Recensioni di fuliggine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Living, in the end - 30/11/21, ore 17:41
Capitolo 1: Living, in the end
Pare un dialogo tra fantasmi, più che un dialogo tra un vivo e il ricordo che egli ha di un morto, e sta in ció secondo me la bellezza di questo racconto.

Si percepisce molto bene quant'è stato svuotato il professore da quell'esperienza, dall'aver perso un suo allievo e dalla stessa credenza di essere stato la causa della morte del ragazzo.
In certe situazioni della vita ci si incolpa anche se non è del tutto colpa nostra, a volte non lo è per niente (ma lo si fa lo stesso finendo per giocare - consapevolmente - a un perverso gioco masochistico di cui non si capisce la finalità), ma se la colpa riesce, dopo aver ripercorso tutti i passi della tragedia ragionevolmente, a essere nostra anche solo in quantità parziale allora non si hanno più scuse nè vie per la salvezza; si comincia a odiare se stessi, come esplica anche l'insegnante.

La mente umana è la più cattiva e spietata quando si tratta di darsi meriti o demeriti, o così penso io.
Alcuni di noi hanno un bisogno talmente forte di giustizia che se fossero loro per primi a commettere un errore piuttosto importante finirebbero per non perdonarsi mai, schiacciati dal rimpianto.
In questo modo gli anni di vita che rimangono a Keating diventano un suo personale girone infernale autoimposto in cui i suoi peccati vengono espiati con una lentezza torturante.
Sembra che, alla fine, non la consideri una pena sufficientemente esaustiva.

Hai reso benissimo tutti questi temi, davvero con eleganza nello stile narrativo, anche paragonando Neil a un ragazzo freddo, gelido, poichè se ne va in una notte invernale e senza confidare a nessuno l'ultimo atto che avrebbe compiuto, benchè precedentemente si fosse mostrato a tutti come un libro aperto.
Un'incoerenza tanto amara che infatti stordisce la persona più vicina a lui, Todd.



Dico anche la mia sul commento:


Non tutti i poeti estinti hanno vissuto.
Si puó dire che l'abbiano fatto solo coloro che hanno superato se stessi dando prova di una notevole evoluzione del personaggio: e si tratta di Neil, Todd, Charlie e Knox.
Ognuno di loro, attraverso le parole, si è lanciato in imprese estremamente coraggiose che hanno dato una svolta decisiva alla storia: Neil nella recita teatrale, Todd alla fine del film, Charlie per tutta la durata della pellicola (perchè mai e poi mai si rifiuta di dire ció che pensa ed è l'unico a mantenere costante questo atteggiamento, purtroppo pagandone le conseguenze - a dimostrazione del fatto che questa società malata vuole sempre disfarsi di chi non ha paura di ammettere la verità) e Knox con Chris.
Meeks, Pitts e Cameron restano figure di contorno perchè nonostante i loro tratti caratteriali ben definiti non hanno manifestato d'essere andati incontro a un cambiamento positivo o in generale a un cambiamento qualsiasi.
Sono più o meno le stesse persone di inizio film, non segnate più di tanto - non come gli altri, invece - dai rischi che hanno corso e le avventure-sventure affrontate.
È soltanto il mio parere, peró ci tenevo a esprimerlo.
Resta ad ogni modo un'ottima fanfiction.
Recensione alla storia Solo perché sei tu. - 30/11/21, ore 08:10
Capitolo 1: \\
Questa storia mi fa venire in mente tante cose, ma soprattutto i piccoli - o grandi - sacrifici che si fanno per amore, come appunto aspettare la persona a cui si tiene quand'è lenta in qualcosa, ha bisogno di tempo, oppure quando c'è da cercare di capire le sue ragioni e mettere da parte le proprie.
Mi è piaciuto come hai descritto il rapporto esclusivo di Neil e Todd in quanto cosa sacra e infinita.
Recensione alla storia Senza una meta - 30/11/21, ore 01:29
Capitolo 1: Senza una meta
Quando i fenomeni atmosferici riescono a indicare lo stato emotivo dei personaggi in un dato momento io non posso far altro che applaudire, niente da fare. L'hai fatto egregiamente con Charlie/Nuwanda.
Non so se ce lo vedo in questo tentativo di deresponsabilizzarsi per la sua espulsione (solitamente è fiero di tutto ció che fa e sono abbastanza convinto che non rimpiangerebbe il pugno dato a Cameron), ma appunto sappiamo che ha cose più importanti a cui pensare e dunque altre priorità.
L'unico oltre Todd che ho visto sinceramente e profondamente cambiato dalla morte di Neil, ovviamente comprensibile, visto il loro grado di amicizia.
Bello come sottolinei che certe perdite non possono essere superate e basta perchè troppo traumatiche.
È realistico.
Unico piccolo errore che non ho potuto fare a meno di notare: è Knox il futuro avvocato, non Charlie. Neil durante il film fa riferimento più volte al fatto che Charlie è di famiglia ricca e destinato a diventare un banchiere.
Recensione alla storia Neve - 30/11/21, ore 00:54
Capitolo 1: Neve
Anch'io scrissi una poesia ispirata/riferita a questa scena, quindi ammetto che la cosa mi fa sorridere. Trovo affascinante che sia qualcosa di rilevante per molte persone, come se fossimo tutti riusciti a percepire il dolore di Todd per la sua perdita devastante almeno in minima parte.
E qua è come se avessi dipinto il paesaggio in un certo senso anch'esso colpevole. Non della morte di Neil ma di tutto ció che avviene dopo, come se la distesa di neve avesse la colpa semplicemente di aver assistito alla tragedia o meglio, alla reazione scatenata dalla tragedia.
Hai dato un'anima a un qualcosa di inanimato e statico, fermo. E a un momento che di per sè non significa niente senza una riflessione approfondita. Complimenti.
Quando si dice "breve ma intenso"...
Recensione alla storia Shakespeare in love - 30/11/21, ore 00:34
Capitolo 1: Shakespeare in love
Questa fic è troppo per me, il mio cuore non regge. Soprattutto perchè son sicuro che se solo quel teppistello in erba di Neil non avesse preso sta folle decisione di ammazzarsi questa scena potrebbe essere stata canon senza problemi, considerato il loro amore immenso per la letteratura e per il teatro.