Recensioni di _aivy_demi_

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia III. Echo of Rain - 13/11/23, ore 12:18
Capitolo 18: 18. Black Inside Me
Buongiorno cara, eccomi qui per continuare con la lettura della tua storia. Vedere assieme Lucifer, Mephisto e Luxu mi piace, mi da soddisfazione nella lettura questo è poco ma sicuro: c’è un intreccio particolare che coinvolge quei tre, si sente e si nota decisamente. I dialoghi tra loro sono corti, ben impostati e che puntano direttamente al sodo, dove potuto. E mischiati con le follie dell’imperatore fanno strano ma nel senso positivo. Mi hai colta di sorpresa con Kuzko, ho cercato di estraniarmi dal cartone animato e rendere il tutto più vivido e storico, proprio come dici nelle note.
In ogni mondo appare oscurità, anche dove pare non essercene liberamente traccia tacita, e dove è così si avvicina il peggio in mille forme ma con un destino comune a questo e agli altri mondi, mi da la sensazione che tutto sia già predisposto come da copione da chi conosce fin troppo e vive da troppo.
Sempre coinvolgente, sempre una lettura amara, sempre una speranza minima se non nulla ma con la luce vibrante delle parole di chi sta vivendo sulla pelle tutto quanto. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia III. Echo of Rain - 23/09/23, ore 18:16
Capitolo 17: 17. Bitter Awareness, Bitter Awakening
Buongiorno cara, eccomi tornata qui da te e da questa storia che seguo da parecchio. Come sempre è complesso seguire questa storia per l’enormità di personaggi presenti, li muovi in gruppo ma ci dedichi comunque tempo, cuore, dialoghi e scene a disposizione per capitoli interi. Le interazioni tra loro spesso sono secondarie a voce, quando lasci parlare i ricordi (il passato nei sogni o nelle loro menti) e la loro persona. C’è un livello superiore di introspezione nei tuoi scritti e ancora ora mi chiedo come tu faccia: riesci a mostrarci completamente, a rendere nudi i personaggi in un modo tanto profondo che spesso mi spiazza davvero.
vederli parlare quasi sembra di vederli vivere, anche perché le parole che si scambiano sanno toccare certe corde sia nei personaggi che in noi che seguiamo la storia… parti dal particolare, poi ampli lo spazio e ci fai vedere con occhi più consapevoli e così possiamo cogliere tanto altro, e non sempre cose belle. Perché qui i sentimenti spiazzano, i ricordi fanno male, chi non dimentica soffre e chi ha dimenticato soffre per la perdita. Immortali e mortali, macchiati di certe azioni e scelte che potrebbero far desistere altri, ma in un mondo così, in fondo, le scelte non sono poi molte, giusto?
Come sempre affascinata cara, alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia III. Echo of Rain - 25/05/23, ore 09:54
Capitolo 16: 16. Addicted to the Feeling
Buongiorno cara, eccomi qui per continuare ^^
Naraku, Ukoku e Sephiroth. Ahhh la soddisfazione che mi danno le interazioni tra questi personaggi. e non solo, anche la tensione che c’è tra loro è travolgente, fisica, vera. Perché non importa da che parte stai, qui è palese che chiunque abbia qualcosa dentro o attorno che non gli permette di vivere una esistenza equilibrata… addentrarmi nella sfera emotiva dei personaggi mi permette di coglierne sfumature, elementi, allusioni, desideri e rimpianti. E la scena tra Ukoku e Sephiroth me la meritavo; aspettavo da tanto il ritorno di questo personaggio, lo adoro e l’ho sempre adorato ma qui proprio, vederlo perso prima, fissato, con dei pensieri pesanti che poi si lascia palesemente andare e in un modo così carnale e soddisfacente… sì, me lo meritavo.
Ukoku poi mi da proprio le vibes del manga di Gensomaden Saiyuki quando lo leggevo all’epoca: fissato, un filo perverso sia nell’essere che nell’agire e una gran mente dai colori oscuri.
Da Malefica le cose non migliorano certo, anzi, nella cupezza che aleggia durante i capitoli ci sono momenti in cui il cielo si fa nero, la tensione si respira con la bocca e dove è come se si sapesse già verso che destino si stiano muovendo i personaggi in quel momento. È come se fosse un destino segnato, ma comunque anche i più piccoli elementi qui hanno pensieri, hanno supposizioni, sentimenti, doveri… che ci sia esitazione o meno, l’unica cosa che si sa è che finirebbe in un solo modo.
Nel caso intervenga prima o poi chi di dovere, ovvio. MA non tutti coloro che sono accanto a Malefica sono dei burattini succubi. C’è chi vede, pensa e vive, chi sa e vorrebbe, chi oserebbe ma non ci riesce. Il sangue è l’unico altro colore che si distingue dal nero del presente.
Le atmosfere che sai ricreare danno soggezione, creano immagini vivide mescolate a scenari bui, e i tuoi personaggi sono grandemente caratterizzati in modo da renderli imperfetti, “umani” se posso permettermi il termine. Speciale non esiste, prescelto non è mai una buona parola, inadatto è spesso la sensazione che vedo vivere su di loro. Mi piace. Mi piace questo buio, l’oppressione, mi piace leggere di chi si perde e di chi lotta fino alla fine senza risolvere granché. È soddisfacente, non dà quell’essere scontato il lieto fine, il senso della perdita anzi è presente in ogni parte di questa storia, e spesso il disequilibrio emotivo spinge ad agire.
Alla prossima cara, rileggerti è sempre un piacere. Credo sia una delle storie più complesse che sto leggendo su EFP negli ultimi anni. Buon lavoro! :3
Recensione alla storia III. Echo of Rain - 15/05/23, ore 09:30
Capitolo 15: 15. Don't Leave Me
Buongiorno cara, che aria familiare respiro in questo profilo ^^ quanto tempo abbiamo scambiato io e te, quanti capitoli letti, quante vicende seguite. È bello essere qui.
Ricordo la cupezza di certi capitoli, il dolore di tanti passaggi, il grigio, il nero, il buio e le lacrime, la ragione che se ne va e viene inghiottita. Qui invece è come un attimo di respiro, un momento in cui tutto si fa più leggero e luminoso, dove i Cuori si mostrano per come sono e i sentimenti positivi danno sfoggio del loro fare stare bene chiunque li provi, e anche chi se ne circonda.
Però poi si incupisce il tutto, quando Askin e Luxord interagiscono e parlano tutto si appesantisce, torna grigio anche perché le loro parole hanno un peso specifico uno per l’altro non da poco: c’è molto dietro a loro, al rapporto che hanno, a quello che si portano come strascico da chi non c’è più. E fidati, mi danno sempre tanta tanta malinconia in un certo senso. Ci sono tanti momenti disperati, in cui tutto pare ancora più nero e difficile, dove i personaggi sono costretti a lottare non solo con gli altri ma anche e soprattutto con il proprio passato, ma il passaggio di avvicinamento tra i due può far capire come anche nei contesti peggiori i sentimenti possano avere la meglio, e farti vivere momenti a colori. Inoltre il passato qui ha sapore di nostalgia, di bei ricordi da tenersi stretti fino alla fine e di amori con la A maiuscola che aiutano a procedere nell’esistenza.
Il contrasto del concetto di ricordi però varia a seconda di chi si ha davanti, se penso al flashback con Yuroichi il suo punto di vista mi piace e lo trovo molto interessante: c’è chi si attacca a immagini e parole, chi ci trova forza, e invece chi aveva affrontato la vita e le difficoltà come lei, lasciandosi il peso di un passato sempre più sfocato alle spalle e volendo ricreare un presente da ricordare in futuro. Sono punti di vista molto diversi che danno altrettanto spessore diverso a un concetto comune.
Comunque me la meritavo la scena hot tra loro due, tra parentesi: l’ho attesa tanto, e ne sono rimasta soddisfatta perché assolutamente sì! Perché si capiva chiaramente come i due desiderassero questo tipo di avvicinamento ma acvere a che fare con esseri simili in contesti simili ci fa capire anche che non è proprio facile lasciarsi andare in certe cose, perdersi volontariamente anche se per poco.
è stato bello tornare qui da te, riprendere la lettura di questa storia e godere dell’evoluzione della trama e dei personaggi: ognuno è diverso a sé, ognuno coglie e vede ciò che può e vuole, ognuno ha con sé qualcosa che aiuta a sopportare, qualcosa che possa mandare avanti senza gettare la spugna, impazzire, cedere. Il lavoro che hai fatto con i personaggi è certosino, preciso, di una accuratezza quasi rara oserei dire. L’ambientazione è sempre un vedo e non vedo che si mostra nella sua totalità in un contrasto tra mondi che stanno morendo e piccole “oasi” anche personali dove tutto pulsa e arde; un contrasto molto interessante e che apprezzo parecchio perché dà colore e spessore, una profondità a risucchiare o far risaltare le varie vicende, presenti o passate.
Alla prossima cara, ne approfitto per augurarti buon lavoro! :3
Recensione alla storia III. Echo of Rain - 17/10/22, ore 12:12
Capitolo 14: 14. Crash to Reality
Cara buongiorno! Eccomi, oh eccomi qui finalmente per poter continuare la lettura di questa tua long. Mi capiterà di rimbalzare da un lavoro all’altro ma a questa ci tengo particolarmente, quindi tornerò spesso qui per procedere fino alla lettura completa.
L’ansia di questo momento, le sensazioni vivide che si combattono tra loro, da una parte il bisogno di vedere la luce e concentrarsi su essa di modo da non cadere, dall’altra l’odio che non deve assolutamente emergere, farsi strada. Lo sa che sarebbe la fine se si lasciasse muovere da un sentimento così forte, vivido e sincero come l’odio, certo che lo sa, come sa che riuscire a non dare ascolto alla voce – quella nera, in grassetto, lì, che spicca sulle altre – è una lotta nella lotta. L’idea di doversi stringere a qualcosa per riuscire a salvare qualcuno, un pensiero limpido che riesca a uscire dal nero di tutto quanto per poter agire e reagire, è dura… più difficile di ciò che si pensi, e questo chiunque stia lottando contro quelle ombre, lo sa più che bene.
E quanto possa pure essere logorante e doloroso…
Che poi non è che la speranza c’è di poter cambiare le cose e restare immutati. Per quanto si odi fare ciò che si deve fare, ci si deve anche adattare perché lì dove c’è l’ombra ecco che bisognerà combattere fino allo sfinimento, reprimere tutto, concentrarsi nel tentativo di non perdere se stessi perché quello che potrebbe accadere è anche – e soprattutto – questo.
Il tutto si riapre un attimo lasciando passare il luminoso primo incontro tra Emdy e Rulod, un bellissimo ricordo, spontaneo, qualcosa a cui aggrapparsi quando tutto il resto pare andarsene e scivolare violentemente via nella direzione opposta, così da rendere ancora più difficoltoso vivere: nel flashback si nota come i ritmi siano assolutamente differenti rispetto alla narrazione presente, proprio per far cozzare ancora di più la situazione attuale da ciò che le persone tentano di tenere dentro con tutta la forza e il sentimento possibile.
Vederlo in queste condizioni fa male, le sue parole, le sue pause, il senso di rassegnazione e dolore che scaturiscono dalle sue parole, èp quasi spaesante da quanto è intenso… però il pensiero che Emdy sia rimasto di luce nonostante tutto, è forse qualcosa a cui ancorarsi ancora.
Ci sono tantissimi momenti in questa storia dove tutto pare essere arrivato al limite ultimo, dove i protagonisti paiono non riuscire più a farcela, e invece… invece, qualcuno ancora resiste e si tiene a sé le cose più care nella speranza di non dimenticarle mai, per niente al mondo. Perché proprio quelle cose li aiutano a stare attaccati al mondo e continuare a lottare, anche quando tutto è nero, buio, melmoso, soffocante. Il lmite è sempre troppo vicino, ma grazie ai ricordi a cui tenersi ancora una volta sopravvivono, continuando a distruggere la distruzione.
Cara, come sempre capitolo cupo, duro, difficile, tanto emotivo con una particolare attenzione alla caratterizzazione e all’introspezione del personaggio. Scavi in ognuno per portare a galla paure, timore, sentimenti, luci e ombre, facendoci notare come possano essere incredibilmente umani nell’essere anche altro. Mi pare di muovermi sempre in mondi monocolore dove poi le tinte si accendono solo durante i flashback. Inquietudine a ogni parola, difficoltà nel portare avanti il pensiero di un lieto fine per tutti che potrebbe non esserci nemmeno, e mi piace!
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3