And out of all these things I’ve done, I think I love you better now.

di _virgix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2; Nice to meet you, i'm Cheryl. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3; All for me. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4; You know i'll take you to another world. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5; We're like Na Na Na. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6; Awkward situation. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7; You keep making me weak. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8; You've got that one thing! ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9; I Can't say no ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10; Maybe i can fix this. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11;I Love You. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12; Do i deserve this? ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


È iniziato tutto molto velocemente.
Jules, la mia migliore amica, mi disse che aveva intenzione di partecipare ad un audizione per fare la ballerina, ma non ha specificato per chi.
Non ci credeva molto, nonostante sia una ballerina eccezionale.
E io? Beh, sono una ragazza di diciassette anni piena di sogni, il più importante? Ha un nome, anzi cinque, ma si possono riassumere in due parole: One direction.
Ieri improvvisamente il display del mio IPhone si illuminò durante una noiosissima lezione di biologia, era di Jules e diceva “Vieni a casa mia, ho bisogno di parlarti”
Non risposi subito, anche perché non capii immediatamente di cosa stesse parlando, e solo dopo averci riflettuto su capii: l’audizione. Era andata male?
Appena suonata la campanella mi fiondai fuori dall’istituto e corsi verso la casa della mia migliore amica.
Dopo una manciata di secondi il portone si spalancò. Notai per primo i meravigliosi occhi blu di Jules che brillavano come due fari. Vidi la ragazza sorridere, per poi urlare e abbracciarmi stretta.
L’audizione era andata alla grande, e l’avevano presa. Jules era ufficialmente una ballerina con tanto d’ingaggio.
“ Devi aiutarmi a preparare le valigie, ho una tal confusione in testa!”
“Un attimo, parti? Non me l’hai neanche accennato!”
“Non pensavo fosse sicuro.” Cercò di svincolarsi Jules, evidentemente sentendosi in colpa.
“ E dove andresti?”
“ Dove andremmo cara, tu vieni a Londra con me.”
L’aveva detto veramente? Londra?! Aveva scelto me per accompagnarla nella città che amo più al mondo? La città dove abitano i miei idoli?!
Iniziai ad urlare e a piangere di commozione, cosa che non mi succede spesso.
“ Aspetta a sprecare lacrime, non ti ho ancora detto tutto sui miei datori di lavoro.”
“ Parla, non resisto più” Fremevo a sapere chi ci avrebbe ospitato.
“ Niente di meno che i One Direction.”
Appena sentii pronunciare quelle parole non capii più niente. Iniziai a piangere e abbracciai con tutta la forza in corpo la persona migliore che mi era capitata in questa vita.
“Non te l’ho detto subito per non darti una delusione, e ti giuro che non sto scherzando, partiamo per Londra, dopodomani.”


Mi chiamo Cheryl Baker, e sto per andare a vivere a Londra con i miei idoli, figo eh?



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RAAAAGAAAZZEEEE! C:
Ecco il prologo della mia nuova storia, fra un po’ compariranno i ragazzi! :3
Spero che non faccia molto schifo.
Recensire éwé.
Peace Love & Carrots.
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Capitolo 2
*** Capitolo 2; Nice to meet you, i'm Cheryl. ***


“Ti giuro che non ce la facevo più” esorta Jules dopo aver poggiato piede per la prima volta sul suolo londinese.
In effetti 4 ore di volo scombussolano parecchio, ma il solo pensiero di essere nella città perfetta, e che fra poco incontrerò i miei idoli mi fa dimenticare tutta la stanchezza o il nervosismo.
Certo, è stato difficile convincere i miei, ma dopo tanto pressione e dopo aver ottenuto una borsa di studio per una università che inizierò a settembre sono riuscita nella mia impresa.
Inspiro profondamente l’aria londinese. Fa freddo ma pazienza, ho maglioni e sciarpe a sufficienza.
“Ecco la tua valigia!” Mi esorta Jules.
Dopo tre tentativi riesco ad afferrare la valigia con il piccolo aiuto di un signore sulla cinquantina.
“Perfetto, altre due valigie e usciremo finalmente dall’aeroporto” Esorto stringendomi nel mio giubbotto.
“Magari, dobbiamo sistemare i passaporti o qualcosa del genere.”
Sbuffo, in Jules oramai ha un lavoro a Londra, mentre io sono una specie di “immigrata”.
Dopo aver sistemato la faccenda del passaporto, si è stabilito che finché studierò in Inghilterra o avrò un lavoro potrò vivere a Londra.
Mi meraviglio come una bambina con una nuova caramella quando vedo passare un autentico taxi nero londinese e a bordo un gentilissimo tassista che ci chiede dove siamo dirette. Urliamo in coro la nostra destinazione tutte sorridenti.
“ Ho già sentito questo indirizzo, non è che siete delle fans fuori di testa che vogliono accamparsi sotto casa degli One direction?” Chiede dubbioso.
In effetti, come idea non sarebbe male, se non fosse che i ragazzi sanno del nostro arrivo. Credo.
Tranquillizziamo il tassista impiccione e ci sistemiamo comode sui sedili troppo vissuti dell’autovettura.
“Sento che oggi sarà una giornata speciale.” Mi dice Jules convinta.
“ Ju, siamo a Londra, e sto per incontrare i ragazzi che sogno ogni notte, è già una giornata speciale.” Rispondo sottolineando le ultime parole decisa.
Sento un colpo al cuore quando il tassista ferma la macchina davanti ad un maestoso palazzo a Chelsea. Ho il battito accelerato, lo sento, e credo di avere un giramento di testa.
E se gli sto antipatica? E se mi rubano Jules?
Cazzo, mi sudano le mani, simbolo che sono molto agitata. Jules si accorge del mio disagio e mi abbraccia dopo aver pagato al tassista impiccione e mi rassicura.
“ Sfonderai quella porta e ti vorranno bene quasi quanto te ne voglio io.” Sorride Jules.
“Non ce la faccio, mi sa che scoppio a piangere appena li vedo” Riesco a dire con voce strozzata.
“ Allora andiamo a prenderci uno sturbuck’s per distrarci un attimo”.
Distrarsi uhm, difficile, quasi impossibile nelle condizioni in qui sto.
Fortunatamente il caffè si trova a un isolato dall’edificio, e in meno di dieci minuti ci siamo prosciugate i nostri frappuccino.
Devo prepararmi psicologicamente. Allora Cheryl, stai per incontrare i tuoi idoli, ma non sembrare una pazza, regolati, non piangere per l’amor del cielo, sembreresti un’insana.
“La smetti di complessarti? Lo vedo da come ti stai agitando”.
Citofoniamo, anzi, mentre Jules suona il citofono io mi mangio le unghie nervosamente. Un sonoro “ chi è?” irrompe nel silenzio Londinese. Cerco di balbettare qualcosa, ma Jules mi precede.
“ Jules e Cheryl, sono la nuova ballerin... ”
Un clamoroso “Uuh!” mostra l’eccitazione dei ragazzi. Qualcuno urla e mentre Liam chiama Harry urlandogli “ Amico metti qualcosa addosso, sono arrivate le ragazze!” Zayn gentilmente ci comunica che l’appartamento si trova al quarto piano, poi ci apre e chiude il citofono.
Spalanchiamo il massiccio portone di legno e ci infiliamo nell’ascensore, che fortunatamente sopporta il peso di sei valigie.
L’ascensore sale velocemente, e io mi sento il cuore in gola.
Eccoci, quarto piano, si sentono delle voci confuse di sottofondo. Jules sta per suonare il campanello, ma le blocco la mano.
“Ma che fai?” Chiede irritata.
“un attimo, ti prego.”
Sono state le ultime parole che ho pronuncia prima di sentire una fitta immensa al cuore quando vedo la porta spalancarsi.
O mio dio, ho i miei idoli davanti, sono in casa loro, Cheryl svegliati, non può essere vero.
Non riesco a riprodurre nessuna sorta di suono quando vedo Liam Payne sorriderci e baciarci la guancia, seguito dagli altri ragazzi.
Spalanco gli occhi e mi tocco delicatamente la guancia. Reagisci Cheryl, saluta almeno!
“ Tu sei Jules giusto?” chiede Niall tutto eccitato.
“Si, e lei è.. ma credo preferisca presentarsi da sola, vero Cher?” Jules si presenta e si volta verso di me, accorgendosi della mia condizione: Sono ancora sulla soglia della porta, stringo con forza la maniglia della valigia e praticamente sono in apnea da quasi mezzo minuto.
“ Cher?” Jules mi sta in pratica passando la palla al balzo: è il mio turno per parlare. Non so che dire. Ho la testa completamente offuscata.
“ Sta bene la tua amica?” Mi squadra Harry.
“No, è solo emozionata, lei è una vostra grande f..”
“Directioner, non fan, te l’avrò spiegato almeno un milione di volte, Ju.”
Una risata dei cinque ragazzi mi fa mollare la presa e riesco a fare un passo.
Mio dio, adesso sembrerò una psicopatica, e per di più maleducata e antipatica, si può essere più cretina? Arrossisco e sorrido timidamente.
“ Che figata! Vivremo con una directioner, l’ho sempre sognato! Vuoi che ti dia una mano con i bagagli? ” Esorta Louis.
Ecco perché lo amo tanto , è così dolce e premuroso,e dal vivo è ancora più spettacolare.
Ovviamente Jules non lo sa, sennò chissà che figure che mi farebbe fare. È il mio segreto, e nessuno lo saprà mai.
Ma vedermelo così vicino mi fa mancare il fiato, così mi smuovo completamente e mando all’aria tutto il piano sulla calma che mi ero preparata.
Inizio a piangere gridando “ Oh Louis!” “ Oh Zayn!” “ Oh Harry!” “Oh Liam!” “Oh Niall” e saltello come un cerbiatto abbracciando i ragazzi uno ad uno.
“Sapevo che l’avrebbe fatto, siete i suoi idoli!” Jules scoppia a ridere.
I ragazzi non sembrano per niente infastiditi, anzi Zayn mi stringe forte a sé e Louis risponde imitandomi “Oh Cheryl!”
Scoppio a ridere istericamente mentre Liam mi asciuga una lacrima che mi ero fatta sfuggire.
“Dai, vi mostro le vostre stanze, sono al primo piano, oramai è anche casa vostra, non fatevi problemi a dire se Zayn puzza o Niall tiene la musica di Justin Bieber troppo alta ” Esclama Harry, mentre i due offesi gli rivolgono un’occhiataccia.
Dopo parecchia fatica riusciamo a portare al piano superiore tutte e sei le valigie e Harry cordialmente apre la porta della mia stanza, mentre Niall apre quella della camera di Jules.
“E’ molto luminosa, quindi stai attenta ai paparazzi, ha il suo bagno personale, e sei accanto alla stanza di Louis, se ti serve qualcosa.”
“ Stai accanto alla mia stanza!” Ripete Louis entrando in camera mia.
“ Grazie ragazzi, la stanza è bellissima!” Dico sedendomi sul letto.
Ha una parete color fragola, le altre sono bianche, un letto ad una piazza e mezzo con un copripiumone del medesimo colore della parete, una scrivania, un bellissimo armadio gigante e qualche quadro con motivi floreali sulle pareti.
I ragazzi fortunatamente riescono a notare la mia stanchezza e mi lasciano sola, quindi inizio a sfare le valigie.
Jules spalanca la porta della mia camera e fa un urletto di eccitazione, per poi abbracciarmi silenziosamente e ritornarsene nella sua stanza.
Avendo la porta spalancata, Zayn si affaccia e mi sorride e quando ricambio il sorriso, mi chiede se può entrare.
“ Hai bisogno di una mano? Ti vedo indaffarata.” Ne approfitto per sbrigarmi e chiedo se mi può poggiare una pila di felpe in un cassetto qualsiasi. Il moro riconosce la mia felpa con la scritta “1D” e i rispettivi autografi dei ragazzi sorride, per poi infilarla nell’armadio.
“ Voglio che usi questa felpa ogni giorno, a noi fa piacere!” mi dice per poi prendere un’altra pila di magliette destinate ad un altro cassetto.
Dopo una decina di minuti il gran lavoro è sistemato grazie all’aiuto di Zayn.
“ Grazie mille Zayn, sei stato molto carino”
“Figurati, meglio che guardare un'altra volta toystory con Payne!”
Scoppio a ridere, ma allora è veramente un amante del film! Zayn si dirige verso la porta, e quando sta per uscire, mi fa l’occhiolino.
“ E’ davvero bello che una ragazza abiti qui, non ce la facevo più a vivere con soli uomini, e poi così carina…” detto questo esce dalla mia stanza lasciandomi con un’espressione tale che la bocca che forma una “O” perfetta.
Sono a Londra, ho appena incontrato i One direction, sono in casa loro, che adesso è anche casa mia, uno di loro mi ha anche aiutato a disfare le valigie, e mi ha pure detto che sono carina, direi che come prima giornata non è niente male.


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GIRLSSSSSS :3 Ho scritto il primo capitolo, mi sentivo molto “ispirata”.
Malik è un provolone, ci prova subito u.u
Mi lasciate una recensione? Vi preeeeeeeeeeeego. (forse ho messo troppe “e”) v.v.
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Capitolo 3
*** Capitolo 3; All for me. ***


Spalanco gli occhi per poi richiuderli immediatamente, ne apro uno, poi l’altro, deve essere mattina presto. Un piccolo raggio del debole sole londinese attraversa la finestra che evidentemente non è stata chiusa bene la sera prima.
Un chiacchiericcio dei ragazzi mi impedisce di riprendere sonno. Riesco a riconoscere la voce di Harry e Louis che parlottano su cose davvero cretine.
Mi libero dall’intreccio di coperte e lenzuola e mi dirigo verso il bagno. Accendo la luce e quasi mi acceco. Osservo attentamente la mia figura davanti all’imponente specchio che occupa una parete del bagno.
I miei capelli castani ricadono lisci (o quasi) sulle spalle e i riflessi rossastri che mi sono fatta prima di partire mi fanno impazzire, praticamente l’unica cosa che mi piace dei miei capelli. Gli occhi marroni scrutano la figura un po’ pienotta riflessa sullo schermo. Cerco di sistemarmi alla meno peggio per poi uscire dal bagno e ritrovarmi Louis e Harry in camera davanti a me in pigiama.
Devo avere una espressione sconcertata, perché i due ragazzi cominciano a ridere.
“ Ma vi sembra normale che entrate in camera mia a quest’ora? Magari stavo dormendo! E... che avete da ridere!” Penso di aver alzato troppo la voce, infatti sento una porta chiudersi in mal modo. Dovrò scusarmi con la vittima.
“ A me piace guardare le ragazze dormire, a patto che siano belle.” Dice Harry diventando serio.
“ Ok, magari se riprovi la prossima volta, sarai più fortunato, ora uscite per favore, che mi rendo più presentabile.” Faccio cenno farli uscire, ma con scarso risultato.
“ Ti fai bella per Zayn?” Incalza Louis.
Se solo sapesse che non mi interessa il moro, ma è lui quello che cerco da una vita. Sospiro incurante.
“ Ti avverto, a Malik piace solo se stesso, se hai qualche idea” Interviene il riccio.
“ Vi ricordo che sono qui da un giorno”
“ Ma ci seguivi già da prima, e ogni directioner che si rispetti ha il suo preferito.” Puntualizza Louis.
Arrossisco ricordando i pensieri che mi facevo, quando sognavo di incontrarli, di dirgli quanti li amavo e magari passare anche una giornata con loro.
“ Anche se fosse, non ve lo dirò mai.” Taglio corto cercando di divincolare da questa situazione “scomoda.
“ Tommo, non è vero che amo solo me stesso, certo, non nego di essere un gran figo, ma subordinatamente. Infatti, preferisco le ragazze, e poi, non mi riesce bene baciare lo specchio.”
Ecco, ora anche Zayn è entrato nel nostro “pigiama party”. Ma non possono farmi visita quando sono più decente?
“ Anche tu? Penso che la mia camera si sia trasformata in una sala da party senza essermene accorta. Vuoi partecipare alla nostra festa delle sette del mattino? Tanto ormai mi avete visto tutti conciata come sono.”
Il moro si avvicina e si siede sul letto accanto a me in silenzio.
“ Veramente sono le dieci” Precisa Harry.
“ Ed è ora che tu ed io ce ne andiamo lasciando che Cheryl si cambi, visto che dobbiamo portare lei e Jules a fare un giro speciale” Detto questo i due ragazzi escono dalla mia stanza mentre faccio un urletto d’eccitazione apprendendo la notizia del tour che ci aspetta.
A questo punto sono sola con Zayn, che di certo, mi mette più a disagio di tutti gli altri messi insieme.
Saranno i suoi occhi così profondi che mi scrutano con un misto di curiosità e gusto.
“ secondo me sei bella anche in pigiama.”
Le parole di Malik interrompono il silenzio composto di sguardi reciproci.
Arrossisco e gli sorrido. In effetti, anche lui non è nella sua forma “migliore”, ma è selvaggiamente bello ugualmente.
“ Guardati, hai tutta la cresta rovinata” cerco di aggiustarmela affettuosamente, mentre lui si avvicina vertiginosamente.
La porta si spalanca, è Jules che, già vestita, è in compagnia di Niall e Liam, anche loro già pronti.
“ Cher! Oggi i ragazzi ci portano in giro per la città! È il tuo sogno, ricordi? L’avrai detto almeno cento volte. ”
Il biondo sorride, seguito da Liam che sussurra “ Avere una directioner in casa si fa sempre più interessante”
Sorrido alla mia migliore amica, che, accorgendosi della situazione, cambia completamente espressione.
“ Oh cavolo, ho interrotto qualcosa?” Chiede vedendo me e Zayn seduti vicini sul letto. Il moro si gratta la testa e non risponde.
“ Oh no, stavo solo sistemando i capelli a Zayn, ma stavo per andarmi a cambiare.”
Zayn esce dalla stanza, seguito a ruota da Liam e da Niall che annunciano la colazione. Solo Jules rimane in camera, e mi fissa mentre infilo un paio di jeans e una canottiera rossa. Continua a guardarmi in silenzia anche mentre cerco di nascondere un paio d’imperfezioni con il fondotinta.
“ Che stavi facendo con Zayn?” incalza dubbiosa.
“ l’ho detto, aveva i capelli che sembrava una capra e glieli ho aggiustati alla meno peggio.” Stronco l’interrogatorio sul nascere e faccio cenno di uscire dalla camera, dirigendoci in cucina.
Troviamo Niall che si sta già divorando il secondo muffin, mentre Liam guarda orridamente Zayn che si sta specchiando con un cucchiaio. Afferro un muffin al cioccolato e verso del caffè nella tazza.
“ Sapete che Cher colleziona tazze? Ne ha almeno una trentina, e poi ne ha sei vostre, una per uno e una tutti insieme.” Dice Jules facendomi diventare paonazza.
“Dovevi proprio dirlo eh Ju?” ribatto mentre addento la mia colazione. “ Hai una foto delle tazze? Secondo me la mia è la più bella.” Esclama Niall afferrando la scatola dei cereali.
“Allora, dove ci portate in tour?” Svio e cambio discorso.
“ Dove vi pare, abbiamo affittato un autobus solo per noi sette.” Il potere del successo.
“In stile One Thing, magari anche con un’esibizione.” Sussurro, ma sono sentita da tutti.
“Bastava chiederlo!” “Qual è la tua canzone preferita?” Chiede eccitato Liam.
Che ha in testa quel ragazzo? Rispondo timidamente dicendo che “I wish” mi fa letteralmente impazzire.
In meno dieci secondi la band inizia a intonare la canzone che tanto amo. Il moro canta la sua strofa guardandomi così intensamente da farmi bloccare la circolazione per un attimo.
“He takes your hand, I die a little

I watch your eyes, and I'm in riddles

Why can't you look at me like that”

Riprendo a respirare solo quando Zayn smette di fissarmi con quei suoi occhi sovrannaturali.

“na na na na na
When you walk by I try to say it

But then I'll freeze, and never do it

My tongue gets tied, the words get trapped”

Liam fa la sua solita “faccia triste” di quando canta, ma alla fine mi sorride delicatamente. Io nel frattempo mi concentro di fare respiri regolari e cercare di non morire sul colpo.

“I hear the beat of my heart gettin' louder, whenever I'm near you”

Non riesco a non canticchiare le parole che conosco perfettamente a memoria e vedo Niall sorridere osservandomi.

“But I see you with him
 Slow dancing.
Tearin' me apart, cause you don't see
Whenever you kiss him

I'm breaking
Oh, how I wish that was me
”

Terminano la canzone e si avvicinano soddisfatti. Inizio a respirare irregolarmente mentre una lacrima di emozione mi riga la guancia. Mi alzo meccanicamente e mi dirigo verso il terrazzo sotto gli occhi straniti di tutti.
Mi chiudo la porta a vetri alle spalle e inizio a urlare.
“ Non è possibile!” “ Nono, i miei idoli non hanno appena cantato la mia canzone preferita davanti a me, sto solamente sognando”
Inizio a ridere come una cretina mentre saltello. Sento la porta spalancarsi dietro di me e due braccia mi abbracciano da dietro. Mi volto e incontro gli occhi verdi acqua del ragazzo che amo tanto che sorride divertito.
“ Tutto bene?” chiede seguito dagli altri e da Jules che ride come una deficiente.
“ Bene? I miei idoli hanno appena cantato la canzone che amo di più al mondo solamente davanti a me. Sto benissimo! A parte che ho le vene dilatate, non so per quale magia riesco a respirare,mi escono lacrime di gioia e non riesco a smettere di sorridere, per il resto sto da favola Lou, tranquillo.”
Louis mi stringe ridendo forte e mi sento in paradiso. È questo quello che si prova quando si realizza il tuo più grande desiderio? Si sentono le farfalle che svolazzano libere per lo stomaco, il cervello che va in tilt e il cuore che non batte più?
Dopo questo momento di tenerezza Harry prende la parola.
“ Non ci hai detto come ti è sembrata l’esibizione”
Secondo me questo ragazzo è cretino.
“ Sei stupido Harry? Non avete bisogno del mio parere, siete stati.. cavolo, non lo so. Ma in senso positivo! Della serie che non ho parole per descrivere quanto mi avete fatto emozionare, stronzi.” Dico dandogli una pacca sul braccio. “ E tu, Jules, smettila di ridere, non sai cosa si prova quando cinque carote cantano la tua canzone preferita a pochi centimetri da te.”
“ Ho voglia di una carota, a proposito” dice Niall.
Non è normale quanto mangia il ragazzo, da ieri a oggi l’ho visto in cucina o quantomeno addentando qualcosa almeno una ventina di volte.
“ Niall, le carote sono mie, tu hai la consegna di ieri di Nando’s.” Risponde seccato Louis.
Dopo che il biondo ha finito l’ultima coscia di pollo con l’aiuto di due morzi di Zayn, usciamo da casa.
In ascensore noto che i ragazzi iniziano a tirarsi su il cappuccio della felpa e a infilarsi un paio di occhiali da sole.
Liam nota la mia espressione e mi risponde semplicemente con “ Paparazzi.”
Ah già, abito con cinque star, non devo scordarmelo.

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CCCCCCIIIIAAAAAUUUUUUU c’:
Io boh, vorrei magari una recensione, mi farebbe piacere anche solo “ Ehy, scrivi decentemente” o “ Bella storia” insomma, non chiedo tanto.
Louis è tenero hdkwsghjkgjfridkm *^*
Ok, amo questa immagine, Payne è un figo v.v
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Capitolo 4
*** Capitolo 4; You know i'll take you to another world. ***


Non appena usciti dal palazzo una miriade di flash mi circondano, e qualche paparazzo urla “ Sei la nuova ragazza di qualcuno della band?!” oppure “ Dicci come ti chiami!”
Lo stesso fanno con Jules, che sembra mantenere la calma meglio di me.
Niall mi sussurra nell’orecchio “ignorali, sorridi e continua a camminare, è la nostra regola” Sorrido e annuisco.
Il maestoso bus rosso si ferma a pochi metri dal palazzo e appena lo vedo inizio a sorridere come un ebete e chiedo a Liam se questo è effettivamente il nostro bus “privato”. Liam acconsente e mi fa salire a bordo. Mi affretto a salire le poche scale che conducono al piano scoperto mentre sento la gioia collassarmi il cuore. Quando l’autista mette in moto, tutti sono già seduti: io sono vicino a Jules, Harry è vicino a Louis, Niall è vicino a Liam e Zayn è da solo, intento a osservarsi nel riflesso del vetro laterale.
“ Hei Malik, vieni qua, non stare da solo, mettiti vicino a Cher! Jules, ti va di stare vicino a noi? C’è posto qui. ”
Grazie Liam, potevi stare zitto per questa volta. Mi guardo i piedi, il pavimento è perfettamente pulito, strano per una autobus. Meglio, non sporcherò le mie nuove Vans. Le ho comprate in aeroporto, lo ammetto, solo per assomigliare ai ragazzi. Infatti, Niall ha apprezzato le mie scarpe, non appena le ha viste stamattina. Sono arrossita? Sì, penso proprio di sì.
Mi accorgo che il moro si siede accanto, Jules è subito filata via da Liam.
Sono solo io che mi accorgo che la mia migliore amica è attratta da quel ragazzo?
“Sei mai stata a Bradford?” È più…tranquilla di Londra, ci sono molto meno paparazzi o ragazzine urlanti che mi chiedono di darle un bacio” Esorta Zayn attaccando bottone.
“ Lo prendo per un’offesa! Le ragazze ti chiedono un bacio perché magari il loro più grande sogno si è appena realizzato. Della serie “ O mio dio ho appena incontrato il amore Zayn, sono la ragazza più felice del mondo!” Io avrei fatto così.” Gli dico dandogli una pacca sulla spalla.
“Guarda che se vuoi un bacio sulla guancia basta chiederlo, se è il tuo più grande sogno, faccio subito.” Puntualizza avvicinandosi.
“ Buoono, non ti ho detto che è il mio sogno.” Esorto mettendogli una mano al petto.
“ Ma lo vuoi un bacio da Zayn Malik, scommetto quanto vuoi.” Dice poggiandomi finalmente le labbra sulla guancia destra.
Rabbrividisco al contatto delle sue labbra che, calde, mi accarezzano la pelle delicatamente.
“Voi due! Siamo appena partiti, aspettate un po’ per concludere qualcosa!” Urla Harry mentre fischia.
“Vorresti essere al mio posto, eh Styles?” Lo sfida Zayn.
No ok, stanno scherzando, sono ragazzi infondo. Mi stanno prendendo in giro, so benissimo che hanno cinquecento ragazze.
Il riccio si alza e lascia la sua postazione per raggiungere la mia e di Malik, si avvicina e mi stampa anche lui un bacio sulla guancia.
Credo di essere diventata vermiglia sul colpo.
Zayn ribatte accusandolo con un “esibizionista”
“Sono qui da poco, non mi sono ancora abituata!” affermo
mentre il bus si ferma davanti ad un parco meraviglioso.
“Questo è Hyde Park, è un parco  enorme, ottimo per farci picnic o magari, portarci una ragazza, vero Lou?” esclama Niall.
Già mi ricordo quando i paparazzi lo fotografarono insieme a Eleanor, la sua ragazza del tempo, ci ero rimasta malissimo, una voragine al cuore mi si era appena formata. Il ragazzo che amavo con tutta me stessa, e che amo ancora, si era fidanzato. E lei? Lei è perfetta, alta, mora, con un corpo pazzesco. Mi sentivo inferiore, uno schifo. La odiavo, mi aveva portato via Louis, e nella remota opinione che lui potesse notarmi un giorno, era occupato. Questa cosa mi distruggeva. Poi, dopo quasi un anno di amore, la loro storia finì tutta d’un tratto, senza motivo, o almeno così si crede.
Quel giorno fui così felice. Mi sentivo una stronza pazzesca, perché infondo non volevo vederlo soffrire, mi avrebbe fatto morire dentro.
L’unica cosa che mi piaceva di lei era che riusciva a procurare i più bei sorrisi al ragazzo che amo. Quei sorrisi che mi fanno impazzire, quelli che mi facevano venir voglia di distruggere il computer e impazzire per vederlo dal vivo.
Sorrido e mi sfilo la felpa, rimanendo in canottiera. Forse ho uno scollo troppo esagerato, guardo in giù. Effettivamente non è proprio “casta” come canottiera. Cerco di dimenticare il disagio e di mostrare non curanza.
 “Cher, Sei una scostumata, copriti!” esclama Jules che ha perfettamente centrato il colpo.
“Perché che ha?” Chiede Harry girandosi verso di me e cambiando espressione.
“Che c’è Styles, non hai mai visto una ragazza in canottiera?”
“Se è per questo, le ho viste anche di peggio, e comunque, approvo quello che vedo.” Dice.
Divento paonazza, ma una telefonata mi salva: mia madre.
“Ciao mamma, si sono arrivata, la casa è grande, si mamma, ho il mio bagno, no mamma, non dividerò il bagno con cinque ragazzi, si lo so che è anti igienico..”
“Potrei offendermi” mi accusa Liam.
Gli lancio un’ occhiata di disapprovazione mentre mia madre mi sta facendo una predica.
“I ragazzi? Vuoi sapere come sono i ragazzi?”
“Di a tua madre che sono un perfetto gentiluomo” dice Liam.
“E che io sono cuccioloso” Ribatte Niall.
“E che io non ho ancora tentato di stuprarti” Conclude Harry.
“Zitto! No niente, sì, ho fatto amicizia, sono stati molto carini con me, sono come me li immaginavo… ora devo andare, mi manchi tanto.” Concludo la telefonata e ripongo il cellulare nella tasca dei jeans.
“Com’è che ci avevi immaginato?” incalza Louis.
“ Avete ascoltato tutta la telefonata!” non hanno nient’altro di bello da fare, a quanto pare.
“Dai, ora sono curioso” insiste.
“Allora, Harry lo immaginavo un donnaiolo, ma infondo sei dolce e mi immaginavo i tuoi capelli proprio così, morbidosi.”  Comincio mentre Harry si tocca i capelli. Sussurra un “perché sono donnaiolo?” ma viene zittito da un occhiata di Zayn.
“ Niall immaginavo che mangiassi così tanto, che fossi un po’ timido ma simpatico se ti si conosce bene e che i tuoi occhi fossero così pazzeschi, Liam immaginavo fossi più intelligente, nel senso che facevi tipo da papà ai ragazzi, e pensavo facessi più palestra, con quel corpo che ti ritrovi.” Proseguo.
Il ragazzo arrossisce, mentre il biondo addenta una ciambella.
“Zayn… misterioso, sì decisamente. E gentile, e affascinante.”
Il moro mi guarda e si avvicina a me.
“Manco io” Urla Louis.
Già, e ora che mi invento? Che mi immaginavo che fosse il ragazzo perfetto, il più bello al mondo, il più dolce e il ragazzo che mi faceva ridere anche quando tutto faceva schifo?
“ Lou? Immaginavo che fosse così simpatico, che facesse ridere sempre, che amasse le carote quasi come me, insomma, v’immaginavo bene?”
I ragazzi annuiscono e nel frattempo siamo arrivati nel centro del parco.
Decidiamo di sederci e ci dividiamo in due panchine vicine alla statua di Peter Pan.  Liam ci racconta la storia della statua, a quanto pare lo scultore decise di scolpire la statua di notte, così i bambini, al risveglio, avrebbero pensato che la statua fosse apparsa per magia.
Harry e Jules sono seduti vicino a me, e il riccio per tutta la spiegazione ha continuato a fare battutine oppure a ripetere che era stanco.
Un momento, ma non era Louis il bambino del gruppo?
Dopo aver girato per Piccadilly, si è fatta l’ora di pranzo e i ragazzi, da buoni inglesi, iniziano ad aver fame già all’una.
Alla fine decidiamo che gli sfortunati che devono andare a prendere i panini siamo Louis ed io, cosa che a me non dispiace per niente.
“Che cosa prendi?” dice Louis in fila.
“Un pezzo di pizza, non vado matta per i panini. Qual è il tuo tipo di panino preferito?” Pessimo argomento di conversazione Cher, fatti venire in mente delle idee migliori.
“Bella domanda, ma non ti so rispondere” benissimo, conversazione stroncata sul nascere, pensa a qualcosa di “intelligente” da dire.
Dopo una decina di minuti ritorniamo con otto panini in mano, uno a testa e due per Niall.
Mentre consumiamo il nostro pranzo, ci facciamo una passeggiata per Piccadilly Circus e un giro sul London eye e, dopo vari giri, si sono fatte le cinque, e decidiamo di ritornare a casa.
Nella strada del ritorno Harry si avvicina a me e iniziamo a chiacchierare del più e del meno. Amo il suo sorriso, è la cosa più bella che possiede, e vederlo dal vivo mi emoziona particolarmente.
“Ammettilo che sono io il tuo preferito, tutti amano i miei ricci” afferma convinto.
“Potresti esserlo.. come potrebbe esserlo Niall, Zayn, Liam o Louis.” Rispondo innocente.
“Prima o poi lo scoprirò” ribatte Harry deluso dalla mia risposta impassibile.
Non lo saprà mai nessuno, e con nessuno intendo né Jules né i ragazzi. Potrei rovinare la mia permanenza a Londra e condizionare il cervello di cinque ragazzi con gli ormoni a palla.
“AH! Mi sono scordato di dirti che domani iniziano le prove, quindi da domani farai ufficialmente parte del team!” Urla Louis rivolgendosi a Jules.
“ Wow, non vedo l’ora di conoscere tutti ed esibirmi!” gioisce la ragazza eccitata.
Jules ha sempre amato ballare, fin da quando era bambina, quando lei provava alla sbarra mentre io guardavo un film o giocavo con il game boy.
Questa occasione vale tutto per lei, danzare è quello che ama fare più al mondo, e nessuno le porterà mai via le sue maestose gambe che svolazzano nell’arena di qualche teatro o semplicemente in una modesta sala prove.
“ E tu cosa fai? Intendo balli anche tu?” afferma il biondo posando gli occhi su di me.
“Io? Al massimo posso fare la mascotte!” dico compiaciuta.
Una risata del gruppo fa comparire un sorriso anche sul mio viso.
Verso le sette torniamo a casa e ognuno si stende nel proprio letto, stanco per la giornata che è appena volata. Faccio un bagno caldo e, avvolta in un asciugamano, esco dal bagno per entrare in camera.
Mentre tiro fuori una maglia comoda dall’armadio, sento delle voci che parlano arditamente. Mi avvicino alla porta per sentire cosa stanno dicendo i ragazzi.
 Oh mamma, stanno parlando di me.

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HALOOOOWAAAA c:
Scusate il ritardo, vi prego ç_ç
Di cosa stanno parlando i ragazzi? :3
Ringrazio  annamiloni e iStylesWife per aver recensito il capitolo precedente, sapete quanto ci tengo.
Ora vi lascio stare, che già vi ho annoiato, Magari lasciatemela una recensione :)
xxx
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Capitolo 5
*** Capitolo 5; We're like Na Na Na. ***


Poggio l’orecchio alla porta e inizialmente percepisco solo suoni indistinti. Sento i ragazzi ridere e mi incuriosisco sempre di più mentre mille pensieri mi offuscano la mente. Sto origliando, cosa decisamente poco carina nei confronti dei ragazzi, ma chi se la perde questa scena! Niall prende parola, ovviamente nessuno si è accorto che ci sono io dietro alla porta pronta a scrutare ogni loro mossa. Devo essere una specie di ninja.
“ Comunque le ragazze sono simpatiche, meglio di come ci aspettavamo. Non sono delle alienate o comunque non piangono per ogni cosa che facciamo. E non ci hanno ancora provato con nessuno” conclude l’irlandese facendomi arrossire leggermente.
“Malik ha già fatto conquiste! Tu e Cher avete feeling, si vede.” Afferma Liam rivolgendosi al moro che non risponde.
Mi sporgo per sentire la risposta di Zayn e mentre avvicino il viso alla serratura, sbatto il gomito contro la maniglia, provocando un lieve rumore.
Oddio, mi hanno beccata. Immediatamente i ragazzi smettono di parlare e tacciono per pochi secondi, per poi riprendere.
Per fortuna non mi hanno beccata, devo stare più attenta.
“Sono molto carine effettivamente, Cher è più misteriosa per me, insomma, Jules è sexy, ma Cher mi sembra più interessante.” dice Louis.
Mi impazzisce il cuore, preferisce me! Non è mai successo. Nella mia “vecchia vita” tutti facevano il filo alla mia amica. Lei era la ragazza più gettonata.
Come non poteva esserlo? Ha un corpo perfetto (essendo una ballerina), ha dei perfetti capelli neri che le ricadono ondulati sulle spalle, dei pazzeschi occhi grigi e la pelle rosea priva di qualsiasi imperfezione.
Sono sempre stata la spalla, nessuno era mai veramente interessato a me. Ero quella “strana” che pensava ai suoi idoli e non interagiva col mondo esterno.
La verità era che non mi piaceva affatto  il mondo esterno, preferivo starmene con l’Iphone in  mano e con le cuffie a palla nelle orecchie piuttosto che sentire le idiozie dei miei compagni. Jules era costantemente fidanzata con un gorilla tutto muscoli e niente cervello che finiva per scaricare dopo tre mesi al massimo. Io? Ho avuto un solo ragazzo, Matt. Era il migliore amico del ragazzo di Jules del tempo. Anche lui era il solito giocatore di football, ma trovavo qualcosa di diverso in lui. Mi aveva scoperto lui, non gli importava delle mie fisse. Siamo andati al ballo di primavera insieme, è stata una magnifica serata.
Insomma tutto andava per il meglio. Poi accadde qualcosa di insensato.
Lo lasciai su due piedi senza motivo. Mi inventai una scusa lì per lì, ma sapevo perfettamente il motivo. Lui non era Louis.
Non piangevo tutte le notti sperando di incontrarlo, non passavo tutta la
giornata ad immaginarmi di stare al suo fianco, i miei pensieri non erano occupati da lui.
“Si, Cher è figa, me la scopo di sicuro” ammette il riccio.
Scoppio a ridere senza motivo e mi rialzo dalla mia postazione per aprire la porta ed uscire dalla mia camera sotto gli occhi di tutti. Styles è evidentemente rosso in viso e fissa l’orologio per circa dieci secondi.
“Oh ciao ragazzi,  di cosa stavate parlando? No tranquilli non mi voglio immischiare, vado un attimo in cucina, per cena va bene a tutti la pizza?”  dichiaro con tutta la tranquillità possibile sorridendo falsamente.
I ragazzi annuiscono per poi dissolversi nelle loro stanze, tranne Liam e Zayn che rimangono imbambolati nella loro postazione.
Solo quando mi avvicino alla cucina noto che i due sono dietro di me, Liam che fissa il display del cellulare e l’altro che fischietta guardando in basso.
Mi volto e li guardo dubbiosa. Liam ripone il cellulare in tasca e si tocca i capelli.
“Hai sentito quello che ha detto Harry?” annuncia il ragazzo.
Scoppio a ridere senza motivo mentre Zayn mi squadra da capo a piedi come se fossi una matta. Rispondo con un “si” tra una risata e l’altra.
“Non c’è molto da ridere” afferma Zayn evidentemente scocciato.
“Si scusa, ma la situazione è abbastanza comica, comunque tranquilli, non troverete mai me ed Harry avvinghiati mezzi nudi sotto le coperte, ve lo giuro.” Ribatto spostandomi una ciocca di capelli ribelle. Malik fa una smorfia al solo pensiero di me e il riccio che “concludiamo qualcosa” mentre Liam tira un sospiro di sollievo.
“Meno male, ora sappiamo che Harry non è quello a cui punti, uno spuntato nella lista” dice Liam con un sorriso beffardo.
Bastardo. Tanto non lo saprà mai.
Gli lancio una occhiata di quelle epiche infatti Zayn scoppia a ridere.
Mi incammino verso la cucina mentre Jules caccia la testa fuori dalla porta ed emette un fischio. La guardo interrogativa e poi capisco, sono in pantaloncini di tuta, quelli che uso per fare esercizi, e sono abbastanza corti, anzi, sono proprio corti. Merda, avrò fatto la figura della puttana.
Sospiro incurante (o quasi) e ritorno sui miei passi verso la cucina, dove trovo Niall che sta ingurgitando un pacchetto di patatine. Pesco un biscotto dal pacco e mi accuccio sul divano accendendo la televisione. Le mie dita premono automaticamente i tasti 708, che corrispondono ad Mtv. Dannata pubblicità, chi è che ne da conto ormai?
Non ho la voglia di cambiare canale e rimango a fissare lo schermo che pubblicizza prodotti del tipo sgrassatori, assicurazioni o del nuovo panino di Mc’ Donald per tre buoni minuti. Alla fine riprende il programma e sullo schermo appaiono cinque ragazzi in spiaggia. Ci metto pochi secondi per capire che si tratta del video di “What makes you beautiful” e alzo il volume al massimo, per iniziare a cantare la parte di Liam tutta eccitata.
Niall intanto, che ha finito di mangiare, ride come un deficiente e corre al piano di sopra. Ma ridono tutti in questa casa? Deve essere qualche profumo per ambiente.
Appena parte il ritornello mi metto a cantare più forte, ignorando il fatto di non essere sola in casa. Ah, e in casa ci sono gli autori del video che sto cantando. Non mi rendo conto che nel frattempo sono venuti tutti ad assistere al mio piccolo show. Alla sua parte Malik si avvicina a me e si unisce nel mio attimo di follia e inizia a mimare la strofa. Alla fine della canzone caccio un urlo ed esclamo ad alta voce “ O mio Dio! Braaavi! Vi amooo!” non rendendomi conto di essere in piacevole compagnia.
Mi volto e trovo i ragazzi insieme Jules che mi guardano con un misto di ilarità e di paura.
Sgrano gli occhi e porto le mani  alla bocca rimanendo immobile. Louis si avvicina, nota il mio disagio e sorride con tenerezza.
“Fai sempre così quando ci vedi in televisione?” dice Louis afferrandomi per la vita.
Cerco di sorridere, ma è praticamente impossibile visto che ho appena ricevuto un umiliazione pubblica e il ragazzo che amo ha il braccio intorno alla mia vita.
“Ah credetemi, fa anche di peggio” annuncia Jules sorseggiando un bicchiere d’acqua.
“Davvero scusatemi se vi ho disturbati, non succederà più.” Sussurro torturandomi le unghie, segno di evidente nervosismo.
“Non ci hai disturbati affatto! Ci voleva un po’ di vita in questa casa! Finalmente non sono l’unico in questa casa ad essere un alienato, senza offesa Cher.” Esclama Louis stringendomi ancora più forte.
Non credo che reggerò ancora da questa situazione che potrebbe finire con io che salto addosso a Louis e lo bacio urlando e piangendo contemporaneamente. No, sarebbe una pessima idea.
Mi dileguo e afferro il telefono per ordinare  la pizza per cena, appuntandomi le preferenze di tutti. Una mezz’oretta dopo ci consegnano le pizze, per la gioia di tutti noi morti di fame.
Decidiamo di magiare in terrazza e allegramente divoriamo le nostre pizze per poi filare subito nelle nostre stanze a metterci il pigiama. Mentre mi infilo i pantaloni del pigiama noto la maniglia della porta girarsi.
“Un attimo, sono mezza nuda!” urlo cercando di infilarmi i pantaloni, ma per la fretta casco inciampando. Impreco e mi preparo a ricevere la seconda figura di merda della giornata, quando mi accorgo che l’ospite inatteso è Jules.
Tiro un sospiro di sollievo e mi rialzo, sedendomi sul letto seguita dalla mia amica.
“ Domani inizio a ballare professionalmente, ci pensi? Un ballerina vera e propria! Ricordo ancora quando ho iniziato, c’eri anche tu al primo corso di danza, ricordi?” dice Jules sorridendo affettuosamente.
Ricordo bene, ero la più goffa del gruppo, ho fatto due lezioni per poi capire che ballare non era la mia strada.
“ Non vedo l’ora di vederti ballare sulle note di Up all Night, sarà fantastico.” Esclamo eccitata abbracciando la mia amica. Siamo legate da qualcosa di indissolubile. È praticamente da sempre che siamo amiche, e niente e nessuno si metterà in mezzo a noi due. Cher e Jules saranno sempre unite, è scritto.
“Però devi dirmi una cosa, non mi hai ancora precisato a chi punti dei ragazzi, insomma, chi ti interessa?”
“JUUULES!” urlo mentre le scappa un risolino.
La porta si spalanca un'altra volta e questa volta è Niall a comparire sulla porta. Gli faccio cenno di entrare e lui a sua volta si siede sul mio letto. Iniziamo a parlare delle cose più idiote e dopo dieci minuti buoni Jules, dopo aver sbadigliato, annuncia di andare a letto.
“Smettila di guardarle il culo, è la mia migliore amica!” borbotto cogliendolo sul fatto quando Jules esce dalla mia camera.
“Parla lei, oggi i tuoi pantaloncini gridavano “guarda il mio bel sedere” esplicitamente.” Ribatte l’irlandese facendomi arrossire.
Gli do una pacca sulla spalle e lui fa finta di farsi male piantando una scenata degna di oscar. Si sdraia sul setto e inizia a sbraitare accusandomi di avergli rotto il braccio, mentre io rido a crepapelle.
“Ora vado a letto anche io, a domani.” Dice Niall baciandomi la guancia dolcemente. Lo salute e dopo che è uscito mi sdraio sotto le coperte e afferro il telefono: devo aggiornare il mio stato Facebook e Twitter.
Mi impatto in una pagina dedicata ai ragazzi e noto un foto di me con su scritto: “Oggi questa ragazza pare sia uscita con i ragazzi, ma non ha risposto alle domande fatte dai paparazzi, potrebbe essere la ragazza di chiunque.”
Scoppio a ridere; magari fossi la ragazza di uno di loro! Mi lascio la foto alle spalle e spengo il telefono per andare a dormire, dopo aver telefonato a Jake, un mio caro vecchio amico.
Jake mi rivela che infondo si sente la nostra mancanza e che tutti pretendono un autografo dai ragazzi.
Ma figuriamoci, i miei ex compagni che mi prendevano per pazza ora mi  chiedono un favore? Fanculo.
Termino la telefonata e spengo la luce, ma proprio mentre la mia testa si libera da tutti i pensieri di una giornata pesante la porta si spalanca,  e una figura entra in camera mia.
 
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CCCIIIIAAAAAAOOOO c:
Finalmente ho completato il capitolo e vogli ringraziare ENORMEMENTE iStylesWife_  annamilloni e ViolaaM per aver recensito lo scorso capitolo. VI AMO! Non sapete quanto ci tengo :3
Chi sarà la figura sulla soglia della porta? D: Lo saprete solo al prossimo capitolo muahahahahaahhaa.
Ok basta, che vi sto annoiando :\ Mi recensite il capitolo? magari anche solo per capire se scrivo un FF decente :3
xxxxx- cinque come le carote :3
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Capitolo 6
*** Capitolo 6; Awkward situation. ***


Allungo il capo cercando di intravedere qualcosa nel buio della mia camera, intenta a capire chi è la figura in piedi sul ciglio della porta. Ok, è in boxer, quindi escludo che sia Jules, cosa ancora più inquietante. Va bene che sono ragazzi con gli ormoni a palla, ma venirmi a trovare a notte fonda non è proprio rispettoso nei miei confronti.
Il ragazzo fa un passo incerto ed entra nel buio pesto della mia camera. Lo sento sbattere contro l’angolo del letto, ma rimane zitto. Cerco alla ceca il mio cellulare per fare un po’ di luce e scoprire l’identità del mio coinquilino. Afferrato il cellulare, punto bruscamente la luce addosso al ragazzo, che nel frattempo si è avvicinato al mio letto.
Illumino la faccia addormentata di… Louis? Che diamine ci fa in camera mia a quest’ora?! Strabuzzo gli occhi e rizzo seduta. Si può intuire che sia diventata rossa anche nel nero più profondo della notte.
“Louis, mi hai fatto prendere un colpo cretino!” sbraito con un filo di voce in modo tale da non svegliare glia altri.
Non ricevo risposta, anzi, mi ignora e si butta a peso morto sul mio letto. Ma che cazz?!  Cerco di spalancare gli occhi nel buio e mi rendo conto di un fatto ambiguo ma vero: Louis è sonnambulo, infatti ha gli occhi serrati.
Mi scappa un risolino, ma il sonno si fa sentire e mi riaccuccio sotto le coperte.
Passo il tempo ad osservare la meravigliosa figura che sta sonnecchiando rendendomi incredibilmente imbarazzata e nervosa: I suoi occhi cristallini sono chiusi, le labbra sono socchiuse ed emette respiri pesanti dalle narici. Sono tentata di sfiorarlo, ma ho il timore di svegliarlo, quindi mi giro dall’altra parte e chiudo gli occhi  senza rendermi conto di cadere in un sonno profondo.
Dopo qualche ora vengo bruscamente svegliata da un calcione di Louis che è ancora nel mondo dei sogni. Mi giro dalla sua parte e noto che sta veramente ronfando, quando lui si avvicina – sempre dormendo- a me e intreccia una gamba con la mia procurandomi un brivido intenso.
Divento scarlatta in pochi secondi e cerco di mantenere il respiro regolare, per poi riaddormentami e risvegliarmi qualche ora dopo e trovando il ragazzo ancora ronfante. L’orologio da parete in ciliegio regalatomi da mia madre anni fa segna le 10.03 a.m. Penso sia l’ora di alzarsi, ma, strano ma vero, sono incastrata dalle gambe di Louis strette alle mie. Non che la cosa non mi faccia piacere, intendiamoci.
Con le dita percorro il profilo del suo splendido viso, ma le ritiro subito imbarazzata. Niente, non si sveglia. Sono tentata di fare una cosa, ma sarebbe stupida e insensata. No Cher, levatelo dalla testa. Al diavolo, sta dormendo, è l’occasione perfetta.
Avvicino il mio viso al suo e delicatamente sporgo le labbra. Dopo un attimo di esitazione, chiudo gli occhi e gli schiocco un delicato bacio sul naso, per poi scappare sotto le coperte come una bambina che ha appena rubato una caramella.
A quanto pare il signorino ha deciso di destarsi, infatti si stiracchia e sbadiglia, per poi rendersi conto di essere in camera mia. Sgrana gli occhi e mi guarda interrogativo.
Solo ora mi rendo conto di avere un aspetto pietoso, i capelli sono raccolti in quello che un tempo era uno chignon e non ho un filo di correttore, figo.
“O mio Dio! Che abbiamo fatto sta notte?” Chiede ansioso lui.
“Niente” rispondo indifferente, voglio vendicarmi per quel calcio che mi ha dato stanotte. Tace per un secondo, poi poggia una mano sulla mia coscia.
“Ci siamo.. insomma hai capito.” Faccio di no con la testa da con un sorriso beffardo cattiva bambina. “Cavolo Cher.. rendi la situazione troppo difficile! Insomma, ci siamo… baciati?… beh, sono vestito, quindi suppongo che non abbiamo nemmeno fatto..”
Un mio brusco “NO!” interrompe la frase che sapevo benissimo come si sarebbe conclusa e mi copro sotto le lenzuola arrossendo.
“ Ma allora che ci faccio qui?!” esclama scoppiando a ridere.
“Sei qui perché sei un idiota sonnambulo che mi ha fatto prendere un colpo ieri sera quando hai fatto irruzione nella mia stanza senza neanche bussare alla porta!” ribatto alzandomi dal letto.
Louis si avvicina, anzi si rotola letteralmente sul letto fino ad essermi accanto ed abbracciarmi chiedendomi scusa per il disagio.
Se sapesse che non mi ha procurato nessun disagio, anzi mi ha fatto molto piacere la sua visita. Mi alzo e mi dirigo in bagno, mentre Louis si ridistende sul letto, questa volta occupandolo tutto. Dopo essermi lavata mi inciprio un po’ e passo un po’ di eyeliner. Che poi questa fissa che le ragazze devono truccarsi per forza per sembrare carine io no la capisco, insomma se una ragazza è bella lo è sempre! Secondo me è la società che lo impone, basta guardarsi fuori dalla finestra: ragazze perfette, con corpo perfetto, capelli perfetti, seno perfetto e chi più ne ha più ne metta padroneggiano i cartelloni pubblicitari. La perfezione, ecco. Le donno odierne sono alla ricerca della perfezione che impongono i media, senza rendersi conto di essere belle anche se non si assomiglia all’ultima modella di Victoria’s secret. Impressionata dal mio ragionamento e piena di sensi di colpa mi strucco lasciando semplicemente il correttore.  Mi cambio l’intimo e dopo una decina di minuti, ritorno in camera mia e trovo Louis ancora steso sul mio letto in stato di mummia.
“Cavolo Lou, alzati, oggi devi lavorare!” gli urlo afferrando un paio di jeans rossi dall’armadio. Alla fine si alza a forza e, vedendo come sono intenzionata a vestirmi, fa una smorfia.
“ I pantaloni rossi sono un mio privilegio, puoi indossarli solo se io giudicherò che ti stanno bene quasi quanto stanno a me” dice con tono plateale.
Sorrido ricordandomi il giorno in cui li ho comprati, ero così eccittata all’idea di avere qualcosa che unisse me ed il ragazzo che amo.
“O cavolo Jules, guarda! Sono come quelli di Louis, devo provarli assolutamente!”
“ Sei fissata con questo Louis eh, vabbè fai la fila che ti aspetto qui.”
Osservo la mia figura nello specchio del camerino; cavolo, mi stanno bene addosso, meno male, ci sarei rimasta malissimo! Chissà cosa penserà Louis quando mi vedrà con questi indosso! Basta sognare Cher. Mi sfilo i pantaloni ed esco dal camerino tutta eccitata, felice per il mio nuovo acquisto.

Mi fiondo in bagno per la secondo volta e mi infilo i pantaloni incerta. Guardo la mia immagine riflessa nello specchio e dopo aver indossato anche un maglione beige, esco e torno in camera mia. Mi ritrovo gli occhi puntati addosso di Louis che percorrono la mia figura dall’alto in basso più volte.
“Non vale, ti stanno bene” annuncia scocciato.
Sorrido fiera di me stessa e insieme usciamo dalla mia camera. Proprio in quel momento esce Zayn dalla sua stanza, che è di fronte alla mia. Appena nota che sono uscita insieme al suo amico sgrana gli occhi e sbuffa, per poi rientrare in camera sua e sbattersi violentemente la porta alle spalle.
Rivolgo uno sguardo interrogativo a Louis che fa cenno di non pensarci. Dice che è il suo carattere, e che mi ci abituerò.
Dopo una quindicina di minuti siamo tutti seduti consumando la colazione. Jules continua a ripetermi di avere paura che qualcosa vada storto mentre ballerà. La rassicuro affettuosamente. Sa perfettamente di essere una magnifica ballerina, deve solo credere più in se stessa. Mi fa quasi ridere sentito dire da me che ho l’autostima sotto zero. Zayn non ha rivolto la parola ne a me ne a Louis. Andiamo, non se la sarà veramente presa!
Cazzarola, è una settimana che son qui e già ci sono dei drammi! Dovrò andare a parlargli. Ma poi neanche stiamo insieme, anzi non abbiamo neanche un flirt. Non gli dirò niente, se vuole che chieda a Louis, io non c’entro niente.
“Ei Cher, pensi a quello che hai fatto stanotte con Louis?” Incalza il moro notandomi sovrappensiero con un sorriso maligno.
Vaffanculo Malik, fatti i cazzi tuoi. Arrossisco e rivolgo lo sguardo verso il basso.
Un “che?!” stupito si Liam e Jules all’unisono mi costringe a riportare il cervello alla realtà ed a sottolineare che non è successo niente. Louis nel frattempo da una gomitata a Zayn che lo guarda male.
“Va bene, non vogliamo entrare nei particolari di quello che hanno fatto Cher e Lou sta notte.”
“Infatti non è successo niente Styles, ficcatevelo in testa!” puntualizzo irritata.
Finita la colazione usciamo velocemente e dopo “il rituale dell’ascensore” che consiste nel mettersi cappello e occhiali da sole per non essere riconosciuti ci infiliamo in due macchine, io Harry e Niall in una e gli altri nell’altra.
Appena partita la macchina il riccio comincia a tartassarmi di domande, mentre il biondo sonnecchia.
“ Su, dimmi la verità, che avete fatto tu e Louis stasera?” dice asfissiandomi.
“è successo che il tuo amico è un sonnambulo, e mi ha fatto visita stasera!” spiego.
Saputa la situazione Niall scoppia a ridere, com’è suo solito comportarsi in queste situazioni ridicole. Sentirlo ridere mi contagia e fa scoppiare a ridere anche me. Chi è che dice che Niall ha una ridata orribile non sa quello che si perde.
“Malik se l’è presa, ti ha adocchiato” afferma Niall divenuto serio.
“Cosa? Non sono proprietà di nessuno, ma se è tanto arrabbiato ci vado a parlare.”
“ E ricordati che Louis è mio.” Specifica Harry. Gli do una gomitata e lui mi fa una linguaccia.
A quanto pare lo studio è abbastanza vicino, infatti pochi minuti siamo davanti ad un grande palazzo moderno, di una decina di piani. Un gruppetto di fan sono poste davanti all’entrata: sono molto eccitate, una di loro singhiozza. Sono emozionate di vedere i loro idoli. Mi identifico molto in quelle ragazze.
Quando scendiamo dalla macchina Harry e Niall si avvicinano a loro e firmano qualche  autografo e fanno delle foto. Io le guardo sorridenti e dopo un po’ una ragazza, sui 13 anni mi chiede:
“ Tu sei la ragazza di Harry?”
“ No, sono una loro amica” le rispondo gentilmente ottenendo l’attenzione delle ragazze che mi guardano incuriosite. “ magari” aggiungo sussurrando e facendole l’occhiolino.
Dopo poco arrivano anche gli altri ragazzi che fanno la stessa cosa con le ragazze.
Mentre stiamo per attraversare la porta girevole ed entrare nello studio, sento una delle fan dire all’amica: “ La ragazza che è venuta dopo è molto più figa dell’altra, non c’è paragone.”
Mi si stringe il cuore e cerco di non curarmene, ma ovviamente ci rimango male.
“Tutto bene?” chiede Liam notando il  mio disagio. Sorrido semplicemente facendo finta di niente. Dopotutto non hanno detto niente di nuovo, Jules è quella bella.
Saliamo fino al terzo piano, dove si trova la sala prove e lo studio di registrazione dei One Direction.  Mi presentano il loro manager, un uomo di modi sulla quarantina. Poi i ragazzi si intrufolano nella sala di registrazione per parlare di affari e io seguo Jules nel camerino, dove incontro le altre ballerine.
“ Cavolo Cher, sono tesissima” afferma Jules, ma viene tranquillizzata da me e dalle altre ballerine.
“Andrà tutto bene, io sarò li fuori ad ammirarti.” Dico abbracciandola.
Dopo essersi cambiata entra nella sala prove ed esco dallo spogliatoio. Fortunatamente la stanza ha una parete a vetri e quindi posso assistere alla lezione anche da fuori. L’insegnante, o meglio, la coreografa è una signora sull trentina, minuta, una faccia spigolosa e degli occhi freddi come il giacchio. Deve essere russa, tutte le migliori ballerine lo sono.
Dopo venti minuti mi siedo su un divano e inizio a smaneggiare il mio Iphone, quando ricevo una telefonata da mio padre.
Ho sempre avuto un pessimo rapporto con mio padre, sarà che abbiamo il carattere simile e siamo entrambi testardi. A casa passavo le serate a litigare con lui, odiavo il tono della sua voce quando mi sgridava o semplicemente puntualizzava l’ovvio. Ma Infondo mi manca.
Comunque, il fatto che mi abbia chiamata mi fa molto piacere, e rispondo subito. Ha il suo solito tono distaccato, tipico da professore. Si raccomanda che io rimanga sempre attenta e che sia educata con tutti. Mi comunica che mi ha inviato per posta qualche cosa che avevo dimenticato a casa, e dopo cinque minuti, conclude la telefonata. I ragazzi nel frattempo hanno finito la loro riunione ed escono dalla sala e, notandomi sul divano annoiata, mi chiedono se ho voglia di qualcosa da bere. Faccio di no con la testa gentilmente ma Niall mi porta ugualmente una lattina di soda. Lo ringrazio affettuosamente. Dopo poco perdo di vista tutti e cinque i ragazzi: Saranno in giro. Ne approfitto per uscire nel grande terrazzo del piano e godermi quel poco sole Londinese. Apro la porta scorrevole ed entro, ma non sono sola: Zayn è esattamente a pochi metri da me.
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Cciao! c:
Che bello schifo di capitolo :\ Avete presente ispirazione zero?
Anyway, passiamo ai ringraziameeenti! Grazie a iStylesWife_ annamilloni ViolaaM e Carrots_1D per aver recensito!
VI AMO, MI FATE DAVVERO  CONTENTA, MI DATE LA FORZA DI CONTINUARE QUESTA FF!
Lo so che rompo le palle, ma per favore recensite, solo per sapere che avete letto il capitolo! ç_ç
Avete visto? Volevate che fosse Louis che entrasse nella camera di Cheryl? Detto fatto! ed ho anche scritto un "momento tenerezza" se si puù definire così :3
uuhuhuhuuuhuhhuhu Cher e Zayn sono soooli :3 
AVETE VISTO LE FOTO DEI RAGAZZI IN AUSTRALIA? C'è SONO PAZZESCHE! però mi manca la pancetta del riccio :c
Ora basta, un bacio e scappo :)
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Capitolo 7
*** Capitolo 7; You keep making me weak. ***


Lo ritrovo appoggiato con la schiena al muro di mattoni in silenzio. Faccio un passo incerto e mi chiudo la porta alle spalle. Il piccolo cigolio dalla porta lo fa distogliere dal suo scrutare attentamente il pavimento. Si volta e nota la mia presenza senza aggiungere parola. Sorrido. Ficca le mani in tasca e le ritira fuori agguantando un pacchetto di sigarette, Winston precisamente. Dall’altra tasca prende un accendino e se ne accende una, infischiandosene della mia presenza. L’odore di fumo mi invade le narici. Me ne sto zitta, a pochi metri da lui, senza battere ciglio. Che situazione imbarazzante. Non mi degna di uno sguardo, se ne sta lì, appoggiato alla parete ad osservare la sigaretta che sta fumando.
“Ti da fastidio?” chiede improvvisamente cogliendomi di sorpresa.
“No, per niente.” Rispondo dopo un attimo di esitazione.
“Dovrei smettere, alle fan non piace.” Ammette buttando il mozzicone per terra.
“Alle fan piaci così come sei.”
Rimane un attimo in silenzio, per poi avvicinarsi a me arrivando quasi a sfiorare la mia spalla. La sola sua presenza mi fa innervosire, ha il potere di rendermi vulnerabile. Sono sempre stata abbastanza coraggiosa, ma quando sono in sua compagnia mi sento totalmente dispersa, come se stessi affogando nelle sue braccia.
“ E a te piaccio così come sono?” fa lui avvicinandosi ancora di qualche centimetro.
Non rispondo subito e lui si volta, prendendomi un polso e penetrandomi con quegli occhi color cioccolato. Nessun pensiero mi passa per la testa, sono troppo concentrata a perdermi in quegli occhi così profondi. Non riesco a smuovermi, mi ha presa e non ho intenzione di liberarmi da lui. Non apre bocca, mi fissa semplicemente essendo consapevole di avermi in pugno.
“Mi stai facendo impazzire, Cheryl Baker.” Sussurra avvicinandosi pericolosamente.
Riesco a sentire il suo respiro scontrarsi e fondersi mentre appoggia la sua fronte sulla mia chiudendo gli occhi. Ha un buon odore, un misto di tabacco e menta. Mi afferra anche l’altro polso e mi guarda per l’ennesima volta con quello sguardo che mi fa sciogliere. Avvicina ancora il suo viso desideroso di qualcosa che capisco solo quando riesco a riattaccare la spina del cervello. No, non ce la faccio. Lo scosto bruscamente ed esco dal balcone sotto gli occhi stupefatti del moro.
Sospiro e mi dirigo verso il bagno, dove incontro Jules che sta chiacchierando animatamente con una rossa, probabilmente irlandese, lo si intuisce dal il suo accento.
Giro la manovella dell’acqua fredda che comincia a scorrere sotto i miei occhi ancora confusi per quello appena accaduto ed inizio a bagnarmi il viso per schiarirmi le idee e magari, riacquistare un battito cardiaco calmo e regolare. Jules distoglie l’attenzione dalla sua nuova amica e nota finalmente l’espressione confusa che regna nel mio volto.
“ Cosa ti succede? Sembra che hai appena visto una medusa gigante.”
Peggio, mi sono appena persa negli occhi del moro più bello al mondo. Ho quasi sfiorato le sue labbra, ho sentito il suo respiro caldo e pesante sulla mia pelle. Ho percepito dei lunghi brividi che mi percorrevano la schiena ogni volta che il ragazzo mi fissava. Sono impazzita tra le sua braccia muscolose e possenti che afferravano i miei polsi gracili e inermi.
“Tutto ok, mi gira solo un po’ la testa, niente di grave.” Mento fingendo un sorriso.
Uscite dal bagno Jules mi accompagna alla macchinetta per prendere qualcosa  che mi tiri su. Prendo un pacchetto di oreo’s e ritorniamo nel salottino, dove troviamo i ragazzi che rientrano nello studio di registrazione. Zayn deve essere già dentro, perché non c’è traccia di lui nella sala.
 
È passata una settimana dall’incontro con Zayn e da quel giorno non mi ha più rivolta di uno sguardo. Non mi ha quasi parlato, anzi, leviamo il quasi. Non ha spicciato parola con me per tutti questi giorni, neanche per il buongiorno o chiedermi cosa volevo per cena. Ho cercato più volte di perdermi nei suoi occhi cioccolato, oramai diventati una specie di droga. Ho provato di instaurare anche il più piccolo contatto, ma mi ritrovavo il viso freddo e impassibile addosso. Probabilmente è offeso, o forse semplicemente deluso. Fatto sta che io sono scappata dalle sue labbra quella mattina. Me ne sono pentita? Forse.
Ovviamente non ne ho parlato con nessuno, ho solamente accennato a Jules che Zayn era di mal umore, niente di più.
Il rapporto con i ragazzi si è comunque consolidato e ormai ci trattano come vecchie amiche. L’altro ieri è venuto a far visita al figlio Bobby Horan, abbiamo parlato ed è risultato un uomo molto affettuoso. Mi ha fatto molti complimenti, facendomi arrossire più volte: il classico irlandese spontaneo. È il primo genitore che incontro dei ragazzi e penso di aver fatto una buona impressione.
Jules sta diventando sempre più padrona della scena e dimostra ottimi risultati, ma infondo era palese, lo sapevo che è una grande ballerina.
Il mio rapporto con Louis è cresciuto semplicemente come amicizia e lo stesso con gli altri ragazzi. Sono sempre più a mio agio e non mi sconvolgo più per certe cose, per esempio alzarsi la notte per prendere un bicchier d’acqua e prendersi un colpo trovando Liam che cazzeggia su Twitter oppure Harry che guarda il sedere a tutte, e sottolineo tutte le ragazze che incontra.
Io e Niall facciamo ogni sera dei “pigiama party” con Jules perché entrambi non riusciamo ad addormentarci subito e più di una volte i ragazzi si sono lamentati per il troppo rumore. Che c’è, amo la risata dell’irlandese, è contagiosa.
Sono iniziate a girare delle foto mie e di Jules e i ragazzi hanno risposto delle domande riguardo alla nostra permanenza in casa loro durante qualche intervista e, grazie al cielo, sono stati abbastanza vaghi riguardo alle nostre vite personali, ma comunque hanno smentito qualche possibile fidanzamento con uno del gruppo.
Giovedì Niall è pure scoppiato a ridere quando un giornalista di “seventeen” gli ha domandato se usciva con Jules, a seguito di alcune foto scattate dai paparazzi mentre ridevano insieme.
Però a questo ancora non mi ci sono abituata affatto, insomma, il fatto di essere oggetto di domande da intervistatori o da fan. Sono una normalissima ragazza, se devono tartassare qualcuno, quella è Jules, lei lavora per i One Direction!
Un rumore mi fa distogliere l’attenzione dal gioco del cellulare che con cui ero impegnata: qualcuno sta bussando alla porta. Do il permesso di entrare ed entra Liam nella mia stanza con un sorriso smagliante, si avvicina e si stende sul letto accanto a me, osservandomi mentre perdo miseramente al gioco del telefono. Dopo aver perso la terza partita chiudo il telefono irritata e lo poggio sul comodino.
“Faccio schifo, perdo sempre”
“Se ti può consolare, anche io non sono un asso.” Fa lui carinamente.
Liam è davvero il più maturo del gruppo, è lui quello che si prende cura di qualcuno se sta male o lui è quello che ha più rapporti con i manager o comunque è quello che sa tutto di tutti, e questa cosa mi preoccupa.
“Ho notato una cosa in questi giorni.” Afferma lui.
Ti prego no, non è la stessa cosa a cui sto pensando da una settimana, vero? No, non ti sei accorto che il moro con cui condividi tutto è incavolato nero con me. Non hai capito che forse qualcosa è scattato nel mio cuore dopo  essermi persa tra le sue braccia. Lo guardo panicata.
“Credo che tu c’entri nel fatto che Zayn è piuttosto giù di questi tempi.” Colpita e affondata, fanculo, questo ragazzo è troppo intelligente.
“Non so di cosa stai parlando.” Squittisco irrigidendomi.
“Il tuo corpo ti tradisce Cher, sei subito innervosita e da questo posso dedurre che c’è qualcosa che non so.” Risponde lui lasciandomi spiazzata.
Dopo un attimo di esitazione e le sue suppliche racconto a forza tutto l’episodio del terrazzo, mentre lui mi osserva attento. Cerco di raccontargli tutto a grandi linee, ma la sua curiosità mi impone di raccontargli tutto per filo e per segno. Tanto il danno è stato già creato, e comunque credo di potermi fidare di Liam. Gli rivelo di sentirmi in colpa, perché non volevo ferire Zayn, che credevo che lui fosse diverso, uno che non si curava molto delle ragazze. Confesso anche timidamente di non capire il motivo per cui non mi sono lasciata andare con lui, infondo è pur sempre uno dei miei idoli, ed è maledettamente sexy (quando l’ho apostrofato con quell’aggettivo Liam ha fatto un risolino). Finito di raccontare tutto Liam rimane un attimo in silenzio, mentre io smaneggio il bracciale che porto al polso, un regalo di mia madre. È una catenina in argento, con un ciondolo a forma di bandiera inglese. La prima volta che l’ha visto Harry me l’ha sfilato e, osservandolo, ha sorriso tra se capendo che era l’ennesimo gadget dedicato alla band.
“Beh, io.. credo che dobbiate stare da soli, e magari parlarne.” Suggerisce lui. “ Così gli spieghi anche a lui quello che hai detto a me, che non era tua intenzione farlo innervosire tanto.”
Bell’idea. Il problema è che ho paura di stare sola con lui. No, non per motivi loschi, solo perché muoio per l’idea di ricascare nelle sue braccia. Non voglio risentirmi un coniglio braccato dal cacciatore. Sono perfettamente consapevole di essere impotente davanti al suo sguardo che cerca il mio o meglio, cercava, dal momento che non mi calcola più: per lui oramai è come se non esistessi.
Annuisco malgrado il mio cervello pensi il contrario di quello che ha detto. Liam mi fa l’occhiolino e si dirige verso la porta, dicendomi che andrà tutto bene e che Malik non mangia mica le persone. No Payne, fa di peggio.
“Ah, e se lo dici a qualcuno ti strozzo ficcandoti un cucchiaio il gola.” Esclamo io quando ormai Liam è sul ciglio della porta. Scoppia a ridere e mi assicura che rimarrà un segreto. Meglio per lui, non voglio assolutamente che il segreto arrivi ad orecchie indiscrete, ovviamente in particolare a quelle di Louis.
Parli del diavolo.. eccolo spuntare sulla soglia della porta con un sorriso smagliante, come suo solito. Fa presente che lui ed i ragazzi stanno per uscire a fare le prove per poi congedandosi dopo avermi dato della “Pigrona”, naturalmente gli rispondo con una linguaccia. Con Louis è tutto un gioco, ed è uno degli aspetti di lui che mi fa impazzire, il suo essere come peter pan, un bambino che non vuole crescere.
Cerco con lo sguardo l’orologio e noto che sono già le undici a.m. e ancora non mi sono sistemata, quindi mi sollevo a forza dal letto e mi preparo svogliatamente.
Esco dalla mia stanza disinvolta e consapevole di essere sola. Dedicherò la mia giornata al relax, ne ho proprio bisogno. Mi stravacco sul divano ed accento la televisione, alzando il volume sensibilmente.
Caccio un urlo quando mi ritrovo Zayn in cucina che mi urla di abbassare, probabilmente ho perso dieci secondi di vita. Il moro inizia a ridere dopo la mia reazione, ma lo fulmino con lo sguardo, o meglio, cerco di fulminarlo alla meno peggio.
“ Non dovresti essere alle prove?” chiedo spegnendo l’apparecchio.
“Non mi sento bene, quindi ho pensato di rimanere a casa.”
Perfetto, sola con Zayn, che bella situazione. Liam lo sapeva, ne sono certa.
Fatto sta che la situazione è piuttosto imbarazzante, è chiaro che il moro mi rende nervosa.  

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BUYYAAAAAAAAAAAA
Ye! ecco un capitolo molto ncdrjfnvbggfr, no non è vero, fa schifo :c
Voglio fare un sondaggio, preferite la coppia Zher o Chouis? fatemelo sapere :3
Io continuo a ringraziare e ad amare tutte le ragazze che commentano, c'è siete meravigliose *^*
adoro annamilloni
adoro ViolaaM
adoro iStylesWife_
Eh boh, mi sono impegnata molto in questo capitolo, e vorrei almeno 4 recensioni, posterò il capitolo solo allora capito? e.e si sono cattiva.
Ora vi lascio con il culo di Tomlinson, SBEM!
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Capitolo 8
*** Capitolo 8; You've got that one thing! ***


“Zayn?”
Nessuna risposta. Distolgo lo sguardo dal pc che giace sulle mie gambe e lo poggio sul divano, per poi alzarmi in cerca del ragazzo.
È una mezzoretta che non lo vedo, probabilmente sarà uscito senza neanche che io me ne sia accorta, poteva avvisare almeno. Ah, giusto, è incavolato nero con me. Salgo le scale che conducono al piano di sopra due a due, come è mio solito fare. Chiamo per la seconda volta il moro senza ottenere risposta. Evidentemente non mi vuole parlare, ancora. Ritorno a stravaccarmi dov’ero prima e riapro il computer, digitando la parola “twitter” nel motore di ricerca. Uffa, altre foto che girano, ma non hanno niente da fare i paparazzi?! Scrivo il mio nome sul web per vedere se evidentemente c’è qualcosa sul mio conto in rete. Mi appaiono davanti una sfilza di foto con me ed i ragazzi e qualche intervista. Una ragazza chiedeva chi fossi, e qualcuno ha risposto semplicemente “ pare che sia un’amica dei ragazzi.” Una cosa mi fa imbestialire appena la noto: qualcuno ha svelato praticamente tutta la mia vita in un intervista: Una ragazza della mia ex scuola confessa in un sito che a scuola ero quella “strana” sempre in fissa con i suoi idoli ed altre cose riguardo a come andavo a scuola o cretinate del genere. Dio mio, ma un po’ di cazzi loro no eh?  Chiudo improvvisamente ed urlo un altro paio di volte il nome del moro. Ok, è evidente che non ne vuole sapere di parlarmi. Provo per l’ultima volta e questa volta urlo leggermente più forte.
“Che c’è?!” Urla lui scendendo per le scale in accappatoio.
Scoppio a ridere vedendo la scena di lui in accappatoio che si precipita verso di me con una espressione preoccupata. Poso lo sguardo sul suo corpo avvolto solamente dall’accappatoio ed arrossisco leggermente, per poi distoglierlo subito.
“Perché mi hai chiamato? C’è qualche problema?” fa lui perplesso.
Batto un colpo di tosse e cerco di raggruppare i pensieri per formare un discorso sensato. Per la prima volta in una settimana l’ho indotto a parlarmi, ma in questo momento non ho idea di che dirgli, quando mi preparo questo discorso da giorni.
 Lo sguardo insistente di Zayn mi mette pressione, e cerco di ricordarmi cosa dire.
“Ehm.. veramente sì.” Incomincio.
“Si cosa?”
“Sì, c’è un problema, un enorme problema.” Sottolineo. “Tu non mi parli da giorni, e io ci sto male, anzi malissimo cazzo!” Lo sguardo interrogativo del moro ora si è trasformato in uno stupito. “Tu nemmeno ti immagini quanto io tenga a te, ma non da quando sono qui in casa tua, da quando ho scoperto te ed il resto della band. Sei una delle persone più importanti della mia insulsa vita ed ho vissuto fino ad adesso con la consapevolezza che non ti avrei mai incontrato, ma ora che ti ho trovato non voglio lasciarti andare!” urlo tutto d’un fiato mentre le lacrime iniziano a rigarmi le guance. Chiudo gli occhi e cerco di asciugarmi gli occhi oramai abbandonati in un pianto. Dopo secondi interminabili finalmente sento le sue braccia circondarmi la vita mentre io mi aggrappo con tutte le forze al ragazzo che in questo momento mi sta abbracciando sconvolto quasi quanto me.
“Ti prego non essere arrabbiato con me” sussurro tirando su con il naso tra le braccia del ragazzo.
“shh.” Dice lui asciugandomi una lacrima con il polpastrello del pollice. “ Scusa, ho sbagliato, credevo che fossi una puttana, credo, ero accecato dalla rabbia e dalla.. gelosia, mi dispiace, non piangere così, ti prego..” afferma penetrandomi ancora una volta con quei suoi occhi così perfetti.
Cerco di placarmi e mi sciolgo dal tenero abbraccio di Zayn.  Sorrido timidamente e mi asciugo l’ultima lacrima con la manica della felpa dei Red Sox che mi ha regalato Niall l’altro giorno. È la prima volta che la metto e l’ho già sporcata di trucco. Sono decisamente maldestra.
“Ritieniti fortunata ragazza, io non chiedo quasi mai scusa.” Borbotta lui infilandosi una maglia nera.
“Certo, perché tu sei un Bradford bad boy!” urlo io scimmiottandolo.
Scoppia a ridere imbarazzato e mi attira stringendomi a se. Inspiro a piene narici il suo profumo dopobarba “Unforgivable.” Sapevo che fosse il suo preferito, e gli calza a pennello.
“è ovvio che mi.. interessi. Si, diciamola così.” Confessa lui prima di avviarsi verso le scale, diretto alla sua camera.
Fa un po’ effetto sentirselo dire. Preciso: fa molto effetto sentirsi dire da Zayn Malik che è interessato a te. Beh un po’ me lo aspettavo, i ragazzi hanno puntualizzato più volte che interessavo al ragazzo, ma non ci ho mai voluto credere fino in fondo. D’oltretutto io sono sempre stata quella… noiosa; o comunque poche persone mi rivolgevano la parola, figurarsi se dicevano che gli “interessavo”.
“ Fatti carina, che ti porto fuori a fare una passeggiata.” Esclama lui facendomi l’occhiolino.
Precipito  in camera mia e sfilo di malvoglia la mia felpa oramai impiastricciata di nero ed infilo un golf a trecce beige. Tolgo le mie adorate Vans rosse e indosso un paio di parigine del medesimo colore del maglione. Do un occhiata allo specchio: sembro una morta. Mi strucco completamente e mi passo un filo di matita viola, per poi ritoccare la palpebra superiore con un po’ di eyeliner. Faccio una piroetta e butto un ultimo sguardo allo specchio: forse ho esagerato con l’eleganza.  Poco importa,  non credo che dispiacerà a Zayn vedermi senza le mie adorate felpone e le sneakers, credo. Esco dalla stanza ed scendo le scale diretta al piano di sotto, dove trovo Zayn vestito che mi aspetta.
“Stai benissimo.”
“Grazie” rispondo timidamente afferrando la giacca appesa all’appendiabiti.
 Entriamo nell’ascensore e stranamente Zayn non compie il suo “rituale”, non si infila neanche un paio di occhiali da sole. strano. Faccio finta di niente e sorrido quando i miei occhi si incontrano con i suoi.
Usciti dal palazzo la luce accecante del sole mi invade e strabuzzo gli occhi per riuscire a vedere qualcosa. Finalmente non piove. Sono passate due settimane di pioggia ininterrotta, ci voleva un po’ di sole. Inspiro profondamente rivolgendo gli occhi al cielo per la prima volta privo di nuvole e prendo a braccetto Zayn sorridendogli per l’ennesima volta. Si è notato che sono felice?
“Allora signorina, dove vuole andare?” mi chiede lui gentilmente chiamando un taxi.
“Decidi tu, io non sono del posto, ricordati.” Rispondo scrutando il tassista che ha un viso familiare. Salendo a bordo Zayn da le indicazioni al tassista: direzione Hyde Parck. Mentre sono intenta a fissare il finestrino e vedere le persone che si affacciano ad ogni semaforo per vedere se evidentemente c’è Zayn Malik in persona, lo sguardo persistente del tassista mi fa innervosire non poco. Cerco di essere educata e lo ignoro.
“Qualche problema?” afferma Zayn notando l’atmosfera tesa.
“Credo di aver già visto la ragazza.. ma non mi ricordo quando” spiega l’uomo. “Ecco! L’ho accompagnata un po’ di tempo fa sotto la casa degli One Direction! Quindi non eri una pazza che voleva infiltrarsi in casa dei ragazzi!” Esclama lui.
Zayn non capisce subito, e quindi gli spiego tutto l’accaduto durante il  primo incontro con il tassista. Appena termino di parlare la vettura accosta, evidentemente siamo arrivati. Il moro paga il tassista e dopo avergli fatto un autografo, scende anche lui dal taxi.
Iniziamo a passeggiare vicini per il parco e ci fermiamo dopo un quarto d’ora su una panchina che si affaccia ad un lago. Osservo i bambini che urlano e stramazzano di gioia quando una papera comincia a becchettare il pezzo di pane che gli hanno appena gettato. Non sono una di quelle fissate con i bambini, troppo moccio e pianti, ma scrutare questa scena è divertente, e poi i bambini inglesi sono proprio un amore, le lentiggini sui bambini stanno a pennello.
Dopo poco ci alziamo ed iniziamo a passeggiare in direzione della gelateria più vicina. Zayn afferra e stringe la mia mano senza curarsene, mentre io prendo le sembianze di un peperone.
Giriamo l’angolo mano nella mano e mi ritrovo un milione di flash sparati in faccia. O cavolo, i paparazzi, me ne ero dimenticata. Guardo terrorizzata Zayn, questa volta ci hanno davvero accerchiati. Ho le orecchie completamente frastornate dalle urla dei paparazzi e mi bruciano gli occhi per la quantità di flash. Continuano a fare domande impertinenti e non ho nemmeno la forza di rispondere. Sono decisamente imbarazzata, e molto a disagio. Zayn sembra sorridere, evidentemente è spesso soggetto ad episodi simili a questo.
“Ok ragazzi, avete le foto, potete andarvene ora? Non credo che Cheryl stia molto bene.” Urla lui invitandoli ad andarsene. Non l’avesse mai fatto.
“Quindi la ragazza misteriosa si chiama Cheryl!” “State insieme?” “Da quanto la conosci?” “Che ti piace più di lei?” “Ma non era la ragazza del riccio?” “Rispondi Zayn, è la tua ragazza?!” strillano all’unisono. Stanno decisamente invadendo i miei spazi, ed inizio ad infastidirmi.
“Si, è la mia ragazza.” Dice lui sottolineando il l’aggettivo. La sua ragazza, e da quando?!
 Lo guardo interrogativa, non ci sto capendo più niente, e mi sta pure girando la testa. Inizio a vederci sfocato, ma mi riprendo immediatamente notando che Zayn si sta avvicinando pericolosamente a me. Se fa ancora un'altra mossa giuro che lo ammazzo. Mi sento mancare la forza e non riesco a liberarmi dalla presa del moro che è arrivato a sfiorarmi il naso. Stringo i denti consapevole di quello che sta succedendo e mi lascio abbandonare tra le braccia di Zayn che mi stringono i fianchi. Mi prende un colpo quando sento le sue labbra calde poggiarsi sulle mie. Improvvisamente  mi sento in orbita, non sento più le grida dei paparazzi, il cervello deve essersi spento. Saliva, passione e tabacco. Il tempo deve essersi fermato,  perché riesco semplicemente a percepire il contatto delle sue labbra sulle mie e il tocco delle sue braccia che mi stringono possenti, come per paura che io scappi di nuovo. No, non voglio scappare, non voglio smettere di sentire le farfalle nello stomaco mentre la sua lingua fa irruzione nella mia bocca. Un brivido che parte dal collo mi percorre la schiena. Riesco a sentire il suo respiro imbattersi nel mio e formarne uno solo.
Mi scanso e riconnetto la spina, dandogli uno strattone ed allontanandomi dal caos a passo svelto. Davvero non capisco che diavolo gli è preso, baciarmi davanti ad una folla di paparazzi, che bel primo bacio da dare ad una ragazza.  Percepisco I passi veloci di Zayn dietro di me, e dopo poco mi afferra il polso costringendomi a fermarmi. 
“Non ti azzardare a parlarmi finché non arriviamo a casa.” Lo minaccio a denti stretti, ma ancora imbarazzata. Anche il suo volto è particolarmente stranito, ma non mi soffermo molto su di lui perché distolgo l’attenzione su di lui. Quel ragazzo mi fa impazzire, e devo controllarmi, non sono il suo giocattolo, ricordatelo Cher.
Entrati in casa non lo degno di uno sguardo e mi dirigo in camera mia. Non ho parlato per tutto il viaggio, e lui non ha nemmeno fatto un gran sforzo  per scusarsi. Devo dimostrarmi forte, non posso cedere, è questo che vuole: che io cada tra le sue braccia implorandolo di baciarmi di nuovo, ma per favore.
Scendo le scale talmente di fretta che quasi inciampo, ritrovandomelo vicino, troppo vicino. Prendo fiato.
“Adesso dimmi perché diamine mi hai baciata difronte a tutte quelle persone, spiegamelo su!” ordino io puntandogli l’indice contro il petto.
“Non lo so.” Risponde lui insofferente.
“Come non lo sai?! Sei demente? Mi sembra che il tuo cervello funzioni!” Strepito io perdendo le staffe. Mi sta prendendo in giro o cosa?
“Avevo voglia di farlo.”
Ecco, appunto. Viziato, idiota e menefreghista.
“Sai cosa ho voglia di fare io?” faccio io maliziosa.
“No, ma voglio saperlo.” Ribatte lui caduto nel mio tranello. Troppo facile.
“Picchiarti, ma di brutto eh.” rivelo io con un ghigno stampato in volto.
A questo punto il ragazzo scoppia a ridere e mi afferra per i fianchi, ancora.
“Scusami, ma non resistevo più, penso in continuazione a te, e ho voglia di baciarti ogni minuto, ho voglia di abbracciarti, di dirti che sei mia e che mi fai impazzire, vorrei dirti ogni giorno che sei bellissima, e da quando hai varcato quella porta mi hai portato una valanga di emozioni e mi hai sconvolto, ho subito pensato che eri una ragazza che sarebbe diventata importante.. insomma Cher, ti basta come dichiarazione?”
Rimango allibita per un attimo, nessuno, e sottolineo nessuno ha avuto mai il coraggio o l’intenzione di dirmi queste parole, e anche se Zayn non è un gran poeta, credo che sia la più bella dichiarazione che abbia mai ricevuto-nonché la seconda, ma Matt era mezzo brillo quella volta-
“Manca una cosa, cantami qualcosa.”
 
 “Something's gotta give now
Cause I'm dying just to make you see
That I need you here with me now
Cause you've got that one thing”
 
Il moro inizia ad intonare le parole di One Thing, sa che mi fa impazzire quando mi fissa in quel modo. Al diavolo l’essere forte.
 
So get out, get out, get outta my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing, that you've got
That one thing
 
Dopo aver intonato l’ultima parola si avvicina e sorride imbarazzato.
“Questo ti basta?” chiede lui.
Il mio “mh mh” fa capire a Malik che sono ceduta. Non ho più voglia di trattenermi, credo di averlo fatto abbastanza, o spero.
Sorride compiaciuto con uno di quei sorrisi che solo a guardarlo cederesti la tra le sue braccia senza nemmeno esitare un secondo e mi afferra il viso delicatamente sussurrandomi “posso?”
Inclina la testa, è un po’ più alto di me. Socchiudo gli occhi per assaporare meglio ciò che viene dopo.
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O MIO DIO.
HO finalmente partorito il capitolo yeee! 
davvero perdonatemi, so che sono una merda perchè è due settimane che non aggiorno, ma non ho avuto tempo e ispirazione ç_ç
Pelò (come dice il saggio cinese) vi ho postato questo capitolo SBANG!
Momento, momento, momento: SETTE recensioni?! non state scherzando vero? :') 
GRAZIE, vi amo, se non fosse per le vostre recensioni non continuerei la FF! Grazie a Mei_Linn, martionedirection, MartaSwaag, ViolaaM, Alex_96, iStylesWife_ e giggia 99! Ora voglio almeno 5 recensioni, si puo? :3
yo yo yo Zher is real love (?)
aspetto con ansia le vostre recensioni, un bacione- one- one 
Ps: cazzius, Malik è fbghrjedkmcn quando fuma!


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Capitolo 9
*** Capitolo 9; I Can't say no ***


"Zayn” bisbiglio mentre il ragazzo mi mordicchia il collo. Si interrompe un attimo e solleva il capo, guardandomi con aria interrogativa.
“Vacci piano”
Ridacchia e ricomincia a baciarmi il collo. Rabbrividisco al contatto della sue labbra morbide sul mio collo freddo e nudo. Non riesco neanche a scansarlo, e probabilmente in realtà nemmeno voglio.
L’ultima mezzora è passata tra baci e paroline dolci, e io sono decisamente crollata impotente davanti a lui.
Sei debole” continuo a ripetere a me stessa, ma lascio stare le parole che provengono dal mio cervello.
Credo di aver perso la concezione della realtà, perché sembra che tutto quello che è successo prima sia scomparso, le gelosie, i miei sforzi di rimanere forte, la mia solitudine quando Zayn ha deciso di tacere, tutto quanto. Tutto si è trasformato in noi due, sul divano, che ci cerchiamo a vicenda.
Il mio cervello è completamente in orbita, e il mio corpo impazzisce per il desiderio del tocco del moro, che sembra molto esperto, o almeno per quanto ne posso sapere io.
Mi appoggio sul divano, con le mani intente a carezzare i capelli neri  del ragazzo che mi sta a pochi millimetri di distanza, fissandomi con quei suoi occhi così..così.. non so nemmeno spiegarlo.
Non ho ancora capito cosa siamo, se amici che si piacciono l’un l’altra oppure Zayn ha deciso di intraprendere il passo successivo. Lui, perché è evidente che io sono già caduta nella sua morsa.
“Smettila di fare così” borbotto mentre arriccio un ciuffo di capelli color pece tra le dita.
“Fare cosa?” chiede lui.
“Farmi impazzire guardandomi così.” Ammetto distogliendo lo sguardo su un punto impreciso della stoffa che ricopre il sofà a sei posti.
“Credevo ti piacesse.” Confessa lui.
Questa volta sono io a ridacchiare. Lui sorride senza aggiungere parola.
Mi prende per la vita e mi attira a sé, costringendomi a sdraiare sul divano, mentre lui mi prende delicatamente le guance e mi bacia.
“Che diamine state facendo?!” urla qualcuno. Non riconosco subito la voce, ma dopo poco intuisco che appartiene ad Harry. Tiro su la testa e mi ritrovo i quattro ragazzi e Jules che ci fissano sconcertati, mentre qualcuno parlotta. Mi do una leggera occhiata, no, non mi sembra di essere conciata tanto male. Forse è perché ho messo le scarpe sul divano. Ci penso su un attimo, mentre Zayn si irrigidisce. Zayn.. o Porca puttana, ci hanno sorpresi insieme. Scatto meccanicamente in piedi e corro in camera mia, seguita dai passi leggeri ma veloci di Jules.
Entro in camera e mi chiudo la porta alle spalle, mentre sento delle urla provenir
e dal piano inferiore.
“Lasciatelo in pace, non siete i suoi genitori” bisbiglio mentre Jules irrompe in camera mia. Mi guarda con un misto di stupore e felicità, forse lei ci sperava che accadesse qualcosa del genere. Si siede sul letto, aspettando che io faccia qualcosa.
Non apro bocca e un paio di minuti dopo è la mia amica a parlare, curiosa di risposte.
“Avete fatto sesso?” dice improvvisamente seria. La sua affermazione mi prende alla sprovvista e barcollo un attimo. Non rispondo subito.
“Ti prego dimmi che almeno avete usate la protezione.” 
“Jules, ma sei impazzita? Non ho fatto niente!” esclamo io dopo un momento di shock: davvero pensano tutti che io e Zayn siamo andati a letto insieme?
“Sicura?”
“Jules, ti ricordo che ho diciassette anni, sarebbe la mia prima volta. Saresti la prima persona a cui lo direi.” Ammetto appostandomi vicino a lei.
Lei sorride sincera e mi da un buffetto sulla guancia, per poi farmi l’occhiolino e filare in camera sua, evidentemente esausta dopo una giornata di prove.
I ritmi di lavoro sono raddoppiati per i ragazzi a causa del loro tour imminente: 35 concerti in meno di due mesi, abbastanza stancanti per dei ragazzi di vent’anni al massimo. Credo che seguirò i ragazzi per almeno la metà delle date, anche perché non ho una gran voglia di rimanere da sola in una città ancora sconosciuta. Certo, sono uscita qualche volta, ma sempre per arrivare allo studio oppure da sola, e sono finita la maggior parte delle volte nel perdermi tra le strade di Londra.
No, non sarebbe una buona idea rimanere sola.
Apro l’acqua calda della vasca e mi ci infilo dentro dopo poco, mentre metto in moto la musica: il massimo del relax.
Dopo una mezz’oretta mi rivesto infilandomi la prima felpa che trovo e un paio di jeans, mentre rimango scalza per ritoccarmi lo smalto ai piedi. Sento la porta aprirsi mentre sono chinata intenta a passare il pennellino sull’unghia. Richiudo il barattolo di smalto prugna e mi volto verso Niall, che nel frattempo è appena entrato. Gli sorrido e ricomincio il mio lavoro, mentre lui si avvicina alla finestra, afferrando la chitarra che aveva lasciato ieri in camera mia.
“Sono molto felice per voi due, sai?” mormora lui strimpellando qualche nota cercando di accordare la chitarra.
“Non so nemmeno se stiamo insieme, o se Zayn vuole.. intendo.” Affermo scrivendo un messaggio a mia madre. Mi sono dimenticata di risponderle stamattina, sarà piuttosto scocciata.
“Se vuoi glielo chiedo” annuncia Niall poggiano la chitarra al muro. Evidentemente si è già stufato. Peccato, mi piace sentirlo suonare.
“Chiedere cosa?” dice Zayn entrando in camera mia.
Abbasso lo sguardo sul pavimento, cercando di evitare il suo sguardo.
But when you smile at the ground it ain't hard to tell” canticchia sottovoce al mio orecchio il moro, che nel frattempo si è avvicinato a me.
“Eddai” faccio io cercando di spingerlo via, arrossendo. Niall capisce che forse è meglio svignarsela e si dirige verso camera sua senza aprir bocca.
A questo punto restiamo io e Zayn da soli, di nuovo. Mi stringe i fianchi, e, forse non sapendo che sono il mio punto debole, caccio un urletto divincolandomi. A questo punto ovviamente Zayn continua a pizzicarmi i fianchi, mentre io cerco di farlo smettere.
“Ti prego Zayn sto morendo!” sbraito cercando di liberarmi dalla morsa. Finalmente Zayn la smette, guardandomi con aria di sfida.
“Se lo rifai ti rubo la lacca mentre dormi.” Ammicco io ricambiando la sfida.
Zayn scoppia a ridere e mi attira a se, baciandomi delicatamente all’angolo della bocca.
Ci sediamo entrambi sul mio letto ed iniziamo a giochicchiare con il mio telefono, ok, so che è una cosa che faccio solitamente con Liam, ma oggi farò un eccezione.
Dopo qualche minuto, poggio il telefono sul comodino e mi stendo a pancia in su prendendo la mano di Zayn che tiene lo sguardo fisso su di me.
“Che hanno detto gli altri? Li ho sentiti urlare.”
“Le solite raccomandazioni,  ‘Stai attento ’ ‘non farla soffrire’ ‘niente smancerie in pubblico’ cose del genere.” Spiega lui.
Afferro il concetto e sorrido compiaciuta, infondo mi fa piacere che gli altri si preoccupino dei miei sentimenti. Sono cinque fratelli, come quelli che non ho mai avuto –Mia sorella Victoria non conta- riescono a tirarmi su quando non sono al massimo dell’umore e si accertano sempre che tu stia bene. E il bello è che non chiedono nulla in cambio, solo che tu gli voglia bene quanto te ne vogliono loro. Una famiglia non di sangue ma di affetto, forse anche meglio.
Stiro le labbra in un sorriso e il ragazzo al mio fianco mi bacia lievemente la guancia destra.
Rivolgo lo sguardo sul collo di Zayn: un punto è leggermente violaceo. Credo di avergli fatto un succhiotto. Rido istericamente: non l’avevo mai fatto prima d’ora, questo fatto non passerà inosservato.
“Che c’è da ridere?” chiede il moro interrogativo. Devono confonderlo parecchio questi miei sbalzi d’umore.
“Niente di importante.” Rispondo io cercando di non fare l’ennesima figura da idiota.
Proprio quando Zayn si sta avvicinando delicatamente alle mie labbra Liam spalanca la porta, guardandoci scettico.
“Fra poco c’è la cena, non consumatevi troppo nel frattempo.” Annuncia Liam. Il moro lo guarda in mal modo, evidentemente offeso dalla puntualizzazione dell’amico. “Ah Cheryl.. dopo devo parlarti.” Conclude il ragazzo per poi socchiudere la porta, lasciandoci soli.
Zayn sbuffa. Evidentemente non gli piace essere controllato a bacchetta.
 Si scosta dalla sua posizione nel letto e spalanca la finestra. La stanza viene invasa da una folata di aria gelida che mi fa starnutire dopo poco.  Il ragazzo allora, divertito dalla mia reazione al freddo, chiude la finestra, facendo tornare la temperatura della camera al breve tepore di sempre.
“Capisco che ti annoiano con tutte le prediche, anche Jules fa lo stesso.” Esorto  immedesimandomi nella sua situazione.
“In fondo fanno bene, ma tanto non ti succederà nulla, ora che sei la mia ragazza.” Ammette lui.
O mio Dio, l’ha detto sul serio? Provo a ricordarmi ogni singola parola detta pochi secondi fa dal moro, eh sì, ha detto che sono la sua ragazza. Sono la ragazza di Zayn Malik, e non sto sognando perché le farfalle le sento realmente nello stomaco. Gli prendo il braccio e lo attiro a me e questa volta sono io che lo bacio. La cosa non sembra dispiacergli affatto, e mi cinge la vita.
Qualcuno bussa alla porta, grido di entrare scansando Zayn fuori dal mio letto, lui di risposta, mi pizzica i fianchi.
Louis entra in camera e, dopo aver buttato lo sguardo su Zayn che nel frattempo si è posizionato sotto la finestra, annuncia che la cena è pronta.
Se ne va in silenzio, e riesco a intravedere un pizzico di amarezza nei suoi occhi celesti, ma molto probabilmente mi sbaglio.
Ci dirigiamo silenziosamente in cucina, dove troviamo Niall, Jules e Louis già seduti. Prendiamo posto ed Harry ci segue a ruota, sedendosi tra me e Zayn con un sorriso furbo. Niall si siede accanto a me e inizia subito ad ingurgitare cibo senza freni. Dopo poco Liam appare sulla soglia della sala da pranzo tutto in tiro. Il riccio lo fischia, facendo strozzare Niall dal ridere. Liam li ignora e si siede vicino a Jules, che sembra non aver notato che Liam non è in tuta come sempre, e non puzza di sudore a causa della sessione di ginnastica pre-pasto.
“Esci stasera?” chiede Niall che nel frattempo si è ripreso dal mancato soffocamento.
“E con chi dovrei uscire?” ribatte lui indifferente.
Quindi Liam si è vestito bene per nulla, che cosa sensata.  Non me la racconta giusta, so benissimo il perché della scelta dell’abbigliamento.
Finito di cenare Harry e Niall filano in camera a prepararsi, c’è una festa in programma e loro due sono gli unici ad esserne entusiasti. Jules all’ultimo minuto decide di andarci, quindi si precipita in camera sua e, sotto i miei consigli, indossa un abito bianco a mezza coscia e un paio di decolleté blu. Si trucca mentre le sistemo le morbide onde nere che le ricadono sulle spalle e in meno di un quarto d’ora è più bella che mai.
“Sei sicura di non voler venire?” domanda lei osservandosi allo specchio.
Faccio di no con la testa e capisce che non deve insistere. Potrebbero esserci dei paparazzi in giro, e oggi ho già avuto la mia buona dose di “notizie shock”.
Accompagno i ragazzi alla porta e chiacchiero con loro fino a quando arrivano i taxi cinque minuti dopo.
Mi stravacco sul divano e accendo la televisione. Poco dopo compare Liam, che nel frattempo si è cambiato. Cerco il telecomando invano, quindi sono costretta ad alzarmi e spegnere l’apparecchio manualmente.
Mi lascio cadere spaparanzandomi su una poltrona e faccio cenno a Liam di mettersi accanto a me, visto che ha un viso stranamente serio in volto. Si siede sul bracciolo della poltrona su cui sono seduta senza giocherellando con il camoscio della poltrona.
“Allora che dovevi dirmi?” chiedo io cercando di smorzare il silenzio.
“Un cosa molto importante.” Boccheggia lui.
“E allora dimmi questa cosa importante!” tento di esortarlo.
Il ragazzo si gratta la testa e prende fiato. Che cosa deve mai dirmi di così importante da essere così agitato? Non penso sia per quella cosa, per i maschi è più facile dichiararsi.
E invece mi sbaglio di grosso, infatti dopo pochi secondi Liam caccia fuori la voce e dice:
“Credo di essermi innamorato di Jules.”



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Aug! 
Sono venti giorno che non vi posto il capitolo e quindi avete tutte le ragioni per odiarmi a morte. No ok dai a morte no çç
Cooomunque, ho finito finalmente il capitolo e spero piaccia a qualcuno *rotolano palle di fieno*
allllour (?) voglio ringraziar Alex_96 ; iStylesWife_ ; ViolaaM ; EricaStyles e _Lys perchè hanno recensito lo scorso capitolo, non fnirò mai di ripetere quanto le amo! Siete gbfhjdkcnvbhfjdmc ok? OK.
Poi Poi Poi, so che volevate una Chouis (Cher + Louis) ma io ora sono in vena di Zher (Zayn + cher) quindi Zayn ha la meglio, per ora.
Ora vorrei chiarire una cosa: Cher mi sta decisamente più simpatica di Perrie l'ornitorinco - anche perchè l'ho creata io- muaahahahah.
Un ultima cosa! Ecco a voi una nuova coppia che pian piano crescerà! Juliam! uhuhuh ma chi lo sa se Jules ricambierà l'amore per Payne?
Ora scappo a ingozzarmi di carote perchè sono a dieta (?)
Un beeeso e un Payne innamorato c:

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Capitolo 10
*** Capitolo 10; Maybe i can fix this. ***



Un’ipocrita, ecco cosa sono. Un’ipocrita voltafaccia.
Picchio la fronte con la punta delle dita mentre cerco di razionare i miei pensieri.
Jules è sempre stata mia amica e ora cosa faccio? Le volto le spalle. Bella stronza di amica. Mi ha anche portato qui, le devo tutto. Sono una demente.
Non mi capacito come una come Jules mi possa voler bene. Insomma, sono cinica, chiusa e bastarda, tutto il suo contrario.
Mi spiego meglio: Quando Liam mi ha confessato di essere innamorato di lei l’unica cosa che sono riuscita a dire è stata “Non sei il suo tipo, lascia stare” e sono filata via. Ma io dico, che cazzo di risposta è?
Ok, Jules è sempre stata con ragazzi diversi da Liam, lui è così gentile e premuroso, forse anche geloso..
Un momento, sto dicendo che Jules è una specie di ragazza facile?
Beh, quando Sam ha cercato di portarla a letto dopo neanche una settimana è scoppiata in lacrime in camera mia, lo stesso fatto si è ripetuto con tutti gli altri ragazzi. Tranne Jake. Quindi in sostanza non è una che usa le persone, ricapitolando.
Mio Dio Cher, smettila di fare questi ragionamenti assurdi e vai a chiarire con Liam. Jules è perfetta per stare con lui, e sono certa che si sono trovati a vicenda.
Resta il problema che Liam ora è convinto di non interessargli, quando suppongo sia completamente il contrario.
Sento sbattere la porta d’ingresso violentemente, evidentemente ha voluto prendersi una pausa. È Arrabbiato, forse deluso, e per colpa mia.
Mi lascio la perimetra gran parte dell’appartamento, osservando attentamente la strada. Un taxi si è appena accostato sul ciglio della strada e una signora in blu fa segno al conducente di accostarsi. Un ragazzo dai capelli ramati passeggia con il suo cane mentre due ragazze stanno chiacchierando su qualcosa che non riesco ad intuire da qua su.
Caccio un urlo quando sento due braccia cingermi la vita. Con il cuore che ancora va a tremila per lo spavento mi volto ritrovandomi tra le braccia di Zayn che con un sorrisetto divertito mi bacia senza aggiungere parola. Mi avvinghio a lui sfogando la mia frustrazione sulle mie labbra. Il ragazzo mi stringe i fianchi facendomi gemere mentre lo cerco insistentemente.
“tutto bene?” chiede lui tenendomi ancora per i fianchi.
“No. Dammi una sigaretta.” Strana richiesta da parte mia, che non ho mai fumato se non una volta in spiaggia con Matt. Zayn sobbalza e mi guarda interrogativo.
“Ma sei matta? Neanche per sogno.” Ribatte lui infilandosi la mano in tasca, dove evidentemente tiene il pacchetto di sigarette.
“Ho detto dammi una cavolo di sigaretta per favore.” Insisto io.
Non so neanche il motivo di questa improvvisa voglia di fumare, fatto sta che ho sentito dire da molte persone che quando si è nervosi è il miglior modo per calmarsi.
“Come ti pare, ma non dirmi che non ti ho avvertito” si rassegna ed estrae una sigaretta dal pacchetto che teneva nella tasca destra dei jeans.
Me la porge insieme al suo accendino giallo limone sbuffando con aria scocciata: evidentemente non gli va proprio giù questa mia “ribellione”.
Dopo svariati tentavi riesco a far comparire una minima scintilla dall’accendino e accendo la sigaretta che tengo stretta tra le labbra. Un’ondata di fumo mi entra nel naso e mi sento la gola che va a fuoco, ma tiro su una seconda volta e questa volto mi iniziano a lacrimare gli occhi e dopo un colpo di tosse decido di buttarla giù dal balcone senza neanche spegnerla. Ma che diamine mi è venuto in testa?! Zayn ridacchia. Gli lancio un occhiata di disprezzo e si avvicina.
“allora, cos’è successo di tanto grave da farti andare nel pallone?” domanda lui.
Gli racconto con poche parole l’accaduto, mentre lui mi osserva comprensivo. Gli spiego come ho risposto a Liam, di come mi sento  in colpa a proposito e di come odio me stessa per aver pensato che non meritasse uno come Liam e di come lui se ne sia andato sbattendo malamente la porta, segno del suo malumore.
“Stai tranquilla, sistemeremo la situazione, ti darò una mano. Oggi parlo con Liam e gli dico quello che mi hai appena confidato, così capirà che era solamente un momento di confusione, il tuo.”
“No, glielo dico io, credo che Liam debba sentire quelle parole pronunciate da me, visto che il casino l’ho combinato io.”
“Cosa devo sentire? Che Jules è appena andata a letto con qualcun altro che non sia io, visto che non sono il suo tipo?!” contesta Liam irrompendo nel balcone.
Sia io che Zayn ci voltiamo meccanicamente verso di lui, sorpresi della sua “visita”.
“Ehi Amico, credo che ti stia sbagliando.” Puntualizza Zayn. Io nel frattempo sento mi avvampare le guancie.
Liam lo guarda con un misto di interrogativo e disprezzo. Uno sguardo che mi fa venire i brividi, perché non ho mai visto Liam in queste condizioni.
Merda, l’ho ferito per bene. Brava deficiente.
“Liam, credo che dobbiamo parlare da soli, per favore Zayn, puoi uscire un attimo?” dico tirando su con il naso, trattenendo le lacrime. Non ora e non qui Cheryl.
Zayn dopo un attimo di incertezza lascia il balcone, lasciando me e Liam soli.
“Credo che io ti debba delle spiegazioni.” Comincio io.
“già”
“Ho combinato un casino, ne sono perfettamente consapevole. Eh no, non è assolutamente vero che Jules non è la ragazza giusta. È perfetta, in tutti i campi. E mi dispiace da morire se ti ho fatto credere il contrario, sono stata proprio una cretina, non era mia intenzione, io.. boh, volevo proteggere la mia migliore amica ma non so neanche da chi, perché tu sei una ragazzo buono..”
Non finisco la frase che le braccia possenti del ragazzo mi circondano in un caloroso abbraccio. Sorride e mi assicura che va tutto bene e che si scusa anche lui per essersi comportato da egoista. Lui che si scusa, e di cosa? È proprio vero che il ragazzo ha il cuore d’oro.
“Riuscirò a sistemare le cose, stai tranquillo.” Concludo prima che la porta d’ingresso si spalanchi ed i ragazzi con Jules entrino in casa.
Jules mi trascina in camera sua sostenendo che deve raccontarmi qualcosa di “stupefacente” impedendomi quindi di sistemare la questione con Liam.  Trotterellando entra nella stanza e mi chiede di chiudere la porta. Non parla subito, ma si siede sulla scrivania ed inizia ad ondeggiare le mani in modo strano. Probabilmente sta provando qualche coreografia. Non lascia intenzione di spicciare parola, continua a muovere ritmicamente le braccia.
“Allora, che devi dirmi?”
Jules esita per pochi secondi, poi si alza e mi prende le mani, cosa che fa ogni volta che gli succede qualcosa di talmente straordinario da dovermelo raccontare subito.
“Ho incontrato un ragazzo oggi durante le prove , si chiama Callum, è il fratello di una ballerina. Ti giuro Cher non ho mai visto un ragazzo simile. Abbiamo preso insieme un caffè, mi ha fatto i complimenti per le prove della coreografia d’entrata e mi ha dato anche il suo numero!”
Proprio adesso deve farsi piacere un ragazzo?!
No aspetta, rewinde, quindi io ho fatto tutto questo putiferio con Liam per poi scoprire che lei veramente  non è interessata a lui? Nono, non è possibile, insomma, se una persona dovesse scegliere avendone la possibilità tra Liam James Payne e un ragazzo conosciuto per mezzo della sorella con uno stupido nome scozzese quale Callum sceglierebbe indubbiamente il primo, quindi non voglio sentire ragioni.
“Jules, prima che pensi seriamente a questo ragazzo.. devo dirti una cosa urgente.”
Jules mi invita a continuare rivolgendomi un gran sorrisone. Schiarisco la voce mentre la vedo dirigersi verso il bagno. Dio mio, ho appena detto che è una cosa importante, e lei va in bagno a truccarsi. Questo comportamento non lo reggo. Un attimo di attenzione ho chiesto, mica la luna.
“Jules santo cielo ti ho detto che è importante!” strepito imbestialita. Lei per lo spavento fa saltare il mascara che teneva saldamente tra le dita sbafandosi completamente. Con l’aria piuttosto scocciata si dirige verso di me fermandosi a pochi centimetri dalla poltrona dove sono seduta. Divarica le gambe e poggia le mani sui fianchi con un che di minaccioso che io trovo solamente ridicolo.
“su, che cosa c’è di così importante da farmi smettere di sistemare dopo una sudata lezione di danza?” chiede indispettita.
Chiudo gli occhi e dico tutto d’un fiato, senza pensare troppo a quello che devo dire. Gli confesso che Liam è innamorato di lei, che io gli ho fatto credere il contrario, ma che poi ho smentito tutto. Gli rivelo anche che ora sono preoccupatissima perché ha appena conosciuto Callum e questo fatto potrebbe rovinare tutto e portare a zero l’aspettativa che lei e Liam si mettano insieme. Terminato di parlare lei si lascia cadere sul letto massaggiandosi un polpaccio inerme come se io non le avessi detto niente.
“Allora?” cerco di incitarla a dire qualcosa.
“Allora niente, Bye Bye Callum, Hello Liam!” Urla lei saltando sul letto.
“sei seria?”
“Cheryl! Mio Dio piaccio a Liam! C’è pensavo di non avere chances! Ho fatto di tutto per farmi notare, e proprio quando lascio la spugna vengo a sapere questa meravigliosa notizia! Ma potevi dirmelo prima no?”
In un attimo la vedo saltare giù dal letto, dirigersi verso di me, stamparmi un bacio in fronte sussurrandomi “sei il mio angelo dell’amore” e correre verso la porta, che apre e prosegue in fretta e furia la sua corsa diretta verso...Liam.
Gli salta letteralmente addosso, lasciandolo con un attimo di esitazione, ma dopo aver realizzato l’accaduto la stringe saldamente con le sue possenti braccia. Senza neanche parlare lei lo bacia davanti a tutti senza farsi complessi. Beata lei che ci riesce, io ancora mi vergogno a tenere la mano di Zayn, soprattutto davanti a Louis, ma questa è un’altra storia, diciamo.
Dopo un minuto scarso Liam mi manda un bacio e mi fa l’occhiolino, mentre fa scendere Jules tenendola ancora per mano.
“ma perché io sono l’unico sfigato che non si fa nessuno?” mugugna Harry reduce dalla scena.
“perché puzzi, mi dispiace tanto Harry.” Fa Niall con un panino in mano.
Sento dei passi alle spalle e mi volto ritrovandomi Louis a pochi centimetri. Arrossisco e indietreggio di qualche passo.
“Forse è bene che noi due ci facciamo una chiacchierata.”


NO VABBè SE MI ODIATE A MORTE AVETE RAGIONE!
*aspetta i manganelli che volano dalla finestra*
c'è sono tipo 3 mesi che non aggiorno! "ma c'è stata l'estate" :3 quindi ho una mezza scusa? no direi di no! mi sento in colpissima e capirò se non avrò manco una recensione in questo capitolo, me lo merito çç
boh spero che questa fanfiction riprenda vita c:
e poiii! ringrazio tutte le
9 bellissime recensitrici, insomma, come si fa a non amarvi, siete dolcissime! se non fosse per voi non avrei continuato!
then, il capitolo fa un po' schifo, ma devo riprendere la mano (?) sono fuori allenamento :c
comunque è abbastanza figoso il fatto che Jules si sia messa con Liam, perchè lui è gfhudkcnbfhujdk right?
ee Louis che dirà a Cheryl? di certo non  che non è unicorno a strisce (?)
ora vi abbandono, ma torno presto, promesso!

AHHHH! non scordiamoci che fra poco è il compleanno dell'irlandese :333

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11;I Love You. ***


Roteo gli occhi osservando ogni centimetro della stanza dove Louis mi ha portato, ovvero la sua camera. Al centro della stanza padroneggia un letto ad una piazza e mezzo mogano, sovraccaricato da vestiti e roba sporca. L’armadio è abbastanza grande, la finestra aperta mostra in tutto il suo splendore Londra, come del resto tutte le camere. Nessuno dei due parla,  quindi Louis ne approfitta per raccogliere qualche cosa da terra.
“Scusa per il disordine” afferma lui lanciando una maglietta nella cesta colma di vestiti da lavare.
Mormoro un “nessun problema” mentre mi chiedo quando uscirò da questa situazione a dir poco imbarazzante.
Non è che mi sento proprio a mio agio a stare in camera da sola con Louis, sapendo che Zayn è a pochi metri da noi e soprattutto è in casa. Non sono abituata ad entrare nella stanza dei ragazzi, perché penso sia un luogo troppo riservato per entrarci così su due piedi, quella di Zayn non conta, ovviamente. Soprattutto nella stanza in cui mi trovo adesso non avrei mai desiderato entrarci in questa situazione. Certo, prima di trasferirmi qui lo desideravo così ardentemente da aver immaginato i dettagli di essa. Mi sento così ridicola a ripensarci. Louis, finito di raccogliere tutte le scartoffie dal pavimento, si siede sulla sedia girevole accanto alla scrivania.
Io continuo a rimanere in piedi a fissare l’area della stanza per la terza volta almeno.
“Quindi.. tu e Zayn.”
“Già” rispondo senza tono.
“State bene insieme, anche se c’è qualcosa che non quadra.” Annuncia fissandomi insistentemente.
“credo di non aver capito bene.” Squittisco io col fiato mozzato.
“tu lo sai benissimo.” Conclude lui uscendo dalla camera, lasciandomi completamente sola.
“Tu lo sai benissimo”, che razza di risposta è?
 
**
Non sono per niente contenta del mio riflesso sullo specchio: i riflessi rossi che mi ero fatta fare prima di partire si stanno dissolvendo e nonostante faccia la dieta della fame non mi vedo snellita di un centimetro. E come se non bastasse, ho un brufolo sulla nuca che cerco di nascondere con i capelli oramai di un castano sciapo.
Mi domando come Zayn mi trovi carina. Io di carino non vedo proprio niente.
Tiro su leggermente la maglietta per scoprire la mia pancia non perfettamente piatta tramutando il mio mezzo sorriso in una smorfia.
“Sei stupenda.” Azzarda Zayn appena entrato in camera.
“Come no” rispondo io pizzicandomi la pancia.
Zayn, come al solito, mi azzittisce prendendomi per i fianchi e mi bacia. Questa volta però mi solleva da terra facendomi venire le vertigini.
“Mettimi giù, peso!” sbraito cercando di divulgarmi dalla sua stretta.
“Non dire cazzate.” Taglia corto lui iniziando a camminare verso la sua camera.
Mi adagia non proprio dolcemente sul letto e si stende sopra di me, riprendendo ciò che abbiamo iniziato a fare in camera mia. Senza parlare mi bacia intensamente mentre le sue mani mi esplorano la mia schiena al di sotto della maglietta. Non so se fare altrettanto oppure non muovermi  e alla fine opto per stringergli i capelli, cosa che amo fare. Ci stringiamo sempre di più e Zayn inizia a baciarmi le guance, la fronte, il naso ed il collo. Un lungo ed elettrico brivido mi percorre la schiena facendomi desiderare di più. Senza pensarci su troppo sbottono i primi bottoni della camicia che riveste il moro. Zayn  ferma un attimo il suo “lavoro” di baci ed avvicina il suo viso al mio rendendoli così vicini da fondere i nostri respiri e farci sentire i nostri battiti che vanno a mille.
“Io credo di amarti Cheryl Baker, credo di amarti così tanto da desiderarti ogni attimo della giornata.” Mi sussurra Zayn all’orecchio, facendomi completamente scogliere. Io di risposta lo abbraccio così forte da farmi male alle braccia.
Poi lui comincia ad accarezzarmi la pancia, così decido che forse è il momento giusto per sbottonare gli ultimi bottoni della sua camicia a quadri verde. Il ragazzo non dice niente quando svelta lo faccio e lancia la camicia al di là del letto. A questo punto lo osservo a petto nudo mentre continua ad accarezzarmi le braccia e la pancia.
“Mio Dio, sei bellissimo.” Mormoro prima di baciargli il cuore tatuato sul fianco destro. Il ragazzo mi sorride prima di baciarmi di nuovo, questa volta con più audacia. Sento il movimento delle sue mani sotto la mia maglietta, e dopo poco mi rendo conto che è deciso a sfilarmela. Non so se vergognarmi o no, ma non ho tempo di reagire che sono già priva di essa.
Zayn si avvinghia a me sdraiandosi completamente sul letto adagiando il suo petto sul mio oramai coperto solo dal reggiseno. Il contatto tra i due corpi freddi senza tessuti che li rivestono mi provoco una scarica che parte dalla punta dei piedi ed arriva alla testa.
Continua a intervallarsi tra il baciarmi il collo e le labbra, mentre io gli mordo la mascella, facendolo gemere. Il ragazzo, evidentemente colpito dalla mia tenacia scende leggermente di traiettoria ed inizia a baciarmi il petto, facendomi arrossire per qualche secondo, ma oramai i miei pensieri sono andati a farsi fottere.
Comincio a rendermi conto di una cosa che non mi era mai successa prima d’ora.
Zayn è evidentemente… eccitato.
Non so che fare in questa situazione, oramai siamo troppo dentro per uscirne. Il ragazzo preso dal momento inizia a maneggiare con i gancetti del mio reggiseno, ed è qui che riconnetto la spina del cervello.
“Zayn… ti prego, fermati.”
Il moro mi guarda interrogativo, per poi iniziare a baciarmi la guancia.
“Non qui e non ora.” Concludo io plateale. Non so neanche se pentirmi di questa decisione, ma in questo momento è quello che sento.
“Ok, non faremo niente, voglio solo stare un po’ con te.” Risponde lui dolcissimo per poi ribaciarmi, questa volta con più cautela.
“Ehi piccioncini, scusate la mia interruzione ma devo fregare la schiuma da barba a Zayn.. la mia è finita.” Annuncia Niall sorprendendoci in teneri atteggiamenti sul letto. Stringo Zayn più forte attirandolo a me. Solo ora mi rendo conto di essere ancora mezza nuda, e lo stesso il ragazzo sdraiato accanto a me.
“Ma dove diavolo è?!” urla Niall uscito dal bagno. In un attimo la sua espressione cambia completamente aspetto mentre ci osserva. Arrossisce e fa un colpo di tosse, per poi mugugnare “scusate, momento sbagliato, ok capito, ora esco..” mentre cerca di sgattaiolare verso l’uscita della camera.
“Dai Niall, sai quante volte mi hai visto a petto nudo! Vieni a farci compagnia!” Lo ferma Zayn invitandolo ad unirsi a noi.
L’irlandese rifiuta gentilmente l’offerta e si dilegua, lasciandoci di nuovo soli.
“Tu sei completamente matto.” Affermo io sollevandomi dal letto.
“Matto di te.” Completa il moro facendomi ricadere nella sua stretta.
“ok questa era banale, devi ammetterlo.” Ribadisco io accarezzandogli l’inizio di una barbetta spuntata sul mento ambrato. Zayn ridacchia mentre si lascia accarezzare dal mio tocco delicato ed incerto.
Forse dovrei rivelargli la mia “chiacchierata” con Louis, insomma è il mio ragazzo: non dovrebbero esserci segreti tra noi giusto? Sinceramente una relazione basata sulle bugie non è nella mia lista dei desideri. Niente di che, solo esperienza personale, le bugie si ingrandiscono fino ad arrivare irrecuperabili e quindi riescono a distruggere sempre la relazione in questione, e sottolineo sempre.
Un esempio? Jules aveva un’amica molto cara, erano praticamente inseparabili. Lei e Kate erano all’apice della loro amicizia quando la prima confessò di essersi presa una cotta per Austin, un ragazzo che frequentava le medie con le ragazze. Non so come sia andata esattamente la storia ma alla fine venne fuori che Kate durante l’estate della terza media baciò Austin. Ovviamente non voleva dirlo a Jules, quindi nascose il segreto, fin quando il ragazzo, oramai dimenticatosi di Kate ed essendosi preso una cotta per la mia migliore amica. Quando Jules chiese al ragazzo se il suo fosse il suo “vero primo bacio” Austin le rivelò che il suo primo bacio l’aveva dato con Kate. A questo punto non sto a raccontarvi cosa è successo perché potete benissimo immaginarlo. Fatto sta che ora le due ragazze non si parlano da quasi due anni.
Quindi sarà meglio sputare il rospo prima che lo faccia qualcun altro.
“Oggi ho avuto un piccolo discorso con Louis.” Comincio io. Sento i muscoli della mascella irrigidirsi.
“E di cosa avete parlato?” dice lui con un sorriso tirato.
“Sinceramente non ho capito bene, ero sovrappensiero.” Mento io stringendomi tra lui.
“ E a che cosa pensavi?” chiede lui curioso.
“Indovina.” Concludo io mordendogli il labbro inferiore.
Bella bugia, l’ha atterrito completamente. Beh, mica potevo dirgli che Louis non è d’accordo sulla nostra relazione.
Dopo qualche minuto mi rinfilo la maglietta onde evitare altre situazioni imbarazzanti. Zayn non ha intenzione di rivestirsi, lui può farlo, insomma, nessuno si scandalizzerebbe a vedere Zayn Malik a petto nudo. Tutti tranne 9 milioni di Directioner, ovvio.
Decido di alzarmi dal letto e sgranchirmi un po’ le gambe, quindi mi dirigo in camera mia dopo aver dato un bacio fugace a Zayn, che rimane nella sua stanza.
Appena spalanco la porta trovo Liam, Jules e Niall in piedi senza spicciare parola. Evidentemente mi stavano aspettando.
“Cos’è successo?” domando io sorpresa da questa irruzione insolita.
“Al massimo sono io che te lo chiedo! Cos’è successo con Zayn?” sbraita Jules mentre Liam cerca di trattenerla afferrandola per un braccio.
“Niente!” rispondo io senza entrare nei dettagli. Davvero Niall le ha raccontato tutto quello che ha visto in camera di Zayn? Non ci posso credere, fa tanto ragazzina di dieci anni pettegola.
“Niall, posso parlarti un secondo?” affermo io invitandolo ad uscire fuori dalla mia stanza per un attimo.
Niall senza obbiezioni mi segue fino al corridoio senza aggiungere parola, che si stia sentendo in colpa?
“Ora mi spieghi che cazzo hai detto a quei due per favore.” Comincio io. Il biondo si borde il labbro e si scrocchia le dita, e fino a quando io non gli do uno scossone sul braccio non apre bocca.
“Gli ho detto quello che ho visto, non volevo che Jules si preoccupasse.”
“Ma tu sei un deficiente! Non ho fatto niente! Ripeto, niente.” Scandisco bene le parole per far capire e quel deficiente che non ho fatto sesso con Zayn.
“Io ho raccontato solo quello che ho visto.” Fa lui.
“Niall, lo vuoi sapere? Non ho scopato con Zayn, detto papale papale.”
“Giura.”
Alzo gli occhi al cielo e trascino L’irlandese in camera mia, dove trovo Jules e Liam seduti sulle due poltroncine. Arranco con Niall alle spalle fino ad arrivare sotto ad i loro nasi. Mi guardano sbigottiti mentre tengo ancora stretto Niall per il braccio.
“Allora, io e questo qui abbiamo appena discusso, come si può ben notare, e abbiamo tratto che io non sono andata a letto con Zayn: lui era solo a petto nudo e stop. Siete ingenui però! Non avrei mai fatto una cosa del genere con voi in casa.” Annuncio io.
“Effettivamente..” comincia Jules.
“E te lo avrei detto subito, cretina di una migliore amica.” Concludo io prima di fare la mia uscita di scena come si deve.
Insomma, forse mi sono comportata un po’ da stronza con quei tre, ma almeno mi sono ripresa la mia dignità, più o meno.
Mi dirigo verso la cucina dove trovo il riccio spaparanzato sul divano facendo zapping. Improvvisamente mi viene un’idea su come passare il resto del pomeriggio.
“Ehi Styles, ti va di fare una passeggiata?”


Cccciao a tutte c:
Allora penso che il capitolo non è troppo in ritardo, e sottolineo troppo.
Capisco benissimo il motivo per cui ho avuto solo tre recensioni, insomma, me lo sono meritato ç_ç
PERò ECCOMI QUA DI NUOVO, INTENZIONATA A FAR RIPOPOLARE QUESTA FANFICTION!
*cagatemi vi prego*
quindi... Per le fan di Chuois eccovi una scena misteriosa (?) e per le Zher.. beh, avete capito :3
e poi si esce con Styles lalalalala!
perciò amate questo capitolo e recensitelo c:
ora vado, un bacioo! 

PS: O MIO DIO SANTO CIELO OGGI è IL COMPLEANNO DI NIALL HGFKDMFNVHFUDKMNVBGHFRJDNBVGH HA 19 ANNI L'IRLANDESEEEEE! SONO TROPPO FELICE :3

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Capitolo 12
*** Capitolo 12; Do i deserve this? ***


“Non ho capito cosa sta succedendo in casa, insomma, la tensione è alle stelle. Credo di essermi perso qualcosa.” Confessa il riccio dopo aver concluso la telefonata con Paul: un taxi ci sarebbe venuto a prendere a breve. Non ho ancora capito che meta raggiungeremo, ma sono sicura che Harry ha qualcosa in mente. O almeno spero, perché io non so proprio dove dirigermi, e di certo non voglio perdermi un’altra volta per Londra.
Non un’altra. Per fortuna ho chiamato Niall (a quei tempi non ero ancora la ragazza di Zayn) che ha saputo riconoscere la via dove mi trovavo ed è venuto personalmente a riportarmi a casa.
“Spero solo sia una cosa passeggera.” Conclude Harry adocchiando il decolleté prosperoso di una ragazza appena scesa da un taxi a pochi metri da noi.
“Non penso sia il momento di metterci a fissare le tette della gente, Styles.” Lo sorprendo io. Harry riconnette la spina della ragione e abbassa lo sguardo imbarazzato, per poi scoppiare a ridere inutilmente.
“Scusa signorina “Oggi ho scopato con Zayn”. Scimmiotta lui continuando a ridacchiare.
Questa volta sono io ad arrossire, anzi prendo le sembianze di un peperone messicano appena sento quelle parole taglienti.
“Ti ho detto che non ci sono andata a letto, ma perchè nessuno vuole credermi?” affermo agitando le mani al cielo con un che di teatrale.
“Ne riparleremo dopo, il taxi è arrivato.”
Saliamo sul taxi nero e mentre prendo posto il riccio bisbiglia al conducente la nostra destinazione.
Poi si siede sul divanetto difronte al mio corrugando la fronte. Infila la mano in tasca e pesca il suo cellulare di ultima generazione, ovviamente. Compone il numero in fretta e mentre aspetta mima un “scusami un secondo” per poi iniziare a parlare con una certa Hanna. Sembra abbastanza informale come conversazione, quindi deduco sia una delle “amiche” di Styles. Sbuffo indifferente, chissà quante ne ha avute. E se Zayn ne avesse avute tanto quanto? Spero vivamente per lui che le abbia eliminate dalla sua rubrica e dalla sua vita, perché senno sono dolori per il ragazzo.
Sto diventando gelosa o sbaglio? E soprattutto per una cosa che mi sono appena inventata: non sfiorare i limiti del ridicolo Cheryl.
Harry nel frattempo sta cercando una scusa valida per congedare questa presunta Hanna, e dopo un paio di minuti attacca, rivolgendomi un mezzo sorriso.
“Mi ero dimenticato che dovevo uscire con lei oggi, ma non importa.” Annuncia lui.
“oddio, ma allora escici, io torno a casa se è un problema.” Rispondo io visibilmente agitata: non voglio mettermi in mezzo alla vita privata dei ragazzi.
“Scherzi? Era una delle settecento oche che frequento, vengono prima le amiche, ricordatelo.” Dice lui tenero.
Non posso non abbracciarlo e lui mi ricambia con una stretta da orso. Il mio rapporto con lui è completamente diverso da quello con Zayn, insomma, Harry posso abbracciarlo senza malizia, e posso fare irruzione nella sua stanza con Niall in pigiama e con i capelli arruffati appena ci siamo accertati che la sgualdrina di turno sia fuori di casa. Mentre con Zayn mi sento sempre di dover essere alla sua altezza. Insomma, milioni di ragazze sognano di essere la sua ragazza, e non posso sfigurare. Anche se a volte sembra che io e  lui non abbiamo niente in comune. Forse è questo che ci unisce, i diversi punti di vista. L’unica cosa su cui siamo concordanti è il bisogno di quiete. Entrambi preferiamo rimanere a casa insieme da soli piuttosto che uscire ed andare nei gran galà della celebrità di turno. Forse ognuno ha bisogno dell’altro. Per esempio, dopo una giornata di prove e di registrazioni, tornato a casa, sono la prima che viene a cercare, e io non gli nego di certo l’affetto. In qualche senso mi fa sentire appagata pensare che Zayn sa che io ci sono sempre per lui. Insomma, sono la sua ragazza, e non posso volere altro per ora.
Riesco quasi a non pensare completamente a Louis, ma ogni volta che sono convinta di avere già quello che voglio, in questo caso il pakistano, eccolo che spunta.
 Non è possibile. Fino ad oggi, facendomi domande insensate sulla mia relazione con Zayn. Dovrebbero essere amici no? Di solito i ragazzi si raccontano a vicenda le “bravate” compiute con la ragazza di turno. Ora che ci penso sarebbe imbarazzante sapere che tutti in casa sanno quello che faccio con Zayn.
Mi correggo: è estremamente imbarazzante. Cerco di non pensarci ma riaffiora la paura di essere giudicata dai ragazzi.
“Harry, Zayn per caso tu racconta quello che facciamo?” chiedo timidamente chiudendo la portiera laccata di nero corvino del taxi. Harry si trattiene e cerca di sviare il discorso chiedendomi se avessi voglia di un gelato. Lo afferro per un braccio e lo imploro di dirmi se almeno Zayn gli ha accennato qualcosa. Dopo un minuto buono di prediche il riccio decide di aprir bocca.
“Partendo dal presupposto che è normale tra ragazzi, qualcosa mi ha raccontato.” Comincia lui. Deglutisco solo al pensiero delle cose che mi sta per raccontare.
“Poi Zayn è il top, praticamente parla sempre e solo di te. ‘Ieri Cheryl stava benissimo con quei jeans.. Spero che anche lei mi ami… Non so che regalo fare a Cheryl per Natale.. Domani io e Cheryl non andiamo da Rebecca (Ferguson) vogliamo stare un po’ da soli..? bla bla bla. È ossessionato quel ragazzo.”
Sorrido a trentadue denti penso che Zayn sotto la sua scorza dura è qualcosa di tenerissimo.
Quindi per quanto mi ha raccontato Styles non ha accennato la nostra intimità, meno male.
Tiro un sospiro di sollievo.
“Ah, dimenticavo, ha anche detto che hai un sedere perfetto.” Conclude lui ficcandosi una gomma in bocca.
Avvampo immediatamente e riesco ad intuire che le mie guance sono nuovamente paonazze.
Dopo questa conversazione decisamente non pudica entriamo in un bar vintage con vista sul Tamigi.
Il riccio che è evidentemente cliente abituale chiacchera disinvoltamente con il proprietario del caffè, che ci scorta ad un tavolino da due sotto la grande vetrate che da sul fiume. In meno di trenta secondi una cameriera vestita di beige ci consegna il menu e ci consiglia le bevande del giorno. Harry opta per un caffè freddo al caramello, mentre il vado sul sicuro prendendo un frappè di caffè con spruzzi di cioccolato.
“è lo stesso di Louis” commenta Harry ignaro della mia reazione.
Inizialmente mi irrigidisco, poi però fingo un sorriso per non destare sospetti.
“Davvero? Che strano.” Rispondo cauta con un tono di voce neutro.
“Siete molto simili, l’hanno notato in molti.” Spero non Zayn.
“forse è per questo che mi vuoi tanto bene.” Mi atteggio sviando il discorso.
Il riccio ride, e nel frattempo ci viene portato ciò che abbiamo ordinato in precedenza. Harry sorseggia velocemente il suo caffè freddo e pesca con il cucchiaino i restanti pezzi caramello sul fondo del bicchiere, io me la prendo con comodo e gusto il mio frappè che è una delizia. Harry chiede un bicchier d’acqua alla cameriera facendole l’occhiolino, per poi rivolgersi a me chiedendo se avessi voglia di qualcos’altro. Rifiuto gentilmente mentre sento la vibrazione del cellulare nella tasca. Guardo il telefono e trovo un messaggio e una chiamata persa di Zayn. Visualizzo il messaggio, ecco cosa c’è scritto.
 
“Dove sei? Non ti ho sentita uscire, appena puoi torna a casa, ho una cosa importante da dirti. Mi manchi.”
(Inviato alle 16:04)
Guardo l’orologio: Le quattro e un quarto. Rispondo con un breve “Ok torno il prima possibile” e cerco di riottenere l’attenzione del ragazzo di fronte a me che sta flirtando con la cameriera.
“Hei dongiovanni, possiamo tornare a casa?”
Harry mi guarda con un che di interrogativo. Ha ragione, siamo qui da nemmeno mezz’ora e già voglio tornare a casa. Il problema è che non voglio, devo tornare a casa.
Insomma, Zayn non è un tipo possessivo o maniaco del controllo, quindi se mi ha chiesto di tornare presto non è per un semplice capriccio, credo.
Tiro il riccio per la manica del giubbotto di pelle che gli ha regalato sua madre la scorsa volta che è venuta a farci visita e lo imploro con lo sguardo di andarcene. Fortunatamente capisce e, intuendo che non mi senta bene, si alza e chiede il conto.
“Stai bene?” chiede lui visibilmente preoccupato. Faccio di no con la testa.
“Credo che mi stiano venendo le mie cose, sai..” cerco una scusa plausibile
“Ok non voglio entrare nei dettagli, ti riaccompagno a casa.” Bingo.
Ci dirigiamo svelti verso l’uscita del caffè e ci ritroviamo inondati da flash.
Qualcuno deve aver scoperto la nostra posizione, perché due dozzine buone di fotografi iniziano a inondarci di “Click” non appena varchiamo la porta d’uscita.
Mi sono preparata mentalmente più volte alle risposte che avrei dovuto dare in queste situazioni. Dopotutto sono la ragazza di una popstar, capita di essere fermati da qualche paparazzo. Spero solo che questa cosa non si dilani troppo però, la privacy è essenziale.
Sorrido e seguo Harry, e rispondo coincisa ad alcune domande di gossip.
“Sei la ragazza di Zayn quindi?”
“Si, stiamo insieme.”
“Allora perché esci con Harry?”
“Siamo buoni amici.” Risponde lui mostrando uno dei suoi migliori sorrisi. Sa perfettamente con prendere i giornalisti. Questo fatto mi rassicura.
“Come hai preso la notizia sulla rivista InTouch? Non sono stati molto carini con te”
“Quale articolo?” chiedo io non sapendone nulla.
Harry mi sussurra all’orecchio “Andiamocene” mentre la macchina di Paul ci frena bruscamente davanti. Salgo velocemente in macchina e ringrazio Paul per il passaggio ancora frastornata dalle domande.
Quale rivista aveva scritto qualcosa su di me? E soprattutto, di cosa si tratta? È una cosa brutta o una cosa di cui esserne fiera?
Ho la testa frastornata di domande di cui non so rispondermi. Devo assolutamente scoprire di cosa si tratta, si parla pur sempre di me su un giornale, insomma.
Affusolata dai miei pensieri non mi rendo conto che davanti a me, sopra il bauletto dell’auto, vi si trova proprio la rivista InTouch, quella di cui parlava quel tizio prima.
Ci butto un occhio su e leggo la copertina. La figura di Zayn padroneggia lo sfondo e sotto di lui una scritta in grassetto marrone dice chiaramente:

ZAYN MALIK DEI ONE DIRECTION HA SCELTO LA SUA RAGAZZA AD OCCHI CHIUSI O COSA?!

All’improvviso sento una voragine aprirsi alla bocca dello stomaco. Rimango impietrita con la rivista in mano. In un ovale sulla destra c’è una mia foto venuta malissimo. Non sono mai stata fotogenica, ma questa le batte tutte. Inizio ad ansimare silenziosamente, poi riappoggio la rivista dove l’avevo presa.
Mi sento evidentemente poco bene, infatti sento gli occhi pizzicarmi dalle lacrime che, determinate ad uscire, sono bloccate dalla mia forza di volontà. Sento le guance e la testa prendere fuoco, mentre inizio a torturarmi un labbro mordendolo per farmi impedire di lanciare un singhiozzo e successivamente cominciare a piangere.
Perché hanno scritto queste cosa? Ok, non sono la ragazza più bella del mondo, ma farmi passare per tutta la nazione per la ragazza brutta di uno dei One Direction mi fa venire la nausea. Non conta la professionalità, questa è cattiveria verso una ragazza di diciassette anni che non ha fatto niente, se non stare con un ragazzo, fama a parte.
Harry si accorge del mio disagio  e nota come io stia fissando quel maledetto giornale di gossip. Si sporge in avanti e afferra la rivista.
“Che diavolo hanno scritto?!” urla lui cogliendo l’attenzione di Paul mentre effettua una curva. Il poverino si gira visibilmente seccato e mi vede mentre una lacrima riesce a rigarmi il volto.
“Stronzate, lascia stare.” Dici lui pacato. Nel frattempo, fermi al semaforo mi circonda le spalle con un abbraccio, consigliandomi di lasciare stare.
“Non è niente, scrivono sempre cose cattive.” Mi rassicura.
A questo punto non riesco a trattenere le lacrime e comincio a piangere silenziosamente, mentre il riccio mi guarda perplesso con un che di comprensivo.
Non dovrei piangere, è solo che è più forte di me. Che ci posso fare.
“Hei hei hei, non piangere, è successo anche a me. Sono dei bastardi, lo sai. Ma nessuno pensa quelle cose su di te, te lo giuro.”
Sorrido tra le lacrime mentre il ragazzo mi bacia la guancia stringendomi forte come solo lui sa fare.
“E se posso dire la mia, penso che tu sia il contrario di brutta, e io scelgo bene le mie ragazze.” Aggiunge lui pizzicandomi la guancia.
 
***
Harry gira meccanicamente la chiave nella serrature mentre cerco di sistemarmi con un fazzoletto gentilmente donatomi da Paul il trucco calato sugli occhi. Ho continuato a piangere per qualche minuto, e ogni volta che ponevo gli occhi su quella rivista era come un duro colpo sullo stomaco, non mento.
Entrambi mi hanno assicurato che faranno causa alla rivista, o comunque gli faranno pagare per quell’ articolo. Ho forzato un sorriso più volte.
La prospettiva della casa è normale: Louis e Niall stanno giocando alla playstation e quando entro mi salutano con un breve cenno della mano. Liam sta chiacchierando con Jules e quando mi vedono saltano in piedi cercano di rassicurarmi.
Non riesco a capire quello che dicono chiaramente. Mi sento come in una bolla di sapone pronta a scoppiare in un mare di lacrime. Tiro in su gli angoli della bocca lievemente e passo avanti: ho bisogno di stare sola.
Per fortuna capiscono il mio disagio e non aggiungono altro, ma si guardano preoccupati per poi tornare al loro posto sul divano, dove nel frattempo si è seduto il riccio.
Arrivata in camera spalanco la porta con un calcio e mi lascio cadere sul letto a peso morto. Sono talmente confusa che non mi rendo conto della presenza di Zayn sul letto, e gli cado letteralmente addosso, mentre lui è intento a leggere quella maledettissima rivista.
Urliamo all’unisono e, io per il colpo, Zayn per lo spavento.
“tu sei matta!”
“scusa”
Lo vedo chiudere con forza il giornale e buttarlo in un punto indefinito. Mi guarda comprensivo, probabilmente ha capito tutto e mi abbraccia senza parlare. Saprà come farmi stare meglio, ne sono sicura. Spero.
Voglio fidarmi di lui. Prima o poi passa il dolore, no?
Mi stringe sempre più forte fino a farmi male alle spalle. Lo scosto leggermente e lo guardo negli occhi, prima di cominciare il terzo pianto della giornata. Zayn sembra a disagio, e non capisco a cosa stia pensando in questo momento.
Forse vuole lasciarmi. L’immagine di una star è tutto per il successo, e magari io potrei rovinarla. Non voglio essere un peso per lui, deve saperlo. Mi schiarisco la voce e mi asciugo gli occhi, mentre Zayn mi carezza la guancia con il pollice.
“che facciamo adesso?” chiedo timidamente.
“Ci penseremo.” Risponde lui piatto.
“vuoi lasciarmi?”
Aspetto una risposta che non arriva. Rimane sbigottito e  mi guarda perplesso. Poi si alza da letto e raccoglie la rivista da terra. La strappa con violenza e fa cadere i pezzettini fuori dalla finestra.
“Non dirlo nemmeno per scherzo ok? Me ne frego di questa roba. Per me sei bellissima, la mia opinione non cambia a seconda di uno stupido giornale.” Afferma il ragazzo determinato.
Lui mi ritiene bellissima. Secondo quell’articolo sono tutt’altro che bellissima, non sfioro neanche i limiti dell’accettabile, per quanto riportato. E se veramente la gente pensa questo di me? Se davvero le fan pensano che non mi meriti Zayn? Sento riaffiorare il groppo allo stomaco.
In realtà non dovrebbe importarmi, ma le critiche mi hanno sempre abbattuto, è una cosa personale.
“Zayn, non vorrei farti apparire come la celebrità che non sa scegliere bene la sua ragazza..”
“Me ne frego! Sono io a dover scegliere la mia ragazza, non loro! Sono libero di pensare che tu sia perfetta, non mi interessa a cosa pensino gli altri.”
Tiro su col naso e pesco un fazzoletto dal pacchetto: è l’ultimo, devo farmelo bastare.
Guardo il ragazzo che ho di fronte mentre la mente sta completamente da un’altra parte. Anzi, se devo dirla tutta, non riesco a capire cosa mi stia succedendo. Probabilmente sono drogata, magari mi sto immaginando tutto. Basterà prendere un bicchier d’acqua e tutto passa. Si torna alla normalità.
Certo di ricordare quando sia stato possibile che io abbia ingerito qualche “pillola” ma proprio non mi viene niente. Ok perfetto, direi di smetterla di inventarsi fesserie. È una verità tagliente e meschina, ma è pur sempre verità.
Zayn mi abbraccia con la stessa intensità di prima. Mi costringe a guardarlo negli occhi e senza dire niente continua a fissarmi. Le sue labbra formano un lieve sorriso e mi bacia la punta del naso, prima di sussurrarmi il fatto che deve andare a fumarsi una sigaretta in terrazzo.
Decido di non seguirlo, e al rumore della porta che si chiude, mi getto di peso sul letto chiudendo gli occhi sbuffando.  Sono talmente intente nei miei pensieri che non mi rendo conto di una presenza della stanza, e quando apro gli occhi mi ritrovo la faccia di Louis che mi scruta a pochi centimetri dalla mia.



OK, sono viva! ho avuto un mega problema. il computer era morto. e con questo tutto il capitolo che avevo preparato.
PROPRIO QUANDO AVEVO RIPRESO A SCRIVERE, EVVAI!
ora, ho appena pubblicato il capitolo e mi immagino che non verrà cagato da nessuno, ma io ci spero che qualche anima piena d'amore mi caghi c:
alllora, com'è il capitolo? fatemelo sapere ci tengo :3
mi sono impegnata molto, ma l'ho riletto poco quindi mi scuso per eventuale stesura senza senso (?)
Ok, sono una fan della Zher anche io :3 ma chouis è chouis insomma!
Mi dissolvo dicendo che OGGI SONO USCITE LE DATE E SONO TROPPO ESALTATA E FELICE.
concludo con un "never say never" del mio altro idolo, ciastèèèn c: Kiaooo.


 
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