina per cercare qualcosa da sgranocchiare, ma con sua sorpresa trovò una busta bianca sul bancone di acciaio.
 
Abigail. C'era scritto solo il suo nome in bella calligrafia, un tratto sottile di un nero profondo e ordinato ma anche inquietante.. cosa ci sarebbe stato dentro?
 
Abby avrebbe scoperto la risposta in pochi minuti, le bastava aprila, ma voleva aspettare Harry in modo da avere un supporto qualsiasi fosse stata la notizia al suo interno.
 
Harry sarebbe arrivato a momenti, almeno era quello che sperava, perchè anche se aveva paura moriva dalla curiosità di sapere cosa c'era all'interno della busta.
Passarono alcuni minuti, la ragazza continuava a rigirarsi la carta fra le mani; Il riccio non tornava così Abby decise di andare a vedere se era tutto a posto in bagno.
-T-tutto bene? chiese incerta bussando alla porta. Come risposta ricevette solo un rumore assordante di oggetti che cadevano e un 'ouch' di dolore. Abby aprì la porta e trovò Hazza seduto, o meglio, catapultato a terra ricoperto da scatole di cerotti, bende e altre scatolette della farmacia che si trovavano nell'armadietto azzurro del bagno dedicato al pronto soccorso.
Di certo non era quello che si aspettava così non riuscì a controllare una risatina. -Certo, certo prendiamo in giro il povero ragazzo ferito che non sa nemmeno mettersi un cerotto! ironizzò lui alzandosi e ridendo insieme alla Rossa. -Vieni qui.. le rispose lei -Cos'hai combinato? Prima devi almeno disinfettarla! Gli prese il viso fra le mani e molto delicatamente lo girò verso la luce emanata dalla finestra, poi prendendo un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante iniziò a passarlo delicatamente sullo zigomo ferito; Hazza strinse gli occhi, probabilmente sentiva un po' di bruciore. Dopo di che prese 3 cerotti strip e glieli applicò con calma cercando di fargli meno male possibile; era davvero una bella ferita ma non era necessario portarlo al pronto soccorso. In qualche giorno sarebbe passato tutto. -Ecco fatto, così va decisamente meglio no? concluse il suo lavoro da crocerossina improvvisata e si diresse verso la cucina dove quella maledetta lettera la aspettava ancora lì dove l'aveva lasciata. Lui la ringraziò sorridendo dolcemente e la seguì in cucina. 
Abigail prese fra le mani la busta.. la rigirò un paio di volte e sollecitata dal ragazzo alla fine la aprì con un gesto secco, immediato. 
Sfilò lentamente il foglio che si trovava all'interno; Non era perfettamente bianco, era quasi come se fosse un foglio ingiallito dall'invecchiamento, come se fosse stato lì da tanto tempo.. Ma così non era; Quel foglio conteneva una News che fece girare la testa a Abby che dovette appoggiarsi al bancone per avere un sostegno. Harry le si avvicinò e lesse:
 
Cara Abigail Darcy Wells,
Sono Emma.. una delle tue migliori amiche. Forse la tua unica migliore amica, ma non importa.
Come stai? io non bene.. se ti interessa ancora.
Sono successe molte cose in questo periodo e io ho combinato davvero troppi casini, mi spiace.
Parto per un po'. Credo che andrò in Italia, quel bel paese mi ha sempre affascinato; ma chissà, magari domani mattina mi sveglierò lungo la Senna oppure scatterò qualche foto al muro di Berlino.
Non so cosa farò Abby e sinceramente non mi importa un gran chè..
Ho solo bisogno di andarmene da qui per un po' di tempo.. non so nemmeno per quanto: giorni, mesi, anni..
Non pesare che io stia solo scappando lasciando qui tutti i problemi perchè non è così, sistemerò tutto.. solo non adesso.
Non ho avuto la forza di affrontare te dopo che Niall mi ha ucciso con la sua indifferenza.. L'ho deluso e sicuramente ho deluso anche te; non merito il tuo perdono ma per favore pensaci.
Ci vedremo.. presto o tardi..
                                                                                                                                                                                                 Emma.
 
Harry era incredulo, lui era suo fratello e l'avrebbe sempre sostenuta in qualsiasi situazione; Perchè non aveva avvisato almeno lui? 
Il Riccio battè con violenza i pugni sul bancone per la rabbia e estrasse con foga il cellulare dalla tasca dei pantaloni. Stava digitando il numero della sorella e questa volta era davvero arrabbiato; 'Non pensare che io stia solo scappando' Era esattamente quello che la Bionda stava facendo, scappare dai problemi e lavarsene le mani intanto che gli altri stavano male.
-Harry no. disse Abigail con voce ferma ma calma . -Lasciamola svagare, mi è sembrato di capire che si sente davvero in colpa e sgridarla perchè è partita non risolverebbe le cose.
 
Harry le rivolse uno sguardo interrogativo, non riusciva a capire come Abby potesse essere così dolce e gentile con la ragazza che ha baciato senza problemi il suo fidanzato e poi se n'era andata via salutandola con una lettera.
-Come fai? chiese Hazza guardandola dritta negli occhi grigi. -A fare cosa? rispose lei arrossendo e abbassando il capo, le spuntò un sorrisetto sulla bocca quando vide Harry riporre il cellulare in tasca. -Lo sai cosa! Andiamo.. Come puoi essere così gentile e comprensiva con mia sorella dopo che ti ha fatto di tutto! rispose lui sempre più incredulo ma con un tono pacato. -Penso solo che lei sia sincera ora e comunque se l'avessimo chiamata e le avessimo fatto la predica, di certo non le cose non sarebbero cambiate, lei non sarebbe tornata e noi avremmo sprecato un quarto d'ora della nostra vita. Finì la frase sentendosi una grande poetessa.
In più era riuscita anche a fare cambiare idea al fratello Styles facendogli capire il motivo per non chiamare Emma e sgridarla.
Era orgogliosa di se stessa ma anche un po' sorpresa. Non ha mai avuto molto effetto sulle persone, è sempre stata indifferente e non ha mai condizionato nessuno a fare qualcosa.
Quel Ricciolino invece l'ascoltava e la capiva; si davano consigli a vicenda. Probabilmente lui era semplicemente affascinato dal suo carattere e prendeva ogni suo consiglio per oro colato. Il ragazzo le scompigliò i capelli rossastri con la mano e la prese in giro: -Che filosofa! 
Abigail tolse la mano del ragazzo dalla sua testa e gli diede una leggera botta sulla spalla. 
 
I due iniziarono a rincorrersi per tutta la cucina, ma Harry era ancora dolorante e implorò pietà non appena il gioco si stava facendo interessante.
Si misero poi accoccolati sul divano mangiando liquirizie rosse e guardando i cartoni.

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Eccomi :DD 
Come prima cosa volevo assolutamentissimo (?) dire GRAZIE!
Grazie alle ultime 73 personcine che hanno fatto visita all'ultimo capitolo 
Grazie per le 81 recensioni
Grazie alle 13 anime che hanno preferito la mia storia
Grazie alle 3 ricordate
Grazie alle 20 seguite.
So che rispetto ad altre storie che hanno 70/80 recensioni ad un solo capitolo i numeri che ci sono nella mia sono solo briciole
Buuut.. volevo ringraziarvi lo stesso :)) 
Questo capitolo è abbastanza dolcioso fra il signorino Styles e la nostra Abigail :3
Cosa accadràà? chi lo saa? chi lo saa?
#degenero
Mi dileguo ma mi raccomando continuate a recensire in tante e fatemi un po' di pubblicità belle anime ;)
xx.
Maggie (: 

Ho cambiato nick su Twittahhhhh :3 ora sono @HazzaLovesAbby ma sono sempre ioo :D lovelove

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Capitolo 19
*** -Chapter 18. ***


-Chapter 18.
 
Zayn era seduto sul suo letto.. Pensieroso più che mai.
Erano passati ormai 4 giorni ma Jazz non si era più fatta sentire, ne vedere.. Quando il ragazzo era andato a cercarla a casa sua la ragazza giovane dalla pelle ambrata non c'era mai. Si stava davvero preoccupando. E se quel ragazzo l'aveva toccata ancora? Se le era successo qualcosa di ancora più grave? Zayn non capiva perchè Jazmine le teneva nascosto questo lato della sua vita. Lui avrebbe potuto aiutarla; a volte semplicemente parlandone molte cose si risolvono o sarebbe comunque stato più facile affrontare la situazione sapendo che c'era qualcuno al proprio fianco.
 
Il Moro proprio non riusciva a capirla e intanto che continuava a pensare alla faccenda si stese sul letto morbido e iniziò a fissare il soffitto colorato di un leggero arancione, odiava quel colore ma non aveva avuto scelta.. La sua matrigna, Pearl, l'aveva scelto per lui come se avesse 5 anni e fosse stata la sua nursery.. Odiava anche la sua matrigna; ma più di tutto odiava il fatto che volesse continuamente sostituirsi a sua madre, ma Chloe non era mica morta, c'era ancora anche se meno spesso e Pearl non aveva il diritto di impicciarsi.
Evidentemente il suo parere non importava a suo padre quando aveva deciso di sposarla. Gli mancava sua madre, Chloe lo capiva e lo sosteneva sempre..
Le cose nel matrimonio dei suoi genitori non erano andate a buon fine e da qualche anno avevano divorziato. Zayn aveva iniziato a fumare da quel momento. Era un modo per rilassarsi, per scappare per 5 minuti dalla vita frenetica fra agenzie immobiliari e avvocati in cui si era trasformata la sua tranquillità giornaliera. Non era un ragazzo che si apriva e svelava le sue emozioni facilmente anzi era piuttosto chiuso e fumare una semplice sigaretta lo faceva sentire meglio. Un'altra pietosa storia di un ragazzino infelice con i genitori separati..
Il moro era immerso nei suoi pensieri ma quel vortice pietoso fu interrotto bruscamente dal suono robotico della suoneria del cellulare. Zayn sobbalzò. Si alzò lentamente e afferrò il telefono.
 
Scusa se sono sparita così, non ti preoccupare per l’episodio di domenica. Mi manca stare con te, possiamo vederci? 
 
Era ovviamente un SMS di Jazz, diceva di non preoccuparsi per domenica.. Come? Come poteva dire così, quei segni sui suoi polsi erano ben visibili e Zayn non se n'era mai accorto. Era quello che lo preoccupava di più, come aveva fatto a essere così dannatamente cieco? Aveva paura che sarebbe capitato ancora qualcosa di cui non si sarebbe accorto.
 
Piccoletta.. come mi puoi dire di non preoccuparmi? Io penso di doverti parlare.. di persona e dato che mi manchi molto.. possiamo vederci alla British Library fra mezz'ora? xx.
 
Le aveva risposto così, con un messaggio semplice e dritto al punto. Forse lui era il più spaventato dei due ma il povero Zayn non si era mai trovato davanti ad una situazione così.
Decise di invitarla in nella biblioteca più grande di Londra, andava sempre lì quando non sapeva cosa fare, si sedeva su una poltroncina di velluto rosso profondo e semplicemente si guardava in giro, a volte prendeva dei libri a caso, senza pensarci troppo e iniziava a leggere; la maggior parte delle volte ne rimaneva affascinato anche se non ne finiva mai uno.
 
Nella sua testa frullavano idee strane; si era sdraiato di nuovo sul letto, a pancia in giù questa volta. Sapeva di avere tempo perchè la British Library era a pochi minuti in metro da casa sua.
Purtroppo non potè fare a meno di pensare di nuovo alla situazione di Jazz.
Era la sua ragazza da poche settimane, quasi un mese, ma era probabilmente la ragazza migliore con cui era mai stato.
Non poteva permettersi di perderla, ma in questo periodo avevano già iniziato ad allontanarsi.
Zayn aveva trovato la sua stabilità e sarebbe morto solo all'idea di perdere Jazmine.
Con i suoi genitori, o meglio, con suo padre e Pearl si sentiva come un pesce rosso in una bolla di vetro. Parlava ma non era ascoltato. Era intrappolato in una realtà che iniziava ad opprimerlo; con Jazz si sfogava, si divertiva e veniva amato come si meritava.
 
Spesso si sentiva come una foglia secca che è stata abbandonata dall'albero su cui era cresciuta. Trasportata poi a destra e a manca dal vento severo, impotente di scegliere la sua meta, obbligata a sottostare a ciò che la brezza decide per lei. A volte trasportata da un vento caldo che quasi da speranza e fiducia, ti senti al sicuro in quell'abbraccio tiepido e confortante, pensi di essere finalmente in salvo, di aver trovato il tuo posto, ma quando meno te lo aspetti diventa un tornado freddo e incontrollabile che travolge la foglia senza pietà. Tutte le tue certezze vengono spazzate via; -Immagino che sia proprio così la vita: una lunga catena di attimi. E immagino che tutto ciò che si può fare è cercare di viverli uno per uno senza star troppo a pensare a quelli appena trascorsi o che stanno per arrivare. Non me l’ha insegnato nessuno ma ormai ho capito che devo cogliere la rosa quand’è il momento perché si sa, il tempo vola e lo stesso fiore che oggi sboccia, domani appassirà. 
Il moro non si era accorto che aveva iniziato a parlare da solo, sussurrando le parole fra se e se. Scoppiò a ridere sentendosi ridicolo per poi controllare il cellulare e accorgersi che mancavano pochi minuti alle 16. Doveva uscire.
 
30 Minutes later
 
-Hei.. Zayn aveva salutato Jazmine che si dirigeva nella sua direzione; Lui si era accomodato come sempre su una poltrona rossa che era rivolta ad una grande vetrata che faceva filtrare una luce bianca quasi celestiale. Lui le prese la mano e i due si diressero verso un divano, dello stesso colore e tessuto delle poltroncine, che si trovava poco distante da lì. 
Si accomodarono e Jazz iniziò a parlare senza lasciare la mano del ragazzo. -Zayn.. mi spiace per ciò che è successo.. Lui la stava guardando con gli occhi sgranati:- Ti spiace per cosa? Per avere un problema e parlarne con qualcuno? no, non esiste che tu ti senta in colpa Pulce. disse il Moro. Gli occhi di lei si gonfiarono di lacrime al pensiero di cos'era successo, a quello che aveva raccontato e al pensiero della verità che era di gran lunga lontana da quello che pensava Zayn. Malik non diede il tempo alle lacrime di scendere sul visino di Jazz, si avvicinò a lei e prendendole anche l'altra mano e intrecciando le dita fra le sue, i loro nasi si sfiorarono per un secondo insieme alle loro fronti per poi concludere quel momento con un lungo e lento bacio. 
Jazmine staccò la mano destra da quella di Malik per posarla delicatamente sulla sua guancia; Tremava leggermente allora il ragazzo mise la sua mano sopra a quella di Jazz per darle sicurezza.
-Dovresti parlarne con i tuoi genitori. Propose lui guardandola con occhi sinceri. -No.. disse lei insicura. -Non me la sento di parlarne con nessuno.. non se ne parla. era convinta.
-Pulce, la decisione è tua.. io ti posso aiutare ma è pur sempre la tua famiglia, pensaci per favore. la esortò lui. Jazz annuì lievemente.

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Eccolaa :D
Come state belle anime? :3 io tutto bieeen^^
In questo capitolo abbiamo il signor Malik che si gasa facendo il filosofo :D ahah 
Poi.. abbiamo anche Jazz/Pulce che mi sa molto di dgjhasklfjsdfskg :3 se capite cosa intendo..
in questo capitolo è molto pucciosa *__*
(sarò l'unica a pensarlo)
vabbeeeene.. ringrazio come sempre chi segue e recensisce e sooorry se non rispondo alle recensioni ma.. sono troppe *se la tira*
Puahahah non è vero! (non sono nemmeno tante -.-)
è solo che la mia pigrizia l'ha sempre vinta D:
Bacioni care ;)
xx.
Maggie (:

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Capitolo 20
*** -Chapter 19. ***


-Chapter 19.
 
-Sveglia!! Adam stava urlando per la casa da venti minuti ormai e Tiffany stava seriamente per dare di matto. Il bambino spalancò la porta bianca facendola sbattere  contro il muro con un tonfo; iniziò a saltare sul letto di Tiff facendo cadere tutti i cuscini e scoprendo la sorella -Marmocchio! Smettila! urlò lei esasperata.
La ragazza fu obbligata dalla madre ad alzarsi; la donna aveva bisogno del suo aiuto con i preparativi della festa per Adam. Non ne aveva la minima voglia, non perché non volesse bene a quel piccoletto, adorava stare con lui, ma forse perché era leggermente gelosa. Quando Tiffany era piccola, i suoi genitori non si erano mai sbattuti più di tanto per le sue feste di compleanno e vedere così tanto impegno da parte loro nell’organizzazione del compleanno di suo fratello l’aveva resa invidiosa. Si alzò contro voglia dalle coperte tiepide, si infilò un paio di shorts della tuta di Hollister che le calzavano a pennello sulla sua vita sottile; un maglione beige sformato come maglietta, adorava quel maglione e, anche se esteticamente non era il più alla moda, era comodissimo e le piaceva indossarlo in ogni periodo dell’anno. Scendendo le scale si infilò gli UGG, beige anche quelli, e raggiunse la cucina dove si trovava tutta la famiglia riunita. 
Tutti ridevano spalmando burro e marmellata sui toast caldi; la mamma era ai fornelli che cucinava qualcosa, pancakes dall’odore.
Sembrava una famiglia perfetta che nascondeva i difetti e i problemi sotto falsi sorrisi. Peggio della pubblicità del Mulino Bianco. 
Alla vista diabetica delle persone intorno al tavolo la ragazza afferrò un pancake e una mela e corse di nuovo in camera sua sempre più di malumore.
Si era riappisolata sul letto quando il pianto di Josh, il fratellino minore, e lo stridio del campanello la svegliarono bruscamente. La ragazza ficcò la testa sotto il cuscino pensando che fossero i compagni di Adam che erano già arrivati, pronti ad urlare per tutto il giorno. 
-Oh ciao Luois...prego accomodati! Sentendo quelle parole Tiffany scattò al piano inferiore così velocemente che a metà rampa di scale dovette fermarsi e afferrare il corrimano per un instante, riprendere l’equilibrio e rincominciare a correre per raggiungere il fidanzato in salotto. Troppo tardi, i genitori della ragazza avevano già iniziato l’interrogatorio stile FBI.
-Lou!!!Ciao mamma ciao papà! Disse Tiff frettolosamente prima di prendere il ragazzo per la mano e trascinarlo in cameretta. 
 
Una volta raggiunto il piano superiore i due si buttarono a peso morto sul materasso lasciando le loro dita intrecciate. - Ti prego! Portami via! Non voglio fare da Baby-sitter ai marmocchietti per tutta la giornata! Piagniucolò Tiff. -Sai che ti porterei ovunque piccoletta, ma tua madre mi ha chiesto di badare a quei bambini intanto che lei e tuo padre vanno con Josh dal pediatra... ci hanno incastrato, non ho potuto dire di no! Rispose Lou cercando di far ragionare la ragazza.  Lei con il broncio si avvicinò al ragazzo e gli diede un bacio dulla punta del naso, segno che aveva capito la situazione e aveva accettato di badare ai piccoli per il pomeriggio. Lui ricambiò il bacio alzando la testa per raggiungere le labbra di Tiff; iniziò così uno dei loro baci appassionati. La ragazza si mise in braccio a Louis che la prese per i fianchi premendo le dita sulla sua pelle chiara; lei intanto giocava abilmente con i suoi capelli, spettinandoli leggermente. 
La madre della ragazza fece irruzione nella sua stanza senza preoccuparsi di bussare. –Noi usciamo, ti ho lasciato i soldi per ..  solo a metà frase si accorse di cosa stava succedendo fra i due giovani. Tiffany si staccò improvvisamente scivolando dalle ginocchia di Louis e finendo maldestramente col sedere sul tappeto. Era rossa dalla vergogna, ma anche dalla rabbia; sua madre sapeva che i due erano fidanzati, ma essere visti a baciarsi così intensamente la metteva in imbarazzo. In più la donna non aveva nemmeno bussato. Tiffany iniziava davvero ad odiare quella casa. –Grazie Signora Richards, ci organizzeremo per il pranzo! A più tardi! Disse Lou con estrema naturalezza sfoggiando un sorriso sicuro. La signora lasciò l’uscio della porta per poi scendere le scale marcando ogni scalino con il rumore dei tacchi.
Louis tese una mano verso l sua fidanzata che era ancora per terra, lei si alzò sbuffando sonoramente; - Almeno portami fuori a pranzo! Chiese lei implorante ed esasperata. Louis la guardò nuovamente sorridendo con dolcezza, perché quel ragazzo era sempre sereno e cordiale in ogni situazione?
-E i due marmochietti? Dove li lasciamo?  Chiese Tomlinson. -Adam e Josh mi stanno rovinando la vita, sai?  Rispose lei sedendosi di nuovo sul letto pesantemente tanto che una ciocca di capelli morbidi le scivolò davanti agli occhi. 
Lou ebbe una delle due idee geniali; chiamò subito la paninoteca americana. Quel piccolo locale faceva dei Bagel spettacolari e fortunatamente faceva anche consegne a domicilio. Ordinò di tutto, tantissimi panini e ne prese perfino uno per il piccolo Josh che non aveva  nemmeno i denti! – Si inizia da piccoli a mangiare prelibatezze! Aveva detto una volta appeso il telefono.
Dopo appena cinque minuti il ragazzo delle consegne suonò alla porta:  classico fattorino, divisa squallida e un penoso cappellino viola con la visiera rivolta all’indietro. Il ragazzo tolse i panini dalla borsa con fare scocciato e li porse a Tiff, disse il prezzo masticando rumorosamente il suo chewing gum; e intanto che la mora stava porgendo i soldi al ragazzino Louis arrivò abbracciandola da dietro massaggiandole delicatamente i fianchi. Il fattorino li guardò schifato. -Niente ragazza eh? lo provocò Lou. Il ragazzo si limitò a mandargli una frecciatina per poi voltarsi e scendere i pochi scalini. Dopo aver chiuso la porta Tiffany disse scherzosamente –Fai poco lo sbruffone! Sei venuto a vedere la divisa del tuo lavoro futuro? Lou iniziò a farle il solletico nel punto in cui aveva poggiato le grandi mani.
 
Quando la battaglia del solletico fu finita, i due raggiunsero la cucina per mangiare i gustosi bagel che avevano ordinato. Purtroppo il tavolo di legno chiaro era occupato da teglie e piatti sporchi e la tovaglia lilla era ricoperta di farina e cosparsa di cioccolato in polvere. –Mi dicono che la famiglia Richards è molto ordinata! Scherzò Louis ironicamente dando una leggera spallata a Tiffany. –Ok, ok. Mia madre ha gentilmente lasciato un casino infernale ma non saremo di certo noi a pulire! Pronunciò lei mentre prendeva per mano Adam e lo portava di sopra. Lou prese in braccio Josh e il suo biberon e tutti e due salirono le scale per raggiungere la camera da letto di Tiff; lei accese il pc e sintonizzò  il mac su dei cartoni in streaming  e lo piazzò di fronte ai piccoletti sul letto. Lou prese i panini e i due ragazzi improvvisarono un picnic sulla scrivania ricoperta di foto della mora. –Assaggia! Disse Louis porgendo la sua ciambella di pane a Tiffany; lei ne prese un piccolo morso rimanendo sporca di maionese ad un angolo della bocca. Eccoli di nuovo, Tommo approfittava di ogni situazione per schioccare baci sulle labbra sottili della sua ragazza.  
-Buona la maionese? Chiese lei una volta che Lou si staccò. –Dato che era sulle tue labbra .. decisamente si! Rispose lui con un sorriso soddisfatto. 
Dopo aver finito il pranzo i fidanzati pulirono frettolosamente coi tovaglioli le briciole per poi tornare al piano inferiore per infornare gli speciali biscotti al cioccolato bianco e cocco che la mamma d Tiffany faceva per ogni compleanno.
Mente Lou infornava la teglia lo stridio del campanello risuonò per la casa semivuota. Tiffany si affrettò ad aprire; non fece in tempo a scostare la porta che un tornado di bambini urlanti invasero la casa come se fossero appena arrivati a Disney World e corressero per andare ad abbracciare Topolino, che in questo caso era Louis. Tommo adorava stare con i bambini. Quando passava del tempo con i più piccoli svelava il suo lato più buffo e tenero: era incredibile quanto potesse essere dolce con quelle creature. 
Mentre Tiffany era i cucina con Josh per controllare i biscotti che cuocevano in forno diffondendo un buonissimo odore di pastafrolla per tutta la stanza, si potevano chiaramente sentire le fragorose e tenere risate dei bambini, quelle che sono così contagiose che mentre le ascolti non ti accorgi nemmeno che un sorrisetto ti è spuntato sul viso, le risate più sincere e incontrollabili; ogni tanto si sentiva Lou fare versi strani cercando di imitare gli animali della fattoria seguito dal riso di tutti i bambini. 
Il campanello suonò nuovamente: probabilmente qualche ritardatario o qualche mamma si era persa nel cercare la via di casa Richards. 
 
Appena aperta la porta Tiffany indietreggiò prontamente preparandosi ad un’altra massa di ragazzini urlanti, ma la scena che le si presentò fu totalmente diversa dalle due aspettative: una ragazza mediamente alta con i capelli castani, lisci probabilmente da più passaggi con la piastra che ricadevano morbidamente sulle spalle; il suo volto era giovane e fresco, occhi verdi intensi , che ricordavano incredibilmente quelli di Harry, non erano truccati ma brillavano di luce propria e attiravano subito l’attenzione di chiunque; uno spruzzo di lentiggini le incorniciavano il nasino leggermente all’insù.  Quel viso sembrava estremamente conosciuto agli occhi di Tiff.  Le sembrava di aver già visto la ragazza da qualche parte ma non sapeva dove. 
La giovane teneva per mano due bambini identici, si differenziavano solo per le magliette indossate: una rossa con la faccia di Elmo e una con il simbolo di Batman. Sul volto dei due piccoli di accese un sorriso quando videro il salotto pieno di palloncini fluttuanti, si staccarono dalla ragazza e corsero in sala. 
Le due ragazze si scambiarono un sorriso trattenuto ma a Tiff rimaneva il dubbio di aver già visto quella ragazza così semplice ma dall’aria simpatica e socievole. –Hei, scusa e mi permetto .. E’ possibile che io e te ci siamo già viste da qualche parte? La tua faccia mi è stranamente famigliare.  Chiese  la mora un po’ titubante. L’altra rispose con un sorriso tranquillo: -Avevo anch’io lo stesso dubbio!  Abbiamo pranzato insieme il primo giorno di scuola! Era vero: il primo giorno Tiffany aveva dovuto fermarsi in segreteria perché la sua combinazione dell'armadietto non coincideva con quella che c'era scritta sul foglio di orientamento, così una volta raggiunto il cortile con i tavoli per pranzare, erano tutti occupati e quella ragazza socievole le aveva fatto spazio sul suo tavolo.
Le due si sorrisero.
 
-So che non è l'offerta più allettante ma io e Louis dobbiamo curare i bambini oggi, ti va di passare il pomeriggio con noi? propose Tiffany alla ragazza sfoggiando un sorriso quasi implorante.
-Certo! Perchè no, Tiffany giusto? rispose l'altra mettendosi una ciocca di capelli mori dietro l'orecchio e scoprendo uno stupendo orecchino a forma di ciambella rosa.
Le due ragazze si presentarono nuovamente giusto per rinfrescarsi la memoria. 
Quella semplice ragazza era Olivia 'Ollie' Silver Galante.
 
I ragazzi badarono ai piccoli per tutto il pomeriggio, quasi 4 ore di giochi, indovinelli e risate; Non era così noioso come si immaginava Tiff, in fondo quei marmocchi erano divertenti e dopo quelle ore la ragazza si era convinta che Lou sarebbe stato un ottimo padre un giorno. Anche Ollie si era rivelata molto simpatica; un po' timida all'inizio ma un'esplosione di energia positiva una volta rotto il ghiaccio. Nonostante il divertimento i 3 ragazzi erano esausti; Piano piano il campanello iniziò di nuovo a squillare e i bambini tornarono a casa; anche i gemelli vennero portati a casa dal padre di Olivia mentre la ragazza decise di scendere in taverna con i due fidanzati.
Si sentiva leggermente il terzo in comodo, soprattutto quando Tiff si sedette sulle ginocchia del ragazzo che era seduto sulla poltrona. I due stavano pomiciando e Ollie era abbastanza imbarazzata; si guardava intorno freneticamente per non mantenere lo sguardo fisso su di loro. Per quanto avevano ancora intenzione di stare incollati?
I piccioncini si staccarono, ma fu troppo tardi perchè Ollie si era già mangiata tutte le unghie per l'agitazione e la noia di quegli istanti che per i fidanzatini erano sembrati pochi secondi ma per Olivia sembrò un'eternità! Pochi secondi dopo Lou urlò: -Idea folgorante! pronunciò le parole cercando di enfatizzare la frase e sobbalzare la ragazza rannicchiata sulle sue ginocchia.
Olivia scoppiò a ridere; evidentemente non era abituata alla scemenza di Tommo. Che bella risata aveva Ollie, era come quella dei bambini, spontanea e leggermente acuta. Adorabile.
Il ragazzo propose di chiamare gli altri e fare un Pizza-Film tutti insieme.
-Un.. Pizza.Film? chiese la nuova arrivata decisamente confusa. -Si, ordiniamo una decina di pizze tutte diverse, le più strane possibili e ce le mangiamo guardando film demenziali. rispose Tiff fiera delle cavolate che faceva con gli amici.
Ovviamente anche Ollie era invitata ma la sua timidezza ebbe la meglio; aveva rifiutato gentilmente, solo l'idea di essere in un gruppo nuovo in cui tutti già si conoscevano con il rischio di dare fastidio le faceva attorcigliare lo stomaco.
Uscì dalla stanza per chiamare il padre e farsi venire a prendere ma al telefono l'uomo le disse che la signora Richards l'aveva invitata a restare a cena dicendo che si sarebbe sicuramente divertita in taverna con gli altri ragazzi; lui aveva acconsentito e appena presi i gemelli tutta la famiglia era andata dalla nonna; in poche parole nessuno poteva venire a prenderla.
Olivia rientrò nella stanza con le guance arrossate per la vergogna: -So di aver rifiutato il vostro invito ma tua mamma ha detto a mio padre che sarei rimasta a cena; Nessuno mi può venire a prendere ora. Disturbo se rimango e passo la serata con voi? disse guardando il pavimento per non incrociare lo sguardo che sentiva premere forte su di se da parte dei due ragazzi.
-Oh figliola.. disse Lou alzandosi e facendo una voce strana, più nasale del solito -Ma che cacchio di problemi ti fai? Ovvio che puoi rimanere! i 3 risero e chiamarono gli altri compagni del gruppo.

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Wooow.. domani nevicherà verde a pois fuxiaa :D Maggie ha pubblicatoo! 
Ok.. si, lo so lo so! sono passati secoli.. ma non so che mi prende! 
Ho una sorta di blocco dello scrittore D: 
In più questo capitolo è stato un parto gemellare quadruplo (?)
MI SPIEGO MEGLIO: L'ho riscritto 3 volte cazzarola -.-
La prima volta l'ho scritto una notte in gita sulle note dell' iPhone e alla mattina non si era salvato (non chidete perchè)
La seconda volta l'ho riscritto sul pullman di ritorno e quando sono arrivata a casa ho cliccato il cestino per sbaglio e si è sputtanato S;
La terza l'ho scritto a scuola e grazie a Dio eccolo quii ;))
Di solito ho sempre capitoli pronti ma il prossimo lo devo ancora finire e dato che ora non ho più
"ISPIRAZIONE" (manco ci fosse Gesù -.-" --> ispirazione divina) non vi garantisco che pubblicherò a breve!
Scusaaaaaaate..! Non mi abbandonate anime belle :3
xx.
Maggie (:

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Capitolo 21
*** -Chapter 21. ***


Riassunto:
Emma non è ancora tornata dopo aver combinato parecchi casini con Kev, Abigail e Niall. In compenso abbiamo una nuova arrivata: Olivia Silver Galante, come se la caverà nel gruppo?
I nostri amici sono riuniti nella taverna di casa Richards per una serata insieme :) 
 
-Chapter 20.
 
Ollie-Harry, Harry-Ollie; 
Ollie-Niall, Niall-Ollie; 
Ollie-Zayn, Zayn-Ollie; 
Ollie-Abby, Abby-Ollie; 
Ollie-Jazz,  Jazz-Ollie. 
 
-Ma ti diverti? aveva chiesto ironicamente Lou alla fidanzata. Lei gli rispose con un sorriso esagerato più falso che mai.
Finite le strampalate presentazioni di Tiff, i ragazzi stavano decidendo quali pizzze ordinare tutti ammassati sul divano e sulle poltrone della taverna di casa Richards.
-Che film si guarda? chiese curioso Zayn.
-American Pie! propose Tiffany mostrando un DVD masterizzato con la scritta del titolo in blu. Tutti acconsentirono con urla di approvazione, quando erano tutti insieme facevano un baccano infernale, appena uno di loro faceva un versetto o un urlo partivano a ruota gli altri e nessuno li fermava  più!
Olivia annuì timidamente. 
Si sistemarono più comodamente: Tiffany in braccio a Louis con le gambe che penzolavano fuori dal bracciolo della poltrona; Jazz e Zayn accoccolati sul divano con Niall e un gigantesco pacchetto di patatine, che il ragazzo alternava alla pizza, accanto.
Abby, Harry e Ollie si erano seduti su 3 puff colorati con le gradazioni del rosso, arancione, giallo.
Il grande schermo piatto si illuminò e il logo della 20th Century Fox apparve sulla TV.
 
Dopo appena 30 minuti Lou e Tiff erano caduti fra le braccia di Morfeo; le loro fronti si toccavano e Tommo aveva un respiro più accelerato del solito, magari stava facendo un incubo.
Passò circa un quarto d'ora e anche Jazz si addormentò fra le braccia di Zayn che la cullava dolcemente accarezzandole i capelli corvini.
Abigail si era spostata sulla poltrona che era rimasta libera; Niall la raggiunse e i due iniziarono a giocare alla battaglia dei pollici, dato che stavano vedendo il film per la quarta volta e ormai sapevano le battute a memoria.
Gli unici che non si erano mossi ne addormentati erano Harry e Ollie.
 
Verso mezza notte nessuno calcolava più il film; Ollie si era unita a Niall e Abby mentre Harry stava maneggiando il suo telefono da 20 minuti ormai; Hazza era seriamente twitter-dipendente, un po' come Abigail anche se ultimamente la ragazza stava cercando di "disintossicarsi" per volontà di Zayn che odiava vederla attaccata a quella macchinetta mentre gli altri parlavano.
 
Ollie ricevette una chiamata e i Coldplay risuonarono per tutta la stanza silenziosa;
“Hai i soldi per un taxi” la profonda voce del padre era chiaramente udibile nel silenzio della taverna. La ragazza rispose affermativamente e chiuse la chiamata.
Olivia disse soltanto che sarebbe dovuta tornare a casa. Abigail disse un ‘Ciao’ assonnato mentre si rannicchiava sul petto di Niall che le accarezzava la nuca; quei due avevamo iniziato a legare molto, dopo la delusione di Kev e Emma. 
Hazza scattò in piedi e disse a voce bassa: -Non esiste che prendi un taxi in mezzo a Londra a mezzanotte passata, ti accompagno io! La ragazza arrossì ma fortunatamente il buio della stanza illuminata solo della luce fioca della tv nascose le due guance colorite. –No, tranquillo non voglio disturbarti! Pronunciò lei fissandosi le All star bianche sfumate di azzurro: le aveva tinte lei, erano davvero particolari. –Ma che disturbo, non ti preoccupare! Harry era sempre premuroso, come un fratello maggiore o un padre affettuoso; non importava se Olivia era nuova nel gruppo o se lei non pensava di aver bisogno di un passaggio, l’avrebbe accompagnata in ogni caso.
 
-Ho sentito Charlie Brown prima, ti piacciono i Coldplay? Chiese il riccio una volta messa in moto la Volvo. 
-Si, adoro i Coldplay..! rispose la ragazza leggermente sorpresa che il ragazzo conoscesse il nome della sua suoneria. -Sai, Olivia Galante..  iniziò il riccio soffermandosi sul suo nome -A casa ho un tesoro che potrei condividere con te.. ma mi devi dimostrare di essere una vera fan dei Coldplay.. concluse. Ollie lo guardò alzando un sopracciglio con aria perplessa. –Cioè?  Chiese curiosa girandosi verso destra dove il ragazzo stava guidando. –Anno di formazione? Chiese freneticamente Harry. –Pff.. ragazzo, 1997.. troppo facile! Rispose la ragazza con un tono strafottente. –Singolo di debutto! Urlò lui pochi secondi dopo. La ragazza iniziò a canticchiare -Look at the stars, look how they shine for you, and everything you do, yeah they were all YELLOW! All’ultima frase iniziò a cantare anche Hazza, i due finirono la canzone urlando a squarcia gola e risero insieme. –Ok, Ok .. sai che Yellow è il loro singolo di debutto! Ammise il moro. Lasciò passare qualche minuto e poi sparò un’altra domanda –Speed of sound..  e la ragazza concluse la frase all’istante –EMA Music Awards! - Mi sorprendi! Dov’è finita la timida e silenziosa Ollie? Chiese Harry guardandola e staccando lo sguardo dalla strada. Lei premette sul lato sinistro della guancia di Hazza con tre dita per fargli tornare la concentrazione sulla strada illuminata lievemente dai lampioni che emanavano una strana luce arancione ad intermittenza. Lui sbuffò facendo alzare i riccioli dalla sua fronte e poi disse deciso –Se rispondi a questa condividerò il mio prezioso tesoro.. da chi furono citati a giudizio?  Lei sorrise e rispose tranquillamente –Nel 2008 Joe Satriani li accusò di aver copiato la base di una sua canzone, più precisamente If I Could Fly per usarla come base di Viva La Vida! concluse con un sorrisetto soddisfatto. Anche Harry sorrise facendo spuntare le due fossettine al centro delle guance.   
La ragazza inviò un messaggio al padre scrivendo che si sarebbe fermata da Tiffany ancora qualche minuto.
-Eccoci! disse il riccio parecheggiando di fronte al garage. I due scesero dall'auto e si diressero verso la porta di un color blu scuro.
Olivia si imbambolò a guardare una lanterna accessa nonostante nessuno fosse in casa, era appesa ad una trave del piccolo portico che era perpendicolare alla porta. -So che è una cosa stupida e forse anche ridicola ma mia sorella se n'è andata e non si fa sentire da parecchio.. la lascio sempre accesa, come nei vecchi film, così che se Emma decidesse di tornare capisca che c'è sempre un posto per lei.. Disse Harry intanto che girava ripetutamente la chiave metallica nella toppa. Olivia gli fece un sorriso misto fra conforto e sorpresa; Essendo nuova non sapeva della festa, di Kev o di Abby e Emma.
 
Entrarono e Hazza si tolse la felpa JW viola e la lanciò a caso su una poltrona in salotto; si diresse verso la libreria che al posto di essere piena di libri era riempita con i vinili che appartenevano al padre di Harry. Il Giovane ne estrasse uno con un gesto esagerato, facendo rabbrividire Ollie per il rumore della carta che sfregava sul legno scuro.
Si avvicinò a lei e le sventolò il disco sotto il naso. Lei si allontanò con un balzo leggermente spaventata non aspettandosi il Riccio così vicino a se.
Olivia strinse leggermente gli occhi per leggere le piccole scritte sull'etichetta rotonda al centro del vinile. Doveva essere una copia provvisoria perchè aveva un design semplice e spartano; La carta al centro era bianca e sopra c'era scritto PRIDE con un tratto sottile di colore rosso, un trattino basso e la scritta COLDPLAY.
 
Harry si avvicinò al giradischi posizionando il disco nero sotto la puntina facendo così risuonare le canzoni esclusive dei Coldplay. Si avvicinò alla ragazza spostandole i capelli mori di lato, lasciando così scoperto il collo candido. Una vena blu pulsava freneticamente, forse per l'agitazione o forse semplicemente perchè non si aspettava il moro così vicino a se; Harry si sentiva come un vampiro, quel collo lo chiamava e quando lui posò le sue mani fresche su di esso Ollie si irrigidì ma si rilassò pochi secondi dopo sentendo le labbra tiepide del ragazzo che le tracciavano dei cerchi sulla pelle.
Lei si girò guardando Harry negli occhi, il suo sguardo era visibilmente confuso ma il ragazzo sapeva benissimo qual'era il suo obbiettivo per la notte e non aveva intenzione di tirarsi indietro. 
Olivia prese audacemente tra le mani il viso di Harry e iniziò a baciarlo con passione, lui sorpreso ma compiaciuto strinse la ragazza per i fianchi attirandola a se; inspirò per qualche secondo i suoi capelli, sapevano di miele, semplicemente adorabile. Iniziarono a giocare l'una con i capelli dell'altro finchè Styles si sfilò la maglia grigia gettandola a terra non curante del luogo in cui si era posata; il suo fisico era in bella mostra e Olivia indietreggio di qualche passo per ammirare il corpo perfetto di Harry; Lui fece un giro su se stesso compiaciuto e sicuro di se per poi prendere Olivia per mano portarla al piano superiore nella camera da letto.
La luce soffusa rendeva l'amosfera intrigante ed eccitante ma ovviamente Ollie era leggermente frenata dalla paura.. dopo tutto non conosceva Harry e non sapeva bene cosa aspettarsi; -Hei.. aspetta, aspetta.. interruppe lei intanto che lui le stava per sfilare la maglietta. Lui si fermò sorpreso. -Non è che dopo questa notte noi due saremo.. non ebbe nemmeno tempo di finire la frase che il riccio l'aveva già rassicurata fissandola intensamente negli occhi così da aumentare il desiderio:-Silver, guardami in faccia. Ti sembro il tipo da relazioni serie? chiese lui con aria indifferente. -Mi sembri un cretino patentato ma un ottimo scopamico! E perchè mi chiami per secondo nome? concluse lei con un sorriso soddisfatto. Lui le schioccò un lungo bacio in segno di approvazione aggiungendo:-Non mi piace il nome Olivia, Silver fa più figo. Harry riprese a baciarla con traporto; bocca, guance, collo e orecchie. -Spogliami. aggiunse lei alzando gli occhi al cielo, spiazzandolo completamente ma facendo comparire un luccichio negli occhi del moro che non si fece ripetere il comando due volte.

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NONSONOMORTA
ragazzi scusate davvero ma l'ispirazione si era suicidata buttandosi nel cesso D:
Ho scritto questo capitolo sotto pressioni di Giorgia e Altea che mi hanno convinto a continuare. 
Quindi grazie a voi 2 C:
Se siete ancora qui con me grazie anche a voi! Spero davvero che vi piaccia questo capitolo perchè a me non fa impazzire :S
Let me know if you like it :)
Please comment :D
ok, basta fare la British LOL 
Il prossimo capitolo è in fase di scrittura (?) 
Spero che il riassunto all'inizio sia servito! :))
xoxo
Maggie (:

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