Become a Prince

di WilliamDuck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giorni normali e ripetizioni ***
Capitolo 2: *** Sorprese e chiarimenti ***



Capitolo 1
*** Giorni normali e ripetizioni ***


Arrivo a scuola, mi guardo intorno e noto, con indifferenza, ormai ci ho fatto l'abitudine, gli sguardi che un po' tutti mi lanciano: altezzosi e disgustati. Disgustati poi, non sono mica un mostro, diavolo!

E' vero forse un po' faccio impressione, ma esagerano.

Ho i capelli lisciati all'indietro, "leccati da una mucca" dicono i bulletti della scuola per prendermi in giro; occhiali grandi e rotondi, che mi danno un aria da secchione ed infatti lo sono, abito da solo, sono orfano e il mio unico "svago" è lo studio e la lettura, e nascondono i miei occhi; camicia, portata nei pantaloni, a maniche lunghe e con motivo a scacchi, che nasconde i miei pettorali ben formati e la mia tartaruga, non voglio mettermi in mostra, se vogliono notarmi devono farlo per il mio carattere non per il mio aspetto; pantaloni di un colore verdognolo e con una cintura ben visibile, dato che non ho nient'altro a coprirla, marrone; scarponi neri, di nessuna marca in particolare, con i lacci a formare un fiocco un po' ridicolo.

Ok, lo ammetto faccio pena, ma non mi interessa del giudizio degli altri, che parlino pure se ne hanno così voglia.

Oh no, eccoli che arrivano! I bulli della scuola, da un po' di tempo mi hanno preso di mira e chiedono continuamente il mio pranzo, allora ho deciso di portarmi dei soldi in modo che abbia il pranzo, non posso rimanere a digiuno tutti i giorni fino alle quattro!

Si sono fermati davanti a me, ormai conosco anche i loro nomi: Sasuke Uchiha, il loro capo, si crede chissacchì, ma se voglio lo smonto con un bel montante, se non si è capito mi sta sui nervi; Neji Hyuuga, leccapiedi di Uchiha, ma lui non mi ha mai fatto nulla di male; Kiba Inuzuka, lui è quello che spesso e volentieri passa alle mani; Shikamaru Nara, sinceramente non so neanche che ci faccia lui nel gruppo, né perché ci sia, non fa altro che sbadigliare e ripetere "Che seccatura!" ogni due minuti.

Dalla mia parte ho solo Itachi Uchiha, fratello di Sasuke, ma non mi difende per proteggermi, bensì per fare un dispetto a suo fratello minore, peccato che oggi non ci sia, sigh!

- Hey, secchione!- mi fa Sasuke.

- Uchiha, ecco i soldi. Smamma!- gli rispondo seccato e gli porgo il denaro.

- Abbassa la cresta, Uzumaki.- ecco Kiba.

Giusto, non mi sono presentato. Mi chiamo Naruto Uzumaki, frequento il terzo della Konoha's High School e ho la media più alta dell'intero liceo.

- Inuzuka, oggi non sono in vena.- gli rispondo calmo.

- Come se tu potessi scegliere.- dice e carica un destro, ma Uchiha junior lo blocca.

- Sasuke, perché?- lo guarda stranito.

- Ha pagato e finché paga noi siamo apposto. Andiamo!- ordina e se ne vanno.

Mi si avvicina una ragazza dai capelli corvini e gli occhi color perla.

- N-naruto-kun, s-stai bene?- mi chiede, premurosamente, balbettando. Sorrido teneramente, è già da un po' che mi sono accorto che ha una cotta per me, ma non glielo dico che lo so perché non voglio spezzarle il cuore. Non la ricambio per il semplice motivo che sono innamorato di un'altra.

Lei non lo sa, ma non le confesserò mai niente perché so che non ricambierebbe e poi lei è troppo perfetta per mettersi con uno come me. Sospirò afflitto, ma Hinata, è il suo nome, se ne accorge.

- C-che hai, N-naruto-kun?- mi chiede infatti.

- Uh? No, niente. Non preoccuparti, Hinata-chan.- le sorrido e vedo che lei arrossisce. Che cara!

La campanella suona e tutti si dirigono nelle proprie classi, controvoglia.

Entro nella mia e la vedo: splendida come sempre; seduta vicino la finestra aperta; il leggero venticello che le scompiglia la bionda chioma lunga e fluente; gli occhi azzurri puntati al di fuori della finestra a fissare un punto imprecisato; la bocca semi-dischiusa che respira piano, quasi a non voler spezzare l'atmosfera che si è creata; il petto che si alza e si abbassa a ritmo del suo respiro. Ora, so che non è carino fissare il decolté di una donna, ma non riesco a farne a meno, cavolo!

Si sta girando, "Pericolo, pericolo, pericolo!!!" sembra urlarmi il mio cervello, ma non mi giro, non ci riesco.

Qualcuno entra e mi da una spallata, solo allora mi risveglio e mi dirigo al mio posto.

Il professor Hatake entra, in ritardo di 15 minuti, e ci chiede scusa per il ritardo. Noi rispondiamo che non c'è problema. Questa scena si ripete tutte le mattine in cui c'è lui alla prima ora.

- Signorina Yamanaka, potrebbe degnarci della sua attenzione?!- come osa quello riprendere la mia Ino?

Ebbene sì, è lei la ragazza di cui sono innamorato ed è l'unica, escludendo Hinata, che non mi maltratta e che mi saluta.

- Oh, mi scusi prof. Non mi ero accorta che lei fosse arrivato.- dice con quella sua voce celestiale.

- Per questa volta passa, ma la prossima volta che la becco, non se la caverà con un semplice "Mi scusi prof.".- la mette in guardia.

- Certamente, non si ripeterà.- dice lei.

Il professore sorride.

- Bene, ora possiamo cominciare.- e si mette a blaterare qualcosa sulla Divina Commedia, che io non ascolto, sono troppo assorto nei miei pensieri per seguire la lezione e poi ho dieci in tutte le materie me lo posso permettere, mi basterà sfogliare le pagine.

I miei pensieri volano sempre a lei, il mio amore impossibile. In fondo, oltre che a non venir mai corrisposto, cosa potrei offrirle io? Sono un povero secchione, senza genitori, che non fa neanche in tempo a studiare il pomeriggio che appena finito l'orario scolastico, non torna neanche a casa, ma corre a lavorare, fino a tarda sera, per pagare affitto e studi. E' già tanto se riesco a mangiare e a pagare la "tassa" a Uchiha, ma questo lui non lo sa. Nessuno sa della vita di merda che conduco, nemmeno mio nonno Jiraiya, che gentilmente mi paga le tasse di acqua, gas e luce.

Scuola-lavoro-casa è questa la mia vita, non posso permettermi neanche un minuto di svago e non appena torno a casa crollo. La mattina mi sveglio molto presto per sfogliare le pagine che hanno dato da studiare e vado a scuola.

Una settimana libera non potrebbe farmi altro che bene. Ho delle occhiaie pari a quelle di Sabaku no Gaara, che mi fanno sembrare un pazzo squilibrato.

Ritorno con la mente in classe e il professore apre un libro su una pagina a caso, ne legge il numero e chiama all'interrogazione Ino.

L'interrogazione purtroppo va male e il professore scrolla il capo in segno di diniego.

- Yamanaka, così non andiamo. L'ennesimo 4.- dice il professore.

Ino sta in silenzio col capo chino.

Odio vederla così abbattuta, ma non posso fare niente e odio ancora di più questo mio essere impotente.

- Una soluzione c'è però.- dice sorridendo.

Attira subito l'attenzione di Ino, che lo guarda speranzosa.

- Potresti farti dare ripetizioni da Uzumaki per un mese. E' l'allievo migliore della scuola. Sempre se a lei sta bene Uzumaki.- espone la sua idea.

Cavolo, e ora che faccio?

- Mi dispiace prof, ma di pomeriggio lavoro, tutti i giorni e la domenica dalla mattina alla sera.- gli dico impassibile.

- E cosa vuole che sia un mese?- chiede lui.

"E mi campa lei per un mese???" vorrei urlargli contro, ma mi trattengo.

- Vedrò cosa posso fare. Ma non posso dirle con certezza se posso.- gli dico, infine.

Vedo che negli occhi di Ino si accende un barlume di speranza. Mah!

Le ore passano e finalmente arriva l'ora di pranzo.

Come sempre prendo il pranzo che mi sono portato da casa, un semplice panino con la frittata e una bottiglietta d'acqua, e mi siedo sotto il, ormai, mio albero.

Chiudo gli occhi e di tanto in tanto do un morso al panino.

Sento uno spostamento d'aria, come se qualcuno mi si fosse seduto affianco, apro gli occhi, mi giro e non credo ai miei occhi: Ino è seduta affianco a me e mangia silenziosamente il suo pranzo.

- Ciao Naruto!- si gira verso di me e mi saluta col suo splendido sorriso.

Io, un po' stordito, le rispondo.

- C-ciao Ino. Come mai sei qui?- le chiedo.

- Sei sempre solo e volevo farti un po' di compagnia. Ma se ti do fastidio vado via.- chiarisce, mentre fa per andarsene.

- No, no. Figurati.- le dico e la fermo con un gesto della mano.

- Ok.- mi dice.- Allora... Per le ripetizioni?- mi chiede arrossendo lievemente. Strano, lei non arrossisce quasi mai. Non ci faccio caso e rispondo.

- Non lo so, Ino. Lavoro tutti i giorni e torno a casa verso le 9 di sera, non faccio nemmeno in tempo a fare i compiti e cenare che, non appena fatta la doccia, crollo come un salame.- che frase lunga! Non è da me parlare così tanto.

Anche lei se ne rende conto e mi guarda incredula, poi risponde.

- Oh, mi dispiace. Non fa niente.- mi dice, ma mi guarda con una faccia da cucciolo bastonato.

Dannazione! Non riesco a resistere a quello sguardo.

- Dai, adesso chiamo il mio datore di lavoro e vediamo.- le dico sorridendo.

Mi guarda felice.

Prendo il cellulare dalla tasca e digito il numero.

"Pronto?!" mi fa una voce dall'altro capo.

"Gaara, sono Naruto." Ho dimenticato di dire che Gaara è mio amico, nonché datore di lavoro.

"Naruto! Dimmi tutto." mi risponde allegro, non è da lui essere allegro. Oggi ne succedono di cose strane! Ci passo sopra.

"Potresti darmi un mese libero? Ho una cosa importante da fare e non può essere rimandata." gli dico e Ino arrossisce.

"Sempre diretto, eh? Comunque come farai a campare in questo mese se non vieni?" mi chiede.

"Non lo so, Gaara. Vedrò di arrangiarmi. Qualche soluzione la trovo." gli rispondo per niente convinto.

Nessuno rispose. Starà pensando.

"Dai, questo mese te lo pago anche se non vieni." non ci credo!

"Non ho capito. Cos'hai appena detto?" gli chiedo incredulo.

"Hai capito, amico." mi dice e sono sicuro che sta sorridendo.

"Grazie infinite, amico." dico e riattacco.

Mi giro verso Ino con un sorrisone stampato in faccia.

- Mi ha dato il mese libero. Potrò darti ripetizioni.- le dico.

- Ma come farai con i soldi?- mi chiede preoccupata.

- Ha detto che mi paga il mese anche se non ci vado.- rispondo con lo stesso entusiasmo di prima.

Lei fa un urlettino di gioia e in uno slancio di gioia mi abbraccia. Io lì per lì rimango spiazzato, poi ricambio e la stringo a me.

La campanella suona e siamo costretti ad allontanarci.

Lei mi guarda un po' rossa, mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.

Si alza e scappa, ma nel mentre mi urla: - Ci vediamo all'uscita, fuori il cancello.-

Io alzo la mano come per fermarla, ma è troppo tardi è già sparita.

"Ma... Siamo nella stessa classe. Perché fuori il cancello?" penso.

Sorrido e mi avvio anche io in classe.

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Eccomi che ritorno con una nuova storiella!

Inizialmente doveva essere una one-shot, ma essendo venuta troppo lunga l'ho dovuta spezzare in due parti.

La seconda parte è già pronta e la posterò domani, se il pc me lo permette, altrimenti dopodomani.

Ringrazio coloro che leggeranno, ma me lo lasciate un commentuccio? *-*

Buon giorno o buona notte, dipende da quando la leggerete xD

Baci <3

 

 

 

NaruHina4ever ^w^

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Capitolo 2
*** Sorprese e chiarimenti ***


Rientro in classe e subito mi sento addosso lo sguardo dei miei "compagni".

Ino mi guarda felice e quando vede che la sto guardando mi sorride.

Le sue amiche le si avvicinano.

- Hey, Ino! Condoglianze per oggi. Tra tanti studenti proprio lui ti doveva capitare? Non sarebbe stato meglio Sasuke Uchiha?- le fa una dai capelli rosa.

Il bello è che glielo dice ad alta voce, mentre le sto passando di fianco e sorrido, perché me l'aspettavo che il protagonista del loro discorso sarei stato io.

- No, grazie. Scontroso e brusco, non ci tengo a fare la sua conoscenza. E poi Naruto è mille volte meglio: è gentile; allegro, quando vuole; simpatico e altruista. Pensa che ha dovuto perdere un mese di lavoro per darmi ripetizioni.- dice lei, credendo che io non la senta, ed io non credo a ciò che ho sentito: Ino mi ha fatto dei complimenti e ha detto che mi preferisce a Sasuke, SASUKE UCHIHA!!! Quello per cui tutte le ragazze della scuola sbavano. Ma a quanto pare non lei.

Sorrido internamente e se penso che passerò, per un mese, tutti i pomeriggi con lei, il mio morale sale alle stelle.

Così con nuovo entusiasmo mi siedo e sono pronto ad altre tre ore di lezione.

Per le prossime due ore ci sarà il professor Orochimaru, quello di biologia.

E' sadico con le rane, le sventra vive e poi le da il colpo di grazia, ma finché non fa niente a noi, va bene così.

E anche queste due ore passano.

Siamo all'ultima ora e c'è il professor Gai, quello di educazione fisica.

I miei compagni gli chiedono se ci da quest'ora di riposo perché siamo stanchi e lui, dopo tanto riflettere, farfuglia qualcosa come "In fondo, siete giovani e la forza della gioventù, di tanto in tanto, deve essere ricaricata per funzionare al meglio" e ci da l'okay.

Io abbandono il mio stare composto e mi stravacco sulla sedia con le mani intrecciate dietro la nuca, chiudendo gli occhi.

Stringo un po' gli occhi, mi sento osservato. Li apro di scatto, mi guardo in torno e noto che la bionda chioma di Ino ha oscillato di scatto.

La guardo per un po', non vedo l'ora che sia finita quest'ora così potrò stare con lei tutto il pomeriggio.

Continuo a fissarla con sguardo ebete, fino a quando non sento il suono che mi da il via libera al pomeriggio con la mia Ino: la campanella. Quale studente, per quanto bravo che sia, non ama quest'oggetto che pone fine a tutte le torture e, magari, ti salva da un'interrogazione?

Certo, sono il più bravo del liceo, ma questo non vuol dire che ami questo luogo. Solo una cosa me lo fa sopportare: la presenza di Ino.

Esco dall'aula e noto, con disappunto, che la porta è già intasata dagli studenti e pare che nessuno voglia retrocedere.

A sistemare la situazione ci pensa il bidello, che ci fa uscire tutti in fila indiana.

Finalmente libero!

Arrivo al cancello e noto che Ino è già lì ad aspettarmi.

- Scusa se ci ho messo molto, Ino. Ma sai il bidello ci ha fatto uscire in fila indiana.- le dico sorridendo. Sorrido solo con lei, con gli altri sono sempre impassibile, lasciando da parte Hinata, Gaara e nonno Jiraiya.

- Sì, ho notato. Per fortuna io sono uscita prima.- ridacchia. E non posso fare a meno di rimanere imbambolato ad ascoltare la sua risata cristallina. Mi riprendo prima che lei mi veda e mi do dell'idiota.

Come mezzo di trasporto ho solo una bici.

Che mezzo squallido in confronto a quello che avrò l'onore di portare!

- Ehm... Ino?- la chiamo.

- Dimmi, Naruto.- mi risponde, guardandomi.

- Ecco... Io ho solo questa.- indico la bicicletta.- Se non è troppo banale come mezzo, vorrei darti un passaggio.- dico, arrossendo.

- Non ti preoccupare, Naruto. Nessun mezzo è squallido finché non ti fa tornare a casa a piedi.- sorride.

Sorrido e salgo sulla bici.

Le faccio cenno con la testa di mettersi dietro di me.

Lei sale e mi cinge il busto con le sue braccia.

- Stringiti forte. Non posso rischiare di perdere un'allieva.- dico, ridacchiando.

Lei ride e si aggrappa ancora di più e si appoggia con la testa alla mia schiena.

Vorrei che questo momento non finisca mai!

Metto un piede sul pedale e mi do una spinta con l'altro e ci avviamo verso casa mia.

Mentre pedalo, sento che il respiro di Ino si regolarizza: si è addormentata.

Non è un problema, la porterò sopra in braccio.

Arriviamo, scendo dalla bici, lasciandoci sopra Ino mezza cosciente e la lego al palo più vicino.

La prendo tra le braccia prima che cada a terra e la porto sopra casa.

La sdraio sul divano; cominceremo dopo il ripasso, voglio lasciarla dormire un po'.

Io, nel frattempo, mi cambio e mi tolgo il gel dai capelli; sono abbastanza lunghi, mi arrivano sotto le spalle, forse dovrei tagliarli, ci penserò dopo. Ho sentito uno sbadiglio e non può essere nessun altro oltre ad Ino, visto che ci siamo solo noi.

La raggiungo, mi appoggio allo stipite della porta e noto che si guarda intorno spaesata.

- Buongiorno, bella addormentata.- la schernisco.

Lei gonfia le guance in un broncio adorabile, poi le sgonfia e ridacchia.

- Dove sono?- chiede poi.

- A casa mia.- rispondo.

- Sei molto eloquente sai?- mi deride.

- Sì, lo so. E' una mia abilità.- continuo io ridacchiando.

- Bene.- dice prolungando le vocali.

Io la guardo solo, con sguardo penetrante.

Deve sentirsi in soggezione perché distoglie lo sguardo, arrossisce e poi balbetta.

- C-comunque, c-come ci sono arrivata qui?- mi chiede, per l'appunto, balbettando.

- Ti ci ho portata io in braccio, dato che tu ti sei addormentata come una pera cotta.- la schernisco perché adoro vederla arrossire, sembra così indifesa, ma poi caccia gli artigli, e la sua reazione non tarda ad arrivare.

- Scemo!- mi fa e arrossisce. Ricordo che ancora non mi guarda negli occhi e allora glielo chiedo.

- Perché non mi guardi negli occhi?-

Lei rimane spiazzata e arrossisce un po' di più.

- B-beh, perché... perché... Bah! Il perché non è importante. Devo recuperare e tu, in quanto mio insegnante, devi insegnarmi.- mi dice tutta imbarazzata.

- Ok, ok.- dico, ma non riesco a nascondere un sorriso.- Da dove vuoi iniziare?- le chiedo.

- Assolutamente matematica.- mi risponde prontamente.

- E matematica sia!- mi siedo e invito lei a fare lo stesso.

E così inizia un'ora e mezza di calcoli. 

- Basta dai! Facciamo una pausa.- le dico perché noto che non è molto attenta e spesso la trovavo a fissarmi con espressione indecifrabile.

Vado in cucina e su un vassoio porto una brocca con della limonata fresca dentro e due cornetti con la nutella.

Le s'illuminano gli occhi e ne prende subito uno.

Mentre mangia, sorrido e lei se ne rende conto.

- Perché ridi?- mi dice con la bocca piena.

Non posso fare a meno di ridere davanti a quella scena.

- P-perché... ahahah, sei troppo... ahah... buffa.- le dico ridendo.

Lei arrossisce, si stizzisce e mi volta le spalle.

Le vado dietro e mi appoggio con la testa alla sua spalla.

- Dai, buffa in senso buono. Adorabile è l'aggettivo giusto.- le soffio nell'orecchio.

Lei rabbrividisce.

Mi allontano.

- Vogliamo continuare?- le domando.

Lei ancora troppo turbata da quello che ho fatto, risponde in ritardo.

- Eh? Ah, sì. Sì, certo.- farfuglia, voltandosi.

Ma prima che potessimo cominciare sento qualcuno fuori che urla.

- Scusami un secondo.- le dico e mi dirigo a vedere che succede.

- Principe, la preghiamo. Scenda un secondo per un'intervista.- gridano dei paparazzi.

Ma com'è che io non sapevo nulla di questo principe nel mio palazzo?

Rientro e noto che Ino mi fissa.

- Che succede?- mi domanda.

- Bah! Non lo so. Pare che nel mio palazzo abiti un principe.- le rispondo poco interessato.

- Un principe?! E come mai abita in un condominio invece che in un castello?- mi fa stranita.

- Ah, questo proprio non lo so.- le rispondo.

Sento bussare al portone di casa e vado ad aprire.

- Uh? Ciao nonno.- lo salutò impassibile.

- Ciao, figliolo.- mi saluta lui con un sorriso.

- Dai, entra.- gli dico e mi sposto per farlo passare.

Non appena entra, nota subito Ino e, come sempre, fa una delle sue battute fuori luogo.

- Ohoh. Vedo che ti dai da fare!- mi dice, squadrando Ino, malizioso.

Io gli tiro uno scappellotto bello forte in testa e Ino arrossisce vistosamente.

- Vecchio pervertito! Le sto facendo ripasso.- gli dico ed anche io sono un po' rosso in viso.

- Ohi, ohi! Ripasso su che cosa di preciso?- continua imperterrito.

- Ma oggi le vuoi prendere?- gli faccio io.- E comunque ora stiamo facendo matematica.- aggiungo.

- Matematica, eh? Forme, curve. E bravo il mio nipotino!- mi fa ancora.

Gli do un altro scappellotto più forte di quello di prima.

- Quella è geometria, vecchio pervertito ignorante.- gli dico, sconsolato.

Dobbiamo essere parecchio comici perché Ino sta ridendo a crepapelle.

Mi giro di nuovo verso quel pervertito che chiamo nonno e lo faccio accomodare.

Mi siedo anch'io e noto che il suo volto diventa improvvisamente serio.

- Nonno, cos'hai?- gli chiedo infatti.

- Devo dirti una cosa importante.- mi risponde, mantenendo l'aria seria.

- Così mi fai preoccupare. Comunque dimmi.- faccio io, leggermente preoccupato.

- Non ci girerò attorno. Tuo padre era un re, ma quando è, ahimè, morto la carica è passata di nuovo a me, lo ero già stato in precedenza e quando l'ho ritenuto giusto, l'ho passata a lui. Ora tu, non ci crederai, sei il principe di Konoha. Quando sarà il momento la carica di re toccherà a te e dopo di te, ai tuoi figli.- mi dice tutto d'un fiato.

Io lo guardo stralunato e boccheggio un paio di volte, poi parlo.

- Ma di che diavolo stai parlando?! Principe? Io?! Di Konoha?! Non sapevo che Konoha fosse sotto il dominio di un re!!- gli urlo, abbandonando la mia aria sempre impassibile e glaciale.

Ino ha gli occhi sbarrati e passa lo sguardo da me a mio nonno, poi si sofferma su di me, con l'aria di chi non ha capito proprio niente di quello che sta succedendo.

- Calma, calma. Una domanda alla volta.- mi dice, poi riprende.- Rispondendo per ordine: Sì, un principe. Proprio tu. E Konoha ha un re, me, ma come ha sempre voluto tuo padre, non si è mai saputo in giro. Almeno fino ad oggi.- mi spiega.

- Che vuol dire fino ad oggi?- gli domando. Per fortuna mi sono calmato un po'.

- Che, non so come, i giornalisti hanno saputo questa cosa e si sono precipitati qui.- mi risponde.

- Sei un principe?- mi chiede Ino, meravigliata.

- A quanto pare.- le rispondo abbozzando un sorriso.

- Sono contenta per te! Almeno così a scuola non ti additeranno più.- mi dice, sinceramente felice e mi abbraccia.

- Non mi fanno alcun effetto i loro insulti.- replico, rafforzando, senza farle male, la stretta.

- Lo so.- mi dice e fa una piccola pausa.- Lo so che sei forte, ma non deve essere comunque piacevole sentirsi sempre gli sguardi addosso.- continua.

Io non rispondo e mi lascio andare tra le sue braccia.

Nonno Jiraiya, tossisce per attirare la nostra attenzione.

Ci stacchiamo, riluttanti, e lo guardiamo imbarazzati.

- Mi dispiace interrompervi, ma tu.- e mi indica.- Hai bisogno di una riguardatina.- mi dice sicuro.

- Ovvero?- lo incalzo.

- Devi per prima cosa tagliare i capelli, sembri Tarzan versione bionda e poi quando te li lisci all'indietro sono inguardabili.- mi guarda schifato.- Poi, toglierti quegli occhiali, metterai delle lenti a contatto e per finire buttare tutti quegli stracci, sei ridicolo.- e nel tutto non mi guarda nemmeno più.

Ino trattiene una risata, ma non m'infervoro, non potrei mai con lei, e poi ha anche ragione.

- Ma io non sono tipo da queste cose. Quindi, che ne diresti di farti accompagnare da questa bella fanciulla?- mi fa malizioso.

- E' venuta qui per studiare non per farmi...- ma Ino mi interrompe.

- Dai Naruto, ti accompagno volentieri.- e mi sorride.

- Oh. Ok.- la mia risposta eloquente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiudo il portone e ci avviamo per non si sa quale via.

- Dove andiamo?- chiedo a Ino, visto che è lei quella che se ne intende.

- Parrucchiere prima di tutto.- mi risponde.

Dopo il parrucchiere, passiamo da un ottico per le lenti ed infine ad un negozio di abbigliamento.

- Come sto?- dico un po' incerto.

Indosso: una camicia bianca, quasi trasparente, con i primi tre bottoni lasciati aperti, che mi fascia il torace e lascia intravedere il petto; un jeans blu scuro con alcuni punti strappati; scarpe nere con delle fiamme ai lati esterni.

Ah, dimenticavo: il parrucchiere non appena mi ha visto ha scosso il capo e si è messo all'opera, ignorando le proteste dei clienti prima di me. Ora li ho corti con due ciocche abbastanza lunghe ai lati del viso e una frangia che mi copre più o meno gli occhi, a zig-zag.

La commessa ormai mi guardava con gli occhi a cuoricino, ma io guardavo solo l'espressione di Ino: esterrefatta e beata.

- E' uno schianto, signorino!- mi fa la commessa.

Le sorrido e la ringrazio.

Li compro e usciamo dal negozio con qualche busta.

Soddisfatto del mio aspetto, ci dirigiamo verso casa.

Sono le otto e Ino fa per andarsene.

- No, dai. Rimani qui a cena. Dopo quello che hai fatto per me, è il minimo.- la prego.

- Se non sono di disturbo...- mi risponde torturandosi l'orlo della maglia che indossa.

- Se eri di disturbo, non ti invitavo.- le sorrido e la faccio entrare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho il piatto davanti, ma stranamente non mi va di mangiare e a quanto pare per Ino è lo stesso.

All'improvviso, poggia i bastoncini e si alza di scatto.

Io la guardo, senza un'espressione precisa e seguo ogni suo movimento.

La vedo che si ferma davanti a me e, indugia un po' sul da farsi, si siede sulle mie gambe e mi guarda con desiderio.

Non faccio in tempo a connettere che sento le sue labbra sulle mie, morbide, delicate, come le ho sempre immaginate.

Ci stacchiamo e ci guardiamo carichi di desiderio, non ci servono parole, il bacio ha già chiarito tutto.

Ci baciamo ancora, ma con più passione e senza più inibizioni.

Quel bacio ci trasporta in camera da letto e facciamo ben altro che dormire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il giorno dopo, ci svegliamo felici e sorridenti. Ci prepariamo e insieme andiamo a scuola.

La storia sul fatto che io sia principe, ha fatto il giro di tutta la città e, ovviamente, anche a scuola.

Non appena entro mi sento gli sguardi di tutti addosso, ma non sono quelli di sempre. Sono tutti meravigliati, ma le ragazze mi guardano con sguardi infuocati, persino la ragazza dai capelli rosa che aveva parlato male di me il giorno prima, come se volessero spogliarmi con gli occhi; i ragazzi invece mi guardano invidiosi e Uchiha e il suo gruppo mi si avvicinano.

- Uzumaki, buongiorno.- mi saluta Uchiha.

- Che vuoi?- gli faccio sulla difensiva.

- Niente, solo chiederti scusa per come ti abbiamo trattano in questi anni.- mi dice.

Io lo guardo come se avesse detto un'eresia.

- Sono sincero.- mi dice sorridendo.

Io gli credo e ci stringiamo la mano in segno di... amicizia?, non so se può essere definita tale, ma forse col tempo lo diventerà.

Ino mi si accosta, mi si mette sottobraccio e insieme entriamo all'interno dell'edificio.

Sono pronto a giurare di aver visto lo sguardo di Hinata rabbuiarsi, ma dopotutto era anche felice per me. Mi dispiace, non posso amarla, nel mio cuore c'è posto solo per Ino. Ma lei è e resterà per sempre la mia migliore amica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Urca, che faticaccia!

Sono le 4:23 e io sto ancora qui a scrivere, ma dato che non prendevo sonno, ne ho approfittato per finire la fic ^^

Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo: Shikamaru34, seby1993, vale_hina, silvia the best, TheCristopher94, Matt2291 e Jeo 95.

Spero il capitolo vi sia piaciuto ^^

Alla prossima

Baci <3

 

 

 

 

NaruHina4ever ^^

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