Recensioni di shilyss

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Recensione alla storia Chi fa cliché fa per tre - 14/11/22, ore 12:14
Capitolo 8: 1372 DR: I don't want to go
Cara Npc!
Qui l’ectoplasma sono io che sono sparita nei meandri! Daren e Johel hanno un legame particolare, un’amicizia che si rinnova giorno per giorno attraverso la conoscenza reciproca, la sincerità, la scoperta l’uno dei lati dell’altro. È la differenza a unirli e anche una dose di apertura mentale che ha consentito loro di conoscersi, capirsi e accettarsi. Un trope forse in verità io ce lo vedo: quello dell’eroe che muore e non riesce ad andare oltre, abbandonando il regno dei vivi per quello dei morti per via delle questioni insolute, è uno dei miei temi preferiti in assoluto. Qui sei riuscita a renderlo decisamente inaspettato e frizzante, però. All’inizio c’è dramma. Daren è morto (anzi, rimorto) e continua a essere uno spettro. Come nella migliore storia di fantasmi, Johel capisce che dovrebbe cercare di liberare l’amico da quei fardelli che lo tengono legato a terra. Poi riflette su altro: magari quell’esitazione nasce dal timore di non essersi redento, cosa non priva di fascino e perfettamente cucita addosso a un ex villain, se vogliamo considerare i drow dei villain.

Il che è improprio, temo, ma diciamo che è un discorso generale, il mio. Ecco, Npc, è qui che mi hai spiazzato. Perché Daren ammette di non avere più irrisolti, ma di temere l’Aldilà. Perché lo conosce. Perché detesta i paradisi che sembrano un villaggio turistico dove tutti cantano e ballano ed è questo aspetto dissacrante che mi fa amare tanto questi personaggi, oltre al fatto che tanta melensa bontà effettivamente farebbe smaniare chiunque, figuriamoci il povero Daren. Per l’eternità poi. Brr. Questa raccolta è geniale anche per il modo in cui un aspetto della vita di tutti noi (la paura di morire, che hai voglia a citare Epicuro: fa parte della nostra natura, temo) viene usata come spunto per una storia che pur parlando di spiriti lascia col sorriso sulla bocca.
Un abbraccio forte forte, e spero a presto!
Shilyss!
Recensione alla storia Chi fa cliché fa per tre - 14/09/22, ore 19:01
Capitolo 7: 1324 DR: Battle of Wits
Cara Npc!

Finalmente eccomi da te, con la speranza che questa recensione arrivi subito e non si perda nei meandri grazie allo splendido funzionamento di efp. Ma veniamo al sodo. Daren e S’lolath mi erano piaciuti moltissimo nelle scorse storie e qui, naturalmente, non fanno eccezione, soprattutto perché nel loro dialogo emergono le peculiarità del loro rapporto, che non è un’alleanza e non è un’amicizia come la si intenderebbe nella superficie. Ma andiamo con ordine. In questo gustoso capitolo Daren riflette, tra le altre cose, sul modo in cui la sorella educa i propri figli. Presente sulla scena benché fisicamente assente, Krystel è una madre sui generis tra i drow. I suoi figli vivono seguendo le leggi della superficie, aiutandosi l’un l’altro. Così lei ha creato un clan robusto e resistente, forte, in cui trovano spazio anche figli adottivi (ma su questo punto torneremo). Mi piace molto come Daren parli del fatto che lei fa figli ogni vent’anni. Questa semplice riflessione racconta della sorella più di quanto non sembri.

Che Krystel, per esempio, è una donna indipendente, che conosce i limiti e la fine delle relazioni e che non le porta avanti quando ormai hanno smesso di avere un senso: ciclicamente apre il suo cuore, e ora tocca a S’lolath essere suo compagno. È un mago e un drow e quindi questa storia ha dei limiti e va affrontata con un certo realismo, cosa che Krystel puntualmente fa anche in virtù della propria potenza come strega. S’lolath è un personaggio scritto benissimo, perché è chiara la sua natura manipolatoria, ma in mezzo a molti tentativi di raggiri c’è anche a mio parere un barlume di verità (come quando ammette che alla fine è Daren che deve scegliere se farsi manipolare o meno) e una logica stringente. Solo che quello che intende S’lolath non è mai solo quello che dice e a questo proposito Daren è abile nel cogliere il fatto che il discorso di S’lolath si riferisce a lui e all’aiuto che gli ha chiesto per uccidere il mago con i molti cloni.

Mentre ti scrivo mi viene in mente anche un’altra cosa: c’è un parallelismo tra Daren e Tek’ryn e Daren e S’lolath. I primi due scambiano pochissime parole ed è sempre il primo a parlare. È un rapporto che funziona perché basato sul silenzio. Daren ama che Tek’ryn non lo importuni e il giovane elfo tutto vuole fare anziché importunarlo (non per fargli piacere, naturalmente, ma per una valutazione egoistica, per proprio tornaconto, ma in fondo tutti noi agiamo per il nostro benessere, no?). Con S’lolath, invece, è una danza retorica che si instaura da subito, utile anche per chiarire e godere del contesto (mi è piaciuto come S’lolath abbia spiegato che Krystel non rappresenta una minaccia e il perché). Insomma, questa recensione è venuta fuori un po’ sconclusionata ed è tutta stata scritta aggiungendo qua e là frasi perché più scrivevo e più avevo da puntualizzare e analizzare, ma spero si colga quanto questo capitolo mi sia piaciuto. Mi tocca sorvolare su Amber e il suo rapporto con gli altri e con gli adulti, diverso da quello di Tek’ryn, ma questo papiro infinito ha superato la lunghezza di una shot, mi rendo conto.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss
Recensione alla storia Chi fa cliché fa per tre - 21/08/22, ore 17:54
Capitolo 6: 1357 DR: Corrupt the Cutie
Cara Npc!
Potevo fermarmi dopo un solo stuzzichino? No, assolutamente, e infatti eccomi di nuovo qui! Anche questo capitolo è delizioso e mentre recensisco ho il sorriso sulle labbra. E come potrebbe essere altrimenti? Daren ha vita facile con Johel, perché quest’ultimo non ha la sua astuzia tutta drow nel gestire patti e compromessi e così si ritrova a perdere, nonostante tutto. Le storie truci (ma credo più divertenti) raccontate da zio Daren riprenderanno non appena quel piccolo tesoro di Jaylah non sarà in grado di usare il vaso da notte, diventando autonoma sulla questione pannolini. Non ci vorrà molto e, nel frattempo, il nostro drow preferito eviterà di scomodarsi nel cambiarla. Se questo non è un piano geniale e malefico io non mi chiamo più Shilyss!

Johel che mette avanti Krystel e la sua autorità di genitrice e sorella per mediare e obbligare l’amico a dargli retta e che cede perché ha un cuore buono ai compromessi dell’amico è decisamente in linea col personaggio, così come la sua preoccupazione per questa bambina mezza elfa dei boschi e mezza drow: ogni cosa che la riguarda è un’incognita, persino l’impatto che possono avere dei racconti orrorifici fatti mentre è in fasce. La sua preoccupazione è dovuta al fatto che questa è la sua prima bambina, ma anche al costante desiderio, proprio del personaggio, di essere un buon padre. Poiché è una persona buona, non è machiavellico, non cavilla come il drow – sono certa che Krystel avrebbe negoziato diversamente con il fratello. Daren, naturalmente, svolge un altro ruolo rispetto ai genitori: quello dello zio figo e scapestrato che ti fa i racconti più interessanti. Le fiabe drow mi piacciono immensamente e, per spezzare una lancia a favore di zio Daren, sostengo che è bene raccontare da subito la verità, tipo che i ragni mangiano le loro prede quando sono ancora vive, soprattutto se sono maghi malaccorti. La morale è che ai ragni non gli devi… ehm… rompere le scatole! (cit. il cavaliere nero)!
Un abbraccio forte forte,
Shilyss
Recensione alla storia Chi fa cliché fa per tre - 21/08/22, ore 17:42
Capitolo 5: 1373 DR: Overexposed cliché
Cara Npc!
Le storie con Daren sono sempre deliziose e se in più c’è troppo vino che gira e Johel e questa amicizia così bella e particolare, che rompe i pregiudizi in seno alle varie comunità elfiche, mi piace ancora di più.

Daren è sempre adorabile e Johel ubriaco e senza il benché minimo freno inibitorio è davvero spassoso, ma il migliore in questo caso temo sia stato il bardo, con le sue domande così ingenue e, francamente, rischiose. Non sa quanto è stato vicino alla morte, il poveretto, riferendosi a Daren come drow buono – cosa che appare come un ossimoro – e, peggio ancora, come un drow ranger (anatema degli anatemi!). Simpaticissima la spiegazione riguardo le armi e alla ragione per cui è sempre preferibile una bella spada che, anche se corta, svolgerà efficacemente i più svariati scopi. Noto con piacere che Daren dimostra col bardo tutto sommato una certa pazienza.

A ogni riga pensavo “ecco, ora lo fa fuori.” Con tutta probabilità ciò non si è verificato perché erano in un luogo pubblico… il nostro povero drow s’è pure dovuto sentire un insulto circa la propria altezza, cosa che conferma la mia idea sul fatto che abbia un grande, enorme controllo di sé! Ti confesso che leggendo la storia al pezzo della spiegazione delle lame ho riso!
Un abbraccio e a tra pochissimo :*
Shilyss
Recensione alla storia Chi fa cliché fa per tre - 17/08/22, ore 18:03
Capitolo 4: 1357 DR: Mommy's heart
Cara Npc!
Sono arrivata alla fine della mia piccola e gradita incursione e non potevo che finire con questa flashina familiare così tenera, con Johel nei panni di neopapà ammirato e innamorato della bambina che sembra un miracolo, nata dall’amore tra lui e Krystel. Mentre l’elfo è totalmente assorbito e stregato dalla situazione, Krystel si rivela la drow – la donna – pragmatica e realista di sempre. Certo, lei ha già avuto altri figli e quella magia le è nota, l’ha analizzata e la vive con una serenità diversa rispetto al partner, ma quello che colpisce è la sua maturità, la capacità di analizzare in maniera critica anche l’evoluzione della sua relazione. Destinata a concludersi – l’allontanamento è già nell’aria – ma non a finire, perché se Daren e Krystel smetteranno di essere una coppia rimarranno comunque in affettuosi rapporti amicali e cresceranno con amore la loro unica figlia e di questa evoluzione la drow non può essere che lieta. Sperando di passare prestissimo qui o in altre tue storie, ti abbraccio forte e spero tu sia ancora a goderti le meritate ferie! Un abbraccio,
Shilyss