Recensioni di Watashiwa

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Recensione alla storia L'emozione di un'emozione - 30/04/16, ore 21:55
Capitolo 1: L'emozione di un emozione
Buon sabato e buonasera!
Avendo avuto la fortuna di vedere Inside Out al cinema sono abbastanza sollevato nel poter recensire questa storia e insomma, eccomi qui.
Penso che l'idea di base sia carina, dedicarsi alle emozioni e a loro come delle creature più complesse è un buon punto di partenza; difatti, come dice Tristezza quando tenta di far ragionare Disgusto, quando un essere possiede un'emozione possiede anche le altre, anche se in minor quantità, dato ciò a cosa si dedicano.
Anche il fatto di poter creare delle coppie tra emozioni diverse o comunque complementari è molto vicino al tipo di amore che nasce tra due persone nella vita reale, questo direi che è abbastanza innegabile in quanto all'amore (o meglio, al cuore) non si comanda.
Purtroppo però lo stile di scrittura, l'ortografia e la grammatica hanno dei problemi di fondo che non mi portano a dare un parere positivo nonostante l'idea abbia spunti - come già affermato - visibili e carini.
Lo stile di scrittura è infatti molto semplice all'inizio, sembra avere degli sprazzi interessanti con il dialogo tra Disgusto e Tristezza ma purtroppo tutto si riduce ad un livello piuttosto calante, frettoloso e oserei dire un po' piatto.
Prevalgono i dialoghi e hanno una struttura grammaticale corretta in quanto sono ben raggruppati nelle virgolette (anche se alcuni sono minimali e molto elementari devo dire) anche se quando ci sono due parti di dialogo nella stessa frase ho trovato inutili i due punti e i trattini, anche se per questi ultimi c'è una libertà più forte a riguardo.
L'ortografia è molto, molto scostante e piena di errori che si percepiscono dovunque e sono presenti a maggior ragione nei dialoghi, nella narrazione e in ogni parte del racconto in sè: lettere digitate rispetto ad altre in una parola (o anche di troppo, tipo in consol(l)e), ripetizioni inutili di parole assonanti ed accenti di troppo in verbi che creano anche accavallamenti temporali (soprattutto) e direi anche in abbondanza.
Ciò rendono la one-shot dentro un sistema di scrittura sufficiente ma tendente al mediocre in certe sue parti...
Per quanto riguarda la grammatica oserei dire lo stesso detto in precedenza e specialmente nell'ultima frase.
In molti dialoghi mancano delle virgole che nello scritto servono per creare delle piccole pause tra un'enunciazione ed un'altra: un esempio "Nervetto, sveglia" o anche "Ma che fai, Disgusto?". 
Mancano o sono stati usati segni di interpunzione non necessari per dare un'emotività ai discorsi in generale (ironico, non è vero?) e che sarebbero davvero serviti e a volte mancano proprio.
Parlando invece più a fondo dell'idea, devo dire che c'è da dire qualcosa di migliore, nel senso che nonostante la solidità sia parecchio claudiante e un po' molle, la volontà di Tristezza di farle chiarire e di renderle di nuovo operanti ed efficienti e nonostante l'amore sia un po' tirato lì ed accennato da parte di Disgusto, comunque il bacio accontenta tutti.
I sentimenti di Disgusto sono più articolati e pressanti nel suo cuore apparente schifato da tanti aspetti e quindi l'highlight del tutto è lo sviluppo dove Tristezza spiega tutto a cuore libero e aperto riguardo tutto; anche se non ci fosse stata una coppia, sarebbe stato un bel modo per farle riappacificare e rendere tutto più ponderato e carino.
​Inoltre la presenza di Eros è abbastanza coerente sia narrativamente che a livello di idea, in quanto 
Riley si trova in un periodo dove si sta affacciando all'erotismo, anche per via dei baci che dà al ragazzo belloccio in questione.
Certo, forse mi sarei aspettato una reazione finale di Rabbia per chiudere in bellezza ma questa è una mia pretesa di idea gestita.
In conclusione... questa storia è brutta? Assolutamente no.
Ha dei difetti che possono essere colmati con molto esercizio, con la lettura e l'ispirarsi a chi ha un buon rapporto con la grammatica e l'ortografia, che ti fanno ancora piuttosto zoppicare.
Purtroppo ci sono molte piccole cose che non permettono una visione nitida di tutto il progetto, è necessario leggere e rileggere per captare tanti erroracci che possono essere risolti con un niente: per dire, anche l'html di EFP ti avrebbe segnalato molte parole che qui sono scorrette... e ho detto tutto!
Le idee, l'ispirazione e la coerenza narrativa ci sono, sta a te migliorare facendo delle lezioni mirate per comprendere e fare in modo che queste parole non vengano viste in maniera aspra ma obiettiva.
Spero che per te sarà così.

Un abbraccio,

Watashiwa