Finalmente noi

di _Amaryllis_
(/viewuser.php?uid=16345)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


~ Capitolo 1 ~

"Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non può comprendere."
W. Shakespeare

***

Amore… cosa vuol dire, poi? Non è altro che una parola come tante altre, perché soffermarsi a riflettere sul suo significato?
Forse perché l’amore è uno dei sentimenti più importanti, che ci spronano a donare tutti noi stessi a qualcun altro, a sacrificarci pur di rendere felice la persona che ci sta accanto. Amare davvero ci porta a provare emozioni sconosciute, a conoscere parti di noi che non sapevamo nemmeno esistessero.
A volte, però, porta con sé anche altri sentimenti, come la gelosia: accecante, ti logora. Così come stava facendo ad Hermione, anche se lei stessa cercava di nasconderlo. Una gelosia così lacerante che sovrastava tutto, persino l’amore puro che provava nei confronti di lui.
E non c’era soltanto la gelosia, oh no. C’era anche la paura.
Paura di essere rifiutata, derisa. Paura di non essere all’altezza, paura che lui non si rivelasse all’altezza.
Hermione sbuffò sonoramente, stizzita. Non poteva accettare tutto questo, non era possibile che stesse veramente accadendo! Lei, tutto studio e nient’altro, come poteva essersi ridotta in questo modo? Come aveva potuto far entrare nella sua testolina quei mille dubbi, pensieri, paranoie?
Avrebbe dovuto concentrarsi solo e soltanto sulla scuola, ma al momento non ci riusciva proprio.
Sospirò, socchiudendo gli occhi e cercando di svuotare completamente la mente, la schiena appoggiata al tronco dell'albero.
Non doveva più pensare a niente.
Non doveva più pensare a niente.
Non doveva più pensare a niente, soprattutto a lui.
Non doveva più pensare a niente, soprattutto a lui.
"Ron…" gli sfuggì dalle labbra, involontariamente.
"Sì?" rispose una voce fin troppo conosciuta.
La ragazza aprì gli occhi di scatto, sobbalzando. Ron era proprio lì, a pochi passi da lei, e la osservava con la fronte aggrottata. Gli occhi chiari di lui la scrutavano, quasi volesse leggere i suoi più profondi pensieri. Che sapesse….?
Arrossendo fino alla punta dei capelli, si schiarì la voce apprestandosi a parlare.
"Ciao, Ron… come mai qui?" gli chiese, maledicendo se stessa per avergli fatto una domanda tanto cretina. Si passò nervosamente le mani tra i capelli scompigliati, lasciando vagar lo sguardo dappertutto, fuorché su Ron.
"Ti cercavo… ci stavamo chiedendo che fine avessi fatto!" disse il ragazzo, accennando un sorriso. Sembrava non essersi accorto di quanto lei fosse imbarazzata, forse perché lui lo era ancora di più.
Hermione sorrise lievemente, andando a posare gli occhi color nocciola in quelli di Ron. Per un momento si limitò a fissarlo, in silenzio, poi ricominciò a parlare.
"Oh, scusatemi... avevo bisogno di rimaner da sola per qualche momento. Per pensare..." per pensare a te. Arrossì di nuovo, augurandosi di non far concorrenza ad un pomodoro.
"Pensare a cosa?" le domandò l'amico, probabilmente incuriosito.
"A-alla scuola." rispose lei balbettando appena. Abbassò lo sguardo, schiarendosi al contempo la voce.
"Oh. Beh..." commentò Ron, con una punta di delusione nella voce che Hermione non riuscì a comprendere. "Il mangiare é pronto, vieni..." le porse una mano, per aiutarla ad alzarsi da terra. Lei l'afferrò dolcemente, godendosi quel breve contatto. Era così bello stringere la mano nella sua... avrebbe voluto non lasciarla mai più. Non si aspettava certo che lui continuasse a tenerle dolcemente la mano, invece... é ciò che fece. Anche se ormai era in piedi, Ron non interruppe quel tocco. Hermione ormai era diventata color fuoco e riuscì soltanto a lanciargli una breve occhiata. Fortunatamente lui non si accorse del suo sguardo, aveva lo sguardo fisso dinanzi a sé. Aveva le orecchie d'un rosso acceso, che fosse imbarazzato quanto lei? Perché non aveva mollato la presa?
La ragazza sospirò, felice. Per un momento le sembrò tutto dannatamente facile. Per un momento, tutti i dubbi e le domande a cui non trovava alcuna risposta, sparirono. Peccato che fosse soltanto per un istante.
Arrivati alla Tana, trovarono l'intera famiglia Weasley ad aspettarli. Quando videro che si tenevano per mano, ci furono i commenti più disparati. Da una parte partirono i "Finalmente!", mentre i gemelli non fecero che ridere di loro. Subito Ron staccò la mano da quella di Hermione, quasi si fosse scottato. Lei cercò di non mostrare l'infelicità che attraversò il suo sguardo, mascherandola con un sorriso. Si accomodarono a tavola, cominciando a mangiare. Mentre i Weasley ed Harry schiamazzavano felici, Ron ed Hermione rimasero in silenzio più assoluto, senza osare guardarsi. Una volta terminato il pranzo, Arthur disse di avere una sorpresa.
"Oggi al ministero c'é giunta una segnalazione di alcuni manufatti babbani stregati. Una volta tolto l'incantesimo, sono riuscito a recuperarne qualcuno per voi tutti!" si svuotò le tasche, posando sul tavolo alcuni biscotti dalla forma ripiegata e panciuta. "Da quanto ho capito sono dei dolci..." continuò il signor Weasley, subito interrotto da Hermione. "Oh sì, li conosco! Li ho assaggiati una volta che sono andata a mangiare in un ristorante babbano con i miei genitori... contengono al loro interno un messaggio propiziatorio, ecco perché vengono chiamati 'Biscotti della fortuna'!" snocciolò tutto d'un fiato.
I gemelli Weasley si avventarono sui biscotti, afferrandone uno ciascuno. Ovviamente erano curiosi di sapere il messaggio contenuto nel loro dolce. Hermione non andò a prenderne nessuno, immaginando che Arthur li avesse presi soltanto per la sua famiglia. Invece... "'Mione, guarda, ne resta ancora uno per te ed Harry!" commentò Ron, evitando però di guardarla negli occhi. Gliene porse uno e, quando le loro mani si sfiorarono, arrossì visibilmente all'altezza delle orecchie. Lei lo afferrò ringraziandolo, spezzando il biscotto a metà per estrarre il bigliettino.
"L'intelletto cerca, il cuore trova.."
Hermione arrossì ancora, per l'ennesima volta durante quella giornata. Osservò di nascosto Ron, anche lui stranamente imbarazzato, mentre Fred e George cercavano di rubargli il fogliettino che teneva tra le mani. Vedendoli rincorrerlo per tutta la casa, gli altri non riuscirono a trattenere una risata divertita.

***

Miseriaccia!
Fred e George non volevano lasciarlo proprio in pace. Già si era sentito sufficientemente in imbarazzo davanti a tutta la famiglia, presentandosi mano nella mano con Hermione, figuriamoci se avessero letto il contenuto del bigliettino!
Si rifugiò in camera sua, aspettando che i gemelli desistessero. Dopo qualche tempo, finalmente, si allontanarono.
Ron sbuffò sonoramente, rigirandosi il foglietto tra le mani.
"Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell'eternità."
Non aveva alcun senso, insomma.
Si gettò sul letto, tentando di calmarsi. Era da un po' che non riusciva più a capire le proprie reazioni. Vedendo Hermione, aveva sempre l'irresistibile voglia di prenderla tra le braccia e non lasciarla mai più andare. Le sue labbra... dolci, d'un delizioso roseo, erano così invitanti...
Si sforzò di cancellare quei pensieri dalla testa, cercando di pensare a qualcos'altro. Ma non era possibile pensare a qualcosa che non fosse lei. Quel dolce sorriso, quell'aria da ragazzina, quel cipiglio severo, quel tenue rossore sulle guance, quello sguardo... sbuffò ancora, chiedendosi da quanto erano cominciati quei pensieri.
Nemmeno lui lo sapeva, in verità. Forse c'erano sempre stati, ma in maniera meno accentuata. Ora non faceva altro che pensare e ripensare ad Hermione, senza poter far nulla. Aveva cercato di togliersela dalla testa, anche con altre ragazze: ma a nulla erano valsi i suoi tentativi. Per quanto fosse stato in compagnia di altre, per quanto avesse dato il suo primo bacio a qualcuno che non fosse lei, sperava sempre di accarezzare le sue labbra con le proprie. Desiderava Hermione, soltanto lei. Non si rendeva conto di non essere l'unico a provare questi sentimenti, troppo cieco dall'amore che provava. Ebbene sì, era innamorato. Pazzamente, follemente. Innamorato di quella ragazzina che nemmeno meritava. Era stato uno sciocco a non provare a fare il primo passo, a cercare di dimenticare quello che provava, frequentando Lavanda. Avrebbe dovuto dirle tutto fin dall'inizio, nonostante fosse certo che lei non provasse gli stessi sentimenti. E come avrebbe potuto?
"Miseriaccia!" esclamò, lasciando cadere a terra il biglietto. Proprio in quel momento, qualcuno bussò alla porta.
"Sì?"
"Sono io, Harry." rispose la voce dall'altra parte della porta "Vieni a fare una partitina di Quidditch con gli altri?"
"Sì, arrivo subito." forse aveva trovato un modo di distrarsi...
In poco tempo tutta la famiglia Weasley si erano riuniti nel giardino, scope alla mano, mentre Ginny ed Hermione li osservavano.
Ron tentò di non guardare dalla loro parte, ma ovviamente non riuscì ad evitare di lanciare una breve occhiata ad Hermione. Con sua sorpresa, notò che la ragazza arrossì visibilmente.
Deglutì rumorosamente e s'apprestò a cavalcar la scopa, insieme agli altri. Cominciò così la partita, che si svolse in una radura poco distante dalla Tana. Poco più in là, Ginny ed Hermione chiacchieravano animatamente. Fortunatamente Ron, completamente concentrato sulla partita, riuscì a trattenersi nel guardarle in continuazione. Siccome era portiere, doveva sempre stare attento allo svolgersi del gioco. Dopo qualche oretta, Ginny ed Harry si diedero il cambio. A quel punto per Ron fu praticamente impossibile concentrarsi.
Harry ed Hermione che scherzavano e ridevano insieme... e se...? Si sforzò a cancellar dalla mente l'immagine dei due insieme, che si abbracciavano, baciavano... no, Hermione era solo SUA. Non poteva essere di altri, no.
Trattenne a stento quella gelosia che l'accecava, mostrandogli castelli che in realtà non esistevano. Lo sapevano tutti che Harry era cotto di Ginny!
Ron non riusciva a staccare gli occhi di dosso dai due, non voleva perdersi nessun momento che trascorrevano insieme. Purtroppo fu in questo modo che non vide un bolide sfrecciare velocemente in sua direzione...

BANG!

***

Mentre parlava con Harry, Hermione controllava con la coda dell'occhio l'andamento della partita. Fu così che notò gli sguardi furenti che Ron lanciava in sua direzione. Perché?
Corrugò la fronte, confusa. Proprio in quel momento un bolide colpì la scopa di Ron, facendolo precipitare a terra.
Tutti corsero verso di lui, allarmati: figurarsi Hermione! Correva così velocemente che arrivò prima di ogni altro, gettandosi al suo fianco.
"... Ron?" sussurrò, vedendolo accasciato a terra. Lo tastò prudentemente, accertandosi che non si fosse fatto male.
Proprio in quel momento lui disse, flebile "La mia Hermione...".
Per poco non le cadeva la mascella a terra. Cosa aveva detto?? Scosse la testa, credendo di aver avuto un'allucinazione. Dal canto suo, Ron non pronunciò più niente, gli occhi appena socchiusi. In quel momento giunse al fianco di Hermione anche l'intera famiglia Weasley, insieme ad Harry, tutti preoccupati. Recuperando il suo sangue freddo, Hermione fece apparire una specie di barella ove adagiare il ragazzo, mentre il cuore perdeva un battito. Stava bene...?
Lo portarono alla casa in un battibaleno, dove Molly lo osservò preoccupata. Dopo un'attenta analisi, giudicò che non si era fatto nulla di male, probabilmente era soltanto svenuto...
Una volta adagiatolo sul suo letto, Hermione si fece coraggio e dichiarò "Resto io qui con lui, aspettando che si svegli." stranamente nessuno la contestò, ma la guardarono con uno strano sorrisino. Che avessero capito anche loro...?
Si accomodò sul letto del rosso, sospirando. Quanto desiderava potersi stringere tra le sue braccia...
Restò in quella posizione per tutto il pomeriggio, senza capire se Ron stesse dormendo o meno. Non scese nemmeno a cena, troppo preoccupata persino per mangiare.
"Hermione cara, scendi a mangiare con noi..." le disse la signora Weasley, facendole un sorriso gentile.
"Oh no, la ringrazio... voglio essere qui quando Ron si sveglierà..." mormorò, arrossendo visibilmente.
"Cara... sono sicura che capirà, se ti sei assentata soltanto un momento per mettere qualcosa sotto i denti! Sei stata con lui tutto il pomeriggio..." ma Hermione era irremovibile. Non l'avrebbe lasciato, no.
È vero, probabilmente non era la persona giusta a rimanere al suo fianco. Ad attendere il risveglio di Ron non doveva esserci lei, ma Lavanda...
Sospirò, confusa. Se Lavanda era la sua ragazza, perché lui aveva detto "La mia Hermione..."? Se l'era solamente immaginata?
I suoi occhi scuri si posarono su Ron, ancora immobile. Allungò una mano verso di lui, sfiorandogli appena il viso, i capelli color fuoco. Quando il ragazzo fece un piccolo movimento nel sonno, si affrettò a scostarsi, ancor più rossa dei suoi capelli.
Così rimase, al suo fianco, anche quando la sera era ormai calata e tutti erano ormai andati a letto, dopo aver salutato Hermione.
Ormai anche lei era stanca, nonostante cercasse di non farlo vedere. Era tutto il pomeriggio e sera che non si allontanava da Ron e gli occhi cominciavano a chiudersi dalla stanchezza. Senza riuscire ad impedirlo, si adagiò al fianco di lui e s'addormentò di colpo.

***

La stava baciando dolcemente, mentre la stringeva a sé. Quanto aveva sognato di farlo e adesso... adesso ci era riuscito! Sentiva il suo corpicino tremare, così vicino al suo.
"Hermione..." le sussurrò sulle labbra, riaprendo gli occhi e perdendosi in quelli di lei, di un incredibile color nocciola.
E li riaprì davvero, gli occhi. Hermione era proprio di fianco a lui, tra le sue braccia.
... cosa?!?!?
Sobbalzò, ormai del tutto sveglio. La testa gli doleva un pochino, ma non era mai stato così sveglio in vita sua.
Lei era lì, nel suo letto. Abbracciata a lui.
Ron sbatté le palpebre, più volte, cercando di capire. Si ricordava soltanto Harry ed Hermione che scherzavano e ridevano, poi la caduta ed il tentativo di rallentarla, il viso preoccupato di Hermione...
Doveva essere svenuto. Ma cosa ci faceva lì Hermione? E per di più, come mai era abbracciata a lui?
Trattenne per un attimo il respiro, osservandola dormire. Era così bella... avrebbe potuto baciarla, senza che lei se ne accorgesse. Assaggiare le sue labbra, sentire il suo profumo...
Non poteva. Non poteva rubarle un bacio così, senza che lei lo sapesse. Sicuramente non era il suo primo bacio, però... voleva che lei fosse d'accordo. Sbuffò appena, stringendola di più a sé. Perlomeno, voleva godersi ancora un po' il calore del suo corpo accanto al proprio. La studiò per un lungo momento, mentre le orecchie si confondevano con i capelli, tanto erano rosse.
"Ti amo..." mormorò, talmente piano che nemmeno lui stesso riuscì a sentire le parole appena pronunciate.
Proprio in quel momento Hermione aprì gli occhi, lentamente. Sussultò nel vederlo così vicino, ma non accennò ad allontanarsi.
"Ron..." disse, piano. "Sei sveglio..."
"Sì..." rispose lui, senza distogliere lo sguardo da quello di lei. Era come ipnotizzato. La strinse maggiormente a sé, lasciando scivolare le braccia dietro la sua schiena. Sentiva ancora l'incredibile impulso di baciarla, voleva tramutare i suoi sogni in realtà. Ora, ce l'avrebbe fatta....

***

Questo è un esperimento… non avevo mai scritto una ff incentrata su Ron/Hermione, di soli pochi capitoli. Oltretutto, mi sono appena iscritta XD!
Aspetto i vostri commenti per sapere se vi è piaciuto questo primo capitolo e se vale la pena di pubblicarne altri! Fatemi sapere >_<
Baci a tutti
_Amaryllis_

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


~ Capitolo 2 ~

"Che cos'altro è l'amore, se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca, e
una dolcezza che fa bene?
"
W. Shakespeare

***

Quando Hermione si svegliò, non pensò nemmeno per un attimo che, da lì a pochi minuti, si sarebbe ritrovata con il viso di Ron pericolosamente vicino al suo. Ed invece... tutti i suoi sogni, presto divennero realtà.
Appena aprì gli occhi, lentamente, vide che il ragazzo si era già svegliato. La scrutava in silenzio, quasi avesse paura di destarla. Il suo sguardo...
Lo osservò a sua volta, lasciandosi sfuggire un sospiro. Come lui, non riusciva a distogliere gli occhi dai suoi, d'un incredibile azzurro. Nel momento in cui avvicinò il viso al suo, non si scostò: come poteva farlo? Desiderava averlo vicino, sentirlo vicino. Per un attimo, tutti i pensieri si dissolsero dalla sua mente.
Non c'era null'altro che lui.
I loro nasi si sfiorarono, tanta era la vicinanza dei loro volti. Così vicini... che bastava un minimo gesto, per ritrovarsi le labbra del ragazzo sulle proprie.
Era quello che voleva? Sì, senza ombra di dubbio. Voleva poter sentire le labbra di Ron sulle sue, il suo respiro mescolarsi con il proprio.
Nessuno dei due, però, osava fare la prima mossa. Rimasero immobili per lungo tempo, guardandosi, senza annullare né aumentare la distanza che c'era tra loro. Soltanto quando un rumore li fece sobbalzare, tornarono improvvisamente alla realtà.
Fu Hermione ad allontanarsi da Ron, ricordandosi improvvisamente che lui aveva già Lavanda, che motivo avrebbe avuto di baciare lei? Sbuffò appena, posando entrambe le mani sulla pancia brontolante, mentre il viso le si tingeva di un colorito roseo.
"Fame?" le domandò l'amico, senza guardarla negli occhi. Probabilmente era imbarazzato quanto lei, e le orecchie rosse lo dimostravano.
"S-sì..." balbettò la ragazza, tentando di scacciar l'imbarazzo sempre crescente. Non solo era stata sul punto di baciare il migliore amico, dandogli per giunta il suo primo bacio, ma il suo stomaco aveva deciso di reclamare proprio in quel momento ed in modo piuttosto rumoroso. "Non ho mangiato nulla, oggi... ero troppo preoccupata..." proseguì, azzittendosi subito dopo. Si sarebbe volentieri morsa la lingua, per essersi lasciata sfuggire una simile affermazione. Lei, Hermione Granger, preoccupata per la salute di Ronald Weasley? Suvvia, andiamo!
Ron, come previsto, ridacchiò.
"Preoccupata... per me?" sussurrò, puntando gli occhi chiari sulla ragazza. Indecifrabile era la sua espressione, perlomeno per Hermione. Pareva quasi che la guardasse con dolcezza... no, non era possibile. Basta sognare. Decise di evitare la domanda, cambiando argomento.
"Credi che tua madre mi abbia lasciato qualcosa da mangiare? Anche per te, s'intende... devi essere affamato!" biascicò, alzandosi di colpo dal letto.
"Impossibile che mia mamma non abbia tenuto da parte qualcosa da mettere sotto i denti... mi conosce fin troppo bene!" commentò lui, scendendo a sua volta dal letto. Tentò di mettersi in piedi, ma era ancora debole: ricadde con un tonfo sulle lenzuola.
Hermione si voltò di scatto, quasi volesse sincerarsi che non si fosse fatto male.
"Tutto... bene? Avanti, ti aiuto io!" affermò, senza ammetter repliche "Appoggiati a me...".

***

Ron inspirò profondamente, quando Hermione gli circondò dolcemente la schiena con il braccio. Le orecchie gli diventarono di fuoco, mentre sentiva il cuore battergli di gran lena nel petto. Possibile che, sfiorandolo semplicemente, gli facesse un simile effetto? Non si era mai sentito in questo modo, prima d'ora... con nessun'altra ragazza.
Pian piano si rimise in piedi, aiutato da lei. Cominciarono così a camminare, diretti in cucina.
"Grazie..." le sussurrò, piano, una volta superate le stanze in cui dormivano tranquillamente gli altri suoi famigliari.
La ragazza sorrise appena, sul viso una strana espressione. Sembrava quasi agitata, infatti la tradiva un lieve tremore. "Cos'hai, 'Mione? Stai tremando..." le domandò dolcemente, forse troppo dolcemente. Al tono incredibilmente dolce di Ron, lei arrossì ancora di più.
"Io..." cominciò, arrivando finalmente nella cucina della Tana. "Mi pare ovvio... non sei poi troppo leggero, Ronald!" finì, quasi stizzita "E, se permetti, non é così facile sorreggerti!"
"Non mi sembra di averti chiesto io il tuo aiuto!" ribatté lui, senza riuscire a trattenersi. Quando Hermione faceva così, gli era impossibile evitare di risponderle. Aveva quasi l'impressione che lo facesse soltanto per nascondere i suoi veri sentimenti, come una sorta di barriera. Forse... nemmeno lei stessa voleva ammettere le proprie debolezze.
Alla risposta del ragazzo, mollò la presa su di lui senza tante cerimonie, cogliendolo talmente di sorpresa che cadde a terra come un sacco di patate.
"Beh, se non volevi il mio aiuto... potevi anche dirlo!" strillò, lanciandogli un'occhiata di fuoco. Si voltò dalla parte opposta a Ron, ignorandolo completamente.
Lui sbuffò, cercando di rimettersi in piedi.
"'Mione..." mormorò, rimproverandosi per la sua risposta. Era stata così carina, standogli sempre a fianco ed aiutandolo a scendere le scale... per una volta avrebbe potuto lasciar da parte il suo smisurato orgoglio e chiederle scusa.
"'Mione..." disse nuovamente, vedendola sempre più intenta a far finta di non sentirlo. Fece qualche passo in sua direzione, pian piano, fino ad arrivare proprio dietro di lei. Con un gesto veloce, che Hermione mai si sarebbe aspettata, le circondò la vita con le braccia, in un tenero abbraccio.

***

Hermione fece un salto di minimo due metri, quando Ron la circondò in un abbraccio.
"Ron...?" mormorò, mentre la rabbia che poco prima l'aveva assalita, scomparve in un battibaleno.
"Scusa, mi dispiace... dovrei solamente ringraziarti per quello che hai fatto per me, oggi..." le sussurrò in un orecchio, appoggiando il mento sulla sua spalla destra. Lei sentì il proprio cuore perdere un battito ed il viso divenire di fuoco. Era così vicino...
"... sei una vera... amica." finì di parlare lui, incespicando sull'ultima parola. Per Hermione fu come se le avessero appena dato una sonora botta in testa.
... amica?!? Si sciolse di scatto dalla sua presa, voltandosi verso Ron.
"Amica?!?!?" esclamò, non riuscendo ad intrattenersi "Quindi tu baci tutte le tue amiche, eh?" gli domandò, ancora più adirata di prima.
"... 'Mione....?" balbettò il ragazzo, evidentemente spiazzato dalla tua reazione.
"Non hai niente da dire oltre che 'Mione??? E smettila di fare quella tua aria da cane bastonato, con me non attacca!" continuò a strillare Hermione, ormai al limite della sopportazione.
"M-ma i-io..." farfugliò lui, sempre più confuso e quasi impaurito dal suo scatto d'ira.
"MA... IO... UN BEL NIENTE! SE VUOI SFOGARE I TUOI ISTINTI, VAI A FARLO CON LAVANDA CHE NE SAREBBE DI CERTO FELICE!" sbottò, urlando ormai come un'ossessa "MA CHI TI CREDI DI ESSERE?? PENSI CHE TUTTE SIANO AI TUOI PIEDI?? BEH, TI SBAGLI, MIO CARO!"
Era furiosa. Furiosa con lui, per averla definita una semplice amica, quando fino a poco tempo prima era stato sul punto di baciarla. Non la amava, ora ne era certa. Se all'inizio aveva avuto qualche dubbio... ora ne aveva la conferma. Era arrabbiata con Ron, ma anche con se stessa... per avergli permesso di farla innamorare, così tanto da non riuscire più ad avere un pensiero perlomeno coerente. Si illudeva, sperava, s'infuriava. E tutto... per cosa?
Il ragazzo, da parte sua, non dava segni di vita. Rimaneva lì, poco distante, con la bocca semiaperta, fissandola come un allocco.
"HAI PERSO PER CASO LA LINGUA, OPPURE HO TALMENTE RAGIONE CHE NON TROVI NULLA DA CONTESTARMI?!?!?" strillò di nuovo, irritata. Nemmeno si accorse che, ora, non c'era solo Ron ad assistere al suo bello spettacolo... ma tutta la famiglia Weasley al completo.
"E-ehm..." si schiarì la voce Molly, tentando di frenare quel fiume di parole. Sfortunatamente Hermione non si era accorta della presenza dei Weasley, quindi sbraitò "CHE C'È?!?!?"
"Hermione cara..." proseguì la signora Weasley. Hermione cadde quasi per terra, all'udire quella voce. Lentamente si voltò, notando sei teste rosse - non molto felici - osservarla con le espressioni più disparate. Fred e George la guardavano con un sorrisetto poco rassicurante, Percy sembrava ancora in letargo e Ginny aveva gli occhi sbarrati, mentre i signori Weasley facevano correre lo sguardo da lei a Ron.
"S-s-signori Weasley..." farfugliò la ragazza, il viso peggio che in fiamme "S-scusatemi, non volevo svegliarvi..."
"Nessun problema, cara... ora potresti abbassare un po' la voce, per favore?"
"S-sì... c-certo... s-scusatemi..." balbettò, lo sguardo basso.

***

Ron rimaneva immobile, come di sasso. Non riusciva a capire il perché di quelle urla e per quale motivo si fosse tanto arrabbiata. È vero, l'aveva quasi baciata... ma non gli sembrava che lei fosse contraria! E poi, perché tirava fuori Lavanda? Cosa c'entrava in tutta questa storia?
Cercava di ragionare con calma, ma era impossibile pensare quando c'era Hermione, a pochi passi da lui, che sbraitava come un'ossessa.
Fortunatamente le grida cessarono, grazie anche all'intervento di sua mamma. Con le sue urla, Hermione aveva svegliato tutta la famiglia Weasley - tranne Harry, che ronfava tranquillamente, ignaro di quello che accadeva al piano di sotto - ed ora era troppo occupata a cercare un modo di sparire dalla faccia della terra, per continuare a strillare in sua direzione. Quando tutti si dileguarono, lasciandoli di nuovo soli, Ron prese coraggio. Si avvicinò a lei, ancora visibilmente arrossata, e le mise una mano sulla spalla.
"'Mione... tu per me non sei un'amica, ma... molto di più..." mormorò, piano, quasi temesse la sua reazione. La ragazza alzò finalmente lo sguardo, gli occhi color nocciola stranamente lucidi.
"D-davvero?" sussurrò solamente.
"Sì." rispose lui, con una strana sicurezza. Mai avrebbe immaginato che la sua voce risultasse così ferma e calma, soprattutto in un momento del genere "Molto... di più." ripeté, senza però riuscire ad aggiungere altro. Con uno scatto veloce la attirò a sé, lasciando che affondasse il viso sul proprio petto.
"Ron..." disse Hermione, flebile, senza accennare a scostarsi.
"Shhht!" la zittì Ron, accarezzando appena la soffice chioma della ragazza ed aspirando il suo profumo. Ancora non ci credeva, di averla così vicina. Poteva udire il suo respiro ed il cuore battere veloce quanto il proprio. "Hermione..." proferì nuovamente, allontanandola appena. Prese il mento di lei tra le mani, incoraggiandola ad alzare lo sguardo, cosa che Hermione fece senza lamentarsi. Per la seconda volta, i loro sguardi s'incatenarono ed i loro cuori continuarono a battere all'unisono.
"'Mione... sei... importante, per me." riuscì soltanto a favellare, sfiorandole piano una guancia.

***

Non poteva crederci... un minuto prima era infuriata, furibonda con lui, ma ora... era tutto svanito, dissolto nel nulla, come poco prima. Per Ron era così facile farla adirare, almeno quanto riusciva a calmarla. Sentirlo così vicino a lei, le faceva perdere la ragione. Sapeva che avrebbe dovuto essere ancora arrabbiata, per quello che le aveva detto, però le risultava pressoché impossibile.
La sua ultima affermazione le fece perdere uno, due, tre battiti. Aveva sentito bene? Era... importante... per lui?
"C-come?" balbettò, incredula. Il cuore batteva così velocemente, ora, che si meravigliava non fosse ancora balzato fuori dal suo petto.
"Hai... capito." rispose Ron, perdendo la sicurezza acquistata poco prima. I suoi occhi color cielo erano puntati nei suoi, mentre accarezzava dolcemente il suo viso. In poco tempo si ritrovò ancora pericolosamente vicino al ragazzo, tanto da riuscire a distinguere ogni minimo dettaglio del suo volto.
Aveva intenzione di... di baciarla? Si chiese Hermione, sempre più agitata. Lo sperava da così tanto, che le pareva impossibile. C'erano andati vicino anche prima, poi tutto era svanito... come un sogno.
Lui esitò, andando infine a darle un lieve bacio su di una guancia. Subito si scostò dall'amica, lasciandola in preda a mille pensieri e dubbi.
"Allora... non dovevamo mangiare qualcosa?" affermò Ron, avvicinandosi ad una credenza della cucina.
Lei lo osservò in silenzio, per poi mormorare un debole "Sì.". Si mantenne a distanza, almeno per il momento, seguendo i suoi movimenti con lo sguardo. Non se n'era accorta, ma il ragazzo le aveva lasciato scivolare qualcosa nella tasca dei pantaloni... qualcosa che l'avrebbe indotta a pensare, ancora di più di quanto lo stesse facendo ora.

************************************************************************

Prima di tutto mi scuso con tutti voi per aver mandato il secondo capitolo così tardi. Purtroppo la scuola mi lascia pochissimo tempo libero, per cui sono riuscita a continuare a scrivere questa fanfiction soltanto oggi. Per farmi perdonare, ho preparato anche il capitolo seguente… che manderò entro la prossima settimana ^_^.
Lo so che questo capitolo non è granché, ma purtroppo ne m’è venuta l’ispirazione (sarà colpa della scuola che ha bruciato i miei pochi neuroni rimasti…. XDDD)!
Grazie a tutti quelli che hanno commentato, mi sono quasi commossa… non mi sarei mai aspettata di ricevere così tanti apprezzamenti!


EDVIGE86: grazie per il commentino ^__^! Sono contenta che ti piaccia, spero che questo capitolo non ti abbia deluso! Ron ed Hermione sono anche la mia coppia preferita, sono fatti l’uno per l’altra, secondo me *__*!

redRon: grazie anche a teeee! Come vedi ho aggiornato la fanfiction, spero che continuerai a seguirmi :P! (Eheh, la mia missione è lasciare sempre in sospeso………. Ghgh)! Baci baci

Killer: grazie per il commento! Hai ragione, viva Ron ed Hermione, li adorooo *_*

Padmeskywalker: come vedi ho mandato un altro capitolo della fanfction (anche se un po’ in ritardo)… spero ti sia piaciuto! Grazie per il commento ^^

Herm90: sono contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto… ho letto alcune delle tue fanfiction e devo dire che sono molto carine! Magari passerò a lasciarti un commentino, quando avrò un attimo di tempo ^_-

Vichan: grazie per il tuo parere, mi hai fatto quasi arrossire ^///^! Mi auguro di aver proseguito al meglio questo mio esperimento… e mi piacerebbe avere ancora una tua opinione in merito ^_^

stella86: grazieee ^_^… fammi sapere se, con questo capitolo, ti ho delusa o meno… mi auguro proprio di no!

romilda: grazie per tutti i tuoi complimenti! Spero ti sia piaciuto anche questo capitoletto ^^

terryna: grazie per il complimento! Fortunatamente (spero) ho continuato a scrivere… spero che tu ne sia contenta!

Alessandra: grazieee! Come hai visto, non li ho fatti baciare subito… altrimenti, che gusto ci sarebbe? Li farò penare ancora un pochino… eheheh…

Joannadellepraterie: grazie per il tuo complimento! Mi auguro di non aver deluso nemmeno te, con questo capitoletto!

Angel 91: davvero ti è piaciuto? Ne sono felice ^^! Aspetto un altro tuo parere dopo aver letto questo capitolo!

Loony11: come vedi ne ho pubblicato un altro, spero di aver saziato – almeno in parte – la tua curiosità :P!


Un grazie anche a chi ha letto senza commentare!

Ora… commentini ^___^?!?!?

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=97058