Missing Letters

di feelingstranger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Severus Piton: Per Harry Potter e Lily Evans ***
Capitolo 2: *** Lily Evans: Per Severus Piton ***
Capitolo 3: *** Ninfadora Tonks: Per Teddy Lupin ***
Capitolo 4: *** Narcissa Black Malfoy: Per Andromeda Black Tonks ***
Capitolo 5: *** George Weasley: Per Fred Weasley ***
Capitolo 6: *** Sirius Black: Per Harry Potter ***
Capitolo 7: *** Albus Silente: Per Ariana Silente ***



Capitolo 1
*** Severus Piton: Per Harry Potter e Lily Evans ***


                  



Severus era nel suo nuovo studio, quello del Preside.
Grazie alle pressioni dei Mangiamorte nei confronti del Ministero, non era stato troppo difficile per lui avere quel ruolo.
Ruolo ottenuto come premio dal Signore Oscuro per aver assassinato il suo più grande ostacolo per la conquista del mondo magico: Albus Silente.

Era notte, ed era chino sulla sua scrivania, la sua nuova scrivania. Stava scribacchiando qualcosa su un pezzo di pergamena, qualcosa che sembrava tanto una lettera.


"Mia Carissima e Amatissima Lily,
non hai idea del piacere che provo nel poterlo scrivere, come non puoi averla del dolore che mi provoca.
Sono diventato Preside. Ti ricordi quando, da bambini, giocavamo ad essere dei grandi maghi impegnati a salvare il mondo? Avresti mai immaginato che saremmo finiti così? Forse sarebbe stato meglio se così non fosse stato, forse potrei ancora averti qui con me.
Sto facendo quello che devo per proteggere ciò per cui tu hai donato la vita, sto proteggendo Harry Potter con tutte le mie capacità, ho dovuto uccidere Silente, fare il doppio gioco per anni, e ora servire alla lettera l'Oscuro Signore senza esitare.
Siamo quasi alla fine, e se tuo figlio ha solo un briciolo del tuo intelletto e del tuo acume, allora potrà sconfiggere Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Ho disseminato per lui indizi, lanciato aiuti e a volte mandato soccorsi... dovevo proteggere l'unico legame che ancora avevo con te.

Da quando te ne sei andata, non c'è giorno in cui non maledica me stesso e in cui non pensi che sarei dovuto morire io al tuo posto, magari per proteggerti, come tu hai protetto il tuo amato bambino.

La vita non è più la stessa senza di te, i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi o anche solo le tue lettere. Mi manchi terribilmente Lily, non puoi avere nemmeno idea di quanto. Lui ha i tuoi occhi e la mia anima si lacera ad ogni suo sguardo, perché in lui vedo te, la tua gentilezza, ma anche il tuo coraggio.

Spero che, se un giorno potrà sapere, non mi odi per ciò che ho fatto. L'idea di quegli occhi carichi di odio e disprezzo l'ho già sopportata una volta, un peso indicibile, quasi mortale.

Se dovrò morire, morirò in questa Battaglia. Tanto ormai, la mia non può più essere considerata una vita da quando ti ho perduta.

Perfino il mio Patronus è cambiato per te, ora è una Cerva.

Ti amo Lily, mi dispiace non avertelo mai detto quando eri in vita.


Sempre Tuo.
Severus"

Severus diede un colpo di bacchetta alla pergamena, che tornò bianca e liscia e la mise in una busta.
Scrisse su quella busta: "Per Harry Potter e Lily Evans"
E la mise nel primo casseto della scrivania.
In quel momento un Mangiamorte irruppe nello studio.
Era Alecto Carrow.

- Harry Potter è stato avvistato ad Hogsmade preside, supponiamo che stia avanzando verso il castello. - disse la donna, affannata dalla rampa di scale che conduceva nell'ufficio.
-Se lo conosco è già nel castello... - rispose Severus in tono noncurante - Convoca un tutti gli studenti e gli insegnanti nella Sala Grande. -.

Alecto corse di nuovo giù per le scale di pietra per eseguire l'ordine.
Severus si alzò dalla sua postazione e avanzò verso la porta pronto ad affrontare ciò che lo attendeva, diede un'ultima occhiata al quadro che ritraeva Silente e, mentre lasciava lo studio, gli sembrò di udire la sua voce dirgli: "Bravo Severus...".












Nota dell'autore - Ho deciso di inziare con il personaggio di Severus perché è quello che ho più amato nella serie. L'idea di scrivere delle lettere è partita per caso, ma la trovo molto bella, specialmente se consideriamo che le lettere sono uno dei metodi di comunicazione più  usato nella serie.
Spero che vi piaccia e spero in recensioni, sia positive che negative, per poter sapere la vostra opinione in merito al capitolo.
 

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Capitolo 2
*** Lily Evans: Per Severus Piton ***


Lettera Lily
                   



Lily si trovava nella stanza del piccolo Harry, lo aveva appena messo a letto e lo guardava amorevolmente mentre la melodia del suo carillon suonava.
Aveva deciso di scrivere a Severus quella sera, sentiva che era il momento giusto per farlo.
Prese un foglio di pergamena, una piuma e un piccolo calamaio da un cassettone in cui teneva l'occorrente per comunicare.

Si recò verso uno scrittoio alll'angolo della stanza, vicino ad una finestra. Amava scrivere e guardare il panorama di Godric's Hollow.
La luce era molto tenue, non era abbastanza intensa per scrivere.
Aveva una lampada vicino la culla di Harry, ma dandogli le spalle non poteva sfruttarla.
Prese la bacchetta e con un gesto dalla sua punta guizzarono fuori alcune fiammelle blu, che donarono subito la luce a lei necessaria.

Mosse un po' la piuma tra le sue mani, probabilmente riflettendo sul destinatario, poi la intinse nel calamaio e iniziò a scrivere.


" Caro Severus,
ultimamente mi chiedo spesso come stai, non mi è più possibile ricevere lettere a causa del nascondiglio, ma io posso comunque inviare mie notizie per fortuna.
Ho già tranquillizzato i miei genitori, e beh, Petunia non lo dimostra nemmeno a sé stessa, ma so che è in pena, non che le importi molto di James, ma sono pur sempre sua sorella.
Purtroppo i tempi non sono dei migliori, ognuno di noi ha fatto la propria scelta di vita e ci siamo separati per prendere strade diverse.
Devo molto a Silente in questo momento, lui ci ha suggerito una protezione adeguata alle nostre esigenze.
Ora ti scrivo dalla camera del piccolo Harry, non te l'ho mai detto ma ha i miei occhi.
Spero tanto che quando tutto questo sarà passato verrai a trovarci, vorrei tanto che lo conoscessi, vorrei che i nostri rapporti tornassero quelli di una volta.
So che quella volta che mi hai chiamato Mezzosangue non era per ferire me, ma per cercare di ferire James. Io non ti ho mai odiato Severus, anzi, continuo a volerti bene, nonostante la tua scelta di seguire le Arti Oscure.
Il buono che c'è in te non l'ho mai visto in nessun Serpeverde, tu sei speciale amico mio, hai un intelletto e un cuore davvero fuori dall'ordinario, per questo non capisco i tuoi perché in merito al Signore Oscuro. Si, so che sei tra le sue fila, ma credo anche che tu ci sia perché vuoi qualcuno intorno a te.
Una volta eravamo inseparabili, ma ora le nostre strade si sono divise e mantenere i contatti con tutte le cose che ci accadono non è semplice.

Vorrei poter tornare indietro a quando eravamo entrambi felici, la tua compagnia mi ha sempre scaldato il cuore, i tuoi occhi neri per me erano così luminosi, le tue parole così piene di speranza verso il futuro. Mi piacerebbe sapere cosa è cambiato tra noi.

Avrei tanto voluto che fossi tu il padrino di Harry. Purtroppo quando l'ho proposto a James mi aveva già detto di averlo chiesto a Sirius. Purtroppo non ho potuto oppormi, Sirius sarà un bravo padrino. Lo so per certo.

Parlandone con James tempo fa, gli ho detto che il nuovo padrino per un eventuale secondogenito l'avrei scelto io.
Io ho pensato a te Severus, voglio che sia tu a far parte della vita della mia famiglia. Tu sei una parte della mia famiglia.

Ora, approfitto di questa lettera per comunicarti che  sono di nuovo incinta, l'ho scoperto da pochissimo.
Siamo tutti felicissimi, devo ancora comunicarlo a Petunia o ai miei genitori, ma volevo che tu, Futuro Padrino, lo sapessi subito.

Ti voglio bene Severus, confido che questo brutto periodo passi in fretta così a poterti finalmente riabbracciare e per far sì che tu sia parte della mia famiglia.

Spero che tu stia bene.

P.s. - Ti allego una foto di me e del piccolo Harry.

Con amore.
Lily."

Il piccolo Harry si era svegliato ed ora stava cercando la sua mamma.
Lily imbustò la lettera, la sigillò con la magia e scrisse il destinatario sul retro della busta.
Con un colpo di bacchetta la chiuse nel cassettone insieme al materiale preso in precedenza, pronta a dedicarsi completamente ad Harry.
Si avvicino alla culla, gli sorrise e lo prese in braccio.
James entrò correndo nella stanza, aveva l'espressione sconvolta.
Il suo respiro era affannato come se avesse corso per chilometri.

- Lily, Lui è qui. Devi andartene e portare Harry con te! Io tenterò di fermarlo.- urlò lui con la voce spezzata dal respiro affannato.

Lily non si fece prendere dal panico, tentò di restare più calma che poteva.

- Io non ti lascio! Proteggerò Harry nel migliore modo possibile, ma non permetterò che lo affronti da solo. -

Guardò il suo bambino, il suo piccolo ometto, lo baciò dolcemente e lo rimise nella culla.
James la guardò compassionevole , ma cosciente della sua enorme forza d'animo.
Si avviò nel corridoio, scendendo al piano inferiore pronto a fronteggiare l'Oscuro Signore pur di proteggere la sua famiglia.
Lily si chinò su Harry e iniziò a pronunciare un antico incantesimo.
 
Non aveva idea che la lettera scritta poco prima Severus non l'avrebbe mai ricevuta.







Nota dell'autore 
Saaalve a tutti. :)
Allora, con questo secondo capitolo mi sono soffermato su Lily la notte in cui morì.
Premetto che un giorno su Facebook lessi, fatto sicuramente fanmade, che Lily era incinta di un secondo bambino e che voleva Severus come padrino.
Questa cosa mi commosse molto e ora a distanza di tempo ho deciso di riprenderla e plasmarla a mio modo.
Inoltre ho deciso di pubblicare, se mi è possibile farlo, il Martedì e il Venerdì.
Naturalmente se passate qui e leggete mi farebbe piacere ricevere almeno una recensione per sapere se gradite o se faccio talmente schifo come scrittore da dovermi ritirare sui monti con Heidi. xD

Insomma avete perso qualche minuto a leggere, se impiegate un altro minutino per scrivere che vi costa?!

Spero comunque che il tutto vi sia piaciuto e che leggerete anche il prossimo capitolo/ lettera. :)

Lascio il link al mio profilo Twitter, dove scriverò quando pubblicherò e ogni tanto farò qualche domanda sulle mie fanfiction, se vi va di seguirmi cliccate sul nome! :) ----> @feelinstranger

feelingstranger

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Capitolo 3
*** Ninfadora Tonks: Per Teddy Lupin ***


Teddy Lupin / Tonks
                   


Teddy rincasò presto quella sera, nonostante Harry gli avesse chiesto di rimanere a dormire a casa sua. James Sirius e Albus Severus adoravano stare con lui.
Preferì tornare a casa visto che la nonna Andromeda non era andata con lui quella sera.
La trovò su una poltrona del salotto, una vecchia poltrona che c'era da ancor prima della sua nascita, fatta di un tessuto con una fantasia scozzese con i colori nero, giallo e rosso.
Teddy la trovò immersa nei suoi pensieri quella sera, notò poi che tra le mani stringeva qualcosa.

- Ciao nonna. Stai bene? - chiese Teddy, preoccupato per cosa potesse affliggere la donna.
- Bentornato Teddy caro. Si, sto bene, è solo che... - si interruppe un momento. -... Pensavo.-
- A cosa pensavi? C'entra per caso quella cosa che stringi in mano?- chiese il ragazzo.
- Si.- disse Andromeda allentando la presa sull oggetto. - Questa mi ha fatto tornare in mente tua madre.-

Teddy notò gli occhi di sua nonna diventare immediatamente lucidi, chiaro segno che le lacrime le stavano per affiorare in volto.
Avevano parlato spesso durante gli anni, della splendida persona che era Ninfadora, ma quella volta Teddy capì che era una situazione diversa, l'aveva capito dallo sguardo di sua nonna.

- Abbiamo sempre parlato di lei, cosa ti turba ora? - chiese lui.
-Questa.- disse in tono secco Andromeda, porgendogli l'oggetto che teneva.
- Una lettera? - chiese Teddy sorpreso. - Stai male per una lettera ancora sigillata? -
- E' per te Teddy, desidero che tu la legga qui, di fronte a me, ad alta voce. Promisi a tua madre che te l'avrei fatta leggere quando saresti stato pronto. Per me ora lo sei. - disse in tono austero l'anziana donna.

Notò sul retro della busta il suo nome, Teddy, scritto in una calligrafia elegante anche se un po' disordinata.
La curiosità di Teddy verso il contenuto della busta crebbe inverosimilmente da un momento all'altro.
Era una lettera comunissima, ma quella carta anni prima era stata toccata da sua madre, e sua nonna l'aveva conservata gelosamente per tutto quel tempo. Era come una reliquia che conteneva qualcosa di preziosissimo, Teddy lo sentiva.

Aprì la lettera di fronte allo sguardo attento di sua nonna e iniziò a leggere.

" Carissimo Teddy,
dolce bambino mio."

Il cuore di Teddy ebbe un tuffo.

"Se stai leggendo questa lettera, allora vuol dire che non sono sopravvissuta alla battaglia. Sì, avevo calcolato questa possibilità quando ho preso la decisione di combattere. Perdonami se sentirai mai la mia mancanza.
Forse ti potrà sembrare strano, incredibile o una miriade di altre cose, ma ho scelto la battaglia per te.
Volevo che la tua vita fosse diversa, volevo che il mondo in cui saresti vissuto fosse diverso da quello in cui eravamo cresciuti io e tuo padre.
Siamo cresciuti in un'epoca di pregiudizio verso tutto ciò che poteva essere diverso.
Io sono, o meglio ero, una metamorfomagus come te Teddy, e tuo padre un Lupo Mannaro.
Non volevamo che tu subissi lo stesso destino di pregiudizio ed emarginazione che subimmo io e tuo padre.
Abbiamo avuto amici valorosi e fidatissimi.
Harry, il tuo padrino, è stato il migliore di tutti per questo abbiamo deciso che lui avrebbe dovuto far parte integrante della tua vita.
Lui ci ha sempre amati e rispettati innanzitutto come persone, e non come fenomeni o mostri.
Lui è sempre stato speciale nella sua normalità.

Tu, figlio mio, porti il nome di tuo nonno. Anche lui, come Harry e tuo padre, è stato una delle persone più importanti della mia vita. Una persona che mi ha insegnato a distinguere tra bene e male, ma soprattutto a credere e sperare nel cambiamento positivo della vita. Grazie a lui ho preso la decisione di combattere nell'Ordine della Fenice, per cambiare il mondo in qualcosa che non fosse basato sull'odio della diversità.

Mi dispiace non esserti stata accanto nelle molte tappe della tua vita Teddy, ma se la mia morte ti ha dato una vita migliore, per quanto possibile a qualcuno senza genitori, non rimpiango la mia scelta. Per te morirei altre migliaia di volte.

Sii una persona forte Teddy, fallo per me e tuo padre. Diventa l'uomo forte, arguto e giudizioso che abbiamo sempre sperato, ma in special modo tieni sempre in primo piano la famiglia e gli affetti, loro sono la chiave della tua vera felicità.

Teddy, la mamma ti ama e ti amerà sempre e così anche il tuo papà.

Ti amiamo più di quanto una persona possa  immaginare, e ti sorreggeremo sempre, perfino nella morte.

Mamma, questo frammento di lettera lo dedico a te.
In vita tua hai tanto sofferto e mi dispiace di arrecarti un nuovo dolore con la mia morte, ti prego di perdonarmi se puoi.
Volevo ringraziarti per tutto ciò che hai sempre fatto per me e per quello che farai per il mio Teddy.

Vi amo moltissimo e spero che stiate sempre bene.


Con amore,
Ninfadora Tonks."


Teddy finì di leggere con il volto rigato dalle lacrime, e quando si voltò a guardare sua nonna la sentì singhiozzare da dietro un fazzoletto.
Non aveva mai avuto idea di che persona splendida fosse sua madre, ora lo aveva capito.

- Tua madre era una persona meravigliosa Teddy, portala sempre nel cuore e non odiarla per ciò che ha fatto. - disse singhiozzando Andromeda.
- La porto già nel cuore, e non l'ho mai odiata. Questa lettera mi permette solo di amarla di più. -

Un alito di  vento caldo sfiorò entrambi.
Si guardarono intorno, e si  accorsero che tutte le finestre erano chiuse.
Il loro cuore sapeva che in realtà quell'alito di vento era Tonks.



Nota dell'autore

Rieccoci di nuovo qui, sono arrivato al terzo capitolo.
L'idea di questa lettera mi è venuta per caso mentre ascoltavo un po' di musica.
Ho pensato: "Teddy deve leggere una lettera di Tonks, deve farlo assolutamente!".
Così ho deciso di scriverla in questo capitolo,  forse può sembrare sdolcinata o forse anche una completa cavolata. -De Gustibus-

Ci terrei a ringraziare le mie amiche Martina e Miriam per aver letto e corretto eventuali errori all'interno del capitolo.

Vi lascio il mio account di Twitter, ho deciso di postare domande ai lettori su un particolare capitolo o anche su quello che deve ancora uscire. Giusto per essere un po' più interattivi. :) Se volete seguirmi eccomi: ----> @feelingstranger

Grazie mille per aver letto, e se avete anche recensito vi ringrazio per entrambe le cose.

Al prossimo capitolo. :)

feelingstranger



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Capitolo 4
*** Narcissa Black Malfoy: Per Andromeda Black Tonks ***


Narcissa Black Malfoy
                   




Andromeda Tonks era rimasta in casa quel giorno, Teddy era a lavoro, lavora come Auror al Ministero, lo stesso lavoro del suo padrino, e lei passava la maggior parte del suo tempo ad occuparsi del giardino o a far visita a qualche sua amica dalle parti di Diagon Alley.

Spesso riceveva le lettere di suo nipote che la informavano su cosa avrebbe gradito per cena, o se voleva qualche prelibatezza di Ginny o addirittura di un qualche ristorante babbano in cui Harry era solito portare i suoi affetti, con gran gioia di Hermione, per mostare loro le sue origini.

In quella sera di Settembre, in cui la stagione era incerta e l'estate iniziava ad ingiallire per cedere poi il suo posto all'autunno, Andromeda notò un gufo che mai aveva visto prima, aggirarsi intorno alla sua casa.
Aprì la finestra e attese, in pochi minuti il gufo planò e si appollaiò sul davanzale di pietra.
Sulla zampetta sinistra aveva legata una lettera, di solito non si usava legare le lettere, a meno che non fosse di urgenza vitale per il mittente farle arrivare a destinazione.

Andromeda prese un biscotto dal vassoio che aveva sfornato giusto un'ora prima, si avvicinò al volatile e glielo porse, il gufo lo sgranocchiò un po' e se lo poggiò accanto, continuando a rosicchiare mentre la donna gli scioglieva il nastro che era stato fissato più volte per fissare bene la lettera alla sua zampa.

Era stata legata con un elegante nastro di raso color verde smeraldo e bordato d'argento.
Andromeda conosceva fin troppo bene quei colori, avevano ferito la sua infanzia fin troppe volte.

Voltò la lettera, e vide il suo nome e indirizzo scritto in una calligrafia elegantissima e con un inchiostro di un verde molto intenso.
Conosceva più che bene il mittente, ora che aveva riconosciuto la grafia della scrittura.

-Grazie caro.- disse dando un tenero buffetto sulla testa del gufo che prese il biscotto rimanente e se ne andò nella tenue luce della sera.

Spolverò le briciole sul davanzale, spingendole verso l'esterno della finestra per poi chiuderla, quindi andò a sedersi su una vecchia poltrona, pronta per leggere.

Aprì la busta, trasse un respiro profondo, come se fosse indecisa se ignorarla o meno, e iniziò a leggere.


"Ciao Andromeda.
Come avrai capito sono io, tua sorella Narcissa.

Ti starai chiedendo cosa mi spinge dopo tutto questo tempo a scriverti vero? Beh, non ti biasimo se lo stai facendo, anzi ne hai tutte le ragioni.
Per troppo tempo i nostri rapporti sono stati interrotti, ma siamo pur sempre sorelle.
Da anni non ho più tue notizie, anche se sicuramente nel corso del tempo tu ne avrai avute molte su di me e sul resto della famiglia.

Sai che non sono mai stata molto d'accordo con la tua idea di sposare quel mezzosangue, e mi dispiace per tutte le volte che hai sofferto.
Ho saputo che tua figlia è stata uccisa nella battaglia di Hogwarts, lasciandoti il suo bambino da crescere.

Mi dispiace molto per Ninfadora, non ho mai potuto conoscerla, ma era comunque tua figlia, quindi mia nipote. Sono anche una madre, durante la battaglia stavo per perdere mio figlio Draco, quindi sono consapevole del dolore che si può provare.

La tua ideologia di pensiero non è mai stata molto apprezzata dalla nostra famiglia, tu difendevi l'uguaglianza tra noi e... beh, i mezzosangue. Ne hai addirittura sposato uno. Perdonami, se posso sembrarti fredda su questo argomento ma sai come sono e soprattutto come la penso.

La tua vita è stato un continuo di sofferenza. Ora a questo punto della mia esistenza ho capito che la maggior parte delle mie azioni nei tuoi confronti sono state orribili, quando Bellatrix ti ripudiò insieme alla famiglia io soffrii molto, eri la sorella di mezzo, la mediatrice tra me e Bella. Eri la sorella a cui ero più legata e perderti in questo modo mi ha spinta ad odiarti per la tua scelta di sposare quell'uomo.

Non odiarmi ti prego. Odio già molto me stessa per averti esclusa dalla mia vita per tutto questo tempo e per non averti mai scritto o cercata.

Forse non potrai perdonarmi, nemmeno io lo farei al tuo posto, ma ti chiedo solo di poterci chiarire.
Sei l'unica rimasta della mia famiglia e vorrei tanto poterti abbracciare ancora.

Ti voglio bene sorella mia.

Spero che potrai passare sopra al mio terribile comportamento, dimostrandoti la persona che sei sempre stata. Una persona migliore di me.

Sono fiduciosa in una tua risposta.

Narcissa Black Malfoy"


Andromeda finì di leggere quella lettera poi se la poggiò sulle ginoccha e il suo sguardo si perse nel nulla.
-Dopo tutto questo tempo... Ora si è ricordata che esisto.- pensò -Il suo orgoglio dopo anni ha ceduto, sapevo che la sua vera natura sarebbe affiorata nel tempo.-

Si alzò, prese della pergamena, una piuma, un calamaio e iniziò ad abbozzare una risposta.
Andromeda era sempre stata una brava donna ed era consapevole anche della bontà che si celava nel cuore di Narcissa.
L'aveva capito molto prima della sua sorellina, che il suo cuore, avrebbe salvato più di una vita.











Nota dell'autore

Ed eccoci giunti al Capitolo 4.
Questa volta mi son soffermato di nuovo sulla questione famiglia, anche se in una famiglia smembrata, rovinata dal pregiudizio, dalla paura della "diversità".
Narcissa secondo i libri ha sempre odiato Andromeda per la sua scelta di sposare un nato babbano, ma poi ha salvato Harry. Seppur per salvare suo figlio, ha comunque salvato innumerevoli vite salvandone una.
Il cuore di Narcissa è legato alla famiglia, al contrario di Bellatrix, che ha sempre e solo pensato ai desideri di Voldemort.
Sono consapevole che questo capitolo può non essere come i precedenti, ma mi piaceva come idea e l'ho buttato giù.
Spero che vi piaccia e che possiate lasciarmi un pensiero tramite una recensione. ^^

Vi lascio anche il mio account Twitter, dove scrivo quando sto per postare, scrivere o fare una qualsiasi cosa legata al prossimo capitolo, se vi interessa, lascio il link -----> @feelingstranger

Ringrazio ancora le mie amiche Miriam e Martina per aver revisionato in anteprima e corretto il capitolo da eventuali errori.

Grazie per essere passati e spero che recensirete e continuerete a seguire questa raccolta.

Un bacio.

feelingstranger









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Capitolo 5
*** George Weasley: Per Fred Weasley ***


George Weasley
                   


George staccò presto dal lavoro quella sera.
Prima di tornare a casa da sua moglie e dai suoi bambini decise di passare da sua madre: Molly Weasley
Spesso quando si sentiva giù, senza speranza o semplicemente solo, andava sempre da lei, era l'unica che sembrava capirlo.

Si smaterializzò dal suo ufficio e apparve nel cortile di quella che tutti ormai chiamavano: la Nuova Tana.
La casa era completamente identica alla precedente, e nemmeno il tempo sembrava aver scalfito la sua esteriorità.
A differenza della precedente alcune stanze, come il salotto e la soffitta, erano state ingrandite con un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile, quindi seppur dall'esterno non sembrava, le stanze interne erano molto più spaziose.

Si avviò verso l'entrata, aprì la porta ed entrò.


-Ciao mamma.- disse rivolgendosi ad una donna da capelli sbiaditi dal tempo, che una volta erano di un colore rosso.
-Oh, ciao caro. Arrivi appena in tempo, ho fatto dei biscotti.- disse Molly, con la sua solita e caratteristica dolcezza.
-Spero siano quelli con le gocce di cioccolato. Sai che li adoro...-  disse sorridendo, poi voltò la testa verso destra  e il sorriso gli sparì dal volto.
-Ancora vero tesoro? Vieni qui,siediti.- disse la signora Weasley avviandosi verso il tavolo e indicandogli un posto a sedere.

George si avviò per prendere posto accanto a sua madre, consapevole, suo malgrado, del perché il suo sorriso era improvvisamente sparito.
Una volta seduto, la voce di Molly destò i suoi pensieri.

-Manca molto anche a me tesoro. Non sei il solo.- disse malinconica la donna, carezzando la testa del figlio.
-E' diverso mamma, tu hai perso un figlio. A me sembra di aver perso molto di più di un fratello.- disse George, con la gola improvvisamente secca.

La signora Weasley non parlò, si alzò e andò in un altra stanza, al suo ritorno teneva tra le mani un calamaio, una vacchia piuma e una pergamenaun po' ingillita.

-Tieni caro, scrivi tutto. butta su carta quello che vorresti dirgli, quello che provi e forse starai meglio. Io ogni tanto lo faccio.- disse la signora Weasley porgendo a George l'occorrente.

Lui guardò la madre, lei aveva gli occhi lucidi e non si sentì di negargli niente.
Prese la piuma e, dopo averla imbevuta nell'inchiostro, iniziò a scrivere.


"Caro Fred,
non hai idea nel dolore che provo anche solo scrivendo il tuo nome.
La mamma mi ha convinto a scriverti una lettera. Mi è successo di nuovo, in un momento di allegria ho cercato il tuo sorriso ma ho trovato il nulla.
Non capisco perché, dopo così tanto tempo io non mi sia ancora abituato alla tua assenza, forse non potrò mai superare questo mio dolore.
Sei stato una delle persone più importanti per me, se non la più importante in assoluto.

Spesso, quando ho un incubo vedo te che scappi da me, o peggio, ti vedo mentre combatti ad Hogwarts e... beh, penso tu capisca cosa vedo.

La tua assenza mi lacera l'anima. Sento troppo la tua assenza.

Perché sei andato via? Vorrei semplicemente sapere il perché. Andandotene non mi hai privato solo di un fratello, mi hai privato di una parte di me, se non non della mia stessa essenza.
Tu eri il motivo di tutti i miei sorrisi.

Ora ho due figli.  Una femmina e un maschietto, lei è la copia di sua madre, ma lui, ha il tuo nome e il tuo, il nostro, aspetto.

In lui vedo te, e il dolore mi ferisce ad ogni suo sguardo.

Tu non puoi capire di quante cose mi hai privato. Mi hai ferito. La mia vita non è la stessa, e ora non posso nemmeno più evocare un Patronus.

Scusa se qualche punto di questa pergamena è rovinato, le lacrime non fanno che scendere, il tuo ricordo mi fa questo effetto.

Addio o forse arrivederci fratello mio.
Spero di rivederti.

Con tanto amore,
il tuo George."


Fece appena in tempo a scrivere il suo nome che scoppiò.
Lacrime e singhiozzi lo avevano preso, non riusciva a fermarsi.
Molly non disse nulla, ma sentendo le lacrime vicine anche per lei si avvicinò al figlio e lo abbracciò profondamente.






Note dell'autore

Eccoci qui al quinto capitolo. Questa lettera è molto particolare, e nella scriverla mi son commosso più di una volta.
Adoro Fred e George, ma anche il loro rapporto. La morte di Fred mi ha straziato e ora ho deciso di farla riemergere con questa brevissima lettera.
L'ho resa corta per una ragione, volevo dare un'idea del dolore di George in pochissime righe, per poi farlo piangere diperato.
Spero che non me ne vogliate e che il capitolo vi piaccia.

Lascio ancora il mio account Twitter per chi volesse chiedermi qualcosa o per qualche chiarimento. :) -----> @feelingstranger

Se questo capitolo vi è piaciuto, fatemelo sapere recensendo.

Grazie mille alle mie Beta che leggono e correggono il capitolo.

A presto.

feelingstranger


         

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Capitolo 6
*** Sirius Black: Per Harry Potter ***


Sirius Black
                   


Era una serata relativamente tranquilla al numero 12 di Grimmauld Place.
Sirius si trovava di fronte al suo albero genealogico, osservando le facce dei suoi familiari e dei molti parenti che aveva, o aveva avuto.
Erano tantissimi, e molti, come lui, erano stati cancellati perché considerati non meritevoli di farne parte. Traditori del proprio sangue.
La porta d'accesso della stanza scricchiolò.

-Padron Sirius, vedo con piacere che state consultando il vostro albero genealogico.- disse una voce roca - Kreacher sapeva che prima o poi avreste ritrovato il sennò e avreste riportato in alto il nome dei Black lasciando il branco di mezzosangue e traditori del proprio sangue.-

Sirius si girò e il suo sguardo sembrò disgustato da ciò che l'elfo domestico aveva detto, o, probabilmente, lo era dell'elfo stesso.

-Vai via stupido elfo!- disse seccamente.

L'elfo obbedì in silenzio e se ne andò, risalento il corridoio.
Gli occhi di Sirius andavano da una parte all'altra del muro, persone che aveva amato e che ora odiava, e persone che continuava ad amare.
Vide il nome di Andromeda Black, la mamma di Ninfadora, il suo ritratto era stato cancellato perché aveva sposato un nato babbano e per ciò era stata allontanata e considerata un disonore per la famiglia.
Poi gli occhi di Sirius si fermarono su di lei, la donna che lui non aveva mai sopportato: sua cugina Bellatrix.
Lei era considerata una colonna portante per la famiglia, fermamente convinta della superiorità dei purosangue, eccellente strega e serva devota del Signore Oscuro.
Sirius distolse lo sguardo dall'immagine fiera che troneggiava sulla parete e si diresse verso la porta, attraversò il corridoio ed entrò nella sua stanza, chiudendo accuratamente la porta.
Una volta dentro, si diresse verso uno scrittoio, si accomodò, prese una penna e inizò a scrivere.


"Caro Harry,
l'ho fatto di nuovo, mi sono rimesso a guardare il mio albero genealogico. Come se il ricordo non facesse già abbastanza male.
Ho sempre odiato questa casa e tutto ciò che nel tempo ha rappresentato, e ora mi ci ritrovo per nascondermi dal mondo. Strano come sia ironico il Destino vero?

Comunque, come procedono le tue lezioni ad Hogwarts? E' da un po' che non ricevo tue notizie. Piton ti sta ancora dando il tormento o ha deciso di ritirarsi a studiare con le sue provette da chimico?

Qui procede bene, i membri dell'Ordine stanno tutti bene, giusto due sere fa è venuta a trovarmi Molly Weasley per portarmi un po' di cose, visto che non posso uscire per comprarmele da solo, spesso ci pensa lei. Quella donna è adorabile, ha un cuore enorme.

Sai, prima ripensavo alla mia gioventù, a quando sono stato smistato in Grifondoro. Santo cielo, non dimenticherò mai la reazione della mia famiglia, sembrava che fossi un magonò o peggio un mezzosangue ai loro occhi. Ma poi se ripenso a tutto il tempo passato con tuo padre, non posso che essere felice della scelta del Cappello Parlante.

Inutile che ti dica quanto di tuo padre io veda in te. Penso tu ormai lo sappia.
Spero che quando tutto sarà finito, e potrai scegliere e se lo vorrai potrai vivere con me.

Ti voglio bene Harry.
Sei l'unica cosa buona e pura che mi è rimasta, ti proteggerò a costo della mia vita se sarà necessario.

Aspetto la tua risposta.

Con affetto,
Sirius."

Sirius finì di scrivere la lettera con un'insolita leggerezza nello stomaco.
Infilò la pergamena nella busta e la chiuse accuratamente, vi scrisse il destinatario e se la mise in tasca, pronto a darla al primo gufo l'indomani mattina.
Si apprestò a cambiarsi d'abito per la notte quando sentì la porta d'ingresso sbattere, si armò di bacchetta e corse nel corridoio.


-SIRIUS!- la voce di Ninfadora riecheggiò per tutta la casa. - Vieni, è un'emergenza!-

L'uomo scese le scale il più velocemente che poté.

-Allora sei in casa! Severus ha avvertito Malocchio e... Comunque ora non importa. Harry, e altri studenti sono al Ministero! Sono braccati dai Mangiamorte, vogliono prendere la Profezia!

Sirius impallidì, corse verso la donna con in mano la bacchetta, la afferrò e senza proferir parola, la trascinò fuori casa e si smaterializzarono.
La loro destinazione era il Ministero della Magia.

Quando Sirius poco dopo morì, e sparì nel Velo aveva ancora la lettera indirizzata ad Harry nella tasca.





Note dell'autore

Capitolo nuovo, meno intenso del precedente, ma basato su un bel personaggio, anche se non è nella mia lista dei preferiti.
Amo il modo in cui Sirius si approccia con Harry, lo fa come se fosse James.
Spero che questo capitolo piaccia ai fan di Sirius, e premetto che non mi son mai calato molto nella sua psicologia, quindi temo di aver creato un po' di pasticci qui e là.
Spero che mi farete notare eventuali errori tramite una recensione.

Ci terrei anche ad avvisare che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. :)

Lascio ancora il mio account Twitter in cui informo quando pubblico, quando scrivo un nuovo capitolo, o semplicemente per chiedere consigli. :) -----> @feelingstranger

Ringrazio per la millemillesima volta le mie Beta. ^^

Un bacio a tutti.

feelingstranger



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Capitolo 7
*** Albus Silente: Per Ariana Silente ***


                   



Albus non era ancora andato a letto quella sera, nonostante la tarda ora che si era fatta.
Si trovava come sempre nel suo enorme studio, popolato da libri, oggetti magici di varia natura e poi, su un trespolo, c'era la sua amata fenice: Fanny.
Lui le si avvicinò, le sorrise e la carezzò con la sua mano destra, ormai irrimediabilmente compromessa da una maledizione.

-Sta per arrivare il mio tempo amica mia. Mi dispiace doverti lasciar sola, ma so che te la caverai comunque.- disse l'uomo teneramente, mentre la fenice sfregava la sua testa nell'inerme mano dell'uomo, emettendo gemiti che lasciavano trasparire la sua tristezza. - Suvvia Fanny, sapevamo entrambi che non sarebbe stato per sempre.-

Silente si avviò verso la sua scrivania, vi si sedette e analizzò la stanza intorno a sé.
Tutti i quadri dei precedenti presidi stavano sonnecchiando, la sua fenice si beccava le piume sul trespolo e tutto ormai gli sembrava così vuoto, seppur così voluminoso.
Trasse un sospiro, aprì il secondo cassetto della sua scrivania e ne estrasse una pergamena.
Intinse una piuma e iniziò a scrivere.


"Carissima Ariana,
sorella mia.
Sono anni che volevo potermi soffermare per scrivere qualche parola da rivolgerti, ma forse non ne ho mai trovato il coraggio. Quando c'eri in mezzo tu, il mio coraggio ha sempre vacillato, non sono mai stato capace di essere forte, in nessun modo, con il tuo ricordo.
Ricordo quando da bambini giocavamo spensierati in casa, perché tu non potevi uscire senza essere malvista dagli occhi di era così stolto da non vedere la purezza del tuo cuore.
Eri una strega con un cuore grandissimo, forse una delle persone più pure che io abbia mai conosciuto.
Eppure la vita ha uno strano senso dell'umorismo, ti ha dato più di un fardello da portare e infine ti ha strappato tutto dalle mani.

I miei rapporti con Aberforth non sono dei migliori al momento, lui non mi ha mai perdonato per quello che successe il giorno in cui tu ci lasciasti. Nemmeno io mi sono mai perdonato, e mai lo farò. Non riesco a non sentirmi colpevole. Gellert era malvagio, e io non ero riuscito a capirlo, il tutto si ripercosse su di te.
Non abbiamo mai capito che fu a scagliare l'incanto che ti fu fatale, ma io mi sento comunque colpevole in un modo insostenibile.
Più e più volte nella mia vita ho pensato che ero stato io, e questo pensiero mi distrugge più di qualsiasi altra cosa.

Darei la mia stessa vita, sorella mia, per permettere alla tua di andare avanti e non fermarsi in un età in cui si è ancora bambini.

Vorrei che potessi essere qui, insieme a me, ad Aberforth. Ho rovinato la mia famiglia solo per avere un po' più di potere. Ne sono sempre stato avido, e non faccio che pentirmi di me stesso.

Ora anche la mia vita sta per giungere al termine, una maledizione indissolubile mi ha colpito e presto si estenderà.
Forse ti potrò rivedere, e questa, per me, è una speranza che supera ogni immaginazione.

Spero che mi riabbraccerai e mi amerai come facesti quando eri viva e mi perdonerai per tutto ciò di cui ti ho privata.

Ti voglio infinitamente bene sorella mia.

Con un mare d'amore,
Albus."


Silente finì di scrivere la lettera, e si accorse di avere gli occhi lucidi.
Fanny lasciò il suo trespolo e volò sulla scrivania, cercò di consolare il suo padrone, avvicinandosi per asciugare le lacrime che avevano iniziato a scorrergli sul viso.
Silente la guardò con occhi pieni d'amore e sorrise.





Note dell'autore

Ed eccoci giunti all'ultimo capitolo.
Siamo arrivati alla conclusione di questa fanfiction.
In quest'ultima lettere a scrivere è un personaggio di grande rilievo. Silente è un grande personaggio, che ci ha insegnato che anche i più grandi e saggi soffrono e sbagliano.
Il dolore più grande per lui sappiamo tutti che è stato perdere sua sorella Ariana nella lotta contro Grindelwald, ancor più per il fatto che nessuno sapeva chi l'avesse effettivamente uccisa.
Lui è uno dei miei preferiti e lo trovo affascinante proprio per la sua straordinaria intellignza e saggezza.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che recensirete. :)

Spero che seguirete anche le prossime fanfiction che farò dopo questa, che ormai è giunta al termine. ^^

Grazie per aver letto questa breve raccolta. :)

Un bacio a tutti.

feelingstranger

 

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