Recensioni di padme83

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Recensione alla storia I'm your Boogeyman - 02/11/18, ore 16:24
Capitolo 1: I'm your Boogeyman
Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena ^^
Manco da un po' sul tuo profilo, e sinceramente me ne dispiaccio (purtroppo vivo con due idrovore quantiche succhia tempo ed energia – per tacer della bizzarra creatura con cui li ho messi al mondo – ed arrivare viva alla fine della giornata a volte si rivela un'impresa assai ardua).
Come da tuo suggerimento, ho scelto di leggere questa OS: pur non avendo mai visto i film in questione (non amo l'horror, mi piacerebbe dire che è perché sono una persona sensibile, ma la dura realtà è che sono invece una fifacchiona, tutto qui), tuttavia non vivo su un'isola deserta, per cui diciamo che nella lettura non sono andata totalmente alla cieca. In qualsiasi caso, i riferimenti con cui hai impreziosito il testo mi hanno obbiettivamente dato tutte le informazioni necessarie per arrivare in scioltezza fino alla fine.
Mi è piaciuto molto questo viaggio nella psiche di due personaggi tanto complessi e diversi fra loro: l'introspezione è oserei dire ottima e perfettamente comprensibile anche da chi non conosce l'opera originale: come spesso accade, abbiamo un serial-killer che, per una sadica quanto precisissima ed inappellabile legge del contrappasso, crea con le sue proprie mani la sua stessa nemesi. Se non avesse ucciso le sue amiche e i suoi genitori, e se non avesse tentato di uccidere anche lei più volte, Laurie non sarebbe diventata quella sorta di... macchina da guerra (non mi viene in mente un altro termine), in grado di tenere testa ad un marcantonio grosso il doppio (o anche più) di lei, armato di coltello e con l'ostinata intenzione di ucciderla. I due in realtà sono uniti a doppio filo, rappresentano, rispettivamente, il fallimento (Laurie per Michael) e la paura (Michael per Laurie) l'uno dell'altra: sembra quasi esserci un'attrazione fra loro, una sorta di corrente elettrica che viaggia sul filo delle forti emozioni che si suscitano a vicenda. Io però non mi spingerei a definire questo rapporto come qualcosa di accostabile all'amore... ciò che li lega è un'ossessione, né più né meno, una paranoia derivata dai terribili ed efferati avvenimenti cui la furia omicida di Michael ha dato il via, e che hanno avuto conseguenze devastanti nella vita di Laurie, rendendola in sostanza una donna totalmente anaffettiva, incapace di relazionarsi con chiunque altro che non sia il suo aguzzino, l'origine stessa di ogni sua paura – e, di conseguenza, della sua più intima essenza. Cos'è, Laurie, se non un grumo di paura impossibile da sciogliere? E cosa rimarrebbe di Laurie, se la stessa colonna portante della sua vita – la paura, appunto –, venisse meno? Se Michael morisse, di Laurie non rimarrebbe che... una maschera vuota: un'altra; l'ennesima. Per salvarsi, Laurie ha bisogno della presenza del suo persecutore, e il suo cercare di fondersi totalmente con lui non sembrerebbe altro che un ultimo, disperato, elementare tentativo di autoconservazione. Stesso discorso vale per Michael: cosa resterebbe di lui, se riuscisse a porre davvero fine all'esistenza della sua preda più ambita? Non credo che sarebbe mai in grado di uscire da questo loop. Almeno, io la interpreto così (scusa, ma non riesco a vedere nulla di "tenero" in "relazioni" di questo tipo; cioè, posso capire la suggestione che può portare ad immaginare un alone quasi romantico attorno a storie del genere, ma... no, l'amore è un'altra cosa. Per intenderci, non sono nemmeno convinta che i due possano salvarsi l'un l'altra... non sempre da pezzi sparsi è possibile ricostruire un puzzle in grado di reggersi in piedi da solo). Comunque, nel caso sia andata totalmente fuori strada non farti problemi a dirmelo, ho il cervello in tilt in questo periodo e può anche darsi che io abbia frainteso. XD
Ciò naturalmente non toglie che tu abbia fatto uno splendido lavoro con questi due personaggi, e io non posso che complimentarmi non solo per come hai mantenuto il filo del discorso dall'inizio alla fine, ma anche per come lo hai impostato, avvalendoti di uno stile che ho trovato molto maturo, profondo e perfettamente adatto al contesto.
Insomma, bravo!
Alla prossima :)

padme