La vera storia dei Malandrini di Hogwarts

di _InkHeart_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un inizio come tanti ***
Capitolo 2: *** Due anni dopo ***
Capitolo 3: *** Chiarimenti ***
Capitolo 4: *** Mocciosus ***
Capitolo 5: *** Grifondoro vs Tassorosso ***
Capitolo 6: *** Intuizioni ***
Capitolo 7: *** Progressi ***
Capitolo 8: *** Luna piena ***
Capitolo 9: *** Lunastorta,Ombralesta,Codaliscia,Felpato e Ramoso ***
Capitolo 10: *** Ritorno ***
Capitolo 11: *** Lettere ***
Capitolo 12: *** Sorprese a casa Potter ***
Capitolo 13: *** Diagon Alley ***
Capitolo 14: *** Il Torneo Tre Maghi ***
Capitolo 15: *** Il custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts ***
Capitolo 16: *** Durmstrang e Beauxbatons ***
Capitolo 17: *** I Tre Campioni e la prima prova ***
Capitolo 18: *** La prova più difficile ***
Capitolo 19: *** Il Ballo del Ceppo ***
Capitolo 20: *** L'ultima prova ***
Capitolo 21: *** Compagnia ***
Capitolo 22: *** La predizione della Deovan ***
Capitolo 23: *** Lo scherzo di Sirius ***
Capitolo 24: *** Scherzi e Mezzosangue ***



Capitolo 1
*** Un inizio come tanti ***


un inizio come tanti

UN INIZIO COME TANTI

1-

Quella piovosa mattina dell'1 settembre,alla stazione di King's Cross,un nugolo di genitori e ragazzini provenienti da tutta l'Inghilterra se ne stavano accampati tra il binario nove e il binario dieci,chiaccherando allegramente a voce alta in evidente attesa di qualcosa.
Quello che li distingueva dai passanti con la consueta ventiquattrore stretta in pungo,era il loro aspetto bizzarro: la maggior parte degli adulti indossava lunghe vesti dai colori sgargianti tendenti al verde smeraldo e al viola.Molti ragazzini se ne stavano abbracciati ad enormi gabbie al cui interno i passanti sgomenti potevano scorgervi dei gufi,altri invece erano tutti impegnati a cacciare nelle tasche della felpa dispettosi topolini,che di star buoni proprio non ne volevano sapere.
Altri ancora,quelli più grandi,stringevano tra le mani e con il petto gonfio d'orgoglio splendidi manici di scopa lustrati e rifiniti a dovere.
Quando l'orologio della stazione segnò le dieci,la gente cominciò a fare un gran baccano accalcandosi di fronte alla colonna divisoria tra il binario dieci e il binario nove.
Accertandosi di non essere osservati,uno ad uno tutti i ragazzi e i loro genitori presero a correre ordinatamente in direzione della colonna,i carrelli colmi di libri e strani oggetti stretti saldamente tra le loro mani.
Tra tutta quella gente strana,una bambina dai capelli castani legati in una treccia e gli occhi color del cioccolato se ne stava immobile avvinghiata al suo prezioso carrello che la gente,così di fretta,rischiava di strapparle dalle mani.
La bambina,seguendo l'esempio delle due ragazze bionde davanti a lei,cominciò a correre velocemente verso la colonna,aumentando la velocità ad ogni falcata.
Quando il bordo del carrello e la colonna furono così vicini che i ripensamenti diventarono inutili,la bambina chiuse gli occhi temendo seriamente di andare a schiantarsi contro il muro,ma questo -con suo grande sollievo- non accadde.
Quando riaprì gli occhi,si ritrovò su un binario pieno di gente dagli strani cappelli a punta,tutti intenti a caricare sul treno i propri bagagli.
Temendo di essere in ritardo la bambina si affrettò a caricare i suoi,per poi salire nervosamente sul treno,attenta a non farsi investire dalla fiumana di gente che minacciava di travolgerla.
I vagoni erano tutti occupati così la piccola,suo malgrado,decise di farsi coraggio ed entrare nel primo che le fosse capitato a tiro.
Contò fino a dieci,prese un bel respiro e aprì timidamente la porta di quello alla sua sinistra.
Quattro paia di occhi curiosi si ritrovarono a fissarla contemporaneamente.
-Emmm...scusate,il treno è tutto occupato,posso sedermi qui?-,domandò la bambina con voce flebile stringendosi nelle spalle.
-Certo,vieni pure-,a parlare era stato il bambino più vicino a lei.Aveva i capelli neri arruffati e occhiali tondi.
La bambina prese immediatamente posto in parte al ragazzino farfugliando qualcosa che somigliava molto a un “Grazie mille...”.
Il bambino più vicino al finestrino,quello con i capelli biondi,fissava con interesse la nuova arrivata.
-E' il tuo primo anno a Hogwarts,vero?-,le domandò cortesemente accennando un sorriso.
La bambina,sentendosi chiamata in causa,sussultò lievemente prima di volgere lo sguardo verso il ragazzino.
-Già.Si vede così tanto?-.Ora era arrossita.
-No...cioè sì-,una risatina. -Ehi,comunque io sono Remus-,si presentò il ragazzino porgendole una mano.
La bambina gliela strinse. -Katy-
-Piacere di conoscerti Katy-,esclamò in tono pratico prima di indicare con un cenno gli altri.
-Loro sono Peter-,e indicò un bambino grassottello dalla faccia buffa,-James-,il ragazzino con gli occhiali, -E Sirius-,quello con i capelli scuri e gli occhi grigi dall'aria beffarda.
La bambina di nome Katy sorrise e strinse la mano a tutti.
-Forte.Siete venuti tutti insieme?-
-In realtà no-,precisò Remus,che sembrava il più sveglio in fatto di presentazioni, -Ci siamo conosciuti adesso-
-I tuoi genitori sono maghi?-,si intromise James.
Katy fece una smorfia. -No,sono l'unica della mia famiglia ad essere una strega-
-Non è mica una cosa brutta,sai?-,si affrettò a chiarire il ragazzino con gli occhiali,-Tanti sono nati babbani a Hogwarts-
-E voi?-
-Noi veniamo tutti da famiglie di maghi.Ma siamo in pochi-
-Oh-,fu l'unica cosa che la bambina riuscì a dire.
-Sai già in che casa andrai?-,le domandò Remus dopo un attimo di silenzio.
La bambina apparve confusa.
-Emmm...in che senso?-
-Oh giusto,tu non puoi sapere-,si disse Remus picchiettandosi una mano sulla fronte.
-Vedi...a Hogwarts ci sono quattro case: Tassorosso,Corvonero,Serpeverde e Grifondoro.All'inizio dell'anno si viene smistati in una di queste case,il luogo dove starai fino alla fine della tua permanenza-
-Io andrò sicuramente a Grifondoro-,si intromise Sirius, con un sorriso scaltro. -Tutti quelli della mia famiglia sono andati a Serpeverde.Vedrò di cambiare le tradizioni...-
-Anche io andrò a Grifondoro.Me lo sento-,sospirò James sistemandosi gli occhiali che gli stavano scivolando.
-E' la casa migliore,non c'è dubbio.Anche se credo che anche Corvonero non dovrebbe essere poi così male,la loro squadra di Quidditch è molto forte-,sorrise Peter.
-Mai come quella di Grifondoro.Abbiamo sempre avuto i cercatori più forti-,ribattè James convinto.
Ora Katy non ci stava capendo più niente.
-S-scusate,cos'è il Quidditch?-
-Il gioco più figo del mondo-,si limitarono a rispondere i ragazzi in perfetto sincrono.
-Si gioca su manici di scopa.Vedrai è veramente forte-,rise James facendole l'occhiolino.
La ragazzina arrossì e spostò la sua attenzione sul paesaggio fuori dal finestrino del treno.
Campagne vastissime si susseguivano velocemente fuori dal vetro,risultando agli occhi di Katy una semplice distesa verde.
L'undicenne sospirò -mentre i ragazzi riprendevano a parlare concitati di una certa Coppa del mondo di Quidditch-,prima di pensare che quelli sarebbero sicuramente stati gli anni più belli della sua vita.


Nella Sala Grande di Hogwarts,centinaia di bambini infreddoliti se ne stavano in fila indiana davanti ad un seggiolino,sul quale era poggiato un logoro cappello tutto rattoppato e ricucito.
Immaginatevi lo shock di questi bambini quando il cappello incominciò a cantare.
La canzone parlava della storia di Hogwarts e dei suoi fondatori:Tosca Tassorosso,Priscilla Corvonero,Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro.
Quando il cappello finì di cantare,una donna alta e dall'aria severe -che venne in seguito identificata da Katy come la professoressa McGranitt-,incominciò a pronunciare ad alta voce i nomi dei ragazzini,invitandoli a sedersi uno per volta sullo sgabello e ad indossare il cappello parlante che,puntuale, li indirizzava nella casa adatta a loro.
-Sirius Black-.Il ragazzino dai capelli neri un po' arruffati uscì dalla fila con aria spavalda,si sedette sul minuscolo sgabello ed indossò il cappello.
-Grifondoro!-.Un boato assordante partì dal tavolo dei Grifondoro,sovrastando le urla di rimprovero dei Serpeverde.
-Peter Minus-.Questa volta il cappello ci mise un po' di più a decidersi.
-Grifondoro!-.Un altro boato.
-Josie O'Conner-
-Tassorosso!-,questa volta il boato giunse dal tavolo dei ragazzi appartenenti alla casa di Tassorosso.
Dopo che “Flore Davidson” e “Terry Smith” vennero assegnati a Corvonero e “Severus Piton” a Serpeverde,fu la volta di “Lily Evans”.
Una piccola bambina dai capelli rossi uscì dalla fila un po' barcollante e si sedette sullo sgabellino.
La professoressa McGranitt le mise il cappello sulla testa,coprendole anche gli occhi,per poi toglierglielo pochi secondi più tardi dopo che questi ebbe urlato “Grifondoro!”.
Anche James Potter e Remus Lupin finirono a Grifondoro,con loro grande soddisfazione.
-Katherine Hall-.
La bambina deglutì un paio di volte prima di lasciare la fila e dirigersi con passo tremante verso lo sgabello.
Quando la sua vista fu oscurata dal tessuto logoro del cappello,una voce si insinuò nella sua mente.
Vediamo cosa abbiamo qui....aaaaa...vedo un cervello da non buttare via...un grande cuore e...sì,un grande coraggio.Ma dove ti metto?
La bambina si aggrappò al bordo del seggiolino con le mani fino a che le nocche non le diventarono bianche per la pressione.
Sai cosa ti dico?Per me tu starai molto bene a...
-Grifondoro!-.
Con un sorrisone la bambina corse verso il tavolo dei Grifondoro urlanti e si sedette vicina ai ragazzi che aveva conosciuto sul treno.
-Brava!-,si complimentò Sirius dandole una pacca sulla spalla.
Poi,dopo il discorso di Albus Silente -il loro preside-,i piatti dei ragazzi si riempirono magicamente di ogni squisitezza: patate al rosto,pollo,purea,polpette di carne...
Mentre Katy si avventava sul piatto di purea pensò che,sì,quelli sarebbero stati davvero gli anni più belli della sua vita.


*Angoletto dell'autrice*

Allora ragazze,questa è la mia prima fanfic e non vi dico le mille peripezie che ho dovuto affrontare per pubblicarla.
Comunque,dopo aver scaricato un miliardo di programmi ce l'ho fatta.
Allora,allora,allora...siamo al primo anno a Hogwarts,anno in cui Katy (Katherine),James,Sirius,Remus e Peter si incontreranno.Sin dal loro primo incontro nascerà poi un'amicizia senza confini,destinata a durare per sempre.
Ho deciso di far coincidere le mie storie con i fatti narrati dalla Rowling,quindi alla fine,a tutto sarà dato un perchè,anche al personaggio di Katy che,ovviamente,nei libri non appare. 
Dal prossimo capitolo i ragazzi si troveranno al loro terzo anno a Hogwarts e ci saranno una valanga di colpi di scena!So che questo capitolo potrebbe risultare noioso,ma era essenziale.Comunque,spero andrete avanti a leggere,mi farebbe davvero piacere!Un bacione e recensite in molti!
                                                                                       _InkHeart_

P.s. Prossimo post: domenica 18 marzo oppure sabato 17 marzo.
















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Capitolo 2
*** Due anni dopo ***


Due anni dopo...

DUE ANNI DOPO...

2-

-James,ti vuoi sbrigare?Arriveremo in ritardo-
-Katy,non è colpa mia se quello scemo di un Sirius mi ha colorato la toga di rosa-.
Katy sbuffò sbattendo un po' di volte la testa contro la porta di legno che dava al dormitorio maschile.
-Ce l'hai fatta?-
-No.Ora tende al rosso-
-Santi numi,James!Mettitela e basta,chi se ne frega se è rosa,blu o...-
-Verde-,la interruppe James. -Ora è diventata verde-.
La ragazzina sbuffò una seconda volta.
-Okay.Ricominciamo da capo.L'incantesimo è Finitem Tintura.Credi che ce la possa fare?-
-Ora riprovo.Aspetta...-.
*BUM*
-James?!-,lo chiamò la ragazza con voce allarmata.
Il ragazzo uscì dalla porta stringendo tra le mani quella che somigliava tanto ad una coperta bucherellata e bruciacchiata.
-Problema risolto-,trillò allegro prima di unirsi alle risate dell'amica.
Li aspettava la lezione di pozioni con Doger.Erano in ritardo cronico e tutti e due si aspettavano una punizione.
Infatti...
-Signorina Hall,signor Potter,vi ringrazio per esservi finalmente uniti a noi-,sibilò Doger con voce falsamente melliflua per poi tornare al suo consueto tono acido, -Siete tutti e due in punizone.Oggi resterete qui a sventrare quelle anguille-,il volto si aprì in un falso sorriso alla smorfia schifata dei ragazzi. -Senza guanti-.


-Sto per vomitare-,esalò la ragazza tenendosi a distanza con le due dita un intestino di anguilla.
James,che non aveva ancora perso il buon umore provò a consolarla.
-Dai,ancora dieci e ce ne andiamo-.
E infatti,dieci disgustosi svisceramenti dopo,i ragazzi furono liberi di lasciare l'aula.
-Andiamo a cercare gli altri-,propose Katy.
-Saranno in Sala Comune-.
I due amici corsero a perdifiato per i corridoi della scuola,poi su per le scale fino ad arrivare ansanti al ritratto della Signora Grassa.
-Parola d'ordine?-
-Ales Griffini-.
Il ritratto si aprì,lasciando entrare i ragazzi nella Sala Comune.
-Eccovi finalmente!-,esclamò Sirius precipitandosi al loro fianco.
-Stasera abbiamo due ore buche.Vitious è finito in infermeria con due piedoni enormi.Si è beccato una fattura da Torren,non tornerà tanto presto-,concluse illuminandosi.
-Bene-,esclamarono in coro Katy e James.
-Quindi pensavo...-,riprese Sirius, -Che ne dite di andare a farci un giretto a Hogsmade?Usciamo con il passaggio della strega orba che abbiamo scoperto la settimana scorsa-.
Katy apparve combattuta.Non era così disinvolta come gli amici nell'infrangere le regole.
-Non so ragazzi,se ci beccano...-
-Eddai Katy!Non ci beccheranno.Vedrai che ci divertiamo-,le assicurò Sirius sfoggiando quel sorriso che faceva impazzire tutte le ragazze della scuola.
Un attimo di silenzio.Katy alzò gli occhi al cielo per poi lasciarsi andare ad un sorriso.
-Va bene.Ci sto-
-E brava la nostra Katy-,esclamarono all'unisono i due ragazzi abbracciandola.
-Remus,sei dei nostri?-.Il ragazzo,che per tutto il tempo non aveva spiaccicato una parola,espresse il suo disappunto in una smorfia.
-Non posso ragazzi.Stasera non posso proprio-
-Perchè no?-,domadò James,il braccio ancora attorno alle spalle dell'amica.
-Stasera no.Non sto molto bene.Magari un'altra volta-.
Peter sbuffò.
-Va bene,vuol dire che dovremmo divertirci anche per te.Ci vediamo Re!-.
Poi,i quattro amici si allontanarono dalla Sala Comune di Grifondoro,lasciandosi alle spalle un dispiaciuto Remus.


-Non stava male-,osservò Peter sgusciando nella cavità nascosta dietro la statua della strega orba.
-Ovvio.Ci nasconde qualcosa-,aggiunse James seguendo l'amico.
-Fa sempre così.Ormai ci siamo abituati-.Si riferiva al fatto che ogni tanto,di sera,l'amico diceva di non sentirsi bene per poi svignarsela sotto il naso dei quattro.
-Sì,però dovete ammettere che è strano.Insomma...sempre la sera deve avere qualcosa?-
-Che giorno è oggi?-,domandò loro la ragazza prendendoli alla sprovvista,colta da un'improvvisa illuminazione.
Sirius la guardò con apprensione.
-Venerdì...tutto bene Katy?-.
La ragazza non rispose,cominciò invece a fare dei calcoli tra sé e sé,aiutandosi ogni tanto con le dita.
-Scusate,devo andare a controllare una cosa...andate senza di me-,detto ciò la ragazza prese a correre verso la strega orba,veloce come un fulmine.
-Ragazze...-,borbottò James riprendendo a camminare.-Chi le capisce è bravo-.
-A proposito di ragazze-,lo stuzzicò Sirius, -Che mi dici della Evans?-
-Mi odia.E poi sta sempre con quello là di serpeverde-,sospirò James cupo.
-E tu come lo sai?-
-E' nello stesso dormitorio di Katy-.
Ora fu Peter a rivolgersi a Sirius.
-A proposito di Katy...-
-Come ve lo devo dire che non mi piace?-,ribattè lui esasperato,un po' più rosso di prima.
-Se se...questa la racconti a qualcun altro-,rise James.


Dopo qualche minuto,i ragazzi furono a Hogsmade.
Aprirono silenziosamente la botola che dava alla cantina di Mielandia per poi sguasciare fuori ridacchiando sommessamente -Peter con qualche difficoltà-.
Usciti dal negozio,i tre amici poterono finalmente assaporare la fresca brezza serale,così agognata nelle due settimane precedenti.
In contemporanea si sedettero sul muricciolo di pietra proprio davanti all'entrata di Mielandia.
Con gesto esperto,James estrasse dalla tasca dei pantaloni un fagotto di tela,ripiegato con cura fino a farne un minuscolo quadratino.
Lo aprì e lo gettò sui tre amici,che grazie ad esso diventarono completamente invisibili.
-Quanto mi piacerebbe avere anch'io un mantello del genere-,sospirò Peter accarezzando con un dito il tessuto,così simile all'acqua.
-Diciamo che torna utile-,concluse James pratico facendo una smorfia.
-Hey-,si intromise Sirius girando le spalle agli amici. -La vedete quella?-,domandò loro, indicando una casa in fondo a Hogsmade che sembrava reggersi in piedi per miracolo.
-E' la Stamberga Strillante.Le persone credono sia infestata dai fantasmi.Dicono che da lì provengano strani rumori-.
E proprio allora un terribile cigolio squarciò la notte.Assomigliava molto al rumore di una porta che scricchiola ma più potente e intenso.
I ragazzi rabbrividirono.
-Non mi piace stare qui di notte-,concluse Peter guardandosi in giro con circospezione,come se si aspettasse che da un angolo buio potesse spuntare all'improvviso un mostro.
Un altro stridio.
-Eddai,Peter,siamo sotto il mantello-,tentò di rassicurarlo Sirius,non proprio convinto delle sue parole.
-E con ciò?-,squittì Peter,-Il mantello non blocca fatture e cose del genere.Ci rende invisibili e basta-.Tremò.-Non mi piace stare qui di notte-
-Questo l'hai già detto,Peter-,rise Sirius.-E comuque dovremmo andare.Katy ci starà aspettando-,continuò con molta nonchalance.
Questa volta fu James a ridere.
-Okay.Le opzioni sono due:o non vedi l'ora di tornare da Katy-,una risatina,-Oppure te la stai facendo sotto-.
Fregato.
Con un'occhiata truce all'amico,Sirius passò al contrattacco.
-Oppure,ho semplicemente paura che tu possa tirare fuori da un momento all'altro il tuo orsetto dal nome molto particolare...-
-Non osare-
-Quello che tiri fuori da sotto il cuscino quando piove...-
-Sirius,ti avverto...-
-Come si chiama?-
-No,Sirius,no...-
-Ah,sì...Bobo!-.
James,in un impeto di rabbia,saltò addosso a Sirius,scomprendo entrambi dalla protezione del mantello.
Peter prese a saltellare sul posto,non sapendo bene che cosa fare.
I due ingaggiarono una silenziosa lotta ai piedi dell'amico,il mantello dell'invisibilità abbandonato sul muretto.
Smisero di menarsi solo quando un terzo suono agghiacciante giunse loro dalla Stamberga Strillante.
James -un occhio nero- e Sirius -un labbro rotto-,si alzarono velocemente da terra,terrorizzati entrambi.
-Ok,senti,che ne dici se...-
-Ce la filiamo?-
-Eh...-
-Via!-.
I due partirono a razzo verso la bottega di Mielandia mentre Peter,recuperato il mantello,li inseguiva inciampando.
Percorsero la galleria sotterranea e i corridoi della scuola in tempo record,prima di fermarsi,sudati fradici -un po' per la corsa e un po' per la paura-,davanti al ritratto della Signora Grassa.
-Parola d'ordine?-
-Emmm...-
-Ales Griffini-
-No,quella era la parola della scorsa settimana-,disse loro la Signora Grassa.
-Come della scorsa settimana?Non...-
-Api al limone-.
I ragazzi si girarono all'unisono verso la voce dietro di loro.
-Katy...grazie-,ansimò Sirius correndole in contro.
-Che cosa avete fatto in faccia?-,si allrmò la ragazza osservando i volti dei due ragazzi.
-Oh,niente,non è importante-
-Tu,piuttosto,stai bene?-.
La ragazza non disse una parola,si limitò a passare attraverso il buco del ritratto con espressione vacua.
-Hey,Katy,è tutto okay?-
-S-sì...io...sto bene-
-Sicura?-
-Sì,io...no...devo dirvi una cosa-.
I ragazzi la guardarono preoccupati;non l'avevano mai vista così nervosa.
Katy fece per parlare ma la figura di Lily Evans spuntò all'improvviso accanto a lei,facendo arrossire James.
-Katy,finalmente.Sono ore che ti aspetto,andiamo?-,non accennò a voler salutare gli altri.
-S-sì,vengo-.Prima che potesse alzarsi Sirius le prese una mano,incurante delle reazioni degli altri.
-Prometti che domani ci racconti tutto?-.
La ragazza distolse lo sguardo da quegli occhi così profondi.
-Sì.Domani-,non aggiunse altro e seguì l'amica,verso la camerata delle ragazze.

*Angoletto dell'autrice*
Innanzitutto,grazie a chi ha recensito il capitolo precedente...mi ha fatto davvero piacere!
Quindi,grazie a  MooneyDora (per i complimenti e per avermi fatto notare che avevo attribuito ai nostri poveri Malandrini un occhi solo) e grazie a fred_george_4ever (grazie grazie grazie!)
Ora passiamo al capitolo:siamo al terzo anno a Hogwarts,come avrete dedotto dal titolo.I ragazzi sono già degli spericolati e non esitano a "evadere" dalla scuola appena possibile.La loro amicizia è sempre più intensa e tra Katy e Sirius si sta pian piano sviluppando uno speciale rapporto,anche se entrambi sono troppo orogliosi per ammetterlo.
Ho deciso di chiamare Doger il professore di pozioni grazie ad un lungo e controrto ragionamento (in sintesi il nome mi ispirava cattiveria >.< ).
Ancora grazie mille a tutti,compreso chi ha solo letto la storia senza però recensirla.
Vi aspetto per il prossimo capitolo sabato 24.
Inky








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Capitolo 3
*** Chiarimenti ***


Chairimenti

CHIARIMENTI

3-

-Ma dov'è finita?-
-Sarà giù a fare colazione.Dai,sbrighiamoci-.
Con uno scatto,i ragazzi sorpassarono il ritratto della Signora Grassa e si fiondarono giù per le scale,dritti verso la Sala Comune.
Come previsto,trovarono Katy seduta accanto a Lily Evans,che stava facendo colazione.
Appena li vide arrivare,Katy sorrise.
-Alla buon'ora!-,scherzò.Erano le dieci e mezza.
James si sedette di fronte all'amica.
-Come va,Katy?Hey Evans!-.
Per tutta risposta,Lily gli lanciò un'occhiattaccia.
-Scusa Katy,vado.Ci vediamo dopo-,disse all'amica alzandosi.
-Certo,a dopo-.
James sbuffò.
-Beh?Che ti aspettavi?-.Questa volta fu Katy a ricevere l'occhiataccia dell'amico.
Prima che James potesse ribattere,Sirius si convinse che “la questione Evans” quella mattina non era la priorità e intervenne.
-Allora...cosa dovevi dirci ieri sera?-.
Katy fece un respiro profondo,ma aveva appena aperto bocca per parlare che Remus Lupin entrò nella Sala Grande.
La ragazza si girò a guardarlo spaventata mentre lui si sedeva al suo fianco.
Aveva la classica faccia di chi non ha dormito e profonde occhiaie viola,per il resto però sembrava stare a meraviglia.
-Hey ragazzi!-
-Hey Re!-
-Ok,comincia Katy...-.
Ma Remus si inserì.
-Che è successo?-
-Non lo sappiamo...è da ieri sera che Katy sembra preoccupata per qualcosa.Non è neanche venuta con noi a Hogsmade-,concluse Peter,cacciandosi in bocca una fetta di pane imburrata.
-Che succede Katy?-.La ragazza non rispose ma gli lanciò un'occhiata carica di spavento misto a preoccupazione.
Un attimo dopo anche Remus assunse la sua stessa espressione.Divenne,se possibile,ancora più pallido.
-K-Katy...posso parlarti un attimo?Da soli-,aggiunse senza guardare la ragazza,evidentemente terrorizzato.
Lei rimase immobile per un attimo prima di accennare un debole “sì” con un movimento del capo.
Si alzò guardando in basso,nello stesso momento in cui si alzava anche Sirius.
-Cosa sta succedendo?-.
Per lei rispose Remus.
-Niente,Sirius.Ti prego,lascia che le parli-,farfugliò con un sorriso triste sul volto.
Sirius,ancora non del tutto convinto,tornò a sedersi accanto a James.
Intanto i due si allontanarono dal tavolo.
-Smettila di preoccuparti,Sirius.Non è niente di grave-,lo redarguì l'amico versandosi una generosa dose di ketchup nel piatto.
-Come fai a dirlo?Sembrava terrorizzata-,bisbigliò Sirius concitato.
-Ma no.Sul serio,amico.Ti preoccupi per niente-
-Io credo di no.In tre anni non l'ho mai vista così-,ribattè Sirius,deciso a non cedere.
Questa volta James non disse nulla,conscio che l'animo battagliero dell'amico non si sarebbe arreso così in fretta.
Peter nel frattempo stava frugando disperatamente nella sua borsa all'apparente ricerca di qualcosa.
-Cavolo!Ho dimenticato il libro di storia della magia...vado su a prenderlo.Ci vediamo a lezione ragazzi-,e prese a correre veloce verso le scale.
Intanto,Katy e Remus,in fondo alla Sala Grande,sembrava stessero litigando.
Sirius era ancora indeciso se intervenire o no.
-Forza,innamorato-,lo derise James,-Andiamo a lezione,è inutile aspettare quei due-,disse accennando ai due amici ancora occupati in una fitta conversazione.
Sirius non rispose,così occupato a osservarli che non colse la provocazione.
-Su Black!Andiamo...-.
Niente.
-Sirius...-.
Ancora niente.
-Sta diventando un monologo...imbarazzante per giunta-.
Silenzio.
-Senti,Katy è la mia migliore amica,non permetterei mai che qulcuno potesse farle del male,ma fidati che quel qualcuno non è Remus.E ora...a lezione o mi faranno sviscerare altre anguille-.
Le sue parole funzionarono.Con lentezza esasperante,Sirius si alzò da tavola e inseguì l'amico tra i tavoli della Sala Grande.
Aveva ragione James.
Come aveva potuto pensare a una cosa del genere?
Remus,poi?Il suo amico?
Eppure,lanciando un'ultima occhiata ai due si convinse che sì,era Remus.Il suo amico.


-Cosa c'è?-
-Quando?-.
La domanda prese la ragazza alla sprovvista.
-Quando che cosa?-
-Quando l'hai scoperto?-
-Non è importante-,rispose lei eludendo la domanda.
-Per me sì,Katy.Per me è importante-
-Ieri sera-
-Quindi per ora lo sai solo tu?-.
Era evidentemente sollevato.
-Sì,per ora sì-,ribattè la ragazza sottolineando con cura le ultime parole.
-Non lo andrai a dire in giro,vero?-
-Sirius,James e Peter hanno il diritto di saperlo-
-No che non ce l'hanno-
-Sono tuoi amici.Io sono tua amica.Perchè non ce l'hai mai detto?-
Il ragazzo apparve ancora più stanco di come non lo fosse mai stato negli ultimi tre anni.
-Avevo paura.Che mi avreste lasciato,ecco-
-Come hai potuto solo pensare una cosa simile?-
-Beh,sai,dalle occhiate che mi hai lanciato stamattina i miei pensieri erano più che giustificati-,sibilò lui piccato.
-Remus,ero solo arrabbiata e,sì,è vero,magari un po' impaurita ma non abbastanza da voltarti le spalle-
-Grazie,Katy,sei davvero un'amica-.
Lei sorrise.
-E sai cosa fanno gli amici?Si aiutano a vicenda-
-Che vuoi dire?-,sembrava confuso e un tantino preoccupato.
-Tu ci dirai tutto e noi ti aiuteremo.So che non deve essere facile,Remus-
-NO-
-Che vuol dire “no”?-,domandò la ragazza,ferita.
-Vuol dire no,Katy.E' troppo pericoloso,voi non dovete immischiarvi-
-Tanto lo sai che lo faremo-
-Non se non glielo dici-
-Ma glielo dirò-,cantilenò lei.
-No che non lo farai-,proruppe Remus con tono minaccioso.
-Chi me lo impedisce?-
-Non chi,Katy.Cosa.La nostra amicizia-
-Ed è per questo che ti voglio aiutare,per la nostra amicizia-
-Non ci provare-,ora stava praticamente urlando.
Lei non disse nulla,si limitò a guardarlo con aria di sfida.
-Ti prego,Katy-
-Ti prego tu,Remus-
-No-
-Bene-,scandì lei prima di accennare un passo verso il portone della Sala Grande.
Remus però la trattenne.
-Katy,è inutile che fai la parte dell'arrabbiata-
-Non sto recitando.Sono davvero arrabbiata-,puntualizzò lei.
Remus si limitò a sbuffare.
La ragazza,presa da un moto di compassione misto a rabbia gli prese un braccio e,prima che lui potesse capire le sue intenzioni,gli sollevò la manica della camicia.
Il braccio era coperto di tagli di varie dimensioni,alcuni abbastanza profondi.
-Lo vedi cosa ti fai?Non può andare avanti così-.
Lui si affrettò a riabbassarsi la manica,guardandosi intorno,per accertarsi che nessuno lo avesse visto.
-Affari miei-,rispose lui.
-Molto maturo da parte tua Remus-,scherzò la ragazza gelida.
-Katy...te lo ripeto per l'ultima volta.Questi sono affari miei.Non provate a intromettervi in questa faccenda.Non ci provate-.

*Angoletto dell'autrice*

Innanzitutto mi sento in dovere di sgridarvi:quanti pochi commenti!!!Eddai,ragazze,lo so che non tutte siete timide... =)
E DreamyD e Marty_Chick_99 ne sono la riprova XD (Graziegraziegrazie!)
Appartetutto (no comment) è ora di spiegarvi qualcosina...dopo atroci sofferenze eccoci arrivate al capitolo 3.
Quelle di voi hanno letto i libri e visto i film (tutte in pratica -.-) sapranno già qual è il segreto del nostro Remmy...comunque nutro ancora la vana speranza che qualcuno ne sia all'oscuro per cui bocca cucita.
Come avrete notato,ora Lily appare distaccata e fredda ma più avanti riuscirà a sciogliersi e il legame tra lei è Katy apparirà molto più forte di quello che in realtà sembra.Katy...aaa...la mia piccolina,lei -come probabilmente molte avranno pensato- non è un dopione di Hermione Granger -anzi,ne combinerà delle belle più avanti-,è solo particolarmente intuitiva.Merlino,mi sto dilungando troppo.Vi lascio che vado al cinema a vedere "L'altra faccia del diavolo"...e ne approfitto per ringraziare Ary che so già mi farà ridere un sacco!Un bacio e alla prossima.
Inky

















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Capitolo 4
*** Mocciosus ***


Mocciosus

MOCCIOSUS

4-

-Okay ragazzi.Ci siamo.Vi ho riuniti tutti qui-,pausa intrisa di suspance,-Perchè devo dirvi una cosa importante-
-La stessa che non hai voluto dirci la settimana scorsa?-,la interrogò James.
-Precisamente-
-E...-
-Ha a che fare con Remus-.
Sirius si accigliò.
-Quindi avete litigato-
-Sì e no.Sentite,è una cosa seria.Dobbiamo aiutarlo.Siamo suoi amici o no?-
-Okay,mi sono perso-,li avvisò Peter,-Prima sembravi aver paura di Remus,poi sembrava che aveste litigato e infine ci dici che lo vuoi aiutare?-
-Ha ragione Peter-,assentì Sirius.
-Sentite,sto per dirvi una cosa che se Remus sapesse che ve l'ho detta mi amazzerebbe,va bene?-.
I presenti annuirono.
-Remus...Remus è...Merlino,come faccio a dirvelo?!-
-Dritta al sodo-,la incoraggiò James con un sorriso fiducioso.
Katy fece un respiro profondo.-Remus è un lupo mannaro-
-CHE COSA?-
-Lo sapevo-,sospirò la ragazza desolata.
-Remus un lupo mannaro?!-
-Non può essere-

-Stai scherzando vero?-
-No,non scherzo Sirius.E ORA,PER FAVORE,POTETE FARE SILENZIO UN ATTIMO?-.
I ragazzi ammutolirono all'istante.
-Ogni notte,con la luna piena,Remus si trasforma in un lupo.E sapete un po' dove va?Nella Stamberga Strillante.Credo che Silente sappia di lui e che lui stesso gli abbia messo a disposizione la Stamberga.Ora,i licantropi durante la luna piena agiscono secondo il loro istinto.Tendono quindi a mordere le persone vicine.E se le persone non ci sono,arrivano a mordere sé stessi-.
Le sue parole ebbero l'effetto sperato.Attese un attimo prima di riprendere a parlare,voleva lasciare il tempo ai ragazzi di digerire la notizia.
Il primo a parlare fu James.
-Come hai scoperto tutte queste cose?Te le ha dette Remus?-
-No,lui ha solo confermato alcuni dei miei sospetti.Per il resto sono andata a intuito-
-Geniale-,borbottò Sirius aprendosi in un sorriso,-Semplicemente geniale-
-Quindi lo aiuteremo,giusto?-,domandò Peter.
-Sicuro-,rispose James come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Katy sospirò e sorrise della piega che aveva preso la conversazione.
-Ragazzi,siete i migliori-,rise abbracciandoli -o meglio,stritolandoli- tutti insieme.
-Lo sappiamo-,risposero in coro,prima di lasciarsi andare ad una fragorosa risata.
-Okay.E adesso cosa facciamo?-,domandò Sirius non appena si fu sciolto dall'abbraccio.
-Non so.Dovremmo pensarci.E presto anche-
-Presto quanto?-,si informò James.
-Presto adesso.E' domenica mattina.Abbiamo tutto il giorno per pensarci.Tra l'altro Remus è in biblioteca e non penso ne uscirà prima di cena visto che deve esercitarsi per il test di aritmanzia-
-D'accordo-,sorrise Peter,-Cominciamo-.

***

-Ahio!Perchè l'hai fatto?-
-Se ti scompigli un'altra volta i capelli per attirare l'attenzione di Lily Evans,giuro che ti sego via la mano-.
Sirius e Peter risero.
-Ma non è vero...-,borbottò James tornando a fissare cupo il libro che aveva sotto il naso.
-Trovato qualcosa?-,domandò Peter girando la pagina di un grosso tomo.
-Ancora niente-,risposero i tre all'unisono cambiando posizione sull'erba bagnata.
Dopo pochi secondi Sirius chiuse il suo libro.
-E' inutile-,sospirò,-Non troveremo mai niente-.
Una figura,che fino ad allora era rimasta in disparte a osservarli,si avvicinò alla comitiva con fare minaccioso e un sorrisetto di scherno dipinto sul volto.
-Black,se ti riferisci al tuo cervello,suppongo sia inutile-
-Vattene Mocciosus,prima che ti conficchi la bacchetta nel sedere-,lo minacciò James.
-Perchè dovrei?Sembra sia una ricerca interessante-,commentò perfido Piton.
-Appunto-,confermò Katy,-Peccato che non siano affari tuoi-.
James,Sirius e Peter si ammiccarono a vicenda,colpiti dall'ironia della ragazza.
-La Sanguesporco ha la lingua lunga-.
In un attimo i tre ragazzi scattarono in piedi,per fronteggiare il Serpeverde.
-Non provarci-,minacciò Sirius levando in alto la bacchetta nell'atto di colpirlo con una maledizione.
Prima che potesse fare qualcosa di insensato,Katy gliela strappò di mano.
-Eddai,Sirius,è solo un idiota,lascialo perdere.Non ne vale la pena-.
Severus ridacchiò.
-E le guardie del corpo-,ghignò senza scomporsi.
-Vattene-,fu l'avvertimento di James.
-E se non volessi?-.
Sirius alzò una seconda volta il braccio -ora senza bacchetta-,con il pugno rivolto verso la faccia di Piton.
E per la seconda volta,qualcuno intervenì.
-Black!Non ci provare!-,si sgolò la ragazza correndo in difesa di Severus.
James si passò una mano tra i capelli.-Hey Evans-
-Zitto tu-,lo rimbeccò la ragazza inviperita.
-Non provarci Black-,infierì Lily una seconda volta contro Sirius,che non aveva ancora abbassato il braccio.
Con una smorfia,questi fece per andarsene,per poi -quando Severus accennò a girarsi- affondare il colpo sul naso del Serpeverde.
-SIRIUS!-
-BLACK!-
Le due ragazze si tuffarono nella mischia,a cui ora si erano aggiunti pure James e Peter.
Con enorme fatica -e dopo vari tentativi- riuscirono a riacciuffare i loro amici.
Ora Lily stringeva Severus -che aveva il volto imbrattato di sangue- per un braccio,mentre la povera Katy tratteneva con forza Peter,stringendolo a sé con un braccio intorno al collo,James per il colletto della divisa e Sirius per la manica.Tutti e tre si dimenavano con forza verso Severus,facendo barcollare pericolosamente l'amica.
-Katy!-,soffiò Lily tremante di rabbia.
-Sai,Lily,non credo che questa sia un buon momento per parlare-,ansimò la ragazza stringendo un po' di più la presa su Peter,che non accennava a smettere di scalciare.
Ma Lily non la ascoltò.
-Perchè non li hai fermati prima?-
-Io...cosa?!-
-Cos'è,volevi la rissa?-,la accusò la rossa,stringendo Severus più forte per il braccio.
-Io...no!Ma come ti viene in mente?-,ribattè Katy rischiando di perdere l'equilibrio per via di uno strattone di James,che sembrava disposto a tutto pur di raggiungere Mocciosus.
-E tu fermo qui!-,aggiunse tirandoselo contro.
-Ah,e io che ne so Katy?Non vuoi ammettere che avevano torto marcio-,sbraitò Lily contro la mora.
Ora,tutti i presenti nel parco di Hogwarts li stavano osservando incuriositi.
-Torto marcio?E' stato lui a venire qui per primo a romperci le scatole-,esclamò Katy,incominciando a scaldarsi.
-Ben detto Kat-,sbuffò Sirius,sempre tentando di evadere dalla sua presa.
-Ah ecco,ora gli tieni pure la parte?-,continuò Lily.
-Mi sembra abbastanza ovvio-,ribattè Katy barcollando pericolosamente.
Peter si era arreso,mentre James e Sirius scalciavano ancora.
-Credevo fossi mia amica-,ora il tono di Lily si era abbassato.
Katy le gettò un'occhiata inferocita.
-Lo credevo anche io-.
Colpita da quelle parole,Lily si girò inferocita verso il castello,facendo mulinare i capelli rossi attorno alla sua esile figura,e trascinandosi dietro un Mocciosus ancora grondante sangue.
Quando i due sparirono dalla visuale del quartetto,Katy mollò i ragazzi facendoli cadere a terra.
-Ma-Che-Cavolo-Vi-E'-Saltato-In-Mente?-,sibilò inferocita scandendo per bene ogni parola.
-Volevo rompergli il naso,ma credo di non esserci riuscito...-,sospirò Sirius demoralizzato,prima di ritornate al suo consueto tono allegro. -Oh,beh...prossima volta-
-Non ci sarà una prossima volta,okay?-,lo minacciò Katy.
-Dai,che ti prende?-
-Che mi prende?!-,saltò su lei,imbestialita,-Lily è -anzi era- mia amica,grazie a voi.Questa volta mi sono fatta impietosire,ma la prossima giuro che non ci penserò due volte a lanciarvi una fattura mollelingua.E in tutto questo casino,vi siete dimenticati di Remus,begli amici che siete-,concluse,raccogliendo i libri da terra e dirigendosi a passo spedito verso il castello.
I tre rimasero per un attimo a bocca aperta.
-Ha ragione lei-,sbuffò infine Sirius alzandosi da terra e lisciandosi la toga.
-Dovevamo aiutare Remus-
-La raggiungiamo e ci scusiamo offrendole in dono la nostra eterna schiavitù?-,propose James con un sorriso cominciando ad avviarsi verso il castello.
Gli altri due lo imitarono.
-Andata-.

***

-Katy,ci dispiace un sacco-,esordì James,inginocchiandosi accanto al divano su cui era seduta l'amica.
-Già,ed è per questo che ti offriamo la nostra schiavitù a vita-,sorrise Peter sedendosi accanto a lei.
Katy sbuffò.
-Perchè non riesco a tenervi il muso per più di dieci minuti?-
-Perchè ci vuoi bene,ecco perchè-,rise Sirius abbracciandola,subito imitato da James e da Peter.
-Quindi ora basta Moc...emmm...Piton?-,si corresse lei.
-Ora solo Remus-,chiarì Peter ancora stretto nell'abbraccio.-A proposito,dov'è Remus?-
-Biblioteca-,grugnirono gli altri tre per poi scoppiare nuovamente a ridere.
-Abbiamo ancora un po' di tempo,quindi-,sorrise James.
Peter si rimboccò le maniche della camicia.
-Okay,mettiamoci all'opera-.
Katy alzò gli occhi al cielo.
-Seriamente però-.

*Angoletto dell'autrice*

Tadaannnnn!!!Eccovi servito il quarto capitolo!Sappiate che la coppia Severus-Lily mi intriga parecchio,quindi apparirà spesso.Spero piaccia anche a voi! (Comunque mi sento in dovere di tranquillizzare le fan di Lily-James:non ci sarà nessuna SeverusXLily,non preoccupatevi).
Uno specialissimo grazie a dreamyD che sopporta ancora la mia storiella,a MooneyDora per le sue correzioni (senza di te proprio non saprei cosa fare =P) e grazie a tutti quelli che hanno inserito la mia storia tra le preferite,seguite,ricordate (scusate se non vi ho ringraziato prima ma me ne sono accorta solo ora xD)
Recensite in tantissimissimi! (almeno 5 commenti daiii che ce la facciamo U_U)

P.S.Per chi non se ne è accorta,posterò sempre di sabato oppure di domenica e se dovessi tardare vi avviserò comunque xD

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Capitolo 5
*** Grifondoro vs Tassorosso ***


Grifondoro vs Tassorosso

GRIFONDORO vs TASSOROSSO

5-

-Katy?Katy!-
-Mmmh?-
-La partita,bella addormentata,te la sei dimenticata?-.
La ragazza alzò la testa dal grosso tomo.Era rimasta alzata tutta notte nella Sala Comune,insieme agli amici,a leggere libri nel vano tentativo di aiutare Remus.Ora aveva un mal di testa lancinante per via della scomoda posizione in cui aveva dormito.
-C-che cosa?-,biascicò,prima di esibirsi in un grande sbadiglio.
Sirius sorrise incoraggiante.
-Grifondoro contro Tassorosso.Ci stanno aspettando giù al campo-,disse,scandendo ogni parola come se stesse parlando ad una ritardata.
-Oh merda.Merda merda merda-,farfugliò Katy rizzandosi a sedere e passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
Il ragazzo ridacchiò.
-Torno subito-,squittì la ragazza prima di fiondarsi dentro al dormitorio femminile.
Ne uscì poco dopo indossando la divisa di Quidditch e reggendo in mano una fiammante Scopalinda 7.
Poco dopo,i ragazzi stavano camminando sul campo da Quidditch -già gremito di tifosi-,verso il loro capitano,Mark Jones,un ragazzo del sesto anno,alto e dai capelli ricci e biondi.
Gli venne incontro con una smorfia di disappunto dipinta sul volto.
-Siete in ritardo-,li ammonì.
Katy si affrettò a prendere le difese dell'amico.
-Scusa Mark,colpa mia-,bisbigliò alzando le mani in segno di resa.
Mark alzò gli occhi al cielo e scosse la testa un paio di volte,lanciando un'occhiata fugace ad un gruppetto di Serpeverdi,che,sugli spalti,lo stavano osservando maligni.
-Non importa.Ora dovete solo pensare a stracciare i Tassorosso,intesi?Distruggiamoli-,aggiunse con un guizzo maniacale negli occhi.
Quando questi si allontanò verso gli altri della squadra,Katy si avvicinò all'orecchio di Sirius.
-Fa un po' paura a volte,non trovi?-.
Insieme,i due ragazzi lo raggiunsero ridendo,prima di montare in sella alle loro scope,imitati subito dagli altri.
Il cercatore era James Potter,i cacciatori Katy Hall,Sirius Black e Jack Davis mentre i battitori erano Hanna Stewart e Kevin Cooper.
Mark era il portiere.
La squadra si levò in aria di pochi metri,quel tanto che bastava per fronteggiare gli avversari.Mark prese un respiro profondo suscitando le risatine di Hanna e Katy,che si scambiarono un'occhiatina complice.
Al fischio di Madama Bump,la partita cominciò.
Katy intercettò subito la pluffa e la passò a Kevin,giusto un attimo prima che Williams intervenisse.
-Vai così,Katy!-,la incitò Mark da fondo campo,svolazzando attorno ai tre anelli.
Intanto,Michael Rogers,un ragazzo di Grifondoro del sesto anno dalla parlata sciolta faceva la cronaca.
-Ecco Black che passa a Hall,Turner le ruba la pluffa e...no,ancora Hall,grande stile quella ragazza e anche molto carina...Oh,scusi prof...dicevo,Hall supera Turner e SEGNA!-.
I tifosi del Grifondoro scattarono in piedi all'istante,esultando a squarciagola.
-Dieci a zero per i Grifondoro.Ora la palla è in possesso di Harris,nuova scoperta dei Tassorosso,che fino all'anno scorso aveva giocato come riserva...Harris evita un bolide di Cooper e...no,Black riesce a riprendere possesso di palla...-.La folla sotto di loro esultò.-Black passa a Hall che...ahia,se l'è vista brutta con quel bolide di Jackson...meno male che l'ha evitato...ora è Davis ad avere la pluffa...ancora Davis...ancora Davis...Davis segna!-
Un altro boato dai Grifondoro.
-Venti a zero per i Grifondoro...che partita ragazzi!-.
Dopo dieci estenuanti minuti di gioco,Grifondoro conduceva con cinquanta a venti e del Boccino d'Oro nessuna traccia.Mark,demoralizzato,svolazzava attorno agli anelli scrutando il cielo plumbeo e,ogni tanto,improvvisava una capovolta all'indietro,per sfogare la frustrazione di un qualche falso allarme.
James,che fino ad allora non aveva avuto molto da fare,si teneva venti metri sopra i suoi compagni,in modo da avere una visuale completa del campo,in attesa di scorgere il luccichio dorato del Boccino.
“Ora devo solo aspettare e aguzzare la vista”,si disse,proprio quando un lampo dorato gli passò davanti al naso.
Senza esitazione,il ragazzo si lanciò all'inseguimento del Boccino.
Anche Karen Young,la cercatrice dei Tassorosso,lo aveva avvistato e ora gli stava alle calcagna.Era veloce,molto veloce.
Proprio in quel momento,un terribile boato spaccò il cielo in due e fitte gocce di pioggia avanzarono inesorabili verso il campo.James,i cui occhiali gli impedivano di vedere,sbandò pericolosamente e solo per un pelo riuscì a tenersi in sella alla scopa.
Katy,qualche metro sotto di lui,si avvicinò a Sirius.
-Non vedo nemmeno la pluffa!-,ruggì,passandosi una mano sugli occhi per ripararsi.
-Se ti può essere di consolazione-,rispose pacato Sirius,-Io non vedo neppure la mia scopa-.
La ragazza si guardò intorno frustrata.-Dov'è James?-
-Non lo so.E' da un po' che non lo vedo-.
Ma James,era appena pochi metri sopra di loro.E aveva appena preso il Boccino.
Solo la cronaca di Michael li informò della vittoria del Grifondoro.
-E Potter prende il Boccino,regalando così una meritatissima vittoria alla squadra di Grifondoro che stracc...emmm...batte i Tassorosso per duecento a trenta!-.

Quando i ragazzi sugli spalti si accorsero che la partita era terminata,ripresero ad urlare come pazzi,improvvisando balletti sulle panchine,mentre i Tassorosso scuotevano la testa,increduli.
Poco dopo,i ragazzi si ritrovarono tutti abbracciati a terra.
-Grande James!Ottima presa!-
-Sì,sei stato grande,James!-
-Avete visto che passaggio il mio?-
-Assurdo!Che roba!Li abbiamo massacrati-
-Grandi,ragazzi!-,esclamarono due voci familiari stringendo forte Sirius,James e Katy.Anche sotto la pioggia,i ragazzi riconobbero i loro amici.
-Hey Remus!Peter!-
-Stracciati...li avete stracciati...-,commentò Remus con foga prima di aprirsi in un gran sorriso.
Prima che i tre potessero rispondere,un'altra figurina apparì improvvisamente accanto a loro.
-Katy?Posso parlarti un attimo?-,era Lily.Aveva un sorrisetto di scuse dipinto sul volto e gli occhi bassi.
Katy rise.
-Ti perdono se è questo che intendi-.
Lily si illuminò.
-Amiche come prima?-
-Ovvio-,esclamò Katy prima di saltare tra le braccia aperte della rossa.
Appena si fu sciolta dall'abbraccio,Lily corse via bisbigliando all'orecchio dell'amica un frettoloso “Ci vediamo nella Sala Comune”.
James sbuffò, infastidito dalle poche attenzioni che la rossa soleva rivolgergli e Katy scoppiò a ridere di nuovo.
-OhppoveroJamesincompreso!-,anche Remus,Sirius e Peter risero appoggiandosi l'uno all'altro.
James alzò gli occhi al cielo.
-Nah...non mi serve la Evans se ho qui un mostriciattolo come te...-,sospirò aprendo le braccia.
L'amica gli saltò subito addosso stritolandolo forte.
Sirius si schiarì la voce un paio di volte,senza però riuscire a sovrastare il frastuono del temporale.
-Emmm...andiamo?-.
I due si staccarono in fretta,ancora col sorriso sulle labbra e cominciarono ad avviarsi assieme agli altri verso il castello,attenti a non farsi investire dalla fiumana di ragazzi che avevano invaso il campo.
Quando James fu sicuro che la ragazza fosse abbastanza lontana da loro si avvicinò a Sirius.
-Geloso?-.
Per tutta risposta,l'amico si limitò a mollargli una gomitata nello stomaco,senza neanche degnarsi di guardarlo.
Proseguì imperterrito lasciando l'amico a terra boccheggiante.
“Okay,forse ho esagerato”,pensò James,rialzandosi,sputando acqua e lisciandosi le pieghe dei pantaloni. “Mai scherzare con il fuoco,o peggio,con Sirius Black”.

***

Distante dagli amici di qualche metro,Katy osservava Remus con ostinazione.Ancora non le era venuto in mente nulla e questo,per una ragazza come lei,appariva enormemente frustrante.Non che fosse abituata a trovare sempre la risposta esatta per prima,ma sapere di avere la soluzione sotto il naso e di non poterla afferrare la rendeva nervosa.
Perchè questa volta,non si trattava solo di un voto o di una scommessa con James (perchè sì,lei adorava battere James in una scommessa),si trattava di Remus,del suo migliore amico.Lui era sempre stato presente per la ragazza,molto più di James,Sirius o Peter.Dopotutto,pensò Katy,era lui quello sensibile.Il classico fratellone “rivolgiti-a-me-se-hai-un-problema”.Ma ora non era Katy ad aver bisgno di aiuto.Non più.


*Angoletto dell'autrice*
Ave popolo!Nuntio vobis gaudium magnum...habemus un nuovo capitolo! (Okay,qui c'è qualcosa che non quadra...)
Comunque *poveri noi* innanzitutto ci tengo molto a ringraziare tutte le persone che hanno recensito i capitoli precedenti e che hanno inserito la storia fra le preferite/seguite/ricordate!In particolar modo ci tengo a ringraziare Marty_chick_99! (Credimi,ci ho provato a scriverti una canzone,ma poi ho pensato che dopo averla letta te ne saresti andata da EFP,quindi ho rinunciato xD) Grazie grazie grazie!
Ora passiamo al capitolo:le partite di Quidditch mi hanno sempre entusiasmato ed è stato veramente divertente descriverne una (Con Michael Rogers che fa la cronaca ù.ù)
Sappiate che ci ho messo secoli ad inventare tutti i nomi dei giocatori perchè volevo che esprimessero la loro personalità.Così la dolce battitrice del Grifondoro è stata battezzata con il nome di Hanna,mentre il suo socio dal carattere forte è stato approvato con il nome di Jack.Mark...Mark è un po' il predecessore di Oliver Baston,personaggio che io ho sempre adorato.Ma mi sto dilungando troppo xD
Al prossimo capitolo e buona Pasqua a tutte!





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Capitolo 6
*** Intuizioni ***


Intuizioni

INTUIZIONI

6-

-Propongo un brindisi al nostro capitano!-
-A Mark!-
-A Mark!-
-Hey ragazzi...così mi fate arrossire-.
I ragazzi risero,scolandosi l'ennesimo bicchiere di Burrobirra.
Erano tutti riuniti nella Sala Comune di Grifondoro,per festeggiare la vittoria.
-Katy!-
-Hey Lily-,il volto di Katy si aprì in un sorriso.
-Che casino,vero?-,rise la rossa lanciando un fugace sguardo ai ragazzi del sesto anno ubriachi che cantavano canzoni stonate.Katy sorrise ancora di rimando,guardandosi intorno.
-A proposito-,ricordò Lily improvvisamente,-Non mi sono ancora complimentata!Siete stati tutti fantastici!-,esclamò la ragazza scostandosi i capelli dalla spalla.
-Gioco di squadra....-sminuì Katy.
-No,è che...quelli di Tassorosso sono molto più grandi di voi,cioè...sono tutti del sesto anno e anche come statura non si scherza...eppure li avete battuti!-,terminò lei con un gran sorriso,senza accorgersi che l'amica aveva cambiato improvvisamente espressione.
-Oh,mi chiama Mary,ci vediamo in camera!-
Intanto Katy borbottava tra sé e sé.
-Più grandi...grandi...-.
La ragazza sussultò appena quando una mano le si posò sulla spalla.
-A che pensi di così mitico?-,le domandò Sirius scoccandole un sorriso che fece sciogliere gran parte delle ragazze nella Sala.
-Cosa ti fa pensare che io stia pensando a qualcosa di mitico?-, gli domandò la ragazza nervosa.
-Beh,sorridi così tanto che comincio a sospettare che tu abbia una paresi...-,ma Katy lo interruppe.
-Sirius,ho trovato!-.
Il ragazzo apparve smarrito.
-Trovato...cosa?-
-So come possiamo aiutare Remus-
-Lo sapevo che ce l'avresti fatta...sei tu quella geniale dopo tutto-,ammise infine il ragazzo alzando gli occhi al cielo.-A cosa avresti pensato?-.
La ragazza lo fissò intensamente,gli occhi che le luccicavano come se davvero le si fosse accesa una lampadina dentro la testa.
-Diventiamo come lui-.
Sirius scoppiò a ridere.
-Katy,non possiamo diventare anche noi dei lupi mannari...è assurdo-.
La ragazza gli scoccò un'occhiata truce per poi picchiargli sulla testa la sua bottiglia vuota di Burrobirra.
-Ahi!-,si lamentò Sirius portandosi una mano ai capelli.
-Testa bacata che non sei altro-,commentò acida la ragazza,-Non intendevo diventare come lui...ma simili a lui-.
-Mi sono perso-,ammise Sirius sollevando un soppracciglio.
-Animagus,Sirius.Animagus.E' sempre stata questa la risposta-
Il soppracciglio di Sirius si sollevò ancora di più.
-Ani...che?-
-Animagus-,ripetè la ragazza impaziente,-Ti ricordi la lezione di trasfigurazione dell'altro ieri?-
-Emmm...no-
Katy sbuffò.
-Un Animagus è un mago in grado di trasformarsi in un animale qualsiasi a proprio piacimento-
-Scusa Katy...continuo a non capire...-,farfugliò Sirius scuotendo la testa,incurante delle ragazze che lo stavano osservando.
Katy,che invece le aveva notate,lo prese per una mano e lo trascinò verso un angolo della Sala Comune.
-Se ci trasformassimo in animali abbastanza grossi da poter fronteggiare Remus,potremmo andare con lui ogni notte di luna piena per evitare che si faccia del male-.
Sirius si illuminò.
-Katy...sei assolutamente,indiscutibilmente la persona più geniale che io abbia mai conosciuto-.
La ragazza sorrise.
-Che ci vuoi fare...-,si pavoneggiò fingendo di aggiustarsi i capelli.
-Basta,ritiro tutto-,esclamò il ragazzo ridendo.
-Lo diciamo a James e a Peter?-,chiese lei quando si fu ripresa dalle ristate.
-Domani.Ora godiamoci la vittoria-,rispose Sirius,prendendo la ragazza per mano e trascinandola nella pista da ballo improvvisata che avevano creato i ragazzi più grandi.
-Sirius,ora non riesco a ballare.Penso di essere ubriaca-,bisbigliò lei barcollando leggermente.
Sirius sghignazzò. -Ovvio che sei ubriaca,altrimenti come ti sarebbe venuta in mente una cosa simile a quella degli Ani...Ani...com'era?-
-Animagus-,soffiò lei.
Sirius alzò gli occhi al cielo divertito.-Dai,vieni-
-Cos...?-.Prima che la ragazza potesse replicare,Sirius la prese per mano e la trascinò in mezzo alla Sala Comune mentre le Sorelle Stravagarie attaccavano con un pezzo molto più movimentato di quello precedente.
-Pazzo-,rise lei,mentre il ragazzo le faceva fare una buffa giravolta.
-Cosa ci vuoi fare?-.
La ragazza finse di pensarci su.-Assolutamente nulla.Va bene così-,rise alla fine.
Il ragazzo parve tentennare.-Katy?-
-Mmmh?-
-Usciamo?Fa caldissimo qui-,si affrettò ad aggiungere imbarazzato.
La ragazza rimase spiazzata.-O-okay-.
Sempre mano nella mano,i due attraversarono a fatica la Sala Comune e corsero per i corridoi fino ad arrivare davanti ad un enorme quadro a olio,che rappresentava un semplice bosco in mezzo al quale era dipinta una casetta di legno.Katy,abituata a prendere quella scorciatoia,bussò un paio di volte alla porticina della casa.Con un forte cigolio,il quadro si spalancò e lasciò passare i due ragazzi.


-Hey,guarda che luna...è stupenda-,sospirò Katy acciambellandosi sull'erba umida del parco.
Sirius ridacchiò.-Di solito si dice che è stupenda quando è piena-,precisò accennando alla mezza luna che brillava radiosa nel cielo stellato.
Katy si rabbuiò.-Sinceramente la preferisco così-,ribattè mentre l'amico le si sedeva accanto.
-Oh,già-,ricordò lui,-Remus-.
Katy annuì,strappando distrattamente un fiorellino dal prato.
-Beh,ora sappiamo cosa fare,no?Sarà tutto molto più facile adesso-,tentò Sirius cercando di risollevarle il morale.
-Sì,credo di sì-,rispose lei rigirandosi tra le mani il fiore.Ci fu un attimo di silenzio.
-Sirius?-
-Dimmi-
-Amici per sempre?-,ironizzò la ragazza,ridacchiando sommessamente.Sirius era abituato ai suoi sbalzi d'umore,e sapeva che la sua apparente incapacità di esternare i sentimenti veniva spesso compensata con l'ironia.Quindi decise di assecondarla.
-Finchè morte non ci separi-
-Sai,non mi è mai piaciuta questa frase.La morte non separa.Unisce e basta-,ragionò Katy trafiggendo l'amico con uno sguardo intenso.
Sirius la guardò diorientato per un attimo.-Diventi molto più saggia dopo le dieci di sera,lo sapevi?-.
La ragazza scoppiò a ridere.
-C'è una linea molto sottile tra la saggezza e la pazzia.Prendi Silente,per esempio-.
Questa volta fu il ragazzo a ridere.
-Già,hai ragione-
-Io ho sempre ragione,Black-.
Sirius scosse un paio di volte la testa,con il sorriso sulle labbra.Poi tornò a fissare la luna.Sembrava stesse ridendo anche lei.Aveva un bel sorriso,constatò Sirius,ma mai bello come quello della ragazza accanto a lui.

***

-Animagus-,ripetè la ragazza per la millesima volta.
-A me sembra geniale-,sorrise Peter convinto.
-Sì,ma Katy-,James era scettico,-Noi non siamo maghi così esperti,chissà quanto ci vorrà per imparare una cosa simile-
-Aspetta...fammi capire-,disse la ragazza sollevando un sopracciglio,-sei più preoccupato per il fatto che potremmo metterci diversi mesi ad imparare a trasformarci piuttosto che per il fatto che lo faremo illegalmente?-
-Esatto-,rispose semplicemente James,-Ci vorrà un sacco di tempo-
-James,quattro mesi non sono un sacco di tempo-,precisò Katy.
-Cosa bisogna fare per imparare?-,si intromise Sirius,stanco dei loro battibecchi.
Katy girò una pagina ingiallita del libro che aveva preso in biblioteca.
-Innanzitutto bisogna pensare in che animale trasformarsi-
-Beh,facile.Basta che siano animali grandi,giusto?-
-Tecnicamente no-,riprese Katy,-Sì,insomma,uno dovrebbe trasformarsi in un animale piccolo,così per precauzione-.
“Se dovesse finire male qualcuno riporterà indietro i nostri cadaveri”,pensò James con ironia,sistemandosi gli occhiali sul naso.
-D'accordo-,ribattè Sirius,che nonostante tutte le complicazioni,ancora non aveva perso il buon umore.-Quello può farlo Peter,non mi sembra sprizzi gioia da tutti i pori con la prospettiva di dare battaglia a Remus-.
Peter lanciò a Sirius un'occhiata carica di gratitudine che non sfuggì a nessuno.
-Io sarò un cervo-,esclamò James all'improvviso.
-Io un cane...nero-,aggiunse Sirius,ripensandoci.
-Io tanto vale che faccia la parte del topo...piccolo,insignificante e utile-,sorrise Peter.
-E io sarò...una pantera,perchè no?Mi sono sempre piaciute le pantere,mamma mi portava sempre allo zoo quando ero piccola e ho sempre sognato di averne una;e poi la stazza dovrebbe essere più o a meno uguale a quella di Remus-,ragionò Katy con entusiasmo travolgente.
James si illuminò alle parole dell'amica.-Fico-.
-No...aspetta,fico un corno-,esplose Sirius in direzione di Katy,-Tu ne resti fuori-.
La ragazza sbuffò alzando gli occhi al cielo.
-Adesso ho capito come funzionano qui le cose.Mi sfuttate per le idee geniali e poi mi lasciate da parte-,ironizzò.
-Katy,non è un gioco,potresti farti male sul serio-
-Voi rischiate quanto me-,ribattè Katy cercando di fare ragionare l'amico,-E con questo la questione è chiusa-
-Ma...-
-Per trasformarsi-,riprese Katy tornando a fissare con ostinazione le pagine del libro,-Bisogna focalizzare nella mente l'immagine dell'animale in cui ci si vuole trasformare;bisogna immedesimarsi in lui,cercare di pensare con la sua testa-.
James si accigliò.-Tutto qui?-
-Sì,mister Per-Me-E'-Tutto-Più-Facile-,chiarì Katy piccata,-Tutto qui-.
James si alzò dalla poltrona e si andò a posizionare al centro della Sala Comune.Gli occhi di tutti puntati su di lui.
Chiuse gli occhi e corrugò le soppracciglia in un'espressione concentrata.
Rimase così un paio di minuti,quasi trattenendo il respiro.La sua faccia passò dal rosa-al rosso-al viola in pochi secondi.
-Cos'è?Devi diventare un cervo,non espellerlo dal didietro-,scherzò la ragazza gelida.
I ragazzi scoppiarono a ridere.
James riaprì gli occhi e,dopo pochi secondi di imbarazzo,si unì alle risate degli amici.
-E' più difficile di quanto pensassi-,concluse tornando a sedersi sul divano accanto a Sirius.
-Ecco.Appunto-,disse Katy chiudendo il libro con un gesto secco e sistemandosi le maniche della divisa.
-Ragazzi,erbologia-,ricordò loro Peter dopo aver dato una sbirciatina al suo orologio da polso.
-Giusto-,James si intristì.-E mentre pianterò radici di mandragola,continuerò a concentrarmi per imparare a diventare un Ani...Ani...scusate,Ani che?-.
I ragazzi lanciarono tutti e tre contemporaneamente gli occhi al cielo prima di sbottare.
-ANIMAGUS!-.

*Angoletto dell'autice*
Oilà!Eccoci al  *dai che ce la fai,dai che ce la fai* SESTO CAPITOLO!
Finalmente i nostri ragazzuoli hanno capito cosa fare,eh?Scommetto che non ci speravate più!
Ma bando alle ciance,ora mi rivolgo direttamente a TE.Sì,propio a TE.Tu che leggi la mia storia da secoli e magari l'hai perfino inserita tra le preferite-seguite-ricordate,ma che tutte le sante volte,per qualche ragione a me ignota o per qualche inaspettato rapimento alieno ti dimentichi sempre di recensire!Sul serio,mi farebbe davvero piacere trovare un commentino qualche volta,giusto per motivarmi! xD
Va beh *sospirone* spero che il capitolo vi sia piaciuto,nel prossimo ne vedremo delle belle!!
Ora me ne vado,dato che mi sto dilungando troppo e dato anche che Freud con la sua "interpretazione dei sogni" mi ha scassato un bel po' di neuroni! (Però bellissimo libro,lo consiglio a chiunque abbia abbastanza fegato da prendere in mano una lettura così ciclopica).
 Un bacio,
Inky




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Capitolo 7
*** Progressi ***


Progressi

PROGRESSI

7-

-Ammettetelo...sono un mito-
-Farsi spuntare la coda non vuol dire essere un mito,Sirius-,puntualizzò Peter,scrutando con diffidenza la coda nera che ora spuntava dai jeans dell'amico.
-E' già un passo avanti...dai ammettetelo che sono un mito-
-Sì,Sirius,sei il mio eroe-,sospirò Katy provocando delle risatine da parte di James e Peter.Sirius invece arrossì.
-Intanto tu non sei ancora riuscita a fare nulla-,la accusò Sirius dall'ombra di un grande melo.
-Invece sì-,ribattè lei scocciata.
-Invece no-
-Invece sì-
-Invece no-
-Ti dico di sì-
-Dimostramelo-
-Non ho voglia-
-Dimostramelo visto che parli tanto-.
Borbottando qualcosa che somigliava molto a un “Bambino dell'asilo”,Katy si alzò da terra sbuffando come una locomotiva.
-Fatevi in là pivelli-,sospirò la ragazza scrocchiandosi le dita.
-Voglio proprio vedere cosa...-,Sirius non finì la frase e rimase a osservare con occhi sbarrati la magnifica pantera che ora prendeva il posto di Katy.L'animale scoccò al ragazzo un'occhiata di scherno,ben visibile anche sotto tutto quel nero pelo lucido.
Poi,con un movimento fluido,la ragazza riprese le sue sembianze.
-Invece sì-
-Va be',ritiro tutto-,sospirò Sirius sconfittò.
-Come hai fatto?-,esalò Peter,guardando la ragazza con tanto d'occhi.
Katy storse il naso e tornò a sedersi sull'erba accanto a James.
-Non lo so proprio,sinceramente.Questa è solo la seconda volta che mi trasformo.Da ieri sera sono ufficialmente una criminale-,concluse con un sorriso.
-Lei mi delude signorina Hall-,scherzò James in un'ottima imitazione della professoressa McGranitt.
I quattro amici scoppiarono a ridere.
-A proposito,ragazzi.Domani si va ad Hogsmade,giusto?-,domandò Sirius senza un apparente motivo non appena si fu ripreso dall'attacco di risa.
-Già-,risposero gli altri a una voce.
-Peccato che io non possa venire-,sospirò James triste.
Katy si accigliò.
-Come mai?-
-Sono in punizione,ricordi?-
Peter scoppiò a ridere.-Che hai combinato questa volta?-
James trattenne a stento una risata e le sue labbra formarono una piega strana.
-Ho trasfigurato un Serpeverde in un canarino,ma non l'ho fatto apposta-,aggiunse con un sorrisetto.
-Noooo James,come no-,rise Sirius.
-Quindi saremo solo in quattro,giusto?-
-In realtà tre.Io devo studiare per il test di Storia della magia.Credo proprio che non lo passerò-,si intristì Peter.
-Okay-,disse Katy,-Vuol dire che andremo a chiederlo a Remus-
-Chiedermi cosa?-,domandò il ragazzo accucciandosi sull'erba accanto all'amica.Reduce evidentemente di un lungo periodo di studio nella biblioteca.
-Eccoti,finalmente.Vieni con me e Sirius ad Hogsmade,domani?Gli altri ci hanno dato buca-.
Senza farsi notare dai due,James pizzicò il braccio di Remus,per poi fargli l'occhiolino.
Il ragazzo capì al volo.
-Scusate,ragazzi,non posso nemmeno io,perchè...-
-Perchè deve aiutare me con il compito di Aritmanzia-,concluse Peter con un sorrisone.
-Dai,ragazzi,non è divertente se non ci siamo tutti-,sbuffò Katy.
-Spiacente,Kat...stavolta passiamo-,rise James scuotendo la testa.
-E poi dai,ci sarà Sirius,no?Sempre meglio di niente-.

***

-Sto congelando,ti va una Burrobirra?-,propose Katy all'amico,stringendosi nel mantello.
Sirius sorrise,per poi deviare in direzione dei Tre Manici di Scopa.
-Certo,socio-.
In uno slancio di cavalleria,il ragazzo spalancò la porta del locale,per poi lasciare passare Katy per prima.
-Wow-,scherzò la ragazza conducendo Sirius verso un tavolo appartato.
-Hey-,ribattè lui,-A volte anche io ho i miei momenti-
-Certo,certo-,ridacchiò Katy,sedendosi.
-Tsk...e dici di essere mia amica?-,si imbronciò Sirius scherzoso,-Aspetta qui.Vado a ordinare-.
La ragazza gli sorrise.-Graazzzie-.
Erano già passati alcuni minuti,quando la porta del pub si spalancò di nuovo,lasciando entrare nel locale un'ondata di vento gelido.
Una ragazza dai capelli rossi accennò un saluto verso Katy,per poi correrle incontro.
-Katy,hey sei qui da sola?-,le domandò con un sorriso da orecchio a orecchio.
-In realtà no.Sono qui con Sirius-.Il sorriso di Lily svanì,proprio quando il ragazzo spuntò accanto a lei,con due boccali di Burrobirra pericolosamente stretti nella mano.
-Hey,Evans!-,esclamò lui versando parecchio liquido sul tavolo e porgendo un boccale a Katy dopo essersi seduto davanti a lei.
Lily si accigliò.
-Black-,ricambiò gelida.
-Andiamo,Evans,che ti ho fatto di male?-
-Non intendo disturbarmi a risponderti-,ribattè la ragazza piccata.-Scusa,Katy,vado.Dennis e Mary mi aspettano a Mielandia-
-Ma sei appena entrata-,protestò Katy.
-Sì,perchè ti ho vista da fuori e volevo salutarti-,spiegò Lily già diretta verso l'uscita.-A dopo-.
Quando la porta del pub si richiuse,Katy tornò a fissare truce il suo boccale di Burrobirra.
-Scusa.Chissà perchè ce l'ha tanto con voi-,borbottò triste.
-Fa niente.L'importante è che tu sia nostra amica-,sorrise Sirius tracannando un sorso di Burrobirra.
La ragazza sembrò tornare di buon umore.-Già,menomale che ci siete voi-.
Un attimo di silenzio.
-Katy?Posso chiederti una cosa?-,le domandò Sirius diventando improvvisamente nervoso.
La ragazza si insospettì ma riuscì a non darlo a vedere.-Dimmi-.
-Io sono tuo amico più degli altri?Cioè...sono più amico tuo di quanto non lo sia James?O Remus?O Peter?-.Si stava pericolosamente ingarbugliando con le parole.
Anche Katy parve innervosirsi.
-Sì...cioè,no...insomma...siete tutti miei amici,non puoi chiedermi di fare una graduatoria-,farfugliò fissandosi le mani.
Sirius si passò una mano fra i capelli,in evidente disagio.
-Non intendevo questo,ma...insomma...-.
“Se i Mangiamorte ci catturassero e tu avessi la possibilità di scegliere chi salvare,sceglieresti me?”,non gli sembrava proprio la domanda più adatta in quel momento.
-Io ti piaccio almeno un po',Katy?Come amico intendo-,si affrettò ad aggiungere avvampando così tanto che il suo viso assunse lo stesso colore dei capelli di Lily Evans.
Ma perchè gli succedeva sempre con Katy?Perchè con le altre ragazze non diventava così nervoso?Perchè solo con quella ragazza doveva perdere l'uso della lingua?
Katy,inaspettatamente gli sorrise.
-Ma certo!Dubitavi?-,ironizzò la ragazza interpretando poi il silenzio dell'amico come una conferma.
-Sei il mio migliore amico,Sirius.Sei speciale,per me-.Poi,allungò la mano sul tavolo,fino a coprire quella gelida del ragazzo.
Anche Sirius le sorrise e ci mise esattamente tre secondi a riprendersi quell'aria spavalda che lo rendeva così unico.
-Grazie,Katy.Sai,anche tu non sei male come ragazza,devo ammetterlo-.
Katy alzò gli occhi al cielo.
-E' un complimento?-
-Certo.Dubitavi?Sei speciale,per me-.La ragazza sorrise,ascoltandolo ripetere le sue stesse parole.
Perchè infondo,Sirius era Sirius.Non James,non Peter,non Remus.Solo Sirius.E lo sarebbe stato per sempre.

*Angoletto dell'autrice*
Hola chicas!
*sospiro colletivo*
Eccoci al 7 capitolo!Eh sì,ragazze...e proprio perchè siamo arrivate fin qui,ci tengo moltissimo a ringraziare tutte quelle persone che fino ad ora hanno recensito o semplicemente letto la storia una per una.Quindi,un milione di grazie a:
-Marty_chick_99,perchè ha sempre le parole giuste da dire xD.
-MooneyDora,perchè ha sempre un briciolo di pazienza per recensire ogni mio capitolo.
-DreamyD,per le sue mitiche recensioni dove non sa mai cosa dire!Ahahaha!
-Just a little wizard,per le recensioni che mi fanno sempre sorridere.
-fred_george_4ever,perchè ogni tanto si siede alla scrivania e mi dedica un minuto del suo tempo =D
-BlackWendy,perchè nonostante abbia incominciato da poco a leggere la storia mi ha già riempito di recensioni! xD
E ultimi ma non meno importanti coloro che hanno inserito la mia storia fra le preferite/ricordate/seguite,tra cui:
-Halfblood_princess
-laisaxrem
-The Beatles
Grazie di cuore ancora! (spero di non avere dimenticato nessuno xD )

P.S.La storia non è finita.Sì,perchè nonstante in questo capitolo mi sia sentita molto J.K.Rowling con tutti questi ringraziamenti,non ho ancora finito di rompervi le scatole!Muahuahaua!










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Capitolo 8
*** Luna piena ***


Luna piena

LUNA PIENA

8-

Erano passati cinque mesi da quando i ragazzi avevano provato per la prima volta a trasformarsi.
Cinque mesi di sangue,sudore e lacrime a detta dei quattro,che tra compiti,lezioni,allenamenti di Quidditch ed esercitazioni serali,avevano finito per passare ogni domenica esausti,sotto le coperte.
Eppure,dopo quei cinque mesi estenuanti,ce l'avevano fatta.
Quella stessa sera sarebbe stata luna piena,e finalmente sarebbe giunto il momento della verità.
Ora,i quattro padroneggiavano quasi perfettamente la tecnica.
Come stabilito all'inizio,James si trasformava in un cervo,Sirius in un grosso cane nero,Katy in una pantera,mentre Peter in un topo.
Quella piovosa domenica mattina,i quattro ragazzi si erano radunati nella Sala Comune di Grifondoro.
Tutti e quattro osservavano con occhi assonnati le pigre fiamme del focolare acceso.
Katy,che aveva la testa appoggiata alla spalla di Sirius -e gli occhi cerchiati da ombre viola-,si decise a parlare per prima.
-Ragazzi,se non dovesse funzionare,non fatevi remore ad uccidermi-,aveva parlato senza distogliere lo sguardo dal fuoco.
Qualcuno ridacchiò sommessamante,troppo stanco anche per quello.
-Katy,ho idea che se la cosa non dovesse funzionare,ci sarà comunque un suicidio di massa-,sbadigliò James,la voce attutita dal cuscino con cui si era coperto il viso.
-Dov'è Remus?-,domandò Peter all'improvviso,riprendendosi dalla trance.
-In biblioteca,come sempre-,spiegò James.
Katy si intristì.
-Dovremmo dirglielo?Cioè,dovremmo dirglielo ora che siamo Animagus?-.
Sirius le rispose subito,senza pensarci su.
-Assolutamente no,si arrabbierebbe e basta.Stasera lo inseguiamo di nascosto sotto il mantello e poi ci trasformiamo là-,annuì convinto.
-Dobbiamo stare attenti,però-,ribattè Katy preoccupata,alzando la testa dalla spalla del ragazzo.
-Lui è da solo,noi siamo in quattro.E tre di noi gli possono fare davvero male.Sto' parlando anche per me-,aggiunse a scanso di equivoci.
I ragazzi si ammutolirono all'istante,consci che un loro piccolo errore avrebbe potuto rovinare tutto.
Ne avevano discusso a lungo nei mesi precedenti.Se uno di loro quattro si fosse fatto male,non avrebbero esitato a portarlo da Madama Chips.In questo modo però,avrebbero comunque dovuto fornire delle spiegazioni.Sarebbero stati smascherati e avrebbero passato guai seri.
Se invece si fosse fatto male Remus,allora avrebbero dovuto dire addio al loro piano per il suo bene.
-Andrà tutto bene-,la rassicurò Sirius.-Basterà attenerci al piano.Però se qualcuno vuole andarsene,sappia che c'è ancora tempo per farlo-.Il suo sguardo si posò per un attimo su Katy,sperando che proprio questa,alla fine,si tirasse indietro.Ma Sirius sapeva benissimo che anche se Katy fosse morta di paura,non si sarebbe mai e poi mai tirata indietro.Era fatta così,troppo orgogliosa per ammetterlo.O forse,pensò il ragazzo,troppo incosciente.
-Noi non ci tireremo indietro!-,si indignò James.
-Nessuno lo farà.Giusto?-,Peter si guardò un attimo intorno,come a sfidare gli amici a contaddirlo.
Con uno scatto,Katy si alzò dal divano facendo sussultare Sirius e si pose davanti ai ragazzi.
Poi stese una mano davanti a sé,il palmo rivolto verso il pavimento.
-Chi è con me?-.
Uno alla volta,i ragazzi si avvicinarono a lei e posarono la mano sulla sua,senza fiatare.
-Questa notte-,sorrise James beffardo.
-Questa notte-.

***

-Lo vedete?E' la-.Con un cenno del capo,James indicò l'amico,che ora si avviava a passo spedito verso il platano picchiatore.
-Ma perchè va di là?La Stamberga Strillante è dall'altra parte-,sussurrò Peter concitato.
-Se i miei calcoli sono esatti-,bisbigliò Katy,-Il Platano Picchiatore nasconde un passaggio segreto che porta alla Stamberga.E infatti...-.
Ora Remus stringeva tra le mani un lungo bastone nodoso.
Attento a non farsi investire dalla furia del Platano,che cercava disperatamente di colpirlo,Remus allungò il bastone verso una delle sue radici.Quando l'ebbe sfiorata,il Platano smise improvvisamente di dimenarsi e rimase così,come se fosse stato pietrificato.Un normale albero accanto a tutti gli altri.
Remus si avvicinò con cautela ad una cavità nel tronco,il bastone sempre stretto in mano.Fu questione di un attimo e il ragazzo sparì nel buco.
-Come immaginavo-,sorrise Katy alle occhiate incredule degli amici.
Sotto la protezione del mantello,i quattro uscirono dal cespuglio e si diressero quasi correndo verso il punto da cui Remus era scomparso.
Senza perdersi tanto in chiacchere,Sirius fece per infilarsi nel buco,ma qualcosa lo trattenne.
-Ma sei scemo?-,sibilò Katy,gli occhi ridotti a due fessure.
Sirius si accigliò.
-Che ho fatto?-.Con un gesto impaziente la ragazza gli indicò il Platano che ora aveva ripreso a contorcersi minaccioso.
-Ops.Scusa-
-Remus si è portato via il bastone-,bisbigliò Peter,-Come facciamo a bloccarlo?-.
I tre amici gli sorrisero ammiccanti.
-Cosa avevi detto di essere,Peter?-,gli domandò James beffardo.
-Aspetta...ora che mi ricordo,non ci aveva detto di essere un topo?-,continuò Katy per lui.
-Sì,ma com'era?-,proseguì Sirius,le soppracciglia aggrottate nello sforzo di ricordare mentre schioccava le dita,come a voler stimolare la memoria.
-Aspetta...non era forse piccolo...-
-Insignificante...-
-E utile?-.
Peter li scrutò torvo.
-Tecnicamente sì,ma...-,si bloccò,lanciando al Platano un'occhiata carica di timore.
-Su su,Peter...tra un po' sarà luna piena-,lo incoraggiò James dandogli una spintarella.
-E va bene,vado,vado...-.
In meno di due minuti,Peter,in forma di topo,riuscì a raggiungere la radice,a bloccare il Platano e a tornare dai tre.
James,dopo aver sfilato il mantello dagli amici e averlo piegato con cura,lo nascose in un cespuglio vicino.
-Siete pronti?-.
Katy prese un gran respiro.-Sì,andiamo prima che il Platano si riprenda-.
Rapidi e silenziosi,i quattro attraversarono la cavità nel tronco e percorsero a gattoni il lungo corridoio sotterraneo.
Quando dal fondo si incominciò a intravedere una luce,Katy,che apriva la fila,si girò verso gli altri facendogli segno di restare in silenzio.
Il corridoio,si scoprì,dava su una grande stanza.Dalla condizione delle assi e dei mobili,i ragazzi intuirono che nessuno ci metteva piede da anni.Nessuno a parte Remus,che ora sedeva per terra,le mani che gli coprivano il viso.
-Allora è questa la Stamberga Strillante-,bisbigliò James all'orecchio di Sirius,tutto eccitato.
Peter si sporse un po' verso l'amica.
-E ora che facciamo,Katy?-
-Aspettiamo che si trasformi,poi ci trasformiamo pure noi e gli andiamo addosso senza tante storie.James,hai finito di sorridere così?E' una cosa se...-,la ragazza non riuscì a finire la frase,paralizzata com'era dal terrore.
A pochi metri da lei,Remus si stava lentamente mutando in un mostruoso lupo.Ma la cosa più terribile era che mentre ciò accadeva,gemeva così forte da sembrare che stesse agonizzando.
Quando la trasformazione finì,dopo pochi secondi,il licantropo lanciò un potente ululato e si avventò rabbioso sul primo mobile che gli capitò a tiro,riducendolo in mille pezzi.
-Katy,andiamo ora?-,sussurrò Sirius riparandosi gli occhi dalle scheggie di legno che li stavano investendo.
Nascosti com'erano,Remus non li avrebbe visti.E certo non avrebbe badato al loro odore,preso com'era dal fracassare un antico armadio.
-Ancora un attimo-,bisbigliò la ragazza evitando al pelo un pomello d'ottone,che passò in volo appena sopra la sua testa.
-Adesso?-
-Un attimo-.Se fossero usciti in quel momento,con Remus in mezzo alla stanza,non sarebbero riusciti a coglierlo di sorpresa e nel tentativo di allontanarlo,gli avrebbero sicuramente fatto molto male.
-Katy...-,ringhiò Sirius,-Quando?-
-ORA!-.Con un agile balzo,la ragazza uscì dal suo nascondiglio trasformandosi all'istante in una splendida pantera,subito imitata da James e da Sirius,trasformati rispettivamente in un cervo e un grosso cane nero.
Peter invece si trasformò in un topo,senza però uscire dal nascondiglio,come avevano concordato.Se fosse successo qualcosa,il ragazzo avrebbe potuto chiamare aiuto.
Il licantropo,stupito da quell'improvvisa apparizione,lasciò andare dalla bocca un cuscino sbrindellato e si avventò su Sirius.
James,che lo aveva previsto,si affrettò a difendere l'amico,attaccando il licantropo con le corna,senza metterci ovviamente molta forza.
Remus,infuriato,provò nuovamente a lanciarsi contro Katy.La ragazza però,riuscì a scansarlo e,aiutata dagli amici a metterlo spalle al muro.
Nonostante dalla bocca del lupo colassero ancora rivoli di bava e i suoi denti fossero scoperti,i ragazzi notarono con enorme sollievo che il loro piano stava funzionando.
Remus era sì arrabbiato,ma non come prima.Riusciva a scaricare la sua rabbia contro di loro,ma in maniera meno eccessiva,consapevole ormai del fatto che dentro quegli animali si nascondessero in realtà i suoi migliori amici.
E così i quattro andarono avanti fino alla mattina successiva,quando i primi raggi del sole filtrarono attraverso i vetri sporchi della finestra.
A quel punto Remus,scosso da un tremito,cadde a terra e piano piano riprese le sue sembianze.
Anche James,Sirius,Katy e Peter si ritrasformarono,esausti ma enormemente felici.
-Wow!Ce l'abbiamo fatta,ragazzi!-,ruggì Sirius battendo il cinque a tutti.
-Grandi,vero?E non si è fatto nemmeno un graffio-,esultò Katy entusiasta.
-Già.Non ci posso ancora credere che ha funzionato-
-Io-vi-ammazzo-,sputò Remus tra i denti,rialzandosi a fatica da terra,l'espressione foriera di violenza.
-Oh Godric-,farfugliò James,-Non è che non si è ancora ripreso del tutto?-.
Gli altri lo ignorarono,troppo presi dalla figura di Remus.
-COSA DIAMINE CI FATE QUI?-,ruggì il ragazzo,mantenendosi a una certa distanza da loro.
-Mi sembra ovvio,no?-,scherzò Peter,indietreggiando un poco verso il muro-Siamo venuti a rimboccarti le coperte-
-KATY!-,la ragazza sussultò impaurita.-IO MI FIDAVO DI TE!AVEVI PROMESSO CHE NON L'AVRESTI RACCONTATO A NESSUNO!-
-Remus,sii ragionevole,sapevi che non ti avrei dato retta,e tecnicamente,io non te l'ho mai p...-
-IO MI FIDAVO-,ripetè il ragazzo,infuriato come non mai.
-Vedine il lato positivo,Re-,si intromise Sirius,-Nemmeno un graffio-
-AVREI POTUTO UCCIDERVI!-.
James si girò verso gli amici borbottando tra sé e sé e indicandoli uno ad uno.
-Uno,due...tre...no,ci siamo tutti-
-NON E' UN GIOCO QUESTO,POTEVATE MORIRE!-,ora Remus tremava così tanto che Katy sospettò stesse per scoppiare a piangere.
Presa da un moto di affetto,la ragazza attraversò la stanza in tre falcate e strinse forte l'amico a sé.
-Avrei potuto uccidervi-,singhiozzò Remus affondando il viso nell'incavo del suo collo.
In breve,anche James,Sirius e Peter si unirno all'abbraccio.
Ed ecco come finì quella lunga nottata:cinque amici abbracciati,contenti malgrado tutto,perchè sapevano che sarebbe per sempre stato così: loro cinque,cinque amici,cinque fratelli.
Cinque Malandrini.

*Angoletto dell'autrice*

Bentornateeee!!! *Scusate,sono entusiasta*

Grazie mille per le recensioni dello scorso capitolo e grazie anche a chi per ultimo ha inserito la storia fra le preferite/seguite/ricordate xD
AVVISO IMPORTANTE (che avrei tranquillamente potuto comunicarvi tra un paio di settimane...ma si sà,la mia memoria in questi giorni è partita al mare): sabato 12 e domenica 13 non pubblicherò.Mi è appena stato comunicato di aver vinto un premio ad un concorso di scrittura e,complice un bel viaggetto nelle Marche,non potrò aggiornare la storia!Mi dispiace davvero tanto,ragazze!Al massimo vedrò di farmi perdonare postando due capitoli la settimana dopo.
Grazie ancora per le recensioni,continuerete a scrivermi,vero? (Questa non era una domanda,ma un ordine! xD)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto,un bacio e alla prossima,
Inky





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Capitolo 9
*** Lunastorta,Ombralesta,Codaliscia,Felpato e Ramoso ***


luna storta,ombralesta,codaliscia,felpato e ramoso

-Questo capitolo (come del resto tutti gli altri) è dedicato a Marty_Chick_99,che riesce sempre a motivarmi in quello che faccio.Grazie Marty!-

LUNASTORTA,OMBRALESTA,CODALISCIA,FELPATO e RAMOSO


Un mese dopo...

9-

-Giuro che ora lo schianto-
-E' solo stanco,James...e poi non sta facendo nulla di male...a parte...-
-A parte emettere lo stesso rumore di un grizzly in calore?-.
Katy si accigliò prima di scoppiare a ridere.
-Per me assomiglia di più al rumore di una balenottera azzurra agonizzante-.
I due ripresero a ridere silenziosamente,una mano premuta sulla bocca.
-Cosa ci sarebbe di così divertente,signor Potter,signorina Hall?-.
I ragazzi smisero all'istante di ridere e,riluttanti,si voltarono verso Doger,che ora stava venendo verso di loro.
Il brusio proveniente dal resto della classe cessò di botto.
Ora,l'unico rumore udibile all'interno dell'aula era il beato russare di Sirius che,placidamente accasciato sul suo libro di pozioni sembrava dormire della grossa.
Senza esitazioni il professore di pozioni gli scaraventò il libro di pozioni di Katy sulla testa.
Sirius,com'era prevedibile,si rizzò a sedere all'istante massaggiandosi la testa dolorante.
-Cinquanta punti in meno a Grifondoro.E voi tre siete in punizione.Alle sette nel mio ufficio-.
Quando Doger si allontanò,James si ritrovò a borbottare afflitto tra sé e sé.-Esagerato...-.
Sebbene i tre trovassero ingiusta la cosa non parlarono più per tutto il resto della lezione,consci di avere puntato su di loro lo sguardo perfido di Doger.

***

-Cinquanta punti!-,si lamentò James salendo per il corridoio,-Che ingiustizia!-
-Come lo diciamo a Mark?E' la quarta volta che saltiamo gli allenamenti questo mese-,sospirò Sirius.
Katy alzò gli occhi al cielo.
-Sì,perchè tu ti addormenti sempre a lezione-
-E' colpa mia...-,si rattristò Remus,facendo una smorfia.
Nonostante il ragazzo avesse minacciato,urlato e alla fine implorato,non c'era stato nulla da fare.I quattro non avrebbero smesso di inseguirlo durante le notti di luna piena,che lui lo volesse o no.
Questo però comportava il fatto che una volta al mese i quattro dovessero passare una notte completamente insonne,e si riducessero all'alba a studiare.
-Non è colpa tua,Remus...-,lo redarguì Katy,non riuscendo però a nascondere un grande sbadiglio.
James notò l'occhiataccia che il ragazzo le lanciò,quindi decise di cambiare discorso.
-Stanotte,dopo la punizione,ci ritroviamo tutti davanti alla statua della Strega Orba,d'accordo?-
-Dove andiamo?-,domandò Peter.
-Facciamo alla Stamberga?Il mantello lo porto io-
-D'accordo-,approvò Katy con un sorriso,prima di intristirsi.-Ora però pensiamo alle cose serie-
-Cioè?-,domandarono i ragazzi in coro.
-Per ora la cosa importante è riuscire a soppravvivere a Doger-.

Le nove in punto...

-Vedo un altro calderone e vomito,giuro-,si lamentò Sirius percorrendo a passo svelto i freddi sotteranei di Hogwarts.
La loro punizione era appena terminata.Il professore aveva fatto lucidare loro così tanti calderoni che,dopo il novantesimo,i ragazzi avevano perso il conto.
-Sempre meglio che sviscerare anguille-,lo rimbrottò James,strappando un sorriso a Katy.
In meno di dieci minuti,i tre furono davanti al passaggio della Strega Orba.
Accertandosi che non ci fosse nessuno nei paraggi i ragazzi svanirono sotto il mantello di James,per poi attraversare il passaggio segreto,celato dalla vecchia strega.
Stanchi com'erano,non parlarono per tutto il tragitto.Soltanto dopo che Peter ebbe bloccato il Platano e i ragazzi furono entrati nella Stamberga,Remus si accinse a parlare.
-Non mi piace questo posto-,gemette,guardando dispiaciuto i mobili che lui stesso aveva distrutto la volta precedente.
-Andiamo,Re,ci veniamo sempre-,precisò Peter acciambellandosi sul pavimento.
-Sì,e tutte le sacrosante volte vi ripeto la stessa cosa-.
Alzando gli occhi al cielo,Sirius imitò l'amico e si sedette sul pavimento impolverato,seguito a ruota da Katy,James e da un riluttante Remus.
-Sapete,secondo me dovremmo darci dei nomi in codice-,esclamò Peter all'improvviso.
Katy si accigliò.
-Tipo Alfa e Omega?-,domandò alludendo ai nomi in codice babbani.
-Alfa che?-,rise James.
-Lascia perdere-
-Io potrei essere Lunastorta-,si rallegrò Remus,provocando l'ilarità generale.
-Mi piace!-,approvò Sirius.-E io potrei essere...che so...Felpato-.
Gli altri si limitarono ad annuire teatralmente.
-Katy è Ombralesta,perchè prima che tu riesca a focalizzarla te la ritrovi addosso-,rise Remus,ripensando forse a qualche loro vecchia zuffa “al chiaro di luna”.
-Io sarò Ramoso...non molto originale ma sempre meglio di Amega e Olfa-,rise James.
-Alfa e Omega-,puntualizzò Katy sbuffando.
-Penso che io sarò Codaliscia...suona bene-,aggiunse Peter con un sorrisone.
-Lunastorta,Ombralesta,Codaliscia,Felpato e Ramoso...i ragazzi che cambieranno il mondo-
-I Malandrini di Hogwarts-,aggiunse Sirius gettando una fugace occhiata all'amica seduta accanto a lui.
Occhiata che a James non sfuggì.
-A noi!-,esclamò il ragazzo alzando in alto una bottiglia di Burrobirra.
-E quella da dove l'hai tirata fuori?-,si sorprese Katy.
-L'ho appellata passando accanto ai Tre Manici di Scopa...la finestra era socchiusa...anzi-,aggiunse con un sorriso astuto,-Le ho appellate-,esclamò tirando fuori dalla sua sacca altre quattro bottiglie.
-James...sei proprio incorreggibile-,sbuffò Katy con phatos,afferrando quella che il ragazzo le porgeva.
James le sorrise di rimando.Probabilmente,pensò,un'altra ragazza si sarebbe scandalizzata al suo posto,in fondo aveva appena rubato.Ma non Katy.Ed era questo che la rendeva così speciale.Non si sarebbe arrabbiata nemmeno se avesse trasfigurato Doger in un tricheco.E non perchè fosse una cattiva ragazza,semplicemente per il fatto che gli voleva troppo bene per farlo.E tanto bastava.
-Allora...-,la voce di Sirius lo richiamò dalle sue riflessioni.-Come procede con la Evans?-
-Sono ad un punto morto-,mormorò James abbattuto.
-No,James,ti sbagli-,intervenne Katy con aria pratica.-Avere un punto morto sarebbe già qualcosa-
-Ah-Ah...molto divertente-,la riprese il ragazzo mentre gli amici ridevano.-Tu poi dovevi aiutarmi,ti ricordo-
-Infatti lo sto facendo-,ribattè la ragazza non appena si fu ripresa dalle risate,-Il fatto è che appena ti nomino lei si tappa le orecchie e incomincia a cantare Jingle Bells-
-Ah,perfetto-,grugnì James,riuscendo appena a farsi sentire sopra la nuova ondata di risate appena arrivata.-Di questo passo faccio prima a sposarmi con Sirius-
-Ah,no bello mio...io punto ad altro,grazie-,rise il ragazzo portandosi la bottiglia di Burrobirra alle labbra.
Katy alzò gli occhi al cielo.
-Parlando d'altro...-
-Dica-,la incoraggiò Remus.
-Questa è la nostra ultima settimana a Hogwarts-
-E' vero!-,ricordò Peter improvvisamente.
-Ci vedremo durante l'estate?-,domandò Remus triste.
-Certo!Magari a casa mia-,propose James.
-O mia!I miei non vi hanno mai visti a parte alla stazione-,sorrise Katy,rallegrata da quella nuova prospettiva.
-Casa mia è libera-
-Anche la mia-
-La mia no-,chiarì Sirius senza perdere il sorriso,-Sapete come sono fatti i miei-
-Quanto mi odiano da uno a dieci?-,rise Katy alludendo al fatto che i genitori di Sirius non sopportavano i nati Babbani.
Il ragazzo fece finta di pensarci un po' su.
-Undici,credo.E comunque odiano più me solo per il fatto di stare con te,credimi-
-Devo ignorarti,quindi?-,domandò la ragazza fingendosi offesa.
Sirius rise.
-Provaci e sei morta-.
Lo sguardo complice che i due si scambiarono non sfuggì a nessuno.
-E comunque la Coppa delle Case,quest'anno non ce la toglie nessuno-,proruppe Peter contento.
-Nemmeno quella del Quidditch se è per questo-,sorrise James contento,battendo il cinque a Katy e a Sirius.
-Abbiamo stracciato i Corvonero-,ricordò Katy.
-E schiacciato i Serpeverde-,aggiunse Sirius.-Sapete chi non l'ha presa tanto bene?Mocc...-
Katy scattò in piedi,brandendo la bottiglia di Burrobirra davanti a sè come se fosse stata un coltello.
-Non-provare-a-nominarlo-ti-avverto-,sbottò,scandendo per bene ogni parola.
-Uuuuh...Katy...ancora con quella storia?-.James finse di sbadigliare tranquillo,ignorando bellamente l'occhiata omicida dell'amica.
-Precisamente,James,ancora quella-
-Acqua passata...Katy-,sospirò Sirius alzando un soppracciglio.-A cuccia-
-Guarda che il cane sei tu-
-Dettagli,Hall...-.
La ragazza sbuffò contrariata prima di tornare a sedersi.
-Mi mancheranno i vostri battibecchi quest'estate...-,sospirò Remus passandosi una mano fra i capelli.
-Vecchio sentimentale-,rise Sirius scuotendo la testa.
-Abbraccio di gruppo?-,domandò Remus calandosi in una perfetta imitazione di una ragazzina petulante.
Ridendo,i quattro ragazzi della combriccola si ritrovarono tutti abbracciati per terra.
-Katy?-,domandò Sirius in direzione dell'amica,che li osservava da lontano con le braccia incrociate e una buffa smorfia sul viso.
-Fate con comodo,io vi osserv...-.
Non riuscì a concludere la frase,che quattro tredicenni le saltarono addosso stritolandola in un abbraccio rompi-costole.
-Patetici...-,soffiò la ragazza ancora soffocata dall'abbraccio.-Anzi,patetica io che vi voglio così bene-
-Ah,Merlino!-,esalò James,-Potevi anche dirlo prima,sai?-.

*Angoletto dell'autrice*
Ragazzuole che seguite la mia buffa storiella,eccoci arrivate alla fine dell'anno!Il prossimo capitolo sarà incentrato sul loro viaggio di ritorno a casa,dopodichè arriveranno le vacanze tanto attese xD
Che dolci i miei bambini,eh?Mi commuovo da sola quando rileggo i miei sfoghi mentali =D
Comunque,un grazie immenso alle mie fedeli lettrici,a chi ha inserito la mia storia tra le preferite/seguite/ricordate (aumentate ogni volta xD) e ai lettori silenziosi che spero apprezzino la storia!
Ancora un grazie immenso e alla prossima prossima!
IMPORTANTE: la memoria è rincasata prima del previsto,quindi vi ricordo che il 12 e il 13 non pubblicherò,poichè mi è stato da poco comunicato di aver vinto un premio di scrittura a livello nazionale!QUINDI NON LINCIATEMI SE LA PROSSIMA VOLTA SFORO CON LA PUBBLICAZIONE! xD
Un bacio e alla prossima!





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Capitolo 10
*** Ritorno ***


ritorno

RITORNO

10-

Come previsto,quell'anno il Grifondoro vinse sia la Coppa delle Case,sia -con enorme orgoglio di Mark Jones- la Coppa del Quidditch.
James,Sirius,Remus,Peter e Katy vennero promossi con ottimi voti.
Nonostante tutti e cinque avessero sperato nel contario,anche Mocciosus passò l'anno.
Poi,un bel giorno,i loro guardaroba si svuotarono di colpo,i bauli si riempirono,e arrivò il momento di tornare a casa.
Dopo essersi accertati di non aver dimenticato nulla,i cinque salirono sul treno e andarono ad occupare il primo scompartimento vuoto che trovarono.
-E' volato questo anno-,sospirò Sirius sedendosi accanto a James,dopo aver aiutato Katy a sistemare il suo baule.
-Lo dici tutti gli anni-,precisò Remus prendendo posto accanto alla ragazza.
-Perchè tutti gli anni è vero-.
Il treno partì puntuale come sempre.
Con un velo di malinconia,i ragazzi si sporsero dal finestrino e osservarono per un'ultima volta la scuola,i suoi prati immensi,i suoi meli in fiore,il Platano Picchiatore,perchè sì,gli sarebbe mancato pure quello.
Poi il treno svoltò e con un sospirone i ragazzi tornarono a sedersi.
All'arrivo della signora col carrello,i cinque si premurarono di esurirle le scorte,comprando qualsiasi dolce possibile e immaginabile.
-Mi mancherete,care Cioccorane-.Katy finse di sciugarsi una lacrima prima di mordere soddisfatta il dolce,ben sapendo che,in una famiglia di non-maghi come la sua,non ne avrebbe di certo trovate molte al supermercato.
-Te ne spediremo a dozzine,Katy,non preoccuparti-,sorrise Sirius addentandone una a sua volta.
-Ci scriveremo,vero?-,domandò Remus scartando una Gelatina Tuttigusti + 1.
I quattro alzarono gli occhi al cielo in contemporanea.
-Tutti i giorni se vuoi-,lo rassicurò Peter.
-Poi vi farò sapere quando potrete venire da me-,sorrise Katy.
-Ottimo-.
Sui cinque calò un silenzio amichevole.
Katy cominciò ad osservare le immagini che si susseguivano fuori dal finestrino.Si ricordò improvvisamente del suo primo viaggio ad Hogwarts;era stato proprio sul treno che aveva conosciuto Remus,Sirius,James e Peter.
Sorrise al ricordo.
Forse,se non avesse preso coraggio vincendo così la sua timidezza,non avrebbe mai aperto uno scompartimento a caso,e non li avrebbe mai incontrati.
Le sue riflessioni vennero interrotte quando la porta dello scompartimento si aprì di colpo.
Un'imbarazzatissima Lily Evans stava ferma sulla soglia,il viso paonazzo.
James prese la parola per primo.
-Hey,Evans!-.
Con uno scatto,gli occhi di Lily si girarono nella sua direzione.
-Sai dire solo questo?-
-Tecnicamente no.Ma quando ti arrabbi sei più carina-
-Allora devo essere proprio bellissima,a questo punto!-.
Prima che James potesse ribattere,Katy intervenne.
-Lily,scusalo,è un cretino-
-Hey!-.
Ignorando la protesta del ragazzo,Katy si alzò,prese per una mano Lily e la trascinò fuori dallo scompartimento.
-Scusa,volevo stare un po' di tempo con te ma le nostre preferenze in fatto di amici non si conciliano-,si scusò la rossa passandosi una mano sul collo.
-Sai,io credo che dovresti dargli un'occa...-
-Non provare a parlarmi di occasioni quando il soggetto è James Potter...non so proprio come riesca ad alzarsi con la scopa,con un ego pesante come il suo...-
-Lily!E' un mio amico-,protestò Katy scuotendo la testa.
L'amica sembrò ricomporsi.
-Scusa,hai ragione.E comunque ero passata per salutarti-
-Mi mancherai un sacco,Lily-,esclamò Katy saltandole al collo.-Mi mancheranno i tuoi continui sbalzi d'umore-.
La rossa ridacchiò,sempre stretta all'amica.
-Scrivimi,d'accordo?-
-Ovvio-,sospirò Katy,come se fosse la cosa più scontata del mondo.
-D'accordo,ora ti lascio,vado da Severus-.
Katy soffocò un risolino.
-Katy!-
-Scusa,scusa...-,farfugliò la ragazza riaprendo la porta del suo scomparto.-Ci rivediamo alla stazione!-
-Ci conto-.
Veloce,Katy si affrettò a raggiungere i suoi amici.
Dopo aver chiuso la porta dello scompartimento dietro di sé,tornò a sedersi accanto a Remus.
-Ragazze-,borbottò James.
-Sai,forse è per questo che Lily è mia amica-,ribattè Katy.
-Sarebbe?-
-Perchè non si scioglie davanti a un bel sorriso-
-Oh,andiamo.Ho un mucchio di qualità per cui le ragazze farebbero,anzi fanno la fila-
-Tipo?-
-Sono intelligente,dotato di uno spiccato senso dell'umorismo,sono un ottimo cercatore...-
Prima che James potesse continuare,Katy lo fermò.
-Peccato che ti manchi una cosa fondamentale-.
Il ragazzo si accigliò.
-La modestia-.
James aprì la bocca per ribattere,ma un' altra volta la porta del loro scompartimento si aprì.
Mark,Hanna,Jack e Kevin,i ragazzi della squadra del Grifondoro li salutarono affetuosamente ad uno ad uno,prima di sedersi con loro.
Quando i quattro lasciarono lo scomparto,il treno era ormai arrivato alla stazione.
-Aaaaa...non voglio scendere-,protestò Katy,mentre James la aiutava a prendere il suo bagaglio.
Il ragazzo ridacchiò.-Se vuoi ti lasciamo su-.
Ben sapendo che gli amici avrebbero potuto farlo,Katy si affrettò a seguire Peter,già diretto verso l'uscita.
Quando i ragazzi scesero dal treno,si ritrovarono subito spiaccicati l'uno contro l'altro,travolti dalla fiumana di gente sul marciapiede.
Dopo che i cinque ebbero salutato gli amici -Lily compresa- per un'ultima volta,si trovarono un carrello,vi caricarono i loro bauli e uno dopo l'altro presero a correre ordinatamente verso la colonna di pietra che li avrebbe riportati alla stazione di King's Cross.
-Ahi...Sirius,quelli non sono i tuoi genitori?-,domandò la ragazza,gettando un'occhiata nervosa a una coppia a pochi metri da loro.
-Infatti-,sorrise il ragazzo,abbracciandola.
-Sirius!-,protestò lei,prima di scoppiare a ridere e abbracciarlo più stretto.
-Sayonara,ragazzi,ci vediamo tra un po'-,riprese Sirius dopo essersi sciolto con delicatezza dall'abbraccio.
-Sempre il solito-,sorrise James osservando l'amico già diretto verso i signori Black.
Prima che il ragazzo scomparisse del tutto dalla loro vista,si girò a salutarli per un'ulima volta,un gran sorriso stampato sul volto.
Sì,era sempre il solito.
E salutandolo con la mano,Katy sperò ardentemente che lo rimanesse per sempre.

*Angoletto dell'autrice*

Sono tornataaaaaaaaa!!

Vi avevo promesso un capitolo doppio ma...non ce l'ho fatta!Scusatemi tantissimo,ma sono molto presa dalla scuola in questo periodo!
Ringrazio quindi ancora per una volte tutte le persona che seguono la mia storia e che l'hanno inserita tra le preferite/ricordate/seguite.In particolare ringrazio MooneyDora,sempre disponibile per un consiglio!
Un bacio e alla prossima xD



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Capitolo 11
*** Lettere ***


lettere 2
LETTERE
11-

Al numero 12 di Grimmauld Place,un ragazzo se ne stava placidamente disteso sul suo letto,immerso nella lettura di un grosso libro intitolato “Il Quidditch nei secoli”.
Era la metà di agosto e il caldo era davvero insopportabile.Tanto che Sirius Black non ebbe nemmeno il coraggio di scendere le scale per andare a prendere la sua fiammante Nimbus Duemila.
Da lontano,provenivano le grida divertite dei bambini babbani che giocavano nel parchetto.
Incuriosito,il ragazzo abbandonò la sua lettura e si avvicinò alla finestra.
Osservando quei ragazzini dall'aria così allegra,il suo stomaco si contorse.
Quanto gli mancavano i suoi amici?Quanto gli mancava James?E Peter?E Remus?E Katy,poi?
Quel giorno era il suo compleanno,gli avrebbero sicuramente scritto.
Un po' annoiato,Sirius Black si girò nuovamente verso l'interno della stanza,una parete in particolare colpì la sua attenzione.
In mezzo alle moltitudini di foto babbane (che ritraevano moto e macchine,oltre a qualche ragazza in bikini),spiccava una foto in bianco e nero,l'unica in movimento nella stanza.
Ritraeva loro cinque.Tutti con un sorriso da orecchio a orecchio.Quando la sua esile figurina tirò i capelli a James,il vero Sirius si ritrovò a sorridere.Anche Katy -quella nella foto- sorrise.Diede a James un buffetto scherzoso sulla nuca che colse il ragazzo di sorpresa.
Chissà se...
BUM!
Con uno scatto il ragazzo si voltò verso la finestra.
Tre gufi,uno grigio,uno color sabbia,uno nero e una civetta bianca,erano appena volati dentro camera sua.O almeno,tre erano entrati,quello grigio,invece,apparentemente semi cieco,si era stampato sul vetro chiuso della finestra.
-Ce ne erano due.Cinquanta e cinquanta,Arold.Possibile che non lo azzecchi mai?-,rise Sirius,prendendo il gufo per una zampa e tirandolo in camera sua.
 Quando i gufi si furono sistemati ordinatamente sul letto del ragazzo,appollaiati sulle coperte rosse e oro che tanto lo avevano fatto disutere con i suoi,questi notò che tutti portavano legati alla zampa grossi pacchi dai colori sgargianti.
“Giusto in tempo”,pensò Sirius prendendone uno.
Dalla scrittura disordinata sulla lettera,il ragazzo lo identificò subito come il regalo di James.

Caro Sirius,

Auguri vecchio!

Spero che il pacco ti sia arrivato in tempo,o almeno,spero ti sia arrivato...

Arold comincia a perdere colpi e ormai gli dò da bere Wisky Incendiario prima di farlo volare;comunque,volevo chiederti se sei libero la prossima settimana:Katy,Remus e Peter vengono a stare a casa mia.Sottolineo Katy (Non incavolarti ora,amico...non ti fa bene alla tua età).

Aspetto una tua risposta,

                                     James


Sghignazzando,Sirius tornò a concentrarsi sul'enorme pacco accanto a lui.
-Wow,James-,esultò quando le sue dita sfiorarono la carta arancione tipica di Zonko.
Gli aveva regalato un corredo degli scherzi più fantastici che potessero
esistere.Caccabombe,Puzzerane,Fresbee Zannuti...
Dopo che ebbe sistemato tutto quel ben di Dio sotto il letto (lontano dalle grinfie dei suoi genitori),si dedicò al secondo pacco,quello della civetta bianca.
Anche questa volta,dedusse dalla scrittura che il mittente fosse Katy.

Caro Sirius,
Auguri!E' un po' che non ci sentiamo,no?
Spero che Poo abbia portato la lettera direttamente a te altrimenti...
No,beh,sicuramente l'ha portata direttamente a te altrimenti mi avrebbero già cruciata,i tuoi!

Il viso di Sirius si tese in un grande sorriso.
 
Passando a problemi seri...Vieni a casa di James la settimana prossima?Dai,non farti pregare,vecchio!Tanto lo so che alla fine ci vieni.
Spero che il regalo ti piaccia,auguri ancora e rispondi presto,
                                                            Katy

La ragazza gli aveva regalato un libro enorme intitolato “Le migliori squadre di Quidditch del nostro secolo”.
-Anche tu,Katy ti sei superata quest'anno-,esclamò Sirius fissando felice la copertina del libro.
Dopo aver posato il regalo sul letto,si affrettò a prendere il terzo pacco,euforico.


Caro Sirius,
Auguri,amigo!
Come te la passi?E' un po' che non ti sento!
Non so se te lo hanno già detto gli altri,comunque la settimana prossima siamo tutti a casa di James.Ci sarai?
Auguri ancora e rispondimi presto,
                                                 Peter
P.S.Il mio regalo è un po' originale,i miei non volevano che te lo spedissi ma alla fine ce l'ho fatta,goditelo!

Incuriosito da quella premessa,Sirius incominciò a scartare il pacco.
-NON CI CREDO!-,ruggì quando i suoi occhi si posarono su quella che sembrava una rivista di Play Boy,anzi,su quelle,perchè Peter,da bravo amico,gliene aveva spedite più o a meno una ventina.
Dopo aver posizionato -con una cura maniacale- le riviste sotto il letto,Sirius prese l'ultimo pacco,che ormai sapeva essere quello di Remus.

Hola,Sirius!
Auguri,canaglia!Come te la passi?Ho saputo da Peter che non scrivi più neanche a loro...
Vedi di farti perdonare venendo a casa di James la settimana prossima.
Spero che il mio regalo ti piaccia,auguri ancora e passa un buon compleanno,
                                                                                                        Remus


Dopo aver posizionato sullo scaffale il regalo di Remus -un modellino in miniatura della sua Nimbus perfettamente funzionante- con un sorriso da orecchio a orecchio,Sirius prese carta e penna e si sedette alla scrivania.
Buttò giù quattro righe di ringraziamento a ciascuno e li rassicurò che,comunque,non si sarebbe mai perso l'occasione di poterli rivedere prima dell'inizio della scuola.
Dopo aver legato alla zampa dei quattro gufi le lettere,li spinse uno per uno fuori dalla finestra -Arold con qualche difficoltà- e li osservò sparire all'orizzonte.
Infine,come a coronare quella fantastica giornata,si buttò di peso sul letto,riprese le riviste che Peter gli aveva regalato ed incominciò a sfogliarle lentamente,con un ghigno stampato in faccia.




*Angoletto dell'autrice*
Eccoci di nuovo!
Scusate se continuo a cambiare scrittura ma ultimamente i trentasette programmi che uso per scrivere mi danno qualche problema!
Questo comunque è un capitolo intermedio...necessario per la storia...beh,non dico altro!
Un bacio e alla prossima xD

P.S. per chi l'ha notato,ho dovuto eliminare un bel pezzo perchè...beh...perchè non mi piaceva!!! ù.ù spero mi perdonerete! E -tra parentesi- lo so che la scrittura usata per le lettere è microscopica ma non so come non mi veniva più grande!!

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Capitolo 12
*** Sorprese a casa Potter ***


sorprese a casa potter
SORPRESE A CASA POTTER
12-
Quella sera pioveva.E forte anche.
Nella piccola casa di pietra a lato della strada,quattro ragazzi accovacciati sul divano scrutavano il paesaggio fuori dalla finestra,ora nero,ora giallo per un improvviso fulmine.
La ragazza,chiuse di scatto il libro e sbadigliò.
-Non verrà-,si incupì,distogliendo lo sguardo dalla finestra.
Il ragazzino con gli occhiali alzò gli occhi al cielo e si girò a guardare l'amica.
-E' solo in ritardo-
-Di un'ora?!-
-Lo sai com'è fatto...-,ribattè il ragazzo,cercando di convincersi delle sue stesse parole.
Remus e Peter,che ancora stavano guardando fuori dalla finestra,sospirarono in sincrono.Sì,anche loro sapevano come era fatto Sirius,e proprio per questo non ci speravano più in una sua entrata a sorpresa.
La signora Potter,uscì proprio in quel momento dalla cucina.
-Ragazzi,non potete mica aspettarlo tutta notte,no?Magari ha avuto un contrattempo e non è potuto venire-,tentò la donna,con l'aria di una che si arrampica sugli specchi.
Katherine,la ragazza,si scostò una ciocca di capelli dal viso con aria dispiaciuta.
-Ha ragione tua madre,James.Non possiamo aspettarlo tutta notte-
-D'accordo-,sospirò il ragazzo,-Mamma,noi andiamo a dormire-.
Soddisfatta,la donna guardò i ragazzi alzarsi uno per uno dal divano e dirigersi mogi mogi verso la camera da letto.
-Buonanotte ragazzi-
-'Notte signora Potter-
-'Notte mamma-.
Poi,la porta della stanza si richiuse con un tonfo sordo.
James andò all'istante a ranicchiarsi sul proprio letto,mentre gli altri prendevano posto nei loro sacchi a pelo.
Notando l'espressione triste di Katy,il ragazzo si sentì in dovere di risollevarle il morale.
-Vedila così,Kat-,sorrise,-Sono quattro anni che cerchi un pretesto per picchiarlo-.
La ragazza gli lanciò all'istante uno sguardo omicida degno di Reius Doger,il loro insegnante di pozioni.
Remus e Peter ridacchiaro,rotolandosi nei loro sacchi a pelo.
-Ci hai provato,amico-,soffiò Peter tra una risata e l'altra.
Quando le risate si spensero,Remus si stiracchiò e si esibì in un grande sbadiglio.
In breve,i loro respiri concitati si trasformarono in un lieve ronfare e i quattro ragazzi,con un sospirone,caddero uno dopo l'altro tra le braccia di Morfeo.

***
Il ragazzo dai capelli biondo scuro,che fino a un attimo prima ronfava beato nel suo sacco a pelo,ora se ne stava accucciato per terra,lottando nel dormiveglia.
Guardò la sveglia magica sul comodino: mezzanotte e quarantadue.
Eppure Remus era sicuro di aver sentito qualcosa,uno strano rumore provenire dalla sala.Eppure...
*SGNEEEK*
Ora anche James,Peter e Katy erano svegli e,come notò Remus,tutti e tre avevano sfoderato la bacchetta.
Restarono immobili per un po',lo sguardo perso nel buio,senza parlare,fino a che Katy non prese l'iniziativa e si alzò in piedi.
-Cosa fai?-,le sibilò James afferrandola per una manica.
La ragazza,in risposta gli fece segno di restare in silenzio,poi,silenziosa come solo lei sapeva essere -non per niente le avevano attribuito il soprannome di Ombralesta-,si diresse verso la sala,la bacchetta tesa davanti a lei.
I ragazzi attesero in silenzio l'amica,impietriti dalla paura.E se fosse stato un Mangiamorte?
Poi,in sincrono con i pensieri dei tre,la ragazza cacciò uno strillo.
-KATY!-.
In breve,James,Remus e Peter raggiunsero la sala e fecero scattare l'interruttore della luce.La scena che gli si parò davanti,dapprima li sconcertò,poi li fece esplodere in una fragorosa risata.
Sul tappeto della sala di casa Potter,una inferocita Katy se ne stava per terra,letteralemente schiacciata da un bagnatissimo Sirius.
-MA-CHE-CAVOLO-STAVI-FACENDO?-,sbottò la ragazza,sempre schiacciata a terra dal ragazzo.
-Scusa,non ti avevo vista...comunque sì,anche tu mi sei mancata-,rise Sirius alzandosi da terra e offrendole una mano,che lei,puntualmente -anche se con una smorfia- accettò.
La signora Potter,allarmata da tutto quel trambusto,uscì dalla sua camera come una scheggia,indossando solo una camica da notte e una vestaglia azzurra.
-Sirius!-,esclamò,per nulla sorpresa da quell'improvvisa apparizione.
-Signora Potter-,ricambiò Sirius con un sorrisetto sghembo sul volto,-Scusi per il ritardo-.
La donna alzò gli occhi al cielo per poi aprirsi in un sorriso.
-Oh,nessun problema,me l'aspettavo-,ironizzò facendo segno di darle la giacca.
-No,seriamente amico,sei in ritardo di circa cinque ore-,chiarì Peter fissandolo torvo.
-Scusa,è che i miei non volevano che vi raggiungessi qui-,si giustificò Sirius,improvvisamente preso da una cinghia del suo zaino.
Katy abbandonò il broncio all'istante e sul suo viso prese posto un'espressione confusa.-Allora come hai fatto a venire?-.
L'amico tirò fuori la classica espressione del bambino beccato con le mani nella marmellata.
-SIRIUS!-,sbottarono tutti,madre di James compresa,intuita ormai la situazione.
-Scappare di casa...Merlino!Questa è la volta buona che non arrivo a Natale-,si lamentò Katy a mezza voce lasciandosi cadere sul divano.
-Sirius,dovrai comunque mandargli un gufo,lo sai?-,intervenne la signora Potter,a metà tra l'arrabbiato e il dispiaciuto.
-Sì,sì...lo so-,farfugliò Sirius guardandosi le scarpe,non particolarmente felice di quella prospettiva.
La donna lo guardò intenerita per un attimo.-Comunque,ora è tardi,ragazzi,a nanna prima che qualche Babbano venga a bussare da noi,su su-.
Prima che i cinque rientrassero definitivamente nella stanza,Sirius si girò un ultima volta verso la signora Potter e mimò un silenzioso “grazie”.

-Okay,spara amico,che è successo?-,incalzò Remus non appena tutti si furono sistemati nuovamente nei sacchi a pelo.
-Il ministero...Voldemort-,nessuno rabbrividì al nome,ci avevano fatto l'abitudine.

-Ci controllano-
-Mi dispiace,Sirius-,mormorò Peter.
Il ragazzo sminuì con un gesto di sufficienza.
-Ed è per questo che non ci hai più scritto vero?Ti controllavano?-,domandò Peter,reprimendo a malapena uno sbadiglio.
Sirius annuì tetro.
-E comunque,ora rimarrai qui fino all'inizio della scuola-,gli ricordò James,preso da un attimo di euforia.-Abbiamo un'intera settimana per il Quidditch!-.
Katy si ritrovò a sorridere,suo malgrado.Non potevano avere idea di quanto le fosse mancato volare.Salire sulla sua scopa e prendere il volo...il pensiero di potere tornare a farlo di lì a poco le strinse il cuore.
Mentre la ragazza era persa in queste riflessioni,non si accorse dello sguardo indagatore di Sirius su di lei.
Eppure era da un po' che il ragazzo la fissava.Guardava i suoi capelli,un po' più lunghi dell'anno prima,il suo fisico,ora che le curve cominciavano a farsi notare.Era anche un po' più alta.E più bella,se possibile.Ancora più bella di come se la ricordava.
-Sirius?Terra chiama Black-.
Il ragazzo si girò malvolentieri verso James,che ora gli stava sventolando una mano davanti al viso.
-Sì,ci sono-,grugnì.
Senza farsi notare da Remus,Peter e Katy,che ora stavano chiaccherando tra di loro,James fece l'occhiolino a Sirius.
-Nuovo anno,eh?-.
“Stupido-amico-che-in-chissà-quale-maniera-riesce-sempre-a-sondare-il-mio-cervello”.
-Nuovo anno-.

***
Quando i cinque ragazzi raggiunsero la cucina di casa Potter,erano le dieci e mezzo.
La loro entrata non fu granchè elegante,considerato il fatto che ognuno sbadigliava a intermittenza e si strofinava gli occhi.
-Buongiorno,ragazzi!-,fu il saluto della signora Potter,tutta presa dalle pentole sul fuoco.-Cominciate a sedervi che la colazione è pronta-.
I cinque presero immediatamente posto al tavolo,senza farsi pregare.
-Avete qualcosa in programma oggi?-,domandò loro la donna mettendo sotto il naso di ognuno un bellissimo piatto di bacon e uova.
-Peavamo d'andae a fae 'na patita a Quiddit,mama-,spiegò James,la bocca piena di uova.
-Non si parla con la bocca piena,James!-,lo ammonì la madre.-E comunque,Remus e Peter non giocano a Quidditch,o sbaglio?-.
Remus si affrettò intervenire.-Non c'è problema,io e Peter volevamo andare a Diagon Alley a vedere un nuovo negozio appena aperto-.
La signora Potter si accigliò.
-Userete la Metropolvere?-
-Certo-
-D'accordo allora-,acconsentì la donna,-Però tornate prima di pranzo-.
Remus e Peter si scoccarono un'occhiata d'intesa prima di rispondere in sincrono.-Sicuro-.
Proprio in quel momento,la porta della cucina si aprì.Un trafelato signor Potter si lasciò cadere pesantemente sulla sedia accanto a Katy.
-Buongiorno,ragazzi.Cara-,aggiunse in direzione della moglie,la quale gli posò davanti un piatto pieno di uova.
-Grazie tesoro,oggi è stato un vero inferno al ministero,un caos...pieno di gente che fa una brutta fine smaterializzandosi.Questa mattina abbiamo incontrato un poveretto che ci ha lasciato giù un piede.Abbiamo dovuto obliviare tutti i passanti babbani che lo hanno visto-
-Lui o il piede?-,intervenne James provocando l'ilarità generale.Anche la madre ebbe qualche difficoltà a trattenersi.
Quando si fu ripresa,la signora Potter decise di cambiare argomento.
-Caro,conoscevi già Sirius?-
-E come dimenticarsi una faccia del genere!-,esclamò il signor Potter gioviale,prima di prendere la mano che Sirius gli offriva.-Se non sbaglio ci siamo incontrati alla stazione qualche annetto fa...avevi...-
-Colorato Arold di giallo-,concluse Sirius,memore del ricordo.
-Sai papà,una volta Sirius aveva una vera passione per i colori-,aggiunse James,mentre Katy ridacchiava dall'altro lato della tavola.
Il signor Potter ignorò il commento del figlio.-Era un incantesimo davvero geniale,ragazzo.Neanche...-
-Sì caro,e sai perchè ieri non c'era a pranzo?-,lo interruppe la moglie.-Perchè tecnicamente lui non dovrebbe essere qui-,continuò prima che l'uomo potesse aprire bocca.
Questi,sconcertato,si girò verso Sirius,che fece spallucce.
-Sono evaso.I fanatici di Lei-Sa-Chi mi tenevano sotto torchio-
-E hai fatto bene,ragazzo-,ribattè il signor Potter all'stante facendo indignare la moglie.-Sei un Grifondoro,non un Serpeverde.Devi tenerlo a mente-.
La signora Potter sbuffò a tutta voce,sfogando la sua frustrazione verso il marito sui piatti sporchi.
Improvvisamente,dalla finestra aperta della cucina entrarono cinque gufi,tutti muniti di grandi lettere legate alle zampe.
Il primo a posarsi sul tavolo fu la civetta di Katy,Poo.La ragazza le sfilò la lettera con impazienza e la ricompensò con un affetuoso buffetto sulla testolina candida.
-Cosa dice?-,domandò Peter,trafficando con il cordoncino e rischiando seriamente di strappare una zampa al suo gufo.
-E' di Hogwarts-,rispose la ragazza mentre i signori Potter si sporgevano verso di lei.
-Il solito:libri,divisa,ingredienti...Oh,che strano...anche un vestito elegante-.
Alle sue parole,il signore e la signora Potter si ritrovarono a ridacchiare sommessamente.
-Quanto ne sapete voi due che noi non sappiamo?-,domandò loro James scrutandoli con diffidenza.
-Niente James,vedrete,questo sarà un bellissimo anno-,prima che il figlio potesse ribattere,la signora Potter si affrettò ad aggiungere,-Andate ora a sbrigare le vostre faccende,dopo pranzo si va a Diagon Alley a comprare i libri e tutto il resto-.

***
-Ho vinto io,comunque-
-Nah,James,hai perso spudoratamente ma sei troppo orgoglioso per ammetterlo-
-Voi eravate in due!-
-Non eri tu che prima di giocare hai detto: “Tanto vale che io stia da solo,posso stracciarvi a occhi chiusi e con le mani legate”?-.
Katy scoppiò a ridere dell'imitazione di Sirius.
-Non parlo così!-,si indignò il ragazzo.
-Invece sì-
-Invece no-
-Sì-
-No-
-Ti dico di sì-
-Aaaa...ben tornati vecchi tempi-,sospirò la ragazza accellerando il passo e lasciandosi alle spalle i due amici che ancora battibeccavano furiosamente.
I tre avevano appena finito la loro partita di Quidditch:James contro Katy e Sirius.Per giocare si erano diretti su una collinetta vicino a casa Potter,che raramente veniva frequentata da Babbani,come gli stessi signori Potter gli avevano assicurato.
Volare di nuovo dopo mesi era stata una sensazione fantastica.Perfino la Scopalinda della ragazza sembrava fremere dalla voglia di spiccare il volo.
La sensazione dell'aria fresca sul viso,di poter toccare il cielo con un dito,era impagabile.
Eppure,ora che il desiderio del volo era stato soddisfatto,un altro,anzi,mille altri ne presero il posto.La scuola.Gli amici.Le lezioni.Hogwarts.
“Ancora pochi giorni”,pensò Katy accennando un sorriso, “Ancora pochi giorni”.

*Angoletto dell'autrice*
Et voilà!Un nuovo capitolo fresco fresco per voi!
Spero sia abbastanza abbastanza bello da poter soddisfare le vostre argute menti (Ora la pianto xD)
Grazie come sempre a chi trova ogni volta quel briciolo di voglia per commentare la mia storiella e,in particolare,grazie a MooneyDora per i suoi preziosi consigli!
*E -perchè c'è una E- a Marty_Chic_99 per le sue poesie ispiratrici e a Cristy_Black,colei che mi farà diventare famosa ahahahahaha xD*
Un bacio e mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
Inky

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Capitolo 13
*** Diagon Alley ***


lettere
DIAGON ALLEY
13-

Le strade di Diagon Alley,quel giorno di fine agosto,erano invase di gente.Un po' perchè in una giornata come quella -con il sole accecante che c'era- era difficile starsene chiusi in casa,un po' perchè gli studenti andavano a fare acquisti per il loro anno a Hogwarts.
Il caldo era insopportabile,così come il rumore: gente che urlava a gran voce per farsi sentire dal proprio vicino,civette e gufi che stridevano appollaiati sopra le insegne dei vari negozi,topolini che squittivano da ogni dove,commessi che strillavano dalle porte aperte dei loro negozi per attirare la clientela...
Con grande fatica,i signori Potter,James,Sirius,Katy,Remus e Peter,arrancarono verso l'imponente struttura di marmo bianco che svettava sopra le piccole botteghe: la Gringott.
Appena entrati all'interno dell'edificio,tirarono un sospiro di sollievo,guadagnandosi così un'occhiataccia da parte del folletto più vicino.
Accompagnati da un addetto,raggiunsero una a una le loro camere blindate e prelevarono dal loro conto i soldi per gli acquisti.
Quando fu il turno di Sirius,i ragazzi entrarono quasi timorosi nella camera blindata dei Black,non sapendo cosa aspettarsi.I loro occhi disegnarono una perfetta “O” quando si posarono sul contenuto della camera: montagne immense di galeoni d'oro,distese di zellini di bronzo e cumuli di falci d'argento.
Con tre falcate e senza degnare di uno sguardo tutto quel ben di Dio,Sirius si diresse verso un angolino della camera,dove vi erano sparpagliate poche monetine d'argento e qualche galeone.
Li raggruppò con un piede,poi si chinò a raccoglierli e se li mise in tasca.La signora Potter scosse la testa,colpita da quel gesto.Evidentemente il ragazzo,proprio non voleva saperne della sua famiglia e aveva preferito accontentarsi dei suoi miseri risparmi piuttosto che intaccare il conto dei genitori.
Dopo che il gruppo fu uscito dalla Gringott,fu il momento di dirigersi verso il Ghirigoro,per acquistare i libri.
-Una volta non costavano così tanto-,si lamentò il signor Potter poco dopo,uscendo dal negozio con i libri sotto braccio.
James alzò gli occhi al cielo.-Bene,ora cosa serve?-
-Io devo comprare i biscotti per Poo-,rispose Katy.
-Io invece devo comprare un nuovo calderone,il mio si è bruciato-,aggiunse Peter con aria colpevole.
-A me serve una nuova bilancia-,si intromise Sirius.
-A noi due,biscottini gufici-,aggiunse James indicando sé stesso e poi Remus.
-Okay-,annuì la signora Potter,-Facciamo una cosa: James,io andrò con Sirius e Peter a prendere bilancia e calderone mentre tuo padre verrà con voi altri al Serraglio Magico;ci ritroviamo davanti alla gelateria di Florian Fortebraccio,poi andiamo a prendere i vestiti da Madama McClan-.
Come stabilito dalla donna,poco dopo James,Remus e Katy,accompagnati dal signor Potter,si dirigevano verso il Serraglio Magico,un locale angusto,rumoroso e puzzolente,a causa dei numerosi esemplari stipati in piccole gabbie.Sugli scaffali vi erano enormi rospi violetti e topi che saltavano con la corda.
La strega propietaria del negozio non li fece attendere e in meno di dieci minuti il gruppo uscì dal Serraglio.
-Merlino,mi sta cadendo tutto-,ansimò James,cercando di non far cadere i mille sacchetti che aveva in mano.
-Dammi,ti do una mano-,propose Remus afferrandogli una borsina prima che questa gli scivolasse per terra.Intanto il signor Potter li aveva lasciati da soli,per andare ad osservare una vetrina.
Katy,che si stava guardando attorno scattò improvvisamente sulle punte.
-Hey,ma quella non è Lily?-.
James,che stava ancora lottando con i sacchetti,ne fece cadere tre o quattro.-Dove?-
-Là!Hey,Lily!-.
Con un gran sorriso,la ragazza dai capelli rossi si fiondò tra le braccia di Katy.
-Katy!Mi sei mancata!James,Remus-,aggiunse verso i ragazzi che le fecero un cenno del capo.
-Anche tu.Sei qui da sola?-.
La rossa si sciolse con delicatezza dall'abbraccio.-No,con Mary,anche se mi ha abbandonata cinque minuti fa per andare da Matt-.
Matt,un ragazzo abbastanza carino,di Tassorosso.Sì,Katy lo conosceva di vista.
-Hai già comprato il vestito?-
-No,non ancora-.
Katy tirò fuori un sorrisetto astuto e,quando fu sicura che la rossa non la stesse guardando,fece l'occhiolino a James,mentre Remus ridacchiava un po' in disparte.
-Allora vieni con noi,ci andiamo adesso-
-Oh,non so se...-
-Okay,lo prendo come un sì-,la interruppe Katy prendendola a braccetto.
Proprio in quel momento,il signor Potter apparve al loro fianco e i suoi occhi si posarono sulla ragazza dai capelli rossi.
-Lily,giusto?E' un piacere conoscerti finalmente-
-Anche per me signor Potter-,ricambiò la ragazza stringendogli la mano.-Posso unirmi a voi?So che state andando da Madama McClan-
-Ma certo,prima però andiamo da Florian a ripescare gli altri tre-.
Non fu facile tornare alla gelateria,anzi,fu una vera impresa.Quando il gruppo si riaccomiatò ai tre e Lily ebbe scambiato un saluto con tutti,finalmente poterono dirigersi da Madama McClan.
I ragazzi vennero accolti calorosamente dalla donna e,mentre il signor Potter si dirigeva con i ragazzi verso il reparto per uomini,la signora Potter accompagnava Katy e Lily dall'altra parte.
-Chissà perchè serve un vestito quest'anno-,borbottò Katy lanciando un'occhiata di profondo disgusto a un vestitino color rosa confetto appeso alla parete.
-A me piace questo qui-,decise Lily mostrando all'amica un abito ricco di varie tonalità di verde,abbastanza elegante,lungo fino ai piedi e con sottili spalline.Il corpetto presentava un intricato disegno florale che si andava a perdere poi nella gonna.
-E' bellissimo,cara-,approvò la signora Potter mentre Katy si sperticava di complimenti.-Dovresti provarlo-.
Con uno svolazzo e un gran sorriso,Lily si diresse verso il camerino.
-Katy...-
-Mmmh?-
-Sai che anche a te serve un vestito,vero?-
La ragazza sgranò di colpo gli occhi.-Cosa?!Non è obbligatorio-,si difese.
-Ti servirà-.
La ragazza emise un verso a metà fra il disperato e l'angosciato che fece ridere la donna.
-A tutte le ragazze piacciono i vestiti-,puntualizzò la signora Potter con un sorriso incoraggiante.
-Non...mi sento...una ragazza...cioè...non mi sento...femminile,ecco-,buttò lì Katy arrossendo furiosamente.
Inaspettatamente la signora Potter scoppiò a ridere.-Tesoro,solo perchè passi le tue giornate con quattro ragazzi non vuol dire che tu non sia femminile-
-Non mi ci vedo con un vestito-,ribattè Katy arricciando il naso,ora non più così sicura delle sue parole.-Sopprattutto perchè la parola vestito va a braccetto con la parola “tacchi” e con la parola “ragazzo”-.
La signora Potter le sorrise.
-Katy,sei una bellissima ragazza,non devi vergognarti di certe cose....guarda,con questo vestito sarai splendida-,aggiunse poi la donna,porgendo alla ragazza un bellissimo vestito blu dalle spalline morbide e dalla forma molto semplice.
Katy lo scrutò per un attimo con diffidenza prima di prenderlo.
In quel momento,Lily uscì dal camerino con indosso l'abito.Effettivamente le stava benissimo,risaltava i suoi occhi e i suoi capelli.
-Ho litigato un po' con la cerniera ma penso di averla allacciata completamente-,rise Lily facendo una giravolta su se stessa,-Okay,Katy,tocca a te-.
La ragazza fece una smorfia.
-Su,Katy-,la incoraggiò dolcemente la donna.
Con passo incerto la ragazza si diresse verso il camerino e incominciò a spogliarsi.
Un brivido di orrore le corse lungo la schiena quando si accorse che l'abito portava una lunga scollatura proprio in quel punto,lasciandola completamente nuda sul dietro.
Anche lei,come Lily,litigò per un po' con la cerniera ma alla fine riuscì a chiuderla.
Prese un profondo respiro e uscì dal camerino.
-Katy!Stai benissimo!-,strillò Lily lanciando alla ragazza un'occhiata carica di amichevole invidia.
-Tesoro,sei bellissiama-,le sussurrò la signora Potter prendendole una mano e trascinandola davanti allo specchio.
Quando la ragazza guardò la sua immagine riflessa,quasi non si riconobbe: il vestito,a dispetto dei suoi pregiudizi,era splendido.Avvolgeva perfettamente i suoi fianchi e metteva in risalto le curve senza però esagerarle.
L'unico piccolo particolare era la schiena.Ma ci avrebbe fatto l'abitudine.
-Ti piace?-,le domandò la signora Potter lisciandole la gonna con fare materno.
-Moltissimo,devo ammetterlo,peccato che funzioni solo con...le scarpe alte-
-Questi andranno benissimo-,esclamò Lily facendo dondolare sotto il naso dell'amica un paio di scarpe blu scuro dal tacco abbastanza vertiginoso.
Katy inorridì.Non perchè non fossero belle,ma per il fatto che non sarebbe riuscita a muoversi di un passo con quei trampoli ai piedi.
Prima che la ragazza potesse esprimere il suo parere,la signora Potter parlò.
-Sono perfette,Lily.Okay,è tutto ragazze.Cambiatevi e poi andiamo a vedere come se la cavano gli uomini-.
Con una smorfia di disappunto,Katy seguì Lily in camerino,facendo una scherzosa giravolta che,suo malgrado,le uscì molto bene.
Quando le due ebbero terminato di vestirsi,raggiunsero il reparto maschile,assieme alla signora Potter.
-Papà,io non me la metto questa roba...-.
Quando arrivarono le donne,James si stava specchiando con una smorfia di profondo disgusto dipinta sul viso.
Indossava un semplice smoking nero ma,dalla sua espressione,sembrava che piuttosto lo avessero costretto a mettersi una tuta antiatomica.
-Ti sta bene,James,non fare quella faccia-,lo rimbrottò la madre avvicinandoglisi.
-E' orribile-,si lamentò il ragazzo evitando accuratamente di incrociare lo sguardo di Lily.
-Tocca a tutti,James-,lo consolò Katy beccandosi un'occhiataccia dall'amica.
-E dovresti vedere gli altri-,ridacchiò il ragazzo senza guardarla.
Dopo che tutti e quattro i ragazzi si furono disperati a turno e dopo che tutti ebbero pagato i loro acquisti,finalmente furono liberi di uscire dal negozio.
-Ora devo proprio andare,le ragazze mi staranno aspettando-,sospirò Lily rivolta al gruppo,-Grazie di tutto signori Potter-
-Oh,cara,è stato un piacere-,esclamò la donna,-Vieni a trovarci quando vuoi-.
La ragazza salutò affetuosamente Katy e rivolse perfino una buffa smorfia ai ragazzi prima di sparire.
-James!-,sbottò Katherine quando l'amica ebbe girato l'angolo.
Il ragazzo si allarmò.-Che ho fatto?-
-Niente,è questo il punto!Non le hai praticamente rivolto la parola!E io che ci ho messo tutta la mia più buona volontà-
-Senti,oggi sembrava abbastanza in vena di sopportarmi,non volevo rovinare tutto-,le sussurrò James in risposta,attento a non farsi sentire dai genitori.
-Ma...Aaaa,maschi!Siete proprio stupidi a volte!-,buttò lì Katy,accompagnando le parole con un gesto di stizza.Dopo di che si allontanò dal gruppo con gli occhi rivolti al cielo.
-Ma che ho fatto stavolta?-,si indignò James scuotendo la testa e allontanandosi anche lui dagli amici,in direzione opposta a quella che aveva preso Katy.
-Aaaa,donne!Valle tu a capire!-.


*Angoletto dell'autrice*
Ma buongiornooooo!!! xD
Allor...prima di illustrarvi (...) questo capitolo ci tengo a dire che per postarlo ho impiegato la bellezza di sei ore perchè i miei cento programmi di scrittura non si coordinavano.
Comunque,so che è corto,e so anche che molte di voi mi ammazzeranno per questo ma a scuola sto facendo una fatica ladra con i compiti e le verifiche e in più sto organizzando la festa di fine anno con delle mie amiche!!
Imploro pietà!
Cambiando discorso,in questo capitolo vediamo Katy alle prese con un lato di sè che lei tiene a definire "oscuro" ma che normalmente viene chiamato "femminile" (la sue personalità rispecchia la mia,insomma,ho messo vestiti fino a all'età di sei anni,cioè fino a quando mi sono potuta opporre).
Lily comincia a familiarizzare con i quattro maschietti e...beh...vedremo come andranno le cose!
Un bacio e alla prossima,
Inky




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Capitolo 14
*** Il Torneo Tre Maghi ***


il torneo tre maghi
IL TORNEO TRE MAGHI
14-

-Addio,vacanze-,sospirò teatralmente Sirius,il naso schiacciato contro il freddo vetro del treno.
-Io invece ho voglia che l'anno ricominci-,si rallegrò Katy facendo una carezza alla sua civetta che,per tutta risposta,le mordicchiò affetuosamente un dito.
-Io invece ho voglia di scoprire come mai dobbiamo portarci dietro un completo elegante-,ribattè Peter,proprio mentre il treno partiva.La storia del vestito ancora non gli era andata giù.Non che gli altri fossero più contenti,ma se non altro se ne erano fatti una ragione.
I ragazzi salutarono un ultima volta i signori Potter con la mano,prima che il treno girasse l'angolo.
-Magari una festa-,propose Remus,non proprio convinto.
-Qualunque cosa sia spero non venga fatta-,borbottò James con una smorfia.
Mentre Katy sorrideva distrattamente,troppo allegra per venire contagiata dall'umore nero degli amici,la porta dello scomparto si aprì.
-Lily!-,si sorprese la ragazza.
-Non è che posso stare qui con voi?-,domandò loro Lily,con espressione triste.
Il viso di Katy,dapprima confuso,si aprì in un sorrisone.
-Certo,quando vuoi!-
-Oooooh-,fece Sirius,-La Evans è passata ai buoni-
-Voi non siete i buoni,siete i perversi-,lo derise Lily,-Scusa Katy-
-Oh,figurati-,ironizzò l'amica,facendole spazio accanto a lei.
-Successo qualcosa per caso?-,la interrogò James,notando che la rossa non aveva ancora abbandonato quell'aria triste.
-No,è che...Mary si è messa con Matt e ora è nel suo scompartimento,Dennis è andata a fare compagnia a sua sorella e sono rimasta solo io...-,chiarì piccata rivolgendosi all'amica,nonostante non fosse stata lei a rivolgerle la domanda.
James però non parve convinto.-E il tuo...emmm...amico di Serpeverde?-.
Lily gli lanciò un'occhiataccia ma rimase comunque sorpresa dallo sforzo che il ragazzo ci aveva messo per non offenderla e soprattutto dal fatto che proprio lui,James Potter,si interessasse alla sua vita privata.Così optò per la verità.
-Non andiamo più così d'accordo-
-In pratica ora hai preso la retta via-,annuì Sirius serio.
-Via che Katy ha spianato per te-,aggiunse Remus sforzandosi di non ridere.
-E via che non ho alcuna intenzione di percorrere se mi viene assicurata da voi-,concluse Lily sempre usando il loro stesso tono.
-Perchè non hai intenzione di diventare una perversa come noi-,chiarì Peter.
-Infatti-,annuì Lily serafica.
Ci fu un attimo di silenzio,poi tutti scoppiarono a ridere.
-Come fai a sopportarli?-,domandò Lily all'amica tra una risata e un'altra.
Katy alzò gli occhi al cielo.-Credimi,a volte me lo chiedo pure io-.
Sirius si portò una mano al cuore con phatos.-Così ci offendi-
-Certo,certo,e da quando hai un cuore?-
-Da quando tu me lo hai spezzato-,ribattè Sirius fingendo di svenire.
Un altro scoppio di risa.
-Ma quanto siete scemi?-,sbottò Lily con ancora il sorriso sulle labbra.
-Dipende qual è il tuo massimo,Evans-,rise James.
Lily storse il naso con un mezzo sorriso stampato sul volto ma non disse altro.Katy notò l'amico sorridere soddisfatto,mentre con una mano si radrizzava gli occhiali sul naso.
I sei rimasero un attimo zitti,avvolti da un silenzio amichevole.
All'arrivo della signora col carrello,i ragazzi comprarono un po' di tutto,com'era da copione del resto.
Cioccorane,Gelatine Tuttigusti +1 e altre centinaia di dolciumi dalle carte colorate,ora invadevano i sedili dello scomparto e le ginocchia dei ragazzi.
-Quanto mi siete mancate amiche mie!-,sospirò Katy mordendo un pezzo di cioccorana,-E voi non me ne avete spedita neanche mezza,imbroglioni!-
-E' vero-,ricordò Sirius improvvisamente,-Te ne avevo promesse a palate...uhmmm...devo farmi  perdonare-
-Cosa...?-,ma la ragazza non fece in tempo a finire la frase che centinaia di cioccorane le piovvero sulla testa.
-Questa me la paghi!-,sbottò Katy lanciando addosso al ragazzo una manciata di dolci accanto a lei,mentre tutti gli altri ridevano e si godevano la scena.
Ovviamente Sirius rispose al “fuoco” e alla battaglia si unirono anche James,Remus,Peter e Lily,con grande sorpresa di tutti.
Andarono avanti a lanciarsi dolci per tutta la mattina e per gran parte del pomeriggio,ridendo e scherzando come ai vecchi tempi.
Terminarono la guerra solo quando il sole fuori dal finestrino scomparve del tutto,dietro le verdi colline inglesi.
I sei si accasciarono esausti sui loro sedili e ripresero a parlottare fra di loro,mentre Remus osservava la luna pensoso.
Katy,notandolo,gli si avvicinò all'orecchio senza farsi notare dagli altri.
-Va tutto bene?-.
Il ragazzo le rispose senza distogliere lo sguardo dal paesaggio.-Sì,sto bene-
-Tra quanto...?-
-Una settimana-,concluse Remus intuendo che l'amica non avrebbe completato la domanda.
-Bene,mi manca trasformarmi...Oh,scusa-,aggiunse Katy notando lo sguardo triste dell'amico.
Remus liquidò il discorso con un vago gesto della mano.-Figurati.Hey,siamo arrivati-.
E infatti,proprio in quel momento il treno si fermò davanti al maestoso castello di Hogwarts,illuminato da torce che riflettevano il loro bagliore sinistro sulla superficie.
Un po' stanchi dal lungo viaggio,i sei si affrettarono a indossare le divise e a riprendersi i propri bagagli.
-Dammi Poo,Katy-,propose Lily allungandole una mano.
-Grazie-,sospirò Katy sollevando la valigia -che sembrava essersi appesantita dall'ultima volta che l'aveva tenuta in mano- e passando all'amica la gabbia con la sua civetta bianca.
I ragazzi furono tra i primi -fortunatamente- a scendere dal treno e riuscirono subito a trovarsi una barca vuota.
La traversata del Lago Nero proseguì senza intoppi -tranne un bambino del primo anno che cadde dall'imbarcazione-.Hogwarts,pensò Katy,vista da quella prospettiva somigliava molto ai vecchi castelli disegnati sui libri di favole dei bambini babbani.
Come sempre,arrivati davanti al portone d'ingresso,li aspettava la McGranitt pronta a scortarli fino in Sala Grande,dove poco più tardi ebbe luogo lo smistamento.Alla vista dei Malandrini il suo viso severo si sciolse in un lieve sorriso.Sorriso che durò non più di quattro millesimi di secondo,finendo per cedere il posto alla solita espressione austera.
-Sbrigati,ti prego,sto morendo di fame-,implorò James guardando con apprensione il cappello parlante,ancora fermo alla lettera “C”.
Dopo vari minuti che sembrarono ore,finalmente i piatti si riempirono di squisito arrosto e i calici di freschissimo succo di zucca.
-Finamente!Avo moendo di fae-,farfugliò Sirius tra un boccone di pollo e un altro.
Katy,come Lily del resto,alzò gli occhi al cielo ma non disse nulla e si limitò a tenere fisso lo sguardo sul suo calice d'oro.
Quando anche il dolce fu servito e i ragazzi ebbero spazzolato i piatti fino a farli brillare,il preside,che fino allora era rimasto seduto al tavolo dei professori a mangiare,si alzò in piedi e si schiarì un po' di volte la voce,quel tanto che bastava per imporre il silenzio nella Sala.
-Cari ragazzi-,sorrise,gli occhi azzurri che gli luccicavano dietro le lenti a mezza luna,-Bentornati,bentornati e benvenuti ad un nuovo anno ad Hogwarts.Spero che il banchetto sia stato di vostro gradimento-,aggiunse gioviale mentre un vociare di assenso percorreva l'intera Sala Grande.
-Quest'anno ci saranno un bel po' di novità.Innanzitutto,vi presento i nuovi docenti,il professor Lumacorno,che prenderà la cattedra di Pozioni,mentre il professor Doger prenderà quella di Arti Oscure-.Un brusio si sollevò dagli alunni inferociti,mentre il professor Lumacorno,un omino non molto alto e dal grembo prominente si alzava per salutare gli studenti.Doger sembrava particolarmente soddisfatto del suo nuovo incarico e sorrideva maligno e falso,gli occhi ridotti a due fessure.
-Siamo assolutamente rovinati,ragazzi-,sibilò Peter agli amici che annuirono con vigore.
Il professor Silente si schiarì una seconda volta la voce.-Silenzio,ragazzi.Il nostro nuovo guardiacaccia da quest'anno sarà Rubeus Hagrid-.
Un uomo,anzi,un gigante,dal viso quasi interamente coperto dalla barba e capelli cespugliosi e dagli occhi neri come due scarafaggi,si alzò dal tavolo dei professori scambiando un gran sorriso con gli studenti,che prima non parvero particolarmente entusasti del nuovo arrivo,poi però vennero catturati dalla sua espressione da bambino troppo cresciuto e iniziarono a battere le mani.
-Hagrid si assicurerà che nessuno di voi vada nella Foresta Proibita e che tutte le creature magiche del castello siano accudite opportunamente.
-E ora,ultima cosa,ma non per questo meno importante-,riprese il preside quando gli studenti tornarono a tacere,-Sono lieto di informarvi che quest'anno Hogwarts è stata scelta come la sede del Torneo Tre Maghi-.
I quattro tavoli di Tassorosso,Grifondoro,Corvonero e Serpeverde esplosero in un gran baccano.
-Il Torneo Tre Maghi!Wow,è assolutamente incredibile-,commentò Sirius scuotendo la testa incredulo.
-Infatti,chissà quando arriveranno le altre scuole...I miei me ne parlano da quand'ero piccolo-,ribattè Remus tutto contento.
-Sono l'unica a non sapere di che si tratta?-,domandarono Lily e Katy allo stesso tempo.Tutte e due provenivano da famiglie babbane e non avevano mai sentito parlare di una cosa simile.
Peter si chinò verso di loro.
-In pratica vengono scelti tre studenti che rappresenteranno poi la loro scuola.Questi si sfideranno per tre gare accumulando ogni volta un punteggio.Alla fine del Torneo chi avrà conquistato più punti sarà il vincitore...il Torneo si svolge ogni quattro anni-,aggiunse il ragazzo precendendo Lily.
-Silenzio,ragazzi,silenzio-,proruppe il preside senza smettere di sorridere.-E' mio dovere annunciarvi,inoltre,che ovviamente la Coppa del Quidditch quest'anno non si giocherà-
(“Pazienza”,rise James, “Mark quest'anno non riuscirà a torturarci”).
-Le delegazioni di Durmstrang e Beauxbatons arriveranno la prossima settimana e resteranno a farci compagnia fino alla fine dell'anno.Vi prego di mostrarvi cordiali e ospitali verso i nuovi arrivati e di accoglierli calorosamente.E ora,svelti,tutti a letto,hop,hop-.
Con un gran fracasso,gli studenti si alzarono dai tavoli e presero a seguire i Prefetti su per le scale che portavano alle rispettive Sale Comuni.
Una volta passato il ritratto della Signora Grassa (“Parola d'ordine?” “Cauda lepus”),James,Sirius,Remus e Peter si accomiatarono da Katy e Lily e,sbadigliando a tutto volume,sgusciarono all'interno del loro dormitorio.
-Ragazzi,ci pensate?-,domandò Peter infilandosi sotto le coperte,-Il Torneo Tre Maghi!-
-Sì,è davvero incredibile-,approvò Sirius prendendo a pugni il suo cuscino nel vano tentativo di dargli una forma decente.
-Voi ci provate?-,chiese Remus passandosi una mano fra i capelli con fare distratto.
-No,io non credo,abbiamo già abbastanza da fare per tenerti a bada...non che questo non ci faccia piacere-,aggiunse James alla svelta,notando l'occhiataccia dell'amico.
-Ci pensiamo domani,eh?-,e con questo,Sirius pose fine alla conversazione.
Il ragazzo tirò le tende del proprio baldacchino fino a coprire l'intera visuale della camerata e poggiò la testa sul cuscino.
Si addormentò pensando all'immagine di se stesso esultante,con la Coppa del Torneo Tre Maghi stretta in pugno.La folla che gioiva,il sorriso ammirato di Katy accanto a lui.E per una volta,ringraziò il Signore del fatto che gli amici non potessero vedere quello che vedeva lui.


*Angoletto dell'Autrice*
Ciao a tutte ragazze!
Dovete scusare la mia mancata pubblicazione,ma proprio non ce l'ho fatta! Gli esami mi tengono occupatissima e poi ci sono anche altri impegni...Quindi ho deciso che farò a meno di pubblicare fino alla fine degli esami.Non vi sto lasciando,rimando solo la pubblicazione! Scusatemi tantissimo,dispiace anche a me farlo :(
Un grazie a tutte quelle che hanno commentato fino ad ora (MooneyDora sei mitica! Marty amo le tue poesie <3 Cristy_Black fan number one) e ancora scusa!
Alla prossima,
Inky
P.S. Capitolo corto...lo so -.- Sorry!

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Capitolo 15
*** Il custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts ***


il custode delle chiavi e dei luoghi a hogwarts
IL CUSTODE DELLE CHIAVI E DEI LUOGHI A HOGWARTS
15-

-Uccidetemi-,ansimò James lasciandosi cadere pesantemente sulla poltrona nella Sala Comune di Grifondoro.-Non ce la faccio più,uccidetemi-
-Saremmo davvero felici di farlo James,il fatto è che poi la McGranitt potrebbe darci altri compiti di punizione e non vedo perchè dovremmo aggravare la situazione-.
Parole sante quelle di Katy,ironiche ma sante.
Il ragazzo gettò un'occhiata in tralice all'amica mentre gli altri se la ridevano.
Era già passata una settimana dall'inizio della scuola e i professori erano già riusciti ad oberarli di lavoro,che li teneva costantemente ripiegati con la testa sui libri,anche nei week-end.
-Andiamo in biblioteca?-,propose Remus stancamente,prendendo posto accanto a James,-Non abbiamo ancora iniziato il compito di aritmanzia-.
I ragazzi,in risposta alzarono gli occhi al cielo.
-Merlino,Remus,è appena finita la settimana...facciamo qualcosa-,intervenne Peter allegro.
-Tipo?-
-Che so...andiamo...-
-Da Hagrid-,concluse Katy con un sorrisone.
Sirius si accigliò.
-Katy,non so se accetta visite-
-Ma certo!E' un guardiacaccia,Felpato,sarà felice di poter parlare con qualcuno finalmente.E poi mi piacerebbe capire che tipo è...-
James soffocò una risatina.-Basta che non sia uguale a Gazza-.

Dopo circa una mezzoretta,i ragazzi giunsero davanti alla casa del gigante e si bloccarono sulla soglia ad osservare.La casa era alla fine una semplice capanna di pietra,che sembrava stare in piedi per miracolo.Era circondata da un vasto giardino,nel quale vi erano enormi zucche e polli,che gironzolavano liberi facendo un gran baccano.
-Che facciamo?Dobbiamo bussare?-,domandò Katy,scoccando un'occhiata incerta al grande portone di legno.
-Direi di sì-,rispose Sirius superandola.
Il ragazzo bussò un paio di volte alla porta e non dovette attendere molto prima che questa si spalancasse.
Hagrid,il gigante,si presentò loro negli stessi vestiti che aveva indosso la prima volta nella Sala Grande.Li guardò per qualche secondo disorientato,poi il suo viso si aprì in un gran sorriso.
-Aaah,studenti!Finalmente qualcuno che si fa avanti,entrate,entrate che c'ho il tè-.
Svelti svelti i ragazzi sgusciarono all'interno della capanna e si richiusero la porta alle spalle.
L'interno consisteva in un'unica stanza abbastanza buia e polverosa in cui sembrava esserci solo lo stretto indispensabile per vivere.Dal soffitto pendevano numerosi conigli e strani uccelli che i ragazzi non seppero identificare.
-Sedetevi ragazzi,sedetevi,che arrivo subito-,borbottò il gigante raccogliendo dal fuoco un grande bollitore di rame.
-Grazie-,esclamò Katy dopo che Hagrid le ebbe versato il tè.
-Ma figurarsi.E lì c'ho i biscotti ragazzi.Prendete che non mi offendo mica-.I ragazzi afferrarono i biscotti quasi con timore e le loro paure divennero fondate quando per poco James non si spezzò un dente.
Nonostante tutto,ben presto la compagnia del gigante divenne molto apprezzata.
-Di che casa siete,ragazzi?-,domandò loro Hagrid tracannando un gran sorso di tè.
-Grifondoro-,rispose pronto Sirius.
L'uomo parve commuoversi.-Aaah,anche io ci stavo a Grifondoro.Bei tempi ragazzi,davvero bei tempi-.
Prima che Sirius riuscisse ad aprire bocca per ribattere,un bolide nero lo investì in pieno,facendolo precipitare giù dalla sedia.
-Giù Thor,ho detto giù!-,inveì Hagrid strattonando gentilmente Thor per il collare di cuoio.-Scusa ragazzo,è sempre stato un po' agitato questo qui-,sorrise a Sirius,offrendogli una mano.
-E...Oh,Merlino,non so neanche i vostri nomi-
-Si può rimediare-,sorrise James cominciando a indicare ordinatamente gli amici uno per uno,-Lei è Katy,lui è Sirius,Remus,Peter e io sono James-
-E io sono Hagrid,custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts-,sorrise il gigante stringendo la mano ad ognuno.
-Piacere di conoscerti Hagrid-
-Il piacere è mio ragazzi,sapete,non è ancora venuto nessuno a salutarmi,a parte voi,ecco-,aggiunse il gigante scambiando un'occhiata d'intesa con i cinque.
-Come mai è il tuo primo anno a Hogwarts?-,domandò Peter.
Hagrid ci mise un minuto buono per trovare la risposta adatta.-Diciamo che il vostro preside mi ha fatto un grande favore.Grand'uomo Silente,grand'uomo-.
I ragazzi si lanciarono un'occhiata di sottecchi.
-Hai detto che eri nel Grifondoro,Hagrid?-,domandò Katy,tanto per spezzare il silenzio.
A sorpresa il gigante tirò un paio di volte su con il naso.
-Quando ero piccolo...il mio papà era così orgoglioso di me!Pensava finissi a Tassorosso e invece...-,Hagrid si interruppe,giusto per soffiarsi il naso.
-Non che Tassorosso sia una brutta casa,eh?-,riprese subito dopo,-Ma Grifondoro è sempre Grifondoro,ragazzi-.
Sirius sorrise a James,che ricambiò all'istante facendo ridacchiare Remus e Peter.Katy invece aveva ripreso a guardarsi intorno.
-Che strano ombrello-,disse all'improvviso la ragazza,indicando curiosa un bizzarro ombrello rosa poggiato contro al caminetto.Hagrid seguì il suo dito e non appena ebbe individuato l'oggetto misterioso arrossì,borbottò qualcosa fra sè e sè e tossì un paio di volte.
-Sì,quello è...Non che sia importante...lo uso per fare magie...anche se non dovrei e...questo non avrei dovuto dirvelo...Che non vi scappi con qualcuno!-,li ammonì Hagrid nervoso.
Katy sorrise.-Ma no,figurati...Ma la bacchetta?Non usi quella per fare magie?-.Questa volta Hagrid emise un gran colpo di tosse,per poi andare ad indicare una strana marmotta che penzolava appesa al soffitto.
-La foresta pullula di questi cosi,sapete?Sembrano carini e invece vengono a mangiarmi tutte le zucche-
-Sei già stato nella Foresta Proibita?-,chiese James con vivo interesse interrompendo Katy,che già aveva aperto bocca per fare un'altra domanda tanto le era parso strano l'improvviso cambio di discorso.
Il viso di Hagrid si aprì in un sorriso compiaciuto.-Altro che ragazzi.Sapete,ci si trova tantissime creature magiche lì dentro.Per ora mi occupo di Snasi.E' un peccato che voi non potete entrarci,sarebbe molto istruttivo,credo-,concluse carezzando Thor dietro un orecchio.
-Che tipi sono i Centauri?Ne ho sentito parlare ma non ne ho mai conosciuto uno-,disse Remus rigirandosi distrattamente fra le mani la grande tazza di porcellana.
Anche stavolta Hagrid ci mise un po' a rispondere.
-Gente strana.Difficile sapere se fidarsi o meno.Passano notti intere a scrutare il cielo,le stelle e quelle robe lì-,concluse con un gesto vago.-Non è mai una buona cosa farli arrabbiare,intesi?I Centauri o ce li hai come amici o non ce li hai affatto-.
-Tu,Hagrid hai qualche animale pericoloso?-,domandò Peter.
Il gigante parve dispiacersi per un attimo.-No,aimè.Ho sempre voluto un drago...ma è impossibile avercene uno al giorno d'oggi.Come ho detto,per ora mi occupo solo di Sansi e di qualche Vermicolo-.
Sirius parve indeciso per un attimo,poi aprì bocca per parlare.-Hagrid,tu non potresti farcela vedere la Foresta Proibita?-
-Assolutamente no.Proibita è proibita,Sirius.Nessuna eccezione-,fu la risposta secca del gigante.
-Ma Hagrid-,riprovò Sirius,-Sei un professore e poi lo hai detto anche tu che potrebbe risultare...com'era?...Ah,sì,istruttivo-.
Le parole del ragazzo per un attimo sembrarono funzionare,forse perchè Hagrid non era abituato ad essere considerato un professore,poi però questi si riscosse.
-No,ragazzi.Niente da fare.Non dovete entrarci nella Foresta.Troppe creature pericolose e voi non  siete in grado di affrontarle-.
Alle sue parole i cinque si lanciarono un'occhiatina d'intesa.Sapevano che avrebbero potuto benissimo affrontarle in qualsiasi momento,data la loro abilità di trasformarsi in quattro pericolosissimi e grossi animali più un licantropo.
Il gigante si insospettì un po' quando James diede una gomitata nelle costole a Sirius e Katy fu l'unica a notarlo.
-Hagrid,noi ora dobbiamo proprio andare-,disse la ragazza alzandosi da tavola,-Grazie di tutto-
-Ma figurarsi-,ricambiò il gigante un po' goffo,-Quando volete,ragazzi,che io ci sono sempre-.
I cinque gli scoccarono all'unisono un enorme sorriso e,dopo che Hagrid gli ebbe riempito le tasche dei suoi biscotti rocciosi,lo salutarono un'ultima volta e se ne andarono.
-Non è male,anzi-,esclamò James ammirato,una volta che il gruppo fu uscito dalla capanna.
-Per niente,è forte.Dovremmo tornare a trovarlo qualche volta-,decise Peter procedendo a lunghe falcate sull'erba verde smeraldo del parco.
-Che ne facciamo dei biscotti?Secondo me possiamo usarli come arma.Semplice e più efficace di uno Schiantesimo-,rise Sirius.
-Cambiando discorso-,riprese Remus,la voce ridotta a un sussurro,-Stanotte è luna piena-
-Usciamo da scuola come sempre?-,domandò Peter.
-Sì,usiamo la Strega Orba e arriviamo fino al Platano con il Mantello dell'Invisibilità-
-Non siamo in forma,ragazzi-,si preoccupò Sirius passandosi distrattamente una mano nei capelli.-E se non riusciamo a trasformarci?-
-Beh,abbiamo un'alternativa-,esclamò pronta Katy.
-Cioè?-,domandarono i ragazzi all'unisono.
-Abbiamo sempre i biscotti di Hagrid.Potremmo tirarli in testa a Remus-,rise lei mentre il diretto interessato si univa alle sue risate,imitato poi anche dagli altri tre.
E così,ridendo e scherzando,gli altri ripresero ad avviarsi verso il castello,sapendo benissimo che i biscotti non sarebbero serviti.



*Angoletto dell'autrice*
Oddio,com'è bello tornare su EFP!!!
Ho finito gli esami fortunatamente,e devo dire che sono andati davvero bene :)
Sono riuscita a scrivere un breve capitolo nel frattempo,so che non è molto ma davvero,credetemi,sono stata presissima da questi esami del cavolo,Merlino!
Un grazie specialissimo a tutte le ragazze che hanno ancora la pazienza di recensire le mie storie (GRAZIE GRAZIE GRAZIE!) e in particolare alla mitica MooneyDora,che non solo mi ha dato parecchi spunti per la fic,ma ha pure disegnato un'immagine per il mio avatar e creato l'abbigliamento per...be'...questo ancora non ve lo posso dire!!
Un bacio e alla prossima!
Inky

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Capitolo 16
*** Durmstrang e Beauxbatons ***


Durmstrang e Beauxbatons
DURMSTRANG e BEAUXBATONS
16-

-Katy?-
-Mamma...è presto,lasciami dormire...-,mugugnò la ragazza coprendosi la testa con un cuscino.
Lily rise.
-Non sono tua mamma,Katy,sono Lily.Dennis e Mary sono già uscite...svegliati,prigrona,che fai tardi-
-Che ore sono?-
-Le nove e mezza e ci aspetta Lumacorno a pozioni-.
Con uno scatto fulmineo,la ragazza si alzò dal letto per poi ricadervi sopra con un gemito.
La sera prima lei,Sirius,James e Peter avevano seguito Remus nella Stamberga Strillante e lo avevano assistito durante la sua trasformazione in licantropo.
Ora la ragazza era completamente indolenzita e la sola prospettiva di alzare le braccia per infilarasi una maglietta le faceva tremare le ginocchia.
-Tutto bene?-,le domandò Lily con tono preoccupato.
L'amica borbottò un vago “sì” in risposta per poi avviarsi verso il suo baule a prendere i vestiti.
Nonostante Lily continuasse ad assillarla con le sue domande preoccupate,Katy riuscì a mentire spudoratamente per tutto il tempo e ad infilarsi i vestiti senza dire “bif”.Poi,le due si avviarono fuori dal loro dormitorio,verso l'aula di pozioni.
Non appena varcarono la soglia della classe,James ammiccò verso di loro e le fece segno di sedersi accanto a lui.
Lily,nonostante ciò,scelse di andarsi a sedere vicino a una Tassorosso mentre Katy prendeva posto accanto all'amico.
-Come va?-,le chiese James trattenendo uno sbadiglio.
-Remus ce le ha date di brutto ieri.Sono a pezzi-.
Il ragazzo annuì cupo.
-Siamo tutti a pezzi.Sirius però è quello messo peggio.Ha un taglio abbastanza lungo sul braccio e qualche altro più piccolo sulla spalla-.
A quelle parole,la ragazza si sporse con ansia oltre a James e,dopo aver fatto una pallina di carta con un foglio strappato del suo quaderno,la lanciò con precisione sulla testa di Sirius,che puntualmente si girò.
-Come stai?-,sillabò attenta a non farsi vedere dal professore.
L'amico,in risposta,fece spallucce.-Sono stato peggio,tu?-.
La ragazza sorrise.-Sono stata peggio-.
Dopo essersi scambiati uno sguardo complice,i due tornarono a fissare il loro libro,mentre il professor Lumacorno parlava di una qualche pozione della giovinezza.
-Remus e Peter?-,domandò Katy a James.
-Peter bene,Remus bene.Fisicamente-
-Psicologicamente?-
-E' distrutto-,rispose il ragazzo senza tanti giri di parole.
-Okay,ragazzi,ora potete procedere con la fase pratica-,annunciò il professore con voce tonante.-I vostri calderoni sono nell'armadio mentre gli ingredienti li trovate di là-.
I ragazzi si alzarono rapidi dai loro banchi provocando così una tale confusione che non riuscirono più a distinguere le istruzioni del professore sopra tutto quel baccano.
-Rimediamo a pranzo con Remus-,propose James,alzandosi sulle punte per prendere da una mensola un contenitore pieno di occhi di scarafaggio.
-Solo se ce lo lascerà fare-.
***
Quando Peter arrivò in Sala Grande,trovò i suoi amici seduti ad un tavolo che parlottavano tra di loro.
La scena era più o a meno la seguente: Katy teneva alzato il braccio tagliato di Sirius e gli puntava contro una bacchetta,Remus non la finiva più di scusarsi mentre James osservava la scena ridacchiando.
-Che state facendo?-,domandò il ragazzo sedendosi accanto a Sirius.
-Katy sta rimarginando il taglio a Sirius-,sghignazzò James.-Cioè,ci sta provando-
-Smettila di fare il bambino,Felpato-,sospirò Katy mentre l'amico gemeva.
Il taglio però,stava effettivamente scomparendo.
-Interessante-,fu il commento di Peter mentre si serviva di una generosa dose di patate.
Katy sorrise tra sé soddisfatta,poi abbassò la manica a Sirius.-Fatto-
-Grazie,Ombra-
-De nada...Oh,c'è Silente-.
Il preside reclamò l'attenzione degli studenti e tutta la Sala Grande tacque di botto.
-Come vi avevo accennato precedentemente,questa settimana sarebbero arrivate le delegazioni di Beauxbatons e Durmstrang.Quindi vi prego di dare un caloroso benvenuto ai nostri ospiti-,concluse,mentre le porte della Sala Grande si aprivano.
Una ventina abbondante di ragazze in toga azzurra,capitanate da una bella donna dai capelli biondi come il grano,si avviarono spedite verso il preside,alternando ogni tanto un passo con una giravolta.
-Ma sono Veela-,esclamò James strabuzzando gli occhi,imitato subito dagli altri tre ragazzi.
Katy sbuffò per poi tirare sulla testa di Sirius il suo libro di astronomia.-VUOI SMETTERLA DI GUARDARLE IN QUEL MODO?!-
-Ma sono bellissime!-,biasicò il ragazzo ignorando l'amica.
-Sono completamente andati,vero?-,domandò una voce familiare alle loro spalle.
-Già...ci manca poco che gli scenda la bava dalla bocca-,commentò acida Katy mentre Lily si sedeva accanto a lei.
Eppure,anche tutti gli altri altri ragazzi di Hogwarts guardavano le ragazze con tanto d'occhi,mentre queste ammiccavano a destra e a manca.
Quando Beauxbatons abbe raggiunto il preside,fu la volta di Durmstrang.Una trentina di ragazzi alti e -a detta delle ragazze- particolarmente fighi,fecero il loro ingresso nella Sala Grande,scortati dal loro preside,un uomo alto,magro e da un orribile sorrisetto di scherno.
Lily e Katy scattarono improvvisamente in piedi e sgranarono gli occhi.
-Questa è Durmstrang?!E io che cosa cavolo ci faccio qui a Hogwarts?-,domandò Katy con aria esasperata.
-Frena bella,è un collegio maschile-,rise Lily,prendendole distrattamente tra le dita una ciocca di capelli,senza smettere però di guardare i ragazzi.
Sirius emise un verso a metà fra lo scocciato e l'indignato.-Finito di guardarli adesso?-
-Zitto,Sirius.Hai avuto il tuo momento-,lo rimbeccò Katy senza degnarlo di un'occhiata.
-Benvenuti a Hogwarts,ragazzi,benvenuti-,salutò cordiale Silente,-Credo sia ora venuto il momento delle dovute spiegazioni.Come ben sapete,per ogni scuola verrà scelto un campione.Badate bene,i ragazzi volontari dovranno avere vari requisiti,tra cui un ottimo padroneggio della magia e un'ottima preparazione fisica ma soprattutto mentale.Chi vorrà farsi avanti,dovrà inserire su un foglietto il proprio nome e la scuola di provenienza,per poi consegnarlo al nostro giudice.Signor Gazza,vuole farmi questo favore...-
Con un grugnito,Gazza,accompagnato dalla sua fedele gatta Ms. Purr,si diresse verso un tavolo al centro della Sala Grande,su cui vi era posato un grande oggetto coperto da un telo.
Quando il custode lo scoprì,i ragazzi ammirarono stupefatti una grande coppa d'oro,dentro cui ribolleva un liquido azzurrino.
-Avete tempo fino al mese prossimo per inserire il vostro nome nel Calice.Alla scadenza,il nostro “giudice” sceglierà i tre che parteciperanno alla gara.Non mi resta che augurarvi buona fortuna e ricordarvi per ultima cosa di essere prudenti-.

***
-Voi che fate?Ci provate?-
-No.I ragazzi e le ragazze di Durmstrang e Beauxbatons sono tutti più grandi e sicuramente sanno anche molte più magie di noi...non ne vale la pena-,aggiunse Peter cupo.
In realtà,quella era una bugia.Il fatto era che,tra le lezioni e le uscite serali con Remus non avrebbero retto.Ma con Lily certe cose era meglio tenersele per sé.
-Già,è vero.Quelli saranno tutti del settimo anno-,concordò James.
Katy si limitò a scrollare le spalle,mentre Sirius la osservava preoccupato.
-Tu non ci provi,vero?-.
La ragazza rimase spiazzata da quella domanda.
-Non lo so.Insomma,mille galeoni non sono male.Potrei anche tentare-.A quel punto,il ragazzo si fermò,bloccando il corridoio.Anche Lily,James,Peter e Remus si fermarono ad osservare la scena.
-Tu non ci provi-,ripetè Sirius.
-Questa ha tutta l'aria di non essere una domanda-
-Perchè non lo è-
La ragazza s'indignò.-Ho tutto il diritto di provarci-
-E' pericoloso,non ce la faresti-.
Lily,pochi passi lontano da loro,avvertì Katy fremere dalla rabbia.
-DAVVERO?TU CREDI CHE NON CE LA POSSA FARE?-.
Il ragazzo si affrettò a fare retromarcia.-Non intendevo questo-
-SOLO PERCHE' SONO UNA RAGAZZA NON VUOL DIRE CHE NON RIESCA A SBATTERTI AL TAPPETO CON UN PUGNO!SAI UNA COSA?VAI DALLE TUE AMICHE VEELA.LORO SICURAMENTE SARANNO PIU' INTERESSATE A TE CHE AL TORNEO!-.
Rossa e furiosa come non mai,la ragazza ritornò sui propri bassi -rischiando di far cadere quattro o cinque bambini del primo anno- e sparì su per le scale.
Sirius,che per tutto il tempo non aveva detto una parola,sembrò riscuotersi dalla trance.
-C-cosa ho detto?!Arggg...quella è peggio di uno schipodo-,aggiunse gesticolando furiosamente e abbandonando la comitiva a passo di marcia.
-Ma quando se ne accorgeranno quei due?-,domandò Lily retoricamente,rivolta ai tre ragazzi rimasti.-Sapete,è proprio vero che l'amore è cieco.Ma letteralmente stavolta-.
Con un gesto di stizza,la ragazza si lanciò all'inseguimento della migliore amica,su per le scale.
-Andiamo da Sirius o al parco?-,domandò James con lo sguardo rivolto al punto dove un attimo prima c'era Lily.
-Parco-,risposero i due contemporaneamente.
Trattare di psicologia con Katy era come cercare di mettere un tappo di sughero a un vulcano,ma parlarne con Sirius,i tre sapevano che era come buttarcisi dentro direttamente.



*Angoletto dell'autrice*
Visto che ne ho postato un altro?? Quindi,ragazze,non linciatemi!!
Corto anche questo ma in due si compensano,no?
Le cose a Hogwarts si stanno complicando: Lily è sempre più vicina al gruppo dei Malandrini ma ancora è diffidente nei confronti dei ragazzi; Sirius di femmine non ci capisce un emerito cavolo e Katy non è certo dell'idea di rendergli vita facile.
James non riesce a spiaccicare parola con Lily, Remus...Ehehe...Di Remus non vi dico nulla.Peter invece avrà una sorpresa quest'anno...Ma nemmeno di lui vi dico nulla!!

MooneyDora: Marty,avrai la tua grande occasione nelle vesti di una mitica studentessa di 1.75 Ahahahahaha!

Un bacio e alla prossima,
Inky





















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Capitolo 17
*** I Tre Campioni e la prima prova ***


i tre campioni e la prima prova
I TRE CAMPIONI E LA PRIMA PROVA
17-

Quella settimana era passata molto lentamente.Troppo lentamente.Per la prima volta nei loro anni a Hogwarts,Katy e Sirius non si rivolgevano la parola così James,Remus,Peter e Lily erano costretti a fare da tramiti ai due.
Quella mattina,i cinque ragazzi,Sirius compreso,arrivarono in Sala Grande e vi trovarono Katy seduta da sola a un tavolo,mentre leggeva un pesante volume sul Quidditch.
Lily scoccò a James un'occhiata di avvertimento,ma il ragazzo decise di ignorarla.
-Hey,Katy-.
Come risposta,James ottenne solo un paio di grugniti.
-Ma non eri arrabbiata solo con Sirius?-.
La ragazza alzò gli occhi dalla sua lettura e,a malincuore,concedette all'amico un sorriso.
-Hai ragione,scusa.Hey,Lily.Remus.Peter.Vermicolo-,continuò imperterrita rivolta a Sirius,mentre gli altri ragazzi le si sedevano accanto.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo ma non disse nulla.Se non altro lo aveva salutato.
-Allora...come va?-.
La ragazza lo guardò male.
-Stavo leggendo beata il mio libro di “Quidditch attraverso i secoli” quando tu hai deciso di sederti proprio lì davanti a me,rovinandomi così l'umore e la giornata.Quindi male.Molto male-
-Per quanto ancora ce l'avrai con me?-,le domandò Sirius versandosi del succo di zucca nel bicchiere.
-Non lo so.Devo pensarci.Quand'è che piuttosto tu mi chiederai scusa?-.
Il ragazzo inarcò le soppracciglia e sfoderò uno dei suoi enigmatici sorrisetti.
-Non lo so.Devo pensarci-
-Ecco,allora pensa con calma.Non vorrei che i tuoi unici due neuroni si rovinassero nello sforzo-.
Lily quasi non si strozzò con il pollo,cercando inutilmente di trattenere una risata.
-Non succederà,fidati-,la rassicurò l'amico nel vano tentativo di ignorarla.
-No,forse no-,convenne Katy riponendo il libro nella sua borsa e alzandosi dal tavolo,-Sono già esplosi tanto tempo fa,adiòs-.
Prima che il ragazzo potesse ribattere qualcosa,la ragazza era già sparita.
-Il suo lato comico la mattina è al top-,farfugliò Remus tra una risata e un'altra.
-Buono a sapersi-,borbottò Sirius infilando violentemente la forchetta nel suo tacchino,-Vorrà dire che mi segnerò di evitarla fino a mezzogiorno-.

***

Quel pomeriggio,la comitiva era seduta in Sala Grande a leggere.
Katy e Sirius avevano stipulato una sorta di tregua a breve termine,obbligati dai quattro amici,che non ne potevano più dei loro litigi.
Nonostante ciò,ancora faticavano a smettere di rimbeccarsi.
-Sirius!-
-Cosa?!-
-Mi hai versato l'inchiostro sul libro,brutto impiastro!-
-Tranquilla,l'ho fatto apposta-
-Razza di scemo,imbecille e benemerito idiota-
-No,così non vale.Mi freghi gli aggettivi-
-Finito?-,domandò Lily esausta,prima che la ragazza potesse ribattere.
-No-,risposero i due in sincrono.
Il loro battibecco fu però interrotto da un forte cigolio.Le porte della Sala Grande si aprirono e un giovane ragazzo dai capelli ricci e rossi e un gran sorriso,si avviò lentamente verso il Calice,posto nel mezzo della Sala,tenendo un bigliettino stretto in pugno.Alcuni amici dietro di lui gli davano pacche di incoraggiamento sulla schiena,ridendo.
-Non ci credo-,si stupì Katy con un sorrisone.
-Lo conosci?-,chiese Lily,lanciando al ragazzo un'occhiata carica di interesse.
La ragazza scosse la testa.-Ma certo.Lo conosco dal mio secondo anno a Hogwarts.E' Brian Jones,di Corvonero,ed è del sesto anno.Lo hanno preso quest'anno come cercatore,è molto bravo.Ed è anche molto simpatico-
Sirius si accigliò.-E tu sai tutte queste cose perchè...?-.
La ragazza non completò la domanda e decise di ignorarlo.Si alzò dalla panca con un sorrisone e raggiunse Brian,proprio mentre questi gettava il bigliettino nelle fiamme del Calice.
-Hey,Brian!-,chiamò la ragazza.
-Katy!-,sorrise lui andandole in contro.-Come va?-
-Io bene.Non sapevo ci avresti provato-,rispose Katy,spostandosi una ciocca dietro l'orecchio.
-Sì,beh...neanche io a dire la verità.Solo che è l'ultimo giorno e mi hanno convinto-,rise Brian impacciato.
La ragazza si intenerì,vedendolo arrossire.Proprio non dava l'idea del campione,nonostante fosse ben visto da tutti,ragazze in particolare.
-Bravissimo.Spero davvero che vinca tu-.Le parole della ragazza,dette con così palese onestà,fecero arrossire ancora di più Brian.
-Hey,grazie mille,Kat-
-Ma figurati,ci vediamo in giro,eh?-
-Sicuro,ci vediamo-.Il ragazzo accennò un cenno col capo,prima di sparire -accompagnato dagli amici sghignazzanti- oltre le porte della Sala Grande.
Katy ritornò dagli amici sorridendo,come se niente fosse.
-Come fai tu a conescere lui?-,domandò Sirius a bruciapelo,che fino ad allora non aveva fatto altro che sbirciarli al di sopra della copertina del suo libro.
Katy scrollò le spalle.-Aveva tentato il provino per la squadra al mio secondo anno e io ero lì con lui per i provini del Grifondoro-,spiegò con semplicità.-Fine della storia-.
Sirius fece per aprire bocca per parlare,ma alla fine decise di lasciare perdere,e finì col cambiare argomento.
-Tu l'hai già messo il nome?-
La ragazza sbuffò.-Cosa ti importa?-
-Mi importa eccome!-.
Katy alzò gli occhi al cielo,prese il libro sotto braccio e,a passo di marcia,si incamminò fuori dalla Sala Grande,senza degnare il ragazzo di una risposta.

***
Arrivò la sera.La sera che tutti aspettavano.Sì,perchè proprio quella sera,il Calice di Fuoco avrebbe scelto i tre campioni,che avrebbero rispettivamente rappresentato le scuola di Hogwarts,Durmstrang e Beauxbatons.
-Se esci tu,sappi che non ti rivolgerò più la parola per tutta la vita-,minacciò Sirius,lo sguardo rivolto in direzione di Katy.
La ragazza sospirò.-Sirius...-
-No-,la interruppe lui,-Sirius niente,non te lo perdonerò mai...potrei anche decidere di...-
-Non l'ho messo-,lo interruppe la ragazza con una smorfia.
James,Remus,Peter e Lily si voltarono verso di lei.
-Come?-.
Katy sbuffò,poi passò un braccio attorno alle spalle di Sirius,che la guardò sorpreso.
-Perchè prima di tutto siete miei amici.E se non volete che lo faccia per una qualche ovvia ragione,vuol dire che non ne vale la pena.Mi importa più di voi che di uno stupido torneo-.
Sirius continuò a guardarla sbalordito.Poi,si sciolse in un sorrisone e abbracciò di slancio l'amica.
-Ti ho mai detto che sei la migliore,la numero uno,la più grande,la più fantastica,la più mitica amica che io abbia mai avuto?-.
La ragazza ridacchiò,ancora stretta nell'abbraccio.-Una volta o due-.
Anche Lily si ritrovò a sorridere.-Ora zitti amici del cuore,c'è Silente-.
I due si sciolsero un po' imbarazzati dall'abbraccio e puntarono gli occhi sulla esile e allo stesso imponente figura del loro preside.
L'uomo si avvicinò al Calice,proprio mentre questi sputava un bigliettino.
Silente lo prese al volo e lo dispiegò con cura,lo avvicinò al naso adunco e lesse: -La campionessa  di Beauxbatons è Eve Marie-.
Una ragazza particolarmente alta,dai capelli biondi color del grano,dagli occhi color del ghiaccio e da una bellezza mozzafiato,si alzò raggiante dal tavolo dei Corvonero e,improvvisando una corsetta,raggiunse il preside,gli strinse la mano e abbracciò la sua professoressa -i ragazzi avevano scoperto si chiamasse Madame Jean- poi,scortata dalla professoressa McGranitt,si avviò verso una camera alla sua destra.
-Wow.Quella sì che è uno schianto-,commentò Peter con occhi lucidi.
Katy fece spallucce.-Le sue amiche però non l'hanno presa tanto bene-.Infatti,le altre ragazze di Beauxbatons,erano praticamente tutte nella stessa posizione:con la testa tra le braccia e scosse dai singhiozzi.
Proprio in quel momento,il Calice ritornò di un colore rosso fuoco e sparò in aria un secondo bigliettino.
-Il campione di Durmstrang-,lesse Silente,-E' Michael Schneider-.
Questa volta,gli studenti di Durmstrang parvero entusiasti della scelta e,mentre un ragazzo dai capelli e dagli occhi neri come la pece si alzava dal tavolo con un sorriso,questi gli battevano a turno pacche amichevoli sulla schiena.
Il ragazzo,alto com'era,impiegò poche falcate a raggiungere il preside e il suo professore -identificato precedentemente da James come Diedrich Winkler-,ed in seguito,a raggiungere la stanza dove poco prima vi era sparita Eve.
Katy sussultò quando una figura comparve improvvisamente al suo fianco.
-Brian!-.
Il ragazzo le sorrise nervoso.-Hey,Kat.Senti,ho bisogno di sostegno morale.Quegli scemi dei miei amici laggiù mi stanno facendo parecchio innervosire-.Mentre parlava,il ragazzo teneva lo sguardo puntato sul Calice,quasi come se avesse paura che potesse tradirlo o imbrogliarlo.
-Vedrai,ti arriverà bene questa fortuna sfacciata-,gli sorrise incoraggiante la ragazza.
Il ragazzo si chinò sul tavolo con i gomiti,in modo da trovarsi alla sua stessa altezza.-Sarà,ma per ora mi è arrivata solo la tachicardia-.
Katy ridacchiò e sorrise al ragazzo sotto lo sguardo vigile di Sirius.Brian le prese una mano distrattamente sempre senza guardarla.
Proprio in quel momento,dal Calice eruttò un ultimo bigliettino.
Con lentezza studiata,il preside riuscì ad afferrarlo al volo,prima che questo toccasse terra.La Sala Grande era improvvisamente ammutolita.
-Il campione di Hogwarts-.Pausa intrisa di suspance,nella quale la mano di Katy rischiò di finire in cancrena.-E' Brian Jones!-.
La Sala Grande sembrò scoppiare.
I Corvonero erano quelli più entusiasti e saltellavano su e giù dalle panche gridando a squarciagola.
-Visto che ce l'hai fatta?-,ululò Katy abbracciando velocemente Brian.
-Hey,bravissimo-,gli sorrise Lily,mentre il viso di Brian riprendeva piano piano colore.
-Rendici onore,amico-,esclamarono James,Sirius,Peter e Remus in sincrono.
Brian ricambiò con un sorrisone,ancora troppo sconvolto per parlare,e,dopo aver abbracciato per un'ultima volta Katy,sparì nella stanza dei campioni,accompagnato da un'orgogliosissima professoressa McGranitt.

***

Nella Torre di Grifondoro,alle dieci in punto del mattino,la ragazza di nome Katherine Hall,dormiva ancora beata al calduccio,sotto le coperte del suo morbidissimo letto a baldacchino.
Quella notte aveva fatto uno strano sogno: c'era un animale.Un animale,sì.Che la attaccava.Poi arrivava un altro animale.E un altro.E un altro ancora,anche se più piccolo.Ricordava che c'era qualcos'altro.Segatura,forse.Sì,segatura.E piume.Tante piume.E dolore.Tanto,tanto dolore.Eppure,quando quella ragazza aprì gli occhi,si accorse che non era stato un sogno.Se ne accorse perchè,in primis,quando tentò di alzarsi dal letto,la testa le diede una spaventosa fitta che la costrinse a tornare a sdraiarsi.In secondo luogo,notò di essere completamente vestita e sporca di terra.Infatti,come ricordò in seguito,la sera prima,lei e i suoi tre inseparabili amici,Sirius,James e Peter,avevano lottato contro Remus nella Stamberga Strillante.Non era stato un incontro piacevole.Come i ragazzi avevano scoperto già all'inizio dell'anno,Remus aveva acquistato forza e ora si batteva con molta più ferocia di prima;nonostante ciò i ragazzi non apparivano demoralizzati,anzi,la prendevano come una nuova sfida e tanto bastava.
Ma quella mattina,Katy si sentiva come se un Troll l'avesse messa KO con un colpo di clava alla testa.E non era la più piacevole delle sensazioni.
Con molta lentezza,la ragazza si alzò dal letto e si esibì in un grande sbadiglio.Pensò che doveva essere tardi,perchè le sue compagne di stanza se ne erano già andate.Proprio allora il suo sguardo cadde su un foglio poggiato sul suo comodino.
   
Mi devi delle spiegazioni

La scrittura piccola e chiara,lo identificarono come un messaggio di Lily.Le parole dapprima la innervosirono,poi la inquietarono.Che cosa aveva fatto la sera prima?Qualunque cosa fosse successa,Katy proprio non la ricordava.
Persa nei suoi pensieri,la ragazza si alzò dal letto barcollando leggermente e si diresse verso il suo baule,per prendere i vestiti.
Pochi minuti dopo,Katy si fu cambiata ed ebbe raggiunto la Sala Grande.
Prima ancora che potesse sedersi,un agitatissimo Remus le si parò davanti con aria nervosa.
-Katy,stai bene?Ti senti meglio?Come va la testa?-.
La ragazza alzò un soppracciglio e aggirò l'amico.
-Bene,Remus...credo bene-,sospirò dirigendosi a passo svelto verso il tavolo dei Grifondoro.
Sirius,James e Peter l'accolsero con un gran sorriso.
-Come va?-,domandò James con fare innocente.
La ragazza incrociò le braccia al petto.-Okay,sputate il rospo.Cosa è successo ieri?-
-Emmm-,Sirius esitò,-Hai picchiato la testa scartando Remus e siamo arrivati in Sala Comune con te che sembravi ubriaca.Lily ti aspettava alzata,quindi è stata lei ad accompagnarti in dormitorio-.
La ragazza sgranò gli occhi.-Ho detto qualcosa di strano?-
-No-,la rassicurò Peter,-Non hai detto nulla,sembravi piuttosto sul punto di vomitare-.
Katy si coprì gli occhi con una mano.-Merda-
-Va beh,Katy.Oggi è un altro giorno,la vita va avanti-,esclamò Sirius con molta filosofia.La mano di Katy lo intercettò immediatamente e andò a schiantarsi sulla sua nuca.
-E questo per cosa era?-.
La ragazza si limitò a sbuffare e a sedersi accanto a James.
-Novità?-,domandò al ragazzo,addentando famelica una fetta di pane tostato.
-Non che io sappia.Oh,sì,ti ha cercato Brian e...cavolo,Katy.Soggetto Evas a ore sei-.
Katy si voltò con un guizzo e si ritrovò ad un palmo di naso dalla esile figura di Lily Evans.
-DOVE SEI STATA IERI?-,sbraitò la rossa.
Gli occhi di Katy saettarono verso gli amici,in cerca di appoggio,ma non ne trovarono.
-Al parco-
-E tu pensi che io me la beva?-
-No,ma c'è Brian dietro di te che mi sta reclamando,quindi tecnicamente non serve che tu te la beva.A dopo ragazzi-.
Sotto lo sguardo furibondo di Lily,quello divertito di James,Remus e Peter e quello infastidito di Sirius,la ragazza scattò in direzione del ragazzo ricciolo e lo trascinò fuori dalla Sala Grande.
-Sbaglio o ti ho salvata in corner?-,domandò il ragazzo sorridendo allegro.
-Già.E io sbaglio o mi hai cercata per qualche motivo?-.
Il sorriso del ragazzo si allargò ancora di più.
-Perspicace-,commentò,attraversando l'arco di pietra che dava ai giardini del castello,mentre la ragazza trottava fedele al suo fianco.
Katy si bloccò.-Quindi?-
-D'accordo.Senti,non ho la ben che minima idea di che cosa comporti la prima prova.So che non dovrei chiedere aiuto ma sono disperato-.
Katy ridacchiò fra sé e sé.
-Qualche indizio?-
-Significa che mi aiuterai?-,si illuminò Brian,passandosi distrattamente una mano nei capelli rosso fuoco.
-No.Per ora significa solo che ho bisogno di sapere se ti hanno dato qualche indizio-,ribattè imperterrita la ragazza.
Il rosso si passò nervoso una mano tra i capelli.-Ci hanno dato questo-.
Con un gesto abbastanza teatrale,estrasse dalla tasca dei pantaloni un minuscolo bigliettino tutto accartocciato.
La ragazza se lo portò sotto gli occhi:
Forse  ti starai chiedendo cosa fare,
ma non sarò io a dirti che portare,
affrontare la mia sfida sarà cosa dura,
ma niente in confronto al tuo coraggio o alla tua paura.
Nel campo io ti aspetto solenne,
distinta dalle altre volo ma non ho antenne,
non sono d'oro,non sono d'argento
ma sono più forte e dura del vento,
veloce e rapida sfuggo dalle tue mani
e sì,questo te lo posso dire,
ho un paio di ali.
Finito di leggere,il viso di Katy si rilassò in un sorriso.
-Tutto qui?E' logico,no?-.
Brian la osservò scandalizzato.-Logico?!-
-Beh,parla di volo e ti dice che c'è un oggetto da portare.Cosa vuoi sapere di più?-.
Gli occhi del ragazzo,se possibile,diventarono ancora più grandi.
-Brian,volo più oggetto uguale partita di Quidditch,uguale scopa-
-Tu pensi che sia una normale partita di Quidditch in cui lo scopo è afferrare un semplice Boccino d'Oro?-.
La ragazza sbuffò impaziente.-Un Boccino d'Oro è oro,Brian.Qui dice chiaramente di non essere d'oro.E poi parla al femminile-,aggiunse ripensandoci.
-Allora cosa può essere?-.A questo Katy non seppe rispondere.
-Non lo so,ma ti posso dire che se non vuoi fare una figuraccia martedì,devi portarti dietro una scopa-.

***
E la prova arrivò,molto prima di quanto Brian avesse voluto.Non era pronto,se lo sentiva.La paura gli immobilizzava le gambe e le sue mani stringevano così convulsamente il manico della sua scopa che quasi poteva sentirla gemere.
Katy aveva interpretato correttamente l'indizio,infatti anche gli altri campioni avevano portato con sé una scopa.Eve era quella più a disagio.Probabilmente volare non le piaceva o non l'aveva mai fatto.
Quando Silente entrò nel tendone,situato appena fuori dal campo da Quidditch,fece estrarre ai tre ragazzi dei cartoncini posti in un sacchetto di velluto viola.
A Brian,o per pura fortuna,o per pura sfiga,a seconda dei punti di vista,toccò il cartellino con segnato il numero “tre”.Eve pescò il numero “due” mentre Michael il numero “uno”.
Non sapeva se i nervi lo avrebbero retto fino al suo turno e,mentre gli altri campioni uscivano mesti dalla tenda,Brian diventava sempre più nervoso.Quando la folla urlò,nel turno di Eve,il ragazzo rischiò seriamente di vomitare.
Al fischiò di Madama Bump,Brian,sentendosi molto più piccolo di quello che in realtà era,uscì dalla tenda assumendo all'istante un colorito verdognolo.
Non vide gli studenti sugli spalti,nè i professori che ora prendevano il posto della giuria.L'unica cosa che vide,fu il campo da Quidditch,nel quale volavano tante piccole farfalle marroni.C'erano anche dei bolidi,quelli li distingueva chiaramente,e,dal loro vibrare minaccioso,dedusse che probabilmente non avevano intenti amichevoli.
-La prova-,spiegò Silente con voce amplificata,-Consiste nel catturare la chiave che porta sul manico una stricia rossa-.Chiavi?Ora che Brian guardava meglio,sì,quelle erano chiavi.Chiavi con ali.
-I bolidi sono stati stregati per attaccare i campioni.Chi impiegherà il minor tempo a catturare la chiave,ovviamente sarà quello premiato con più punti.La prova ha inizio...ora!-.
Con uno scatto fulmineo,Brian balzò in sella alla sua Nimbus e,con una lieve spinta,si alzò in volo.
Le chiavi gli graffiavano la faccia e gli impedivano di vedere bene e i bolidi lo costringevano a deviare nei momenti meno opportuni.Non potendo usare la bacchetta,Brian capì di dover far ricorso alle sue doti da Cercatore.
Dopo minuti interminabili,intravide nella moltitudine di chiavi un fugace lampo rosso e subito si lanciò al suo inseguimento,i bolidi che minacciavano di disarcionarlo.
Distese la mano in avanti,ignorando il dolore delle chaivi che lo graffiavano in ogni punto da loro raggiungibile.Quando le sue dita sfiorarono il manico arrugginito della chiave,il ragazzo si diede uno slancio e ci si buttò sopra,scivolando dalla scopa e rotolando per un po' di metri sul terreno.La folla trattenne il respiro.
Madama Bump corse accanto al ragazzo,apparentemente svenuto.Ma Brian,dopo pochi secondi,si mise a sedere e,con la chiave saldamente stretta in un pugno,alzò una mano al cielo in segno di trionfo.Gli studenti di Hogwarts cominciarono ad esultare e ad alzare striscioni gialli e blu.
-Ottimo,direi,ottimo-,esclamò Silente allegro dopo aver immobilizzato i bolidi con un semplice movimento della bacchetta.Diedrich Winkler,visibilmente deluso dall'ottima performance del ragazzo,alzò al cielo la bacchetta e ne fece uscire un grande sette d'argento.Madame Maxime disegnò nell'aria un otto,mentre Silente un enorme nove rosso.
La folla applaudì entusiasta.Meglio di quanto Brian si era aspettato,anche se sicuramente gli avevano tolto qualche punto per le ferite.
Quando il ragazzo fu ricondotto da Madama Chips nella tenda,incontrò Katy e Lily.
-Sei stato grande!-,esclamò la mora buttandogli le braccia al collo.-Lo sapevo che ce l'avresti fatta-
-Bravissimo,sul serio!-,aggiunse Lily con un sorrisone dandogli un'insolita pacca sulla spalla.
Il ragazzo deglutì un paio di volte,ancora stordito.-C-come sono andati gli altri?-.
Katy fece un passo indietro.-Sei secondo:Eve non sapeva proprio volare e ha fatto un vero casino mentre Michael è stato piuttosto bravo ma ha vinto solo perchè Winkler è stato di parte-,aggiunse mentre Lily annuiva convinta.
-Non mi importa,sono solo contento che sia finita-,sospirò il ragazzo asciugandosi la fronte madida di sudore.
Katy e Lily si scoccarono uno sguardo divertito.-Ora hai circa due mesi prima della prossima prova-
-Due mesi in cui ho intenzione di riprendermi gli anni che ho rimesso in questi dieci minuti-.
Katy scoppiò a ridere avviandosi fuori dalla tenda,seguita dalla rossa.
-Beh,allora auguri vecchiaccio,ci vediamo in Sala Comune per festeggiare-.E,con un guizzo divertito,sparì.
Il ragazzo ridacchiò fra sé e sé.Due mesi.Sicuramente non li avrebbe sprecati.


*Angoletto dell'autrice*
Eccomi!! Dovete scusarmi per il ritardo,ma il computer era troppo lontano dal letto!!
("Tesoro,alzati!" *Mppfff* "Che ore sono?" "E' mezzogiorno!" "Ma è praticamente l'alba! Vattene!")
Il capitolo è abbstanza lungo? Dai,mi sono impegnata!!!! Comunque...Alla fine il Campione di Hogwarts è Brian...deluse voi donzelle che già progettavate la morte di Katy? Eh,no,ragazze...mica la farò finire così la mia storia!! Tra parentesi,una curiosità: ho parlato di chiavi per la prima prova (colgo l'occasione per scusarmi del fatto che la filastrocca era tremendamente tremenda ma non ho saputo fare di meglio,aimè),ecco,queste chiavi saranno poi le stesse che verranno usate nel primo libro di Harry,nelle segrete che nascondono la Pietra Filosofale!
Bene,un bacio e alla prossima,
Inky

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Capitolo 18
*** La prova più difficile ***


la prova più difficile
LA PROVA PIU' DIFFICILE
18-

-Jamie,la vuoi piantare?-.
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli,scompigliandoli ancora di più e lanciò un'occhiata in tralice all'amica,stesa sull'erba accanto a lui.
-Che ho fatto?-
-Saranno tre ore che fissi Lily!-,sbottò Katy indignata.Remus,Peter e Sirius,accanto a loro,trattennero a stento una risata.
-Non Lily,Kat,ma il lato b della Ev...-
-Basta,basta,pervertito!-,esplose Katy balzando in piedi all'istante e scoppiando a ridere.
James si tirò a sedere accanto a Peter.
-In realtà spero che fissandola abbastanza a lungo si accorga di quanto io desideri uscire con lei-,commentò malinconico.
Katy,intenerita,tornò a sedersi accanto a lui.
-Si accorgerà di te,vedrai...infondo non vedo perchè non dovrebbe-,aggiunse dolcemente,arruffandogli i capelli con fare quasi materno.
-Di che parli?-,domandarono a una voce James e Sirius.L'uno con tono stupito,l'altro con tono indignato.
Katy abbozzò un sorriso.
-Be'...sei un bel ragazzo,intelligente,in gamba...-
-Pff...ma senti questa-,sbuffò Sirius così piano che nessuno lo sentì.
-...sei un asso nel Quidditch...-
-Anche io sono un asso nel Quidditch,Merlino!-
-E sei dolce,Jamie-
-Dolce?Lui dolce?Questo individuo dolce?Lui è l'immagine della malignità,altrochè!-,ribattè Sirius profondamente scocciato,questa volta ad alta voce.
I ragazzi scoppiarono a ridere.
-Ha detto che sono dolce,Felpato...la femmina ha parlato-,replicò James beccandosi poi uno scapellotto da Katy.
-Non riuscirò mai a finire i compiti di Aritmanzia qui con voi-,disse ridendo la ragazza.
-Vado in biblioteca...ci vediamo dopo in Sala Comune-,senza aspettare la risposta degli amici,Katy incominciò ad incamminarsi verso il castello,i libri sotto braccio.
Quel giorno il sole splendeva radioso nel cielo limpido,illuminando in modo quasi surreale i vasti prati e i grossi blocchi di pietra che formavano le mura del castello.
Beandosi del caldo tepore sulla pelle,Katy accellerò di poco l'andatura,un accenno di sorriso sul volto.
Superò un gruppetto di ragazze con la divisa azzurra di Beauxbatons,che parlavano fitto fitto in uno strano inglese dal forte accento francese.
-Jà,hai rajone...le divise di Hogwarts sono tonto demodè...-
-Sì,e il scibo è terible...non so come fanno a manjare così tuto l'anno-.
Se le ragazze di Beauxbatons erano tutt'altro che ben disposte verso i ragazzi di Hogwarts,quelli di Durmstrang si dimostravano cordiali e parevano sinceramente entusiasti di trovarsi in un ambiente così caloroso.
Katy,persa in queste riflessioni,oltrepassò l'arco di pietra e,non appena girato l'angolo,si andò a schiantare contro un ragazzo che si stava dirigendo nella direzione opposta alla sua.
-Oh,scusa,mi dispiace tanto!-
-Figurati,non stavo guardando...io...Brian?-.
Lo sguardo del rosso incrociò quello della ragazza e si aprì in un gran sorriso.
-Katy!Proprio te cercavo!-,esclamò allegro.
La ragazza sorrise,contagiata dal buon umore dell'amico.
-Be',mi hai trovata-.
Brian si passò una mano fra il cespuglio di capelli rossi.
-Allora,come va?-
-Direi tutto okay...tu invece? Novità?-
-In realtà no.Per ora solo meritata vacanza...alla Prova ci penserò poi-
-Be',ottimo direi-,disse Katy annuendo con vigore.-Comunque,perchè mi cercavi?-.
Brian si passò una mano sul collo,con fare goffo e visibilmente imbarazzato.
-In realtà volevo chiederti se ti andava di...be'...se ti andava di uscire con me ad Hogsmede questo fine settimana-.
La richiesta prese Katy alla sprovvista.
-Solo se ti va-,si affrettò ad aggiungere il ragazzo,vedendo la ragazza tentennare.
-No...Cioè...Sì...Io...Certo che mi va-,concluse Katy col viso in fiamme,facendo allargare ancora di più il sorriso di Brian.
-Grande!Sai,non siamo mai stati grandissimi amici ma mi piacerebbe esserlo,dico davvero-.
Katy gli diede una scherzosa pacca sulla spalla.
-Ma noi siamo amici,Brian...oserei dire che siamo così-,aggiunse,incrociando due dita.Il ragazzo scoppiò a ridere.
-L'avessi saputo forse mi sarei dato una mossa ad invitarti prima-,rise lui,facendo arrossire ancora di più Katy.
-Quindi ci troviamo sabato davanti all'ingresso principale...è okay?-
-Sicuro!-,rispose allegro Brian,-Ci vediamo Kat,magari anche in giro-.
In risposta Katy alzò i pollici rossa d'imbarazzo,aggirò Brian e riprese ad incamminarsi verso la biblioteca.
Nella mente aveva fissa l'immagine di Brian,del suo sorriso,dei suoi capelli rossi...certo,era un bel ragazzo.Sensibile,simpatico,attraente,il possibile campione del Torneo Tre Maghi...
Era quasi arrivata alla biblioteca quando l'immagine sfumò.
E nella mente prese posto un'altra immagine.Quella di un ragazzo dal sorriso furbo e dal carattere estremamente fastidioso.E dolce.Dolce?Lui dolce?L'aveva definito dolce?Be',forse un po'...
Prima che la ragazza potesse ripensarci si ritrovò diretta verso la Sala Comune di Grifondoro.
Non era possibile.Insomma...Sirius Black?Ma dai!Non poteva...provare...qualcosa per uno come lui...un tale egocentrico,idiota,fastidioso,seccante...
-Ciao,Kat!-.
...Bellissimo,fantastico ed estremamente figo...
-Tutto okay?-.
Katy si risvegliò all'improvviso dalla trance.
-Come?-
-Stai...bene?-
-S-sì-,rispose la ragazza,rischiando di inciamparsi nel gradino che dava alla Sala Comune. -Magnificamente-,aggiunse,proprio mentre Sirius la riacchiappava al volo.
Cercando di riacquistare un minimo di dignità,Katy sorpassò l'amico imperterrita,certa di avere puntato addosso il suo sguardo inquisitore.
-Sicura di stare bene?-
-Mai stata meglio-,concluse Katy agitando distrattamente il libro che aveva nella mano sinistra.
Detto ciò,la ragazza andò a sedersi sul divano accanto a Remus.
-Ciao Ombra-,la salutarono in coro i tre.
-Ragazzi-
-Non eri in biblioteca?-,domandò Peter sollevando un sopracciglio.
Katy avvampò all'improvviso,quasi senza sapere il perchè.
-Ho incontrato Brian per strada e me ne sono completamente dimenticata-
-Brian,eh?-,la stuzzicò James con un sorriso beffardo.
-Esatto-
-E...?-,domandò  Sirius che nel frattempo si era andato a sedere accanto a Peter.
-E cosa?-,Katy era confusa.
-Di cosa avete parlato?-,il tono innocente con cui fece la domanda fece innervosire la ragazza.
-Di nulla-
-Cioè?-.
La ragazza rimase per un attimo a bocca spalancata,quasi come se la risposta le si fosse impigliata nella lingua.
-Abbiamo parlato della prossima prova-.
James alzò un sopracciglio e con un sorrisino sghembo suggerì alla ragazza di andare avanti.
-Emihainvitataaduscireconluiquestofinesettimana-,buttò lì Katy,così velocemente che biascicò tutte le parole insieme.
Nella sala comune calò un silenzio di tomba.Tutti gli sguardi andarono automaticamente a posarsi su Sirius.
Il ragazzo cambiò leggermente posizione sul divano e alzò le sopracciglia con fare stupito.
-E che problema ci sarebbe? Vai e divertiti,no?-.
James soffocò una risatina mentre Peter mormorò qualcosa a denti stretti del tipo: “poi qualcuno mi spiegherà tutti questi cambiamenti d'umore”.
Katy,colta alla sprovvista ed evidentemente stupita e contrariata allo stesso tempo,si alzò di scatto dalla poltrona,facendo sbattacchiare pericolosamente i libri all'interno della sua borsa.
-Potremmo anche fare tardi-,minacciò la ragazza.
Sirius fece un mezzo sorriso particolarmente attraente in sua direzione.
-Vai e diveriti-,ripetè.
Indignata,Katy sbuffò forte dalla bocca e partì a razzo verso i dormitori femminili senza nemmeno salutare.
-Ragazze-,sospirò Sirius serafico,alzandosi a sua volta dalla poltrona e lasciandosi alle spalle tre ragazzi sghignazzanti.

***
-Due burrobirre,per favore-.
Brian si tolse la sciarpa con un sorriso.
-Allora,come vanno le cose a Grifondoro?-,domandò dopo una breve pausa.
-Non c'è male,ma le lezioni con i Serpeverde stanno diventando sempre più impossibili-
-A me sembra che il clan se la cavi piuttosto bene contro le provocazioni-,obbiettò Brian sollevando un sopracciglio.
Katy per poco non rovesciò il boccale che la cameriera le stava porgendo.
-Il che cosa,scusa?-.
Il ragazzo scoppiò a ridere.
-No,scusami tu,pensavo lo sapessi...-,trattene un sorriso,-I ragazzi di solito vi chiamano così,giusto perchè fate sempre tutto insieme-.
Evadere dalla scuola,sabotare le lezioni,girovagare per la Foresta Proibita...
Katy annuì consapevole.
Ci fu un attimo di silenzio in cui la mente della ragazza andò inevitabilmente a posarsi sul viso degli amici.Uno in particolare.
Brian si mosse impercettibilmente sulla sedia,riportando l'amica alla realtà.
-Allora,la seconda prova,hai già in mente qualcosa?-.
Il ragazzo annuì confuso dal brusco cambio di argomento e si portò una mano nella tasca dei pantaloni: ne estrasse una chiave di ottone,la stessa che aveva acchiappato in volo durante la prova precedente.
La posò quasi con riverenza sul tavolo di legno,tenendola ferma con una mano,in modo che questa non potesse scappare.
Katy osservò con curiosità le fragili ali che si dibattevano flebilmente in un vano tentativo di fuga e il nastrino rosso che portava legato.
-Ci hanno detto di tenerla.Servirà per aprire qualcosa?-.Katy alzò lo sguardo dalla chiave ed esibì un sorrisetto ironico.
-No Brian,è da usare come arma,sai,dovrai tirarla in testa a Schneider-.
I due scoppiarono a ridere rischiando di annegarsi nella Burrobirra.
-Riesci a restare seria per un minuto? Ho davvero bisogno di aiuto-,rise il ragazzo cercando di restare serio.
-Okay,okay-,si riprese Katy,sempre con un mezzo sorriso sul volto,-Non ti hanno detto nient'altro?-
-Nulla-,gemette Brian scuotendo la testa affranto,-Assolutamente nulla.C'è solo questa stupida chiave.Ho provato di tutto: l'ho fatta volare,l'ho messa sott'acqua,le ho cantato una filastrocca,l'ho gettata nel fuoco...-
-Aspetta,aspetta...tu hai cantato una filastrocca ad una chiave?-
-Katy?!-,ma la ragazza stava già ridendo.
-Senti-,disse una volta ripresasi dall'attacco di risa,-La prova è tra due giorni.Ora,a meno che la chiave non si trasformi in un magico scettro durante la notte,io credo non ci sia nulla da fare-
-Quindi dovrei ritirarmi e lasciare perdere?-
-No! Assolutamente no-
-Cosa allora?-
-Tu portati dietro la chiave e la bacchetta e un pizzico di buonsenso.Vedrai che sarà proprio come hai detto tu,la prova consisterà unicamente nell'aprire qualcosa,non preoccuparti,se sei arrivato fino a qui proprio stupido non sei-.
Il viso di Brian si aprì in un sorriso a quelle parole.
-Sono un idiota.Tutte le volte che siamo insieme finisco sempre per assillarti con questo stupido Torneo-
-Non preoccuparti,sei sotto pressione,è normale che tu sia preoccupato-,chiarì Katy giocherellando con il proprio boccale.
Brian sbuffò.
-Parliamo d'altro-.
La ragazza fece un sorriso di incoraggiamento. -Dica-
-I tuoi amici,sono forti-
-Sono assolutamente i migliori,devo concederglielo-
-Remus è...-
-Schivo?-
-Non avrei detto schivo,no-.
Katy gli lanciò un'occhiata interrogativa,ma il ragazzo esitò.
-E' che non trovo il termine adatto per descriverlo-
-Provaci-
-E' che sembra sempre nascondere qualcosa,perlomeno è questa l'impressione che mi dà.Alcuni ragazzi poi mi hanno detto che certe sere sparisce proprio,ogni mese più o a meno...-.
Mentre il ragazzo parlava Katy ascoltava in silenzio.Il suo cervello lavorava così velocemente alla  ricerca di una spiegazione plausibile che si stupiva del fatto che nessuno ne sentisse il rumore.
-...E' come se non dormisse da giorni,capisci?Katy?Katy,tutto okay?-.
La ragazza alzò lo sguardo ed incontrò quello preoccupato dell'amico.
-Sì,sì,tutto okay-
-Non ti ho per caso offesa,vero?-
-Offesa? Figurati!-,chiarì con una risatina isterica,-Insomma,lo so che Remus è strano a volte ma non gli hai dato mica del lupo mannaro-,nell'istante in cui pronunciò quelle parole le venne voglia di sbattere la testa contro il muro.Tra l'altro aveva parlato così forte che metà dei ragazzi nel pub si era girato a guardarla.
Idiota,idiota,idiota,ecco cosa sei,una grande idiota,Katherine!
Brian apparve per un attimo confuso e sembrò dubitare della sanità mentale della ragazza.
-Va tutto bene?-
-Alla grande,va tutto alla grande-,disse Katy alzandosi dalla sedia e buttandosi addosso la giacca alla bell'è meglio.
Prese l'amico ancora sbigottito per un polso e lo trascinò verso l'uscita del locale.
-Davvero va tutto bene?Ne sei sicura?-
-Sì,e ora usciamo da cui ti prego prima che mi suicidi-.

***
Nonostante il sole avesse regnato sovrano nelle ultime due settimane,la mattina della seconda prova il cielo si era fatto plumbeo e minacciava pioggia.
Un immenso spazio roccioso creato apposta dai professori era ora circondato da una gigantesca platea  su cui vi erano stati posizionati centinaia e centinaia di sedie.
Già alle prime luci dell'alba i ragazzi,stretti nei mantelli per via del freddo,scendevano sul campo,cercando di aggiudicarsi i posti migliori.
Così fecero Katy,James,Sirius,Remus e Peter,tenendosi stretti gli uni agli altri a causa del gelo.
Trovarono dei posti nella prima fila e vi si lasciarono cadere esausti: erano le cinque e mezzo del mattino.
Vedendo l'amica tremare,James si sporse un po' verso di lei,passandole un braccio intorno alle spalle.Nel breve scambio di sorrisi tra i due,Sirius augurò a James le più crudeli e subitanee pene dell'inferno.
Passarono così qualche minuto,fino a quando lo “stadio” improvvisato non fu gremito di studenti.
Allora il professor Silente si alzò dal tavolo della giuria e,dopo aver amplificato la propria voce con l'ausilio della magia,si schiarì un paio di volte la gola.
-Bungiorno a tutti,ragazzi!Purtroppo per noi il clima non è favorevole come suo solito quest'oggi ma confido che l'entusiasmo in ognuno di voi sappia scaldarvi come un pullover fatto a maglia.Direi che possiamo cominciare senza ulteriori indugi: che i Campioni entrino in campo!-.
Quattro minuscole figurine avanzarono tremanti tra le grosse pietre che formavano il terreno.Gli studenti delle file più esterne dovettero alzarsi in piedi per osservarli tanto erano piccoli da quell'altezza.
-La prova-,riprese Silente,-Consiste nell'afferrare per primi una di quelle grandi uova nel mezzo del campo-,ora che Silente le aveva nominate,i ragazzi si accorsero che quei tre massi argentei non erano rocce,ma solide e grosse uova tondeggianti,-Badate bene giovani: quelle non sono uova comuni,bensì appartengono ad una specie particolarmente pericolosa che il Ministero ha accettato solo all'ultimo di donarci.I genitori sono minacciosi e affamati Occamy provenienti dall'Estremo Oriente.Questi animali non sarebbero mai capaci di uccidere un uomo,ma di ferirlo,questo sì.Sono inoltre molto protettivi verso le covate e non accetteranno facilmente che gli vengano sottratte.Quando avrete preso un uovo,dovrete abbandonare il campo,uscendo da uno dei tre ingressi,secondo il colore della vostra chiave-,indicò tre archi posti su diversi lati del campo,sotto ognuno dei quali vi era un cancello dalla serratura rispettivamente verde,azzurra e rossa.
-Che la prova abbia inizio!-.
Un penetrante sibilo si alzò all'improvviso dal campo,costringendo gli studenti e i Campioni a tapparsi le orecchie.
Un quarto cancello si aprì e lo stridulo verso si ripetè.I ragazzi,agghiacciati,rimasero paralizzati allo stesso modo dei Campioni.
Due enormi animali entrarono nello spiazzo con uno scatto felino e andarono a posarsi davanti alle tre uova d'argento.Si reggevano su zampe simili a quelle di un leone,ma il corpo assomigliava a quello di un serpente,anche se piumato.
Gli occhi erano ben visibili,gialli e con una vaga sfumatura violacea nell'iride.
Katy non aveva mai visto un animale più terrificante di quello.
-Speriamo che vada tutto bene-,ansimò stringendo istintivamente il braccio di James.
-Tranquilla,se qualcosa dovesse andare storto Silente sarà pronto a intervenire-.
 I Tre campioni avanzarono simultaneamente di un passo e gli Occamy,innervositi,emisero altri sibili bestiali,contorcendo minacciosamente il lungo collo piumato.
Brian fu il primo ad uscire allo scoperto,la bacchetta ben tesa davanti a lui.
-Calma,Kat,va tutto bene-,sussurrò James all'amica quando questa rischiò di staccargli un braccio per la tensione.
-Uno di quei cosi potrebbe anche ammazzarlo-,ribattè lei ostinata.
-Non lo farà,te l'ho detto,Silente interverrebbe prima-
-Oh,ma certo,lasciamo che gli stacchino un braccio,tanto Silente li fermerà giusto in tempo-
-Questo ha tutta l'aria di essere sarcasmo-.
Katy scoccò a James un'occhiata truce prima di abbadonare l'espressione scandalizzata.
-Scusa-.
Il ragazzo scoppiò a ridere.
Intanto,nell'arena -come Katy aveva tenuto a definirla- Brian si avvicinava sempre di più alle uova,ora spalleggiato dal Bulgaro e leggermente più distante da Eve.
L'Occamy sibilò un'altra volta,arruffando le piume come un uccellino bagnato,anche se letale.
Poi tutto avvenne in un attimo: Brian si buttò da un lato atterrando malamente sul terreno proprio mentre uno dei due Occamy attaccava.
Anche Schneider fece la stessa cosa,ma dalla parte opposta,mentre Eve dovette scagliare un incantesimo Confundus sul primo mostro per arrivare alle uova,perdendo così tempo.
Veloci come non mai e mentre la folla tratteneva il fiato,i due ragazzi si lanciarono sulle uova afferrandole,per poi rialzarsi e correre come matti verso i cancelli inseguiti dai due Occamy.
Nonostante Schneider fosse veloce,Brian rimaneva il più vicino al traguardo,sempre inseguito poco distante dall'Occamy furibondo.Poi tutto si concluse in un istante.
La folla si alzò dalle sedie entusiasta,urlando e battendo le mani,mentre sul volto di Brian si apriva un sorriso.

***
-Povera Eve,è incredibile che sia in infermeria-
-Già,l'incantesimo Confundus che ha scagliato non doveva essere abbastanza potente-
-Ma avete visto quel coso come l'ha morsa?-
-E avete visto piuttosto come Jones ha preso l'uovo?Geniale-
-Non si parla d'altro,vero?-,domandò Katy andando a sedersi accanto agli amici e lasciandosi alle spalle un gruppetto di ragazze intente ad immaginarsi i due Campioni in biancheria intima.
Remus fece spallucce.-E' comprensibile,il nostro Campione è primo,non è cosa da poco-
-Fin'ora è andata bene-,sospirò Katy aprendo il libro di pozioni alla pagina giusta.
James si rimboccò le maniche.-La smetti di essere così pessimista?-
-Sono realista Jamie,stanno rischiando la vita-.
Prima che il ragazzo potesse ribattere il professor Doger entrò in aula a passo di marcia,stroncando la discussione sul nascere.
Nella classe cadde il silenzio.
-Nonostante molti possano pensare che io non sia il professore più adatto a comunicarvi questa notizia,il professor Silente mi ha pregato di farlo e non ho potuto sottrarmi a questo incarico-,concluse storcendo il viso in un'espressione di profondo disgusto,-Tra poche settimane avrà luogo il tradizionale Ballo del Ceppo,a cui siete tutti tenuti a partecipare,ovviamente accompagnati-,aggiunse lasciando cadere lo sguardo su Peter,che si ritrasse leggermente sulla propria sedia,-Questo ballo sarà un'occasione per conoscere studenti provenienti da scuole diverse e non per approfondire i propri rapporti sentimentali,chiaro?E ora cominciamo la lezione,tutti a pagina centoventi del libro-.

-Non trovi che sia...-
-Orribile,Lily!E' orribile,una catastrofe!-
-Stavo per dire fantastico,ma se proprio ci tieni a definirlo così...-.
Le ragazze si sedettero insieme ad un tavolo della Sala Grande,superando un grosso manifesto rosa del Ballo del Ceppo e cominciarono a servirsi.
-Ti ha fatto qualcosa quel polpettone?-,domandò acida la rossa quando l'amica,punzecchiando il cibo nel piatto,schizzò per l'ennesima il suo libro di aritmanzia.
La ragazza grugnì qualcosa in risposta.
-Andiamo,Katy,pensavo ci tenessi ad andarci con qualcuno...cioè,con qualcuno in particolare-.
Katy alzò lo sguardo dal polpettone e fissò l'amica con aria truce.
-Be',hai pensato male-
-Dai,Katy,sono sicura che ti inviterà-
-Sono passati due giorni,non l'ha fatto fino ad ora e non lo farà più,d'accordo?-.
Lily sospirò forte,sconfitta dalla testardaggine dell'amica e ritrasse il suo libro di aritmanzia dal tavolo giusto un attimo prima che Katy lo schizzasse di nuovo.
-Tu con chi ci vai?-
-Non so,qualcuno me l'ha chiesto,ma nessuno che mi interessi-
-Dovresti andarci con James-,buttò lì la mora all'improvviso,rischiando di far strozzare Lily con un pezzo di pollo.
La ragazza scosse decisa la testa allibita.-Scherzi?Andarci con James?Sarebbe una cosa decisamente...-

-Fantastica!Io dico che sarebbe fantastico!-
-Non entusiasmarti tanto,Jamie,dovresti prima invitarla,credo-,lo rimbeccò Sirius beffardo facendolo incupire.
-Tu con chi ci vai,Luna?-,domandò allegro Peter.
Remus fece un cenno del capo in direzione di un gruppetto di ragazze dalla divisa azzurra.
-Quella bionda,si chiama Amèlie-.
James si girò velocemente in direzione della ragazza per poi tornare a guardare Remus sconvolto.
-E' uno schianto! Sei un grande,fratello-,disse proprio mentre la ragazza si girava in direzione di Remus sorridendo ammiccante e agitando velocemente la mano in un vago segno di saluto.
Remus rispose allegro al gesto e si lasciò andare ad un grande sorriso.
-Peter,tu sai già con chi ci vai?-
-Holly McFields,è del terzo anno-.
Sirius e James sbuffarono in sincrono.
-E rimasero in due-,borbottò il primo tra sé e sé.
James riaquistò all'istante vitalità; puntellatosi con i gomiti sul tavolo si sporse verso Sirius con aria cospiratrice.
-Sai che ti dico?Che se non la inviti ora potrebbe farlo qualcun altro e tu rimpiangeresti questo momento per tutta la vita,fratello-.
Sirius sospirò non del tutto convinto.
-E se dice di no?-
-Potrebbe mai dire di no ad un figo come te?-
-Sì-,squittì Sirius spaventato.
James si passò una mano tra i capelli esasperato.
-Senti,questa è la tua ultima possibilità,vuoi andarci o no al ballo con Katy?Oppure preferisci startene seduto in disparte tutta la sera guardandola ballare con un perfetto sconosciuto?-
-Hai ragione-,si riscosse Sirius,-Devo chiederglielo prima che lo faccia qualcun altro-.
Prima che James potesse aggiungere qualcosa Sirius si era già lanciato verso il punto in cui fino a un attimo prima Katy e Lily erano sedute.Ora c'era solo la rossa,tutta intenta a leggere il suo libro.
-Lily-,proruppe Sirius così forte che la ragazza sobbalzò.
-In realtà stavo legge...-
-Non mi importa una mazza di cosa stavi facendo,dov'è andata Katy?-.
Nonostante il tono quasi scortese del ragazzo,Lily fece un sorriso a trentadue denti intuite le sue intenzioni.
-Sta andando in Biblioteca,ma devi sbrigarti perchè anche Brian la stava cercando-.
Senza ringraziare,il ragazzo iniziò a correre veloce come mai nella sua vita,perchè in quel momento era proprio della sua vita che ne andava.

-Katy!-.
Sentendosi chiamare la ragazza si fermò nel mezzo del corridoio.
-Brian,anche tu vai in biblioteca?-.
Il ragazzo,piuttosto agitato,si fermò accanto a lei e fece un mezzo sorriso.
-In realtà no,volevo solo chiederti una cosa-.
La ragazza si strinse i libri al petto con aria sorpresa.-Oh,dimmi pure-.
Ma il rosso non fece in tempo ad aprire bocca che dal corridoio dietro di loro risuonò una voce.
-KATY!-.
La ragazza si girò spaventata,giusto in tempo per vedere Sirius Black apparire in scivolata in fondo al corridoio,così bruscamente che per un attimo rischiò di perdere l'equilibrio.
-VUOI VENIRE AL BALLO CON ME?-.
La ragazza rimase per un istante paralizzata ad osservare la figura di Sirius che,lontana parecchi metri da lei,stava evidentemente riprendendo fiato dopo una corsa.
Poco dopo il suo volto si aprì in un sorriso.
-Mi piacerebbe,sì!-,urlò a sua volta.
Il ragazzo,a sua volta con un sorriso da orecchio a orecchio si affrettò a raggiungerla.
-Menomale,ho fatto quattro gradini alla volta e quattro rampe di scale in cinque minuti per chiedertelo,be',io vado,mi aspettano in Sala Comune,a dopo.Ci vediamo,Brian-,aggiunse poi tutto contento rivolto al rosso dall'espressione affranta.
-Sì,ci vediamo-,mormorò quest'ultimo.
Quando Sirius Black fu sparito alla loro vista,Katy si voltò nuovamente verso Brian,palesemente soddisfatta.
-Dicevi?-
-Come?-
-Non dovevi chiedermi qualcosa?-.
Il ragazzo fece un sorrisetto amaro.
-Sì,ehm...Solo se potevi prestarmi i tuoi appunti di Storia della Magia,siamo tornati su un argomento del quarto anno-.
Katy lo guardò per un attimo confusa.
-Certo-,sorrise alla fine,porgendogli un quadernino tutto scribacchiato.
-Grazie,te lo riporto domani-
-Tranquillo,puoi tenerlo quanto vuoi-.
Il ragazzo annuì assente,mentre Katy lo scrutava lievemente preoccupata.
-D-d'accordo,allora ci vediamo in giro-
-Sì,okay-.
Agitando lievemente un libro in segno di saluto,la ragazza riprese ad incamminarsi verso la biblioteca,di nuovo con un sorriso da orecchio a orecchio.


*Angoletto dell'autrice*

NON UCCIDETEMI,VI PREGO NON FATELO!
Mi dispiace!!!!!!!!!!! Lo so,ci ho messo una vita ad aggiornare ma avevo come un blocco dello scrittore.L'ho riscritto sei volte questo capitolo prima di trovare una versione che mi soddisfacesse!
E poi è più lungo del solito...cioè,io volevo aggiungerci anche il pezzo del Ballo ma poi mi sono accorta che vi ho fatto aspettare fin troppo quindi ho deciso che lo inserirò nel prossimo capitolo!
Ho fatto perfino una ricerca per trovare il giusto animale che avrebbero dovuto affrontare i Campioni! Ci ho messo secoli a decidermi perchè erano tutti fantastici,ma questo mi sembrava perfetto...gli altri li metterò nella Terza Prova ovviamente ù.ù

X MooneyDora: Cara Marti,eccoti finalmente Amèlie!! Sexy,vero? Tra parentesi,quando ho parlato delle ragazze che si immaginavano i maschietti in biancheria intima,mi immaginavo Alice a capitanare il gruppetto!

Alla prossima -ho tanta ispirazione al momento quindi non dovrei metterci un mese!-,
Inky






















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Capitolo 19
*** Il Ballo del Ceppo ***


il ballo del ceppo
IL BALLO DEL CEPPO
19-

-Mi sento un'idiota-
-Fidati, non ti sentirai più così quando avrò finito di farti i capelli-, promise Lily all'amica per la millesima volta.
Katy, sempre intenta a fissare il suo riflesso nello specchio con una smorfia, sospirò.
-Lily, sei davvero un genio-, trillò vivace Mary comparendo come dal nulla accanto a Katy.
La rossa sorrise entusiasta. -Se vuoi dopo li faccio anche a te-
-Sarebbe fantastico! Den, ti sei messa il vestito?-
-Ci sono quasi-, ansimò una voce da qualche parte.
Mary sbuffò divertita. -Vado ad aiutarla-.
Passarono altri cinque minuti buoni prima che Lily annunciasse il completamento dell'opera.
-Tadannnn! Che ne pensi?-.
Katy osservò attentamente i lunghi capelli, ora lievemente mossi e legati in parte dietro la testa da due treccine sottili.
-Okay, devo ammetterlo, sei fantastica-, scoppiò a ridere la mora.
L'amica si unì alla risata per poi tornare subito seria.
-E ora fila a metterti il vestito che avresti dovuto metterti secoli fa-.
Katy si portò una mano alla fronte con aria militaresca. -Agli ordini, signora-.
Si alzò dal letto e procedette a lunghi passi verso il proprio baule, talvolta scavalcando qualche oggetto sparso sul pavimento -Lily aveva pensato di riordinare tutto, ma Mary aveva insistito, dicendo che per la sera del Ballo l'ordine poteva anche passare in secondo piano-.
Con lentezza studiata, la ragazza estrasse dalla propria valigia quell'abito che tempo fa aveva comprato ad Hogsmade insieme a Lily e alla signora Potter.
-Serve aiuto per metterlo?-, domandò Dennis, con un sorrisone, -Non vorrai rovinarti il capolavoro di Lil-
-Più che altro perchè so che non me la farebbe passare liscia-.
Ridacchiando, Dennis prese dalle mani dell'amica il vestito blu scuro e, stando molto attenta a non rovinarlo, aiutò Katy ad infilarselo dalla testa.
-Mi piacerebbe tanto vedere la faccia di Sirius quando ti vedrà-
-Den!-, protestò Katy.
La ragazza rise ancora per poi sedersi meditabonda sul letto. -A dire il vero, mi piacerebbe osservare anche Remus mentre la “Biondona Gambe Lunghe” gli compare davanti-.
Katy si sedette accanto a lei, particolarmente dispiaciuta. Sapeva benissimo che fin dal primo anno a Hogwarts Dennis non aveva avuto occhi che per Remus, come sapeva benissimo che vederlo andare al Ballo con un'altra doveva averle spezzato il cuore.
-Den, quella sarà senz'altro la persona più orribile del pianeta, vedrai. E Remus avrà abbastanza buon senso per accorgersene-, obiettò Katy sperando che “Biondona Gambe Lunghe” fosse davvero la persona più orribile del pianeta. In realtà solo il fatto che Remus avesse deciso di andare al Ballo con lei la cancellava all'istante dalla lista nera.
Prima che Dennis potesse ribattere, Lily prese in mano la situazione: -Siamo tutte pronte, no? Andiamo?-.
Katy storse il naso in sua direzione con profondo disgusto. -Sei così impaziente di vederlo?-, le domandò con visibile falsa allegria.
-Smettila, Katy, ormai ci vado con lui, punto e basta-
-Non te la perdonerò mai-
-Lo hai già fatto-
-Non è vero!-, s'indignò la ragazza, -Hai spezzato il cuore al mio migliore amico e tra tutti i ragazzi ad Hogwarts hai scelto proprio lui!-
-Severus è un bravo ragazzo-, ribattè Lily sempre più inferocita.
-Ma davvero?!-.
Prima che il diverbio sfociasse in una vera e propria lite, Mary aprì la porta della stanza.
-Andiamo?-.
Con un'ultima occhiata torva, le due ragazze uscirono dalla camera, seguite a ruota da una sghignazzante Dennis e infine da una spazientita Mary che si richiuse la porta alle spalle.
Dopo aver attraversato il ritratto della Signora Grassa, Dennis e Mary salutarono le due amiche augurandole una bella serata -la seconda con un pizzico di malizia- mentre Lily e Katy si dirigevano verso la rampa di scale.
-Va bene, so che dovrei odiarti ma sei troppo bella e non ci riesco-, concluse Katy con finta drammaticità, -Quindi divertiti e, vedrai, andrà tutto bene. Basta che trattieni il respiro-
-Katy!-, si scandalizzò Lily.
L'amica alzò le braccia con fare innocente, -Ora ho la coscienza pulita ,puoi andare-.
La rossa si gettò di slancio tra le braccia di Katy e, con un sorrisone, iniziò a scendere i gradini mentre Katy aspettava meditabonda.
Ancor prima che Lily fosse sparita dalla sua vista, la sentì trillare: -Ehi, Sirius, divertitevi-
-Anche tu, Lily-. Quella voce. Quella dannatissima voce. Katy strizzò gli occhi ripetendosi mentalmente il mantra che Mary le aveva insegnato la sera prima: “Andrà tutto bene. Non farai niente di stupido. Andrà tutto bene...”.
-Kat!-.
La ragazza si girò con un sorriso da orecchio a orecchio.
-Sirius! S-sei fantastico-, mormorò a mezza voce e senza fiato, pensando che niente al mondo avrebbe mai potuto competere con l'edilliaca visione davanti ai suoi occhi: un Sirius in giacca e cravatta sprigionante fascino da tutti i pori.
-Tu sei splendida-, ricambiò lui dolcemente. Prima che la ragazza potesse ribattere, proprio accanto al suo cavaliere apparve...un braccio?
-No-, sospirò Katy, -Tu che ci fai qui,Jamie?-.
Dal nulla spuntò la figura di Ramoso, vestito con i soliti abiti che portava tutti e giorni e con un'espressione triste sul viso.
-Non ho trovato nessun'altra ragazza a cui chiederlo-, sospirò, passandosi distrattamente il Mantello dell'Invisibilità fra le dita.
-Non aveva l'intenzione di chiederlo a nessun'altra-, lo corresse Sirius.
Katy fece per ribattere quando un orribile pensiero la bloccò.
-Quindi stai...stai pensando di...-
-Ronzarci attorno tutta la sera? Sì, il suo piano era questo-, anticipò Sirius irritato.
James sbuffò così forte da sovrastare il gemito di protesta di Katy.
-Non ho affatto l'intenzione di ronzarvi attorno tutta la sera-, replicò, -Solo, non vorrei rimanere da solo durante l'unico ballo scolastico che Hogwarts abbia mai organizzato-.
Katy, intuita la situazione, fece schioccare la lingua in segno di disapprovazione. -Ti fai solo male, così-.
James sospirò consapevole.
-Preferisco vederli dal vivo piuttosto che immaginarmeli a fare strane cose, mentre ballano un lento, avvinghia...-.
Prima che il ragazzo potesse finire la frase perso nei suoi pensieri, Katy lo interruppe tappandosi le orecchie e iniziando a cantare una canzoncina ad alta voce.
La scena era così buffa che Sirius scoppiò a ridere.
-Senti, Jamie-, riprese la ragazza, -Questi sono i tuoi pensieri, non serve condividerli con il mondo-.
Questo pose fine alla conversazione, e rappresentò per James una sorta di lascia passare.
Così, mentre quest'ultimo tornava a coprirsi con il Mantello, Sirius prese Katy a braccetto, accompagnandola giù per le scale.
-Te l'ho detto che sei bellissima, questa sera, Kat?-, sussurrò una voce dietro i due ragazzi.
Katy alzò gli occhi al cielo, -Jamie, muto-
-Scusa-.
Ci fu un attimo di silenzio collettivo.
-Comunque grazie-
-Oh, figurati-.

Quando i ragazzi arrivarono all'entrata della Sala Grande, la musica li investì come un'onda.
Evidentemente i tre Campioni avevano già aperto le danze, poichè tutti, professori inclusi, si stavano scatenando sulla pista.
Una miriade di luci colorate adornavano la Sala e davano alle cose un aspetto quasi surreale.
C'erano poi statue di ghiaccio alte vari metri e lunghi banchetti colmi di portate.
Sirius si rivolse a Katy con un sorriso.
-Ti va di ballare?-
-Che domande-, rise lei, trascinandoselo dietro tra la moltitudine di studenti.
A suonare erano un gruppo di strani individui a metà tra il gotico e il rock.
Indossavano abiti stravaganti che riflettevano in maniera quasi eccessiva le mille luci colorate intorno a loro. Avevano la faccia pitturata di azzurro, il che li rendeva ancora più strambi e, a dirla tutta, surreali.
Attaccarono un pezzo dopo l'altro senza sosta, mentre il cantante storceva la faccia in espressioni esageratamente drammatiche.
Al decimo brano, Katy propose a Sirius una pausa, che accettò ben volentieri e, presa la ragazza per una mano, la condusse ad un lungo banchetto ai lati della Sala.
-D'accordo, sto morendo di sete, penso che riuscirei a bere anche pipì di Troll in questo momento-, ansimò Katy, strappando a Sirius una risata di assenso.
I ragazzi riempirono due calici dorati e bevvero lunghe sorsate, ridendo senza un motivo apparente.
Stavano già per tornare sulla pista quando una voce dietro di loro li costrinse a girarsi.
-Jà,jà...da noi è tuto più gronde, l'anno scorso...sc'erano statue di ghiascio scigonti nela nostra scuola...-, a parlare con quell'accento tipico degli studenti di Beauxbatons era una ragazza molto alta, bellissima, dai lunghi e biondi capelli fluenti che, insieme agli occhi color del ghiaccio le conferivano un'aria misteriosa e seducente.
Ma il vero colpo, per i due ragazzi, fu vedere al suo braccio un allampanato Remus, con un sorriso da orecchio a orecchio e un'aria palesemente soddisfatta.
-Ehilà, ragazzi-, salutò Lunastorta poggiandosi al tavolo dei banchetti con nonchalance.
-R-Remus-, ricambiarono i due esterrefatti.
-Ragazzi, lei Amèlie. Amèlie, loro sono Sirius e Katy-
-Enchantè-, trillò la bionda con un inchino scherzoso.
-Anchant mio-, borbottò Sirius ironico e lievemente sconbussolato. La ragzza non sentì.
Fortunatamente Katy prese parola prima che Sirius si accorgesse del suo tono insolitamente basso.
-Come ti sembra Hogwarts, Amèlie?-,infondo aveva promesso a Dennis che avrebbe trovato un difetto in “Biondona Gambe Lunghe” anche a costo della vita.
La ragazza si scostò una ciocca dal viso con tanta classe che poco mancava che i due ragazzi iniziassero a sbavare.
-Oh, ho deto a Remì che la scuola è fantastic! Da noi è tuto più gronde ma qui è molto più...acogliente-, terminò con un sorriso.
Katy, storcendo disgustata il naso per via del nuovo nomignolo dell'amico, comprese all'istante quanto sarebbe stato difficile il suo compito.
-Beh, sì, è vero...Hogwarts è davvero un bel posto, certo, poi ci sono bagni che perdono, poltergeist che ti gettano inchiostro in faccia, ragni nei letti, l'aula di astronomia è davvero fredda...-
-Oh, ma a me piasce così tonto...-, la interruppe Amèlie con palese sincerità mentre Remus sussurrava scandalizzato un “ma che stai facendo?” in direzione dell'amica.
Intanto Sirius ascoltava un po' in disparte il dialogo tra le due, ridacchiando silenziosamente.
-Beh, sai che ti dico? Domani ti accompagno nei sotterranei, lì sotto c'è una puzza, dicono che lì sotto sia morto un Tro...-
-Ah-Ah...ma che divertente-, si intromise Remus, -Vieni, Amèlie, andiamo a ballare, ti va?-
-Oh, ma sicuro! A dopo!-, salutò la bionda sventolando la mano in direzione di Katy e Sirius.
-Sì, a dopo-, aggiunse Remus minaccioso mentre Amèlie già saltellava in direzione della band.
Quando la coppia sparì alla sua vista, Katy si lasciò andare affranta sua una sedia.
-Merlino, quella non crolla-.
Sirius le si sedette accanto.
-E, tanto per sapere, da chi sei stata ingaggiata?-.
Katy alzò un sopracciglio come se gli fosse sfuggito qualcosa di ovvio. -Non l'hai mai notato?-
-E' che è talmente evidente che ormai non ci faccio più caso-
-Povera Den-
-Ci hai provato-
-E ho fallito. E ora cosa le racconto? Che “Biondona Gambe Lunghe” lavora per un'associazione che si occupa di accudire folletti orfani?-.
Sirius esibì un'espressione scioccata.
-Roba da brividi-. Funzionò e la ragazza scoppiò a ridere.
-Ah, ma che ci parlo a fare con te di queste cose?-
-Guarda che sono molto afferrato nelle materie che riguardano la sfera femminile-
-Ah-Ah, divertente-
-No, sul serio, una volta ho aiutato una tizia ad uscire da una situazione post divorzio. Una cosa seria-
-E quanti anni aveva?-.
Sirius esitò, poi scoppiò a ridere.
-Otto anni-, sospirò mentre Katy lo seguiva a ruota, -Mia cugina-.
Ci fu un attimo di silenzio, poi Sirius si alzò in piedi e tese una mano in direziona di Katy. Un invito.
-Ti va di uscire?-.
La ragazza osservò per un attimo il suo viso prima di accettare. -S-sì, certo-.

***

Quando i ragazzi uscirono sul terrazzo, ad investirli non fu l'aria gelida che si aspettavano, ma una fresca brezza serale. Intorno a loro ondeggiavano mille lanterne, che illuminavano i visi di una tenue luce gialla.
I due si appoggiarono al parapetto di marmo bianco quasi in sincrono, sorridendosi timidamente a vicenda.
-Bello, vero?-, disse Sirius, sorvolando con lo sguardo i vasti campi davanti a loro, che sembravano estendersi all'infinito. Perfino la Foresta Proibita quella sera aveva perso la sua aria minacciosa, grazie alle numerose lucciole che giocavano tra i rami dei suoi alberi.
Katy annuì distrattamente, a corto di parole.
-Tu sei molto bella-, aggiunse poi in un sussurro il ragazzo, spostandole una ciocca dietro l'orecchio.
Non che Katy non fosse abituata al suo contatto, ma quel semplice gesto le fermò per un attimo il cuore.
-E' strano, in realtà, trovarmi qui con te...è innaturale-, aggiunse sorridendo.
-E cosa te lo fa pensare?- ,domandò Katy con voce strozzata, proprio mentre alle loro spalle, nella Sala Grande, attaccava un lento.
-Siamo sempre stati molto amici, anzi, tu sei sempre stata come una sorella per me...non avrei mai pensato che fosse possibile provare qualcosa di simile...-.
Il cuore di Katy, che aveva ripreso a battere normalmente, si fermò di nuovo, questa volta più bruscamente della prima. Non era possibile che stesse succedendo davvero. Insomma, Sirius...lei...non poteva essere vero.
Con esagerata lentezza, la ragazza si voltò verso Sirius, trovandosi improvvisamente persa nei suoi occhi.
-E cosa provi?-.
Il ragazzo non rispose, accennò un sorriso e si sporse verso di lei. Katy rimase immobile, ancora troppo poco lucida per fare qualcosa.
I loro nasi quasi si toccavano, e i loro respiri si intrecciavano frenetici.
“E' troppo perfetto”, pensò la ragazza con quel poco di capacità di ragionamento che le era rimasta, “la musica, le luci, il davanzale...non è possibile”.
Mancava così poco perchè le loro labbra si toccassero, così poco perchè le loro mani, a pochi centimetri di distanza l'una dall'altra si sfiorassero...
-Heilà, gente!-, trillò una voce a poca distanza dai due. Katy si staccò istintivamente da Sirius e tornò dritta come un fuso, rossa di vergogna.
-Merlino, là dentro è pieno di coppiette che si sbaciucchiano, vi sembra?-, continuò James, che non si era accorto di nulla, facendo del suo Mantello dell'Invisibilità un minuscolo triangolo di stoffa.
-James-, ringhiò Sirius, nemmeno sforzandosi di mantenere una voce calma.
-Sirius-, ricambiò tranquillo James. Dopo essersi ficcato il Mantello nella tasca della felpa, il ragazzo alzò gli occhi verso i due amici. E, notando l'espressione imbarazzata di Katy e quella furente di Sirius, improvvisamente capì.
-Oh-, esalò, -Oh, voi...voi...merda-, concluse.
Katy, che fino a quel momento non aveva detto una parola, sembrò riscuotersi dalla trance.
-Bene, allora...è già tardi-, farfugliò, facendo per dirigersi nella Sala Grande, -Io...vi lascio soli, vado a dormire...sono stanca-, continuò imbarazzatissima iniziando ad incamminarsi, -D'accordo, a domani, io...vado...Sei un idiota-, aggiunse poi quando passò accanto a James ,così piano che solo lui la sentì e riuscì ad assorbire completamente l'ira che quelle tre parole racchiudevano.
Quando Katy fu sparita alla loro vista, i due ragazzi tornarono a fissarsi, l'uno intimorito, l'altro nero di rabbia.
James alzò le mani davanti a Sirius quasi in segno di resa. -Mi-mi dispiace, Sir...-, prima che potesse finire la frase il pugno dell'altro scattò,colpendolo in piana faccia e scaraventandolo a terra.
-Ah, d'accordo, me lo meritavo-, ansimò Ramoso da terra stringendosi il naso con le due mani.
Sirius non disse una parola, occupato com'era a sbollire la rabbia.
-Sono uno stupido-
-Sì, lo sei-
-Un bastardo senza cuore-
-Sei anche questo-
-Un bastardo senza cuore molto molto molto dispiaciuto-.
Sirius lo scrutò per un attimo prima di porgergli una mano. L'altro l'afferrò esitante sempre tenendosi il naso che aveva iniziato a sanguinare.
-Davvero, mi dispiace, Sir-
-D'accordo-.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Vi stavate per baciare, vero?-.
L'occhiata esasperata dell'altro confermò i suoi sospetti.
-Vedi il lato positivo, ti stava per baciare, no? Vuol dire che le piaci-
-Mmmh-.
James ritentò. -E' un buon segno-
-James, chiudi il becco da solo o devo darti un altro pugno?-
-Sto zitto-
-Ecco-
-Però sei un grande-
-James-
-Scusa-.

***

-E' stato orribile-
-Davvero?-
-No, cioè-, farfugliò Katy, -E' stato fantastico fino a quando non è arrivato quell'idiota-.
Lily iniziò a tormentare un filo che pendeva dalla manica del suo pigiama.
-Mi dispiace-
-Nah, va bene così...A voi invece com'è andata?-.
Mary scattò in piedi alla velocità della luce facendo scricchiolare le molle del materasso.
-Dunque, stavo ballando con quel ragazzo di Durmstrang quando mi si è avvicinato Matt-. Matt. Il suo storico ragazzo.Chissà quante volte si erano già lasciati e poi rimessi insieme.
-E cosa ha detto?-, strillò Lily esageratamente entusiasta per l'amica.
Mary sfoderò quel solito sorrisetto che le ragazze avevano imparato a conoscere bene.
-Mi ha detto quanto ero bella questa sera e blablabla...alla fine mi ha chiesto di ballare e prima di salutarmi mi ha invitata a uscire con lui il prossimo fine settimana!-, concluse affondando la faccia nel cuscino per dissipare l'ondata di allegria in arrivo.
-E tu, Den?-.
La ragazza curvò timidamente le spalle.
-Mi sono divertita ma lui non è proprio il mio tipo-
-Mi dispiace, Den. E comunque quella è una vipera, le ho parlato io-, mentì Katy spudoratamente strappando un sorriso all'amica.
-Cosa ha detto?-
-Ah, non ricordo...chiacchere infinite sul disastroso stato dei bagni a Hogwarts,qualche critica qui e là...-, chissà quando sarebbe arrivato il senso di colpa, si domandò Katy snocciolando uno dopo l'altro gli aspetti negativi da lei inventati su Amèlie.
Quando ebbe terminato e Den si fu ripresa dalle risate, Mary si rivolse a Lily: -Com'è andata con Severus?-.
La rossa sorrise soddisfatta dietro le lenzuola candide.
-Oh, è stato veramente dolce, abbiamo ballato tutta la sera-.
Katy grugnì qualcosa, la faccia sprofondata nel cuscino.
-E mi sono divertita tanto-, aggiunse Lily con un pizzico di malizia.
Katy grugnì di nuovo facendo ridere Mary e Dennis.
-Vado a dormire, sperando che da qui a domani dimentichi tutto-, sospirò la ragazza infilandosi sotto le coperte.
-Buonanotte-
-'Notte-.
Una a una, le ragazze si rintanarono nei loro letti; Katy fu l'ultima a tirare le tende del suo baldacchino.
Si raggomitolò, stringendo convulsamente il cuscino tra le braccia.
Non appena chiusi gli occhi, le apparve l'immagine di Sirius, così vicino a lei, così dannatamente figo...
Katy riaprì gli occhi spaventata. Perchè era tutto così complicato? Perchè ogni volta che stava con lui doveva succedere qualcosa? Perchè tutte le volte che gli stava accanto il cuore le mancava qualche battito? La verità? Katy sapeva benissimo qual era: inutile nascondere quanto fosse terribilmente presa da lui.
Quanto la sua semplice voce le scatenasse dentro una tempesta di emozioni.
La ragazza si rigirò nel letto a pancia in sotto, affondando la faccia nel cuscino, in balia di un inspiegabile senso di vergogna.
Quanto avrebbe voluto scappare in quel momento. Uscire dalla scuola e mettersi a correre per i prati, magari urlando, sicura che nessuno la potesse sentire.
La sua guancia venne improvvisamente solcata da una lacrima. Non una lacrima di tristezza, ma di rabbia e frustrazione verso se stessa.
Stringendo i denti, Katy tornò a girarsi su un fianco, ignorando le lacrime. Nessuno le avrebbe viste,che senso aveva nasconderle?
Serrò gli occhi, cercando di scacciare dalla mente la voce di Sirius Black e la sensazione della sua mano nei capelli.
Poi, chissà quando, la stanchezza prese il sopravvento, costringendola nelle braccia di Morfeo, in un mondo dove la realtà non ha granchè importanza.



*Angoletto dell'autrice*
 
Ragazze, questa volta non ho veramente scuse per il mio ritardo! Solo, mi dispiace da morire, ero troppo presa dallo studio e mi sono completamente dimenticata della storia! :(
Comunque ora ssssono tornata e ho qui un capitolo fresco fresco per voi! Meglio spiegare due cosette prima di tutto:
-Amèlie: (MooneyDora :D ): non è una ragazza cattiva, un po' svampita forse, ma non cattiva. Anzi, più avanti si dimostrerà molto dolce e determinata.
-Peter: in questo capitolo non avevo voglia di deprimermi parlando di lui, così ho deciso che lo farò parlare nel prossimo capitolo.
-Sirius e Katy:  Sirius -il grande e fighissimo Sirius- è veramente determinato al Ballo del Ceppo, peccato per l'interruzione di James, perchè non gli ricapiterà tanto presto un' occasione simile. Katy, in preda a un potente conflitto interiore tipico della sua età, farà un po' fatica a tornare a guardarlo come prima.
Come un fratello, intendo. Per ora manterrà un po' le distanze.
-Dennis, la tenera e dolce Dennis, si è presa ormai da anni una sbandata per il nostro Remus (Remì -.-). Vi avverto, non cominciate a fantasticare su questa coppia perchè ho già chiarito molte volte che la mia storia si riallaccerà poi a quella scritta dalla Row...

Un bacione (oragiurochemimettoallavoro),
Inky




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Capitolo 20
*** L'ultima prova ***


l'ultima prova
L'ULTIMA PROVA

20-

Quella mattina, nella Sala Grande, c'era un'evidente tensione nell'aria. I ragazzi parlavano svelti e a bassa voce tra di loro mentre i professori li scrutavano rigidi.
Tutti sapevano che quel giorno sarebbe finalmente stato incoronato un vincitore, che non solo si sarebbe aggiudicato una valida ricompensa, ma avrebbe anche portato un notevole prestigio alla scuola di appartenenza.
Quando le porte della Sala Grande si aprirono,spezzando l'innaturale silenzio che si era creato, Sirius Black sussultò e volse lo sguardo in direzione dell'entrata.
-E' lei-, sussurrò concitato picchiettando furiosamente sulla spalla di James, seduto accanto a lui.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e guardò Katy attraversare con grazia la Sala Grande, per poi andarsi a sedere con un sorriso accanto a Lily.
Sirius sospirò depresso. Era dal ballo della scuola che Katy non gli rivolgeva più la parola, o meglio, lo faceva ancora, ma sempre vagamente imbarazzata e tesa. E James sapeva bene che la colpa era sua.
-Felpato, non è nulla, le ragazze sono fatte così...le passerà. Dalle tempo-.
L'amico gli lanciò un'occhiata omicida. -Le ho dato un mese! Un mese!-. James balbettò qualcosa di confuso in risposta, non sapendo più dove andare a parare.
-Valle a parlare, no?-, propose Remus, accompagnato da profondi cenni di approvazione da parte di Peter, il cui naso era affondato in un'enorme caraffa di succo di zucca.
-Per dirle cosa?-, squittì Sirius in preda alla disperazione.
Remus fece spallucce, fissando calmo un punto non ben definito del tavolo.
-Ha ragione Luna, dovresti parlarle-, si intromise cauto James.
Sirius prese un bel respiro, battendo poi un pugno sul tavolo.
-Avete ragione, devo parlarle e lo faccio...ora-, decretò alzandosi dal tavolo e lasciando gli amici interdetti.
-Wow-, sospirò James sorpreso dal rapido cambio d'umore dell'amico. -Beh, direi che possiamo andare. La Prova comincia tra circa venti minuti-.
Così, uno ad uno, i ragazzi presero le proprie cose e si alzarono da tavola, mentre nella Sala Grande tornava il silenzio.

***
-Katy! Katy!-.
La ragazza si bloccò a metà del corridoio, subito raggiunta da Sirius.
-Sirius-, salutò con vaga formalità.
Il ragazzo si passò nervoso una mano nei capelli, cercando le giuste parole da usare.
-Senti, Katy, lo so che quello che è successo è stato veramente imbarazzante, ma...-
-Katy!-.
La ragazza si girò sorpresa, mentre Sirius malediceva mentalmente il ragazzo dai capelli rossi che li aveva interrotti.
-Sirius, come va?-, esclamò Brian contento in direzione del ragazzo.
Il ragazzo non rispose, continuando a fissare triste l'amica.
-E' un brutto momento?-, domandò cauto Brian,improvvisamente allarmato. -Se volete...-
-No, no, non è un brutto momento-, lo interruppe Katy confusa.
-No, non lo è-, mormorò Sirius. -Ci vediamo dopo e buona fortuna, Brian-. Senza aspettare una risposta, il ragazzo sparì dietro una colonna.
-Va...va tutto bene, Katy?-. La ragazza, che ancora non aveva distolto lo sguardo dal punto in cui un attimo prima vi era Sirius, accennò un sorriso.
-Sì, sì, è tutto okay. E' solo che ultimamente non ci parliamo molto-
-Mi dispiace-.
La ragazza sospirò affranta.
-Sì, anche a me-. Ci fu un attimo di pausa.
-Siete gli amici migliori del mondo-, sorrise Brian, -Vedrai, si risolverà tutto-. Katy annuì tirando leggermente su con il naso.
-Sai una cosa? Ora la star sei tu, come ti senti?-. Il tono improvvisamente tornato allegro dell'amica fece sorridere Brian.
-Sto bene, credo-
-Davvero?-
-Sì, cioè, no...sto per vomitare-. I due risero insieme per un attimo.
-Andrà benissimo, vedrai-, lo tranquillizzò Katy con un sorriso, stirandogli una piega della camicia, come farebbe una mamma con il suo bambino.
Brian le sorrise di rimando, senza però riuscire a smettere di tremare.
-Penso sia ora di andare-, sospirò infine con leggera rassegnazione.
-Sì, d'accordo-.
Il ragazzo fece per girarsi, ma Katy lo trattenne per una mano. Brian si girò giusto un attimo prima che la ragazza gli buttasse le braccia al collo.
-Ti prego, sta attento-.
Il rosso le scompigliò affetuosamente i capelli, sentendo la sua voce tremare.
-Sono sempre attento-, ridacchiò, sciogliendosi con delicatezza dall'abbraccio.
Katy si asciugò veloce una lacrima con la manica della camicia.
-Va bene, ora vai altrimenti sarai l'unico in ritardo-.
Brian le sorrise ancora una volta, per poi dirigersi svelto verso il corridoio esterno.
La ragazza fece lo stesso, senza riuscire a scacciarsi di dosso quella sensazione di oppressione che le stringeva il cuore.
-Katy?-, la sua voce la costrinse a girarsi nuovamente.
-Sì?-.
Brian indugiò per un attimo.
-Tu...tu e Sirius...si risolverà tutto, ne sono sicuro-.
La ragazza annuì confusa un'altra volta, prima che l'amico sparisse completamente alla sua vista.

***
Quando Katy arrivò al punto prestabilito,rimase per un attimo a bocca aperta.
Si trovava a pochi passi dalla Foresta Proibita, in un piccolo spiazzo che ora era sormontato da un enorme platea piena di minuscole -minuscole dalla sua prospettiva- seggiole,già quasi tutte occupate dagli studenti.
Dalla moltitudine di ragazzi, una figurina dai capelli rossi si alzò per sbracciarsi in sua direzione.
La ragazza la raggiunse a fatica e, a dirla tutta, inciampando diverse volte in altri studenti.
-Ti ho tenuto un posto-, sorrise Lily mostrandole una seggiolina incastrata tra lei e James.
Katy non disse nulla e si sedette senza fiatare, ancora scossa per quello che era appena accaduto. In una normale situazione avrebbe attraversato l'inferno dantesco pur di unire la coppietta, ma in quel momento non le sembrò il caso.
-Perchè ci hai messo tanto?-, sussurrò James al suo orecchio.
Katy scosse una o due volte il capo, avvertendo su di sé lo sguardo di Sirius.
Prima che James potesse chiederle ulteriori delucidazioni, un suono acuto impose ai ragazzi il silenzio.
Il professor Silente, seduto insieme agli altri professori dietro ad una scrivania, nella tribuna centrale, si schiarì un paio di volte la voce, amplificata magicamente grazie alla bacchetta che si puntava sulla gola.
-Benvenuti tutti, ancora una volta, un'ultima volta. Oggi, come ben sapete, verrà decretato un vincitore, il quale vincerà la valida somma di mille galeoni e il riconoscimento da parte di tutte le scuole di magia e stragoneria qui presenti. E ora non indugiamo oltre e presentiamo le regole per quest'ultima sfida!-.
Con passo tremolante, i tre Campioni uscirono uno ad uno da una piccola tenda ai margini del campo.
Quando fu la volta di Brian, Katy trattenne silenziosamente il respiro.
-Bene-, continuò Silente, -Ascoltate bene,ragazzi: da qualche parte, nella foresta, è nascosta la Coppa Tremaghi. Il primo che la troverà si aggiudicherà dieci punti, ottenendo così la vittoria. Badate bene, giovani, ad aspettarvi là dentro non mancheranno grandi insidie e pericoli. Quindi nervi saldi e pronti al mio via-. Il silenzio era così totale che si potevano sentire il frullo d'ali delle farfalle.
-Via!-.



Da quando Brian era entrato nella foresta dovevano essere passate ore. O almeno così pareva a lui.
Il silenzio era totale. Eve e Michael dovevano essere lontani.
Sotto il suo peso, le foglie morte lasciate cadere dagli alberi scricchiolavano in maniera sinistra, facendolo sobbalzare a ogni passo.
A Brian era parso una o due volte di scorgere il familiare luccichio della Coppa, ma niente. Solo alberi e foglie.
Quando una radice si incastrò nelle stringhe della scarpa del ragazzo, questi estrasse veloce la bacchetta, il cuore improvvisamente a mille. Ma niente. Non c'era niente. Il ragazzo fece per rialzarsi quando un nuovo suono gli giunse alle orecchie.
Sembrava una canzone, ma non poteva esserlo. Ed improvvisamente si ritrovò ad ascoltare. Cosa non lo sapeva nemmeno lui, ma ogni singola parte del suo corpo sembrava attirata come da una calamita verso l'origine di quella dolce sinfonia.
Iniziò a camminare. Lentamente e distrattamente. Fino a quando davanti a lui comparve una radura. Era un semplice spiazzo privo di alberi, al centro del quale vi era un tronco rovesciato. E sul tronco stava una bellissima fanciulla, avvolta in un velo candido come la neve.
Brian si bloccò a pochi metri da lei, mentre il cervello gli imponeva di restare fermo e di non avvicinarsi. L'angelo, o almeno così Brian l'avrebbe definita, era scosso da singhiozzi profondi, ed era uno scenario così triste e allo stesso tempo bellissimo che il ragazzo mosse un altro passo, sentendosi i dovere di consolare la creatura.
Questa, al sentirlo avvicinarsi, alzò la testa, scostando i lunghi capelli neri dal viso e mostrandogli uno sguardo carico di terrore. Gli occhi, rossi per via del pianto, erano sgranati e le bella bocca tesa in una smorfia di paura.
Prima che Brian potesse muovere un altro passo, la magia finì e un'ondata di consapevolezza lo investì in pieno.
Quella creatura non era un angelo. Era una Banshee.
Dalla bocca del mostro scaturì un urlo gutturale, così acuto che migliaia di uccelli si levarono in volo sopra le loro teste. Era un urlo disumano, così potente che Brian si sentì mancare il terreno sotto i piedi.
Cadde a terra, cercando di tapparsi le orecchie con una mano, mentre con l'altra cercava di raggiungere la bacchetta, a pochi centimetri dalle sue dita tese.
Sentiva le forze mancargli e la testa scoppiargli. Con un ultimo sforzo, il ragazzo riuscì a recuperare la bacchetta e a puntarla contro l'essere.
-Expelliarmus!-. Improvviso com'era arrivato, l'urlo svanì e con questo la Banshee, che scomparve rapida dietro un albero, mentre i lunghi capelli neri mulinavano intorno alla sua esile figura.
Brian si rialzò da terra barcollando, cercando di recuperare le forze.
La testa non girava più e le gambe non sembravano pronte a cedere.
Frastornato e con un passo pesante, il ragazzo riprese a camminare per la foresta, l'obiettivo ben fisso nella sua mente.

***
-Ti prego, esci fuori-, era da un po' che Brian chiamava la Coppa Tremaghi come si fa con un cagnolino poco obbediente. -Ti supplico, esci fuori-. Il cielo era diventato scuro e, sebbene il ragazzo non avesse incontrato altri ostacoli dopo la Banshee, la stanchezza si faceva sentire.
Qualche minuto prima gli era parso di scorgere nel fitto della vegetazione la figura di Eve che sfrecciava rapida nella sua stessa direzione, ma non aveva detto nulla.
Perso in queste considerazioni, non si accorse di aver pestato qualcosa di duro e grosso.
Un ringhio soffocato dietro di lui lo costrinse a girarsi.
Quella che sembrava una grossa tartaruga rispose allo sguardo perplesso del ragazzo con un getto di acqua bollente fuoriuscito dal guscio.
-Merda-, ansimò il ragazzo iniziando a correre e costatando con rabbia che l'animale era veloce nonostante la mole. E la distanza tra di loro veniva ampiamente coperta dai rabbiosi spruzzi di acqua bollente. Durante la corsa Brian venne colpito un paio di volte da qualche schizzo, che gli procurò una vasta ustione.
Perse il senso del tempo e anche quando fu sicuro che l'animale avesse smesso di inseguirlo continuò a correre, inciampando di tanto in tanto in qualche radice e graffiandosi quando i rami più bassi degli alberi lo frenavano.
Si fermò solo quando nella sua mente prese spazio un pensiero. Si era perso. Certo, non che prima stesse seguendo un percorso, ma ora gli sembrava di essersi spinto troppo in là. Abbattuto, si sedette sull'erba fangosa, vicino ad un piccolo stagno. Con la punta della bacchetta iniziò a tracciare distrattamente piccoli cerchi nell'acqua verde. Cosa gli era saltato in mente? Lui il Campione del Torneo Tre Maghi? Non poteva essere e non sarebbe mai stato. Ecco come stavano le cose. Era stato tutto uno sbaglio. Fin da quando aveva buttato il nome nel Calice.
In preda ad una forte ondata di rabbia verso se stesso, la mano di Brian ruotò la bacchetta con più vigore nell'acqua torbida dello stagno.
E così la vide. La Coppa. Era sempre stata lì, sotto i suoi occhi. In preda allo stupore e alla meraviglia, poco ci mancò che Brian lasciasse cadere la bacchetta nello stagno. Fu allora che,sulla superfice dell'acqua, apparve una scritta che sembrava fatta di fumo.

Solo chi ne è degno.

E come il fumo la scritta si dissolse, dando a Brian l'impressione di non essere altro che il frutto della sua fantasia. Ma la Coppa era lì, in tutto il suo splendore.
Il ragazzo tese una mano, le dita che sfioravano l'acqua. Non accadde nulla. Con un moto di gioia, il rosso immerse il braccio nell'acqua fino al gomito, fino a che le sue dita non incontrarono la Coppa Tre Maghi.



Le tribune sembrarono scoppiare.Era successo tutto così in fretta.Il cielo si era riempito di coriandoli rossi e oro,segnando la vittoria del Grifondoro.
-Lo sapevo che ce l'avrebbe fatta!-,esultò Lily riuscendo a malapena a sovrastare le urla degli altri Grifondoro.
Katy sorrise felice come non mai,lasciandosi abbracciare dall'amica.



Non era possibile. Era il Campione. Lui. Brian. E adesso? Era ancora lì, accanto allo stagno, in ginocchio; l'unica differenza era che ora stringeva la Coppa tra le mani.
Ma la Coppa era quella, lui era lì. A quell'ora avrebbe già dovuto essere in mezzo alla folla esultante, avrebbe già dovuto scorgere il sorriso di Katy nella calca di studenti.
O no?
Dietro di lui qualcosa si mosse. Brian non si girò, paralizzato dalla paura.
-Il Campione-, sussurrò una voce affilata come la lama di un coltello.
-Bene. Applausi. Complimenti, ammiriamo cosa un giovane Tassorosso è arrivato a fare. Complimenti-, ripetè la voce, in un tono di ripugnante allegria.
-Non mi sono mai piaciute le competizioni, vero, Nagini?-.
Un sibilo acuto fischiò nelle orecchie di Brian.
-E non credo mi piaceranno mai-, aggiunse la voce proprio mentre Brian si girava di scatto.
Prima che il ragazzo potesse guardare in faccia il possessore di quella voce melliflua, una voce sferzò l'aria.
-Avada Kedavra!-.
E il ragazzo cadde a terra, mentre la foresta veniva attraversata da una risata acuta e malvagia.




-Perchè non succede niente?-, domandò Katy in preda al panico. Gli studenti tacevano.I professori si scambiavano sguardi preoccupati. -Perchè non succede niente?-, ripetè Katy con voce sempre più acuta.
Dal silenzio emerse un rombo cupo. Il cielo si spaccò in due come una lastra di pietra e una risata sinistra e penetrante riempì l'aria.
Gli studenti iniziarono a urlare. Cominciarono a cadere delle gocce di pioggia, mentre tra le nuvole si delineava la sagoma di un teschio, dalla bocca del quale usciva minaccioso un serpente.
Senza farlo apposta, Katy inciampò all'indietro e finì tra le braccia di James, che la strinse a sé.
-Il Marchio Nero!-, urlò qualcuno in mezzo alla folla, facendo così aumentare le grida di chi lo aveva sentito.
Ora la pioggia scendeva copiosa, sferzando il viso di Katy come tante piccole lame. La ragazza rimase a fissare terrorizzata il Marchio senza proferire parola, finchè la voce di Silente non le arrivò alle orecchie insieme alle grida strozzate di Eve e Michael.
-No lo abiamo visto! Aveva preso la Copa, no lo abiamo visto!-
-Afefa finto! Lo sapefamo! Abiamo fisto i coriandoli-.
Non sapeva come erano arrivati lì. Ma non aveva importanza.
Eve. Michael. E Brian?
Sapendo già cosa avrebbe visto di lì a qualche istante, la ragazza si girò piano in direzione del preside e dei due Campioni.
A terra, steso accanto a loro, qualcuno che conosceva troppo bene.
-NO!-, l'urlo le uscì strozzato, come se qualcuno le stesse schiacciando lo stomaco.
Prima che potesse fare qualcosa, due braccia la bloccarono e la strinsero forte. La ragazza non provò nemmeno a lottare. Semplicemente si girò in modo da poter appoggiare la testa sulla spalla di Sirius.
Poi fu silenzio.



*Angoletto dell'autrice*
Un attimo di silenzio per il nostro amato Brian. O meglio, il mio amato Brian...voi non avete fatto che odiarlo tutto il tempo! ù.ù Va beh, morto. Contente? Bene.
Ora, eventuali spiegazioni per il capitolo.
Katy non parla da un po' a Sirius per via dell'imbarazzo che si era creato tra loro alla sera del Ballo *colpa di James, cof cof*.
Ho cercato di rendere credibile la scena della Prova nella Foresta Proibita...con scarsi risultati xD Per la Banshee mi sono ispirata più alle leggende irlandesi che al libro di Harry Potter, forse perchè io per prima me la immaginavo come una bella e seducente giovane dai capelli lunghi.
Poi abbiamo la tartaruga che, mi dispiace ma ha finito per sembrare la versione cattiva di Squirtle ahahahahhha xD
Il pezzo in corsivo non è un pensiero di Brian, è quello che accade realmente quando lui tocca la Coppa, non sapevo bene come rendere l'idea!
E alla fine Katy se ne strafrega dell'imbarazzo e scappa tra le braccia del mitico Sirius, che ovviamente era lì pronto per lei *sospirone*.
Bom, sono stata veloce a postare? Dite la veritààààà!
 
Tra parentesi, l'abbigliamento è della mitica MooneyDora!!!! Genio genio genio, ragazza mia xD (x Mooney: il banner è enorme! Non c'è modo di rimpicciolirlo? xD)

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Capitolo 21
*** Compagnia ***


compagnia
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COMPAGNIA
21-

La ragazza si girò infastidita tra le coperte, senza aprire gli occhi e cercando con una mano la fonte di quel fastidioso rumore.
Senza volerlo, urtò il bicchiere, che rovesciò l'acqua sulla sveglia, spegnendola definitivamente. “Maledetto mondo babbano” , pensò la giovane. Con un grugnito si mise a sedere, sbuffando quando la massa ingarbugliata di capelli le cadde davanti al viso.
Restò per un attimo così, fino a che il suo sguardo non cadde sulla vecchia scopa poggiata in un angolo. Le spuntò un sorriso triste sul volto e, prima che se ne accorgesse, si ritrovò in piedi, ad accarezzare il manico rigato con la punta delle dita. Cosa avrebbe dato in quel momento per un volo.
-Katherine! La colazione!-, la chiamò la voce di sua madre, facendola sobbalzare.
-Arrivo-, rispose la mora senza tanto entusiasmo. Si infilò una larga felpa grigia che la sera prima aveva buttato sul pavimento, raccolse i capelli in una strana coda disordinata e uscì dalla camera per poi scendere le scale a passo lento e strascicato.
Sua madre le rivolse un sorriso stanco quando la vide.
-Pancakes con il miele. Ti piacevano un sacco quando eri piccola-
-Uh, fantastico. Grazie-, mormorò Katy prendendo posto a tavola.
La donna si rassettò i capelli neri con un sospiro di sconforto, ma non aggiunse nulla e lasciò la figlia sola a fare colazione. Sapeva già che parlare era una causa persa.
Katy punzecchiò i pancakes di malavoglia con la forchetta e, senza un apparente motivo, le venne in mente quella volta, nella Sala Grande di Hogwarts, in cui James e Sirius avevano dato inizio a una battaglia di frittelle e avevano colpito per sbaglio il professor Doger in faccia. Scoppiò a ridere al ricordo.
La cosa che le mancava di più in quel momento era proprio la compagnia dei suoi migliori amici: Sirius, James, Remus, Peter e Lily. Dopotutto erano per lei come una seconda famiglia. L'unica, a dire il vero, che in quel momento avrebbe potuto capirla. L'unica a cui avrebbe potuto parlare della morte di Brian. Brian.
Quando quel nome le venne in mente il suo cuore si strinse in una morsa. Da quando la scuola era finita aveva fatto il possibile per non pensarci, per non tornare sull'argomento, nonostante secondo i suoi amici la cosa migliore da fare fosse affrontare la questione. Ecco perchè ora, sulla sua scrivania, vi era ammunticchiata una pila di lettere alla quale lei non aveva mai trovato il coraggio di rispondere se non con qualche fugace “Sì”, “No”, “Forse”.
Non perchè non riuscisse a trovare le parole o non le andasse di parlarne, ma perchè secondo lei certe cose erano troppo complicate per farne una sintesi su un foglio di carta.
Con un ultimo sospiro, la ragazza lanciò un'occhiata fuori dalla finestra. Il sole splendeva alto, illuminando i tetti delle case vicine e i vialetti di pietra.
Uscire non sarebbe stata una cattiva idea, come sua madre spesso le ripeteva, ma la voglia mancava e la scusa più frequente usata da Katy era che i ragazzi le stavano alla larga, a causa della sua apparente stranezza oppure la avvicinavano solo per porle continue domande riguardo alla scuola o alla civetta bianca sempre appollaiata sulla sua finestra.
Certo, non che la cosa le importasse, ma era la scusa più veloce e accettabile che aveva.
La ragazza finì i pancakes in tre morsi, decisa a ritirarsi in camera il prima possibile e bevve rapida due sorsi di succo d'arancia, quando dal salotto arrivò uno strano rumore.
Katy si alzò guardinga dalla sedia e, estratta la bacchetta dalla tasca della felpa, avanzò di qualche passo. La prudenza non era mai troppa, soprattutto da quando Voldemort aveva iniziato a seminare il terrore nel mondo magico, insieme al suo esercito di Mangiamorte. Perseguitavano i Babbani e i Mezzosangue, come Katy.
Sempre tenendo la bacchetta alta davanti a sé, la ragazza continuò ad avanzare verso la sala. Risuonarono altri due colpi, come se qualcuno stesse battendo sul muro.
Sua madre era di sopra, non poteva essere lei a fare quel rumore.
Un altro colpo. La ragazza si girò verso il camino, ormai incuriosita, sicura che i colpi arrivassero da lì. Poi si alzò un'enorme nuvola verde, che coprì la visuale della ragazza e invase il salotto.
-KATY!-, prima che la giovane potesse capire cosa stava succedendo si ritrovò schiacciata tra le braccia di quattro altissimi -a parte uno- ragazzoni.
-Ehi! Ma cosa ci fate qui?-, rise a gran voce la ragazza cercando di abbracciarli tutti insieme contemporaneamente.
-Cosa ci facciamo qui? Ci mancavi!-, chiarì il ragazzo con gli occhiali rotondi fingendosi indignato.
-Merlino, James! Anche tu mi sei mancato!-, esclamò la  mora saltando addosso all'amico. Questo diede il via ad un'altra serie di abbracci.
-MA CHE STA SUCCEDENDO?!-, strillò la madre di Katy scendendo le scale quattro gradini per volta.
Quando la donna vide i ragazzi abbracciati l'espressione preoccupata cedette il posto a un grande sorriso.
-Eccovi, finalmente! La casa era vuota senza di voi-, ridacchiò.
-Anche lei ci è mancata!-, risero i ragazzi all'unisono.
La madre di Katy li abbracciò uno per uno. -Suppongo resterete qui a dormire. Vi preparo i letti-, aggiunse poi, tornando a salire le scale.
Quando fu sparita alla loro vista, i quattro diventarono improvvisamente seri.
-Tu ci devi spiegare qualcosa-, iniziò Sirius, scrutando torvo la ragazza.
Katy sospirò. Prima o poi sarebbe dovuto succedere.
-Andiamo a fare una passeggiata?-.

***
Nonostante i cinque ragazzi fossero vestiti normalmente e non con vesti da mago, la gente per la strada si voltava a guardarli, forse attirata dalla loro particolare presenza. In ogni caso Katy non avrebbe saputo spiegarselo, per cui si limitava a ignorare le occhiatine curiose dei passanti.
-Perchè non hai mai risposto a nessuna nostra lettera? Anche Lily è preoccupata-, esordì Remus, cacciandosi le mani nelle tasche dei pantaloni.
Katy storse il naso.
-E' che avrei voluto parlarvi, davvero...ma non trovavo il modo per farlo-, che scusa pessima.
Sirius decise di tagliare corto.
-Tu stai bene?-
-Come?-
-Tu stai bene, Katy?-.
La ragazza sfoderò un sorrisetto sghembo. -Certo, è tutto okay, davvero, sto bene-
-E per...Brian?-, domandò cauto James.
-Va tutto bene, certo, ho avuto un po' di incubi ultimamente ma, a parte questo, sto cercando...non dico di dimenticare, ma per lo meno di non pensarci-. La ragazza andò a sedersi su una panchina del parco, imitata subito da tutti gli altri.
-E voi? Ditemi qualcosa. Come sta andando l'estate?-
-Tutto bene...per me-, aggiunse James scoccando un'occhiata in direzione di Sirius, che guardava in basso.
-Che vuoi dire? E' successo qualcosa?-.
Sirius cambiò posizione sulla panchina, a disagio.
-Ora che Voldemort è...tornato? A casa è tutto più complicato di quanto non fosse già prima-
-Che vuoi dire?-, si preoccupò Katy, osservandolo con apprensione.
-Mia madre, mio padre e...Regulus...sono i suoi fan numero uno-, finì, con disprezzo.
-Oh, beh, l'importante è che tu gli tenga testa, vedrai, si risolverà tutto-, lo rassicurò Katy, posandogli una mano sul braccio.
-Per quanto riguarda il concetto di tenergli testa, Sirius non ha eguali-, ridacchiò James, facendo insospettire la ragazza.
-No, aspetta-, sbuffò Katy, -Non dirmi che l'hai rifatto-.
Sirius le lanciò uno sguardo colpevole.
-E' scappato un'altra volta-, chiarirono Peter e Remus a una voce, ridacchiando a loro volta.
Nonostante fosse compito di Katy quello di fare le prediche, la ragazza non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere spudoratamente.
-Nessuno tiene testa a un Malandrino-, disse tra una risata e un'altra.
-E se Voldemort ci viene a cercare gli sguinzagliamo contro Remus-
-Gli facciamo la festa, ragazzi!-.
Andarono avanti a ridere e a scherzare fino a pomeriggio inoltrato, dimenticandosi persino del pranzo.
Nonostante ciò, ognuno di loro, dentro di sé, covava una preoccupazione più grande di quello che dava a vedere, ma nessuno in quel momento desiderava spezzare quel clima sereno e leggero che si era creato.
Solo quando cominciò a fare buio, i ragazzi si accorsero di avere fame.
-Cosa non darei in questo momento per uno di quei grossi tacchini ripieni che fanno a Hogwarts-, sospirò Peter sorridendo sornione.
-Mia madre non è mai stata una cuoca provetta-, li avvertì Katy, -Dovremmo ordinare una pizza-.
I ragazzi si guardarono in faccia gli uni con gli altri come se l'amica avesse appena detto qualcosa in farfallino.
Lei scoppiò a ridere.
-E'...Non so come spiegarvi, ma è molto buona, davvero-
-Oh, beh-, sorrise Sirius, -L'importante è questo-.

***
-Io 'on ho mai manfato nienfe di più fuono nela mia fita!-, esclamò Sirius tra un boccone e l'altro, facendo ridere gli amici.
Erano tutti in camera di Katy, seduti sul pavimento. In mezzo a loro vi erano i due cartoni vuoti della pizza che i ragazzi avevano provveduto a far scomparire.
-Confordo-, annuì James, cacciandosi in bocca una generosa fetta.
La ragazza scoppiò a ridere.
-Questa a Hogwarts non la fanno, eh?-
-E' un peccato-, convenne Remus, che tra di loro, era il più controllato.
Rimasero tutti un attimo in silenzio, quando all'improvviso arrivò un rumore dalla strada.
Katy sussultò e si girò di scatto verso la finestra.
-Ehi, Katy, è soltanto una macchina-, mormorò Peter senza smettere di guardare la sua pizza.
-Sì...sì, è vero-, sussurrò la ragazza, tornando a girarsi verso gli amici.
Sirius la guardò preoccupato.
-Katy...Hai paura?-. La schiettezza con cui il ragazzo aveva formulato la domanda colse Katy impreparata.
-N-no...perchè dovrei? Era soltanto una macchina-, rise nervosamente. Non gliela diede a bere.
-Lo sai che finchè ci saremo noi con te non ti succederà nulla, vero?-. Katy maledì mentalmente la capacità dell'amico di leggerle nel pensiero.
Non disse nulla e si limitò ad annuire, mentre Sirius la raggiungeva e le circondava le spalle con un braccio.
Gli altri rimasero in silenzio, mentre Katy cercava di recuperare il sorriso.
-E' tardi-, disse infine, -E' meglio dormire-.
Detto questo non parlò più e gli amici non poterono fare altro che guardarla portare via i cartoni di pizza e spegnere la luce, senza riuscire a trovare nessuna parola di conforto da rivolgerle.
Si scambiarono un veloce “buona notte” e si rintanarono nei loro letti -materassi, tecnicamente- mentre Katy faceva la stessa cosa.
Che cosa stupida aveva combinato. L'ultima cosa che voleva era che i suoi amici si preoccupassero per lei. Non dovevano pensare che avesse paura, perchè lei per prima non riusciva ad ammettere a sé stessa di averne.
Con un sospiro si infilò sotto le coperte, cercando di pensare ad altro. Non che fosse possibile, vista la situazione: aveva appena mobilitato i pensieri di quattro ragazzi che avrebbero dovuto pensare solo a godersi le vacanze estive in quel momento. Stupida, stupida, stupida.
-Katy?-, la ragazza non rispose. Forse Sirius avrebbe pensato stesse dormendo.
-Katy? Lo so che sei sveglia-. Maledizione.
-Posso parlarti?-
-Ho scelta?-, mormorò la ragazza con voce soffocata.
Sirius soffocò una risatina. -No- .
Katy estrasse una mano da sotto le lenzuola e fece un gesto vago. -Accomodati-
-Grazie-, mormorò il ragazzo sempre sorridendo e andando a sedersi sul letto di Katy.
-Katy-, iniziò bisbigliando, nel timore di svegliare gli altri. -Non voglio che tu abbia paura-
-E non ce l'ho-, sbottò l'amica da sotto le coperte. -Io sto davvero alla grande, se poi mi troveranno, bene, buon per loro-, ironizzò la ragazza, pentendosi subito dopo aver pronunciato quelle parole. Sentì Sirius irrigidirsi al suo fianco.
-Non dirlo mai-, la rimproverò.
Katy si scalciò di dosso la coperta presa da un impeto di rabbia e frustrazione verso se stessa.
-Che posso farci, Sirius? Scappare, forse?-.
Il ragazzo la guardò sofferetnte per qualche istante.
-Forse solo per un po'-, mormorò.
Katy si rizzò a sedere e assunse all'istante uno sguardo duro e triste. -Li vedo i telegiornali, lo capisco quando c'è di mezzo questa storia. La gente muore, non importa dove vada-, deglutì, -Non importa dove si nasconda-
-No-, Sirius scosse la testa, improvvisamente assalito da una paura che non aveva mai provato prima.
Prima che potesse pensarci, si ritrovò abbracciato alla ragazza.
-Non ti faranno del male-, le sussurrò Sirius, -Non finchè ci sarò io con te-.
Katy lo strinse a sé più forte. -Mi sei mancato da morire-
-Pure tu mi sei mancata-.
Restarono abbracciati ancora per un po', confortandosi l'un l'altro senza dire nulla.
-Beh, quanto affetto tutto in una volta, meglio andarci piano-, ridacchiò alla fine Sirius, spezzando la tensione e facendo sorridere l'amica, che si staccò piano da lui.
-Sì, attento a non sprecarti-, ricambiò Katy, con una smorfia teatrale.
Risero sotto voce fino a quando Poo -la civetta bianca di Katy- non entrò in camera, passando agilmente tra la fessura della finestra che la ragazza aveva lasciato apposta.
Con uno frullo d'ali, l'animale andò a posarsi tra le gambe di Katy, tubando piano in attesa di una carezza. Con un dito, la ragazza, le arruffò le piume sulla testa, facendole schioccare il becco felice.
-Non deve essere male essere una civetta, eh, Poo?-, sospirò Sirius, così piano che Katy non lo sentì.
Dopo che Poo si fu ritenuto soddisfatto, lasciò il letto e si diresse verso la sua postazione, la scrivania, con gli occhietti vispi che di tanto in tanto si chiudevano per via del sonno.
Dopotutto non doveva essere davvero male essere una civetta, pensò Sirius. Pappa, coccole e nanna: una vita che gli sarebbe andata a genio.
-A che pensi?-, domandò Katy osservando lo sguardo assorto dell'amico, il quale le rispose senza nemmeno distogliere lo sguardo da Poo, ora appallottolato per metà dentro un calzino della ragazza.
-A quanto debba essere fico avere un becco e quattro piume-, mormorò, facendo scuotere la testa all'amica, mentre ridacchiava piano.
-Sei assurdo. E poi non ti fa onore-, gli ricordò la ragazza.
Sirius annuì, ricordando improvvisamente, -Giusto, ai cani non vanno a genio le cose piumate-
-Nemmeno i felini-
-C'è sempre qualche eccezione-, afferrò al volo Sirius, intuendo dove l'amica voleva andare a parare.
-Uh, quest'anno ne vedremo delle belle-, sospirò Katy deviando brusamente conversazione e accennando con un segno del capo a Remus, il quale era profondamente addormentato ai piedi del letto. -Già i licantropi sono pericolosi, vogliamo metterne uno in piena crisi adolescienziale?-
-Saranno gli ormoni...-, sussurrò piano Sirius, pensando che prima o poi avrebbe dovuto fare all'amico lo stesso discorso.
Remus non era mai stato un tipo logorroico, se così si può dire. In quattro anni di scuola non aveva mai spiaccicato più di sette parole al giorno, ma senza di lui tutti sapevano che la vita a Hogwarts sarebbe stata una noia: per cominciare, niente più scazzottate al chiaro di luna, niente più professore privato correggi-compiti, niente più coscienza buona in eterno conflitto con quella cattiva -costituita ovviamente da James e Sirius-...Come si poteva anche solo pensare ad un anno senza di lui?
-Si sta comportando troppo bene-, sussurrò Katy, assecondando i pensieri di Sirius. -Non ha chiesto lui tutto questo-
-Pensa a quando avrà una ragazza...Merlino-, aggiunse il ragazzo sconvolto.
-Merlino perchè ci stiamo immaginando la vita privata di Remus alle due di una domenica mattina-.
Scoppiarono di nuovo entrambi a ridere. E Katy era fin troppo felice del loro riacquistato cameratismo. Da quando le cose si erano complicate l'anno prima, dopo il Ballo e tutto il resto, la ragazza non aveva fatto altro che sperare che il loro riapporto si riaggiustasse e, in seguito alla morte di Brian e al ritorno di Voldemort, era riuscita a lasciarsi tutto alle spalle, come del resto sembrava aver fatto Sirius. Nonostante ciò, il ricordo di loro due sul davanzale della scuola, ogni tanto tornava a tormentarla.
La ragazza cercò di mascherare il rossore dovuto al ricordo del loro “quasi bacio”, ma non fece in tempo a nasconderlo e Sirius se ne accorse.
-Che c'è? Hai fatto un pensiero a luci rosse su Remus?-, domandò il ragazzo, sollevando un sopracciglio e sfoggiando un gran sorriso sghembo.
Katy ignorò la domanda.
-E' tardi-, sbadigliò, ricacciandosi sotto le coperte, sperando che l'amico non decidesse di indagare oltre.
-Allora stavi davvero pensando a quello?!-, si scandalizzò Sirius, riuscendo a malapena a tenere un tono di voce basso.
-No!-, sibilò Katy da sotto un cuscino, per poi aggiungere uno strascicato “scemo”.
Il ragazzo ridacchiò sotto i baffi.
-Ti spiace se dormo qui? James mi russa nelle orecchie-.
Katy cercò di mantenere un tono di voce pacato e democratico e, senza girarsi per guardarlo in faccia, borbottò: -Fai come vuoi-
-Se vuoi vado sul pavimento-, la stuzzicò Sirius, mentre Katy tornava ad arrossire.
-Ho detto: fai come ti pare-, ribattè la ragazza, premendosi il cuscino più forte sulla testa, mentre qualcosa nel suo stomaco si agitava come uno sciame di api...o forse erano farfalle?
Sirius si sdraiò accanto a lei, a debita distanza e senza andare sotto le coperte.
-Grazie-.
Katy grugnì qualcosa in risposta, ancora sconcertata dagli strani movimenti nel suo stomaco per riuscire a mettere insieme una frase.
Sentì mormorare Sirius una veloce buonanotte e lei optò per un altro grugnito.
Il ragazzo si ritirò nel sonno con un'ultima risatina, mentre il cuore di Katy, prendeva il volo, deciso a prendersi gioco di lei.



*Angoletto dell'autrice*
Amici (Ci siete anche voi?) e amiche! Deponete le armi e i forconi o qualsiasi altro aggeggio appuntito! Sono stata cotretta a postare prima delle sei pagine. Sottolineo il "costretta". Sto leggendo una storia su EFP e la ragazza ha improvvisamente deciso di lasciarci un po' di suspance: sei mesi! Ormai ho dimenticato la trama...non volevo che succedesse lo stesso per voi! E poi domenica parto e vado a Londra a trovare mio zio, non sarei più riuscita a postare.
Passando alla storia, ho deciso di postare un capitolo ambientato durante le vacanze estive, giusto per dare un attimo di tregua ai nostri ragazzi, dal prossimo capitolo torneremo a Hogwarts e questo sarà il fatidico quinto anno. Suppongo vi aspettiate già quello che accadrà.
Non me ne vogliate, ma ho dovuto sottolineare il fatto che Minus è sempre un tappo, non riesco a mettere l'odio da parte, mi dispiace...succederà che prima o poi il Platano lo centrerà in piena faccia...
Non aggiungo altro, altrimenti vi annoio...un bacio xD
Inky

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Capitolo 22
*** La predizione della Deovan ***


la predizione della deovan
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LA PREDIZIONE DELLA DEOVAN

22-

-Merlino, James! Levami quel coso di dosso!-, sbraitò Katy, cercando di scrollarsi dalla divisa un piccolo scarafaggio che l'amico aveva rubato durante l'ora di Trasfigurazione.
-Ti vuole bene-, sogghignò il ragazzo, aggiustandosi gli occhiali sulla punta del naso.
Katy sbuffò a gran voce, ignorando le risatine di Remus, Sirius e Peter e, con un'ultima manata, lanciò l'insetto sul tavolo, dritto nel piatto colmo di porridge di James.
-Suscettibile, stamattina...eh, Kat?-, scherzò Sirius, osservando divertito l'amico mentre sollevava l'insetto per una zampa.
-Anche tu saresti di umore irritabile sapendo che tra qualche minuto una donna con un pastrano viola predirà la tua morte-, replicò la ragazza, sbattendo malamente il libro di Antiche Rune sul tavolo e rovesciando così la caraffa di succo di zucca.
-Non pensavo ci credessi davvero-, disse Remus, cercando di riparare al danno che Katy aveva appena combinato con un rapido colpo di bacchetta.
La ragazza scosse la testa stizzita, tornando a battere il volume sul tavolo e rovesciando per la seconda volta la caraffa.
-Io non credo a queste stupidaggini! Sono solo un mucchio di sciocchezze! E non avrei mai preso in considerazione questa materia se voi non me l'aveste imposta-
-Andiamo, Katy-, sospirò Sirius divertito, -Ridici su...io sono già morto ventisei volte e non ne faccio un dramma-.
I ragazzi scoppiarono a ridere.
-Oh sì certo, l'ultima era la più creativa-, ridacchiò Katy, incapace di non stare al gioco, -Quella che diceva che saresti entrato nella schiera dei Cavalieri Senza Testa, se non ricordo male-. Sempre ridendo a gran voce, i ragazzi si alzarono dalla tavolata, diretti verso l'aula di Divinazione.
-Io sarei dovuto annegare nel lavandino del bagno al terzo piano-, biascicò Peter tra una risata e un'altra. 
-E' vero-, convenne Remus, -E io sarei dovuto inciampare sulle scaaaaaa...-. Prima che il ragazzo potesse finire la frase si ritrovò stampato sul pavimento, molti gradini più in giù degli amici.
-Non dite una parola-, borbottò il ragazzo furente, faccia a terra, cercando di riacquistare un minimo di dignità. Ma i quattro, anche volendo non ci sarebbero riusciti: ridevano tutti così tanto che erano stati costretti ad accasiarsi a terra l'uno sull'altro.
-Tsk-, farfugliò Remus, -Amici. Bella cosa-.


Quando i ragazzi entrarono attraverso la botola nell'aula di Divinazione, un forte odore di incenso li investì di colpo, facendoli barcollare per qualche passo.
La professoressa Deovan non era ancora arrivata, così i  ragazzi presero posto tranquillamente nelle comode poltroncine rosse.
-Coda, mi passi quella tazza, per favore?-, domandò Katy, posando la borsa a terra.
Peter si passò una mano davanti agli occhi, per scacciare la cortina di fumo che si era creata nell'aula.
-Te la passerei se ci vedessi qualcosa-, borbottò, allungando una mano a tastare nella credenza dietro di lui.
-Non fare quella faccia, Katy: giuro che se un gufo dovesse aggredirti cercherei di salvarti-, rise sguaiatamente James guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Katy e facendo sospirare diverse adolescenti sedute al tavolo accanto.
-ECCOVI TUTTI QUI RIUNITI!-, sospirò teatralmente una voce profonda accanto ai ragazzi.
-Ecco, ci siamo-, sbuffò Katy, mentre la professoressa Deovan si schiariva la gola, facendo tintinnare le numerose catene che portava al collo.
-Quest'oggi-, continuò la professoressa, -Ci eserciteremo nella lettura della tazza. Prendete quella del compagno davanti a voi-.
Sirius passò svelto la sua tazza a James e Remus a Katy. Peter, che non fece in tempo a sottrarsi allo sgaurdo indagatore della professoressa, vide la sua tazza scomparirgli da sotto il naso.
-Questa gliela leggerò io, signor Minus-, esclamò compiaciuta la professoressa. Il ragazzo si lascò andare ad un sospiro di sconforto.
-Cominciate!-.
-Questo potrebbe essere un pollo-, ridacchiò Remus, girando di trecentosessanta gradi la tazza di Katy e consultando il libro con la mano libera. La ragazza soffocò una risatina e iniziò a guardare nella tazza dell'amico.
-Tu invece hai una...sedia? Ti sei stancato molto di recente?-, domandò, con un tono che lasciava  intendere quanto credesse a quello che stava dicendo.
Sirius rise, accanto all'amica, e immerse il naso nella grande tazza di James.
-Uh, qui c'è qualcosa che non va-, farfugliò tutto serio, lanciando al ragazzo un'occhiata preoccupata. Questi alzò lo sguardo di scatto.
-Che c'è?-
-Soffri di stitichezza?-.
Prima che Sirius potesse scappare, il libro di James si abbattè sulla sua testa con la forza di un cannone.
Il ragazzo non se la prese e continuò a ridere imperterrito, seguito a ruota dagli amici che avevano seguito la scena, mentre James tornava a sedersi imbronciato nella sua poltroncina.
La lezione continuò tranquilla: Sirius predisse a James una morte orribile, sotto le ruote di una carrozza trainata da Schipodi; Katy, nauseata da tutto quel fumo, passò una buona mezz'ora a ronfare indisturbata sul divano e Peter si vide al centro di uno scenario Apocalittico descrittogli dalla professoressa.
-LA LEZIONE E' TERMINATA!-, esclamò la professoressa Deovan all'improvviso, svegliando gran parte dei ragazzi addormentati, -RICORDATEVI DI ESERCITARVI NELLA CONSULTAZIONE DEL VOSTRO LIBRO-.
Ci fu un fuggi fuggi gerale dall'aula: evidentemente gli studenti ne avevano avuto abbastanza di predizioni. Katy, Sirius, James e Peter furono gli ultimi e rimasero per un attimo soli con la professoressa, tutta intenta a riordinare le tazzine del tè.
-Abbiamo un'ora buca adesso, e se andassimo a trovare Hagrid?-, propose Katy attenta a non farsi sentire dalla Deovan, recuperando la propria borsa dal pavimento.
James sorrise entusiasta. -E' un po' che non andiamo a trovarlo-.
Sirius prese sottobraccio il libro di divinazione e, seguito dai quattro, fece per dirigersi verso l'uscita, quando una mano lo bloccò.
Il ragazzo si girò spaventato, trovando il naso adunco della professoressa a pochi centimetri dal suo.
-Il male vedrà cinque giovani come protagonisti...-, iniziò a recitare, lo sguardo perso nel vuoto e la voce più limpida del solito. Katy, Remus, Peter e James si paralizzarono sul posto.
-Che cosa?-
-Due di loro si scambieranno promesse, uno darà vita al cambiamento,un altro perirà in battaglia. Il quinto si spingerà sulla via del tradimento e allora due forze si scontreranno nel mondo che verrà-. Detto questo, la Deovan fece qualche passo indietro barcollando. I capelli crespi le ricadevano disordinatamente sulla fronte e i suoi occhi erano colmi di paura.
Sirius mosse mezzo passo verso di lei.
-Professoressa, che cosa....che cosa ha detto?-.
La donna sfoderò un sorrisetto nervoso, per niente tranquillizzante. -Nulla, nulla...andate ora-. E li cacciò malamente dall'aula.

***

-MA SIAMO PAZZI?!-, sbottò James percorrendo il corridoio, un tantino fuori di sè. -DI CHE STAVA PARLANDO?!-.
Katy cercò di assumere un'espressione razionale. -James, si sarà inventata qualcosa...Non ha mai predetto una vera profezia-
-Bè, sembrava abbastanza vera, quella-, mormorò Peter, stringendosi nelle spalle spaventato. Sirius sbuffò spazientito.
-Figuriamoci, io sono con Katy: sono tutte stupidaggini-
-Già...dimentichiamoci questa storia e basta, va bene?-
-Facile per te! Parlava al maschile quando ha detto "qualcuno perirà in battaglia"!-, continuò James sconvolto. Remus intanto camminava zitto al loro fianco, lo sguardo rivolto verso terra.
-Rem, va tutto bene?-. Katy era sempre la prima a capire quando qualcosa non andava.
-Stanotte c'è luna piena-, disse Remus triste.
James abbandonò all'istante l'aria preoccupata.
-Passiamo come al solito dalla statua della Strega Orba?-
-Sì...Vi ho già detto che ho scoperto un altro passaggio per Hogsamade?-, trillò allegra Katy.
Sirius si insospettì. -Ne abbiamo cercato un altro per anni...-
-Già, ma quello era ben nascosto. Se non ci fossi inciampata davanti non l'avrei mai visto: sta al primo piano, dietro uno specchio del bagno, che non si apre a meno che tu non ci bussi sopra tre volte-.
Sirius fissò Katy ammirato.
-La prossima volta passeremo di lì...e via quel muso, Luna, non moriremo stanotte, hai sentito la Deo-.

***
Il grosso portone di legno si aprì con un tonfo sordo, seguito da un forte ululare.
-Sta' buono, Thor!-, borbottò Hagrid, cercando di evitare che Thor saltasse addosso ai ragazzi con una mano e tenendo la porta aperta con l'altra.
-Hagrid!-, salutarono insieme i ragazzi con un sorrisone.
Il gigante li invitò a entrare e servì a ognuno di loro una tazza di tè bollente dopo averli fatti accomodare al tavolo di legno.
-Allora, birbanti, come ci va la vita a scuola?-, domandò loro lanciandogli un'occhiata d'intesa.
-A parte per la montagna di compiti che ci hanno assegnato, tutto bene-, rispose James, mentre Remus batteva ridacchiando la mano sulla schiena di Katy, che si era ustionata la gola con il tè.
-E tu, Hagrid? Hai qualche nuovo animale domestico?-, continuò il ragazzo. Ormai i cinque sapevano che questo era l'argomento preferito di Hagrid e che a lui non poteva fare altro che piacere parlarne.
Da quando lo avevano conosciuto avevano imparato ad amare quelle strane creature che mostrava loro ogni settimana, trovandole estremamente affascinanti e strane.
Hagrid alzò per aria un enorme dito, con l'aria di chi si ricorda qualcosa all'improvviso e, senza dire nulla, andò ad accovacciarsi accanto al camino, dove teneva una pila di scatole di diverse dimensioni impilate una sull'altra.
Ne prese una particolarmente grande e, dopo averla guardata soddisfatto per qualche secondo, andò a posarla sul tavolo davanti ai ragazzi.
James, incuriosito, la toccò con un dito e questa iniziò a vibrare così forte da rischiare di cadere dal tavolo.
-Cosa c'è dentro?-, domandò Peter avvicinandosi per vedere meglio.
Hagrid sorrise bonariamente. -Billywig!-, esclamò, sollevando il coperchio. Nel contenitore vi erano un mucchio di quelle che sembravano palline da golf, di colore blu zaffiro. Si muovevano freneticamente da tutte le parti, agitando le alette color petrolio sulla testa e producendo un'acuta serie di "bzzz".
-Ehm, Hagrid, dove li hai presi?-, domandò cauta Katy, sollevando un sopracciglio.
Il gigante le rispose continuando a fissare teneramente gli insetti che si divincolavano gli uni sopra gli altri. -Me li ha procurati un amico qualche giorno fa...Non sono carini?-
-Sì, sì, certo...-, rispose Katy rapida, -Ma io se fossi in te chiuderei alla svelta quel coperchio-
-E perchè mai?-
-Perchè...-, e mentre parlava la ragazza prese al volo con una mano un insetto che, con la velocità della luce, si era sparato fuori dalla scatola, -...se ti scappano non li prendi più-.
Hagrid sgranò gli occhi, all'improvviso allarmato -sicuramente non si aspettava che quei cosi volassero così veloci-, ma non fece in tempo a richiudere la scatole che gli animali a uno a uno si lanciarono verso la libertà.
Ora la capanna era invasa di quelle specie di scarabei blu, che schizzavano da tutte le aprti così veloci che i ragazzi non riuscivano a vederli.
-Va bene, cerchiamo di rimetterli nella scatola...Hagrid, chiudi le finestre-, sospirò Katy, mentre Thor uggiolava e Hagrid si affrettava ad andare a chiudere le persiane. -E attenti a non toccare il pungiglione, contiene veleno che causa vertiggini-
-Ah, questo sì che è tranquillizzante-, ironizzò Peter, riuscendo a intrappolare un insetto in un sacco di iuta appeso alla parete.
-Hagrid, questo non te lo aveva detto il tuo amico, eh?-, sbottò James, correndo di qua e di là usando e un cuscino come scudo. Ma il gigante era più preoccupato per quei cosi.
-Stateci attenti a non schiacciarli, poveretti!-, urlava, apparentemente incapace di reagire alla situazione.
All'improvviso i presenti udirono un sommesso "Ahi" e poi un tonfo sordo seguito da un rumore assordante di pentole che cadevano sul pavimento.
-Sirius!-, gridarono all'unisono, scorgendo tra la miriade di ali color petrolio la figura del ragazzo sul pavimento. Si reggeva a malapena sui gomiti e con una mano si teneva la testa dolorante.
-Sirius? Sirius, stai bene?-, domandò Katy preoccupata inginocchiandosi accanto all'amico. Questi le lanciò uno sgaurdo disorientato, tentò di rialzarsi da terra, ma ricadde carponi con un gemito.
-Sirius, guardami-, gli sussurrò Katy, prendendolo per le spalle. Ma il ragazzo non riusciva a stare dritto.
-L'ha punto uno di quei cosi-, decretò infine la ragazza. James venne in suo aiuto, cercando di reggere Sirius per un braccio.
Hagrid non sapeva bene che cosa dire e continuava a biscicare frasi confuse.
-Non ti preoccupare Hagrid, non lo porteremo in infermeria, gli passerà tutto tra circa un'ora-, lo rassicurò Katy, sorreggendo Sirius per la vita e aiutandolo a varcare la soglia della capanna.
-Sì, Hagrid, non ti preoccupare-, disse James, -E grazie per il tè-.

***

-Voglio-morire-ora-
-Sirius, ti ha punto un insetto, quante storie-, sminuì Katy scuotendo la testa divertita.
-Facile dirlo per te-, borbottò Sirius, guardando un punto imprecisato del paesaggio. L'amica gli sventolò una mano davanti al viso.
-Io sono qui-
-Oh-, il ragazzo girò lo sguardo in direzione di Katy.
Erano tutti seduti all'ombra di un enorme olmo, sulle rive del lago. Il sole stava per tramontare e creava strani e misteriosi riflessi dorati nel cielo.
Un grande e lungo tentacolo grigio sbattè dolcemente sull'acqua, creando piccole onde che si andarono ad abbattere sugli scoglia a riva, poi scomparve nell'abisso.
James si esibì in un grande sbadiglio.
-Abbiamo ancora venti minuti...e l'erba è abbastanza morbida...-, non riuscì a finire la frase che si ritrovò a sonnecchiare beato in mezzo ai quattro.
Sirius, Katy, Remus e Peter non parlarono più, ma rimasero ad osservare le nuvole rosa nel cielo, lasciando che il fresco venticello della sera gli accarezzasse il viso e gli spettinasse i capelli.




*Angoletto dell'autrice*

I'M HERE. DON'T WORRY.
Scusatemi davvero tanto, avevo promesso di postare durante le vacanze ma la pila di compiti sulla scrivania mi inviava segnali di fumo. Ormai dormo persino di pomeriggio e studio di mattina -si chiama pessima organizzazione, lo so, ma per il momento no so fare niente di meglio-.
Dunque, chiariamo qualcosina...
La professoressa di divinazione si chiama Rovelia Deovan, nome assolutamente inventato dalla sottoscritta, che mi ispirava simpatia. Apparentemente la donna, come la Cooman dopo di lei, non sembra in grado di fare predizioni, ma in questo capitolo gliene uscirà fuori una (?) molto particolare...
Il pezzo in cui Remus fa un volo giù dalle scale non è mio, ma di MooneyDora -se vi stessi a raccontare le nostre conversazioni ci fareste rinchhiudere in un manicomio xD-
Quei cosi...i Billywig...nemmeo quelli sono miei, ma sono citati in "Animali fantastici, dove trovarli" e mi sembravano abbastanza fastidiosi per poterli usare in questo capitolo.
In questo cap non c'è molta azione, ma d'altronde se ai cinque ne capitasse una ogni giorno (e già sono abbastanza sfigati di loro) diventerebbe una cosa assurda!
Bene, non vi prometto che posterò il capitolo in fretta, perchè ho ben cinque test (due di latino e uno di tedesco) programmati per questa settimana e tre per la prossima, ma vi assicuro che farò il possibile!
Un bacione,
Inky

P.S. so anche che il capitolo è un po' corto, ma questo ve lo posso promettere, il prossimo sarà più lungo!!




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Capitolo 23
*** Lo scherzo di Sirius ***


lo scherzo di sirius
LO SCHERZO DI SIRIUS

23-
-Te l'ho mai detto che sei irritante?-
-Oh, qualche volta-
-Perchè ero seria-
-A che proposito?-
-Sei davvero irritante-
-Volete finirla, voi due?-, sospirò Remus, il naso incollato ad un enorme libro di Antiche Rune.
-Veramente, James, finiscila-, continuò Katy imperterrita.
Il ragazzo strinse gli occhi a due fessure.
-Che ho fatto?-, domandò senza guardare l'amica, continuando a lanciare per aria il Boccino e a riacchiapparlo dopo pochi secondi.
Katy scosse la testa esasperata.
-Questo-, ringhiò, catturando il Boccino pochi secondi prima che riuscisse a farlo James. -E' irritante-, ripetè.
-E' forte, invece-, protestò Peter, che da ore osservava incantato le acrobazie di Ramoso.
Sospirando più forte che mai, Katy si infilò il Boccino in tasca e tornò a sdraiarsi sull'erba.
James non aggiunse altro, sapendo che era una causa persa. Lasciò vagare lo sguardo sul prato, riparandosi con una mano gli occhi dal sole.
-Qualcuno di voi sa dov'è Sirius?-
-E' laggiù-, rispose Remus senza smettere di leggere.
-Dove?-
-In mezzo a quel gruppo composto da metà della popolazione femminile mondiale-, ringhiò Katy acida, non proprio a torto.
James le scoccò uno sguardo di sbieco.
-So che le ragazze hanno dei periodi no una volta al mese. Suppongo che questo sia il tuo-.
Katy evitò di rispondere, sicura che qualsiasi cosa avesse detto o fatto non avrebbe fatto altro che confermare la teoria del ragazzo. Si limitò a mugugnare qualcosa di indefinito.
Pochi secondi dopo, un trionfante Sirius raggiunse i ragazzi, e si lasciò cadere sospirando esausto accanto a loro.
-Abbiamo novità, gente-, iniziò, scompigliandosi con una mano i capelli.
James gli fece l'occhiolino.
-Trovato qualche ragazza carina?-.
Felpato indicò con un cenno del capo una ragazza dai lunghi capelli neri di Corvonero, che stava allegramente ciarlando con delle sue amiche.
-Amy-, sogghignò, quando la ragazza in questione si voltò a salutarlo ammiccante.
-Amber-, corresse Katy senza scomporsi. Sirius alzò un sopracciglio con fare interrogativo.
-La conosco, si chiama Amber-, ripetè Katy, questa volta tirandosi a sedere.
James sbuffò impaziente. -Amy, Amber, che importa! E' carina, amico!-, aggiunse dando una pacca di congratulazioni a Sirius.
Katy si alzò di scatto stirandosi con noncuranza le pieghe sulla gonna.
-Credo di avere appena visto Dennis...a dopo-, e senza aspettare una risposta se la svignò in direzione dell'amica.
Questa, non appena l'ebbe riconosciuta, le corse incontro.
-Katy, è un po' che ti cerco!-.
Katy le sorrise, all'improvviso di buon umore. L'allegria di Dennis era sempre stata contagiosa.
-Successo qualcosa di interessante?-.
La ragazza storse il naso.
-Sarebbe figo, ma no. In realtà volevo chiederti se ti andava di aiutarmi nella preparazione di quella dannata pozione Scordarella. A te è venuta bene, così ho pensato che avresti potuto darmi una mano visto che il compito è per domani-.
Katy ridacchiò davanti alla parlantina sciolta dell'amica.
-Sicuro che ti aiuto!-, rispose, -L'aula di Trasfigurazione è vuota, possiamo prepararla lì-
-Katy, ti adoro!-, esalò Dennis sollevata, aggiustandosi al meglio la borsa sulla spalla sinistra.
E così, ridendo, scherzando e parlando del più e del meno, le due ragazze si avviarono verso il castello con passo leggero.


-Allora, come se la cava Remus come prefetto?-, domandò tutt'a un tratto Dennis, senza smettere di mescolare la poltiglia densa e scura nel suo calderone.
Katy poggiò cautamente il libro di Pozioni sul tavolo accanto a lei.
-Non male, anche se James e Sirius gli danno parecchio filo da torcere-. La frase cadde nel silenzio.
-Denn?-, azzardò Katy qualche minuto dopo, -Stai uscendo con qualcuno?-.
La giovane alzò un sopracciglio sbuffando, come a dire che la risposta era fin troppo ovvia.
-Invitalo fuori, allora...no?-
-Chi?-.
Questa volta fu Katy a sbuffare.
-Ma dai! Lui non ci uscirebbe mai con me-, protestò Dennis.
-Sì che lo farebbe! Gli serve solo un incentivo!-
-Incentivo o no, io non sono "Biondona Gambe Lunghe"-.
Katy si scostò dal viso una ciocca di capelli sfuggita alla treccia ed iniziò a picchiettare con la mano sul banco con aria spazientita.
-Sai qual è il tuo problema? Che non ci credi abbastanza!-
-Cosa dovrei fare? Saltargli al collo?-, ribattè Dennis frustrata, lasciando cadere con veemenza il mestolo nel calderone.
Katy scosse la testa velocemente. -Lo sai vero che tra la mattina e la sera c'è il mezzogiorno?-.
Dennis le scoccò un'occhiata sconcertata.
-Voglio dire che piuttosto che evitarlo o saltargli al collo potresti cominciare con il salutarlo qualche volta in più-. Dennis continuò a fissarla con espressione indecifrabile.
-Nel senso che...-
-Hall, posso parlarti?-.
Senza girarsi, Katy riconobbe all'istante quella voce. Dennis sospirò profondamente.
-Ci mettevo troppa valeriana-, mormorò, alludendo alla pozione che ora fumava all'interno del calderone. -Grazie per l'aiuto. Ci vediamo dopo, Katy-
-Certo, certo...Guarda che la discussione è solo rimandata!-, aggiunse Katy, mentre Dennis usciva dall'aula con un sorrisetto ironico dipinto sul viso grazioso.
-E tu che vuoi?-, aggiunse poi la ragazza un po' più brusca del necessario, girandosi verso il giovane fermo sulla soglia.
-Risposte-, sussurrò Severus, senza far caso al tono della sua interlocutrice.
Katy raccolse il libro di Pozioni e lo infilò nella sua borsa.
-Evita di fare l'enigmatico, per favore, non ho voglia di stare ai tuoi giochetti-. Sul viso smunto di Piton si allargò un sorrisetto mellifluo.
-So che vi fate chiamare "Malandrini". Ed è noto a tutti che vi piace infrangere le regole della scuola-.
Katy alzò le spalle con noncuranza, cominciando a pulire il tavolo dagli ingredienti.
-Arriva al dunque-
-Oh, penso che tu già sappia benissimo dove voglio arrivare-
-No, non lo so-, insistette Katy.
Piton avanzò verso il primo banco della fila con espressione vacua.
-Una volta al mese, tu e gli altri sparite dal castello. Nessuno sa dove andiate. Una volta al mese-, ripetè. Katy si bloccò con il mestolo a mezz'aria, lo stomaco che aveva preso a contorcersi furiosamente. Cercò di assumere un' espressione confusa.
-Per caso ci stai spiando?-
-Andiamo, Hall! Continui a evitare di rispondermi?-
-E tu continui a pensare che io sappia di cosa stai parlando?-, strategia scadente o meno, evitare di rispondere era la cosa migliore da fare, pensò Katy.
-Il fatto è che Lupin è un prefetto e i prefetti non possono infrangere le regole-, chiarì Piton beffardo.
Katy lo trafisse con uno sguardo gelido. -Per qualunque cosa tu abbia in mente, non sono affari tuoi. Vattene-.
Con un ultimo sorrisetto, Piton si diresse verso l'uscita.
-Ah, un'ultima cosa, Hall-, disse poco prima di varcare la soglia, -Non pensate di farla franca-. Quando l'ultimo lembo della sua divisa fu sparito alla vista di Katy, questa lanciò frustrata il mestolo per terra, sporcando gran parte del pavimento con un liquido brunastro e denso.
Piton non sapeva niente, pensò mettendosi a carponi sulle piastrelle gelide dell'aula di Trasfigurazione, armata di straccio. Probabilmente aveva solo sentito dire che qualche volta Remus spariva come nel nulla. Perchè la cosa che veramente spaventava Katy non era che Piton scoprisse che lei e i suoi amici uscivano dal castello di notte, ma che il Serpeverde capisse cos'era in realtà Remus. Certo, i professori ne erano al corrente, ma a parte loro quattro, nessuno dei ragazzi nella scuola sapeva del suo segreto. E si erano impegnati così tanto per tenerlo nascosto che Katy non poteva permettere che uno stupido, egocentrico e fastidioso Serpeverde rovinasse tutto. Proprio non poteva.
Rianimata da un nuovo spirito combattivo, Katy si alzò dal pavimento, scaraventò lo straccio e gli ingredienti rimasti fuori nella sua cartella, prese il pentolone sotto braccio e si lanciò letteralmente su per i corridoi, decisa a trovare i suoi amici per raccontargli tutto. I suoi piani vennero però sventati dal rintocco dell'orologio, che segnava l'inizio di una nuova ora di lezione. Sbuffando a tutto spiano e spintonando diversi bambini del primo anno, Katy raggiunse l'aula di Pozioni.
Remus, James, Sirius e Peter non c'erano ancora, così la ragazza si sedette accanto a Lily, in fondo all'aula.
-Qualcosa non va?-, domandò la rossa mentre l'amica sbatteva con veemenza la cartella sul pavimento.
-No, no. Va tutto bene-, la rassicurò Katy, sforzandosi di assumere un'espressione quanto meno annoiata. Lily, dubbiosa, rimase a fissarla con aria interrogativa, così Katy dovette trattenersi dal desiderio di disegnare sul margine del libro di Pozioni un Piton in miniatura con un cappio intorno al collo.
Ovviamente la sua pozione non prese il color lilla che vi era indicato nella istruzioni, anzi, solo al terzo passaggio emise un potente gorgoglio che fece arretrare gli altri studenti dal possibile raggio d'azione.
Katy non vi badò e continuò a lanciare distratta ingredienti più triturati del necessario nel calderone.
-Katy? Katherine!-. Se Lily pronunciava il suo nome per esteso era preoccupante. Katy si voltò di scatto verso di lei, gli occhi improvvisamente sgranati.
-Sì?-
-Hai intenzione di ucciderci tutti?-
-C-come?-.
Lily agitò la testa impaziente e sfilò dalla mano di Katy una fiala.
-Se metti dentro pure questa saltiamo tutti per aria!-, spiegò. Katy ci mise quattro secondi circa per assimilare le parole della compagna.
-Oh, sì...io...non avevo letto bene le...-
-Oh, andiamo, Katy!-, la interruppe Lily arrabbiata, -Oggi hai proprio la testa fra le nuvole! Si può sapere che ti prende?-
-Credo anch'io-, mormorò Katy senza prestare attenzione alle parole dell'amica e continuando a guardarsi intorno. I ragazzi non erano ancora arrivati.
-KATY!-, ringhiò Lily.
In quell'istante James, Sirius, Remus e Peter entrarono in aula trafelati e ansanti. Il professor Doger gli scoccò uno sguardo carico d'odio.
-Siete in ritardo di ben quindici minuti. Meno venti punti a testa al Grifondoro. E svegliatevi a sedervi-, aggiunse acido.
Sirius e James presero posto a due banchi di distanza da quello dove era seduta Katy. La ragazza si sbracciò il più possibile nella loro direzione. Il primo a vederla fu James.
Le fece un cenno interrogativo.
-Dove eravate finiti?-, mimò Katy con le labbra. James le rispose alla stessa maniera.
-C'erano delle ragazze carine del settimo anno. In Sala Comune-. La ragazza si trattenne a stento dall'alzare gli occhi al cielo.
-Devo dirvi una cosa-
-Come?-
-Devo dirv...-
-Signorina Hall-, la voce maligna del professore alle spalle di Katy fece sobbalzare tutti i presenti. -E' chiaro che ha di meglio da fare invece che partecipare alla lezione. Dieci punti in meno e resterà qui per punizione-. Con un sospiro profondo la ragazza sprofondò sulla sedia. Quella non era decisamente la sua giornata.


Venticinque. Trentadue. Settantanove. Novantaquattro. Novantaquattro intestini di topo triturati. Con il viso verde un po' per la rabbia un po' per il pranzo che minacciava di tornare su, Katy si congedò freddamente dal professor Doger, recuperò la borsa con le sue cose e si precipitò verso la Sala Grande, dove sperava di incontrare i suoi amici.
Le tre rampe di scale non aiutarono lo stomaco già provato della ragazza, e la costrinsero ad accasciarsi a terra in preda alla nausea ogni cinque passi.
Quando finalmente ebbe raggiunto la Sala, constatò con rabbia e frustrazione che i ragazzi non erano lì. Probabilmente avrebbe dovuto pensarci, infatti quella sera vi sarebbe stata luna piena e di solito in occasioni come quella si ritrovavano tutti in Sala Comune prima di cena.
Con coraggio inaspettato, Katy spiccò il volo in direzione delle successive quattro rampe di scale che l'avrebbero condotta al ritratto della Signora Grassa.
-Parola d'ordine?-
-Asf...Asf...Asf...-
-Asfodelo-, ridacchiò Sirius alle sue spalle venendole in soccorso. -Corso la maratona, Kat?-. Tutto quello che uscì dalla bocca della ragazza fu un mugolio incomprensibile.
-Se mi dai la mano ti tiro su-
-Sto bene qui, grazie-. Un altro movimento e addio autocontrollo. Con gli occhi al cielo, Sirius prese l'amica per un braccio e la aiutò ad alzarsi da terra.
-Ehi, sei verde-
-Lunga storia. Devo dirvi una cosa-.
Così lei e Sirius varcarono la soglia del ritratto e andarono a sedersi accanto al fuoco insieme a James e Peter, che fino al loro arrivo erano stati tutti presi da una partita a scacchi.
-Racconta. Ti ascoltiamo-. Così Katy ripercorse per filo e per segno lo strano discorso -se così si poteva chiamare- tra lei e Piton di quella mattina.
-Brutto verme!-, si animò Peter quando la ragazza ebbe finito di parlare, -Ci ha spiati per tutto questo tempo!-.
James scosse la testa grave. -Finchè non vede non si farà mai un'idea di quello che accade realmente-
-O forse dovremmo dirglielo-, sospirò Katy meditabonda, -Così Remus potrebbe sbranarlo-
-Che idea accellente!-, esclamò Sirius battendo le mani. -Strana coincidenza-, aggiunse poi.
Katy alzò un sopracciglio. -Che vuoi dire?-. Il ragazzo si schiarì la gola come per prepararsi ad un lungo racconto.
-Quando ti ho trovata per terra tornavo giustappunto da un pacato ed educato incontro con Severus-.
Gli occhi dei ragazzi si sgranarono in contemporanea. Educato e pacato? Severus? Sirius stava tramando di certo qualcosa.
-Sirius, che hai fatto?-
-Calma, Jamie. Ora ci arrivo. Mi ha chiesto esattamente quello che ha chiesto a Katy questa mattina così ho pensato "perchè non dargli delle risposte?"-
-Tu non gli avrai mica detto...?-
-Mi fate parlare?-, si stizzì il ragazzo. -Ecco, dicevo...Ho pensato che quello che gli serve è un bello spavento. Gli basterà vedere il lupacchiotto e smetterà di tormentare il mondo, no? Così gli ho dato solo qualche indicazione per arrivare alla Stamberga. Il resto verrà da sè. Geniale, no?-.
Piombò il silenzio. Sirius attendeva raggiante stravaccato sul pavimento. I tre ragazzi sedevano piterificati accanto a lui. La prima a riprendersi fu Katy.
-Sai che ti dico?-, mormorò pacatamente. Sirius si illuminò.
-Che sono un mito?-
-CHE PENSI TROPPO!-
-Come?-
-DANNAZIONE, SIRIUS! VUOI AMMAZZARE UNO STUDENTE?-
-Calma, Kat, è tutto sotto controllo. Entra, guarda, esce. Fine-, concluse raggiante Sirius stiracchiandosi.
James gli soccò un'occhiata angosciata.
-Ma lui...lui sa...quindi non si avvicinerà mai...-
-Beh, no-, ripose Sirius, l'entusiasmo che cominciava a vacillare, -Non gli ho detto che c'è un lupo mann...-
-SANTO MERLINO! DOBBIAMO ANDARE A RIPRENDERLO!-
-Piton o Re...?-
-Un'altra parola e scoprirai di poter provare dolore in zone di cui non conoscevi l'esistenza-, minacciò Katy. E questo servì a tappare definitivamente la bocca a Sirius.
-James, cosa facciamo?-.
Il ragazzo si alzò da terra con la rapidità di uno che si è seduto su uno spillo.
-Ormai Remus sarà già là. Devo andare a fermare Piton-
-Punto numero uno: non puoi trasformarti davanti a lui, aggraveresti soltanto la situazione e, punto numero due, non puoi andare da solo-
-Beh, hai un piano migliore?-
-Sì! Noi veniamo con te!-
-Senza trasformarvi? Volete uccidervi?-
-Potrei farti la stessa domanda!-
-Ehi, ragazzi-, Peter interruppe il battibecco, -Non vorrei allarmarvi ma Piton sarà già là-.
Come se si fossero messi d'accordo, i ragazzi si precipitarono tutti insieme giù per le scale, spintonandosi a vicenda. James non voleva che venisse qualcun altro insieme a lui, mentre Katy faceva di tutto per cercare di arrivare prima alla statua della Strega Orba. Arrivarono alla statua testa e testa e percorsero il corridoio senza riuscire a superarsi l'un l'altro. Katy perse terreno salendo su per la collina, ma James venne raggiunto da Sirius.
-Non provare a fare entrare Katy!-, ansimò James senza smettere di correre, ormai già di qualche metro più avanti rispetto a Sirius. Questi si fermò di colpo, improvvisamente collaborativo, e deviò la corsa di qualche metro per bloccare l'amica.
-Sirius! Così si ammazza!-, strillò la ragazza cercando di evadere dalla presa ferrea di Sirius sulle sue braccia.
Dal tunnel nascosto ai piedi del Platano Picchiatore provenirono un urlo seguito da un cupo ringhio.
I ragazzi si paralizzarono sul posto.
I loro cuori ripresero a battere soltanto quando due figurine uscirono correndo dalle radici dell'albero. Katy riuscì a svincolarsi dalle braccia di Sirius e raggiunse James di corsa.
-Jamie, stai bene?-, il ragazzo annuì ansante, sembrava illeso.
-Mi dispiace solo per Rem, questa sarà una nottataccia-.
Dall'erba arrivò uno squittio convulso.
-Voi...voi...quello...un lupo mannaro!-
-Facciamo che dimentichi tutto, eh?-, propose Sirius a un terrorizzato Piton. Il ragazzo aveva il viso bianco come un lenzuolo e gli occhi sgranati, i quali gli conferivano un aspetto ancora più bizzarro del solito.
-Sì, perchè questo è...solo un incubo-, continuò Katy muovendo le mani con fare mistico, -Tu...stai ancora dormendo-
-VOI SIETE PAZZI!-, sbottò il Serpeverde, alzandosi e iniziando a correre verso il castello.
Quando fu sparito nella notte, Peter, Katy, Sirius e James si lasciarono cadere contemporaneamente a terra, esausti.
-Sapevo che questa era una giornata no-, mormorò desolata Katy, gambe incrociate e un braccio poggiato sul ginocchio a sorreggierle il capo. Sirius si sciolse in un sorrisone.
-Beh, tutto è bene quel che...-
-Zitto, tu!-, sbottarono in coro gli altri, seccati.
Ci fu una pausa.
-Scusate-
-Oh, figurati-
-Non preoccuparti-.
La mano di Katy si schiantò sulla nuca del ragazzo.
-Ahio! Credo di essermelo meritato-
-Credi?-
-Me lo sono meritato-
-Sapete-, disse James sdraiato nell'erba pancia all'insù, -Ci servirebbe qualcosa per controllare la scuola...per tenere sotto controllo i corridoi...e il parco...-
-Sì, un antifurto-, commentò Katy sarcastica, ridacchiando.
Gli altri le scoccarono un'occhiata interrogativa.
-Oh, lasciate perdere...-
-Però James ha ragione-, riprese Peter, -Ci servirebbe qualcosa per sapere dove sono gli studenti e gli insegnanti...-
-Una sorta di cartina che segna gli spostamenti di Gazza...-
-Una mappa-, approvò Katy pensierosa, guardando il cielo. Dovevano essere su per giù le tre di mattina. Il sole già si intravedeva al di là della montagne all'orizzonte.
-Io un'idea ce l'ho, ma è Remus quello pratico in queste cose. Dovremmo aspettare lui-
 -Lo aspettiamo qui o al castello?-
-Qui, Peter, è il minimo che possiamo fare-.
Katy si rivoltò pancia all'ingiù e si addormentò anche perchè fu la voce di Remus a svegliarla, forse una mezz'ora più tardi.
-Sto bene, ragazzi, davvero. Non ho fatto male a nessuno, vero?-
-No, Luna, tranquillo-, ripetè James calmo.
Sirius si fece avanti. -Scusa, Rem-
-Oh, sei un idiota, te lo devo proprio dire, ma almeno ho avuto il mio quasi momento di gloria-, ribattè Remus ridacchiando.
-Sì, hai quasi sbranato Mocciosus! Ancora qualche secondo e avrebbero fatto erigere un monumento in tuo onore!-, scherzò James felice.
Katy si mise a sedere. -Ehi, Rem, ci sei mancato!-
-Mai come voi a me, ragazzi-, ribattè Remus felice. Fu giusto il suo tono allegro che impedì agli amici di essere assaliti da una nuova ondata di sensi di colpa.
-Ora direi anche che possiamo andarcene tutti a dormire in un letto-, sbadigliò Peter, lievemente instabile sulle gambe.Il silenzio che seguì venne interpretato da tutti come un assenso.


Sdraiati sul pavimento della camera dei ragazzi, Katy, Remus, Peter, James e Sirius contemplavano con occhi pieni d'ammirazione il foglio di pergamena in mezzo a loro.
-Siamo o non siamo dei maledetti geniacci?-, sbottò Katy rigirandosi tra le mani la bacchetta magica.
-Per questa trovata dovrebbero promuoverci tutti a pieni voti-
-Non che a te cambi tanto, Remus-, commentò ironicamente Sirius, scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
-Dovremmo trovare una sorta di parola d'ordine-, propose James, -Per poterla leggere, ecco-
-Apriti sesamo?-, ridacchiò Katy non proprio convinta.
-Giuro solennemente di non avere buone intenzioni-, buttò lì Sirius. I ragazzi approvarono con delle risate.
-E per chiuderla basterà dire...-
-Fatto il misfatto-, disse Remus come se fossero le parole più ovvie che avesse mai potuto dire.
-Ottimo-, concordò James.
-Secondo me ci vuole qualcosa di personale. Qualcosa in grande stile-, pensò Katy ad alta voce. Peter piegò lievemente il capo da un lato.
-Per esempio?-. La ragazza fissò per qualche secondo la pergamena, poi si illuminò radiosa.
-Giratevi, è una sorpresa-, ordinò agli amici, che ubbidienti le diedero le spalle.
Dopo pochi minuti Katy diede il permesso ai ragazzi di guardare. Ora, in bella calligrafia sulla facciata frontale della pergamena vi era scritto qualcosa.
Katy recitò: - I signori Lunastorta, Ombralesta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori, sono fieri di presentarvi...-. I ragazzi terminarono di leggere con il sorriso che andava allargandosi sempre di più: -La Mappa del Malandrino-.





*Angoletto dell'autrice*

Ciaoooo popolo di EFP! Mi siete mancati! Ho tardato un po' a postare ma devo dire che mi sono già punita per il casino che ho fatto: ero in montagna, stavo bevendo una fumante tazza di cioccolato caldo davanti al mio computerino dopo un'intera giornata di sci e...*SBAM*! Ho allagato tavolo, pavimento, tovaglia, sedia, nonchè il computer. Ero in casa da sola e meditavo di appendermi alla cordicella dell'orologio a cucù. Ma passiamo oltre...
Per il capitolo ho deciso di passare direttamente alla fine del 5 anno...più che altro perchè tutte le cose fighe arrivano al sesto...e poi perchè fosse per me l'avrei tirata troppo per le lunghe e già al 13 capitolo qualcuna di voi mi ha detto che sto procedendo lentamente xD (Sto cominciando a odiare questa faccina)
Se qualcuno avesse voglia di mettere in dubbio le abilità podistiche di Katy, sappia che ho sperimentato personalmente il percorso (in quanto il mio giardino è in pendenza) e posso assicurare che, tralasciando la nausea del dopo corsa e tutti gli altri spiacevoli sintomi che si manifestano nell'ora seguente, la competizione è possibile.
Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e non intendo dilungarmi perchè domani ho una bruuuttissima verifica di tedesco oltre a una possibile interrogazione in geografia!
Baci!
P.S. Le recensioni sono ben accette :)

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Capitolo 24
*** Scherzi e Mezzosangue ***


scherzi e mezzosangue
SCHERZI E MEZZOSANGUE

24-
Quel pomeriggio i prati di Hogwarts risplendevano sotto la calda luce del sole. I rami degli alberi sembravano tendersi verso il cielo, gli uccelli cantavano allegri e si udiva distintamente l'infrangersi sulla sponda delle piccole onde create dalla Piovra del Lago Nero.
Nel parco vi erano radunati numerosi studenti. Gli esami erano appena finiti ei ragazzi altro non volevano che rilassarsi all'ombra di una pianta, lasciandosi scaldare il viso dal sole, i libri abbandonati da qualche parte.
Solo uno sfogliava ancora febbrilmente le pagine del suo.
-Ti scongiuro, Rem, metti via quel coso! Sta per venirmi un attacco di nervi!-, supplicò Katy, schiaffeggiando con il dorso della mano la copertina del tomo.
James, accanto a loro, come al solito stravaccato nell'erba con le mani dietro la testa, sbadigliò a gran voce.
-Sì, davvero, Luna, mettilo via altrimenti tra un po' Katy comincia ad urlare-
-Sarebbe meglio per te che io abbia fatto tutto giusto visto che ti ho suggerito ogni singola risposta-, lo rimbeccò lei, passando sulla difensiva.
A questo James non seppe ribattere, visto e considerato che la ragazza e Remus erano state le sue fonti durante il test di Storia della Magia. Testa al quale non gli era passato nemmeno per la testa di prepararsi.
Sirius sbuffò divertito di fronte al silenzio dell'amico. Era raro che qualcuno riuscisse a tappargli la bocca.
-Ehi, guarda là! C'è Lily!-.
James si sollevò sui gomiti di scatto, come se quacuno gli avesse dato un pizzicotto.
-Dove?-, domandò nervoso. Sirius si limitò a indicargliela con un gesto del capo. La ragazza sedeva nell'erba tra due ragazze del quinto anno che Katy identificò come Kara, dai lunghi capelli biondi e Daws, dalla pelle scura.
-Vado a chiederle com'è andata-, sospirò Katy alzandosi e lisciandosi con noncuranza le pieghe della gonna.
Sentì James scimmiottarla all'orecchio di Sirius con un veloce "così vediamo se ho fatto tutto giusto" e si girò di scatto per fulminarlo con un'occhiataccia.
Poi, quasi correndo, raggiunse il gruppo di ragazze.
-Ehi, ciao!-, salutò con un sorrisone. Kara, la ragazza bionda di Tassorosso, ricambiò il sorriso.
-Katy! Com'è andato il tuo esame?-, domandò allegra. Nonostante fosse più grande di Katy (frequentava il sesto anno), si era sempre trovata bene in sua compagnia.
Katy sbuffò. -Tutto bene, credo, anche se la domanda sette del compito di Storia della Magia penso di averla sbagliata-.
-Oh, non preoccuparti-, la rassicurò Daws, anche lei di un anno più grande, ma sempre Grifondoro, -Io l'anno scorso ne ho sbagliate tre e ho comunque avuto Oltre Ogni Previsione-.
Lily annuì tra sè e sè. -Katy, sei già andata al colloquio con la McGranitt?-. Con "colloquio", Lily intendeva quello che gli studenti del sesto anno chiamavano "A.C.A.I" vale a dire Amichevole Chiacchierata Alunni-Insegnanti. Consisteva in un incontro, tra appunto lo studente e i suoi insegnanti, in cui il primo doveva dire cosa avrebbe voluto fare una volta finita la scuola. Il più grande dilemma per i ragazzi del quinto anno. E per Katy.
-Ce l'ho tra venti minuti. Tu l'hai già fatto?-
-Sì-, sorrise Lily, raggiante.
La mora annuì distrattamente. -Allora forse è meglio che mi sbrighi prima di arrivare in ritardo-
-Non preoccuparti-, disse Daws comprensiva, di fronte all'evidente disorientamento di Katy, -Andrà benone-.
Prima di sparire su per la collina la ragazza mormorò un veloce "lo spero davvero", la borsa colma di libri in spalla che rischiava di rovesciarsi da un momento all'altro. Quando arrivò nel corridoio davanti all'aula in cui si sarebbe dovuto tenere il colloquio, mancavano ormai pochi minuti.
Nell'attesa si sedette accanto ad una grossa ragazza di Serpeverde dai lunghi capelli neri e le rivolse un tremulo sorriso cortese. Questa, per tutta risposta, si spostò di due sedie più in là senza rispondere.
Con espressione rassegnata, Katy cominciò a giocchicchiare nervosa con un filo della sua gonna, cercando di non badare al suo stomaco che si contorceva furiosamente. Avrebbe quasi preferito baciare un Serpeverde piuttosto che dover affrontare Doger in persona. L'istante dopo che ebbe formulato questo pensiero il viso di Katy si contrasse in una smorfia schifata. Quasi. Appunto.
-Katherine Hall-, chiamò una voce. La ragazza sobbalzò quando i suoi occhi incontrarono quelli duri della professoressa McGranitt. Con passo incerto e stringendo convulsamente la borsa con una mano, lasciò che la professoressa la spingesse gentilmente nell'aula, dove i professori erano seduti in un perfetto semicerchio: partenza tutt'altro che incoraggiante. Doger, avvolto dalla sua solita aura di ostilità, ridusse gli occhi a due fessure e si lasciò sfuggire uno sbuffo annoiato.
Katy prese posto su una seggiolina, su invito della professoressa McGranitt, salutando gli insegnanti con un educato "buongiorno".
-Allora, Katherine-, cominciò la vicepreside incoraggiante, -Sai dunque che sei qui per dirci quale professione vorresti esercitare una volta lasciata questa scuola. Hai già in mente qualcosa?-. La domanda raggiunse Katy con qualche secondo di ritardo, stordita com'era.
-S-sì...mi piacerebbe molto frequentare un corso per Auror, una volta finiti gli studi. So che la mia media non è eccellente, ma...-, si affrettò ad aggiungere, ma la professoressa McGranitt la interruppe.
-Oh, no, invece. Hai un'ottima media, Katherine. E hai sufficienti Oltre Ogni Previsione per intaprendere questa carriera-.
Sollevata, Katy fece per ringraziare, ma un'altra volta un professore la interruppe.
-D'altro canto-, disse Doger strascicando le parole, -Una delle doti richiste a un Auror è la capacità di fare pozioni...perfette. E il tuo risultato nella prova è stato...mediocre-.
Oh, quanto sarebbe piaciuto a Katy sbattergli un libro su quel muso grigio e brutto. Oh, sì, che le sarebbe piaciuto. Una voce più autoritaria delle altre si levò all'improvviso e solo allora Katy vide il professor Silente, in piedi accanto alla scrivania.
-Oh, io non credo che la signorina Hall faticherà in questo mondo, anche con un normalissimo "Accettabile"-, detto questo le strizzò l'occhio senza farsi notare. Katy dovette trattenere un sorriso alla vista del volto stranamente paonazzo di Doger.
-Per il resto gli esami sono andati molto bene, Katherine-, riprese la McGranitt, -La tua trasfigurazione del procione è stata molto accurata-, concluse, rivolgendole uno dei suoi rari sorrisi.
-Per quanto riguarda il compito di Storia della Magia-, continuò il professor Ruf, con il suo solito tono monotono, -L'esame è andato bene, anche se ho notato qualche piccola imprecisione nella descrizione della quindicesima battaglia dei Goblin-
-Come vedi, Katherine-, continuò la professoressa McGranitt, -Non hai nulla di qui preoccuparti-
La ragazza balbettò un rapido "grazie", troppo su di giri per aggiungere altro. Si era appena levata un enorme peso.
-Non ho altro da aggiungere, se non buone vacanze-. Katy cominciava seriamente ad amare quella donna. 
-Grazie. Grazie davvero. Grazie-, andò avanti così fino a che la porta dietro di lei non si fu richiusa con un tonfo secco. Poi, quando fu sicura di essere sola, si dilettò in qualche piroetta, per poi lanciare i pugni per aria.
-Katy, sei un maledetto geniaccio! Vai così, ragazza, sei la più fiii....-, interruppe bruscamente una piroetta a metà, quando un ragazzo parecchio carino di Corvonero del settimo anno le passò accanto lanciandole un'occhiata stranita. Sicura di aver fatto una figuraccia, si affrettò a incamminarsi su per i corridoi, verso la Sala Comune, decisa a tenersi stretta l'ultimo briciolo di dignità che le rimaneva.
Salutò Sir Cadogan con un sorriso da orecchio a orecchio, salendo le scale con un saltello sì e tre no. Recitò la parola d'ordine quasi cantando e a passo leggero si affrettò a raggiungere il dormitorio femminile, sicura che niente, ma assolutamente niente avrebbe potuto rovinare quella fantastica giornata. Spalancò la porta canticchaidno tra sè e sè allegra, e sarebbe anche entrata in stanza se un bolide rosso fuoco e singhiozzante non le avesse tagliato la strada, facendole cadere rovinosamente a terra tutti i libri e gli appunti nella sua borsa. Cercando di fare appello a tutta la sua pace interiore e sospirando rumorosamente, Katy si fece un appunto mentale di uccidere la causa del casino che stava per affrontare.
Senza nemmeno degnarsi di raccogliere i numerosi fogli sparsi a terra, la ragazza entrò rassegnata nella camera, il buon umore definitivamente scomparso.
Lily era scomparsa sotto le coperte del suo letto a baldacchino, la testa sotto il cuscino che si alzava ad intermittenza per via dei singhiozzi.
Con fare comprensivo, Katy si sedette accanto a lei.
-Ti va di parlare?-
-No!-, ringhiò la rossa, la voce spezzata dal pianto.
Katy si guardò intorno disorientata: non era la risposta che si aspettava. Ora aveva esaurito gli argomenti di conversazione. Non era mai stata brava a consolare la gente; di solito erano Dennis e Mary che si occupavano di cose del genere.
-Va beeene...Allora me ne parli lo stesso, che dici, ti va?-. Tirando su con il naso, Lily si districò dalle coperte e il suo viso sbucò da sotto il cuscino, arrossato e gonfio di lacrime.
-Apprezzo quello che stai cercando di fare, Katy, ma davvero, sto bene...-, chiarì, tirando su con il naso una seconda volta.
 -Oh, sì, molto convincente, Lil-, ridacchiò Katy sarcastica. -Dai, su, siamo amiche da una vita, lo sai che a me le puoi dire certe cose-. Lily si tirò a sedere esitante.
-Severus...-
-Oh, lo sapevo che centrava lui-, ringhiò Katy schioccando le dita con l'aria di chi se lo aspettava.
Lily rise piano della faccia buffa dell'amica.
-S-sì, m-mi ha chiamata Mezzosangue-, continuò, con la voce che si spezzava in strani punti della frase. Katy spalancò la bocca, furente.
-Ma davvero? Quel brutto idiota, giuro che me la paga!-, ringhiò alzandosi di scatto dal letto e procedendo a passo di marcia verso la porta.
-Katy, non serve, davvero!-, mormorò Lily con una vocina flebile da sotto le coperte.
Suddetta voce non fece nemmeno in tempo a raggiungere le orecchie di Katy che questa era già fuori dalla stanza.
Attraversò a lunghi passi la Sala Comune, per poco non scaraventò a terra un bambino del secondo anno e spalancò la porta del ritratto con furia omicida. Quel Mocciosus voleva prendere in giro i Grifondoro? Bene. Voleva fare il presuntuoso davanti a lei? Benissimo. Ma chiamare Lily "Mezzosangue" mai. Questa era una faccenda personale.
Sorpassato il ritratto con un piede, Katy, lo sguardo deciso rivolto in avanti e le mani strette a pugno, fece per allungare l'altro piede, ma incappò in un fagotto sul pavimento che non aveva visto e che la fece ruzzolare a terra.
-Tu! Brutto imbecille!-, ringhiò fumante di rabbia dal pavimento, massaggiandosi dolorante il polso. Severus le scoccò uno sguardo acido, tenendosi a sua volta la spalla dolorante.
-Direi che sei tu quella che mi è caduta addosso-, ribattè sprezzante.
-Ma che...io...-, a corto di parole per l'evidente ingiustizia di quell'osservazione, Katy si limitò a mettersi in piedi. -Che ci fai lì per terra?-, chiese infine con tutta l'asprezza che potè.
Severus rivolse lo sguardo, di solito arrogante, verso il pavimento.
-La stavo aspettando...E invece tu dove andavi tanto di fretta?-, aggiunse poi cattivo.
-A cercare te, maledizione! Hai fatto un maledetto casino! Lily sta piangendo e...e come hai potuto farlo? Eravate amici e per quanto io fatichi a comprendere come ciò fosse possibile so che Lily era davvero felice! E hai mandato tutto a...-. Katy si interruppe al pelo, pensando che forse, per quanto potesse essere arrabbiata, non sarebbe stato proprio il massimo usare un gergo babbano dentro le mura di Hogwarts.
Perciò si limitò a concludere con un semplice: -Sei un idiota-.
Severus alzò lo sguardo incollerito sulla ragazza, il viso distorto da un'espressione perfida.
-TUTTO QUESTO NON SAREBBE MAI SUCCESSO SE QUELLI CHE TU CHIAMI AMICI NON MI AVESSERO UMILIATO DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA!-, sbottò, sorprendendo perfino Katy, che non lo aveva mai sentito alzare la voce. Ma lei non era disposta a cedere facilmente.
-SAI CHE COSA C'E'? TE LO MERITI! SEI UNO STUPIDO, PRESUNTUOSO E ARROGANTE...-
-E TU SEI UNA RAGAZZINA STUPIDA CHE SI CREDE LA...-
-...SEI UN BRUTTO SCEMO, ECCO CHE COSA SEI, UN'INSIGNIFICANTE CACCA DI TROLL...-
-...TI SENTI IN DIRITTO DI DIRE CIO' CHE PENSI SOLO PERCHE'...-
-...ARROGANTE, MALEDETTAMENTE SACCENTE...-. Katy fu costretta ad interrompersi di colpo perchè d'un tratto si ritrovò gli occhi orrendamente gialli di Miss Purr puntati addosso. La gatta stava seduta sul pavimento con la testa lievemente inclinata, come in ascolto. La coda sbatteva nervosamente sul pavimento di marmo.
-...E hai combinato un gran casino solo perchè sei una testa vuota!-, riprese la ragazza dopo una pausa, la voce calata di due ottave.
-...Se ho fatto una cosa stupida è solo per colpa...-
-Oh, bravo, facile dare sempre la colpa agli altri, questa Lil non te la perdonerà tanto facilmente!-
-Lo so-
-E credi pure che...Cosa?-. La ragazza si interruppe di colpo per la seconda volta, leggermente disorientata di fronte all'espressione triste del Serpeverde.
-Ho detto che lo so-, mormorò Piton, guardandosi stranamente le mani, mentre Miss Purr se ne andava tranquilla, -Lily non è stupida, ha ragione ad essere arrabbiata...Ma se solo mi desse la possibilità di spiegarle...-
-Quindi intendi stare qui tutta la notte, immagino?-, sospirò Katy, stanca.
Piton alzò un sopracciglio sulla fronte pallida e fissò intensamente la Grifondoro.
-Beh, se tu le chiedessi di uscire, forse...-
-No, no e no-, chiarì Katy in fretta, -Io non la spingerò a fare un bel niente. Questo è affare tuo. E fammi il favore di sloggiare prima che qualcun altro inciampi-, detto questo, tornò sui propri passi e afferrò lo stipite del ritratto, per rientrare nella Sala Comune. Si bloccò però con il piede a mezz'aria, in uno stato che sembrava di profondo turbamento emotivo.
Forse perchè aveva appena visto Piton lasciarsi cadere a terra con aria affranta.
Fu così che fece la sua opera buona.
-Le parlerò-, mormorò così piano che sembrava stesse parlando da sola.
Lo sguardo di Severus scattò sulla ragazza a velocità lampo. -Come?-
-Hai capito perfettamente-, continuò Katy sempre senza guardarlo, come se la conversazione le stesse costando uno sforzo disumano. -Ma non ti assicuro niente-, continuò prima che l'altro potesse parlare, -Non la costringerò a fare nulla che non voglia fare, deciderà lei-. Poi sparì oltre la soglia borbottando fra sè e sè frasi come: -Altro che Grifondoro, avrebbero dovuto mettermi in Tassorosso, Merlino...-. Non ne era certa, ma le era parso di sentire un flebile "grazie" dietro di sè.

***
-Ho incontrato Moc...Severus-, sospirò la ragazza buttandosi di peso sul letto dell'amica, che ora aveva smesso di piangere.
-Gli hai fatto una fattura?-, singhiozzò Lily lievemente preoccupata.
Katy sollevò un sopracciglio. -Se la sarebbe cercata...ma no-, aggiunse in fretta, di fronte all'espressione orripilata della rossa.
-Mi ha chiesto...mi ha domandato...ha fatto richiesta...-
-Sputa il rospo, Katherine-
-Di parlare con te-, concluse la mora, così velocemente che biascicò tutte le parole insieme.
Lily saltò giù dal letto con espressione scandalizzata, con un movimento così brusco che anche Katy ruzzolò giù dal letto.
-Sei impazzita?! IO NON CI PARLO CON LUI!-
-Sì, questo l'avevo capito-, borbottò la ragazza risollevandosi dal pavimento. -D'accordo, come vuoi-
-E questo è tutto?-, domandò Lily, leggermente confusa. Katy era famosa per essere una testa dura, non avrebbe mai mollato tanto facilmente. -Non c'è altro?-
-No-, sbadigliò la mora.
-No?-
-No-, confermò Katy.
-No-
-No...e ora se non ti dispiace vado a cecare il clan-
-Oh sì, certo-, mormorò Lily, -E ringraziali da parte mia, davvero...strano a dirsi ma...credo proprio che mi abbiano fatto un favore-
-Sarà fatto, milady-, e con un inchino scherzoso Katy sparì per la seconda volta dalla stanza.

***
-VOI-
-Allarme-Katy-allarme-Katy-allarme-Katy...-, cominciò Sirius all'improvviso terrorizzato, cominciando a sbattere nervosamente cuscini prelevati dai divani della Sala Comune sulla testa degli amici, per avvisarli del pericolo incombente, mentre l'amica avanzava verso di loro a passo di marcia.
-Kat, non è come sembra-, cominciò James alzando le mani in segno di resa.
-Sì...probabilmente hai sentito circolare delle voci sulle mutande di Mocciosus, beh...non erano vere-, continuò Peter, Katy ormai a un centimetro da lui.
La ragazza sospirò a fondo.
-VOI SIETE...I PIU' MITICI DEL MONDO!-, sbottò all'improvviso saltandogli addosso, e coinvolgendo nell'abbraccio stile orso anche Remus, che fino a pochi secondi prima era immerso nella lettura di un grosso libro.
-Sei impazzita, Kat?-, domandò James senza poter fare a meno di ridere.
-Oh, Merlino, vi voglio bene, ragazzi!-, continuò a cinguettare Katy senza mollarli.
-Quindi non sei arrabbiata perchè abbiamo...per quello che è successo?-, cercò di capire Sirius, anche lui con un sorriso da orecchio a orecchio.
Katy li strinse ancora più forte. -Oh, no, sono molto, molto arrabbiata-
-Non capisco-, chiarì Peter cercando prendere aria.
Katy lasciò andare i ragazzi così di colpo che questi furono costretti a barcollare per un po' prima di ricadere sul divano.
-Avete fatto una cosa pessima, e su questo non si discute-
-Ma noi...-
-Ci ha provocati!-
-Sì...lui...lui ci ha guardato male, ecco...-
-No, niente "ma"!-, li rimbeccò Katy ponendo fine alle loro scuse che la ragazza dava per certo come infondate. Ora sembrava molto più la loro mamma, ma ancora, inspiegabilmente per loro, sorrideva. -Siete stati veramente scorretti, però...-
-Ci vuoi bene lo stesso?-, ammiccò James convincente.
-Merlino, avrei voluto avere anch'io la mia vendetta personale, ma siete stati grandi!-, concluse, entusiasta.
-Quindi fammi, capire-, riprese Sirius, cauto, -Tu non sei arrabbiata-
-Sì, un po'-
-Ma solo perchè avresti voluto partecipare, giusto?-
-Mi sento una persona orribile-
-Davvero?-
-Naaah-.
Nella Sala Comune calò il silenzio. I ragazzi tranne Remus - che si guardava intorno sconcertato-, si gettavano occhiatine confuse, mentre Katy attendeva, in piedi davanti a loro.
Poi tutti esplosero in una fragorosa risata.
-Aaaaah, sei la migliore, Kat!-, saltò su James, stringendo forte l'amica, seguito a ruota da Peter e Sirius.
-Sì, sì, lo so...ma ora dovete raccontarmi cos'è successo...-
-Non vuoi prima parlarci del tuo colloquio?-, domandò Remus.
-No, quello non è la priorità...forza, su-
-Beh, allora...eravamo nel parco e stavamo parlando tra di noi...-, cominciò Peter.
-...E ci stavamo vagamente annoiando...-
-...Così abbiamo pensato di fare qualcosa e...-.
Il racconto andò avanti per ore, e venne modificato nei modi più strani, fino ad arrivare all'ultima versione in cui era presente anche un tritone carnivoro. E, alla fine, tra le risate e le fedeli imitazioni di Sirius e James, i ragazzi compreso anche Remus, si scordarono completamente dei loro esami.



*Angoletto dell'autrice*

Ragazze, lo so, è cortissimo! E so anche che è un decennio che non torno su EFP, e so anche che continuo a cercare giustificazioni, però la scuola sta finendo e per quanto paradossale possa risultare in un liceo linguistico, ho un debito grande quanto un Troll in matematica! E ovviamente sto facendo una fatica ladra per tirarlo su, visto e considerato che la nostra prof non vuole capire che a noi linguistici, di partenza, la matematica fa veramente schifo...(eccetto casi rari: vedi famiglia Hermione Granger).
Prometto che appena la scuola finisce mi metto a postare a raffica, ma fino ad allora per me risulta impossibile, anche perchè ora ho pure le scadenze e non posso tenere il computer per più di un'ora la domenica D: (Faccina che dovrebbe essere scioccata...)
Comunque, ora vi parlo del capitolo.
Continuo a dirvi che la storia si dovrebbe ricollegare ad Harry di zia Row, infatti (*rullo di tamburi*) Katy non appare nella scena in cui James e Sirius smutandano (io smutando, tu smutandi, egli smutanda...) Piton.  Ecco spiegato l'arcano mistero!
E sì, mi sono sentita una persona orribile scrivendo di Katy, ma che ci volete fare, se fossi una Nata Babbana anche io la prenderei sul personale!
E parlando del colloquio con i professori e dei test...siamo ai G.U.F.O ovviamente, e da come li ho descritti questi vanno molto diversamente rispetto a come li ha descritti la Row, ma l'ho fatto apposta, perchè altrimenti sarebbe identico al libro e perchè una volta magari andavano davvero diversamente...e poi perchè ci tenevo a finire il quinto anno in fretta, visto che ho un sacco di idee fiche per il sesto!
Besos,
Inky
 
 P.s. per Mooney Dora, se leggi questo messaggio...scusa se non mi trovi più su fb, ma ci riesco ad andare solo di nascosto con il telefono, ormai! D:




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