Harry Potter e il gioco del tempo di LeaLabyrint (/viewuser.php?uid=117472)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Wake me up when september ends ***
Capitolo 2: *** Strange ***
Capitolo 3: *** Walking on air ***
Capitolo 4: *** Moi Lolita ***
Capitolo 5: *** Parachute ***
Capitolo 6: *** She's a Lady ***
Capitolo 1 *** Wake me up when september ends ***
capitolo primo
Harry Potter e il gioco
del tempo
Lea
Tutte le porte della Clinica Psichiatrica St. Maria erano bianche come
il latte che davano ogni mattina ai giovani che vi abitavano. Era
pomeriggio e tutti giocavano per i corridoi facendo un gran fracasso, o
forse non proprio tutti. Dietro una delle porte bianco-latte era seduta
sul
letto una ragazzina di appena quattordici anni, Lea. Anche il letto sul
quale sedeva era bianco-latte, anche il muro, anche le cornici dei
quadri sul muro... Le poche cose che non erano bianche erano i suoi
capelli castani, i suoi occhi verdi, gli orologi davanti a lei sul
letto e il contenuto delle cornici. Aveva lo sguardo triste, sola in un
mondo troppo grande per lei, troppo bianco-latte per lei, un mondo nel
quale non poteva portare i suoi colori...
Lea era stata abbandonata dai genitori nella clinica perchè
avevano paura di lei dopo "l'incidente". I suoi genitori erano maghi
purosangue ma lei non aveva dimostrato
d'avere alcun potere magico sino all'età di dieci anni,
allora
successe la catastrofe. C'era un parco sotto casa sua e i genitori le
permettevano di andarci anche da sola, soprattutto perchè
loro
lavoravano sempre e non avevano molto tempo per la loro figlia. Quel
maledetto giorno Labyrint aveva litigato con la sua amica
perchè
quella aveva diffuso a scuola che lei aveva una "cotta" per un ragazzo
del liceo.
< Aspetta! >
Quella voce la irritò moltissimo.
< Scusami, non volevo! >
< Ah, non volevi? Grazie a te ora tutta la scuola ride di me e lui mi evita! >
Quel lui era il diciassettenne
Alessandro, la prima "cotta" di Lea.
< Mi è uscito di bocca! >
< NON DOVEVA! L'avevi promesso! >
< Lo so ma... >
La ragazza con i lunghi capelli ricci e biordi con il viso coperto di
lentigini fissò la mora (la nostra Lea) che con passo deciso
andò a strapparle il grande fiocco rosa dai capelli.
< Niente "ma", sei una stupida! > le urlò.
< E tu sei odiosa! Ti odio ecco! >
A queste parole gli occhi verdi di Lea diventarono verde cristallo,
freddi più del ghiaccio e con tutto l'odio che
aveva
dentro fissò Cathy.
La biondina restò paralizzata per qualche secondo per poi
portarsi lentamente la mano al cuore, un attimo dopo cadde a terra.
Lea si spaventò e si precipitò accanto a lei, con
una
mano girò delicatamente il viso di Cathy verso di se ma
lanciò un urlò acutissimo quando vide gli occhi
della
biondina fissi nel vuoto. Come ultima speranza cercò il suo
cuore tastandole il petto, ma nessun battito. Cathy era morta.
Fu allora che i genitori la portarono in clinica e lì la
lasciarono. Non si fecero più vivi.
Anche se ogni volta che tutto ciò le tornava alla mente le
lacrime erano inevitabili, Labyrint adesso era agitata, anzi
agitatissima per un altro fatto. Il giorno seguente Clare l'avrebbe
portata in una scuola dove sosteneva ci fossero maghi e si imparasse la
magia.
Clare era una psicologa che aveva avuto tanto a cuore il suo caso da
diventare la sua tutrice. La psicologa aveva scoperto i poteri di Lea
un giorno quando le
aveva portato in regalo un quadro.
< Guarda cosa ti ho portato! > disse mostrandole un
quadro della torre di Pisa.
< Bello! > esclamò la ragazza, le piaceva ogni
cosa che non andava per il verso giusto...
Clare si affretto ad appenderlo al muro armata di chiodo e martello. Ma
appena lo sistemò perfettamente dritto sul muro il quadro si
inclinò piano, in modo da mostrare la torre di Pisa dritta.
Clare non credendo ai suoi occhi aggiustò il quadro ma esso
fece
come prima. Si girò di scatto verso Lea.
< Sei tu!Sei tu a muovere il quadro! >
< Lo so...a volte faccio cose strane... >
< Perchè lo hai messo in modo che la torre sembri
dritta? >
< Perchè la torre di Pisa somiglia a me, non
è perfetta
come le altre, è storta, ma potrebbe essere il quadro che
è storto >
Clare ripresasi dalla confusione per questa strana osservazione corse a
prendere dei libri.
< Questi sono i miei libri della magia >
< Di che? >
< Tu sei una strega! Devi studiare magia, cominciando il prima
possibile o non ti ammetteranno mai ad Hogwarts! >
< Cosa? Clare ho l'impressione che tu sia più pazza
di me! >
Eppure la psicologa non scherzava,
anni fa aveva
frequentato quella scuola che lei chiamava Hogwarts e possedeva una
bacchetta con la quale poteva fare cose straordinarie, magie! Labyrint
era affascinata da questo mondo del quale la sua psicologa le parlava e
finalmente era vicino il giorno in cui avrebbe potuto vederlo. Per
placare l'ansia continuava a rigirarsi uno dei suoi orologi in mano,
adorava gli
orologi e il tempo, infatti lei aveva un dono speciale, poteva
viaggiare nel passato e nel futuro delle persone. Durante i suoi viaggi
non poteva però interferire in alcun modo nei fatti
e nessuno la poteva vedere.
*
< Severus, vorrai sicuramente sapere
perchè ti ho convocato qui, ora, all'improvviso >
Ma a Piton non interessava più di tanto...A meno che Silente
non
volesse assegnargli la cattedra di Professore di Difesa Contro Le Arti
Oscure...
< Ti ho convocato perchè oggi arriverà una
nuova alunna! >
< A me risulta che siano già tutti arrivati il primo
giorno di scuola >
< Ma questa è diversa...è del quarto anno,
non del primo, la sua
presenza mi è stata segnalata da una psicologa di una
clinica... >
< Non la seguo... >
< Ha quattordici anni >
< E come mai così in ritardo? >
Silente si sedette.
< Ti riassumerò la sua storia...Non ha manifestato di
avere
poteri magici sino all'età di dieci anni, quando
litigò con
la sua migliore amica e di conseguenza la uccise per sbaglio... >
< La uccise? >
< Si, Severus, la uccise con una maledizione, ma non era
coscente di
ciò che faceva...Quindi ha passato numerosi anni in una
clinica
psichiatrica, studiando magia con Clare, una maga che ha scelto di
essere psicologa nel mondo babbano...Per sua richiesta ho deciso di
ammetterla al
quarto anno >
< Ma questo è fuori dalle regole! >
< Lasciale a me le regole ad Hogwarts, Severus >
< Come vuole. Ma cosa c'entro io con tutto questo? >
< La dovrai sorvegliare > e così dicendo
Silente si mise a frugare tra le carte sulla sua scrivania
< Come sorvegliare? >
Il mago alzò il capo e lanciò uno sguardo a Piton
in segno che poteva andare.
< Oggi pomeriggio ci sarà la sua cerimonia di
smistamento,
arriverà un pò prima degli alunni delle altre
scuole >
aggiunse prima che il Professore di Pozioni potesse uscire.
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Angolo autrice:
Ciao
a tutti
torno con la mia storia aggiornata e modificata per renderla decente.
Mi dispiace non aver aggiornato prima ma ho avuto il blocco dello
scrittore durato quasi un anno! Adesso mi sento in grado di farcela!
Come avrete notato i capitoli avranno un primo titolo, quello della
canzone che stavo sentendo mentre l'ho scritto, e uno riguardante il
contenuto del capitolo XD Spero vi piaccia.
Per qualsiasi cosa
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chiarimenti o anche farmi critiche. Vi aspetto, ciaoo.
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Capitolo 2 *** Strange ***
capitolo terzo
Hogwarts
Dopo
l'acquisto della bacchetta Clare portò la ragazza alla
fermata dei treni, dove la attendeva uno mandato apposta per lei.
Tirò fuori un mazzetto di soldi dalla tasca.
< Questi sono per te, così puoi comprarti un paio di
cosette >
Labyrint accettò senza obiezioni perchè adorava
avere
soldi, adorava il loro odore, il loro colore, il loro materiale, i
soldi erano potere, e più ne avevi più eri
potente.
< Grazie >
< Avanti, sali >
Clare aspettò la partenza del treno e si avviò
verso la
Clinica pensando al perchè Lea non avesse mai ricevuto
alcuna
lettera da Hogwarts.
*
Tutte
le case erano sedute a pranzo. Era il grande giorno, sarebbero
arrivati gli alunni delle altre scuole per festeggiare il Torneo
Tremaghi.
Harry si rivolse a Hermione e Ron.
< Ma come mai c'è il cappello parlante sul tavolo dei
professori? >
< Non so Harry... > rispose Hermione, ma prima che
potessero aggiungere altro Silente si alzò per fare un
annuncio.
< Cari studenti, prima di iniziare a mangiare, vorrei
presentarvi una
nuova alunna che verrà smistata nella casa appropriata in
questo
preciso momento e frequenterà il quarto anno >
Tutti si voltarono verso l'enorme porta della sala da pranzo, che si
stava aprendo. Davanti alla porta apparve una ragazza minuta, magra ma
formosa, bassa, capelli corti fino alle spalle, marroni,
acconciati in modo
strano: da sinistra e da destra c'erano rispettivamente una ed
una treccina prese dallo strato superiore dei capelli e queste erano
arrotolate a serpente sulla testa lasciando le altre
ciocche cadere liberamente. Sembrava quasi che portasse due
coroncine marroni in testa, una a
destra e una a sinistra.
Cominciò a procedere verso il tavolo dei professori con aria
da soldato, guardava avanti e faceva passi lunghi e
determinati,
un po' come era solito di Piton.
La ragazza interruppe la camminata per guardare Harry che
ricambiò curioso lo sguardo e dopo procedette.
Una volta arrivata al tavolo professori la McGranitt prese il cappello
parlante e glielo infilò in testa. Ci fu silenzio per almeno
un
minuto.
< Serpeverde, non c'è dubbio >
La McGranitt le tolse il cappello e la ragazza si avviò a
passo saltellante
verso il tavolo dei Serpeverde. Si accomodò vicino a Pansy
che
la salutò subito con interesse.
Harry stupefatto si rivolse ancora ai suoi amici.
< E quella chi è? >
< Harry, ti aspetti una risposta proprio da noi? >
rispose Hermione perplessa.
Piton si squadrò la ragazza dalla cima ai piedi e
notò
subito che aveva gli occhi verdi.
Sperava che quell'essere fosse solo
uno scherzo di Silente...
*
Ormai l'anno scolastico era iniziato e nessuno ci poteva fare
nulla...Le
lezioni del primo giorno erano noiose e monotone per molti ma
specialmente per la nuova arrivata che Harry spesso fissava
incuriosito, anzi che tutti spesso fissavano incuriositi, chi
più chi meno.
La lezione di Pozioni fu l'unica materia per la quale Lea
arrivò puntuale.
< Oggi per cominciare vorrei che lei, signorina, si degnasse di
presentarsi scrivendo il suo nome sulla lavagna >
La ragazza si alzò e scrisse sulla lavagna: Lea Labyrint.
< Mi pare di capire che abbiamo a che fare con un analfabeta
>
< Ma è il mio nome! > protestò la
ragazza.
< Allora i suoi cari genitori erano analfabeti perchè
tutti
sanno che 'Labyrinth' và scritto con la 'h' finale >
< Ma non il mio nome >
< Bene, ora che ha esibito l'ignoranza dei suoi genitori
può anche sedersi >
La ragazza si avviò verso il suo posto.
< Un ultima cosa, qual'è il suo nome e
qual'è il suo cognome tra quei due scarabocchi sulla
lavagna? >
< Non lo so... >
< Non ho voglia di scherzare, cinque punti in meno ai Serpeverde
>
A queste parole si sentirono i gemiti di lamento della casa appena
nominata.
< Ma è vero! >
< E mi spiega, signorina, come questo sia possibile? >
< Hanno fatto confusione all'anagrafe...non si è mai
capito se il mio nome è Lea o se è Labyrint
>
< Suo padre come faceva di cognome? >
< Non me lo ricordo...i miei genitori mi hanno
abbandonato quando avevo solo dieci anni >
< Storia davvero toccante, si sieda > disse Piton
ironicamente.
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Angolo autrice:
Ho
capito che la descrizione dell'acconciatura non è molto
chiara, quindi modifico, postando una foto:
http://img208.imageshack.us/img208/1020/37533121372883920101240.jpg
Basta che
la copiaeincollate nella barra degli indirizzi.
Si, sono i miei capelli xD una delle tante cose che condivido con Lea.
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Capitolo 3 *** Walking on air ***
cappitoli in bho luna
Luna Lovegood
Dopo la lezione di Pozioni Labyrint decise di fare un giro per la
scuola. Era davvero enorme, come un labirinto. Quando passò
davanti al bagno delle ragazze sentì una risatina strana, si
voltò ed entrò piano senza far rumore. Vide una
ragazza
seduta per terra che leggeva uno strano libro. La ragazza aveva lunghi
capelli spettinati di un biondo sporco, indossava la divisa Corvonero e
portava la bacchetta dietro l'orecchio. Lea si avvicinò.
< Bu! > sentì alle sue spalle e si
pietrificò dallo
spavento, la ragazzina che leggeva alzò lo sguardo.
< Mirtilla smettila di spaventare la gente! >
Lea fissò intensamente gli occhi della Corvonero che la
scrutavano con curiosità, erano grandi e
sporgenti. Le
sembrò un po raccapricciante come ragazza, specialmente
quando
notò che il libro davanti a lei era messo al rovescio. Ma
poi
qualcosa di trasparente e bluastro le si piazzò davanti.
< Aaaaaaaaaaa > gridò d'impulso quando vide
che la cosa aveva proprio la forma di una ragazza fluttuante.
< Tranquilla è solo Mirtilla, non ti fa niente
>
< Ah, io sarei SOLO Mirtilla??!! Infatti chi si cura della
lamentosa
Mirtilla, è solo Mirtilla infondo, la solita e noiosa
Mirtilla!
> si lamentò lo spiritello.
< Scusami, non intendevo offenderti > si
giustificò la bionda.
Labyrint fissava Mirtilla affascinata, non aveva mai visto un fantasma
prima.
< Mirtilla...tu...tu sei...un fantasma? >
riuscì a dire finalmente.
< Mi prendi pure in giro adesso!? > si infuriò
lei e si precipitò in una delle tazze del cesso del bagno.
< Non ti preoccupare, fa così con tutti. Sai, hai
proprio
l'aria di chi non ha mai visto un fantasma... > intervenne la
Corvonero.
< Infatti no, mai >
< Davvero? Ma come è possibile!? Hogwarts ne
è piena!
> e la ragazza spalancò gli occhi ancora di
più.
< Ehm sono qui solo da un giorno... >
< Ma certo! Devi essere quella nuova, venuta da lontano! >
< Venuta da lontano...e così è questo che
vi hanno detto?... > constatò Labyrint.
< Come ti chiami? >
< Ma non c'eri al mio smistamento? >
< No, mi dispiace. Credevo di aver finalmente trovato un
nascondiglio dei Grilommosi*,
ma invece niente... >
< I Grilommosi? >
< Si, sono delle creaturine che influenzano le nostre scelte
degli
abiti da mettere e si nascondono negli armadi e nei cassetti dove
teniamo i vestiti >
< Ah... >
< Non mi hai ancora detto il tuo nome, comunque io sono Luna
Lovegood, piacere >
< Io sono Lea Labyrint >
< Bel nome >
< Anche il tuo...ma senti, come fai a leggere un libro al
contrario? > e Lea indicò il libro davanti a Luna.
< Veramente mi riesce molto meglio, è comodo! >
< Ah... >
< Che lezione hai? >
< Oddio è vero! Ho lezione! Credo di essere in
ritardo,
comunque ora ho lezione di... > e tirò fuori dalla
tasca
della divisa un foglio stropicciato sul quale erano scarabbocchiate le
sue materie. < Trasfigurazione! Ma non so quale aula sia, credo
di essermi persa nella scuola >
< Bene, io ho Erbologia, ma prima ti accompagno volentieri
> e Luna si alzò in piedi e chiuse il libro.
< Grazie mille! >
Le due ragazze si avviarono verso l'aula di Trasfigurazione. Lea
notò che Luna procedeva a passo saltellante e
trovò la
cosa molto simpatica così decise di imitarla.
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Angolo autrice:
RiCiao
a tutti!
Torno con un nuovo capitolo, scusate i ritardi ma ho veramente una vita
difficile in questi tempi, allora i *GRILOMMOSI, sono delle altre
creature frutto (o meno ) dell'immaginazione di Luna, mi sembrava
carino tentare qualcosa di nuovo. Spero vi piaccia la fiction,
commentate, ci tengo a dire che accetto anche le critiche, magari mi
aiuteranno a migliorare. Grazie dell'attenzione, ciao!
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Capitolo 4 *** Moi Lolita ***
capitolo 4
La
prima detensione
Lea non aveva sonno, perchè non
aveva proprio sonno! Continuava a rigirarsi nel letto ma non riusciva
ad addormentarsi. Aveva passato tutta la notte ad ascoltare i passi
regolari che procedevano a ritmo di marcia di Piton, che girava per i
corridoi dei Serpeverde controllando che fosse tutto a posto. In
realtà
doveva controllare che Lea non uscisse, perchè Silente
glielo
aveva
chiesto. La ragazza decise di alzarsi e uscire, dato che da almeno un
ora e mezza non sentiva più quei passi. Si vestì
velocemente e uscì dal
dormitorio per poi lasciare la scuola ed avviarsi verso la Foresta
Proibita, ci voleva andare solo perchè era "proibita" e Lea
era
disobbediente, era il suo carattere. Così
entrò
nella foresta e si lasciò
incantare dall'oscurità procedendo sempre più in
profondità e non
si sarebbe neanche fermata se non per uno strano rumore. All'inizio si
spaventò ma poi sentì come se qualcuno stesse
cantando e
si avviò verso
la direzione da dove proveniva il suono. Ormai vicina a
chiunque fosse che cantava, si nascose dietro un albero e
sbirciò. Era Luna! La ragazza che aveva conosciuto ieri e
stava
nutrendo un
orribile animale alato, notò con stupore che Luna non
portava
scarpe.
< Dove hai lasciato le tue scarpe? > disse uscendo allo
scoperto.
< Sono sparite, di nuovo, sospetto che i Nargilli ne siano
responsabili... >
< Di nuovo? >
< Ormai ci sono abituata, vengo spesso qui senza scarpe >
La
ragazza bionda parlava senza voltarsi, continuando a nutrire quel
mostro. Lea notò spaventata che ce n'erano tanti. Si
avvicinò alla
ragazza e la guardò.
La bionda ricambiò lo sguardo.
< Dimmi Luna, chi sono questi mostri? >
< Non sono mostri, sono semplicemente creature incomprese, si
chiamano Thestral
>
< Ah, capisco >
< Quindi tu...riesci a vederle, vuol dire che anche tu hai visto
la morte...io ho visto morire mia madre >
< Mi dispiace, io ho visto morire la mia migliore amica, ma
preferisco non parlarne >
<
Tranquilla > disse Luna e sorrise con quell'espressione
così calda,
così rassicurante che Lea ricambiò con un sorriso
uguale, si sentiva
davvero 'tranquilla'.
< Ti piacerebbe volare su un Thestral? Leggo nei tuoi occhi che
sei amante dell'avventura > disse la Corvonero.
< Buona idea! >
Lea si fece insegnare da Luna come salire sui Thestral e
quando furono pronte spiccarono il volo insieme.
Sorvolarono
buona parte del bosco e poi sorvolarono anche la scuola di Hogwarts
facendo manovre pericolose tra le torri. Mentre sorvolavano la scuola
passarono anche davanti ad un'ampia terrazzata da dove Piton stava
fissando il vuoto ma fu subito turbato dalla vista delle due ragazze
che volavano sui Thestral.
< Buon giorno Professore! > urlò Labyrint
salutandolo.
< Scendete immediatamente! >
Le due ragazze indirizzarono le creature volanti
verso la foresta, dove atterrarono e tornarono insieme nelle scuola,
correndo.
Piton le aspettava.
< Signorina Luna, non mi sarei
mai aspettato una simile sciocchezza da lei! Quanto a voi Labyrint, non
sono affatto sorpreso, dapprima mi avete dimostrato il vostro carattere
scellerato, intollerabile e il vostro analfabetismo! > disse con
un
ghigno < Questa sera tutte e due in punizione in aula pozioni!
>
aggiunse.
*
< Ben arrivate signorine, accomodatevi che vi interrogo su
alcune
pozioni che avrete, spero, studiato bene. Cominciamo con lei signorina
Lovegood, mi parli della pozione Restringente >
E Blah Blah Blah, almeno Labyrint sentì solo questo. Era
distratta da ogni minima cosa, stava osservando le varie pozioni
esposte sul tavolo davati a loro, una gialla, una rossa, una verde e
una...
< Di cosa stiamo parlando, signorina Labyrint? >
< Della Pozione Restringente >
< E cosa ha detto appena la signorina Lovegood al riguardo?
>
< Che questa pozione serve a far ringiovanire chi la beve
>
< Mi spiega, signorina Labyrint, come fa a stare attenta con
quell'aria distratta? >
< Non sono sicura di saper rispondere alla domanda, ma credo di
memorizzare anche involontariamente tutto ciò che viene
detto.. >
< Sembra che abbiamo una nuova ragazza prodigio > e Piton
la
fulminò con lo sguardo, poi proseguì
l'interrogazione di Luna.
Passarono un paio d'ore.
< Perfetto, eccellente a tutte e due, signorina Lovegood lei
potrebbe anche aumentare la sua velocità nell'esporre!
>
Luna fece un lieve cenno di sì con la testa.
< Ora potete andare >
Le due ragazze uscirono dall'aula e si avviarono con passo saltellante
verso la Sala da Pranzo per gustare la cena.
Davanti alla Sala Luna si fermò.
< E' così gentile da parte tua che mi hai
accompagnato per il corridoio, è come se fossimo amici!
>
< Infatti lo siamo! >
< Peccato che tu appartenga ad un altra casa > disse in
fine la
bionda con un dolce sorriso. Le due ragazze entrarono nella Sala mano
nella mano.
Poi si salutarono e Labyrint andò ad accomodarsi vicino a
Pansy che le aveva fatto posto spingendo via Goyle.
< Come mai stavi con Lunatica? >
< Perchè la trovo simpatica >
< Ma è pazza! Fidati! Parla sempre dell'esistenza di
creature strane come i Nagiggi o cosa... >
< Intendi i Nargilli? >
< Esatto! Fidati di me quella è completamente fusa!
Meglio evitarla >
< Bhè per me resta simpatica >
Pansy si rassegnò vedendo che Labyrint non era facile da
convincere.
< Che mi racconti di te? > chiese, sperando di ottenere
qualche informazione o dettaglio interessante.
< Oh, niente di speciale, mangiamo >
Draco irruppe in Sala, era in ritardo.
< Perchè Goyle è seduto all'altro capo del
tavolo? >
< Ehm Draco, ho pensato di fare un'eccezzione alla regola per
conoscere meglio la nuova arrivata >
< Ah, piacere Draco >
< Piacere Lea Labyrint >
< Si, ci siamo già visti a Pozioni, ti
chiamerò Laby,
perchè Lea è orrendo e Labyrint è
troppo lungo!
>
< Ok >
< Che mi racconti di te? > le chiese anche lui ma
distrattamente, senza alcuna
voglia di ottenere informazioni o dettagli, perchè non
gliene
fregava nulla, era stanco e affamato, infatti stava già
afferrando una coscia di pollo.
< Niente di speciale... >
< Fantastico > e addentò la coscia.
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Angolo autrice:
Alla fine sono
riuscita a postare un capitolo anche durante le vacanze! Per favore se
vi prendete la fatica di leggerlo commentate.
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Capitolo 5 *** Parachute ***
capitolo 5
L'amico di Labyrint
Labyrint stava correndo attraverso i corridoi verso la Sala Professori
quando urtò con la massima forza contro qualcosa di grande e
nero e cadde all'indietro.
< SIGNORINA LABYRINT, SI E' IMPAZZITA?! >
< Professor Piton! Professore scusi! Ehm ecco stavo andando in
Sala Professori... > disse balzando sù.
< ANDANDO? Lei stava volando come un razzo! Venga che
l'accompagno
IO in Sala Professori! > e così dicendo
afferrò la
ragazza per il colletto e la spinse in avanti verso la Sala. Entrarono.
Silente era seduto al tavolo e si alzò per salutare Labyrint.
< E' arrivato? > chiese la ragazza eccitatissima.
< Cosa? > chiese Piton.
< Severus, che ci fai qua? > chiese Silente.
< La ragazza correva per i corridoi come un ghepardo! >
rispose il professore di Pozioni.
< Oh, dopotutto, Severus, è anche comprensibile!
>
affermò Silente con un sorriso e Piton ci rimase male
perchè al grande mago non importò del
comportamento
selvaggio della ragazza.
< Allora? E' arrivato? >
< Si, si, il tuo amico è qua... >
< Questi giovani fidanzati! > si schifò Piton.
Labyrint si girò con una faccia stupita verso il professore
per poi scoppiare a ridere.
Gli occhi di Piton si spalancarono, come si permetteva quella ragazzina
di ridergli in faccia!
Silente non si curò di ciò che stava accadendo,
era
troppo impegnato a cacciare da sotto al tavolo un enorme scatola.
< E' qui! > disse.
< Un ragazzo in una scatola? > chiese Piton perplesso.
Silente lo guardò senza rispondergli e poi guardò
la
ragazza, che nel frattempo si era inginocchiata davanti alla scatola
che aveva dei piccoli buchi in superficie.
La scatola si scosse mentre le veloci mani bianche cadaveriche di
Labyrint cercavano di aprirla, infine ci riuscì.
Dalla scatola balzò fuori un boa gigantesco di colore verde.
< Sadeye*! > esclamò Labyrint mentre Piton
faceva un passo
indietro per lo spavento, che però era difficile da notare
sul
suo volto.
< Non può tenerlo! > protestò.
< Oh, si che può! è il suo animale da
compagnia, ne ha
bisogno, lo possiede da molti anni, la psicologa lo consiglia per
evitare un eventuale depressione > disse Silente guardando la
ragazza che accarezzava la testa del boa.
*
Finalmente arrivò il giorno tanto atteso da molti studenti,
il
giorno in cui si sarebbe scoperto chi fossero i tre fortunati maghi che
potevano partecipare al torneo. Lea era seduta vicino a Draco con una
faccia seccata, avrebbe tanto voluto partecipare a quel torneo, ma non
poteva, era troppo giovane. Appena chiamati, si guardò bene
i
tre vincitori e li derise insieme a Draco. Ma quando Silente
chiamò il nome di Harry si zittirono entrambi. Il ragazzo si
incamminò verso il grande mago che teneva in mano il pezzo
di
carta con scritto il suo nome ed allora Labyrint e Draco ricominciarono
a bisbigliare.
< Che imbroglione! > protestò la ragazza.
< Davvero un imbroglione! Chissà come avrà
fatto quel cretino di Potter! > concordò il biondo.
< Uffaaa > si lamentò scocciata Labyrint e
lanciò un pezzo di carne cruda al boa che le si
attorcigliava sui piedi.
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Angolo autrice:
*SADEYE è
il nome del boa
di Labyrint e significa letteralmente "Occhio triste" perchè
il
boa è cieco da un occhio. Vi ricordo inoltre che il capitolo
prende il primo nome da una canzone e in questo caso Parachute di
Cheryl Cole per sottolineare il rapporto profondo tra Lea e Sadeye, e
poi non dite che metto i titoli a casaccio ;) !!
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Capitolo 6 *** She's a Lady ***
sirena
Incidenti a
Pozioni
Era una giornata come le altre, passava troppo lenta. Finalmente
arrivò la lezione di Pozioni, la preferita di Labyrint.
< Oggi studieremo le diverse pozioni che causano mutamenti
genetici
> annunciò Piton e indicò le pozioni che
aveva
preparato sul tavolo.
La lezione passò in fretta e Lea riuscì ad
eccellere anche questa volta, suscitando la gelosia di Hermione.
< Professore come mai Lea ha preso un voto più alto
di me? > chiese.
< Perchè ha risposto a tutte le domande, invece lei,
signorina Granger, ci ha provato. >
Labyrint fece una linguaccia alla Griffondoro, che mutò la
sua espressione da mareggiata a offesa mortalmente.
Gli studenti si avviarono verso l'uscita dell'aula.
< La Granger sta perdendo colpi! > canticchiò
la serpeverde nel suo orecchio.
< Ma come ti permetti! >
< Scusi mia regina se la sto superando nelle materie... >
si
vantò Lea facendo diventare Hermione rossa di rabbia e le
diede
una spintarella.
< Adesso che scopo avrà la tua vita!? >
continuò a irritarla.
< Uuuuh che colpo basso Laby > disse Draco ridendo.
A queste parole Hermione si avviò verso Labyrint furibonda
per
darle una spinta che la mandò a sbattere contro il
tavolo
con le pozioni e alcune caddero
a terra, una viola andò a rovesciarsi sopra le gambe della
serpeverde. Piton intervenne immediatamente, afferrò Lea che
stava
cadendo e gridò < Tutti fuori! Subito! > e
tutti si
avviarono rapidamente verso
la porta a parte Hermione che fissava Lea che sembrava non stare
per niente bene. < Questo vale anche per lei, signorina Granger!
>
Quando tutti furono usciti Piton spinse Lea in un angolino e
tirò un tavolo davanti a lei.
< Si tolga subito ogni indumento dalla vita in giù!
>
< Perchè? > si lamentò lei
nervosamente.
< Lo faccia e basta! Immediatamente! >
Lea si mise all'opera e notò subito che mentre si sfilava le
mutande le sue cosce cominciavano ad unirsi.
< Oddio! Cosa mi succede!? > gridò in preda al
panico.
< Cerchi di stare tranquilla! >
Lea guardava la scena inorridita, le sue gambe si unirono e
cominciarono a mutare, la pelle divenne dura, squamosa e viola. Infine
le spuntarono delle pinne laterali di un viola più scuro e
una
grande finale, affilata come una lama. La serpeverde guardò
il
suo Professore che intanto stava esaminando la boccetta da cui
proveniva il liquido.
< Esattamente come pensavo, Pozione Sirenis, ti stai
trasformando in una...Sirena degli Oceani >
< E che roba è? > chiese Lea in preda alla
nausea.
< Sirena di acqua salata, appena ti sarai trasformata
completamente ti troveremo una sistemazione >
< Sistemazione?! >
< Si, ecco...non ho ancora una pozione per guarirti, la
dovrò preparare e ci vorrà qualche giorno >
< Qualche giorno!? > Labyrint vomitò sul
pavimento vicino alla sua bella coda da sirena.
Piton si avvicinò e versò un liquido su un
fazzoletto
mentre la serpeverde si dimenava dal dolore. Poco dopo
spuntarono delle branchie su entrambi i lati del suo collo. Il
Professore di Pozioni
le mise il fazzoletto sulle branchie.
< E' acqua salata, almeno una parte del tuo corpo deve essere
bagnata oppure morirai disidratata > spiegò.
< Ah fantastico > disse la serpeverde e si accorse quanto
secca era diventata la sua gola.
Piton la prese in braccio e la portò nei bagni infestati da
Mirtilla facendola sedere nel lavandino e dandole in mano il fazzoletto
da tenere sulle branchie.
< Qui non ti disturberà nessuno, aspettami qui
tornerò
a prenderti dopo aver parlato con Silente, mi raccomando non muoverti!
>
< Come se potessi... >
*
Piton
bussò alla grande porta.
< Entra pure > sentì la voce di Silente che
stava seduto al suo tavolo ordinando dei fogli.
< Albus è successa una cosa gravissima > si
agitò il Professore di Pozioni.
< E' forse morto uno dei nostri studenti? >
< No ma.. >
< E' forse morto uno dei nostri professori? >
< No ma.. >
< La cosa non può essere così grave
infondo >
< Invece lo è! Labyrit è stata trasformata
in una
sirena d'Oceano e ho bisogno di un sacco di ingredienti per preparare
una pozioni per curarla! >
< Questo è grave... >
< Ecco > sussurrò Piton quasi a se stesso
< Adesso dove la mettiamo? > continuò a voce
normale.
< Nell'Oceano > rispose Silente come se fosse ovvio.
< Apprezzo la sua calma e il suo immancabile senso dell'umorismo
ma io parlo seriamente >
< Bhè non si puo proprio sistemare tra le sirene del
Lago Nero? >
< Ma no! Non nell'acqua dolce! E poi quelle sono sirene di Lago!
Se
la mettessimo insieme a loro potrebbero ucciderla! Le sirene d'Oceano
erano quelle che con il loro canto e la loro straordinaria bellezza
facevano naufragare i marinai quindi sono incompatibili con quelle di
Lago >
< Quindi suppongo che adesso Lea avrà una bellissima
voce >
< Si è probabile ma qui il problema è un
altro! La
dobbiamo sistemare fuori dal castello! E' diventata pericolosa! >
< Si capisco, non ci resta che creare una piscina da riempire
con acqua di mare tra il campo di Quidditch e il Lago >
< Si perfetto >
< Quanto dovrebbe essere grande? >
< La migliore sarebbe una piscina quadrata abbastanza grande ma
specialmente molto profonda e sarebbe opportuno posizionare sul fondale
piante marine e alghe in gran quantità dato che le sirene
d'Oceano si cibano di quelle e ovviamente di carne umana ma non credo
sarà necessario dato che le sirene passavano lunghi periodi
in
attesa delle navi sulle quali viaggiavano le loro prede. Ah e mi
raccomando niente scalini, la coda potrebbe andare a incastrarvisi!
>
< Va bene Severus, mi metto subito all'opera, tu occupati di
Labyrint >
< E' sicuro che non ha bisogno d'aiuto? >
< Sicurissimo > sorrise Silente prendendo la sua
bacchetta dal tavolo e si avviò verso l'uscita.
Piton restò un attimo a pensare. Si procurò un
sacco e lo
bucò in più punti, lo bagnò di acqua
salata e dopo
tornò nei bagni di Mirtilla e trovò Labyrint che
si
dimenava per terra.
< Lei non riesce a stare due minuti senza combinare un
pasticcio? > le chiese mettendola nel sacco.
< Chi ha spento la luce > si sentì dal sacco.
< Questa battuta è già stata utilizzata in
più
contesti, non è divertente > disse il Professore ma
lo stesso
gli scappò un sorrisino beffardo di quelli che sapeva fare
solo
lui mentre Labyrint si sistemava nel sacco.
*
Labyrint stava tranquillamente nella sua nuova piscina, guardando il
cielo. La coda si muoveva a destra e a sinistra immersa nell'acqua.
Hermione si stava avvicinando fino ad arrivare alle sue spalle.
< Lea... >
< Oddio! > si prese un colpo quella e si voltò
all'indietro reggendosi con le mani al bordo della piscina.
< Ciao, ehm io volevo ecco...scusa Lea, ti ho causato un bel
guaio!
Il mio comportamento è stato immaturo ma magari la prossima
volta evita di dirmi... > La griffondoro parlava sempre
più
lentamente e si avvicinava alla faccia della serpeverde che non capiva
cosa stesse succedendo. Ad un certo punto la baciò. Labyrint
si
prese un colpo e si ritirò in acqua, Hermione stava per
saltare
nella piscina per raggiungerla quando una mano la afferrò
per la
divisa.
< Signorina Granger vada via immediatamente > disse Piton.
La faccia della griffondoro era come ipnotizzata così la
scosse.
< Ma cosa... > cominciò Hermione riprendendosi.
< Le sirene sono pericolose! 10 punti meno ai Griffondoro
perchè non lo sapeva! >
Hermione si guardò intorno spaesata e poi corse via.
Qualche ora dopo arrivò anche Luna per salutare la sua nuova
amica, vedere la sua coda ed assicurarla che si stava occupando lei di
Sadeye, ma fu fermata e mandata via dal Professor
Piton molto prima di poterla vedere.
*
Piton
era riuscito finalmente a finire la pozione per curare Labyrint e si
avviò alla piscina per fargliela bere.
< Buongiorno > la salutò. Era bellissima,
anche se era
esattamente come prima per metà del corpo, aveva qualcosa di
speciale, era così bella che nessuno al mondo avrebbe potuto
immaginare una creatura più bella di lei. Piton si
inginocchiò per darle la pozione e Lea lo guardò.
Aveva
degli occhi verdi stupendi come le pietre preziose, i capelli castani
le si erano asciugati al sole e ricadevano lisci sulle spalle, la
frangia laterale le copriva metà dell'occhio destro. Era
bellissima, la più bellissima che... Piton si
ritrovò a
baciarla e scattò in piedi inorridito, ma intorno la piscina
era
bagnato e scivoloso così finì per scivolare e
cadere in
acqua. Lea scoppiò a ridere e non riuscì a
smettere
mentre il Professore usciva bagnato e gocciolante dalla testa ai piedi
dalla piscina.
< Tieni > le disse seccamente e arrabbiato per
l'umiliazione mentre le rifilava in mano la pozione senza guardarla.
Labyrint la bevve e risentì quello strano dolore simile ad
un
formicolio nelle gambe, era di nuovo umana. Piton le aveva portato i
pantaloni e Lea se li mise in acqua poi si arrampicò fuori
dalla
grande vasca che ora le sembrava così spaventosamente
profonda.
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