All that remains di whitemoon (/viewuser.php?uid=132554)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: Ciò che non andrebbe detto ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: Realtà che feriscono ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3: Il buio che inghiotte la luce ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: L’inizio della fine ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Il tramonto della fine ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: L’alba dell’inizio ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Speranze e Realtà ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: Ancora ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Memorie ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: Imprevisti ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: C’è un tempo per ogni cosa ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12: Spiegazioni ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13: Verso l’isola ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14: Sbarco ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15: Inizi ***
Capitolo 17: *** Avviso ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Era troppo tardi...
Un grande boato
squarciò il cielo all’improvviso e un raggio di
luce raggiunse la terra tagliando il cielo fosco a
metà.
Non c’era alcuna
possibilità di scampo...
Mi guardai intorno quasi
disperata e ciò vidi fu quello che mi spinse ad agire. Non
potevo lasciare che i miei compagni, la mia famiglia, fosse spazzata
via da quel raggio di luce. Non potevo sopportare che quelle persone
scomparissero; non loro! Non coloro che mi avevano sempre amata e
aiutata e che anche ora, che non riuscivano più a muovere un
muscolo, avevano la speranza che ardeva nei loro occhi!
Fu per questo che presi la mia
decisione e mi alzai proseguendo verso quella luce, nonostante gli
sguardi apprensivi dei miei compagni. Quando arrivai a circa
due metri dalla colonna luminosa, allungai la mano sinistra di fronte a
me e vi concentrai tutto il mio potere magico rimasto, iniziando a
formulare l’incantesimo.
Era difficile, era veramente
difficile, ma ce l’avevo quasi fatta. Il mio potere era al
limite, ma potevo farcela, mancava solo un ultimo comando e
l’incantesimo sarebbe stato completo.
Stavo per pronunciare
quell’ultima parola quando qualcuno afferrò il mio
braccio destro...
Sapevo che sarebbe successo.
Anche se speravo il
contrario, sapevo che lo avrebbe fatto e che questo avrebbe reso le
cose molto più difficili. Quel contatto così
caldo e rassicurante era una delle cose che mi rendevano più
felice al mondo, ma non qui, non adesso che dovevo dirgli addio, non
adesso che dovevo salutare per sempre tutto ciò a cui avevo
voluto bene.
…
Nel momento in cui le
afferrai la mano, lei iniziò a tremare
leggermente. C’erano tante cose che volevo dirle, ma
in quel momento l’unica cosa che riuscii a pronunciare fu
solo « non andare ».
A quelle parole il
tremito che percepivo attraverso il suo braccio si fermò e
lei si voltò lentamente verso di me, per tre quarti,
mantenendo la mano sinistra protesa in avanti e continuando ad
alimentare l’incantesimo.
Ciò che vidi nel
suo volto mi paralizzò.
Stava piangendo, ma i suoi
occhi erano sereni e la sua bocca era tirata in un sorriso.
Non potevo lasciarla andare,
non potevo lasciarla andare via per nessun motivo. Tutti sapevano cosa
stava cerando di fare, che stava provando a salvare noi e con noi tutto
il mondo, ma non potevo comunque lasciarglielo fare. Anche se ormai non
avevo più neanche le forze per reggermi in piedi e
probabilmente sarei svenuto tra pochi minuti, io l’avrei
comunque salvata.
« Scusami
» quell’unica parola che lei pronunciò
produsse una stilettata di dolore nel mio petto.
« So che la parte
dell’eroe non mi si addice, ma per quest’ unica
volta penso che dovrò rubarti la scena » disse con
un sorriso malinconico sulle labbra.
« Non farlo
» fu l’unica cosa che la mia gola lasciò
uscire. Non riuscivo a pensare, tutto quello che stava accadendo non
era reale, non poteva esserlo!
« Io lo devo fare!
» replicò lei con tono risoluto « non
posso lasciarvi sparire. Non riesco neanche a immaginare un mondo senza
di voi... » disse addolcendo la voce, indecisa se aggiungere
qualcos’alto.
Ci fu un attimo di silenzio, ma poi continuò «
grazie a Crux ho trovato un mondo disabitato e grazie al mio potere
spedirò lì questa colonna di luce in modo che
nessuno si faccia male »
« Ma il tuo potere
è al limite, sarai trascinata nel portale che creerai
… non farlo, morirai! » la implorai.
A quelle parole il volto di
lei, che fino a un momento prima era contratto in
un’espressione risoluta, si rilassò e si distese
in un sorriso dolcissimo che mi fermò il cuore.
« Lo so »
disse semplicemente « ma voi siete la mia famiglia, siete la
cosa più importante che ho. Non lascerò che tu,
Erza, Grey, Wendy, Happy, Charle e tutti gli altri, spariate
semplicemente senza far niente »
Ci vedevo sfuocato, ormai le
forze mi stavano venendo meno.
« Addio Natsu. Di
addio agli altri da parte mia » a quel punto,
abbracciò i nostri compagni con lo sguardo e mi
guardò negli occhi, strinse la mia mano con forza e poi mi
spinse via voltandosi e pronunciando quell’unica parola che
la avrebbe messo fine a tutto « TRADUCO!
»
« LUCY, NOO!!!
» gridai mentre cadevo a terra.
No! Dovevo riafferrarla,
dovevo fare qualcosa, ma le mie forze erano ormai sparite. La mia vista
era ormai solo un insieme di pallini sfuocati.
Tutto ciò che vidi
fu lampo di luce e poi il niente.
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N.d.A
Ciao a tutti(o almeno spero ci
sia qualcuno tra i tutti^^")... non sono nuovissima in questa sezione,
ma non avevo mai pubblicato una ff! è un po' che ho in testa
questa storia, perciò ho deciso che ci voglio provare^^...
le cose che dovevo dire, l'ho già dette nell'introduzione
alla storia, quindi adesso non mi rimane che sperare che non ci andiate
troppo pesanti con le critiche xD va beh cmq, scherzi a parte, sono
consapevole che devo migliorare molto, perciò ogni critica
costruttiva è ben accetta^^
fatemi sapere che ne pensate^^
whitemoon
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Capitolo 2 *** Capitolo 1: Ciò che non andrebbe detto ***
Un ragazzo passeggiava lungo
le rive di un canale spaziando con lo sguardo malinconico nel cielo
sereno, insieme al
suo fido compagno.
Improvvisamente,
quasi richiamato da una forza sconosciuta, si voltò verso la
fila di case che aveva alla sua sinistra, guardando una finestra a lui
particolarmente cara.
Non un movimento,
né il minimo segno di vita provenivano da quella che era
stata per lui come una seconda casa dopo la gilda.
Sospirò
...
Era normale,
ci aveva fatto l’abitudine, ma nonostante tutto non riusciva
a
sopire il dolore pungente che gli trafiggeva il cuore.
Il ragazzo, dai capelli di una
tonalità rosa chiaro, sollevò nuovamente lo
sguardo al cielo …
“Anche
allora era una bella giornata come oggi”
pensò
sospirando nuovamente, rimettendosi in cammino verso la prossima
missione.
Intanto, il gatto volante
accanto a lui osservava la scena con un'espressione seria ed affranta
che non gli si addiceva affatto.
Il ragazzo
proseguì fino all’uscita della città,
dove
incontrò i suoi due compagni persi nei propri pensieri.
La prima a riscuotersi fu
Erza, che prontamente nascose la faccia pensierosa dietro uno
smagliante sorriso.
« Forza
ragazzi, iniziamo la missione. » disse, dando
contemporaneamente
una, forse troppo, energica pacca sulla spalla ai due ragazzi, nella
speranza di riscuotere anche Gray.
« State tranquilli, non è una missione difficile
…
è molto vicina ... non dobbiamo neanche prendere un mezzo di
trasporto »
Lo disse per
incoraggiare gli amici, ma nello stesso istante in cui
pronunciò
quelle parole, subito si pentì di averlo fatto.
Infatti,
proprio come si aspettava, Nastu replicò in tono asciutto
« Certo, proprio
come un anno fa »
Detto questo,
si incamminarono tutti e tre in direzione della città vicina
con
l’intenzione di svolgere il loro dovere, ma con un macigno
sul
cuore e una miriade di ricordi che riempivano le loro menti.
…
« Forza
Natsu muoviti, dobbiamo andare verso la missione! » disse la
ragazza, troppo eccitata per i suoi standard, rivolgendosi a un Natsu
pallido e sconsolato.
La
prospettiva della missione lo elettrizzava, ma era praticamente certo
di dover salire su qualche mezzo di trasporto … gli venivano
i
conati di vomito solo a pensarci …
La ragazza, intuendo i
pensieri dell’amico, intervenne
« Dai su! Questa volta la nostra meta è la
città
vicina, perciò andremo a piedi, ma se non ti muovi non
arriveremo mai e il mio affitto non verrà mai pagato!
»
disse rivelando il motivo di tutta
quell’apprensione.
Da parte sua, Natsu, sembrava
rinato e, ignorando l’ultima parte
del discorso della ragazza, disse eccitato « Forza Lucy, non
abbiamo tempo da perdere! Happy muoviamoci! »
« Aye!! »
rispose il gatto volante.
La sua risposta fu purtroppo
inutile, visto che i due erano ormai distanti, nascosti da una nuvola
di polvere.
« Nastu,
fermati dobbiamo aspettare gli altriiiii … »
urlò
inutilmente Lucy mentre veniva trascinata via da Natsu che
l’aveva presa per un polso coinvolgendola nella sua folle
corsa.
…
La coscienza iniziò
a tornare lentamente.
Più
riacquistava la padronanza dei propri sensi, più sentiva il
corpo farsi pesante e i muscoli far male dalla stanchezza.
Aprì
lentamente gli occhi, per evitare di accecarsi con la luce che vedeva
dietro le palpebre, ma fu del tutto inutile.
Dopo aver sbattuto le ciglia
un paio di volte, si concentrò su
ciò che aveva intorno … Era in
infermeria, la
classica infermeria con le pareti bianche e i lettini
…
“Forse è
un buon segno” pensò.
Finalmente notò
Ghery, che si era addormentato appoggiato al suo letto e che in quel
momento si stava svegliando.
Il bambino,
che avrà avuto si e no 8 anni, si stava ancora stropicciando
gli
occhi, quando si sentì chiamare da una voce a lui
familiare.
Si girò di scatto,
guardando il volto della persona che giaceva nel letto: aveva ripreso
conoscenza …
Le lacrime non poterono fare a
meno di scendergli copiose e, senza
nemmeno riuscire a proferire parola, gettò le braccia al
collo
della persona che aveva vegliato per due giorni interi,
singhiozzando.
Questa da
parte sua, sorvolando sulla rudezza del gesto, sorrise, ricambiando la
stretta con il braccio destro mentre volgeva la testa verso la porta
che si era appena aperta.
Sulla soglia, si trovava un
ragazzo alto e slanciato, con la bocca spalancata e un espressione
esterrefatta sul volto.
« Non ci posso
credere, hai
davvero riaperto gli occhi » disse con lo
sguardo nocciola che luccicava per la scena che si era trovato
davanti.
Senza ulteriori esitazioni, il
ragazzo lasciò poi cadere le cose che aveva in mano
e si precipitò in
ginocchio accanto al letto, unendosi all’abbraccio.
« Va
tutto bene Ryan, è tutto apposto » disse
l’ospitante del letto con voce comprensiva mentre con la mano
destra gli accarezzava i capelli castani.
« Vedo che sei fuori
pericolo »
La voce bassa
e profonda proveniva dall’ingresso della stanza, dove un uomo
alto e muscoloso riempiva interamente la soglia della porta con la sua
stazza.
« Ciao Brush
» sentì dire l’uomo da sotto
quell’intrico di braccia e lacrime.
Sul volto
abbronzato di Brush si disegnò un sorriso, che subito
sfociò in un’aperta risata mentre tutta la
tensione
accumulata se ne andava.
Quando ebbe
finito, si ricompose e, passandosi la mano dietro la nuca rasata, disse
« Sono felice che tu stia bene. Devi scusarli, ma erano molto
in
ansia per te. Hai passato due giorni in bilico tra la vita e la morte
... Comunque, ora che hai ripreso conoscenza, dovresti stare meglio. Ti
basterà solo molto riposo per recuperare »
«
Grazie Brush, ma prima di questo, dimmi cosa è successo. I
miei
ricordi sono veramente molto confusi e non ho idea di cosa sia successo
dopo che ho perso i sensi» fece una pausa, poi aggiunse
«come sta Sandy?»
Brush
sospirò.
Temeva quelle
domande, perché sapeva che le risposte non sarebbero state
accolte favorevolmente, anzi probabilmente avrebbero portato a dei
grossi guai …
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N.d.A
Rieccomi
ad annoiarvi^^
Per prima cosa ringrazio tutti quelli che hanno commentato il primo
cap, ma anche tutti coloro che l'hanno semplicemente letto^^
X qnt riguarda il cap non c'è molto da dire, questo
è più che altro un
capitolo introduttivo: ho presentato un po' di nuovi
personaggi che
nel corso della storia descriverò meglio ...
So di non aver
risposto a nessuna delle vostre domande, ma se avrete un po' di
pazienza, già dal prossimo cap(che se ce la faccio posto
lunedì) ci sarà qualche informazione in
più *china il busto chiedendo scusa* ...
L'unica cosa che mi rimane da dire è che questo cap, per
quanto lo guardi, non mi convice per niente xciò qualsiasi
suggerimento/critica/commento è ben accetto^^
grz a tutti x avermi
sopportato fino ad adesso, spero tnt che avrete la pazienza x
continuare a seguire ank il prossimo cap xD
whitemoon
ps: so k il cap è
corto, ma man mano che la storia andrà avanti i capitoli
diveranno più lunghi^^
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Capitolo 3 *** Capitolo 2: Realtà che feriscono ***
«Dovrebbe
essere un incarico semplice da quello che mi hanno detto Erza e Gray.
Non so i dettagli visto che la missione l’hanno scelta loro,
ma se ho capito bene, dovremmo solo recuperare un qualcosa che dei
ladri hanno rubato dalla città qualche giorno fa. Comunque,
appena ci raggiungeranno insieme a Wendy e Charle, andremo a parlare
col committente e chiariremo tutto» disse Lucy pensierosa,
percorrendo con il dito il bordo del bicchiere che aveva davanti a
sé.
Lei
e Natsu si trovavano in una taverna della città in cui
dovevano svolgere l’incarico, per un piccolo rifornimento
post-corsa, mentre Happy era andato ad avvertire gli altri compagni che
tutti si sarebbero trovati direttamente sul posto.
«
Natsu, smetti di abbuffarti in questo modo, altrimenti tutti i soldi
che guadagneremo da questo incarico serviranno soltanto a coprire il
debito con questa taverna » disse la bionda con un
espressione a metà tra il serio ed il divertito.
«
Che ci posso fare se la corsa mi ha messo fame?! »
replicò l’interessato con un cosciotto arrosto in
bocca e una dozzina di piatti vuoti davanti.
La
ragazza sospirò rassegnata.
«
Se mi fossi stato a sentire, a quest’ora saremmo con Erza e
gli altri e tu non avresti fame … » disse secca.
«
Ma così è più divertente »
rispose Natsu con un sorriso a trentadue denti.
Lucy
sospirò di nuovo, ma stavolta sorridendo.
Era
Natsu, che ci si poteva aspettare?! Dopotutto, se non fosse stato
così, non sarebbe più stato lui.
Quando i due ebbero finito, pagarono il conto e si diressero verso le
porte della cittadella che troneggiava su una rigogliosa
collina.
Appena superate le mura, Lucy si sdraiò su un prato poco
distante, in modo da tener d’occhio la strada nel caso
arrivassero i loro amici.
«
Cosa fai? » le chiese Natsu in tono quasi accusatorio.
«
Mi riposo » rispose quella lapidaria tenendo gli
occhi chiusi « grazie a “qualcuno” siamo
arrivati in anticipo »
«
Ma dai, ancora con questa storia … » disse il
“qualcuno”, scherzando mentre osservava i capelli
biondi della ragazza ondeggiare placidamente nel vento primaverile.
…
«
Ohi Natsu, svegliati! Non puoi addormentarti nel bel mezzo della
missione! » lo rimproverò Erza stuzzicandolo con
la punta del piede per farlo alzare.
Si
trovavano in un prato, ai piedi delle mura di una città
…
Anzi
…
Si
trovavano in QUEL prato, ai piedi delle mura di QUELLA
città.
Natsu
si era sdraiato lì subito dopo pranzo e non sembrava
intenzionato ad alzarsi.
Anche a seguito l’ammonimento di Erza, non diede segno di
cedimenti, al contrario si voltò su un fianco dandole le
spalle.
Erza
si rabbuiò.
L’anno
precedente, lei e gli altri avevano trovato Natsu e Lucy che li
apettavano proprio lì, in quel prato.
Sapeva
che quella città evocava tristi ricordi, era così
anche per lei, ma dovevano andare avanti, era già passato un
anno …
«
Natsu, lo so che fa male, ma … » provò
a dire.
«
ma dobbiamo andare avanti. Lucy è morta per salvarci, glielo
dobbiamo » concluse Gray risoluto.
Natsu,
a quelle parole, strinse i pugni « Lo so che è
MORTA. Non serve che me lo ricordi » replicò in
tono duro alzandosi in piedi « Happy, forza, andiamo a
svolgere questa missione »
Detto
questo, voltò le spalle agli amici e si diresse verso la
città.
Happy,
che ormai conosceva bene il suo compagno, percependo immediatamente il
profondo rimpianto e il senso di vuoto che si celavano dietro alle
parole brusche del ragazzo, si limitò a seguirlo senza
neanche rispondergli.
Appena
ascoltata la richiesta del committente, Gray, Natsu, Happy ed Erza si
diressero immediatamente verso le campagne attorno alla
città.
La
richiesta, come aveva detto Erza, non era difficile ...
Dovevano soltanto far fuori una banda di delinquenti che in quel
periodo stava distruggendo i campi della zona ... Sapevano persino la
presunta ubicazione della base nemica ...
...
Già …
...
La missione non era difficile …
Ciò
che era davvero complicato, era passare attraverso quei campi che,
soltanto un anno prima, parevano una zona di guerra e che adesso,
invece, erano coperti da verde erba fresca.
Tutti
nel gruppo sentivano lo stesso tormento dentro al cuore.
Il
tempo aveva cancellato tutto ...
"No, non tutto, loro
ricordavano ancora. Indipendentemente da cosa sarebbe
successo, loro sarebbero andati avanti ed insieme a loro anche le loro
memorie. Non le avrebbero lasciate sparire!" pensò
Erza, probabilmente imitata dai suoi compagni.
...
«
Cosa?!? »
Brush
sapeva che non doveva dirglielo, ma non era riuscito a tirarsi
indietro.
Ora
sarebbero arrivati i guai.
«
Devo andare … »
«
Non ci pensare neanche! Riesci a malapena a muoverti! È vero
che grazie ai tuoi poteri guarisci più velocemente, ma non
puoi combattere! » sbottò Brush.
«
Brush, ma non capisci; quel bastardo che stiamo combattendo da due
anni, si sta dirigendo verso il MIO mondo! Io devo andare! »
Sapeva
che l’avrebbe detto ...
Perciò adesso, lui avrebbe dovuto sfoderare il suo ultimo
asso nella manica ... anche se avrebbe fatto soffrire entrambi:
«
Ah, è così allora! Non ti importa niente di noi,
eh?! Non ti importa se siamo stati noi a salvarti o se Sandy si
è ferita gravemente per TE! Noi siamo soltanto delle pedine
… quando dovevi combattere contro il Saggio, ci hai usato
stando al nostro fianco e adesso che lui non è
più qui, ora che è nel "tuo mondo" e noi non ti
serviamo più, te ne vai senza neanche esitare. Forse ho
davvero sbagliato nel giudicarti leale ed altruista. Forse
sei soltanto una persona codarda e opportunista che sa recitare bene la
propria parte … » disse tutto d'un fiato in tono
irato.
Ci
era riuscito …
Brush non ci poteva credere …
Gli
aveva fatto un male della malora dire tutte quelle fesserie, ma
l’aveva fatto per il suo bene.
Nessuno, nemmeno lui, sarebbe riuscito a muoversi dopo una parte del
genere.
Anche se a prezzo di un po’ di sofferenza, adesso, la persona
che lui aveva imparato a conoscere e a stimare in quei due anni,
sarebbe stata al sicuro.
«
Lo so che probabilmente sono solo debole ed egoista, non ti chiedo di
vedermi in altro modo, ma voglio almeno dirti che voi ragazzi e
soprattutto Sandy siete stati la mia salvezza. Senza di voi non avrei
potuto fare niente! Non sarei qui davanti a te per come sono adesso
senza il vostro sostegno. Vi ho sempre considerato come una seconda
famiglia … vi voglio bene … »
Brush
non si aspettava quella reazione, ma sapeva che adesso tutto sarebbe
finito nell’unico modo che avrebbe voluto evitare.
Anche senza sapere come si sarebbe concluso quel discorso, sapeva come
sarebbe finita quella storia.
Ormai,
gli eventi si erano mossi e il destino era segnato.
«
Ma c’è un “ma” a questo punto
del discorso, vero? » disse rassegnato.
La
persona di fronte a lui sorrise.
Poi, in tono dolce e allo stesso tempo malinconico, disse:
«
Ma l’altra mia famiglia, che ho lasciato indietro tanto tempo
fa, è in pericolo e io devo salvarla. Inoltre, se
riuscirò a sconfiggere il Saggio nel mio mondo, anche questo
sarà salvo e voi potrete finalmente vivere felici senza
dover più combattere. Scusami Brush, ma anche se per te
sarò soltanto una persona vigliacca e opportunista, io DEVO
andare»
Detto
questo, ignorando il dolore che provava ad ogni suo movimento,
scansò le coperte e si mise in piedi, dirigendosi verso la
porta con passo risoluto.
Appena
Brush sentì la porta chiudersi alle sue spalle
sospirò, passandosi una mano sul volto stanco.
Quella conversazione l’aveva fatto invecchiare come minimo di
trent’anni …
In
ogni caso adesso non c’era tempo da perdere:
Doveva
avvertire gli altri.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
*l'autrice
si nasconde*
prima
di fucilarmi vi prego di lasciarmi spiegare! ... ... ...
ok, non ho scusanti di sorta, lo so: il cap è corto, scritto
peggio del solito, è privo d'azione e soprattutto ho ucciso
Lucy(*una folla inferocita sta per assalirla*)...
MA
se mi lasciate vivere(e se continuate a seguirmi xD) vi prometto che il
proximo sarà più lungo e ricco
d'azione^^...
mi servivano un paio di capitoli preparatori, ma dal prossimo in poi
l'azione non mancherà^^
per
quanto riguarda Lucy, la mia bocca è cucita! non chiedetemi
cose tipo: ma è viva, vero? oppure: ma poi torna in vita,
no?(domande k farei io se fossi dal lato lettore ^^") perchè
non risponderò in alcun modo xP!
se
avrete ancora la pazienza di seguirmi, il prossimo cap penso di
postarlo giovedì o al più tardi
venerdì^^...
detto
questo, ringrazio chi ha letto e commentato lo scorso cap e vi prego
ancora di farmi sapere cosa ne pensate della storia(ank se è
solo all'inizio^^")... qualsiasi suggerimento è ben accetto^^
ora
ho veramente finito di annoiarvi xD
ciao a tutti^^
whitemoon
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3: Il buio che inghiotte la luce ***
Natsu,
Happy, Gray ed Erza avevano
capito subito che qualcosa non andava man mano che si avvicinavano
alla presunta base nemica.
Più
avanzavano, più il
giorno veniva avvolto dalle tenebre e la luce velata
dall’oscurità, suscitando in loro una sensazione
di
disagio e terrore già provata prima.
Non
stava diventando notte, semplicemente una patina di buio velava i raggi
del sole, rendendo l’aria opprimente.
Quando
infine arrivarono sul posto,
ebbero la conferma che i loro timori erano fondati e una gelida morsa
di paura attanagliò loro le membra.
…
Erza,
Gray e Wendy, insieme a Happy e a Charle, li avevano raggiunti nel
primo pomeriggio.
Dopo
aver ascoltato le richieste del
committente, tutti insieme si erano recati immediatamente in cerca dei
ladri che avevano rubato il tesoro cittadino e si erano
rifugiati
nelle campagne.
Non
era un lavoro difficile: erano il team più forte di Fairy
Tail!
Ciò
nonostante, tutti sentivano le ossa gelarsi man mano che si
addentravano nella campagna.
«
Ragazzi, lo sentite anche voi, vero?! » chiese Wendy
circospetta.
«
Io di certo » rispose Lucy tremante.
«
C’è qualcosa che
non va. E’ come se stesse diventando sempre più
buio
nonostante il sole sia ancora alto … » disse Erza,
pragmatica come al solito « e non è tutto, odio
ammetterlo,
ma ho i brividi che corrono lungo la schiena »
«
Già, questa situazione non mi piace per niente »
ribadì Gray.
Intanto
Natsu, che sembrava tutt’altro che guardingo, interruppe il
discorso.
«
Dai ragazzi smettetela di
lamentarvi! Ci basterà seguire questa brutta sensazione per
trovare i cattivi e una volta lì li faremo arrosto! Ora
sì che sono tutto infiammato! » esclamò
eccitato.
Il
resto del gruppo, visto che
dovevano comunque svolgere la missione, non potendo fare altro che
proseguire, gli diede retta, senza però risparmiargli
un’occhiata scioccata per la sua ingenuità.
Quando
trovarono i ladri, la luce era
ormai un grigio fumo diffuso.
D’altra
parte, quella non era
l’unica cosa che non tornava, anche i
“ladri” che
avevano davanti non sembravano per niente una banda di briganti, quanto
più una qualche setta invasata.
Erano
infatti un gruppo di dieci
persone che vestiva mantelli completamente neri
con motivi
tribali grigi impressi sul cappuccio. Ciò che stavano
preparando pareva un cerchio
formato da pietre nere e azzurre con al centro un altare.
«
Io mi chiedo: perché noi ci imbattiamo sempre nei tipi
più strambi?? » chiese Lucy sconcertata.
«
andiamocene prima che ci
vedano » disse, tentando di sgattaiolare via dal cespuglio
dietro al quale erano nascosti.
La
mossa però non le riuscì, visto che fu
prontamente riacchiappata da Erza che spiegò:
«
No, sono loro i "ladri". Guarda cosa ha in mano quello più a
destra, con il mantello diverso »
Erza,
come sempre, aveva ragione, nella mano di quel
tizio c’era una pietra azzurra, simile ad
un’acquamarina,
grossa quanto un pugno.
Lucy
sospirò:
«
Non capirò mai perché quelli più
strambi toccano tutti a noi ... »
«
Quello con in mano la
pietra e i motivi tribali bianchi sul cappuccio deve essere il
capo» stava ragionando Erza « se
attacchiamo ... »
«
Arghhh … ma chi se ne
importa! Andiamo lì e li facciamo fuori! »
intervenne
bruscamente Natsu per poi uscire dal nascondiglio e gettarsi sul nemico
più vicino, seguito da Happy che rispose:
«Aye!!»
Il
resto del gruppo, visto che la copertura era ormai saltata, (come al
solito) non poté fare altro che sospirare e poi seguirlo.
La
battaglia, se così si può chiamare,
durò solo pochi minuti.
Infatti,
quegli uomini non erano
sicuramente dei combattenti e sicuramente non avevano speranze contro
il team più forte di Fairy Tail.
Al
temine dello scontro, l’unico degli avversari a rimanere in
piedi fu quello che Erza aveva individuato come il capo.
«
Restituisci la pietra e arrenditi. Non hai scampo! » gli
intimò Gray
«
Ah ah ah … credete
davvero di aver vinto? Che presuntuosi, non mi sconfiggerete
così facilmente! Io sono Garren, servitore del grande Saggio
e
sono colui che vi farà fuori » rispose quello che,
levandosi il mantello, si rivelò essere un ragazzo dai corti
capelli blu e dagli occhi dorati.
«
Ora sono tutto infiammato! » disse eccitato Natsu gettandosi
contro il nemico.
Fu
così che iniziò lo scontro ...
Nessuna
magia sembrava funzionare su
di lui: il fuoco, il ghiaccio e l’aria non lo raggiungevano,
mentre le spade di Erza e gli spiriti di Lucy si smaterializzavano di
fronte a lui.
Se poi questo non fosse bastato, il mago sembrava capace di formulare
qualsiasi incantesimo: non c’era magia che non potesse
lanciare.
I
maghi di Fairy Tail, come al solito, non si fecero intimidire e si
gettarono a capofitto nella battaglia.
Lo
stretto scambio di colpi
continuò serrato e senza esclusioni, in quella che sembrava
una
danza già provata migliaia di volte.
Nonostante questo, però, la sfida non era in
parità.
Il ritmo dello scontro, infatti, diventò ben presto troppo
opprimente per il team di maghi.
Più
la battagli proseguiva,
più le loro forze diminuivano, mentre Garren, da parte sua,
non
sembrava minimamente provato.
“c’è
qualcosa che non quadra … ho una strana sensazione, ma non
riesco a capite cos’è”
pensò Lucy all’ennesimo attacco di un suo spirito
andato a vuoto.
Il
team di Fairy Tail era alle corde: non poteva fare altro che tentare il
tutto per tutto.
Erza
e Gray provarono una combo con le spade, che però
fallì, lasciando il nemico libero di contrattaccare.
Questi non perse l'occasione, investendo i due con un potente raggio di
luce partito dalla sua mano destra.
Quando
Gray ed Erza atterrarono a qualche metro di
distanza, Happy e Charle erano già pronti per soccorrerli:
stavano “bene”, ma non potevano muoversi.
Nello
stesso istante, un altro raggio
di luce partì dalla mano sinistra di Garren, questa volta
rivolto verso Wendy.
La ragazza sarebbe stata spacciata se Lucy non si fosse messa in mezzo
facendole da scudo.
Le
due vennero sbalzate indietro, nella direzione opposta a Gray ed Erza,
l’una vicina all’altra.
Natsu,
che si trovava di fronte al
nemico, assistette alla scena impotente: tutto era stato troppo veloce.
Si
precipitò dalle ragazze, urlando disperatamente il
nome di Lucy, che era rimasta a terra.
Quando
arrivò dalle compagne, Wendy si era già portata
accanto alla maga per costatarne le condizioni.
«
Come sta? » chiese Natsu apprensivo.
«
Ha una brutta ustione sulla
schiena più varie ferite superficiali. Devo ancora
controllare
se ha lesioni interne, anche se non credo … starà
sicuramente bene » disse quella sollevata.
In
tutta risposta, Lucy tossì e aprì gli occhi ...
«
Mhm … che è successo? Come sta Wendy? »
chiese con voce impastata.
«
Non ti preoccupare, va tutto
bene. Wendy è qui e sta bene. Ora riposati, ok? Al resto ci
penso io » disse premurosamente Natsu, come se stesse
cercando di
rassicurare un bambino.
Poi
si rivolse a Wendy:
« Wendy, per favore, prenditi cura di lei ... »
Quando il
Dragon Slayer
ricevette la risposta affermativa della ragazzina, si voltò
verso Garren che stava sorridendo sornione.
Senza accennar parola gli si avventò
contro, furioso come mai in vita sua.
Al
primo assalto del ragazzo, il
nemico rispose schivando e lanciando una variante delle lance di
ghiaccio di Gray che colpì l'avversario alla schiena.
Ciò
nonostante, Natsu, che
ormai aveva perso ogni barlume di lucidità, si
rialzò
incurante delle ferite, continuando lo scontro.
“Come
fa ad annullare i nostri attacchi? C’è qualcosa
che mi
sfugge … ogni volta che vanifica una magia sento una
sensazione
familiare, ma non riesco a capire cos’è e da dove
viene.
Devo stare calma e ragionare” pensava Lucy
mentre guardava apprensiva quello scontro.
Natsu saltò in aria cercando di assestare un calcio
infuocato
sulla testa dell’avversario, ma questi vanificò il
tentativo: fece scomparire il fuoco,
afferrò la caviglia dell’avversario e con una
forza
sovrumana lo lanciò dietro di sé.
“Non
può essere né un campo, né un sigillo
che
impedisce le magie, perché adesso Wendy mi sta curando
…”
Il Dragon Slayer atterrò sulla schiena, ma non si diede per
vinto
tornando a caricare il nemico con il pugno infiammato.
“Non sta neanche sta
assorbendo le nostre magie, perché non è
diventato più forte …”
Senza neanche cercare di spegnerne le fiamme,
Garren afferrò con la mano destra il pugno
dell'avversario.
Il nemico ghignò e con l’arto libero diede un
sinistro a mano aperta nello stomaco del ragazzo.
Una
potente raffica di vento, partita dal palmo dell'avversario, fece
volare via Natsu che cadde a distanza di parecchi metri.
“L’unica
cosa che rimane è che stia deviando i nostri incantesimi da
qualche altra parte, ma dove?
Natsu si rialzò barcollando. Guardò un momento in
direzione di Lucy e Wendy e poi si scagliò di nuovo
all’attacco.
“Non certo qui intorno
… e allora dove … dove!? E perché ho
questa strana sensazione!?”
Stava per sfoderare il suo ultimo asso …
«
Karyu no
Hoko! »
Una
potente fiammata partì dalla bocca del Dragon Slayer, ma il
nemico non si scompose minimamente.
«
Explodi!
»
Garren
annullò la magia di
Natsu un attimo dopo aver lanciato la propria così che il
raggio, partito dalla sua mano destra, colpisse in pieno
l’avversario.
Senza
aver avuto nemmeno la minima
possibilità di schivare, il mago di Fairy Tail fu investito
dal
fascio luminoso, che lo scaraventò a qualche metro di
distanza.
Il
ragazzo si tirò faticosamente in ginocchio sputando
sangue.
Guardò
il suo avversario, che sogghignava esultante: non aveva il minimo danno.
Era
una situazione disperata, ma non
si sarebbe arreso.
Doveva
proteggere Lucy e tutti gli altri e lo
avrebbe fatto a qualsiasi costo.
“Ma certo!
Come ho fatto a non pensarci?!
Che stupida … devo dirlo immediatamente agli altri! ...
… ADESSO POSSIAMO
BATTERLO!”
Nel momento in cui Lucy realizzò il segreto dietro la
supposta
invincibilità del loro nemico, si voltò e
rivolgendosi a
Wendy che era ancora concentrata nel curala.
«
Wendy, ho bisogno che tu mi faccia un favore … »
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Questo
capitolo è stato lungo e sofferto^^" non mi convince affatto
e non sono per niente sicura di aver reso decentemente la dinamica
dello scontro... cmq a parte tutto adesso si inizia ad intravedere
meglio "l'inizio della fine" xD
a
parte i sentiti ringraziamenti per chi ha letto e chi ha commentato e
la richiesta di consigli circa lo stile e la sintassi, oggi vorrei
chiedervi un ulteriore parere: andando avanti nel descrivere la
battaglia mi sono accorta che le frasi che vegono prima/dopo un
discorso diretto/pensiero(es. disse Natsu/Lucy pensò)
rallentano parecchio la narrazione.
Per questo mi chiedevo se aveste qualche buone idea che mi permettesse
di evitarle ... tipo: ho pensato di mettere il nome di chi dice la
battuta prima della stessa cm in un copione (es. Natsu:
« … »), ma non mi ispira ...
oppure ho pensato di assegnare ad ogni personaggio un colore
così da riconoscere le sue battute da quello (es. se Natsu
è l'arancione poi sapreste che questa battuta "« …
»" è di Natsu anche se non lo
specifico), ma forse poi diventa un po'infantile ... che dite!? avete
qlk bella idea??
cmq
a parte qst vi comunico che, se avrete ancora voglia di seguire questa
storia, il prossimo cap sarà lunedi/martedì ^^
grz
1000 di tt ank^^
whitemoon
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 4: L’inizio della fine ***
Quando
Lucy ebbe finito di spiegare la situazione a Wendy, le due si
separarono: Wendy andò in aiuto di Erza e Gray, che
sembravano ancora provati dall’attacco precedente, mentre
Lucy si diresse verso Natsu invocando Crux.
Il
Dragon Slayer, intanto, se la stava passando tutt’altro che
bene; ogni suo attacco, sia magico, che fisico andava rispettivamente,
o disperso, o respinto da qualche altro tipo di incantesimo. Se questo
non fosse bastato, ormai era a corto, sia di potere magico, sia di
energia ed era coperto di ferite dalla testa ai piedi.
Il
ragazzo stava per lanciarsi in un ultimo attacco kamikaze, quando
sentì Lucy chiamarlo.
Schivò
l’ennesimo colpo dell'avversario e si ritrovò
accanto la ragazza.
«
I feriti non dovrebbero rimanere in panchina?! »
scherzò lui.
«
Senti chi parla! » gli urlò lei divertita di
rimando.
La faccia
di Lucy si fece improvvisamente seria.
«Natsu,
so come sconfiggerlo, ma devi fidarti di me … devi
concentrare tutto il tuo potere rimasto, in un ultimo attacco mirato
alla pietra che ha in mano quel tizio » disse lei.
Natsu
era contrariato ...
«
Ma la magia … » iniziò a dire, ma lei
lo stoppò.
«
Ti prego, fidati di me » disse supplice.
Lui
la guardò negli occhi per un momento.
«
Bene, facciamolo fuori!» affermò, poi, con aria
decisa.
I
due, si diedero il cinque e partirono all’attacco caricando
il nemico frontalmente.
Quando
arrivarono a circa quattro metri dall’avversario, Lucy si
fermò, protendendo le braccia in avanti, mentre Natsu
proseguì la sua corsa con i pugni infiammat..
Garren
ghignò vedendo quegli inutili vermi tentare ancora.
Allungò
la mano con cui teneva la pietra davanti a sé e
parlò.
«
Va bene, adesso basta! Sono stanco di giocare, con questo attacco
metterò fine a tutto! » disse in tono malvagio.
Ciò
che successe dopo sconvolse tutti tranne Lucy che, invece, sorrideva
trionfante.
Infatti,
nonostante Garren avesse evidentemente cercato di annullare il fuoco di
Natsu e di investirlo con una magia, non era successo niente: Natsu
aveva ancora le braccia infiammate e nessun’altra magia era
stata invocata.
Il
Dragon Slayer, dopo lo shock momentaneo, si riprese immediatamente e,
memore delle parole di Lucy, colpì con tutte le sue forze il
pugno alzato di Garren.
« Karyu
no tekken! »
urlò, mandando in frantumi la pietra custodita nella mano
dell’avversario.
Nell’esatto
istante in cui il nemico fu sbalzato all’indietro dal pugno,
Natsu si vide superare da Erza, nella sua Tenrin
no Yoroi e da Gray, circondato da
lance di ghiaccio.
I
due si erano tenuti pronti ad attaccare al momento giusto sotto comando
di Wendy e adesso stavano per infliggere il colpo di grazia
all'avversario.
Gray
ed Erza lanciarono un potente attacco combinato a distanza che si
schiantò contro il nemico mandandolo al tappeto privo di
sensi.
Era
finita ...
Nell’esatto
istante in cui Garren cadde, Lucy si inginocchiò per terra
ansimante e quasi priva di potere magico.
Il
resto del gruppo, anche se evidentemente provato e forse in condizioni
peggiori di lei, raggiunse subito la ragazza che sembrava aver corso la
maratona.
«Lucy,
tutto ok? Come hai fatto, anzi cosa hai fatto?» chiese Erza
apprensiva.
Lucy,
che intanto stava riprendendo a respirare più normalmente,
sorrise ed iniziò a spiegare
«
Era dall’inizio dello scontro, che sentivo che
c’era qualcosa che non andava. Ogni volta che Garren
vanificava una magia, sentivo una sensazione familiare, ma non riuscivo
a capire cosa fosse. Quando alla fine mi sono fermata a ragionare, ho
capito. Era la stessa sensazione che si prova, quando si apre la porta
di un altro mondo. Lui non stava vanificando le nostre magie, le stava
letteralmente mandando in un altro universo. Il "tesoro cittadino", con
tutta probabilità, non era altro che una pietra magica
proveniente da un altro pianeta, grazie alla quale riusciva ad aprire
una via d'accesso a quel mondo. Questo spiegherebbe anche il fatto che
potesse lanciare ogni tipo di magia; infatti, se quel cristallo fosse
davvero pura magia condensata, non sarebbe un problema attingere a
qualunque genere di incantesimo. Quando ho capito come faceva, ho
semplicemente pensato: perché non fare lo stesso? Dopotutto
aprire le porte è la mia specialità! Quindi,
grazie a Crux,
ho trovato un mondo disabitato e ho spedito lì le sue magie,
mentre per le vostre ho fatto in modo che rimanessero qui
»
Quando
la ragazza ebbe finito la spiegazione, i suoi compagni la stavano
fissando con gli occhi spalancati.
«
che avete da guardare?! Sì, lo so potevo arrivarci prima, ma
non mi è proprio venuto in mente ... mi dispiace
...»
A
quella replica, gli altri non poterono fare a meno di ridere.
Come
poteva aver capito quel piano contorto e aver formulato un incantesimo
così complesso durante la battaglia, se adesso non riusciva
neanche a capire perché la stavano fissando?
A
esplicitare il dubbio di tutti fu Happy.
«
Lucy è strana! »
«
Non è vero! » rispose l’interessata.
«
Sì che è vero! » ribatté il
gatto azzurro.
Nel
bel mezzo allo stupore generale a motivo del tracollo che aveva fatto
Lucy nel giro di cinque secondi, i due sarebbero probabilmente andati
avanti all’infinito se non fosse intervenuto Natsu.
«
Ma chi se ne importa, l’abbiamo sconfitto, siii!!!
» disse saltando e trascinando con sé tutto il
gruppo.
«
Credete davvero che sia finita? Che illusi! Congratulazioni, avete
appena firmato la vostra condanna a morte. La colonna della distruzione
spazzerà via voi e con voi tutto il vostro mondo. Non
c’è modo di fermare questo incantesimo, si
allargherà sempre più velocemente
finché non avrà disintegrato ogni cosa! Questo
non sarebbe proprio il suo scopo, ma suppongo che vada comunque bene.
Se non possiamo conquistarvi, allora vi distruggeremo! »
disse Garret sogghignando mentre si alzava malamente in piedi
congelando gli animi di tutti.
Prima
che alcuno potesse fare qualcosa, era ormai troppo tardi.
Il
nemico aveva già pronunciato l’incantesimo
« EVERSIONIS
COLUMNA! »
Quello fu l’inizio della fine.
Al suo comando, un lampo squarciò
l’oscurità del cielo, toccando terra a pochi
centimetri a lui.
Come
emersa dal terreno stesso, una colonna di luce, di circa sei metri di
diametro e alta fino al cielo, si materializzò là
dove la saetta si era schiantata, generando una forte onda
d’urto.
Di
Garret e di tutto ciò che si trovava nei pressi del punto di
impatto non rimaneva niente ...
La
colonna di luce che adesso si trovava al loro posto, sembrava averli
disintegrati.
Gli
animi dei maghi, che adesso si trovavano stesi a terra per colpa del
contraccolpo, erano congelati.
Non
c’era nessuno che riuscisse a rompere l'immobilità
che regnava: sembrava che il solo respirare potesse infrangere la
quiete prima della tempesta.
«
Dobbiamo fare qualcosa, la colonna si sta allargando sempre
più velocemente »
Fu
Erza a recidere il silenzio: non potevano in alcun modo rimanere
lì senza far niente.
«
Già, ma io non riesco neanche ad alzarmi in piedi! Inoltre,
cosa possiamo fare?! » disse Gray in tono neutro. Non si
stava arrendendo, era solo una costatazione.
«
Anche io non riesco neanche a muovermi » si unì
Wendy.
«
Accidenti!! » urlò Natsu infuriato battendo un
pugno a terra.
«
Odio ammetterlo, ma anche io sono nelle stesse condizioni. Questo
però, non cambia il fatto che dobbiamo fare qualcosa. Siamo
il team più forte di Fairy Tail, no? » disse Erza
alleggerendo l’atmosfera.
A
quella battuta, tutti assentirono, ridendo; tutti tranne Lucy.
Aveva
assistito a quello scambio di battute con un macigno sul cuore.
Non
poteva mandare quella magia in un altro mondo così
facilmente come aveva fatto con le altre.
Quello, purtroppo, era un incantesimo esponenzialmente più
potente ed ormai fuori controllo, ma forse c’era
qualcos’altro che poteva fare.
Tra
i libri che aveva letto qualche giorno prima, ce n’era uno
che conteneva una magia assai antica e singolare.
Quando aveva letto quella formula per la prima volta, non aveva capito
a cosa servisse; l’aveva considerata soltanto una magia
perduta, ma ora ne capiva il significato anche troppo bene.
Era
una formula vecchissima: non sapeva né se avrebbe
funzionato, né se l’avrebbe ricordata
tutta.
L’unica cosa che sapeva era che doveva fare qualcosa.
Non
poteva lasciare che i suoi amici morissero ...
Lei
ce l’avrebbe fatta, avrebbe fatto funzionare quella dannata
formula e li avrebbe salvati!
Sapeva
che probabilmente, visto il poco potere rimastole e viste le sue
condizioni fisiche, sarebbe stata trascinata dalla sua stessa magia, ma
ormai la sua decisione era già stata presa …
Quando
Lucy sparì insieme a quella colonna di luce, tutto
ciò che rimase sul terreno, fu un cerchio di roccia nera
come la pece, largo circa otto metri, venato da spaccature profonde
…
…
Natsu
e i suoi compagni erano arrivati alla base nemica.
Ciò
che si trovarono davanti, gelò loro il sangue, mentre uno
scomodo senso di déjà vu li trascinava al di
fuori dalla realtà.
La
base nemica era un cerchio di roccia nera venato da profonde
spaccature, all’interno delle quali sembrava esser
stato sciolto e poi solidificato un minerale azzurro.
Nel centro del primo cerchio, ve ne era un altro
concentrico ad esso delimitato da rocce blu e nere, in mezzo
al quale sorgeva un altare su cui troneggiava un pietra somigliante
all’acquamarina.
Se
questo non fosse bastato, le persone che stavano presidiando il posto,
indossavano lunghi mantelli neri, con il cappuccio decorato da motivi
tribali grigi tirato sulla faccia.
La
situazione era in stallo: da un lato i maghi di Fairy Tail non
riuscivano nemmeno a staccare gli occhi dalla scena che si presentava
loro davanti, mentre, dall'altro, gli incappucciati non li avevano
ancora notati.
“Erano
nello stesso posto di un anno prima, si trovavano davanti una scena
praticamente uguale ad un anno prima, ma Lucy non era con loro e non lo
sarebbe più stata; e tutto per colpa di quei tizi che gliela
avevano portata via!”
Dopo
aver formulato un pensiero di questo tipo, Natsu non ci vide
più dalla rabbia e si gettò contro i nemici,
seguito dai suoi compagni che probabilmente avevano elaborato pensieri
simili.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Bene, adesso si dovrebbe essere
capito, più o meno, come siamo arrivati al sacrificio di
Lucy^^ rimangono cmq aperte parecchie altre domande del tipo: dove
è finita? e perchè Natsu e co. si ritrovano in
una situazione simile?
se avrete pazienza(cn me^^")
ogni domanda avrà la sua risposta^^
non ho molto altro da dire ...
il prossimo cap sarà cm al solito o giovedì o
venerdì al max^^
a questo punto ringrazio quanti
hanno letto finora e faccio ank un ringraziamento speciale a chi ha
commentato fino ad adesso^^ grz 1000 xD vi prego di continuare a farmi
sapere cs ne pensate^^
detto questo vi ringrazio ank e
vi saluto^^
whitemoon
ps: W Happy!!! io amo qnd dice
"Lucy è strana" oppure(ma qui non c'è^^") "ti
piiiaaaceee"! W quel gatto!!
pps: non è k nn
confidi nella vostra intelligenza, ma voglio specificare(visto che io
non l'avrei capito ed avrei provato a cliccare all'infinito^^") che per
visualizzare i link basta tenervi sopra il mouse per qlk secondo^^ grz
della pazienza^^ |
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Capitolo 6 *** Capitolo 5: Il tramonto della fine ***
Niente
era cambiato.
Quello
doveva essere per forza un tiro mancino del destino... non era
possibile che ad un anno di distanza fossero costretti a rivivere
quella situazione.
Con
un ultimo barlume di lucidità mentale, Erza aveva mandato
Happy a fare rapporto alla Gilda, ma adesso tutto era di nuovo
come allora.
In
ogni movimento, i maghi di Fairy Tail rivedevano ciò che
avevano compiuto un anno addietro.
Esattamente come 365 giorni prima, quegli uomini
incappucciati furono sbaragliati in pochi minuti : non ebbero
alcuna possibilità di vittoria contro il fuoco che, dal
profondo degli animi dei ragazzi di Fairy Tail, chiedeva a gran voce di
esplodere.
Quando
anche l’ultimo dei nemici fu al tappeto, Natsu e i suoi
compagni rimasero immobili; non avevano neanche il coraggio di
guardarsi negli occhi.
Sapevano
ciò che avrebbero scorto e non volevano vederlo.
Nel
loro sguardo, in quel momento, c’era soltanto un profondo
senso di vuoto che, in alcun modo, ricordava il rogo che li aveva
accesi pochi attimi prima.
Ormai,
un gelido senso di impotenza li aveva paralizzati.
«Dannazione!»
Quell’unico
grido di Natsu e il pugno che tirò alla terra furono le
uniche cose che ruppero quella calma surreale.
Dopo
di esse, l’immobilità ridiscese su tutti.
…
Era
tutto pronto per partire.
Aveva
fatto i bagagli, aveva salutato Sandy che stava ancora dormendo nella
sua stanza e aveva ripassato l’incantesimo.
In
quel momento, stava passando per i corridoi ben illuminati di quella
che sembrava a tutti gli effetti una base sotterranea.
La
sua meta era la stanza del “cerchio everso”.
Doveva
sbrigarsi: Brush avrebbe sicuramente fatto qualcosa.
“Già
… Brush … mi dispiace ...”
Scosse
violentemente la testa, come per eliminare quel pensiero.
Non
era il momento per i rimpianti, adesso doveva agire.
La
stanza del “cerchio
everso” non era altro che una stanza circolare,
larga circa una dozzina di metri, con il soffitto a cupola scavato
nella terra stessa.
L’unica particolarità di quella stanza risiedeva
al suo centro; Infatti esattamente nel mezzo della stanza si trovava un
cerchio di roccia nera, di circa sei metri, venato da spaccature
profonde e circondato da pietre blu e nere. Nelle venature della
roccia, era solidificato un minerale azzurro, lo stesso che troneggiava
sull’altare nel cuore del cerchio sottoforma di pietra grezza.
Dopo
aver superato le pesanti porte in legno che conducevano alla stanza, si
diresse immediatamente verso il suo centro.
Quando fu davanti all’altare, si voltò in modo da
dargli le spalle e si sedette con il volto rivolto verso
l’entrata.
Incrociò
le gambe, vi pose sopra le mani ed infine chiuse gli occhi.
Doveva
concentrarsi ...
Doveva
raccogliere anche i più piccoli brandelli di potere magico
rimasto: quell'incantesimo il avrebbe richiesti tutti.
Sarebbe già stata una magia impegnativa, se i suoi poteri
non fossero stati consumati dal combattimento di tre giorni prima, ma
adesso era quasi impossibile.
Fu
difficile, ma dopo circa dieci minuti, completò i
preparativi per l'incantesimo e rilasciò il proprio potere
magico in un’esplosione di energia che circondò
il suo corpo sottoforma
di alone dorato.
Tutto
era pronto ...
Si
alzò in piedi e aprì gli occhi.
Ciò
che si trovò davanti fece perdere un battito al suo
cuore.
Di
fronte alle porte della sala, erano radunati tutti i suoi compagni,
tutti quelli che erano stati la sua famiglia negli ultimi due
anni.
Avevano in mano un enorme striscione con soscritto
“ADDIO”, mentre alla loro testa c’era
Brush, che faceva l’occhiolino tenendo in alto il pollice
della mano destra.
La maggior parte di loro stava piangendo a dirotto nonostante
tutti stessero cercando di sorridere … era un addio
e quell'ultimo saluto andava fatto con un sorriso sulle labbra.
Senza
che se ne accorgesse, le lacrime stavano già scendendo
copiose lungo le sue guance.
Loro
erano lì, erano dalla sua parte, li aveva al suo fianco
anche adesso che li stava abbandonando.
Non
poteva correre da loro, non poteva abbracciarli un’ultima
volta come avrebbe desiderato, eppure loro erano lì.
Se
avesse perso ancora un altro minuto i suoi poteri probabilmente non
sarebbero bastati e loro lo sapevano ...
Per
questo erano entrati di proposito quando ormai la magia
eragià attiva: non avrebbero interferito con sua decisione
per quanto folle fosse ...
Con
il poco autocontrollo che ancora aveva, sorrise loro; un sorriso ampio
e rilassato che trasmetteva tutta la forza dei sentimenti che stava
provando in quel momento: il sorriso che si riserva soltanto alla
famiglia e agli amici più stretti.
“Vi voglio bene
ragazzi …” pensò.
Poi,
senza darsi il tempo di ripensarci, si voltò e
iniziò l’incantesimo.
…
«
Ma bene, vedo che qualcuno si sta divertendo ad intralciarmi
… ancora. Deve essere di moda! … Ora vediamo,
cosa abbiamo qua? Mmm … le vostre facce mi sono familiari
... Ci siamo già incontrati? »
La
voce proveniva da un ragazzo di circa 19 anni, alto e biondo con gli
occhi azzurri.
Non
fu però il suo angelico aspetto che scioccò i
componenti del team di Fairy Tail; Infatti, nonostante quel ragazzo
adesso si trovasse a pochi metri da loro, nessuno lo aveva notato prima
che questi avesse parlato.
«
Che vi succede? Non sapete che è buona educazione rispondere
quando qualcuno vi fa una domanda? Oh beh, penso non ci sia niente da
fare … tanto sareste comunque tutti morti per aver osato
intralciarmi»
«
Explodi!
»
Senza
muovere neanche un muscolo, l’estraneo proiettò
sugli avversari un fascio di potere oscuro come il più nero
degli abissi.
Nessuno
di loro poté fare niente ...
Erza,
Natsu e Gray furono investiti in pieno da quell’ondata e
furono sbalzati indietro di qualche metro.
«
Che tristezza, speravo almeno di divertirmi un po’
» sospirò deluso il ragazzo mentre si stava
voltando per andarsene.
…
Con
le mani protese in avanti in direzione della pietra, chiuse gli occhi e
si concentrò.
«
Quattuor caelestis sidera,
coalescite! »
…
«Chi
sei tu?»
Fu
Erza a parlare: anche se duramente provati, lei e suoi compagni stavano
“bene” e adesso stavano cercando di rialzarsi.
«
Ah, vedo che siete ancora vivi … devo farvi i miei
complimenti, non tutti riescono a resistere al mio attacco! Ma che
maleducato che sono, non mi sono neanche presentato. La gente mi chiama
in molti modi, ma ormai il mio vero nome è andato perduto
già da tempo … suppongo che voi possiate
chiamarmi il Saggio »
A
quella parola, qualcosa nell’animo di Erza si mosse, un
ricordo nella sua mente premeva per uscire ...
«
Oh, dalla tua espressione, signorina, vedo che ci siamo davvero
già incontrati. Ma come mai mi riconosci solo adesso? Forse
mi hai solo sentito nominare? Oh beh, poco importa, mi verrà
in mente! »
Detto
questo il ragazzo si scagliò nuovamente sui suoi nemici, che
però questa volta erano preparati.
Quando
il Saggio si smaterializzò, comparendo sopra le loro teste,
i maghi schivarono il calcio dall’alto tuffandosi in tre
direzioni differenti, pronti a contrattaccare.
Lo
scontro era iniziato, ma nuovamente
non era in
parità.
Dopo
una serie di rapidi scambi, tutto ciò che rimase sul terreno
erano soltanto innumerevoli buche e i ragazzi del team malridotti e con
il fiato grosso.
Dall’altro
lato, invece, il Saggio non aveva nemmeno il respiro leggermente
accelerato.
…
Il
bagliore che circondava il suo corpo stava aumentando progressivamente.
«
Unus
ex octo quae fuistis fite! »
…
Erza
si guardò intorno cercando un’idea per
sconfiggerlo, ma vide soltanto Natsu e Gray a terra che non riuscivano
a rialzarsi.
Doveva
fare qualcosa altrimenti sarebbero stati sconfitti.
« Kanso:
Hisho no Yoroi! »
«
Capisco, intendi combattermi in velocità, è
così? Credi davvero di farcela!? Bene, provaci se vuoi
… sarà eccitante! »
…
L’aria
stava diventando sempre più satura di potere magico.
«
Immensum
in finitum, … »
…
Anche
con la Hisho no Yoroi
equipaggiata, Erza non era ancora all’altezza del nemico, ma
grazie a quella, in qualche modo, riusciva a seguirlo.
Anche
se la sua mente stava lavorando febbrilmente in cerca di una strategia,
continuava ad essere distratta da un ricordo sull’orlo di
mostrarsi.
Si
deconcentrò per un attimo di troppo, tentando un affondo
frontale mentre entrambi erano a mezz’aria.
Il
nemico, senza il minimo sforzo, schivò nonostante non avesse
alcun appoggio e … rimase fermo!?
Erza,
che non si aspettava una contromossa del genere, cadde in avanti
attirata inesorabilmente dalla forza di gravità mentre il
Saggio, che invece aveva già previsto tutto, non si
lasciò sfuggire l’occasione.
«
Flabrum! »
Una
spirale di vento colpì in pieno le spalle della ragazza che
rovinò malamente sul cerchio di pietra nero,
sbattendo la schiena contro l’altare situato nel suo
centro.
Erza
cadde a terra prona senza riuscire a rialzarsi.
…
Il
caldo aumentava di minuto in minuto.
«
…
fieri non potest in quod fieri potest, mutate! »
…
Non
ce la faceva più neanche a muoversi.
Sentiva
in bocca il sapore metallico del sangue e i muscoli si rifiutavano di
obbedirle.
Si
puntellò sulle braccia e guardò in direzione dei
suoi compagni: erano nella sua stessa situazione.
Rivolse
lo sguardo al nemico: il suo volto era indecifrabile, ma stava
aspettando.
Stava
aspettando che lei si rimettesse in piedi … lui stava solo
giocando.
Distolse
lo sguardo da lui e chiuse gli occhi volgendo il volto verso terra per
fermare le vertigini che l’avevano colta.
Aspettò
qualche secondo e riaprì gli occhi decisa ... avrebbe
protetto i suoi compagni.
Un’intuizione
improvvisa la fulminò.
Passò
le mani sgraffiate su quel cerchio di terra nera che si era trovata
davanti agli occhi.
“ma
certo, il cerchio, Lucy, Garret … come ho potuto non
ricordare …
«
Io sono Garren, servitore del grande Saggio …
»”
«
Tu sei il capo di Garret … » mormorò
incredula Erza dopo quell’improvvisa rivelazione.
Non
poteva crederci, era esterrefatta.
«
Garret?! Chi?! Ah forse ti riferisci a quell’inutile perdente
che a fallito nel connettere questo mondo e che poi è
impazzito? Che fallito! Nella mia armata non c’è
mai stato … » il Saggio si interruppe bruscamente.
« Un momento, come fai a conoscere Garret? »
Nell’istante
stesso in cui pronunciava quelle parole, però, parve
realizzare qualcosa e un ghigno malvagio gli si dipinse in volto.
«
Adesso capisco tutto ... ecco perché mi pareva di avervi
già visto! Voi siete i compagni di quella biondina
… Se è così, scusate, ma adesso credo
proprio di dovervi uccidere » sentenziò con una
luce sinistra che gli infiammava lo sguardo.
…
La
magia stava diventando sempre più opprimente e i suoi poteri
stavano iniziando a scarseggiare, ma non poteva mollare adesso che ce
l’aveva quasi fatta ...
«
Tertius
decimus cancellorum duodecim et septem reserate, quorum septuagesimus
sextus mundus rex fuit. »
…
«
Quindi è colpa TUA se Lucy è morta
… »
Natsu,
che si era trattenuto a stento dall’urlare quella frase, si
rialzò senza il minimo sforzo, imitato dai suoi compagni.
Non
potevano semplicemente rimanere sdraiati dopo una rivelazione del
genere.
«
Io!? Uccidere la biondina!? Quando? Purtroppo non ci sono mai riuscito,
ma credimi, mi sarebbe piaciuto » rispose il nemico con un
sorriso angelico sul volto, ma ormai era troppo tardi.
Tutti
e tre i maghi, infatti, si erano già scagliati su di lui
invasi da una furia ceca.
«
Mpf … non avete ancora capito che è tutto
inutile!? » sospirò il ragazzo.
Non
fece però in tempo a finire la frase, che dovette evitare un
calcio infuocato di Natsu.
Schivò,
per poi portarsi dietro di lui con l’intenzione di prenderlo
alle spalle, ma Gray lo anticipò.
«
Ice-Make: Geyser!
»
Il
saggio fu costretto a smaterializzarsi per evitare il geyser ghiacciato
del mago, materializzandosi nuovamente poco lontano.
«
Sei prevedibile … »
Erza
piombò su di lui con un fendente a due lame.
Il
ragazzo, anche se alle strette, riuscì a parare il colpo con
la mano destra senza farsi neanche un graffio, ma ormai si era
distratto.
Natsu
con tutto il potere che gli era rimasto si lanciò sul nemico
con il braccio infiammato.
«
Karyu no tekken! »
Ce
l’avevano fatta, il nemico era spacciato … o
così credevano ...
…
Ancora
poco ...
«
Decem
leges ob vicesimus secundus provocationem infringite.
»
…
«
Ah, ah, ah, ah! Non per niente siete i compagni della biondina, non
avrei dovuto sottovalutarvi ... » disse con aria divertita il
Saggio.
« scusate, è colpa mia per non avervi preso sul
serio. Adesso non mi tratterò più! »
Proferite
quelle parole, annullò immediatamente tutte le magie dei tre
maghi e rilasciò un’ondata di potere che
da lui si irradiò in ogni direzione.
Natsu,
Gray ed Erza, che non si aspettavano quella reazione, furono sbalzati
indietro in tre direzioni diverse.
…
Non
aveva più forze, ma ce l’aveva praticamente fatta
...
Mancava
solo l’ultima frase ...
«
Transitum
mihi oro vos quem mundos conectit … »
…
Il
Saggio si portò davanti a Natsu, che era disteso prono, su
un lato del disco di roccia nera.
«
Suppongo che inizierò da te … » disse
ferocemente mentre nella mano stava preparando un raggio oscuro.
Il
Dragon Slayer sollevò lo sguardo sul suo nemico provando ad
alzarsi.
Non
ci riusciva ...
Non
solo sarebbe morto, ma non avrebbe neanche vendicato Lucy
pensò con rabbia.
…
Diede
una rapida occhiata di sbieco alla propria famiglia, si calò
il cappuccio del mantello sul volto e si mise la sacca in spalla.
“Addio
ragazzi” pensò amaramente
mentre pronunciava quell’ultima parola.
«
…
perrumpite! »
Il
calore e la luce si fecero improvvisamente insopportabili.
Tutto
quello che i suoi compagni videro, fu un lampo abbagliante di luce che
spariva verso il cielo e poi il niente : li aveva lasciati ...
…
«
Explodi!
» tuonò il nemico.
In
quel momento accaddero tre cose contemporaneamente:
Un
raggio letale di potere oscuro partì dalla mano del Saggio
in direzione di Natsu che, sebbene non riuscì a spostarsi,
ne uscì illeso.
A salvarlo
fu un lampo di luce dorata che si schiantò al suolo
frapponendosi tra i due mentre nell'aria si udì una voce
limpida e cristallina gridare « Reverbera!
».
La
magia del Saggio venne rispedita al mittente da un enorme cerchio
magico così che questi fu costretto a deviarla a terra
sollevando un'immensa nuvola di polvere.
Quando
la nube si fu diradata, tutti, compreso il Saggio, rimasero
più scioccati di prima ...
A
circa ad un metro da Natsu e a quattro dal Saggio, esattamente al
limitare del cerchio di roccia, dove il lampo aveva colpito il terreno,
c’era una persona che indossava un pesante mantello nero con
il cappuccio tirato sulla faccia e una sacca sulla spalla ...
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Come prima cosa che nn c'entra
nnt voglio dire: siamo in vacanza ...
sììì^^!!!!
ok, detto questo, torno
seria(^^") dicendo che sn finalmente riuscita a finire qst cap ...
è stato veramente un parto xD
x prima cosa mi scuso se ho
usato x due volte di fila la tecnica che intreccia ciò che
succede contemporaneamente in due mondi(l'altra volta l'ho usata x i
pensieri di Lucy), so che appesantisce la narrazione, ma ho pensato che
fosse cmq la cosa migliore x esprimere la dinamica degli eventi^^"(in
più l'altra volta non avevo preventivato di usarla, ma mi
è venuta fuori uguale ^^") ... scusate veramente^^"
cm seconda cosa volevo parlarvi
delle note ... visto k il mio cervello ha tirato fuori parecchie nuove
magie, x facilitarne la comprensione ho pensato di spiegare
telegraficamente i loro effetti nelle note(k si visualizzano lasciando
il mouse sopra la parola sottolineata^^) ... in qst modo chi
già sa cosa fa una determinata magia può tirare
avanti mentre chi nn lo sa può decidere se guardare la nota
o meno ... in ogni caso, nel testo della storia, saranno comunque
accennati gli effetti della magia, quindi le note saranno sl un
optional aggiuntivo^^ (ovviamente la spiegazione in nota
arriverà soltanto dalla seconda volta in cui la nuova magia
è comparsa altrimenti k suspance ci sarebbe^^!?) fatemi
sapere k ne pensate pls^^ (so k sn noiosa, ma ogni tnt mi vengono fuori
qst dubbi esistenziali xD)
ok, detto qst ringrazio
nuovamente chi ha letto e soprattutto chi ha recensito fino a qui ...
grz nn riuscirei a continuare snz di voi^^!!
il prossimo cap sarà
cm al solito lunedì(o martedì), intanto vi saluto
e vi chiedo di farmi sapere la vostra opinione sulla storia fino ad ora
e sul cap(bastano tre parole non servono poemi^^, ank se i
poemi sn cmq ben accetti^^")
grz 1000, alla prossima^^
whitemoon
ps: per la curiosità
di chi volesse sapere cosa dice l'incantesimo pronunciato dallo
sconosciuto, riporto qui una traduzione/spiegazione^^, ma prima mi
scuso per il mio pessimo latino^^"
okke, ecco a voi:
"Quattuor caelestis sidera,
coalescite! Unus ex octo quae fuistis fite, immensum in
finitum, fieri
non potest in quod fieri potest mutate! Tertius decimus cancellorum
duodecim et septem reserate quorum septuagesimus sextus mundus rex fuit
. Decem leges ob vicesimus secundus provocationem infringite.
Transitum mihi oro vos quem mundos conectit perrumpite."
significa(o meglio dovrebbe
significare^^"):
"Oh 4 costellazioni celesti, unitevi! Diventate uno da 8 che
foste. Trasformate l’infinito in finito e
l’impossibile in possibile! Aprite il 13esimo dei 12 e 7
cancelli su cui regna sovrano il 76esimo mondo. Rompete le 10
leggi in virtù dell’82esimo appello. Aprite per
me, vi prego, il passaggio che connette i mondi!"
non mi sn tirata fuori dalla mente qst numeri a caso ... ho la mente
contorta ma nn così tnt^^"... significano: 4= moto infinito
e principio di tutto; 1= principio; 8= infinito; 13= rottura armonia;
12= armonia; 7= equilibrio; 76= sapienza universale; 10= perfezione,
unità e dissolvimento di tutte le cose; 82= pace; |
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Capitolo 7 *** Capitolo 6: L’alba dell’inizio ***
I
ragazzi del team di Fairy Tail erano scioccati.
Era
avvenuto tutto così velocemente, che non erano riusciti
neanche a seguire la dinamica degli eventi.
Chi
era quello sconosciuto che adesso si frapponeva tra Natsu ed il Saggio?
Era un alleato o un nuovo nemico?
Senza che nessuno potesse dire niente, il Saggio prese in mano la
situazione.
«
Vedo che sei già in piedi … non pensavo di
rivederti così presto, ma a quanto pare non sei proprio al
massimo della forma … cosa farai? Intendi davvero
combattermi in quelle condizioni? »
A
quella domanda lo sconosciuto si voltò leggermente in
direzione delle Fate, senza che però nessuno riuscisse a
vederlo in volto.
Quell’occhiata
durò solo un attimo, perché subito dopo si mise
in posizione d’attacco rivolto verso il nemico.
«
Ah, ah, ah, dovevo aspettarmelo. Infondo loro sono i tuoi compagni
… » sghignazzò il Saggio.
“Compagni!?”
pensarono all’unisono i ragazzi del team mentre una strana
emozione riempiva loro i cuori.
Lo
sconosciuto però non lasciò spazio ad ulteriori
commenti e si scagliò contro l’avversario.
Lo caricò saltando, con un pugno dall’alto, ma
questi parò con il braccio sinistro e provò un
affondo a mano tesa con il destro.
L’incappucciato non si fece trovare impreparato e con una
torsione completa del busto schivò il colpo a
mezz’aria e calciò il fianco del rivale con la
sinistra.
Il Saggio, che non riuscì a schivare, venne scaraventato di
lato sotto gli sguardi stupiti dei maghi.
« Non te la cavi male nonostante tutto. Ti faccio i miei
complimenti. Contro chiunque altro avresti vinto, ma con me non hai
scampo» disse il nemico ghignando mentre mostrava
la mano destra sporca di sangue non suo.
I maghi di Fairy Tail si voltarono ad osservare la figura incappucciata
con un misto di apprensione e speranza.
Lo
sconosciuto, senza dire una parola, si girò leggermente
verso di loro, portandosi contemporaneamente la mano sinistra al fianco
destro: li osservò per qualche secondo, poi
sembrò decidersi.
Si
voltò in direzione dell’avversario, prese un
profondo respiro, scrollò le spalle e si mise in posizione
d’attacco pronto a sostenere l'assalto nemico.
Le labbra leggermente insanguinate del Saggio si incresparono in un
sorriso.
«
Oh, hai deciso di rischiare il tutto per tutto, eh!? Bene allora,
facciamo sul serio!»
Detto
questo, anche lui, per la prima volta, si mise in posizione
d’attacco.
Nessuno fece la prima mossa … entrambi si limitavano a
studiarsi ...
Passarono
quelli che, ai ragazzi di Fairy Tail, sembrarono dei minuti
interminabili e solo quando ormai la tensione si era fatta
insopportabile per chiunque, l’incappucciato prese
l’iniziativa scagliandosi contro l’avversario.
«
Explodi!
» rispose il Saggio.
La
figura misteriosa, senza fermare la sua corsa, scartò,
inclinando il busto di circa 30° e evitando per un soffio il
raggio oscuro dell’avversario.
«Tellus
extollere! » gridò il
nemico quando l’altro era ormai a circa due metri da lui.
L’incappucciato
svoltò bruscamente verso l’esterno per schivare il
pilastro di roccia che venne fuori dalla terra e, arrivato in
prossimità del nemico, si abbassò eseguendo una
spazzata.
Il Saggio non si fece prendere di sorpresa: saltò in aria.
«
Fulgur!
» un
fulmine colpì il terreno dove pochi secondi prima si trovava
l’incappucciato, che però aveva già
schivato e contrattaccato:
«
Fulgur!
» e questa volta fu il Saggio a dover evitare il fulmine del
nemico.
Schivò,
gettandosi in avanti con l’intenzione di colpire con un pugno
l’avversario, che però si buttò di lato
evitando il colpo.
Il Saggio non si diede per vinto e continuò
l’assalto lanciando una palla di fuoco contro
l’incappucciato.
«
Globus
igneus! »
«
Reverbera!
»
La
palla di fuoco venne rimandata al mittente che subito la
annullò.
I due contendenti si fermarono.
Si
studiarono per un breve momento, poi ripresero sotto gli sguardi
scioccati del gruppo di Fairy Tail.
Non solo entrambi gli avversari potevano usare più tipi di
magia, ma potevano anche usare gli stessi incantesimi.
Cosa significava? Che un tempo i due erano alleati? Ma allora come
faceva l’incappucciato ad essere loro compagno? Ma
soprattutto, chi era quella figura misteriosa che li stava difendendo?
Tutte
queste domande stavano frullando nella mente di Erza e di Gray, mentre
il Dragon Slayer stava semplicemente osservando
quell’incontro a dir poco incredibile con una strana
sensazione alla bocca dello stomaco.
« Globus
obscurus! »
Improvvisamente
una palla d’ombra venne scagliata dal Saggio in direzione di
Natsu ancora disteso a terra.
L’incappucciato,
anche se non si aspettava quella mossa da parte del nemico, intervenne
immediatamente, portandosi sulla traiettoria dell’incantesimo.
«
Presidium!
»
La
palla oscura si scontrò contro un muro semicircolare
d’aria invisibile, esplodendo in un grande boato.
« Sapevo che avresti reagito così biondina
… i tuoi compagni sono i tuoi punti deboli! »
sghignazzò il Saggio.
«
I miei compagni non sono i miei punti deboli ... »
sentenziò l’incappucciato ancora in posizione di
difesa con le braccia fasciate incrociate davanti al volto.
« ... loro sono la mia forza » esclamò
caricando l’avversario.
A
quelle parole, Natsu fu scosso da un brivido.
Se, infatti, quella conversazione era sfuggita a Erza e Gray, che si
trovavano lontani ed erano ancora mezzi assordati
dall’esplosione, sicuramente non era sfuggita al Dragon
Slayer, che era a pochi metri e aveva un udito eccezionale.
Il
ragazzo era impietrito.
Era
da un po’ che aveva una strana sensazione allo stomaco, ma
aveva dato la colpa alla fame ...
Quando però aveva sentito la parola “biondina”
e quando l’incappucciato aveva parlato, il suo cuore aveva
perso un battito.
“non può
essere lei …” pensava ossessivamente
mentre il suo cuore sperava l’opposto.
“non è possibile …”
Lo
scontro stava proseguendo, ma era chiaro chi sarebbe stato il
vincitore.
Il
Saggio stava ormai dominando la situazione ...
Senza
neanche provare a difendersi, l’incappucciato
ricevette l’ennesimo calcio in pieno addome, che lo
catapultò all’indietro di parecchi metri.
Era allo strenuo delle forze: tutto quello che riuscì a
fare, fu mettersi a malapena in ginocchio sputando sangue.
«
Ah, ah, ah, ah! Te l’avevo detto che non avevi speranza! Hai
solo voluto prolungare la tua sofferenza e quella di questi ragazzi
… adesso basta, sei senza magia e non riesci più
neanche a muoverti! … È da tanto che aspetto
questo giorno: da circa DUE anni. Prima farò fuori te e poi
ucciderò i tuoi amichetti! Dovevi darmi retta quando ne hai
avuta la possibilità: gli amici e gli affetti sono solo un
peso! » disse trionfante mentre avanzava verso
l’avversario ormai sconfitto.
La
battaglia era finita: avevano perso.
O
almeno questo, fu quello che pensarono tutti; tutti tranne
l’incappucciato, che sotto il mantello sorrise
impercettibilmente ed urlò:
«
Frangere!
»
In
un istante, scariche elettriche percorsero il terreno, disegnando un
stella a sedici punte larga circa otto metri.
Il
Saggio, che si trovava esattamente nel centro
dell’incantesimo, capendo all’istante la
situazione, tentò di scattare in direzione del nemico, ma
non ne ebbe il tempo.
«
Tellus
extollere! »
Gli
spuntoni di roccia lo imprigionarono nel cuore della stella mentre
l’elettricità diventava sempre più
forte ...
Ormai
era veramente finita.
In
un attimo, tutta l’energia accumulata si
concentrò sul Saggio e una forte scarica elettrica gli
attraversò il corpo facendolo gridare di dolore.
Si
udì soltanto un urlo e poi niente: il nemico era caduto a
terra privo di sensi.
Dall’altro lato lo sconosciuto, che intanto si era rialzato,
prese un respiro di sollievo, osservando la scena che aveva davanti a
sé. Ci aveva messo un po’a piazzare la trappola,
ma dopo quell’ultimo calcio aveva finalmente raggiunto
l’ultima punta della stella.
Sinceramente
non credeva che avrebbe funzionato, ma per una volta era felice di
sbagliarsi!
La battaglia era finita: lo sconosciuto ce l’aveva fatta e in
qualche modo aveva vinto ... ora potevano rilassarsi ...
“no, non è
ancora il momento per lasciarsi andare. Non sappiamo ancora chi
è questo tipo e che intenzioni ha”
pensò Erza tornando a concentrarsi sulla realtà.
«
Lucy … » disse Natsu a mezza voce.
Quell’unica
invocazione sconvolse gli animi dei presenti.
Gray
ed Erza si voltarono in direzione del ragazzo senza capire cosa stesse
succedendo, poi, seguendo il suo sguardo, guardarono lo sconosciuto.
Niente
si mosse, solo l’ondeggiare dei vestiti agitati dal vento
riusciva spezzare quell’attimo di surreale
immobilità.
In
quell’infinito istante, le menti di tutti i presenti smisero
di ragionare: tutto quello che rimaneva loro, era un cuore dilaniato
dalla speranza.
Sapevano
che Lucy non c’era più, che non ci sarebbe
più stata e che quella figura era completamente diversa da
lei, ma non potevano fare altro che assecondare
quell’irrazionale chimera.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Vi
prego, non uccidetemi, so che vi aspettavate un toccante incontro, ma
c'era ancora il piccolo problemino del Saggio di mezzo xD
chiedo
scusa della scrittura un po'più confusa e pesante del
solito, ma vengo da una notte insonne e da una giornata passata a
correre a destra e a manca... so k non è una scusa, ma non
sono nel pieno possesso della mie facoltà mentali ^^"
scusate ;_;
detto
qst vi ringrazio per aver letto fin qui e ringrazio in particolar modo
coloro che hanno commentato e che mi hanno sempre sostenuto: non ce la
farei senza di voi... grazie davvero!
bene,
penso di aver finito ... ah, già ... il prossimo cap
sarà giovedì(o venerdì) cm
sempre^^
grz
1000 ancora^^ se potete, pls, commentate numerosi, mi fa piacere sapere
che ne pensate^^
whitemoon |
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Capitolo 8 *** Capitolo 7: Speranze e Realtà ***
Mini
N.d.A.
Allora premetto k qst cap sarà lungo e noioso e che ho
cambiato il punto di vista. qst cap è più simile
al prologo che ai precedenti e qst probabilmente ha appesantito
parecchio la narrazione. cmq volevo troppo farlo in qst modo e quindi
nn ho resistito^^ abbiate pietà di me, pls^^"
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
Ero
paralizzato.
Il
mio cuore aveva smesso di battere da quando avevo sentito la parola
“biondina”.
Era
lei …
Non
potevo sbagliarmi ...
Quell’odore,
quella voce, persino quei capelli che avevo intravisto mentre schivava
un attacco … erano suoi.
Quella
figura era Lucy …
Sapevo
che era assurdo, sapevo che non esisteva alcuna possibilità
che lei fosse viva e sapevo anche che usava un tipo di magia totalmente
differente dalla Sua; eppure l’avevo chiamata.
Senza
nemmeno accorgermene, avevo pronunciato il suo nome in mezzo agli
sguardi basiti dei miei compagni.
È
vero:
…
Era impossibile …
…
Era al di fuori di ogni logica …
Ma
il mio cuore non poteva fare a meno di gridarmi l’opposto.
Anche
in quel silenzio, così carico di aspettative, ancora non
riuscivo a mettere a tacere quella disperata invocazione:
Illogico
o irrazionale che fosse, io NON CE LA FACEVO a smettere di sperare che
fosse lei.
Perché
quella era lei, DOVEVA essere lei.
…
Nel
momento in cui lo sentii gridare quel nome, il mio cuore perse un
battito ...
Il
momento della verità era finalmente giunto.
Non
potevo farcela …
Una
paura viscerale mi attanagliò le membra: non riuscivo
nemmeno a muovermi.
Il
mio cuore era diviso a metà.
Sotto
gli sguardi così pieni di speranza dei miei compagni, il mio
corpo pareva paralizzato.
Una
gioia profonda, unita ad un senso di sollievo, si scontravano con una
paura folle: li avrei delusi …
Tremai.
Non
avevo molto tempo, stavo perdendo troppo sangue, dovevo girarmi e
SUBITO altrimenti non ce l’avrei fatta … ma non ci
riuscivo …
Io
li avevo ABBANDONATI!
«Tu
sei Lucy, non è vero!?» ripeté Natsu
alzandosi in piedi.
Il
tono speranzoso e così pieno di calore con cui Natsu
rinnovò la sua domanda, produsse una stilettata di dolore
nel mio petto che spezzò definitivamente il muro della mia
incertezza.
Presi
un respiro profondo.
Avevo
la mente vuota e tutto quello che sentivo era il martellare del mio
cuore nelle orecchie … forse stavo veramente perdendo troppo
sangue …
Mi
voltai lentamente in direzione dei ex compagni e afferrai il
cappuccio con entrambe le mani.
Un
lampo di incertezza mista a speranza attraversò i
loro occhi.
Esitai,
ma DOVEVO farlo.
Presi
coraggio: ormai era tardi per pentirsi.
Abbassai
il cappuccio.
…
Nel
momento in cui abbassò il cappuccio, la gola mi si chiuse e
un profondo senso di gioia mi invase il cuore. Le gambe, che fino ad un
momento prima mi sorreggevano perfettamente, iniziarono a tremarmi
senza che io riuscissi fermarle.
Ero
gelato …
Con
la coda dell’occhio, vidi Erza, immobile, seduta per terra
con gli occhi spalancati in un’espressione incredula,
mentre le lacrime le scorrevano copiose lungo le
guance.
Dall’altro
lato, Gray era inginocchiato con entrambe le mani a terra e la faccia
rivolta verso il basso: non riuscivo a vedere il suo volto, ma potevo
vedere chiaramente le goccie che cadevano da esso.
In
quel momento, quando aveva abbassato il cappuccio, probabilmente
avevamo pensato tutti la stessa cosa:
“Non è
possibile ...”
Nonostante
lo avessi sperato così tanto, adesso che lei era
lì, a due metri da me, non potevo crederci.
Un
lieve pizzicore mi stuzzicò gli angoli degli occhi, ma non
gli diedi peso.
«Lucy,
sei veramente tu …» mormorai invaso da
una sensazione di sollievo e felicità che non avevo mai
provato prima.
Lei,
che fino ad un momento prima teneva lo sguardo fisso a terra, mi
guardò dritto negli occhi con un espressione dolce e
malinconica.
Mi
sorrise.
In
quel sorriso tutta la malinconia che aveva pochi attimi prima nello
sguardo, era sparita.
Era
rimasta soltanto la dolcezza.
Quella
dolcezza che lavò via tutte le mie angosce e preoccupazioni.
Era
il sorriso che non vedevo da un anno intero: il sorriso di Lucy.
«
Tadaima …» disse lei
con le lacrime agli occhi.
Era
troppo bello, non poteva essere vero …
«
Okaeri … » le
risposi io senza riuscire a dire altro.
Ci
fu un momento eterno in cui il tempo si fermò.
La
guardai in volto e in quell’attimo infinito, rimasi ad
ammirare quel sorriso così luminoso, incorniciato dai
capelli biondi agitati dal vento primaverile.
…
Nel
momento in cui guardai negli occhi increduli di Natsu, il senso di
colpa, i rimpianti e la tristezza che avevo provato poco prima
scomparvero di colpo, sostituiti da una profonda gioia.
Gli
sorrisi.
«
Tadaima …» gli dissi con le lacrime che non
volevano smettere di scendere.
«
Okaeri … » mi rispose lui.
Ero
tornata, ero stata via così tanto, ma adesso ero
lì.
Ero
lì con quella che era stata la mia famiglia e che adesso
stava piangendo per me.
“Erza,
Gray, Natsu … vi voglio bene …”
In
quell’esatto istante, tutta l’adrenalina che mi
aveva tenuta in piedi fino a quel momento, defluì dai miei
muscoli, sostituita da un senso d’intorpidimento diffuso
… avevo perso troppo sangue …
Un
capogiro mi colse all’improvviso e sarei probabilmente caduta
in avanti se qualcuno non mi avesse afferrato.
Alzai
lo sguardo.
«
Natsu … »
…
Nell'istante
in cui l’avevo vista cadere, avevo agito di riflesso,
scattando in avanti e afferrandola per le spalle.
Era
estremamente fredda e tremava leggermente.
Mi
guardò cercando di mettermi a fuoco.
«Natsu
…»
Stava
cercando di dirmi qualcosa, ma in quel momento una voce familiare ed
agghiacciante interruppe la scena.
«
Oh, ma che scena toccante! Mi dispiace interrompervi, ma ho degli
impegni importanti, perciò vi dispiacerebbe farvi uccidere
per favore!? Non avrete mica pensato che sarebbe bastata una
scossettina del genere per battermi, vero!? Prima farò fuori
te biondina e poi i tuoi amichetti! »
A
qualche metro da noi il Saggio, anche se messo male, si era rialzato in
piedi e adesso stava sogghignando soddisfatto.
Lo
guardai impietrito.
Come
aveva fatto a rialzarsi!?
Sentii
Lucy tremare sotto le mie mani mentre spalancava gli occhi rivolti a
terra, ma ci mise un attimo a riprendersi dallo stupore iniziale:
probabilmente se lo aspettava.
Cercò
di riprendere l’equilibrio, poggiando le mani sul mio petto
per staccarsi da me …
Voleva
combattere!? In quelle condizioni!?
No,
io non glielo avrei permesso!
La
afferrai per la vita e la tenni stretta a me continuando a guardare il
nemico.
Non
l’avrei lasciata andare un’altra volta!
La
sentii irrigidirsi di colpo, ma poi si arrese, abbandonandosi a quella
stretta.
«
Ah, ah, ah, che carini, sembrate proprio una coppietta! Biondina a
quanto pare avevi davvero degli ottimi compagni, mi dispiace, ma devo
farli fuori » disse il Saggio rivolto verso di noi.
Lucy
non disse niente, non si mosse …
Meglio
così, perchè non le avrei permesso di fare
neanche un passo verso quel mostro.
…
Nel
momento in cui sentii la voce del Saggio, tutti i miei timori presero
forma e un gelido brivido di terrore mi corse lungo la schiena.
Eravamo
nei guai …
Se
il Saggio era ancora lì davanti a noi, significava che aveva
ancora il potere per sconfiggerci.
Gli
altri non avrebbero potuto fare niente contro il suo “deflexus”,
mentre io ormai non ero neanche lontanamente in grado di combattere.
No,
non era il momento di avere paura, dovevo riprendere
l’equilibrio e provare a far scappare almeno i miei compagni.
Cercai
di mettere a fuoco la vista e di staccarmi da Natsu con
l’intenzione di fronteggiare il Saggio ...
Non
ci riuscii.
Natsu
mi afferrò per la vita impedendomi di andare.
Era
così caldo e rassicurante … chiusi gli occhi,
appoggiando la fronte al suo petto: era così piacevole ...
«
Ah, ah, ah, che carini, sembrate proprio una coppietta! Biondina a
quanto pare avevi davvero degli ottimi compagni, mi dispiace, ma devo
farli fuori » disse il Saggio rivolto verso di noi, ma ormai
la parte razionale del mio cervello se ne era andata e un lieve senso
di torpore mi aveva cinto le membra.
Non
reagii, tra quelle braccia che mi stringevano, mi sentivo in pace.
Tutta l’angoscia, la paura e la tensione accumulata in quei
due anni erano svaniti.
Ok
probabilmente stavo per svenire e al momento deliravo: non era buon
segno.
Natsu
si mosse: mi cinse la vita con il braccio sinistro e
infiammò il destro tenendolo lungo il fianco.
Guardai
le fiamme … perché erano sfuocate?
Quella
domanda non rimase allungo nella mia testa, perchè ben
presto fu sostituita con un altro timore ben più
profondo.
“
no, Natsu non puoi andare! Morirai … no, io devo
…”
Prima
che potessi finire di pensare a qualsiasi cosa, una lieve percezione mi
attraversò il corpo e il mio cervello agì per me.
“Natsu
ti prego, aiutami!”
Chiusi
gli occhi, concentrando il poco potere magico rimastomi e afferrai la
mano destra di Natsu che spense prontamente le fiamme.
Il
mago, da prima sconvolto, sembrò poi capire le mie
intenzioni liberando tutti i poteri che aveva.
Sotto
gli sguardi allucinati di Gray ed Erza fummo avvolti da una calda luce
dorata.
Tutto
si consumò nel giro di pochi secondi …
La
terra tremò, mentre un forte vento si sostituì
alla gentile brezza primaverile.
Improvvisamente
un lampo oscuro fendette il cielo accompagnato da un potente boato.
«
Presidium!
»
Il
Saggio fece appena in tempo a difendersi che un fulmine oscuro lo
colpì in pieno alzando una coltre di polvere.
Era
finita, adesso era veramente finita …
«Mpf,
sembra che stiano arrivando i rinforzi ... » disse il Saggio
mentre la nuvola di polvere si diradava.
« ... pare proprio che ci incontreremo ancora, eh biondina?
» aggiunse – sollevato!?- mentre se ne andava.
Sospirai
sciogliendo l’incantesimo.
Non
riuscivo più neanche a reggermi in piedi, la vista era
appannata e oscurata da grosse macchie nere. La testa si era fatta
leggera e il senso di torpore mi aveva ormai avvolto completamente. Le
ginocchia cedettero mentre gli occhi mi si chiudevano.
“No, devo rimanere
sveglia …” pensai cercando di
tenerli aperti.
Il
mondo mi vorticò intorno, ma Natsu mi sorresse per la vita
con entrambe le braccia prima che potessi cadere.
Strinsi
gli occhi: quello fu un errore madornale.
Tentai
invano di riaprirli, ma ormai l’oscurità aveva
vinto.
Natsu
mi chiamò, ma non riuscii a rispondergli …
Tutto
quello che sentii prima di piombare in quell’invitante oblio
furono le voci di Happy e Charle che in lontananza gridavano i nomi di
Gray, Natsu ed Erza.
“Charle!?”
pensai in un ultimo barlume di lucidità prima di svenire.
…
Non
sapevo cosa era appena successo, non sapevo da dove era venuto quel
fulmine e perché adesso il Saggio si stesse ritirando.
Tutto
quello che sapevo era che, nel momento stesso in cui il Saggio se
n’era andato, Lucy aveva rischiato di cadere a terra.
La
presi per la vita, sorreggendola con entrambe le braccia da sotto
il mantello.
La
chiamai, ma non mi rispose.
Solo
in quel momento sentii un liquido caldo bagnarmi le braccia.
Il
mio cuore si fermò.
Spostai
il peso di Lucy sul braccio destro e mi portai la mano sinistra davanti
agli occhi.
Era
sporca di sangue …
Le
scostai il mantello in preda al panico: era ferita …
“No
…”
Non
poteva essere, non poteva … lei era finalmente tornata
…
“No!
Devo stare calmo! Andrà tutto bene!”
Scivolai
lentamente verso il basso mentre continuavo a sorreggere Lucy e la
sdraiai delicatamente a terra.
«
Lucy! » continuai a chiamarla, ma invano …
Erza
e Gray, che avevano assistito a quella scena dalle mie spalle, mi
raggiunsero per capire cosa fosse successo.
Appena
videro la situazione sbiancarono, ma si ripresero quasi subito.
«
È una ferita profonda e sembra che abbia perso
parecchio sangue. Dobbiamo portarla subito alla Gilda,
sperando che ci arrivi … se soltanto Wendy fosse qui
… » disse Erza analizzando la situazione con
occhio esperto.
«
È colpa mia ... Non sono riuscito a proteggerla …
di nuovo » dissi in tono neutro.
In
quel momento il mio cuore era soltanto un buco vuoto: ero davvero
così inutile?
Anche
se le avevo detto che eravamo un team alla fine non ero riuscito a fare
niente …
«Natsuuu,
Grayyy, Erzaaa! Ragazziii! »
Le
voci di Happy e Charle furono come una doccia fresca in piena estate:
mi riportarono alla realtà con un barlume di speranza nel
cuore.
«
Questi sono Happy e Charle! » disse Gray.
«
E se c’è Charle probabilmente ci sarà
anche Wendy » completò la frase Erza.
Mi
voltai a guardare dietro di me.
«
Stanno arrivando Happy e Charle accompagnati da Wendy e Mira in
versione Satan Soul. Stanno volando verso di noi a tutta
velocità» dissi sollevato.
«
Adesso si spiega tutto, ecco di chi era quel fulmine e chi erano i
“rinforzi” di cui parlava il Saggio »
commentò Gray.
«
Bene, Happy ha trovato gli aiuti giusti » esclamò
Erza orgogliosa.
Lucy
socchiuse gli occhi.
«
Lucy come stai? Non preoccuparti, sta arrivando Wendy, starai bene,
stai tranquilla … » dissi più a me
stesso che a lei.
Sembrò
capire, ma richiuse gli occhi.
…
Avevo
la testa pesante e sembrava che qualcuno si divertisse ad accendere e
spegnere le mie percezioni, ma anche avendo capito poco o nulla dello
scambio di battute tra i miei compagni, avevo sentito
distintamente l’ultima frase di Natsu …
“no,
Wendy, non posso! Altrimenti …”
Un
altro blackout mi colse alla sprovvista …
…
In
quell’esatto istante arrivarono Mira e Wendy seguiti da Happy
e Charle che atterrarono poco dietro di noi.
«Ragazzi
che succede!? Vi abbiamo visto … » inizio a dire
Mira avvicinandosi, ma improvvisamente si stoppò quando vide
chi era la ragazza distesa a terra.
«
Lucy-san!? » esclamò Wendy esterrefatta.
I
nuovi arrivati erano sconcertati, probabilmente, come anche noi, non ci
potevano credere.
«
Come è possibile!? » disse Mira con le lacrime
agli occhi e le mani davanti alla bocca «io credevo
… »
«
Non c’è tempo da perdere: è ferita!
Wendy, ti prego puoi curarla? » la interruppe Erza tempestiva.
«
Certo, farò del mio meglio! » asserì
l’interpellata avvicinandosi alla ragazza che aprì
lentamente gli occhi.
…
Quando
mi risvegliai mi trovai davanti il volto preoccupato di Wendy
… la ragazzina era accovacciata proprio accanto a me.
“Accidenti! Lo
capirà …” inveii
mentalmente.
«
Lucy-san, stai tranquilla adesso ci penso io, andrà tutto
bene »
Perché
tutti mi dicevano che sarebbe andato tutto bene!? Non andava per niente
bene e se continuava così sarebbe andata ancora peggio!
Dovevo parlare con Wendy, dovevo parlarle, altrimenti sarei stata nei
guai …
Con
le ultime forze che mi erano rimaste, mi voltai su un fianco, in
direzione di Wendy, toccandole una mano.
“Ti prego Wendy, non
dire niente …”
Fatto
questo svenni definitivamente sperando che il mio messaggio mentale le
fosse arrivato.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
cm
avete potuto vedere il riprendere gli eventi da due punti di vista ha
reso la narrazione lunga e forse un po' noiosa, ma non me la sentivo di
liquidare il famigerato ricongiungimento descrivendolo da una sola
"angolatura"... l'ho fatto per pura testardaggine personale quindi sn
pronta a subire ogni sorta di critica^^"
cmq
arrivando al contenuto del cap ... forse vi ho lasciato qlk domandina,
eh!?(il bello è k lo specifico ank^^" cm sn perfida xD ...
*i suoi personaggi la guardano* «
convinta te T_T ... » ...^^")
ok,
dopo qst sclero(k vi prego di far finta di nn aver letto^^") vi
annuncio k il prossimo cap sarà lunedì o
martedì(qst volta nn so ql dei due xk sn fuori tt il gg sia
sabato k domenica e quindi nn avrò un secondo x scrivere...
;_; )
infine
ringrazio tt qll k mi hanno sostenuto fino ad ora e vi chiedo di nuovo
la vostra opinione sul cap(sn noiosa lo so^^")
grz
1000 di aver letto fin qui^^
whitemoon
ps: all'inizio non volevo
mettere gli onorifici(san, chan ...) ma per alcuni personaggi mi
ispirano troppo(es. Levy-chan) e quindi per quelli li
metterò(ma nn x tt^^") ... quindi mi scuso x l'incoerenza^^" |
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Capitolo 9 *** Capitolo 8: Ancora ***
Aprì
gli occhi di scatto prima ancora di aver realizzato dove fosse:
soffitto bianco, odore di disinfettante e un letto immacolato sul quale
era stesa.
Era
in infermeria … di nuovo …
“Perché da
due anni a questa parte mi sveglio più in infermeria che nel
mio letto? Cosa ho fatto di male per farmi adorare da questa
stanza?” pensò Lucy sconsolata.
Sospirò
… non ci si poteva far niente …
Si
tirò lentamente a sedere sul letto, attenta a non fare mosse
false che sarebbero risultate dolorose e, sorvolando sulla stanza
circostante, guardò direttamente fuori dalla finestra che si
trovava alla sua destra.
In
quel momento, la consapevolezza di cosa fosse successo in precedenza
piombò su di lei come un macigno: era a casa, in Earthland e
più precisamente nell’infermeria di Fairy Tail
…
Nell'istante
stesso in cui lo realizzò, il suo cuore rischiò
quasi di scoppiare e prendere il volo, ma sul fondo,
rimase comunque una nota stonata ...
Era
felice di essere tornata a casa, ma, dentro di lei, uno scomodo senso
di disagio non voleva abbandonarla.
Sorrise
amaramente.
Per
la seconda volta aveva lasciato i suoi compagni …
Li
aveva abbandonati e già le mancavano; le mancavano da morire.
Si
diede della stupida inchiodando lo sguardo sul paesaggio esterno,
mentre un vago formicolio le stuzzicava gli angoli delle palpebre:
forse era impazzita visto che con la coda dell’occhio, le era
quasi sembrato di vedere Ghery addormentato accanto al suo
letto …
Già,
Ghery... tra loro era sempre stato così
… fin dal loro primo incontro ... ogni volta che
lei finiva in infermeria, il piccolo la vegliava.
Sospirò
tristemente.
Ora
non ci sarebbe più stato …
Anche
se lei adesso era a casa, aveva comunque lasciato un’altra
famiglia dietro di sé ...
Di
nuovo …
Continuò
ostinatamente a fissare la finestra: era consapevole di non avere il
coraggio di guardare accanto a sé;
Non
voleva voltarsi, non voleva distruggere definitivamente le sue futili,
ma dolci illusioni …
Non
voleva che constatare che Ghery non era lì al suo fianco.
Sospirò
di nuovo scuotendo la testa.
No,
doveva farsi forza, i suoi compagni avevano bisogno di lei, non poteva
lasciarsi andare in quel modo proprio ora…
Sapeva
dall'inizio quali sarebbero state le conseguenze e le aveva accettate;
adesso che era lì, non si sarebbe di certo tirata indietro:
avrebbe fatto in tempo e tutti sarebbero vissuti felici!
In
qualche modo riuscì a riacquistare coraggio, ma, nonostante
tutto, la tristezza che celava infondo al suo cuore rimase …
Prese
un respiro profondo racimolando il proprio coraggio e si
voltò, pronta a sentire il proprio cuore andare in
frantumi...
...
non fu così ...
Lì
accanto a lei c’era Natsu, addormentato al lato del letto: il
ragazzo le era probabilmente rimasto vicino tutta la notte e alla fine
si era assopito …
“Natsu … mi
sei mancato …” pensò la
bionda invasa da un avvolgente tepore mentre, con cautela, allungava
una mano per accarezzare i capelli del Dragon Slayer.
«Vedo
che ti sei svegliata» disse una voce ferma a lei familiare.
Lucy,
che era stata presa alla sprovvista, sussultò, girandosi di
scatto a sinistra in direzione del suono: Erza era a qualche metro da
lei, davanti ad un separé bianco che impediva alla bionda di
vedere il resto della stanza.
«Già
… grazie per avermi portato qui ed avermi curato
… io …» rispose la maga "degli spiriti
stellari" non sapendo che dire.
«
Lucy ho bisogno di chiederti una cosa … ti prego, rispondimi
sinceramente … » la interruppe Erza facendo una
breve pausa « ... sei veramente tu?» le chiese
infine in tono solenne.
Lucy
sospirò: il momento delle spiegazioni era arrivato
...
Sapeva
fin da subito che sarebbe giunto; era preparata, anche se
non del tutto pronta ...
La
bionda, per l'ennesima volta, prese coraggio e guardò Erza
negli occhi.
«Sì,
sono io: sono Lucy » asserì con tono deciso.
Erza
la scrutò per un attimo, in silenzio; poi, senza preavviso,
espirò come per scaricare tutta la tensione accumulata e
distese il volto in un sorriso.
«
Meno male, perché altrimenti sarei stata nei guai ...
» affermò soddisfatta sotto gli occhi stupiti di
Lucy «… avrei dovuto ordinare loro di
mandare tutto a monte … e non sarebbe stato un compito
facile!» sghignazzò divertita mentre apriva la
tendina dietro di lei, rivelando una massa di maghi che si gettarono
sulla bionda.
Osservando
quella scena felice, Erza non potè fare a meno di sorridere.
«
... bentornata …» disse la maga delle armature a
bassa voce mentre i maghi sovrastavano la
ragazza appena
resuscitata, abbracciandola e baciandola.
Erza
capiva il perché dello sguardo stupito di Lucy qualche
attimo prima; la ragazza non si aspettava che lei le credesse
così facilmente, o perlomeno pensava di dover dare una lunga
e dettagliata spiegazione prima di essere creduta.
Sorrise
dentro di sé: era da quando aveva visto il volto della
bionda che non riusciva darsi pace, non riusciva a capire se poteva
fidarsi o no. Infondo quella ragazza usava una magia completamente
diversa da quella della maga "degli spiriti stellari" e tutta quella
storia poteva anche soltanto essere una trappola del nemico
…
Non
riusciva a decidersi; era da un giorno intero che il dubbio la
tormentava e ancora non era giunta ad una conclusione, ma tutto era
cambiato un attimo prima.
Quando
aveva visto lo sguardo dolce che la ragazza aveva rivolto a Natsu, i
suoi dubbi si erano volatilizzati.
Per
un attimo, il tempo si era fermato e lei aveva pensato
involontariamente “Lucy”.
Nessun
nemico sarebbe stato capace si guardare l’avversario i quel
modo; il sorriso che le si era dipinto sul volto, la sua espressione
quando aveva visto il ragazzo ... non erano decisamente quelli di un
nemico ...
Erza
conosceva solo una persona che sapesse sorridere così
… era lei.
Per
questo la maga delle armature aveva deciso che qualunque fosse stata la
risposta della ragazza, lei le avrebbe creduto senza il minimo dubbio.
Erza
sorrise nuovamente, fermando il corso dei propri pensieri:
Lucy
era viva ed era tornata a casa, questo era quello che contava
…
«
Uaaaa … Happy, guarda, Lucy è viva!!! »
gridò Natsu svegliato dal trambusto.
«Aye!»
rispose il gatto alato spuntato da chissà dove, gettandosi
in faccia alla bionda che, dopo esserselo staccato di dosso,
rise di gusto.
In
quel momento tutta l’angoscia che Erza aveva letto sul volto
di Lucy era sparita: circondata nuovamente da quella chiassosa e
stupenda Gilda, la maga “degli spiriti stellari”
aveva temporaneamente dimenticato tutte le sue preoccupazioni ed era
tornata a sorridere come una volta.
Era
vero, aveva lasciato una famiglia dietro di sé, ma aveva
anche ritrovato i suoi vecchi compagni ... quelli che una volta erano
stati la sua famiglia ...
Le
erano mancati così tanto; c'erano stati giorni in cui aveva
pensato di non farcela senza rivederli; eppure, nonostante tutto, in
mezzo a quella confusione a lei così familiare, il suo cuore
sì spaccò in due: poteva davvero essere felice
mentre un parte di lei non riusciva ancora a perdonarsi per aver
lasciato i suoi compagni?
Il sorriso
che le illuminava il volto si incrinò soltanto per un
secondo, ma fu abbastanza perché Erza, che stava osservando
la scena, se ne accorgesse.
«Va
bene ragazzi, ora basta! Lucy è ancora convalescente e voi
non l’aiutate di certo con tutto questo casino! Forza, adesso
lasciamola riposare» disse decisa la maga delle armature
attirando su di sé una massa di sguardi irati.
Le
Fate non rimasero molto convinte dal monito della rossa, ma non
potevano di certo contraddirla ... sarebbe stato spaventoso ...
Nel
momento in cui immaginarono la scena, un brivido percorse loro la
schiena ... impensabile ...
L'unica
opzione rimasta era giocare l'asso: chiamare in causa
l'interessata.
Fu
così che una massa di sguardi imploranti raggiunse Lucy, che
si ritrovò al centro dell'attenzione, nel più
totale silenzio.
«Ragazzi
vi ringrazio … sono successe così tante cose e mi
siete mancati così tanto … rivedervi è
stato bellissimo e non vorrei lasciarvi più, ma
…» disse Lucy di cuore con voce imbarazzata.
«
Lu-chan, non serve che tu dica altro, lo sappiamo. Ci siamo fatti un
po’prendere la mano perché anche tu ci sei mancata
molto. Siamo contenti che di averti di nuovo qui con noi. »
la interruppe Levy avvicinandosi al letto;
abbracciò la maga e continuò il suo discorso.
«Questa
è la chiave del tuo appartamento, abbiamo parlato con la
proprietaria e ha detto che l’appartamento è
ancora tuo a patto che tu le ridia gli arretrati. Ma non preoccuparti
Lu-chan, la signora era veramente felice quando le abbiamo detto che
eri viva, sono sicura che ti tratterà bene e se ti dovesse
servire qualsiasi cosa noi siamo con te … bentornata Lu-chan!»
disse Levy sorridendole mentre le porgeva la chiave con le lacrime agli
occhi.
«Levy-chan,
ragazzi … io … non so davvero come ringraziarvi
… siete fantastici ... vi voglio bene …
» disse Lucy commossa mentre sorrideva loro.
I
membri della Gilda le sorrisero a loro volta, l’abbracciarono
e poi lasciarono la stanza chiassosi come erano entrati lasciando la
ragazza finalmente tranquilla. Lucy li guardò
uscire dall'infermeria con un sorriso dolce sulle labbra che
però, ben presto, prese una piega fin troppo malinconica.
«
Lucy, tutto bene? » le chiese Erza diretta, con una sfumatura
preoccupata nella voce.
Nella
stanza erano rimaste solo loro due, Gray, Natsu ed Happy, ma questi
ultimi due erano al momento indisponibili in quanto erano stati
tramortiti dai loro compagni.
Lucy
sospirò e scosse violentemente la testa.
«Non
è niente, ma devo parlare subito con il master. Siamo in
grave pericolo e in questo momento lui più di tutti
… » disse mentre si passava una mano sul volto
stanco.
Alla
richiesta seria della ragazza, a Gray ed Erza si gelò il
sangue nelle vene.
«Il
master è partito ieri per un convegno improvviso che raduna
i più grandi maghi di tutto il mondo …
» scandì la rossa assalita da un brutto
presentimento.
Lucy
la guardò, terrea in viso.
«
Oh no, accidenti non ho fatto in tempo! Devo muovermi, forse non
è ancora troppo tardi!» esclamò la
bionda tentando di alzarsi dal letto.
Non
ci riuscì: dopo aver fatto qualche passo, le forze le
vennero meno e solo grazie ad Erza che la sostenne non cadde in avanti.
«
Lucy sta calma, non puoi ancora camminare e non è il momento
di farsi prendere dal panico. Dopotutto stiamo parlando del Master,
è un mago di prim’ordine … Adesso
raccontaci tutto DALL'INIZIO e vedremo cosa fare ... » disse
la maga delle armature che ormai aveva ripreso il controllo di
sé.
Lucy
sospirò rassegnata e si fece placidamente ricondurre a letto.
«
È una storia lunga … in questo periodo sono
successe talmente tante cose, che non so da dove iniziare …
vediamo … dall'inizio, eh? ... allora; dopo che avevo
trasportato la colonna di luce in un’altra dimensione,
pensavo veramente di morire, ma i miei spiriti stellari mi hanno
protetto infrangendo la legge: mi hanno trasportato nel loro mondo e da
lì in un altro, ma purtroppo, non hanno potuto scegliere la
destinazione. Così mi sono ritrovata in un altro mondo semi
desertico, dove però sono stata salvata da una banda di
ribelli. Il loro nemico era il Saggio, colui che vuole aprire un varco
tra tutti i mondi … »
A
quel nome uno sguardo stupito si dipinse sui volti dei presenti.
«
Ma scusa, non è un bene unire tutti i mondi? »
chiese ingenuamente Natsu che intanto si era ripreso.
«
No. Non so bene i dettagli, ma so che ci ha già provato ed
oggi come allora, il suo intento è di unire tutti i mondi
per conquistarli. Vuole formare un unico immenso impero ai suoi comandi
» rispose Lucy.
«
Hai detto che ci ha già provato, ma nessuno di noi se lo
ricorda … quanti anni dovrebbe avere?! …
» asserì Gray scioccato.
«
Circa duemila. Sembra solo un ragazzo, ma in realtà non lo
è. È vissuto prima ancora che le lost magic
andassero perse ... deve essergli successo qualcosa che gli ha permesso
di vivere fino ad ora, ma non ho idea di cosa »
completò la maga "degli spiriti stellari".
Ci
fu un momento di stupore generale in cui tutti cercarono mi
metabolizzare ciò che aveva rivelato la ragazza.
«
Perché lo fa? » chiese infine Erza.
«
Non lo so … non credo sia solo per sete di potere. Ho
provato a chiederglielo molte volte, ma non mi ha mai risposto
… » rispose l'altra, frustrata.
A
quel punto mancava solo una domanda da porre, ma nessuno riusciva a
farla. Fu Happy, che non aveva capito niente della conversazione
precedente, a trarli d’impaccio.
«
Lucy, perché il master è in pericolo? Lui
è sicuramente più forte dell’altro vecchietto!
» disse ingenuamente.
Gli
altri trattennero a stento una risata a quell’appellativo, ma
subito tornarono seri.
«
La prima cosa che fa il Saggio per conquistare un mondo è
eliminare tutti coloro che potrebbero intralciarlo. Con i
più forti fuori dai piedi, è libero di
disseminare il panico nelle città più importanti,
in modo da far perdere alla gente la fiducia nelle istituzioni. A
questo punto, non gli resta che presentarsi come il salvatore e vedere
come reagisce la gente. Ci sono due strade possibili: se la gente non
si fida, procede con una guerra che probabilmente dilanierà
il paese, oppure, se le masse si fidano e lo accettano come re,
potrebbe esserci una conquista pacifica. Anche in questo caso
però, è comunque probabile che si formino bande
di ribelli come nel mondo in cui sono finita e questo fatto porta
inevitabilmente di nuovo alla guerra. Qui, adesso Lui sta compiendo
il primo passo: chi potrebbe ostacolarlo meglio dei maghi
più grandi del regno? » spiegò Lucy.
«
Ma come può far fuori dei maghi così potenti
tutti in una volta?» chiese Gray perspicace.
«Per
lui non sarà un problema, il Saggio e i suoi ufficiali
riescono a controllare le porte dei mondi. Possono annullare le magie
semplicemente spedendole altrove ... ma visto che questo tipo
di magia, “deflexus”,
è simile al potere che uso per invocare gli spiriti
stellari, anche io riesco a richiamarla abbastanza naturalmente e
quindi posso fermarli; posso impedir loro di aprire le porte dei mondi
e a seconda del loro potere posso anche deflettere
le loro magie … ecco perché devo
raggiungere il master. Probabilmente, visto che è rimasto
ferito durante il nostro scontro, il Saggio invierà i suoi
ufficiali ad attaccare, sfruttando la nostra attuale debolezza.
Nonostante i Master siano forti, se non possono usare
alcuna magia, la situazione potrebbe diventare critica. Ecco
perché devo andare lì, per impedire agli uomini
del Saggio di usare “deflexus”»
concluse la bionda intenta a rialzarsi ancora.
«
Lucy aspetta, ragiona … » disse Erza mentre le
impediva di sollevare le coperte.
«
… con oggi compreso la riunione durerà ancora per
quattro giorni e alcuni dei maghi più importanti arriveranno
solamente l’ultimo giorno. Se quello che hai detto
è vero, quasi sicuramente, il Saggio agirà
all’ultimo, quando i maghi saranno tutti riuniti. Quindi, per
adesso, ci conviene riposarci il più possibile per essere al
massimo durante la battaglia … non servirebbe a nulla se non
riuscissimo neanche a camminare!»
Lucy
la guardò sorpresa: di tutto quello che le aveva detto Erza
era riuscita ad estrapolare solo le parti utili …
Tipico
di lei, avrebbe dovuto saperlo che Erza era così ...
Stava
quasi per mettersi a ridere dopo aver formulato quel pensiero, ma si
trattenne e sospirò rassegnata.
«Hai
ragione, avrei dovuto pensarci anche io. Mi sono lasciata accecare
dalla fretta. Grazie Erza, la prossima volta non commetterò
lo stesso errore! Dove si tiene il raduno?» chiese Lucy seria.
La
maga delle armature, che non si aspettava quella reazione da parte
della ragazza, rispose solo dopo un’iniziale stupore.
«
In una fortezza nelle campagne dell’entroterra a circa mezza
giornata di viaggio … » disse mentre pensava
tristemente “Lucy
che ti è successo!?” …
«
Ok, allora credo che la cosa migliore sia partire tra due giorni. Che
ne dite?» asserì la bionda tirando le conclusioni.
«
Sì, penso anche io» disse Gray.
«Sono
d’accordo» annuì Erza.
«
Bene, sono tutto infiammato» esclamò Natsu.
...
Scoccata
la mezzanotte nell’infermeria deserta, Lucy aprì
gli occhi.
Aveva
dovuto insistere molto perché non rimanesse nessuno con lei
quella sera, ma c’era una cosa che doveva fare ad ogni costo
…
Doveva
parlare con Wendy.
Indossò
il proprio mantello e piano, per quanto le sue condizioni glielo
permettessero, uscì fuori dalla Gilda, sgattaiolando
all’interno del Fairy Hills.
Arrivata
davanti alla stanza di Wendy, aprì con cautela la porta
della sua camera, richiudendosela alle spalle attenta a non fare rumore.
La
sua attenzione non bastò, infatti, da una stanza vicina,
qualcuno aveva assistito a tutta la scena con un’espressione
preoccupata sul volto, ma, quando Lucy sparì nella
camera della ragazzina, anche l’altra porta si richiuse.
« Wendy, sono Lucy, devo parlarti … »
sussurrò la maga scuotendo il corpo della ragazzina che
stava dormendo nel proprio letto.
Wendy
si svegliò di soprassalto, senza capire chi la stesse
chiamando, ma, nel momento stesso in cui mise a fuoco la faccia della
bionda, trattenne a stento un urlo per lo spavento.
Lucy
sorrise amaramente guardando altrove.
«
So di averti affidato un segreto orribile … se fosse stato
possibile non avrei mai permesso che tu lo scoprissi, ma non ci sono
riuscita … mi dispiace … Se non vorrai
più vedermi ti capirò, ma ti prego non dire
niente agli altri … io … non riuscirei
più a guardarli in faccia … » disse la
bionda afferrandosi il braccio. «ti prego ... io
...»
A
quella confessione, Wendy, che dall'altro lato aveva essunto
un'espressione scioccata, cercò inutilmente di trattenere le
lacrime e senza alcun preavviso si gettò addosso a Lucy
abbracciandola.
«
Lucy-san io … io … » disse la ragazzina
tra i singhiozzi.
L’espressione
stupita di Lucy, a quelle parole, si tramutò in un sorriso
comprensivo, mentre un caldo senso di sollievo la riscaldava.
«
Lo so Wendy … lo so … è tutto a posto
… va tutto bene … » disse Lucy mentre
con la mano accarezzava i capelli di Wendy tentando di
consolarla.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
come
prima cosa voglio ringraziare perticolarmente coloro che commentano in
modo assiduo^^ RougeAmarantus, KREAYTESSYA,
Saralasse, Ambra_the_witch,Happy_, blulove, MissAnimeLover99, lollipoppy, Lucy_
Heartphilia,rafxsulfusxsempre ,Ystava, Krizia: Grazie senza di
voi non ce la farei^^ dopo ciò ringrazio anche chi legge
soltanto e invito(ancora^^"... qnt rompo^^") tt a farmi sapere che ne
pensate^^ va bn tt, ank critiche se costruttive xD
okke
detto questo passo a scusarmi per il cap ed a elencare le solite
scuse(k però sn assolutamente vere purtroppo^^"): ho sonno,
ho dormito 10 ore in due giorni durante i quali sn stata sballottata da
un posto ad un altro snz sosta. infine oggi, k credevo di potermi
rilassare, ho sostenuto due interrogazioni(di cui una l'ho scavolata
tt) e poi, nel pome, mi sn fatta la doccia per strada visto che ho
incontrato un "simpatico" temporale mentre passeggiavo "tranquilla"
senza ombrello. morale della favola: ho sonno, freddo, forse ho la
febbre(spero di no^^") e non so cosa ho scritto in qst cap^^"
mi
disp veramente tnt: scusate se è un po'più
incasinato del solito, ma al momento nn ho la testa per aggiustarlo...
vi prometto che mi rifarò...
cmq
in fin dei conti qst cap(cm il prossimo) è sl di
passaggio, serve ad introdurre un altro arco narrativo, quindi nn
c'è molto da dire...^^"
okke
ora la smetto di lamentarmi e vi ringrazio ank x la pazienza k avete cn
me^^ grz 1000^^
whitemoon
ps: prossimo cap:
giovedì/venerdì(spero^^")^^ |
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Capitolo 10 *** Capitolo 9: Memorie ***
Si
svegliò di soprassalto nel suo letto, della sua casa.
Il
giorno dopo aver chiarito con Wendy, Lucy aveva parlato con Erza e, con
molte suppliche e rassicurazioni, era riuscita a
convincerla: poteva tornare nel proprio appartamento.
Dopo
due anni era stato così nostalgico rimettere piede
lì dentro …
Aveva
invocato Plue e aveva cenato rileggendo buona parte delle lettere che
aveva scritto a
sua madre.
Adesso
che le rileggeva le parevano così distanti e al tempo stesso
molto vicine ... era come se la persona che le aveva scritte non fosse
più lei, ma contemporaneamente sapeva e ricordava
alla perfezione cosa aveva provato in quei momenti.
Sorrise:
nonostante tutte le difficoltà, quelli erano stati anni
davvero spensierati; forse i più belli della sua vita.
Nel
rievocare i ricordi del passato, un pensiero le saettò in
mente a tradimento.
“Papà
… chissà se sta bene? Chissà se gli
sono mancata … ”
Scosse
la testa come per liberarsi di quella domanda.
“no,
non è il momento di farsi prendere da sentimentalismi
… non c’è tempo
da perdere: dobbiamo sconfiggere il Saggio … e poi
… non sarebbe giusto
illuderlo … forse è davvero meglio
così …”
pensò con espressione malinconica.
«Puu
pueee»
Lo
strano cane ai suoi piedi, le aveva afferrato il fondo dei pantaloni
con aria preoccupata.
«Hai
ragione Plue, mi dispiace di averti fatto preoccupare. Che ne dici se
ci facciamo una bella doccia?» gli rispose la bionda
prendendolo in braccio.
«Puuee»
All'approvazione
entusiasta dell'esserino, i due si diressero verso il bagno; Lucy
sperando che l'acqua calda le schiarisse le idee, Plue ansioso di fare
il bagno con la padrona.
La
doccia fu breve, ma rilassante ed in effetti servì a placare
l'animo della bionda che, ancora
stordita dal calore del bagno, si coricò a letto e
si addormentò quasi subito.
Purtroppo
per Lucy però, il mattino fu svelto ad arrivare ed insieme a
lui anche le preoccupazioni che continuavano ad assillarla; adesso la
ragazza era stesa supina nel suo letto che fissava
cocciutamente il soffitto tentando di eliminare
l’inquietudine che dal profondo tentava di paralizzarla.
“ …
illudere papà … ma non è quello che
sto facendo con tutti? ...” pensò
appoggiando il dorso della mano destra sulla fronte “ lo sto facendo
persino con me stessa …” a quel
pensiero quasi sorrise per la propria stupidità.
“no, va bene così, sapevo le conseguenze ed ho
accettato! Non
mi tirerò indietro adesso!” si
ripeté, cercando con lo sguardo il panorama fuori dalla
finestra.
Non
riuscì a portare a termine il suo proposito ...
Il
suo sguardo venne inesorabilmente attirato dalla persona che si trovava
accanto a lei:
Lì,
disteso al suo fianco, c’era Natsu, che la osservava con
un’espressione
seria, mentre dietro di lui si intravedeva una coda azzurra con il cima
bianco fluttuare morbidamente nell’aria ...
Probabilmente
i due si erano intrufolati in casa sua la notte precedente, quando
ormai lei già dormiva ...
Stranamente
quella consapevolezza non suscitò alcuna reazione
nella maga ...
In
quel momento surreale ed ambiguo, i due ragazzi si limitarono
ad
osservarsi stupiti l’uno dello sguardo dell’altro;
solo dopo qualche secondo, fu Lucy a rompere
l’immobilità sorridendo sotto i baffi, come
illuminata da un’idea improvvisa.
Al
sorriso che le balenò in volto, Natsu rispose con uno
sguardo interrogativo, ma non fece in tempo a chiedere spiegazioni,
perché la ragazza lo afferrò per la
sciarpa e lo scaraventò insieme ad Happy fuori dalle
coperte,
contro la parete alla destra del letto.
Il
ragazzo quanto mai scosso dalla strana reazione di Lucy, si
ritrovò per terra con la schiena contro la parete ad
osservare la bionda comodamente seduta con le gambe fuori dal letto che
lo guardava sorridendo divertita.
«Lucy
… » disse Happy con voce assonnata mentre si
stropicciava un occhio.
Una
piacevole sensazione di
familiarità riempì lentamente i ragazzi: quella
era una scena così abituale prima che Lucy se ne
andasse ...
Sembrava
quasi che tutto fosse tornato come prima …
Come
coordinati da chissà quale orologio, Natsu e Lucy non
poterono fare a meno di iniziare a ridere di gusto, crogiolandosi in
quel piacevole tepore.
«Ohi,
Natsu! Che succede!? Perché ridete?» chiese
disperatamente Happy che non aveva capito cosa era successo.
Vedendo
che il Dragon Slayer continuava a ridere senza prestargli attenzione,
il gatto tornò a rivolgersi alla bionda, sperando nella sua
comprensione.
«Luucyyy!!!
Natsu è cattivo!! » disse con i
lucciconi agli occhi
piombandole addosso.
La
ragazza però non si fece trovare impreparata e lo
parò prontamente con il cuscino: Happy si ritrovò
nuovamente steso a terra ai piedi del letto con la faccia rivolta al
soffitto.
Ci
fu un attimo di silenzio, in cui i presenti condivisero uno sguardo
d'intesa, poi,
l’intero gruppo, iniziò a ridere più
sonoramente di prima ricordando i
vecchi tempi.
Sembrava
davvero di essere tornati indietro ...
All’improvviso,
un attacco di tosse colse Lucy alla sprovvista, spezzandole la
risata.
La
ragazza si piegò in avanti portandosi contemporaneamente la
mano
sinistra al fianco ferito, mentre Natsu fu subito pronto a sostenerla
prendendola per le spalle.
«Lucy
… » disse Happy svolazzandole intorno con aria
preoccupata.
La
ragazza, che fino a quel momento aveva il capo chino,
sollevò il volto in
direzione del gatto poggiando la mano libera sul braccio destro di
Natsu.
«Tutto
bene, scusate, credo di aver riso troppo» disse divertita con
due lucciconi agli angoli degli occhi.
Happy
e Natsu tirarono un respiro di sollievo, riprendendosi dallo spavento
che la ragazza aveva fatto prendere loro.
«Lucy
è strana!» esclamò Happy sogghignando
sornione.
«Non
è vero!» si difese la maga mentre Natsu se la
spassava osservando quella discussione così nostalgica.
“Certe cose non
cambiano mai, eh?” pensò felicemente
guardando la bionda.
Quella
mattina stessa, i maghi partirono alla volta di Deliveri, il luogo del raduno: un
palazzo costruito di recente per occasioni come quella, che si
trovava sulle colline dell’entroterra.
Poiché
la meta era abbastanza distante da Magnolia, per le Fate vi era un solo
modo per raggiungerla: via treno.
Per
arrivarvi infatti, avrebbero dovuto prendere due convogli
diversi e una
coincidenze alquanto stretta, visto che il posto non era ancora molto
conosciuto.
Così,
in tarda mattinata,
il gruppo composto da Erza, Gray, Natsu, Lucy ed Happy prese il primo
treno seguito da Wendy e Charle che insistettero molto per venire. Il
resto delle Fate venne lasciato a guardia della Gilda.
Il
programma era questo: il
team di “recupero” avrebbe viaggiato tutto il
pomeriggio e sarebbe
arrivato a destinazione in tarda serata, pronto per sostenere
l’attacco
del giorno successivo.
Lucy
si trovava seduta sul
treno tra Natsu e il
finestrino, ma, mentre
il primo
non era un bello
spettacolo, il secondo non riusciva proprio a guardarlo
...
Non
era più abituata a vedere quei paesaggi lussureggianti
ancora
traboccanti di vita, le facevano uno strano effetto.
«Erza,
chiudo gli occhi per un po’, potresti svegliarmi alla
prossima coincidenza?» chiese Lucy con aria assonnata alla
rossa.
«Certo
non preoccuparti» rispose tranquilla la maga delle armature.
Quibdi,
consapevole di dover recuperare più potere magico possibile
e del fatto che dormire era la miglior
cosa per allontanare i pensieri, Lucy si lasciò
cullare dallo sciabordio ritmico del treno verso il mondo dei sogni.
Quello fu l'inizio della missione che di lì a poco sarebbe
diventata una vera e propria corsa contro il tempo.
…
La
prima cosa che percepì fu lo scuotersi tipico di un treno o
di un
carro.
Dove
era?
Non
riusciva a ricordare niente di quello che era
successo prima , le sue memorie si fermavano a quando i suoi spiriti
stellari l’avevano salvata trasportandola in quello che le
era parso un
deserto.
Da
lì, il niente.
Aprì
gli occhi lentamente, tentando di ignorare il cerchio alla testa e il
torpore che sentiva diffuso in tutto il corpo.
«Si
sta svegliando, presto vieni!» disse la vocina di un bambino
alla sua destra.
Tentò
di voltarsi verso di lui e mettere a fuoco, ma quell’ultima
azione le risultò particolarmente difficile.
Sentì
dei rumori sordi provenire da oltre il fondo del letto ... nonostante
le
sembrasse di stare in mezzo all’ovatta, l’udito
funzionava ancora! …
forse era buon segno ...
Provò
a
sollevarsi sui gomiti, in direzione dei rumori, ma due mani gentili la
presero per le spalle e la fecero rimanere distesa.
«Aspetta,
sta tranquilla, non alzarti. Hai la febbre alta e sei debole,
non puoi ancora muoverti. Io sono Sandy e lui è Ghery ...
» disse indicando
il bambino al suo fianco « ... ti ho trovata svenuta nel
deserto quasi due
giorni fa. Ora siamo sul mio carro, tra qualche giorno saremo a casa
mia. Mi hai fatto preoccupare parecchio: non sembravi intenzionata a
svegliarti più! ... »
le sorrise « ... comunque ora che
sei sveglia dovrebbe andare meglio. Non preoccuparti, mi
occuperò io di
te. Come ti chiami?» le chiese con voce rassicurante.
Quella
ragazza aveva un tono davvero gentile, ma la maga "degli spiriti
stellari" ormai la sentiva troppo distante per udirla chiaramente.
«Lucy
… » le rispose a stento con le sue ultime forze;
poi, come afferrata da una mano invisibile, la bionda fu trascinata
nell'oscurità.
Sandy
sorrise comprensiva.
«Va
bene ... adesso riposati Lucy ... »
mormorò con tono sommesso poggiandole sulla fronte una pezza
umida.
I
successivi due giorni furono un vero e proprio inferno, passato tra il
delirio della
febbre alta e crisi di vomito.
Gli
unici istanti di tranquillità
sembravano i momenti in cui Lucy era incosciente, ma nonostante tutto
Ghery
e Sandy le rimasero accanto: il primo la vegliava
quando dormiva,
l’ultima le stava dietro quando era sveglia.
Nonostante
la situazione difficile, la maga
si era ormai abituata a quelle due presenze rassicuranti e ben presto
iniziò a fidarsi di loro; erano
entrambi molto gentili e le dicevano in continuazione di non
preoccuparsi, anche se alla bionda sembrava comunque di essere un peso
per loro.
La
maga si trovava spesso a pensare ai suoi compagni persi, ma ogni volta
che le venivano in mente, la voragine che sentiva nel suo cuore si
allargava ... era ironico adesso riusciva quasi a comprendere come
stava Natsu sui mezzi di trasporto ...
Doveva
distrarsi! Altrimenti sarebbe impazzita; fu così che
iniziò ad osservare i suoi salvatori.
Notò
che Sandy era veramente una bella ragazza, ma non lo dava a
vedere, nascondendosi
in abiti sempre troppo grandi per lei; aveva occhi marroni e
portava i lunghi e mossi capelli castani sempre
raccolti in una morbida
treccia, che le scendeva sulla spalla, mentre in quanto a corporatura,
poteva
benissimo rivaleggiare con Mira. In quel viaggio, Sandy era quella che
si occupava di tutto; dal condurre i cavalli a preparare da mangiare.
L'impressione che ne ebbe Lucy fu quella di una persona molto gentile,
ma allo stesso tempo
molto forte.
L'altro
occupante del carro era Ghery. Il piccolo era un bambino di circa otto
anni ed era la copia quasi identica di Sandy,
tanto che potevano essere scambiati per fratelli: anche lui
aveva occhi
marroni e corti capelli castani. Per quanto avesse potuto vedere la
bionda, era un ragazzino normale, l'unica sua particolarità
era che
indossava sempre un buffo cappello troppo grande rispetto alla sua
testa.
Dopo due giorni che le parvero mesi, Lucy iniziò finalmente
a stare meglio: la febbre stava scendendo e il vomito era cessato.
Il
quarto giorno riuscì finalmente a rimettersi in piedi, anche
se barcollante ed aiutata da Sandy, mentre il
quinto giorno fece la sua prima apparizione fuori dal carro.
Ciò
che si
trovò davanti fu quello che si ricordava: un deserto di
sabbia infinito, spazzato da un
forte vento caldo che alzava immense nuvole di polvere.
I
giorni continuarono a passare e finalmente, man mano che si riprendeva,
Lucy riuscì a scambiare
qualche parola in più con i ragazzi che l'avevano
salvata.
Con
sua somma sorpresa, la bionda scoprì che i due facevano
parte di un gruppo chiamato “Astris”,
in lotta
contro un certo tiranno di cui non le dissero il nome, mentre,
dall'altro lato, loro non rimasero minimamente colpiti dalla sua
provenienza.
Le
spiegarono che nel loro mondo,
persone da altri universi non erano insolite e che i sintomi che aveva
avuto in quei giorni erano tipici dei viaggi interdimensionali
involontari.
Purtroppo
alla domanda di Lucy, come si torna indietro, non
seppero rispondere … le dissero soltanto che solo uno ci
riusciva: il loro
nemico.
La
maga rimase davvero
scioccata da quella sincera rivelazione; era preparata a non rivedere i
suoi amici, ma anche se adesso aveva un barlume di speranza non poteva
comunque alimentarla ... infondo colui che riusciva a viaggiare tra le
dimensioni era un tiranno spietato a detta di Sandy.
«Non
preoccuparti troppo Lucy. Anche noi stiamo studiando un metodo per
viaggiare tra i mondi, abbiamo vari libri in merito. Vedrai che presto
verremo a capo di qualcosa» la rassicurò la
ragazza sorridendole.
Sandy
non sapeva perché, ma nonostante non la conoscesse affatto,
quella
sconosciuta le ispirava fiducia ... avevano
probabilmente la stessa età e in qualche modo sentiva che
loro due
erano simili ... anche se non avrebbe saputo dire in cosa.
Dopo
una settimana di viaggio, Lucy si era ormai quasi ripresa e riusciva a
svolgere almeno una piccola parte dei
lavoretti che andavano fatti sul carro.
Sandy
era contraria, ma la bionda stava bene e non voleva essere di peso
più di quanto non fosse. In più
la maga aveva bisogno di qualcosa da fare, perché stando
ferma i
ricordi e la tristezza la assalivano ... per questo Sandy le lasciava
svolgere i lavoretti meno pesanti, sempre sotto la stretta sorveglianza
di Ghery.
In
quella settimana di convivenza, le
due ragazze erano ormai diventate amiche e anche il piccolo
sembrava aver
preso la bionda in simpatia nonostante attorno al passato di
Lucy
aleggiasse ancora un alone di mistero che la maga non si era decisa a
svelare ... non era ancora pronta per parlarne e Sandy in qualche modo
lo
capiva.
I
guai arrivarono l’ottavo giorno.
A
metà mattinata, una tempesta di sabbia costrinse il gruppo a
fermarsi.
Attesero
fino all’ora di pranzo e mangiarono sul carro con il rumore
del vento e della sabbia che frustavano la stoffa delle
pareti.
Sembravano al
sicuro, ma Sandy era sempre più inquieta e
questo Lucy lo capiva benissimo; perciò attese che
Ghery si
addormentasse dopo aver mangiato e si avvicinò alla ragazza
che si
trovava in cima al carro.
Nel
momento in cui un’asse del pavimento
scricchiolò sotto il peso della bionda, Sandy si
alzò di scatto voltandosi in direzione del rumore.
«Scusa
… devo essere ingrassata ... » disse Lucy
scherzando, che non si aspettava quella reazione.
Sandy
tirò un sospiro di sollievo e tornò a sedersi,
sbirciando all’esterno da un piccolo foro nella stoffa delle
pareti.
«Mi
dispiace Lucy, è che sono un po’nervosa ...
» si scusò la ragazza continuando a guardare fuori.
«Sandy
... che succede!? Non ti conosco da molto, ma non mi sembri il tipo
da agitarsi in questo modo per una semplice tempesta …
infondo hai
posto uno scudo intorno al carro, no?» chiese Lucy
preoccupata per la
ragazza.
Sandy
la guardò stranita.
«Come
fai a sapere che ho messo una barriera intorno al carro? …
» le
chiese tutto d’un fiato.
Non ebbe tempo di continuare:
un’esplosione scosse il carro in cui si trovavano; la
barriera aveva funzionato, il mezzo era intatto, ma avevano
comunque sentito l’onda d’urto e il boato della
detonazione.
Sandy
guardò per un attimo Lucy e poi di nuovo fuori, indecisa sul
da farsi, ma dopo un ultimo sguardo al bambino che dormiva dietro alla
bionda sembrò decidersi.
«Va
bene, non c’è tempo per le spiegazioni: ci stanno
attaccando e non so
se riuscirò a sconfiggerli ... se le cose dovessero mettersi
male, prendi il carro e cerca di allontanarti più che puoi
nonostante
la tempesta di sabbia ... ti prego, prenditi cura di Ghery
... » disse la ragazza scendendo dal
carro.
Lucy
era scioccata, ma prima che potesse replicare alcunché Sandy
si era già lanciata addosso
all’avversario.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Rieccomi
a rompere xD cm sempre ringrazio coloro che mi sostengono con le loro
recensioni e ank coloro che leggono e basta^^ gli special thanks di gg
vanno a: RougeAmarantus,
Happy_, KREAYTESSYA,
MissAnimeLover99, lollipoppy, rafxsulfusxsempre, Ambra_the_witch e
Saralasse^^ grz 1000^^
detto
questo, chiedo di nuovo e a chiunque abbia la pazienza
di concedermi due secondi(rompo vero xD!?),
di commentare e farmi sapere la sua opinione^^
tornando
al cap... nn c'é molto da dire, vale lo stesso discorso che
ho fatto nel precedente^^" l'unica cosa nuova è che si inzia
a intravedere il passato di Lucy. a qst proposito volevo dire due cose:
1_ nn mi diverto a torturare Lucy a caso; c'è uno scopo a tt
... più o meno^^"
2_ nn so se l'avete notato, ma nn ci sn errori cn i tempi della storia:
è intenzionale! (NB: se nn avete capito di che parlo nn vi
preoccupate, presto capirete xD)
ora
cm ho promesso spiego meglio il termine Astris:
ovviamente è dal latino astrum,
astri che significa astro,
stella, corpo celeste, costellazione, (al plur.) cielo. io
l'ho messo al plurare e in dativo così da formare (sperando
k si possa fare in qst caso... io sn una capra in latino^^") un dativo
di vantaggio. la traduzione dovrebbe essere quindi: a favore(/per) degli
astri/ delle stelle/ dei corpi celesti/ delle costellazioni/ dei cieli^^
okke ho finito^^ vi ringrazio ank per essere arrivati fin
qui^^ alla prossima se ci sarete xD
whitemoon
ps: l'esperanto che ho
menzionato in nota è è una lingua pianificata con
lo scopo di far dialogare vari popoli^^ nn ne so molto quindi poterei
averne sbagliato la grammatica... nel qual caso mi scuso^^"
pps: so k sn andata OOC in
maniera esorbitante... mi scuso^^" |
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Capitolo 11 *** Capitolo 10: Imprevisti ***
Lucy
si svegliò lentamente, immersa nei caldi raggi arancioni del
sole con la sensazione di aver dormito per anni.
Si
guardò intorno, ancora mezza addormentata: i suoi compagni
dormivano placidamente.
Spostò
lo sguardo sul finestrino alla sua sinistra: il mare.
“Com’è
bello il mare al tramonto …" pensò
serena, intenta ad addentrarsi di nuovo nei meandri del sonno...“... eh?!?!
… il mare!?!? Al tramonto!?!? Non dovevamo andare
nell’entroterra!?” la
folgorò il dubbio svegliandola completamente.
Si
voltò nuovamente verso i suoi compagni, in preda al panico:
Erza dormiva serenamente, con la testa leggermente inclinata di lato.
«
Ahhhhhh!!!!!! » Lucy urlò, mettendosi le mani nei
capelli e balzando contemporaneamente giù dal seggiolino.
Quel
grido ebbe due effetti: il primo fu svegliare i suoi compagni, il
secondo fu attirare gli sguardi di tutti i passeggeri ancora a bordo
della carrozza.
«
Lucy perché gridi? » biasciò Happy con
la faccia ancora assonnata.
La
bionda non fece in tempo a rispondere perché in quel momento
una scioccata Erza iniziò a balbettare qualcosa.
«
Io … io … mi sono addormentata …
… … sono pronta ad accettare qualsiasi punizione!
» disse con crescente enfasi materializzando una spada che si
puntò alla gola.
«
Kyaaaa!!! » la bionda, ancora più agitata di
prima, si precipitò a disarmare la spadaccina.
«
Non è il momento di farci prendere dal panico va tutto bene
… tutto … bene … bene
» disse Lucy con un aria sempre meno convinta.
«
Giusto! … adesso … adesso dobbiamo scendere dal
treno! » affermò Erza con gli occhi spalancati,
dirigendosi al freno di emergenza.
«
Ma …» Gray sembrava intenzionato ad obbiettare, ma
non fece in tempo a finire la frase, che la maga delle armature lo
afferrò per il colletto della giacca e tirò il
freno.
«
Non è il momento per i rimpianti! »
proclamò stoica la rossa, per poi correre verso il fondo del
treno trascinando con sé Gray ed il povero Natsu i procinto
di vomitare.
Superato
lo shock iniziale per aver assistito a quella scena, i maghi furono
seguiti anche da Happy, Lucy, Charle e Wendy che arrivarono giusto in
tempo per vedere Erza gettare, prima Gray e Natsu fuoribordo e poi
seguirli lei stessa.
Wendy
e Lucy optarono per un atterraggio più semplice, facendosi
aiutare dai loro amici alati.
Sceso
dal mezzo, il gruppo tornò indietro, dirigendosi verso il
villaggio più vicino. Da lì presero un treno fino
alla città in cui avrebbero dovuto cambiare, questa volta
rimanendo tutti molto attenti a dove scendere; tutti tranne Natsu che
ovviamente stava male.
Arrivati
alla stazione dove dovevano effettuare lo scambio, controllarono gli
orari delle partenze: chiaramente avevano perso la coincidenza, ma ci
sarebbe stato un altro treno nel giro di un’ora. Con quello
sarebbero arrivati a Deliveri nella tarda mattinata del giorno seguente
… considerato che avevano perso inutilmente mezza giornata
di viaggio, non era andata loro così male.
Una
volta sistemati sul treno, Lucy guardò fuori dal finestrino.
Si
ricordava fin troppo bene cosa aveva sognato prima di risvegliarsi e
sapeva anche perfettamente come sarebbe continuato.
Sospirò,
cercando di scacciare quei ricordi dalla sua mente che la ferivano con
la loro lontananza, ma fu tutto inutile.
In
quella quiete, spezzata soltanto dagli scossoni ritmici del treno che
sembravano costringerla a ricordare, Lucy si immerse nuovamente nel
mare di un passato nostalgico.
…
Il
nemico che Sandy si trovava davanti era un ragazzo moro di
sì e no trent’anni che vestiva completamente in
nero.
Lucy
capiva perfettamente che c’era qualcosa che non andava
…
Nell’anno
che aveva trascorso a Fairy Tail aveva accumulato una certa esperienza
in battaglia; certo, era comunque una dilettante nell’arte
del combattimento, ma nonostante questo riusciva comunque a percepire
una nota storta nel comportamento della sua salvatrice. I muscoli tesi
allo spasmo, l’espressione nervosa ed all’erta:
Sandy era visibilmente irrequieta e non soltanto per
l’imminente scontro … la ragazza era in svantaggio
e lo sapeva; lo si percepiva in ogni suo movimento.
« Tellus extollere!
»
Sandy
diede inizio alla battaglia tentando di anticipare
l’avversario, ma gli spunzoni di roccia che
richiamò trafissero soltanto l’aria; il
nemico aveva già evitato l’attacco e con uno
scatto inumano si era portato dietro di lei pronto al contrattacco.
La
ragazza lo percepì in tempo, un attimo prima che fosse
troppo tardi e, buttandosi di lato, evitò il calcio
dall’alto che, affondando nel terreno, sollevò una
nuvola di sabbia.
Sandy
era stata fortunata, quella era l’occasione che aspettava:
«
Ignis!
» gridò.
Un
turbine di fuoco si materializzò improvvisamente dalle mani
della ragazza in direzione del nemico e, senza che questi potesse fare
niente, fu investito dal getto infuocato che perforò la nube
di sabbia.
Lucy,
che non riusciva a capire cosa fosse successo, aguzzò inutilmente
la vista cercando di penetrare quel muro di polvere, ma fu solo quando la nube si
fu diradata che poté capire appieno il piano di Sandy: la
sabbia, con il fuoco, si era trasformata in vetro.
Adesso
il nemico era custodito in una prigione trasparente e luminosa simile a
ghiaccio, dalle forme strane e sinuose.
«Sandy
cosa sta succedendo?»
Quella
domanda, in tono più che mai assonnato, proveniva da Ghery
che, ancora mezzo addormentato, era sceso dal carro stropicciandosi un
occhio.
«
Niente, va tutto bene, è tutto finito …
» gli rispose Sandy incredula ancora con il fiato grosso: non
credeva che sarebbe bastato quello per sconfiggerlo; infondo il nemico
era un subordinato del Saggio …
Lucy,
che dalla balaustra esterna del carro che serviva da posto di guida,
aveva osservato tutto lo scontro, guardò la scena sollevata.
Stava
quasi per lasciare un sospiro di sollievo, ma il respiro le
morì in gola: una strana sensazione le saettò
attraverso il corpo.
“Non è
possibile …”
La
bionda non fece neanche in tempo a formulare quel pensiero, che le sue
paure divennero realtà.
«
Sarmenta!
» urlò una voce sconosciuta nello stesso istante
in cui Lucy cercò di avvertire l’amica.
«
Sandy attenta! » gridò; ma era troppo tardi.
Una
fitta rete di liane, radicata nel terreno, aveva già
costretto Sandy ad inginocchiarsi a terra soggiogandola con la sua
morsa.
«
Ah, ah, ah ... che ragazza ingenua, non avrai pensato che solo
perché evitato il tuo primo attacco, non riuscissi deflettere gli
incantesimi!? Che sciocca, adesso ne pagherai le
conseguenze!» disse il nemico rivolgendo una mano in
direzione di Ghery.
Sandy
sbiancò, intuendo il piano del ragazzo e con tutte le proprie forze provò a liberarsi
dalla prigione impostale, ma fallì.
«
Globus igneus!
»
«
No!!
Ghery …» urlò la ragazza
pronta a sentire il proprio cuore spezzarsi quando quel colpo avrebbe
raggiunto il bambino.
A
nulla servirono le grida disperate di Sandy; la palla di fuoco invocata
dal nemico arrivò in prossimità del bersaglio ed
esplose inesorabilmente alzando un enorme nuvola di fumo.
“Ghery … no
… no … non può essere successo
…” pensava ossessivamente la
ragazza.
Davanti
a quel pennacchio nero che si innalzava nel cielo, tutta l’energia che
l’aveva sostenuta fino ad adesso sembrava scomparsa e Sandy
non poté fare altro che abbandonarsi alla sua prigionia: che
senso aveva provare a scappare se ormai era tardi? Non aveva saputo
proteggere Ghery, a quel punto non importava più niente …
«Saaandyy!»
le gridò una voce accorata e familiare.
“… eh
… cosa?? …”
pensò Sandy con l'impressione di non riuscire a risalire
dall'abisso in cui stava sprofondando.
Qualcuno
la stava chiamando …
Non
riusciva a capire chi fosse perché ormai le pareva di stare
in mezzo all’ovatta, ma qualcuno la stava definitivamente
chiamando!
Perché
la disturbavano adesso? Non vedevano che lei ormai era inutile!? Non
potevano lasciarla in pace almeno adesso?
Sandy
alzò la testa quasi meccanicamente, senza veramente
osservare ciò che la circondava, guidata da
chissà quale forza.
“Non può
essere …” pensò la ragazza
spalancando gli occhi.
Dopo
l’iniziale stupore, Sandy fu invasa da un profondo senso di
sollievo, quando tra il fumo nero intravide Ghery sano e salvo nascosto
tra le braccia di Lucy: la bionda in qualche modo aveva bloccato quel
colpo.
«
Saaandyy, ascoltami attentamente: non mi rimane molto potere magico
… durerò all’incirca un minuto
… credo … mi dispiace, non sono di molto aiuto,
eh!? Comunque sia, so che è poco tempo, ma cerca di fargli
perdere i sensi con i tuoi incantesimi più potenti, mentre
mi rimane ancora un poco di potere magico!» le
urlò la maga "degli spiriti stellari".
«
Aspetta Lucy tu non capisci …» tentò di
replicare Sandy, ma la bionda la interruppe:
«
No, capisco perfettamente! So che è difficile, ma, ti
prego, fidati di me!»
Sandy
la guardò indecisa: Lucy la stava supplicando con
un'espressione seria in volto.
Prolungò
lo sguardo ancora per qualche secondo, poi, stranamente, si
fidò.
«Va
bene allora, facciamo a modo tuo» le disse sorridendo decisa.
«Signorine!?
Non vi pare di esservi scordate di qualcuno!? …
» sogghignò il nemico che fino a quel momento non
aveva interferito: si era solo limitato a portarsi in mezzo alle due
godendosi la scena, ma ora era il momento di concludere la storia.
«
… direi che adesso è ora di finirla! »
disse sprezzante, allargando le braccia.
«
Ignis!
»
Un
turbine di fuoco partì da ciascuna delle sue mani, in
direzione delle ragazze, ma, a metà del percorso, entrambi
sparirono come le liane che immobilizzavano Sandy.
Il
ragazzo si voltò sorpreso verso Lucy, che era in piedi,
davanti a Ghery, con la mano destra protesa in avanti.
«
Tu puoi … » iniziò a dire scioccato.
«
Inflamma!
»
Il
nemico fu interrotto dal pugno infuocato di Sandy, che lo prese in
pieno sulla guancia sinistra e lo scaraventò in aria.
Il
ragazzo fu sbalzato all’indietro di qualche metro, ma la maga
non fermò il suo assalto: doveva finirlo in fretta.
Lo
caricò, mentre ancora era a mezz’aria, e lo fece
piombare a terra con un calcio dall’alto.
« Tellus extollere!
»
Gli
spunzoni di roccia questa volta lo presero, imprigionandolo al suolo
senza che potesse reagire.
« Fulgur!
»
Il
fulmine della ragazza concluse lo scontro: raggiunse inesorabilmente il
nemico facendogli perdere i sensi.
Ce
l’avevano fatta … adesso ce l'avevano davvero
fatta ...
Sandy
si voltò in direzione di Lucy e Ghery con espressione
stupita, incredula di ciò che era appena avvenuto, ma ben
presto la sorpresa si mutò in apprensione.
Fece
soltanto in tempo a vedere Lucy cadere in avanti, che con uno scatto
fulmineo, di cui non si credeva capace, arrivò dalla ragazza
facendola scivolare morbidamente in ginocchio.
«
Lucy … ohi Lucy … tutto bene!? Che ti succede?
» le chiese in tono preoccupato: la bionda era madida di
sudore e faceva fatica a respirare.
«
È … tutto a posto, …
è solo che … non mi sono ancora abituata
… a questo tipo di incantesimo … ed in
più … il mio potere magico …
è al limite … » spiegò Lucy
a fatica con il fiatone che le spezzava le frasi «
... grazie per avermi creduto» disse infine prima di svenire
sulla spalla di Sandy.
La
ragazza la guardò per un attimo, sorpresa.
«
Grazie a te per averci salvato » disse poi con tono carico di
gratitudine mettendole una mano sul capo con fare protettivo.
…
Lucy
sorrise tristemente guardando fuori dal finestrino senza realmente
vedere il panorama che le scorreva accanto …
Era
di lì che il suo tradimento aveva preso avvio, anche se
quello non sarebbe stato veramente l'inizio di tutto ...
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
eccomi
di nuovo qua cn qst sudato capitolo xD ma ci pensate che sn
già arrivata al cap 10(o 11 contando il prologo)... wow e
fin qui nn ho raccontato nnt O.o... cavoli cm sn prolissa xD qst cap ne
è la prova: ho rimandato ank lo scontro^^" cmq nel prossimo
si svolgerà la battaglia, nn vi preoccupate xD
intanto
ringrazio dinuovo coloro che hanno commentato lo scorso cap^^:
RougeAmarantus, Ambra_the_witch, KREAYTESSYA, Happy_, MissAnimeLover99,
Saralasse. Grazie davvero^^ grz ank a coloro k leggono e basta^^ e cm
ultima cosa vi invito di nuovo tutti a dirmi k ne pensate^^
il
prossimo cap spero di postarlo cm sempre o giovedì o
venerdì^^ dtt qst vi saluto^^ alla prossima se avrete la
pazienza di sopportarmi ank xD
whitemoon |
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Capitolo 12 *** Capitolo 11: C’è un tempo per ogni cosa ***
Nella
tarda mattinata del fatidico giorno, erano finalmente riusciti a
scendere dal treno nella stazione più vicina alla fortezza
di Deliveri.
Inutile
dire che erano in ritardo sulla tabella di marcia e che erano stanchi
morti visto che nessuno aveva chiuso occhio per paura di
passare la fermata a cui dovevano scendere.
L’unica eccezione era, ovviamente, Natsu, che però
in quel momento pareva una gelatina strutta sul pavimento, per colpa
del suo solito "rapporto contrastato" con i mezzi di trasporto.
Quindi,
in totale, il gruppo non era un bello spettacolo; solo Erza, che in
quel momento osservava in direzione della meta, pareva non aver
risentito della nottata insonne.
“Perfetto; almeno uno
di noi sembra stare bene”
pensò Lucy, ancora intorpidita dal viaggio, probabilmente
imitata dai propri compagni ... o almeno, da quelli che non sembravano
gelatine sciolte per terra …
«
Va bene ragazzi! Avete visto? Ce l’abbiamo fatta! Non
c’è nessun segno che faccia pensare che
l’attacco sia già iniziato! Siamo in perfetto
orario!» annunciò soddisfatta Erza volandosi verso
i suoi alleati.
In
quell’istante accaddero due cose per cui le Fate rimasero
scioccate: un’assordante esplosione riempì il
cielo di fumo nero alle spalle della rossa e, cosa ben più
grave, il team notò le profonde occhiaie e il tono ai limiti
dell’isterico della maga delle armature.
“Siamo rovinati
…” pensò Lucy assecondata
dal sospiro esasperato di Gray.
Dopo l’esplosione, noleggiarono in tutta fretta un veicolo
magico e, anche grazie alla guida spericolata di Erza,
coprirono il breve tratto tra la stazione e Deliveri in pochi minuti.
Arrivati
sul posto, si trovarono davanti una fortezza in pietra, rialzata da
terra da un basamento a tre scalini, sperduta nel mezzo ad un prato
verde.
Era
un edificio di pianta quadrata, composto da un corpo centrale che
sovrastava di almeno un terzo le torri angolari, fortemente rastremate
verso l’alto nella metà inferiore, che
contribuivano a slanciare la struttura che altrimenti sarebbe risultata
rozza. In aggiunta a ciò, il movimento era dato dalla
cornice aggettante, che divideva in due la facciata della fortezza e
che, nella parte centrale, prendeva le forme di un arco, modellandosi
sulla parte superiore del monumentale portone di ingresso. Esattamente
sopra alla porta, alla metà del blocco principale,
era collocato uno stendardo raffigurante l’araldica dei
proprietari del castello, sovrastato da tre enormi fiaccole spente
disposte a quarantacinque gradi l’una dall’altra.
La parte superiore delle torri e del blocco centrale, se pur a diverse
altezze, era costruita nello stesso modo: percorsa da beccatelli e
caditoie e coperta da un tetto spiovente. In totale la facciata era
punteggiata da feritoie strette e lunghe nella parte alta
dell’edificio mentre, mentre ai lati delle torce, nel blocco
centrale, si aprivano due ampie finestre rinascimentali, circondate da
due colonnine sormontate da un arco trilobo.
L’edificio
in sé era insolito: non era progettato per la difesa
né quantomeno per l’attacco, ma esprimeva al
meglio l'idea della monumentalità.
In
quel momento, dalla
parte destra della costruzione, saliva verso il cielo una nube nera,
probabilmente frutto dell’esplosione.
Appena entrato, il gruppo si trovò di fronte una situazione
abbastanza critica: in mezzo all’assordante rumore della
battaglia, i Master stavano ancora resistendo ai conquistatori, ma
erano ormai allo strenuo delle forze.
I
nemici al piano terra erano in molti, ma solo un paio parevano essere
abbastanza forti; la maggior parte di loro si avvantaggiavano del fatto
che i Master non potessero usare la magia.
A
quella vista, nell’istante in cui misero piede nella sala, le
Fate non ci videro più dalla furia e senza pensarci due
volte si lanciarono contro i nemici.
“Per fortuna che avevo
già applicato su di loro il sigillo che annulla
deflexus” ringraziò Lucy
mentalmente.
Al
contrario del resto del gruppo, lei, Wendy e Charle si erano fermate
sulla porta guardandosi intorno.
«
Io ho contato dieci feriti lievi e cinque gravi. Voi?» chiese
Lucy assalita da una brutta sensazione che non sapeva spiegarsi.
«
Sì, anche io »rispose Wendy.
«
Anche per me» acconsentì Charle.
«
Bene allora. Wendy puoi occuparti tu dei feriti? Io intanto mi occupo
di “chiudere le porte”… »
disse Lucy seria.
Ad
un cenno d’assenso della ragazzina, la maga "degli spiriti
stellari" chiuse gli occhi e si rilassò: doveva fare in modo
che nell’intera area del castello i nemici non potessero
usare deflexus.
Lucy
concentrò il proprio potere in un unico punto dentro di
sé e iniziò ad accumularlo, respirando a fondo;
quando ne ebbe abbastanza, lo rilasciò per intero con
un unico obiettivo in mente: chiudere le vie aperte per gli
altri mondi.
«
Claudere!
» gridò in tono solenne.
La
bionda aprì gli occhi di scatto: non aveva funzionato; o
almeno non del tutto … c’era ancora una persona
all’interno dell’edificio capace di deflettere ed era
al piano di sopra.
«Lucy-san,
ragazzi, abbiamo un problema! Presto venite!»
Wendy,
che si stava occupando di uno dei feriti gravi chiamò i
compagni: il mago stava cercando di dire qualcosa di importante.
«
Era una trappola … la magia … non …
funziona … Makarov … di sopra …
salvatelo … » disse a fatica il mago poggiando la
mano sul marchio della Gilda di Lucy prima di svenire.
La
bionda rimase di sasso; adesso capiva il senso della brutta sensazione
che aveva avuto: Makarov non era al piano terra, era di sopra, insieme
a colui che le aveva impedito di concludere l’incantesimo.
La
maga "degli spiriti stellari" si guardò intorno: i nemici
rimasti non erano molti, ma non sembravano comunque intenzionati ad
arrendersi e anche i feriti da curare erano troppi
…
Non
potevano correre immediatamente al piano di sopra ...
L'unica
strada era dividersi, ma qualcosa dentro di lei le diceva di
non farlo.
«
Lucy, prendi Natsu e Gray e andate di sopra a salvare il Master, qua
sotto ci pensiamo io e Wendy» ordinò
perentoriamente Erza che era arrivata appena in tempo per sentire le
parole del mago, lasciando la battaglia a Gray e Natsu.
Lucy
la guardò per qualche attimo, combattuta sul da
farsi, ma poi sembrò decidersi: non c’era altra
scelta e con Erza lì non sarebbe potuto succedere niente di
irreparabile.
«
D’accordo. Erza, Wendy, Charle, mi affido a voi …
» affermò la bionda decisa, correndo a recuperare
Natsu e Gray.
Il Dragon Slayer e il mago del ghiaccio stavano combattendo ai due
angoli superiori della sala.
“Tipico di loro ... ma
non potevano combattere almeno vicini!?”
pensò Lucy stizzita mentre cercava un modo per afferrare
velocemente quei due.
Decise
per il mago del ghiaccio e in un istante scattò in direzione
di Gray tirando fuori la sua Fleuve
d'étoiles: non era ancora il momento
di usare la magia.
«
Graaayy ... prendi Natsu; adiamo di sopra! Qua ci pensano Erza e Wendy!
» gridò la bionda in direzione del ragazzo mentre
faceva volteggiare la frusta per allontanare i nemici che l'avevano
circondata.
Il
mago le diede una breve occhiata d’assenso ed urlò
l’incantesimo:
«
Ice-Make:
Geyser! »
La
magia non aveva spazzato via tutti i nemici, ma Gray aveva comunque
raggiunto il suo scopo: si era allontanato dagli avversari e adesso
poteva recuperare quell’inutile fiammifero.
«
Lucy, prendi Happy e sali le scale! A Natsu ci penso io!»
gridò il ragazzo in direzione della maga.
La
bionda lo guardò, facendogli segno d'aver capito e
chiamò:
«
Happy!! ... Si sale!!»
Il
gatto alato non si fece attendere: in un secondo afferrò la
mano che la maga gli aveva teso e la trasportò in cima alle
maestose scale dietro alle spalle di Natsu.
Quando
Gray vide che tutto stava andando per il verso giusto, non si
soffermò oltre a guardare la scena ed agì:
«
Attento fiammifero!! ... Ice-Make:
Floor! »
«
Cos … !? Uaaa!!! Sei stato tuuuu!! Stupido ghiacciolooooo
» gli urlò di rimando Natsu quando, insieme ai
suoi nemici, perse l’equilibrio per colpa del ghiaccio,
proprio nel bel mezzo di un attacco.
«
Scusa fiammifero ... » sogghignò Gray in tono per
niente pentito.
«
Ok, stai pronto, adesso si vola! Ice-Make: Grappling Hook!
»gridò poi il mago del ghiaccio afferrando, Natsu
con un rampino, mentre con l’altro si era agganciato alle
travi del tetto sopra le scale.
Con
uno sforzo che sembrò nullo, Gray lanciò prima il
Dragon Slayer accanto al Lucy ed Happy e poi lo seguì lui
stesso.
«
Ahhhh stupido ghiacciolooo!! Come ti sei permesso di …
» iniziò a inveire Natsu, ma fu fermato da un
colpo a mano aperta di Lucy che lo raggiunse in testa.
«
Non è il momento adesso. Dobbiamo andare al piano di sopra a
salvare il Master; ci penseranno Erza e Wendy a sistemare le cose qui
» sentenziò la bionda in tono deciso.
La
conversazione era finita, non c’era bisogno di repliche.
Il
gruppo si diresse velocemente alla maestosa porta, che si trovava a
metà della balaustra che connetteva le due ampie scalinate
che permettevano l’accesso al primo piano, e
l’aprirono senza pensarci due volte.
Entrarono
in quella che pareva una grande sala da ballo, giusto in tempo per
vedere il Master cadere a terra fumante, folgorato
dall’attacco avversario.
Dopo
aver visto Makarov cadere a terra, i maghi ci misero un attimo a
sollevare lo sguardo per vedere chi fosse il loro nemico.
«
Tareq … Tu!? » disse Lucy furiosa al ragazzo dai
capelli castani che si trovarono davanti.
«
Oh, salve biondina, vedo che sei tornata, eh? Non potevi più
resistere ai sensi di colpa? Infondo, tu sei solo una traditrice
… » la salutò il nemico con voce
suadente.
A
quelle parole, la bionda venne trafitta da un ricordo doloroso.
“«Puoi
davvero abbandonarli?» le chiese Brush in tono comprensivo.
Lucy
lo guardò determinata.
«Sì, anche
se questo significherà tradirli, ormai la mia vita
è qui! » gli rispose la bionda decisa, ma con un
abisso al posto del cuore.”
Per
un attimo sentì il petto di nuovo, ma dopo l'iniziale
momento di sgomento, Lucy si riprese, tornando a guardare il nemico con
astio: era lui che aveva dato inizio a tutto; quel ragazzo, tra tutti
quelli che aveva conosciuto, era probabilmente l’unica
persona che la bionda fosse mai giunta ad odiare.
« Cosa hai fatto al vecchietto!? » disse Natsu
spezzando il filo dei pensieri della maga.
Il
Dragon Slayer, da quando aveva visto il proprio Master cadere, aveva
smesso di ascoltare qualsiasi cosa; aveva solo sentito
un’enorme rabbia crescere dentro di sé ed adesso
non riusciva più a contenerla.
Dopo
aver pronunciato quelle parole, la sua pazienza era finita e senza
esitazioni, il ragazzo si lanciò addosso al nemico con i
pugni infiammati.
«
Lucy, tu occupati del Master; qui ci pensiamo noi! » disse
Gray alla bionda, prima di correre dietro a quella testa calda di Natsu.
« Karyu
no tekken! »
L’avversario
schivò brillantemente il colpo, senza neanche provare a defletterle, ma
presto fu costretto a spostarsi ancora, per evitare l’attacco
di Gray.
«
Ice-Make: Death Scythe! »
La
falce del mago del ghiaccio tagliò soltanto
l’aria, ma il nemico pareva comunque in difficoltà.
Lucy
guardò la scena per qualche secondo: i suoi compagni non
avrebbero avuto problemi con il deflexus
di Tareq ... è vero che l'avversario aveva resistito al suo
incantesimo di prima, ma lei aveva comunque lanciato un potente sigillo
su ogni componente del team; il nemico non sarebbe riuscito a romperlo,
ma nonostante quello non poteva comunque staccare gli occhi dallo
scontro ...
Non
riusciva a smettere di preoccuparsi per i suoi amici ... non riusciva a
placare l’impulso di unirsi alla battaglia per far
fuori Tareq ... non poteva neanche stare lì a guardare: la
sua anima era divisa.
Lucy
raccolse tutta la propria forza di volontà e
abbassò lo sguardo, stringendo convulsamente i pugni: non
era il momento di essere accecati né dall’ira,
né dalla paura ... lei aveva fede nei suoi compagni.
Presa
questa decisione, si voltò alla sua sinistra e si diresse
verso il lato della sala dove giaceva ferito il Master.
«
Sana! » disse in tono
solenne la bionda, ponendo le mani sulla fronte e sullo
stomaco di Makarov.
Una
calda luce dalle tonalità smeraldine le uscì dai
palmi; chiuse gli occhi e il suo lavoro ebbe inizio: non era molto
pratica nel curare, ma in ogni caso doveva fare il possibile ...
Dall’altro lato della stanza, la battaglia imperversava
ancora.
Se
inizialmente era sembrato che il nemico fosse in svantaggio, adesso lo
scontro pareva in perfetto equilibrio.
«
Karyu no Hoko! »
Il
ruggito infuocato sfiorò il nemico che però lo
schivò, gridando:
«
Aqua! »
Un
turbine di acqua partì dalle mani dell’avversario
in direzione di Natsu, ma non fece in tempo a travolgerlo.
«
Ice-Make: Freeze!
» urlò Gray, congelando l’acqua, che
bloccò le mani al nemico e lo sbilanciò in avanti
per l’eccessivo peso.
L’avversario
era spacciato; mancava solo un ultimo attacco e Natsu era
già pronto a scagliarlo.
«
Karyu
no Koen! »
Il
nemico fu liberato dal ghiaccio che lo teneva imprigionato, ma non ebbe
comunque scampo: fu investito in pieno dalla palla infuocata di Natsu
che lo mandò al tappeto fumante.
«
Yahhaaa!! Hai visto vecchietto!? È stato facile!»
gridò Natsu saltellando.
«Aye!»
rincarò Happy spuntato da chissà dove.
«
Ora calmati fiammifero » sentenziò Gray dando un
colpo in testa al Dragon Slayer.
«
Gray … ora che ci ripenso ... anche prima, tu ... testa a
ghiacciolo …» iniziò a dire Natsu
irato, sotto lo sguardo indifferente del mago del ghiaccio.
«
Ragazzi smettetela! Il Master si sta riprendendo, venite qua, non credo
che sia la cosa migliore che veda me per prima …
»
Lucy
non fece in tempo al finire la frase che Makarov aprì gli
occhi di scatto.
«
Lucy!? » gridò il master scioccato; poi il suo
morale si abbassò drasticamente « sono morto
… » disse in tono depresso con qualcosa di simile
ad un'anima che gli usciva dalla bocca.
«
Master! », « Vecchietto! » gridarono
quasi in contemporanea Gray e Natsu che stavano correndo in soccorso
della bionda che non sapeva cosa replicare.
Makarov
alzò la testa, come se fosse stato resuscitato di colpo.
«
Gray, Natsu … devo essere all’inferno …
» disse poi tornando al suo stato precedente.
«
Vecchietto!! Svegliaaa!! Non sei all’inferno! Sei vivo e
anche Lucy è viva! È tornata » gli
urlò il Dragon Slayer di rimando, scuotendolo per le spalle.
«
Kyaaaa!! »
Lucy
gridò e, vedendo l’anima di Makarov
particolarmente vicina lasciare definitivamente il corpo,
intervenne per evitare la morte del Master: si buttò di peso
tra i due, separandoli, e rivolse uno sguardo spaventoso a Natsu che
sembrò rimpicciolire.
Inutile
dire che il Master era svenuto di nuovo.
«
Ragazzi, come va? Giù è tutto a posto, sono
arrivati i maghi del consiglio che hanno chiamato dalla Gilda ... si
stanno occupando dei feriti. Voi … »
Quella
che stava parlando era Erza, che insieme a Wendy e Charle si trovava
sulla soglia della porta, ma qualcosa andò storto e non
riuscì a concludere la frase: sotto i loro piedi, un enorme
cerchio magico si attivò, schiacciandole al suolo in mezzo a
una forte luce dorata.
Prima
che qualcuno potesse solo capire cosa fosse successo, Tareq
gridò:
«
Celeritas!
» e con uno scatto fulmineo attraversò la sala
fino ad arrivare davanti la porta.
«
Tareq … tu … » urlò Lucy
adirata.
«
Mi dispiace biondina, è troppo tardi - come sempre - ma puoi
stare tranquilla … queste tre non faranno subito la fine di
Kyle … ti aspetto alla torre
dell’aria, nell’isola di Renraku … infondo abbiamo ancora un
conto in sospeso io e te e sai bene che succederà loro se
non ti farai vedere entro una settimana » disse il nemico
compiaciuto.
«
Bastardo! » gli gridò la bionda provando a
scattare inutilmente in avanti: ormai Tareq era già
scomparso in un lampo di luce dorata insieme a Erza, Wendy e Charle.
Lucy,
che il vide scomparire con il cuore pieno di angoscia e ira,
fermò la sua corsa, lasciando ricadere le braccia sui
fianchi e per un po’continuò a fissare il punto in
cui erano scomparse le amiche.
«
Andiamo alla gilda. Il Master ha bisogno di cure e noi dobbiamo
riorganizzarci » disse infine la bionda in tono neutro.
«
Ma ... Erza e … » iniziò a dire Natsu
sconcertato.
«
No, non ancora! Conosco quel ragazzo, non farà loro niente
finché non sarà scaduto l’ultimatum.
Tareq ama uccidere, non torturare ed anche se è accecato
dalla sete di vendetta, non rischierà mai di perdere gli
ostaggi. Adesso dobbiamo tornare alla Gilda e preparare un piano per
salvare Erza e le altre » affermò Lucy in tono
duro, stringendo i pugni con forza: anche a lei costava parecchio
sforzo mantenere la calma e non correre sull’isola di
Renraku, in quella situazione, ma doveva farlo.
Dopo
quel discorso non ci furono ulteriori obiezioni.
I maghi
si diressero al veicolo magico con cui erano arrivati e con quello, al
primo ospedale che trovarono.
Prestato
il primo soccorso al Master, il gruppo si diresse immediatamente alla
Gilda con il primo treno che trovarono: l’ora delle
spiegazioni era finalmente arrivata.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
ed
ecco un altro capitolo^^ cm promesso in questo si è
finalmente visto lo scontro per salvare Makarov,
ma in ogni caso non è stato niente di particolare ... i veri
scontri devono ank arrivare xD
come
sempre ringrazio tutti i lettori e in particolar modo chi recensisce^^
mi fa veramente piacere sapere che ne pensate del capitolo e ad ogni
modo mi aiuta a migliorare(spero xD)^^ gli special
thanks x aver recensito l'ultimo cap vanno a: Ambra_the_witch, lollipoppy, RougeAmarantus, KREAYTESSYA, Happy_ e Saralasse ... grz
1000^^ in ogni caso, chiunque abbia da dire qualcosa sul cap/sulla
storia sarà felicemente ascoltato^^
il prossimo cap
sarà cm sempre tra lunedì e martedì ^^
se avrete la pazienza di seguirmi, alla prossima xD
whitemoon
ps: Renraku
è una parola giapponese che significa connessione/connettere
... cmq non conoscendo bene la lingua( ho usato il traduttore di
google^^") potrei aver tirato un'enorme cavolata; in tal caso, mi
scuso^^"
pps: adesso arriviamo a una
questione per me spinosa ... qnd ank stavo rimuginando su qst storia ho
fatto qlk schizzo dei personaggi e dei luoghi k mi sn immaginata ... sn
indecisa se postarli xk:
1_ fanno schifo(oltretutto lo stile cn cui disegno è
completamente diverso da qll di Mashima e quindi mi c'è
voluto un po'x adattarmi e non so neanche se ci sn riuscita^^")
2_ potrei aver immaginato i personaggi in modo completamente diverso da
voi
cmq in ogni caso lascio a voi
la scelta^^ ditemi se postarli o no^^
ps del pps: se dite di no
tranquilli nn mi offendo xD ho chiesto apposta xD |
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Capitolo 13 *** Capitolo 12: Spiegazioni ***
Sandy si girò un momento
verso di lei, che si trovava qualche passo più indietro con
lo sguardo stupito e il naso all’insù.
Si trovavano in un corridoio
che di per sé non aveva niente di speciale, sembrava solo un
normale corridoio da base dell’esercito ...
ciò che era davvero singolare era il luogo in cui
questo era costruito.
Lucy quella mattina, dopo un giorno
intero di riposo dalla battaglia nel deserto, si era finalmente
risvegliata e, ancora intontita per la mancanza di poteri magici, era
stata trascinata sul posto di guida da una Sandy tutta eccitata: erano
arrivate.
La “casa” di Sandy
era nientemeno che una base sotterranea gigantesca, nonché
base dei ribelli ...
Chissà perché Lucy
non si stupì; fu quasi rincuorata nel vedere che il suo
destino non era cambiato: i tipi/le tipe strane le trovava tutte lei
…
In superficie la base si presentava come
un ammasso di tendoni che, come le spiegò Sandy, avevano
diverse funzioni, ma l’accesso vero e proprio alla sede si
trovava in un hangar poco lontano: è lì che si
stavano dirigendo.
Una volta arrivate, Sandy
lasciò il carro in custodia a un ragazzo abbronzato,
spedì Ghery a casa e presa Lucy, la trascinò con
sé in un ascensore a gabbia metallica in un angolo della
stanza ...
Ecco come erano finite in quel corridoio
bianco illuminato al neon ...
« Lucy mi ascolti? »
disse Sandy, vagamente scocciata, facendo precipitare la bionda dalle
nuvole.
« Scusa Sandy …
stavi dicendo? » rispose la ragazza mortificata.
Sandy sospirò: non ci si
poteva fare niente; in fin dei conti, per Lucy era tutto nuovo
lì dentro, era ovvio che si sentisse spaesata.
« Adesso stiamo andando da
Brush; non è il vero e proprio capo della resistenza, ma
molti lo considerano come tale. La mia missione era trovare e
trasportare alcuni beni di prima necessità e delle armi qui
alla base e ora devo andare a fargli rapporto, ma voglio che ci sia
anche tu. Ti dobbiamo qualche spiegazione e infondo tu ci hai salvato
... credo che lui possa darti una mano per tornare a casa ...
» spiegò Sandy riprendendo a camminare al fianco
della bionda.
« Grazie Sandy, anche io credo
di dovervi come minimo qualche spiegazione … » le
confessò sinceramente Lucy.
Sandy sorrise.
« Ah, quasi dimenticavo, Brush
è un uomo imponente, ma non preoccuparti, nonostante le
maniere a volte un po’ brusche, è gentile e
farà di tutto per aiutarti» disse la ragazza
fermandosi davanti a una porta scorrevole chiusa.
Lucy la guardò per un attimo
preoccupata, ma nell'istante in cui la porta automatica si
aprì, l’ansia si trasformò in stupore...
Quella che si trovarono davanti era una stanza di medie dimensioni
alquanto singolare, attrezzata per metà a palestra e per
metà a studio, ma ciò che in realtà
colpì Lucy non era la camera in sé, ma
l’uomo a petto nudo che in quel momento si stava esercitando
con i pesi al centro di essa.
Il termine armadio a due ante, per lui,
non sarebbe stato opportuno, l’idea che dava era
più quella di una torre possente: era alto
all’incirca due metri, forse anche di più, aveva
un fisico muscoloso e scolpito per la battaglia, come
testimoniavano le cicatrici che in qua e in
là risaltavano in confronto con la pelle
abbronzata.
Appena l'uomo vide Sandy sulla porta,
l’espressione dura che aveva sul voltò, si sciolse
leggermente.
« Sandy! Sei tornata! Avevo
sentito dire che ti eri scontrata con uno dei soldati di quel bastardo,
ma sono contento di vedere che stai bene. Come hai fatto? Non poteva
usare deflexus?
» chiese in tono serio ma con gli occhi neri che gli
luccicavano: era evidentemente molto felice che la ragazza fosse
tornata a casa sana e salva.
« No Brush, quel ragazzo
sapeva usare deflexus
perfettamente, io e Ghery ce la siamo vista veramente brutta!
» gli rispose Sandy compiaciuta appoggiandosi allo stipite
della porta.
« Ma allora
…» obiettò Brush.
« Siamo stati salvati da lei
» disse Sandy trascinando Lucy davanti alla porta «
l’ho trovata nel mezzo al deserto una settimana e mezzo fa
all’incirca. Viene da un altro mondo e in qualche modo sembra
poter bloccare deflexus.
Le serve una mano per tornare a casa ... » concluse la
ragazza.
Brush sospirò passandosi una
mano sul volto: a quanto pareva, c'erano complicazioni in vista.
« Va bene vado a cambiarmi,
intanto entrate: dobbiamo parlare ... » disse infine in tono
rassegnato.
…
«Lu-chan!?» le
chiese Levy preoccupata.
Lucy sobbalzò, riscuotendosi
dai propri pensieri.
« Ah, sì,
è tutto ok Levy-chan, ero solo un po’ distratta
... » le rispose la bionda sorridendo.
Lucy tornò a guardare davanti
a sé: una porta chiusa era l’unica cosa che la
separava dal mare di spiegazioni che avrebbe dovuto dare.
Per un attimo la maga si
sentì di nuovo come allora, davanti alla stanza di
Brush.
Anche se la situazione era completamente
diversa, oggi come allora, quella porta chiusa stava incarnando le sue
aspettative, ma anche le sue paure.
Lucy sorrise; chissà
perché proprio adesso le stava tornando in mente il suo
primo incontro con Brush … mah,
probabilmente perché molte delle spiegazioni che
avrebbe dovuto dare, le aveva ricevute da lui ...
La bionda scosse la testa e
sospirò, sapendo di non poter rimandare oltre quel momento:
doveva entrare in quella stanza e spiegare la situazione al Master e ai
suoi compagni.
Ormai era deciso ...
Lucy inspirò profondamente e
aprì con decisione la porta che portava nello studio del
Master.
…
« Va bene, prima di tutto mi
presento, io sono Brush e sono uno dei generali che dirige i ribelli.
Tu hai detto di chiamarti Lucy giusto!? » chiese Brush serio.
« Sì »
rispose Lucy agitata.
« Bene, allora Lucy hai tutta
la mia gratitudine per aver salvato Sandy e Ghery. Credo di doverti
almeno qualche spiegazione … Sandy ti avrà
già sicuramente spiegato che noi siamo un gruppo chiamato Astris che sta
combattendo un tiranno che tormenta il nostro mondo da ormai dieci
anni. Giusto? » le chiese Brush comprensivo.
« Sì »
rispose la bionda, stavolta con più calma.
« Perfetto! Il ragazzo che
avete combattuto tu e Sandy nel deserto era uno degli scagnozzi del
nostro nemico. Devi sapere che i nostri avversari non conoscono di
preciso la nostra posizione, ma sanno per quali vie passiamo per
rifornirci. Ultimamente i nostri carri di rifornimento sono stati tutti
distrutti, ecco perché Sandy si è offerta di
andare per una nuova via insieme a Ghery. Ho pensato che potesse
funzionare ... infondo un carro con a bordo una ragazza e un bambino,
che si muove su una strada diversa dalle nostre, non è
sospetto di questi tempi, ma mi sbagliavo ... Quella tempesta di sabbia
che hai visto, è il modo più facile che ha il
nemico per immobilizzare i nostri carri. È impossibile
avanzare in mezzo alle tempeste e quindi è anche impossibile
scappare ... » spiegò Brush
« Ecco perché ero
così agitata quel giorno sul carro. Ogni volta che il nemico
sta per attaccare, di solito, la prima cosa che fa è creare
una tempesta di sabbia » completò Sandy.
Lucy la guardò sorpresa:
finalmente stava iniziando a capirci qualcosa.
« Lucy, ti ringrazio veramente
di cuore per aver salvato i miei ragazzi, ma se non è
troppo, vorresti per favore dirci come sapevi che tipo di magia usava
quel ragazzo nel deserto e in che modo sei riuscita a bloccarla? Molti
di noi sono morti perché non abbiamo modo di bloccare deflexus
… ti prego, sarebbe veramente importante, potresti salvare
molte vite » la pregò Brush stringendo i pugni e
chinando il capo.
…
Lucy sospirò.
Era ormai un quarto d’ora da
che la riunione era iniziata e per adesso erano soltanto riusciti a
chiarire al Master quanto era successo in quegli ultimi giorni grazie
al resoconto dettagliato di Gray.
I presenti nella stanza erano Levy,
Gajeel, Cana, Macao, Wakaba, i Raijinshu, Elfman, Lisanna, Mira e
ovviamente Lucy, Natsu, Gray e il Master.
« Bene io ho finito
… Se non ci sono altre domande, tocca a te Lucy »
disse infine Gray.
Non ci furono obiezioni,
perciò Lucy prese un respiro profondo e iniziò la
spiegazione:
« Va bene, è un
affare un po’complicato, mi sono serviti mesi di studio per
capirlo completamente, ma proverò a sintetizzarlo al
massimo. Nell’universo, sappiamo già che ci sono
diversi mondi, ognuno diverso dagli altri, giusto? Ciò
che non sappiamo è come raggiungerli. Questo succede
perché lo scorrere del tempo e persino lo spazio stesso,
nell’universo, non sono lineari … faccio un
esempio: quanto tempo è passato, per voi, da quando io sono
sparita nella colonna di luce? » chiese la bionda.
« Un anno » rispose
Elfman sicuro.
« Per me ne sono passati due
… » terminò Lucy seria.
…
La bionda aveva appena finito di
raccontare a Sandy e Brush della battaglia contro Garren e di come
fosse finita in quel mondo e quindi, di conseguenza, anche del tipo di
magia che utilizzava lei e in cosa consisteva in realtà deflexus.
« Questo cambia parecchie cose
… » disse Brush dopo un attimo di silenzio
« credo che adesso dovrai starmi a sentire molto attentamente
... il nostro nemico è lo stesso … il cerchio
nero che hai visto in terra ne è la prova …
»
…
« Luucyyy »
piagnucolò Happy.
La ragazza sospirò
esasperata, si era aspettata che quella rivelazione avrebbe suscitato
parecchio scalpore, ma non poteva certo immaginarsi quella reazione
…
Natsu e Happy si erano messi a
saltellare, o svolazzare nel caso del secondo, per la stanza
rinfacciandole il fatto che adesso lei era un anno più
grande …
Sinceramente avrebbe voluto seppellirli
seduta stante: tra tutte le osservazioni che potevano fare, quella non
le pareva certo la più logica.
« Va bene, adesso basta!
» gridò il Master irritato quanto lei,
spiaccicando quei due a terra con un pugno.
« Lucy, va avanti per cortesia
… » disse infine rivolto verso la ragazza,
cercando di contenere la rabbia.
« D’accordo
… come si è già detto,
l’obiettivo del nostro nemico, del Saggio, è
quello di sottomettere tutti i mondi sotto il suo dominio e, per far
questo, deve prima connetterli. Se si trattasse di far passare soltanto
qualche persona da un mondo all’altro, non ci sarebbero
problemi, potrebbe semplicemente aprire temporaneamente una porta, come
faccio io per gli spiriti stellari. Il problema è che il
Saggio vuole stabilire un grande impero e perciò ha bisogno
di unire i mondi in modo permanente. A questo scopo usa i cerchi eversi
… » iniziò Lucy a spiegare, pervasa da
una strana sensazione di dejà-vu.
…
« … un cerchio everso, in pratica, non fa
altro che denaturare una parte del mondo: se vogliamo, lo spazio
racchiuso nel cerchio diventa una sorta di spazio neutro. Se
però, al suo interno viene posta una grande
quantità di potere magico puro, il cerchio, sfruttando
l’energia magica, può diventare una sorta di
“passaggio” che permette a coloro che sanno usarlo,
di viaggiare tra le dimensioni. Ci sono tre tipi di cerchi eversi, uno
per ognuno degli elementi che compongono i mondi: terra, aria ed etere
o, se vogliamo, la magia stessa. Quando su un mondo sono stati
stabiliti tutti e tre questi cerchi, allora il mondo può
dirsi connesso completamente all’impero del Saggio o, in
altre parole, quel mondo viene conquistato … per quanto
riguarda noi, il Saggio ha già connesso completamente questo
mondo, ma noi siamo riusciti a riconquistare almeno il cerchio della
terra e quindi possiamo ancora resistergli … »
continuò Brush.
…
« … nel nostro caso
la conquista del Saggio è appena iniziata. Il Saggio
è riuscito a stabilire il cerchio della terra,
cioè il cerchio nero con le venature azzurre di cui ha
parlato Gray, ma il nostro mondo non è ancora completamente
connesso … perciò, visto che i cerchi devono per
forza essere stabiliti nell’ordine con cui li ho elencati
prima, questo ci porta al secondo cerchio, quello dell’aria
… a detta di Tareq, il secondo cerchio verrà
stabilito nell’isola di Renraku nel giro di una settimana.
Dobbiamo assolutamente impedire che ciò avvenga …
ho visto come il Saggio riduce le terre che conquista e, credetemi, non
è un bello spettacolo … non importa come, ma
dobbiamo evitarlo » concluse Lucy decisa.
…
« … so che non
posso chiederti di rimanere qui con noi, anche se l’avete
respinto una volta, il Saggio tornerà presto ad attaccare il
tuo mondo … farò il possibile per farti tornare a
casa, ti do libero accesso a tutti i nostri archivi e potrai girare a
tuo piacimento per la nostra base … da quello che ho capito
usi una magia molto simile a quella del Saggio, quindi credo proprio
che riuscirai a tornare a casa molto presto, non preoccuparti ...
» le disse infine Brush a conclusione della spiegazione.
« Non so davvero come
ringraziarvi, non sono ancora molto pratica nel bloccare deflexus, ma
farò il possibile per aiutarvi finché
starò qui … » gli rispose Lucy seria:
come poteva non aiutarli dopo tutto quello che avevano fatto per lei!?
« Bene sono felice di averti
temporaneamente tra i nostri allora, benvenuta! »
esclamò soddisfatto Brush che si alzò e batté, forse troppo violentemente, la mano sulla spalla della bionda,
sotto lo sguardo sorridente di Sandy.
…
« Lucy è da un
po’che volevo chiedertelo, ma dove sono finiti i tuoi spiriti
stellari e che tipo di magia è quella che usi? »
chiese Gray per pura curiosità.
« Dopo che gli spiriti
stellari mi hanno salvato la vita portandomi nel loro mondo e poi in un
altro, non ho più potuto invocarli per circa un anno
… già dall'inizio avevo intuito che probabilmente
si trattava di una sorta di punizione per aver infranto le regole, ma
poi Virgo me l’ha confermato quando sono finalmente riuscita
a rincontrarla: gli era stato impedito di lasciare il mondo degli
spiriti stellari per un anno. Non è stata una pena severa,
di solito si rischia la morte per una cosa del genere …
il Re degli spiriti stellari è stato davvero
generoso in questo caso … » ammise Lucy grata.
« ... Nell’anno in cui
non ho potuto invocare gli spiriti stellari mi sono dovuta un
po’arrangiare … il mondo dove mi trovavo era in
guerra e il gruppo che mi aveva salvata non aveva nessuno che sapesse
bloccare deflexus:
se non avessero trovato qualcuno al più presto sarebbero
stati sconfitti e io potevo aiutarli; l'unico problema era che scendere
in campo senza alcuna magia era un suicidio ... ecco perché
ho imparato la loro ... è una magia completamente diversa dalla
nostra, diciamo che è più simile alla
“Prima magia”: non è diversificata,
ognuno può usare qualsiasi tipo di incantesimo semplicemente
creando un collegamento col mondo … so non è
facile da capire, ma in ogni caso il principio base è che:
la magia pervade tutto il mondo, sia gli esseri viventi, che gli
oggetti; per usarla non si deve far altro che connettersi con essa,
attingerla da noi stessi e da ciò che ci circonda e
“rimodellarla” secondo la propria
volontà. In confronto alla nostra magia, che si basa
soltanto sul potere magico personale, è completamente
opposta; anche se molto lontanamente, è più
simile alla Metsuryu Maho
dei Dragon Slayer, che possono recuperare potere mangiando il proprio
elemento … » spiegò Lucy «
… inoltre, c’è un altro motivo per cui,
lottando contro il Saggio, continuo a non usare la magia degli spiriti
stellari, anche ora che posso: per bloccare deflexus devo
chiudere le porte dei mondi. Questo significa che, se il nemico
è abbastanza debole, come era Garren, riesco a tenere aperte
alcune porte ed a chiuderne altre contemporaneamente, ma se il nemico
è forte non posso fare altro che chiudere tutti gli accessi
agli altri mondi, compreso quello degli spiriti stellari …
contro il Saggio ed alcuni dei suoi generali non posso usare la magia
degli spiriti stellari, ecco perché sono stata costretta ad
imparare un altro tipo di magia … » concluse la
ragazza con naturalezza sotto gli sguardi preoccupati dei suoi
compagni: Lucy poteva averlo detto come se fosse la cosa più
facile del mondo, ma tutti capivano che non era così.
Imparare un altro tipo di magia,
completamente diversa da quella che si usa solitamente, è
un’impresa estremamente difficile, perché
significa distruggere tutto quello per cui ci si è allenati
e ricostruire da zero.
Poter addirittura usare due tipi di
magia, completamente diversi fra loro, contemporaneamente, era quasi
impossibile … significava sacrificare ore e ore ad
allenamenti estenuanti …
Levy guardò la bionda accanto
a sé con espressione triste: Lucy in quei due anni si era
data veramente da fare per fermare il nemico che voleva conquistare il
loro pianeta … aveva combattuto duramente e questo
lo dimostravano le bende che ancora le fasciavano le braccia
… e loro che avevano fatto!? Niente … avevano
continuato a vivere come sempre, cercando di tirare avanti, senza farsi
schiacciare dal peso della morte dell’amica
…
In qualche modo, tutto ciò a
Levy pareva estremamente ingiusto e sicuramente non era l'unica a
pensarlo: Natsu, in un angolo della stanza, aveva un'espressione
terrificante sul volto e molti dei presenti nello studio sembravano aver letto i
pensieri della ragazza.
« Va bene ... quindi,
all’inizio hai detto che adesso il Saggio tenterà
di stabilire il cerchio everso dell’aria, giusto? e da quello
che ha detto Gray, mi è sembrato di capire che è
lì che si trovano anche Erza, Charle e Wendy. Ho capito
bene? »
Era stato il Master a troncare quel
silenzio carico di parole non dette e rimpianti e riportare il discorso
al presente: adesso c’era bisogno di trovare un piano per
impedire al Saggio di vincere ... anche se prima non avevano potuto
sostenere Lucy nella lotta contro quel bastardo, adesso sarebbero stati
al suo fianco ad aiutarla …
« Sì, è
giusto. Tareq è uno dei generali del Saggio e probabilmente
ha l’incarico di stabilire il cerchio dell’aria
… io … beh … in realtà ...
vi devo delle scuse ... è colpa mia se Erza, Wendy e Charle
sono state rapite … diciamo che ho una specie di conto in
sospeso con Tareq, è per questo che le ha prese …
probabilmente vuole solo costringermi a saldare i conti … mi
dispiace ... » disse Lucy in tono affranto stringendo i pugni.
« Lu-chan, non preoccuparti,
non è colpa tua … grazie a quello che
è successo, adesso sappiamo dove cercheranno di stabilire il
cerchio dell’aria e inoltre Erza e le altre non sono certo
così deboli da farsi spaventare da una situazione come
questa. Stai tranquilla andrà tutto bene, le salveremo
» le disse Levy in tono comprensivo mettendo una mano su
quelle della bionda.
Lucy alzò lo sguardo prima
sull’amica, poi sul resto dei suoi compagni: stavano
sorridendo …
« Levy-chan, ragazzi
… io … avete ragione … grazie
… » rispose la bionda commossa: era stata via
così tanto … aveva anche pensato di non poterli
più rivedere … in quel momento era
così felice di averli di nuovo al suo fianco che non era
riuscita a trattenere le lacrime.
I suoi compagni avevano ragione, era
inutile sentirsi in colpa, adesso tutto quello che importava era
salvare Erza, Charle e Wendy e impedire a Tareq di stabilire il secondo
cerchio.
Dopo qualche secondo di silenzio, Lucy,
si asciugò le lacrime e disse con decisione:
« Va bene , dobbiamo
trovare un piano d’attacco! Quindi adesso è il
caso che vi spieghi in cosa consista il cerchio everso
dell’aria … »
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Saalve
... intanto vi chiedo scusa per il capitolo: è veramente
più incasinato del solito ... appena ho un po'di tempo lo
sistemo^^" in qst gg sn parecchio impegnata quindi nn ce la faccio
proprio a scrivere ... mi disp^^" ... per lo stesso motivo il prossimo
cap sarà lunedì o martedì della prox
settimana ... scusate ma paradossalmente sn più impegnata
qnd ci sn le vacanze k qnd nn ci sn O.o ...
finite
le scuse passo ai ringraziamenti^^ grz a tt coloro che leggono e a qll
k commentano, in particolare grz a Happy_, lollipoppy,
Miyuri, Lucy_ Heartphilia,
Ambra_the_witch, RougeAmarantus e Saralasse
che hanno recensito l'ultimo cap^^: un grz infinito^^
vi
avevo chiesto se pubblicare o no i disegni e voi avete detto
sì^^ sn molto onorata(e terrorizzata^^") della vostra
risposta, ma inizierò a postarli dalla prossima volta xk al
momento lo scanner è fuori uso ;_; ... prometto k al proximo
cap, dovesse crollare il mondo, allegherò uno dei miei
schizzi xD
okke
detto questo, vi ringrazio di nuovo e vi invito a commentare numerosi
xD alla prossima^^
whitemoon
ps:
cm sempre c'è un ps e cm sempre ho una domanda^^" ... mi
rivolgo a voi perchè devo capire se si è
capito(scusate il gioco di parole^^") cosa è deflexus ...
perchè se nn si capisce qll è un casino capire il
resto ... |
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Capitolo 14 *** Capitolo 13: Verso l’isola ***
“Il
mare … di là non c’era il mare
…” pensò Lucy “... è
così bello … sono sicura che a Ghery, Sandy e
Ryan piacerebbe molto … spero che prima o poi possano
tornare a vederlo …”
La bionda sospirò; si trovava
appoggiata al parapetto della nave, che di lì a
qualche giorno li avrebbe portati all’isola di Renraku.
Le forze di Fairy Tail, vista la
situazione, erano state divise
così: Lisanna, Cana, Macao, Wakaba e il Master, che era
ancora
convalescente, erano stati lasciati a guardia della Gilda;
Levy
, Gajeel e Pantherlily, nonostante le possibilità di attacco
nemico
fossero poche, avevano il compito sorvegliare il cerchio everso della
terra;
Mentre il team composto dai Raijinshu,
Elfman, Mira,
Juvia, Gray, Happy, Natsu e Lucy si stava dirigendo verso
l’isola di
Renraku, con la missione di salvare Erza, Charle e Wendy e di impedire
a Tareq
di stabilire il cerchio everso dell’aria.
Era inutile ...
Per quanto Lucy provasse a distrarsi, le
immagini del paesaggio desertico del mondo di Sandy continuavano a
sovrapporsi al blu scintillante dell’oceano, quasi a monito
di un possibile fallimento.
“No!
Non possiamo fallire … non potrei sopportare di vedere
questo mondo trasformato dalla guerra! Non voglio vedere ancora la
terra consumarsi e le persone morire di fame … dobbiamo
vincere … non importa come, dobbiamo vincere! Tareq non
è un avversario potente; contro di lui potrei persino
riuscire ad invocare uno spirito stellare se usassi abbastanza potere
magico …
l’unico problema è che Tareq è furbo
… avrà sicuramente architettato qualcosa,
perciò devo solo stare attenta a non farmi
ingannare!” pensò la maga con
decisione.
« Hugh
… »
Lucy sobbalzò. Era talmente
persa nei propri pensieri, che non si era accorta che Natsu le si era
avvicinato.
Era ormai da un giorno e mezzo che il
mago si trascinava da una parte all’altra del ponte della
nave, in cerca di un punto in cui si sentisse meno
l’ondeggiare dell’acqua, ma purtroppo per lui la
ricerca non aveva dato buon esito. Al povero Natsu non era rimasto
altro da fare, che sopportare il mal di mare; rigorosamente vicino ad
una balaustra in caso di “necessità”.
Lucy sorrise guardando il
ragazzo: non era per niente cambiato …
Già ...
Lui era sempre lo stesso ...
Ma lei no …
Anche adesso che Natsu sembrava un
cencio vecchio appeso al parapetto, lei … lei ...
No! Non era il momento di pensare a
certe cose … aveva una missione e doveva muoversi a
terminarla!
La bionda fece per girarsi nuovamente
verso il mare, ma improvvisamene si fermò a guardare di
nuovo il ragazzo, indecisa.
“Beh,
suppongo che nonostante tutto, possa ancora fare almeno questo
…” pensò la maga
sorridendo e ponendo una mano sul capo di Natsu.
Una calda luce verde le
riscaldò il palmo e in breve tempo il Dragon Slayer smise di
lamentarsi e sembrò assopirsi appoggiato alla balaustra.
Non c’era pericolo che il
ragazzo cadesse e visto che aveva un’espressione
così tranquilla, Lucy non se la sentì di
spostarlo; i due rimasero lì appoggiati al parapetto della
nave, mentre la lieve brezza che spostava l’imbarcazione
scompigliava loro i capelli.
Juvia era sul ponte della nave alla ricerca del SUO
Gray-sama, quando notò Lucy insieme a Natsu appoggiati alla
balaustra poco distante.
La maga si fermò per un
attimo a guardare quei due: non poteva ancora credere che la bionda
fosse veramente lì.
Certo, è vero che la sua
“rivale in amore” era tornata, ma Juvia era
comunque molto felice di aver ritrovato la compagna. Nonostante non si
conoscessero così bene, ormai, dopo l’esperienza
alla torre del paradiso, la maga dell’acqua e quella degli
spiriti stellari si consideravano ottime amiche.
A Juvia era dispiaciuto parecchio non
essere stata presente alla riunione di qualche giorno prima
… purtroppo la febbre viene sempre nei momenti
più inopportuni, ma in questo modo era riuscita a farsi fare
da Gray un sunto di ciò che era stato detto nello studio del
Master.
Anche se, a quanto sapeva, erano stati
il resto dei suoi compagni a chiedere al ragazzo di informarla, poco le
importava: Gray-sama era stato nella sua stanza ed era persino andato a
comprarle le medicine visto che lei non poteva muoversi da casa
… Juvia era al settimo cielo.
« Il capitano dice che
arriveremo nella mattinata di dopodomani » disse la voce di
Gray in lontananza.
« Gray-sama! »
esclamò Juvia girando la testa di scatto nella direzione da
cui proveniva la voce che l’aveva strappata dalle sue
fantasie.
Inutile dire che ormai, tutta
l’attenzione della maga era concentrata sul possessore di
quella voce ... perciò, senza pensarci due volte, Juvia
abbandonò definitivamente i pensieri relativi alla ritrovata
amica, che comunque erano già stati messi da parte, e
fluttuò letteralmente dal suo principe azzurro.
Se il capitano aveva ragione, dovevano passare ancora due giorni prima
che il gruppo arrivasse a destinazione; due giorni che si presentavano
alquanto turbolenti ...
Infatti, ad eccezione di Natsu che si
trascinava da una parte all’altra della nave nella sua
versione gelatina, prontamente seguito da Lucy che era preoccupata per
lui, il resto dei componenti del team era più che
attivo.
Se da un lato del ponte Mira e Freed
erano gli unici a intrattenere una conversazione decente,
dall’altro, Elfman alternava conversazioni “da
uomo” con Bickslow, con discussioni accese con Evergreen per
le più stupide banalità.
Se questo non fosse bastato a far cadere
il ponte della nave nel panico, Gray sembrava giocare ad un
involontario guardie e ladri con Juvia, che lo seguiva ovunque ...
In definitiva, tra il team di maghi
casinisti e la ciurma indaffarata a eseguire gli ordini del comandante,
la nave era una vera e propria gabbia di matti.
Lucy sospirò sorridendo,
quasi sollevata da quella vista:
“Certe
cose non cambiano davvero mai, eh?”
…
«State comode
ragazze?» chiese una voce viscida e divertita in direzione
delle parete di fronte a sé.
Erza guardò il ragazzo che le
stava davanti con aria di sufficienza: non poteva sopportarlo, non
riusciva a capire cosa gli passava per la testa … sembrava
quasi ... pazzo.
Erano già sei giorni che lei,
Wendy e Charle erano state catturate e per tutto il tempo che erano
state in quella specie di torre, Tareq, o come cavolo si chiamava, si
era preso “cura” di loro.
Erza scosse la testa; doveva riconoscere
che nonostante fossero state soltanto in prigione, in quei sei
giorni, lei, Wendy e Charle non erano state sfiorante neanche con un
dito e i pasti e il posto dove erano rinchiuse non erano poi
così male. L’unica nota negativa, insieme
all’essere prigioniere s’intende, era che non
potevano usare la magia … sembrava che Tareq, in qualche
modo, fosse riuscito a vanificare il sigillo che Lucy aveva imposto
loro.
Dopo quasi una settimana, la situazione di stallo in cui si trovavano
le ragazze, era cambiata quella mattina presto; infatti Tareq, dopo
aver portato loro la colazione, le aveva ammanettate, condotte in una
sala in pietra vicina alla cima della torre e le aveva incatenate
appese alla parete, con braccia e gambe divaricate.
« Ormai siamo al sesto giorno
… non è che i vostri compagni vi hanno
abbandonato? » chiese ancora Tareq, che le stava osservando
dal davanti, con voce suadente.
« Impossibile! »,
« Impossibile! » gridarono insieme Wendy e Charle.
« Già il fatto che
tu ci abbia portato qui significa che qualcosa è cambiato
» affermò Erza
sicura.
« Ah, ah, ah ... »
Tareq scoppiò in una risata liberatoria « ...
siete proprio sicure di voi ragazze, eh? » disse cercando di
calmarsi; si asciugò le lacrime agli angoli degli occhi.
« Eppure, io non so proprio
come fate a fidarvi ancora di quella traditrice … quella
biondina non è più una di voi … come
potete darle ancora retta?» chiese infine in tono vagamente
divertito.
« No! Lucy non …
lei … »
Wendy si fermò
improvvisamente dal continuare; guardò Erza e poi di nuovo
il ragazzo che avevano di fronte.
« … Lucy non ci ha
traditi! » asserì infine la ragazzina in tono
deciso, in direzione di Tareq, sotto lo sguardo interrogativo di Erza.
« Ah, ah, ah …
» il ragazzo si lanciò in un’altra
risata sfrenata « ... lo sai ragazzina che sei davvero carina
con quell’espressione decisa … comunque, mi
dispiace per voi, ma io non vi sto mentendo … quella
biondina, Lucy, vi ha davvero traditi … chiedetelo a lei se
non mi credete, ma poi non lamentatevi con della risposta che
riceverete … io vi avevo avvertite! » disse Tareq
sogghignando.
Wendy fece per rispondere, ma
un’enorme esplosione fece tremare l’aria spezzando
la conversazione.
« Sembra che per adesso
abbiate ragione voi ragazze, i vostri amici sono arrivati …
vediamo se riusciranno ad arrivare fino da noi … ho
preparato per loro qualche sorpresa lungo la strada … anzi,
dovrebbero già aver incontrato la prima a giudicare dai
rumori … » affermò il ragazzo
sghignazzando in mezzo al clamore lontano della battaglia.
…
Nell’istante in cui i maghi di
Fairy Tail erano arrivati abbastanza vicini all’isola di
Renraku, erano rimasti sconvolti.
La prima cosa per cui furono sorpresi fu
la torre.
Lucy li aveva avvertiti che
probabilmente avrebbe avuto un’architettura "singolare" visto
i gusti del Saggio, ma non si erano immaginati niente del genere ...
Era un edificio completamente coperto da
piante rampicanti, dalla grande base squadrata, ma che nel proseguire
in altezza si restringeva e si riallargava secondo forme geometriche
strane e contorte.
Quasi sulla cima della torre,
seminascosto dalle nuvole, spiccava quello che Lucy aveva descritto
loro come il cerchio everso dell’aria: in uno
spazio contenuto in una sfera perfetta, era posto a ruotare un
meccanismo composto da due cerchi concentrici, che a loro volta
contenevano altre due circonferenze più piccole, decentrate
rispetto ai primi.
Come aveva suggerito loro la maga "degli
spiriti stellari", i ragazzi aguzzando la vista, quando ormai erano
arrivati in prossimità della torre, poterono identificarli
come due enormi orologi
astronomici dai simboli azzurri, che
intersecandosi tra loro creavano sempre nuove
geometrie.
I due orologi, apparentemente sospesi
nel vuoto, ruotavano attorno ad un unico centro: una pietra azzurra
sfavillante grossa quanto un pugno.
Quando infine gli occupanti della nave abbassarono gli occhi da quella
costruzione singolare e maestosa, rimasero scioccati una seconda volta:
ad attenderli sulla spiaggia c’era un esercito di persone
vestite in nero.
« Ok, state tranquilli,
è vero che probabilmente sono tutti maghi, ma molti di loro
non sono potenti. Tareq vuole soltanto stancarci e rallentarci
… non dobbiamo usare il nostro pieno potere qui, altrimenti
non ce la faremo a salire in cima … dobbiamo pensare ad un
modo per passare attraverso quell’esercito ed
inoltre, non possiamo mettere in pericolo l’equipaggio della
nave … ci serve un piano … »
affermò Lucy, da prima tranquilla, poi pensierosa; non era
preoccupata per l’esercito che si trovava fuori dalla torre,
sapeva per esperienza che avrebbero potuto batterlo, ma non riusciva a
levarsi dalla testa che Tareq stesse tendendo loro qualche trappola.
« Va bene allora ci conviene
dividerci … una parte di noi rimane qui a bloccare
l’esercito … » iniziò Mira.
« e intanto gli altri entrano
nella torre » completò Freed.
« Ovviamente il team che
finisce prima va in aiuto dell’altro … che ve ne
pare? Mi sembra la soluzione migliore ed inoltre per quanto riguarda il
proteggere la nave: tu Freed puoi fare qualcosa? »
continuò l'albina.
« Posso tracciare un
incantesimo protettivo con le mie rune, ma vista la superficie della
nave probabilmente non reggerà a colpi troppo potenti
… comunque, visto che tu, Lucy, hai detto che questi tizi
non sono un gran che come maghi, potrebbe funzionare …
» rispose Freed.
« Che ne dite? »
chiese compiaciuta Mira.
Tutti sembrarono d’accordo con
la proposta della ragazza; tutti tranne Lucy che rimase in silenzio,
pensierosa.
« Lucy, tutto ok? »
si accertò Mira
La bionda sospirò.
« Sì, penso che sia
la soluzione migliore, anche se non mi piace il fatto di doverci
separare. Va bene … come dividiamo le squadre? »
rispose Lucy rassegnata.
« Io è meglio che
stia nel gruppo che rimane alla spiaggia, in modo da essere
più vicino alla nave in caso le rune si danneggino
» disse Freed in tono neutro.
« Se rimane Freed, contate
anche me in quel gruppo! » esclamò Bickslow.
« Allora anche io, dopotutto
siamo i Raijinshu … » affermò Evergreen.
« Se non ci sono problemi,
anche io preferirei rimanere fuori, in modo da dare supporto
dall’alto. All’interno della torre il mio
potenziale sarebbe relativamente minore … » ammise
Mira.
« Anche io rimango fuori
» asserì Elfman senza aggiungere altre spiegazioni.
« Va bene, allora: Freed,
Bickslow, Evergreen, Elfman e Mira rimarranno fuori, mentre io, Juvia,
Lucy, Natsu e Happy entreremo nella torre. Siamo tutti
d’accordo? » chiese Gray riassumendo il discorso.
Dopo la risposta affermativa di tutto il
gruppo, Lucy proseguì:
« Dobbiamo aprirci la strada
fino all’ingresso della torre … »
iniziò a dire la ragazza.
« Non preoccuparti di quello,
ci pensiamo noi … voi pensate solo a correre in direzione
della porta» la interruppe Freed.
« Va bene, grazie. Allora:
Happy puoi portare tu Natsu? Non mi sembra in grado di camminare
… » disse Lucy, guardando scettica il ragazzo
pallido che si trovava vicino a lei.
« Aye! »
esclamò candidamente il gatto azzurro.
« Inutile fiammifero
… » borbottò Gray.
« Adesso basta Gray
… Mira, Freed, Evergreen, sappiate che probabilmente
qualcuno dei maghi alla spiaggia saprà volare,
perciò state attenti, ok? » li avvertì
Lucy.
« Certo, a quelli ci penseremo
noi » affermò Mira.
« Bene …
prepariamoci, siamo quasi arrivati … »
disse infine, decisa, la bionda.
Da che i ragazzi si furono disposti a prua della nave, passarono circa
cinque minuti, nei quali Freed finì appena di scrivere le
rune, poi, l’imbarcazione toccò terra.
Nell’esatto istante
in cui lo scafo incontrò la sabbia, la battaglia
scoppiò e il ruggito di un’esplosione
riempì l'aria: Mira, in versione Satan Soul, aveva
dato inizio alle danze ed ormai nessuno poteva più fermarle.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
Saalve^^
(la doppia "a" è intenzionale^^") ... so k ora probabilmente
mi direte: "dp un'intera settimana qst è tt qll k hai tirato
fuori!?" ebbene sì^^"... mi disp^^"... qst ultimi gg di
scuola(manca ank un mese^^") sn ingrippata di compiti ;_;...
cmq
ringrazio tt coloro k pazientemente continuano a leggere qst storia e
soprattutto continuano a commentare^^ grz davvero^^ in particolare
ringrazio MissAnimeLover99, RougeAmarantus, KREAYTESSYA, Saralasse, lollipoppy,
Happy_, Konan-chan, Lucy_ Heartphilia e Ambra_the_witch
per aver commentato lo scorso capitolo: cm farei senza di voi!?^^
per
la questione disegni cm promesso ve ne posto uno... volevo metterne due
ma lo scanner ha ank problemi e quindi qll k ho messo è
l'unico k si vede decentemente ... qst è ank l'unico disegno
tra qll k riguardano qst storia a essere ripassato(avevo appena
comprato il pennarellino x i disegni di arte e lo provavo su tt^^")...
cmq ank se nn somiglia dovrebbe essere Lucy qnd dp essere tornata e
aver affrontato il Saggio saluta Natsu gli altri... cmq in ogni caso:
nn siate troppo crudeli^^" ecco il link
http://i48.tinypic.com/2v29ms4.jpg
dopo
aver pregato per la vostra clemenza, vi chiedo nuovamente di
recensire(se potete ovviamente^^) e vi comunico che per un
po'aggiornerò sl una volta a settimana o lunedì o
martedì... scusate ma altrimenti la media cola a picco e
visto k già nn è così alta vorrei
evitare di studiare in estate xD
detto
qst, vi ringrazio ank x essere arrivati fin qui^^ alla prossima^^
whitemoon
ps:
Un orologio astronomico è un
orologio con particolari meccanismi e quadranti che mostrano
informazioni relative alla posizione del Sole e della Luna rispetto
allo Zodiaco. Altri meccanismi possono permettergli talvolta di
indicare la data esatta, la posizione dei pianeti
maggiori o le fasi lunari. degno di particolare nota è l'orologio
astronomico di Praga.
Se
volete approfondire ecco il link a wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Orologio_astronomico (qll di praga:
http://it.wikipedia.org/wiki/Orologio_astronomico_di_Praga)^^ |
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Capitolo 15 *** Capitolo 14: Sbarco ***
Gray guardò Juvia negli occhi
incontrando uno sguardo tanto deciso quanto il suo: erano della stessa
idea.
« Lucy, Natsu, Happy, qui ci
pensiamo noi; voi andate a cercare Tareq! Appena avremo finito vi
raggiungeremo! » urlò il ragazzo in direzione
delle macerie di fronte a lui.
« Ok, state attenti»
gli rispose la voce della bionda al di là dei massi.
« Bene, adesso sembra che
possiamo dedicarci ai nostri ospiti »disse infine Gray
voltandosi in direzione dei maghi che stavano arrivando dal fondo del
corridoio in pietra.
…
Il portone della torre si era chiuso
dietro di loro nell’istante in cui una seconda esplosione
aveva squarciato l’aria, accompagnata dai suoni della
battaglia.
Ce l’avevano fatta; entrambi i
gruppi in cui i ragazzi si erano divisi avevano completato i propri
ruoli: Freed, Bickslow, Evergreen, Elfman e Mira erano riusciti ad
aprire un varco tra nemici che li attendevano alla spiaggia e avevano
permesso a Gray, Juvia, Lucy, Natsu e Happy di entrare nella
torre.
Da quel momento i ragazzi
all’interno dell’edificio non avevano fatto altro
che salire scale su scale, mentre quelli all’esterno erano
ancora occupati a combattere come testimoniavano i rumori che
giungevano da fuori.
Era strano; dentro la torre non
c’era nessuno: né una guardia, né un
residente; tutto era semplicemente deserto: una scala a chiocciola
infinita che si arrampicava sulle, stranamente rette, pareti interne
della torre. La pietra di cui era fatto l’edificio era
l’elemento dominante.
I ragazzi erano arrivati a circa 110 metri
di altezza quando tutto questo cambiò
improvvisamente e si ritrovarono di fronte un’enorme porta in
legno scuro con rifiniture in ferro.
« Va bene …
aspettiamo … di esserci ripresi … prima di aprire
… la porta … » disse Lucy con il fiato
spezzato per colpa delle scale fatte.
« Sì …
sono … d’accordo … »
acconsentì Gray altrettanto stanco.
« Che ...
c’è … ghiacciolo? … stanco
… per così poco? » lo
punzecchiò Natsu che però non sembrava stare
meglio.
« Vuoi … guerra
… fiammifero? » rispose l’interessato.
« Basta! ... Non …
» intervenne la bionda che però non fece in tempo
a concludere la frase.
« Una porta! …
» gridò Happy felice, minimamente provato dalla
salita grazie alle sue ali « …
chissà che c’è dietro?
» domandò ingenuamente il gatto spingendo
la porta mentre Lucy si lanciò inutilmente per fermarlo.
L’imponente portone si
aprì e la mal capitata maga ed il gatto, che aveva appena
afferrato, finirono col cadere in avanti sbattendo la faccia a terra.
Se fosse stato soltanto questo il
problema, nessuno avrebbe avuto da ridire sul gesto di Happy, tranne
forse la bionda che si era presa una testata sul pavimento, ma la
questione era che ad aspettarli nella stanza successiva vi era un folto
gruppo di maghi dalla faccia “poco amichevole”.
« Happy …
» disse Lucy con una nota alquanto indignata nella voce.
« Yaho, finalmente una rissa!
» esclamò felicemente Natsu che sembrava essere
rinato di colpo.
« Sta zitto
fiammifero! Ice-Make:
Geyser!
» urlò Gray prendendo il Dragon Slayer per la
collottola e trascinandolo via mentre i nemici erano stati colti di
sorpresa.
Il mago del fuoco aveva avuto non poche
lamentele circa il trattamento a qui era stato sottoposto, ma la zuffa
fu miracolosamente evitata da Lucy che ricordò al ragazzo
che dovevano salvare Erza, Wendy e Charle: non avevano tempo per
fermarsi.
Dopo quell’episodio, i ragazzi
erano riusciti a fuggire indisturbati continuando a scalare la torre di
altri 55
metri circa, passando attraverso saloni, scale e ancora saloni.
L’unico problema era che i
nemici continuavano a tallonarli da vicino: dovevano trovare un modo
per fermarli, altrimenti rischiavano di essere raggiunti nel caso i
ragazzi avessero sbagliato strada o avessero incontrato qualcun altro.
Fu quello che successe.
All’incirca al sessantesimo
piano della torre, infondo ad un’ampia sala, si trovarono ad
un bivio e semplicemente scelsero la strada sbagliata ritrovandosi ad
un vicolo cieco.
Fortunatamente i maghi avevano staccato
abbastanza gli avversari da riuscire a ripercorrere
all’indietro la strada fatta, ma, nell’istante in
cui imboccarono il secondo passaggio, i nemici erano a metà
della sala: li avevano praticamente raggiunti.
« Flabrum! »
La voce che gridò alle loro
spalle fu immediatamente seguita da un sibilo sinistrò, che
riecheggiò nell’aria, a malapena coperto dalla
voce di Lucy, che gridò:
« A terra! »
Un istante dopo, un turbine di vento
passò sopra di loro, colpendo il soffitto in pietra dello
stretto passaggio che, dopo un attimo di silenzio, crollò
inesorabilmente sui maghi che fecero appena in tempo a scansarsi.
Purtroppo per i ragazzi di Fairy Tail,
il crollo li divise: se Gray e Juvia erano rimasti dietro alle macerie,
Lucy Natsu e Happy erano dall'altro lato.
Gray guardò per un attimo la
frana che li divideva dal resto del gruppo: era grossa e sarebbe stato
difficile passare.
In un certo qual modo era perfetta,
adesso i loro compagni sarebbero potuti andare avanti senza doversi
preoccupare di distanziare i nemici...
Al mago di ghiaccio non dispiaceva
più di tanto fare da esca, ma doveva comunque vedere che ne
pensava Juvia, dopotutto erano nella stessa situazione.
Nell’instante in cui la
guardò negli occhi, scorse nello sguardo della maga la sua
stessa determinazione; probabilmente avevano avuto la stessa idea.
I due si sorrisero, forti della loro
decisione, e si prepararono alla battaglia, sicuri che i loro compagni
ce l’avrebbero fatta anche per loro.
…
Era ormai da una mezz’ora che
combattevano ed la stanchezza stava iniziando a farsi
sentire.
Come aveva detto Lucy, i maghi
all’esterno non erano forti, ma erano comunque numerosi e i
ragazzi di Fairy Tail erano costretti a muoversi continuamente per non
farsi accerchiare; era sfibrante e anche coloro che, come Mira, Freed
ed Evergreen, potevano volare non erano messi molto meglio, visto che
anche in aria la battaglia era dura tanto quanto a terra.
« Ahhh!! »
Un urlo rimbombò nel cielo,
sovrastato da un’esplosione.
« Ever! »
gridò Elfman, riconoscendone la voce e precipitandosi verso
lei.
La maga stava cadendo in mezzo ad una
nuvola nera quando il mago, in versione Beast Soul, saltò
verso l’alto e la prese al volo.
« Ever! Ohi Ever! Resisti!
» gridò Elfman in direzione della ragazza che non
dava segni di vita.
Passarono i secondi che al mago parvero
i più lunghi della sua esistenza, ma poi poté
prendere un sospiro di sollievo.
« Quante volte devo dirti che
possono chiamarmi così solo i Raijinshu e Laxus …
moho!! … sei
rumoroso! » gli inveì contro la maga che,
nonostante tutto, era davvero contenta di vederlo.
« Uff... spensierati come
sempre … » sospirò Mira in tono
sollevato riportando lo sguardo davanti a sé.
« Già, meglio
così » le rispose Freed che si trovava alle sue
spalle.
I due maghi erano entrambi in volo,
schiena contro schiena, accerchiati dai nemici; stavano per tornare a
combattere, quando, dal basso, un’esplosione
riempì l’aria di fuliggine, nello stesso punto in
cui Evergreen ed Elfman erano atterrati.
« Elfman! »,
«Evergreen! » gridarono rispettivamente Mira e
Freed.
Il fumo impediva la vista e i due
ragazzi, anche dall’alto, non riuscivano a capire cosa fosse
successo.
Quando infine l’ansia
minacciò di ucciderli, finalmente il fumo si
diradò, strappando loro un sospiro di sollievo: grazie
all’intervento di Bickslow, Evergreen ed Elfman stavano bene.
« Ehi piccioncini!
Concentratevi sulla battaglia invece di litigare come una vecchia
coppia! » li punzecchiò Bickslow.
« Non è vero! »
esclamarono all’unisono Evergreen ed Elfman, riferendosi a
solo loro sanno cosa.
Dall’alto Mira tirò
un sospiro di sollievo … per la seconda volta …
« Per fortuna stanno
be… » iniziò a dire l’albina.
« Attenta! Yami no Ekurityuru:
Kyozetsu! »
gridò Freed prendendo il posto della ragazza.
I proiettili magici che erano stati
lanciati verso di loro furono rimandati al mittente, che
però prontamente li schivò.
Freed indurì lo sguardo in
direzione degli avversari che li circondavano.
« Direi che per il momento
è meglio se ci preoccupiamo per noi … »
disse il ragazzo in tono serio.
« Già …
grazie per prima » gli rispose Mira sulla stessa linea.
« Yami no Ekurityuru…
»; « Soul … »
« ... Metsu!
»; « ... Extinction!
»
Gridarono in contemporanea i
due gettandosi a capofitto in una battaglia che si
preannunciava quanto mai difficile.
_.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._.-._
N.d.A.
eccomi,
scusate il ritardo(ank se l'avevo detto che sarebbe stato
lunedì o martedì^^")... in ogni caso scusate ;_;
in qst gg nn ho proprio tempo e qst cap ne è la prova ...
è corto e, se devo dirlo, inutile^^" è sl k
voglio descrivere a modo la battaglia ma ora cm ora nn ho tempo e la
sto rimandando^^" sorry ;_; x lo stesso motivo( più o meno)
nn allego alcun disegno al cap( lo scanner nn funge gran k e nn ho
tempo da perderci ;_;) ... se nn si è capito: sorry ;_;
dtt
qst ringrazio tt qll k ank mi sopportano^^, in particolare grz a MissAnimeLover99, lollipoppy, Happy_, Lucy_Heartphilia, RougeAmarantus, Saralasse, Ambra_the_witch
e KREAYTESSYA:
nn finirò mai di dirvi grz xD
il prossimo cap sarà
lunedì o
martedì prossimo(spero di avere un po' più tempo
di adesso^^")... grz x essere arrivati fin qui^^ se potete, pls
commentate^^
whitemoon
ps: vi succede mai di dover
scrivere qlk k sapete cm dire in altre lingue(per me giapponese e
inglese) ma nn sapete cm esprimere in italiano? a me succede T_T... si
vede dalle note vero^^"!? è frustrante ^^" |
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Capitolo 16 *** Capitolo 15: Inizi ***
Da quand’era che la schiena di
Lucy era di fronte a lui?
Nell’istante in cui Natsu
aveva rivisto la maga, qualche settimana prima, tutta la tristezza e i
rimorsi dell’anno precedente erano come svaniti di
colpo.
Era come se la bionda, con il suo
sorriso, fosse riuscita a colmare l’abisso che si era creato
in lui quando se ne era andata e quindi il ragazzo non se ne era ancora
reso conto; eppure, adesso che la vedeva di fronte a sé, a
litigare con Happy come ai vecchi tempi, sentiva che
c’era qualcosa di diverso in lei.
“Da
quanto non è più al mio fianco?”
pensò il ragazzo chinando il volto in modo da nascondersi
dietro ai capelli.
Il Dragon Slayer, fino
all’anno prima, era così abituato ad avere Lucy
accanto o dietro di sé, che adesso vederla davanti gli
sembrava in qualche modo strano: sembrava distante.
Il ragazzo fece per alzare la mano, per
afferrare quella della compagna, per colmare quello che nella sua mente
stava diventando un divario sempre più ampio, ma si
bloccò, o meglio fu bloccato.
« Ohi, Natsu! »
esclamò Lucy voltandosi verso di lui « mi stai
ascoltando? »
Perfetto; probabilmente la maga gli
aveva detto qualcosa mentre lui stava pensando a tutt’altro
ed adesso pretendeva una risposta.
Natsu sospirò; non ci si
poteva fare niente: non aveva idea di cosa gli avesse detto la bionda e
l’unica opzione che aveva era prendersi una partaccia per non
aver ascoltato.
Il ragazzo strinse gli occhi,
spostò il peso da un piede all’altro, si
portò la mano ai capelli evidentemente imbarazzato e si
preparò ad affrontare le ire della bionda.
Stava giusto per tirare su la testa,
quando la faccia di Lucy gli comparve davanti al volto: la ragazza si
era chinata per guardarlo negli occhi.
« Tutto bene? »
chiese la maga corrugando le sopracciglia «non è
da te essere così silenzioso … magari stai male
… »
Lucy allungò la mano destra a
toccare la fronte del ragazzo e stette ferma qualche secondo, ma non
sembrava soddisfatta.
«Mmm … »
guardò verso l’alto e toccò la propria
fronte con la sinistra; niente.
« Non credo che tu abbia la
febbre » disse infine la bionda incrociando le braccia
davanti al petto « ma … » lo
guardò fisso negli occhi con aria evidentemente preoccupata
« Natsu … tutto bene? »
Il mago sgranò gli occhi: non
si aspettava quel tipo di reazione, credeva che avrebbe visto Lucy in
versione Medusa, con lo sguardo rosso e i capelli serpeggianti che
volteggiavano nell’aria. Eppure adesso si ritrovava davanti
il volto preoccupato della ragazza che, non sapeva bene
perché, riapriva l’abisso che il suo stesso
sorriso aveva chiuso.
Natsu trattenne un sospiro: in ogni caso
doveva darsi una mossa a rispondere; non poteva rimanere lì
con lo sguardo nascosto nei capelli per sempre e forse aveva anche
trovato la scusa perfetta.
Guuurgleeee.
Lucy spalancò la bocca,
esterrefatta, nel sentire quell’enorme brontolio di stomaco
che, chissà perché, non presentiva niente di
buono, o meglio niente di sensato.
« Eh eh » il Dragon
Slayer alzò il volto « ma voi ragazzi non avete
fame? » disse candidamente.
Guuurgleeee.
Lo stomaco Happy parve rispondere.
« Natsu io voglio un pesce
» piagnucolò il gatto alato come se quel rumore
non fosse venuto da lui.
La bionda sospirò
«e dire che mi ero pure preoccupata » si
portò una mano al volto « comunque, stavo dicendo
che siamo già quasi all’ottantacinquesimo piano
della torre, se non ho sbagliato a contare »
guardò i propri compagni: stavano discutendo …
« Già, un bel pesce
arrosto non sarebbe male » esclamò il ragazzo.
« Ma io lo voglio crudo!
» piagnucolò Happy.
Lucy sentì che questa volta
li avrebbe uccisi …
La maga si avvicinò ai due,
che erano poco dietro di lei, lentamente e a capo chino.
« Natsu, Happy »
disse in un fil di voce.
Il Dragon Slayer e il gatto, sentendosi
come richiamare dall’oltre tomba, si voltarono verso la
ragazza, che stava avanzando verso di loro con un sorriso sinistro
sulle labbra.
« Lucy … aspetta
… noi … » balbettò Natsu
quasi si stesse rivolgendo a Erza.
« Lucy è strana!
» esclamò candidamente il gatto a fianco del
Dragon Slayer, ignaro della situazione in cui erano.
La ragazza a
quell’affermazione si bloccò di colpo con gli
occhi sgranati: ... Happy era sempre il solito ...
Lucy prese un profondo respiro e
rilasciò l’aria lentamente.
« Non è il momento
per queste cose » disse infine la bionda recuperata la calma
« a qualche piano di distanza c’è
parecchia magia accumulata, così tanta che riesco a sentirla
anche da qui. Penso che una massa di maghi ci stia aspettando
più avanti. Probabilmente Tareq si troverà in
cima alla torre, ma non credo che riusciremo a passare attraverso
quello sbarramento senza combattere … »
« bene! Finalmente si
combatte! Ora sono tutto infiammato! » esclamò
Natsu nel mentre un pugno della ragazza calava sulla sua testa.
« ... ciò non
toglie che dobbiamo muoverci ad arrivare in cima; Tareq potrebbe finire
il cerchio dell’aria da un momento all’altro.
Combatteremo, sì, ma solo lo stretto indispensabile per
passare » la bionda fissò intensamente il Dragon
Slayer « ok? »
« ‘kkey …
» rispose Natsu risentito voltando lo sguardo altrove.
« Perché Lucy sente
la magia? » chiese ingenuamente Happy.
La ragazza si portò la mano
alla fronte « possibile che tu abbia capito solo questo di
tutto quello che ho detto? » sospirò «
credo non ci si possa fare niente »
Lucy scosse leggermente la testa ed
infine spiegò « da quando ho imparato la magia che
usano nell’altro mondo, mi è divenuto ancora
più facile percepire ciò che mi circonda; in ogni
caso, c’è talmente tanto potere accumulato ai
piani di sopra, che se ti concentri un attimo puoi sentirlo anche tu
»
Il gatto guardò spaesato al
soffitto « perché c’è tutta
quella magia lassù? » chiese infine con aria
innocente.
Lucy chinò bruscamente il
capo incurvando le spalle, come schiacciata dal senso di sconfitta che,
chissà per colpa di chi, la opprimeva dal profondo.
La bionda inspirò
profondamente «Andiamo, di sopra ci aspetta una battaglia
» disse con aria rassegnata avviandosi verso il piano
successivo con Happy al seguito.
Natsu la guardò ancora per un
attimo.
“Già,
quand’è che mi hai superato? … Lucy
…” pensò il
ragazzo prima di seguirla.
…
« Freed alle spalle!
» esclamò Mira « Demon Blast!
»
I nemici che si stavano preparando ad
attaccare il ragazzo da dietro furono investiti da un’onda di
potere oscuro.
« Darkness Breath! »
Mira si girò di scatto: gli
avversari che la stavano assalendo mentre era impegnata ad aiutare
Freed erano stati spazzati via dal ragazzo, che adesso era accanto a
lei.
I due si sorrisero complici, ma non
poterono rilassarsi; schivarono contemporaneamente un calcio diretto al
petto: Mira volò sopra l’avversario, Freed si
abbassò.
Il primo ad attaccare fu il ragazzo.
«Darkness Flare Bomb! »
Il nemico venne scaraventato verso la
maga.
«Evil Spark! »
L’avversario fu percorso da
una scossa ad alto voltaggio e la ragazza, tenendolo per il petto, lo
fece precipitare a terra insieme a lei.
« Inflamma!
»
Mira fece appena in tempo a vedere un
barlume in mezzo alla nube sollevata dall’impatto, che
dovette schivare il pugno infuocato dell’avversario; ma non
era finita.
« Flabrum! »
Un nemico alle sue spalle aveva invocato
una spirale di vento che, unita alla polvere nell’aria, si
era trasformata in un vero e proprio tornado di sabbia.
La ragazza sgranò gli occhi:
non sarebbe riuscita a evitare l’attacco.
« Uomo! »
Esclamando ciò, Elfman si
frappose fra la sorella e l’attacco e grazie al Take Over
completo parò il colpo senza praticamente ricevere danni.
« Cosa volevi fare a mia
sorella? » urlò il mago infuriato, in direzione
del ragazzo poco lontano che aveva lanciato l’attacco
« Beast Arm: Jet Black Sword! »
Elfman, nell’istante in cui il
suo corpo stava tornando normale, si precipitò in avanti,
con il braccio che iniziava a trasformarsi, e colpì il
nemico con tutta la propria forza mandandolo al tappeto.
Il ragazzo si voltò in
direzione della sorella « Tutto bene nee-chan? »
« Sì »
sorrise « grazie » disse Mira riaprendo
gli occhi.
La ragazza si lanciò in
avanti, verso il fratello, prima ancora di gridare disperatamente
« Attento! »
« Ahh »
urlò rabbiosa Evergreen in direzione di Elfman «
Non distrarti mentre combatti: sei inutile! Fairy Machine Gun: Leprechaun! »
I nemici che, da dietro al ragazzo,
stavano per attaccarlo alle spalle furono spazzati via
dall’intervento della maga, che sogghignò
soddisfatta « È normale che debba fare tutto io?
Sei impossibile! »
Elfman era evidentemente irritato
« A chi dato dell’impossibile? »
gridò il ragazzo « e tu che saresti? »
« Una fata » rispose
soddisfatta la maga « che altro? Tu piuttosto che dovresti
essere? » chiese pentendosi subito della domanda.
Infatti …
« Un uomo! »
affermò sicuro il ragazzo.
Evergreen sospirò: la colpa
era sua per averlo chiesto.
« Ohi! Non vi avevo detto di
smetterla con queste discussioni da coppia sposata? »
gridò Bickslow balzando nella loro direzione «
Cavoli! Non vi accorgete neanche di essere circondati! »
ridacchiò « Forza babies
eliminateli tutti! »
Le bambole eseguirono: tutti i nemici
che avevano circondato i ragazzi furono eliminati dai loro raggi laser.
Bickslow rise ancora «
Così babies! » gridò portandosi di
fronte ai maghi « scatenate un inferno! »
Era nel suo massimo momento di gloria,
quando un pugno in testa lo fece rinsavire.
« Bickslow! »
urlò Evergreen arrabbiata « se continui
così friggerai anche noi! »
La discussione stava per degenerare, ma
Mira intervenne, riportando l'attenzione di tutti allo scontro.
« Ragazzi, la battaglia!
» gridò la ragazza poco lontana; non aveva ancora
ripreso il volo e stava fronteggiando un gruppo di nemici decisamente
troppo numeroso: tutto quello che poteva fare era schivare
indietreggiando verso l’acqua.
« Nee-chan! » ;
«Mira » urlarono insieme i suoi compagni.
« Sono troppi! »
gridò l’albina « Levatevi di
lì! »
La frase non aveva apparentemente senso,
ma i ragazzi non esitarono a seguire il consiglio.
« Evil Explosion! »
L’acqua del mare
roteò vorticosamente intorno alla maga, colpendo gli
avversari vicini, fino a trasformarsi in un potente tornado che
spazzò via tutti i nemici che poco prima stavano per
attaccare Elfman e gli altri.
Mira ansimò: era un attacco
devastante che in circostanze normali avrebbe lanciato senza
difficoltà, ma adesso iniziava ad essere a corto di potere e
di fiato.
Freed osservò un attimo la
scena dall’alto: erano messi male.
È vero che i loro nemici
erano deboli, ma erano troppi; dovevano riuscire a farne fuori parecchi
in poco tempo altrimenti non ce l’avrebbero fatta.
« Ignis!
»
Il mago, nonostante stesse osservando
cosa succedeva in basso, non si fece cogliere impreparato.
« Yami no Ekurityuru:
Kyozetsu! »
Il fuoco fu rispedito al mittente, che
si schiantò al suolo, e il mago tornò a
concentrasi sulla battaglia cercando un modo per farla finita.
…
Il silenzio regnava sovrano
già da un po’di tempo.
A parte le poche parole che la ragazza
aveva provato a scambiare con il Dragon Slayer e che si erano scontrate
contro un freddo muro di monosillabi, la quiete l’aveva fatta
da padrone.
Levy e Gajeel erano seduti sul cerchio
everso della terra ad aspettare un eventuale attacco nemico, che si
prospettava alquanto improbabile. Lily era andato a dare
un’occhiata in giro.
Era una stupenda giornata di primavera:
il sole splendeva alto nel cielo, stemperato soltanto dal vento fresco
che agitava l’erba verde del campo.
Sì, era una bellissima
giornata, ma, non sapevano spiegarsi il perché, a Gajeel e
Levy, l’aria non era mai parsa così pesante.
La ragazza sospirò.
« Sembra che non
attaccherà nessuno » costatò la maga.
« Già »
disse Gajeel aggiungendo l’ennesimo monosillabo alla sua,
già lunga, collezione.
Levy sospirò di nuovo: sapeva
che il ragazzo non era noto per essere un gran chiacchierone, ma
insomma, avrebbe potuto sforzarsi anche un po’di
più! Quel silenzio la esasperava! Come faceva
Gajeel a essere così calmo?
La ragazza corrugò le
sopracciglia; lei non …
« Levy »
bisbigliò il Dragon Slayer.
Quell’unica parola la
riportò bruscamente alla realtà; si
voltò e guardò il ragazzo, che fino a un minuto
prima era muto come un pesce, con aria stranita: era contenta che
avesse parlato, ma perché bisbigliare? La ragazza aveva una
brutta sensazione.
« Levy! »
sussurrò di nuovo Gajeel con tono più autoritario
« ci sei? »
La maga annuì poco convinta.
« Due persone si stanno
avvicinando a noi » disse serio il ragazzo «
è da un po’che sono nei dintorni, ma adesso il
loro odore è più forte: si stanno avvicinando
»
Levy fece l’ennesimo sospiro
della giornata. Chissà perché, se lo sentiva che
il ragazzo non si era rivolto a lei solo per una piacevole
conversazione.
« Lily
dov’è? » chiese la ragazza.
« Non lo so » fece
Gajeel indeciso «non sento il suo odore …
»
« Probabilmente si
è solo allontanato troppo » cercò di
rassicurarlo Levy.
La maga stava quasi per ridere al
pensiero di lei che consolava il Dragon Slayer, ma si trattenne e
chiese « Da dove vengono i nemici? »
Gajeel annuì « Da
dietro » disse puntuale «probabilmente
vogliono prenderci alle spalle. Quando te lo dico stai pronta a
schivare, ok? »
« Ok »
asserì decisa la maga.
Non riusciva a percepire i nemici, tutto
quello che poteva fare era confidare nel ragazzo; e non sapeva
perché, ma nonostante tutto, non poteva fare a meno di
credere in lui.
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N.d.A.
salve^^" scusate ank il ritardo^^" prometto k dp qst settimana
andrà meglio^^(o almeno spero^^")
cmq ... per prima cosa: Grazie a tutti quelli che seguono e a
quelli che commentano; in particolar modo grazie a Lucy_ Heartphilia, lollipoppy, KREAYTESSYA, Saralasse, Konan-chan, Ambra_the_witch
e Happy_ per aver commentato lo
scorso cap^^ grz 1000 :D
in ogni caso
chiedo la vostra pietà(cm sempre^^") e vi invito a
commentare(se potete^^): qualsiasi commento è accetto^^
il prossimo
cap sarà lunedì/martedì prossimo^^ x
ora vi lascio xD
whitemoon
ps: scusate
tt gli incantesimi menzionati; so k rendano meno scorrevole la
narrazione, ma mi piace troppo chiamarli per nome^^"
pps: x i
disegni vale lo stesso discorso dello scorso cap... susate^^" |
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Capitolo 17 *** Avviso ***
Vi prego non uccidetemi, so che sono secoli che non pubblico, ma vi
garantisco k nn è per colpa mia ;_; mio papà mi
ha fulminato il pc(lasciamo perdere cm ha ftt k mi prende il nervoso
solo a pensarci T_T) ;_; sembrava k si potesse riaggiustare nel giro di
poco, ma ormai sono già due settimane k qll del negozio dv
l'ho portato dicono di tornare tra 7 gg T_T nn so qnd potrò
riavere il mio amato pc e quindi nn so neanke qnd potrò
pubblicare(ora sto scrivendo dal pc di una amica) ;_; scusate davvero,
ma, cm potete immaginare, ank io preferirei k il mio computer fosse ank
intatto... scusate ;_; spero di riaverlo la settimana prossima, ma vi
avverto k è da 2 settimane k ho qst speranza ;_; sorry ank
whitemoon
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