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di Gnesina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


capiolo 1

Aereoporto Milano Malpensa-ore 05:00

"Si mamma non ti preoccupare,ti prometto che vi chiameremo appena atterrate a New York!" ripetè Annabell alla madre per l'ennesima volta.
"ok ok,ma mi raccomando ragazze siate prudenti.....dio come sono preoccupata!".
Sua madre era la persona più apprensiva del mondo,erano settimane che la tartassava di raccomandazioni;
Annabell dal canto suo ringraziava ogni santo che la madre di Becca fosse così tranquilla e fiduciosa,tanto da riuscire a salutare la figlia senza farle venire un bel mal di testa ,come quello che stava venendo a lei.
"Mamma ti vuoi calmare,non stiamo mica andando in un bordello spagnolo,andiamo in vacanza da papà,che tra l'altro mi ha promeaao di passare l'estate con noi,quidni non c'è nulla di cui preoccuparsi!" Annabell, sperava vivamente  che la sua ultima affermazione fosse vera,erano ormai 2 anni che non vedeva suo padre e non ostante tutto le mancava.
Quando le aveva chiesto di andare da lui,Annabell era rimasta stupita ,e gli aveva fatto promettere di non prendere impegni di lavoro per l'intera estate.
"Non ti fare troppe illusioni tesoro,sò che l'ha promesso ,ma lo sai che le promesse di tuo padre valgono come un soldo bucato,non voglio che tu soffra ancora.".
Aveva ragione Vittoria,il suo ex marito di promesse ne aveva sempre fatte tante,soprattutto alla loro figlia,ma non aveva mai mantenuta una,
perchè sempre preso dal suo lavoro o dalla giovane segretaria di turno; E alla fine quella che più ci aveva rimesso era stata sicuramente la piccola Annabell ,
che crescendo aveva poco a poco smesso dia spettarsi qualsiasi cosa da quel padre sempre assente.
Così aveva chiesto il divorzio e l'affidamento,non che ce ne fosse stato realmente bisogno,Hanry non aveva avanzato nessuna pretesa sulla bambina,così il giudice aveva  deciso che Annabell fosse affidata alla madre in esclusiva e che al padre fossero spedite foto e notizie della piccola,e che se l'avesse desiderato avrebbe potuto vedere la figlia nei week-end e/o nelle vacanze. Nemmeno un anno dopo il divorzio, Hanry,si era trasferito ad Atalanta e tornava a Milano solo un paio di volte l'anno per vedere Annabell,all'ora settenne.
Ma da 2 anni a quella parte, non ostante ci avesse fatto l'abitudine,non si era più fatto vedere e le telefonate tendevano a diminuire,e Vittoria aveva notatato che Annabell stava male per questa situazione,cvosì circa 6 mesi prima aveva telefonato all'ex marito e l'veva convinto ad ospitare Annabelle Becca pe tutto il periodo estivo.
Motivo per cui si trovavano tutte li,Vittoria,Annabell,Becca e sua madre Lisa.
Gli sproloqui di Vittoria vennero interrotti dalla voce di un altoparlante che annunciava ai passeggeri del volo Milano-New York l'imminente imbarco.
Annabell non potè che tirare un sospiro di solievo, "mamma ora dobbiamo andare,andrà tutto bene vedrai!" disse Annabell dandole un bacio sulla guancia; Poi si rivolse a tutte e due le donne che le guardavano con le lacrime agli occhi, "ok sentite,vi chiameremo tutte el sere,3 mesi passano in fretta!".
Annabell spostò lo sguardo dall'una all'altra finoa posarsi sulla mamma di Becca,che non ostante l'apparente tranquillità,stava singhiozzando come una bambina.
"Su zia Lisa,non piangere,siamo o no le tue Omette!?!" disse Annabell abbracciandola.
Lisa,la mamma di Becca,non era davvero una sua parente,ma lei e sua madre si conoscevano sin dai tempi delle superiori e non si erano più separtae facendo crescere Annabell e Becca insieme, così che le bambine sin dalla più tenera età si rivolgevano alla madre l'una dell'altra  con l'appellativo di zia.
La mamma di Becca era una donna dolce ed emotiva, ma decisamente forte e iperprotettiva; aveva sempre chiamato le 2 bambine "Omette", perchè diceva che un nomignolo che si addiceva ad entrambe,in quanto erano sempre state vivaci e pestifere come dei maschietti.
"Annabell,Annabell...dobbiamo andare ora!!" disse Becca prendendola per mano e trascinandola all'imbarco.
"Biglietti e passaporti per favore!" chiese una delle hostess al terminal; "si solo un minuto" era un pò che Becca frugava nella borsa e Annabell si cominciava a chiedere perchè...
"Becca dove sono i biglietti e i passaporti???" chiese la ragazza allarmata,rendendosi conto del perchè Becca scavasse così furiosamente nella borsa.
"Bell ti prego non ti arrabbiare...non li trovo! li avevo nella borsa e ora non ci sono più!" piagnucolò Becca disperata;
"dio Beky, li avevo dati a te perchè di solito sono io quella che perde tutto!!" disse Annabell sull'orlo della disperazione.
Nell'insieme viste da fuori sembravano addirittura comiche.
"Allora signorine,i biglietti?" chiese l'hostess impaziente; "solo un  attimo ancora per favore,la mia amica se li è persi!" ribattè Annabell guardando male Becca.
"Niente biglietti,niente imbarco,mi dispiace...!" berciò l'hostess maligna.
"Lo sappiamo stupida oca,come credi che siamo arrivate fino a qui senza i biglietti...volando!?!" urlò fuori di se Becca, Annabel no l'aveva mai vista così furiosa e dovette calmarla e chiedere scusa all'hostess spaventata.
"Scusate,cercavate questi?" chiese una voce dolce,con un marcato accento straniero dietro di loro.
Le ragazze si voltarono e si trovarono davanti ad un uomo sulla trentina,proprietario della voce e di due stupendi occhi blu quasi magnetici tanto da catturare lo sguardo ammirato di Annabell che non si accorse nemmeno che l'uomo con un sorriso smaglainte le porgeva i biglietti...

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


capitolo 2 Dopo poco Annabell si riebbe e prese i documenti dalle mani del moro che ancora le sorrideva, " grazie mille stavamo impazzendo!" disse con gratitudine per poi congedarsi con un gesto della mano.
Annabell imbarazzata come non mai, agguantò Becca e la trascinò nuovamente al gate scusandosi piano con lo sconosciuto per lo strano e inquietante comportamento dell’amica.
Consegnati i biglietti , la ragazza trascinò una sproloquiante Becca sull'aereo… "Bell, Bell..lui lui era..." borbottò Becca senza però finire la frase;                                                 
 "No tesoro, quello non era nessuno, solo un ragazzo gentile che ci ha riportato i biglietti!" cercò di confortarla Annabell.
Dopo un pò che percorrevano il lungo corridoio dell'aereo senza trovare i loro posti le due ragazze decisero di chiedere aiuto, " scusi..." disse Becca rivolta ad un giovane Stuart;
 "si...ditemi signorine...." rispose lui gentilmente, "noi...noi... bè non troviamo i nostri posti !" disse lei titubante mangiandosi l'unghia del pollice;
 Lo Stuart allora, prese i biglietti che prontamente Annabell gli stava porgendo e li studiò per qualche secondo e poi con sguardo divertito disse "certo che non trovate i vostri posti…sui biglietti c'è scritto first class, e voi ora vi trovate nella sezione dell'economy class...quindi se volete seguirmi vi accompagno ai vostri posti!" e con un gesto della mano le invitò a seguirlo.
Camminavano dietro al giovane inserviente come degli automi, incredule per quello che gli stava succedendo; si ritrovarono ben presto in un’altra parte dell’aereo, sedute comodamente su grandi e morbidi sedili di pelle.
Il cordiale congedo dello Stuart le riportò alla realtà;
“oddio, oddio Bell…siamo in prima classe non ci posso credere!!!” strillò Becca agitata,
“Già, non pensavo che papà avesse fatto le cose così in grande!” rispose Annabell pensierosa.
“Bè, se può valere qualche cosa, io penso che l’abbia fatto per ripagare in anticipo la sua assenza quest’estate!...in più sono 15 ore di viaggio direi che è il minimo che poteva fare!” disse Becca seria;
“Speriamo che non sia così…intendo sul fatto di farsi perdonare…ma comunque già che ci siamo godiamocelo!!” sospirò Annabell affondando nell’enorme sedile.

La testa le pulsava e fu costretta a chiudere gli occhi, per una fitta di dolore improvvisa.
“Bell stai bene??” chiese preoccupata Becca, vedendo la smorfia di dolore sul viso dell’amica;
Quella smorfia, dopotutto, lei la conosceva bene, era il richiamo di uno dei soliti mal di testa di Annabell, e di certo non era un buon segno.
Quelle dannate emicranie le andavano e venivano sempre più forti, e Becca era molto preoccupata, ma l’amica non ne voleva mai parlare, così lei si limitava a farle bere un’aspirina e ad aspettare che le passasse.
E come al solito per quella domanda, Annabell non sprecò troppe parole “emicrania” disse semplicemente,
ma con sgomento Becca si accorse di non avere dietro l’antidolorifico e Annabell cominciava a stare davvero molto male.
“Bell tesoro, ora vado a chiedere all’hostess se ha qualche cosa…torno subito!” disse Becca mentre si alzava;
Non fece in tempo a girare il capo che si trovò di fronte una frizzante biondina, dal viso più che familiare e che le porgeva due piccole compresse blu “Non ti preoccupare te la do io un’aspirina!” .
Becca non aveva parole, ora era più che sicura che l’uomo dei biglietti era proprio chi credeva che fosse e che la ragazza che le stava davanti non era una visione.
“Allora le prendi??” le chiese la bionda, risvegliandola dall’improvvisa catalessi in cui era caduta;
“Si si…grazie mille!” disse Becca prendendo le pillole e passandole ad Annabell che la ringraziò con un mesto sorriso.
“Io sono Candace comunque!!” squillò la ragazza che nel frattempo si era accomodata nel sedile di fronte a lei.
“lo so!” disse veloce Becca “cioè….piacere io mi chiamo Becca!” corse ai ripari imbarazzata accortasi della gaffe;  “hahahaha non ti preoccupare, Nina me lo aveva detto che ci avresti riconsciuti…!” Rise Candace vedendo il paonazzo colorito della ragazza.
“Nina?...stai scherzando…oddio!!” urlacchiò Becca in preda all’euforia.
“si Nina…lo ha capito da come hai fissato Ian al check-in! Sembravi aver visto un fantasma!” affermò Candace allegra.
Una voce squillante le colse entrambe di sorpresa.
“Candy hai trovato i nostri posti!!” disse una moretta minuta e carina, rivolgendosi alla bionda divertita.
“yes darling…vieni, siediti!” la invitò Candace amichevolmente;
“lei è Becca!” disse poi guardando la nuova conoscenza, che a sua volta fissava attonita la moretta appena arrivata.
“io sono Nina…ma scommetto che già lo sapevi!” trillò quest’ultima con un grande sorriso.
“Sapevo che ci avresti riconosciuti…ma…ma sembri sconvolta tesoro, stai bene!?!” chiese Nina preoccupata per la reazione di Becca.
“Pia…pia piacere, io non ci posso credere sapevo che non stavo diventando matta! Siete proprio voi!!” Becca era eccitatissima.
“ Si, siamo proprio noi…” assentirono in coro Nina e Candace scambiandosi un’occhiata complice.
Poi Nina volse lo sguardo alla ragazza tutta rannicchiata sul sedile di fianco a Becca “mmm…Becca la tua amica sta male?” chiese.
“si…ha l’emicrania, ma Candace le ha dato dell’aspirina…in un paio d’ore sarà come nuova!” confermò Becca sul preoccupato, facendo una carezza all’amica addormentata.
“Come si chiama??” esordì curiosa Candace;
“Annabell, si chiama Annabell” disse la ragazza sorridendo.
“si vede che le vuoi molto bene, sei quasi materna nei suoi confronti!” le fece notare Nina intenerita.
“in effetti Nina ha ragione…sei dolce!” diede manforte l bionda.
Becca le fissò per un momento, per poi voltarsi verso l’amica di fianco a lei “Annabell è fragile…ha sofferto molto…è come un bimba, va protetta ed amata, io le do ciò di cui ha bisogno e lei mi ricambia regalandomi sorrisi che scalderebbero il cuore di chiunque! Lei è…speciale!” disse amorevole “in più da quando Sophia se ne è andata…dio solo sa, quanto abbiamo bisogno l’una dell’altra!” concluse Becca con le lacrime agli occhi.
Le due ragazze la guardavano commosse e ammirate;
“comunque…insomma…che ci facevate a Milano???” chiese Becca curiosa, scacciando la malinconia.
Fu Nina a rispondere “ avevamo bisogno di una pausa dal lavoro, le riprese ci sfiniscono! Così Ian ci ha invitati tutti nella sua casa milanese per un paio di settimane…ma siamo potuti partire solo io, Candy, Paul e Ian…gli altri si erano già organizzati…peccato perché ci siamo divertiti!”.
Becca era stranita “ma…ma nessuno ne sapeva nulla! Insomma come avete fatto a gabbare i fan,  i giornalisti e il network!!! E poi scusa…dove sono Paul e Ian?”
“hahaha in realtà, noi non abbiamo fatto nulla...è stata Julie a fare tutto! Ian e Paul sono seduti più avanti…ma qui ci sn ancora due posti liberi quindi credo che ci raggiungeranno più tardi!” Rispose Candace alzando le spalle pensierosa.

-Signori e signore, qui è il comandante che vi parla…stiamo sorvolando la penisola spagnola e sono le 7:00 orario Italiano.
Sono felice di comunicarvi che la temperatura e le condizioni atmosferiche ci garantiranno un volo sereno e senza turbolenze.
Come potrete notare le hostess stanno passando per servire la colazione e distribuire il kit di volo affinchè stiate più comodi.
Grazie per aver scelto la nostra compagnia, vi auguriamo un piacevole viaggio!-

La voce del capitano interruppe le chiacchiere delle 3 giovani, che non si erano nemmeno accorte di essere decollate.






ANGOLO AUTORE:
ookk...spero che questo capitolo vi sia piaciuto...se si lascite un commentino please...cercherò di aggiornare al più presto!!!
un bacio GNESINA!

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