Recensioni di Ellie_x3

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia All'ombra dei pugnali - 09/01/19, ore 01:43
Capitolo 1: All'ombra dei pugnali
Ciao carissima, eccomi qui per recensire questa straziante One-Shot: sapevo che mi sarei imbarcata in un mare di angst, ma dovevo immaginare che le tue bellissime figure retoriche e il tuo stile avrebbero reso tutto ancora più strappalacrime e immersivo. Oh, well.
Lasciami subito dire che hai fatto ben di più che semplicemente rendere onore a questa bellissima serie, e in particolare alla seconda stagione. In quel momento di [telefonatissima, se si conosce proprio la storia base, ma non per questo meno straziante] tensione e morte, sei riuscita a rendere in profondità tutte le sfaccettature della disperazione di Lorenzo, partendo da un ricordo che lascia solo gli echi e i suggerimenti della tragedia (sto guardando a quella differenza di tempi verbali quando la voce narrante fa notare a Lorenzo al presente che il passato sia un verbo crudele da usare, espediente che ho trovato particolarmente interessante) e grazie anche alla raffigurazione della morte che bussa alla porta e se ne va per la sua strada.

Iniziamo subito con lo stile che, senza dubbio, è il punto che più mi ha colpito di questa One-shot: è lirico, ma non eccessivo. Come sempre c’è una vena poetica nelle tue OS, che siano introspettive o più ‘d’azione’, che mi lascia completamente a bocca aperta, perchè riesci a guidare il lettore in un labirinto di termini ricercati e metafore ben costruite senza mai farlo sentire oppresso o senza mai dare l’impressione di star infarcendo il testo di termini aulici così per sport. C’è un’equilibrio costante, qui forse ancor di più rispetto ai lavori che avevo letto su Labyrinth, che permette il lettore di immergersi nella narrazione e di rimanerne incantato. Non posso quindi che ripetere ancora una volta tutti i complimenti che già sapevo che ti avrei fatto.


Anche la scelta di utilizzare questa voce “esterna” che si rivolge a Lorenzo, come se fosse non la sua coscienza ma qualcosa di divino, è per me una mossa estremamente evocativa e l’ho apprezzata moltissimo. Sembra di sentirla, questa voce che gli sussurra all’orecchio: raccontandogli memorie di un tempo in cui lui e Giordano erano ragazzini, facendogli notare che la Morte sa, la morte ricorda la sua promessa di accoglierla con una fetta di pane caldo, o ancora chiedendogli “sei un codardo?” 
É una voce distaccata e allo stesso tempo parte integrante della scena e dell'atmosfera di tensione che crei negli istanti successivi all’assassinio di Giuliano de’ Medici, e credo che (proprio in virtù del suo essere un filo diretto tra il lettore e Lorenzo) sia in buona parte fautrice dell’enorme potenziale emotivo e introspettivo di questa one shot. Umanizza i pensieri di Lorenzo, in qualche modo, e a volte ne spiega addirittura le reazioni (ad esempio, che vorrebbe essere morto lui, che la mancanza del fratello toglie il senso alle cose).

La storia si apre con un Lorenzo ragazzino e ottimista, non spaventato di fronte a questa figura terrificante che è la morte, ma quello che poi vediamo adulto e in presenza del cadavere dilaniato di suo fratello è un Lorenzo diverso: un Lorenzo che è prima bloccato dalla paura e poi accecato dalla rabbia, disposto a far bruciare Firenze, la città che tanto ha amato e che tanto ama, la città che ha nutrito, pur di ottenere vendetta contro i Pazzi. É un cambiamento estremamente d'impatto rispetto al ragazzino che scegli di mostrare all'inizio, e ritengo che la caratterizzazione sia magistrale, in linea con la serie TV ma anche con la figura storica (per quello che, naturalmente, possiamo saperne noi che di certo non eravamo con loro quel 26 Aprile). 
Se Lorenzo è una figura vivida e attiva nella narrazione, il punto focale anche dell’odio dei Pazzi e dei pianti di sua moglie, delle preghiere perchè cerchi un riparo, Giuliano al contrario lo scopriamo in “flash” e in dettagli che vengono svelati dai ricordi di suo fratello. Di Giuliano ricordiamo come ha colpito Lorenzo accusandolo di avere troppo cuore (il mio, te lo dico, si è stretto quando la frase è stata ripresa alla fine. I FEELS.) e il sorriso beffardo, in contrasto con le ultime parole cristallizzate sulle sue labbra e la carne squarciata. Di Giuliano sappiamo che il suo cadavere è ancora caldo eppure è già perduto, e questo scrolla Lorenzo, gli fa scegliere la vendetta perchè è "l'unico modo di sopravvivere nel mondo reale, nel mondo del peccato, è essere un peccatore più spietato del tuo nemico”.
Ho amato gli stralci del Lorenzo artista, le immancabili menzioni a Simonetta e a Botticelli (personaggi che mi hanno fatta piangere un po’ nella serie, lo ammetto) e alla Cupola del Duomo: rendono tutto più realistico e il personaggio ne esce come una figura tridimensionale, molto forte.


Insomma, non sto qui a tediarti ulteriormente, ma l’ho trovata una one-shot dalla potenza estrema che senza sfociare nel melodramma da telenovela (che era purtroppo una possibilità reale, vista la grande drammaticità della scena) è riuscita a farmi non solo intristire per la sorte di Giuliano e la disperazione di Lorenzo, ma anche sorridere nelle ultime righe (tu mi vuoi male, il mio povero cuore :<).


Per concludere, i personaggi sono vividi (anche troppo ;-;) e riesci a mantenere un tono sempre carico d'emozione, ma senza esagerare, rendendo la shot estremamente scorrevole e bella da leggere ma allo stesso tempo approfondita sia psicologicamente che a livello di descrizioni. Lo stile è come sempre il tuo punto forte, mi domando sempre come fai ad essere così poetica e allo stesso tempo ti si legge che è un piacere. Mi sono un po' innamorata della ripetizione costante dei nomi, del tono aulico e dell'uso molto intelligente del discorso diretto nella voce narrante (come in: Dov’è la tua anima, Lorenzo? 
Forse te l’ha rubata Giuliano? Ha voluto portarsela via con sé, ti ha fatto un ultimo dispetto? La tua anima, la tua anima, o Lorenzo, la tua anima non c’è più. ) che non fanno che aumentare il pathos e immergere ancora di più il lettore nella scena, come se la voce fosse quasi una figura materna, eterea. Altra cosa che ho adorato sono le parti in corsivo e che invitano Lorenzo a fuggire, che ricordano quasi un coro classico. 


Spero di leggere presto qualcos’altro di tuo, che sia su questo fandom o really ovunque, perchè sono sempre felice di leggere queste piccole perle (anche se adesso ho bisogno di un rewatch dei Medici e di un cuore nuovo)<3



Ellie