Giornate tipiche in casa Malfoy-Granger

di Amberle_Dubhe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una notte da leoni ***
Capitolo 2: *** A casa dei nonni ***
Capitolo 3: *** Oggi Sposi ***



Capitolo 1
*** Una notte da leoni ***


Una notte da leoni

-Oh, no! Non di nuovo!- Sbottò Draco svegliandosi per il pianto del piccolo Scorpius. Scrollò Hermione senza troppe cerimonie.
–Hermione, il bambino si è svegliato di nuovo!-
La donna riemerse dal sonno mugugnando parole irriferibili dirette al marito: -Maledizione, Draco! sono tornata dal lavoro mezz’ora fa! Come puoi pretendere che vada io?!-
Il biondo lanciò un’occhiata al pendolo della loro stanza: erano le 5.30. “Ooops”.
-Senti, questa è la sesta volta che mi alzo sta notte… Non è il caso che ci vada tu?!-
Intanto Scorpius continuava a frignare nella stanza accanto. Hermione cominciò ad innervosirsi: -Forse perché fino alle cinque eri l’unico adulto in casa dato che, come tu ben sai, IO IL MERCOLEDì HO IL TURNO FINO ALLE CINQUE!-
-Non urlare, Granger, così spaventi mio figlio.- La provocò Draco sogghignando: mandare fuori dai gangheri sua moglie era decisamente il suo sport preferito.
-E comunque non sei l’unica ad aver avuto una giornata pesante, quindi fammi il piacere di andare tu!-
-No! Quando sei tu a dover fare le notti mi alzo sempre io!-
-Non è affatto vero! Settimana scorsa, anche se sono tornato tardi, una volta mi sono alzato io!-
-Era perché dovevi andare in bagno!!- Hermione si trattenne a stento dal saltargli addosso e strangolarlo.
-… E’ irrilevante. In ogni caso Scorpius è sveglio perché vuole mangiare!-
-E allora? Puoi dargli anche tu da mangiare!-
Draco inarcò le sopracciglia: -Ne dubito… Non ho gli strumenti adatti.-
-Esiste una cosa chiamata biberon!-
Draco stava per aprire la bocca e ribattere, quando entrambi si accorsero di un piccolo dettaglio: Scorpius aveva smesso di piangere da ormai qualche minuto.
-Bene, alla fine si è calmato!- Esclamò Draco stendendosi e aspettando che Hermione lo imitasse.
-Perché ha smesso di piangere?- Chiese invece lei, -e se gli fosse successo qualcosa? Vai a controllare!-
Draco si drizzò di scatto: -Cosa?! Non ci penso nemmeno! Va’ tu, visto che sei preoccupata!-
Hermione lo guardò indignata: -Quindi non ti preoccupi di sapere se tuo figlio sta bene?!-
A quel punto Malfoy si alzò dal letto e, sbuffando, si diresse verso la stanza accanto: -E va bene.. Ci vado..-
Dopo pochi minuti tornò con il bimbo addormentato in braccio, cullandolo dolcemente: -Non ha proprio niente che non va, Hermione… Sei la solita paranoica.- Sussurrò piano Draco per non svegliarlo. Il viso della moglie si distese in un sorriso: -Vieni a letto, Malfoy, e chiudi quella boccaccia.-
L’uomo appoggiò il figlio delicatamente in mezzo a loro e poi si protese in avanti per sfiorare le labbra della moglie con le proprie. Si sdraiarono entrambi su un fianco a fissare il loro bambino.
Sorridendo, Hermione disse: -Dopotutto non è così male stare svegli…-
Draco restituì il sorriso: -Già… Hai proprio ragione.-

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Capitolo 2
*** A casa dei nonni ***


A casa dei nonni


-Mamma, quando andiamo dai nonni?-
Alla domanda di Scorpius, Draco cominciò a tossire sputacchiando cibo qua e là sul tavolo da pranzo.
Hermione gli lanciò un’occhiata omicida, poi si voltò verso il bambino: -I nonni ci aspettano questa sera a cena, caro.-
Draco si lasciò sfuggire un gemito, si ricordava bene la sua ultima visita a casa dei coniugi Granger: se non si contava il fatto che aveva accidentalmente dato fuoco al forno a microonde perché non sapeva come accenderlo e che il signor Granger voleva buttarlo fuori di casa a calci dopo averlo fatto a fettine con un coltello da macellaio, si poteva dire che era andato tutto bene.
 
-Non puoi costringermi!-
-Oh sì che posso, Draco, e lo farò, se necessario.-
-Ma Hermione! Lui mi ucciderà, lo so! Me lo sento!-
Scorpius stava facendo il suo solito pisolino pomeridiano, mentre Draco ed Hermione stavano finendo di pulire la cucina.
-Eddai, Draco, devi solo stare fermo, non toccare niente, sorridere e annuire.-
L’uomo si sedette sul tavolo lievemente imbronciato. Hermione gli si avvicinò: -Dai, ti prego… Lo fai per me?-
Lui la guardò: -Ti odio quando fai così… Mi fai venire voglia di dire sì a tutto.- Draco la prese per i fianchi e, prima di chiudere le labbra del marito con le sue, la donna sussurrò: -Grazie.-
 
Il tempo era giunto. Il fatal momento era arrivato e Draco… bè… Draco se la stava facendo addosso: -Ma perché tuo padre mi odia così tanto? Quell’uomo mi mette i brividi…-
-Finiscila, Malfoy, e fai l’adulto!- Hermione stava legando Scorpius nel seggiolino dell’auto. La donna chiese al marito: -Guidi tu?-
Draco la guardò con gli occhi fuori dalle orbite: una volta aveva provato a guidare, ma non era stato un bel giorno per l’auto.
-Ma sei matta?! Anche quella cosa vuole uccidermi! Sono tutti contro di me!- Urlò al cielo. In quel momento un piccione, volando sopra di lui, gli cagò sulla giacca nera.
 
 
-Tra poco arriveranno, Wilbur*. Vedi di essere carino.- L’unica cosa che la signora Granger ottenne in risposta fu un grugnito. –Fallo per Hermione e Scorpius, almeno!-
-Sì, Jane, vedrai che sarò gentile con…- storse la bocca –Malfoy.-
DLING DLONG
-Eccoli!- Jane corse ad aprire la porta: -Mi raccomando Wilbur, carino e coccoloso**!-
-NONNA!-
-Scorpius! Ciao nipotino mio, Hermione cara… e Draco, ti vedo in gran forma!-
Il biondo fece un sorrisino di circostanza: -Buona sera, signora Granger…-
-Quante volte ti ho detto di chiamarmi Jane?- Ridacchiò la signora.
-Papà!-
Draco sbiancò.
-Hermione! Scorpius, il mio ometto… Malfoy.- Fece il signor Granger abbracciando figlia e nipote e rivolgendo uno sguardo di traverso a Draco. Questo deglutì sonoramente: sarebbe stata una serata mooooolto lunga.
 
Ma la serata trascorse piacevolmente. Dato che era estate e il sole tramontava tardi, dopo cena uscirono tutti in giardino.
-Draco, caro, fammi un favore.-
L’interpellato si immobilizzò istantaneamente: -Sì, sign… Ehm, Jane?-
-Vai a frullarmi una mela, la prendo sempre dopo mangiato.-
Draco spalancò gli occhi terrorizzato, cercò con lo sguardo Hermione ma era impegnata a giocare con Scorpius. Di rivolgersi al signor Granger neanche a parlarne!
-C… Certo..-
-Grazie, caro. Il frullatore è vicino al lavandino, davanti alla finestra.- Jane se ne andò sorridendo, ignara della terribile sorte nella quale di lì a breve sarebbe incappato il genero.
“E ora cosa faccio?” Draco entrò in casa e, arrivato in cucina, vide l’oggetto che l’avrebbe definitivamente condannato a morte.
Per farsi coraggio disse a voce alta: -E ora a noi due, coso… elettrico!-
Si avvicinò lentamente. Prese una mela e la infilò nel contenitore di vetro.
-E ORA FRULLA!- …Non accadde niente. –Oh andiamo, frulla stupido frullatore!-
“Forse devo essere più gentile” –Potresti frullare la mela, per favore?-
cri cri cri Tutto taceva.
Draco picchiò un piede in terra per il nervoso e, con questo gesto, vide un filo bianco che collegava il frullatore ad una roba stana con tre punte. L’uomo si ricordò che Hermione l’aveva chiamata “presa elettrica” e doveva essere infilata in un posto nel muro con tre buchi; fortunatamente lo trovò subito e ci infilò la presa. Poi con aria trionfante, proclamò: -E ora, che la potenza dell’elettricità ti pervada e ti faccia frullare questa benedetta mela di merda! …. Ma perché non succede niente?!? Oh, ma non sarò io a soccombere questa volta!- Detto questo, con un ringhio disumano, si avventò sul frullatore con una mossa degna di John çina.
Intanto, il vicino dei Granger osservava la scena dalla finestra scandalizzato e con gli occhi sbarrati.
-MUORI ESSERE MALIGNO!- Poi il biondo sferrò un pugno alla base del frullatore e schiacciò accidentalmente un pulsante che fece prendere vita al frullatore: -MUAHAHAH! E’ VIVOOOO!
SORGI, MIA CREATURA, SORGI! MUAHA… ahah… AAAAAAAAAAH!!!-
La risata si trasformò in un urlo di terrore quando dal frullatore uscirono pezzi di mela mezzi triturati che volavano in tutte le direzioni.
-AL RIPARO!!- Draco si lanciò sul pavimento coprendosi la testa con le mani.
La bocca del vicino raggiungeva il pavimento e non sapeva neanche lui se ridere o chiamare l’ospedale psichiatrico.
 
 
 



*è un bellissimo nome, non trovate? xD
**cit. Pinguini di Madagascar!

Eccoci qua, cosa ne dite di questa stupidissima one-shot? Noi ci siamo divertite un sacco a scriverla...
Speriamo sia piaciuta anche a voi!
Amberle_Dubhe

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Capitolo 3
*** Oggi Sposi ***


Oggi sposi


Sdraiata nel letto, in attesa del ritorno del marito che aveva il turno di notte, Hermione stava sfogliando l'album del matrimonio e ripensava a quel giorno tanto bello quanto strano...

"Hermione continuava a parlare, non la smetteva più!
-Hermione, se non ti rilassi ti schianto e ti faccio rinvenire solo all'inizio della cerimonia- disse Ginny mentre le acconciava i capelli, guadagnandosi un'occhiataccia da Jane, la madre della sposa. Lei prese la mano della figlia e la guardò negli occhi: -Piccola mia, sei sempre stata una figlia meravigliosa, io e tuo padre ti vogliamo molto bene e...-
-Sì, mamma, anche io vi voglio bene, ma ti prego...- e qui la voce di Hermione prese una nota di panico, -Ti prego, dimmi che papà non sta facendo l'ennesima predica a Draco!-

-E ricordati, giovanotto, che se solo provi a farla soffrire io...-
-Signor Granger, signore, vostra grazia, eminenza... Non vede che oramai Draco no è più in grado di ragionare?- Blaise poi indicò il biondo che, vestito di tutto punto con lo smoking, passeggiava nervosamente avanti e indietro nella camera, ripetendo: -Prima bacio l’anello, poi glielo infilo… No, no, prima le metto l’anello e poi lo bacio… BLAISE ZABINI!!!!-
 
-Fai dei bei respiri profondi… Ok, così- Ginny e Jane respiravano con Hermione quando la porta si spalancò di colpo.
-L’ho trovata!- Daphne entrò nella stanza urlando e facendo ruotare qualcosa nella mano come fosse una clava.
-Cosa?! Cosa è?!- Hermione, si era alzata in piedi, era corsa verso l’ex Serpeverde e, scuotendola per le spalle, urlava: -DIMMELO! NON PUOI NASCONDERTI IN ETERNO! DIMMI COSA DIAVOLACCIO E’!-
-Calma… è solo una giarrettiera.-
-Oh, mi sento male.- Hermione tornò a sedersi sulla sedia, davanti allo specchio. Daphne le infilò la giarrettiera, Jane le sistemò il velo sui ricci castani e Ginny le portò il bouquet di rose: era tutto pronto.
 
-Dai amico, ce la puoi fare! Noi crediamo in te… E anche Potter e Weasley pensano che tu ce la possa fare…-
-No, Zabini, lui deve farcela, è diverso.- Sentenziò Harry mentre Ron annuiva. Blaise stava dando pacche amichevoli sulla schiena di Draco quando arrivò Theo: -Draco, c’è qualcuno che vuole vederti..-
Spalancò un po’ di più la porta rivelando Narcissa e Lucius Malfoy. La donna, vestita elegantemente, corse ad abbracciare il figlio, che ricambiò la stretta con calore. Poi guardò verso il padre che continuava a fissarlo: -Senti, io…-
-Non c’è bisogno che tu dica niente.- lo interruppe Lucius avvicinandosi. –Anzi, una cosa c’è… Voglio un primogenito maschio!- Detto questo strinse la moglie e il figlio a sé.
Quest ultimo domandò: -Non ti importa che sia una mezzosangue?-
-Bè, diciamo che potrei abituarmici.-
 
-E’ ora sposina!- fece Ginny aprendo la porta della stanza.
-Ricorda, Hermione, la cerimonia è fra quindici minuti esatti nel parco di Villa Malfoy.- Mimò con la bocca come se parlasse a un bambino di 2 mesi. – Noi ci avviamo giù… Vedi di non cadere dalle scale e distruggere il mio fantastico lavoro- La bionda abbracciò Hermione, poi fu la volta di Ginny ed infine sparirono giù per le scale.
Madre e figlia furono raggiunte dal padre: -Sei bellissima, piccola mia.-
-Grazie, papà.-
-Pronta?- Le chiese porgendole il braccio.
Lei fece un respiro profondo, prese il braccio del padre e si diressero verso il parco, dove già una dolce musica risuonava nell’aria.
 
La marcia nuziale era già cominciata e Draco, dopo aver dato un bacio alla madre che l’aveva accompagnato all’altare, aspettava con ansia l’arrivo della sposa. Poco dopo arrivarono i testimoni di nozze: Blaise e Daphne per Draco, Harry e Ginny per Hermione. Quando si furono seduti nelle prime sedie, petali di rosa cominciarono a cadere magicamente dal cielo e Draco seppe che la sua futura moglie stava per arrivare.
 
“Forza, Hermione, non è difficile.. Un passo dopo l’altro, così, bene.”
La ragazza camminava fiera, a testa alta anche se in cuor suo era preoccupata: “Sono troppo giovane per sposarmi? E se Draco si stancherà di me? Abbiamo preso una scelta troppo affrettata?
No, io lo amo e lui ama me, e questo può bastare.”
Sorridendo guardò Draco, che a sua volta la osservava con un sorriso leggero; non sembrava stare tanto bene… “Eh no no no… Se mi svieni a metà cerimonia, poi ti faccio svenire io con un bel pugno sul naso!”
 
“E’ bellissima… ed è mia.” Pensò Draco guardando la ragazza: l’abito era composto da un corsetto senza spalline bianco, con dei nastri rossi e da una lunga gonna bianca con un fiore rosso alla base della schiena; i capelli erano raccolti in uno chignon, ornato con boccioli di rosa, da dove sfuggivano dei riccioli che le cadevano sulle spalle.
Arrivati all’altare, Wilbur diede la mano di sua figlia a Draco, non prima di avergli scoccato un’ultima occhiata di avvertimento.
I due sposi rimasero a fissarsi come due imbecilli fino a quando il pastore non si schiarì la voce e cominciò la cerimonia. A Draco non importava un fico secco di quello di cui il vecchio stava blaterando, non aveva occhi che per Hermione. Si riscosse solo quando il pastore pronunciò il suo nome: -Vuoi tu, Draco Lucius Malfoy, prendere questa ragazza come tua legittima sposa nella buona e nella cattiva sorte, bla bla bla, finchè morte non vi separi?-
-Lo voglio.-
-E vuoi tu, Hermione Jane Granger, prendere questo ragazzo come tuo legittimo sposo, bla bla bla, finchè morte non vi separi?-
-Sì, lo voglio.-
-Allora, per il potere a me conferitomi, bla bla bla, io vi dichiaro marito e moglie!- Un applauso si levò dall’assemblea.
-Puoi baciare la sposa.- Mentre i due si baciavano, lacrime di commozione scesero dagli occhi di Jane, Narcissa e anche Wilbur, mentre Lucius batteva le mani.
 
Terminato il rito, tutti gli invitati si diressero verso il laghetto dove erano stati preparati i tavoli per il pranzo. Finito di mangiare i due sposi novelli aprirono le danze, si fecero giochi, scherzi e foto. Verso sera gli invitati se ne andarono, congratulandosi nuovamente con gli sposi. Rimasero solo Daphne e Blaise che decisero di andare a casa con Theo e Pansy, mentre Jane e Wilbur tornavano a casa con una passaporta e Lucius e Narcissa si smaterializzavano nella villa in Irlanda.
-Finalmente soli, soletti… e sposati.- Constatò Hermione mettendo le braccia sulle spalle di Draco.
-Già, a quanto pare…-
-E tuo padre vuole un erede…-
-Meglio non farlo aspettare, non credi?- Rispose il biondo ghignando.
Lei prese a baciarlo ed entrarono nella prima stanza che trovarono, uscendone solo la mattina seguente.”
 
 
-Amore, sono a casa!- Draco si diresse nella camera da letto allentandosi la cravatta. Lì vi trovo la moglie addormentata, con l’album delle nozze aperto all’ultima pagina. L’uomo sorrise ripensando a quel giorno, poi si avvicinò alla moglie e piano, senza svegliarla, le tolse l’album dalle mani e le diede un leggero bacio sulla fronte.






Angolino per noi
Ehm... Salve! Siamo un po' in ritardo con l'aggiornamento ma... Ehi, meglio tardi che mai, no?
Non sapremo quando torneremo ad aggiornare, dipende tutto dai nostri impegni.
Intanto fateci sapere cosa pensate di questo capitolo!
Baci a tutti, 
(-sempre che qualcuno sia rimasto xD ndDubhe
-io non riderei se fossi in te -.-'' ndAmberle)
D&A

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