The kitsune's war: the legend of the ninth tail

di AlyeskaGnac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Il più figo della scuola ***
Capitolo 3: *** Dolore e misteri ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Ci troviamo a Tokio,sono quasi le undici di sera e da una finestra illuminata da una pallida lampada, si notano due sagome, vicine l’un l’altra.
- e così, la Kiuby d’orata ottenne il potere del fuoco, mentre, quella  argentata, ottene il potere dell’ acqua; l’ultima arrivata invece ottenne un dono che nessuno si sarebbe mai aspettato –
- Era un dono molto importante mamma?-
- Si piccola, vedi, la terza Kiuby, quella dal manto bianco e candido come la neve, puro come la luce ottenne la visione infinita, il controllo dell’ universo, del giorno,della notte,di tutto a parte i primi due poteri donati alle altre Kiuby –
- Ma perché? Che senso aveva scusa? –
-  il controllo del intero universo è una cosa molto importante, non può essere affidato a chiunque e Kamy aveva capito che lei e solo lei avrebbe potuto portare un peso tanto grande –
- Ma le altre due non si sono arrabbiate? –
- No! Certo che no! Anzi, per anni furono fedeli ad essa e lo sarebbero state per tanto altro tempo se… se non fossero giunti gli Okami yokai che assetati di potere e arrabbiati con la loro dea Amaterasu,che tra l’altro faceva parte di loro, vollero sfidare le tre Kyubi, in particolar modo Link, un grosso Okami yokai dal pelo nero come il carbone e gli occhi rossi come il sangue, che mostravano tutto l’odio e la voglia di uccidere che aveva
- La Kyubi d’orata e quella argentata non ce la fecero vero? –
La bambina disse questo con voce triste
- Si… ma la Kyubi celestiale,così venne chiamata, invece era molto potente e scatenò una guerra interminabile contro gli Okami yokai, il combattimento tra lei e Link durò per quasi 6 mesi –
- così tanto? –
- già, ma poiché rischiavano di mettere così fine alla vita di ogni essere vivente per l’enorme forza sprigionata un potente stregone li sigillò in un amuleto speciale,la loro battaglia continua al suo interno tutt’ora.Questo amuleto aveva la forma di una grossa sfera, di colore blu e venne chiamata sfera ancestrale, da generazioni e generazioni la sfera venne tramandata, giungendo fino a noi e che adesso è conservata nel museo di Tokio, fine –
La donna si alzò dal letto su cui si era seduta
- Adesso a letto –
- ma mamma!Non mi hai raccontato la parte in cui lo stregone toglie parte dei poteri agli Okami yokai e la possibilità di ottenere la nona coda per le Kyubi –
- Già ma l’hai appena detta tu , quindi non c’è bisogno che io la racconti –
 La donna sorrise alla figlia
- ora vai a dormire, lo sai che domani abbiamo il trasloco no?Sono sicura che ti farai tanti nuovi amici a Sakuya Village! –
Poi si avvicina alla piccola, le da un bacio sulla guancia e spegne la luce
- Buona notte mamma! –
- Buona notte Sakura –
Chiuse la porta e dopo qualche passo verso le scale che portavano giù verso la sala una lacrima le rigò il viso
- Mi dispiace Saki ma… questo posto non è più sicuro per te –
Si allontanò, ignara che dalla finestra della camera di sua figlia, un paio d’occhi fissavano la piccola
 
 
Note: allora,so che dovrei continuare le altre storie che ho lasciato in sospeso ma mi era venuta in mente e non riuscivo più a togliermela dalla testa, ditemi se vale la pena continuarla anche se so che è un po’ pochino >-< ho già scritto il secondo in cui alla fine inserirò anche le immagini dei vari personaggi che compariranno, però vi prego di dirmi se vale la pena continuarla e se c'è qualcno che almeno la segue o lasciarla stare e cercare di rimuoverla dalla testa
Un bacione
 
Ps: chiedo scs per eventuali errori d’ortografia XD 
 

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Capitolo 2
*** Il più figo della scuola ***


 
 
10 anni dopo a Sakuya Village…
 
- 7:45 DRIIIIIIN!
Sakura – Uhm? é già ora di svegliarsi?
Mi alzai con mala voglia dal letto dirigendomi verso il balcone della mia stanza e spostando le tende ; un bel sole luminoso mi riscaldò il viso assonnato.
Sakura – Bene, cosa posso mettermi?
Mi diressi verso l’armadio e optai per un maglione  rosa, una bella gonna a righe e fusò neri.
Portai tutto nel bagno, iniziando a prepararmi.
Mamma – Saki! La colazione è pronta!
Sakura – Arrivo mamma!
Urlai e, dopo essermi pettinata, scesi le scale. ( Non ve l’ho detto, ma mia è una bella villetta a tre piani contando anche la soffitta, diciamo che qui quasi tutti abitano in case come la mia ). Una volta scesa sentii un dolce profumino provenire dalla cucina.
Sakura – Mmmm! Hai fatto le creap?
Mamma – Proprio così! Oggi è il tuo primo giorno di secondo anno alle superiori e quindi volevo fare qualcosa di speciale!
Sakura – Ottima idea!
Addentai una creap, mamma mia quant’erano buone!
Mamma – hai preso la cartina?
Mi chiese poi, mentre stavo bevendo la mia bella tazzona di latte.
Sakura – Yes!
Mamma – Ok, ora però è meglio che ti sbrighi o farai tardi.
Mi tolse il piatto da sotto il naso.
Sakura – Eh? Ma mamma!
Mamma – Non ti preoccupare, penserò io a finire le creap.
Misi il broncio per qualche secondo, poi, decisi di cominciare a incamminarmi.
Sakura – Va bene vado.
Presi lo zaino e uscii.
                                                               ***
Aprii la cartina, cercando la scuola, è vero che ormai abitavo in questa città da quasi diec’anni , ma sono una frana con l’orientamento.
Sakura – Dunque, vediamo un po’ che strada devo prendere…allora…credo di dover girare a destra dopo il semaforo, o forse a sinistra…no devo andare dritta…uffa non ci capisco niente!
Sbottai adirata, avrei dovuto chiedere a Hikari di venire con me.
? – Serve una mano?
Mi voltai, trovandomi davanti un ragazzo bellissimo, capelli neri come la pece e due occhi rossi come il sangue, bè forse gli occhi non erano poi così belli, anzi, incutevano parecchio timore, ma avevano anch’essi il loro fascino.
Sakura – E – ecco…in teoria si ma…ti ringrazio ma non c’è nessun problema.
Sinceramente non mi fidavo di quel tale, aveva un non so che di strano.
Sakura – Ora devo andare…ciao.
Diedi un'altra rapida occhiata al ragazzo per vedere se mi stesse seguendo e in effetti fu proprio così.
Sakura – Ho…ho detto che non mi serve aiuto.
? – Ma io sto solo andando per la mia strada, devo andare giusto in quella direzione, per questo ti ho chiesto se avevi bisogno.
Sorrise, ma non era un sorriso innocente, era maligno. Restai a guardarlo a lungo.
Sakura – Se fosse davvero così allora perché non mi superi?
? – Perché…ti sto studiando.
Sakura – T – tu…mi stai studiando? Senti non ho tempo da perdere, perciò adesso lasciami in pace!
Mossi un altro passo, quel giovane mi stava davvero spaventando e in più mi ero anche persa.
? – Come vuoi…mia piccola Saki.
Spalancai gli occhi rigirandomi di scatto, ma, non c’era più niente.
Sakura - …sarà meglio andare.
                                                            ***
Dopo circa 15 minuti…
? – Saki!!!
Riconobbi quella voce squillante.
Sakura – Ciao Hikari!
Abbracciai la mia compagna di classe, nonché migliore amica da quando mi ero trasferita a Sakuya Village.
Hikari – Ma che fine avevi fatto? Sono passata a casa tua ma non c’eri.
Sakura – Volevo provare a trovare la strada da sola per una volta.
Hikari – Ma sai che non dovresti andare in giro da sola, col senso dell’orientamento che hai!
Sakura – Grazie dell’incoraggiamento ( -.-“ ) ad ogni modo, sai con chi saremo in classe quest’anno?
Hikari – Ho dato un occhiata alla lista, ci sarà anche Jake con noi.
Sakura – che bello quindi staremo di nuovo tutti insieme!
Esultai allegra.
Hikari – esatto! Ma ci saranno anche 5 nuovi ragazzi.
Sakura – Davvero?
Hikari fece di si col capo.
Hikari – Sembra che si siano appena trasferiti da molto lontano, me lo ha detto Sasha, tutta la scuola ne parla, a quanto pare sono davvero bellissimi!
Sakura – Wao! Oggi ho avuto un sacco di buone notizie!
Hikari – A chi lo dici!
Sakura – Adesso però sbrighiamoci o arriveremo tardi!
Cominciai a correre all’impazzata verso il cancello della scuola.
Hikari – Saki…aspettami!
Come al solito Hikari era più lenta di me. Entrai nel cortile.
Hikari – Saki! G….a d’ ava…
Urlò Hikari.
Sakura – Come? Non riesco a sentirti! Sei troppo lenta Hikari!
Thump!
Caddi per terra dopo aver sbattuto contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno.
Sakura – Ahiaiai che male!
Dissi massaggiandomi la fronte.
? – Tutto bene?
Alzai lo sguardo incrociando due meravigliosi occhi blu come l’oceano.
Sakura – Ehm…si, ti chiedo…ti chiedo scusa non ti avevo visto.
? – Questo l’ho notato.
Mamma mia! Se solo l’aveste visto con i vostri occhi! Era il Kami in persona, capelli neri e lucenti come le ali di un corvo, ma con riflessi scarlatti, pelle un po’ scura e, come vi avevo già detto prima, due magnifici occhi blu, così profondi da sembrare due lapislazzuli.
? –  Il mio nome è Shane.
Sakura – P – piacere di conoscerti Shane…io sono Sakura.
Continuavo a balbettare, una cosa normale vista la sua bellezza.
?- Shane! Che succede? Stai bene?
Degli altri ragazzi ci raggiunsero.
Shane – Si tranquilli, ho avuto…un incidente di percorso se cos’ì posso definirlo.
Ragazza – E lei chi è?
Shane – Si chiama Sakura, Saki lei è Yuki.
Sakura – Ehm…piacere di conoscerti Yuki.
Le porsi la mano guadagnandomi un occhiataccia da parte sua, così la ritirai. C’erano altri 2 ragazzi con lei, uno biondo e uno moro, fichissimi entrambi ma mai quanto Shane.
Hikari – Insomma Saki! Ti avevo detto di guardare davanti.
Anche Hikari ci aveva raggiunti, facendomi una bella ramanzina.
Sakura – Eh,eh…scusa ma non riuscivo a sentirti.
Cercai di giustificarmi.
Hikari – E quando mai tu senti o ascolti qualcuno?!
Sakura – Non starai esagerando un po’ adesso?
L’altro gruppetto continuò a guardarci, poi il ragazzo moro tirò Shane per la manica della giacca in pelle nera.
Shane – scusateci ma ora dobbiamo entrare o faremo tardi.
Sakura – In che classe siete?
Domandai curiosa.
Yuki – Non sono affari tuoi!
Mi rispose acida l’altra, sembrava avercela con me nonostante non gli avessi fatto nulla.
Abbassai lo sguardo.
Shane – Yuki…adesso basta!
Le ordinò come se avesse preso le mie difese. Mi guardò di nuovo in silenzio.
Shane – Andiamo!
Poi tutti e 4 si diressero all’ interno del edificio scolastico.
Hikari – Saki? Tutto bene?
Sakura – Si…tranquilla…è meglio se entriamo anche noi.
Detto questo entrammo.
                                                    ***
In classe dopo la prima ora…
Prof. – Ragazzi…devo farvi un annuncio importante.
Disse aspettando il silenzio.
Prof. – Entrate pure.
Non credetti hai miei occhi, i ragazzi appena entrati erano Shane e il suo gruppo; tutte le ragazze stavano già sbavando con gli occhi a cuori.
Prof. – Bene, adesso presentatevi.
Shane si fece avanti per primo.
Shane – Salve a tutti…è un vero piacere conoscervi…il mio nome è Shane.
Le ragazze si trattennero a stento dall’urlarli in faccia “ Sei belliccimooooo!!!!!!” ma in fondo le capivo…eccome se le capivo.
Il biondo fu il secondo a presentarsi.
? – Il mio nome è Rei.
Ok, qui era meglio non fare commenti, bello quanto vuoi ma di un socievole…ti faceva a pezzi con lo sguardo non appena li rivolgevi la parola.
Poi fu il turno di piccola serpe ( creato da me ed Hikari ;) ).
Yuki – Il mio nome è yuki! Spero diventeremo grandi amici!!!
Sakura – ( Cheeeeee?! Ma stiamo scherzando?! ).
Insomma siete testimoni, piccola serpe aveva appena detto che sperava diventassio tutti grandi amici, ma neanche tra un milione di anni!
L’ultimo a presentarsi fu il moro.
? – Io sono Shiro, non ho molto da dire tranne che spero di andare d’accordo con tutti voi.
Shiro non sembrava male, anzi, dava l’impressione di essere molto simpatico.
Prof. – Adesso vediamo come sistemarvi.
Dopo aver dato un occhiata e fatto qualche ragionamento per conto proprio il professore disse…
Prof. – Shane…tu ti siederai vicino a Sakura Inuzuka.
Shane – Che coincidenza! Non ho ragione Saki?
Sakura – G – già.
Mi guadagnai le occhiatacce di tutte le ragazze della classe, mentre Shane si avvicinava.
Hikari – Aspetti un attimo prof, io dove dovrei sedermi allora?
Hikari era la mia compagna di banco, perciò, voleva dire separarsi e…noi non c’eravamo mai separate!
Sakura – prof. Non può mettere Shane da un'altra parte? Io e Hikari siamo sempre state insieme…non ci siamo mai separate!
Prof. – è questo il motivo per cui ho deciso di metterti vicino a Shane, mentre tu Hikari ti siederai vicino a Rei.
Hikari – COSA?! Io con la belva taciturna non ci voglio stare!
Rei la uccise con gli occhi.
Hikari – Eh,eh…scherzavo.
Prof. – Un'altra cosa…i compagni di banco dei nuovi ragazzi faranno li faranno anche da guida nella scuola, adesso tu Yuki…
Non ascoltai quello che il prof. Continuava a dire, ero troppo presa a fissare Shane di nascosto.
Shane – Anche tu sei caduta vittima del mio fascino?
 Disse sorridendo mentre io arrossii.
Sakura – No! Ma che ti salta in mente?
Ok, mi aveva beccata.
Shane – Come vuoi…in ogni caso visto che io ed i miei amici ci siamo trasferiti da poco…che ne dici di farci fare anche un bel giro della città dopo la scuola?
Sakura – C – certo…sarà un vero piacere.
Mentii. Come avevate capito già da prima non ho mai avuto un grande senso dell’orientamento, ma come potevo dirli di no? Fatto sta che ora le cose stavano in questo modo:

  1. Avevo incontrato il ragazzo più figo di tutta la scuola.
  2. Il ragazzo più figo di tutta la scuola era il mio nuovo vicino di banco.
  3. Sarei stata odiata da tutte ( e proprio tutte eccetto Hikari ) le ragazze della scuola.
 
 Ora ditemi, pensate che sia un bene…o un male?

 
 
Note: Vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori ortografici e per i tempi grammaticali ( su cui avrò sicuramente combinato un casino XD )
KISS KISS 

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Capitolo 3
*** Dolore e misteri ***


 Capitolo 3 Dolore e misteri
 
Quando l’ora di biologia finì salutai Hikari  ( Poiché avevamo lezioni diverse) e mi diressi verso il mio armadietto. La lezione successiva sarebbe stata mitologia antica, non era obbligatoria, ma l’avevo sempre adorata ed ero anche la migliore del corso!
Shane – Ehi sakura!
Mi voltai sentendo Shane che mi chiamava.
Shane – Non è che potresti indicarmi la strada per l’aula di mitologia antica?
Sakura – Ma certo! Anch’io devo andare la!
Shane - …ti piace…la mitologia?
Sakura – Un sacco!
Dissi sorridendo, dal canto suo Shane non sembrava molto contento, come mai?
Sakura – Qual cosa non va?
Shane – No, no figurati…scusa ma devo andare adesso.
“scappò” via da li, avevo detto qual cosa di sbagliato? Pazienza pensai, alla fine la strada la troverà da solo. Arrivata in aula mi sedetti al mio banco, qui erano separati, ma ogni tanto li univamo quando dovevamo dividerci in gruppi per fare ricerche.
Miko – Ciao Saki!
Sakura – Miko! Sono contenta di vederti!
Dissi abbracciandola, mi era mancata tantissimo durante le vacanze estive, infondo era stata via per quasi due mesi in montagna dai suoi nonni, poiché i suoi erano partiti per l’america, ma a lei non erano mai piaciuti i viaggi in america e aveva preferito rimanere in montagna.
Miko – Come sta Hikari?
Sakura – Come sempre! Lo sai ci sei mancata molto!
Sorrise scostando una ciocca dei lunghi capelli blu scuro, ora legati in una coda e chiudendo i grandi occhi dorati, e si, mi era davvero mancata!
Miko – Allora? Com’è andata con i nuovi arrivati?
Sakura – Bhe…
La nostra chiacchierata fu interrotta dall’ entrata del professore, seguito da Shane.
Prof. – Siediti pure dove vuoi.
Gli sorrisi invitandolo a prendere posto nel banco libero alla mia sinistra, ma lo rifiutò mettendosi in ultima fila. Lo confesso, c’ero rimasta piuttosto male! Decisi comunque di non prestarci troppo caso e ascoltai la lezione.
Prof. – Bene, visto che è la prima lezione pensavo di darvi subito un bel compito per casa da fare nei prossimi giorni per…lunedì prossimo va bene?
Seguì un coro di si e dopo averne preso nota nel mio diario il prof. Decise di suddividerci in gruppi.
Prof. – Sakura, tu e Shane lavorerete insieme, ho saputo che il professor Martin ti ha dato il compito di aiutare Shane ad ambientarsi, perciò troverete sicuramente il tempo per dedicarvi alla ricerca.
Accettai molto volentieri, ma Shane era piuttosto contrariato, strano. L’ora passò in fretta, e non appena suonò nuovamente la campana corsi da lui.
Sakura – Senti…
Shane – Che vuoi?
Sembrava scocciato, che gli avevo fatto?
Sakura – Bhe, prima mi hai chiesto di farti fare un giro della città,  perciò potremmo approfittarne per passare in biblioteca.
Dissi tenendo lo sguardo basso.
Shane – Lascia stare, dimentica quello che ti ho chiesto.
Sakura – Si ma la ricerca?
Sbuffò prima di ricominciare a parlare.
Shane – Incontriamoci alle quattro davanti alla biblioteca.
Detto questo se ne andò senza neanche darmi il tempo di replicare. I corsi successivi passarono come niente, il primo giorno lo si passava sempre con la presentazione dei nuovi compagni e dei programmi, quindi quando fu il momento di uscire da scuola corsi verso Miko ed Hikari.
Hikari – Il primo giorno è sempre una noia mortale!
Miko – Si ma si possono fare molti incontri interessanti!
Sakura – Già, non me ne parlare.
Dissi amareggiata.
Hikari – Avanti cos’è quella faccia? Sbaglio o sei vicino al più figo della scuola?
Sakura - …è un bene o un male?
Miko e Hikari si guardarono stupite.
Miko – Sicura di sentirti bene?
Hikari – No, non si sente affatto bene, ti rendi conto di quello che ha appena chiesto?!
Miko – È una cosa gravissima!
Sakura – Ma che? Prima fa tutto il gentile e poi cerca di evitarmi, cosa gli ho fatto sbagliato?
Hikari – Se fosse davvero così perché allora non smette di guardarti?
Mi voltai nella direzione indicata da Hikari, aveva ragione, lui mi stava guardando, era col suo solito gruppetto, ma per qualche stranissima ragione, nonostante ora lo stessi fissando anch’io, non aveva osato spostare lo sguardo, i suoi occhi erano davvero meravigliosi, persino da una distanza simile riuscivo a vedere ogni loro singola sfumatura.
Miko – Sakura?
Mi sentii chiamare.
Hikari – Ma insomma Saki ti vuoi riprendere?!
Disse urlando talmente forte da far voltare anche gli altri ragazzi del gruppo. Spostai di colpo lo sguardo accelerando il passo. Quando fummo davanti al cancello di casa mia salutai Hikari e Miko.
Hikari – Ci vediamo domani allora.
Miko – Buona fortuna con tu sai chi!
Disse facendomi l’occhiolino.
Sakura – Contateci.
Entrai posando lo zaino sulla poltrona color crema della sala. Mia madre era a lavoro e sarebbe tornata verso le sei di sera e siccome ero una frana in cucina decisi di andare a prendermi un panino fuori, l’avrei mangiato al parco e quando si sarebbero fatte le quattro meno un quarto avrei cominciato ad avviarmi verso la biblioteca. Ottimo programma!
Sistemai la nuova divisa scolastica nel armadio e presi una borsa, successivamente riuscii di casa entrando nel primo panificio che trovai e dirigendomi, come deciso in precedenza, al parco. In quell’orario di solito era sempre vuoto e lo era anche sta volta.
Sakura – Ah, che pace!
Dissi Sedendomi sul prato, riparata dall’ombra di un pino. Da li potevo udire benissimo il cinguettio degli uccellini che reclamavano anch’essi il loro pranzo. Uno di essi cadde proprio sulle mie gambe. Lo raccolsi.
Sakura – Ciao piccolino! Sei caduto?
Mi alzai.
Sakura – Tranquillo, adesso ti riporto io lassù!
Lo misi nella borsetta e iniziai ad arrampicarmi, non ve l’ho detto, ma ho sempre avuto un grande talento naturale nel scalare alberi e ad arrampicarmi addirittura sui tetti delle case.
Sakura – Ecco fatto!
Dissi sorridendo e rimettendolo nel nido.
Sakura – Adesso ti devo salutare piccolino e vedi di non cadere di nuovo!
Balzai giù dal ramo spostandomi verso la fontana e sedendomi sul bordo di essa. Non molto lontano una bambina era intenta a raccogliere dei fiori. La osservai, finchè lei accortasi di ciò, si diresse verso di me. Aveva capelli neri legati in due codini con dei simpatici fermacapelli a forma di volpe e due occhi azzurro cielo, dove avevo già visto un aspetto simile?
Bambina – Tieni.
MI porse il mazzolino di fiori che aveva appena raccolto.
Sakura – Cosa? Sono per me?
Bambina – Ho visto che continuavi a guardarmi mentre li raccoglievo. Sono iris e portano fortuna!
Sakura – Ti ringrazio sei stata davvero molto gentile.
Dissi con un grosso sorriso che ricambiò.
Bambina – Come ti chiami?
Sakura – Sakura, ma puoi chiamarmi saki.
Bambina – Io Ayame!
Sakura – Che coincidenza.
Ayame – Già, mi piacciono molto gl’iris proprio perché si chiamano come me!
Sorrisi di nuovo alzandomi dalla fontana e guardando l’orologio sul mio cellulare. Erano già le tre e mezza, il tempo passa davvero veloce certe volte, dovevo sbrigarmi e dirigermi subito in biblioteca.
Sakura – Scusa ma ora devo andare in biblioteca, sono in ritardo.
Feci per andarmene, ma venni fermata.
Ayame – Aspetta! Posso venire con te?
Sakura – Eh?
Ayame – Vedi…stavo facendo un giro col mio fratellone, poi ho visto questi fiori e mi sono fermata a raccoglierli, mi aveva detto di raggiungerlo in biblioteca quando avrei finito, ma, mi ero scordata di chiederli dove fosse.
Sakura – Certo…non c’è problema!
Iniziamo dunque ad incamminarci.
Sakura – Quindi se ho capito bene non sei di queste parti.
Ayame – No, mi sono trasferita da poco con mio fratello, mio cugino, un amico di mio fratello e la sua fidanzata!
Sakura – Caspita, sei parecchio informata!
Ayame – Si, ma la sua ragazza non mi sta per niente simpatica!
Sakura – Lui si trova bene con lei?
Ayame – Bè…credo…credo di si.
Sakura – Allora è questo che importa.
Raggiungemmo la biblioteca e non credetti ne ai miei occhi…ne alle mie orecchie.
Ayame – Fratellone!
Shane – Ayame!
No! No! No! Non era possibile! Non potevo davvero crederci! Insomma, quante possibilità cerano che la ragazzina incontrata per puro caso al parco fosse la sorella minore di…di…di Shane?!
Sakura – Ehm…ciao.
Fu tutto quello che riuscii a dire imbarazzata com’ero. Lui mi guardò duramente, poi guardò Ayame contrariato.
Shane – Che ci facevi con lei?
Sakura – Ecco…mi aveva chiesto se potevo accompagnarla qui perché suo fratello la stava aspettando, ma non potevo immaginare che fossi tu.
Ora si spiegava l’incredibile somiglianza.
Shane – Ayame, torna a casa ora, io ho delle faccende da sbrigare.
Ayame – Ok, Grazie mille Saki!
Sakura – Figurati, grazie a te per i bellissimi fiori!
Corse via come un fulmine, chissà dove abitavano.
Sakura – Allora…entriamo?
Shane si limitò ad entrare, così lo seguii. Rovistammo un po’ tra i vari libri, alla ricerca di un argomento interessante da presentare al prof.  O forse dovrei dire rovistai visto che lui non faceva praticamente niente! Si era seduto su un tavolo “aspettando” che finissi di guardare uno per uno tutti i libri.
Sakura – Hai mai sentito il proverbio che due teste sono meglio di una?
Shane – Chi fa da se fa per tre.
Ribattè annoiato, poi “posai” una pigna di libri sul tavolo attirando finalmente la sua attenzione.
Sakura – Ascoltami bene signor  “Il più figo della scuola”, adesso tu mi aiuterai a trovare un argomento decente e interessante per questa benedetta ricerca o giuro che ti tiro lle orecchie talmente forte da farti sembrare Dumbo chiaro?!
Urlai, lui mi guardò sorpreso con quei suoi meravigliosi occhi blu, poi si alzò dalla sedia guardandomi dall’alto in basso facendomi sentire minuscola.
Shane – Cos’è che vorresti fare?
Il suo viso era così tremendamente e dannatamente vicino al mio che ebbi l’impellente voglia di baciarlo! Per fortuna però riuscii a controllare i miei ormoni e cercai di far funzionare la testa.
Sakura – ( Maledizione! È il Kami in persona! )
Se ne stava li aspettando una mia risposta, che però non arrivò, quei suoi occhi così freddi erano molto diversi da quelli che avevo visto prima.
Sakura – Perché ti comporti così? Cosa ti ho fatto?
Aprì e richiuse la bocca prima di voltare il viso di lato.
Shane – Questa mattina… cos’ è successo?
Sakura - …non vorrai mica dirmi che non te lo ricordi spero!
Shane – Dimmelo e basta!
Sakura – Bhe, ti sono venuta addosso e tu sei stato così gentile da aiutarmi a rialzarmi, poi quando sei entrato nella nostra classe e il prof ti ha messo vicino a me tu mi  avevi chiesto di farti da guida per la città. Più o meno è andata così, poi però sei totalmente cambiato, perché mi tratti così non ti ho fatto niente!
Non mi rispose, allora riflettei un attimo.
Sakura – Scusa...
Mi guardò di nuovo.
Sakura – soffri di doppia personalità?
Shane -  -_-“ non dire idiozie.
Sakura – Era solo una domanda!
Shane – Sarà meglio continuare questa benedetta ricerca, hai scelto cosa rappresentare?
Aprii la bocca per parlare ma…
Shane – Non me lo dire, so già che sarà un no.
Sakura -  >-< guarda che è colpa tua sei  tu che non mi hai aiutato!
Iniziammo a sfogliare qualche libro, ma senza risultato, erano tutte storie e leggende già sentite, Amaterasu e Susanoo, Susanoo e orochi, I simboli di regalità conoscenza e forza, serviva  qualcosa di nuovo e coinvolgente.
Shane – Perché non prendiamo un argomento a caso? Tanto per finire questa benedetta ricerca del…
Sakura – Scordatelo e comunque dove hai lasciato il galateo questa mattina?
Sbadigliò stiracchiandosi.
Shane – nella casa delle bambole di mia sorella.
Sakura – Era sarcasmo. 
Shane – Il mio no.
Per sbaglio mossi male un braccio inciampando e facendo cadere l’intero scaffale.
Shane – Sei senza speranza.
Sakura - Invece di parlare perché non mi dai una mano?
Shane – Scordatelo.
Sakura – Vaffanculo!
Shane – Non mi sembra che tu sia la signor buone maniere. Finalmente riuscii a liberarmi dalla matassa di libri che si era creata, poi la mia attenzione cadde su di un enorme libro, lo raccolsi osservandolo attentamente. Accarezzai la copertina in pelle con ricami d’oro e soffiai per togliere la polvere, il titolo era illeggibile.
Shane – Che cos’è?
Disse incuriosito dal mio esame attento. Io conoscevo quel libro, ne ero sicura!
Sakura – No, non può essere…a meno che…
Shane – Ehi scema ti vuoi degnare di darmi una maledetta risposta?!
Sakura – Vieni!
Lo afferrai per un braccio conducendolo con forza fuori dalla biblioteca, seguiti dalla grida della bibliotecaria. Shane si bloccò di colpo costringendomi a fermarmi.
Sakura – Che fai?!
Shane – Dovrei farti io questa domanda!
Sakura – Si, hai ragione scusa.
Shane – Hai addirittura portato via quel libro senza neanche chiedere il permesso alla bibliotecaria!
Si avvicinò sfilandomelo dalle mani senza darmi neanche la possibilità di controbattere. Lo girò varie volte, poi assunse un aria di sorpresa, poi tornò di nuovo serio e mi guardò.
Shane – Dobbiamo riportarlo in dietro.
Sakura – Si hai ragione, ma ti avverto, quella è peggio della signorina Rottermaier!
Così tornammo in libreria, dove susseguì una lunga ramanzina da parte della signora, che non volendo accettare le nostre più “umili” scuse ci costrinse a lavorare li per un intera settimana! Quando finalmente ci lasciò andare si erano fatte le sei e mezza passate.
Sakura – Scusa per colpa mia sei rimasto coinvolto anche te.
Dissi sospirando.
Shane – Già, non posso perdere tempo con queste sciocchezze, sei davvero irrecuperabile.
Sakura – Senti chi parla, almeno io non dimentico le cose dalla mattina alla sera!
Shane aprì la bocca per controbattere, ma seguì solo un lieve “ lasciamo perdere ”.
Sakura – Senti, ora devo tornare a casa, ci vediamo domani?
Shane – Spero di no.
Sakura – Cattivo!
Gonfiai le guance incrociando le braccia al petto dirigendomi verso casa.
Sakura – Stupido testardo del cavolo!

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Sakura – Maledizione anche questa no!
Ormai era da un ora che gironzolavo come una scema a causa del mio pessimo senso dell’orientamento e poiché era inverno era già calato il buoi più totale, che non mi aiutava di certo!
Un venticello sottile mi scompigliò i capelli, avevo camminato così a lungo che dovevo per forza essere finita nella periferia del paese. La mia pancia cominciò a brontolare.
Sakura – Uffa! Come se non bastasse adesso ho perso anche il cellulare! Deve essermi caduto in biblioteca quando ho fatto cadere i libri!
? – Ti sei persa?
Mi girai di colpo, cercando il possessore della voce che avevo appena udito. Non l’avessi mai fatto.
Sakura – Ehm…no.
Davanti a me vi era un ragazzo “enorme”, i vestiti erano tutti strappati e aveva capelli biondi tirati in alto con un quintale di gel. Doveva essere il classico ragazzo tutto muscoli e niente cervello che, la sera, se ne andava n giro a spassarsela con gli amici o a cercare ragazze disperse per…ehm…bhe ci siamo capiti no? Dunque significavano guai per me…e anche grandi!
Ragazzo – Andiamo, se vuoi ti riaccompagno io a casa.
Sakura – No, non ce ne bisogno, arrivederci!
Mi voltai di scatto cominciando a correre. Qualunque posto andava bene, ma il più lontano possibile da li. Improvvisamente sbattei contro qualcosa di duro e caddi per terra. Alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti un altro ragazzo come il primo, ma questo era moro.
Ragazzo2 – Hei Katsumi! Guarda un po’ cos’ho trovato!
Mi alzò di peso da terra immobilizzandomi le braccia.
Katsumi – ottima presa Neil.
Sakura – ( Cazzo ma tutte a me devono capitare?) Lasciamo andare! Lasciami subito!
Neil – Scordatelo, è raro trovare bellezze del genere da queste parti!
Spalancai gli occhi non appena una mano di quello che mi stava tenendo arrivo giù fino al mio fondoschiena, a cui non esitai a rispondere subito mordendoli il braccio con cui mi teneva ferma l’altra mano, un sonoro calcio in mezzo ai gioielli accompagnò la mia riconquistata “libertà”. Corsi via di nuovo, inseguita dal biondo e dal moro che me ne urlava dietro di tutti i colori, non sapevo dove andare, ma non mi sarei fatta riprendere di nuovo e per evitare l’errore fatale di poco fa guardai davanti, senza mai voltarmi indietro. Dopo un po’ colta dalla stanchezza guardai indietro per vedere se c’erano ancora e voltai un angolo, trovandomi di nuovo in un’orribile condizione.
Myu – Uffa ma oggi il Kami ce l’ha con me!
Katsumi – È  andata di la sbrigati.
Non avevo più vie di scampo, perché ero finita in un vicolo cieco.
Neil – Ah, ah, la tua corsa finisce qui!
Katsumi – Hai dimostrato fegato affrontandoci in quel modo e ti sarebbe andata anche bene se non fosse stato per questo piccolo inconveniente.
Risero maliziosamente entrambi, avvicinandosi alla mia persona. Era finita, era davvero finita, non ci voleva una gran fantasia per capire cosa mi sarebbe successo.
Sakura – ( Non sono neanche riuscita a baciare Shane! )
Incredibile, in un momento simile pensavo a lui?! Forse perché speravo che spuntasse da dietro l’angolo e venisse a salvarmi, come nei fumetti, ma sapevo che non sarebbe stato così.
Katsumi – Adesso ci divertiamo!
Mi tirò i capelli facendomi urlare. Nessuno mi avrebbe sentito visto il luogo in cui ci trovavamo, eppure, sentivo che la mia salvezza era proprio li, dietro l’angolo, era una sensazione strana, come se sapessi che la dietro c’era qualcuno…qualcuno che forse sarebbe accorso in mio aiuto.
Grrrr!
Un ringhio acuto si levò improvvisamente nel aria facendo voltare i due energumeni.
Neil – Cos’è stato?
Katsumi – Sarà qualche cane randagio affamato.
Lasciò la presa facendomi cadere a terra.
Grrrrr!
Poi dall’ombra apparve lui.
Neil – Che…che diavolo è quel coso?!
Grrrrr!
Katsumi – Maledizione, che vuoi che ne sappia?!
Non seppi cosa accadde dopo, perché fui colta da un improvvisa stanchezza, l’ultima cosa che vidi furono due occhi azzurri, l’ultima cosa che sentii fu un corpo caldo che teneva il mio, l’ultima cosa che udii, fu il ruggito di qualcosa…e quel qualcosa…mi aveva salvato la vita.

 
 
Note: Ok, mi scuso di nuovo per i tempi che dovrei aver sbagliato di nuovo e per altri errori ortografici, ringrazio pandora che ha recensito anche questa mia ff e come promesso ecco le immagini dei personaggi, anche se in realtà dovevo metterle nello scorso capitolo XD 
 
Questa è Saki, ovvero la protagonista principale, che ne dite? ;) Image and video hosting by TinyPic L’ energica Hikari XD Image and video hosting by TinyPic La dolce Miko! ( ricordate che l’apparenza inganna!) Image and video hosting by TinyPic Il bellissimo Shane <3 ( protagonista secondario ) Image and video hosting by TinyPic La sorellina di shane :D ( ha 11 anni!) Image and video hosting by TinyPic L’antipatica yuki :b Image and video hosting by TinyPic Il simpatico Shiro X3 ( Qui però è un pò serio.) Image and video hosting by TinyPic E ultimo ma non meno importante…ecco a voi Rei!!! Image and video hosting by TinyPic

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