Recensioni di shilyss

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Un diavolo a Roma - 18/08/23, ore 19:36
Capitolo 14: Safet!
Cara AlbaM!
Questo capitolo è spassoso come al solito, ma ha anche qualcosa in più – posso dire che per ora è il mio preferito? Si cominciano a intravedere sempre di più i retroscena della vita dell’Aldilà. I diavoli sono sempre scanzonati, provano piacere nel seminare discordia, confusione e nel far incavolare la gente (ma temo Veggetti con la sua pignoleria se lo meriti), ma sono anche adorabili. È adorabile Sael, che trova un modo brillante per far uscire dall’ufficio Alba, ma è adorabile anche Safet, a cui hai dato un background davvero interessante: un figlio, delle idee, un comportamento volto a proteggere, per quanto può, quel casinista di Azaele. In questo capitolo si punta molto sui legami che esistevano tra tutti questi personaggi prima della Caduta. Erano amici, colleghi. Erano angeli, tutti. Alcuni hanno peccato di superbia e sono caduti, altri sono caduti di proposito perché fare il mentore è una missione, altri ancora per salvare coloro a cui erano legati.

Anche Michele, che pure è un angelo che ha combattuto dalla parte giusta, mostra in questo capitolo delle esitazioni struggenti. Due cose mi sono piaciute di lui. La prima, che non c’è una damnatio memoriae delle precedenti relazioni di Michele. Michele ha già amato, ma è finita. Capita a noi umani e capita a loro, ma non si può né deve negare di aver amato quando il sentimento scompare. Il che non significa che non si possa amare profondamente e intensamente di nuovo – e anche avere paura delle implicazioni che l’essere di due fazioni opposte significa, anche se Michele è favorito dall’amicizia con Azaele. Ed è bello che ne parli con il padre del diretto interessato, ma anche col proprio mentore e che lo chiami col suo nome da angelo, perché Michele non dimentica quel passato comune e si percepisce l’affetto che ha nei confronti di Safet. Insomma, come Azaele/Molinesi, anche io questi quattro me li vedo già a fare le vacanze tutti insieme appassionatamente!
Un abbraccio forte, forte,
Shilyss :)
Recensione alla storia Un diavolo a Roma - 26/06/23, ore 12:20
Capitolo 13: Il racconto di Michele
Cara Alba,

che bello finalmente ritornare qui! Il racconto di Michele, inframezzato dalle interruzioni di Azaele, occupa tutto il capitolo e questa è una soluzione narrativa che mi piace molto, perché ti prendi tutto lo spazio che ti serve per raccontare qualcosa di complesso e svelare alcuni retroscena che rendono il lettore più consapevole di quello che è un intreccio molto complesso. La figura e le intenzioni di Razel vengono svelati, insieme al coinvolgimento di Michele e alla guerra tra i due mondi, quello celeste e quello infernale, che hanno lo scopo di accaparrarsi più anime possibile. Se l’anima della strega mentore di Alba nel passato è in Paradiso perché, al netto di aver venduto l’anima, si trattava pur sempre di una persona buona e altruista, la questione Alba sembra invece molto più complicata e irrisolta. Qualcosa non è andato come doveva e sono curiosa di scoprire cos’è successo a lei e a Azaele dopo la loro fuga.

Belli i temi di natura morale sottesi al capitolo: può un’azione negativa, come lo stringere un patto con un demone, giustificare ed essere il mezzo per salvare altri? Per la strega sì, dato che preferisce sacrificare la propria anima per il beneficio di tutti, anziché salvarsi. L’altro elemento è sulla natura dei patti demoniaci, che volutamente sono ambigui. Michele è riuscito a svicolarsi perché alla fine è una creatura celeste, ma un essere umano non sarebbe con tutta probabilità riuscire a uscire da questa logica stringente. In tutto ciò c’è anche quella vena prosaica e divertentissima che adoro, come la burocrazia efficientissima del Paradiso e le carte imprecise dell’Inferno o le relazioni di Michele e, soprattutto, la sua amicizia con Azaele: l’abbraccio finale è stato tenerissimo!
A questo punto c’è molta, moltissima carne al fuoco: da un lato abbiamo le nuove rivelazioni di cui Azaele è venuto in possesso, dall’altro un Razel particolarmente deciso ad avere la sua anima e poi c’è questa festa a cui il falso Molinesi dovrà partecipare e, naturalmente, anche Alba…

Un abbraccio forte e tanti, tanti complimenti!
Shilyss
Recensione alla storia Un diavolo a Roma - 30/04/23, ore 20:23
Capitolo 12: Sogno o realtà?
Cara Alba!!!

Quanto mi piace questa storia! Tra circolari, auree che sovrastano la testa della maestra di yoga Giada e norme igieniche più o meno rispettate, mi sono sganasciata dalle risate. A un certo punto una delle battute di Sael nel bagno del Cubo mi ha ricordato Corrado Guzzanti di millemila anni fa, quando interpretava Padre Pizarro (vado a braccio): “A FeRa’, er Foglio c’ha du’ pagine, la prossima enciclica nostra so’ cinquecentoquarantasette. Io mo’ me ne vado a lavora’.’”

Ma torniamo al capitolo. Adesso sappiamo qualcosa in più di Merlino, conosciamo Elena, la maestra di Alba e continuiamo a seguirla sia a casa sia a lavoro. Questi eventi che le capitano stanno diventando sempre più frequenti e credo che presto si insospettirà, ma mi piace questo suo atteggiamento razionalista, questa propensione per la soluzione logica. Allo stesso modo, mi piace molto vedere il mondo ultraterreno con la sua divertentissima burocrazia e i suoi meccanismi che stanno interferendo sull’azione principale: Azaele deve ricongiungersi con la donna che ama da quattrocento anni, perché io li shippo come se non ci fosse un domani!

Se Sael è un po’ un burino, va detto, Safet che cita le soft skill di Azaele e Michele è stato fantastico – ma in generale il loro dialogo mi ha fatto ridere in più di un’occasione, adoro. Mi piace anche il fatto che le creature infernali e celesti abbiano modo di acquisire alcuni piaceri umani non per necessità ma per empatia, perché a forza di stare con loro hanno finito per assimilarne preferenze e gusti. E adesso veniamo a Michele e a Sael. Mi piace la loro dinamica, il fatto che Sael sia innamorato di lui e non abbia il coraggio di dirglielo e che Michele non sia abbastanza in confidenza da sbandierare le sue preferenze e che le cose procedano molto lentamente. Tra l’altro Sael è stato davvero carino anche con Alba sfidando Sakmeel – tiè Sakmeel – mostrandoci, una volta di più, come il mondo ultraterreno sia strettamente legato a quello degli umani e le connessioni molteplici. Ansiosa di ritornare in questa storia deliziosa e spumeggiante, ti mando un caro saluto e ti auguro una buona serata!
Shilyss
Recensione alla storia Un diavolo a Roma - 09/04/23, ore 17:33
Capitolo 11: Chi è Azaele?
Mia cara, buona Pasqua!

Speravo di riuscire a passare stamattina, ma il tempo è volato, letteralmente. Il bello di questa storia è il fatto che è una commedia squisitamente intrecciata. Pensiamo alla storia principale, per esempio. Azaele dovrebbe solo mostrarsi col suo aspetto per far innamorare Alba, perché corrisponde al suo ideale di uomo attraente, ma adesso non può farlo, perché fino a domenica ha il corpo di Molinesi, il capo odioso di Alba. Oppure pensiamo a Sael e Michele, dove il primo, pur avendo una cotta per il secondo, non se la sente di dichiararsi. È un intreccio curato, di cui qui per semplicità ho semplificato molte cose, ma che dà la cifra della cura che c’è in questa storia.

Poi ci sono i momenti spassosi, con i demoni che posseggono il corpo degli uomini per il piacere di farsi un tiro di sigaretta, gatti molto aggressivi e vicini di casa poco tolleranti (io sono morta col vicino che tira la secchiata). Impagabile il meme che tanto nessuno ricorderà mai e sparirà dopo una settimana, semplicemente fantastico. Ma veniamo alla trama – oh, come mi era mancata questa storia e il tempo per recensire!
Orbene, Merlino. Questo gatto non è un gatto come gli altri, si chiama Merlino e probabilmente già quattrocento anni fa badava ad Alba. Sull’Alba del passato, la storica che è in me è compiaciuta di quel piccolo elemento veritiero. Non è tanto l’autorità ecclesiastica a sbattersi per condannare per stregoneria una ragazza che ha competenze in erbe medicamentose, ma un pretendente respinto. L’incontro con Azaele è il seguito diretto del sogno che ci ha accompagnato per tanti capitoli e finalmente Alba ha un nome, Azaele. Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà quando si incontreranno veramente, quando Azaele si mostrerà col suo aspetto.

Mi dispiace un po’ per Arianna, te lo confesso. È stata impulsiva e avrebbe dovuto fidarsi del sesto senso di Alba, ma da lì a essere piantati in asso così ce ne vuole. Eppure la leggerezza, il disinteresse con cui Ariel tratta la ragazza esprime bene la noncuranza che queste creature ultraterrene hanno per le vicende umane, presi come sono dalle loro beghe che si protraggono da millenni. Per concludere, io spero di non far passare mesi per la prossima recensione perché ho un T.I.R. di roba tua da recuperare, che mi chiama come le sirene con Ulisse, se non ché io non c’ho i tappi per le orecchie, quindi vorrei rispondere al loro richiamo. Riusciranno i nostri eroi???
Un abbraccio e a prestissimo **
Shilyss, finalmente di nuovo tra queste pagine **
Recensione alla storia Un diavolo a Roma - 13/11/22, ore 19:10
Capitolo 10: Non fidarti degli sconosciuti!
Cara AlbaM,
Ma in che senso io non passavo da te da fine settembre?? Che periodo incasinato. Bando alle ciance, avevo questo capitolo tra le storie da recensire da mesi, quindi eccomi finalmente qui complice la combo due orette di relax e una lugubre domenica di novembre! E questo capitolo è un po’ come un tiramisù, tutto da gustare. Anzitutto, il pezzo di Azaele che parcheggia in divieto di sosta, passo carrabile, anche di notte. Fantastico. Fantastico pure come guida in modo un po’ coatto, fantastico il terrore di Michele e anche Sael che giudica così tipico del demone il fatto di parcheggiare alla cappero per le strade di Roma.
Ma la trama va avanti con svolte inaspettate e molto piacevoli da leggere, devo dire. Arianna temo che sia stata coinvolta nella vicenda di Alba, essendo stata scambiata dal sosia di Thor/Chris per l’amica, mentre Razael, nel suo vernacolare romanesco adorabile, ci rivela che anche l’anima della nostra protagonista dovrebbe essere sua come quella di Molinesi. A proposito di Molinesi… è fantastico che Azaele continui a usare il corpo di una persona che Alba detesta cordialmente, quando se avesse il suo originario aspetto lei sarebbe già innamorata di lui, forse.

Perché comunque ha ragione Sael, è atipica, è cinica il giusto, realista al punto giusto e non si può non fare il tifo per lei. Le sue reazioni sono sempre azzeccate, come quando si infuria perché si ritrova Molinesi che le sbraita contro, come un pazzo, di lasciar perdere un ragazzo che si è dimostrato simpatico e non ci ha provato né è stato sgradevole in alcun modo. Oltre al mistero sull’anima di Alba e sulla vicenda che l’ha vista, in passato, legata a Azaele, c’è anche la questione del micio nero con la stella, il famiglio di Alba deciso a proteggerla. Non vedo l’ora di saperne di più. In questa storia sono molto importanti anche i personaggi secondari. Sael sta venendo fuori sempre più a tutto tondo e il modo in cui desidera aiutare Azaele e si interfaccia con Michele mi è piaciuto molto, perché ci presenta dei demoni sfaccettati. Anche Michele ha un’interessante complessità (fuma perché tentato dall’amico, si pente di aver avvicinato troppo la spada angelica a Sael e crede di aver visto delle emozioni profonde, in lui). Insomma, qui è quasi ora di cena e devo smetterla di delirare, ma spero di poter continuare presto a leggere questa storia che è un gioiello. Un abbraccio e perdonami per la latitanza, ma la real life mi ha inghiottita!
Ti faccio tanti tanti complimenti ^^
Shilyss