Naya, are you ok?

di Ofelia20
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naya, are you ok? ***
Capitolo 2: *** Chi trova una HeMo trova un tesoro... ***



Capitolo 1
*** Naya, are you ok? ***


“Sarà una mattinata come tante altre” Ti sei detta questa mattina quando, puntuale come al solito, sei uscita di casa alle nove per dirigerti verso il set. Alzi gli occhi verso il cielo, stranamente il sole splende e sembra sorridere alle soffici nuvole bianche che per il momento non hanno intenzione di oscurarlo. Un leggero venticello soffia scompigliando i tuoi setosi e lunghi capelli scuri, ma senza infastidirti, trovi piacevole quella fresca carezza su quel tuo bel volto naturalmente abbronzato. Entri nella solita caffetteria in cui ti fermi tutte le mattine prima di recarti a lavoro, ne esci come sempre sorridente, tra le mani un bricco di caffè macchiato bollente. Lo sorseggi mentre percorri a piedi la strada, questa mattina hai voglia di passeggiare. Attraverso i pesanti occhiali da sole che indossi ti fermi ad osservare le vite delle persone che ti passano a fianco, ti viene da pensare che non vedi l’ora di toglierli per ritrovare davanti a te i colori della vita, il mondo sembra più triste se visto dietro a delle lenti scure e senza colori. Ti meravigli per il pensiero profondo che l tua mente ha partorito, eppure non sono ancora le nove e mezza. Sorridi, gusti il tuo caffè e poi ti convinci che quella sarà una bella giornata.

Arrivi sul set, forse troppo presto perché non c’è ancora nessuno. Finisci con calma il tuo caffè e poi estrai dalla borsa il tuo copione, per te quel giorno era prevista una sola scena da girare. Constati che anche il lavoro sarà particolarmente leggero, dai un’ultima occhiata al testo della canzone pregustando già la soddisfazione di interpretare una canzone di Michael Jackson. È giunto il momento di prepararti, ti avvii verso la stanza della costumista, lei ti saluta con il suo solito sorriso rassicurante per poi affondare il naso nel suo piccolo taccuino, dopo averlo consultato si inoltra tra le lunghe file di abiti che sono stati, o saranno, i costumi per te e per gli altri interpreti. Dopo pochi istanti torna da te con il tuo abbigliamento del giorno: una vestito attillato nero, un giacca dello stesso colore, un capello degno del Re del Pop e degli stivaletti. Stranamente quella “divisa” ti piace, la ringrazi e senza togliere gli occhi da quegli indumenti ti avvii verso il tuo camerino per indossarli.

Sei pronta. Dopo essere passata dal trucco e aver accuratamente aggiustato i capelli, esci da quelle piccole stanzette che odorano di cosmetici e profumi costosi e ti dirigi verso il set, dove la scenografia ti sta aspettando. Al tuo arrivo noti che sono tutti arrivati: Lea e Cory se ne stanno appartati a chiacchierare in un angolo in attesa che arrivi il loro momento per le riprese, Darren rimane fermo e inerme sotto le mani insistenti della sua assistente che tenta in tutti i modi di aggiustargli il farfallino a pois, il tutto sotto gli occhi divertiti di Chris, Heather è piegata a terra a fare degli esercizi per riscaldare i muscoli prima di ballare, saluti tutti, con alcuni ti fermi a fare due chiacchiere poi arriva il tuo momento. Il registra ti dice di farti avanti, prendi un respiro, cerchi di raccogliere il massimo della concentrazione e ti avvii sulla scena. Ti fermi in mezzo a quella scenografia che è stata preparata accuratamente in attesa che tutto sia pronto per iniziare a girare, il tuo sguardo è fisso indefinito mentre ripassi mentalmente la coreografia. All’improvviso un leggero tocco sulla tua spalla sinistra ti riporta alla realtà, , ti giri e davanti a te c’è lui. Avete lavorato poche volte insieme ma avete avuto modo di conoscervi fuori dal set, siete diventati quasi subito amici, è evidente un certo feeling che serpeggia tra di voi. Ti sorride con quel suo immenso e brillante sorriso che contagia anche il tuo, e ritrovi la tua bocca ad aprirsi per rispondere al suo.

“Buongiorno Naya! Bel cappello!” ti dice senza perdere nemmeno per un secondo quel idilliaco sorriso, toccando con l’indice la visiera del cappello.

“Attento Grant! Così mi spettini i capelli!” gli rispondi ridacchiando, in realtà quel suo sfiorarti non ti infastidisce per niente ma non sei ancora pronta ad ammetterlo a te stessa. Anche lui si lascia scappare una leggera risata mentre ti rivolge quel suo sguardo impertinente degno del personaggio che interpreta, “Sei pronta?” ti dice facendosi serio.

“Sono solo un po’ preoccupata per la coreografia!” gli riveli sorridendogli ancora.

“Ah sono certo che sarai fantastica come al solito!” cerca di incoraggiarti sfiorandoti amichevolmente il braccio. Stai per rispondergli quando la voce del registra vi richiama al silenzio, vi fate spazio tra le decine di sedie che sono in scena in attesa che il registra dica anche a voi dove posizionarvi mentre due ragazzi con il violoncello entrano e si siedono l’uno di fronte all’altro.

 “Oggi gireremo solo la coreografia, per la parte recitata ci penseremo lunedì” dice tramite il megafono, per poi dare le ultime disposizioni a te e agli altri attori. Prendi un respiro, raccogli tutta la tua concentrazione per far affiorare il tuo talento, adesso devi lasciare fuori Naya, adesso esiste solo Santana. La musica parte, i due ragazzi suonano in modo impeccabile i loro strumenti e se non fosse che stai girando ti fermeresti a guardarli con ammirazione. Ma non ti lasci distrarre dalla loro destrezza, devi mantenere la concentrazione, tieni molto a questo brano e vuoi interpretarlo dando il meglio di te. Dopo la prima successione di note introduttiva Grant inizia a cantare la sua parte. Ascolti il suono della sua voce, così fresca e morbida che ti dà i brividi che continua a risuonare nelle tue orecchie, ti è sempre piaciuta la sua voce ma sentirlo interpretare quella canzone ha uno strano effetto su di te. Ti costringi a mandare via i tuoi pensieri e continui a intimarti di rimanere concentrata e di restare nel personaggio: Santana non penserebbe mai una cosa del genere di Sebastian. Grant, perfettamente dentro il suo personaggio, continua a cantare e a girarti intorno, lo guardi come da copione ma quello che dovrebbe essere un sguardo pieno di sfida e rabbia si tramuta in uno sguardo carico di ammirazione e di semplice sorpresa. Non riesci a smettere di guardarlo: è così affascinante mentre interpreta magistralmente il testo della canzone, esamini la sua figura nella sua indecente perfezione che ti strega facendoti dimenticare persino il luogo in cui ti trovi. Arriva vicino a te e ti accarezza delicatamente il braccio, tutto come da programma tranne il brivido che scuote il tuo corpo, di certo quello non lo avevi previsto. Lo guardi allontanarsi, un po’ della confusione che ti sta assalendo traspare dai tuoi occhi scuri, non riesci a capire cosa stia succedendo al tuo corpo. Totalmente presa dalla bellezza e dalla bravura di Grant, quasi ti lasci scappare la nota d’attacco per la tua parte. Riesci a prenderla per un soffio, canti la tua parte ma nella tua voce manca qualcosa, c’è qualcosa di diverso in lei o forse c’è solo qualcosa di diverso in te. Non riesci nemmeno a concentrarti sul testo tanto sei presa da lui e da quel suo straordinario fascino che ti sembra di notare solo adesso, seguendo la coreografia ti alzi e cammini verso di lui senza smettere di fissarlo, senza smettere di ammirarlo. Quella che da copione dovrebbe essere una leggera spinta sul suo petto si rivela essere una carezza, eppure la musica continua e tu cerchi di tornare in te cercando di recuperare il controllo, ma ormai hai perso il controllo della tua mente e del tuo corpo, mentre cammini i tuoi piedi si intrecciano e rischi quasi di cadere. Il suo viso ora è vicino al tuo, fissi le sue labbra muoversi e senti una morsa afferrarti lo stomaco è tutto così strano che hai dimenticato che stai girando una scena ormai ti sei completamente persa tra la sua voce e tra i lineamenti perfetti del suo volto quando la musica d’improvviso si blocca e ti riconduce alla realtà. Per un secondo un silenzio assordante irrompe sulla scena e lo stesso accade nella tua mente: come se fino ad ora stessi sognando ti ritrovi a fissare il viso di Grant, anche lui ti rivolge uno sguardo confuso e tu vorresti dirgli qualcosa se non fosse che nemmeno tu sai cosa stia succedendo dentro la tua testa. La voce arrabbiata e aggressiva del registra rompe il silenzio:

“Ma che cosa ti prende? Dai riproviamo!”

Ma tu non hai nessuna intenzione di riprovare. Sei confusa, un singhiozzo di pensieri ti esplode nella testa e non hai la più pallida idea di cosa stia accadendo. Guardi per un’ultima volta Grant, provi ancora la stessa sensazione: una morsa ti attanaglia lo stomaco che non riesci ad ignorare, tutti ti guardano in attesa che tu torni alla tua posizioni ma non ci riesci, ti togli il cappello e senza dire una parola con lo sguardo basso ti dirigi verso i tuo camerino.

 

Salve a tutti! Questa è la prima Fanfiction che scrivo in questo fandom! Ho deciso di scriverla perché da quando ho visto la puntata “Michael” (la stessa che stanno “girando” in questo capitolo) mi sono fissata con la coppio Sebtana, ma visto che nel telefilm è impossibile che accada e inoltre sono un forte sostenitrice della Britanna, ho deciso di scrivere su Naya e Grant. Che ve ne pare? Vi piace l’idea? ^_^

 

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Capitolo 2
*** Chi trova una HeMo trova un tesoro... ***


Entri nel tuo camerino sbattendo la porta. Ti siedi davanti allo specchio sperando di rincontrare nel tuo riflesso la vecchia Naya, quella che fino a pochi istanti fa eri certa di conoscere. Ti abbandoni sullo schienale della tua comoda sedia sperando di riuscire a prendere pieno possesso delle tue funzioni vitali: riesci a percepire i brividi che pian piano abbandonano il tuo corpo, il respiro che inizia a regolarizzarsi, il cuore a battere più lento e le miriadi di farfalle che poco prima assediavano il tuo stomaco ora sembrano essere volate via lontano. Hai quasi riacquistato la tua solita lucidità e nascondendo il viso tra le mani, senza curarti del trucco che potrebbe rovinarsi, lasci che i pensieri ritornino indietro ad analizzare quanto ti è successo: stavi registrando il duetto di Michael con Grant, quando all’improvviso la tua priorità non era più concentrarti sull’esibizione ma perderti nel verde degli occhi del ragazzo. Sei confusa, hai lavorato altre volte con lui ma non ti sei mai sentita così in sua presenza, in verità non ti senti così con nessuno ormai dai tempi della tua prima cotta alle superiori. Un’illuminazione ti coglie nel mezzo dei tuoi pensieri: devi esserti lasciata influenzare dall’atmosfera del duetto e dall’energia dei personaggi che stavate interpretando e hai fatto si che ti condizionassero e ti facessero sentire amplificata quella che era, in verità, solo l’adrenalina che come sempre si impadroniva di te quando ti esibivi. Nel silenzio di quella minuscola stanza ti nascondi dietro i tuoi pensieri e dietro di essi nascondi anche la verità, ora che hai trovato una soluzione razionale a quello che ti è successo ti senti più tranquilla e ti godi la tranquillità del tuo camerino e la pace ritrovata. La quiete però, viene rotta da un bussare deciso alla porta: “Avanti!” dici con voce roca certa che si tratti del registra che viene per urlarti in faccia la pessima figura che hai fatto.

“Naya stai bene?” non è il tono di rimprovero che ti aspettavi, è una voce delicata, calda e amichevole. Vedi entrare Heather lentamente, con un accenno di sorriso sul bel volto e uno sguardo preoccupato si riflette nei suoi occhi azzurri.

“Si, stai tranquilla Hemo. Sto… sto bene!” cerchi di rassicurarla rivolgendole il tuo radioso sorriso e chiamandola con quel nomignolo che ti piace tanto. 

“Cosa ti è preso prima sul set?” la voce della tua amica ora è più serena, ti si avvicina sorridente sedendosi di fronte a te sul ripiano dello specchio.

“Non lo so… Probabilmente non avevo preparato bene la coreografia ed il brano” inventi una scusa valida mettendo in campo tutte le tue migliori doti da attrice per nascondere la verità.

“Ah si può capitare!” dice la bionda facendo spallucce e posandoti la sua mano sulla spalla. “Ma sembravi davvero sconvolta!” aggiunge poi con una smorfia.

Già…” ti limiti a rispondere rivolgendo lo sguardo a terra ripensando a quanto stupido sia stato il tuo comportamento.

“Ci siamo preoccupati tutti! Non è da te comportarti in quel modo” continua a dire Heather che forse ha percepito che le stai nascondendo qualcosa.

“Mi dispiace! Si saranno arrabbiati tutti sul set…” dici seriamente dispiaciuta senza avere il coraggio di alzare lo sguardo da terra.

“No tranquilla! Quando hanno saputo che venivo da te mi hanno detto di dirti che se non te la senti di girare oggi puoi tornare a casa. Hanno detto che si dedicheranno al duetto di Chord e Amber e che Smooth Criminal lo girerete la prossima settimana.” Ti ritrovi ad ascoltare quella notizia con un insolito sollievo, sai che non saresti riuscita a tornare di nuovo a girare quella scena.

“Oh bene!” rispondi sospirando e rivolgendo un sorriso alla tua amica, che dopo aver rivolto lo sguardo all’orologio la vedi alzarsi di fretta e dirigersi verso la porta.

“Devo scappare!Ho le prove! Mi raccomando domani rivoglio la vecchia Naya di cui sono innamorata!” ti dice sorridente cercando di rialzarti su il morale e lanciandoti un bacio, tu la saluti con un cenno della mano ridacchiando e la guardi sparire nel corridoio. Dopo nemmeno un secondo rivedi la sua testa bionda affacciarsi alla porta del camerino e senza mai perdere il luminoso sorriso ti chiede ancora una volta: “Naya, sicuro di stare bene?”

“Si te l’ho detto! Sto benissimo HeMo!” ripeti volgendo i tuoi grandi occhi scuri verso al cielo.

Resti di nuovo sola, sbottoni la giacca del costume e ti togli le scarpe, sei pronta per tornare a casa e dimenticare questa assurda giornata. Riprendi la borsa che avevi appeso alla sedia e vi rimetti il cellulare, stai per sbottonarti il vestito quando senti di nuovo bussare alla porta.

“Heather ti ho detto che sto bene!” urli spazientita certa che si tratti della tua amica.

“Sono Grant. Naynay posso entrare?” quella che ti risponde non è la voce che ti aspettavi, è la suadente voce che sei abituata ad ascoltare ma che solo oggi fa accapponare la tua pelle. Di certo quella è l’ultima visita che avresti voluto ricevere in quel momento, poi ritorni alla tua convinzione: la tua è stata tutta suggestione prima e adesso non hai niente da temere. Ma non sei abbastanza forte per scoprire se quella sia effettivamente la verità e preferisci respingerlo piuttosto che trovarti di nuovo faccia a faccia con lui.

“Non è un buon momento!” rispondi avvicinandoti alla porta con la tentazione di aprirgli che ti assale.

“Ma io sono preoccupato. Stai bene?” ed ecco ancora questa domanda. Senti la sua voce supplichevole dall’altra parte della porta e non puoi fare a meno di immaginare i suoi occhi che guardano accorati la porta chiusa davanti a loro,con questi immagine marchiata nella mente sospirando ti arrendi e apri la porta. Davanti ti compare Grant che indossa ancora il costume di scena, la divisa degli Usignoli, con cui eri solita vederlo sul set  ma che stranamente oggi trovi gli stia in maniera impeccabile, sul volto il solito beffardo sorriso e i suoi occhi che per te quella mattina brillavano più del solito.

“Si, sto bene! Ma preferirei restare sola” rispondi con tranquillità rivolgendo i tuoi occhi per terra per non incrociare il suo sguardo, ma ti ritrovi a fissare i suoi piedi e gli eleganti mocassini neri che indossa non riuscendo a trattenerti dal trovare dannatamente affascinante anche il suo modo di calzarli.

“Su adesso non farne un dramma! Può capitare a tutti…” ti dice ridacchiando posando la sua mano fredda sulla tua spalla adesso nuda. Un brivido percorre quel lembo della tua pelle e qualcosa ti dice che non si tratta di brividi di freddo.

“Si, vedrai la prossima settimana andrà meglio!” dici sorridendo mentre azzardi a guardarlo negli occhi.

“Ne sono sicuro! E poi devo ringraziarti, oggi non avevo molta voglia di lavorare!” ti confessa ridacchiando contagiando anche te.

“Non ti ci abituare però!” rispondi fingendoti accigliata senza smettere di ridacchiare nervosamente.

“Si, preparati per domani! Dobbiamo registrare le nostre scene. Il Sebastian che è in me non vede l’ora di litigare con te!” esclama sorridente sfiorandoti amichevolmente il naso con l’indice.

“E la mia Santana non vede l’ora di prenderti a calci!” rispondi con l’intonazione del tuo personaggio ridacchiando e godendo di quel leggero contatto con la sua pelle.

“Bene! Allora io vado…” ti saluta aprendo la porta. Ti affacci per guardarlo allontanarsi da te senza riuscire a smettere di sorridere e senza poter impedire alle tue guance di arrossire. Lungo il tragitto lo vedi girarsi verso di te e rivolgerti un sorriso, quando ormai è sparito dalla tua vista ti chiudi la porta alle spalle, e poggiando la testa contro di essa ricadi di nuovo nei tuoi pensieri. Ora sei sicura che non si è trattata suggestione; rivedendolo hai provato le stesse cose di quando l’hai sentito cantare sul set. Qualcosa deve essere cambiato in te, anche se ancora non sai cosa. Hai scoperto di sentirti estremamente attratta da un tuo collega che fino a dodici ore fa consideravi solo un amico, e ti chiedi può una canzone risvegliare certi sentimenti nelle persone?

 

Perdonate il ritardo! Ma scrivere questo capitolo è stato un parto, e non ne sono neanche soddisfatta! Ma va beh, poteva venir fuori meglio ma sicuramente anche peggio ^_^ mi rifarò nei prossimi.

Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo, tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite-preferite-ricordate e un grazie speciale a chi ha speso un po’ del suo tempo a lasciarmi una recensione! Sono proprio contenta contenta contenta che vi sia piaciuto! Vi aspetto al prossimo capitolo che se volete, pubblicherò entro questa settimana, altrimenti ci “scriviamo” lunedì prossimo! Baciii!!

 

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