Recensioni di RyodaUshitoraIT

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia The promise you made - 07/09/23, ore 22:24
Capitolo 89: Last mammal standing - L'ultimo, a rimanere in piedi (seconda parte)
Dunque, ero certo che quella carogna di Zed avrebbe finalmente trovato pane per le sue zanne. Ero altresì convinto che Nick si sarebbe spremuto le meningi per elaborare una strategia che andasse fuori dagli schemi, così come confidavo in Maggie e nelle sue indiscusse doti di tiratrice, ma non mi sarei mai aspettato che le cose avrebbero preso una piega così… inaspettata. Ebbene sì, ho scelto appositamente questo termine perché in pochi istanti la fama di guerriero invincibile capace di seminare terrore e distruzione ovunque andasse che Zed si era costruito in anni di “onorata” carriera si è letteralmente disciolta come neve sotto il solleone estivo e in un modo che mi ha lasciato piacevolmente spiazzato. Ancora una volta ti sei meritato i miei più sinceri ed entusiasti complimenti.
Tornando alla recensione vera e propria, Nick si è affidato alle sue doti oratorie affinate negli anni trascorsi a compiere truffe e raggiri di ogni genere nel ventre molle di Zootropolis per sopravvivere in mezzo a pesci ben più grossi e agguerriti di lui, ma il gioco è valso decisamente la candela perché Zed si è lasciato ammaliare dalla sua parlantina come il più ingenuo dei sempliciotti, al punto da non rendersi minimamente conto della trappola che il suo opponente dalla fulva pelliccia gli aveva teso.
Naturalmente il piano di Nick non sarebbe andato a buon fine senza il fondamentale supporto di Maggie, la quale è riuscita ad analizzare la situazione con la massima attenzione ai particolari per colpire l’obiettivo al posto giusto e nel momento giusto, mantenendo il sangue freddo esattamente come ogni cecchino degno di questo nome.
Sarebbe superfluo aggiungere che quella di colpire di Zed con un potente lassativo è stata una mossa semplicemente geniale, ma è un dato di fatto che ora la pantera si ritrova al cospetto del suo avversario sconfitta e umiliata su tutti i fronti, con l’apparato digerente in subbuglio e i pantaloni lordi all’inverosimile di materia organica anfibia comunemente detta… beh, ci siamo capiti!
Adesso non rimane altro da fare che aspettare e vedere come si sistemeranno le cose. Quel che è certo è che anche gli scagnozzi di Zed sono destinati a fare la stessa fine del loro capo, perciò nell’immediato non sarei affatto sorpreso di rivedere Finnick con un carico di pannoloni per incontinenti e di maschere antigas per il fetore che inevitabilmente si sprigionerà nell’aria. Tuttavia, bisognerà vedere come reagirà Carrington quando scoprirà che lo sceriffo di Haunted Creek è ritornato sulla scena più determinato di prima a dare il colpo di grazia alla sua già traballante signoria finanziaria. Temo che quel suino abbia in serbo qualche altro tiro mancino, ma ora sono Nick e i suoi compari ad avere il coltello dalla parte del manico, perciò non dovranno fare altro che rimanere uniti per dargli la lezione che merita e far trionfare così la giustizia.
Direi che questo è quanto. Mi auguro che il tuo romanzo possa suscitare l’interesse di qualche editore disposto a pubblicarlo e che le novità sul lavoro alle quali hai accennato nelle note finali possano apportare a te e alla tua famiglia la giusta stabilità economica ed emotiva. Alla prossima recensione, amico!
 
Dario 
Recensione alla storia The promise you made - 14/08/23, ore 23:49
Capitolo 88: Last mammal standing - L'ultimo, a rimanere in piedi (prima parte)
Vuoi sapere una cosa?
Se Zed non fosse un armadio ambulante in versione felina con un’insana fissazione nel voler distruggere tutto ciò che gli capita a tiro e che non nutre alcun rispetto per la memoria del padre, quasi mi dispiacerebbe per lui perché è del tutto inconsapevole del fatto che sta per andare incontro alla sua inevitabile disfatta.
Prima di andare avanti con la recensione, ci terrei davvero a scusarmi per il ritardo a dir poco mostruoso con cui ho appena adempiuto al mio “dovere” di amico nonché collega di fandom. Come ho già ribadito, la prontezza d’intenti non rientra fra i miei pregi poiché mi considero un temporeggiatore inguaribile; inoltre, in questi mesi sono successe alcune cose – nulla di cui preoccuparsi, tranquillo! – che mi hanno tenuto lontano da queste parti. Ci tengo tuttavia a precisare che non ho assolutamente perso interesse nel seguire le vicende che tengono impegnati Nick e soci tra le strade di Haunted Creek; al contrario, ho la netta sensazione che questo nuovo capitolo imprimerà all’intera storia una svolta decisiva che saprà senza ombra di dubbio meritarsi la mia attenzione.
Tornando a noi, Zed è indiscutibilmente dotato di una forza tale da paralizzare dal terrore chiunque abbia la sventura di imbattersi sul suo cammino, ma si lascia trasportare dalla sua brama di voler distruggere tutto e tutti da non rendersi minimamente conto che perfino i suoi scagnozzi hanno cominciato a nutrire più di una perplessità sulle sue già carenti doti di leader.
Nelle note finali hai citato due capisaldi del genere western come Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo per sottolineare l’atmosfera in cui è immersa la narrazione; questo mi ha fatto venire in mente la scena tratta da A Bug's Life in cui il malvagio Hopper ribadisce ai suoi riluttanti sottoposti la necessità di fare ritorno al formicaio non soltanto per ottenere nuove scorte di cibo in vista dell’inverno, ma anche per impedire che le formiche stesse possano schiacciare le cavallette grazie alla superiorità numerica, come è effettivamente accaduto alla fine del film. Con la dimostrazione dei chicchi di grano, Hopper ha dato prova di possedere una spiccata intelligenza e un’attitudine al comando tale da imporre il proprio volere ai componenti della banda che solo un attimo prima avevano messo in dubbio la sua autorità.
Ebbene, Zed non possiede neppure un briciolo dell’acume e dell’autorevolezza di Hopper perché è assolutamente convinto che basti dare libero sfogo alla sua sete di distruzione per avere ragione di qualsiasi avversario, al punto da non concepire minimamente l’eventualità di poter essere sconfitto da qualcuno che ha sfruttato appieno il tempo concesso per spremersi adeguatamente le meningi, proprio come ha fatto Nick. Non a caso gli è bastato ricorrere ad armi antichissime ma pur sempre efficaci per azzoppare fanti e cavalieri come i triboli per costringere Zed e compari a scendere dalle loro vetture e privarli così del vantaggio logistico; inoltre, è stato sufficiente qualche fuocherello controllato – beh, più o meno… – per fare un’entrata in scena degna dell’eroe di un film d’azione meritevole di essere visto al cinema e gettare così lo scompiglio fra gli sgherri agli ordini di quello psicopatico di Zed, esattamente come ha fatto Flik quando ha manovrato il finto uccello costruito appositamente per spaventare le cavallette con Dot e le altre formichine della colonia.
Naturalmente servirà qualche altro trucchetto ben congegnato per assicurare quella pantera sotto steroidi e i suoi scagnozzi alla giustizia, ma Nick sembra avere il pieno controllo della situazione e questa è una premessa più che incoraggiante.
Prima di concludere, ti assicuro che ho avuto modo di leggere la parte successiva e posso anticiparti che sono rimasto piacevolmente sorpreso, perciò conto di farti conoscere le mie considerazioni a riguardo in tempi ben più ragionevoli. Colgo l’occasione per augurarti un felice Ferragosto e mi auguro che sia riuscito a ritagliarti un periodo di meritate ferie da trascorrere con tua moglie e tua figlia. Alla prossima recensione, carissimo!
 
Dario
Recensione alla storia The promise you made - 24/02/23, ore 22:11
Capitolo 87: I'm a Wild(e) animal
Non so se dipende dal fatto che nutra una certa predilezione per le serie animate incentrate sul black humor, ma devo ammettere che il momento in cui la donnola agli ordini di quel difensore degli innocenti, protettore dei deboli e gran bravo mammifero di Zed (ovviamente sono sarcastico. Il mio è solamente un pretesto per citare una battuta tratta da George re della giungla...? con Brendan Fraser, che resta tuttora uno dei miei film demenziali preferiti!) ha di fatto firmato la sua condanna a morte con uno sciagurato rimescolamento di parole degno del nano Dotto mi ha sinceramente divertito. D’altra parte, dev’essere tremendamente facile farsi prendere da una fifa blu quando sei uno scricciolo alle dirette dipendenze di un maniaco amante della distruzione…
A proposito dell’indegno erede del grande Cyrus, in questo capitolo è emersa ancora una volta la sua totale incapacità di incanalare la sua furia distruttrice verso un obiettivo più grande. Voglio dire, avrebbe potuto sfruttare la possibilità di fondare una compagnia militare privata attirando a sé altri degni compari e dare così libero sfogo alla sua sete di sangue sui campi di battaglia di tutto il mondo in modo tale da ottenere fama, prestigio e indenti somme di denaro; tuttavia, Zed non possiede affatto le doti del leader che erano proprie del genitore e il modo in cui ha trattato Crusher e il sopraccitato mustelide lo ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio. Tutto ciò che desidera è seminare morte, terrore e distruzione ovunque vada, incurante dell’incolumità dei suoi stessi sottoposti e infischiandosene bellamente di ogni decenza.
Naturalmente, questo genere di considerazioni non può ritenersi valido per Nick. Sebbene la volpe sia riuscita ad assorbire i traumi psicologici provocati nel precedente scontro con la pantera, è perfettamente consapevole del fatto che, in quanto sceriffo, ha delle responsabilità nei confronti dei suoi diretti sottoposti e di tutti gli abitanti di Haunted Creek. Non può permettere in alcun modo che Zed e i suoi scagnozzi la facciano franca, ma non può neppure considerare l’opzione di mandare Finnick e Maggie al massacro. Fortunatamente, sembra avere un piano ben preciso in mente e sono certo che le parole di Judy – la quale, nella migliore delle ipotesi, starà affrontando un duro percorso di riabilitazione in ospedale – riascoltate a getto continuo dalla penna/registratore a forma di carota gli avranno dato quella spinta in più che sarà fondamentale nella resa dei conti finale.
Nelle note finali hai dichiarato espressamente che Zed e i suoi indegni compari non hanno alcuna speranza di uscirne vittoriosi. Pertanto, mi aspetto di vederli andare incontro a una rovina fragorosa sulle note del crepuscolo degli dei di wagneriana memoria. Insomma, come lettore voglio assistere a qualcosa di memorabile e sono certo che farai tutto il possibile affinché questo avvenga.
Ora che ho finito con la recensione, consentimi di porgere a te e ai tuoi cari le mie condoglianze per la scomparsa di tuo suocero. Spero davvero che il suo ricordo possa mantenersi nitido nei vostri cuori grazie anche ai lavori in cui ha dato prova delle sue doti di artigiano nel corso degli anni. Inoltre, mi auguro che tu possa pubblicare il tuo romanzo, magari ricorrendo a qualche aggancio nel settore dell’editoria o al semplice passaparola tra parenti, amici e conoscenti.
Adesso vorrei congedarmi con un paio di notizie, una un po’ cattivella e un’altra decisamente lieta e attesa da tempo. La cattiva notizia è che la Disney è al lavoro per un terzo film di Frozen, perciò nell’immediato futuro dovrai portare la tua figlioletta al cinema e assistere a una nuova avventura di Elsa e Anna sullo schermo. La bella notizia, invece, è che il tanto sospirato sequel di Zootropolis è anch’esso in fase di produzione. Naturalmente, le aspettative sono altissime e sono convinto di non essere l’unico a pensarla così.
Direi che questo è quanto. Alla prossima recensione, amico mio!
 
Dario
(Recensione modificata il 03/03/2023 - 08:39 pm)
Recensione alla storia The promise you made - 09/10/22, ore 19:50
Capitolo 86: The fantastic Mr. Fox - Furbo, il signor Volpe!! (quinta parte)
Mi rendo conto di averlo già ribadito in qualche altra mia precedente recensione, ma anche in questo ultimo capitolo ho dovuto fare i conti con qualcosa di inaspettato… e la cosa mi ha affatto assolutamente piacere!
In fin dei conti, osservare un fennec sboccato che rievoca con la massima naturalezza uno dei momenti più esaltanti nella storia della palla a spicchi sotto lo sguardo perplesso di una daina perdutamente innamorata di una volpe ridotta come una mummia ma determinata a regolare definitivamente i conti con una pantera apparentemente invincibile su un campetto diroccato è uno spettacolo decisamente unico nel suo genere.
Prima di procedere con la recensione, vorrei scusarmi con te per non essere riuscito ad adempiere al mio dovere di recensore e collega di fandom in tempi più celeri, ma negli ultimi mesi sono capitate delle cose che mi hanno tenuto lontano da queste parti e di cui preferirei renderti partecipe in un messaggio privato nel prossimo futuro.
Inoltre, credo che sia doveroso da parte mia farti sapere che cosa ne penso sulla serie televisiva che ha raccontato la conquista dei sei titoli NBA da parte dei Chicago Bulls guidati da quello straordinario genio che è stato His Airness Michael Jordan negli anni Novanta. Secondo il mio modestissimo parere, è emerso chiaramente il fatto che in qualunque sport collettivo la coesione fra tutti gli elementi di una squadra non è importante… è fondamentale. Voglio dire, Jordan si considera a pieno diritto un dio vivente della pallacanestro, ma nonostante il suo indiscutibile talento ha dovuto attendere ben sei anni prima di vincere il suo primo titolo di campione NBA. Senza l’apporto decisivo di compagni di squadra come Scottie Pippen, Horace Grant, Toni Kukoč, Dennis Rodman e soci – per non parlare poi di Phil Jackson come allenatore – Jordan non sarebbe stato capace di propagare la sua leggenda nelle menti e nei cuori di ogni appassionato di sport in giro per il mondo.
Tornando alla storia in sé, lo scetticismo di Maggie è perfettamente comprensibile. Dopo tutto, il suo amato superiore non è proprio al massimo della forma e la tregua concessa da Zed è agli sgoccioli, ma in casi come questo è meglio svuotare la mente piuttosto che ingolfarla con troppi pensieri perché, tanto per usare una metafora guerresca, se si tende troppo la corda di un arco, si corre il rischio di spezzarlo e renderlo così inutilizzabile per la battaglia imminente.
Finnick sa fin troppo bene che il cervello di Nick, temprato dagli anni trascorsi perennemente sul filo del rasoio per le strade di Zootropolis come artista della truffa, sta lavorando a pieno regime per trovare il modo migliore di assicurare Zed e i suoi indegni compari di malefatte alla giustizia… e ho come l’impressione che la mitologica penna/registratore a forma di carota che ha mandato a monte i piani di Bellwether nel film avrà ancora una parte da recitare prima che la faccenda possa dichiararsi chiusa per sempre. Permane il mistero su come sia riuscita a non finire in frantumi dopo tutte le botte che Nick ha preso, ma sarà meglio soprassedere su certi dettagli.
Ciò che più conta è che la nostra amata volpe rossa ha ritrovato lo smalto dei tempi andati e la volontà di agire come un degno rappresentante della legge, ma sarà meglio che lui e i suoi sottoposti recuperino adeguatamente le energie perché, tanto per citare le parole di re Leonida prima dello scontro con gli Immortali di Serse, dovranno affrontare una nottata di furore.
Direi che questo è quanto. Se ho capito bene, in questi mesi sei riuscito a portare a termine un progetto sul quale stavi lavorando da anni e sono molto contento per te. Spero che questo tuo successo possa ispirarti adeguatamente nella stesura dei prossimi capitoli perché non vedo proprio l’ora di scoprire che cosa sta per accadere dalle parti di Haunted Creek. Alla prossima recensione, amico!
 
Dario
Recensione alla storia The promise you made - 14/04/22, ore 22:36
Capitolo 85: The fantastic Mr. Fox - Furbo, il signor Volpe!! (quarta parte)
Sebbene porti ancora su di sé le cicatrici dello scontro in cui Zed gli ha letteralmente fatto vedere i sorci verdi, non c’è alcun dubbio sul fatto che Nick abbia fatto un’entrata in scena di quelle che solamente l’attore protagonista di un film d’azione degno di questa nomea è in grado di offrire al pubblico. Insomma, è riuscito a sprigionare un’aurea di autorevolezza tale da richiamare sia Finnick sia Maggie all’ordine con estrema facilità. È innegabile che tutto questo non sia affatto sufficiente per infliggere una batosta definitiva ai balordi che si stanno accingendo a seminare il terrore per le vie di Haunted Creek per la seconda volta, ma è un segnale incoraggiante e come si dice sempre in casi come questo, chi ben comincia è già a metà dell’opera.
Tralasciando queste ovvietà e le pur giustificate rimostranze di Maggie sui rituali dei canidi, Finnick ha dato ancora una volta prova di essere un concentrato di sfaccettature sotto la sua pelliccia di folletto del deserto dalla battuta pronta e sconclusionata. Sono sicuro che in fondo al cuore è pienamente consapevole del fatto che non potrà mettersi l’anima in pace fino a quando non avrà onorato la promessa fatta al grande Cyrus, ma è altrettanto comprensibile provare del più che giustificato timore alla prospettiva di affrontare nuovamente un nemico dotato della stessa furia distruttrice di un carro armato.
Tuttavia, Maggie non ha alcuna intenzione di permettere ai pendagli da forca stipendiati da Carrington di continuare a spadroneggiare in lungo e in largo, mentre Nick… beh, promette di fare fuoco e fiamme. Ho davvero apprezzato il fatto che tu abbia rispolverato per l’occasione il ben noto episodio del film con cui era stato presentato l’equivalente furry di Don Vito Corleone. Non faccio alcuna fatica a immaginare che l’ormai mitologico tappeto fatto con peli di chiappe di puzzola sia stato ideato come una dissacrante rappresaglia per appianare vecchi rancori fra le due volpi e gli scagnozzi di Mr. Big.
Naturalmente, lo stesso discorso vale per l’ennesima lezione di vita con cui il vecchio Butch ha adeguatamente istruito Nick sull’importanza di sapersi rialzare di fronte a qualsiasi colpo basso inflitto dalla triste e dura realtà. Mi domando se quei due avranno l’occasione di rivedersi in futuro…
Quel che è certo è che nei prossimi capitoli ne vedremo davvero delle belle e non vedo l’ora di godermi lo spettacolo, esattamente come Finnick.
Prima di concludere, vorrei scusarmi con te per aver recensito questo nuovo capitolo con colpevole ritardo. Purtroppo in questo periodo sono piuttosto preso da diversi impegni, ma posso assicurarti che non mi sono affatto dimenticato delle due storie autoconclusive che hai pubblicato negli ultimi mesi. Colgo l’occasione per augurarti una buona Pasqua da trascorrere con i tuoi cari all’insegna della serenità e del buon cibo. Alla prossima recensione, mio buon amico!
 
Dario
 
 
P.S. Hai avuto la possibilità di vedere Red della Pixar? Se la risposta è affermativa, allora vorrei che ci scambiassimo le nostre rispettive considerazioni in un messaggio privato. Fammi sapere!