Non credevo fosse vero...

di Viola_Mitchell
(/viewuser.php?uid=180968)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 -Let love in- ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 -Eppure M'Hai Cambiato La Vita- ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 -Memories Of Me And You- ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 Di sicuro non sono una scrittrice..non sono mai stata brava con le parole, né a metterle in rima, né in prosa..anzi no, in prosa diciamo che me la cavo..quanto basta per far capire chi sono, stilare un elenco, svolgere un compito d'italiano. So anche scrivere un curriculum se può interessare, ma libri, racconti..beh proprio no, non sono cose per me. Eppure mentre ascoltavo un pezzo di Masini..che poi è stato scritto da Beppe Dati, ma non penso lo sappiate..non lo sa nessuno in fondo..mi è venuta voglia di scrivere. E non so perchè l'ho fatto. Ho da rivedere, attenzione rivedere/studiare...più o meno sono sinonimi no?..Una decina di pagine di fisica e un modulo di storia. Non male, tutto per domani, ma non mi importa. “Bella stronza con il culo sul Ferrari di quell'essere arrogante..Ma se Dio ti ha fatto bella come il cielo e come il mare a che cosa ti ribelli di chi ti vuoi vendicare” E poi la parte della spilla...i primi soldi..la stella. La sua stella. Ma che senso ha ascoltare questa canzone? Non è che stiamo insieme, CI FREQUENTIAMO. DA AMICI. Frequentarsi, preoccupandosi l'uno per l'altra..è sempre, pure sempre un frequentarsi. Eppure m'hai detto che finiremo così. Che sono bella, che finirò con qualcuno con più soldi, più bellezza, più tutto. Ma non capisci..il fatto è che non me ne frega nulla..posso essere la donna più bella dell'universo ma non voglio. Non mi va, è che quando cerco di guardare un altro..non provo NIENTE. Nulla. Niente. Anzi, mi rimprovero, non mi faccio altro che schifo..non l'avevo mai fatto, no. Non per fare la santarellina ma...gli altri li ho sempre guardati, sempre. Mi piace essere del parere che ho gli occhi, guardo. Però sto dicendo cavolate...lo faccio sempre, sono solita farlo..è nella norma. Il fatto è che mi manchi, Henry..mi manchi perchè abbiamo condiviso tutto, mi manchi perchè non so che fare per tenerti stretto a me. È vero, ci siamo sentiti stamattina, prima che partissi, è vero, ascolto le canzoni che m'hai lasciato...ma il fatto che non riesca a scrivere di te un po' mi frena..perchè il cuore non si ferma, e tenere quel telefono lì, fermo, tenere il corpo qui, su questa stramaledetta sedia, non essere accanto a te, mi fa male. Non perchè non mi fidi di te, anzi, m'hai sempre dimostrato il contrario. Ma solo perchè mi sento impotente, incapace di far innamorare..Sono una muscista. Non so scrivere canzoni. Io ci provo a creare l'armonia, a riordinare le parole, io lo giuro, ci provo, ma nulla è alla tua altezza. A volte vorrei solo poter volare lì da te. Un bacio aggiusterebbe tutto. Come stamattina, come te che cerchi di farmi ridere al telefono, mentre finisci la sigaretta. E io che prendo il vizio insieme a te...


 Comunque sono Betty, Cass...Sono io, non ha importanza il nome. Odiavo Masini, odiavo la musica italiana, tranne poche eccezioni, odiavo la volgarità, le sigarette, l'alcool, i cantanti, volevo sposarmi e tenermi vergine. Ora non credo nel matrimonio, leggo Bukowski, bevo, con moderazione, ci tengo a specificarlo..le mie sigarette le ho fumate e sono una mezza cantante. Ecco....Però qualche tempo fa sono cresciuta un po'...e non mi sono innamorata, solo che ..


 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Solo che ieri sono uscita. E fin qui non c'è nulla di innaturale, no? Però prima ho guardato la partita. Milan-Roma. Un clamoroso 2-1. Avevo giocato anche la schedina, puntando sul 2-1 netto per il Milan. Infatti ho vinto. Anche se la vittoria più grande è stata la Tennents che ha accompagnato una cenetta prettamente inglese. La Tennent's si. Perchè la Peroni di ieri pomeriggio non m'ha soddisfatta, perchè la birra inglese che ho finito dopo la Tennents, il bicchierino di rum e il vino bevuto oggi a pranzo, un altro po' di Peroni e il cocktail Vodka/fragole/Coca Cola non m'hanno soddisfatta. No. Non sono un'ubriaca, non dipendo dall'alcool. Solo che, NE AVEVO VOGLIA. Molto spesso la gente non fa ciò che desidera perchè ne ha voglia. Lo fa perchè la massa lo fa, lo fa perchè fa figo farlo. Io non sono così. Ho parlato col mio amico prima. Si L'AMICO. E m'ha detto che faccio bene. È una cosa che condivido, penso che lo ascolterò. Piuttosto mi sono rotta le scatole della gente che mi dice cosa devo fare. Devo sposarmi. Ma chi cavolo ti dice che voglia? Devi, devi, dovresti. Che il dovresti si usa solo per addolcire la cosa. È un obbligo comunque. Ma DEVO cosa?? Comunque, qui dovrei scrivere cose che possano interessare, non una cazzata dietro l'altra. Sinceramente scrivo perchè MI VA DI FARLO. Il resto non m'importa. Se vi piace, bene, altrimenti, mi spiace, non sono il prototipo di ragazza immagine/venduta che cercate, suonate il campanello e avanti un'altra. Ditemi una cosa, di che volete che vi parli? Potremmo raggiungere un compromesso no? No. M'hanno detto che per ottenere qualcosa, io devo rinunciare a un pezzettino dei miei valori, e loro a un pezzo di ciò che desiderano, compromesso ottenuto, felici tutti. No Dio!! Non si ragiona così! È per questo che il mondo fa schifo, perchè la gente non ha il coraggio di farsi rispettare. E zio Buko ne sa qualcosa. Ora non vi riporto la citazione o mi mettono il rating rosso. E io l'ho messo arancione. Ma anche questo è un compromesso. E pensare che sono appena scesa ad uno schifoso, banale, inutile compromesso. Anzi, inutile no. Tornerò a suonare, sapete? Se mi va bene, incido anche qualche pezzo. Ma è per migliorarmi, e mi sta bene. Non accetterò mai più altri ricatti, perchè per una come me, il minimo sarebbe andare a letto col discografico e NON MI VA. A meno che il discografico non sia il mio ragazzo. E li avrei fortuna. Una vita perfetta. Ma cos'è poi la perfezione?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 
Cos'è la perfezione dicevo? Ma posso replicare con un Cos'è la felicità..

Forse la felicità non esiste. Non penso esista qualcosa di effimero..o semplicemente felicità è un sinonimo di attimo. Attimo si. Perchè non si può essere più felici di un attimo. Le cose ci sfuggono di mano, e questi attimi dobbiamo pagarli cari, poi, al cospetto della vita. Ma ne vale davvero la pena? Cioè, vale la pena soffrire per un attimo? E perchè le persone che MERITANO di essere felici son quelle che soffrono sempre di più? O Dio Santo, ma esisti? A volte mi sento così impotente che tutto ciò che faccio prima di addormentarmi è il segno della croce seguito da un “Stagli accanto” Che poi il destinatario spesso cambia, ma forse è solo un modo per sentirmi più vicino a chi voglio bene. VICINO. Che parolone. Anche questo è un concetto ambiguo, piuttosto detestabile. SI, mi fa schifo. La vicinanza, la lontananza mi fanno schifo. Sto così bene quando sono sola, con i miei pensieri, chi dovrei avere VICINO? Una birra, un buon CD...Ah, dannazione, avrei qualcosa vicino, quindi non si è MAI soli, neppure quando si crede di esserlo. Però spesso, abbiamo vicino persone che in realtà sono lontane. Persone che desideriamo vicine, invece sono MATERIALMENTE lontane. Materia del cavolo, hai iniziato a rompere con l'accezione di materia scolastica, ora continui con un'altra delle tue stupide facce. Eppure...sarebbe tutto un po' più diverso con qualche carezza in più, no? Sarebbe più rincuorante, mi sentirei meno inutile. I N U T I L E...io sono inutile, il mondo è inutile, i pregiudizi sono inutili, le scelte sono inutili, l'inutilità stessa è inutile. Quello che è utile è una carezza prima di addormentarsi, un caffè appena svegli, una presenza fisica. Questo è UTILE. Credo che poi infondo, spetti a noi decidere cosa sia utile o meno, per noi stessi.. per il mondo? Ma vabbè quella è solo presunzione. La politica è presunzione. Con che coraggio un solo uomo pretende di essere in grado di governare una nazione intera? L'amore è presunzione. Con che coraggio una donna pretende di essere L'UNICA per qualcuno che ne avrà viste migliaia e ne vedrà altrettante? In fondo è tutta una questione di coraggio...magari rischiando si può provare a diventare la più importante e non l'unica. Rischiando si può essere il miglior leader di un pezzetto di storia. Ma solo rischiando..avendo coraggio. E così ritorniamo al discorso chiave, la felicità che è sinonimo di attimo perchè inevitabilmente, siamo destinati a perdere chi abbiamo accanto, a perdere il potere, i consensi; tutto ciò che è felicità, dura un attimo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Sto ascoltando un live di Bryan Adams. È spettacolare, altro che Bon Jovi. Eh, già. Non avevo mai messo in dubbio i miei preferiti. Semplicemente perchè sono i miei miti, solo perchè sono i miei preferiti. Per una cosa o per un'altra..Ma quando mai noi mettiamo in dubbio qualcosa? Quando mai mettiamo in dubbio noi stessi, soprattutto. Presunzione. Domina nella società moderna. Eppure io mi sento tanto incapace, tanto “piccola” di fronte alle varie occasioni e situazioni che la vita mi offre. Sembra abbia sempre paura di qualcosa, anche se ho la certezza di essere amata. Domani parto per Roma. Pensare che lì trascorrerò la parte più bella della mia vita, la MIA, mi eccita da morire...Vado un po' a dormire, che stasera non potrò...a prestissimo..

 

 


Perfetto. Quant'è bella Roma? Troppo. Comunque, tornando a noi, ho comprato un foulard con la bandiera Americana..ma non è che sono contenta per un semplice foulard. Piuttosto lo sono per quello che m'ha insegnato. Ma quanto diamine cambiano le persone? No che poi sai qual è il bello che vogliono aver ragione. Ti prendono per “sgualdrina” per un po' di schiena che si vede. Dicono che sei cambiata e fai schifo. Quando la religione diventa una legge, un obbligo, ma che vuol dire? Vuol dire che si affida tutto a Dio perchè non si ha il coraggio di dire “Ho sbagliato” oppure “Non sono in grado, non so stato capace” Ora si dice “Per volere del Signore” Ma de che!!!!!!! Il Signore un cavolo, mica ti manda all'inferno se ti si vede un po' il fianco. Fanatismo, Esasperazione. Ma andate va. Premetto che sono credente. In un certo senso. Ma se mi dipingete tutto così beh, dite al VOSTRO Dio che ritorni ad insegnarvi qualcosa. E dato che siamo in clima di tabù..Non mi sposo. Non ci arrivo vergine al matrimonio. Non mi sposo. Sono solo cazzate. Amare qualcuno non significa FIRMARE UNA CARTA. Significa dimostrarglielo ogni giorno. E non solo a letto. Anzi, quello viene dopo. Ma se il VOSTRO (perchè il mio non è così) Dio, dite che predica amore, che male c'è a donarsi al proprio amato? Madonna se vi contraddicete da soli. E sto andando “offtopic” se così si può dire, ma io 'ste cose non le concepisco queste esasperazioni.....ragazzine che ti chiamano -donna di facili costumi- diciamo così vah, in nome del loro Dio e poi che fanno? Mancano di umiltà o son le prime a peccare. Ma andatevene vah. Tanta presunzione. Hai detto basta, sei felice, tanti auguri. Ma chi cavolo sei diventata? No, e basta mo che mi sto a incazzà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

******

Parliamo di cose serie.

Ma che c'è di serio in un racconto che non so manco se sarà letto? Nulla..Eppure continuo a scrivere. Forse perchè, inconsciamente tutti desideriamo essere amati per ciò che siamo, condividere ciò che amiamo. Sono reduce da una telefonata di due ore..ho aperto questa pagina e ho un po' paura di ciò che succederà dopo...Il fatto è che ho una paura immensa di non essere all'altezza, l'ho già scritto? Vorrei imparare ad amare. Vorrei correggere i miei difetti e provare Anche solo un minuto ad essere quella giusta. Nel frattempo provo, anche solo per più di un minuto a essere quella che studia biologia..!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 -Let love in- ***


 
Okey. Lo so che si scrive “Okay” ma a me piace scriverlo con le “e”. Anche il mio T9 lo scrive con la “e”. Stamattina mentre mi preparavo un tè mi ha chiamato il mio ragazzo. Mio. Perchè mio? Non è che una persona appartenga ad un'altra...io non sono il tipo possessivo, sono una ragazza che non opprime. Insomma, anche gelosa, ma in buona misura. Il fatto che “io sia femmina” compromette tutto, poiché “Femmina” è una prerogativa per essere “rompi . Scatole”.. vabbè, i misteri del mondo maschile...comunque, dicevo. Stamattina m'ha chiamata il mio ragazzo. È felice...Non riesco a capire come mai sia così raggiante ultimamente..se per la sua carriera, se perchè è semplicemente un buon periodo, o se io, al suo fianco, lo faccia stare bene. Questo non lo capirò mai. Mi stimo troppo poco per sentirmi importante per qualcuno. Specialmente per qualcuno di così speciale..eppure non credevo di esser capace di far innamorare. Non credevo nemmeno di saper scrivere, eppure sono qui a farlo..Ci sono troppe cose che non pensiamo di saper fare e poi, incondizionatamente le realizziamo. Magari anche molto bene, magari no...però almeno ci proviamo, almeno le viviamo...”Non ho paura della morte, ma della gente che non vive”...Zio Buko, sei un mito immenso...Poi pensavo qualcosa. Come si fa ad amare? Cos'è l'amore? Perchè non si trova così facilmente? Io credo di averlo trovato, perchè te lo senti...quando ami qualcuno, il mondo attorno a te cambia. Non sei tu a cambiare. È il mondo. Sono gli occhi con cui vedi ciò che ti circonda che imparano a guardare in modo diverso...un modo più completo..un modo più vero. Se riesci a riconoscere l'amore, hai vinto. Hai capito che significa vivere. Perchè con la persona giusta, non fai sacrifici...c'è sempre qualcosa che vi faccia esser felici di stare insieme..una birra al momento giusto, un “Amore esci con gli amici, ci sentiamo dopo” Si. Perchè noi donne siamo troppo possessive..Perciò non sappiamo amare..Gli uomini, quelli veri, sono semplici. Sinceri, se amano. La parte difficile sta nel tener stretta la tua metà. In quello non ci riuscirò mai. Non sarei mai e poi mai capace di rendermi desiderabile...io stessa desidero passare meno tempo possibile con il mio corpo, con il mio modo di pensare...immaginiamoci un altro...eppure, spesso, vorrei dargli di più...vorrei dare ciò che si merita, ringraziarlo per quello che mi ha insegnato..ringraziarlo per avermi fatto ritornare il sorriso...per starmi accanto...perchè se ho bisogno basta chiamare...Amore è questo, no? Contare sull'altro...costruire qualcosa...confrontarsi. Sentirsi vicini, non esserlo...Eppure l'amore è una trappola. “Please forgive me, I don't know what I do”. Perdonami, non so che cosa stia facendo. “Forgive me, I can't stop lovin'you” Perdonami, non POSSO smettere di amarti. Non dipende da noi, l'amore. Capita...e se è vero, non finisce mai. Perchè in amore si CADE. Ebbene si, c a d e. Saranno mica stupidi gli inglesi a dire Fall in Love. (lett. Cadere in amore) è come una trappola, ci cadiamo ma non sappiamo né come, né perchè, né che troviamo dopo..Dio, sembro quasi romantica eh? Lo sono solo a volte...ma non troppo..essere sdolcinati fa male. Alla salute propria e a quella degli altri!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 5 -Eppure M'Hai Cambiato La Vita- ***


 
  Sono a letto..già..ho le caviglie scoperte e so che questo ti farebbe impazzire...non sono per niente sexy...capelli sciolti e pigiama attillato..niente vestagliette e baby dolls..sono me stessa. È incredibile come sia bello sciogliere i capelli e stendersi..le coperte sono calde e se allungo la gamba ti sfioro i piedi..Dio, sei così stupendamente perfetto mentre dormi..e sorridi. Chissà che sogni..poggio un piede sul parquet...è caldo..c'è su ancora il mio reggiseno..nero, con il tulle a strisce..un po' di glitter dorato e quel balconcino che ti piace tanto..ero carina stasera..mi sentivo bella..Dio, m'hai fatta sentire donna...perchè siamo tutte femmine, la maggior parte di noi, eterne ragazzine..poche diventano donne...e quando un uomo ti fa sentire tale, devi star ben attenta a non fartelo scappare..Ora mi accarezzi il fianco...è come se mi facessi il solletico...ma devo star attenta a non ridere..non vorrei svegliarti..Mi piace da morire quando fai scivolare le dita sulla mia schiena... ma ancor di più quando stai lì seduto sul letto e mi osservi mentre metto il rossetto..muori dalla voglia di prendermi per i fianchi e stringermi, lo so..è bello leggertelo negli occhi..ed è stupendo che tu mi abbia desiderata per tutto questo tempo..non pensavo mi avresti mai amata, non così. Avevo paura di essere una delle tante, ma poi..mi volto e sei lì che sorridi, con quel braccio attorno alla mia vita come se volessi proteggere quel piccolo disegno che ho sotto al seno..mi piace anche quando mi svegli con il caffè..-e si, sto sorridendo-..la tazzina sul comodino, il sapore di caffè sulle tue labbra, mentre sei seduto accanto a me e cerchi di svegliarmi con qualche melodia alla chitarra..arrangiata lì per lì...anche se più che altro, con una leonessa del genere, cerchi di non farti mandare a quel paese..e io che sorrido e ti accarezzo il viso..e cerco le tue labbra..Amore, chi l'avrebbe mai detto? La parte bella è che poi, dopo esser stati svegli tutta la notte, ci rimettiamo a dormire...”Eppure m'hai cambiato la vita..” M'hai dato la vita dei miei sogni, dove nessuno mi giudica, nessuno mi vuole perfetta, dove sei sempre pronto ad accarezzarmi e darmi fiducia...e spero di non averti deluso...perchè morirei dentro...Dal canto mio, io sono davvero molto orgogliosa di te, di ciò che ti sei costruito, di come mi fai sentir donna...ripeto. Non cambierei niente. Ricordo quando m'hai accompagnata a fare quel maledetto tatuaggio...oddio..piangevo quasi..”Ma lo vuoi questo tatuaggio o no?” “ Si ma...gli aghi, e l'inchiostro...” “Marzia se non lo vuoi, non c'è niente da...” “No, io lo voglio però ho paura..ho una paura assurda..” “Va bene, ci sono io. Andiamo a fare sto tatuaggio”. Mi tenevi a te come una bimba che vuol correre in mezzo alla strada, ma non sa né attraversare né evitare le auto..come un cucciolo da proteggere...la tua cucciola..la tua piccola roar.. sto morendo di freddo..e il cd che avevo messo in riproduzione qualche minuto fa è appena finito...ho voglia di cambiarlo...e, per una volta aspettare che apra i tuoi occhi, e baci le mie labbra al sapore di caffè...Oggi sarò io ad accarezzarti il viso, e non sarà l'unica volta..

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***



Ieri sera è stato alquanto divertente...magari posso ammetterlo. Ieri sera sono andata ad una specie di festa..beh, era una festa a tutti gli effetti. Ed ero sola. Sola perchè non so per quale assurdo motivo fossi senza la mia “dolce metà” che poi, dolce...solo a tratti, mia, non se ne parla, metà beh...ma esiste sto ragazzo o no? Uhm. Allora, dicevo. Vestito blu cobalto, scollo a cuore senza spalline, abbastanza sopra le ginocchia...C'era il barista che ci provava...magari gli piacevano le mie gambe, bah...Sinceramente dopo aver brindato con lui me ne sono andata a sedere e finire la prima birra..ero lì che pensavo, a chi mi aveva cambiato la vita...era poco tempo insomma che ci conoscevamo..ma in soli due mesi era cambiato semplicemente tutto...forse perchè sono stati i mesi più importanti e delicati di questo periodo, forse semplicemente perchè stavo facendo caso a quanto stavo crescendo...e non ero sola. Forse cresci quando inizi a metterti in dubbio, quando affronti le situazioni così come ti vengono poste, o quando riesci a controllare la tua vita, i sentimenti. Per qualcuno crescere è anche non sapersi perdere in una città nuova, o mettere il piede sull'acceleratore e guidare per 100 metri. Per me crescere non è qualcosa in particolare. Crescere è imparare a volare da soli senza aver paura di chiedere aiuto a chi ci vuole bene. È il perfetto connubio tra guardare il mondo con gli occhi di un bambino, e mantenere un animo disilluso. Mi sono accorta di crescere quando ho iniziato a guidare, quando ho iniziato a far tardi la sera, quando avevo voglia di amare, quando ascoltando una canzone di De André ne ho compreso il senso più profondo. L'amore, quello vero fa crescere. Eppure tutti predicano amore, tutti predicano maturità, ma nessuno, in fin dei conti diventa adulto..magari solo anagraficamente, però siamo tutti bimbi, per metà...imprescindibilmente.

“Stasera sei lontana, mentre io penso a te, eppure sei vicina a me, non chiedermi perchè” … Sono passati tre o quattro giorni da quando ho ricominciato a scrivere canzoni...Sono passati meno di sette giorni da quando ho deciso di prendere in pugno il mio futuro, e scegliere di essere felice. Ieri, no aspetta l'altro ieri, mi hanno comunicato che dovrò trascorrere due giorni a Roma, per prender parte a be due concerti. Quello che ho sempre sognato no? In un modo o in un altro ci sto riuscendo, a quanto pare...ero felicissima. Sarà una bella sorpresa, spero...Comunque spero di aver un po' di tempo...appena l'ho saputo, la prima cosa che ho pensato è stata: è fatta. Vado anche a trovare Rino. Rino, il mitico Rino Gaetano. Beh se non pensate che lui sia un Dio, allora ci credo che vanno avanti solo ragazzini di massimo 25 anni sui quali sbava mezzo mondo..Giuro che fino all'anno scorso, le ho sempre solo conosciute queste canzoni italiane, di Rino, Lucio Dalla, Faber, Gaber, Guccini, Lucio Battisti...quand'ero piccolissima le ascoltavo, poi ho iniziato a schifare la musica italiana, dominata da Amici & Xfactor, e ho un po' accantonato queste immense colonne, che SONO la musica italiana e d'oltreoceano. Devo andare a trovare Rino, devo dare il meglio di me come musicista, devo ringraziare qualche persona speciale. Devo farlo, o ne avrò sempre il rimpianto.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


 

Ero alla scrivania un po' di tempo fa...quegli incontri inaspettati, quelle cose che ti mancano non tornano più.. non una volta che se ne sono andate. Il fatto è che nel momento in cui la persona in questione o il suddetto sentimento vanno via, è sempre un colpo profondo, che fa male. Quando una persona va via, è perchè non c'è mai stata. E forse mai ci sarà.

Quando una persona non si fa sentire, pensiamo sempre che sia andata via..Ma se tra tutti i suoi problemi trova tempo per dirti quanto sia importante, per dimostrarti con un piccolo gesto che ti ama, sta sicura che non se n'è mai andata. Le persone di cui ci affezioniamo, i cui sentimenti sono reciproci, non vanno mai via. Sono sempre lì. Come le stelle.. Solo che spesso, quando si ama, si è egoisti. “Io penso al mio bene, non mi faccio prendere in giro, deve fare così, punto.” Errore. Lì non si ama. Amare è rinunciare a sé stessi per l'altro. L'amore è sapere che nonostante tutto nella vita hai una certezza che risponde al suo nome.

Però io non so se ti amo. Non so nemmeno se tu ami me..so solo di sentirmi bene, e qualunque cosa sia, non voglio finisca...

Pensavo che le ferite rimangono sempre. Aperte o sotto forma di cicatrice, ma rimangono sempre lì a ricordarci cosa abbiamo vissuto, quanto male ci siamo fatti, quale male ci ha colpiti. Poi arriva qualcuno, non si sa bene come, nemmeno perchè, figurati.. non ci aspetteremo mai una cosa simile eppure... arriva chi ci da la forza di addolcire quel dolore, rimarginare la ferita. C'è chi ci medica, chi ci cura. Non è importante sapere perchè, come.. dobbiamo solo essere fortunati per ciò che ci è capitato.. Nella mia vita mi sono affezionata a tante di quelle persone. Sbagliate o sbagliando, non lo so. Devo dire che ora come ora le ferite me le sono sempre medicate da sola, così come ho provato a farlo per chi voglio bene... strappando un sorriso, una risata..scacciandogli via i pensieri. Non credo di essere una brutta persona, dopo tutto...ho i miei difetti, è giusto che sia così. Solo che..penso di aver imparato più in questi 2 mesi (quasi 3) che in tutto il resto della mia vita. Le esperienze fanno crescere e le cose belle succedono. Il solo prima o poi splenderà se così si puo' dire.. per ora il bilancio è positivo, è tutto perfetto... Accanto ho delle persone davvero importanti.. chi m'ha fatto crescere, chi m'ha aiutato a rialzarmi, chi è sempre dall'altra parte del telefono...Saranno tutti nomi inventati, ovviamente, ma trovo giusto scriverlo e ringraziare chi per me c'è sempre stato....Iniziamo così, poi vediamo come continua...perchè in una storia che si rispetti, i personaggi si descrivono, e io non ho intenzione di finirla qui...

Grazie.. Henry. Con te son cresciuta..ho imparato ad aspettare, ho imparato a rispettare i tempi, i punti di vista, le decisioni...ho imparato a guardare il mondo con i miei occhi, un po' d'illusione e tanta disillusione...la dolcezza, ampliare i miei orizzonti e giudicare la complessità, non avere pregiudizi, non perdermi mai, non perdere quello che mi rende “speciale”. Mi hai insegnato a credere in me stessa..e con il tuo cinismo, mi hai insegnato a vivere. Streghetta...la mia piccola strega innamorata....sei una cucciola indifesa quando mi parli...dolcissima...vorrei fare di più per te, mi rendi felice, mi fai ridere, sorridere e divertire.. :) quanti abbracci ho da darti, quante birre da offrirti!!! Mi hai insegnato a credere nelle coincidenze, nei doni della vita, mi hai insegnato a voler bene e non rimpiangere nulla...e ti adoro da morire..ho bisogno di te, e del tuo sorriso..

Poi c'è chi devi ringraziare perchè fa parte della tua vita pressocchè da sempre, e ti vede crescere, cambiare...fare cazzate, diventare migliore..chi le cazzate le fa con te, con cui litighi e resti fino alle due di notte solo per far pace, o risolvere casini...quei rapporti speciali che seppur volessi spezzare è impossibile..C'è Chi legge pazientemente ciò che scrivo, mi da coraggio..C'è chi semplicemente mi vuole bene, GRAZIE. Grazie a tutti davvero, grazie a chi leggerà i prossimi capitoli, grazie a chi chiuderà il libro dopo questo capitolo, grazie a chi solo ha speso un secondo della sua vita per me. Perchè il tempo non torna, e non vorrei aveste il rimpianto di averne perso con me...non mi piace deludere chi voglio bene....  

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 -Memories Of Me And You- ***


 

 

«E tu?» chiese Karla girandosi verso di me.

«Io cosa?» chiesi sorridendo.

«Se potessi essere felice, veramente felice per un breve

periodo, ma se sapessi in anticipo che la felicità si tramuterebbe

in tristezza, e alla fine causerebbe sofferenza, l'accetteresti

comunque?»

 

La ragazzina annota con cura il numero di pagina sul calendario che ha sulla scrivania. Sezione “Note”.. chiudendo frettolosamente il .pdf e abbassando lo schermo del portatile. Controlla il cellulare, nessun messaggio, nessuna chiamata persa. Sospira. C'è un velo di mistero nei suoi occhi, eppure sa già cosa l'aspetta. Diane ha i capelli mossi, biondo scuro tendente al castano, con qualche colpo di luce biondo miele che si nota alle punte. Ha sempre il sorriso sul viso, ma si legge un po' di malinconia, su quel viso candido, macchiato solo da una linea spessa di kajal. E' sera. Poco più tardi sarebbe uscita con le amiche e non ne ha affatto voglia. Sarebbe stata solo una scusa per bere l'ennesima birra. Guardando l'orologio, inizia a preparare gli asciugamani e i trucchi. Dolcemente si sfila la camicia da notte e lega i capelli in uno chignon piuttosto morbido. Doccia. Calda ma fredda. Ha in mente quelle parole..tutto ciò che sente è “Se sapessi di esser felice ma poi dover pagare questa felicità con tristezza e sofferenza, decideresti di esser felice?” Inizia a piangere. Con la mano destra fa per togliersi via dal viso il getto tiepido della doccia, come se con quello avesse potuto far scivolare via le lacrime. E i dolori. E le preoccupazioni. “Diane hai rovinato tutto, ancora” Pensa. Si avvolge nell'asciugamano ed uscendo dalla doccia, si prepara...

Era già da un po' di tempo che aspettavo questa grande svolta. Il momento in cui sarei stata capace di decidere che farne della mia vita. Eppure dal preciso momento in cui avevo le idee chiare, era come se non mi fosse più importato dei miei obbiettivi. Era come se ci fosse qualcosa di più importante che mi opprimeva. Dentro di me avevo la piena coscienza di fare la cosa giusta, e la stavo facendo. Solo che spesso, c'è qualcosa che “fa più male” e quello che ci fa bene passa in secondo piano. Per motivi che non possiamo regolare, circostanze che non possiamo controllare, ci troviamo ad essere lontani a persone con le quali vorremmo trascorrere più tempo, persone che abbiamo bisogno di vivere di più. Il problema è che la felicità fa male. È scontato che nel momento in cui stai bene con qualcuno, iniziano i casini. Inizia la distanza...una distanza che a causa della lontananza non può essere accorciata. Già, distanza. Perchè quando i cuori di due persone sono l'uno opposto all'altro, mi piace usare questo termine, così da non confonderlo con -lontananza- utilizzato per definire l'accezione fisica di questo concetto. Ebbene. Dicevamo che per motivi “di lavoro” siamo lontani. Già. Ho passato tutta la serata al tavolo delle mie amiche. Certo che l'ho fatto, ma mentre loro ballavano mi son tenuta compagnia con una, due, tre, forse quattro Heineken. Ma non ero ubriaca..mi reggevo in piedi, e soffrivo. Il problema è che non mi sentivo in colpa..non mi sentivo in colpa di buttare centotrentadue cl di alcool nello stomaco, no, perchè avevo mangiato e non sarebbe stato completamente assorbito dal sangue. No. Mi sentivo in colpa perchè mi lasciavo illudere che bere sarebbe servito a qualcosa. Che mi avrebbe fatto rimanere l'illusione, che mi avrebbe trasformato l'illusione in convinzione..convinzione di esser utile, esser capace di far qualcosa, risolvere la situazione, trovare una soluzione, una via d'uscita, un lavoro, una casa, un aereo, un treno, scappare. Senza paura. Vivendo alla giornata. Una soluzione. Volevo solo aiutare. Ma non quell'aiuto morboso e stancante. Quell'aiuto che solo due occhi innamorati sanno dare. Quell'aiuto di chi, come te, sa farti star bene semplicemente col sorriso. Fisicità. Un abbraccio, un bacio, una carezza. Medicare una ferita dopo un incidente, con l'amore che solo qualcuno che davvero ti vuol bene è capace di metterci. E farla guarire. Prima che una sola ferita infetti tutto ciò che di buono, tutto ciò che di puro è rimasto. Tutto l'amore che non è stato dato, e aspetta due cuori più vicini per manifestarsi. Ma forse sono solo ubriaca. O stanca. Stanca di quello che la vita ti da, perchè poi, inevitabilmente ti viene tolto. Stanca della birra che non fa il suo effetto, stanca di trenitalia che non fa che ritardi. E intanto il tempo passa, i giorni passano, aumenta la paura, quella che hai quando chi è dall'altra parte potrebbe non amarti più. Potrebbe stancarsi di te. Potrebbe dimenticarti. Sostituirti. Potrebbe. Per una carezza in più, uno sguardo più intenso di una voce, che oramai trema...Ma è già mattina. È come se tutte le birre che avevo bevuto, non avessero provocato alcuna sensazione. Tutto ciò che si vede sono gli occhi da panda/procione, che già, appena aperti, sentono la mancanza di qualcosa che non c'è. Qualcosa che c'è, ma non materialmente. Non ora. A malincuore mi preparo e vado a provare per il Musical. Un altro stupido provino superato. Un altra battaglia vinta, da sola. Ero contro gran parte della mia famiglia quando decisi di fare la musicista... Ovviamente tutti mi davano per disoccupata. Henry fu l'unico a credere in me. L'unico che mi disse “Brava” quando gli dissi di aver vinto un provino. Gli altri tutti muti. Non so perchè non credessero in me, o perchè preferivano frequentassi altri luoghi, scegliessi altre professioni, più prestigiose o semplicemente che li rendesse orgogliosi. Non posso dire di aver amato Henry dal primo giorno, non sarebbe affatto la verità. Non che prima lo odiassi, ma ammetto che i primi tempi pensavo fosse solo uno che ci provava...uno come gli altri insomma. (Giuro che questa roba la leggerà solo se saremo fidanzati!! Quindi posso....parlarne male!) No, davvero è stato così. E con tanta pazienza, giorno per giorno, mi ha insegnato a fidarmi di lui, metter da parte i pregiudizi, guardare il mondo attorno a me e a credere in me stessa. Non so se questo significhi crescere, ma son sicura che non è mai troppo tardi per imparare qualcosa. Forse la cosa bella di questo rapporto è che è stato vero. Ogni piccolo gesto, ogni saluto, ogni parola, ogni cosa è stata graduale, e contemporanea da ambo le parti. Non so perchè stia ricordando questi momenti con nostalgia, il rapporto dura ancora, nel cuore sento che non finirà facilmente, lo so. Ma forse la tristezza nasce perchè non è più come prima. I nostri problemi, ci stanno portando a metterci da parte e far spazio alla solitudine. Il silenzio assordante dei nostri pensieri. Sì. Assordante. Sarebbe bello spezzare quel silenzio con una dolce risata, il fumo di una sigaretta in gola, un po' di tosse. Sussurrare, o solamente amare.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 

Stavo sorseggiando un bicchiere d'acqua..sospiri. Cinque mesi fa..cinque mesi fa ero uscita con un ragazzo...ci conoscevamo da circa tre anni e avendo tanti interessi in comune... solo che poi finì tutto. Lui sparì. Come accade sempre in questi casi. La gente preferisce sparire piuttosto che affrontare le proprie responsabilità, perché ha paura. E la paura fa parte dell'essere umano, ci sta tutta. Archiviai la storia quando capii che avevo corso per anni, intorno ad un cerchio, inutilmente. Qualche mese più tardi ebbi la fortuna di incontrare Henry. Dicono che bisogna innamorarsi quando si è pronti, non quando si è soli. Bene, forse non ero davvero innamorata di lui, e forse non lo sono nemmeno di Henry. Però, mentre dentro sento che per Jack non provo più nulla, la voce di Henry invade i miei pensieri.

“Credo di aver sottovalutato la cosa...Non posso......innamorarmi così”
“Certo che puoi! È talmente facile innamorarsi, quando si parla molto. È più facile innamorarsi così che vedendosi ogni giorno, stando insieme...distrattamente, ecco.”

Era la voce di una ragazza dolcissima. Rebeckah, ma io la chiamavo Beck. Occhioni scuri, e capelli neri...(per poco) aveva una passione smodata per il rosso (ovviamente dei capelli!) . Ed era bellissima in entrambi i modi, la dolcezza che trasmettevano quegli occhi, le illuminava tutto il viso. Beck aveva studiato un'infinità di lingue, inglese, tedesco, spagnolo, francese. Forse anche portoghese. Cercava lavoro. Voleva andare all'estero, ma provava comunque a mandare il suo curriculum qui, in Italia, sperando che potesse trovare il “lavoro perfetto”. Ed era proprio lì che stavamo andando, ad un colloquio.
Il mese scorso io ed Henry abbiamo iniziato ad allontanarci..non per causa nostra, ma per fattori esterni..tutto è iniziato quando lui ha iniziato a non sentirsi bene come prima..io provavo a stargli accanto ma purtroppo orgoglio, tristezza, dolore, carattere...e ancora dolore..da ambo le parti..tendevano sempre a lacerare quel filo che ci univa...ma non credo si fosse spezzato. Non credo sia spezzato, non ne ho sentita la rottura..i miei progetti andavano man mano realizzandosi..e gli unici sacrifici che richiedevano erano la mia libertà, la mia famiglia..
“So quanto sia difficile essere al tuo posto..io mi metto nei tuoi panni Diane, però dovresti rilassarti...o magari prendere quel tele..”
“No” La interruppi. “Sei pazza? Voglio dargli tempo. È l'unica cosa che m'ha chiesto, l'unica che possa fare per lui..”
“Ah beh, fa come vuoi..ma non voglio che tu stia male..” Mi strinse forte a sé...
Tra un po' mi sarebbe venuto da piangere, me lo sentivo. Eppure, nel profondo, ero tranquillissima...sapevo che lui non mi aveva dimenticata..

Erano le 19,30 Avevamo appena finito le prove.
“Diane!!! Alle 15 domani hai le prove”
“Ma per cosa?”
“Mi hanno chiesto di dare un nome per un progetto importante, bene, farai la protagonista. Devi cantare. Sii puntuale”
“Eh? Io??”
“Si, a domani.”

Andai a casa..io. Proprio io..Assurdo..Presi il telefono, scivolai alla H...Henry...chiama....No, per la R manca ancora qualche nome. Beck è dal fidanzato...le madai un messaggio...mi fecero i complimenti...solo loro..
Il giorno dopo, mi ero prefissata un po' di relax..avevo annunciato la notizia a un po ' di gente...famiglia, pochi amici..e mancava il più importante.
Non resistetti..”Vorrei salutarti prima di partire..vorrei stessi bene...aggiornami se ti va..”
Ci sentimmo quel pomeriggio, ma non potei sentire quella voce..”Brava” Me lo disse anche lui.
“Voglio vederti..Verrò lì presto..” Fu quello che gli dissi. “Riguardati, conta su di me” Il modo in cui conclusi..

Il fatto che, nonostante tutto, al mio “SOS” aveva risposto..mi rincuorò..sapevo che potevo fidarmi...e sinceramente non ne riesco a capire il motivo..forse una sensazione, un impulso innato, era dentro di me, senza dubbi, senza se, senza ma. Destino?
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=998685