Recensioni di Melanyholland

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia The End (?) - 29/10/12, ore 12:54
Capitolo 1: The End (?)
Fantastica. Una satira sottile, arguta e divertente come si leggono raramente. Di solito nelle recensioni dico all’autore/autrice le parti della storia che ho preferito, ma in questa dovrei elencarti ad una ad una ogni parte. Anche, se, lo ammetto, Nate è stata la perfetta ciliegina sulla torta, quando sono arrivata a lui ho smesso di sghignazzare e ho cominciato a ridere di gusto. Sei geniale, ragazza.  La storia finisce tra le preferite senza discussioni. E hai ragione: è probabilmente quanto di più originale abbia mai letto, ma aggiungo: non solo nel fandom di Gossip Girl, ma nel mondo delle fanfiction in generale. I miei complimenti. 
Recensione alla storia That game you had called Crying Lighting. - 21/10/12, ore 13:34
Capitolo 1: Back to 505
Questa one-shot è davvero carina. Hai tratteggiato con molto tatto e abilità i sentimenti dei personaggi in un momento così tragico della vita di Chuck, ma anche di Blair, che gli è stata così vicina da sentire la sua sofferenza. Hai di sicuro colto i pensieri e le emozioni di entrambi. Si vede che c’è impegno e passione dietro ciò che scrivi, ed è bello perché con impegno e passione si raggiungono risultati notevoli.
Posso farti notare una cosa? Qualche volta dopo la punteggiatura non c’è lo spazio, il che rende il testo di difficile lettura. Forse è un problema del programma di scrittura che usi.
A parte ciò, la storia è davvero godibile e fotografa un momento importante nella vita di Chuck e Blair, sia come singoli che come coppia. Leggerla mi ha riportato indietro a quando amavo profondamente la serie e di questo non posso che ringraziarti.
 

Recensione alla storia Goodnight, Travel well - 19/05/12, ore 14:23
Capitolo 1: Goodnight, Travel well
 Non riesco ad esprimerti quanto mi abbia emozionata questa storia. Davvero stupenda, i miei complimenti. Dolorosa, tagliente, spietata, sei riuscita a creare qualcosa che gli autori di GG ormai non hanno più speranze di creare: una storia profondamente umana e coinvolgente. Perché hai ragione, il finale, al di là delle preferenze per una coppia o un’altra, è stato davvero scadente, frettoloso e brutto. La tua storia al contrario colpisce dritta al cuore, grazie anche a uno stile di scrittura impeccabile. Le frasi lapidarie scandiscono il ritmo solenne dell’azione in modo perfettamente consono al tema affrontato. Le emozioni e le reazioni dei personaggi non solo riescono ad arrivare al lettore ma sono anche profondamente credibili. L’ho adorata dall’inizio alla fine, ma in particolare volevo elogiarti per queste parti:
In ogni caso pensava che per la bionda sfavillante Serena, questo momento di crisi sarebbe durato poco, e che presto sarebbe ritornata in pista più smagliante che mai.
Perché, accidenti, lo credevo anch’io leggendo la storia, finché non mi hai colpita e sorpresa con il tragico epilogo della vita di Serena, e con un dialogo che non posso che definire uno tra i più amari e dolorosi che io abbia mai letto:
- Pensavo che saresti stato tu. Pensavo sareste tornati insieme e le avresti fatto riscoprire chi fosse, proprio come avevi fatto con me.
- Ed io pensavo sareste tornate amiche, che avreste superato anche questa. In fondo, non è che tu avessi scelto me. Avresti dovuto perdonarglielo.
Perché è così intriso di rimpianto e sofferenza che si può avvertire tutta la profonda angoscia dei personaggi, anche se ognuno non proferisce che poche parole. Si accusano a vicenda ma si percepisce che gli unici che incolpano davvero sono loro stessi. Anche se Blair nega -Non è colpa tua, non è colpa di nessuno- con veemente disperazione, in un modo che è impeccabilmente da lei, sa che Dan ha ragione, Dan, che non le permette l’illusione dell’innocenza, perché innocenti non lo sono più da molto tempo, corrotti un po’ da quel mondo, un po’ dalla vita stessa.
Bellissimo.
Di solito per complimentarsi si dice che la storia sembra una puntata del telefilm, ma stavolta ti dirò proprio il contrario: brava, perché per me la tua storia è, nello stile e nella qualità, quanto di più lontano possa esserci dalla puntata finale di stagione.  

Recensione alla storia Four seasons in the making - 01/03/12, ore 14:46
Capitolo 2: 4x16
Ma che graziose drabble.

Mi è piaciuta quella sulla 1x04, ho sempre trovato la scena fra Dan e Blair di una tenerezza disarmante. Tu sei riuscita ad esprimere  tutta l’ironia e lo sprezzo di Dan nei confronti di quel mondo patinato e, allo stesso tempo, il suo profondo buon cuore. Perché non c’è dubbio, in quella scena Dan ha visto per un istante la vera Blair e quello che ha visto lo ha intenerito abbastanza da spingerlo a confessarle un suo segreto molto intimo.

Molto carina anche la seconda. Di nuovo, l’incredulità e il (doveroso) malcontento di Blair per dover stare con qualcuno di Brooklyn sono abilmente sbugiardati dalla frase finale, che esprime appieno quanto la ragazza sia combattuta, a questo punto della storia, fra ciò che dovrebbe essere e ciò che è.
Terrò d’occhio la raccolta.  
 

Recensione alla storia Once upon a time in the land called Upper East, ... - 13/02/12, ore 14:11
Capitolo 1: Once upon a time in the land called Upper East, ...
Davvero una deliziosa tranche de vie dei nostri protagonisti, ritratti all’epoca della loro infanzia. Adoro come hai descritto la piccola Blair, con la sua quasi maniacale attenzione ai dettagli, la sua infatuazione per Nate e il suo atteggiamento da principessa viziata con l’accondiscendente papà e la devota Dorota. Ho trovato di una tenerezza ilare la piccola Serena, soprattutto in questa scena:
 
"E' il mio nome, Serena.", la aiutò Blair inarcando le sopracciglia.
"Oh,", la bambina bionda esaminò più accuratamente le tre parole rilegate sul tovagliolo, poi sorrise "mi piace lo stesso.".

 
Ma quello che mi ha colpita di più è sicuramente il modo con cui hai saputo descrivere l’infantile crudeltà tipica di bambini viziati e trascurati da genitori assenteisti, sia nel comportamento di Chuck in tutta la storia, sia in quello di Blair quando sottolinea la precaria situazione familiare del piccolo Bass.  Talvolta i bambini sanno essere davvero senza cuore e mi piace che tu l’abbia inserito nella storia, senza cadere nel banale e tratteggiare uno scenario tutto rose e fiori. È perfettamente comprensibile perché Chuck rubi l’attenzione alla festa di Blair, lui che è abbandonato a se stesso quando è a casa, così come è trasparente la ragione della sua vendetta contro Blair. Blair, ovviamente, pur con i suoi personali chiaroscuri, non raggiungerà mai i livelli di oscurità di Chuck e infatti è lei a scusarsi sinceramente, in perfetto contrasto con le scuse obbligate e quindi finte di lui. Ho provato molta tenerezza per Blair (sai che ho un debole per il personaggio), sconfitta da un’oscurità problematica che ancora non riesce ad afferrare. Tenerezza che si è trasformata in vera e propria tristezza nel finale, che mi ha lasciato con l’amaro in bocca, perché sarà proprio Chuck a sconvolgerle la vita e a ferirla di più, nel futuro, come l’ingenua Blair ha involontariamente predetto.
Insomma, complimenti.