Tutto L'amore in una Canzone

di GiuEGia
(/viewuser.php?uid=13113)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 ***


Cap. 1

Sady salì nella camera della sorella ed aprì la finestra per obbligarla ad alzarsi.

Un bagliore accecante travolse Jude, avvolta ancora sotto le tiepide coperte, nonostante il freddo che colmava la piccola stanza.

J: Dai Sady chiudi quella maledetta finestra!

Mugugnò la rossa, nascondendo con le mani il viso dalla forte fonte di luce.

La sorella si voltò verso di lei, con le mani sui fianchi.

S: Lo sai che ore sono?

Jude nascose la testa sotto il cuscino e seccata disse:

J: Saranno massimo le 8:30!

Sady tolse il cuscino dalla testa della sorella e la scoprì, portandole via l’unica fonte di calore in tutta la stanza.

S: Sbagliato! Sono le 10:30!

Jude si alzò di scatto a sedere, massaggiandosi, assonnata, la testa.

J: Oh, C***O! Alle 9 doveva passare a prendermi Tommy!

In quel momento Tommy si affacciò dalla porta, con aria curiosa.

T: Cosa state facendo qui? E’ da più di un ora che vi aspetto in salotto! Mi sono stancato di guardare MTV!

Jude sorrise divertita e salutò con un cenno l’amico.

Ma, d’un tratto, in un lampo di lucidità, si accorse d’essere solo in mutande e canottiera rossi a quadretti verdi.

Con grande velocità cercò allarmata la coperta, che era appena stata tolta dalla sorella.

Alzandosi di scatto, afferrò la giacca di pelle, tentando di coprirsi, e fece segno loro di uscire.

J: Arrivo subito! Il tempo di vestirmi!

Sady si voltò raggiante verso Tommy, mentre lo scortava fuori dalla stanza della sorella.

S: Bé, allora devi aspettare molto Tommy!

T: Tanto ho tutto il giorno libero! Ti aspettiamo giù in salotto!

I due attraversarono il corridoio, in cerca delle scale, mentre aspettarono la risposta di Jude.

J: Ok arrivo!

Sady e Tommy scesero le scale ed andarono in salotto.

Nel frattempo Jude, rovistando allegramente fra i reparti del suo armadio, scelse accuratamente i vestiti e, dopo essersi lavata la faccia, li indossò.

Scendendo trovò Tommy ad attenderla davanti alla porta d’ingresso.

J: Ma come facevi a sapere che stavo scendendo?

Lo raggiunse, incuriosita.

T: Forse grazie al rumore che fai quando inizi a scendere le scale?!? Sembra che scenda un branco di bufali africani!

Lei rise e rispose ironicamente.

J: Ah, ah ah……… Simpatico!

I due salutarono Sady ed uscirono a braccetto, come due innamorati.

ALLO STUDIO DISCOGRAFICO:

Dopo una lunga giornata di lavoro, Jude stava per scendere le scale per tornarsene a casa; quando fu trattenuta dalla forte presa di Tommy.

T: Jude! Darious vuole vedere la canzone su cui stiamo lavorando!

La rossa lo guardò, supplichevole, quasi mettendosi a piangere dalla disperazione.

J: No! Stavo per tornare a casa; non puoi fargliela vedere tu?! 8-(

Lui scosse la testa energicamente.

T: No! Neanche per sogno!

J: Tipregotipregotipregotiprego!

Lo pregò, quasi inginocchiandosi a terra.

T: No, ho molte cose da fare! Mi dispiace! – si allontanò, salutandola – Ciao! Ci vediamo domani mattina ALLE 9 E NON ALLE 11!

Ribadì il produttore.

J: Ok, a domani!

Jude si girò su se stessa e, rassegnata, tornò indietro.

Tornata dentro si avvicinò alla segretaria e chiese massaggiandosi la testa:

J: Per caso sa se il signor Darious mi vuole per forza nel suo ufficio o lascio qui il foglio e lo consegna lei appena lui arriva?

La segretaria consultò, assente, dei fogli e rispose, senza alzare lo sguardo dal suo lavoro.

S: A come ho capito devi essere presente anche tu…

Jude sbuffò e scocciata si avviò verso l’ufficio; ma, ad un certo punto, le venne un’idea e tornò indietro verso la segretaria:

J: Mi può fare un piacere?

S: Ma certo mi dica………

J: Bé……………………………………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………..

Il signor Darious entrò nel ufficio e mollò la valigetta sulla sedia, poi vide un pezzo di carta attaccato con una gomma sopra la scrivania, guardò e lesse:

“ Caro Darious, mi immagino che tu sappia già chi sono, ho saputo da Tommy che volevi il testo della canzone, e quindi te l’ho copiato su un foglio e te l’ho lasciato:

You are the sky!

you are the sea!

You have my heart,

you have my eyes

you have my dreams!

Come ti ha già detto Tommy: dobbiamo ancora lavorarci sopra per finirla………………

Saluti, Jude

Ps: Scusa se ti ho rovinato la scrivania con la gomma!........”

Damious fece scappare dalle sue labbra un sorriso e sedendosi sulla scrivania si mise a leggere e rileggere il messaggio.

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap. 2 ***


Jude tornò a casa correndo per le strade inanimate di quel Sabato.

Una volta arrivata vide Tommy all’interno del salotto, seduto sul divano rosso.

Jude stava per entrare a salutarlo, quando dalla cucina entrò Sady, che salutò Tommy con un bacio sulla bocca.

Jude impazzi.

J: “…no…no…non può essere vero…”

Indietreggiò, traballando, sperando che fosse tutto un incubo.

Entrò di corsa in macchina, con le lacrime che cominciavano a pungerle gli occhi,  e sgommando andò via da quel luogo.

Tommy sentì quella sgommata e d’istinto si alzò, sussurrando:

T: …… Jude!

Sady si alzò lentamente ed esclamò seccata:

S: Pensi ancora a Jude?

Tommy guardò fuori dalla finestra preoccupato, poi disse:

T: No, è stata qui, e ci ha visti baciarci, sono sicuro che era lei la ragazza in macchina!

Sady guardò preoccupata Tommy.

S: Oh…Mio…Dio!

I due salirono in macchina e mentre Tommy era intento a guidare, Sady chiamava alcune persone per vedere se qualcuno aveva idea di dove poteva essere.

 

ALLO STUDIO DISCOGRAFICO:

 

Jude era nella stanza di registrazione che cantava piangendo lacrime di disperazione:

 

“ You have betrayed to me and this you

I will not never pardon!

you go awey six able one not to love!

not to waste breath being tried

to convince to me to believe to one your stupid excuse!

you returns from she......... “

 

Dall’altra parte del vetro Darious sorrise e prese il microfono in mano pronto per giudicare la rossa.

D: Complimenti! Anche meglio dell’altra!

Jude guardò il vetro e asciugandosi le ultime lacrime rispose:

J: Grazie! Mi dispiace soltanto che tu l’abbia scoperta in una circostanza del genere!

Darious sorrise e sistemando dei fogli disse:

D: Se quando sei arrabbiata con qualcuno canti così, dovrei assicurarmi che tu fossi sempre arrabbiata! Anche a costo di farti arrabbiare io…………

Jude rise ed uscì dalla stanza, raggiungendo Darious.

D: Eccola! La mia cantante prodigio………

Jude lo guardò meravigliata, e fingendo di essere un attrice di un film rispose:

J: Ma no, non è affatto vero! Anzi a ripensarci bene…si…sono una cantante prodigio!

I due si misero a ridere a crepapelle fino a che la segretaria di Darious non li interruppe:

S: Scusate……… C’è Tommy al telefono che cerca Jude, che cosa devo rispondere?

Un’ondata di malinconia travolse Jude, riportandola alla realtà.

La rossa stava per rispondere alla domanda, quando sentì la voce di Darious anticipando la sua.

D: Gli dica che qui Jude non c’è!

La segretaria annuì con un cenno della testa e se n’andò.

Jude guardò Draious con occhi sorpresi, che si tramutarono poi in un’espressione riconoscente.

J: Grazie

Darious la guardò negli occhi e rispose:

D: Di niente! Se qualcuno fa arrabbiare la mia cantante prodigio, quel qualcuno fa arrabbiare anche me!

Ridendo, il grande uomo si allontanò, salutando con una pacca sulla spalla.

Jude uscì dalla stanza e salutando la segretaria scese nel parcheggio.

Fece per avvicinarsi alla macchina, ma notò qualcosa che la fece bloccare.

Vicino alla sua macchina c’era Tommy, che appena la vide disse:

T: Menomale che non c’eri altrimenti chissà dove ti trovavo!

Jude sbuffò e si avvicinò alla macchina cercando di aprirla, ma la mano di Tommy era appoggiata sulla serratura.

T: Dove hai intenzione di andare?

Jude lo guardò con un’occhiata infuocata e tolse la sua mano dalla serratura e aprì la portiera della macchina.

J: Dove mi pare! Non sei mia madre! Adesso vattene se non vuoi essere investito!

Tommy si allontanò lentamente dalla macchina, alzando le braccia in segno di resa, lasciando libero passaggio alla macchina di Jude.

La rossa mise in moto la macchina e prima di partire urlò a Tommy.

J: Torna da lei se ci tieni tanto! Tu non sai amare……………….

La macchina blu partì velocemente quasi facendo cadere Tommy.

Tommy vide la rossa sparire nel traffico affollato.

Quella fu l’ultima volta che le parlò.

Non la rivide per moltissimo tempo.

This Web Page Created with PageBreeze Free HTML Editor

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=98409