Recensioni di fuliggine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Niente andrà storto - 10/02/21, ore 09:19
Capitolo 1: Niente andrà storto
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei segnalare questa storia per inserirla tra le scelte poichè trovo che il racconto abbia indagato impeccabilmente sulla natura del personaggio preso in esame. Inoltre non è affatto da sottovalutare la potenza emotiva del brano e l'importanza dei temi trattati (tra cui la morte, l'abbandono, la mancanza, la scoperta della verità, l'amicizia, l'aiuto reciproco, il fallimento...)
Possiede tutti i requisiti per ricevere i meriti che ha.
Recensione alla storia Niente andrà storto - 06/01/21, ore 22:59
Capitolo 1: Niente andrà storto
Davvero una raccolta di riflessioni interessanti su Duncan Pantano.
Per me, comunque (opinione soggettiva al massimo, me ne rendo conto), sia i Baudelaire che i Pantano restano personaggi meritevoli di stima.
Di coraggio, dal mio punto di vista, ne hanno da vendere; considerato quello che hanno passato e il modo in cui hanno saputo destreggiarsi tra i problemi e le difficoltà di ogni genere.
Le insicurezze su loro stessi e di conseguenza sulle loro capacità fanno parte di fasi normalissime che si attraversano nella crescita, perció complimenti sul serio perchè è stato tutto reso in modo credibile. Ricordano fin troppo le reali persone che abitano il mondo, i personaggi di Una Serie di Sfortunati Eventi. In alcuni casi è un bene e in altri è un male, come per tutto.
Correttissimi i pensieri del ragazzo sulle scelte che in generale si fanno nella vita, decisioni apparentemente giuste che si rivelano sbagliate, soluzioni inizialmente appetibili che finiscono per rovinare ogni cosa... i classici errori che ognuno di noi commette umanamente, e che, spesso autogiudicandosi con troppa ferocia, non ci si sa perdonare.
E ci sentiamo in colpa perchè per tutto il tempo subiamo le conseguenze di ció che per primi abbiamo causato, è chiaro.
Nessuno è mai completamente innocente.
Ottima analisi e introspezione di Duncan, ad ogni modo.
Specialmente è questo che spicca e risalta, come credo fosse anche l'intenzione.
Nessun disastro quindi, hai fatto proprio un buon lavoro.
Recensione alla storia Che succede, Violet? - 06/01/21, ore 10:36
Capitolo 1: Che succede, Violet?
Leggere questo è stato... profondamente disturbante.
Non per lo stile di scrittura (ottima struttura del testo, anzi!), ma per un dilemma morale.
Il Conte Olaf è un uomo malato, folle, malvagio, accecato dall'egoismo, e pensare che Violet possa anche essere stata d'accordo - in quest'orrenda versione della storia - ad assecondare le sue tremende fantasie è vomitevole, perchè la meschinità del Conte non ha fine e i Baudelaire in fondo sono solo dei bambini che cercano di starsene tranquilli.
Eppure è stato spettacolare.
Questo scritto è di un'eleganza unica e a parer mio rende giustizia all'eccellente opera che Una Serie di Sfortunati Eventi è.
Il "Che succede, Violet?" finale di Klaus è mozzafiato.
Così come lo chiede il giudice Strauss, Olaf o persino Violet a se stessa, il fatto poi che Klaus sia quello a ripeterlo più volte perchè apprensivo nei confronti della sorella - com'è giusto che sia - è plausibile e realistico.
Tutti i personaggi, senza sforzo, sono stati caratterizzati perfettamente. Non lo dico spesso.
Rimango dell'idea che comunque un rapporto sentimentale tra Violet e Olaf sarebbe uno tra i peggiori che possano mai esistere. Le relazioni violente e possessive non hanno mai fatto del bene a nessuno. Concretamente, almeno.
Nonostante ció, quando i rapporti tossici vengono usati per far avere maggior impatto a una storia, comprendo perchè parlarne sia in generale tanto gradito.
Davvero i miei complimenti più sentiti.
Recensione alla storia A Letter to Kit - 05/01/21, ore 21:11
Capitolo 1: A Letter to Kit
Sarebbe bello vedere le cose da questa prospettiva, ma purtroppo non si puó.
I criminali del calibro di Olaf non hanno sensi di colpa nè rimpianti. Nè, ahimè, sperano che qualcosa fosse andato diversamente.
Se fosse stato così sono certa che si sarebbe fermato prima di fare tutto quel male ai Baudelaire, che, ricordiamocelo, restano un gruppo di poveri orfani. Dei ragazzini indifesi, armati solo della propria arguzia.
Non c'era alcun bisogno di far soffrire proprio loro.
Kit, infatti, non ha potuto impedirgli di perseguire i suoi piani malefici.
L'amore, a volte, pare proprio che non sia tutto. O quantomeno abbastanza.
Forse semplicemente non l'ha amata sul serio. Come è anche probabile che lui dovesse magari soltanto scoprire chi fosse davvero.
Con mio sincero disappunto, niente di ció che è scritto nella lettera rispecchia la vera personalità di Olaf.
Certo, non dico che il Conte non abbia mai provato amore, ma che, più che altro, sia stato incapace di provarlo a quel livello profondo invece accessibile a persone apertamente generose come Violet e Klaus, secondo me.
Una personalissima opinione, lo ammetto, nonostante io sia particolarmente brava nell'interpretazione della natura dei vari personaggi.
Recensione alla storia L,la ragazza che gridava - 05/01/21, ore 14:50
Capitolo 1: L,la ragazza che gridava
Devo dire la verità: ogni cosa, in questa storia, è pessima.
Per prima cosa - che è anche l'errore più grave perchè questo testo non doveva finire qui, nella sezione di Una Serie di Sfortunati Eventi, dato che non c'entra assolutamente niente - i personaggi inventati non si collegano in alcun modo alle vicende dei Baudelaire, del Conte Olaf o di qualsiasi altro personaggio dell'opera.
Un uso corretto della punteggiatura, poi, non è stato minimamente studiato, nemmeno nella fase di revisione a quanto pare (se c'è stata, ma non credo).
L'approfondimento è assente, la trama per niente avvincente o vagamente interessante.
In conclusione non capisco davvero perchè un brano del genere sia stato pubblicato.
Quali erano le sue finalità? Confondere il lettore?
Poche volte ho trovato qualcosa di così bassa qualità qui su EFP.