Recensioni di _Sherazade_

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Recensione alla storia Ragnarök - 14/11/16, ore 21:59
Capitolo 1: Ragnarök
Seconda Classificata al contest "Not so Bad, Not so Mad" di onlyfanfiction indetto sul forum di EFP; giudice sostitutivo Cendrillon89:


Rispetto alla storia su Resident Evil, qui partivo avvantaggiata: non conoscevo The Originals, è vero, ma avevo seguito le prime due stagioni di Vampire Diaries, la serie da cui è stato tratto questo Spin-Off.
Sotto tuo consiglio ho anche visto la puntata della seconda stagione, la quinta se non ricordo male, Red Door, e devo ammettere che mi stava intrigando parecchio, a tal punto che potrei anche decidere di recuperare la serie. Dovrai prenderti le tue responsabilità per questo, sappilo!

Prima di analizzare i due protagonisti del racconto, vorrei spendere qualche parola sul padre dell'anno: Mikael.
Fermo restando che è un'opera di fantasia, tenendo in considerazione che la storia è ambientata in un'epoca nella quale queste cose erano la norma, questo gentiluomo lo avrei preso volentieri a pedate. È un uomo odioso... ok, tua moglie ha avuto una scappatella con un altro, ma ancora non lo sapevi (o si?!), che male ha fatto quel povero bambino per essere trattato così male?
La cosa peggiore poi, è il fatto che è evidente ai suoi figli, non credo se ne sia accorto solo Elijah, la disparità di trattamento. Non è una bella cosa, e chiunque ne soffrirebbe.
Elijah, come accennavo, ha già capito che il padre è un po' esagerato, grazie ad Odino qualcuno è dotato di buonsenso e di una vista acuta. Senza questo povero Cristo, non oso immaginare che infanzia avrebbe potuto vivere Klaus (già quella descritta, per il contesto “storico”, è dura, figuriamoci poi se non avesse avuto qualcuno che gli guardava le spalle).
In poche righe, senza far muovere effettivamente il personaggio del padre, lo hai introdotto e descritto molto bene, spiegando anche le loro dinamiche familiari; hai dato modo al lettore di comprendere un pochino meglio il perché di certi atteggiamenti.
Non ho mai studiato psicologia, ma, una delle cose che ho pensato immediatamente è che probabilmente, gli atteggiamenti aggressivi di questo povero bambino, non erano indotti solo dalla sua natura, ma anche da un senso di frustrazione che Klaus viveva. Il padre aveva un atteggiamento diverso nei suoi confronti, rispetto a quello che teneva con gli altri figli. Per quanto uno possa affermare il contrario, un bambino se ne rende conto, lo percepisce se un adulto lo guarda dall'alto in basso, se non si fida di lui.
Mi ha colpita anche il fatto che qui hai sottolineato:

Mikael aveva tranquillamente affermato, pochi giorni prima, che se lasciava tanta libertà ad Elijah, era perché in caso fosse morto avrebbe avuto un successore meritevole, mentre era evidente che non avrebbe affidato al piccolo Niklaus neanche un minimo compito di responsabilità.

Questo frase ha avuto un effetto quasi da doccia ghiacciata. Il padre, non si sarebbe fidato nemmeno a far fare al bambino le cose più stupide, non gli avrebbe affidato nulla che comportasse un minimo di responsabilità. Si potrebbe pensare al fatto che il bambino era troppo piccolo, ma qualcosa mi dice che non è questo il caso in questione. Ho come l'impressione che anche se Klaus fosse stato più grande, il padre avrebbe avuto il medesimo atteggiamento da simpaticone.
Insomma, da una parte io vedo nell'atteggiamento violento di questo bambino anche una disperata richiesta di attenzione da parte del padre che non mi pare proprio ben disposto.

Non appena è apparso il lupo, prima ancora di leggere la descrizione che hai dato al suo sguardo, ho pensato che poi questo si sarebbe rivelato un uomo, magari il padre stesso di Klaus.
Ho trovato la scena davvero molto bella, descritta stupendamente, quasi son riuscita ad immaginarmelo questo gigantesco lupo. Ho immaginato di poter affondare le mani nel suo folto pelo argenteo e di potermi specchiare nei suoi occhi celesti.
Mi son sentita molto toccata, e non solo perché adoro i lupi, ma anche perché sento che c'è qualcosa di più sotto, qualcosa che vale la pena di scoprire.

Quando il lupo se ne va ed Elijah compie il suo personale voto di assistenza verso il fratello, mi è venuto un groppo in gola. Forse perché nella nostra società dove sembra che famiglie, fratelli e coppie si sfascino come il famoso tonno Rio Mare si spaccava in due al semplice contatto del grissino, leggere di due fratelli che si amano, o meglio, dove almeno uno è disposto a seguire le ombre del fratello nella speranza di poterlo riportare alla luce, mi ha fatta sorridere.
Io sono più un tipo da storia d'amore, sono romantica e adoro le storie dai lieti fine, ma anche storie come questa, se fatte bene, posso apprezzarle e innamorarmene.
Non è stata una lettura lunga o particolarmente impegnativa, ma si sente che ci tenevi a questo lavoro e che eri stata profondamente ispirata. Non è una cosa da sottovalutare, e forse è per questo che mi è piaciuta tanto.
O almeno... questa è stata la mia impressione generale.


Grammatica e Sintassi =*20/20 
Non ho trovare un errore, neanche mezzo. La tua storia è assolutamente perfetta sotto questo punto di vista, è stata una lettura scorrevole e molto piacevole. Complimenti!


Lessico e Stile=*10/10
Come per il discorso della grammatica: la storia è encomiabile.
Te lo giuro, l'ho letta tutta d'un fiato e anche se non avessi visto la puntata, avrei trovato ugualmente bello il racconto. Pur non conoscendo bene i due personaggi che hai scelto di mostrare, sei riuscita a farmeli piacere e a coinvolgermi.
Hai uno stile fluido, semplice, ma non al punto da dire che è una storia per bambini. Non so se rendo ciò che voglio dire. Non è né uno stile pomposo né uno troppo fiacco, ecco.
Il lessico è azzeccato per la storia che hai scelto di narrare, e io sono assolutamente soddisfatta per ciò che ho letto.


Originalità=*9/10 
Allora, la storia è abbastanza originale, ma non mi sentivo di darti il punteggio pieno per un semplice motivo.
Di racconti che trattano la vita dei cattivi durante la loro infanzia sono sicuramente più atipiche rispetto a quelle che trattano i ricordi fanciulleschi dei protagonisti; non è però impossibile trovarne, specie se queste storie trattano sia dell'infanzia del buono che quella del cattivo. La cosa che mi ha colpito però è stata la tua scelta di far narrare il tutto da Elijah, invece che da Klaus.
Avresti potuto tranquillamente usare il diretto interessato per rendere ancora più forti e sentite le sue emozioni, i suoi patimenti interiori e invece no, hai scelto di mostrare tutto questo da un occhio esterno. Ma non poi così tanto esterno, dato che i due son molto legati.
Elijah ha un grandissimo attaccamento nei confronti del fratello minore, tanto che soffre lui stesso per la situazione delicata che sta vivendo Klaus.
Questo ha fatto sì che il punteggio fosse piuttosto alto, al di là di tutto.


Caratterizzazione personaggi=*10/10
Partendo dal fatto che io non conosco la serie, se non per ciò che ho letto e per la puntata che mi hai indicato, ciò che ho visto e ciò che ho letto, sono l'uno il riflesso dell'altro. Nicklaus è Nicklaus, e Elijah è Elijah.
Io patteggio più per il Klaus, non so perché ma mi fa più tenerezza, lo vedo davvero come una vittima del fato.
La sua natura è violenta, credo che sia molto difficile riuscire a tenere a bada il proprio io oscuro, per questo non lo vedo così cattivo.
Di Elijah apprezzo molto il suo lato protettivo, cosa che hai reso molto bene in questo breve racconto. In poche righe ho rivisto lo stesso personaggio della serie, il fratello maggiore che, nonostante tutti i difetti che possa avere il minore, è disposto a qualsiasi cosa pur di aiutarlo. È disposto a prendersi carico di un qualcosa molto più grande di sé, e questo è ammirevole.
Per entrambi i ragazzi, il tuo lavoro è stato perfetto, non ho proprio nulla da ridire, li hai descritti benissimo!


Titolo=*5/5 
Non so se è un caso, o forse se, come per i portatori di Stand che sono destinati ad incontrarsi (cit. necessaria JoJo), anche gli amanti della mitologia sono destinati ad incrociare i propri cammini: non so se è chiaro, ma ti ho adorata!
Non sono un'esperta massima di mitologia norrena, bazzico principalmente tra i pantheon greco/romano e e quello egizio, ma anche i nostri cugini d'oltralpe mi hanno sempre affascinata. Non conosco bene tutti i miti, ma quelli più importanti sì e, non appena ho letto il titolo della tua storia mi son detta “L'inizio della fine, molto bene!”.
Mi è piaciuto che hai anche voluto lasciare qualche riga a fine storia per spiegare fino in fondo il significato del titolo da te scelto.
Non sarà iniziato qui il declino vero e proprio, ma di certo hai fatto luce su un aspetto dell'infanzia dei nostri due amici e di come il nero cammino si fosse intravisto anche in quei lontani e, più o meno, spensierati giorni. Non ti faccio troppi complimenti perché altrimenti diventerei ripetitiva, ma sappi che son davvero molto soddisfatta.

Gradimento personale=*5/5 
La storia è bella, molto bella.
Inizialmente confesso che non ero convinta di darti un giudizio pieno, ma ho voluto rileggerla perché non volevo lasciare niente al caso. E infatti ho fatto bene.
C'erano delle cose che nella prima lettura non avevo colto (complice forse il fatto che ero tesa perché stavo per uscire e andare dal dentista), ma con la seconda rilettura ho visto qualcosa che mi è piaciuto molto: il detto non detto.
La scena del lupo te l'avevo accennato: mi è piaciuta da impazzire, e c'è un qualcosa che non viene detto, ma viene mostrato.
C'è molto in questa scena, anche se hai scelto di non descriverlo, ma di lasciare tutto in sospeso, e io penso di averlo capito. In genere non amo troppo le storie a libera interpretazione, ma in questo caso mi hai colpita a tal punto che non potevo che darti il mio punteggio pieno.
Bravissima!


Punti bonus (utilizzo pacchetto bad e pacchetto mad)=*6/20
Prima di spiegare il perché di un voto tanto basso, voglio ricordare che, dato che avevi scelto un solo pacchetto, il massimo ottenibile era di 10 punti.

Qui mi son trovata in crisi, ma ho optato per una sufficienza perché la cosa viene accennata, e vi è violenza nei gesti di Klaus.
L'aggettivo che avresti dovuto sviluppare era “Iracondo”, e l'unica traccia in cui posso dire che vi era un Niklaus iracondo, è quella in cui parli del suo gesto estremo nei confronti del ragazzo del villaggio che si era rifiutato di cedergli il passo. Qui ho una parvenza di azioni dettate dall'ira, ma ciò che, a mio avviso, permea negli atteggiamenti del Klaus da te descritto, è la pura e semplice violenza.
Penso che questo sia l'aggettivo che meglio si addice al nostro amico. L'ira la vedo come un'esplosione di rabbia cieca, un raptus, una cosa incontrollabile dettata da un evento scatenante. Se sei vittima dell'ira puoi fare, o dire, cose che normalmente non faresti o diresti. Un gesto d'ira è un qualcosa che è sfuggito al nostro controllo e non ci accorgiamo più di nulla, se non quando tutto è finito.
La violenza è una cosa che invece può essere controllabile. Spiego meglio il mio punto di vista. Io posso commettere un gesto di violenza ed esserne consapevole per tutto il tempo, e anzi, posso anche averlo programmato.
Rabbia e violenza le vedo andare a braccetto, ma se l'ira è una conseguenza di una rabbia incontrollabile, non necessariamente, un gesto violento sfocia in un gesto iracondo. Ad esempio, posso essere così arrabbiata da gettare violentemente il cellulare a terra, per sfogarmi potrei colpire con forza il sacco da boxe, o dare un calcio a uno scatolone. Questi son gesti violenti atti a scaricare la tensione accumulata. Certo possiamo anche essere violenti e non accorgercene fino in fondo, ma è comunque diverso dall'ira.

Però Niklaus aveva un’indole sanguinaria che non sarebbe mai stato possibile reprimere fino in fondo, era un bisogno strano e indomabile, come molti aspetti del carattere, o alcune sue stravaganze.

In questo punto in particolare, io trovo conferma in quello che è il mio punto di vista.
Di sicuro c'è tanta rabbia e aggressività in Klaus (anche se non mi hai mostrato un Klaus veramente violento, mi hai detto, tramite le impressioni di Elijah che il ragazzo ha di questi momenti), i suoi gesti (per come son stati descritti) sono violenti (verso la fine il ragazzo era tentato di far del male al lupo, e il fratello ha agito liberando la bestiola).
Di ira ne ho vista davvero poca, se non nel pezzo che di cui parlavamo prima.
Siccome Ira e Violenza, hanno qualcosa che le accomuna, ho optato per il 6.
Ti chiedo scusa se mi sono dilungata eccessivamente per questo parametro, ma volevo essere chiara il più possibile, dando tutte le motivazioni e spiegazioni che per me erano necessarie.

Totale=*65/80