Irish marriage

di giulii98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prolugue ***
Capitolo 2: *** give me a reason ***
Capitolo 3: *** me and you? ***
Capitolo 4: *** new york state of mind ***
Capitolo 5: *** kiss me ***
Capitolo 6: *** bubbly ***
Capitolo 7: *** stuck like glue ***
Capitolo 8: *** Laura Palmer ***
Capitolo 9: *** little bird ***
Capitolo 10: *** let me love you ***
Capitolo 11: *** feel this moment ***
Capitolo 12: *** wish I was your lover ***
Capitolo 13: *** wannabe ***
Capitolo 14: *** scream and shout ***
Capitolo 15: *** too close ***



Capitolo 1
*** prolugue ***


-Siamo in arrivo all’ aeroporto di Dublino, ricordiamo ai passeggeri di non alzarsi durante l’atterraggio… bla bla bla- quanto odio l’accendo irlandese? bah..
E quella voce mi ha anche svegliato, ho dormito dall’inizio del viaggio fino all’atterraggio, brava Julie!
Apro gli occhi e mi stiracchio, quando sento un pesante russare di fianco a me, mi giro infastidita e mio fratello Niall sta tranquillamente dormendo nel sedile accanto al mio.
 

Niall è mio fratello gemello. ha capelli biondi tinti, che in realtà sarebbero mori come i miei, e due occhi azzurro mare stupendi. Andiamo abbastanza d’accordo io e lui, tranne quando fa lo schizzato, e lo fa soprattutto quando ha fame, diventa una cosa insopportabile giuro!
 
 
Infastidita dal suo russare gli do una spintarella e lui si sveglia di soprassalto come se ci fosse un terremoto.
-svegliati, stiamo atterrando!- gli dico seccata
lui fa degli strani grugniti e si stiracchia con gli occhi azzurri sbarrati.
-ragazzi ci siete?- mi sento una mano picchiettarmi sulla testa e mi giro, trovo mia madre con di fianco Louis che mi sorridono.
 

Mia madre si chiama Ariel Fox. E’ una donna bellissima che stimo molto. Ha tirato su me e Niall fin da quando eravamo piccoli, fino all’età di otto anni veramente, visto che nostro padre non l’ho mai conosciuto. Mia mamma mi dice solo che l’ha abbandonata quando era incinta, che figlio di buona donna, veramente! Quando avevo circa otto anni mia madre ha iniziato a uscire con Daniel e quando ho compiuto tredici anni si sono sposati.
Daniel Tomlinson è un gran uomo. Sua moglie è morta quando suo figlio aveva solo due anni e lui l’ha portato su da solo. Vive con noi e per me è come se fosse mio padre, anche se non l’ho mai chiamato così. Daniel ha la mamma irlandese e ha vissuto in Irlanda fino a quando non  ha conosciuto sua moglie e si è trasferito a New York per lavoro. Quando è morta è rimasto lì e ci sta tutt’ora con noi.
Il figlio di Daniel si chiama Louis, Louis Tomlinson. Ha due anni in più di me e ci vado d’accordissimo, è un secondo fratello. Ha i capelli neri e due occhi azzurri che deve aver ereditato da sua madre, anche perché Daniel li ha marroni.
Io, Niall e Louis siamo sempre stati uniti e ci vogliamo un mondo di bene, quei due sono il mio mondo.  
 
In questo momento stiamo atterrando in Irlanda. perché!?
Perché il figlio del fratello di Daniel, che da quello che ho capito si chiama Liam, si sposa. Si esatto, e ci ha invitato al suo matrimonio, che si terrà tra circa un mese in Irlanda.
Daniel, visto che non abbiamo mai conosciuto i suoi parenti irlandesi, ha avuto la brillante idea di portarci tutti in Irlanda per due mesi e farceli conoscere, non è fantastico!? no che non lo è.
Io in questo momento dovrei essere a New York, a divertirmi con i miei amici, perché devo passare la mia estate in Irlanda!? Perché devo passarla con persone che non conosco?
Ok forse sto esagerando, ma semplicemente non mi va a genio, ok.  
 

-si siamo svegli- rispondo scocciata a loro, togliendo la mano di mia madre dalla mia testa. Mi rigiro, Niall si è riaddormentato sul sedile e io riappoggio la testa su di lui, finche una voce con un fastidioso accento irlandese ci dice di scendere dall’aereo e controvoglia mi alzo dal mio posto, trascinando anche Niall ancora assonnato che si appoggia ad ogni sedile a mo’ di ubriaco.
Arriviamo dentro l’aeroporto per prendere la valigia, un aeroporto enorme per dirla tutta, quando vedo la mia valigia la prendo e seguo la mia famiglia che intanto si è già incamminata per l’uscita senza aspettarmi, infami.
arrivo fuori dall’ aeroporto e Daniel ci dice di aspettarlo qui e che ci avrebbe raggiunto con la macchina a noleggio, così mi siedo sul marciapiede sporco del parcheggio esausta e assonnata e guardo il panorama oltre il parcheggio. ci sono colline verdi sullo sfondo, con un bellissimo prato. è strano vedere del verde in una città, a New York se vuoi trovare del verde devi andare per forza in un parco, non lo trovi per strada. Qui sembra di essere in una favola, non lo so ma mi trasmette allegria.
-quindi, questa è l’Irlanda!?- costata Louis, prendendo posto alla mia sinistra.
-a quanto pare- dico io piatta, ok: non sono contenta di essere qui e si vede, ma alla vista di quel verde mi scappa un sorriso.
-mamma, io ho fame, quando si mangia?- chiede Niall, prendendo anche lui posto vicino a Louis.
sembriamo tre bambini che sono stati costretti dai genitori ad andare in un posto a loro sconosciuto, e in parte lo siamo. Siamo praticamente stati costretti a venire in Irlanda…
-non lo so Niall, adesso quando arriva Daniel vediamo cosa ci dice- risponde lei rimanendo in piedi.
 


IO? mi chiamo Julie Horan. Ho 17 anni e abito a New York insieme alla mia famiglia. New York è una città stupenda e io sono fortunata a vivere a Brooklyn. Uno dei posti più belli del mondo a mio parere.
Ho lunghi capelli marroni e mossi che mi arrivano a quasi al sedere e occhi azzurri, non azzurro chiaro come quello di Niall e neanche azzurro come quello di Louis, diciamo azzurro spento, quasi blu, ecco.
sono al terzo anno di superiori. I miei hobby preferiti sono ascoltare musica, uscire con gli amici e fare shopping. Ho molti amici e mi considero una persona abbastanza socievole.
la mia ultima relazione si è conclusa abbastanza male cinque mesi fa, diciamo che abbiamo litigato pesantemente perché non andavamo d’accordo su niente. va beh. :)
 

dopo venti minuti buoni in cui pensavo di addormentarmi sul marciapiede data la stanchezza e il fuso orario, vedo Daniel arrivare con la macchina, dai è anche passabile, una BMV  di quelle lunghe a cinque posti, pensavo fosse un catorcio che devi spingere in sette persone per farlo partire.
-finalmente!- Louis è il primo ad alzarsi per raggiungerlo, seguito da me, Niall e mia mamma.


-dai ragazzi, andiamo!- dice Daniel dopo aver caricato le valigie nel baule.
entriamo in macchina e sono in mezzo, Louis alla mia sinistra e Niall alla mia destra.  
-dove andiamo?- chiede Niall prima che Daniel avesse il tempo di mettere in moto.
- da Liam – risponde Daniel prima di mettere in moto
-ma io ho fame!- sbraita Niall sbattendo i piedi per terra – che palle! andiamo a mangiare!?-
Io giuro che quando fa così e si comporta come un bambino lo prenderei a schiaffi e giuro che se non smette subito gliene arriva subito uno bello forte. E’ questo che intendevo quando ho detto che non sopporto quando schizza! Giuro che lo picchio.
- calmo Niall!- lo rimprovera Daniel, curvando a destra per la strada e uscendo dal parcheggio.
-ma io ho fame!- urla quasi Niall nervoso
Mi giro verso di lui con la mano alzata e giuro che stava per arrivargli uno schiaffo che gli avrebbe fatto passare la fame, ma, per sua fortuna, Louis mi blocca la mano a mezz’aria e me la mette giù sul sedile, tenendola ferma con la sua sopra. Niall non sembra neanche essersene accorto visto che guarda ancora Daniel a mo’ di supplica.
-Niall, sono le quattro di pomeriggio, non ci sono ristoranti aperti e non ti fanno mangiare niente a quest’ora. Zitto e andiamo da Liam!- dice tranquilla mia madre guardando Niall dallo specchietto retrovisore.
Niall sbuffa e prima che potesse dire qualcosa, viene fermato da Louis.  
-lo sai che Liam è un cuoco!?-
Lo stupore sulla faccia di Niall si allarga insieme a un sorriso a 32 denti.
-cosa? accelera Daniel su! Andiamo da Liam!- urla isterico Niall e tutta la mia famiglia, esclusa me, si mette a ridere.
-stai calmo!- gli dice mia madre sempre ridendo
- già calmo, e poi saremo da Liam tra non meno di un ora, abita in periferia!- cosa!? io dovrei passare un ora con sti schizzati di fianco a me!? Prendo il mio telefono e le cuffiette, so già che sarà un luuungo viaggio con sti qua. metto casuale e parte band gang di Skrillex, perfetta.




spazio autrice

ciao a tutte, spero che questa storia vi piaccia.
non so cosa dirvi...
arriverà presto un secondo capitolo, un bacio ;)

Giulia

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Capitolo 2
*** give me a reason ***


Semplicemente dammi una ragione
Solo una sarebbe abbastanza

-Pink, Just give me a reason-
 
 
dopo un oretta buona di viaggio, nella quale mi sono totalmente isolata dal mondo reale, alternandomi tra canzoni lente a canzoni che mi farebbero spaccare tutto, lasciando libero il casuale, Daniel parcheggia la macchina in un portico di una casa isolata, sperduta tra la verde pianura Irlandese. Quando sento i miei famigliari scendere dall’auto, li seguo a ruota e mi guardo intorno.
Il cielo è nuvoloso, sembra che tra poco inizierà a piovere.
 
La casa è molto grande, grande e strana…  è strana come è disposta. Ha un piano solo, con il tetto spiovente. Ha una scala laterale per arrivare alla porta d’ingresso, ma prima di arrivare alla porta devi percorrere un piccolo davanzale. E’ tutto adornato da fiori, sembra molto accogliente.
Daniel ci passa le valigie e poi entriamo nella grande casa. E’ una casa normale, ha una cucina, un salone, due bagni e tre camere.
 
-allora ragazzi, fate quello che dovete fare, alle sette e mezza ci troviamo qui, Liam ci ha invitato a casa sua a cena. Avete due ore per disfare le valigie e sistemarvi nelle camere. Io e Ariel nella matrimoniale, Louis e Niall in quella da due e Julie in quella singola, ok?-
 
-ok- rispondiamo in coro, chi esaltato, come Niall e Louis, chi seccato, come me.
 
-Julie- mia mamma mi chiama
-Cosa c’è?- le chiedo
-non avere quell’aria scocciata- dice per poi scomparire in camera sua
-stai scherzando vero?- le chiedo ironica, anche se lei non può sentirmi
 
Mi trascino in camera mia. Ha un letto singola a una piazza e mezzo e le pareti bianche, senza neanche un dipinto a renderle più ospitali.
Passo le due ore a disfare le valige, navigare su facebook e farmi la doccia. Verso le 7:20 apro l’armadio e mi metto dei jeans stretti con un maglioncino grigio neutro.
Saliamo tutti in macchina e andiamo da questo famoso Liam, speriamo che almeno cucini bene, saranno otto ore che non mangio.
 
Dopo una ventina di minuti arriviamo in un’altra casa isolata, ma vivono sperduti in mezzo al nulla sti qua!?
La casa ha un ampio giardino, contornato da una staccionata in legno. E’ davvero isolata, attorno vedo solo colline e prati verdi. La casa è tutto sommato carina: è gialla con il tetto spiovente. E’ a un piano solo, ma con una mansarda. Ha due ampie finestre nella mia facciata, con in mezzo una grande porta marrone, contornata da due colonne in pietra vista.
 
Guardo Daniel che si dirige verso la grande porta, seguito a ruota da Louis. Io, Niall e mia madre restiamo in disparte, distanti dalla porta.  Daniel suona il campanello e dopo qualche secondo un ragazzo alto, con corti capelli marroni lo apre con un gran sorriso in faccia. Indossa una maglia grigia scura a maniche corte che fa intravedere i muscoli sulle braccia e gli addominali tonici. Certo che è davvero carino, ha la faccia dolcissima.
 
-Zio Daniel!- urla Liam felice di vedere suo zio
 
-ciao Liam! ti vedo in forma!- gli risponde Daniel abbracciandolo.
 
-si fa quel che si può- risponde Liam ridendo, sciogliendosi dall’abbraccio di Daniel
 
 
Mia madre si accorge della mia faccia scocciata e si appoggia alla mia spalla
 
-potresti almeno far finta di essere felice? Conoscerai i tuoi nuovi parenti-
-non sono miei parenti, mamma. Sono parenti di Louis e Daniel. Io non c’entro niente. - le rispondo, riportando la mia attenzione alla porta
 
 
 
-Louis!- dice Liam e abbracciando anche lui – quanto sei cambiato cuginetto!- dice sfregandogli la testa, Louis prende a ridere, con la sua risata contagiosa.
-ah Liam, lei è Ariel, mia moglie e questi sono i suoi figli Niall e Julie.- dice allegramente Daniel, facendo cenno a me, Niall e mia madre, rimasti in disparte, di avvicinarci a loro.
-piacere- Liam saluta mia madre stringendole la mano
-piacere mio Liam- risponde gentilmente mia madre
-Niall- dice Niall porgendo la mano a Liam
-piacere Liam- risponde lui sorridendo, poi si gira verso di me e mi porge la sua grande mano – Liam-
-piacere Julie- gli rispondo con il mio miglior sorriso, finto ovviamente.
Ci scrutiamo per un po’, finche lui non distoglie lo sguardo da me e guarda Daniel. –entrate, deve essere pronto!- si accosta alla porta e ci lascia entrare.
 
La casa profuma di Lavanda. Liam ci sorpassa e ci indica una stanza che deve essere la sala da pranzo.
La sala è abbastanza grande e c’è un lungo tavola già con i piatti vuoti in tavola. Nella sala, già seduti a tavola, ci sono altre tre persone, non ci faccio molto caso, visto che una ragazza ha in mano un piatto fumante di Spezzatino e Liam si avvicina a lei, portando in tavola anche insalata, pomodori, zucchine e patate bollite. Guardo Niall con un sorriso complice e lui mi guarda nello stesso modo.
La ragazza appoggia lo spezzatino sul piatto e alza lo sguardo su di noi, facendo un sorriso.
-ciao, voi dovete essere i parenti di Liam, prego sedetevi, prendete posto-
 
Daniel si siede al lato opposto ai tre sconosciuti, di fianco a lui mia mamma, di fianco a lei Niall e all’ultimo posto della fila opposta agli sconosciuti Louis. Io guardo il tavolo un po’ incerta, poi Liam mi guarda e mi fa segno di sedermi a capo tavola, di fianco a Louis e dall’altra parte una signora che mi sorride. Tutti iniziano a prendere da mangiare e io seguo il loro esempio.
 
-allora….- Liam inizia imbarazzato - lei è Jade, la mia ragazza e futura moglie- guardo Jade e lei sorride a tutti, è veramente bella, ha la pelle scura e gli occhi marrone profondo.
- poi, questi sono i suoi genitori, Trisha e Yaser e Zayn è suo fratello- guardo i le persone che mi ha appena presentato e vedo che la donna non ha la pelle scura, al contrario del signore e suo figlio… suo figlio? Guardo il ragazzo e i miei occhi si sbarrano di venti centimetri. Ha la carnagione scura e gli occhi marroni, incorniciate da ciglia lunghe, ha dei lineamenti spettacolari…
 
-e lei è Julie- mi sento nominare e scatto sull’attenti portando la mia attenzione sul tavolo di persone al completo che mi sta osservando, sorrido di sghembo e riporto la mia attenzione al cibo che ho davanti.
 
-allora… voi Americani, cosa ne pensate dell’Irlanda?-  chiede Yaser dopo qualche secondo di silenzio
 
-il cibo è buono- commenta Niall
 
-ha dei magnifici paesaggi- si aggiunge mia madre
tutta l’attenzione del tavolo è concentrata su di me. Si aspettano un mio commento?
 
-vorrei essere altrove, magari a New York, con i miei amici, dove fa veramente caldo e non devo mettermi dei maglioni, dove non è tutto verde e dove non mi dicono di essere sempre gentile e sorridere sempre - dico solamente in un fintissimo sorriso, prima di mangiare l’ultimo boccone di spezzatino  - con permesso-  e alzarmi dalla sedia con tutta la mia grazia, esco dalla sala e cammino fino al cortile, appoggiandomi alla staccionata. Prendo fuori una sigaretta e me la porto alla bocca aspirando.
 
-me ne dai una?- una voce sconosciuta alle mie spalle mi fa sobbalzare, mi volto e vedo il ragazzo che era prima a tavola mi fissa, in attesa di una mia risposa.
-certo- dico e gli passo una sigaretta, lui la accende  e ci da una boccata e si guarda attorno, io mi volto e guardo il panorama.
-e così… non sei felice di essere qui!?- mi chiede
- da cosa l’hai capito Zac?- gli chiedo ironicamente, sempre fissando il panorama
Lui ride - è Zayn-
-scusa- gli rispondo ridendo anch’io
-niente, figurati- mi risponde gentilmente, tirando un’ ultima boccata alla sigaretta prima di buttarla.
Mi guarda –perché non sei felice di essere qui?- mi chiede
-dammi una ragione per esserlo, Solo una sarebbe abbastanza - gli rispondo
Lui si avvicina a me e mi parla all’orecchio
-hai me-
 
 

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Capitolo 3
*** me and you? ***


Tu giri tutto intorno alla mia testa.
Hai davvero detto le parole che hai detto?
Questo è quanto io devo sapere.
Devo restare o devo andare?
Mostrami la verità,
saremo io e te?
-let it shine, me and you-
 

 
-che cos’hai detto?- gli urlo quasi in faccia mettendo una certa distanza tra noi
lui mi guarda con una bellissima poker face, fissandomi negli occhi.
-bau!- 
Guardo Zayn confusa e lui scoppia a ridere, mi accorgo che un tenero  Golden Retriever ancora cucciolo ci guarda.
-ma chi è questo bellissimo cane!?- dice lui, abbassandosi ad accarezzarlo. Il cane scoppia in festa vedendolo.
-che carino!- dico io, abbassandomi ad accarezzarlo, lo sto accarezzando, la mia mano si mette involontariamente sotto a quella di Zayn, ci guardiamo per un po’ poi Harry va via e la mia mano cade a terra e mi caccio a ridere.
-si chiama Harry.. è il cane di Liam- dice lui guardandomi.
-oh- dico io. Ma che senso ha chiamare un cane Harry!? Boh… ma la cosa di prima…
-ma prima tu hai detto…-
-dai torniamo dentro!- dice lui, interrompendo la mia frase, prendendomi il polso e trascinandomi dento.

Ci rimettiamo a sedere e tutti gli sguardi sono su di noi.
-allora Juli- dice Jade guardandomi– parlami un po’ di te-
-di me!?- rispondo ridendo- ho diciassette anni, a settembre farò l’ultimo anno…-
-e dopo dove andrai?- mi chiede il padre di Zayn
-non lo so ancora, credo in un college a New York..-
-bè Juli.. so che è un po’ prestino per chiedertelo, ma.. vorresti farmi da damigella per il matrimonio?- chiede Jade senza aspettare ulteriori dettagli e chiacchere
-cosa!?- gli chiedo io leggermente scossa. Fare la damigella? Io? Di una perfetta estranea?
-si, lo so che non ci conosciamo, ma sei l’unica ragazza che mi hanno presentato fin ora… ci sono solo parenti maschi…. ti prego!- mi chiede supplicandomi
-ma certo- le rispondo con dolcezza, lei fa una faccia soddisfatta, per poi riprendere a parlare
-ti andrebbe, domani, di andare a Dublino, in giro per negozi, a cercare il tuo vestito!?- mi chiede
Guardo mia mamma e Daniel, mi dicono di si con la testa –va bene!- rispondo a Jade.
-perfetto!- risponde lei soddisfatta - siete nella vecchia cascina, giusto?- chiede Jade a Daniel
-si, siamo lì- risponde lui
-bene, ti passo a prendere verso le 10. Saremo lì per le 11, facciamo un giro, pranziamo e poi rifacciamo shopping.- dice lei, con un certo luccichio negli occhi.
-finalmente si ragiona- dico io a bassa voce, ma a quanto pare non ci sono riuscita, perché vedo tutto il tavolo che si mette a ridere. Oops!
 
 

Dopo un’oretta circa adiamo a casa. Entro in bagno, lasciando la porta aperta, mi lavo i denti.
-ti piace eh?- Louis entra in bagno
-chi?- gli chiedo io guardandolo dallo specchio
-Zayn- dice lui specchiandosi e facendo un sorriso di apprezzamento
-no! non lo conosco nemmeno poi!- dico per poi sputare il dentifricio nel lavandino e sciacquarmi la bocca
-come vuoi tu! Buonanotte!- mi da un bacio sulla guancia ed esce dal bagno.
Vado in camera mia e mi addormento dopo qualche ora perché il letto è molto scomodo. No, beh il letto è scomodo, ma non riesco a smettere di pensare a Zayn e a quello che mi ha detto prima “hai me”, poi si è messo a ridere… quello è tutto matto!
 

 
Quella mattina mi sveglio, vado in bagno, mi vesto con un paio di leggins neri e una maglia lunga rosa confetto abbinata a una giacchina bianca sopra; scendo in cucina a fare colazione. Poi mi metto davanti alla tv a guardare i cartoni, insieme ai miei fratelli.
Verso le dieci sento suonare alla porta, vado ad aprire e Jade mi compare davanti.
-pronta?- mi chiede lei
-prontissima, prendo la borsa e ti raggiungo-
-ti aspetto in macchina!- mi dice lei scendendo le scale, io torno in cucina, saluto tutti con un ciao collettivo e esco di casa.
Vado nella sua macchina e dopo circa un ora siamo arrivati a Dublino. Durante il viaggio ci siamo conosciute meglio, abbiamo parlato del più e del meno per conoscerci e devo dire che è troppo simpatica Jade. Parcheggia e vedo un enorme centro commerciale davanti a me.
-oh, finalmente!!- mi lascio sfuggire appena esco dalla macchina.
-bello vero?- mi chiede lei
-spero che abbia dei bei negozi- dico io camminando affianco a lei verso l’entrata
- A me piace vivere in campagna, ma vorrei tanto vivere in una grande città come New York o Londra. Prima o poi verrò a New York a fare spese folli con te!- dice lei sorridendo.
-non vedo l’ora di ritornarci!- lei mi fa un sorriso comprensivo ed entriamo in un negozio molto carino.
-come mi devo vestire per il tuo matrimonio?- dico guardando un abito giallo esposto su un manichino.
-bè.. non lo so.. ti faccio vedere la foto del mio vestito- prende fuori un I-phone e mi fa vedere la foto
-è meraviglioso!- dico sinceramente io
-ti piace? Pensa che ero al negozio quasi in lacrime quando è arrivato Zayn e me l’ha portato, è proprio un gran ragazzo mio fratello in fatto di stile, devo ammetterlo! - dice tranquillamente mettendo via il telefono.
Suo fratello….
 
 
La mattinata la passiamo in giro per negozi non trovando niente e per pranzo andiamo ad un Mc Donald. Rassegnate Jade mi porta a casa sua, dicendomi che ci sono anche Niall e Louis.

La casa di Jade è stupenda. E’ anche quella a un piano solo, tutta interamente ricoperta di edera. Ha una grande porta finestra che si affaccia su un salotto. Ha un grandissimo giardino verde, ma questa, al contrario di quelle che ho visto fin’ ora, è in una zona residenziale, nel paese vicino alle altre due.
Jade mi apre la porta e si scusa perché deve correre al lavoro, io le dico che non c’è problema  e le schiocco un bacio sulla guancia prima di vederla scomparire oltre il giardino e salire in macchina.

Entro in salotto e subito sento gli schiamazzi di Louis e Niall che giocano alla playstation, li saluto e loro rispondono con un cenno e un alzata di mano. Noto che Zayn non è con loro due. Mi giro e mi accorgo che c’è una stanza accanto, uno studio, entro e vedo Zayn sulla scrivania che gioca con un i-pad. Mi siedo di fianco a lui, sulla sedia girevole lasciata libera di fronte alla scrivania.
-hei!- mi dice lui
-ciao, cosa fai?-
-bo.. facebook.. niente di che!-
-ah, sei su facebook?-
-si, ti ho chiesto l’amicizia, sai!?-
-davvero? Da ieri non ci sono ancora andata-
-andiamoci adesso- mi fece andare sul mio profilo e gli accettai l’amicizia
-bene, ora siamo ufficialmente amici!- dice lui ridendo
-bene “amico”, scusami ma io vado in cortile-
-astinenza di nicotina?-
-si purtroppo!- mi alzo dalla sedia e lui mi segue

Vado in giardino e mi siedo per terra, dando le spalle alla casa.
-Guarda che c’è una panchina!- dice lui
-lo so, ma volevo provare a sedermi sull’erba- gli rispondo voltandomi verso di lui e sorridendogli
-va bene- si siede di fianco a me- dammene una..- dice vedendomi tirare fuori una sigaretta
-me ne devi 2- gli rispondo
-certo- prende la sigaretta e per tutto il tempo non ci parliamo
-allora- dice lui buttando la sigaretta – hai trovato qualcosa oggi?-
-no- dico io tristemente buttando la sigaretta
-povera Juli! E adesso come faremo? senza shopping non ti sentirai più a casa- dice lui mostrando finta compassione e mettendomi un braccio attorno alle spalle. Io sorpresa da quel gesto sorrido.
-ma no! Mi ha portato in un centro commerciale, ma non c’era niente…- gli dico guardandolo. Accidenti quant’è bello! Mi sto trattenendo dalla voglia di toccargli gli zigomi e le labbra
-Ah quel centro commerciale fatiscente! - ride – domani ti porto io in un posto serio Horan! - dice lui
-io e te?- gli chiedo sorpresa
-si, perché?- mi chiede confuso
-niente, va bene…- ci guardiamo e lui si avvicina sempre di più

-ieri… hai davvero detto le parole che hai detto?- gli chiedo senza pensarci
 
 
 

here I am!
vorrei ringraziare tutte le persone che seguono la mia storia, vi adoooro!
ho messo alcuni spunti qui sotto per farvi vedere come vedo io quello che descrivo (?)

alloooora:


casa di Liam:





casa di Julie:



casa di Zayn:




l'abito di Jade:
 

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Capitolo 4
*** new york state of mind ***


 
A qualcuno piace scappare,
Prendersi una vacanza dal quartiere.
Fare un salto a Miami Beach o ad Hollywood.
Ma io prenderò un Greyhound sulla linea dell'Hudson River.
Sono nello stato mentale di New York.

-Billy Joel, New York State of mind-
 
 
 
-Julie! Daniel ci sta aspettando qua fuori- urla Niall dalla porta
Mi volto nella sua direzione e gli sorrido.
-arrivo- dico alzandomi in piedi. Niall sparisce e mi volto verso Zayn.
-ti accompagno alla porta- dice Zayn sorridendomi.
Arriviamo alla porta e lui mi saluta con un bacio sulla guancia.
-ciao Zayn- lo saluto uscendo da casa sua.
- ricordati che domani alle dieci ti passo a prendere per andare a Dublino!-
-come scordarmi! grazie Zayn!-
-ciao- dice lui, chiudendo la porta alle mie spalle




din don!
apro la porta di casa e mi ritrovo Zayn davanti
-andiamo?- dico io
-certo!- Zayn sembra di buon umore, tanto di buon umore, esco di casa e vedo solo una moto.
-e come ci andiamo a Dublino?- gli chiedo guardandolo.
-beh... pensavo in treno…- mi risponde lui
-In treno? Non hai la macchina?-
-Si, ma … I miei non si fidano che ti porti a Dublino in macchina, così pensavo che possiamo andare alla stazione con la moto e poi prendere il treno. E’ diretto, ci vorranno venti minuti al massimo.-
-Ah, va bene- dico sorridendogli
-davvero non ti dispiace?- mi chiede lui
-certo che no! Non sai quante volte devo prendere un treno a New York, va beh quella è la metropolitana…però…-
-saliamo?- mi chiede lui, porgendomi un casco
-certo- dico dolcemente, prima di salire sulla sua moto.



-allora…- mi chiede Zayn, una volta salito sul treno affianco a me – parlami di New York… è così magica come dicono?-
-beh- un sorriso spontaneo appare sulle mie labbra, pensando alla mia città – Cosa vuoi sapere di preciso?-
-come mai ti piace così tanto?- mi chiede con sguardo attento
-beh, non lo so spiegare… New York è magica. Il bello di quella città è che è speciale, così com’è.
“E’ una della città più grandi e popolate del mondo, c’è gente ovunque, voci dappertutto, un gran caos, non si capisce nulla”; dicono i turisti.
Ma se ci vivi è tutta un’altra cosa.
Il caos è un caos organizzato, ogni angolo che giri ha qualcosa da vedere, a ogni singola fermata della metro, dovresti scendere e visitare quel posto. Ogni posto che visiti è speciale e magico.
Anche se per esempio, solo banalmente, prendi un autobus che costeggia il fiume Hudson, è una delle cose più belle che si possano vedere, poi di notte, sembra di essere in un film.
E la statua della libertà? Ci sei mai salito in cima? E’… una cosa così spettacolare! Si vede tutta la città da lì! No, scusa, quella si vede meglio dall’Empire State Building! Coney Island! Il suo luna park! Credo che almeno un giorno a settimana, in primavera e in estate io ci sia stata!
Ah, quante passeggiate dopo scuola al Central Park! E’ un posto troppo speciale.
Poi, hai presente il ponte di Brooklyn che si vede in ogni immagine di New York!? Vederlo dal vivo è tutta un'altra cosa.
Poi la sera a Times Square, Broadway.
Lo shopping sfrenato a Fifth Avenue? Dio che bello.
E’ bello quando alla mattina Daniel legge il New York Times o il Daily news, sorseggiando il suo caffè, per poi andare a lavoro. Tu esci per andare a scuola e prendi la metro, con tutte quelle persone di fretta e scortesi. Poi dopo scuola, o adesso durante le vacanze, uscire coi tuoi amici, e con loro prendi una metropolitana a caso, perché tanto hai l’abbonamento.
E non ti importa se questa ti porta a Chinatown o Riverside o Little Italy o East Harlem, sarà sempre una giornata indimenticabile, perchè sei a casa, nel caos di New York.  Beh a meno che la metro non ti porti nel Bronx… e in quel caso, fai marcia indietro e scegli un posto migliore...
Vedi Zayn, a qualcuno piace prendersi una vacanza dal quartiere affollato e rumoroso, nelle vacanze di fine semestre, fare un salto a Miami Beach o ad Hollywood. Io vado spesso in vacanza, Miami, Messico, Los Angeles, ma… nessun posto è come New York. Credo che io sia nello stato d’animo New Yorkese.

-che bella cosa- dice Zayn, dopo che ho finito il mio monologo, con gli occhi nel vuoto, pensando alle immagini di New York nella mia mente.
-che cosa?- gli chiedo guardandolo negli occhi
-devi amare molto la tua città, hai una luce che non ti avevo mai visto negli occhi- dice lui sorridendomi. Sorrido anch'io, accorgendomi che quelle parole sono vere.
-un giorno ti farò visita e tu... mi farai vedere la città, vero!?- mi chiede alzandosi dal suo posto.
-ovviamente!- gli rispondo allegra
Lui mi prende la mano e poi mi alza dal mio sedile.
 
-beh, Barbra Streisand, siamo arrivati a Dublino- e detto questo scendiamo dal treno.




ditemi cosa ne pensate, un bacio.
 

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Capitolo 5
*** kiss me ***


Oh, baciami sotto il latteo crepuscolo
Portami fuori sul pavimento illuminato dalla luna
Alza la mano tua aperta
Attacca con la banda e fa danzare le lucciole
La luna argentea scintilla, quindi baciami

-Sixpence None The Richer, Kiss me-
 

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Capitolo 6
*** bubbly ***


mi hai fatto sentire come una bambina adesso
perchè ogni volta che vedo la tua faccia spumeggiante
sento formicolii in un posto ridicolo

-Colbie Caillat, Bubbly-

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Capitolo 7
*** stuck like glue ***


sono rimasta su di te,
incollata come colla
tu ed io siamo incollati come colla
-Sugarland, Stuck like glue-

 

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Capitolo 8
*** Laura Palmer ***


Se tu avessi la tua pistola spareresti verso il cielo, perché?
Per vedere dove sarebbe caduta, verresti mai?
Se tu avessi la tua pistola spareresti verso il cielo, perché?
Per vedere dove il proiettile sarebbe caduto, verresti mai?
-Bastille, Laura Palmer-

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Capitolo 9
*** little bird ***


sono ricoperto dalla natura
e sono al sicuro adesso
sotto questa quercia
con te al mio fianco
ma se ti bacio
la tua bocca potrà leggere questa verità
tesoro quanto mi manchi
le fragole hanno il sapore quanto le tue labbra
-Little bird, Ed Sheeran-

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Capitolo 10
*** let me love you ***


Ragazza, lasciati amare da me
E io ti amerò
Finché non imparerai ad amare te stessa
Ragazza, lasciati amare da me
Un cuore offuscato, viene riportato in vita
Ed è proprio lì che ti porterò
-Ne Yo, Let me love you-

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Capitolo 11
*** feel this moment ***


Sarò nel mio castello d’oro
Ma fino a quando le porte sono aperte
Voglio solo sentire questo momento
-Feel this momente, Pitbull ft. Christina Aguilera-

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Capitolo 12
*** wish I was your lover ***


Ti guardo quando sorridi
Ti guardo quando piangi
E continuo a non capire
Non riesco a trovare il modo di dirti
Vorrei essere il tuo amante
Vorrei che tu fossi mia
Piccola provo questo sentimento
Che non posso nascondere
-Enrique Iglesias, wish I was your lover-

 

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Capitolo 13
*** wannabe ***


se vuoi il mio futuro, dimentica il mio passato,
se vuoi stare con me, farai meglio a sbrigarti
ora non sprecare il mio tempo prezioso,
fatti avanti, insieme potremmo essere carini
-Wannabe, Spice Girls-

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Capitolo 14
*** scream and shout ***


Io voglio urlare e gridare, e lasciarmi andare
E urlare e gridare e e lasciarmi andare
Noi diciamo, oh noii oh noii oh noii oh noii oh
Ora ti stai sballando con will.i.am e Britney b-bitch
-Scream and shout, William ft. Britney Spears-

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Capitolo 15
*** too close ***


E sento come se fossi cosi vicino dall’amarti
Non c’è nulla che possa realmente dirre
Non posso mentire ancora, Non posso nascondere ancora
Sono potuto essere sincero con me stesso
E sento come se fossi stato cosi vicino dall’amarti
Quindi andrò per la mia strada
-Alex Claire, Too close-

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