Albus Potter, la storia cambia

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una brutta serata ***
Capitolo 2: *** Una strana, ma bella mattina ***
Capitolo 3: *** Con gli amici il mondo è MIGLIORE ***
Capitolo 4: *** 4. Cambiamenti ***
Capitolo 5: *** 5. Imprevisti ***
Capitolo 6: *** 6. Domande ***
Capitolo 7: *** 7. Quidditch ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 Ritorni ***
Capitolo 10: *** 10 Strane rivelazioni ***
Capitolo 11: *** 11. Racconti ***
Capitolo 12: *** 12. Pensieri ***
Capitolo 13: *** 13. Buone prospettive ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. Strani eventi ***
Capitolo 17: *** 18. Vigilia... prima parte ***
Capitolo 18: *** 19. Viglia... Seconda Parte ***
Capitolo 19: *** 20 ***
Capitolo 20: *** 21. Il Manor ***
Capitolo 21: *** 22. Il Manor... parte 2 ***
Capitolo 22: *** 23. Una sorpresa festosa ***
Capitolo 23: *** 24. Regali ***
Capitolo 24: *** 25. Nuovo problema ***
Capitolo 25: *** 26. Sospetto? ***
Capitolo 26: *** 27. Speranza ***
Capitolo 27: *** 28. Esami e... ***
Capitolo 28: *** 29. Una nuova minaccia parte 1 ***
Capitolo 29: *** 30 Una nuova minaccia 2 ***
Capitolo 30: *** 31. Sconfitta e Vittoria ***
Capitolo 31: *** 32. Buone prospettive per il futuro ***



Capitolo 1
*** Una brutta serata ***


Il treno incominciò a muoversi, Albus guardò fuori da finestrino e vide la sua famiglia allontanarsi sempre si più. Si trovava in uno scompartimento verso la fine del Espresso insieme a Rose e altri ragazzi, dall’aria di essere del primo anno anche loro, stavano parlando delle varie case ad Hogwarst, pareva che due di loro fossero figli di Babbani. Albus non parlò molto durante il viaggio, stava pensando con orrore se fosse finito in Serpeverde, tutta la sua famiglia era stata, ed è, in Grifondoro, aveva paura di quello che avrebbe potuto dire James nel vederlo arrancare fino alla tavolata più odiata della scuola. Suo fratello avrebbe odiato anche lui?si sarebbe schierato contro di lui? Non riusciva a pensarci, gli si chiuse lo stomaco, e quando arrivò la signora con il carrello di dolciumi, Rose gli disse

< < Dai Al non avere quella faccia, tieni >> e gli porse una cioccorana, sapendo che era il suo dolce preferito, ma Albus rifiutò. Guardava fuori dal finestrino, ormai Londra era ben lontana, e un paesaggio pianeggiante con qualche lago qua e la aveva preso largo. Il viaggio fu lungo, e verso il pomeriggio inoltrato arrivò nello scompartimento James con il suo migliore amico Fred Jordan, e vedendo l’espressione del fratello parlò

<< Ehi Al perché quel muso? Non hai toccato neanche una cioccorana, devi stare male. >> puntualizzò vedendo il mucchio di dolci non toccato
Ma Albus non lo ascoltava, non voleva sembrare uno stupido e un codardo. Quando arriverà il momento, accetterà, suo malgrado la decisione del Cappello Parlante. Quando fuori iniziò a farsi buio, James e Fred salutarono tutti e tornarono nel loro scompartimento, e qui Rose, girandosi verso il cugino disse a bassa voce, così che solo lui poteva sentire

<< Al so perché sei così. Non vuoi finire a Serpeverde. Ma tu credi veramente che se anche dovessi appartenere a quella casa, io e tuo fratello ti abbandoneremo? Certo che no, ti vogliamo bene. Conta solo questo. >> concluse la rossa dando una gomitata al secondo Potter, tirandogli fuori un sorriso, e facendogli scomparire i brutti pensieri, almeno per un po’.
Ben presto il treno iniziò a rallentare, e un Prefetto entrò nello scompartimento e disse

<< Siamo quasi arrivati, fareste meglio ad indossare subito le vostre divise> e se ne andò.
Scesi dal treno sentirono una voce forte che diceva << Presto tutti quelli del primo anno da questa parte e seguitemi >>  Albus finì in prima fila proprio accanto all’omone con capelli e barba molto folti, di primo impatto poteva sembrare una persona  burbera, ma a guardarlo bene sembrava invece molto buono e gentile. Poi l’omone guardandolo disse

<< Albus che bello vederti, Harry mi aveva detto che saresti arrivato quest’anno…io sono Rubeus Hagrid, il guardiacaccia e professore di Cura delle creature magiche, dai avanti seguimi >> e così Albus, Rose e tutti gli altri ragazzi, molto impauriti, lo seguirono.

Arrivarono al castello tramite delle barche magiche, salirono molti gradini e arrivarono davanti a un portone di quercia molto antico, aperto il portone trovarono in cima alla prima scalinata un uomo, Albus lo riconobbe subito, Neville.

<< Ciao a tutti e ben arrivati alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarst, ora aspetterete 5 minuti prima di entrare nella sala per lo smistamento. Per chi non lo sapesse durante lo smistamento si viene appunto smistati in una della quattro case e sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Durante i vostri anni qui a scuola ogni vostra buona azione fare vincere punti ogni violazione delle regole ne farà perdere. Alla fine dell’anno la casa che avrà più punti vincerà la coppa delle case. Ora attende qui in silenzio.>> e andandosene fece l’occhiolino ad Albus e Rose.

Albus si guardò intorno, vide una statua che rappresentava un mago e c’erano i 4 animali che rappresentavano le case, si soffermò sul serpente, e pensando che non voleva andare in serpe verde non si accorse che Neville era tornato, Rose gli diede un pizzico sul braccio, si voltò e si incamminò verso un'altra porta, Neville la aprì e Albus vide un’immensa sala, con 4 lunghi tavoli apparecchiati con piatti e bicchieri dorati, ma non c’era cibo, e si domandò perché, alla fine della sala c’era un quinto tavolo  con sedute ai loro posti i vari professori, al centro una donna dall’aria molto severa, che riconobbe come la professoressa McGranitt, con un vestito lungo e color smeraldo, a un lato del tavolo Hagrid che lo salutava tutto felice.
Neville mise davanti a loro uno sgabello, tirò fuori una lunga pergamena e iniziò a chiamare vari ragazzi, quelli si sedevano, Neville metteva loro in testa un vecchio cappelli tutto rattapito, dopo qualche secondo, o più, il cappello si aprì su un lato e urlava il nome della casa cui sarebbe appartenuto il ragazzo, dopo un po’ toccò a Rose, passarono vari secondi, se non un minuto, poi il cappello parlante urlò << Grifondoro >>, la tavolata scoppiò in un fragoroso applauso, come aveva fatto per tutti i primi ragazzi, Neville chiamò una ragazza accanto a lui << Bianca Rhodes >>, la ragazzina si avviò verso lo sgabello, non fece in tempo ad avvicinarsi che il cappello urlò << Serpeverde >>,  Albus  guardò molto attentamente quella ragazza e si chiese come mai il cappello fece così, perso nei suoi pensieri non si accorse che oltre a lui erano rimasti solo altri 3 ragazzi, Neville chiamo << Albus Potter >>, tutta la sala si voltò a guardare il secondo figlio del celebre Harry Potter che si avviava verso Neville. Albus si sedette e gli mise il cappello parlante sopra la testa, dopo un paio di secondi Albus sentì 

<< Ahhh un altro Potter, vediamo …mmmmm vedo un ottimo futuro davanti a te, un ottimo cervello e ottime capacità… vediamo si ci sono…Serpeverde! >> Albus rimase come pietrificato, il suo incubo peggiore si era avverato, sentì un brusio alzarsi dal tavolo dei Grifondoro, mentre il tavolo dei serpe verde scoppiò in un fragoroso applauso. Si diresse verso i suoi compagni e si sedette in  modo da vedere bene il tavolo dei Grifondoro e suo fratello. Dall’altra parte della sala suo fratello gli lanciò uno sguardo dispiaciuto.
Finito lo smistamento, la professoressa McGranitt si alzò e disse

<< A tutti i nuovi, benvenuti, ai vecchi bentornati…inizi il banchetto >>. Albus era troppo demoralizzato per vedere che il cibo apparve dal nulla su tutto il tavolo, solo quando un ragazzo vicino a lui gli chiese se gli passava una zuppiera lì vicina, ritornò in sé.

<< Ehi ma che hai?sembra che ti hanno ucciso il gatto. Non sei felice di essere nei Serpeverde?! >> chiese sempre questo ragazzo, Albus non ebbe il tempo di rispondere quando un altro ragazzo, biondo con il viso un po’ allungato rispose

<< Eh perché dovrebbe essere felice? Lui è il figlio del famoso Harry Potter , tutta la sua famiglia è stata a Grifondoro. Io sono Scorpius Malfoy, ti ho visto al binario 9 e ¾, i nostri genitori si sono sempre odiati, ma mio padre mi ha raccontato che il tuo gli ha salvato la vita e che gli sarà sempre grato. >> detto questo tornò a mangiare il suo pasticcio di rognone, dopo i dolci e uno spettacolo dei fantasmi del castello, il banchetto finì e tutti quelli del primo anno dovettero seguire i due prefetti.
Quando si avviò verso la porta della sala grande, Albus si sentì come se qualcuno lo osservasse molto attentamente, si girò, in cerca di qualche sguardo puntato verso di lui, e trovò la ragazza che entrò nei Serpeverde prima di lui, Bianca Rhodes, che lo stava guardando, no il termine migliore è fulminando. Albus non capì perché la ragazza doveva guardarlo così, ma fu raggiunto da suo fratello e Rose

<< Albus come ti senti? Non ti preoccupare ci vedremo sempre, anche se siamo in competizione ora. >> gli disse James, ma guardando l’espressione sul volto di Rose continuò
<< Stai tranquillo, non è più così male serpeverde, vedrai… >> ma non finì la frase perché in quel momento arrivò Scorpius e disse << Dai Albus ci stanno aspettando >> e così dicendo lo prese e lo condusse verso i sotterranei.
La strada per la sala comune non fu facile, e il giorno dopo sarebbe stato difficile ricordarla, appena arrivati si trovarono davanti ad una parete di solida pietra, il Prefetto si girò verso i ragazzi e disse loro
<< Per poter entrare nella casa dovrete dire la parola d’ordine, questa è segreta, solo chi è del Serpeverde la conosce, e di certo non dovete andare in giro a dirla a nessuno >> e così dicendo si girò verso il muro e disse << Tranello del Diavolo >>, pochi secondi dopo i ragazzi trattennero  il fiato, la parete era scomparsa lasciano posto a un corridoio.

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Capitolo 2
*** Una strana, ma bella mattina ***


I ragazzi seguirono il Prefetto all’ interno della sala comune. Era una stanza quadrata, con colonne e divani neri in pelle, con scrivanie, anch’esse nere e lampade a forma di serpente sui muri e che pendevano dal soffitto, c’era una gran camino, in cui scoppiettava un bel fuoco guizzante.
Arrivato nel dormitorio maschile, Albus si buttò sul primo letto che vide e si addormentò quasi subito, sperando che fosse tutto un sogno. Il sonno di Al fu molto agitato, continuava a sognare suo padre che gli urlava contro < non meriti di stare nella famiglia, mi hai molto deluso!!!Sparisci di qua> il mattino seguente si svegliò in un bagno di sudore, ma dal un lato fu felice che era stato tutto un sogno, anche se ritrovarsi in quel dormitorio non lo aiutò molto. Si cambiò e scesa nella sala grande per la colazione, raggiunse suo fratello al tavolo dei Grifondoro e, ignorando gli sguardi dei suoi compagni, gli disse

<< Dopo colazione ti devo parlare, troviamoci fuori >>, e andò a sedersi alla sua tavolata, dopo poco entrarono nella sala grande un centinaio e più di gufi, ognuno dai colori diversi, e planarono verso il loro padrone, un grande barbagianni nero atterrò davanti ad Albus e gli porse una busta, lui la prese, tremante, e l’uccello volò via. Guardò l’indirizzo e riconobbe la calligrafia di suo padre, si sentì svenire.

<< Dai Al andiamo. >> alzò lo sguardo e trovò suo fratello davanti a lui con un foglio di pergamena, si alzò e seguì il fratello fuori dalla sala grande < Ecco questo è il tuo orario delle lezioni, ho chiesto a Neville se potevo potartelo io, così potevamo parlare tranquillamente prima delle lezioni…e cosa volevi dirmi?Quella te la mandano mamma e papà?> Al prese l’orario e lo mise nella borsa, e sempre tremante annuii alle domande di suo fratello.

<< Ecco stanotte ho fatto un incubo, sembrava così reale, c’era papà che diceva che lo avevo deluso, e che dovevo andare via di casa, era molto arrabbiato… e ho paura ad aprire questa  lettera.. >>

<< Non ti preoccupare Al, papà e mamma non potranno mai abbandonare un figlio solo perché è a Serpeverde. >> Al, convinto dal fratello, aprì la busta, prese il foglio di pergamena e incominciò a leggerlo

” Caro Al ieri sera la professoressa McGranitt ci ha detto che sei entrato nella casa di Serpeverde, e che eri molto abbattuto, non ti devi preoccupare, ti ricordi cosa ti ho detto al binario 9 e ¾? Noi saremo sempre fieri di te, anche se non sei nei Grifondoro,  e poi un po’ di sana rivalità tra te e tuo fratello non vi farà male! Comunque stai tranquillo e vedrai che ti troverai bene, ci vediamo presto, un abbraccio.
p.s. la mamma ti da un grosso bacio e dice che ti, vi ,vuole bene, salutaci tanto Jams, anche se sarà li vicino a te”


Albus alzò lo sguardo verso suo fratello, cercò di dire qualcosa ma in quel momento suonò la campanella dell’inizio delle lezioni, si avviarono verso le scale e li James disse

<< Dai Al ci vediamo nell’intervallo, chiedi anche a Rose, qui nell’ingresso, e scriviamo una lettera di risposta a mamma e papà. A dopo, buona prima lezione!!>> e si incamminò verso la scala principale, Al rimase un attimo fermo li dove si trovava, e poi anche lui, un po’ rincuorato dalla lettera dei soui genitori, e per il fatto che suo fratello non lo odiasse, si avviò verso i sotterranei per la prima lezione di Pozioni.

L’aula di Pozioni era molto fredda, senza finestre, sulle pareti c’erano tante ampolle pieni di liquidi dai colori più strani e non tanto invitanti, suo padre aveva raccontato a lui e James, che il suo professore di pozioni non era molto amato a scuola, e che quando andava a scuola detestava il nonno, ma si rivelò l’uomo più coraggioso, forte e buono di tutti, infatti lui, Albus, come secondo nome portava quello del professore. Passarono pochi minuti, la classe si era già riempita, era formata dai Serpeverde e Grifondoro, infatti Al era seduto vicino a Rose, ed entrò una professoressa un po’ eccentrica, era vestita tutta multicolori, i capelli di un biondo, quasi bianco, erano raccolti in un’alta coda, era molto magra e alta, si presentò

<< Buona mattinata  a voi ragazzi miei, io sono la professoressa Altman, durante quest’anno scolastico vi insegnerò a miscelare le più svariate pozioni, ovviamente quelle più adatte a ragazzi del vostro calibro, e farvi vedere com’è appassionante la questa materia>> e così facendo si avvio verso la sua scrivania dove c’era un calderone  che emanava un denso fumo grigiastro

<< Bene quest’oggi inizieremo con una pozione abbastanza semplice, la pozione del ghiaccio>> e con la bacchetta indicò la lavagna dove comparvero delle righe su come si preparava, gli ingredienti e una piccola descrizione

<< Allora vorrei che adesso prendeste carta e piuma e che scriveste tutto quello che c’è scritto alla lavagna >> per almeno 20 minuti si sentirono solo rumori di piume che scrivevano sui fogli di pergamena e il ribollire dei calderoni.

<< Bene ragazzi, abbiamo ancora un’ora abbondante, prendete tutti gli ingredienti e iniziate a lavorare, io passerò in mezzo ai tavoli e se ci sono domande chiedete pure>> Albus si diresse verso l’armadio dell provviste con Rose e le disse << Ho ricevuto una lettera da casa, papà non è arrabbiato con me>> e Rose, con l’espressione di ‘te l’avevo detto’ disse

<< Ma è ovvio Al, come potrebbero essere arrabbiati con te, quando è stato il Cappello Parlante a metterti in Serpeverde??>>. Tornarono alla loro postazione e Albus continuò

<< Comunque durante l’intervallo mi vedo con James per mandare una risposta a papà, vuoi venire??...>> in quel momento si avvicinò la professoressa Altmen e disse

<< Ragazzi niente chiacchere superflue, siete ancora indietro, tutti gli altri hanno già iniziato a tagliare le lumache cornute..coraggio iniziate, e basta parlare>>, per il resto dell’ora Albus e Rose si concentrarono sulla loro pozione, Al si accorse che non era di un grigio chiaro, ma più tendente allo scuro, ma non si preoccupò, aveva altro per la testa. Cinque minuti prima della fine della lezione la professoressa Altman disse

<< Bene ragazzi smettete di mescolare, vediamo cosa avete fatto >> passò di tavolo in tavolo, e quando si soffermò sul calderone di Albus disse

<< E’ vero che tuo padre non era abile in Pozioni, ma non è che perché tu sei suo figlio, devi essere come lui, cerca di migliorare o dovrò mandare un gufo ai tuoi genitori….Per compito voglio trenta centimetri di pergamena, sui vari utilizzi della pozione del ghiaccio e sull’uso delle lumache cornute. E’ tutto >>
Usciti dai sotterranei, Al e Rose si salutarono, dandosi appuntamento nell’ingresso per l’intervallo, Rose si avviò verso Trasfigurazione, mentre Al verso la serra numero uno, per la lezione di Erbologia. Arrivato alla serra venne raggiunto da Scorpius

<< Ehi amico, ho visto che a lezione di Pozioni eri allo stesso tavolo di una Grifondoro >> disse con un tono di voce strano,

<< Beh sai lei è mia cugina, e la mia migliore amica,e voleva sapere come andava. Perché non posso stare con i Grifondoro? >> chiese Albus velocemente, ma non ebbe risposta perché in quel momento la porta della serra si aprì e sulla soglia cìera Neville, che li accolse molto calorosamente,

<< Buon giorno a voi ragazzi, entrate e disponetevi intorno al tavolo, oggi fare una cosa divertente, invaseremo gli Arbusti Autofertilizzanti, sono ancora molto giovani percui non dovrebbe essere un problema, di solito lo faccio verso fine anno, ma almeno ci divertiremo un pò. >>
Fu una lezione stupenda, Albus si divertì, appena metteva nel vaso l’Arbusto e un po’ di erra quello si animava e si fertilizzava in modo straordinario. Finita la lezione, nel parco echeggiò la campanella dell’intervallo, il professor Neville disse

<< Al puoi venire qui un momento?>>, Albus che era sulla porta si girò, e si avvio verso la scrivania, pensando di aver fatto qualcosa che non andava, ma Neville non sembrava arrabbiato.

<< Allora Al, come ti senti? So che la professoressa McGranitt ha scritto a tuo padre, visto che poi ha scritto anche a me. Devo dire che mi ha stupito il fatto che sei finito a Serpeverde, ma non ti preoccupare >> disse subito, vendendo Albus accigliarsi

<< Non c’è niente di male, tu sei una persona forte, sincera e non ti farai influenzare dai commenti acidi di vari Serpeverde, potrai sempre contare su tuo fratello e Rose, e poi tuo padre a tua madre saranno sempre con te, non c’è motivo che ti preoccupi. Ora ti lascio, avrai fame >> e così dicendo congedò Albus, che si avvio molto velocemente verso il Salone d’ingresso. Varcata la soglia trovò ad aspettarlo James e Rose, entrambi tenevano in grembo dei fagottini e un paio di bottiglie,

<< Dai Al ti abbiamo preso qualcosa da mangiare, andiamo nel parco così staremo più calmi. >> e uscirono di nuovo, verso il parco.
Si fermarono sotto un albero proprio davanti al lago nero, si sedettero e Rose disse

<< Allora Al, come ti senti? A Pozioni non abbiamo avuto molto tempo per parlare >>

<< Beh sono ancora un po’ deluso di me stesso, ma tutti continuano a dirmi che non è così male, mi troverò bene, che la casa è migliorata, ma voi la conosciuto Scorpius Malfoy, ti ricordi James??Papà ci ha parlato di suo padre, beh lui è gentile, e che suo padre sarà sempre grato al nostro per avergli salvato la vita >>

<< Al stai parlando di un Malfoy, come fai a fidarti?? Comunque scriviamo una lettera di risposta a papà, poi  portiamola su alla Guferia >> Albus prese carta e piuma e iniziò a scrivere

Cari mamma e papà, grazie per la vostra lettera, ammetto che avevo paura a dirvi che ero in Serpeverde, e che vi foste arrabbiati con me. Ma parlando con James, Rose e Neville, anzi il pofessor Neville, ho capito che anche se non sono in Grifondoro, io sono diverso da tutti i Serpeverde, perché ho una famiglia che mi vuole bene, e non vuole prevalere su nessuno, io adesso posso dire di essere fiero di avere il nome di uno dei Serpeverde più importanti di sempre, e pian piano starò molto bene, oggi ho avuto la prima lezione di Pozioni, la professoressa Altman è un po’ strana, ma molto brava e Erbologia, gli Arbusti Autofertilizzanti sono stupefacenti, papà regalane uno alla mamma, non è proprio capace con le piante (comunque le voglio tanto bene).
Con affetto Albus
p.s. vi salutano James e Rose”

Albus rilesse la lettera, la chiuse e disse
<< Bene lettera scritta, adesso mangiamo poi andiamo su alla guferia >> si appoggiò al tronco dell’albero e notò una frase scolpita nel legno, era vecchia, e un po’ annerita dal tempo, ma riuscì a leggere “Harry, Hermione e Ron per sempre insieme”

<< Ehi leggete qui, i nostri genitori hanno lasciato una frase, forse anche loro stavano seduti qui a parlare come facciamo noi >> Albus si senti meglio dopo un bel pranzetto all’aria aperta, aver scritto una lettera ai suoi genitori e dopo aver visto la frase scolpita nel tronco, si avviò con gli altri verso la guferia, legò alla zampa di Matty, il gufo di Jmaes, la lettera per suo padre e vide il gufo sparire nel cielo limpido. Quel pomeriggio aveva la prima lezione di Difesa delle Arti Oscure, ancora insieme ai Grifondoro, così si avviò insieme a Rose al terzo piano.

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Capitolo 3
*** Con gli amici il mondo è MIGLIORE ***


Entrarono in un’aula circolare  non tanto grande, Albus andò a sedersi vicino a Scorpius, ed ebbe la stessa sensazione della sera prima, si senti come se qualcuno lo stesse osservando, lentamente si girò cercando uno sguardo, e lo trovò, era ancora Bianca Rhodes, ma perché la ragazza doveva osservarlo così con tanto odio, si chiese Albus, ma non potè pensare a nient’altro perché in quel momento entrò il professore.

<<  Buon pomeriggio ragazzi, sono il professor Finnigan, durante quest’anno vi insegnerò gli incantesimi basilari per la vostra difesa,  le lezioni saranno in questo modo, una parte teorica e una parte pratica. Bene oggi iniziamo con l’incantesimo di Disarmo: Expelliarmus. Allora questo è un ottimo incantesimo per disarmare, andate a pagina cinque del vostro libro e leggete il capito, appena finite inizieremo con la pratica. Se avete domande io sono a vostra completa disposizione. >>
Per circa mezz’ora nell’aula ci fu silenzio totale, poi, quando si alzò un brusio, il professor Finnigan capì che tutti ebbero letto il capitolo e disse <<  Bene disponetevi in coppie, io dirò a turno chi inizia, non ce la faremo a provare tutti, ma continueremo la prossima lezione >> Albus era in coppia con Scorpius, ma a Rose toccò Bianca, la ragazza aveva un’espressione di completa indifferenza, come se imparare questo incantesimo non le interessasse. Il professore disse

<<  Bene iniziamo da questi due giovanotti, voi siete…? >> 

<<  Scorpius Malfoy e Albus Potter >> rispose prontamente Scorpius,

<< Benissimo, disponetevi uno di fronte all’altro, provate prima uno e poi l’altro, non deludetevi se non succede nulla, le prime volte può capitare. Tutti gli altri stiano indietro, chiamerò io i prossimi >> Albus si mise davanti a Scorpius, al cenno del professore disse

<< Expelliarmus >> ma non successe nulla, un po’ deluso aspettò il turno di Scorpius, ma anche lui non ci riuscì, entrambi delusi si spostarono e lasciarono posto a due Grifondoro, solo uno dei due riuscì a far cadere la bacchetta all’altro,

<< Non credevo fosse così difficile, mio fratello c’è riuscito subito, o così mi ha detto lui >> disse Albus a Scorpius,

<< Ma si non importa, alla prossima esercitazione ce la faremo. Chissà tua cugina come se la caverà >> rispose Scorpius, con lo sguardo rivolto verso Rose.

<< Sai mi stavo chiedendo se potevi presentarmi tuo fratello e tua cugina, mi sembrano simpatici >> chiese Scorpius

<< Si certo, appena finiscono le lezioni. Adesso abbiamo la lezione di volo giusto? >>

<< Si, con i Tassorosso. >> come aveva previsto il professore, restarono ancora molte coppie per l’esercitazione, infatti disse

<< Bene le coppie rimaste continueranno la prossima lezione, a giovedì ragazzi >> in quel momento suonò la campanella, e i Serpeverde si avviarono verso il parco per la loro prima lezione di volo, superarono le serre e trovarono uno spiazzo con venti scope disposte a terra, i Tassorosso erano già li, Albus e gli altri si misero vicino alle scope rimaste, la professoressa era già presente e disse

<< Bene io sono Madama Bumb, allora che fate li impalati? - disse rivolta ai presenti- Mettetevi alla sinistra della vostra scopa e dite “SU” >> Albus e Scorpius dissero nello stesso istante

<< SU >> e riuscirono a far alzare la scopa. Albus non ci credeva, non aveva mai provato a casa a cavalcare una scopa vera, da piccolo usava solo quelle giocattolo, era James quello bravo con gli sport. La lezione passò, dopo un’ora  si senti echeggiare per il parco la campana della fine delle lezioni,Albus e Scorpius si avviarono verso la sala grande, qui incontrarono James e Rose, Albus li salutò e disse

<< Ehi lui è Scorpius Malfoy, è un mio compagno di casa >> James e Rose avevano uno sguardo un po’ strano, si scambiarono un’occhiata e poi Rose rispose

<< Ciao piacere io sono Rose Weasley >> e strinse la mano che Scorpius le tendeva, James non rispose subito, anzi prese suo fratello per un gomito e lo allontanò di qualche passo, così che gli altri due non potessero sentire

<< Al ma sei impazzito??Quello è il figlio di Draco Malfoy… >> incominciò a dire James arrabbiato ma a voce bassa, Albus non gli fece finire la frase e disse

<< Si lo so, ma devi conoscerlo, non è come suo padre, è simpatico, e comunque mi ha detto che suo papà sarà per sempre riconoscente al nostro. E poi io adesso sono a Serpeverde, percui dovrai sopportare anche i miei di amici, ed è stato lui a chiedermi di presentarvi. Dai fai il bravo >> e così dicendo si avviò verso Scorpius, che stava parlando molto tranquillamente con sua cugina, quando arrivò da loro Rose disse

<< E’ buffo, i nostri padri non si potevano sopportare, e adesso noi siamo qui tutti tranquilli… >> poi guardando James continuò

<< Beh tutti tranne quel musone di James! Dai vieni qui, Scorpius è a posto, non farti influenzare dalle esperienze dei nostri padri. >>  Un po’ riluttante, Jmaes si avvicinò e strinse la mano a Scorpius.

La settimana proseguì senza troppi colpi di scena, a Difesa contro le Arti Oscure Rose riuscì a disarmare Bianca, quest’ultima non la prese troppo bene, anche Albus e Scorpius riuscirono a disarmarsi a vicenda, il sabato pomeriggio Albus,James  e Rose andarono da Hagrid, che li aveva invitati per un Tè.
Arrivati alla capanna, Albus fu travolto da un grande cane tutto nero, con una chiazza bianca alla base del collo, e sentì

<< No no, Thor jr cattivo, non si fa….Ecco Al, ti aiuto >> e senza nessuno sforzo tirò su Albus, e con una pacca, che quasi incrinò la scapola, gli tolse un po’ d’erba e terriccio dai vestiti, poi continuò

<< Dai ragazzi entrate >> la capanna era come suo padre gliel’aveva descritta, era formata da un’unica stanza circolare, da una parte un grosso tavolo, con quattro sedie scompagnate, un gran camino acceso, dal soffitto pendevano grossi prosciutti e grandi catene, in angolo della stanza c’era il grande letto, sul quale ci sarebbero stati comodamente i tre ragazzi. Hagrid li fece accomodare al grande tavolo e porse loro un piatto con alcuni dolcetti, Albus ne prese uno, ma si pentì subito, era duro come una pietra, ma per non offendere il gigante finse che gli piacesse. Dopo che il bollitore fu messo sul fuoco, Hagrid si sedette vicino ai ragazzi e disse

<< Dai raccontatemi, com’è stata la prima settimana?  >> Rose rispose prontamente

<< Oh è stata più tosto piacevole, a Pozioni sto andando molto bene, anche se non è la mia materia preferita, in Difesa contro le Arti Oscure, beh li mi batte Albus, è migliorato molto nella seconda lezione, poi…. >> ma Hagrid la fermò

<< Ahaha Rose!! Sei uguale a tua mamma, intelligente e con la risposta pronta. Mi mancano tanto, e te James che mi dici? Sempre a far dispetti?? >> James con un ghigno disse

<< Eh si, però questa settimana non mi sono messo ancora nei guai, è un record…- poi  guardò l’orologio al polso e scatto come una molla, e disse- Oh Hagrid scusami ma devo andare, avevo un impegno con una persona, e sto facendo tardi, ciao Rose, Albus ci vediamo in giro >> e corse veloce fino alla porta, la aprì e uscì di corsa. Con una risata Hagrid tornò a guardare Albus e Rose e disse

<< Bhe Albus non hai ancora detto niente, come vanno le lezioni? >> Albus , che sta avaccarezzando il testone del cane disse

<< Molto bene, devo solo migliorare in Pozioni, ma per il resto va tutto bene. >> Per il resto del pomeriggio parlarono dei loro genitori, e del Quidditch, come era prevedibile, Rose si stufò molto presto, ma fortuna vuole che era ora di tornare al castello per la cena, così Albus, Rose e Hagrid si incamminarono, arrivati nella Sala Grande i tre si separarono, arrivato al suo tavolo Albus si sedette vicino a Scorpius e un loro compagno di classe.
Stavano discutendo sulle selezioni che si sarebbero tenute la settimana seguente, Scorpius stava dicendo      

<< Non è giusto che noi del primo anno non possiamo partecipare, e che non possiamo avere una scopa nostra >> l’altro ragazzo, Albus ricordò che si chiamava  Tyler, rispose

<< Beh ma sicuramente, ti avrei battuto di sicuro >> entrambi risero, Scorpius si accorse che era arrivato Albus e disse

<< E te Al? Cosa ne pensi di questo regolamento? Mio padre mi ha detto che è meglio così, sono troppo giovane, però lui è entrato nella squadra al secondo anno, era troppo giovane anche lui >> il ragazzo guardò verso il tavolo dei Grifondoro, in cerca del fratello e disse, con un sorriso stampato in faccia

<< Bhe non mi dispiacerebbe entrare in squadra, so che mio fratello farà la selezione come cacciatore, e visto che mi prende sempre in giro, che non sono bravo a volare, se riuscissi ad entrare gli farei perdere quel sorrisino. >> Tutti e tre risero e iniziarono a mangiare, finita la cena si diressero verso la sala comune, durante il tragitto Scorpius disse

<< Sai tua cugina è molto simpatica, e… >> ma non finì la frase perché alle loro spalle una voce disse

<< Simpatica una Weasley Grifondoro? Puah Malfoy, mi meraviglio di te, dovresti portare onore al nome che porti, non fare amicizia con i figli di quelli che hanno mandato in prigione i tuoi cari nonni >> a parlare era stata Bianca, a quelle parole Albus si girò e disse, sentendo la rabbia che gli cresceva dentro

<< Senti un po’ tu, la smetti di comportarti così? Non sono affari tuoi se Scorpius vuole fare amicizia con qualcuno che non è dei Serpeverde, e ti sarei grato se la smettessi di guardarmi male tutte le volte che ti passo davanti, io non ti ho fatto niete >> ma Bianca non lo ascoltava, anzi si stava dirigendo verso la porta della sala comune dandogli le spalle, il ragazzo cercò di prenderle le spalle e girarla, ma qualcuno lo bloccò, erano Scorpius e Tyler

<< Non farlo, fregatene…quella li porta solo guai, fa così con voi, perché si dice che i suoi genitori furono uccisi durante la seconda guerra, ma non so dirvi chi fossero, certo dei mangiamorte, ma nessuno sa i loro nomi. Dai andiamo. >>  Tyler riferì quella cosa solo agli altri due a bassa voce, lasciò andare Albus, e si avviò, seguito dagli amici verso la sala grande               

<<  Tranello del Diavolo >> e si apri il passaggio. 

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Capitolo 4
*** 4. Cambiamenti ***


Il mese passò senza troppi problemi, James fu preso nella squadra di Quidditch, si cacciò in tanti di quei guai insieme a Fred Jordan, che la preside dovette scrivere innumerevoli lettere ai genitori, Albus migliorò in tutte le lezioni, un po’ anche in Pozioni, ma rimase comunque la materia che preferiva di meno. Ottobre arrivò, portando con se molto freddo, e una scia di raffreddore in tutta la scuola, quel mese ad Erbologia dovettero occuparsi di alcune piante che si erano quasi congelate, dovettero mettere loro cappellini, e sciarpe, e una dose abbondante di terriccio caldo, mentre a Cura delle Creature Magiche Hagrid portò loro degli unicorni, erano bellissimi, completamente dorati, senza il corno

<< Questi sono ancora dei piccoli, il corno cresce verso i sei/sette anni, crescendo cambiano anche colore del manto, diventano color argento, mentre da adulti sono bianchi. Da adulti si fanno avvicinare solo dalla ragazze, ma da puledri possono avvicinarsi anche i maschi, però faremo a turno, prima le ragazze.>> Tutte furono molto felici, di avvicinarsi a quelle splendide creature, Albus vide sua cugina avvicinarsi con un gruppetto a uno dei puledri, iniziò ad avvicinare la mano per accarezzare la criniera, che quello con un movimento fulmineo le fece perdere l’equilibrio, e la ragazza finì con la faccia nel fango, probabilmente l’unicorno non era felice di ritrovarsi li.
Albus scoppiò a ridere, quando vide Rose rialzarsi, completamente coperta di poltiglia scura, ma non fu felice di vederlo ridere, anche perché tutti i Serpevedere scoppiarono a ridere nel vederla. Rose fu molto amareggiata, e le venirono le lacrime agli occhi, fortuna che suonò la campanella e corse velocemente al castello, nel farlo spinse via in malo modo Albus, alcune sue compagne la seguirono, scoccando al ragazzo occhiate di disappunto, e sentì una di loro dire

<< Si sta proprio integrando bene in quella orrida casa>> a questa parole il ragazzo si rabbuiò, e si avviò verso il castello per il pranzo. Non parlò con nessuno, Scorpius cercò in tutti i modi di tirarlo su di morale ma non c’era speranza, finito il pranzo si diresse verso la lezione di Trasfigurazione, la lezione era tenuta ancora dalla professoressa McGranitt, nonché attuale preside, come di consueto la professoressa salutò i ragazzi trasformandosi da gatto a umana, quel giorno si dedicarono a trasformare uno filo di lana in spillo, Albus era talmente distratto che diede fuoco, senza sapere come aveva fatto, al filo, il che diede alla professoressa di rimproverarlo e dargli più compiti.
Finite le lezioni, Albus andò in Sala Grande per la cena, arrivato alla grande porta dorata si trovò faccia a faccia con Rose, lui cercò di sorriderle ma gli uscì solo un ghigno, che fece arrabbiare ancora di più la cugina, quella si avvicinò e disse

<< Sai volevo perdonarti, ma le mie amiche hanno ragione, sei proprio un Serpeverde. Non me losarei mai aspettato da te!!>> Albus, molto arrabbiato le urlò

<< Ah si?!?! Allora mi comporterò come un vero Serpeverde, lo sapevo che se fossi entrato in questa casata, mi avresti voltato le spalle. Ti odio!!!>> si girò e proseguì verso il suo tavolo seguito da Tyler e altri ragazzi, Scoripus rimase indietro per parlare con Rose, vicina alle lacrime, e le disse

<< Beh sei stata un po’ dura, non aveva fatto apposta a ridere oggi, molti tuoi compagni si sono messi a ridere. Spero risolviate la cosa, non credo che lo abbia fatto con cattiveria>> e prima che Rose potesse aprire bocca, se ne andò per raggiungere l’amico. Quella sera Albus rimase da solo in sala comune, non voleva nessuno, stava pensando a quello che Rose le aveva detto quel giorno, era davvero cambiato? Ma la risposta arrivò subito, si ultimamente era cambiato, ma non in peggio, anzi era rimasto sempre la stessa persona, e si disse che il giorno doveva chiarire con Rose, si alzò e si unì ai sui compagni, Scorpius e Tyler stavano facendo una partita a Gobbiglie, quando si sedette al tavolo Scorpius ricevette uno spruzzo di liquido puzzolente da una delle biglie di Tyler, i tre scoppiarono a ridere e andarono avanti a giocare, nel mentre Albus pensò che era fortunato ad avere loro come amici.

La mattina seguente Albus e Scorpius uscirono presto dal dormitorio e si recarono alla Sala Grande per parlare con Rose, si fermarono ai piedi della scalinata principale, dopo qualche minuto arrivò un gruppetto di Grifondoro, capitanati da James e Fred jr, quest’ultimo salutò molto freddamente Albus e non degnò di uno sguardo Scorpius, mentre James si fermò e disse 

<< Ehi ciao Al, mi hanno raccontato cos’è successo >> la sua voce era strana, e si continuava a girare verso i suo compagni seduti al tavolo, come se non volesse stare troppo in compagnia del fratello,
<< Adesso devo andare, scusa >> e corse via i due Serpeverde si guardarono, pochi secondi dopo arrivò Rose, i due si girarono e Albus andò verso la cugina e migliore amica e le disse

<< Scusami tanto per quello che è successo a lezione, io…>> ma Rose lo interruppe e disse

<< No, scusami te, non avrei dovuto dirti tutte quelle cose brutte, e Scorpius avevi ragione, molti miei compagni si sono messi a ridere, ma non so perché me la sono presa solo con voi. Scusatemi tanto >> il biondo si girò verso l’amico si guardarono, e poi guardarono la Grifondoro con un sorriso dissero

<< Certo che ti perdoniamo, e ti chiediamo scusa anche noi! >> Albus e Rose si abbracciarono forte, felici di essere tornati quelli di una volta, si diressero verso la Sala Grande e poi si divisero e andarono verso i loro tavoli. La giornata passò senza troppi problemi, Albus riuscì perfettamente a preparare una pozione Scacciabrufoli, ed era uno dei migliori a Difesa contro le Arti Oscure. La vita a Hogwarts stava prendendo una piega bellissima.

 

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Capitolo 5
*** 5. Imprevisti ***


Ottobre era iniziato portando con se molto freddo e vento. Si avvicinava sempre più la prima partita di Quidditch, Sepeverde contro Grifondoro. James era riuscito ad entrare nella squadra, e giocava come cacciatore, era sempre stato un po’ presuntuoso, ma da quando aveva superato le selezioni, era peggiorato, Albus sapeva che dentro di lui aleggiava l’anima dei suoi zii Fred e George, e poi era abituato a quel suo comportamento. Una sera mentre era in sala comune dei Serpeverde, Albus ricevette da un Prefetto una lettera, la aprì e lesse

“Caro  Albus Potter, gentilmente ti chiedo di venire nel mio ufficio alle 21 di questa sera, un Prefetto della tua casa ti porterà qui. Buona serata, Minerva Mcgranitt”
Albus guardò i suoi amici con aria indagatoria, entrambi chiesero

<< Che hai combinato? >> ma Albus non seppe dare una risposta, per tutta la serata rimase seduto a pensare a varie possibilità su quella lettera, magari era andato molto male nel ultimo compito in classe di Incantesimi, e la McGranitt voleva parlargli di persona, magari aveva convocato anche i suoi genitori, cosa avrebbe detto suo padre? Alle 21 arrivò il Prefetto che lo scortò fino alla statua di un Gargoyle, li ad aspettarlo c’erano James e Rose insieme a Neville, quando il ragazzo del quinto anno se ne fu andato il professore saluto Albus e disse la parola d’ordine

<< Api Frizzole >> quello si spostò, per lasciar posto a una scala a chiocciola di pietra, il gruppo salì la scala fino alla porta dell’ufficio. Quando entrarono il Serpeverde si ritrovò in una stanza circolare, tappezzata da centinaia di quadri, che ritraevano, pensò lui, i vecchi presidi, al centro dello studio su un piano rialzato c’era una grande scrivania, a vederla molto antica, dietro di essa una grande poltrona con lo schienale dritto.

Tutto l’ufficio era pieno di oggetti argentati che emettevano suoni o sbuffi di vapore, Albus si girò verso i quadri, il suo sguardo cadde su uno di essi, era un uomo magro, dalla faccia rotonda e lo sguardo servero, con capelli neri come la pece e un lungo naso adunco, lesse il cartellino “Sverus Piton Preside di Hogwarst dal Settembre al Giugno 1998” e così era quello il preside di cui gli aveva parlato suo padre. Rimase li in piedi a fissare il quadro quando una voce lo fece tornare in sé

<< Buona sera ragazzi, vi starete chiedendo perché vi ho convocati qui a quest’ora, bene è successa una cosa abbastanza grave, e volevo dirvela io prima dell’edizione di domani mattina della Gazzetta del Profeta. >> a parlare fu la professoressa McGranitt, aveva sul volto un’aria molto preoccupata, quando riprese a parlar, si rivolse più che altro a Neville

<< Sembra che alcuni sostenitori di Voldemort, siano riusciti a fuggire, e ora sono tornati. I vostri padri - tornò a rivolgersi ai tre- Erano in missione per il Ministero, e sono stati attaccati, fortunatamente sono riusciti ad agire prima che succedesse il peggio, i Mangiamorte sono scappati. Ma i vostri genitori saranno qui tra qualche secondo con una passaporta >> infatti qualche istante dopo un barattolo si materializzò nell’ufficio e quattro persone sbucarono da nulla. I tre ragazzi si fiondarono tra le braccia dei genitori ed esplosero di domande, un attimo dopo e Neville disse

<< Ragazzi calma, lasciate che siano i vostri genitori a parlare, racconteranno tutto >> e così dicendo andò verso il quartetto, e salutò i suoi vecchi amici.

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Capitolo 6
*** 6. Domande ***


La professoressa McGranitt fece apparire diverse sedie, quando tutti furono seduti, il ragazzo sopravvissuto iniziò a parlare

<< Eravamo in missione per il Ministero, quando siamo stati accerchiati da sei mangia morte, sapevano che saremmo andati li, fortunatamente noi Auror siamo pronti per qualsiasi cosa e siamo intervenuti, ma quelli appena abbiamo lanciato qualche incantesimo, si sono volatilizzati. Adesso ragazzi >> e si girò verso i figli

<< Devo parlare con il professor Paciock e la professoressa McGranitt, andate nelle vostre sale comuni. >> si alzò e abbracciò forte i suoi figli

<< Ci rivedremo presto >> disse loro, salutò la nipote, la preside disse loro di aspettare fuori dalla porta e che un Prefetto per casa sarebbe arrivato per riportali indietro. I tre uscirono e subito Albus e Rose si appiccicarono alla porta per poter sentire, ma James disse sussurrando

<< Ehi levatevi, ho queste >> e parlando tirò fuori tre fili color carne, che Albus riconobbe subito per le Orecchie Oblunghe

<< Le ho prese al negozio di zio George, anzi diciamo che m le ha regalate. Su levatevi così possiamo sentire. >> si abbassò e mise un capo di ogni orecchia sottola porta, i tre avvicinarono l’altra parte e sentirono subito i loro genitori parlare come se fossero stati li con loro

<< Abbiamo ricevuto una lettera “La guerra non è ancora finita. Temete”  non sappiamo chi possa averla mandata, ma sicuramente qualcuno che era molto ficino alla causa di Voldemort >> disse Harry, poi un’altra voce parlò

<< Io ho una teoria, e tutti voi sapete qual è… >> inizò Ron ma Ginny disse

<< Suvvia Ron, non può essere stato lui, adesso ha una famiglia, non credo che rischierebbe tanto per una battaglia già persa in partenza >>

<< Mmh non ne sarei tanto sicuro, se dovesse scoppiare un’altra guerra, non so come andrebbe a finire, e vorrei non scoppiasse. Ora dobbiamo concentrarci su chi potrebbe aver mandato la lettera>> concluse Harry. I tre ragazzi fuori dall’ufficio si alzarono e scesero le scale, arrivati nel corridoio James disse      

<< Un’altra guerra, secondo voi scoppierà veramente? >>

<< Non lo so, ma vorrei tanto sapere di chi stavano parlando. Secondo voi chi potrebbe essere? >> chiese loro Rose, ma prima che i due potessero rispondere, arrivarono due Prefetti che li riportarono nelle loro sale comuni. Il mattino dopo, come era prevedibile, tuta la scuola sapeva quello che era successo ai due Auror  più famosi di sempre. Quando Albus si sedette al tavolo per la colazione, fu sommerso di domande da vari compagni, molti dei quali non aveva mai visto, quando la situazione iniziò a degenerare, arrivarono Scorpius e Tyler, che lo portarono fuori, lontano da tutti. Essendo sabato, i tre scesero verso il parco, arrivati al riparo di un grosso albero, al limitare della Foresta Proibita, i tre si sedettero e Albus finì la colazione. Passò qualche minuto e Tyler non resistette

<< Ci puoi dire che cosa è successo? >> Scorpius gli diede una gomitata forte

<< Cosa dovrei dirvi, era tutto scritto sulla Gazzetta del Profeta. Ci sono ancora in giro dei sostenitori di Voldemort che danno problemi. Tutto qui >> disse Albus

<< Be io ho scritto a mio padre, sapete anche lui lavora al Ministero, certo non è Auror, ma probabilmente, tutto il suo ufficio sarà impegnato a dare una mano. Magari può dirci qualcosa. >>  concluse Scorpius, poi i tre  tirarono fuori i libri e iniziarono i compiti di Storia della Magia ( scrivete 50 centimetri di pergamena sulle battaglie dei Goblin del tredicesimo secolo).

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Capitolo 7
*** 7. Quidditch ***


Per tutta la settimana seguente, non si parlava dal’altro che del ritorno dei Mangiamorte e l’attacco agli Auror. Albus, suo fratello e sua cugina furono al centro dell’attenzione, tutti i loro compagni di scuola, anche Corvonero e Tassorosso li seguivano nei corridoi e li bombardarono di domande. Ma l’arrivo di sabato calmò le acque, era arrivata la tanto attesa prima partita di Quidditch, Serpeverde contro Grifondoro.

Quel sabato mattina, tutta la scuola si riversò nel parco, verso il campo da Quidditch, quello era lo sport più famoso nel mando magico, era come il calcio per i babbani, solo che si giocava su manici di scopa e c’erano quattro palle, la Pluffa era grande e rossa, se la passavano i cacciatori per fare goal, poi c’erano i Bolidi che cercavano di disarcionare i giocatori, infatti ogni squadra aveva due battitori muniti di mazze per colpirli, infine c’era il Boccino d’Oro, questa palla era molto piccola e alata, velocissima ed era difficile da vedere, era compito del cercatore prenderla prima della squadra avversaria.  A chi lo prendeva, venivano attribuiti centocinquanta punti. Negli ultimi vent’anni, il cacciatore più formidabile, e ancora adesso non eguagliato, era Harry Potter. Albus scese verso il campo con sua cugina e i suoi due migliori amici, arrivati all’entrata si separarono, il campo da Quidditch aveva una forma ovale, alle due estremità c’erano 3 anelli d’ora alti almeno quindici metri, gli spalti erano composti da centinaia di seggiolini, e chi voleva, poteva alzarsi in volo per vedere meglio la partita. C’erano anche delle torri, ma li erano ospitati i professori, la preside e vari rappresentanti del consiglio della scuola. In pochi minuti lo stadio si riempì, prevalevano più i colori di Grifondoro, anche le altre due case tifavano per loro, ma i Serpverde si facevano sentire.

Si aprirono due portelloni e uscirono le due squadre, i Grifondoro capitanati da una ragazza del quarto anno, mentre i Serpeverde da un ragazzo corpulento, che Albus conosceva di vista e sapeva che si chiamava Matthew. Si misero in cerchio sopra il campo, alcuni istanti dopo li raggiunse Madama Boom. Si mise al centro del campo, aprì la cassa rettangolare, e ne uscirono i Bolidi e il Boccino d’Oro, prese la Pluffa la lanciò in aria, la partita era cominciata. Per fortuna, si disse Albus, facevano la cronaca, perché per Albus era abbastanza veloce cme gioco, visto che non era abituato. A parlare al megafono magico c’era Stuart, che si era presentato poco prima, e stava dicendo

<< Grifondoro in possesso palla, Potter passa a White, la ragazza si sta avvicinando agli anelli … argh non ci voleva, viene intercettata dal capitano dei Serpeverde, che fila in direzione degli aneli, e con un’ottima formazione Testa di Falco, i Serpeverde sono in vantaggio di dieci a zero >> 
Albus saltava, rideva e gridava dalla felicità insieme al resto della casa, dalla parte opposta del campo si alzarono fischi dei Grifondoro, il ragazzo alzò lo sguardo verso suo fratello, che in quel momento era in posso della Pluffa, e notò che era molto bravo, ma si concentrò di nuovo sulla partita, Grifondoro segnò due reti, ma gli avversari non demorsero e riuscirono a segnare ancora, al momento il punteggio era pari, pochi minuti dopo James fece un altro gol, ma non passo molto che i Serpeverde erano in vantaggio per cinquanta a trenta.

Lo stadio era in delirio, non si era mai vista una partita con così tanti colpi di scena, e senza falli, infatti Stuart stava dicendo

<< Carissimi studenti, era da tanto tempo che i Grifondoro e Serpeverde non si scontavano così lealmente, ora Potter in possesso palla, sfreccia verso gli anelli avversari, e no viene fermato da un battitore. Adesso il capitano dei Serpeverde, Matthew Jackson, in possesso palla, ma gli viene sottratta da una avversaria, Maggie, e si Grfondoro segna!!! >>
La parte di stadio rossa e oro scoppiò in urli e grida, erano sotto di soli dieci punti, e riuscirono presto a raggiungere gli avversari, Scorpius guardò gli amici e disse

<< Secondo me finirà pari, sono troppo forti le due squadre! >> ma Tyler titubante disse

<< No non credo. Entrambe le sqaudre cercheranno di portare a casa la vittoria. >>  dopo una buona mezz’ora Serpeverde conduceva per centonovanta a cinquanta, quello che accadde di li a poco successe cos ì velocemente che Albus fece fatica a seguire l’azione, la cercatrice dei Grifondoro, iniziò una salita vertiginosa, seguita dal Serpeverde, molti pensarono ce fosse un’azione diversiva, ma Albus vide uno sprizzo d’orato un po’ più in alto, Sarah, così si chiamava la ragazza secondo la cronaca di Stuart, spinse leggermente di più la sua scopa e prese il boccino.

Ci furono molti “ohhhhhhh” e “ahhhhh” come aveva previsto Tyler,  la partita finì centonovanta a duecento, anche se solo di 10 punti Grifondoro aveva strappato la vittoria. I due capitani si diedero la mano per la meravigliosa partita priva di falli e infortuni.

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Capitolo 8
*** 8 ***


Uscito dallo stadio, Albus stava parlando con i suoi migliori amici della partita, e di come il prossimo anno avrebbe cercato di entrare in squadra, dietro di se si sentì chiamare, era Rose, in compagnia del guardiacaccia. I tre si diressero verso di loro, entrambi molto felici per la vittoria, Rose salutò e disse

<< Ehi Al, Hagrid ci ha invitati a bare un the da lui. >> ma vedendo  anche gli altri due Serpeverde, guardò il guardiacaccia che disse

<< Se siete amici di Al e Rose siete i benvenuti nella mia capanna. Venite >> così i cinque si diressero verso la casetta di legno, quando entrarono Thor jr diede loro un caloroso e , soprattutto, umido benvenuto, si sedettero al tavolo e Hagrid disse  guardando Scorpius

<< Tu mi ricordi molto una persona, non è che sei il figlio di Malfoy? >> chiese con un po’ troppa cattiveria nella voce

<< Si ma lui è molto gentile, e non ha problemi con i Grifondoro o figli di Babbani >> intervenne prontamente Rose, e sia Albus che Scorpius le erano grati, infatti questo addolcì l’espressione  del gigante, poi si voltò verso Tyler e disse

<< E tu chi sei? >>

<< Io sono Tyler, Tyler Smith.>> rispose l’amico con un mezzo sorriso sulle labbra. Finite le presentazioni, tutti e cinque, si anche Rose, incominciarono a parlare della partita appena vista. Quando il sole cominciò a calare si diressero verso il castello per la cena, appena superato il Salone d’Ingresso, Scorpius prese da parte Albus e gli disse, in un sussurro

<< Sai Al, ho notato una cosa oggi, mentre Rose ha preso le mie difese, credo che… >> ma non finì mai la frase, e si precipitò verso il tavolo per cenare. Tornati in sala comune, iniziarono a fare i compiti, la professoressa Altman aveva dato loro un tema di cinquanta centimetri sulle proprietà e usi del Bezoar, finito con Pozioni iniziarono con Trasfigurazione. Quando Albus alzò lo sguardo dalla pergamena, vide che la sala comune era quasi deserta, sbadigliò e si trascinò a letto. La mattina dopo lui e suoi compagni vennero svegliati da un profumo di zucca al forno, dolci e tutte cose che misero loro l’acquolina in bocca.
Si vestirono velocemente, e arrivati in Sala Grande si ritrovarono centinaia di zucche intagliate che emettevano una luce strana, pipistrelli veri che svolazzavano per tutto il soffitto, i quattro tavoli erano addobbati con tanti teschi, candele colate e zucche. I tre Serpeverde fecero colazione, e in quel momento Albus si ricordò una cosa

<< Ehi Scorp ieri sera mi stavi dicendo una cosa su mia cugina, di che si tratta? >> chiese all’amico

<< No lascia stare non era niente!!!! >> rispose in fratta, troppa fretta notò Albus, ma si disse che prima o poi avrebbe scoperto cosa nascondeva il suo amico.

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Capitolo 9
*** 9 Ritorni ***


Quella sera, per il banchetto di Halloween, le tavole era piene di dolci, dalle mele caramellate, alla torta di zucca farcita alla crema, tanti biscotti e lecca-lecca, Albus e i suoi amici si sedettero e ci diedero dentro, finito di mangiare, gli spettri diedero un piccolo spettacolo, a metà della scena della decapitazione venuta male di Nick-Quasi-Senza-Testa dal Salone d’Ingresso si sentì un urlo agghiacciante e l’infermiera della scuola, Lady Surrey, entrò di corsa e si diresse verso la professoressa McGranitt, le sussurrò qualcosa e vari professori si alzarono, e seguirono l’infermiera fuori. La preside disse ai fantasmi di continuare, ma lo spettacolo durò poco, visto che tornarono tutti i professori, con l’espressione molto preoccupata in volto, la McGranitt si girò verso la scuola e disse

<< Prefetti riportate immediatamente gli alunni nei propri dormitori! Capiscuola restate dove siete, devo parlare con voi >> detto ciò Albus e i Serpeverde seguirono i loro prefetti, passando vicino al muro dell’entrata lessere

Voi sopravvissuti alla guerra, temete non è ancora finita!! Noi veri seguaci siamo più forti e potenti di prima. Temete”

i tre Serpeverde si guardarono, girandosi verso la Sala grande incrociò lo sguardo di suo fratello e sua cugina, anche loro avevano letto la frase, con un solo movimento delle labbra, Albus disse
“Domani mandiamo un gufo a mamma e papà”

e poi seguì i compagni verso la sala comune.
La mattina dopo, come era prevedibile, il muro fu coperto, nei corridoi non si parlava d ‘altro. Ovviamente la notizia era in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta, e quando Albus si sedette al tavolo per fare colazione, un barbagianni atterrò davanti a lui con una copia del giornale, lui pagò sei zellini, e prese a leggere la notizia, lesse che alla scuola fu affidata una pattuglia di Auror, ma non dicevano se anche suo padre e suo zio facevano parte della squadra, dopo pochi minuti arrivarono Rose e James, quest’ultimo con una lettera aperta in mano, la consegnò ad Albus e lesse

Cari James Albus e Rose
Abbiamo saputo quel che è successo, stati calmi, nel pomeriggio dovremmo venire per parlare con la professoressa McGranitt, e troveremo il tempo di stare un po’ con voi. Dite a Rose che i suoi le scriveranno non appena suo padre torna a casa dal Ministero.
Un saluto a tutti e tre, vi vogliamo bene
Baci mamma e papà




Angolo autrice
 questo capitolo, non mi piace, non so che mi sta capitando, mi è venuto il blocco dello scrittore, il che non mi va bene, visto che questa storia mi stava venedo bene,qui ho voluto riprendere il fatto del ritorno dei Mangiamorte, uno per inserire di nuovo il trio, due perchè c'è un motivo e lo spiegherò più avanti, sempre che la fantasia, di cui normalmente sono piena zeppa, non mi abbandoni

be a voi i giudizi!!! <3 :)

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Capitolo 10
*** 10 Strane rivelazioni ***


Quel giorno concentrarsi alle lezioni fu difficile, per fortuna Albus dovette fare due ore di Pozioni e dovette rimanere lucido per non far scoppiare il sotterraneo, ma appena iniziò Storia della Magia dovette resistere solo dieci minuti alla soporifera voce del professor Ruf , qui Albus iniziò a viaggiare con la mente, su chi e perché ha lasciato quella scritta. Chi vorrebbe avere una terza guerra magica? E come mai i sostenitori del più grande mago oscuro di tutti i tempi sono ancora in circolazione? Suo zio Ron aveva un’idea sul presunto responsabile, e forse sapeva anche a chi si riferisse, ma non poteva essere vero, come diceva sua madre, non rischierebbe con una famiglia. Dopo le lezioni Albus, sua cugine e James furono accompagnati da Neville e il professor Finnigan nell’ufficio della Preside, li trovarono i loro genitori, il Ministro della Magia e una donna, e a prima vista non era più vecchia di suo padre di un paio di anni, quando la porta si fu chiusa, la preside parlò

<< Buon pomeriggio ragazzi, vorrei presentarvi il Ministro Kingsley  Shacklebolt, e la Vice ministro statunitense  Alex White >> i due chinarono il capo in segno di saluto, poi il ministro disse, con una voce profenda e che rassicurava

<< Bene Minerva, io adesso devo andare, devo incontrare il Primo ministro Babbano, e avvertirlo del problema, buona giornata a voi >> concluse guardando i presenti, si incamminò verso il camino, e tramite polvere volante, scomparve. Passarono alcuni istanti di silenzio poi il porfessor Finnigan disse

<< Professoressa perché ci ha convocati qui? E perché c’è anche il Vice-Ministro americano? >> era evidente che i due professori, e il trio di ragazzi si stavano chiedendo la stessa cosa

<< Allora riguardo alla signorina White è meglio che vi informi Harry >> e così dicendo lasciò la parola  a Harry

<< Quello che sto per dirvi, ragazzi, è abbastanza complicato, anche io ho fatto molta fatica a capire e crederci. La ragazza qui presente, e vorrei che la professoressa McGranitt mi dia una mano, è una persona molto legata alla nostra famiglia, ovvero è vostra zia, nonché mia sorella. Professoressa, vorrei che continuasse qui lei, sa tutto quel che è successo >> così Harry finì di parlar lasciando il gruppo a bocca aperta, esterrefatto.

<< Si ragazzi, Alex è vostra zia. Pochi sapevano che Harry avesse una sorella più grande, infatti la mattina dopo che Lord Voldemort compì quell’atto spregevole, nel quale rimasero uccisi i vostri nonni, e vostro padre ricevette la cicatrice, io e il professor Silente >> e accenno al quadro dietro la scrivania, il quale annuiva alla storia della preside

 << Andammo alla casa degli amici dei vostri nonni, dove si trovava Alex, rimasta li per la festa di Halloween. Parlammo a lungo con i signori White, e acconsentirono a prendere in custodia la bambina, poi Silente modificò le memoria ad Alex, affinchè non ricordasse niente, dei due anni come Potter, per proteggerla in futuro. Proteggerla da ogni pericolo, e devo dire che all’inizio non ero per niente d’accordo, ma con il passare del tempo e dei fatti che susseguirono, capii che Silente aveva fatto un ottimo lavoro. >> qui venne interrotta dal professor Neville

<< Mi scusi se la interrompo, ma come avete fatto a cancellare l’incantesimo del professor Silente? Poi aveva solo due anni quando tutto è successo, non si poteva ricordare niente, avrà sempre i ricordi della sua vecchia vita. La prego mi aiuti a capire >> chiese Neville

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Capitolo 11
*** 11. Racconti ***


Quando Neville finì di parlare, la preside si girò verso il dipinto del Professor Silente e disse 

<< Lascerò che sia l’artefice di tutto a spiegarvi come si sono sviluppate le cose >> 

<< Buona sera ragazzi, è bello rivedervi, e grazie Professoressa McGranitt per il suo racconto esaustivo, ha detto tutto. Ora continuo io, signor Paciock lei chiede come abbiano rimodificato la memoria della signorina Potter, ormai è giusto chiamarla così, bene hanno seguito le mie istruzioni, dato che il primo incantesimo l’avevo praticato io, e sono stato un mago molto abile.>> e dall’espressione sul viso di neville capì di aver risposto alla domanda precedentemente fatta

<< Ovviamente vi starete chiedendo come mai proprio ora ho dato istruzioni per ridare quei due anni di memoria ad Alex. Due anni non sono poi molti, ho fatto questo incantesimo per proteggerla, i seguaci di Voldemort non dovevano sapere che Harry aveva una sorella, altrimenti l’avrebbero usata per arrivare a lui, essendo stata smistata in Serpeverde, poteva benissimo entrare nei loro ranghi, ma fortunatamente lei è una persona coscienziosa, e ha capito subito da che parte stare.- il professore prse una piccola pausa -  Come ho già detto lo smistamento avviene troppo presto. Ho deciso di togliere l’incantesimo adesso, perché volevo che fosse in un periodo di calma nel mondo magico, e anche se dai Mangiamorte sono riusciti ad evitare Azkaban, non sarebbero stati una minaccia, per una strega dalle doti uniche che è la signorina Potter. Ora vorrei dare la parola a lei, ci spieghi come mai è qui. >>
e il ritratto del vecchio preside si bloccò, come inanimato. Per tutto il tempo, Albus che era seduto vicino al padre, non poteva credere a quello che stava capitando, il ritorno dei seguaci del amgo più oscuro di tutti, il ritorno di una zia di cui nessuno sapeva l’esistenza. Non ci stava capendo niente, e lanciando un’occhiata al fratello capì che anche lui era dello stesso avviso, mentre Rose, stava ascoltando tutto con estrema attenzione. Albus si girò verso, quella che ormai doveva considerare sua zia e ascoltò quello che aveva da dire

<< Molte grazie professore. Beh che dire, io sono frastornata quanto voi, è vero i ricordi che mi hanno ridato non sono molti, e il resto sono quelli degli anni passati nella famiglia adottiva. Non se voi mi avete mai vista a scuola, essendo stata smistata nei Serpeverde, come ha ricordato il professor Silente, non eravamo molto amici, poi essendo di due anni più grande era ancora più difficile.>> disse Alex, con una voce che trasmetteva sicurezza e tranquillità, un po’ come, penso Albus, il Ministro Shacklebolt. Dopo una breve pausa continuò

<< Ora sono qui da voi, il Ministro dalle Magia, non è potuto venire, per un appuntamento urgente, ma sono stata incaricata di dirvi che abbiamo messo a disposizione il secondo nucleo di migliori Auror del nostro dipartimento, oggi poeriggio arriveranno per proteggere la scuola, e io sono stata dislocata nel vostro Ministero per ulteriori indagini. Spero di poter conoscere tutti voi >> e concluse la frase con un sorriso che tolse il fiato. Albus la guardò bene, era alta, con un bel fisico, poteva sembrare quasi una ragazza indifesa, ma sicuramente per essere vice ministro era una strega molto abile e forte. E di sicuro il Serpeverde, pensò che non vedeva l’ora di conoscerla per farsi dare qualche consiglio, visto che lei è l’unica di famiglia ad essere stata nella sua stessa casa, ed era una fortuna.  
 

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Capitolo 12
*** 12. Pensieri ***


Usciti dallo studio della preside, il triosi salutò con i genitori, e l’appena ritrovata zia, che disse loro che ci sarà occasione per conoscersi. Dopo le due ore di Pozioni, quel pomeriggio, Albus, Rose e James andarono a trovare Hagrid, e gli raccontarono tutto, anche lui fu sbalordito riguardo ad Alex e disse

<< Ma tu guarda, Alex White è vostra zia. Me la ricordo quando era a scuola, stava quasi sempre per i fatti suoi, non stava in brutte compagnie. E ora che è anche vice ministro americano, è un grande passo per una Serpeverde. Vedi Albus, te che eri tutto preoccupato, sei come lei, un tipo a posto. >> e finì la frase con un sorriso in mezzo alla folta barba.

Quando uscirono, per tornare al castello, videro sul viottolo principale, un gruppo di maghi con mantelli neri lunghi fino al terreno, capitanati dalla Preside, Albus si fermò e vedendoli con quelle divise, l’aria importante pensò che quello doveva essere il lavoro più bello al mondo, ovviamente lo pensava tutte le volte che vedeva il padre tornare a casa dopo un turno al Ministero. Prima della cena la preside disse davanti alla scuola, che per un certo periodo di tempo gli Auror avrebbero fatto parte dello staff della scuola, per prevenire attacchi e proteggerla.
 
 
Novembre passò tranquillamente, sembrava che il caso Mangiamorte fosse stato dimenticato, il muro vicino all’ingresso della Sala Grande era stato pulito, ma gli Auror continuavano a circolare. Un pomeriggio di metà Novembre Albus, Rose Tyler e Scorpius si trovavano da Hagrid per un tè, quella notte aveva nevicato tanto, il parco era sommerso da uno strato compatto di candida neve, e la capanna del guardiacaccia sembrava fatta di marzapane. Il gruppetto era intento a parlare dell’ultima partita di Quidditch prima di Natale, Corvonero contro Tassorosso, tutti , anche Hagrid, speravano nella vittoria di Corvonero così i Serpeverde sarebbero passati subito al secondo posto. Poi Hagrid, vedendo che Rose si stava annoiando chiese

<< Allora, per le vacanze cosa farete?Starete qui a farmi compagnia? >> ma non si sorprese quando tutti risposero che sarebbero tornati dalle proprie famiglie.
Il pomeriggio passò veloce, e ben presto Albus e i suoi amici si avviarono verso il castello per una cena veloce, e poi subito verso la sala comune per cercare di finire la pila di compiti che, man mano che si avvicinavano le vacanze di Natale, si stava creando. Albus era a metà del suo tema per il professor Finnigan (descrivete l’incantesimo della Pastoia total-body e  il suo contro incantesimo) quando disse

 << Sapete mi stavo chiedendo se non fosse stato uno studente a scrivere quella cosa sul muro, ad Halloween. >> e guardò i suoi migliori amici, il primo a rispondere fu Tyler

<< Si anche io ci stavo pensando, ma chi potrebbe volere una cosa del genere? Secondo me, se è stato uno studente, non agiva di sua spontanea volontà, per me è stato stregato. >> anche Scorpius rispose, ma era più dubbioso

<< Non so bene cosa pensare. E’ ovvio che è stato qualcuno all’interno della scuola, ma non possiamo escludere anche quelli fuori. Ricordiamo che ci sono tanti passaggi segreti, e i vecchi alunni di sicuro li conoscono. >> concluse Scorpius, certo aveva ragione, non si dovevano escludere persone all’esterno, ma Albus aveva il presentimento che colui o colei che aveva scritto quel messaggio, era ancora dentro la scuola. 

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Capitolo 13
*** 13. Buone prospettive ***


Col passare dei giorni non ci furono novità sugli eventi, così arrivò l’ultima settimana di scuola, prima delle vacanze di Natale, e come fu prevedibile tutti i professori incominciarono a parlare degli esami di fine anno, e, di come tutti gli studenti, dopo le vacanze dovessero impegnarsi a fondo.

L’ultimo giorno di lezioni, un gruppo di Auror, capitanati da Alex Potter, arrivarono al castello per parlare con la professoressa McGranitt, si diceva che un gruppo di essi rimaneva a scuola come protezione, Albus e Scorpius, mentre salivano la scalinata principale per andare in Biblioteca dopo  pranzo, urtarono una persona, quando alzarono lo sguardo, Albus si ritrovò di fronte alla zia, era passato tanto tempo da quell’incontro nell’ufficio della preside.
Il Serpeverde era un po’ a disagio, non sapeva cosa dire, gli sembrava ancora così strano che quella donna potesse essere sua zia, quel silenzio prolungato fu spezzato proprio dalla donna che disse, guardando Scorpius

<< Te sei il figlio di Draco Mlafoy giusto? Gli somigli tanto, e lui è un caro amico. Come sta? >> chiese gentilmente, e Scorpius molto imbarazzato, disse

<< Si io sono Scorpius Malfoy, piacere. Mio padre sta molto bene grazie. >> in quel momento un Auror alle spalle di Alex disse, avvicinandosi alla donna            

<< Vice Ministro, è meglio muoversi, avete un incontro con il primo Ministro babbano tra mezz’ora. >> e detto ciò tornò al suo posto

<< Si hai ragione Martin, grazie per averlo ricordato. >> poi si rivolse al nipote e disse 

<< Be Albus, noi ci rivedremo per Natale immagino. E’ stato un piacere conoscerti Scorpius, salutami tanto tuo padre, se ho tempo verrò a trovarvi. >> concluse rivolta al giovane Malfoy. Poi diede segnale ai suoi uomini, alcuni di loro risalirono le scale, altri la seguirono fuori nel parco innevato. I due ragazzi raggiunsero Rose in Biblioteca, per rimanere tranquilli e al calduccio, e la trovarono chinata sui libri, intenta a fare i compiti delle vacanze. Il pomeriggio trascorse tranquillo, dopo cena, nel dormitorio, Albus e Scorpius erano intenti a preparare i bagagli per il giorno dopo, e notarono che Tyler li osservava, ma non stava preparando il baule, e gli chiese

<< Come mai non ti prepari? >>

<< Be io rimango qui, non voglio tornare a casa, non ve l’ho mai detto, ma vivo solo con mio padre, da quando mamma è morta dandomi alla luce. Lui da la colpa a me, ed è sempre ubriaco. Quindi almeno per Natale voglio stare lontano da lui. >> rispose Tyler con voce smorzata

<< Cavoli, mi ero dimenticato di dirtelo, ho chiesto a papà se potevi venire da noi, mi è arrivata la risposta sta mattina, e ha invitato anche te Albus e tutta la tua famiglia un giorno a cena. >> rispose Scorpius, gli altri due lo guardarono increduli, e iniziarono a prenderlo a cuscinate per essersi dimenticato di dire una cosa simile. Dopo un quarto d’ora, e due cuscini rotti, Tyler iniziò a preparare i bagagli insieme agli amici, e Albus si ritrovò a pensare che questo Natale sarebbe stato uno dei più belli in assoluto.

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Capitolo 14
*** 14. ***


La mattina seguente, i tre amici si recarono con i loro bauli, nella Sala d’Ingresso, in attesa di Rose e James. I due Grifondoro arrivano cinque minuti più tardi, il più grande dei Potter fece una smorfia alla vista di Scorpius, ancora non aveva accettato che il fratello fosse suo amico.
Si avviarono nel parco dove lasciarono i bagagli, che vennero portati in stazione dagli addetti, e seguirono Hagrid verso la stazione, il parco era coperto di neve. Era uno spettacolo a dir poco mozzafiato, le zone, coperte di neve, che erano rimaste intatte facevano venire voglia di iniziare una battaglia di palle di neve. In dieci minuti erano arrivati al binario, i tre Serpeverde e due Grifondoro, salutarono a turno il guardiacaccia e gli augurarono buon Natale.

Saliti sul treno James li salutò e disse loro che si sarebbero rivisto all’arrivo, e corse via raggiungendo Fred Jordan. Il gruppetto si avviò in cerca di uno scompartimento, ne trovarono uno verso la fine del treno, entrarono e si accomodarono, mentre il convoglio iniziava a prendere velocità. Nel giro di pochi minuti Hogwarts sparì dalla loro vista. Per tutto il viaggio parlarono delle vacanze, di Quidditch, un paio d’ore dopo arrivò la signora con il carrello dei dolci, e i ragazzi si abbuffarono.
Verso mezzo giorno il treno incominciò a rallentare, finché non entrò in stazione, scesi dal treno i ragazzi recuperarono i loro bagagli e si fecero largo alla ricerca dei loro genitori. Albus e Rose raggiunsero i Potter e Weasley che li aspettavano vicino alla barriera che riportava a King’ Cross, poco dopo furono raggiunti sa James, che era in compagnia di Fred Jordan e i genitori di quest’ultimo.

<< Mamma, papà >> iniziò a dire James << Fred mi ha invitato a casa sua per le vacanze di Natale, posso andare? Dai vi prego! >> i due Potter si guardarono e poi il Prescelto disse

<< Va bene James, ma comportati bene. E comunque volevamo invitare i Jordan per la cena di Natale da noi, ci saranno anche George e Angelina, spero di vedervi Lee >>

<< Sicuro Harry, è una vita che non passiamo del tempo tutti insieme. Ci saremo di sicuro. Ora scusate ma dobbiamo proprio andare, altrimenti il parcheggio Babbano scade. >> e così dicendo Lee e i due Grifondoro sparirono oltre la barriera, verso il mondo non magico.
Appena James sparì, Albus disse al padre

<< Papà, Scorpius ha detto che siamo invitati a casa sua un giorno delle vacanze. Possiamo andare? >>
Prima che Harry poté rispondere un gruppetto si avvicinò a loro, erano Scorpius, Tyler e il signor Malfoy. Il biondo si fermò e disse

<< Buongiorno Potter >> rivolto a Harry << Volevo invitare la tua famiglia e i Weasley al Manor per una serata, così i nostri figli staranno in compagnia. Ora scusate ma dobbiamo andare, aspetto il gufo di Albus con la risposta. Buona giornata a voi. Albus è un piacere conoscerti. >> concluse Malfoy con una stretta di mano al figlio di Potter, e con un cenno del capo salutò i vecchi compagni di scuola e se ne andò, seguito dal figlio e Tyler.

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Capitolo 15
*** 15. ***


La mattina della Vigilia di Natale, Albus si svegliò molto presto infastidito da un raggio di luce che entrava in camera dallo spiraglio della porta. Si avvicinò per chiuderla, quando sentì i suoi genitori che parlavano giù in salotto. Allora senza far rumore, uscì dalla stanza e si avvicinò alle scale per sentire meglio, ma quando una persona parlò capì che i genitori non era soli, scese qualche gradino e vide su zia Alex seduta su una poltrona, con addosso ancora il mantello da viaggio, e stava dicendo

<< Si presume che dietro a questi fatti, ci sia qualcuno ancora molto legato a Voldemort e alla sua causa. Il reparto degli Auror americano si sta occupando di questa cosa, ma ancora non siamo riusciti ad arrivare a nessuna conclusione.  Voi avete qualche idea? >> chiese rivolta al fratello

<< No, non sappiamo niente. Una settimana fa sono andato ad Azkaban, per interrogare uno dei Mangiamorte, ma non sono riuscito ad avere alcuna informazione. Da qual che ho saputo non era abbastanza vicino al suo padrone. >> rispose Harry Potter

<< Ora devo proprio andare >> incominciò a dire Alex, guardando l’orologio alla parete

<< Se sappiamo qualcosa vi informerò subito. Buona Vigilia Harry, Ginny… salutatemi  tanto i ragazzi. >> la Vice-Ministro si avviò verso la porta quando Ginny disse

<< Alex aspetta, perché non vieni da noi a passare il Natale? Il lavoro può aspettare per un paio di giorni. Dai vai a casa a prendere le tue cose, starai da noi! >> e così dicendo la salutò e si diresse verso la cucina, la Vice ministro si voltò verso il fratello lo saluto, ringraziò e uscì.
Albus risalì li scalini, e tornò in camera, pensando a quello che aveva appena sentito, doveva dirlo a Scorpius e Tyler, ma non li avrebbe visti di li a qualche giorno, ed in quel momento gli venne un’idea geniale. Si vestì velocemente e scesa in cucina per la colazione. Ad accoglierlo c’erano sua madre e Tippy l’elfo domestico che Albus adorava

<< Padroncino Albus bene alzato, vuole che le prepari la colazione?uova e pancetta??Tippy sa che gli piacciono tanto. >> chiese l’elfo avvicinandosi

<< Si Tippy grazie mille. >> rispose Albus accarezzandogli la testolina, e andò a sedersi vicino alla madre, intenta a leggere La Gazzetta del Profeta. Era buffo, pensò Albus, il modo in cui Tippy era finito in casa loro, quando si presentò sulla soglia del numero 12 di Grimmuald Place, era stato appena liberato, e suo padre lo accolse, dicendogli che poteva comunque lavorare per loro, ma lo trattava in modo diverso da tutti gli altri maghi, lo pagava e a ogni Natale gli regalava dei vestiti.
Una volta Albus chiese a suo padre il perché di quel comportamento e lui gli raccontò la storia di Dobby, un suo caro amico, anch’egli  elfo, che lo aveva aiutato nella seconda guerra, e disse che noi maghi dovevamo trattarli come esseri umani. Era felice di avere dei genitori così fantastici. Quando si sedette sulla panca sua madre mise da parte il giornale e diede un bacio affettuoso a suo figlio e disse

<< Oggi viene la zia Alex, passerà qui da noi il Natale. Così potremmo conoscerla meglio. >> quando Tippy portò in tavola la colazione, sua madre salì al piano di sopra a chiamare Lily.
Per qualche minuto Albus mangiò in silenzio, ma uno sguardo alla prima pagina del Profeta attirò la sua attenzione.

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Capitolo 16
*** 16. Strani eventi ***


NUOVI “ATTACHI” NEL MONDO MAGICO
I MANGIAMORTE DI RITORNO?

 
Nuovi attacchi scombussolano il mondo magico. Nelle tarde ore di ieri sera, alcuni Mangiamorte, vecchi sostenitori di famigerato Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, si sono infiltrati nel Ministero della Magia, arrivando fino all’ufficio del Vice-Ministro, trovandolo vuoto. Non si sa bene cosa volessero fare, si sa solo che << Hanno portato via dei documenti molto importanti >> ha rilasciato un dipendete dell’Ufficio, che ora è sotto perquisizione, in cerca di indizi sui possibili responsabili.
Alcuni hanno presupposto che volessero rapire il Vice-Ministro per un riscatto per la morte del loro Capo. Altri invece pensano che il loro obbiettivo fosse l’Ufficio degli Auror, in cerca del Preselto, Harry Potter, che abbiano sbagliato strada? Di sicuro avrebbero fatto molta fatica, anche solo avvicinarsi all’ombra del signor Potter, essendo lui Capo del dipartimento degli Auror, e ottimo mago. Vi terremo informati sui possibili aggiornamenti e sviluppi.
Attachi sotto il naso del Ministro, da pagina 2 a 4, il Prescelto sotto torchio dai Mangiamorte? Da pagina 5 a 8


Albus allontanò subito il giornale, non voleva leggere altro. Come poteva essere, suo padre preda dei Mangiamorte? Non erano stati sconfitti, che stava succedendo? La frase sul muro di Hogwarts, l’agguato a suo padre e altri Auror e adesso questa. Doveva parlarne assolutamente con Scorpius e Tyler, quindi appena la madre entrò in cucina seguita da Lily chiese

<< Mamma possiamo invitare qui anche il mio amico Scorpius a pranzo oggi? Dai ti prego…così voi potrete parlare con il signor Malfoy, e so che la zia Alex era molto amica con lui. >>

<< Albus, non credo che sia una buona idea, oggi verranno lo zio Ron con i tuoi cugini e la zia, e anche Lee. Magari un altro giorno. >> rispose la madre, intanto che aiutava Tippy a fare la lista delle cose per il pranzo
In quel momento entrò Harry e chiese << Cosa sarà per un altro giorno? >> andò a sedersi vicino al figlio e rivolse l’attenzione verso di lui

<< Papà avevo chiesto alla mamma se potevamo invitare qui oggi il mio amico Scorpius >> disse Albus, con una piccola nota speranza nella voce
Il padre rimase zitto un po’, poi disse

<< Si perché no? Devo parlare con Malfoy, per lavoro. Si Albus manda pure un gufo a Scorpius, digli orario e dove venire. Adesso devo andare in ufficio, torno presto. >> saluto i figli, baciò la moglie e uscì. Albus finì in fretta la colazione, benché avesse lo stomaco chiuso dall articolo letto prima, salì in camera e scrisse la lettera per l’amico, legò la pergamena alla zampa di Rufus, e lo fece uscire dalla finestra. 

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Capitolo 17
*** 18. Vigilia... prima parte ***


Verso le undici e mezza il campanello suonò, Tippy  corse vero la porta e aprì all’ospite, tornando nel salotto, dove la famiglia Potter era radunata, disse
<< La signorina Alex è arrivata signora Ginny. >>
<< Grazie Tippy, falla entrare. >> rispose Ginny alzando lo sguardo dal libro che stava leggendo.
Quando Alex Potter entrò nel grande salotto venne raggiunta da una ragazzina di dieci anni, o poco meno, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
<< Ciao tu dovresti essere Lily >> disse Alex << è un piacere conoscerti. Ciao anche a te Albus. >> quando salutò i due nipoti andò dalla cognata e si sedette sul divano
<< Buona Vigilia Ginny, e grazie per avermi invitata. Harry non c’è? >> chiese guardandosi intorno, Lily era tornata a giocare con le figurine delle ciocco rane, mentre Albus era sdraiato a pancia in giù e faceva i compiti.
<< No è dovuto andare al Ministero, ma dovrebbe arrivare tra poco. Ci saranno anche mio fratello Ron con Hermione e i figli, e Lee , forse te lo ricorderai, con la famiglia e riporta qui James, e anche George con Angelina e i figli. Si prospetta una bella giornata. >> rispose Ginny, poi guardando il figlio chiese
<< Il tuo amico ha risposto? Così prepariamo anche per loro. >>
Albus alzò lo sguardo un po’ allarmato e disse, scattando a sedere come se avesse preso la scossa
<< Accidenti, mi sono completamente dimenticato, vado in camera a vedere se è arrivato Rufus e torno subito! >> e corse via dal salotto.
Passarono pochi minuti, e dall’ingresso si sentirono delle voci, poco dopo entrò in salotto Tippy seguito da Harry che disse
<< Sono tornato cara >> e salutò la moglie con un leggero bacio << E buona Vigilia Alex. Ci sono già i primi ospiti. >> e si sposò per far passare i primi tre ospiti.
 Era un trio strano, due molto simili con i capelli biondi molto chiari, magri e con il mento un po’ pronunciato, il terzo con i capelli castani e un fisico asciutto. Draco Malfoy si fece largo in salotto seguito da suo figlio Scorpius e l’amico Tyler. Ginny si alzò dal divano seguita da Alex e disse
<< Draco, che..ehm piacere averti qui, accomodatevi pure vado in cucina ad aiutare Tippy. >> e si avviò fuori dalla porta
<< Malfoy questa è Alex, credo che vi conosciate già. >> disse Harry notando le che i due si stavano guardando disse rivolto ai due ragazzi
<< Scorpius, Tyler perché non salite da Albus, sarà felicissimo di vedervi. Vai anche te Lily, e iniziatevi a preparare, tra poco saranno tutti qui. >> aggiunse alla figlia che si avviava insieme ai due Serpeverde al piano di sopra. Quando si girò verso la sorella e Malfoy li vide che stavano parlando molto amichevolmente.
<< Ma che ci fai qui? Pensavo che detestassi mio fratello! >> stava dicendo Alex ridendo
<< Tuo fratello? Questa me la dovete spiegare. No sono qui per Scorpius e Tyler, credo che preferiscano passare qui la vigilia, piuttosto che al Manor. Sai con papà appena uscito da Azkaban, e mia madre ancora un po' scossa, non c’è un’atmosfera molto felice.  E io e Potter, scusa, tuo fratello abbiamo delle novità sugli attacchi. >> disse Draco
<< Sì, ma sarà meglio parlarne più tardi. >> disse Harry, perché in quell’istante suonò il campanello, gli ospiti erano arrivati, la festa poté cominciare.
 
 
 

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Capitolo 18
*** 19. Viglia... Seconda Parte ***


Intanto al piano di sopra, Lily aprì la porta della stanza del fratello
<< Ehi Al, ci sono… >> non finì la frase perché il fratello disse
<< Lily scendi da mamma e dille che Rufus è tornato con la lettera di Scorpius. Verranno anche loro. >>
<< Sono già qui, ha detto papà di prepararti, stanno già arrivando tutti. >> concluse la sorella, e uscì dalla stanza per far entrare i due Serpeverde
<< Scorpius, Tyler che bello rivedervi. Ho visto solo ora che mi avevate risposto. Vi devo raccontare una cosa importante, mi preparo e arrivo. >> così dicendo sfrecciò fuori dalla stanza diretto al bagno.
Passarono pochi minuti quando la porta della stanza si aprì di nuovo, ne entrarono James e Fred Jordan, che ridevano
<< Ehi Al, ti sbrighi o… >> iniziò James, ma alla vista dei due Serpeverde si bloccò
<< E voi due che ci fate qui?In casa mia?! Non ci posso credere che Al vi abbia invitati, e specialmente che i miei genitori abbiano acconsentito. >> disse, anzi, urlò il Grifondoro, che una punta di disgusto nella voce
<< Beh sai, tuo fratello e i tuoi genitori sono gentili, a confronto tuo. >> lo rimbeccò Tyler
Per fortuna in quel momento la porta della stanza si aprì, e ne entrarono zia Alex e Albus, con mezzo maglione infilato, con la faccia allarmata dalle voci alte del fratello e l’amico.
<< Ah siete qui, dai ragazzi scendiamo, che sono arrivati tutti. James perché non mi mostri la strada per la sala da pranzo? Io mi posso perdere in questa casa. >> disse al nipote, uscì seguita dai due Grifondoro, e nel mentre James scoccò un’occhiataccia di puro disgusto verso Scorpius e Tyler.
Quando tutti furono nella sala da pranzo, la situazione non era molto diversa da quella al piano di sopra, Ron guardava di sottecchi Draco Malfoy, e ogni volta che quest’ultimo parlava, Ron sbuffava, come se non fosse d’accordo su quello che diceva. Ma nonostante tutto, il pranzo filò nel verso giusto, Tippy e la signora Potter avevano preparato un pranzo davvero eccellente, che comprendeva 6 portate, e i dolci erano, tra cui la torta di melassa, fatta specialmente per Harry, furono la portata più desiderata da tutti.
Quando ormai tutti erano sazi, i ragazzi si diressero ai piani superiori, mentre gli adulti si diressero verso il salotto, per discutere chi di lavoro, chi di altro.
Una volta al piano di sopra Albus, Scorpiu e Tyler si diressero verso la camera del giovane Potter, quando furono entrati Albus chiuse la porta a chiave e disse
<< Papà non vuole che la chiudo, ma almeno James e Fred non potranno sentire niente, e poi qualche tempo fa, ho chiesto a zio Ron di renderla imperturbabile. Bene vi devo dire una cosa importantissima, che ho sentito dire da mio padre e zia Alex. >> e iniziò a raccontare tutto.
Una volta finito aspettò la reazione degli amici. Passarono alcuni istanti poi Tyler disse
<< Beh che dietro ci fossero i sostenitori di Tu-Sai-Chi lo avevamo scoperto anche noi, la cosa strana è che ne il Ministero americano, ne il nostro siano riusciti a scoprire qualcosa. Io ho una teoria, ma Scorpius dice che è una cosa stupida. >> e così dicendo lanciò uno sguardo al suo amico
<< Allora Tyler racconta ad Al quello che hai detto a me. E poi io non ho mai detto che è una cosa stupida, ma che secondo me non poteva essere plausibile. >> disse Scorpius
<< E va bene. Secondo me i Mangiamorte che hanno attaccato tuo padre, e gli altri Auror, che si sono infiltrati nel ministero sono capitanati da una persona che è all’interno di Hogwarts. Altrimenti com’è possibile che siano riusciti a mettere quella frase sul muro? >> concluse Tyler.
<< Ci stavo pensando anche io, sinceramente. >> iniziò a dire Albus, dando modo a Tyler di esultare
<< Solo che non riesco a capire chi possa essere. A scuola ci sono tanti figli di Ex-Mangiamorte, che si vogliono vendicare per la carcerazione, o l’uccisione dei genitori. Ma di sicuro non possiamo andare in giro a chiedere “Ehi tu scusa, per caso vuoi far scatenare una terza guerra a magica perché ti vuoi vendicare?” teniamo gli occhi, e orecchie aperti quando saremo a scuola. >> concluse il Serpeverde. I tre si guardarono, annuirono e iniziarono una partita a Spara-Schiocco, accantonando la faccenda.
 

 
 
Al piano di sotto, nel salotto, gli adulti erano intenti, come alcuni loro figli, a discutere dei Mangiamorte.
<< Allora Draco, mi hai detto che tu e mio fratello avete delle novità. Che avete scoperto? >> iniziò Alex, rivolta all’ex-compagno di scuola
<< Scusa come hai detto?? Malfoy, perché vai in giro a raccontare a tutti quello che gli Auror scoprono?! Se ben ricordo te non sei del nostro ufficio! >>  esplose Ron, diventando di una sfumatura poco più intensa dei suoi capelli
<< Stai calmo Weasley, forse tu non lo sai, ma io lavoro nell’Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale, ovvero mi occupo di tenere allacciati i contatti con i vari Ministeri del mondo magico, quindi ero a conoscenza di una parte dei vostri documenti Top-Secret. Ma lascerò parlare Potter, il Capo del Quartier Generale degli Auror, non colui che non è neanche il suo Vice. Ho saputo che all’esame sei stato superato da Thomas, che cose deliziosa. >> disse Mlafoy, con una punta di acido nella voce. Ormai nel salotto la tensione era palpabile, Ron lanciava occhiatacce a Malfoy, nella speranza di far scaturire qualche fulmine, Alex e Harry si guardavano tesi. Dopo un breve silenzio, Hermione parlò, rivolta ad Alex
<< Alex vedo che ti stai integrando bene in famiglia, ma posso chiederti come mai hai scelto di andare in America? >> Alex sembrava sollevata di cambiare per un attimo discorso
<< Oh be vedi, uscita da Hogwarts con il massimo dei voti, sono stata presa subito, per un periodo di prova, al Ministero. A quel tempo era in visita l’ex Ministro Americano, ha visto come lavoravo, e mi ha offerto un posto fisso da loro, così io parlando con la mia famiglia adottiva, ho accettato di andare. >> rispose Alex
In quel momento la pendola suonò, erano già le sette, Malfoy si alzò e disse
<< Scusate ma adesso devo proprio andare. Grazie per la giornata, vado a chiamare mio figlio. >>
<< Non ti preoccupare. Tippy vieni qui per piacere. >> rispose Harry, l’elfo si materializzò li davanti con un inchino
<< Il padrone ha chiamato? >>
<< Si Tippy, per piace vai su in camera di Albus, e chiedi ai signori Scorpius e Tyler di scendere, che devono andare. >> rispose Harry, l’elfo fece un altro inchino e sparì.
Anche Alex si alzò e prese il suo mantello da viaggio
<< Scusa Harry, ma anche io devo andare, sta mattina ho ricevuto un gufo urgente, mi devo recare al Ministero domani mattina presto, ed è meglio se sto nel mio appartamento, è più vicino. Ma domani a pranzo passo molto volentieri. >> e mentre si dirigeva verso la porta Malfoy disse
<< Alex se vuoi ti do un passaggio, per tornare al Manor passiamo vicino all’entrata dei visitatori del ministero. Così avremo tempo per ricordare gli anni passati. >>
<< Si va bene, accetto molto volentieri, Draco. >> concluse Alex
E quando i tre Serpeverde scesero, e Albus ebbe salutato gli amici e la zia, il quartetto uscì dal numero 12 di Grimmuald Place, sotto la neve.
<< Be nonostante tutto, è andata bene come Vigilia. >> disse Hermione, scoccando un’occhiata al marito, e tutti scoppiarono a ridere, con un Albus un po’ confuso per la reazione degli adulti.  

Angolo dell'autrice
Bene mi sono fatta trascine in questo capitolo, è il più lungo di tutti, ma spero che sia venuto bene :) grazie a tutti quelli che seguono la mia storia <3

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Capitolo 19
*** 20 ***


I giorni seguenti passarono senza troppe novità sui Mangiamorte, in casa Potter c’era un adirivieni di colleghi e gente del Ministero, la zia Alex rimase da loro per tutto il tempo, e per Albus era una cosa piacevole, perché nei momenti di calma poteva chiederle cosa avesse provato nel diventare Serpeverde, e consigli per il futuro, e la zia era sempre pronta a dargli dei buoni consigli
<< Beh vedi Al >> stava dicendo una sera dopo cena, << non importa se te sei Serpeverde, vedo che i commenti di tuo fratello ti scivolano addosso, e che hai trovato degli amici buoni e sinceri. Non tutti i Serpeverde sono cattivi, ma penso che tuo padre e tua madre già te lo abbiano detto. E altri fingono di essere quello che sono, solo per paura di essere considerati deboli. >>
<< Ti riferisci per caso a Malfoy, Alex? >> intervenne Harry, che stava guardando dei documenti
Alex si alzò per aiutare a sparecchiare e disse << Si fratello, sai, quando mi a accompagnata a casa dopo la Vigilia, abbiamo parlato molto al Manor, ho incontrato Narcissa. E devo dire che sono molto cambiati, o meglio, hanno dovuto agire così, tu lo sai. Per esempio Draco non ha mai fatto del male, fisicamente intendo >> aggiunse quando vide che il fratello stava per ribattere << può aver usato parole scomode, questo è certo, non sai quante volte glielo abbia fatto pesare in sala comune, ma tutto dipende dalle persone che ti circondano, te non sai com’ero io a scuola. Voi Grifondoro eravate i perfetti della scuola, mai comportamenti disonorevoli o altro, noi Serpeverde, la maggior parte erano figli di Mangiamorte, o persone che sostenevano Voldemort, non ci si poteva aspettare comportamenti degni dei vostri. Quindi Albus, per tornare a quello che volevo dirti, non ti devi preoccupare in che casa sei, sono i tuoi comportamenti a renderti una persona buona o no. Guarda me, ragazza adottata, finita nella peggiore casa di sempre, eppure sono Vice-Ministro e Capo dell’Ufficio degli Auror degli Stati Uniti. Quindi non ti preoccupare, e se avessi ancora dei dubbi, non esitare a mandarmi un gufo. >> e così dicendo finì di sparecchiare la tavola. Harry, dando un’ultima occhiata ai documenti, si alzò e disse
<< Alex potresti venire con me in salotto??  Dobbiamo discutere di una cosa. >> chiese alla sorella, con il tono che non prometteva niente di buono. Prese il fascicolo, e i due uscirono a gran passi dalla cucina. Il resto della famiglia si scambiò un’occhiata, poi James parlò
<< Mamma mi ha scritto Hugo, mi ha chiesto se vogliamo andare da loro domani pomeriggio. Andiamo? >>
<< Anche a me ha scritto Scorpius, e ha detto che suo padre ci ha invitati al Manor per il pomeriggio e lacena. >> disse subito Albus, i due fratelli si guardarono e alla fine James disse
<< Preferisco stare a casa da solo, che andare dai Malfoy!! >>
<< Beh allora stattene a casa, perché io voglio andare dai miei amici. Si deve fare sempre quello che vuoi te, per una volta facciamo quello che voglio io. E poi hai sentito la zia, i Malfoy sono a posto. >> ribattè prontamente Albus
<< Si beh, lei è una Serpeverde, è ovvio che dica così. Cosa ti aspettavi, non cambierà mai. Serpe è, e Serpe rimane. >> disse James, ma la fine della frase non fu molto comprensibile, dato che la signora Potter diede uno schiaffo al figlio. Disgustata da quelle parole
<< Ma come osi James!!!! E’ tua zia, come ti viene in mente dire una cosa del genere, e perché tutto questo odio verso i Malfoy?? Tuo padre non parla mai a casa male di loro, di sicuro è stato tuo zio Ron, a inculcarti tutte quelle cose stupide!!! Comunque che ti piaccia o no, tu domani verrai al Manor. E se solo ti azzardi a dire o fare qualcosa contro i Malfoy, scriveremo a scuola, e diremo di toglierti dalla squadra dei Grifondoro. Pensa bene alle tue azioni. >> concluse Ginny, e rivolta ad Albus disse, rossa in volto << Rispondi a Scorpius e digli che andiamo. >> 


Angolo dell'autrice
questo capitolo è corto, ma non sapevo come collegare il precedente capitolo con il prossimo, e poi ho dato spessore alla figura di Lily, e ho iniziato a rafforzare il rapporto tra Albus e la zia...spero vi piaccia come i precedenti  :)

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Capitolo 20
*** 21. Il Manor ***


Quel pomeriggio, l’intera famiglia Potter più la zia Alex , uscirono nella piazza davanti a Grimmauld Place 12, tutti imbacuccati contro il freddo pungente. Davanti c’erano Harry Potter, sua moglie Ginny e la sorella, da poco ritrovata, Alex, che li stava guidando verso una macchina ultimo modello. Infondo al gruppo i due fratelli stavano bisticciando a bassa voce, per non farsi sentire dalla madre. James stava dicendo al fratello Albus, che era un pazzo ad avere come amico un Malfoy, ma il giovane Serpeverde non volle sentire e rispose prontamente
<< Non sono affari tuoi, io so che Scorpius è gentile e un buon amico. Te ascolti troppo zio Ron, non hai notato che anche papà e mamma si sono ricreduti sul conto dei Malfoy?E zia Alex ci lavora insieme, e lei è una Serpeverde ma è ok, quindi tu pensa ai tuoi amici, e io ai miei!! >> e salì in macchina, seguito dalla sorella Lily.
Una volta che l’intera famiglia salì sulla macchina, partirono a tutto gas, e in pochi minuti furono fuori Londra. Albus guardò fuori dal finestrino, stavano sfrecciando su una stradina di campagna, costeggiata da un incantevole paesaggio innevato. C’erano alberi dai cui rami pendevano ghiaccioli, qualche anno prima nonna Molly, quando avevano passato le vacanze alla Tana, aveva fatto vedere loro un modo per rendere quei ghiaccioli al gusto di frutta, e fare in modo che non finissero mai. Albus adorava andare dalla nonna, gli faceva sempre vedere degli incantesimi divertenti, e tutte le volte che gli aveva scritto non gli faceva pesare il fatto che era finito in Serpeverde, non come suo fratello.
La campagna si estendeva davanti a loro, ormai era un bel pezzo che zia Alex stava guindando, così chiese
<< Ehm, zia, manca ancora molto? >>
<< No tesoro, siamo quasi arrivati. Abbiamo superato Northampton, adesso la nostra fermata sarà Hallowell, tra dieci minuti saremo arrivati. Poi dovremo fare un pezzetto a piedi, visto che il Manor è un po’ fuori città. >> rispose la zia guardando un oggettino molto piccolo con una mappa, e che parlava anche
<< Cosa sarebbe quella cosa che tieni li sul vetro? E perché non andiamo direttamente in casa con la Materializzazione congiunta? >> domandò James, con una punta di acido nel tono della voce
<< Beh non ci Materializziamo direttamente in casa, perché sarebbe mancanza di educazione, poi quest’oggetto >> e indicò la scatolina che parlava << E’ un alligatore… no scusate navigatore. E’ un oggetto babbano, serve per non perdersi, cioè lo usano in caso una persona non conosca la strada. E io sinceramente non la ricordo. >> rispose, poi guardando il navigatore e fuori dal finestrino disse
<< Bene siamo arrivati. Guardate che bella cittadina. >>
In effetti non era male, un po’ piccolina, ma in modo giusto. Passarono davanti alla chiesa che aveva le luci accese, molte persone stavano entrando, magari anche solo per stare sedute lontane dalla neve che scendeva, o per ricordare amici e parenti che non c’erano più.
La zia parcheggiò davanti a un posto chiamato “Supermercato” e Albus si chiese cosa accidenti fosse, ma almeno non c’era nessuno che vide sei persone scendere da una macchina che ne poteva contenere cinque strette. Infatti, la macchina era stata incantata, come tutte le macchine dei maghi, per contenere più persone del dovuto, in modo comodo.
Camminarono per un po’, c’erano solo villette di due piani con giardini. Oltrepassarono un parco, qui la zia disse che erano tutti alberi da mele, e che in autunno c’era la fiera delle mele, dove si facevano giochi, si raccoglievano e si facevano gare, come le aveva chiamate, di ostacoli nei sacchi, Albus non sepeva cosa fossero queste gare ma lo incuriosirono molto.
Svoltarono un angolo  e si ritrovarono fuori dal paese, in piena campagna. Lily si attaccò al braccio di Albus un po' impaurita, più avanti la zia si girò verso il gruppetto e disse
<< Siamo arrivati. >> e così dicendo indico un viottolo che finiva davanti a delle siepi, si avvtò con passo svelto, mentre gli altri la seguivano. Si fermò davanti alle alte siepi, per qualche secondo non successe nulla, poi una voce parlò, una voce metallica maschile
<< I visitatori si identifichino >>
<< Siamo Alex Potter e famiglia >> rispose la zia, e premette la bacchetta contro le siepi
Dopo pochi istanti le siepi svanirono, lasciando posto a un viale di ghiaia. La famigliola si avviò, appena superato il varco, il passaggio si chiuse dietro di loro.
Albus rimase a bocca aperta, si trovava in un posto stupendo, c’era un giardino molto grande, che ospitava una fontana, a prima vista molto antica. Dei pavoni si aggiravano indisturbati li intorno, e, davanti a loro, si ergeva in tutta la sua magnificenza una villa di tre piani, le luci accese, per far fronte al buoi che stava calando. Si avviarono verso la porta d’ingresso, e quando Alex bussò, vennero accolti da un elfo domestico, e quando vide la famiglia, si protese in un inchino
<< Signorina Alex che piacere rivederla, e ha portato ospiti. Prego entrate, padron Draco vi sta aspettando >> squittì l’elfo
E così facendo i Potter entrarono in quella villa stupefacente.

Nota autrice
eccomi tornata, scusate per l'assenza ma ero in vacanza. spero che il capitolo vi piaccia :)

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Capitolo 21
*** 22. Il Manor... parte 2 ***


 L’ingresso del Manor era stupefacente, molto elegante, rifletteva il portamento dei Malfoy. Il pavimento era di cruda pietra, al centro c’era un bellissimo tappeto riccamente decorato di verde e nero, ma non aveva l’aria cupa, anzi trasmetteva calore e serenità.
Nel mezzo dell’ingresso c’era una bellissima scalinata di marmo  nero, che conduceva al piano superiore, ai due lati c’erano due porte, una leggermente aperta dove si intravedeva un pezzo del salotto, l’altra era chiusa, ma in quel momento ne uscì un uomo.
Era alto con dei capelli biondi lunghi. Era anziano, ma portava ancora l’eleganza di una volta, Lucius Malfoy si fermò davanti al gruppetto con un sorriso e disse
<< Ah la famiglia Potter. E’ un onore avervi qui. Alex mia cara bentornata, Narcissa sta arrivando, è andata a comprare gli ultimi regali. Non sapevamo del vostro arrivo fino a questa mattina. >> e si avvcinò a salutare la ragazza.
<< Lucius lascia che ti presenti, come ben conosci, mio fratello Harry e sua moglie Ginny. >> e indicò i due
Poi si avvicinò ai nipoti << Loro sono James, Albus e Lily. I miei meravigliosi nipoti. >>
Il signor Malfoy salutò tutti con un cenno del capo, guardò la pendola vicino alla porta d’ingresso e disse
<< Beh accomodatevi pure in salotto, intanto che aspettiamo Narcissa. >> e con un gesto indicò la porta socchiusa.
Quando entrò, Albus rimase ancora più incredulo. Il salotto era arredato con mobili antichi e molto belli. C’erano tre divani disposti in modo tale che le persone potessero vedersi sempre, il pavimento era, anchesso ricoperta da un tappeto ricamato. Sulla parete più grande si trovava un camino di pietra, dove scoppiettava un allegro fuoco. Anche in questa stanza c’erano vari dipinti, alcuni erano immobili, e Albus ebbe il sospetto che si trattassero di quadri Babbani, come quelli a casa di zio Duddley, anche se non era suo zio lo chiamavano sempre così. La stanza era molto bella e calda, in un angolo c’era anche un piano forte a coda, nero lucido. Tempo prima la zia Hermione gli aveva dato delle lezioni di piano, e aveva scoperto di essere abbastanza bravo, si avvicinò senza rendersene conto e sfiorò quei bellissimi tasti bianchi e neri.
<< Al che stai facendo? >> quando si senti chiamare tornò alla realtà, si voltò e vide che tutti lo stavano guardando.
<< Oh mi scusi signor Malfoy, non volevo essere maleducato. >> rispose velocemente, tutto rosso, e si avvicinò alla madre e si sedette.
<<  Mirny puoi venire qui. >> disse Lucius, e pochi istanti dopo l’elfo che aveva accolto la famiglia comparve in salotto con un inchino
<< Porta un po’ di tè con dei biscotti, per i ragazzi, e del buon Whisky Incendiario, per i più grandi. >> ordinò, con un innaturale gentilezza, il vecchio Serpeverde.
<< Lucius, dove sono Scorpius e Draco? >> chiese la zia Alex dopo che l’elfo si smaterializzò
<< Oh ecco, loro sono da Astoria, la mamma di Scorpius, hanno festeggiato li il pranzo. Sai le cose non vanno tanto bene tra mio figlio e  la sua ex-moglie.  Però non è ora di parlarne, ditemi ragazzi, come sta andando la scuola? Scorpius mi dice che sei entrato nella squadra di Grifondoro James. Ottimo lavoro. >>
A quelle parole il più grande dei ragazzi Potter, arrossì, non si aspettava che un Malfoy potesse essere così gentile dopo tutte quelle cose brutte. Si girò verso il fratello che lo guardava con un’espressione da “te l’avevo detto che erano dei tipi a posto” e un mezzo sorriso. Così decise di dar retta al fratello e dare il beneficio del dubbio a quella famiglia.
<< Si signore, è stata dura, ma alla fine sono diventato Cacciatore, e ho già segnato qualche punto. >>
Poco dopo arrivò Mirny, con due vassoi uno carico di dolci di tutti i tipi e la teiera del tè,  l’altro con una bottiglia  di Whisky Incendiaro Odgen Stravecchio, l’elfo servì tutti e scomparve. 


Angolo autrice
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare un nuovo capitolo, e questo non è uno dei più riusciti, per i prossimi mi faccio venire in mente qualche idea. spero vi piaccia, e che rencesiate :) buona lettura. <3

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Capitolo 22
*** 23. Una sorpresa festosa ***


Appena tutti ebbero da bere e si sedettero, la porta d’ingresso si aprì e apparve una figura alta incappucciata, Narcissa Malfoy era coperta di neve, ma sembrava non ci facesse caso. Quando vide il gruppetto di Potter in compagnia del marito in salotto, si tolse velocemente il soprabito che consegnò a Mimy, e raggiunse gli ospiti.
<< Alex, mia cara! Che bello riaverti qui, e che bello sono venuti anche tuo fratello e la famiglia. >> disse amabilmente, poi si girò verso  il resto della famiglia e continuò
<< E’ veramente un piacere avervi qui. Draco e Scorpius saranno qui tra 10 minuti, sono riusciti a contattarmi. >>
<< Signora Malfoy sono molto felice che ci abbiate invitati qui… >> inizò Harry, poi avvicinandosi leggermente alla donna disse, in un sussurro
<< Non ho mai dimenticato quello che ha fatto nella foresta, anche se era solo per sapere che Draco stava bene, mi ha aiutato. >> e si girò verso i figli
<< Loro sono James, Albus e Lily. E lei mia moglie Ginny, che credo conoscerà, almeno per sentito dire. >>
<< Si la conosco, devo dire che non sono un’amante del Quidditch, ma ho seguito abbastanza la tua carriera nelle Holyhead Harpies, e mi hai fatto appassionare. >> rispose Cissy
Poi si avviò verso l’ingresso e prese i due grossi sacchetti che aveva con sé all’arrivo, e li pose vicino al divano, mentre si sedeva accanto al marito e prendeva una tazza di tè. Giusto in quel momento arrivarono gli ultimi due Malfoy.
Quando Scorpius notò gli ospiti e vide che c’era Albus, gli si allargò un sorriso sul viso tanto simile a quello del padre, e andò a salute il migliore amico. Anche Draco sembrava felice di avere quel gruppetto in casa sua, ma più che per l’Auror, era felice per altro.
Entrò in salotto, salutò con un lieve bacio sulla guancia sua madre, e poi si dedicò agli ospiti
<< Buon Natale Potter! >> disse stringendo la mano all’Auror
<< Buon Natale a te Draco >> rispose Harry con un sorriso divertito
<< Ragazzi, prima che andiate a nascondervi, abbiamo qualcosa per voi. >> riprese il Serpeverde, riferito al figlio e l’amico
<< Mimy puoi portare qui il sacco, per piacere? >> chiamò, due secondi dopo, l’elfo domestico si smaterializzò in salotto seguito da un omone vestito da Babbo Natale. I ragazzi rimasero di stucco, ma più vendendo il grosso sacco che trasportava. Una volta depositato a terra, ne uscirono parecchi regali avvolti da carte dai colori molto accesi e dall’aria invitante.
<< Va bene, ora tutti seduti. Ci sono regali per tutti. Ma prima, abbiamo una sorpresa per tutti. >> disse, e si voltò verso l’uomo, il quale si tolse la barba, e nel frattempo iniziò a rimpicciolirsi fino a essere altro come un uomo, quando tolse barba e cappello, i ragazzi scattarono in piedi urlando
<< Professor Neville!! >>

Angolo autrice
Lo so ci ho messo molto, anzi troppo tempo, ma la scuola mi sta occupando..spero vi piaccia, anche se a me non soddisfa molto, ma la mia fantasia si è un po' affievolita ultimamente. Gradirei molto una recensione con i vostri pareri e consigli, così da migliorare :) 
BUONA LETTURA

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Capitolo 23
*** 24. Regali ***


<< Buona sera ragazzi. Harry, Ginny!! Che piacere rivedervi!! >> disse Neville, andando a salutare i suoi vecchi amici
<< Neville che ci fai qui? >> rispose Harry stringendogli la mano
<< E’ stata un’idea di Draco. Vedeva quanto mancasse il castello a Scorpius, e ha voluto fare una “rimpatriata” . >> rispose con un sorriso un po’ forzato, che non scappò al Prescelto, ma che i due giovani Serpeverde detective, non videro, troppo entusiasmati dai regali che uscivano dal sacco gigante.
<< Ah ragazzi vedo che avete già messo gli occhi sui regali. E va bene sedetevi che ve li diamo. >> disse con fare paterno Lucius Malfoy
I ragazzi si sedettero sul tappeto, più ubbidienti del solito. Il signor Malfoy prese il primo pacco e lesse
<< A Harry, con tanto affetto. James, Albus e Lily >> lo consegnò a Harry il quale lo aprì e vi trovò dentro un nuovissimo set di piume di pavone e inchiostro auto-correggente.
<< Oh grazie ragazzi ne avevo proprio bisogno. >> disse con un sorriso, e poi si volse a sua moglie e la baciò.
Poi arrivò il turno di James, da parte di suo fratello e sorelle ricevette un bel paio di guanti per il Quidditch.
Albus ricevette dal fratello un modellino di campo da Quidditch con Firebolt in miniatura, molto simile a quello che il padre teneva nel suo studio. Dopo una buona mezz’ora Albus aveva ricevuto regali da tutti i presenti nella stanza, da Hagrid e i suoi cugini. Ma quando James aprì un altro regalo, lesse il biglietto e rimase di stucco, era da parte dei signori Malfoy e Draco, lo aprì e ci trovò un assortimenti di dolci, dalle gelatine tutti i gusti + 1, alle bacchette di liquirizia fino ai suoi preferiti, dolci del negozio di zio George.
James rimase un’attimo in silenzio e poi disse, un po’ imbarazzato
<< Grazie mille signori Malfoy. >>
<< Oh non ti preoccupare, è stato un piacere. Bene adesso perché voi ragazzi non andate a giocare in cortile? Lo abbiamo pulito e coperto, così state al caldo. >> disse Narcissa, poi chiamò Mirny e chiese di portare via tutti i regali.
I ragazzi si avviarono, seguendo Scorpius, il quale però non li portò in giardino ma nella sua camera.
<< Vi ho portati prima qui perché volevo darvi i miei regali, li ho presi oggi con papà, dopo che siamo andati a trovare mamma. >> ma a quella parola la sua voce si incrinò, poi aprì l’armadio e prese 3 pacchetti.
Uno era piccolino con la carta rosata che diede a Lily, la quale lo aprì e vi trovò una bellissima bambola in ceramica. Ma non era una bambola magica, quella doveva appartenere ai Babbani, perché non si muoveva e aveva il viso un po’ spento. La ragazzina ne fu felicissima e corse ad abbracciare Scorpius
<< Sono felice che ti piaccia, Albus mi aveva detto che sei una collezionista di queste bambole. >>
<< E’ bellissima grazie mille. >> rispose, e si sedette subito a giocarci.
Poi il Serpeverde, diede un pacco con la carta azzurrina e argentea a Albus. Il ragazzo lo aprì e ne uscirono un libro cel Quidditch attraverso i secoli e degli scherzi provenienti da Itiri Vispi Weasley.
Albus ringraziò l’amico e attese il turno di James, sperando che il fratello non si comportasse nel suo solito modo. Ma appena Scorpius gli diede il regalo e il fratello lo aprì, Albus si dovette ricredere.
Nel pacchetto color rosso brillante c’erano un poster dei Montrose Magpies, la sua squadra preferita, e anche a lui una serie di scherzi firmati Tiri Vispi Weasley
<< Grazie mille. >> disse in imbarazzo, i due si guardarono un attimo e poi si strinsero la mano in segno di resa. Poi si diressero verso il cortile.


scustae il ritardo spero vi piaccia e rencensiate :)
 

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Capitolo 24
*** 25. Nuovo problema ***


Al piano inferiore, Neville finì di togliersi il costume da Babbo Natale, si sedette e rimase qualche istante in silenzio. Venne rotto da Harry che chiese << Neville, che cosa c’è? Come mai hai l’aria così abbattuta? >> il giovane professore si prese qualche altro secondo poi disse << C’è stato un altro colpo alla scuola. Un’altra scritta, niente di allarmante. >> disse subito, guardando le facce allarmante degli ex compagni di scuola << Solo che questa volta è peggio, diceva “Preparatevi al peggio. Un a nuova guerra scoppierà, Lord Voldemort non sarà morto invano. Finiremo il lavoro da lui incominciato” non sappiamo più cosa fare. La McGranitt è agitatissima, ve la immaginerete. I Ministeri hanno qualche idea? >> chiese con una nota di speranza nella voce Harry si alzò dal divano e prese a camminare, agitato << Ecco c’è una cosa che avrei dovuto dirvi, ma che speravo si riuscisse a risolvere in fretta. Quando quei Mangiamorte sono entrati nell’ufficio del Vice-Ministro, presero dei documenti Top Secret, l’avrete letto sul giornale. Ecco io speravo che non fossero certi documenti, e speravo si ritrovassero al più presto. Ma non è stato così. >> disse con aria un po’ sconvolta << Harry cosa c’era di così importante in quei documenti. E perché nessuno ha agito? >> chiese prontamente Alex. << Ecco in quei documenti c’erano tutti i nomi, registrati 19 anni fa dalla Umbridge, dei nati Babbani e dove abitano, e se sono caduti nella guerra o no. >> disse con tono allarmato << Ciò vuol dire che la dentro ci sono i nomi di molti dei nostri amici. >> a quelle parole Ginny emise un debole suono e si porto le mani alla bocca, Alex le si avvicinò e le mise un braccio intorno alle spalle, poi rivolse il suo sguardo al fratello che continuò << Appena abbiamo saputo del furto siamo intervenuti, ma il Vice Ministro non voleva far trapelare la cosa. Da giorni ormai gli Auror di tutto l’ufficio sono presi dalle ricerche per i documenti, ma niente da fare. >> e quando finì si sedette sul divano, con un’espressione colpevole sul viso. In quell’istante parlò una persona che nessuno si aspettava potesse prendere parola << Potter, è difficile per me da dire, ma non ti devi incolpare per una cosa che non era di tua competenza. Tu hai fatto il tuo dovere, ovvero mandare i tuoi Auror alla ricerca dei documenti. Stava al Vice Ministro avvisare il Ministro e poi la comunità magica, ma da un lato hanno fatto bene a non dire niente. >> disse Draco prendendo una tazza di tè dal vassoio << Già dopo la comparsa della prima scritta a scuola è successo un tumulto. Ho sentito di genitori che volevano ritirare i figli. E se fosse trapelata anche questa notizia, si sarebbe creato il caos, dopo 19 anni di tranquillità. >> concluse l’ex Serpeverde << Ringraziamo anche che Rita Skeeter non sia venuta a conoscenza dello “scoop”. >> intervenne il signor Malfoy << Comunque Draco ha ragione, Harry. Non incolparti per questa cosa. L’importante adesso è rintracciare quei Mangiamorte e colui o colei da cui prendono gli ordini. >> disse Ginny prendendo la mano del marito.

Angolo autrice
Bene, sono tornata opo tanto, in questo capitolo ho voluta dare più spazio agli adulti e spiegare di più la situazione che si sta creando nel mondo magico dopo la comparsa dei Mangiamorte...spero vi piaccia e recensiate :)

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Capitolo 25
*** 26. Sospetto? ***


Le feste finirono fin troppo presto secondo i ragazzi Potter. Il giorno del rientro a scuola si presentò freddo ma con il cielo limpido. Il Ministero aveva fatto in modo di collegare Grimmuald Place con il camino del Vice preside, così quella mattina uno dopo l’altro, James e Albus, dopo aver salutato i genitori, la sorellina e Tippy, presero della polvere Volante, urlarono “Hogwarts, ufficio del vice preside” scomparvero in un turbinio di fiamme verdi smeraldo.
Qualche secondo dopo Albus raggiunse il fratello, e insieme uscirono dall’ufficio, stranamente vuoto. Quando arrivarono al pianerottolo i due si separarono << Dal Al ci vediamo domani durante l’intervallo. Magari con…beh si hai capito. A domani fratello, comportati bene.>> aggiunse facendogli l’occhiolino.
Albus lo guardò percorrere il corridoio e poi sparire dietro un passaggio segreto. Con un sorriso sulle labbra, si voltò e prese a scendere la scala che portava alla sala d’ingresso. Era felice di avere ripreso dei buoni rapporti con suo fratello, e che iniziava ad accettare Scorpius e Tyler.
Passarono i mesi, e non ci furono altri attacchi o strani eventi. Albus, grazie all’aiuto di sua cugina, migliorò notevolmente in Pozioni e Difesa Contro le Arti Oscure. Un pomeriggio soleggiato, prima delle vacanze di Pasqua, Albus, Rose, Scorpius e Tyòer andarono a prendere una tazza di tè da Hagrid. Il gigante chiese come stava andando la scuola, e non vedendo l’altro Potter disse
<< Ma dov’è James? Si sta allenando per la prossima partita? >>
<< No >> rispose con una risatina Albus << il mio caro fratellino è in punizione dalla professoressa Altman, quella di Pozioni. Ieri a lezione ha fatto scoppiare un calderone. A sentire lui è stato un incidente, ma sono stati trovati dei mini fuochi d’artificio con innesco ad acqua, provenienti dai Tiri Vispi. >> quando finì di parlare però non si trattenne e scoppiò a ridere seguito da tutti, compreso Hagrid
<< Ahaha tuo fratello reincarna lo spirito di quei due casinisti che erano Fred e George Weasley. Sempre li a combinare pasticci, e quante volte sono dovuto andare nella foresta a ripescarli. Ma non credete che i  vostri genitori non era da meno.. >> continuò vedendo quanto si divertivano i ragazzi << Si cacciavano sempre nei guai, specialmente Harry e Ron. E il tuo papà Scorpius, ah cercava sempre di farli espellere. Eh quei tempi mi mancano molto, ma sono felice che ci siate voi, casinisti ma a posto. >> concluse il guardiacaccia con un sorrisone.
Passò una settimana, e come previsto, con le vacanze di Pasqua arrivò una montagna di compiti in preparazione agli esami.
<< Sono stufo di tutti questi compiti. E poi che razza di tema ci ha dato Rüf? “Descrivi la battaglia del quindicesimo secolo, dal punto di vista dei Goblin” il tutto in sessanta centimetri di pergamena. >> disse Tyler a bassa voce un pomeriggio in biblioteca.
<< Esatto. Come facciamo a sapere il punto di vista dei Goblin? E’ una perdita di tempo. >> continuò Albus
<< Sapete, se voi fosse stati un pochino attenti durante le lezioni di Storia della Magia, sapreste che abbiamo passato un mese intero a parlare della battaglia del sedicesimo secolo e dei Goblin. >> puntualizzò Rose, da dietro un libro di Incantesimi.
<< Ma dai Rose, lo sai che quella materia è noiosa, e appena possibile la lasceremo. Non è che ci daresti una mano, abbiamo già scritto abbastanza. Un piccolo aiutino non sarebbe male. >> chiese tutto speranzoso Scorpius.
Rose posò il libro, con un piccolo sbuffo, guardò gli amici, e, vedendo le loro espressioni di supplica cacciò un sorriso. Prese le tre pergamene e iniziò a scrivere, dieci minuti più tardi le riconsegnò con correzioni e suggerimenti su cosa agiungere.
<< Grazie Rose! Sei fantastica, non so veramente cosa faremmo senza di te. >> disse quasi urlando Scorpius.
La giovane Grifondoro, tutta rossa in volto rispose
<< Questa però, è la prima e ultima volta che vi faccio i compiti. >>
In quel momento un ragazzo con la divisa da Quidditch rossa e oro si avvicinò e sedette vicino ad Albus
<< Ehi fratello, com’è andato l’allenamento? >> domandò Albus mentre James prese una cioccorana e la divorò. Rose era tornata dietro al libro di Incantesimi e iniziò ad esercitarsi.
<< Non malissimo. Però la partita sarà dura. E voi? Finiti i compiti. O li ha fatti Rose? >> rispose James, prendendo un’altra ciocco rana.
<< Si Rose ci ha dato una mano, ma noi avevamo fatto un bel pezzo del tema di Storia della Magia. >> parlò Tyler.
Quasi due ore dopo, il gruppo si alzò dal tavolo e si diresse verso l’uscita, per andare a cena. Ma mentre passavano vicino a degli scaffali, Albus sentì qualcuno lamentarsi
<< Maledizione! Non ho abbastanza tempo. Come sperano che possa rifarlo con la sicurezza che c’è adesso? Non capiscono, è un rischio inutile! >>
Il Serpeverde si bloccò e guardò verso la parte buia da dove proveniva la voce. Non la riconosceva, era femminile, ma in qualche modo, era come “disturbata” , dove scoprire a chi apparteneva, forse si trovava vicino al colpevole dei messaggi sul muro. Ma, proprio mentre si stava avviando verso il corridoi, James gli si avvicinò e disse
<< Ehi Al, ti dai una mossa, cosa stai facendo? >>
E proprio in quel momento Albus sentì dei passi allontanarsi, andò di corsa alla porta, dove si trovavano gli amici e chiese
<< Avete visto uscire qualcuno? Chi era? >>
<< Non è uscito nessuno. Ti senti bene? >>
Albus si girò in fretta verso la zona buia da dove era venuta la voce, ma non vedeva niente. Come era riuscito a scappare? Si era immaginato tutto?
<< Sì, sì sto bene..andiamo a cena, ho una fame. >> rispose prontamente.
Lanciò un’ultima occhiata indietro e poi seguì il gruppetto verso la sala Grande.



Angolo autrice
Nuovo capitolo per ugurarvi Buon Natale..dovrei riuscire a scriverne un altro durante queste feste. Ma per ora spero che vi piaccia questo. E mi piacerebbe molto riceve dei vostri commenti :)

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Capitolo 26
*** 27. Speranza ***


 
Albus si tormentava, voleva sapere chi era la persona che aveva sentito in biblioteca. Non riusciva a capacitarsi del fatto che era stato così vicino al colpevole, e non era riuscito a sorprenderlo. Non capiva neanche se era maschio o femmina, la voce era talmente disturbata, come se stesse parlando con qualcun altro. Decise di mandare un gufo a suo padre, anche se non capiva cosa potessero fare gli Auror. Però tentare non faceva male.
La mattina seguente si svegliò presto, andò in sala comune, su un divano e attese che anche i suoi amici si svegliassero. Dopo una buona mezz’ora arrivò qualcuno in sala, era Bianca, seguita da alcune sue compagne di dormitorio. La ragazza oltrepassò Albus, ma nel mentre gli scoccò un’occhiata di puro odio.
Il ragazzo non capiva come mai lei lo odiasse tanto, e perché riservava quel trattamento solo a lui. Quanti figli di Mangiamorte erano a scuola, ma nessuno trattava male Albus, o suo fratello e sua cugina, solo lei. Era ancora assorto nei suoi pensieri che non si accorse dell’arrivo dei suoi migliori amici.
<< Al ci sei? >> domandò Tyler passandogli una mano davanti gli occhi.
<< Si, certo. Dai andiamo a fare colazione. Muoio di fame. >> rispose Albus, alzandosi dal comodo divano nero in pelle, decise di non dire niente agli amici di Bianca. Tanto era sempre la stessa storia.
Dopo un’abbondante colazione, ricca di salsicce, porridge, aringhe affumicate e succo di zucca, i tre Serpeverde si alzarono dalla tavolata e raggiunsero quella dei Grifondoro, sotto molte occhiatacce andarono da James e Rose. Quando anche loro ebbero finito, il gruppetto si avviò verso il cortile. Era un sabato fresco, una leggera brezza accarezzava l’erba. Il cielo era limpidissimo, senza neanche una nuvola, la piovra gigante sonnecchiava sulle rive del lago. Appena fuori dal castello Albus si girò verso gli altri e disse
<< Voglio mandare un gufo a papà. >> guardando James
<< Voglio dirgli della voce che ho sentito in biblioteca. >> concluse. tutti lo guardarono un po' confusi.
<< Che voce hai sentito in biblioteca? >> chiese cautamente Rose. Si sa che sentire le voci sia nel mondo babbano che magico non era un buon segno.
<< Ecco era una voce umana, ma non so dire se apparteneva a un maschio o una femmina. Era molto disturbata, e sembrava che stesse parlando con altre persone. >> spiegò Albus
I quatto lo guardavano un po’ allarmati. Albus non aveva detto niente a nessuno, sapeva che era una cosa strana, fuori dal normale, ma non riusciva a darsi pace. Quella voce, le parole che aveva sentito, gli tornavano in mente ogni sera, e gli facevano presupporre che stava per succedere qualcosa.
<< Va bene, hai sentito questa voce. Ma non ti sei anche domandato come farai a spiegare il tutto su una lettera? Se neanche te sai bene cosa hai sentito? >> parlò James, rompendo quel silenzio teso.
Certo che ci aveva pensato, e in effetti l’idea di spedire una lettera, in quel momento gli sembrò tanto stupida. Forse si stava agitando per niente, magari quella voce era uno scherzo di qualche fantasma, dato che neanche i suoi amici hanno visto uscire qualcuno dalla biblioteca.
<< Si avete ragione. E’ inutile preoccupare papà. >> concluse, e il gruppo si diresse verso il grande albero, sotto il quale tempo prima aveva trovato i nomi dei loro genitori, e aggiunto i loro. Qui Rose disse di scrivere anche quelli di Tyler e Scorpius. E fu, con grande stupore di tutti, James a scriverli, tirando fuori un vecchio coltellino appartenuto a loro padre.
La mattina passò velocemente, verso le undici si aggiunsero al gruppo anche Fred Jordan, il migliore amico di James, il quale si scusò con Scorpiu e Tyler e prese agiocare una partita di SparaSchiocco con quest’ultimo. Dopo tante partite e parecchie Gelatine Tutti i Gusti +1 dopo, tornaro al castello per il pranzo.
I giovani Serpeverde si abbuffarono di tutti i cibi deliziosi che erano stati preparati quel giorno, e nonostante tutto, riusciro a trovare anche spazio per una bella fetta di torta alla zucca, calda e cremosa.
Soddisfatti e belli pieni uscirono nella Sala d’Ingresso, aspettarono gli amici Grifondoro, e quando anche loro li ebbero raggiunti, Albus e Scorpius girandosi verso l’ingresso, urtarono contro tre persone.
<< Oh ci scusi tanto, non l’abbiamo….papà?! Zia Alex? >> esclamò incredulo Albus, e dopo pochi secondi si fiondò ad abbracciare il ragazzo sopravvissuto, e poi la zia.
<< Papà!! >> urlo Scorpius buttandosi nella braccia del padre
<< Ma che ci fate qui? >> doamdo James in tanto che Rose e gli altri finirono di salutare il trio
<< Ah solito controllo di routine, niente di cui preoccuparsi. E voi? Non dovreste fare i compiti? >> domandò la Vice-Ministro con una strizzatina d’occhio.
<< Coraggio, andiamo. Dobbiamo vedere la McGranitt. >> concluse Draco Malfoy, facendo un gesto ad Alex Potter, la quale si voltò a guardarlo con un sorriso.
<< Bene ragazzi, vi salutiamo. Fate i bravi. >> disse Harry salutando i figli e la nipote. E con una stretta di mano saluto gli altri due Serpeverde.
Il gruppetto rimase li a guardare il trio salire le scale e poi sparire. Allorché si avviarono nuovamente verso il cortile, quando erano a metà strada verso la vecchia quercia, Rose disse con un sospiro
<< Ah..che belli che erano!! >> i ragazzi la guardarono curiosi
<< Mai dai, non ditemi che non ve ne siete accorti. >> li canzonò Rose
<< Sinceramente, e credo di parlare a nome di tutti, non abbiamo notato proprio niente. >> disse prontamente Scorpius, facendo sorridere Albus.
<< Siete proprio dei maschi. E si che, proprio tu Scorpius, avresti dovuto vederlo. >> iniziò la Weasley, ma notando che gli amici e cugini non capivano disse ancora
<< Tra mia zia Alex e tuo papà, Scorpius, c’è qualcosa. Non avete notato come si sono guardati quando lui le fece cenno di andare, e come le ha messo la mano sulla schiena per accompagnarla? Erano bellissimi, sono i piccoli gesti a rendere tutto così bello. >> finì la rossa, e rifugiandosi nel libro di Trasfigurazione per iniziare i compiti.
Gli altri si guardarono ancora un po’ confusi, ma il giovane Malfoy iniziò a volare con la fantasia. Quel’idea lo rese felicissimo, poi iniziò a pensare a sua madre, le voleva bene, ma da quando i suoi avevano divorziato per via delle varie incomprensioni, non la vedeva molto. Si era trasferita in Italia per il nuovo lavoro, e ancora non l’aveva perdonata. Sua madre gli voleva molto bene, ma la signorina Alex gli piaceva, era sempre gentile e affettuosa, lo vedeva come si comportava con i nipoti. 


Angolo autrice
bene come promesso sono riuscita a scrivere un nuovo capitolo..spero vi piaccia e che recensiate :)

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Capitolo 27
*** 28. Esami e... ***


Era la settimana prima degli esami, i ragazzi erano sommersi di compiti.

<< Dovete impegnarvi. Ricordate che agli esami sarete soli, io non potrò aiutarvi. >> disse loro la professoressa Altman di Pozioni.

Albus era agitatissimo, Pozioni non era proprio la sua materia, e neanche il professor Finnigan ci andava leggero. Li caricava di campiti un giorno si e l’altro pure. Una mattina a lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, li fece mettere in fila e ognuno doveva provare su di lui un incantesimo imparato durante l’anno scolastico.
Quando toccò ad Albus, il ragazzo si mise di fronte al professore, un attimo titubante, tirò fuori la bacchetta e disse << Expelliarmus >> e con sua grande sorpresa la bacchetta del professore volò via e il giovane Serpeverde la prese al volo. Molto felice la riconsegnò e si diresse verso il fondo dell’aula, dove un gruppetto di ragazze stava parlando. Vide i suoi amici riuscire perfettamente nell’esercitazione, specialmente Tyler, che usò il “Rictusempra” in modo eccellente.
Finite le due ore i ragazzi si avviarono per il pranzo alla Sala Grande, poco prima di raggiungere le porte trovarono il passaggio ostruito da Hagrid, che stava chino su qualcuno e parlava tutto felice. Quando riuscirono a aggirarlo si trovarono di fronte Harry Potter, Ron Weasley e Alex Potter, e una decina di altri Auror, tutti con sguardo arcigno, ma i tre stavano liberamente ridendo con il guardicaccia.

<< Ragazzi, siete arrivati. >> disse loro Hagrid << Visto che c’è qua. Quanto tempo è passato, so che siete venuti un paio di volte a scuola, ma mai a trovare me! Lazzaroni >> rimproverò il gigante i tre amici, con un sorriso sulle labbra.

<< Ciao Hagrid, finalmente Difesa sta andando bene. Comunque..>> iniziò Rose 
<< Papà, zio che ci fate qui? Un altro controllo? >> chiese mentre salutava i tre Auror

<<  No, questa volta no. Saremo noi la scorta di Auror durante questa settimana di esami. >> rispose Harry Potter, mentre anche James si aggiunse al gruppo.

<< Bene! Così saprai in anticipo i miei fallimenti degli esami. >> parlò prontamente James, facendo ridere tutti, e perfino, sorridere gli Auror troppo seri.
Quando il gruppo entrò in Sala Grande, il Prescelto notò, guardandosi intorno, in cerca di ricordi, al tavolo dei Serpeverde una ragazzina che guardava con disprezzo tutto il gruppo appena entrato. Molto sorpreso si chinò verso Albus e chiese

<< Scusami Al, ma sapresti dirmi chi è quella ragazzina che ci sta guardando in quel modo? Seduta al tavolo dei Serpeverde? >>
Il figlio si girò, e la sua espressione cambiò notevolmente, e questo non poté sfuggire a suo padre

<< Nessuno di importante. Si chiama Bianca Rhodes. Adesso devo andare, mi stanno aspettando. >> concluse indicando i due amici che lo chiamavano, salutò padre, zii e tutti gli altri e raggiunse i due amici.

<< Devo informarmi su questa ragazza. >> commentò Harry mentre si avviava verso il tavolo centrale con gli altri due. Mentre il trio percorse il corridoio centrale, tutti gli occhi erano puntati su Harry Potter, il Prescelto, Ron lo notò e disse

<< Come ai vecchi tempi eh Harry?  Fortuna che questa volta sono sguardi di ammirazione, e non odio perché abbiamo fatto perdere 150 punti ai Grifondoro. >> i due amici si guardarono e scoppiarono a ridere, ricordando l’aneddoto.
Quel sabato evadere dai compiti fu un sollievo, i giovani Serpeverde con Rose, presero, in Sala Grande abbondanti quantità di cibo, uscirono all’aria aperta diretti verso il lago. Dopo la colazione, Albus e Scorpius entrarono nel lago e iniziarono a schizzare di acqua fresca e cristallina i due amici rimasti sull’erba, ma alla vista della piovra gigante che si stava girando verso di loro, smisero in un baleno e schizzarono fuori spaventati, facendo ridere a crepa pelle la rossa e Tyler.

Il lunedì il primo esame, subito dopo colazione, era Storia della Magia; dovevano scrivere 70 centimetri di pergamena sulla battaglia dei nani nel 17° secolo. Albus, che non ricordava mai i nomi, e non era mai stato attento ad una sola lezione, decise di seguire il consigli di suo fratello, che aveva imparato da zio Ron, inventare i nomi. Tanto quella materia l’avrebbe comunque lasciata.
Dopo un veloce pasto era l’ora di Erbologia. Il professor Paciock chiese loro di curare alcune piante autofertilizzanti che erano malate. Quando finì l’esame i tre Serpeverde dedussero che non erano andati troppo male, e anche un’occhiata di assenso da parte del professore fece capire loro che era tutto ok.

<< Che barba queste cose! >> si lamento la penultima sera Scorpius, mentre si trova in Sala Comune e esercitava in Trasfigurazione.

<< Almeno domani avremo finito. Pensa a quello, poi due giorni di completo relax. >> gli ricordò Tyler.
Dopo una notte agitata e insonne, la mattina arrivò, limpida e fresca. Rimanere nell’aula soffocante di Trasfigurazione, per la prova teorica, era snervante.
L’ultimo esame era Incantesimi, poi il giorno seguente erano finalmente liberi.
Finita la prova di Tasfigurazione, andata piuttosto bene, Albus e gli amici fecero un veloce pasto e poi si avviarono verso l’aula al terzo piano. Il professor Vitious chiese, uno alla volta, di utilizzare il Wingardium Leviosa su una pila di libri, e Incendio su un ceppo di legno.
Albus riuscì in tutti e due gli incantesimi al primo colpo; e, finito l’esame il piccolo professore gli disse, tutto contento

<< Molto bene Potter! Sei proprio come tua madre, portato per questa materia. Bene, vai pure. >>
Albus, tutto felice, uscì dall’aula e si unì agli amici che lo stavano aspettando.

<< Sapete cosa mi ha detto Vitious? … >> ma non fece in tempo a finire la frase, che un botto proveniente dal piano inferiore fece tremare tutto il pavimento.

Angolo autrice
La storia si sta avviciendo alla fine, mi spiace che non sia molto seguita, ma ringrazio quelli che leggono e commentano :) spero che questo capitolo vi piaccia

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Capitolo 28
*** 29. Una nuova minaccia parte 1 ***


I quattro si guardarono allarmati e corsero verso le scale. Un fumo nero e denso impediva loro la visuale; così cercarono di trovare un modo per aggirare le scale e raggiungere il piano inferiore. Albus sentì un fischio, provenire dal lato sinistro del corridoio, e nascosta dietro una colonna, c’era James che faceva segno di avvicinarsi. Quando i quattro lo raggiunsero, il Grifondoro disse bisbigliando e indicando il muro dietro di se

<< Andiamo per di qua. Fate attenzione a non fare casino e a dove mettete i piedi, è poco illuminato. >>
Gli altri si guardarono perplessi, non capendo di cosa stesse parlando.

<< Ma James, forse non ti sei accorto che quello è un muro. >> disse scettica la rossa.
James divertito la guardò, poi si voltò verso il fratello e disse, con un sorriso stampato in faccia

<< Non il sabato. >>

<< E’ un passaggio segreto! >> esclamò Albus capendo in quell istante
Solo Albus sapeva che James possedeva la vecchia Mappa del Malandrino di suo padre, regalatagli dagli zii Fred e George tanti anni prima, e che lui aveva "preso in prestito" dalla scrivania nello studio un anno prima.
<< Fidati di tuo cugino, per una volta. >> stava dicendo. Tirò fuori la bacchetta e colpì leggermente il muro sovrastante e aspettò; dopo qualche istante si avviò e entrò nel muro. Albus sgranò gli occhi, e lentamente si girò verso gli amici tutti con la bocca aperta per lo stupore. Con molta cautela si avvicinò al muro e sussultò quando la testa di suo fratello sbucò dal nulla e disse

<< E dai vi date una mossa? Muoviti Al. >> e così prese il braccio del Serpverde e lo tirò a se. Dopo poco anche il resto del gruppo li raggiunse.
Il passaggio era un corridoi stretto, illuminato fiocamente da delle torce, e finiva con una piccola scala.
I ragazzi percorsero il corridoio e quando raggiunsero la porta che portava al corridoi, la socchiusero e sentirono delle voci.
Erano soffocate, poi Albus e James si accorsero che vanti alla porta c’era un arazzo, che li copriva, allora decisero di aprire tutta la porta, fortunatamente si apriva verso l’interno e poterono sentire

<< Idioti! Che avete combinato? Non dovevate attirare l’attenzione, ora tutti gli Auror arriveranno, i corridoi sono un brutto posto per combattere! >> era la voce di una donna, ma non riuscendo a vedere, James scostò di un poco l’arazzo così avevano libera la visuale del corridoio.
I due fratelli si avvicinarono alla copertura di tela, uno verso destra uno verso sinistra e scrutarono.

<< Cavolo di qui non si vede altro che fumo nero. >> disse James che si voltò verso il fratello.
Lo spettacolo che si presentava loro era bizzarro ma al contempo incuteva timore. Un gruppo di uomini vestiti con mantelli neri e incappucciati, portavano una maschera bianca con il disegno di una rosa rossa.
Davanti a loro stava una donna, anch’essa vestita di nero. Era alta, sinuosa con lunghi capelli neri, la carnagione, per quel che si poteva vedere, era rosata ma quasi tendente al bianco.
La donna, i ragazzi capirono che era a capo di quei nuovi Mangiamorte, era infuriata, nella mano destra teneva una bacchetta lunga di legno scuro.

<< Chi c’è? Fatevi vedere. >> urlò qualcuno, dalla zona ancora sommersa di fumo, la cui voce era familiare ad Albus. Il Serpeverde si girò verso il fratello e dissero all’unisono

<< Zio Ron! >>

<< Arrivano gli Auror! Aspetta vado ad avvertire gli altri. >> disse James e scomparve nel passaggio.
Quando gli uomini sentirono quella voce si spaventarono e appena videro spuntare dal nero Harry Potter, Ron Weasley e Alex Potter si agitarono ancora di più. Invece la donna sembrava quasi estasiata a quella vista.

<< Bene, bene Harry Potter! Il bambino che è sopravvissuto. Non sai quanto ho aspettato questo momento. E Alex Potter, la traditrice. Sai sono rimasta molto sorpresa quando ho saputo che eri diventata Auror, e Vice-Ministro americano. Credevo che i codardi  fossero dei poveri falliti, ma vedendo qui Weasley e te mi devo ricredere. >> disse sprezzante la donna

<< Chiedo scusa, ci conosciamo? >> chiese zia Alex, con la bacchetta ben alzata e puntata sulla donna. Ron vicino a lei stava tremando di rabbia, dopo le parole della donna era diventato di una leggera sfumatura di rosso, poco più chiara dei sui capelli.

<< Tu non mi conosci. Tutti voi non mi conoscete. Ma io so tutto su di voi. Anche su Ginny e Hermione, che non sono qui con noi. Peccato. >> disse la mora

<< Ah Neville Paciock, prego. Speravo ti unissi a noi. >>
Neville sguainò la bacchetta perplesso di quelle parole.

<< Ah che maleducata che sono. Non mi sono presentata, io sono Bianca Rhodes.. Figlia di Bellatrix Lestrange e Tom Riddle, o meglio conosciuto come Lord Voldemort. >> disse infine la donna.

Dietro l’arazzo Albus ebbe una specie di infarto. Come poteva essere quella donna, la sua compagna di dormitorio? L’aveva vista quella mattina a colazione ed era ancora una ragazzina di undici anni.


Angolo autrice
Siamo quasi alla fine, volevo finire con questo capitolo, ma si sta rilevando più complicato del solito, spero vi piaccia e che mettiate una piccola recensione :) buona lettura

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Capitolo 29
*** 30 Una nuova minaccia 2 ***


Quando tornò nel passaggio, gli altri notaro la sua aria sconvolta, e, temendo il peggio chiesero

<< Al che succede di la? Cosa hai visto? >>
Il giovane Serpeverde rimase un attimo in silenzio, poi raccontò tutto ciò che vide e sentì.
Gli amici si guardarono, anche loro molto sorpresi, e James disse

<< Dai Al torniamo dietro l’arazzo, così vedremo tutto. Voi prendete queste. >> e allungò agli altri tre fili color carne

<< Sono OrecchieOblunghe..un regalo di zio George, dovete solo mettere un’estremità in un orecchio e l’altra sotto la porta. >> finito di spiegare raggiunse il fratello all’arazzo, giusto in tempo per vedere Bianca e sentire la storia

<< Sono nata qualche mese prima della battaglia >> stava dicendo << Non direttamente nel corpo di mia madre, sapete è magia oscura potentissima. A Voldemort serviva un erede, non saprei dirvi il perché, ma poi capii. >>
I tre Auror, insieme a Neville, si guardarono di sbieco, ma non persero di vista la donna

<< Venne preso l’utero di mia madre, inserito il DNA di Voldemort e ibernato. I nove mesi di incubazione divennero nove settimane, nacqui che avevo già undici anni, e infine anche la mia età venne congelata. In attesa. >> continuò Bianca, il gruppo di Auror aveva uno espressione di disgusto sul volto, zio Ron aveva un colorito verdastro. Anche i due ragazzi dietro l’arazzo erano scioccati.

<< Ma perché consideri tua madre Bellatrix, mentre Voldemort non tuo padre? >> domandò Harry

<< Bellatrix amava, a modo suo, Voldemort. Era più che altro un’ossessione, ma quando nacqui lei mi amava, e in quel poco tempo che trascorsi con lei >> e qui guardò con astio il gruppo davanti a lei.

<< In quel breve periodo mi accudì molto premuroso. Mentre Voldemort mi ha creata solo un suo scopo. Non provava niente, non lo vidi quasi mai. >>

Il gruppo di Auror iniziò a muoversi verso la parete e l’arazzo, approfittando del fatto che Bianca era presa dal suo passato, e i suoi Mangiamorte davano loro le spalle per controllare l’altra parte del corridoio.
Anche Albus e James erano così presi dal racconto, che non si resero conto che i loro parenti più professore, si stavano dirigendo verso di loro.
Fu in quell’istante che si accorse di tutto, quando videro la zia che, con un leggero colpo di bacchetta alla testa divenne invisibile, e subito una copia della donna rimpiazzava quella invisibile.
I due ragazzi si guardarono sbalorditi, appena videro che donna era scomparsa Albus chiese

<< Ehi ma dov’è? >>

<< Non saprei… >> iniziò James, ma subito i due finirono nel passaggio, come spinti da qualcuno.

Gli amici arretrarono, impauriti, con i fili rosa ancora in mano. I due fratelli finirono con il sedere per terra, e vennero subito soccorsi dalla cugina e Scorpius, nel frattempo sentirono

<< Ragazzi!! Cosa accidenti ci fate qui dentro? >> era la zia, che ritornò visibile, e aveva un tono, seppur basso, molto arrabbiato.


<< Zia vogliamo dare una mano. Sappiamo molti incantesimi, e …>> iniziò James

<< No!! Assolutamente, ora voi uscite di qui. E non fatevi vedere, non provate a fare niente, non voglio che vi facciate male, tutti voi. >> e senza aggiungere altro, salì le scale e uscì dal passaggio.

<< Non so voi, ma a me non sembrava un ordine ben preciso. Voi che dite? >> commentò Tyler, con un mezzo sorriso. Subito affiancato da James che gli diede una pacca sulla spalla.
<< Si in effetti non è stata chiarissima, su fatto di uscire. Ci sono due entrate. Dai torniamo all’arazzo, e voi pronti con le Orecchie. >> disse James, e con il fratello tornò ad ascoltare.
Fortunatamente non persero troppo tempo, infatti quello che sentirono la fine di una discorso poco importante, e ne iniziò un altro.

<< Pochi Mangiamorte conoscevano la verità si di me. Anche se non crescevo esteriormente, dentro ogni giorno diventavo più grande e potente. Mi venne spiegato il contro incantesimo, per ritornare alla mia vera età. Per quando fosse arrivato questo momento. Ed eccoci, pronta a vendicare mia madre. >> finito il racconto, Bianca si fermò e iniziò a guardare il gruppo, la bacchetta stretta in mano. Poi la sua espressione cambiò, da prima divertita, ora divenne cupa e molto furiosa

<< TU! >>

Albus e James si girarono verso la zona ancora oscurata dal fumo, e videro Draco Malfoy, seguito da alcuni Auror.

<< Scusami, ma non so chi tu sia. >> disse in tono calmo affiancando Harry Potter.

<< E’ la figlia di tua zia, e il tuo ex capo, Malfoy. >> rispose Ron in tono sprezzante.
Draco lo guardò di sottecchi e poi disse, come se non fosse successo nulla.

<< Non sapevo che Bellatrix avesse avuto una figlia con Voldemort. >>

<< Questo perché i Malfoy non vennero messi al corrente. Non eravate molto importanti nell’ultimo periodo. >> concluse Bianca.
Quello che successe in quel momento fu sorprendente.

<< Albus guarda lassù! >> disse James, indicando il balconcino sopra di loro. Dietro di loro spuntarono anche gli altri tre, anche se stretti riuscirono a vedere tutto.

La zia era in piedi sul cornicione, sopra il gruppo di Mangiamorte e appena Bianca finì di parlare, si buttò nel cerchio.
Da subito iniziarono a volare lampi di luce, dal gruppo di Auror che avevano notato subito la donna. La copia di Alex scomparve.
Ma nonostante questo lampo di genio, i Mangiamorte non si fecero sopraffare. Erano molto veloci nello schivare i colpi e veloci nel controbattere, ma gli Auror vennero presto raggiunti dalle scorte americane e inglesi.
Harry Potter si fronteggiava con Bianca, i due stavano camminando in cerchio, ma non stavano veramente combattendo, si guardavano e basta, le bacchette puntate l’uno sull’altra.
Alex e Malfoy erano schiena contro schiena, combattendo contro quattro nemici. I due erano molto bravi e sincronizzati. Quando Alex abbatté l’ultimo Mangiamorte dalla sua parte e si girò verso Draco per dare una mano, non si accorse di un uomo nascosto dietro una colonna che le stava puntando la bacchetta alla schiena, ma l’ex Serpeverde lo stese con un abile gesto. I due ex compagni si guardarono, la donna con un sorriso di gratitudine sul volto, e poi presi da un attimo di passione, si baciarono, ma l’arrivo di altri nemici li fece separare.
Dietro l’arazzo tutti si voltarono verso Scorpius, il quale con un sorrisino disse

<< Ehi speriamo bene. >>

Nel corridoio la battaglia stava degenerando. Alcuni Auror seguirono i Mangiamorte, fuggiti, per la scuola. Harry e Bianca avevano iniziato a combattere.
La Mangiamorte combatteva con vera destrezza, ma aveva danti a se un Auror superdecorato e il Prescelto, e ben presto si trovò alle strette.
Era indietreggiata fino al muro, a qualche metro da lei c’era Harry; la via era bloccata, ma Albus si sentì come qualcose dentro, e capì ben presto che avrebbe trovato un altro modo per sfuggire. Il ragazzo si girò verso la parte dove c’erano il professor Neville e zio Ron, e li vide abbattere due nemici, mentre Malfoy stava combattendo contro 3 nemici, e si trovava in difficoltà, ma venne raggiunto da Neville.
Alex era scomparsa. Tutto il corridoio pieno di detriti di colonne e muri, il balconcino era distrutto, c’erano alcune armature distrutte e in fondo un gargoyle senza testa.

Ma con grande felicità dei ragazzi, a terra giacevano, privi di senso, alcuni Mangiamorte, ma anche alcuni Auror.
In quell’istante una forte luce, seguita da un grande boato, attirò l’attenzione del Serpeverde a quanto pareva la donna era riuscita a trovare una via di fuga; fece crollare una parte del soffitto che cadette tra lei e Harry, raggiunto da Ron. Alcuni massi schiacciarono dei Mangiamorte impegnati a combattere con Draco e il professore di Erbologia, ma Bianca non fece nulla per aiutarli, e, approfittando della polvere e il fumo fuggì.
Quando  i due Auror emersero dai detriti non sapevano da che parte andare, i ragazzi li sentirono

<< Neville, da che parte è andata. L’avete vista? >> urlò Harry

<< No! Non abbiamo visto più niente, siamo riusciti a malapena a scansarci, non appena quei massi sono caduti giù. >> rispose Neville, scavalcando dei resti per raggiungere gli amici.

<< Credo si andata di là. >> disse Draco, indicando la parte sbagliata del corridoio

<< Va bene, però dovremmo dividerci, così la troviamo prima. Se la trovate comunicate via Patronus. >> parlò il capo Auror e così i quattro sparirono dal corridoio.

<< No papà! E’ andata di dall’altra parte. >> urlò Albus uscendo allo scoperto.

<< Sei pazzo? Torna qui! >> disse Rose seguendolo, e seguita dagli altri.

<< Sentite, quella pazza è scappata, dobbiamo trovarla e.. >> cominciò Albus

<< Si, e fare cosa? Siamo tutti dl primo anno, tuo fratello del secondo. Quella è capace di ucciderci tutti, noi cosa possiamo fare?? Le lanciamo un Rictusempra? >> disse Tyler.
Albus li guardò tutti. James rimase un attimo zitto poi parlò

<< Albus ha ragione. Magari non possiamo fermarla. Ma almeno rallentarla. >> e vedendo che Albus e Scorpius annuivano, continuò

<< Conosciamo incantesimi che i grandi non usano più. L’incantesimo delle pastoie, l’Expelliarmus, l’Incendio. Troveremo un modo. >> concluse

<< Va bene, veniamo con te Albus. Facci strada. >> dissero Rose e Tyler con un sorriso di incoraggiamento.
 E così il gruppetto si avviò verso la fine del corridoio, alla ricerca di Bianca.



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Capitolo 30
*** 31. Sconfitta e Vittoria ***


 
I ragazzi si diressero verso la parte destra del corridoio, scesero la scala e si ritrovarono in un altro corridoio. Si nascosero dietro una colonna, ma non trovando nessuno proseguirono. Via via che correvano trovarono pezzi di battaglia, calcinacci dei soffitti, colonne e qualche Gargoyle che si lamentava
<< Ehi voi!!!Non lasciatemi così!! Quella pazza, acciuffatela, è andata a sinistra. >>
 
<< Grazie amico!! >> gli urlò James mentre correvano nella direzione data dalla statua

Arrivarono alla fine del corridoio, e si sporsero per vedere se c’era via libera, quando Albus e Rose notarono una macchia rossa scura. Quando la rossa la toccò, capì subito che si trattava di sangue, i i due cugini sperarono appartenesse a un nemico, e non agli Auror.
Il gruppo corse a perdifiato per quasi tutta la scuola, quando arrivarono alla scalinata principale, che portava al Salone d’Ingresso, trovarono Bianca intenta a scontrarsi con Alex. I ragazzi erano felici di rivedere l’Auror ancora in vita. Ma Scorpius e Tyler notarono che qualcosa non andava. La donna era poggiata al muro, e non poggiava la gamba destra.

<< Ehi James, Al. C’è qualcosa che non va a vostra zia. Guardate la gamba. >> disse sussurrando Tyler
Tutti la fissarono, notando poi una macchia rossa ai suoi piedi. Albus e Rose si guardarono ed entrambi capirono a chi apparteneva il sangue nel corridoio. La donna era ferita in modo molto grave.

<< Bene Potter! Sembra che io sia in netto vantaggio. >> iniziò a parlare la Mangiamorte, e un sorriso maligno le si disegnò in volto quando vide la smorfia di dolore e l’accasciarsi dell’Auror contro il muro.
Ma la donna era forte, con coraggio mise tutto il suo peso sulla gamba buona, e si rialzò.

<< Se non posso avere tuo fratello, mi accontento di te! >> continò
Poi puntando la bacchetta contro l’ex Serpeverde disse << EXPELLIARMUS>>
E la bacchetta, dopo un piccolo volo, finì nelle mani bianche, e qui la donna la spezzò e la ributtò ai piedi di Alex.
Il panico si dipinse sul volto della zia, anche Albus e gli altri, al riparo pensarono subito al peggio. Ma una forza mai vista, li incoraggiò a tirare fuori le bacchette e uscire allo scoperto. Le due donne si accorsero subito dei ragazzi, e quando questi iniziarono a lanciare vari Incantesimi contro Bianca, questa li  scacciò senza problemi.
Quando Bianca finì di scacciare l’ultimo, debole, incantesimo guardò il gruppetto e, con voce felice disse

<< C’è un cambio di programma. Vieni qui! >>

<< Incarcerarmus >> e puntò la bacchetta contro James.
Il ragazzo venne legato da delle corde, molto grosse e forti e prelevato dalla Mangiamorte. Appena venne preso dalle grinfie della donna, James iniziò a divincolarsi come un pazzo.
Ma la cosa più straziante fu una supplica, arrivare dall’angolo dove c’era la zia

<< Ti prego, non far del male a James. E’ solo un ragazzo. Prenditela con me! >> James smise di agitarsi, e guardò sua zia in lacrime, che cercava con tutte le forze di rimettersi in piedi. Si girò verso il fratello e gli amici, anche loro erano sconvolti.
Cosa diavolo c’è venuto in mente! Perché ho fatto questa idiozia? Adesso la zia si sacrificherà, oppure sarà James a pagarne le conseguenze! Idiota idiota idiota!”

<< Ora anche i Potter proveranno cosa vuol dire perdere qualcuno che amano! >> parlò Bianca, con una voce folle e una strana luce negli occhi; la bacchetta già puntata alla gola del giovane Grifodoro.
In quel momento successe l’incredibile; ci fu uno scoppio e una gran luce che accecava, appena si attenuò i ragazzi, compreso James, si ritrovarono dietro a due uomini, che riconobbero subito. Ron Weasley e Neville stavano davanti a loro con le bacchette sguainate.
Il portone era spalancato, e sulla soglia c’erano Hermione Granger e Ginny Weasley che, anch’esse, puntavano le bacchette in direzione di Bianca, la quale era per terra disarmata.
Harry Potter e altri Auror tenevano in custodia dei Mangiamortee il loro capo, mentre DRACO Malfoy , la professoressa McGranitt e alcuni Auror americani erano chini su Alex, svenuta e bianca come un lenzuolo, con la bacchetta spezzata vicina al corpo.
All’arrivo del Ministro, Kingsley Shacklebolt, e altre guardie, i Mangiamorte e Bianca vennero legati e imbavagliati.

<< Ottimo lavoro, Potter. E voi altri, ben fatto. Malfoy, è bello vederti dalla parte giusta. >> disse il Ministro, con la sua voce profonda, dando una pacca sulla spalla a Draco.

<< Si Ministro, finalmente ho capito cosa vale davvero. >> rispose, con lo sguardo rivolto alla donna svenuta

<< Se mi scusate, vorrei portare Alex in infermeria. Ha perso molto sangue. >> e così dicendo, fece apparire una barella e l’adagiò sopra. L’uomo si incamminò su per la scalinata, poi si girò verso il gruppo di ragazzi e disse
<< Scorpius, vieni con me. >> con tono asciutto che non permetteva repliche.
Il giovane Malfoy guardò i suoi amici, decisamente preoccupato, poi raggiunse il padre; lo seguirono vari Auror che necessitavano di cure, o che trasportavano compagni feriti o svenuti.

<< Eh voi cosa ci facevate in giro? >> chiese il Ministro, con la sua voce calma, ma che pretendeva una risposta.
Il gruppetto, si guardò, e poi iniziarono tutti a parlare nello stesso momento. Gli Auror, professori, Ministro e madri non capirono niente, poi Hermione parlò

<< Basta! Basta, non ci stiamo capendo niente. Adesso uno alla volta spiegateci perché non siete andati dritti nelle vostre Case. >>
I quattro si guardarono un’ultima volta, poi Rose parlò, raccontando tutto. Ad ogni parola il viso di Harry Potter si faceva sempre più duro. Camminava avanti e indietro, com’era solito fare quando era preoccupato o infuriato.
I due giovani Potter non lo persero un secondo, erano agitatissimi. Sapevano molto bene cosa comportava quella camminata, erano in guai grossi. Quando la rossa finì di parlare, ci furono vari minuti di silenzio, il Prescelto non smise di camminare, ogni tanto lanciava qualche occhiataccia verso i ragazzi, poi dopo un po’ il Ministrò parlò

<< Beh ragazzi, senza dubbio avete agito male, ma quello che volevate fare era nobile e altruista. Vedo che finalmente i Serpeverde sono più umili. >> e ammiccò a Tyler e Albus

<< Ora, se mi scusate, io e la professoressa McGranitt dobbiamo andare a discutere sul da farsi. Voi >> aggiunse rivolto agli Auror arrivati insieme a lui

<< Portate questa feccia al Ministero, e interrogateli. Usate pure il Veritaserum, quando torno convocherò un processo. >> e dopo un’occhiata di puro disgusto, insieme alla Preside, si diresse verso la scalinata e poi scomparve dietro l’angolo.

<< Papà.. >> iniziò Albus, titubante << Ci spiace veramente tanto per la zia. >> gli amici dietro annuirono tutti.

<< Voi vi rendete conto >> disse Harry, quasi urlando << In che guaio vi siete messi? Tutti voi, non solo i miei figli. Potevate morire. E per poco non perdevo un figlio. >> l’uomo finì di camminare e si fermò davanti s figli, nipote e amico. Stava per riprendere a sgridarli, quando Ginny gli posò una mano sulla spalla, trattenendo l’ira del marito.

“ Grazie mamma. Sei mitica” si ritrovò a pensare James

<< Senza alcun dubbio i ragazzi si sono cacciati in guai grossi. E questo vuol dire, niente Quidditch per tutta l’estate. >> disse guardando i figli << Ma la loro azione, di voler aiutare Alex è stata molto coraggiosa. >> finì la rossa

<< Questo è vero. C’è da dire però, che saremmo potuti intervenire noi, senza questo problema. Quella donna stava perdendo tempo. >> disse Ron Weasley, informando le due donne << Quando li abbiamo trovati nel corridoio, era talmente presa dal raccontarci la sua storia, che non si è accorta che Alex aveva fatto uno sdoppiamento di corpo, ed era sparita. >> concluse il rosso

<< Mi domando come faccia ad essere la figlia di Bellatrix e Voldemort. Qualcosa è andato storto. >> commentò Harry. Le due donne lo guardarono a bocca aperta

<< Bene, questo ce lo racconterete dopo. Adesso andiamo in infermeria, vediamo come sta Alex >> finì Hermione
I grandi si avviarono, seguiti dai ragazzini.

<< Si, andiamo a vedere la coppietta. >> disse a bassa voce Tyler. Solo loro sapevano cosa era successo in corridoi, dato che tutti erano impegnati a combattere.



Angolo autrice
Buona sera :) mi scuso per il notevole ritardo, ma non trovavo mai tempo per pubblicare. In teoria questo doveva essere l'ultimo capitolo, più un epilogo, ma ho cambiato idea all'ultimo.
Spero vi piaccia e magari lasciare qualche recensione :=)

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Capitolo 31
*** 32. Buone prospettive per il futuro ***


 
Quando arrivarono in infermeria, la trovarono gremita di gente. Madama Chips andava qua e la medicando vari Auror, alcuni distesi sui lettini, con la testa, o gamba fasciate. Trovarono l’Auror su un letto verso la fine della stanza, Draco Malfoy e Scorpius erano seduti vicini a lei.
Quando Harry chiese come stava, questo si alzò subito, lasciando la mano della donna, i ragazzi si lanciarono delle occhiate e sorrisero all’unisono. L’ex Serpeverde, salutò le due donne, e vedendo i loro visi preoccupati per l’aspetto della donna distesa, disse

<< Sta relativamente bene. Madama Chips la sta dando una pozione Rimpolpasangue, ma avendone perso un po’, ha fatto arrivare dal San Mungo alcune sacche di sangue dello stesso gruppo, per aiutare la pozione a fare effetto. >> e indicò l’asta di metallo, con appesa una sacca contenente un liquido molto denso, quasi nero. Un tubo, con a una estremità un ago, si infilava ne braccio sinistro della donna.
A quella visione i volti di Albus, James e Rose sbiancarono; l’uomo che se ne accorse, aggiunse

<< Però dovrebbe riprendersi abbastanza in fretta. Deve rimanere qui almeno una settimana. Ora scusatemi, ma devo riportare Scorpius nella sua Casa, dove doveva essere anche prima. >> concluse il biondo, e prima di uscire strinse la mano a Harry e, con fare molto circospetto, anche Ron.
I ragazzi rimasti si sedettero vicino al letto, Tyler che non voleva essere di troppo, rimase in piedi dietro alla sedia dove era seduta Rose. Dopo qualche minuto James afferrò la mano della zia, e qualche lacrima gli solcò il viso e lui cercando di non farsi vedere, le scacciò con la felpa. Ma questo gesto non sfuggì al gruppo, così Albus guardando la cugina e il migliore amico, chiese solo con lo sguardo, se potevano lasciarli soli. I due annuirono e raggiunsero gli adulti che stavano parlando, chi con l’infermiera chi con degli Auror.

<< Fratello, che ti succede? >> chiese il giovane Serpeverde, sedendosi sulla sedia vuota accanto a James

<< La zia sta bene. Hai sentito il signor Malfoy. >> continuò

<< Lo so. Ma non smetto di pensare che sia stata tutta colpa mia. >> rispose trattenendo un singhiozzo.

<< Colpa tua? E perché dovrebbe essere colpa tua? >> disse Albus incredulo

<< Se c’è qualcuno a cui dar la colpa, qui, sono io. Era una mia idea quella di andare a cercare quella pazza. E se io mi fossi tolto di mezzo quando mi ha puntato addosso la bacchetta, non avrebbe preso te. >> spiegò il fratello posando una mano sulla spalla di James.

<< E’ vero che era una tua idea, ma come fratello maggiore dovevo dissuaderti dal farlo. E poi Bianca ha preso me, perché non volevo che ti succedesse niente. Sei il mio fratellino. >> concluse, e poi i due si abbracciarono. Ma non si erano accorti che erano stati raggiunti dal padre e che aveva sentito tutto.
 
<< Sapete ragazzi >> interloquì il mago, facendo trasalire i due figli

<< Voi sue siete più simili di quanto crediate. E anche se appartenete a due case diverse, entrambi possedete il coraggio e la determinazione giusta. >> disse sorridendo

<< Si e, grazie anche al vostro intervento, per quanto maldestro, avete rallentato quella donna. >> intervenì Hermione

<< Sai Harry, nonostante tu ci abbia detto che è figlia di Bellatrix e Voldemort, non capisco da chi abbia preso. Erano due folli, ma sapevano il fatto loro, non si lasciavano trasportare dalle parole. >> li raggiunsero anche Rose, Tyler, zio Ron e Ginny

<< Ah di sicuro è andato male l’incantesimo. E dimmi un po’, Rosie. Che c’è tra te e il figlio di quell’eesere biondo, andato via poco fa? >> chiese Ron alla figlia

<< Si chiama Scorpius. E non c’è niente, siamo solo amici. >> rispose la giovane Grifondoro, diventando dello stesso colore dei capelli alla Weasley.
Tutti risero a quella scena, Harry abbracciò i suoi figli, pensando a quanto era fortunato ad averli ancora, e si sedette vicino alla sorella. Le strinse forte la mano commosso di avere ancora una parte dei suoi genitori con lui.

Il gruppo di adulti venne ospitato nel castello, per la settimana che seguiva. Gli esiti degli esami vennero presto comunicati; tutti vennero promossi, Rose con pieni voti, mentre i cugini, Scorpius e Tyler superarono per il rotto della cuffia Storia della Magia. Oltre alla bella notizia degli esami, il gruppo fu informato, nella tarda mattinata di uno splendente martedì di giugno, che la zia si era svegliata. I ragazzi finirono di fare colazione, e si fiondarono in Infermeria; una volta entrati trovarono la stanza deserta, se non per l’unica paziente che se la rideva di gusto in compagnia di Hagrid.

<< Ciao Hagrid. >> dissero in coro i ragazzi

<< Ehi ciao. Stavo parlando con Alex di quando era a scuola. Quanti problemi che ha causato anche lei. >> disse ridendo il gigante

<< Beh sapete, non solo Grifondoro aveva i suoi casinisti. Anche noi Serpeverde ci sapevamo divertire e fare casino. >> poi trattenendo una risata disse << Perlopiù i nostri giochi preferiti erano, mettere nei guai i Grifondoro e il famoso trio. Mio fratello, Ron ed Hermione. E non ci riuscivamo quasi mai. >> e detto questo scoppiò a ridere, seguita da tutti.

I giorni passavano, e Alex venne lasciata libera da Madama Chips. La donna passava molto tempo con i nipoti nel parco, ma molto tempo anche con Draco Malfoy.
Nella scuola circolava la voce dell’intrusione dei Mangiamorte, e della battaglia che scoppiò subito dopo con gli Auror; nessuno sapeva che c’erano di mezzo anche degli studenti, e la McGranitt congelò i pettegolezzi una sera a cena, dicendo che era pratica, se fosse successo veramente qualcosa. Non si sa quanti studenti ci cedettero, forse solo quelli del primo e secondo anno.

<< Stavo pensando >> iniziò a dire Scorpius da dentro il suo armadio, intento a ripescare tutti i vestiti << Se mio padre e tua zia dovessero sposarsi, io e te diventeremmo cugini. >> finì buttando la palla di magli e maglioni nel baule

<< Si e quindi? Sai che fortuna. >> commentò sarcastico Albus, lanciando uno sguardo divertito a Tyler, e si beccò una cuscinata da Malfoy

<< Non era solo questo che volevo dire. Potrei chiedere a papà se può adottarti Tyler…così saremmo sempre insieme tutti e tre. >> con questa frase spiazzò l’amico che rimase chino sul baule, ma alzò la testa e lo guardò incredulo

<< Si Scorpius a ragione. E poi ce l’hai detto tu che tuo padre è un ubriacone e che non sei felice di stare con lui. >> incoraggiò Albus

<< Ragazzi.. >> disse Tyler, da dietro il baule, con una voce che preoccupò i due amici << Voi siete i migliori amici che una persone potesse desiderare. >> e poi di corsa oltrepassò il baule e abbracciò i due perplessi.
La mattina dopo Albus si svegliò di colpo, era in ritardo per fare il baule. Si fiodò in bagno per lavarsi e iniziò a gettare roba alla rinfusa nel baule, svegliando i due compagni; quelli quando lo videro rialzarsi dal baule in cerca di un calzino, scoppiarono a ridere vendo la calza sulla sua testa. Dopo poco il baule era pronto, anche se faticava a chiudersi, e si diressero verso la Sala Grande.

<< Dopo colazione andiamo da Hagrid? Così lo salutiamo, visto che non prendiamo il treno con gli altri studenti. >> propose Tyler. Infatti il gruppo di ragazzi tornava a Londra attraverso una passaporta con i genitori.

<< Si buona idea. Diciamolo anche a Rose e James. >> rispose Scorpius, ed entrarono nella sala.


Quando raggiunsero il tavolo dei Grifondoro, vennero salutati da alcuni studenti, e poi raggiunsero i due; notarono che gli adulti non c’erano, neanche al tavolo dei Serpeverde zia Alex e Malfoy erano a fare colazione.

<< Ciao ragazzi. Dove sono i grandi? >> domandò Albus prendendo un afetta di pane tostato e imburrato dal piatto di James

<< Non lo sappiamo. Magari dalla McGranitt per organizzare la Passaporta. >> disse prontamente Rose

<< Ah va bene, volevamo chiedervi se venite con noi da Hagrid. Così lo salutiamo. >> intervenne Tyler. Quando i due Grifondoro acconsentirono, gli altri andarono a fare colazione, e al tavolo sentivano ancora degli studenti parlare di quello che era successo una settimana prima. I tre si guardarono e sorrisero, pensando “ Noi lo sappiamo e voi no!”
Quando finirono la colazione, i cinque uscirono nel parco. L’aria era fresca, ma il sole molto caldo; alcuni studenti erano stesi sull’erba a giocare con i pettirossi, la piovra gigante sonnecchiava in mezzo al lago nero e ogni tanto si spruzzava d’acqua. Arrivati alla capanna sentirono molte voci all’interno, bussarono forte e il gigante aprì loro la porta.

<< Ragazzi, entrate. Ci sono qui i vostri. Stavamo parlando dei vecchi tempi. >> e li fece entrare
La casa già normalmente era piccola, poi con tutta quella gente si stava molto stretti.

<< Sai Hagrid >> parlò Ron, seduto sulla poltrona con Thor Jr che gli leccava le orecchie << Dovresti costruire una capanna più grande. E dire ai tuoi cani di smetterla di leccarmi le orecchie. >> finì facendo ridere tutti, persino Draco Malfoy, il quale, notarono Albus e Scorpius, si teneva mano nella mano con Alex.
Tutti passarono una bella mattina insieme a Hagrid, vennero offerti loro dei dolcetti rocciosi, che tutti prontamente rifiutarono. Il gigante raccontò ai più giovani i vari pasticci creati dai genitori, specialmente i problemi creati tra Draco e il trio. Dopo tante risate, e molto tè arrivò l’ora di partire. Tutti salutarono Hagrid, dicendo poi che si sarebbero rivisti l’anno dopo, e diedero una grattata alla testa a Thor jr, e raggiunsero l’Ufficio della Preside (Piuma di Zucchero).
Qui vennero salutati dei dipinti di Albus Silente e Severus Piton.

<< Bene, il Ministero ha programmato per voi questa passaporta >> disse la McGranitt, indicando una palla babbana posata sulla scrivania

<< Vi porterà a Grimmuald Place. E’ ora dei saluti. Devo ringraziavi, tutti voi. Per quello che avete fatto, per l’aiuto che avete dato alla scuola. Si anche voi ragazzi. >> disse guardando i più giovani.

<< Minerva credo.. >> parlò il ritratto di Severus Piton << Che questi ragazzi si siano meritati l’Encomio Speciale per i servizi resi alla scuola. >>

<< Tu dici Severus? Si forse hai ragione. Beh ne parleremo per l’anno prossimo. Ora andate. >> disse guardando la passaporta che si stava illuminando

<< Arrivederci Harry. E’ un piacere rivederti. E voi tutti, grazie per il vostro aiuto. >> disse Silente, facendo l’occhiolino. Harry lo guardò e sorrise all’uomo. Tutti toccarono la passaporta, e una strana sensazione, che prendeva dietro l’ombelico si impossessò di Albus, pochi secondi dopo si ritrovò nel salone di casa con Tippy che entrava trotterellando seguito da Lily, che andò ad abbracciare la madre.

<< Padron Albus, che bello rivederla. >>

<< Ciao Tippy. Nuovo cappellino? E’ bello. >> disse abbracciando l’elfo.
Adulti e ragazzi si salutavano. Chi diceva che si sarebbero mandati lettere per sentire come andavano le vacanze, che diceva che si sarebbero rivisti al lavoro. E Alex stava dicendo che avrebbe chiesto il trasferimento come vice-ministro a Londra, così da stare più vicina alla famiglia ritrovata.

<< Si dai. Ti ospitiamo noi, abbiamo talmente tante stanze. > stava dicendo Ginny

<< Magari i ragazzi possono venire al Manor qualche giorno, se volete. Così staranno insieme, non dico ce faranno i compiti perché sarà impossibile. >> disse Draco Malfoy con un sorriso.

<< Si, non male come idea Malfoy. Anche se per questa settimana i miei figli saranno in punizione. >> rispose Harry, guardando i figli, i quali prima tutti sorridenti divennero cupi dopo le parole del padre.

<< Si anche i miei. >> concluse con un mezzo sorriso, rivolgendo poi lo sguardo verso Alex, anch’essa sorridente.

<< Scusa Draco, ma te ha un figlio solo. >> disse cautamente Hermione

<< Da ieri mattina non più. Ho adottato legalmente Tyler. Su richiesta di Scorpius. Volevo aspettare il momento giusto per dirvelo. >> tutti lo guardarono felici e perplessi. I giovani Serpeverde stavano saltando dalla felicità, non importava se per una settimana erano in punizione, sarebbero stati per sempre insieme. E nonostante l'inizio, quell'anno scolastico era finito in modo meraviglioso.


Angolo autrice
Qui finisce, quasi, al storia. Dico quasi perché forse inserirò un epilogo, ma ancora non è sicuro. Spero che questa storia vi sia piaciuta, e che continuerete a seguirmi.
Ringrazio infinitamente Deeryl e Aly99 per avermi aiutata molto durante il periodo in cui la FF secpndo me non andava.
Un bacio a tutte e grazie infinite :)

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