Recensioni di Kyoite

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Recensione alla storia A Game to Play (Policy of Truth) - 13/09/18, ore 22:37
Capitolo 27: Ventisette.
Eccomi qui.
Sono sicura che mi aspetti da tanto, ma in questo caso, tralasciando le mie solite disavventure del periodo, ho voluto prendere un po' di tempo volontariamente. Era come se, non inviando l'ultima recensione, tutto fosse ancora "In corso". Però per tutto c'è una fine e io non posso privarti di una recensione solo perché sono una piagnucolona nostalgica.
Non ti ho nascosto e tuttora non ti nascondo che provo una profonda tristezza nel leggere quel "Completa". Sebbene sia andato tutto per il meglio, non mi aspettavo che finisse così presto, anche se hai scritto 27 capitoli (che sono tantissimi ahahah). Questo perché amo questa storia, perché sento che mi ha segnata profondamente; mi sono affezionata morbosamente e adesso mi sento quasi "abbandonata" ahahahah. Assurdo vero? A te sembrerà esagerato, ma è quello che provo e te lo confesso col cuore in mano. Il motivo per il quale sono così così tanto affezionata a WYIN e a AGTP è uno: sono storie vere, sono sentimenti veri che io non ho mai provato e che ho imparato a conoscere grazie ad Akira e Takanori.
Ti devo fare i miei complimenti perché fino alla fine mi hai fatto venire seicentomila infarti. Già la parola "Epilogo" è stato un colpo al cuore. Poi ero convinta che Akira non ce l'avrebbe fatta e capendo che Takanori si trovava in un cimitero ho cominciato a disperarmi.
Poi ho capito. Credo di essere morta e rinata in pochi secondi. Tuttavia ancora non mi riprendo.
Akira ti prendo in parola, hai giurato di amare Takanori per sempre. È un impegno solenne e so che lo manterrà.
Il cerchio si chiude e l'ultimo tassello, che in un certo senso mancava, era proprio il signor Matsumoto. Lo possiamo definire un protagonista della storia: lui, la malattia che colpisce anche Akira, sono presenze costanti. Via via sono riapparsi tutti i personaggi della long precedente: Takanori, Akira, Yutaka, Yuu, Kouyou, la madre di Akira, la signora e il signor Matsumoto.
È un po' come quando gli attori di teatro si presentano tutti alla fine dello spettacolo per farsi applaudire sul palcoscenico. Chiaramente i tuoi personaggi non sono attori, ma vivono il palcoscenico della vita.
Quanto sono belli Akira e Takanori? Sono convinta che vivranno felicemente e si ameranno intensamente perché le loro anime sono legate e nessuno sarà in grado di separarli. Tuttavia ti confesso che sono anche curiosa; mi piacerebbe sapere quando Akira si è svegliato, qual è stata la reazione di Takanori, se Akira sta bene e se ha abbandonato la brutta vita che era costretto a vivere. Spero che un giorno tu posso soddisfare la mia curiosità. Comunque sappiamo che Akira è vivo e questo mi rende stra-felice.
La storia si conclude con un sorridente Takanori ed io sono in pace con me stessa.
Passo dunque al momento tristezza a palate.
Mi mancheranno gli aggiornamenti, mi mancherà te che mi mandi i link scrivendomi "Preparati", "Prepara i fazzoletti" e il batticuore che ne consegue. Mi mancherà sclerare dietro a quel babbeo di Akira che ricade nei suoi errori, mi mancherà sciogliermi davanti alla fresca tenerezza di Takanori. Dico solo che auguro a loro ogni felicità possibile, una lunga vita da passare insieme tenendo in mente che la lezione che hanno imparato è preziosa. Parlo a loro come se fossero due persone reali: amatevi intensamente e per tutta la vita senza bugie e segreti.
Grazia a te mia adorata.
Grazie Akira.
Grazie Takanori.
Grazie per le forti emozioni che mi avete fatto provare.
Queste sono le ultime lacrime che verso mentre scrivo una recensione.
So che avresti voluto ottenere un riscontro maggiore da questa storia. Meritavi più commenti e recensioni. Tuttavia ti ringrazio per averci fatto questi due splendidi regali, li conserverò per sempre...soprattutto nel mio cuore, insieme alle melodie che li hanno accompagnati. Grazie, grazie davvero.
Ti voglio tanto bene.
La tua mami ❤
Recensione alla storia A Game to Play (Policy of Truth) - 29/08/18, ore 17:01
Capitolo 26: Ventisei. (Senza di te non sono niente)
Ho pensato e ripensato a come recensire questo capitolo, ma visto che non ne sono venuta a capo cercherò di non inviare una serie di sciocchezze in fila.
La prima frase mi ha letteralmente uccisa. Quella frase che tante volte è comparsa nella prima parte, adesso torna con prepotenza; ed è sempre più forte, ha sfaccettature sempre nuove e diverse.
Sai che su questo capitolo ho pianto, questo perché ho avuto l'impressione che si trattasse di un sorta di addio, una sorta di lettera che qualcuno indirizza alla persona amata prima di morire. Effettivamente siamo in un contesto simile, c'è purtroppo il rischio che Akira muoia e io stessa sto pian piano sforzandomi di accettare la cosa. La cosa che mi dispiace è che Akira e Takanori si sono dichiarati amore, si sono perdonati, ma non possono sentirsi e forse non ci riusciranno mai.
Ho amato questo capitolo perché Akira ha espresso i suoi sentimenti in maniera sincera, ha scoperto la sua anima e il suo cuore e ci ha permesso di capire cosa sente. Un'altra cosa che mi ha fatto star male è tutto l'excursus che lui compie: dal primo incontro con Takanori, fino alla rottura e alla rinascita. È tutto molto malinconico e nostalgico.
Tutto il capitolo sarebbe da citare, ma citerò solamente una parte, riferita a Mitsuharu, che mi ha particolarmente colpita: "Mi fa tanto pena quel bastardo. Pensava di amarti solo perchè voleva la tua felicità e ti rispettava". Questo mi ha fatto riflettere, ho capito perfettamente cosa è l'amore per Akira. Takanori e Akira si sono maltrattati, picchiati, odiati, disprezzati, si sono allontanati e dimenticati: eppure tutto questo è Amore. Questi sono Akira e Takanori. E lo saranno per sempre, anche dopo la morte. Amore è capire quando non è amore, quando la persona che ami non è amata abbastanza o in maniera corretta.
Sono sicura che Takanori avrebbe pianto davanti ad una dichiarazione d'amore simile, ma purtroppo Akira non è con lui, è da solo e vaga alle prese con i suoi sentimenti e i suoi sensi di colpa. Tuttavia ha la soddisfazione di aver fatto il possibile, di aver seguito il suo cuore e di aver strappato Takanori alla felicità perché sapeva che era giusto così. Ecco perché, nonostante quello che ha combinato, Akira per me comunque è un personaggio di tutto rispetto e al quale voglio bene: ha affrontato una vita difficile e ha provato a realizzare i suoi sogni, uno di questo era Takanori. Ne parlo al passato perché un questo momento Akira è più "là che qua".
Mi preparo per il prossimo capitolo, preparerò un mucchio di fazzoletti...sento aria di lacrime.
Mi sarebbe piaciuto commentare il capitolo in maniera più esaustiva e complessa, ma non ci riesco perché mi sento troppo coinvolta.
Ti mando un bacio ❤ a presto
Recensione alla storia A Game to Play (Policy of Truth) - 24/08/18, ore 12:23
Capitolo 25: Venticinque.
Questo capitolo è troppo delicato per essere commentato in maniera adeguata, cercherò quindi di essere delicata e breve.
La canzone che ho avuto modo di ascoltare crea la perfetta atmosfera, è alienante, a volte potrei definirla "caotica" perché trasmette il caos che in questo momento domina la mente e il cuore di Takanori. È davvero perfetta e amplifica il dolore.
Il capitolo è zuppo di lacrime e dolore, come un foglio pregno di sofferenza e solitudine.
Takanori è coccolato, consolato da tutti...eppure non trova pace. Sembra "trovare" pace solo quando sta con Akira. Quando resta da solo con lui...è davvero straziante. È tra i momenti più commoventi di tutta la storia; così delicato e fragile, effimero. Tutto sembra essersi fermato, come se Akira e Takanori appartenessero ad un'altra dimensione. Quando Takanori dice: "Come se chiudendo gli occhi, facesse tutto meno male. Come se Akira fosse qui con me, abbracciandomi. Riesco quasi a percepire il suo tocco.", ho pensato che forse Akira era davvero accanto a lui, forse Akira stava provando a consolarlo, a dargli tanta forza.
La mamma di Akira è davvero un angelo, è stata davvero dolcissima; forse la familiarità con Akira ha trasmesso in Takanori un senso di pace. Adesso Takanori sembra aver cambiato ottica e so che proverà a combattere per Akira, per sé e per quell'amore vissuto per breve tempo che lo ha reso l'uomo più felice del mondo.
E farà bene a stare sempre e continuamente accanto ad Akira, perché la situazione è davvero critica. C'è il rischio di perderlo e io stessa non vedo bene tutta questa situazione. Sono purtroppo molto pessimista e...se penso a quello che potrebbe succedere nei prossimi capitoli mi viene già da piangere.
Ti saluto e ti lascio questa ridicola e affranta recensione.
Ciao ❤
Recensione alla storia A Game to Play (Policy of Truth) - 12/08/18, ore 11:39
Capitolo 24: Ventiquattro.
Questa volta ci ho preso! È anche per me quindi una prima volta, ma avrei preferito che tutto fosse molto diverso.
La corsa di Takanori mi ha messo addosso un'ansia e un terrore assurdo; ancora non sapevamo dell'accaduto, eppure la gravità della situazione era palese.
Ma Takanori è vivo o morto? Sì parlo proprio di Takanori, è così shockato da sembrare un'anima errante in pena, sembra essere fisicamente estraneo a tutto, ma emotivamente è esplosivo, è pieno di dolore a tal punto da poter smuovere il mondo.
Quando lui arriva e si rivolge a Yuu e Kouyou mi ha fatto così tanta tenerezza: si giustifica, racconta del litigio come se fosse lui la causa del coma di Akira.
Questo incidente non ci voleva proprio, è accaduto in un momento di crisi in cui Akira e Takanori si sono picchiati, si sono aggrediti verbalmente e si sono allontanati. Se accadrà il peggio a Takanori resteranno tanti rimorsi, resterà solo, senza l'amore della sua vita e con il pensiero di aver rovinato tutto per l'ennesima volta al momento sbagliato. Tuttavia non si potrà tornare indietro.
Eppure sai che, pensandoci, non mi stupisce che sia accaduto tutto ciò proprio in questo momento? È come se i due, allontanandosi, si siano indeboliti e abbiano attirato ogni forma di male. Akira e Takanori hanno perso la loro metà e quel lato scoperto era molto più vulnerabile. Akira però è stato più sfortunato e adesso giace su un letto in fin di vita. Chissà se avverte la sofferenza di Takanori.
Se potessi uscirei alla ricerca di quei delinquenti per poterli pestare a morte, così da "restituire" il favore.
Yuu e Kouyou sono molto carini e gentili con Takanori. Probabilmente capiscono che Takanori soffrirà più di loro e provano ad essere forti il più possibile per dargli la forza per combattere e sperare.
Io sinceramente non vedo bene la situazione, temo che accadrà qualcosa di irrecuperabile e in quel caso ti avviso...non sarai in grado di calmarmi in nessun caso, né di consolarmi. Già adesso mi viene da piangere, perché provo a mettermi nei panni di Takanori e capisco che la sofferenza è così intensa da spaccarti in tanti piccoli pezzi. Coraggio Takanori, adesso devi essere forte! Akira ha bisogno di te e della tua presenza!
Cosa ha intenzione di fare Kouyou? Spero non voglia ulteriormente peggiorare la situazione con qualche discorso poco piacevole da sentire. Kouyou mi raccomando eh, mi stavi simpatico per adesso.
Sono troppo triste e temo i prossimi capitoli, sono terrorizzata ahahah
A presto 💟 bacino
Recensione alla storia A Game to Play (Policy of Truth) - 05/08/18, ore 16:08
Capitolo 23: Ventitré.
Ed eccoci qui, "faccia a faccia" con l'anima di Takanori.
Non mi stancherei mai di leggere e affrontare le sue riflessioni. Takanori è un animo sensibile, riesce a cogliere cose che gli esseri umani, troppo presi dalla frenesia del tempo, non notano. Da questo punto di vista Takanori mi fa tanta tristezza: sembra un puntino isolato in un immenso ambiente freddo e ostile.
Sono colpita dal fatto che sia subito riuscito ad analizzare in maniera più oggettiva la situazione e capire i suoi errori. Tuttavia mi dispiace sentirgli dire che non si può più tornare indietro.
Akira lo ha ferito e deluso, eppure Takanori è profondamente innamorato di lui.
Questa è la mia parte preferita:
"Akira è tante sensazioni mischiate insieme.
Akira è quella sensazione di serenità che si prova quando si torna a casa la sera tardi impauriti da qualche malintenzionato che ci ha seguito fin sotto casa. Akira è quella sensazione di delizioso torpore che si prova la mattina appena svegli e che ci spinge a rigirarci sotto le coperte per godere del caldo del letto. Akira è il piacere che si percepisce quando si assaggia un cibo prelibato. Akira è un ottimo vino rosso, un piatto fumante di okonomiyaki, un camino acceso in montagna, è l'acqua limpida dell'oceano da cui si intravedono i pesciolini nuotare velocemente. Akira è un venticello delizioso durante le giornate umide estive, è il liquore dentro i cioccolatini, è le risate delle persone riunite ad un tavolo che si vogliono bene.
Akira è ogni cosa belle che è su questo pianeta."
Con questi esempi concreti ho capito davvero cosa rappresenta Akira per Takanori: sollievo, piacere, conforto, calore, euforia, ebbrezza, serenità, meraviglia. Tutti noi abbiamo provato nella vita le situazioni descritte da Takanori, ma Akira le raccoglie in sé tutte insieme e questo ci permette di capire l'intensità dei sentimenti di Takanori. È qualcosa più grande di lui. È meraviglia. È Sublime.
Certo che Takanori ha provato a cacciarsi nei guai eh. Voleva forse morire per assideramento??
Il finale mi ha shockata. Sinceramente avevo un po' perso di vista la figura di Kouyou e tutto potevo immaginare...tranne una sua telefonata. Adesso mi chiedo il perché di questo suo intervento. Non vorrei sia accaduto qualcosa ad Akirone. Magari vuol provare a fare da paciere. Spero sia così. Ogni volta che aggiorni io tremo ahahahah aiutoooo
Bene...ci vediamo al prossimo capitolo. Mi tengo continuamente in contatto col 118, così quando esce un nuovo capitolo l'ambulanza è pronta a partire.
ciao ciao 🌹