Recensioni di meryl watase

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Recensione alla storia Volta la carta - 13/11/15, ore 01:44
Capitolo 1: Volta la carta
Ciao!^^
Approfitto della mancanza di sonno per recensire anche questa meraviglia.
Ammetto che è la prima volta che leggo qualcosa sul fandom di Wolf's Rain, nonostante abbia letto il manga e visto la serie animata e come te io preferisca decisamente di più la seconda (cosa strana visto che in genere preferisco la versione cartacea) forse perché mi trasmette tristezza e un sentimento struggente per tutte quelle vite rovinate che fatico anche a respirare a volte. A volte rivedo le puntate di quest'anime per puro masochismo e non posso fare a meno di commuovermi per la sfortuna a cui vanno incontro tutti i personaggi, nessuno escluso, dopotutto l'autore ha deciso di parlare di un mondo in rovina e della sua totale distruzione. Come titolo avrei scelto senz'altro "La caduta".
Questa fanfiction è angst allo stato puro e non poteva essere altrimenti vista l'opera originale.
Il personaggio su cui hai deciso di scrivere è uno dei più complessi dal punto di vista psicologico, per la sua furia vendicativa mi ricorda un po' Sasuke, ma in confronto a lui, Quent ha un qualcosa di più tragico e allo stesso tempo patetico. Mi ha sorpresa questa propensione per un personaggio secondario, anche se in Wolf's Rain è difficile parlare di personaggi primari e secondari visto l'intrecciarsi di vite e vicende tragiche che coinvolgono tutti e portano alla fine.
Ho apprezzato la tua scelta di mostrare la sua quotidianità prima della tragedia, tramite i ricordi che si fanno sempre più nitidi con l'aumentare dell'alcool che gli circola in corpo, quando non è impegnato in quella caccia, che è divenuta la sua unica ragione di vita.
Accecato da quella che lui crede essere la verità, o meglio che si è autoconvinto sia la verità, continua imperterrito a perpetrare la propria vendetta contro i lupi che hanno distrutto tutto quello che aveva costruito nella sua vita.
Hai reso bene l'amarezza, la follia, il senso di colpa, l'odio bruciante che sembra fungere da unico combustibile per il corpo di questo vecchio, che senza di esso non riuscirebbe ad andare avanti. Ha fatto un geave errore lasciando sola la sua famiglia e per riuscire a sopravivere si è aggrappato alla caccia.
Bello il parallelo con il gioco delle carte che hai usato spesso e che rende bene l'idea del Caso, della Fortuna/Sfortuna che regola la vita di quest'uomo e ci riconduce alla dipendenza. Ne eistono molti tipi che portano lentamente all'autodistruzione, la dipendenza dalla droga, dall'alcool, dal gioco d'azzardo, Quent è dipendente soprattutto dalla vendetta e per portarla a termine si sta uccidendo, sta sprecando tutta la sua vita.
Il paragone tra il bestiame e la sua famiglia l'ho trovato molto azzeccato, non so come ti sia venuto in mente, ma ti faccio tanto di cappello. È davvero calzante.
Dopo tutto questo angst credo di aver bisogno di leggere una commedia XD
Ti ho già detto che scrivi bene e qui ne ho avuto un'altra prova. Hai usato un registro linguistico piuttosto elaborato e hai fatto bene vista la psiche complessa di Quent, ma sei riuscita a mantenere comunque intatta la scorrevolezza del testo, non appesantendolo eccessivamente.
Vorrei saper scrivere così ;-)
Per questa notte è tutto. È ora che vada a nanna XD
Un bacione.
Meryl
(Recensione modificata il 13/11/2015 - 09:19 am)